L'intervista è stata registrata giovedì 20 settembre 1984 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Frequenze, Privato, Radio.
La registrazione audio ha una durata di 13 minuti.
Rubrica
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9:30 - Roma
10:00 - Roma
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11:30 - Roma
18:00 - Roma
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20:30 - Torino
9:30 - Palermo
9:00 - Santa Maria Capua Vetere (CE)
Uno due tre euro
Perché settembre vale Malpensa Cavalli
Ecco sospende l'Otello
Un po'completano la prima cosa che volevo chiedere
Abbiamo del e cioè gli impianti
Ventinove ottobre
Secondo le parole non contano
Ma la
Da ce ne parla private che però ridurrebbe
Grandi città impotente ad esempio sopravvivenza Rizzo principianti universitario su qui abbiamo sentito l'opinione
Che ci giravano non essere al corrente della preparazione
Questo piano consigliere volevo chiedere
Ma nuotano istitutivo donne pur se non venissero a conoscenza
Il piano Filippo
Sì ma io confermo le cose dette da Eco
Grasso duro e Tecce nel senso che il consiglio d'amministrazione
Si discute
Sono approvati
Di cui si parla
Naturalmente
Dopo che della questione si è parlato in particolare dopo che da parte di alcuni esponenti in gran
Si era posto il problema alcuni giorni or sono gli ho chiesto
Al più presto il testo di questo piano in modo da poterlo esaminare e considerare
Vi è stata una missione
Nei confronti del consiglio d'amministrazione
Ma nel senso di tenerlo all'oscuro che c'era stata qualche cattiva volontà credo cioè che
D'Alema debba essere considerato nel senso che sei secondo la convenzione che è alla base della concessione
Del servizio pubblico da parte del ministero delle
Può esercitare in alcuni casi esercita viene richiesta
Però delle poste e telecomunicazioni una compete
Approntamento di piani di progetti di cui poi il ministero delle Poste nella sua attività e nella sua responsabilità si avvale in questo senso credo che appunto da parte dei settori tecnici
La RAI si sia provveduto a predisporre questo piano di assegnazione di frequenze che naturali
E stato fatto immagino che sia fatto all'insegna della difesa del servizio pubblico e quindi anche di quelli che sono diciamo gli spazi protettivi di frequenze che molte volte impediscono all'emissione di servizio pubblico deve essere ascoltato per una serie di sovrapposizione che molte volte portano una serie di disturbi alla ricezione quindi immagino che pur ripeto non avendo visto questo Progetto questo piano credo che sia stato fatto
Difficile immaginare che cosa è stato fatto in termini diversi di quelli di appunto di una difesa del servizio pubblico delle sue dimissioni
Credo che ci sia però detto è stata di verificare non so esattamente presso i numeri di cui si parla di radiofrequenze disponibilità per le emittenti
Dato eccetera si tratta di verificare anche in relazione all'orografia
Paese personalmente ho sempre
Molto varie dalla presidenza dell'esperienza di radio
Private non vi è mai stato un problema di concorrenza non vi è mai stato un problema di
Come servizio pubblico all'emittenza privata radiofonica al momento nel quale ci furono posti dei problemi
In ordine alla legittimità di azione di radio radicale mi ricordo di essere intervenuto a favore a sostegno
Legittimità di radio radicale di essere ascoltata di svolgere il proprio ruolo quindi non credo che noi ci muoviamo all'insegna di mamma strozzature dell'emittenza radiofoniche cioè credo da parte questo progetto che ripeto io ancora non ho visto che ho chiesto
Agli uffici tecnici erariali di esaminare credo che gli sia mossi
La logica dell'ispirazione diciamo della iniziativa del ministero
Le Poste quindi all'insegna di difendere il servizio pubblico e
Rendere certi solo il suo ascolto ecco il resto poi lo vedremo
Proprio il problema in
Purtroppo e
Vanno che è un po'tutto il fatto che il ministero delle Poste e telecomunicazioni simbolo garantire impianti assegnazioni delle frequenze perché chiaro che rende nel momento in cui si vogliono colpire
Radio in Italia che utilissima che presenta moltissimi problemi ecco probabilmente assegnare
Con con molte energie questo settore
Il piano la preparazione militare i profili
Neanche un po'vorrebbero stati rapporti commerciale
Allora via vada posto nei termini giusti nel senso cioè che Lara e titolare di un pubblico servizio
A RAI ha un rapporto di concessione dallo stato di questo servizio la RAI ha una convenzione con lo Stato per l'esercizio di questa concessione e quindi ci si muove nella logica di quanto è indicato in quella
E convenzione quindi la lei risponde di ciò che tenuta a fare in quella convenzione avviene anche nella lo svolgimento di questi servizi diciamo di assistenza tecnica nei confronti del ministero delle Poste
Naturalmente il ministero delle Poste si muove nella logica di una convenzione da esso stesso sottoscritta da Roma dello Stato
Vennero possiamo passare ad altro punto approfittando qui con noi insorse dovremmo mandare a proposito della vicenda della contro Berlusconi Mondadori che ha portato quasi a creare monopolio televisivo priva ecco dopo questa vicenda
Dichiarazioni sul
Per assurdo una regolamentazione si sono cresciuti notevolmente verso si dipana una legge che regolamenti il settore televisivo e anche nel settore radiofonico vivono perciò sennò se come vicepreside quindi l'uomo che vive
Come politico decidere prospettive questo dibattito che si è riaperto nel paese prospetti violento del passaggio una situazione quanto concesso la ritenuta settore della radio televisori Carlo
E questa domanda è abbastanza collegata anche la logica di quelle precedente nel senso cioè che credo che vi sia stato del resto
Come sostenitore del servizio pubblico come sostenitore di un rapporto corretto civile utile per il Paese con l'emittenza
Privata radiofonica come dicevo prima televisiva a carattere locale io sono sempre stato un sostenitore di questa possibilità di convivenza di difesa del servizio pubblico nel suo ruolo di centralità credo che sia stato
E credo che sia stato molto dannoso il fatto che a distanza di più di otto anni dal prima sentenza della Corte costituzionale quella del settantasei che legittimi che legittimo l'emittenza privata in ambito Loca alle facendo quindi fare un passo avanti in senso pluralistico all'ordinamento del nostro Paese dando però dei criteri molto precisi per quella legittimazione sia stato un grave errore non avere provveduto a fare una legge coerente con quei principi se si fosse fatta
Fin da allora certamente con le difficoltà che è un tema di questa natura comporta ma se si fosse fatto la legge coerente con quei principi cioè con il rispetto dell'articolo ventuno della Costituzione il principio della libertà rimeditazione del pensiero con il principio dell'ambito locale con il volontà che era indicata dalla sentenza della Corte con una grande coerenza devo dire da parte della Corte costituzionale questi principi decentramento questo principio di pluralismo e cioè
Legge avrebbe garantito tutti avrebbe garantito il servizio pubblico radiotelevisivo nel suo ruolo che a mio avviso è e deve restare un ruolo di centralità sotto il controllo del Parlamento avrebbe garantito l'emittenza privata sia quella radiofonica sia quella televisiva dando ad essa del certezza di diritto che tuttora oggi nona garantito alle emittenti private locali più piccole sia radiofoniche sia soprattutto televisive dal rischio di Fargo eccitamento che è sotto gli occhi di tutti e che si è progressivamente realizzate in questi anni e l'episodio lei accenna di questa estate io sesso commentato a caldo rientra in questa logica di una mancanza di legge e quindi di una situazione della quale abbiamo assistito prima al fenomeno Italia una passata dal Berlusconi a Berlusconi la Rete quattro che da Mondadori passa al controllo
Di Berlusconi e quindi a una realtà dove si va progressivamente verso la realizzazione di quel tipo di oligopolio che proprio la Corte costituzionale nella sua sentenza voleva evita quindi credo che si debba trarre lezione da questo grave ritardo dai guasti dai danni resta questo ritardo ha comportato si deve passare come dicevamo qualche settimana fa dalle parole ai fatti tutti hanno sempre dichiarato di voler fare una legge tutti hanno sempre voluto hanno sempre detto che una legge non deve essere semplicemente una fotografia dell'esistente ma deve oltre che razionale dare la situazione indicare alcuni principi alcuni tetti per la pubblicità alcune nord e anti traveste alcune norme per garantire un certo tipo di auto produzione cioè in questa legge è assolutamente urgente lo è credo per il servizio pubblico perché deve essere messo nelle condizioni di operare in una situazione di mercato e quindi correggendo alcune del degli articoli della legge di riforma ma riforma della RAI nei suoi principi essenziale che deve restare a mio parere valida
Garantista nei confronti dell'emittenza privata sia radiofonica televisiva condizione appunto che detti delle norme precise che possono essere la salvaguardia di un diritto di presenza e non semplicemente di favorire il più forte perché se no evidentemente ci muoviamo in una situazione che non è una situazione di regolamentazione legislativa ma in una situazione simile a quella specie di far West del quale più volte si è parlato e che ancora la situazione
Italiana che è unica al mondo nel suo genere perché non c'è nessuna forma di regolamentazione
No quelle forme di garanzia che pure sono prese
Nella realtà americana rispetto a quella europea molto diverso perché si privilegia in quell'ambito più l'aspetto commerciale che l'aspetto diciamo politico però almeno a difesa dei principi generali sono delle garanzie che oggi Buonitalia non risponderà
Poteva piace concludere proprio dovremmo fare al presidente Orsello una domanda che probabilmente vorrebbero punti molti rappresentanti delle radio private che in questi giorni si stanno preparando a Radio Radicale chiedendo maggiori chiarimenti ecco lei ha detto che tra poco avrà ho chiesto ad Appiano e quindi
Leggendo troverà confermata l'ipotesi che
Ora
Tagliano pochi voglio dire cosa le disse una cosa perché
Trovarsi d'accordo con un piano
Come qualche giornale ha scritto come qua
Ho visto anticipato un piano di questa natura possa essere in qualche modo misura condizionante addirittura preclusivo di una legge ecco se ci muoviamo nell'esigenza che io ripetevo poco fa
La visita di una legge che regolamenti l'intero sistema radiotelevisivo per io credo che una legge debba essere fatto debba essere fatta in condizioni diciamo non di un una realtà prefigurata e quindi credo che nel momento in cui si vada a un assetto legislativo e sarà comunque l'assetto legislativo che dovrà R. rispetto a qualsiasi impostazione di carattere tecnico quanto poi alle misure concrete beh io credo sono personalmente abituato a considerare
Da quando le retrò letto possono considerare nei loro termini effettive personalmente mi auguro
Che all'interno di questo quadro vi sia sempre perché credo che sia utile una presenza pluralistica per quanto riguarda l'emittenza radiofonica che deve trovare una sua legittimazione televisiva ma che non può essere strozzata da bavagli e ma espedienti di carattere tecnicistico Pent credo che le scelte legislatore deve compiere in tutta libertà sono delle scelte coerenti con i principi costituzionali e democratici credo nel nostro Stato
Va be'risaputo che è molto chiaro la ringraziamento grazie
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