#Agricoltura? Parliamone

Un giorno da Carlo Triarico ben ritrovati per agricoltura parliamone trasmissione che radio radicale parla di alimentazione ambiente il futuro dello sviluppo agroalimentare come tema per individuare le prospettive di sviluppo del pianeta
La puntata di oggi vogliamo dedicarlo a a Giulia Maria Crespi Giulia Maria Crespi l'ambientalista fondatrice del Fai di cui era ancora presidente onorario e presidente onoraria l'associazione per l'agricoltura biodinamica
Ricordiamo innanzitutto con un articolo di Marco fratto di su sapere ambiente punto Ittiti
Grazie per il coraggio Giulia Maria Crespi
Dice l'articolo Milano ha donato alcune donne straordinarie al movimento ambientalista una si chiamava Giulia Maria Crespi e se ne è andata proprio ieri
Il l'articolo del venti luglio
Proprio ieri all'età di novantasette anni meravigliosa combattente in campo culturale fu capace di tenere in riga
A suo tempo figure come Giovanni Spadolini e Indro Montanelli che lontano dal Corriere della Sera avevamo nei primi anni Settanta per orientare la testata in tutt'altra direzione
Su quel giornale di cui aveva ereditato le redini dal padre facoltoso industriale cotoni ero appartenente alla famiglia dei primi finanziatori
Grazie al suo coraggio da Editrice avrebbero così trovato spazio figure come Antonio Cederna e Alfredo Todisco con la loro narrazione sulla tutela dei beni culturali
L'impatto sulla salute dei siti industriali i limiti della crescita esplicitati nel frattempo dal CED bere rapporto del Mit per il club di Roma tutti i temi insomma
Che per la prima volta si affacciano sulla grande stampa nazionale
O come Pier Paolo Pasolini che vi pubblicò tra gli altri il famoso editoriale dedicato alla scomparsa delle lucciole
A Giulia Maria Crespi si legano molte visioni e prese di posizioni pionieristiche e tra le prime almeno in Italia puntare sull'agricoltura biodinamica
Aprendo nel mille novecentosettantaquattro le Cascine Orsine un'azienda di eccellenza Bereguardo nel Pavese rigorosamente ispirata al metodo al metodo colturale coniato da Rudolf Steiner
Che oggi si appresta ad essere riconosciuto nella nuova legge sul biologico bloccata si spera ancora per poco in Senato proprio a questo luogo si lega però il dolore nel maggio scorso per la perdita di uno dei suoi figli
Aldo Paravicini anche lui agricoltori innovativo e appassionato che aveva preso in gestione di cascine e che è scomparso a causa di un incidente stradale mentre rientrava nella struttura
C'è da credere che quella tragedia di inciso non poco sul suo stato d'animo che ha portato all'epilogo di una vita lunga e operosa vita al servizio di valori elevati anche sotto il profilo etico un'intuizione che condivise con Elena Croce fondatrice
E scrittrice fondatrice di Italia Nostra
Fu quella di creare nel mille novecentosettantacinque il Fondo Ambiente Italiano il Fai al fianco di Renato Bazzoni
Un modello di impresa culturale inedito per il nostro Paese è spirato al National Trust del Regno Unito che si basa sul principio di sussidiarietà
Per cui IST acquisire attraverso delle donazioni restaurare è preservare monumenti aree naturali dimore
E quant'altro di cui lo Stato no riesca a farsi carico una realtà che oggi coinvolge sette mila volontari e che permette al fondo ambiente italiano di gestire sessantuno fra ville castelli abbazie ma anche boschi e tratti di costa che sarebbero andati evidentemente incontro a ben altro destino
Fu cruciale per le sue scelte l'esperienza della malattia che affronto una prima volta nel sessantotto un tumore al seno dopo l'intervento chirurgico con Umberto Veronesi
Decise di rinunciare alla chemioterapia di rivolgersi alla Lucas Clinic di Basilea
Centrata sulla medicina antroposofica che prevedeva un'alimentazione consapevole capace di riconnettere la persona con i cicli naturali erano gli anni in cui circolava anche in Italia Primavera silenziosa di tracce del Carson
Che aveva lanciato negli Stati Uniti l'allarme contro l'utilizzo dei pesticidi in agricoltura la Crespi
Cominciò allora sulla scorta di quel vicissitudine personale la sua battaglia contro l'utilizzo dei prodotti chimici nel settore agroalimentare quando ancora la rivoluzione verde era in pieno svolgimento
E la coltivazione organica sembrava un utopia altari delle fonti rinnovabili della mobilità in condivisione in economia amica del clima
Una battaglia fra le molte controcorrente che avrebbe perseguito proseguito anche come presidente onorario l'associazione per l'agricoltura biodinamica in gioventù l'ha chiamata zarina
A conferma di un carattere certamente non facile ribelle e volitivo
Del movimento ambientalista forse a causa della sua estrazione sociale è sempre stata percepita come una figura parte ma è anche vero che non ha mai assunto atteggiamenti detta vip semmai ha fatto pensare la sua influenze tutela per il bene comune
In questo articolo di Marco fra Todi disabili ambiente vengono toccati
Il delle parti essenziali della vita dell'opera di Giulia Maria Crespi innanzitutto
Quella suo stravolgere il corso del Corriere della Sera con coraggio quando ne prese le redini nella fino alla fine degli anni sessanta avere introdotto aver fatto le scelte di campo
Quelle che portarono Indro Montanelli ad abbandonare il Corriere della Sera
Invece la scelta di di far entrare delle figure appunto come Antonio Cederna Alfredo Todisco
Poi lo stesso Ferruccio de Bortoli eccetera e la figura di Pier Paolo Pasolini quel Pier Paolo Pasolini che dalle colonne del Corriere la sera che la quindi trincera Giulia Maria Crespi
Lancio degli appelli fondamentali e coraggiosi corsari allora contro corrente che sicuramente destarono dal l'allarme di una parte più retriva della borghesia non solo milanese
Ma soprattutto quelli furono gli anni dell'assalto la cosa pubblica della loggia P due e di tutta quella concorrenza che la politica faceva a quel progetto criminale
Giulia Maria Crespi sette sette resistergli nel suo testo
Autobiografico il mio filo rosso edito per Inaudi nel due mila quindici
Giulia Crespi racconta con dovizia di particolari quello che disse in quegli anni la capacità di resistere
Facendo scrivere continuare a scrivere con Piero Ottone direttore figure figure appunto come Pier Paolo Pasolini con le loro gravissime denunce al sistema
Di di di che in quel momento in quel momento sì andava delineando ancora sconosciuto quello che sarebbe avvenuto con la P due ma già le mani da P due erano sul giornale a quel punto Giulia Maria Crespi non scesi a compromessi preferì perdere il il quotidiano di famiglia piuttosto che entrare in quelle giro tremendo che poi avrebbe perso
Altri altri editori più tardi in questo caso fu Angelo Rizzoli apprendere appunto la proprietaria del quotidiano con un costo gravissimo quando appunto la P due voleva mettere le mani questo era il filo rosso di Giulia Maria Crespi la capacità di resistere a certi poteri che la guidata per tutta per tutta la vita il testo
Autobiografico le che lei ha scritto racconta perbene di vicende ma può anche una storia del Paese è un esempio di figura che
Resiste agli abbagli del potere pure essendo ne è nata all'interno è una figlia di una delle famiglie più influenti del Novecento
Cioè di fare battaglie controcorrente che le costano tantissimo
In non le è stato ha perdonato sicuramente la scelta per l'agricoltura di dinamica ma anche la lettura
Che più comodamente si fa della sua intuizione con con Elena Croce di creare il Fai appunto il Fondo Ambiente Italiano
Sì se è una lettura accomodare nel si fa una distrazione da ricchi per la bellezza in realtà il Fai ha insegnato tutti soprattutto un metodo e il metodo di entrare con forza all'interno della cosa pubblica e di rivendicarne la comune proprietà ENI e di interesse e la capacità di invertire
Le sorti che in qualche modo la politico gli interessi privati possono decretare di un territorio invece farsene carico
E renderlo attraverso una lotta senza senza senza soste quartiere renderlo come caso di di di interesse comune per le cose che sono il bene pubblico il Fai
Ha avuto e da questo ruolo straordinario e addirittura rivoluzionario quello riportare l'attenzione di tutti su alcuni casi specifici affinché cambi il nostro corso speculativo sui beni comuni
Forse questa parte qui la parte anche che le viene poco perdonata
Insieme insieme all'aderenza alla che agricoltura dinamiche ritenuto Steiner
Fu l'altra sua grande passione di vita Giulia Maria Crespi era allo stesso tempo presidente onoraria del Fai e presidente onorario dell'associazione che cultura dinamica
Per queste organismi spesso tutte le sue energie lucidissima fino all'ultimo momento le sue battaglie sorgono sempre controcorrente in questi ultimi anni ha lottato molto sulla questione
Del il fossato la questione del famoso pesticida che lo IARC individuato come è probabile cancerogeno
è di cui Giulia Maria Crespi ha fatto un'intensa battaglia la capacità
Negli anni di individuare i temi centrali del nostro futuro dello sviluppo sostenibile sono un dato irrinunciabile per leggere la figura di Giulia Maria Crespi e lo show capacità che addirittura e precorritrice
Che in alcuni momenti è stata capace quasi con con una capacità di di di di di
Futuribile di individuare anche il futuro il di correggerlo battendosi a suo modo
Un articolo sul fatto quotidiano Gad Lerner
La ricorda il il venti venti di luglio
Ci dice Gad Lerner Giulia Maria Crespi e è stata per decenni additata come simbolo di una impostura da smascherare come si permetteva la grande dama erede di nastri dinastie del capitalismo tessile lombardo di presentarsi in pubblico come simpatizzante dei movimenti
Di rivolta giovanile
Dopo aver favorito grazie la direzione di Piero Ottone l'apertura del suo Corriere della Sera la cultura di sinistra
Indro Montanelli da lei detestato la prese sistematicamente a bersaglio con il giornale da lui fondato
Da parte degli antesignani delle feci news venne persino accreditato un suo inverosimile flirt col leader del movimento studentesco Mario Capanna
Lei giustamente se ne infischio continua a impegnarsi nella tutela del patrimonio architettonico ambientale dando vita al Fai
E poi fino all'ultimo si è dedicato alla promozione dell'agricoltura biodinamica
Tanto sontuosa e la sua abitazione di corso Venezia con appesi alle pareti le vedute del Canaletto e altri capolavori d'arte quanto spartana la tenuta agricola della Zelata
Dove amava rifugiarsi ciò che riusciva incomprensibile ai tanti signori dei darne che iniziarono contro di lei quello che Hannah Arendt a definito il popolata c'ho cioè
Il contrario di un popolo che si emancipato verso la cultura e che Giulia Maria Crespi non si accontentasse di godersi il privilegio toccato l'insorte
Ed esprimesse una visione dell'interesse generale del Paese che dovrebbe essere proprio delle classi dirigenti anche quando entra in contraddizione con le loro convenienze immediate in Italia è sempre andato per la maggiore
Questa sorta di classismo all'incontrario
Il buon gusto il godimento della bellezza toccano ai ricchi separati dei poveri
Guai se benestanti sconfinano nell'impegno civile o si battono per la riconversione ecologica diventano immediatamente sospettabili di fare un subdolo doppio gioco
E figlia di una lunga storia questa visione gretta imperante nel nostro capitalismo alimentata da una destra che riesce a mascherare con il gergo antiborghese la sua subalternità ai veri potenti
Ricordo il dispetto con cui veniva io rispetto con cui veniva bardato a Torino la scomparsa di una borghesia liberale di sinistra e antifascista disposta anche a sposare la causa degli operai comunisti
E di cui voglio indicare fra tutti e anti Franco Antonicelli
Giulia Maria Crespi non si è mai impegnata direttamente in politica come Antonicelli ma con il fai e con l'Associazione per l'agricoltura biodinamica ha impersonato l'apertura mentale di una borghesia illuminata milanese
Rimasta purtroppo minoritaria ce ne fossero di più come lei sarebbe un bene per l'Italia futura
Del dopo Covito e continua Gad Lerner
C'è da scommettere che sui giornali odierni non mancherà chi con scarsa fantasia farà ricorso alla stantia definizione di radical chic si occupò si accomodino
Riscuotono il plauso di chi ha fatto del disprezzo da cultura la sua bandiera
è vero versano del palazzo di corso Venezia prima di Natale convocava gli amici per un raffinato concerto di musica classica e prima in quel lussuoso contesto mi spronava a battersi contro le ingiustizie sociali e il degrado ambientale
Ma nessuna barriere di classe le impediva di frequentare poi ambienti assai più umili e quante volte siamo stati raggiunti dalle sue imperiosa e telefonate di reclutamento nelle cause di progresso che le stavano a cuore
E ancora voglio proseguire con un altro articolo questo del Corriere della Sera del venti luglio sempre a firma di Ferruccio de Bortoli se un suo altro grande amico che la ricorda così Giulia Maria Crespi
A Giulia Maria Crespi non piacevano i convenevoli era diretta schietta nella sua prepotente dolcezza poteva apparire persino scortese impaziente di sentirsi dire di sì ad ogni sua richiesta che riteneva giusta improrogabile definitiva
Un modo di fare autoritario nella sua semplicità era la zarina secondo i detrattori che non mancarono viste le sue simpatie politiche a volte trattato il potente di turno come fosse il suo domestico
Domestico che invece peraltro considerato affettuosamente la sua famiglia ho visto
Ministri dice fa Ferruccio de Bortoli ho visto ministri banchieri industriali di fama abilmente messi sull'attenti dove la donna minuta gracile ma innervata da una volontà di ferro
Erano spesso ospiti della sua meravigliosa casa di corso Venezia a Milano forse intimoriti dal Canaletto il padre aveva acquistato per poco invidiati dalla regina Elisabetta
Dalla preziosità degli arredi di una famiglia simbolo dell'imprenditoria tessile ed editoriale lombarda intimoriti imbarazzati il corista notava con sottile godimento e ammirazione per quella donna che era stata fino al mille novecentosettantaquattro il suo editore
Ma Giulia Maria Crespi
Chi scrive fu tra gli ultimi giornalisti che assunse dice Ferruccio de Bortoli
Si è sentita editori di fatto nel Corriere del suo Corriere fino all'ultimo anche se aveva scelto di investire nel principale concorrente la Repubblica cosa che annoi procurato un certo disagio quando si prospettò il ma stagione ma la genialmente sfortunata di cedere l'area verde del centro sportivo del periodo storia milanese testimonianza dell'Antandro responsabilità sociale dei Crespi
I pensionati del Corriere scrissero a lei come ex proprietarie come paladina del verde Giulia Maria Crespi ha continuato a trattarci come sui ragazzi spesso prendendoci metaforicamente a ceffoni a chiedere spronare scrivere non per semmai non per qualcuno che la pregava di intercedere
Per i suoi interessi politici ed economici per questi ultimi coltivavo una regale un regale disinteresse vicino al disprezzo mai per le sue battaglie
A favore della natura dell'agricoltura sostenibile e più dinamica contro l'inquinamento contro le speculazioni edilizie contro le tante brutture italiche
E per il suo fondo ambiente
Italiano per l'ambiente fai che nel mille novecentosettantacinque venduto il Corriere volle sul modello del National Trust inglese
Quasi un figlio Giulia Maria aveva due gemelli Aldo Paravicini è morto incidente d'auto la scorsa primavera nella tenuta del Ticino rinnovata riprodotte rinomata per i prodotti biologici come il padre Marco
Quando Giulia Maria era incinta di Aldo e Luca immaginiamo quali sia stato il sudore dolore l'avrà certamente nascosto sull'auto la sua disciplina calvinista austera e poco incline a svelare i sentimenti avrà forse accelerato i morsi di quel tumore che pensava di aver sconfitto nel due mila quattordici
E invece aveva ripreso inesorabile il suo corso
Nel mille nel due mila quindici fu sollecitata dalla famiglia ma anche per quel senso del dovere prettamente borghese meneghino di lasciare le sue così in ordine senza dimenticare nulla
Giulia Maria scrisse le sue memorie quel libro il mio filo rosso per inaudite è una splendida cavalcata uso questo termine e poi si capirà perché nella vita di una bambina irruente libera allegra rimasta tale anche passati novant'anni nella mia vita ho commesso un sacco di sbagli
E con molti difetti dirà in una intervista sul libro ad Antonio Gnoli di Repubblica ma ho sempre cercato la verità nel nostro Paese quasi tutti hanno paura della verità
C'è la necessità di raccontare i fatti come sono avvenuti i valori morali mutano il costume cambia i fatti restano ecco i fatti Restano continua Ferruccio de Bortoli questo dovrebbe dire un ricettore zero
Al netto del suo carattere lei l'avrebbe fatto bene il mestiere di editore ma si trovò ad essere proprietario del Corriere in un periodo in cui i bilanci facevano acqua da tutte le parti
Ma sì tu fossi stata il mio editore mi avresti cacciato presto come avvenne con Spadolini le disse una volta lei sorrise
Ma il libro Giove Maria ammise di essersi sbagliata mandando via il primo presidente del Consiglio non democristiano causa della sua rottura con Montanelli le sue memorie
Si affermano una coscienza ecologica è una cultura della bellezza che sente che senza questa donna ostinate scorbutica l'Italia non avrebbe mai avuto indimenticabili le pagine in cui in una Sardegna incontaminata e selvaggia che contribuì a preservare racconta la sua cavalcata con l'architetto giù Guglielmo Mozzoni
Ed iniziò la sua storia d'amore Guglielmo aveva il suo bel carattere rimase turbato vedendo il film teorema di Pier Paolo Pasolini poi collaboratore del Corriere della Sera che Giulia Maria
Consentì di girare proprio alla Zelata nella sua azienda troppe perversioni minaccio di divorziare Guglielmo inseguiti i suoi progetti impossibili di un'architettura fusa con la natura con i suoi inevitabili inconvenienti e disagi
Quando negli ultimi anni la sua vita ormai sordo alzava la voce
Giulia Maria lo riprendeva con uno sguardo dolce implorante un mondo che non c'è più in cui di cui avremmo Nostalgia sperando che Giulia Maria non ci senta perché non sarebbe d'accordo c'è tanto da fare direbbe guardiamo avanti
E nella stessa pagina c'ho ricordo di Francesco Rutelli che ricordata
La tenacia per l'ecologia e firmando le sue lettere a Rutelli allora ministro dei beni culturali firmando con il tuo trapano
Finché non vedeva raggiunto il risultato prepara paesaggio a cui temeva
E ancora vorrei leggere un articolo ripubblicato il venti luglio dalla Repubblica scritto dalla stessa Giulia Maria Crespi
Qui ricorda la sua amore per l'agricoltura dice la mia avventura con la dinamica è nata da un dispiacere infantile quando le campagne la nostra azienda nativa con dolore verso maggio
Sentivo che il possente corale delle rane le sue Isaia si è arrestata lo sapevo erano stati messi di serbi
La soluzione mi venne offerta quando scoprì in ospedale svizzero dove lo standard a curarmi che le rane avrebbero potuto continuare a cantare coltivando con il metodo più dinamico che offriva vantaggi superiori sia per la salute della terra
Sì è per quella del consumatore così inizio la grande avventura non fu semplice trasformare i terreni sabbiosi del Ticino la parte bassa dell'albero
Non puoi che farci piantagioni di pioppi o oppure abbandonarli alla caccia mi diceva l'agronomo che gestiva l'azienda
Anche nella parte più alta la terre così povera che senza di chili chimici si può combinare ben poco quando li ha li hai un pH che quattro
Parole astruse che cosa diavolo era questo piatto amici così a consultare libri a studiare chiamai per impostare questa nuova tecnica un superconsulente tedesco Torino l'ironia del vicinato che però la sera veniva perlustra l'evolversi delle colture
E le perplessità dei lavoranti
L'esperimento va andò avanti era il mille novecentosettantaquattro e certo espressioni come ecologia biologico bio diversità si stavano diffondendo ed entrando nel linguaggio comune così Riso Rosa Marchetti delle Cascine Orsine
Venne conosciuto ricercato i nostri formaggi incontrano il favore del pubblico mi piglio Aldo ormai adulto presa in mano l'azienda
Dopo trentatré anni di lavoro le rese di cereali non sono molto distanti dalle coltivazioni convenzionali anche se il prezzo di produzione risulta più alto a causa della mano d'opera più numerosa all'orizzonte
Si affaccia il nuovo pericolo delle sementi geneticamente modificate con il nostro mai se la nostra soglia avremmo rese più sicure dimenticando che l'ingegneria genetica ancora i primi passi potrebbe causare rischi quali la dispersione nell'aria di polemica polline e il trasferimento dei saraceni nelle colture geneticamente modificate alle erbe spontanee
Terri dentata quasi materia morta
Mi chiedo quale salute portano l'uomo i prodotti che germogliano crescono maturano in questo ambiente sterile e quali sapori quali profumi sprigionano i frutti e verdure quali forze di vita
Lo sviluppo del paesaggio e un obiettivo primario del metodo biodinamico nel quale vengono prese in seria considerazione le relazioni reciproche tra colture
Alberi insetti cioè la biodiversità e proprio il paesaggio uno degli obiettivi principali su cui deve puntare il nostro turismo per l'unicità della sua arte
E la grande varietà del suo territorio cosa sarebbe l'Italia se non ci fossero i vigneti e le colline degradanti di olivi il profumo di zagara e gli aranceti del sud viale di cipressi e pianure allagato e nelle risaie che riflettono i filari di pioppi
Il turismo inoltre genera occupazione indotto potrebbe essere una delle più floride industrie italiane
Sì è pianificato tutelato spero che nel mondo politico continua Giulia Maria Crespi maturi questa consapevolezza un altro punto da ricordare l'assetto idrogeologico del terreno il taglio degli alberi la cementificazione dei torrenti la costruzione di strade molte delle quali inutili
Distruggono il terribile tessuto del terreno provocando catastrofi naturali con enormi danni per gli abitanti casse dello Stato anche qui l'agricoltura biodinamica potrebbe rappresentare una ragionevole prevenzione concludendo ma allora noi biologici e degli amici siamo poi alla lunga davvero così antichi scriteriati io non lo credo perché la dinamica cerca di unire la verità concreta del materiale con quanto di spirituale incommensurabile in natura un anelito verso la grande armonia universale ecco
Assicura che con le sue azioni ha dato un impulso determinante ai movimenti ambientalisti una figura che forse avrebbe meritato
Quel
Laticlavio a vita ossia il riconoscimento di senatrice a vita che è stata data ad altri proprio in questi giorni la sua grande battaglia contro il diserbante Righi posato
Che appunto lo IARC annovera come probabilmente cancerogeno ha visto al Senato della Repubblica le emozioni contrapporsi da un lato la mozione che invita appunto a non rinnovare
Le autorizzazioni all'uso del fossato in Italia che appunto passata a maggioranza e dall'altro lato la mozione presentata dalla senatrice Cattaneo con le firme
Senatrice delle senatrici Binetti e Bonino
Che appunto invitano a uno studio che ha come finalità quello di appunto permettere ancora l'uso del clic fossato
Una senatrice addita questa volta la senatrice appunto Elena Cattaneo che appunto di menta senatrice giovane ha
Circa cinquant'anni
Presenta appunto una mozione su molte ma che in tema di grande attualità in Europa
La mozione in realtà anche questa è una è passata in realtà passa terrore di quattro senatori del Movimento cinque Stelle che sbagliando tasto e poi schierando successivamente permettono per un pugno di voti di far passare la mozione ma cosa dice la mozione Cattaneo la mozione Cattaneo
Vuole introdurre per detta dei suoi stessi presentatori un precedente di scambio di modello all'interno della Parlamento italiano ossia quello di raggiungere per una decretazione di carattere
E politico attraverso una commissione ad hoc quale sia la verità scientifica lo sul tema il glifo Sato ci sono grandi dibattiti nel mondo scientifico tra chi lo ritiene appunto un cancello Oggiono probabile e chi invece hanno lo ritiene tale ebbene questa è la dinamica della scienza la scienza vive di controversie raggiunge con fatica la verità attraverso le pubblicazioni scientifiche sulle riviste referato ebbene la senatrice Cattaneo dal suo ruolo duplice di scienziato scienziato che risiede all'interno del Senato
Agire a questa formula storiche che fa della scienza un processo democratico restituire appunto con questa commissione con questa mozione una commissione che dovrà determinare qual è la verità Rita della scienza di Stato terrestre acquisito una volta acquisita
Sarà il Senato a decidere dice la senatrice Cattaneo in piena libertà certo difficile una volta che c'è una verità scientifica di Stato che il Senato prenda una posizione diverso a bene questo questa impostazione che la semplice Cattaneo ma Binetti Bonino ritengono appunto un avanzamento è visto di chi vi parla una una posizione potenzialmente eversiva dello stato di diritto i parlamenti hanno piena libertà di conoscere scegliere i parlamentari le fonti a cui riferirsi non serve una fonte ufficiale di Stato sulla scienza raggiunta attraverso una commissione questo è un atto di una gravità a mio avviso enorme
Nel momento in cui questo passasse non ci sarebbe più possibilità di scelta perché la scelta sarebbe quella se abbracciare la verità oppure non abbracciarla sarebbe difficile per il Senato a quel punto scegliere diversamente da quello che la Commissione unica scientifica proposta
Da senatrice Cattaneo e gli altri
Hanno prodotto
Ma la scelta non è stata così la scienza è fatta di ricerca e contraddizioni evoluzioni continue dove dobbiamo sperare che ci siano appunto altri approcci rispetto a questo il dibattito scientifico va avanti
E negli Stati Uniti se ne sono accorti lì dove con la stessa metodologia la stessa della senatrice Cattaneo e quella che la Bayer Monsanto sta affrontando in tutto il mondo in Italia la porta la sintesi e Cattaneo negli Stati Uniti attraverso le cause hanno cercato di fare la stessa strategia istituire una Commissione ma lì con nettezza chiarezza lo Stato di diritto gli Stati Uniti
Il giudice ha reputato che la valutazione della Commissione unica verità scientifica
Fosse inaccettabile che mai mai mai restituzioni a partire dai tribunali dovessero conforto conformarsi al disegno Monsanto Bayer Cattaneo
Bene con queste parole nel ricordo di Giulia Maria Crespi altro pasta di donna certo non senatrice a vita istituzioni non gli hanno perdonato la sua libertà
Chiudiamo questa trasmissione di agricoltura parliamone Carosi carico vi saluta di ricorda che sul blog Carlo Triarico appuntiti ritroverete anche le informazioni approfondimenti per questa puntata risentirci a presto