"Non possiamo stare senza l'incontro con l'altro in carne e ossa". Intervista a Padre Mario Ghezzi

Radio radicale continuiamo a parlare di questa lunga emergenza sanitaria ma lo facciamo da un'angolazione diverso hanno assorbito
Ma prima di presentare il nostro credito ospite mi consento una brevissima introduzione
Appunto una lunga emergenza sanitaria il rischio di assuefarsi a stili di vita
Che potremmo definire de socializzanti dietro angolo
Un futuro prossimo che a prescindere da pandemie potrebbe vedere il prevalere
Di forme di vita magari fatte esclusivamente di smart working delivery acquisti on line insomma
I non siamo contro il digitale il virtuale ma una vita tutta declinata in virtuale priva delle necessario colori umano insomma gabbie più o meno dorate e a volte sia l'impressione di intravedere e bisogna prestare attenzione all'orizzonte un futuro che potrebbe come dire essere un futuro distopico e in tal qual che caso questo futuro distopico e già presente
E con la domanda che verrebbe da fare magari la faremo anche al nostro ospite cose
Progresso quale futuro ma adesso veniamo appunto al nostro ospite di che padre Mario Ghezzi direttore del prime pontificio istituto missioni estere padre Iezzi ben trovato
Buongiorno a lei
E allora io partirei da qui
Lei in un recente articolo
A proposito di stare assieme dichiarato dice di socialità di socializzare l'uomo animale sociale non possiamo stare senza l'incontro con la l'altro in carne e ossa
Se la pandemia non c'ha insegnato questo abbiamo perso un'occasione fondamentale passiamo perdendo questa occasione la pandemica ci ha insegnato questo che cosa che cosa ci è accaduto e che cosa dobbiamo scongiurare
Ma dal mio punto di vista credo che la pandemia c'abbiamo pianto degli orizzonti nuovi perché sicuramente la si alza virtuale è una piazza molto interessante
Banalmente possiamo permetterci di fare incontri se con i partecipanti ieri con partecipanti da Mila no
Canicattini sentore dell'ICI muovere questa cosa sicuramente molto interessante
Non dobbiamo Cipollone cadere nel tranello chi possa farci pensare che quarta modalità possono sostituire l'incontro personale in carne ed ossa alla relazione guardo la parola detta personalmente direttamente in una stessa stancamente sull'uomo credo che questo non debba assolutamente bene
Nei mesi passati si è sentito parlare anche di posizioni soprattutto dirigenti insegnanti quali dicevano che
Come dire la didattica a distanza porta potrebbe addirittura Oporto risulta addirittura migliore della didattica imprudenza
Ecco credo che questa affermazione vada vada seriamente conculca
Io come non essere d'accordo insomma Allende rinvio ci tengo anch'io che sei insomma la scuola bisogna farla qualcuno direbbe tra virgolette già tra virgolette l'Aib però no io io pensavo anche a un futuro possibile che magari a volte sembra intravedere in cui magari si lavora si lavora tutti da casa che magari potrebbe anche coincidere con un futuro di un di ulteriore negazione per certi aspetti anche i diritti dei lavoratori secondo lei non c'è questo rischio
Ma bisogna così capire cosa vuol dire negazione dei diritti dei lavoratori io ritengo che un diritto fondamentale del lavoratore sia quello nell'incontro con il collega
E mi spiego ora dell'incontro col capo e vi spiego perché se entro la dinamica della relazione che s'instaura appunto nell'ufficio nella scrivania accanto piuttosto che sui tavoli di di di riunione è una dinamica come dire non sempre lineare non sempre facile
Ma è anche una dinamica inequivocabile allora gli anni dinamiche molto utili
è una dinamica che spinge a cercare soluzioni nuove soluzioni diverse prospettive nuove che inevitabilmente a distanza
Come vive una situazione che non accade o se accade accade in maniera parziale quindi secondo me primo diritto del lavoratore e questo cioè di poter avere attorno a sé è una comunità che perseguono lo stesso obiettivo
E con la quale vivi e progetta pesa spiegherà vive delusioni
Mille conflitti ma dentro una colica dentro l'obiettivo comune
Chiarissimo
Mi è capitato in questi mesi di sentire a volte seguendo le news su quelle che passano a ciclo continuo magari l'intervento l'esperto di turno
Che diceva ma insomma paia quasi a colpevolizzare lei sa che c'è sul silenzio anche abbastanza drammatica dicevamo per esempio i dati sulla ristorazione ventidue bar e ristoranti
Ventidue mila bar e ristoranti chiusi cinquecento mila posti di lavoro persi al momento solo in questo tetti settore trecentosessanta mila esercizi con bracciali chiusi mi è capitato di ascoltare qualche esperto che ha dichiarato è bella perché o si sono organizzati per la vendita on line ecco però rispetto a questo per una mia sensibilità mi son chiesto nel momento in cui ascoltavo
Ma qual è il futuro che avete in mente quello magari in cui poi si esce per strada quando si esce e abbiamo centri storici e non lo so Richie senza senza insegne e senza vetrine senza senza negozi senza ristoranti senza bar perché tanto è tutto delivery e tutto Wigner e alcuni
Questo
Su questo se secondo lei non c'è un rischio
E poi magari ci sono dei giganti come Amazon
Che rispetto al lavoro a favore la loro forza lavoro Urbe qualcosa volte ci sarebbe da dire
Assolutamente
Credo che il rischio sia sia altissimo
Guardi noi qui al Pime di Milano abbiamo una una libreria che è nata poco prima della pandemia quindi è nata con un grosso atto di coraggio perché aprire una una libreria Milano il giorno d'oggi
Sicuramente un'azione assolutamente controtendenza è così ci siamo trovati con l'allegoria per la svolta
Con la pandemia che è scattata subito dopo con gravissimi problemi economici
Ma non ci godiamo questa cosa eone in ballo un rappresentante di una casa editrice qualche mese fa mi diceva qualche lo vedono tutti che le librerie in centro a Milano stanno chiudendo
E credo che questo sia un fatto le grandi librerie centro vi è uno strano film credo che questo sia un segnale molto molto grave
Perché perché appunto vuol dire che stiamo perdendo la possibilità di vivere dividere la città e quindi dividere vive la comunità di poterci incontrare
Compare un libro su Amazon e compararlo dal nostro vivaio è un'esperienza completamente diverso
Se non non non c'è paragone perché perché scatta la relazione pescata la simpatia perché scatta l'amicizia
E e si fa vivere in un gioco estetico arriverà anche il quartiere
Rischiamo veramente di trovarci dentro contenitori vuoti dove non si incontra più niente più nessuno io credo che sia una prospettiva veramente tragica comicità secche ma che vacche ma consapevolmente contrattacca dal mio punto di vista quindi è una cosa che non possiamo subire
A anche perché verrebbe da dire prima il giro che capiti a tutti noi tutti i giorni
Ormai quando fai una telefonata da utente per una qualsiasi ragione
Devi arrabattarci con voci registrate poi magari dopo un po'se va bene riesce a parlare Kondo umano dall'altro capo del telefono magari però poi ti senti dicerie le risposte standardizzate
Se un Sik Sik come se stessimo diventando dei numeri e basta
E naturalmente questo credo che è più a rischio io vado un po'no un segnale un segnale positivo cioè
Credo che la gente si stia accorgendo sempre di più che c'è bisogno di c'è un grande linea di socialità e l'incontro
E voglio sperare che nella nostra società nostri ambiti comunitari ci sia un risveglio in questo senso è un'esigenza fondamentale queste
Questo momento sta facendo la l'opportuna degli psicologi e diversamente
Ma spero che quarta categoria sia sufficientemente sanzione tanto per centrare la questione per centrare nuovamente il problema
E allora adesso io dalla sua biografia leggo che lei è stato per venti anni circa quattro lustri missionario in Cambogia
Per me Cambogia per per fortuna ci sono storico con la sua ma se penso anni passati un po'di anni fa la Cambogia è stata teatro di uno dei il genocidio peggiori della storia dell'umanità evidentemente sto parlando di Pol Pot
E dei Khmer Rossi allora due domande che c'è ancora presente nel popolo can-can Bolgiano
Io Vibe il ricordo credo inevitabilmente di tutto quello che è accaduto su tutto quello che regime dei campi di di educazione o di sterminio che dir si voglia
Magari vorrei che lei poi ci riferisce un po'anche di questa sua esperienza da missionario in Cambogia
De la memoria c'è la memoria è molto viva
Non tanto perché alcuni ruoli sono sono sono rimasti come Silvio compatibilmente con gli anni dei musei di quanto è avvenuto ma perché questa storia dentro ancora una volta carne delle canzoni
Io sono del mille novecentosessantasette quindi la mia generazione forse ricordava così pochino i primi anni dell'adolescenza
Sono stati segnati dall'esperienza dei Khmer rossi
Ma i sessantenni di oggi l'hanno vissuto in pieno
I settantenni a erano persone se non adulte comunque giovani all'epoca
Che hanno visto sopravvissuti hanno visto le loro famiglie visto parenti uccide i genitori gli ammaccati morti di stenti cose di questo genere quindi c'è
Un anno un'ombra lunghissima
Buscemi di questa violenta che chi ancora profondamente la società cambogiana e di conseguenza anche l'avvio nuove generazioni perché
Le nuove generazioni in Cambogia spesso hanno a che fare con i genitori che sono ancora molto feriti da quella situazione passata e che non sono stati capaci di elaborare o andare oltre
Feriti avrebbe ancora molto vivo non rimarginate
Ferite non rimarginate
Ma l'ultima ultima cosa davvero nel ringraziarla poi non è che al decimo possibilità se le urla di sentirci
Pur
Spesso contra spenta avere speranza essere speranza
Lei e speranza appunto un commento questo spesso contro spento
Ma avere esperanto esserne speranza forse conosce
Come dire un con le devono andare devono andare di pari passo che
Noi siamo speranza nel momento in cui abbiamo speranza nel nostro cuore da qualche parte
è una speranza nel cuore l'uomo comunque l'avete sempre averla deve sempre trovare altrimenti altrimenti disperazione la depressione
Siamo tutti quei manichini Chicchirichì conosciamo se non abbiamo speranza non possiamo non possiamo essere speranza
In alcun modo nella situazione in cui ci troviamo mi permetta di dire che andare da missionario cristiano in una situazione come quella di gran lunga la Cambogia mi ha permesso di poter come dire gli attingerà a quella che è la mia speranza di quella una speranza
Dunque signora risorto chi chi mi accompagna come dire mi dà la forza e il coraggio di andare fino là confida dunque perché Felipe
Senta quella speranza nel cuore probabilmente
In Cambogia o non ci sarei andato conosce al avrei fallito ma
Lei è stato anche in Nuova Guinea non sbaglia ho letto male no no non l'onorevole le sto facendo confusione probabilmente tutte le cose che ho letto sul ho visitato un po'il sito del del prime e allora vogliamo dare un un un in un minimo un riferimento ecco in questo caso un utilissimo on line
Del prime magari anche per sostenere questa organizzazione se si può Pepé immagino di sì per il lavoro che faccio già
Sì sì noi abbiamo abbiamo un sito ieri Milano punto com dentro al quale si trovano diverse proposte culturali di animazione missionaria per caduti ma soprattutto per giovani
Quindi percorsi per i giovani anche esperienze di stage per giovani ancora abbiamo una serie di progetti che sosteniamo in giro per il mondo sono circa canta progetti in diciannove Paesi
E abbiamo anche progetti di adozione a distanza quindi è possibile sostenere un giovane una giovane Paesi in paesi in via di sviluppo a cui noi corriamo forniamo la possibilità di andare a scuola
Grazie a sostegno che alcuni alcuni dando attualmente gestiamo circa dodici mila adozioni a distanza in giro per il mondo
Grazie grazie davvero padre Mario Ghezzi direttore del PIME Pontificio istituto missioni estere
Grazie a lei per attribuire una possibilità