Nei suoi più recenti lavori, Fucigna aveva previsto per un verso l’emersione di un desiderio di autoritarismo; per un altro verso, la crescita di forme di governo neototalitarie che proclamano un possibile superamento della democrazia.
Dopo averci spiegato i modi e i tempi di redazione dei suoi scenari, che pubblica ogni anno, il presidente di TEA commenta alcuni dati, emersi da sondaggi dell’ultimo mese del 2020.
Al centro della riflessione, la percentuale di intervistati favorevoli … alla pena di morte, alla guida di un leader forte e quanti ritengono possibile una democrazia senza partiti.
Altri elementi al centro dell’intervista, le preferenze verso il modello democratico e la disponibilità a rinunciare alle libertà democratiche in tempo di emergenza (perfetto l’esempio della pandemia).
Sullo sfondo, la contrapposizione - che traspare anche da recenti dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti d’America - tra Washington Consensus e il modello cinese, che sembra guadagnare fascino anche in occidente.
L’esempio di questioni gestibili soltanto a livello globale, come l’ambiente.
Quale sarà il futuro di questo confronto tra sistemi politico-economici?.
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