"Rai ed emittenti private: un difficile sistema misto"

Prego i presenti di prendere posto per dare inizio
Al dibattito sull'argomento a RAI TV
E emittenza privata serio un difficile sistema visto
è un dibattito che inizia con un'ora di ritardo la
Ma vera responsabilità sì
Tenta un coordinamento
Tra le voci presenti a questo dibattito
è duplice
Il coordinatore deve parlare il meno possibile perché il tempo è prezioso e Tiepolo parlare invece tutti coloro che in questa tavola rotonda hanno responsabilità primarie nel settore e il coordinatore dovrebbe tentare di trasformare l'incontro in un dialogo
Nel quale i singoli oratori invece di essere altrettanto solisti tentano di parlare della stessa cosa
Per contraddire troppo di questo dibattito sono di tre tipi ci sono problematiche di carattere giuridico istituzionale ci sono problematiche di carattere economico ci sono delle problematiche
E sottolineo queste ultime di carattere tecnologico
Il meglio auspicio e la mia introduzione si ferma qui
E che
Al di là di sterili dibattiti possano emergere linee di professionalità e di progettualità nel segno
Della
Collaborazione tra sistema privato il sistema pubblico di fronte allo sviluppo della tecnologia sul piano mondiale
Tra Italia nel suo complesso sia essa pubblica e privata e la grande sfida con la tecnologia americana e giapponese che richiama da vicino tutto il piano delle telecomunicazioni
Questo messaggio certamente non attenua las sensibilità e il fondamento politico
Presente in tutti i partecipanti a questa tavola rotonda e che certamente alimenterà il dibattito di carattere giuridico economico e tecnologico
Un ultimo
Indirizzo
Riguarda concretamente da vicino come abbiamo concorda posso che il responsabile che più di ogni altro in questi anni e sono tanti a seguito per la Democrazia Cristiana
Tutto quanto
Il Progetto
Nel suo complesso del sistema radiotelevisivo che si andava evolvendo e cambiando come quando una società si muove freneticamente e convulsa mente come quelle italiane
Dicevo è sembrato che il responsabile del partito che ospita questa tavola rotonda l'onorevole Mauro Bubbico iniziasse
Prima degli altri partiti il dibattito dando anche il benvenuto agli altri ora tutto ciò perso che lui il segno della simpatia ed è la stima con la quale seguo la sua opera battagliero ormai da tempo
Passerà alla voce poi agli illustri
Responsabili del settore degli altri partiti
Che nell'ordine
Sono attendiamo l'onorevole Bernardi che alle mie spalle è qui presente e quindi e Luigi l'onorevole Bernardini che interverrà dopo l'onorevole Bubbico
L'onorevole Battistutti
L'onorevole Stanzani Ghedini
Avremo delle imprese
Una questione specifica OCSE a questo punto realizzati adottate la tavola rotonda è completa veramente un saluto di simpatia alla rappresentante del Governo Antonio Gava
Saluto implicito senza nominarlo dato che con la sua presenza fisica mi consente ora di svolgere quella parte del mio intervento introduttivo
Io facevo riferimento signor ministro alle problematiche non solo di carattere giuridico e di carattere economico ma anche a quelle di carattere tecnologico collegate al piano delle telecomunicazioni
è noto quale sia l'impegno del ministro in questo settore abbiamo con la sua presenza la convinzione che questo dibattito può essere un dibattito completo ricco e perché no anche battagliero come sempre quando si toccano temi scontati di attualità chiedo scusa se qualche minuto in più ho sottratto al dibattito dò la parola anche il centro di produzione RAI TV di Napoli e che come tale programma introdurrà il dibattito
Cari amici signori
L'obiettiva difficoltà di includere in una sopportabile introduzione
Le poche linee necessarie a sostenere questo dibattito stanno districare nella compatta e fitta selva di avvenimenti di varia grandezza quelli che contraddistinguono il modificarsi della situazione e delle condizioni che oggi danno fisionomia la problematica del settore
Ma intanto mutare di situazioni specie negli ultimi due lustri resta saldo un filo conduttore univoco e vigore della Costituzione con l'affidamento alla RAI nel cinquantadue della concessione ventennale in esclusiva del servizio pubblico radiotelevisivo ribadisce la compatibilità tra la libertà di espressione del pensiero e l'esigenza di riservare allo Stato democratico il servizio di diffusione radiofonica e televisiva nazionale
Ma la posizione del monopolio RAI est
Tata oggetto di crescenti tentativi di contestazione la dalla contrapposta posizione di chi ne inficiava la montatura e già qualche anno dopo la stipula della convenzione con la RAI nel cinquantasei
Privati imprenditori con varie iniziative si propongono di scalfire da battere Monopoli
Da Napoli ricordiamo i pende l'armatore Lauro
Tv mentre a Milano consociati dell'interesse di varie industriali viene fondato il Centro milanese del cinema televisione siamo per la necessaria brevità segniamo subito i primi due interventi della Corte costituzionale
Che nel luglio del settantaquattro deposita le sentenze duecentoventicinque duecentoventisei con la prima vengono stabilite le premesse di ristrutturazione del servizio pubblico
Ed è riconosciuto ai privati di ripetere programmi esteri ma duecento e ventisei appare nell'ambito locale l'esercizio via cavo
Sarà la legge centotré nell'aprile settantacinque a recepire le indicazioni fornite dalla corte e a modificare il rapporto servizio pubblico governo in quello servizio pubblico Parlamento
Per assicurarne meglio il probabilismo la completezza il secondo un progetto di autonomia di decentramento e di apertura alle diverse tendenze politiche sociali e culturali
Guidato da un consiglio di amministrazione di cui ben dieci dei sedici membri sono eletti dalla commissione parlamentare
Bicamerale che con quella legge assume la denominazione per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
La legge riafferma l'indirizzo costante che la diffusione circolare di programmi radio e tv su scala nazionale riservata allo Stato
E costituisce ai sensi articolo quarantatré della Costituzione un servizio pubblico essenziale dal carattere di preminente interesse generale
La legge prevede l'installazione d'esercizio delle reti della diffusione sonora e televisiva di programmi via cavo in aree definite con limite di tutto già ho scambiato circa nel settantacinque
Dopo il sequestro degli impianti di Radio Milano International lo stesso pretore di Milano ordina la restituzione delle attrezzature e dichiara legittima l'attività dell'emittenza radiofonica
è come se i compagni di Ulisse avessero aperto l'opera ed eventi dandosi così inizio al boom della radiofonia privata altri due determinanti sentenze della corte meritano una succinta menzione
Basterà ricordare penso che da duecentodue del settantasei dichiarato illegittimo l'articolo quattordici della legge centotré
Nella parte in cui prevede restiamo l'esaurimento della disponibilità delle frequenze assegnate all'Italia mediante l'estensione programmata deve reti RAI consente infine le stazioni radiofoniche disponibilità sufficiente a consentire la libertà di iniziativa privata senza pericoli di monopoli e oligopoli
Privati dato anche il costo non rilevante degli impianti
Riassuntivamente ed esemplarmente ricordo le posizioni contrapposte emerse nell'udienza della Corte costituzionale dell'aprile ottantuno
Sulla legittimità del monopolio radiotelevisivo posta in dubbio dal Pretore di Roma nella causa promossa dalla RAI il dibattito fu propedeutico al giudizio della Corte che si pronuncia o con la sentenza centosei e quarantotto del ventuno luglio seguente
Interventi focalizzano per esempio da una parte che non si può più parlare di limitazioni di di frequenze e che non può giustificarsi monopolio pubblico e non poté emersi insorgenza di gruppi respiro l'iniziativa privata
L'argomentazione è ribaltata con la confutazione di dei dati tecnici delle conseguenze fatte derivare Dallari dalla difesa della Rizzoli
Le frequenze disponibili e sistemi di collegamento tecnicamente compatibili con le esigenze dell'utenza
Secondo gli standard di protezione internazionale i costi d'impianto e di gestione e le risorse del mercato non permetterebbero che l'esistenza di solo quattro o cinque imprese private
Determinandosi una tipica situazione di monopolio oligopolio
Il rappresentante dell'anti
Per le radio diffusione indipendenti che aveva difeso le ragioni dei privati nel giudizio proposto alla sentenza duecentodue afferma la coerenza delle piccole imprese radiotelevisive che come allora reclamano il loro diritto all'iscrizione di predominio i rappresentanti della concessionaria ripropongono che l'unico modo per difendere la libertà di espressione del pensiero è quello di impedirne l'incetta a favore di pochi a danno della collettività
Che sono stato può assicurare della misura più ampia possibile il rispetto dei criteri di imparzialità e pluralismo nella gestione del mezzo radiotelevisivo
Affermano che risulta insignificante la predicazione della libertà di pensiero da parte di imprenditori impegnati nella logica del profitto conseguibile necessariamente mediante concentrazioni oligopolistico con la sentenza centoquarantotto la Corte Costituzionale riconferma che la riserva statale del mezzo
Su scala nazionale si giustifica e si rende doverosa per la necessità di evitare l'accentramento dell'emittenza radiotelevisiva nel vuoto normativo determinatosi nel senso che dopo la fine del monopolio
è sotto gli occhi di tutti
Con il nascere delle prime società concessionaria per la pubblicità dell'emittenza privata degli anni settantasei settantasette si sviluppa una sorta di consistente controllo sulle emittenti giacché la strada di fornire il supporto programma la pubblicità conduce a somministrare alle stesse una vera programmazione i titolari delle emittenti in vista di un incremento dell'afflusso della pubblicità e dell'aprirsi così di una promettente fonte di finanziamento vedono con favore l'espandersi delle attività delle concessionarie
Queste sono ormai in grado di imporre un palinsesto promuovere alleanze con altri gruppi di distribuzione di programmi entrano in compartecipazione azionaria in alcune emittenti assumono gradualmente il volto della funzione diverso di concentrazione il sempre maggiore potere di Catilina e reti
Suscitate da un'evidente motivazione economica
E certo non da un processo dell'emittenza privata sulla quale invece il fenomeno si sovrappone l'esigenza di una sistematica disciplina è stata perciò dichiarate richiesta in una serie di molteplici interventi innumerevoli dibattiti proposte di leggi eccetera in anni ormai troppo lunghi
Essa è stata praticamente vanificata dal perdurare di una lunga vacanza del legislatore
Credo che anche questo dibattito ricorderà la stessa esigenza riconoscerà sette sette
Anche se questa circostanza ci fa ritrovare di fronte a una iniziativa del governo con il disegno di legge presentato dal ministro delle Poste onorevole Gava il primo febbraio mille novecentottantacinque la cornice apparentemente soffice Prato della riserva allo Stato del servizio pubblico di preminente interesse generale
Ma impastoiato dei legacci che lo immobilizza no proprio nel punto nel momento in cui la costruzione di un sistema misto deve consentire alle parti al privato ma anche al pubblico la fondamentale capacità di svolgere il proprio ruolo secondo le prime le permesse disponibilità di azione fatte certe dalla legge
Per fronteggiare con buon senso e consapevole responsabilità la previsione che non si possa entro i pochi mesi residui della validità del terzo decreto cosiddetto Berlusconi
Il ministro delle Poste ha presentato un paio di mesi fa tempestivamente al comitato ristretto delle commissioni seconda e decima della Camera una ipotesi di dirigenziali che valgono ad assicurare l'avvio di un sistema che contemperi scrive il ministro il modo più ampio di onnicomprensivo tutti gli interessi e valori coinvolti anche alla luce delle innovazioni tecnologiche che aprono spazi sempre più ampi alle private libertà
Perciò la nuova disciplina configura la presenza accanto al servizio pubblico dell'emittenza privata sia in ambito locale sia a livello nazionale
Sostanzialmente la proposta del disegno il suo stralcio si situa ad occupare la responsabilità politica fin qui disattese di fronteggiare il disordine del mettere e la improcrastinabile necessità di regole di regolamentazione del settore
E implicitamente imprese conclamate forze politiche che ormai le premure all'intervento non hanno più la scusante di luce Scolari caotiche armature poi ci sono il presentatore del disegno infatti francamente riconosce potrei dire denunzia
Che le varie cause della spinta verso un organico assetto del settore sono da ricercare nella realtà concreta che ha visto sorgere l'affermarsi di impresa privata radiotelevisiva accanto spesso in contrasto con l'impresa pubblica affinché i nuovi rapporti trovino un punto di equilibrio secondo un ordine di priorità giuridicamente vincolante sulle posizioni costituzionalmente protette individuate dalla corte
Giunti a questo punto non è da credere cioè anche a modificazioni dottrinali ma che stravolgano i valori o su un aereo l'avvocato e che si possano perciò arrivare ulteriori ritardi parlamentari
Il ministro manifesti qui il mio interesse
Per la proposta modificativa avanzata congiuntamente dai due relatori
Aniasi e Lucchesi aventi avente per obiettivo la rettifica del titolo terzo del Progetto cava delle norme che si riferiscono cioè agli organi di pianificazione e gestione e di controllo del sistema economico la proposta Aniasi Lucchesi è molto interessante perché tende ad un governo complessivo della materia per il pubblico e per il primato
Propone che alla Commissione di vigilanza siano assegnati preminenti impegni di formulare gli indirizzi generali per lo sviluppo equilibrato il sistema ma chi la Commissione di garanzia sia l'organo fondamentale di attuazione del controllo per consentire l'unità di intervento nell'immediatezza ed efficacia della sua attività
La commissione di vigilanza e così s'incontreranno vi risparmio i compiti che la Commissione nazionale di vigilanza avrebbe che sono definiti nella proposta
L'esercizio di queste funzioni che la Commissione di garanzia
Secondo me realizza una gestione di controllo che elimina i contrari la potenzialità Visco discorre di IED risse all'interno del sistema
Tra private e pubbliche e private tra privato e pubblico rendendo l'intervento penetrante e soddisfacente nell'immediatezza creando ristabilendo un clima di rapporti certi sereni ricomposti tempestivamente quando fossero alterato
Evita ristagni e soprattutto evita folla e corse e rincorse alla difesa delle parti in causa nella più alta sede della vigilanza degli indirizzi generali
Che abbiamo visto e anche sede
Talvolta di stallo come nel caso del rinnovato di dimettersi dalla presidenza della Commissione di vite di vigilanza non sembra preludere alle decisioni attese
L'elezione della senatrice Jervolino non dissipa questa sensazione
Il rinvio delle dimissioni Signorello pur doverose lasciava credere che la sua presidenza nel limitato tempo ancora consentito si sarebbe potuta concludere con la nomina del consiglio di amministrazione scaduto band
Nell'pugno dall'ottantatré
Un giornale tra i tanti ha scritto riportando la notizia speriamo che la sua scelta serva a qualcosa
Anche se le previsioni sul rinnovo del consiglio RAI e più in generale sugli adempimenti più urgenti la pubblicità e la legge di riforma del sistema non sono rosee
Sorgono allora imperioso di alcune domande si vuole forse far slittare lo sforzo normale un'abilità si vuole mantenere la decapitazione di fatto del consiglio di amministrazione Rai che in carenza di rinnovazione di componenti di potere di responsabilità
Lo stesso ministro a quanto dice non ha molte speranze l'inviato del Mattino anche a Cagliari
Per esempio dopo gli interventi di Agnese Zavoli al Premio Italia futuro che si prepara per il servizio pubblico lo ha brevemente intervista gli ha chiesto se era dello stesso parere
Di quando a luglio disse che la nomina del nuovo consiglio era non solo politicamente opportuna ma anche necessaria per la credibilità del governo e della maggioranza
Gava risponde ha risposto adesso dico che è ancora più necessaria perché sono passati altri doni di con ulteriore aggravamento della situazione
Ai partiti sapranno rendere credibile senza volontà politica infatti le parole restano parole
Ringrazio il dottor Aldo lucchetti per la introduzione puntuale del dibattito è stato nei tempi speriamo che tutti stiano nei tempi e in modo particolare richiamo l'attenzione per il suo intervento sul fatto che insisteva ed esiste una problematica di carattere costituzionale che egli giustamente ha illustrato ad introduzione del clima
La parola ora all'onorevole Mauro Bubbico membro della direzione centrale della democrazia della festa che ospita questo dibattito salutiamo con una applauso
Padrone di casa della democrazia cristiana nel suo complesso di orgoglio
Solo rinnovare questo in conto per gli amici che hanno organizzato la festa di Napoli il saluto del partito che è stato del resto più autorevolmente portato dal segretario politico che ha inaugurato questa festa dell'amicizia
Un saluto all'amico Gretto e con lui ai dirigenti della democrazia cristiana napoletana
Per questa riuscita manifestazione oggi mi pare si succedano Belli due tavole rotonde sull'argomento che TIA e di preveggenza
Un saluto da qui all'amica Russo Jervolino che in parte e oriunda napoletana e che abbiamo eletto lo dico anche per le donne presenti presidente della Commissione di vigilanza un saluto all'amico Gava credo superfluo a Napoli
Voglio rinnovare gli qui è a casa sua il ringraziamento e l'apprezzamento del partito per l'opera non facile alla quale Gava si è accinto a che ora brevemente
Riassumendo per input politici direi
Da dicembre da un da settembre dell'anno scorso ad oggi cioè alcune delle quali sono definitive e lo dico qui e subito per affrontare uno dei nodi che abbiamo davanti
E un saluto
Della democrazia cristiana i nostri ospiti all'amico
Contraddittore di tante battaglie Sempre intelligente pronto puntuale onorevole Antonio Bernardi
Che è il capogruppo comunista al quale io vi prego di rivolgere una leale cordiale applauso così come all'onorevole Paolo Batistuta sì presente per
Il Partito liberale e Firenze a parte e giunta fiorentina parte credo dobbiamo augurare agli amici liberali una ripresa della lotta
Con la democrazia cristiana nel rispetto reciproco dei valori che rappresentiamo
Una saluto ancora all'amico Stanzani Ghedini che ci pungola e anche a lui che rappresenta i radicali nella Commissione di vigilanza del comitato ristretto vi prego di rivolgere questo
Saluto e poi agli altri Bocchini lo ha fatto meglio di me e all'amico Zaccaria
Professor Zaccaria che ha scritto un libro sulle vicende di cui ci occupiamo e che è validissimo consigliere uscente crediamo rientrante
Nell'interno della RAI così come all'amico verrà unto così come all'amico
Costantino che rappresenta una punta avanzata degli imprenditore qui tutti
E allora io vorrei dire che
Due o tre riflessioni in una materia che è sempre di confusione che è sempre di grande incertezza la vedete ogni giorno sui giornali ogni giorno ci sono contrasti ieri erano i socialisti che non volevano fare il consiglio di amministrazione perché non sapevano
Chi designare come presidente o forse perché avevamo detto e lo confermo abbiamo detto di no a ulteriori lottizzazioni all'interno
Della televisione perché vogliamo premiare la linea della professionalità e abbiamo di recente fatto una legge in questa direzione oggi oggi sembra noi repubblicani non sappiamo ecco dico queste cose nel pieno di polemiche per dire anni anche lui che è un uomo di partito prima ancora di essere
Comunque l'ottimo Ministro che possiamo dire possono agire io liberamente le cose
Ecco per quanto riguarda la Democrazia Cristiana allora l'ho detto ieri commentando la lezione di Rosa Russo Jervolino Presidente della commissione di vigilanza noi siamo pronti da molto tempo
E qui bisogna che diciamo subito alcune cose primo proprio sulle polemiche che accorrono
Sì attraversiamo indubbiamente un momento di trasformazione tecnologica enorme io non lo ripeterò perché davanti agli occhi di tutti
Ma chi avrebbe immaginato un così rapido cambiare dei termini del problema bene nel futuro che da delle preoccupazioni perché le macchine
Che possono io stamattina sono entrato in una vecchia libreria lo libreria romana da Hoepli
E ho visto i terminali nella libreria e ho chiesto a quei librai che conosco
Da decenni Daegu compro dei libri a che cosa servivano questi terminali mi davano leggermente insieme alle costole dei libri a cui siamo affezionati un senso di angoscia
Come ci deve dare credo un senso di angoscia per il futuro questa questo cambiamento in cui immagini suoni dati
Non penso solo a Televideo abiti Otello a o al satellite ma comunque un'intera rivoluzione dei mezzi di comunicazione un nuovo rapporto di dati che non solo gli danno le notizie ma gli dicono che libri deve leggere
Non solo di dicono quale farmacia aperta o a che ora prende l'aereo ma forse quale tipo di cultura
Può scegliere
E quindi chi controllerà le banche dei dati chi controllerà i terminali ore centrali di questi grandi processi questo è oggi davanti a noi e per questo la difficoltà anche di fare alcuni passi sul cammino di una legge organica del sistema
Che certamente deve avere dei punti in comune allora diciamo subito che in questo intreccio di problemi lancia una precisa proposta politica
Dei nostri alleati è presente soltanto l'onorevole Battistutti dico che la maggioranza deve avere una sua Icardi il terreno dello scontro ma la ricerca delle regole comuni
Perché questo delle comunicazioni è uno degli aspetti della trasformazione della società
Di quelle nuove regole di cui De Vita parla così spesso e l'averne noi parlato sono la radice dell'anno di successi del tornare di moda
Della democrazia cristiana come Partito dei giovani del futuro lo dicono i giorni dall'incontro di Bergamo
Rispetto alle vecchie cose ecco nelle nuove regole c'è le regole dell'informazione della comunicazione
Allora ci vogliamo mettere d'accordo maggioranza e anche l'opposizione nel confronto parlamentare Stanzani Ghedini sulle regole di questo gioco
è la prima di queste eh gli organica debbono compone Dinoi abbiamo spinto per la lini la immediata ripresa di lavoro del comitato ristretto sulla legge Gava
Credo che Berlusconi farebbe un disconoscimento di paternità alla grande su quella parte di decreti che abbiamo approvato che per la RAI e definitiva dove abbiamo scritto che il Consiglio Rai non ha più la gestione ma la gestione c'era il direttore generale dell'azienda non è un ritorno di potere Bernabé Iano di monopolio democristiano nella RAI
Era applicazione della regola che stava scritta lo ricorda i partiti presenti e anche agli assenti secondo la quale tutta la parte di gestione è all'azienda
Al consiglio eletto suo pubblico anche di rappresentare le culture che non ci sono ancora di dare la voce ai più deboli e questi obblighi glieli dobbiamo dare ma il consiglio è solo un organo di orientamento
Quando mi sento riproporre modifiche alla parte che riguarda la RAI
Debbo dire che per il servizio pubblico due mesi fa tre mesi fa il Parlamento della Repubblica nei due rami approvato una legge che ristabilisce il primato dell'azienda dell'impresa della professionalità
Tenta di abolire lacci e lacciuoli e muove nella direzione opposta alla lottizzazione
Questa conquista che è comune quando abbiamo discusso tutti in Parlamento oggi noi non ci sentiamo in nessun modo di ridiscutere
Per il pre la Commissione di vigilanza in questa Commissione di garanzia
C'è una tutela
Di alcuni valori di alcuni principi poiché l'etere non è come i giornali illimitato ma è limitato ed è dello Stato e i privati lo esercita nell'autorizzazione o in concessione
Credo che quell'insieme che noi per primi definimmo la Carta dei principi
Debba oggi essere sussunta
Come luogo dei comportamenti
Omogenee del della conformità dei comportamenti dei giornalisti e degli operatori pubblici e privati con eguali doveri obblighi
Nella sede della commissione di garanzia questo è un punto sul quale da mercoledì noi formuleremo delle proposte il secondo punto è la pubblicità e anche qui avete visto quanti in una mediazione intelligente durante il vertice l'amico Gava
Porto
A compimento e Paolo abbiamo votato credo con all'unanimità in Commissione di vigilanza la definizione del tetto RAI dell'ottantacinque io voglio solo dire che
Ho quello che una volta
Fu un'intuizione di la Malfa
Quando nacque la legge di riforma
Quello che una volta era
Un tetto alla Rai una percentuale ai privati successivamente cioè misure tampone della pubblicità coi mezzi radiofonici e televisivi rispetta i giornali oggi non vale più
Deve essere globalmente riconsiderata noi ci accingiamo a proporre che non sia più una commissione parlamentare in base a a dati abbastanza fonda il nostro amico verrà Uto forse un pochino anche Federico tentano di seguirlo alla Rai poi fa un balzo non inferiore a quello di Berlusconi diverrà Uto di tutti gli operatori
Anche privati e sui giornali
Sui giornali vengono meno soldi meno pubblicità
E siccome la pubblicità la risorsa prima ed è un bene delicato noi crediamo che forse è una proposta che lancia anche essa qui a questo incontro potremmo immaginare di non fissare più per legge le percentuali ai privati alla RAI
Di non fissare più i tetti perché non basta dire alta la Rai quando le pompe erano due se una pompa pompa di meno l'altra può pompare di più RAI e novità
Poli è naturalmente o annualmente a seconda del mercato pubblicitario la potestà di indicare le divisioni e in maniera equilibrata tenendo conto anche del gioco spazio e tariffe
è un'ipotesi che sto costruendo
Sto cercando vediamo vediamo come mi viene ecco ricondurre in ipotesi al Governo al ministro delle Poste o alla presidenza del Consiglio la distribuzione di questo e contemporaneamente ripristinare una certa legge di pubblicità dei lavori pubblici al di sotto dei cinquecento milioni e con e ancora immaginare una imposizione sulla pubblicità Dari stornare nella direzione dei giornali può fare quel pacchetto di norme che serva e del dilagare della RAI hanno in parte compresso è un primo abbozzo di risposta politica alle richieste della Federazione degli editori e in generale
Al mondo della carta stampata
Il terzo nodo è quello dell'anti resta
Credo che già la legge Gava contenga alcune indicazioni
Si tratta di vedere forse quante reti possono essere possedute una una e mezza cioè una propria una impropria due non lo so questo è un è un argomento sul se noi definiamo
Queste tre cose e mi avvio alla conclusione
Troviamo la via d'uscita e contemporaneamente forse anche quella di rinnovare il Consiglio
Di amministrazione perché venerdì Vidali e io mi domando molto spesso c'è un bell'articolo di Vittorio orefice sul suo futuro B poi quelli che la debbono fare e oltre a discutere come deve esser fatta che tempi hanno per farla realmente
Cerchiamo di fare in modo che i partiti diano solo questo quadro di insieme che al suo interno quelli più bravi e professionalmente migliori vadano avanti
Queste sono le due linee sulle quali noi ci muoviamo quella del tavolo istituzionale e del massimo di pluralismo possibile
Si è detto che la RAI televisione italiana nonostante la politica
Che le sta intorno sopra e la migliore televisione del mondo io credo che posso confermarlo
E lo confermano quanti per ragioni del loro ufficio viaggiano e vedono in giro non solo per la fantasia italiana ma perché l'Italia che in tutto il mondo abbiamo un più alto tasso di libertà che non gli stessi Stati Uniti d'America non parlo ovviamente delle democrazie orientali che sono tali solo di nome dove l'unico canale quello o i canali sono quelli del regime questo sistema misto è una scelta politica
Non di necessità
è una scelta politica e in questa direzione muove il partito dalla Democrazia cristiana che è un partito di libertà
E in questo senso in questo segno che con incisività vogliamo approvare caro Luchetti entro il trentuno dicembre la legge Gava sull'intero sistema radiotelevisivo vogliamo eleggere il nuovo consiglio di amministrazione vogliamo migliorarla la legge inutili fidiamo
In Parlamento sopra bancone non trattiamo opposti i direttori redattori con nessuno
Applichiamo le leggi che abbiamo cominciato a fare
Diamo creiamo anche per i privati specialmente per quelli che non hanno le grandi dimensioni perché quando l'informazione in mano a uno solo
Significa che la libertà cioè di meno occorre assicurare più libertà economica nel settore dell'impresa privata delle televisioni private più libertà dai partiti nel settore della informazione
E della comunicazione pubblica
Io credo che dobbiamo dedicare con questo pensiero davvero concludo chiedo scusa sia un po'up del mattino e vi prego di alzarvi tutti quanti
Questo incontro di studio e di discussione
Nel ricordo di tutti quelli che nella carta stampata in ogni parte e nell'informazione in ogni parte d'Italia sono caduti sotto il piombo del terrorismo della camorra della mafia la reazione
Positiva degli uomini liberi per riaffermare il diritto a sapere a conoscere e in una parola ad essere ancora più liberi
Con l'intervento dell'onorevole Pubblico
Atto con la vivacità che lo contraddistingue parlando a braccio come ama parlare e i temi che ha affrontato sono tutti i temi di grande dibattiti in questo momento
La normativa antitrust che significa che il più forte non deve schiacciare il più debole
La normativa sulla pubblicità che significa il diritto alla sopravvivenza perché la pubblicità è l'unica fonte in certe condizioni per poter fare informazione il consiglio d'amministrazione della RAI
Essendo coordinatore mi sia consentito Soru un secondo di dare un dato all'uditorio
Che attiene all'articolo otto del disegno Assemblea
La RAI è formata da due azionisti Liri che ha il novantanove virgola novantanove per cento e poi la SIAI che allo zero virgola quindi il direttore generale nominato dalla RAI lo stesso articolo otto dice l'offro come un argomento di dibattito perché ci sono rappresentanti di altri partiti che vorranno intervenire su questo argomento il direttore generale risponde della gestione aziendale ed è responsabile dello svolgimento di tutto il servizio radiotelevisivo
è un tema che come docente universitario come autore di una libro recente sulla RAI
Fa discutere
Con posizioni diverse
Il secondo intervento certamente
Sarà fa discutere giuristi tecnici gli uomini politici
Il secondo il terzo intervento nell'ordine e dal e dell'onorevole Antonio Bernardini che capogruppo del partito comunista italiano nella Commissione di vigilanza ed è nuovo che danni
Si batte per questi problemi
Con la passione ecco la lucidità delle impostazioni che contraddistingue il suo impegno Dante sono conoscendo l'ospitalità degli amici napoletani di poter anche per lui accogliere con un applauso sentito ringraziandolo per il suo intervento
Siamo credo che in cui piante
Interesse le conclusioni del ministro Gava mi limiterò
Enunciazioni molto sintetiche semmai proponendovi di rivolgerle quasi in termini interrogazione parlamentare fatta il Pubblico alpini
Noi siamo in questi giorni
Ministro Gava può essere più preciso
Quasi in grado di celebrare la ricorrenza del primo anniversario del primo decreto
Berlusconi quello cioè che interveniva comunque per tamponare la situazione determinata dall'Inter
Rusconi che scade al trentun dicembre ormai comincia a serpeggiare tra di noi
Se ci sarà un quarto decreto Berlusconi
Una nuova normativa transitoria che nel caso ci fosse
Onorevole Bubbico voglio farglielo presente secca nel caso ci fosse di altri sei mesi di regime transitorio provvisorio
Andrebbe la sua scadenza quella ulteriore scadenza coincidere pone la scadenza della convenzione RAI Stato ogni rischio
Che le carte di coloro che non pensano ad un sistema misto
Penso a Nova
Ridimensionare notevolmente il servizio fu l'onorevole pubblica era presidente della Commissione di vigilanza nella precedente legislatura quando facemmo demmo esprimemmo il parere sulla convenzione che è in vigore sa le difficoltà riconoscemmo anche allora da questo problema
Richiamo questo dato
Per sottolineare un'urgenza che non può soltanto essere dichiarata deve concretarsi in tempi scadenze calendari e ordini dei lavori precisi nel l'ambito parlamentare voglio ancora fare presente quali abbia presente tutto qua perché il trentuno dicembre non scade solo il decreto a favore dei giornali quotidiani caro e non e non è ancora chiaro che cosa si farà se prorogare quelle provvidenze se esaminare altri altre possibilità
I mesi che trascorrono ebbe se non si interviene non sono molti
E i giornali hanno conosciuto nei gli anni in cui entrati in vigore la legge dell'editoria un processo interessante di risanamento meno ai giornali di partito
Che sono appesantiti da altre cose hanno cominciato a realizzare profitto
Tant'è che alcune imprese editoriali si sono quotate in Borsa e vivono la stagione felice della borsa con le provvidenze previste dalla legge dell'editoria io richiamo queste scadenze per sottolineare prima di tutto a noi parlamentari anche al ministro ma anche all'opinione pubblica
Che i prossimi mesi di qui alla fine dell'anno tutto il settore delle comunicazioni di massa dell'informazione diventerà campo di confronto politico di lotta politica quello a cui abbiamo assistito in questi anni che il mondo dell'informazione la proprietà dei giornali il loro orientamento la proprietà delle televisioni il loro orientamento
è terreno di una spessi ma lotta politica che vede non solo i partiti impegnati nella lottizzazione ma vede i grandi complessi economico finanziari impegnati
Di altri gruppi editoriali si vede che esse coincidono si intrecciano con le operazioni più complesse di ristrutturazione del grande capitale a cui abbiamo assistito anche quest'estate la scalata alla difesa Montedison Gemina Meta eccetera
Ora di fronte a tali questioni che facciamo
Perché il tempo non è molto
Il ministro
Noi proporremo una questione quando si riuscirà a riunire il comitato ristretto che esamina
Spero che sia convocato perché era Gianluca perché era convocato il medio annuo dall'onorevole provato da solo e non è già convocato per mercoledì a misura proponiamo proporremo l'esigenza che il comitato ristretto se è possibile un testo concordato sano è perfettamente legittimo un testo della maggioranza con cui l'opposizione possa confrontarsi avanzare del degli emendamenti
Perché non non non si può continuare della situazione si trascini in questo modo e altrettanto è per la commissione di vigilanza che deve decidere alla senatrice Jervolino appena giunto a appena eletta
Presidente della Commissione di vigilanza il migliore luglio Mauro è che non rischi l'esperienza di del senatore Signorello che facciamo alle facciamo sì che la commissione appena dalle imprese nulla entro venti giorni abbia come presidente della commissione di rinviamo presto queste possibilità non si fa il consiglio di amministrazione della può essere una geniale trovata della democrazia cristiana che mettendo dei presidenti nella Commissione di vigilanza manda un po'allo sfarzo al consiglio di amministrazione della RAI ma riesce a conquistare i sindaci di grandi città anch'veste una strada politica possibile io credo però che i tempi della decisione sul Consiglio delle amiche di amministrazione della RAI ed è la determinazione del tetto pubblicitario per il l'ottantasei e vanno definiti rapidamente
Altrimenti partecipare a questa Commissione e partecipare a un rito assolutamente inutile avvilente per noi che ne siamo membri ma poi per il ruolo del delle istituzioni dovrebbe essere materia istituzionale
Definire regole del gioco perché come è organizzata l'informazione e la sua autonomia
è un problema di diritti che sono eguali per la maggioranza e per l'opposizione in qualsiasi tempo epocale qualsiasi tipo di maggioranza o di opposizione che si possa determinare e noi abbiamo dichiarato una piena disponibilità a questo confronto
Mi pare che anche nelle cose che si è riusciti a combinare il nostro contributo a servito a ottenere dei pezzi di quel poco che siamo riusciti a fare nella Matteo però all'onorevole Bubbico io devo dire con estrema chiarezza
Questa questione della materia istituzionale non può essere ripeto tetto della pubblicità
Avevamo combinato
Una proposta che valeva per l'ottantacinque e per l'ottantasei perché entro il luglio dell'ottantacinque dovevamo decidere anche il tetto per l'ottantasei per dare certezza alla RAI a coloro che devono investire in pubblicità
Determina ma anche una cifra la RAI può raggiungere tanto nell'ottantacinque
Altri miliardi nell'ottantasei grosso modo nei due anni l'inflazione dei due anni era la famosa proposta di mediazione che da un lato Donat Cattin dall'altro il sottoscritto accolta dal ministro Gava avevano combinato
C'era una maggioranza per votare l'insieme di quella proposta perché se è una questione io la capisco mica mi scandalizzo che così non è perché usa il bene che così non si può decidere perché le divisioni le lacerazioni interne alla maggioranza uno Schifani che noi eravamo pronti e D'Alema voi eravate pronti ma non si è deciso e lo scontro
La prima che vede protagonisti dici sì poi che da ultimo ha visto in dell'intervento di Spadolini quasi a rappresentare questi immagine se la DC sia Ravagli
E i socialisti sono Berlusconi è Spadolini si alza e dice io rappresento i giornali e quindi mi faccio difensore dei dei giornali
Però è un nodo che ci ritroveremo di fronte nei prossimi nelle prossime settimane
Noi abbiamo anche tentato di avanzare una proposta perché ciò che danneggia idearono dietro Lara agli oggi segue vengono gli spot pubblicitari
A tariffe stracciate rispetto a quelli che possono vendere possono vendere i giornali
A ogni sfotte pagato e compare sul televisore ce ne sono uno due a volte tre regalati o dati sottocosto i giornali non possono pubblicare una pagina di pubblicità a pagamento è una pagina grati se no CD ci rimette al per cui puro e non ebbe il tempo ma è di stabilire una regola che impedisca quella che è una violazione di una di una correttezza di funzionamento del libero mercato il dumping la svendita sottocosto
Bisogna individuare la norma tardi raccordo tra la legge di regolamentazione delle private e la legge di regolamentare e e il ripensamento della legge dell'editoria perché vanno raccordate ne vanno raccordati gli organi di governo e cioè
Concludo
Con questa
Ultima considerazione che adesso vista per
Devi stare per sfuggire riferita
Però è sempre giallo
Nome che la pressione
Dall'io poi sono d'accordo sulle la necessità della normativa anti Tres limiti alla proprietà sono cose dove però bisogna è molta confusione la confusioni il caos non favoriscono nella gestione una sana gestione economica dei mezzi di informazione né garanzie per e la libertà e il pluralismo e il pluralismo dell'informazione
E credo che dobbiamo procedere dandoci dei tempi certi
Ecco ma ecco la questione che vi è ritornata in mente l'onorevole Bubbico ha fatto un'affermazione è rilevante quella che dice
La normativa nuova che abbiamo stabilito per la RAI e che agì spinto il ruolo del Consiglio di Amministrazione nominato dal Parlamento e al ruolo del management della direzione generale dell'azienda questa questione non può essere rimessa in campo
Io devo di bene si può ridefinire migliorare lo schema ma lo schema delle rime
L'osservazione la dichiarazione polemica DVB-T o la rendo chiara era fatta nei confronti di alcune richieste che avanzano i nostri compagni
Socialisti preoccupati per l'eccessivo potere che Lara che la DC e a recuperarne la RAI benissimo quindi non si cambia però pongo un interrogativo a Gava perché risponderà ma anche al pubblico ma se alla fine dell'anno
Dopo un anno che è in vigore questa legge che ha rinnovato ha cambiato il meccanismo di nomina del consiglio di amministrazione della RAI non riusciamo a nominarlo sto consiglio di amministrazione della RAI che facciamo
Prima si diceva che non riuscivamo a nominare il consiglio di amministrazione esigendo sì una maggioranza qualificata dei due terzi veri questo è stato eliminato adesso noi il potere di veto non l'abbiamo più eppure non riuscite la maggioranza non si trova d'accordo non riesce a nominare a un certo punto anche questo sistema se entro la fine dell'anno non ha abbiamo andati a risultati e dovrà essere rivista e semmai tornare a un meccanismo di nomina proporzionale affidiamo ai presidenti della Camera e del Senato di nominare quello che noi non siamo riusciti a nominare quello che è chiaro è che non possiamo continuare a trascinarci nello spettacolo degli ultimi due anni
Ringrazio l'onorevole
Bernardi
Attendono risposte che non mancheranno
Come non mancano mai quando i politici che partecipano alle tavolette rotonde sono politici di razza che a mano il confronto
Aperto
L'accusa e specifica sì discutiamo discutete
Però qua non si riesce a fare ancora nulla e che il tempo si perde
Ecco perché lei sa la all'atto la domanda attende una risposta
L'onorevole Bernardini quindi a attizzato ulteriormente il dibattito
Il coordinatore ama
Se possibile a anche capogruppo del partito liberale all'interno della Commissione di vigilanza aggiungendo un ulteriore provocazione oltre che vice segretario
Del partito prevale la qualifica funzionale in questo momento nella partecipazione al dibattito se l'informazione dell'amico
Mauro esatta l'ulteriore provocazione è
La natura pubblica del soggetto nel nostro sistema costituzionale non è mai garanzia di socialità del risultato
Questo noi giuristi lo diciamo non da oggi a proposito dell'articolo quarantuno dalla Costituzione ma diciamo in generale come regola di democrazia ma socialità il pubblico sarà deve meritare nella gestione democratica confrontandosi alle provocazioni precedenti anche questa
Relativa al fatto
Che è oggi la distinzione io ho chiuso tra pubblico e privato è nella mente solo della Provvidenza perché in economia come nel mondo dell'informazione Pubblico e privato diventano caselle sempre più vuote
Casella invece non vuota è il rapporto di forza economica
Del potente con il debole
Ed ecco allora che la problematica pubblico-privato
Tende a trasformarsi nella problematica
Potente economico diritto a esprimere la informazioni in una delle forme costituzionali di chi questa potenza economica non c'era
Non a caso ho aggiunto questa piccola provocazione Pieri complicazioni politiche chiedo scusa del minuto e mezzo che forse ho tolto all'intervento anzi non ho tolto che l'onorevole Batistuta avrà tutto il suo tempo e certamente chiedo scusa al pubblico assetto case che avevano allungato di un minuto e mezzo il dibattito saluto con la stessa simpatia con la quale abbiamo salutato Tim
Gli altri oratori l'onorevole Battistutti e la prego di quanto dica
Io la ringrazio Presidente
Prego aveva aggiunto una domanda di provocazione alle tante osservazioni in parte già provocatoria che sono emerse in questi due primi interventi come una forma ipocrita di captatio benevolentiae
Per ringraziare il ministro Gava cosa che del resto pesci già più di una volta non in un festival dell'amicizia ma il Parlamento durante il dibattito che si svolse sui decreti perché io non ho mai avuto
Un rapporto porre politicamente molto cordiale con i ministri delle Poste fossero ex democristiani o da parenti di socialdemocratica
Per la brutta abitudine che avevano di promettete scadenze interventi è nero su bianco
E devo dare atto all'amico ministro Gava di non essersi mai sbilanciato sui tempi ma di avere lavorato sulle cose
Fino ad arrivare al punto ti assumersi la responsabilità una grossa responsabilità perché gli scritti restano di mettere nero su bianco un articolato di legge detto pure in pochi minuti ad alcune osservazioni forzatamente di carattere generale
Che ci sono temi sui quali o si parla per due ore o si parlato pochissimi minuti
Il nostro sistema informativo
Particolarmente quello radiotelevisivo nel giro degli ultimi dieci anni particolarmente agli ultimi cinque anni ha subito vissuto una rivoluzione che non era programmabile e preventivabile
Siamo passati da un monopolio sul quale si possono avere idee diverse opinioni a un sistema di competizione di conflittualità privo di norme per un certo periodo
Mentre sullo sfondo come è stato ricordato più volte galoppano mondo di noi delle nuove generazioni possono portare a delle sorprese con un tempo di accelerazione anche esso non preventivabile
Ma mentre si discute di queste cose e c'è purtroppo l'abitudine in Italia e discutere molto di queste cose perché guardare ai satelliti talvolta può esimere da guardare dove si mettono i piedi c'è una realtà una giungla una conclusione una mancanza di certezze e per un ideale che crede dello stato di diritto le leggi il diritto e le certezze sono un punto irrinunciabile nelle quali ci troviamo
Per una strana coincidenza capita qualche volta nella storia dei paesi nella storia dei problemi di questo nostro problema
Non cito il mondo dell'informazione
Abbiamo un decreto che scade abbiamo una legge che deve necessariamente essere fatta ahimè quante volte fino a venirci noia stiamo ripetendo questa cosa
E abbiamo una legge dell'editoria che approvata nell'ottantuno ci vollero dieci anni discussione prima di approvare nell'ottantuno quella legge sull'editoria scade il trentuno dicembre di quest'anno e siccome tu se tiene come dicono i francesi e questo è un po'io lo definivo recentemente
Vendendo un titolo del povero Calvino un Castello dei destini incrociati
Dove pubblicità decreti convenzione carta stampata consiglio da lì perché ad ogni scadenza va abbinata a qualche altra scadenza e qualche possibilità come si dice in termini brutali talvolta di portare a casa qualcosa
Ecco questa logica che non passa nulla se non si ottiene nulla che ogni scadenza deve servire a fini egoistici partitici se vogliamo
Acquisire un qualcosa e il dramma chiedo che stiamo vivendo è Italian che porta a questi continui rinvii
Nella certezza e alla scadenza successiva si potrà da una parte o dall'altra dicevo prima portare a casa qualcosa e in questo contesto il sistema si inceppa
E allora
Io credo che sarebbe fosse il momento di smetterla il partito liberale non è più presente in consiglio d'amministrazione della RAI da quando il sottoscritto è stato eletto deputato e quindi se c'è qualcuno che vuole piangere più forte degli altri siamo proprio noi è un problema grave è un problema che va risolto ma non crediamo che il problema del nostro sistema informativo sia questo
è uno dei problemi e allora io accetto e l'affermazione dell'amico Bernardi quando dice che questo è un problema di natura istituzionale vero perché quando si parla di informazione di comunicazione in genere si stabiliscono delle grandi regole del gioco che devono valere per tutti e quindi
Più eppure non riuscite la maggioranza non si trova d'accordo non riesce a nominare a un certo punto anche questo sistema se entro la fine dell'anno non ha abbiamo andati a risultati e dovrà essere rivista e se mai tornare a un meccanismo di nomina proporzionale affidiamo ai presidenti della Camera e del Senato di nominare quello che noi non siamo riusciti a nominare quello che è chiaro è che non possiamo continuare a trascinare nello spettacolo degli ultimi due anni
La ringrazio l'onorevole
Bernardi
Attendono risposte che non mancheranno
Come non mancano mai quando i politici che partecipano alle tavolette rotonde sono politici di razza che a mano il confronto
Aperto
L'accusa e specifica sì discutiamo discutete
Però qua non si riesce a fare ancora nulla e del tempo si perde
Ecco perché le risse la alla do la domanda attende una risposta
L'onorevole Bernardini quindi a attizzato ulteriormente il dibattito
Il coordinatore ama
Se possibile a anche capogruppo del partito liberale all'interno della Commissione di vigilanza aggiungendo un'ulteriore provocazione oltre che vice segretario del partito prevale la qualifica funzionale in questo momento nella partecipazione al dibattito se l'informazione dell'amico Mauro esatta l'ulteriore provocazione e
La natura pubblica del soggetto nel nostro sistema costituzionale non è mai garanzia di socialità del risultato
Questo noi giuristi lo diciamo non da oggi a proposito dell'articolo quarantuno dalla Costituzione ma diciamo in generale come regola di democrazia
La socialità il pubblico sarà deve meritare nella gestione democratica confrontandosi alle provocazioni precedenti anche questa
Relativa al fatto
Che oggi la distinzione io ho chiuso tra pubblico e privato è veramente solo della Provvidenza perché in economia come nel mondo dell'informazione pubblico e il privato diventano caselle sempre più vuote
Casella invece non vuota è il rapporto di forza economica
Del potente con debole
Ed ecco allora che la problematica pubblico-privato
Tende a trasformarsi nella problematica potente economico diritto ad esprimere la informazioni in una delle forme costituzionali di chi questa potenza economica non c'era
Non a caso ho aggiunto questa piccola provocazione Pieri complicazioni politiche chiedo scusa del minuto e mezzo che forse ho tolto
All'intervento anzi non ho tolto che l'onorevole Batistuta avrà tutto il suo tempo e certamente chiedo scusa al pubblico se per caso che avevano allungato di un minuto e mezzo il dibattito saluto con la stessa simpatia con la quale abbiamo salutato tutti gli altri oratori l'onorevole vatti struzzi e opere coinvolge l'intera
Io la ringrazio Presidente
Prego aveva aggiunto una domanda di provocazione alle tante osservazioni in parte già provocatoria che sono emerse in questi due primi interventi come una forma ipocrita di captatio benevolentiae
Per ringraziare il ministro Gava cosa che del resto feci già più di una volta non in un festival dell'amicizia ma in Parlamento durante il dibattito che si svolse sui decreti perché io non ho mai avuto
Un rapporto porre politicamente molto cordiale con i ministri delle Poste fossero ex democristiani o da parenti socialdemocratica
Per la brutta abitudine che avevano di promettete scadenza interventi è nero su bianco
E devo dare atto all'amico ministro Gava di non essersi mai sbilanciato sui tempi ma di avere lavorato sulle cose
Fino ad arrivare al punto ti assumersi la responsabilità una grossa responsabilità perché gli scritti restano di mettere nero su bianco un articolato di legge
Detto pure in pochi minuti ad alcune osservazioni forzatamente di carattere generale
Che ci sono temi sui quali o si parla per due ore o si parla per pochissimi minuti
Il nostro sistema di informativo
Particolarmente quello radiotelevisivo
Nel giro degli ultimi dieci anni particolarmente agli ultimi cinque anni ha subito vissuto una rivoluzione che non era programmabile e preventivabile
Siamo passati da un monopolio sul quale si possono avere diverse opinioni a un sistema di competizione di conflittualità privo di norme per un certo periodo
Mentre sullo sfondo come è stato ricordato più volte galoppano mondo di noi delle nuove generazioni
Possono portare a delle sorprese con un tempo di accelerazione anche esso non preventivabile ma mentre si discute di queste cose e c'è purtroppo l'abitudine in Italia e discutere molto di queste cose perché guardare ai satelliti talvolta
Può esimere da guardare dove si mettono i piedi c'è una realtà
Una giungla una conclusione una mancanza di certezze e per un liberale che crede dello stato di diritto le leggi il diritto e le certezze sono un punto irrinunciabile nelle quali ci troviamo
Per una strana coincidenza
Capita qualche volta nella storia dei paesi nella storia dei problemi di questo nostro problema
Non cito il mondo dell'informazione
Abbiamo un decreto che scade
Abbiamo una legge che deve necessariamente essere fatta ahimè quante volte fino a venirci noia stiamo ripetendo questa cosa
E abbiamo una legge dell'editoria che approvata nell'ottantuno ci vollero dieci anni discussione prima di approvare nell'ottantuno quella legge sull'editoria
Scade il trentuno dicembre di quest'anno e siccome tu se tiene come dicono i francesi e questo è un po'io lo definivo recentemente
Vendendo un titolo del povero Calvino un Castello dei destini incrociati
Dove pubblicità decreti convenzione carta stampata
Consiglio d'anni perché ad ogni scadenza va abbinata a qualche altra scadenza e qualche possibilità come si dice in termini brutali talvolta di portare a casa qualcosa
Ecco questa logica che non passa nulla se non si ottiene nulla che ogni scadenza deve servire a fini egoistici partitici se vogliamo
Per acquisire un qualcosa e il dramma chiedo che stiamo vivendo è Italian che porta a questi continui rinvii
Nella certezza e alla scadenza successiva si potrà da una parte o dall'altra dicevo prima portare a casa qualcosa
E in questo contesto il sistema si inceppa
E allora
Io credo che sarebbe
Fosse il momento di smetterla il
Partito liberale non è più presente in consiglio d'amministrazione della RAI da quando il sottoscritto è stato eletto deputato e quindi se c'è qualcuno che vorrebbe piangere più forte degli altri siamo proprio noi
è un problema grave è un problema che va risolto ma non crediamo che il problema del nostro sistema informativo sia questo
è uno dei problemi
E allora io accetto
E l'affermazione dell'amico Bernardi quando dice che questo è un problema di natura istituzionale vero perché quando si parla di informazione di comunicazione in genere si stabiliscono delle grandi regole del gioco che devono valere per tutti e quindi chi vive politicamente deve dire anche di informazioni ha diritto a partecipare alla stesura di queste regole del gioco pagare i tempi perché delle decisioni che ormai sono talmente attese dei talmente tardive che qualche volta fanno arrossire che fanno venire voglia di dire che magari non sia membri del consiglio dalla Commissione parlamentare di vigilanza della RAI
Però
Io credo
Che al di là di quelle che possono essere interessi specifici che spingono in un senso piuttosto che l'altro nell'altro
Invece di appassionarsi in un identikit su quello che dovrà essere sarà il nuovo presidente della RAI cosa che può essere appassionante ma fino a un certo punto io credo che se vogliamo arrivare al traguardo
E finalmente possiamo raggiungere una regolamentazione globale del sistema noi dobbiamo obiettivi le finalità avremo certo il disegno
Del sistema informativo non solo radiotelevisivo quale intendiamo attuare uno tutto quello che ne può conseguire consiglio amministrazione Presidente nomina eccetera sono cose che ne scaturiranno con una logica conseguenza
E allora le strade di fronte alle quali ci troviamo sono tre
Avendo lasciato il monopolio assoluto alle spalle
E la prima è una strada liberista non liberale liberista
Che si è percorsa negli ultimi anni mancanza di paracarri mancanza di regole ci si muoveva sostanzialmente una legge della giungla dove ad esempio alcuni principi la regolamentazione l'Antitrust
Se l'unico a queste regole il mercato si si sviluppava si veniva offerta una pluralità di possibilità anche all'utente però si comprò mettevano anche certe possibilità per il futuro
C'è una seconda possibilità
Che è quella di avere un mercato libero con delle regole ben precise
Ed è la soluzione
Alla quale io credo ma alla quale mi pare che la vita anche il ministro Gava con la sua proposta
Perché identifica alcuni di quei paga Cardi ben precisi che sono il problema pubblicità sostanzialmente pubblicità e Antitrust sulla quale dobbiamo discutere
E però cari amici per essere sinceri fino in fondo c'è anche una terza strada
Che è una strada antica
Che è una scala tipicamente italiana
Che è una scusa ogni qual volta si è introdotta una riforma è stata condita abbondantemente con sale di natura assistenziale
Ecco stiamo attenti
Perché nell'introdurre delle normative che saranno fosse definitive su questo settore noi introduciamo o per quel siamo dei meccanismi di natura esistenziale abbiamo da un lato legittimato la lottizzazione
E dall'altro lato abbiamo creato e trasformato forse perpetuato per quello che riguarda la carta stampata il sistema informativo in un terminale del potere politico
E allora credo che dovremmo riflettere molto seriamente
Per rispondere alla domanda molto velocemente che faceva il nostro moderatore
La Rai rapporto la legittimazione del servizio pubblico io credo miti e competitività selvaggia nella quale è caduta colle televisioni private non c'è differenza cari amici nella programmazione il più delle volte io credo che ad esempio se voi viaggiate in macchina e girate la manopola recapitare ad esempio nelle stazioni radiofoniche riconoscete la RAI solo dai GR e dalla pubblicità
Perché il contenuto dei programmi esattamente identico le prime serate le trasmissioni appeal Time della RAI sono delle trasmissioni che nella logica competitiva
Sono simili a quelle dei privati ecco allora siccome bisognerà uscire anche da questo siccome il canone alla sua legittimazione nel servizio che viene offerto
E il servizio non può essere solo spettacolo ecco credo che anche su questo una risposta la si debba questa legge noi l'abbiamo votata la legge dell'ottantuno ad una sola condizione perché avevo un termine che era trentun dicembre noi non vorremmo che ci perpetuarsi a tempi indefiniti all'italiana questo termine
Così come non vorremmo che si approfittasse di questo occasione per introdurre un nuovo meccanismo di natura assistenziale
Io non ho ben chiaro il meccanismo che l'onorevole Mastella ha spiegato solido alcune battute sul meccanismo pubblicitario che porterebbe ad una forma di tassazione della pubblicità televisiva per essere dirottata poi su quella della carta stampata
Temo
Temo
Quando il pubblico incomincia dirottare in una forma di dirigismo dei contributi verso il privato che hai amici potete essere certi che in qualunque settore
Ecco non vorrei che l'occasione del trentun dicembre in questo settore diventasse una ulteriore occasione
Di meccanismo assistenziale
Ecco questi mi pare in quei pochi minuti fossero già superati che sono consentiti per esprimere sono una valutazione diciamo sul sistema di carattere generale
Credo che siano i problemi che in parte trovano già risposta nella proposta del ministro Gava e che richiederanno fosse qualche modifica fosse qualche aggiustamento ma che un'ossatura finalmente l'anno a disposizione
Ma il problema ancora una volta per chiudere cari amici diventa quello per la reale responsabilità della reale volontà delle forze politiche al di là delle Baquba arsi
Vedersi discutere promettere giurare darsi nuovi appuntamenti dopo anni molti anni almeno per quello che mi riguarda e altri amici che ci occupiamo di queste cose sta diventando un rituale un po'stanco
Questo che è la napoletana di don Peppino mi pare si chiamasse che aveva l'abitudine così molto cordialmente di far vivere gli altri
E che una volta all'anno andava dal medico pur stando benissimo andava dal medico si passi a visitare lo pagava perché il medico dice vada campare qual prendeva la ricetta andava in farmacia comprava le medicine
Le pagava i di sia perché anche il farmacista da campare poi andava a casa quei demoni medicina debuttava delle immondizie perché diceva anche don Peppino ad a campare ecco io non vorrei che questo nostro girare qui
Ringrazio
L'l'onorevole Battisti Urzì per l'intervento
E che apprezzo dopo aver solo detto che pare che don Peppino non sia più di casa a Napoli ma lo dico con la simpatia che contraddistingue tutti gli amici di Napoli che amano Napoli per la sua sostanza alla della forma e della oleografia l'intervento è stato importante come quelli che vogliono preceduto
Riforme assistenza punto fondamentale che certamente nelle sua responsabilità a certamente anche delle grosse difficoltà di carattere politico in un momento che è difficile per tutti e non solo per il partito che rappresenta in relazione al settore che affrontiamo e do la parola all'onorevole Sergio Stanzani di Dini introducendo se possibile il suo intervento intervento cioè di un rappresentante in Parlamento del Partito Radicale
Con una domanda mi sia consentito anche qui trenta secondi di Guida e di provocazione
è possibile mettersi
Nei panni di moda
Alla quale alla gente comune
Non frega proprio niente di chi sono i componenti del consiglio d'amministrazione della RAI
Perché
Questa gente
Che ogni giorno a sono i suoi problemi che la sopravvivenza e del lavoro
Ha invece forse l'unico problema di capire se tutto il sistema nel suo complesso in relazione alla qualità del servizio
Pone l'azienda italiana
Al passo con l'Europa e con la realtà internazionali la gente comune interessa assoluto e molto se è una buona televisione nel suo complesso quella che accende la sera quando torna dal suo lavoro Stanzani per avere aderito all'invito dell'onorevole
Grippo impareggiabile regista di questa festa dell'amicizia e per i che porta la voce del Partito Radicale acquisto dibattito sul sistema radiotelevisivo
Prego l'onorevole anziani fa
E ringraziamenti a questo punto va bene sono d'obbligo anche agli amici dalla Democrazia cristiana che cortesemente hanno voluto avere in questo dibattito anche la voce del Partito Radicale
E
Di provocazione in provocazione gli interrogativi
Si sono moltiplicati
Non vi è dubbio che la provocazione che mi riguarda ne ringrazio il presidente la raccolta ampiamente accolte sbrigare e mettere da parte le cose che ci sono sono state dette
E non sono poche su quale diciamo possiamo essere d'accordo cioè posso essere d'accordo anch'io come faccio a non essere d'accordo con tutte le cose che ha detto molto
Molto bene
Il collega compagne Bernardi in merito direi alla peculiarità alla drammaticità il termine è un po'difficile qui mi vengono in mente alcune considerazioni che faceva Battistutti sul fatto va bene che tutti e quattro siamo nella decima Commissione trasporti siamo dalla Commissione di vigilanza e ogni volta va bene che direi ogni volta che ne che si fa un dibattito su questo tema guarda caso una parte o all'altra va a finire che c'incontriamo noi
Urgenza
Della situazione e ai nodi che in Parlamento deve comunque risolto
Non vi è dubbio che io credo che sia
Assolutamente introvabile
Pensare che il partito radicale il trentun dicembre alla scadenza va bene del terzo decreto Berlusconi possa trovare una qualche argomentazione una qualche giustificazione
Per pensare che un qualsiasi reiterazione di quel decreto del possesso raccolta essere accettato
Cioè il termine del trentuno dicembre è un termine che assolutamente improrogabile
Io so che noi non so quante volte le commissioni vigilanza in commissione quando ci vediamo ci siamo detti in altre circostanze noi era considerato insuperabile è stato ampiamente superato
E quindi io non c'è dubbio che non posso non sottolineare la mia preoccupazione è la nostra preoccupazione di questa scadenza del trentun dicembre che da tutti son convinto oggi in perfetta buona fede riteniamo scadenze insuperabile ma che credo ciascuno di noi abbia il dubbio il timore che in effetti comunque poi andrà a finire che bisogna superarle
E come lo si fa a non essere d'accordo con le considerazioni che faceva bene Battistutti ecco in in relazione così a rischio di questa ritualità di questa ripetitività
Di questi tentativi di queste cose di queste parole che danni da mesi continuamente ci diciamo uno con l'altro ci riversiamo ma che restano parole perché in effetti delle di fatto sua
Dichiarazione nei confronti del ministro Gava il ministro Cavallo sa come Battistutti così anch'io in Parlamento non ho avuto nessuna difficoltà
E l'ho detto che era veramente con piacere che finalmente avevo la possibilità di constatare che vi era un ministro bene della Repubblica che forse quei democristiano di un altro partito non mi interessava assolutamente niente che una volta tanto avrei Colin preso impegno una scadenza l'aveva rispettato
Perché effettivamente nella storia di questa cosiddetta Repubblica sono fatti questi che diventano incomincia a diventare veramente strani e anche non altre situazioni non dovrebbero meravigliare
Ma nella nostra purtroppo ve ne sono fatti che meravigliano e quindi non vi è dubbio delle che questa riconoscimento al ministro Gava bene deve essere dato non sono d'accordo con Battistutti
Sul valore che Battistutti attribuisse al progetto che il ministro gravosa dovrebbe essere di che cosa il Paese ha bisogno per mettere ordine
In questo settore di importanza fondamentale che il settore bene radiofonico e televisivo e io credo che onestamente il tempo di cui disponiamo perbene impossibile perché la materia è effettivamente estremamente complesse
L'amico pubblico è molto bravo eccezionalmente bravo ed è bravo anche nelle schematizzazione
E con tre punti ha risolto un problema che in effetti attraverso quei tre punti non è risolvibile
A meno che ognuno di quei punti non venga sviluppato in un minimo l'ho distrutto punti per cui alla fine ci accorgiamo che se veramente vogliamo fare
Una legge che serva al Paese è in effetti dobbiamo prenderne in considerazione trenta dizione in merito a quello che sta avvenendo in Parlamento non solo in ordine alle scadenze e alla possibilità effettiva che le forze politiche
Che la partitocrazia
Sia in grado entro il trentun dicembre di rispettare questo impegno che in fin dei conti la maggioranza anzitutto assunto con se stesse
Ma chi ha assunto anche il Parlamento perché ormai quella è una legge una legge della Repubblica e quindi in un certo senso dalle coinvolge tutti maggioranza va bene e opposizione
Ma dicevo oltre a una questione di scadenze la mia preoccupazione sul contenuto io temo proprio che questo accoppiamento urgenza va be e bene impostazione fino a oggi databile al problema alla fine faccia sì che il Paese venga a trovarsi va bene compiere fuori va bene dalla legge della giungla come diceva bene Batistuta
E credo purtroppo che questo binomi urgenza e contrasti
Contrastino che esistano esistono non solo fra i diversi partiti ma esistono anche nell'ambito che venerdì molti va bene dei partiti va bene che no devono poi ma varare la legge ecco questo ve ne situazione farà sì che in fondo se verrà fuori un legge sarà una legge stralcio sarà quella legge quadro in fin dei conti il Parlamento deve occuparsi solo delle linee generali
Va bene in effetti sarà un modo per evadere va bene la realtà che è una realtà complessa e difficile e che le forze politiche che la partitocrazia non ha finora a mio avviso la capacità di risolvere perché è diventata bene a fra i vari partiti
Qui oggi per il sistema il sistema politico del nostro Paese
Sì estremamente più complicato
Perché l'Inter relazioni le connessioni
Bernardi faceva riferimento a come sul sistema dell'informazione si riflettono anche i giochi i grossi giochi va bene dei potentati va bene economici
Ma l'interferenza per Edipo tentati economici che non sono e da parte non mi meraviglio breve compagni Bernardi nell'accento sul potere economico quando oggi non possiamo sarebbe proprio un'ingenuità disconoscere da un lato l'esistenza del potere economico
Ebbene ed alle sue influenze
Ma sarebbe altrettanto ingenuo disconoscere che il potere oggi va bene nel nostro altrettanto incisivo e altrettanto risolvente di quello che era una volta il solo potere economico per favore queste vene
Queste connotazioni di ingenuità non possiamo attribuire ce n'è uno all'altro la realtà estremamente più complessa e dentro questa realtà vi sono invischiati tutti
Sia forse va bene di governo che forse perbene di opposizione e allora qui veniamo alla considerazione fondamentale che io me ne ritengo bene di dover fare al contributo che devo fare
E sarà può essere bene che io va bene a differenza dei miei colleghi possano anche per benedire qualcosa che possono suscitare va bene così irritazione me ne maggiore di quello che né di quanto non sia stato detto finora
Ma il problema fondamentale
Del sistema radiotelevisivo
Come è pensabile che se si vuole veramente dare ordine a un sistema duale radiofonico e televisivo
Che sia come è stato detto di sì dice misto
Pubblico e privato se posso ordinare questa nuova realtà lasciando immutato quello che in anni e in anni si è costituito e costruito in condizioni di monopolio
Cioè come si può pensare di dare effettivamente forza e capacità
Di innovazione e di sviluppo democratico se si crede che il sistema misto sia meglio del sistema monopolistico di Stato non toccando ed eleggendo come un tabù assoluto la RAI TV questa è la condizione iniziale ribattuto perché nessuno osa toccare la RAI TV e allora la RAI TV andava bene
Quando la scelta del Paese Ercole Camus e compagni islamico mo'pubblico diceva se non mi ricordo che il sistema misto è stata una scelta politica e non di necessità
Io su questo Chandra è un po'adagio non ne sono affatto convinto è stato una scelta di necessità dovuto a un incidente va bene caduta la Corte costituzionale le forze politiche non avevano fatto la scelta del sistema misto
Le forze politiche avevano fatto e vane mantenuto la scelta dal monopolio venne di Stato del servizio pubblico di informazione è questo era nonostante tutto a mio avviso nostro viso una scelta chiara perché non vi educazione e tale che a un certo punto possa essere riservata allo Stato
Il mio partito e il sottoscritto non ha mai ritenuto e non ritiene che il solo fatto che esistano radio e televisioni pubblico-private oltre che al servizio pubblico questo solo fatto voglia dire un arricchimento della potenzialità democratica del nostro Paese
Perché il problema è un problema di contenuto
Il problema è che bisogna garantire effettivamente che l'informazione che i dati e qui ancora per il pubblico prospettava l'ipotesi di che cosa voglia dire per il futuro delle delle civiltà non solo della nostra l'informatica
Va be'e quindi informatica non a caso è vicina informazione e quindi non vi è dubbio va be che
Per ogni cittadino abbia la possibilità di ricevere il massimo di verità
Informazioni cioè di verità non della verità col boom maiuscolo cioè il massimo di informazioni di informazioni il più obiettivo possibile perché possa esso cittadino
Avere una possibilità una capacità di giudizio e parlare di pubblico e privato è il problema dell'informazione dell'informazione corretta del servizio che avesse fornito il cittadino è un problema che riguarda sia l'emittenza privata che ed emittenza pubblica riguardante anzitutto l'emittenza pubblica e allora ve ne cari colleghi cari amici cari compagni
Quelle non cibi andiamo in giro perché il vero problema non è quello del consiglio di amministrazione della RAI TV perché la RAI che voi andate avanti due anni e mezzo senza Consiglio d'amministrazione
Va be'il problema non è quello del consiglio di amministrazione della maggiore o minore lottizzazione se esiste non esiste il direttore generale coi poteri va bene da dittatore che questa nuova norma è il problema è qualunque servizio pubblico
Come fa e come è capace di fare in forza il servizio di informazione della RAI TV è il uno dei peggiori servizi che si possono immaginare
La qualità il contenuto democratico di informazione dei giornali radio della televisione era RAI è un contenuto che rasenta condizioni va bene ed etico di situazioni di indecenza Eddine accetti verità
Che in alcuni momenti veramente rasenta e superava né i termini della sopportabilità
E che questa pose barba a Battaglia questa posizione che è stata una battaglia tipicamente radicale ma che oggi in Parlamento trova guarda caso proprio con il nome Bridi Battistutti una richiesta
Venne né di mettere all'ordine del giorno la discussione
Di come la RAI sente ma consentitemi tutte in teoria le altre forze politiche infetti
Questo va bene ordine del giorno la Commissione di vigilanza non lo ha mai affrontato non lo ha mai ha posto in discussione perché la Commissione di vigilanza non vuole e non può perché sa che la sua impotenza
Di come ex Commissione che dovrebbe dare gli indirizzi e che dovrebbe esercitare un controllo sulla RAI TV è inesistente
Perché l'arroganza della RAI TV nei confronti anche dell'organo di controllo parlamentare
è una cosa che solo con loro che sono dentro la Commissione di vigilanza lo sanno lo conoscono e lo potrebbero testimoniare bene se lo ritenessero e quando lo ritenessero opportuno e che quindi questo sì è il nodo centrale il nodo centrale dell'informazione il nodo centrale come viene gestito lottizzato atto
Che il decreto legge diventato oggi legge dello Stato con le modifiche che sono state introdotte e che riguardano la regolamentazione per le norme nel le norme per le elezioni del consiglio d'amministrazione e per il direttore generale costituisca di per se stesso un fatto positivo non è vero
L'America attraverso quelle norme la RAI TV diventa un'azienda
La RAI più resta quello che e io sono d'accordo con Battistutti che questo fatto di questa contrapposizione di questa concorrenzialità fra il servizio pubblico che deve avere una sua finalità
E Berlusconi e l'emittenza privata in effetti va bene è una condizione di concorrenza privatistica
Va bene che in effetti anziché portare la RAI TV verso risultati di arricchimento nella sua qualità disse essere per essere servizio pubblico e non essere emittente privata
Il rischio è che la RAI TV diventi sia e mentre si mantenga emittente privata mantenuta con i soldi dello Stato
Privata al servizio di qualcuno né più e né meno come un'emittente privata può essere al servizio di questo o di quel proprietario di questo di quella forza va bene economica di questo di quell'imprenditore
Quello che è successo qui a Napoli recentemente in occasione del processo breve contro permette nei confronti della camorra
Va bene è né nei confronti della condanna che ha portato alla condanna di tortura come il servizio pubblico come i telegiornali e in particolare il TG uno si sono comportati io credo che non abbia bisogno qua di richiamarlo il credo che chiunque abbia occasione è uno viene qui anche il compagno comunista per me Bernardi viene qui e viene qui a dirvi cose che in fondo non vi disturbano lo applaudite se vieni qui qualcuno che di un partito di opposizione che evidentemente non è d'accordo con la Democrazia Cristiana
Edilizia per le cose che non mi fanno piacere cose che vi disturbano e non avete la capacità di sopportarlo comunque la realtà e questa è il punto centrale fondamentale resta il punto dell'informazione
Un paese civile non è una realtà democratica se non può contare sull'informazione che sia democratica e che non sia al servizio di nessuno né di questo né di quello ma sia al servizio effettivamente della professionalità
Ma il problema e qui credo di non aver bisogno dico aggiunge professionale
Ringrazio l'onorevole stanziali degli animali
Stanzani Ghedini per il suo intervento che certamente
Anti lisce un dibattito che deve essere completo
In tutte le sue manifestazioni
In tutte le sue opinioni
In tutti i suoi punti di vista se è vero che il nostro sistema costituzionale attribuisce rilevanza costituzionale non solo al diritto ad aprire l'informazione ma anche al diritto ti possono soggettivamente giudicare eh
L'attenzione per la democrazia dell'informazione in questo momento si sposta dal soggetto alla gestione del potere sembra un'affermazione meramente astratta ma la realtà
Non è la natura del soggetto è il modo che la gestione del potere che consacra una democrazia questo è un significato profondo di civiltà giuridica
Spetta ad ognuno avere le sue opinioni spetta ad ognuno esprimerle in una democrazia che voglia essere compiuta
Con l'onorevole Stanzani e stavolta lo pronunziato bene e mi compiaccio con me stesso
Parte del dibattito attribuita alla voce dei partiti
Ma la materia prima sono le imprese radiotelevisive
E inizia ora insediamento nel quale idealmente scendono in campo nella nostra piccola arena le imprese pubbliche e le imprese private
Abbiamo da una parte permettetemi di chiamarlo
Collega
Collega nella Università fiorentina il professor Roberto Zaccaria al quale va la mia stima e la mia simpatia come colleghe come docente universitario
Egli è anche consigliere di amministrazione della RAI e naturalmente in cui spazia condivisa dai colleghi di diritto pubblico delle altre università italiane qui egli ha un compito molto difficile dobbiamo dire e come abbiamo consentito a tutti di parlare con un minimo di spazio anche in deve avere il suo spazio perché e chiamato in qualche modo alla sbarra di cui sta ideale
A e cioè dall'altra parte
L'imprenditoria privata nella persona prestigiosa di Jan Fausto fare auto responsabile Finco Euro TV
E Costantino Federico di Telecapri
Nel dare la parola al professor Roberto Zaccaria qualità essendosi specializzato in questa materia radiotelevisiva visiva al servizio dei un ente di natura che gestisce certamente un servizio pubblico la cui natura è discussa e su questo discutiamo ancora ma ormai da
Al Onorio al professor Roberto Zaccaria la simpatia certamente degli amici napoletani però conosco prego
Dunque il
Maria
La mia possibilità è quella che ha avuto gli altri di limitare ad alcune considerazioni sogna quindi limitarsi ad alcune note soltanto
La RAI
Rispondo subito alla tua domanda la RAI è sempre stata una società privata incaricata di una pubblica funzione
La funzione di un pubblico servizio in modo particolare
Che ha assolto
In questi anni in maniera diverso
Noi siamo stati fino all'inizio degli anni settantacinque settantasei praticamente in regime di monopolio e poi si apre si è aperta la vicenda che abbiamo di fronte che stiamo ancora commenta
Io vorrei dire subito che parlo qui non tanto come democristiano anche se evidentemente
Non posso nascondere il quale sono stato invita io vorrei dire questo che anche se politicamente come studioso potrei avere alcune preferenze credo i deve dire che come consigliere della RAI e la RAI in generale
Non ha mai avuto in questi anni la preferenza per un certo sistema misto
La RAI non ha mai chiesto ho cercato di influenzare il legislatore nell'avere il sistema misto
X y o Z quali si poteva configurare quale il legislatore è chiamato a configurare
Noi sappiamo che esistono al mondo tanti modelli esiste modello inglese verso il quale in un certo momento si pensava di andare un ente puzzo
Avevamo il sistema americano verso il quale pure si poteva andare verso il quale probabilmente era più logico andare per una serie di considerazioni legate alle sentenze la Corte
Un sistema totalmente privatizzato con una serie di imprenditori privati è un ente pubblico in una posizione minoritaria
La soluzione italiana per i motivi che sono stati illustrati fino a questo momento ha camminato in una direzione in qualche modo originale
Io voglio dire che ha ha camminato in questa direzione perché non possiamo pensare che la mancanza di una legge
Sia senza conseguenze il sistema a parte il fatto che già la legge numero dieci dell'ottantacinque è una legge detta alcuni principi
Il finale in questo quadro la RAI non ha avuto e questo vorrei dirlo come premesse il discorso mai una preferenza per un certo modello per un certo assetto del sistema
Se pesasse euro più i privati piccoli più determinati privati grandi o addirittura se arrivasse allo schema del colosso della impresa privata presente sul mercato
La RAI in questi anni ha chiesto soltanto una cosa
Ha chiesto come impresa privata che esercita un pubblico servizio ma che vive quindi nel mercato di conoscere le regole del gioco
Ha chiesto sostanzialmente di potere attrezzare le proprie strutture le proprie strategie a regole del gioco certe questo era era una richiesta di tipo diverso vorrei dire un pochino più per gli addetti ai lavori ma essendo la RAI concepita
Come società private in regime di monopolio in una certa epoca con quindi una struttura gestionale
Appesantita è concepita vorrei dire per una certa logica la RAI ha chiesto un'altra cosa a un certo punto ha detto voi non potete pretendere che noi corriamo in pista con delle automobili veloci senza avere la possibilità di tenere la stessa velocità la stessa velocità cui vuol dire la rapidità decisionale
Una cosa è un'azienda che vive da sola e quindi può muoversi anche con una certa lentezza operativa una cosa vivere la stessa di concorrenza
L'esempio che compro due miliardi di programmi con un colpo di telefono è emblematica di un certo modo d'intendere la concorrenza beh quindi la RAI non aveva preferenze per il modello di sistema misto ma ha chiesto ai politici dateci la possibilità di essere in regime di concorrenza alla pari con gli altri
Dateci la possibilità di dimostrare che possiamo fare
In concorrenza con gli altri i nostri programmi le nostre strategie
La legge del mille novecento ottanta uno dei punti che ha risolto è stato previsto il punto che ricordava l'onorevole Bubbico relativo proprio all'organizzazione della RAI
Sì e snellita
L'assetto organizzativo si è dato
Una piccola parentesi peraltro va fatta va ricordato agli amici che non hanno l'obbligo di seguire queste cose tutti i giorni che però quel tipo di principio affermato in una legge
Dello Stato praticamente di un anno fa che sancisce certi poteri al direttore generale che né liscia e la capacità operativa dell'azienda quel tipo di principio è rimasto nel cassetto è rimasto sulla carta perché per una serie di vicende
Di altra natura sostanzialmente la direzione generale si trova ancora adoperare coi poteri precedenti e il consiglio di amministrazione che poteri precedenti ma voi capite bene come difficile per un organismo muoversi in una logica pensare ad un'altra
Ma il vero problema io credo che sia da mettere a fuoco operative
Ma il vero è che in questi mesi si è rivelato con maggiore chiarezza un fatto
Che il vero tipo di blocco del sistema non era soltanto nell'assetto organizzativo e la distribuzione dei poteri punto importante che è stato risolto ma il vero problema era nella distribuzione delle risorse economiche
La posizione che l'onorevole Spadolini ha preso nel mese di luglio bloccando almeno così è parso per l'ennesima volta il tentativo di fare consiglio d'amministrazione e soprattutto bloccando la possibilità di stabilire la dimensione economica dell'entrate a RAI è stata quella che ha messo in luce come il vero blocco del sistema oggi non è più nella vero problema il vero cuore del sistema
Ma di fronte a questa cosa Coletta perché d'altra parte è ovvio che ciò che non viene regolato dal legislatore di regolato dal sistema economico
Ma il vero rischio e che in questa materia si proceda ascolti e a strattoni
L'onorevole Spadolini ha tutti i diritti credo di prendere una posizione che politicamente ritiene rilevante
Ma il problema relativo al meccanismo di ripartizione delle risorse non va gestito in questo modo va gestito all'interno della legge organica di riforma del sistema
Io credo che abbia ragione l'onorevole Bubbico quando dice che il meccanismo delicatissimo ripartizione delle risorse benissimo
Noi abbiamo sì una commissione
Che ripartisce le risorse economiche in materia pubblicitaria tra la stampa e la RAI
Noi abbiamo sì questa Commissione che dice di anno in anno quanto deve andare la televisione pubblica e quanto deve andare alla stampa
Ma questa commissione è insufficiente questa Commissione è insufficiente perché in un sistema che è diventato tripolare che apre l'edizione pubblicate le visione privata e la stampa riunisce solo due partner
Noi abbiamo in questi anni ha avuto un'esplosione delle risorse pubblicitarie
Le televisioni private che nel mille novecentottantuno avevano centoquaranta miliardi all'anno giro di quattro anni
Una e pubblicazione delle risorse in questo settore
La Rai ha mantenuto costante la sua quota di mercato sostanzialmente è stata fissa sul sedici diciassette per cento nell'ottantuno ottantadue la data per l'ottantaquattro quello che è esploso è esploso in direzione delle televisioni private ma qui non c'è un giudizio di merito e può essere logico anche questo fatto
Ma che senso ha
Che l'onorevole Spadolini chieda al blocco delle risorse della Rai quando il vero drenaggio delle risorse nei confronti della stampa avviene ad opera della televisione privata
Che senso ha
Chiedere il blocco di queste risorse il controllo è giusto io credo che la mediazione dello deperibile novecentottantasei ha solo un significato di volere anticipare in via amministrativa un tipo di ripartizione delle risorse del sette mercato pubblicitario penalizzante per il servizio pubblico
Questo è il meccanismo che non convince e quindi credo che sia giusto
Che l'onorevole pubblico abbia anticipato quella riflessione che all'interno del partito si sta facendo sulla messa a punto di questi meccanismi
Io credo che il vero nodo il vero centro del governo dell'economia dei mass media sia in una nuova riformulazione di questo articolo ventuno della legge di riforma sia pure così come modificato e reso più perfezionato a tutto il sistema bipolare
Quindi dicevo crateri dote sul mercato perché in questo modo
La possibilità di essere competitivi viene meno
In questi anni canore come Stanzani Ghedini è praticamente no no io spiego subito visto che lei mi ha interrotto sta il canone in questi anni
Ha marciato a valori costanti quindi l'entrata canone di oggi comparabile a Lendinara banale del settantacinque
Quindi se lei a valori costanti per il canone di riduce la percentuale della pubblicità lei finisce col ridurre il peso complessivo del servizio pubblico che può essere una scelta io credo possa essere una scelta ma è una scelta che va fatta all'interno di una legge all'interno di un disegno complessivo e non si può approfittare di un'occasione incidentale per recuperare questo tipo di scelte dovuta prudenza pur facendone parte
Io credo che il problema aveva ragione qualcuno quando si fa ma non è tanto importante certo non è tanto importante il consiglio di amministrazione
Per l'ordinaria gestione dell'azienda io credo che in questi mesi in questi anni la RAI abbia dimostrato dopo anche alcune difficoltà e anche con limiti che sarebbe giusto non mettere in evidenza anche da parte mia ma ha dimostrato la capacità di essere presente nel mercato ha rinnovato la sua programmazione ha dato uno scossone di novità il suoi palinsesti non solo perché approfittato in maniera grande della possibilità della Directa ma un tecnico del settore privato
Mi pare che si chiami Freccero che certamente di mobilitare di rendere ogni ogni giorno nuove sto palinsesto la riscoperta nella fascia pomeridiana
Il programma della Carrà o di un'altra ma certamente ha dimostrato qualcosa Biagi e Arbore in terza serata alle undici di sera hanno pure dimostrato qualcosa e novità
E poi questa informazione io non credo che si possa chiudere con tanta disinvoltura dell'informazione che facciamo l'informazione
Lottizzate di parte certo qualcuno potrà dire ma complessivamente l'equilibrio che ha dimostrato a nostre informazioni momenti drammatici anche dalla dal paese è segno di una grande maturità che si viene riconosciuta all'estero
Che sia riconosciuta all'estero e spesso con maggior frequenza
Questo senza sottacere problemi limiti che vi sono ma il Consigliere il problema è un altro che un'azienda che non ha un consiglio di amministrazione stabile non può progettare il suo futuro
è un impoverimento a lungo termine questo impoverimento le strategie gli investimenti chi li fa
Non cerco di far programma di Arbore che deve stare a quel programma non cerca di far programma di viaggi
Ecco perché amici io credo che il vero problema oggi dal punto di vista il servizio pubblico non è sposare un modello l'altro di sistema misto è chiedere
Di essere presenti nel mercato dal punto di vista organizzativo
Ma non essendo penalizzati sulle risorse e avendo la possibilità oltre che di gestire il contingente di programmare il che è molto importante il futuro che in un azienda e praticamente
L'intervento del professor Roberto Zaccaria
Ci ha portato Lamouchi
Della
A RAI
Vista dal di
Da chi cioè i problemi li conosce vivendo giorno per giorno
La durezza dell'impatto con la realtà esterna
L'intervento e anche l'orgoglio legittimo dei tutti quei lavoratori che alla RAI dedicano e hanno dedicato l'intera vita la loro professionalità la loro progettualità ed è un punto importante questo del dibattito ed è anche un punto prospettico che procede tv private giornali nell'ambito del sistema costituzionale
Un'osservazione mi consente
Di esprimere apprezzamento per l'intervento ma al tempo stesso dare la parola al rappresentante ora dell'impresa privata
E qual è l'osservazione che il coordinatore fa in questo momento perché aiuta tutti a riflettere
è una mera coincidenza storica
Che la RAI migliore sia avvenuta nel momento della concorrenza
Ho è un fatto che costituisce causa del risveglio migliore e professionale di un monopolio che aveva Energia e concorrenza
Questo è un quesito
Perché è un quesito che consente di collegare l'intervento dell'onorevole Stanzani all'intervento del professore
Zaccaria
Quanto Stanzani dice il monopolio in sei era a fine dell'imprenditorialità perché significa mercato assicurato
Quando giustamente il professor Zaccaria risponde attenzione quando c'è stata concorrenza noi siamo venuti fuori e i nostri uomini hanno portato professionalità e progettualità mostrando la RAI migliore io dico che il loro dicono la stessa cosa perché quando si attacca il monopolio tradizionale lì sembra che ci sia la critica
Del mercato che stabilisce regole di concorrenza
Naturalmente c'è una seconda parte dell'intervento dell'onorevole Stanzani che io rispetto
E sarebbe errato riprodurlo solo in questa prima parte la quale vi dice tutto è rimasto come prima ma questo è una parte di c'è una metà del suo intervento che io collego all'intervento del professor Zaccaria dicendo la RAI migliore è venuta fuori quando essendo venuto fuori una grande iniziativa privata è nata la concorrenza questo mi preme cogliere come tecnico del diritto dell'economia nel settore radiotelevisivo ancora una volta mi scuso se qualche minuto nel dare la parola viola trattengo ma so che l'intervento del dottor Ferraro il prestigio del dottor per l'auto
E quindi l'imprenditoria privata siede a questo tavolo in modo prestigioso grazie per aver partecipato alla questo dibattito la parola al dottor Ferrante
Io devo dire che sono profondamente a disagio perché ho parlato dietro per un per il penultimo per fortuna c'è Costantino che mi darà una mano dopo una serie di personaggi che certamente hanno un'abilità nel descrivere le le loro idee e nel portarle a voi e e
Ho quindi i difficoltà a sviluppare un tema nel quale sento molto l'importanza va che avrà con gli altri ospiti in sala e al tavolo la pazienza di ascoltarmi per pochissimi minuti spesi
Devo dire che quanto ha detto l'onorevole Bubbico sulla sui tre punti fondamentali
Della situazione attuale e della futura struttura sulla quale si dovrà basare il sistema misto mi trova d'accordo
Vorrei solo dire che sì mi trova d'accordo se verrà messo in atto
Perché se rimarrà ancora nei pensieri e nelle nelle speranze non è sufficiente per noi
Quindi un equilibrio pubblicitario per tutti giustissimo un anti Tres che tenga conto di certi equilibri sul mercato consentendo però una capacità vitale a tutte le componenti che vogliono operare nel settore
Grazie alla legge
Vorrei solo fare alcune piccole note si parlava di pubblicità e si diceva che la televisione il mondo della televisione pubblica e privata forse si intendeva più privata che pubblica ha portato via alla stampa
Ecco questo non è esatto le statistiche dimostrano che la stampa quotidiana in particolare ha avuto uno sviluppo regolare del suo venti ventidue per cento e se lo ha utilizzato in tariffe invece che in spazi è un problema che riguarda la sua valutazione dell'equilibrio economico
Questo per essere chiari
E per puntualizzare che l'esplosione di pubblicità che c'è stata negli ultimi cinque o sei anni e certamente merito di una battaglia di vitalità di crescita diceva Bernardi la DC segue la RAI il Psi sede Berlusconi il primo vero cioè Spadolini difende la stampa
Se questo è vero io mi faccio solo un'abile pongo solo una preoccupazione
No qual è la e chi difenderà la Grande Rete ed emittenza privata regionale interregionale che ha sempre dato ai cittadini di ciascuna regione un contributo di collegamento e di contatto fra loro e l'informazione il mondo politico
Ora questo è un problema che mi preoccupa secondo si è parlato di spendere in pubblicità è vero come sempre un sistema nuovo può avere degli squilibri certamente Berlusconi è andato all'attacco con tutta la veemenza che lo caratterizza
Lo conosciamo con la legge diventa un pericoloso antagonista perché può fare cose che gli altri forse per attenersi alla legge non fanno ora vorrei dire che tutto questo
E
Importante che venga collegato e chiuso presto perché solo se arriveremo a valutare questi equilibri e troveremo queste situazioni regolamentate potremmo pensare a un sistema televisivo
Articolato su più amare il servizio pubblico
Le reti nazionali private e le grandi reti regionali e quindi poi collegate anche nazionalmente attraverso vari sistemi della televisione re vera quella che io chiamo la grande vera televisione
Televisione che fa informazione non è vero nella tramite un servizio che potesse avvalersi anche di un'interconnessione sarebbe più ricco potrebbe essere completato però io non credo che i cittadini di tutte le città italiane che ascoltano le televisioni
Regionali diciamo qui a Napoli te le oggi Canale ventuno piuttosto che in qualunque altra città possiamo citare moltissimo fanno servizio di formazione possano dire di questi dieci sono fatti ma io credo che siano fatti bene
Ora
Non vorrei dire molte altre cose vorrei aggiungere ancora pochissimo
Vuole dire che noi riconosciamo almeno dal mio punto di vista e diamo atto alla funzione centrale del servizio pubblico
Perché siamo certi che la professionalità che lo guida non pensa di prevalere ma bensì pensa e debba pensare di atti ferimento
Io credo che in un sistema misto in cui un privato articolato e non monopolizzano Ute
Stiamo attenti non monopolizza ante posso offrire agli italiani
Una realtà televisiva di presenze diverse integranti per una migliore evoluzione di questo mezzo che il nuovo è un mezzo di comunicazione che nato pochissimi anni fa nell'uso comune
Che affiancandosi non sovrapponendosi alla stampa ed alla radiofonia svolga il suo compito al servizio del Paese non solo per i trattenerlo ma per informarlo continuità completezza di voci
Voglio chiedere al ministro Gava che qui presente come tante volte ho chiesto ad altri ministri ma sono certo che questa volta la mia richiesta è servita una legge una legge giusta ed equilibrata una legge che ci permette di dire
Grazie dottor fare auto
In modo particolare perché
Parlare
Pochi minuti e dire cosa essenziale è molto difficile
Il dottore
I militari
E significa fare otto in materia di Cisco
Sì e possibile aggiungere un aggettivo
E il dottor per auto attenuto fede al suo prestigio
Con uno spunto è di civiltà oratoria sono le otto e dieci sapeva che tante cose avrebbe potuto dire
Il potere minuto sull'ultimo intervento perché siamo qui dalle diciotto con impegno di tutti con attenzione di tutti con un rispetto reciproco dei tempi ma con l'intervento ora del dottor Costantino Federico di Telecapri
Momento importante della imprenditoria privata televisiva Annapolis chiudiamo l'intero ciclo degli interventi per dare poi la parola al ministro tra Gava
Prego il dottor Federico di svolto il suo intervento
Io devo chiedere scusa se a queste sono stata abituata a fare tutti gli altri interventi e le altre tavole rotonde alle altre conferenze e gli altri dibattiti che su questa materia da tanti anni andiamo organizzando
Varie circostanze in occasione di convegni in occasione di appuntamenti politici in occasione comunque di iniziative che vogliono portare all'attenzione della opinione pubblica l'intenzione degli operatori del settore all'attenzione degli interessati il sistema radiotelevisivo nel nostro Paese in effetti quindi io
Ero dispiaciuto di non averlo apportato questa relazione e questo intervento scritto alla a questi a questi lavori in realtà devo però riconoscere che interventi che ho svolto in passato
O gli interposto con assoluta e totale e puntualità
Tanto che adesso addirittura una rilettura di questi interventi passati potrebbe dimostrare come appunto avevamo detto determinate cose avevamo fatto determinate considerazioni la realtà ci ha dato pienamente ragione per cui non è assolutamente necessario appunto fare ricorso fare ricorso a questo avremmo potuto cioè ripetere sempre le stesse cose
Sarebbe stato anche facile però dico
Sarebbe stato anche superato
Perché noi abbiamo partecipato a convegni e riunioni in cui si sono fatte descrizioni molto spesso pittoreschi divertenti sulla situazione dell'etere
Nel nostro Paese la situazione di far West la situazione di governabilità di questo sistema in corso normalizzazione in senso politico con le virgolette è in corso questa è la prima considerazione la prima constatazione che dobbiamo fare
I pericoli che avevamo preannunciato e previsti è chiaro che qui sta parlando un esponente dell'imprenditoria televisiva private locali
Le previsioni che amo fatto ci sono puntualmente avverate nella peggiore se vogliamo delle
Effettuazione concrete pratiche
Non a caso non a caso tutti gli interventi
Hanno lasciato uno spazio piccolo o grande ma tutti hanno lasciato uno spazio alla norma antitrust al problema antitrust per quanto riguarda il settore
Radio televisivo perché questo aspetto di constatazione di riconoscimento
Del pericolo più grande che esista
Solo che forse la differenziazione tra il mio punto di vista e quello degli autorevolissimi personaggi che mi hanno preceduto può consistere nel fatto che io sostengo che appunto la normalizzazione è già avvenuta o in via di completamento è che gli spazi di agibilità per ridare quel al sistema radiotelevisivo nel nostro Paese quella legittimazione di libertà cui faceva in fondo riferimento
Dottor Serra Uto e in cui sono stati fatti riferimenti altri interventi in realtà sempre praticamente impossibile perché la realtà vera la realtà unica la realtà incontestabile della televisione olistica dal gruppo Berlusconi
è una constatazione Cuesta
Che non può essere contraddetta smentita mistificatoria ridotta da qualsiasi altra considerazione il fatto sesso
Che io sia cui su questo palco a parlarne non è come si potrebbe sostenere la dimostrazione del contrario la dimostrazione del pluralismo e della libertà ed è la libertà in questo settore ma semplicemente facendo un paragone
La presentazione al pubblico
Di una specie in estinzione
Che la lega per la protezione degli uccelli o il WWF o altro analogo argomento che andremo a costituire per la televisione indipendente cerca di mantenere in vita a di Mosca nel mondo da televisioni private
In realtà questo non esiste
In realtà il settore della televisione privata nel nostro Paese e controllata da un sistema monopolistico e Morozzo Nisticò cioè anche dalla parte dell'acquisizione dal gruppo Berlusconi
C'è spazio per le televisioni locali
Noi cerchiamo disperatamente di dimostra
E giustamente il dottor saluto ha fatto riferimento alle attività altamente meritoria delle televisioni locali che con sforzi con sacrificio
Creano i loro telegiornali creano quel collegamento
Tra le città tra i cittadini e queste realtà appunto di mass media
Però ricordiamo
è riconosciuto ed è riservata soltanto al monopolio Berlusconi
E questo non perché ci sia bisogno di attribuzioni di frequenze o attribuzione di una fascia specifici ma perché necessario recuperare tutti i settori della televisione al pluralismo
E necessario restituire tutte le componenti del sistema televisivo al pluralista e mi riferisco al settore della produzione che è monopolizzata mi riferisco al sistema delle acquisizioni dei programmi esteri che è monopolizzata mi riferisco al problema anche appunto ovviamente delle frequenze e così via che monopolizza
Mi riferisco alla pubblicità che monopolizza se è vero tutte le altre televisioni messe insieme
Non raggiungono una cifra superiore ai duecento miliardi
Ma ritengo sostanzialmente inferiori con costi impieghi di personale in piedi di strutture che per appunto impegno finanziario impegno tecnologico impegno di strutture non è certamente in economia di scala inferiore a quella del gruppo Berlusconi
Questa quindi
E la situazione
Anche il discorso sulla pubblicità mi pare un discorso estremamente pericoloso che si colloca cioè in questo discorso in questa direzione
Quella di riservare la pubblicità nazionale ai network nazionali per consentire il pluralismo ma è semplicemente l'alibi per consentire la sopravvivenza forse sì
Delle piccole televisioni ma certamente non lo sviluppo non la competitività non la presenza effettiva e ragionata nel sistema televisivo
Eh io vorrei addirittura per assurdo arrivare alla conclusione di dove porto una premessa di questo genere cioè se è vero come è vero che la televisione locale ha diritto alla pubblicità nazionale io ritengo che la pubblicità locale
Di un solo padrone di un solo monopolista è questo a veicoli di serie B non è pensabile non è giustificabile non è moralmente corretto
Che l'imprenditore meridionale che opera nella regione Campania che opera nella città di Napoli sia costretto a dover ricorrere soltanto alla pubblicità delle televisioni locali che come vediamo sono purtroppo ineluttabilmente ed inevitabilmente dei mezzi di serie B
Quindi il discorso è sul monopolio sulle norme antitrust
Ho sentito un intervento mi pare l'onorevole Bubbico che parlava ipotizzava una rete una rete mezzo due reti eccetera non dimentichiamo l'operazione ultima l'acquisto di Rete quattro da parte del Comune di questa rete dal gruppo Berlusconi ad altri imprenditori per riequilibrare nuovamente il sistema bene voglio riferirvi assolo titolo di di informazione e di cordiale battuta
Quello che si dice all'interno del gruppo Berlusconi su quest'operazione bene
Noi ci battiamo anche ci sto sono sufficienti due reti perché la terza rete la Rete quattro
Potrà esserci impedita bene la legge quando verrà tra un anno
Poi la legge avrà bisogno del regolamento di attuazione un altro anno
O il regolamento di attuazione prevederà dei tempi tecnici
Per il passaggio per la retrocessione di questa proprietà e quindi avremo guadagnato quei tre quattro anni
In cui il gruppo Berlusconi non solo avrà accumulato quei anche ma avrà soprattutto in questi tre o quattro anni contribuito a deprimere l'intero sistema e a rafforzare la sua posizione monopolistica
Quindi
Come vedete il problema antitrust è un problema delicatissimo è un problema che investe tutta l'area della televisione non possiamo pensare di risolvere il problema del controllo
Di questo sistema affidandolo sola al problema della proprietà di uno più ricchi
Il problema è di controllo globale dell'intero sistema televisivo delle varie aree della televisione dei vari settori gli interventi della televisione solo in questo modo
N questa direzione si può andare io mi rendo conto che l'ora tarda e quindi vado velocemente rapidissimamente alla conclusione
Concludendo con un riferimento che mi pare doveroso un operatore meridionale Napolitano campana bene
Mi è capitato di leggere che mesi orsono
Al Circolo Turati di Milano noto circolo
Dove vengono dibattuti e discussi argomenti di interesse rilevante dove serve il il il dibattito politico il dibattito sociologico inteso nelle sue forme più elevate più acute più attese ebbene un un dibattito in cui era presente erano la dottor Berlusconi
Sì fece questo tipo di analisi
La televisione commerciale è il milanese e si inneggiava alla milanesità
Della televisione corso ben chiaro
Mettere sugli altari la qualità imprenditoriale la capacità di creare reddito la capacità di creare lavoro capacità di creare ricchezza di Milano
In contrapposizione ad una RAI romana sinonimo di sottopotere sinonimo di lottizzazione sinonimo di degenerazione di ogni tipo e di ogni genere
Però scusatemi
Io ho il sospetto
Che sia mancato il terzo anello della catena
Milano Roland Napoli
A Milano diamo la palma della imprenditoria dalla capacità imprenditoriale a Roma abbiamo il primo marchio negativo della della RAI a Napoli evidentemente
Meridionale
Sono valutazioni la volevo pericolosità la domanda Rusconi possono avere delle opinioni
Aveva una dopo benissimo bravo
Ma voglio dire voglio dire mancato il terzo anello ed è quello che da Napolitano devo sottolinea evidentemente a Napoli è riconosciuto il terzo livello il più basso ed allora e a questo che io mi ribello come operatore e come imprenditore meridionale perché non è vero
Che a Napoli nel Meridione non possano esserci le potenzialità le capacità
Per contribuire nelle più clamorose trasmissioni di successo della RAI ha
Dei potenti timbri napoletani nella sua ideazione della sua creazione la sua costruzione
Quindi io
Concludo
Rimettendo nuovamente il discorso nelle mani
Del legislatore nelle mani dei politici
Ribadendo questo concetto
Dando una risposta anche a questa preoccupazione da Meridiana
A questa tripartizione a questo apartheid questo tentativo di lasciare noi alla terza elementare alla quinta elementare della televisione e rivendicare ad altri a un medio livello a Roma quello che io chiedo ai politici presenti qui nel momento in cui vanno a riprendere il discorso politico della riproposizione della legge della presentazione della legge che è stato detto al trentuno dicembre mille novecentottantacinque io ho qualche dubbio i dubbi sono ancora maggiori se sono vere le preoccupazioni che ho svolto e che ho rappresentato mi auguro di sbagliarmi e sono convinto che mi pare di una risposta convincente anche in questa direzione grazie
Grazie Torre Federico
Per la testimonianza dell'imprenditorialità napoletana ad un livello medio o livello piccolo come e presento venti minuti abbiamo ascoltato dieci oratori
è questo il momento forse più importante della serata perché però ora occorre ascoltare la voce del Governo del governo nella sua responsabilità nella tremenda responsabilità di governare dopo aver ascoltato tutte le voci nel contrasto nella dialettica nel conflitto
A rappresentare il Governo cioè il ministro delle Poste
Al quale io desidero rivolgere un solo messaggio che è il messaggio e l'auspicio non solo di questa folla presente in sala perché queste guardano al sistema radiotelevisivo
Non solo per i problemi tecnici
Ma anche per i problemi di sviluppo economico nella proiezione futura
Cioè cioè
Una Grande appesa
Per il lavoro e per l'occupazione dal piano delle telecomunicazioni
Che possa far vibrare tutta l'azienda Italia pubblica e privata negli investimenti se è vero che la Società del due mila sarà la società dell'informazione sarà la società dell'immagine
A me uomo soltanto
Di cultura e di scienza il messaggio c'è una grande risposta de Investimenti di occupazioni di lavoro di professionalità e di progettualità al popolo italiano
Grazie un applauso sentito al ministro
Gli industriali
Autorevoli interlocutori di questa tavola rotonda io per la verità mi sento uno di quelli che è stato qui dalle ore diciotto in poi
Solidarizzo con quelli per cui cercherò di essere un rito cioè il saluto
E il ringraziamento agli autorevoli colleghi specialmente i rappresentanti degli altri partiti presenti in questi con ma siccome non è un rito e non è un dato di formalità
Visto che è stato ricordato che mi capita di parlare
Come hanno detto gli amici in casa mia un ringraziamento del tutto particolare e cordiale agli amici colleghi Bernardi Batistuta sì e Stanzani
Ringrazio modo particolare anche per le espressioni di cordiale apprezzamento per lo meno per una qualche puntualità mente di migliorare per quanto riguarda una mia certa puntualità
E dico subito la battuta con simpatia e con l'amicizia nei confronti dell'amico Stanzani voi ci siete caduto lui voleva provocare ci siete caduti avete
Reagito è Luigi giustamente double radicale si è divertito nel dire che siete insofferenti è una tecnica che lui usa poco per vero perché va be'è un professionista ha una sua competenza una sua preparazione una sua professionalità nella materia
Che ha sempre portato nel dibattito bacche naturalmente quando si trovano a feste dell'amicizia l'anima radicale viene fuori
E viene fuori con puntuale la provocazione in sede parlamentare dei radicali e come molti dei suoi colleghi a livello di parlamentari ci cadono ancora nella reagire quando l'onorevole Pannella li provoca
Io
Sì però ringraziare il coordinatore per aver diretto con tanta calma e anche con tanta capacità di provocazione
Questo nostro incontro e dire subito che qua non sono il ministro qua son democratico cristiano
E grazie a Dio non mi possono rivolgere interrogazioni nella qualità di ministro se no avrei passato un guaio averli anche IG
Con loro quattro stanno sia nella Commissione Trasporti quella di merito sia in quella di vigilanza parlamentare quindi per fortuna tra di loro si incontrano più che con me perché per mia fortuna nella Commissione di vigilanza
Della commissione di vigilanza non faccio parte a nessun titolo avendo giustamente
Della riforma ricordato dall'amico Luchetti voluto operare una netta distinzione con una originalità che anche una originalità del nostro Paese
Perché non mi risulta che nessuna televisione pubblica
Di paese sia a regime democratico o che di democrazia progressista non sia dipendente dall'esecutivo
Questo è il paese nel quale istituzionale su questo piano abbiamo voluto questa differenza e per la verità io qualche volta in Parlamento ho anche dovuto ricordare ad autorevoli
Onorevoli interroganti nei confronti del ministro rispetto al responsabilità nel settore operativo radiotelevisivo che non vi è nessuna competenza da parte del ministro grazie a Dio in questo e che non sia mai ministro ci avesse messo becco si sarebbe detto immediatamente di una ingiusta interferenza
Quindi quanti giornalisti mi interrogano quando e io accetto le provocazioni non parlo di nuovo faccio come Costantino
Parlo di nuovo di quello di cui ho già parlato un anno fa amo lo hanno ricordato così bene lucchetti e Zaccaria in effetti al di là io poi questi qua sono padri anche della legge del settantacinque
Io qualcuno di loro certamente e e io io io comunque la DC e il PCI certamente complessivamente per il mille novecentosettantacinque al di là delle
E e io io io ricordo che di questi problemi mi occupo da quando sono diventato Ministro delle Poste e Telecomunicazioni da due anni quindi o meno ricorrenti o meno ricordi di tutto questo e naturalmente ho trovato una situazione nella quale di fatto che era non non si capiva bene
Per cui si sono avuti gli interventi dei e della magistratura una settore della magistratura giudicare in un modo un settore giudicare in un altro uno era favorevole al settore pubblico alla RAI in televisione un altro settore privato e dava ragione al settore privato
C'era la necessità
Di ordinare questa materia e al di là delle parole cercare di dire
Regolamentiamo la mattina finiamola con le terre selvagge
Questo vale lo stesso io qualche giorno fa ho inviato al concerto dei ministri la riforma del ministero delle Poste e telecomunicazioni è il nuovo assetto delle telecomunicazioni
Naturalmente appena finiti i segni rosso in black che saranno fatti alle proposte formulate l'importante è che ci sia un punto di riferimento sul quale si possono discutere e io ho salutato l'altro giorno al Senato con piacere la dichiarazione di libertini che il Partito comunista si appresta a presentare una propria proposta di legge su questo piano proprio perché io penso che alla fine anche per le cose che ha detto Costantino che avete detto tutti rispetto all'Antitrust
Chi ha meglio una legge non perfetta che nulla
Perché chi non vuole nulla vuole agevolare una situazione di deterioramento del servizio pubblico e di prevalenza di un assist di una sistema tengo che il sistema misto sia realmente da doversi realizza noi abbiamo ritenuto che si dovesse superare il monopolio però sia chiaro
Superare il monopolio significa non ridurre la RAI Televisione ad una centrale di comunicati o soltanto di fatti politici
Perché è inutile nascondersi dietro un dito quando si dice l'informazione
Ma perché l'informazione sono i telegiornali
Quando si dice l'informazione
Si dice tutto ciò che si trasmette anche un film serve a informare e a formare l'opinione Claudio
Quando
Ridurre e annullare la presenza del servizio pubblico nel nostro Paese per far prevalere soltanto alcuni aspetti del settore privati erano nulla anzi voglio che ci sia concorrenza
Tra il settore private di settore punta perché allora miglioreranno entrambi anche nella qualità voglio però che non ci sia concorrenza sleale
Voglio desideriamo che ci sia il massimo di liquidità nell'accertamento della proprietà e di limite
Non per fare una per evitare commenti sono stato giustamente detto dalla Corte costituzionale e noi abbiamo detto nega nella legge situazioni di oligopolio nel settore verso una distinzione
E dicendo subito attenzione perché io qui lo dico all'amico al vecchio e carissimo amico Luchetti io ho manifestato qualche perplessità sugli emendamenti Aniasi Aniasi Lupi
Per quale ragione
Perché io voglio sapere chi ha mai pensato quando è stata varata la legge sull'editoria che si potesse varare una commissione di controllo sulla stampa
Attenzione
Noi non possiamo volere il controllo del Parlamento sul privato
Perché noi così segniamo una cosa perché poi c'è anche cioè l'imprenditoria bravissima tutto
Ma poi c'è l'imprenditoria che finisce che vuole l'assistenzialismo dopo un certo e nessuno ha mai pensato
Che il Corriere della Sera che i grandi giornali che quelli che prendano che prendono il contributo da parte dello Stato per questo debbano avere mentre debbono averi
Come hanno avuto con la istituzione del Garante il controllo sulla proprietà ed il controllo delle norme ecco il concetto venuto fuori dalla legge di un organo diverso il quale abbia competenza aggiudicare del rispetto delle norme antistress che sia di grande garanzia di grande capacità e di autonomia nel senso nel senso più assoluto
Perché io credo che noi questo lo possiamo fare poi abbiamo tutti i problemi e io torno a questi ho voluto dire soltanto quanti paragone adesso di difesa della RAI può la RAI Due dipende dal ministero del posto dall'alto quindi non è che lo faccio per ragioni di ufficio
E non lo farei neanche per ragioni di ufficio perché ritengo sbagliato che un ministro deve ritenere di difendere sempre qualche cosa che dipenda da lui soltanto perché dipende da cui il ministro in quel momento
Però porca miseria e come quando mi viene uno e mi dice io mi debbo operare vada all'estero
La stessa storia avviene sulla televisione sulle televisioni ed è andati sia all'esterno di la televisione italiana per i suoi programmi
E una delle migliori televisioni dal
Noi questo noi siamo soltanto perché l'Italia va box della democrazia chiamati siamo un partito io qualche volta ho fatto questa considerazione parlo ripeto da Polito non sia un partito che è stato capace di fare inventare la possibilità di persecuzione nel momento in cui ancora al potere di solito
Si perseguitano
Coloro i quali hanno rappresentato un regime nel momento di cambiamento noi abbiamo attraversato del nostro Paese e momenti in cui e a questa persecuzione è avvenuta tranquillamente nel nostro Paese nei confronti di coloro i quali erano nel governo ebbe possibilità di la televisione ma perché la televisione i giornalisti
Io ho detto da
Della commissione di vigilanza non faccio parte a nessun titolo avendo giustamente
Della riforma ricordato dall'amico Luchetti voluto operare una netta distinzione con una originalità che anche una originalità del nostro Paese
Perché non mi risulta che nessuna televisione pubblica
Di paese sia a regime democratico o che di democrazia progressista non sia dipendente dall'esecutivo
Questi
è il Paese nel quale istituzionale su questo piano abbiamo voluto questa differenza e per la verità io qualche volta in Parlamento ho anche dovuto ricordare ad autorevoli
Onorevoli interroganti nei confronti del ministro rispetto al responsabilità nel settore operativo radio televisivo che non vi è nessuna competenza da parte del ministro grazie a Dio in questo
E che non sia mai ministro ci avesse messo becco si sarebbe detto immediatamente di una ingiusta interferenza
Quindi quanti giornalisti mi interrogano quando
E io accetto le provocazioni non parlo di nuovo faccio come Costantino
Non parlo di nuovo di quello di cui ho già parlato un anno fa amo lo hanno ricordato così bene lucchetti e Zaccaria in effetti al di là io poi questi qua sono padri anche della legge del settantacinque
Io qualcuno di loro certamente
Dunque e io io io comunque la DC e il PCI certamente complessivamente per il mille novecentosettantacinque al di là delle tensioni
E e io io io ricordo che di questi problemi mi occupo da quando
Sono diventato Ministro delle Poste e Telecomunicazioni da due anni quindi o meno ricorrenti o meno ricordi di tutto questo e naturalmente ho trovato una situazione nella quale di fatto che era non non si capiva bene
Per cui si sono avuti gli interventi dei eh della magistratura una settore della magistratura giudicare in un nodo un settore giudicare in un altro uno era favorevole al settore pubblico alla RAI in televisione un altro settore privato e dava ragione al settore privato
C'era la necessità di ordinare questa materia e al di là delle parole e cercare di dire
Regolamentiamo la mattina finiamola con le terre selvagge
Questo vale lo stesso io qualche giorno fa ho inviato al concerto dei ministri la riforma del ministero delle Poste e telecomunicazioni è il nuovo assetto delle telecomunicazioni
Naturalmente appena finiti i segni Rossolini Blei che saranno fatti alle proposte formulate
L'importante è che ci sia un punto di riferimento sul quale si possono discutere e io ho salutato l'altro giorno al Senato con piacere
La dichiarazione di libertini che il Partito comunista si appresta a presentare una propria proposta di legge su questo piano proprio perché io penso che alla fine anche per le cose che ha detto Costantino che avete detto tutti rispetto all'Anzhi terrestre
Sia meglio una legge non perfetta che nulla
Perché chi non vuole nulla vuole agevolare una situazione di deterioramento del servizio pubblico e di prevalenza di un assist di un da sistema tengo che il sistema misto
Sia realmente da doversi realizza noi abbiamo ritenuto che si dovesse superare il monopolio però sia chiaro
Superare il monopolio significa non ridurre la RAI Televisione ad una centrale di comunicati o soltanto di fatti politici
Perché è inutile nascondersi dietro un dito quando si dice l'informazione
Ma perché l'informazione sono i telegiornali
Quando si dice l'informazione
Si dice tutto ciò che si trasmette anche un film serve a informare e a formare l'opinione Claudio
Ridurre e annullare la presenza del servizio pubblico nel nostro Paese per far prevalere soltanto alcuni aspetti del settore privato tiro nulla anzi voglio che ci sia concorrenza
Tra il settore private di settore punta perché allora miglioreranno entrambi anche nella qualità voglio però che non ci sia concorrenza sleale voglio desideriamo che ci sia il massimo di impedita nell'accertamento della proprietà e di limite
Non per fare una per evitare commenti sono stato giustamente detto dalla Corte costituzionale e noi abbiamo detto nega nella legge situazioni di oligopolio nel settore verso una distinzione
E dicendo subito attenzione perché io qui lo dico all'amico al vecchio e carissimo amico Luchetti io ho manifestato qualche perplessità sugli emendamenti Aniasi Aniasi Lupi
Per quale ragione
Perché io voglio sapere chi ha mai pensato quando è stata varata la legge sull'editoria che si potesse varare una commissione di controllo sulla stampa
Attenzione
Noi non possiamo volere il controllo del Parlamento sul privato
E perché noi così segniamo una cosa perché poi c'è anche cioè l'imprenditoria bravissima tutto
Ma poi c'è l'imprenditoria che finisce che vuole l'assistenzialismo dopo un certo e nessuno ha mai pensato
Che il Corriere della Sera che i grandi giornali che quelli che prendano che prendono il contributo da parte dello Stato per questo debbano avere mentre debbono avvenire
Come hanno avuto
Con la istituzione del Garante il controllo
Sulla proprietà ed il controllo delle norme ecco il concetto venuto fuori dalla legge di un organo diverso il quale abbia competenza aggiudicare del rispetto delle norme antistress che sia di grande garanzia di grande capacità e di autonomia nel senso nel senso più assoluto
Perché io credo che noi questo lo possiamo fare poi abbiamo tutti i problemi
E io torno a questi ho voluto dire soltanto quanti barocca un adesso di difesa della RAI può la RAI Due dipende dal ministero del posto dall'alto quindi non è che lo faccio per ragioni di ufficio
E non lo farei neanche per ragioni di ufficio perché ritengo sbagliato che un ministro deve ritenere di difendere sempre qualche cosa che dipenda da lui soltanto perché dipende da cui il ministro in quel momento
Però porca miseria e come quando mi viene uno e mi dice io mi debbo operare vada all'estero
Ecco la stessa storia avviene sulla televisione sulle televisioni ed è andati sia all'esterno di la televisione italiana per i suoi programmi è una delle migliori televisioni dal
Non ravvisiamo soltanto perché l'Italia va box della democrazia chiamati siamo un partito
Io qualche volta ho fatto questa considerazione parlo ripeto da Polito non sia un partito che è stato capace
Di fare inventare la possibilità di persecuzione nel momento in cui ancora al potere di solito
Si perseguitano
Coloro i quali hanno rappresentato un regime nel momento di cambiamento noi abbiamo attraversato nel nostro Paese momenti in cui e a questa persecuzione è avvenuta tranquillamente nel nostro Paese nei confronti di coloro i quali erano nel governo ebbe voi sibila di la televisione ma perché la televisioni giornalisti
Io ho detto tanto perché non è dove solo trova guardate che noi siamo qui prego per cortesia
E europee prima di no no no no no permette
Io ho capito che per te il regime siamo tutti quanti essi siccome siccome però
Ma
Siccome gioco in casa e tra l'altro ti posso dire invero i miei amici napoletani sanno bene
Se io considero
Compartecipi del regime i comunisti del nastro nel nostro per la mia posizione politica e viceversa anche da parte del partito
Quindi voglio dire lasciamo andare queste cose non riceve tante volte ci lamentiamo del contrario con i nostri con i nostri attività possibile poi si inventeranno le intelligenze artificiali come dicono tutte cose che a me non piacciono perché per me la intelligenze umana
E resterà sempre tale
E soltanto umana il primo computer attraverso il quale passa la nostra obiettività è il nostro cervello se intelligenti
E non ciascuno di noi ha la sua mia vita
L'importante è che non ritenga che quella vera vita e in senso assoluto e rispetti le posizioni degli altri poi estremamente difficile una obiettività in senso assoluto a me a me piace quando tutti ripetono
Vogliamo che ci sia la obiettività né che cos'è è la madre parola e qualche cosa di diverso non passa per la interpretazione della intelligenza del giornalista di grande valore come può essere Montanelli ero lo sappiamo bene Voltarelli come la penso dal punto di vista politico
La sua professionalità e posta al servizio anche dei suoi convincimenti e quindi della sua obiettività e della sua capacità di discernimento
Ecco quindi e su questo piano l'importante e e questo è il dato fondamentale e questo è il motivo per cui ci deve essere particolare attenzione delle forze politiche e anche superare è un problema proprio di cultura è un problema di formazione democratica questo il problema dell'informazione come uno dei problemi più delicati della vita democratica del nostro Paese ecco perché poi si dice farete il tre duro non so venduti farà io vorrei voglio che si faccia e per quello che il mio impegno
Ce lo metterò fino in fondo perché questo perché questo avvenga però le responsabilità sono comuni le responsabilità sono nell'ambito della Commissione di vigilanza parlamentare io so che quando ho parlato
Al Senato un giorno fatto addirittura una distinzione tra la maggioranza di governo
La maggioranza parlamentare e il Governo
Qualcuno si è scandalizzato
Rispetto a questo ma non è vero niente non c'è
Per nulla da scandalizzarsi questo è un problema non di maggioranza di governo ma è un problema di maggioranza parlamentare se vogliamo rimanere nelle cose che noi diciamo cioè che si tratti di un fatto
Di rilevanza di rilevanza istituzionalmente ognuno di noi gli interventi li li li vede vivete come vuole
Io una volta ho fatto una battuta quando sento che che c'è un decreto Galasso
Avendo visto il ministro Collotti gli ho detto scuse ma come che c'è un decreto Galasso perché
Se c'è una cosa non delegabile la decretazione
E quindi dovrebbe essere decreto Gullotta
Ma siccome l'amico e collega Collotti è un siciliano sapendo della impopolarità del decreto è stato capace di far prendere il
Il nome il nome amico Galati
Però fatta questa battuta ho detto a me capita di peggio ci si chiama decreto Berlusconi neanche neanche il mio sottosegretario non è passati in via definitiva e la proroga che non riguarda solo Berlusconi
Ma che riguarda tutte quante liti e divisioni che si collegano
In Italia mentre divenuta norma
Quella
Quelle di modifica sulla RAI che io ritengo non modificabili allo Stato
A meno che non ci sia una proposta convenuta perché poi lui ci impieghiamo vendano a legiferare
Dieci anni da settantacinque siamo l'ottantacinque dieci anni per modificare possiamo pronta a modifica di tre mesi quello che abbiamo varato tre mesi fa volesse ucciderlo
Vedremo per quel che mi riguarda io ringrazio di aver partorito un decreto RAI Berlusconi gamba il quale abbia invia Rizzato
Per certi aspetti in particolare per iscriversi su un piano di una concorrenza con il privato se non vi erano le capacità
Le capacità imprenditoriali e manageriali quando io in questi giorni propongo la riforma dell'amministrazione postale
E di trasformare l'azienda postale perché la procura
Perché non è che dico la vostra funzione una voce una bimba riveli ritardo l'incantevole che spedisco io anche quelle che spedisco io e mi sono mi sono domandato mi sono domandato perché questi questo anche perché il tipo di struttura burocratica
Che poteva andare per un certo periodo non va più ora e che quindi la prima cosa che noi dobbiamo fare è la trasformazione in termini moderni
Dell'azienda è quello che abbiamo voluto fare con la RAI in situazione ancora ben se non si ha la capacità oggi sono cadute le mitologie sui sistemi pubblico-privato d'altro la gente giudica dalla capacità e dalla efficienza del servizio quindi noi dobbiamo essere capaci da questo punto di vista di operare questo di operare questo cambiamento quindi io confermo la linea molto ferma e molto decisa da parte
Ecco in questo caso dico del ministro delle poste
Di un sistema il quale si fondi sulla centralità lo ripeto della Rai della radiotelevisione
La quale a mio avviso deve amene
Ha lo Stato le due fonti di entrata il cannone
E la pubblicità
A incapacità della concorrenza
Mentre deve essere capace di operare anche sul piano sul piano della concorrenza l'importante nella diversità di qualità e di qualificazione del servizio che la RAI riesce che la RAI riesce a dare
Io per esempio ho detto subito quando tutti mi guardavano con sospetto che noi dovessimo dare la libertà di informazione una volta stabilite le norme antistress
E ho dichiarato più volte che io sospettavo che non fosse vero che volevano l'informazione
Ma che volevano fare una grande battaglia per accusarci poi di non essere persone coerenti alla costituzione che noi gli avevamo dato l'informazione
Queste io e perché faccio questo cattivo bensì meno proprietà
Per cui
Che evidente non l'ho inventato io il termine cinema in casa spettacoli in casa in cui l'informazione non c'entrava per niente
Oppure bisogna avere in giornalista il quale fa eventualmente questo servizio ma non la redazione
Ma quali vedremo lo faranno se lo fa nel medio per se ci sarà anche su questo piano una possibilità di concorrenza con la RAI televisivo
E qui lo dico subito la disponibilità totale lo dico Bernardi comico Battistutti soprattutto agli autorevoli interlocutori parlamentari da parte mia anche se poi è difficile non e non è manco vero che su questo piano
Eppure vera ragione quando diceva insomma voi venite come maggioranza dalla maggioranza di principio anzi alcune volte riusciamo più a metterci d'accordo per cui viene il sospetto di cui ha parlato
L'onorevole Bernardi a Spadolini pochi sacchetti di accordi ci possono essere all'interno tra le forze politiche mentre qui mi è semplicemente questo tipo di Filosofia e questa e questa volontà
Ripeto come democratici cristiano come mi spot come ministro cerco sempre di fare la mediazione tra le diverse posizioni perché è giusto che il ministro quando opera come tale
Operi
Nella giusta mediazione tra le diverse posizioni perché così si mangerà coalizione da quali una coalizione si rompe
Nel momento in cui una parte vuole imporre escluse con coalizioni e quindi di trovare il giusto punto di mediazione
All'interno tra le forze Paulette questo è uno dei punti più difficile
Però ecco dobbiamo davvero lo dico a Bubbico
Lo dica Bubbico che ringrazio con vivissima particolarità non solo per le belle parole che insieme agli altri colleghi ha voluto dire ma soprattutto per la collaborazione
E vi assicuro quando ho sentito che Stanzani doveva pungere pubblico
Per per stimolare lo non credo proprio che ce ne sia bisogno
Per il suo impegno il lavoro che ha saputo per il lavoro che ha saputo svolgere anche per diciamo l'entusiasmo con il quale ai introdotto i nostri lavoro io mi auguro di poter avere sempre come parte piano del lavoro e dell'impegno che porto avanti in questo momento un collaboratore della lealtà della capacità e dell'intelligenza dell'amico Bubu
Cari amici
Concludo perché non ha mantenuto l'impegno e ve ne chiedo scusa perché la prossima volta giustamente Battistutti e Tanzania normi faranno il riconoscimento che con cordialità perché un po'a voi non vi dovete così allarmare subito Sicilia identici a quelli che combini mi sembrano quasi visto che l'amico Batistuta sì
Ha parlato dopo il pino mi pare
Quasi diamo l'impressione come di essere avvocati
I quali ognuno dei quali fa la sua parte che facciamo poi ciascuno di noi la sua parte ferma
Ma con intelligenza con l'apertura così come è giusto che sia in un Paese che vuole essere un paese veramente democratico io mi ha
Che al di là del di questo ingiusto anche di posizioni diverse che potremmo avere non ci potremmo porre un obiettivo lobby tipo di riuscire su questa materia a legiferare Boy perché se invece noi ci presterei
Rispetto ad alcuni punti sui quali non siamo d'accordo sui quali è giusto fare quello che ha detto Bernard riprendere le posizioni decidere
Perché il nemico più forte della democrazia in Italia quello che i più agisce
Legiferare significa operare una scelta
Una scelta che contro i problemi le indicazioni di grande rilevanza che noi abbiamo dato tutti quanti assieme al settore
Pubblico radiotelevisivo
Io vi ringrazio per la pazienza che avete avuto ma consentitemi
Come ospite insieme a voi di concludere rinnovando il mio cordiale ringraziamento a tutti gli autorevoli ospiti che ci hanno onorato della loro presenza
E diciamo deliziato con la l'apporto del loro pensiero