Radio Carcere: Ergastolo Ostativo, la Cedu condanna l'Italia: "E' trattamento disumano e degradante. Serve riforma sul fine pena mai". L'avv. Antonella Mascia (uno dei difensori di Marcello Viola) spiega i punti più importanti della storica sentenza.

Dall'abitacolo italiano il tribunale
Cinque codice di procedura penale
Italia l'appello di Palermo seconda sezione
Cinque aprile del mille novecento
Bentrovati bentrovati all'ascolto di radio carcere da parte di Riccardo Arena l'ergastolo ostativo
Vi ora l'articolo tre della Convenzione europea che vieta trattamenti disumani e degradanti che potremmo dire che veramente oggi dopo tanti anni è veramente una bella giornata infatti è questa
L'importante decisione assunta oggi dalla Corte europea dei diritti dell'uomo che si è pronunciata sul ricorso viola e che ha condannato l'Italia perché prevede una pena perpetua senza fine come l'ergastolo ostativo
Già a fine pena mai l'ergastolo ostativo appunto ovvero quella speciale forma di ergastolo che a differenza dell'ergastolo normale impedisce ex legge
Ha condannato di essere sottoposto a una valutazione da parte del giudice sulla concreta pericolosità e sui progressi compiuti nel corso della vita Simonetti ergastolo ostativo che in base a una mera previsione di legge impedisce di conseguenza anche una valutazione operata caso per caso
Circa la meritevolezza verso un graduale accompagnamento verso la libertà come accade appunto per l'ergastolo comune infatti Verga sull'ostativo è veramente il fine pena mai e chi è condannato a questa forma specifica di pena
Può sperare di uscire dal carcere o da morto o solo se collabora con la giustizia ebbene oggi e per la prima volta la Corte europea dei diritti dell'uomo affrontato proprio la questione del gastro ostativo e esaminando il ricorso presentato da Marcello viola e chi si trova in carcere ininterrottamente da ventisette anni
Ha condannato l'Italia perché l'ergastolo ostativo contrasta con l'articolo tre della Convenzione europea che come dicevo prima vieta trattamenti disumani e degradanti una sentenza importante quella della CEDU sull'ergastolo statico che non solo ha condannato l'Italia ma che ha imposto al nostro Paese di riformare
In maniera sistematica la disciplina sull'ergastolo ostativo affinché sia garantita
La possibilità di un riesame della condanna inflitta una riforma che tra l'altro permetta ai giudici di determinare caso per caso se nel corso della pena
Quel detenuto abbia progredito o se invece debba restare in carcere perché ancora pericoloso e questo senza i limiti di presunzioni assolute di pericolosità
In estrema sintesi oggi la Shadow ribadendo che uno degli obiettivi della detenzione è la risocializzazione e chi non è ammessa una pena perpetua ha sottolineato che ci deve essere sempre un equilibrio tra politica criminale articolo quattro bis della funzione rieducativa della pena articolo ventisette della nostra Costituzione
Con la conseguenza che la sulla collaborazione del condannato come nel caso di gastro ostativo non può non può essere l'unica condizione affinché si possa accedere a una nuova valutazione circa
L'evoluzione fatta da condannato e quindi circa le modalità di esecuzione della pena ma attenzione e sto pensando a chi è condannato all'ergastolo e in questo momento ci sta ascoltando
Dalle carceri attenzione questa importante sentenza della CEDU non avrà immediate conseguenze su Marcello viola o su tutti coloro che sono stati condannati al carcere a vita
Ricordo che sono oltre mille settecento i detenuti condannati all'ergastolo tra cui la maggior parte condannati all'ergastolo ostativo ma certamente questa è una sentenza che impone
All'Italia una riforma sistematica sul fine pena mai infatti una volta che la sentenza sarà definitiva il governo italiano avrà sei mesi di tempo per presentare al comitato di ministri
Del Consiglio d'Europa un piano di azione che riformi la disciplina
Dell'ergastolo ostativo così come chiesto
Dalla Shadow morale per ottenere effetti concreti dovremo attendere ancora del tempo sempre che la Corte costituzionale
Non intervenga prima visto che in autunno
Dovrebbe affrontare proprio una questione attinente all'ergastolo ostativo e allora per approfondire gli aspetti più importanti di questa sentenza della Shadow sull'ergastolo ostativo è in collegamento con noi uno degli avvocati che ha rappresentato Marcello viola
Dinanzi alla Corte europea dei diritti dell'uomo saluto e ringrazio l'avvocato Antonella Mascia del foro di Verona benvenuta avvocato e grazie per essere qui con noi equa efferato e grazie grazie a lei all'
L'avvocato marcia in una prima sintesi che non è certo facile cinica perché secondo la Shadow larga suo ostativo viola l'articolo tre della Convenzione e integra un trattamento disumano e degradante
Forse perché sì
Tradusse in una pena perpetua Fini e l'ha detto anche lei correttamente in effetti il sistema interno non provvede per questo tipo di ergastolo la possibilità di un riesame della pena ad un certo momento del esecuzione mentre per l'ergastolo diciamo ordinario questo è possibile per questo tipo di gli ergastoli o non è mai possibile a meno che non si collabori a meno che non si collabori quindi c'è una preclusione diciamo
Normativa allo Stato che impedisce un esame diciamo de jure e de facto
Della situazione concreta della della persona interessata qui si appunta la censura della Corte europea dei diritti dell'uomo ma avvocato Machine questa sentenza
Della corte di Strasburgo si ricorda che il principio della dignità umana insito nella convenzione europea dei diritti dell'uomo impedisce di privare una persona
E della sua libertà senza al tempo stesso offrire una possibilità per un suo reinserimento e senza offrire una scelta
Per sperare di recuperare un giorno la sua libertà insomma dalla CEDU un chiaro riferimento al divieto di irrogare una pena perpetua sbaglio e allora all'interno della dell'articolo tre
Che appunto vieta i trattamenti inumani e degradanti
è prevista per chi sconta una pena dell'ergastolo la possibilità di avere un riesame ed ha funzionato lasso di tempo
Che valdostano sui venticinque anni anche per il nostro sistema e questo termine
Che potesse Vuitton rivisto in concreto ed effettivamente il percorso che detenuto a svolto in questo periodo quindi la la Corte dice
Comunque anche
A voi no e Marco funzionale
Che durante le della pena la persona non deve mai essere ridotta alla alla condanna a Chiasso durante il racconto dell'Atena un'evoluzione un cambiamento nella zona
Questo deve essere esaminato un approccio dinamico quindi non salgono ecco perché diciamo lo Stato ha ovviamente
Il sacrosanto diritto di riforme delle politiche criminali che possano garantire l'ordine pubblico c'è la sicurezza dei cittadini
Ma dall'altra parte anche l'obbligo di permettere alle persone che si trovano detenute anche ed era un percorso riabilitativo
E questo è possibile e avviene è giusto che il giudice aree ad un certo momento di questo fatto costa opposta effettuare un controllo
In concreto e sulla persona quantomeno per il diritto all'accesso al controllo poi certo se non supera il controllore si in carcere milanese ombra data cinefilo non è automatica reperti automaticamente Leo ma la domanda è lo la questione di fondo mi sembra quella sulle gassosa divo
Essere quella incentrata sulla divieto sull'impedimento sull'impossibilità di poter accedere alla valutazione di un giudice che è una cosa
Grave qui adesso per legge è impossibile poter permettere al giudice una valutazione
In quanto questa valutazione può avvenire Toro e a condizione che si abbia una collaborazione a letto dalle critiche c'è questo adesso c'è questo poi vedremo come la modificheranno perché c'è una disposizione da parte della CED in questo senso ma avvocato Massa
Visto che il tema affrontato dalla cedo l ergastolo ostativo in questa sentenza giustamente si approfondisce molto la questione della collaborazione del condannato no il pentito il famoso pentito
Collaborazione che nel nostro ordinamento è una condizione assoluta perché l'ergastolano condannato per determinati delitti
Possa chiedere i benefici ma è vero che una delle censure fatte all'Italia dei giudici di Strasburgo sta proprio nel di seguito ibrido tra le scelte di politica criminale articolo quattro bis
E la funzione della pena firmato ci permettono un bilanciamento il legislatore è la diciamo il soggetto più idoneo a trovare le soluzioni del caso perché la Corte il ricordiamolo un giudizio internazionale
Che non può sapere meglio dello Stato cosa fare però da dell'indicazione queste indicazioni servono per migliorare la situazione interna e per garantire diciamo
I diritti fondamentali nel non accettare ma quindi diciamo è una sollecitazione importante
Permetterà io spero mi auguro un cambiamento importante a livello nazionale
Lo spero anch'io ma avvocato Mascia come sa nel nostro ordinamento la mancata collaborazione è una presunzione assoluta di pericolosità lo accennava anche lei prima
Eppure la Corte di Strasburgo sembra mette in discussione anche questa presunzione ed anzi sembra criticare
L'equivalenza che oggi è e i esistente nel nostro ordinamento tra difetto di collaborazione e presunzione assoluta di pericolosità sbaglio ma allora qui è chiaro
La corte ha fatto delle valutazioni in risposta quello che aveva indicato al governo quindi la sentenza è molto
Articolata equipariamo oltre quaranta pagine rientrato è come su quello però non è che la corte ha dato delle indicazioni
Beh cicliche pre CIPE ma dice che non può essere la collaborazione e l'unico metodo per poter valutare l'assenza di per un pericolo retaggio soggetto cioè c'è collaborazione abbiamo la certezza assoluta
Che questa persona non è più pericolosa questo non può essere l'unico metodo ci delude un altro sistema o una sistemi alternativi
Un'altra età un'altra possibilità
Come nel caso del mio assistito che non potendo accedere alla collaborazione e pur avendo fatto un percorso che si stima a essere effettivamente positivo e cerca di riabilitazione
Non potrà essere esaminato dal giudice diciamo nel merito proprio per questo impedimento legislativo che c'è adesso
Ma la la Corte dunque tra l'altro specifica non si può escludere che la collaborazione il pentitismo insomma dimostri
Che quel condannato all'ergastolo non è più legato al gruppo mafioso qui la collaborazione non è più un indice univoco
Per sblocca aree per mette in discussione non è più l'unico che non deve più essere l'unico sistema ecco questo dice la corte non può essere solo è dovuto unicamente permettono di gettito non ci può essere non a caso la Corte di Strasburgo dice la presunzione di pericolosità deve ammettere una prova contraria no cosa che oggi non c'è
Cioè fa io detenuto condannata nel caso ostativo per reati di mafia si va magari sono anche colpevole però compere a cedere benefici per dimostrare il mio miglioramento la mia evoluzione dopo
Venti ventisei enne di calce posso può solo parlare
Io posso solo collaborare non pongono altri strumenti esattamente adesso quel tetto Spellman previsto dal nostro ordinamento criticato dalla Corte ONU per i diritti dell'
Eh sì è stato censurato per che in questi e che i termini e la pena non diventerà mai comprimibile cioè non modificabile perché ci siano le condizioni
Ecco quindi impedisce a un un esame concreto effettivo della situazione del della persona interessata alcune sentenze importante che tra l'altro
Sembra in qualche maniera metti in discussione un uno strumento alla lotta alla mafia tante volte sbandierato che l'articolo quattro bis è allora nell'articolo quattro bis
Cioè a imposto queste preclusioni diciamo normative e il legislatore ha dato queste indicazioni molto molto strette
Chiaramente per ragioni importanti eravamo nel novantadue c'erano le stragi
Povero Falcone Borsellino quindi il clima era diverso da citare caduta venne e la portella tenuto assolutamente Cornello cioè e tappa
A diciamo prudente tutto suo ragionamento è chiaro che ogni antracite eletto un bilanciamento anche con l'interesse per la persona che effettivamente non potendo collaborare oppure per varie ragioni non potendo rientrare in una di quelle ipotesi previste dal legislatore è chiaro che se ci sono le condizioni comunque che si possa accertare comunque la tenta di pericolosità
Eccetera in questo percorso per la persona Pato dopo nubiano antiche tensioni e giusto che venga rivalutata
Ettore in questo caso e in questo modo che stiamo rispetto dell'articolo tre della Convenzione però avvocato Mascia seguendo il ragionamento
Spero di non sbagliare del filologico portata avanti dalla dei giudici di Strasburgo potremo andare incontro anche a un paradosso cioè potremo avere l'eventualità di un condannato all'ergastolo per condanne per per mafia
Che resta mafioso collabora ed esce
E dall'altra parte potremmo vere un altro condannato all'ergastolo sempre per reati di mafia che però non è più un mafioso ma non collabora e non esce è questo obiettivamente
Una sfumatura del del sistema o sbaglio a chi ha un problema con l'acqua interni l'hanno rilevato la linea del nuovo sentenze ci sono stati dei passaggi
Le giurisprudenza che hanno tenuto conto di questo problema anche perché reale ci sono e quelli che fingono di far pentito no pur di uscire ero e sono più mafiosi degli altri no
Io non conosco casi concreti però so che la le giurisdizioni interne
Ci sono posti il problema
Ecco quindi Marcello viola si trova proprio in questa situazione peraltro nella legislazione anche non potendo collaborare comunque il fatto utili ma
Nel Mar come colluso maschili di riabilitazione ed è ancora imprigionato a a questo passato e non può in alcun modo o far valere
Il suo cambiamento davanti e il suo percorso riabilitativo davanti alleggeriti tenente dal corteo è stata presente nella valutazione di questo costo ed effettiva della pena Trento-Malè mettendo in virtù
Leone la condanna sia con Anne è avvenuta e Italy passate in giudicato fine Cetto da lì che parte un percorso e quindi stiamo parlando di esecuzione della pena
Detto ed è è molto chiaro
Ecco le persone cambiano ed è giusto che impostare permettere loro di far vedere
Che c'è stato un cambiamento e che quindi sono persone che meritevole di una rimessione alla libertà e quindi hanno di nuovo diritto alla speranza e con la Libia di poter
Avere un giorno la possibilità di e ridefinita tra l'altro ricordo ai nostri ascoltatori che Marcello viola il suo assistito
è stato giudicato positivamente il suo percorso definitivo è stato giudicato positivamente sia con ordinanza che ha messo fine al quarantuno bis sia con la recente relazione di sintesi quindi voglio dire
Poi in più ce ne sono altre ci sono state altre che
Che non sono state prodotte durante il corso durante la procedura davanti alla Corte europea che sono anche quelle cose molto positive ma tra l'altro avvocato Mascia la corte in questa sentenza
E sulle considero gastro ostativo ritiene che la personalità del condannato non resta fissata al momento della commissione del reato
Ma può evolversi durante la condanna attraverso un percorso critico ecco un altro approccio dinamico importante
E sì ma neanche non è nel nostro sistema interno abbiamo questi principi
A me cioè sembra che scopriamo l'acqua calda ma poi è dato cioè noi il nostro sistema un sistema che se applicato correttamente
Non avrebbe bisogno di andarsene nessuna da parte del giudice internazionale noi il nostro diritto è un delitto ben articolato e garantista
Poi ci sono delle storture dovute a questioni Vienna che entra ma i principi che ci andiamo sono sono Battilani chiesto non risponde rispetto di quelli dei diritti fa
Agli purtroppo poi ci sono i casi come questo dove non sei più avuta la la tutela ecco maturato avvocato Mascia una presunzione di pericolosità che viene criticata dalla CEDU
Anche sul punto secondo profilo che è importante infatti nella sentenza si legge che la mancata collaborazione dell'ergastolano impedisce al giudice competente
Di valutare la reale pericolosità dello stesso condannato e di fatto il giudice possono verificare la presenza o meno di una collaborazione senza poter valutare la pericolosità e i progressi fatti sembra quasi un limite
Alla giurisdizione sbagliare e
Perché questo è proprio un problema che è stato sollevato proprio nel caso che ora abbiamo avuto solo procedure di inammissibilità era esattamente questa la l'azione anche per il caso che oggi
Il giudice non ha potuto esaminare nel merito perché motivi legislativi
La sua valutazione te e fermata alla a questi riti inammissibilità della domanda
Ex legge si preclude si impedisce a un giudice di valutare caso per caso e dato esattamente questo automatismo la la Corte è un problema che la portano Peano ci possono essere automatismi
Che impediscono una valutazione concreta e piena da parte del giudice competente la corte tra l'altro ribadisce che gli stati membri devono dare i detenuti il grasso Lani attutire ostativi un mondo
Una scelta reale per il loro reinserimento
E una prospettiva per la libertà picchiata anche questo fa parte fa parte diciamo della delle tutele
Che derivano dall'articolo tre ma anche dall'articolo otto della Convenzione che nel nostro caso è stato assorbito perché articolo tre più importante diciamo rispetto all'articolo otto
Ma certo lo stato amate gli obblighi positivi di permettere che questo percorso potrà avere luogo ecco quindi
E e fa parte anche proprio del Progetto di di abilitazione riabilitativo che devono avere detenuti e che lo Stato italiano ritiene meritevoli di tutela perché il nostro ordinamento o lo prevede
Avvocato avvocato marciava qui insomma in sintesi secondo la Corte europea diritti dell'uomo l'ergastolo servivo viola l'articolo tre della Convenzione europea
Perché rappresenta una pena perpetua e perché si ribadisce la necessità di una valutazione da parte del giudice caso per caso perché impedisce all'esame da parte del giudice
Si verifica quel percorso che è stato fatto dal detenuto può permettere di stabilire anche non ci sono più quelle condizioni limitative che impediscono la sua liberazione ecco
Questo questo dice il giudice come l'ha detto nelle altre negli acts le sentenze precedenti che fanno parte del del filone cosiddetto intere contro venuto
Ora avvocato però ci sarà molta aspettativa nelle carceri son tanti gli ergastolani che magari adesso ci stanno ascoltando sono più di mille settecento
Le pressioni ritenute con aveva Galasso tra cui la maggior parte sono condannati proprio all'ergastolo ostativo lo dicevamo prima però questa sentenza
Non non ha avuto un effetto immediato per il suo cliente per Marcello viola non avrà un effetto immediato per tutti gli altri perché sì dovremo aspettare che la la sentenza della corte europea passi in giudicato e patrono aspettare ancora sei mesi
Che si il governo presenti al comitato di ministri piano di azione il così detto deviazione giusto sicuramente la ripeto deve diventare definitiva entro tre mesi dalla sua pubblicazione
Il governo ha tutto il diritto di presentare una assetto proprietario sia in grande Anna faccio presente un inciso che su questi temi caldi c'è una giurisprudenza consolidata e quindi lo ritengo diciamo che però molto ma molto difficile che gli venga possa essere concesso questo sulla base gli gli altri presidenti rispetto a questo Carlo comunque una volta diventata definitiva la sentenza
Da una parte il il governo ha l'obbligo di rispettare questa misura generale che state indicate espressamente dalla corte in questa sentenza all'estero si traccino quarantasei della convenzione
Dall'altra parte il il mio il mio assistito
Farà delle richieste a livello nazionale per poter essere riesaminato che F del cargo penso visti porrà la questione anche davanti alla Corte costituzionale
Cucina schietta delle Villatora è chiaro che non si possono aspettare anni io spero che il legislatore per sollecito proprio perché ha degli obblighi davanti al comitato dei ministri del Consiglio d'Europa però niente questa sentenza molta forza è molto importante perché a eccolo indù c'è un un problema strutturale e tutt'intorno chiamati a risolverlo però dobbiamo lottare ancora per risolvere buona ed è bisogna essere insomma determinati perché molto importante no non lascia il passo al tempo questo avvocato marcia grazie per il tempo che ci ha dedicato grazie buon lavoro grazie a voi grazie grazie arrivederci
Ecco così dunque l'avvocato Antonella Mascia del foro di Verona che con altri avvocati ha rappresentato Marcello viola dinanzi alla Corte europea dei diritti dell'uomo colto europee diritti dell'uomo che proprio oggi
A Emerson importantissima sentenza una sentenza relativa all'ergastolo ostativo infatti la corte roventi dell'uomo
Ha stabilito che l'ergastolo ostativo divora l'articolo tre della Convenzione europea che vieta trattamenti disumani e degradanti sono anni e anni e anni che parliamo di questo maledetto ergastolo ostativo finalmente dopo anni la corte lo vedi ti dell'uomo ha segnato un punto e ha pronunciato una sentenza
Che vedrete farà ancora discutere come dicevamo prima non sono immediati purtroppo gli effetti di questa sentenza perché dovremo aspettare
Che l'Italia riformi il sistema del gas solo così come chiesto dalla Corte europea
Dei diritti dell'uomo e non ci resta che sperare che il nostro legislatore intervenga presto ebbene presto perché a questo punto potrebbe immaginare saranno circa mille settecento Rebbe sedute condanna all'ergastolo che in questo momento stanno con il fiato corto diciamo così e speriamo che intervenga bene perché le questioni poste sul tavolo dalla Corte europea dei diritti dell'uomo come avete sentito
Poco fa sono tante e complesse e riguardano soprattutto tante sfaccettature
Delle famoso o famigerato articolo
Quattro bis del nostro ordinamento insomma quindi speriamo che il legislatore intervenga presso il bene e della tesa vedremo se ci sarà anche un intervento della corte
Costituzionali chiaramente il tema dell'ergastolo ostativo rimane caldo anche perché porta con sé
Tanti altri temi basta leggere questa sentenza della CEDU per rendersene conto e dei torneremo nel proveremo a parlare ma intanto però entriamo ma in tante calci tagliare perché è arrivato il momento di leggere le lettere scritte dalle persone detenute Benvenuti Benvenuti nelle carceri italiane
Ci scrivono oltre cento persone detenute nel carcere di Brindisi che in una lettera cumulativa firmato da cento persone scrivono cara radio carcere ti scriviamo perché la situazione presente nel carcere di Brindisi
è e resta molto critica e noi detenuti siamo davvero arrivati all'esasperazione
Penso infatti che questo è un vecchio carcere che è stato realizzato negli anni Trenta
Ma questo è anche un carcere molto sovraffollato visto che potrebbe ospitare circa centoventi detenuti mentre noi siamo inoltre due cento persone oltre duecento detenuti scrivono ancora queste persone ristrette nel carcere di Brindisi oltre duecento detenuti che sono costretti a vivere in una sessantina di celle
Con la conseguenza che in celle di appena dodici metri quadri siamo costretti a viverci in quattro detenuti e a quest'proposito la cosa che ci pesa di più è che qui a differenza di altre carceri ci lasciano chiusi nelle celle
Per la maggior parte del tempo echi assicuriamo che c'è davvero
Da impazzire
Inoltre scrivono ancora queste cento persone detenute
Nel carcere di Brindisi inoltre e come è facile è immaginare non possiamo svolgere alcuna attività formativa
Che ci possa essere utile una volta liberi e addirittura qui non esistono nemmeno i corsi scolastici figurati
Figura di resto sta di fatto scrivono ancora queste cento persone detenute
Nel carcere di Brindisi sta di fatto che passiamo il tempo delle nostre pene passando da una cella sovraffollata alla sovraffollata saletta della socialità per poi arrivare a un sovraffollato cortile
Dell'ora d'aria dove non riusciamo neanche a fare due passi per quanti siamo noi detenuti
Ecco questa è la nostra famosa rieducazione ti rendi conto ma non finisce qui scrivono ancora queste persone detenute nel carcere di Brindisi ma non finisce qui infatti nei casi di Brindisi
Anche mantenere pulite le nostre celle diventa un problema e questo perché il carcere non ci passa nemmeno i detersivi con la conseguenza che chi ha soldi
Li Po comprati di tasca propria mentre chi è povero e qui ce ne sono tanti è costretto a vivere nella sporcizia
Considera che vivendo in queste condizioni disumane e degradanti abbiamo chiesto di poter formare una commissione di detenuti per poter parlare con la direttrice e esporre tutti questi problemi ma di fatto ci è stato negato
Allo stesso tempo abbiamo scritto al presidente del tribunale sorveglianza permettono a conoscenza delle nostre condizioni detentive ma purtroppo fino a oggi nulla è cambiato in nessuno si è visto
Ti salutiamo con una forte stretta di mano la lettera appunto è firmato da oltre cento persone detenute
Nel carcere di Brindisi
Cento persone detenute che in questa lettera non fanno altro che sintetizzare quanto la scorsa settimana ci ha raccontato Donato che appunto
è appena uscito dal carcere
Di Brindisi un carcere quello di Brindisi il vecchio e sovraffollato
Dove le persone detenute sono costrette a vivere ammassate in piccole celle persone detenute a cui è impedito di svolge qualsiasi attività
Trattamentale persone detenute incassi di Brindisi che di fatto vivono una pena
Illegale già perché come non ci stancheremo mai di ripetere per la nostra Costituzione per il nostro ordinamento la pena essi punitiva ma anche rieducativa e una pena che soltanto punitiva è soltanto afflittiva e poi in questo modo è chiaramente una pena
Illegale chiaramente ringrazio queste cento persone detenute nel Cassibile indi si è e anzi ne approfitto per rivolgermi a tutte le persone detenute nel carcere la Puglia perché ci scrivano qui a radio carcere raccontino come sono costretti a vivere poi si scrivono Maurizio Giuseppe Roberto era fatta dal carcere di Pavia quattro persone detenute che ci inviano una lettera ironica surreale sul loro stato
Detentivo sentire sentite quello che scrivono carissimo Arena questa volta abbiamo deciso di scriverti non come in effetti siamo costretti a vivere in questo carcere ma abbiamo deciso di scriverti una parodia
Ovviamente surreale della nostra
Detenzione
Una parodia che inizia così noi quattro detenuti siamo davvero felici lusingati di poter pernottare in una stanza di questa lussuosissima pensione che è il carceri Pavia infatti qui dentro non ci manca nulla abbiamo una bellissima doccia che assembla l'acqua calda abbiamo un'ampia cucina
E abbiamo nello spazio della cella dove viviamo comodissimi armadi un'enorme tv pareti decorate Zaza gli aerei e delle bellissime tende insomma questa cella dei calci di Pavia dove ci troviamo è davvero bellissima
E noi siamo molto felici di poter essere qui tanto che non riusciamo a trattenere il buonumore ovviamente in questa lussuosissima pensione si pensa anche alla sicurezza degli ospiti e per questo siamo forniti di tappeti antiscivolo che impediscono ogni tipo di incidente
Davvero davvero qui è bellissimo e solo ora capiamo perché questa lussuosa pensione che nel carcere di Pavia è così sovraffollata
Si sta troppo bene e per questo sono tantissime le richieste per poterci venire a pernottare
E inutile dirti che anche gli agenti
Qui sono molto premurosi sempre presenti e gentili come anche gli educatori gli psicologi che non ci danno tregua dalla mattina alla sera e che non smettono mai di interessarsi a noi detenuti
Pensa che addirittura sono talmente impegnati questi educatori e questi psicologico solitamente impegnati su di noi che giocano in anticipo ovvero sì preoccupato dei nostri problemi
Prima che si creino e non smettono non smettono mai di insistere coi magistrati di sorveglianza
Per farci avere un permesso o una misura alternativa davvero davvero incredibile ma domandiamo che se ne vuole andare da questo paradiso ecco scrivono Maurizio Giuseppe Roberto era fatta
Ecco la nostra parodia surreale sul carcere di Pavia e ora sperando di aver regalato un sorriso anche se qui c'è poco da ridere timbriamo un caro saluto la lettera appunto
Firmata da Maurizio Giuseppe Roberto era fatte persone detenute nel carcere di Pavia che ci hanno inviato questa lettera che voleva essere appunto una parodia della loro detenzione che evidentemente ben diversa da quella descritta in questa in questa lettera protestati bravi acuti ed intelligenti faccio presente anche per sottolineare e questa parodia che avete scritto faccio presente che il Caccivio a via che è stato progettato negli anni ottanta
Conta cinquecento dieci posti
Ma oggi nel calci Pavia sono presenti settecento tre detenuti settecento tre detenuti rinchiusi in duecento
Novantanove celle a proposito e a proposito del comfort presenti in quella lussuosissima pensione che è il carcere di Pavia faccio presente che su settecento tre detenuti ci sono soltanto cento
Dieci docce
Su duecento novantanove celle ci sono soltanto cento vide e su duecentonovantanove celle ci sono soltanto un centinaio di prese elettriche e questo solo per darvi alcuni elementi di questa lussuosissima pensione
Che il carcere di Pavia
Paesi scrive Gianluca che persona detenuta la sezione di alta sicurezza del carcere di Cosenza Gianluca che afferma caro Riccardo è la prima volta che ti scrivo anche se mi trovo detenuto ormai da ben nove anni nove anni in cui mi hanno fatto girare tantissime carceri come San Vittore Bologna Reggio Calabria Palmi fino ad arrivare dove sto adesso ovvero e il carcere di Cosenza per prima cosa scrive Gianluca
Appunto detenuto nel carcere di Cosenza
Per prima cosa ci tenevo a dirti che come tanti altri detenuti so seguendo con attenzione e con apprensione la vicenda che riguarda la sopravvivenza di radio radicale una radio che non solo è per noi
Una radio che non solo è per noi detenuti
Un'istituzione è un punto di riferimento ma anche una radio che è una delle poche belle cose che abbiamo in Italia infatti scrive Gianluca la Calce di Cosenza infatti pochi paesi al mondo possono vantarsi di avere una radio come Radio Radicale che fa ascoltare non solo la voce di chi è detenuto ma che fa ascoltare anche tutte le opinioni politiche a prescindere dal proprio schieramento infine scrive ancora Gianluca dal carcere di Cosenza infine non immaginate non immaginate quanto radio radicale sia importante per noi detenuti
E questo perché sapere che fuori da questi posti c'è una radio che ci dà voce e chi alimenta il dibattito sulle carceri
E per noi è importantissimo e anche per questo non smetterò mai di ringraziarvi per quanto mi riguarda invece ti volevo informare che per rendere utile il tempo della mia pena mi sono iscritto all'università e in particolare ha la facoltà di giurisprudenza bravo bravo Gianluca ora però scrive appunto Gianluca dal carcere Cosenza ora però siccome nella mia cella siamo in cinque detenuti e io non riesco ovviamente
A concentrarmi nello studio so valutando la possibilità di chiedere al DAP di potermi trasferire in un carcere
Dove posso avere la cella singola oppure so valutando la possibilità di chiedere un trasferimento in un carcere dove è presente il polo universitario
Tu che mi consigli infine ti faccio presente che dopo nove anni di carcere ho chiesto sia la liberazione anticipata che lo sconto di pena
Per aver vissuto una detenzione disumana e degradante enormi ressa che temere le dite incrociate aspettando la risposta da parte della magistratura di sorveglianza
Sappi che da qui dentro
Ti seguiamo tutti con stima e affetto la lettera appunto è firmato da Gianluca persona detenuta nella sezione via alta sicurezza
Del carcere di Cosenza allora caro Gianluca
Tu puoi benissimo chiedere entrambi le cose al dato poi benissimo chiedere sia di essere trasferito in un carcere c'era c'era singola e sia poi chiedere di essere trasferito in un carcere dove c'è il polo universitario
Tu prova a fare tutte e due le richieste non è che uno esclude l'altra
Ti dico però da subito che sono poche le speranze
Che il da appetiti accontenti in questa in questa tua richiesta ora per carità incrociamo le dita speriamo che tu invece riesca a ottenere un trasferimento non so per esempio che a Spoleto mi sembra di ricordare c'è un polo universitario ci sono delle carceri dove c'è un po'diversi Dario tutto prova approva le tutte però considera che oggi come oggi al date non è che ci sia tutta questa disponibilità di accogliere le esigenze di quei detenuti che stando in carcere vogliono migliorare
La propria vita ti consiglierei in attesa della risposta del DAP di abituarti a studiare
Con le cuffie magari metti musica classica Metti Bach e così ti abitui a studiare ascoltando la musica e non viene disturbato dagli altri compagni di cella prova questo questo trucco intanto che speriamo che tu possa ottenere un trasferimento al precetto ormai non resta che incrociare le dita quando uno fa la richiesta di liberazione anticipata o fa una richiesta
Per ottenere lo sconto di pena perché ha vissuto in altre carceri condizioni disumane e degradanti è un terno al lotto e detto Belgio Luca non resta che incrocia incrocia le dita
In fondo un po'questa è diventata la giustizia no un terno
All'otto
Poi si scrive Andrea che persona detenuta nel carcere di Civitavecchia Civitavecchia lo ripetiamo spesso a un'anomalia come carcere
è un carcere molto grande conta infatti una superficie di oltre centonovanta mila
Metri quadri
Abbastanza recente un carcere del mille
E novecento novantadue è un carcere vicino Roma alle porte di Roma eppure che Civitavecchia il nuovo carcere Civitavecchia pur essendo un carcere abbastanza nuovo contanti spazi da sfruttare
Non riesce a esprimere diciamo così tutte le sue potenzialità e sono anni che carceri Civitavecchia rimane lì
Fermo
E non sfrutta il potenziale che potrebbe avere ecco questa potrebbe essere un'altra politica intelligente sfruttare investire in quelle carceri dove c'è possibilità di spazi per lavoro e formazione delle persone detenute comunque si scrive Andrea dal carcere di Civitavecchia
Cara radio carcere ti scrivo da un carcere che abbastanza vicino alla capitale un carcere che però sembra dimenticato e di cui non si sfrutta tutto il potenziale che ha regia ti faccio presente che per circa otto ore al giorno ci lasciano le celle aperte ma purtroppo quello che possiamo fare è assai poco in quel tempo infatti in queste ore di libertà tra virgolette possiamo solo passeggiare su e giù per i corridoi del carcere oppure possiamo andare in una saletta in una saletta dove c'è un biliardino e un tavolo da ping pong morale
Scrive Andrea dal carcere di Civitavecchia morale
Per quanto riguarda tutte le attività di formazione che potremo fare qui dentro è buio buio totale
Una condizione simile ad altre carceri che però qui a Civitavecchia non si può attribuire di certo
Alla direzione tutt'altro e questo perché da quanto abbiamo capito è il ministero dà giustizia che non finanzia corsi di formazione o altre attività che ci sarebbero utili una volta liberi
Pensa scrive ancora Andrea dal carcere di Civitavecchia pensa che qui non si fa nulla neanche per alleggerire il lavoro della polizia penitenziaria ad esempio qualsiasi istanza o domandina
Deve essere scritta a mano e questo perché qui non c'è neanche un computer o una stampante che Possa semplificare le cose immagina immagine arresto
Ripeto scrive Andrea che detenuto nel carcere di Civitavecchia ripeto qui nel carcere di Civitavecchia ci sono tanti spazi che potrebbero essere utili per farci lavorare o per farci imparare un lavoro ma purtroppo quegli spazi restano vuoti
E noi viviamo ogni giorno nella noia e nell'ozio più assoluto ora di saluto e spero tanto che presto possa venire qui una delegazione del partito radicale la lettera appunto è firmato da Andrea persona detenuta nel carcere di Civitavecchia capito dove abbiamo tanti problemi nelle carceri vecchie che sono la maggior parte dei calci Dyane
Ma abbiamo anche tanto potenziale nelle carceri nuove eppure in cui legarci nuove quel potenziale
Non viene adeguatamente sfruttato da e questo è un tema su cui la politica a mio avviso dovrebbe sapere riflettere poi si scrive Antonio che persona detenuta nel carcere di Lecce Antonio che afferma carissimo Arena attorno a scriverti dalla cosiddetta infermeria del carcere di Lecce
Dove siamo davvero messi male qui infatti e come stava il quarantuno bis con la differenza che qui siamo in due dentro la cella e con la differenza che qui possiamo uscire tutti insieme
Allora Daria peccato che per molti di noi detenuti
Anche andare in cortile non è facile se non impossibile a causa delle barriere architettoniche e questo perché
Come il sottoscritto siamo in tanti ad essere costretti a vivere su una sedia a rotelle e siccome qui non abbiamo neanche una saletta per la socialità
Di fatto siamo costretti a restare chiusi in queste gabbie dell'infermeria del carcere legge
Ventiquattro ore su ventiquattro
Ma si va ancora Antonio dal carcere di Lecce ma essendo questo l'infermeria la cosa più grave riguarda proprio il mancato rispetto del nostro diritto alla salute ad esempio qui non passa giorno che manchi una medicina con la conseguenza che se stai facendo una terapia la devi interrompere
Mentre se hai un qualsiasi dolore anche forte ti danno sembra e solo la Tachipirina e non hanno altro pur essendo questa un'infermeria ma non solo scrive Antonio dal carcere di Lecce ma non solo qui anche le visite specialistiche tardano ad arrivare pensi infatti che ai primi di maggio una dottoressa mi ha prescritto una visita ortopedica urgente
All'ospedale di Lecce e mi hanno detto che dopo pochi giorni sarei stato chiamato per essere portato in ospedale beh non ci crederà e ma anche se è passato circa un mese nessuno mi ha chiamato e non ho ancora fatto nessuna visita specialistica ma domando non era urgente la visita che mi dovevano fare
Ora scrive ancora Antonio dal calci Lecce ora per carità noi detenuti abbiamo sbagliato ed è giusto che paghiamo i nostri errori ma domando se trattassero un cane nel modo in cui trattò noi non sarebbe un reato
Ciao e grazie la lettera è firmata da Antonio persona detenuta nel carcere di Lecce Giannantonio Giappone ha ragione si trattassero un cane come trattano un detenuto sarebbe reato
Se invece tratto una persona detenuta peggio di un cane c'è l'impunità nessuno nessuno è responsabile questo questa e il bel paese che l'Italia l'Italia
La culla del diritto peccato che il bambino è morto
Saluto poi un gruppo di persone detenute
Nei casi Secondigliano che sottolineano tutte le criticità
Dell'assistenza sanitaria presente lì a Secondigliano saluto Mario dal piccolo e vecchio carcere di Vallo della Lucania saluto Giuseppe dal carcere Badu e Carros a Nuoro e Salvatore dal carcere le Vallette di Torino
Allora come al solito vi ricordo i nostri ricavi di come entrare in contatto con noi di Radio Carcere innanzitutto se volete chiamarci se volete parlare con noi di radio carcere basta fare il numero zero sei
Quattro otto otto sette otto uno ripeto zero sei quattro otto otto sette otto uno e chiamate Cissé da poco siete usciti dal carcere e volete raccontare la vostra esperienza
Detentiva qui a Radio Radicale chiamateci se come vittime del reato non riuscite ad avere una risposta di giustizia e chiamateci anche se avete subito un errore giudiziario zero sei
Quattro otto otto sette otto uno questo è il numero da fare di ricordo anche il nostro indirizzo e-mail radio carcere chiocciola radio radicale
Punto i t vi ricordo che siamo presenti
Anche su Twitter su Facebook e su Instagram basta cercare radio carcere di spunterà fuori il simbolo
Di radio carcere e soprattutto alle persone detenute ricordo l'indirizzo dove inviare le vostre lettere dal carcere lettere che leggiamo ogni giovedì questo l'indirizzo per scriverci dalle carceri radio
Radicale rubrica radio carcere via
Principe Amedeo V due
Zero zero uno otto cinque Roma lo ripeto sempre scrivete scrivete scrivete a Radio Carcere non lasciate che le ingiustizie che subite rimangono protette non solo da quelle quattro mura ma anche
Dal silenzio che a volte fa danni
Peggiori ebbene io ringrazio Claudio Palumbo per l'assistenza in regia ed infine grazie grazie grazie di vero cuore a tutti voi che anche questa sera
Da una casa da una macchina da un camion e dalla cella sporche sovraffollata riderci su una radio per ascoltare una piccola voce la voce
Di radio carcere l'informazione sul processo penale e la detenzione a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Adesso anche il tema della contatto
No no fatto alcuni come è possibile che potete fare quello che ho fatto così secondi secondi non esce fatica superiore
Elenca con l'italiano il tribunale
Venticinque il codice di procedura penale
Cambiare l'appello di Palermo seconda sezione
Cinque aprile del mille novecento