"Le proposte per il Governo dei Progressisti"

Se prendiamo posto cominciamo mi sentite tutti si può
Buongiorno
Un attimo solo perché
Da allora cominciamo questo nostro incontro
Oggi noi abbiamo proposto un confronto
Fra alcune esperienze alcuni esponenti impegnati in questo momento nella Costituente della strada
Soggetti rappresentanti delle forze politiche
Di progresso
Questo perché siamo siamo ben consapevoli lo sappiamo l'abbiamo detto in tante occasioni e lo stiamo sperimentando
Nelle nostre realtà locali nei nostri territori
Che siamo ormai dentro dentro la fase dentro la strada che ci porterà dopo queste elezioni Pons politiche all'apertura della seconda repubblica o della seconda fase della Repubblica come spesso si chiama
Alle nostre spalle se ci guardiamo un po'indietro alle nostre spalle noi gente che ha lavorato in questi anni nelle forme di politicità sociale come spesso la chiamiamo in quelle forme del volontariato e dell'associazionismo di trasformazione che mira la trasformazione sociale quindi hanno pieno ruolo politico
Alle nostre spalle abbiamo una storia c'è una storia ben precisa
Ed è una storia questo è il caso sempre di sottolinearlo perché spesso non appare sulle pagine dei giornali o sotto i riflettori delle telecamere
è una storia che è buona parte buona spina dorsale della storia del cambiamento che è in atto in Italia in questo momento possiamo dirlo senza senza problemi senza problemi di essere tacciati di esso di non essere modesti ma le nostre spalle abbiamo la la la storia di chi ha contribuito a radicare il cambiamento che in questi anni stiamo vedendo in Italia la cosiddetta rivoluzione italiana
Se pensiamo soltanto a quello che accadeva negli anni in cui l'Italia batteva tutti i record negli anni di Tangentopoli
E pensiamo a quello che
Le nostre realtà diffusa nel territorio che erano le le forme di radicamento le forme di partecipazione più diffuse fra la gente hanno costruito
Ci rendiamo conto che abbiamo di fatto costruito il nuovo modo di partecipare un nuovo modo di difendere i diritti soprattutto i diritti dei deboli
Un nuovo modo di costruire un rapporto fra cittadini organizzati e istituzioni a partire dai comuni a partire dal Governo
Locale
Ecco perché insieme abbiamo da un anno a questa parte ma avrei facendo seguito questa tanti anni di lavoro in comune abbiamo costituito costruito uno strumento comune di impegno politico che è la Costituente dalla strada
In questi mesi abbiamo lavorato per due obiettivi io lo voglio ancora una volta sottolineare perché è necessario in questa fase averlo ben chiaro
Per farlo
Farlo capire con grande chiarezza abbiamo lavorato su due obiettivi uno fu era quello della qualificazione programmatica del polo progressista ricordo che quando cominciamo a parlare di polo progressista dovevamo confrontarci con forze politiche a ritroso e ritrosia a discutere con noi di questo tema ma non perché per discuterne con noi i propri Trosa discutere fra di loro di questo tema
Ma avevamo la certezza già un anno è è molto tempo fa che di questo aveva bisogno l'Italia questo era quello che la gente comune chiedeva già da tempo abbiamo cominciato a cercare di qualificare il polo progressista al punto di vista tematica e di contenuti abbiamo lavorato su tanti temi su tanti argomenti scottanti che saranno poi al centro di questa campagna elettorale da nuovo mille novecentoquarantotto abbiamo fatto tante iniziative tematiche oggi negli interventi che seguiranno si terrà conto di queste elaborazioni su questo voglio vorremmo confrontarci con le persone comuni personaggi pollice abbia invitato qui con noi
Abbiamo lavorato anche su un altro versante rispetto al polo progressista abbiamo lavorato perché l'idea di questa aggregazione fosse un'idea di tipo nuovo che superasse il sistema che già era in uso nella Prima Repubblica il sistema del cartello di forze elettorali e costruisce un un vero processo radicato nella società mettendo quindi insieme soggetti elettorali eh espressioni del mondo della politicità sociale quindi costruendo un modo vero movimento progressista nell'Italia
Che si avvia alle elezioni politiche decisive
Ecco dobbiamo dirci molto chiaramente
Che e con questo processo che si vince basta guardare alle nostre spalle l'esperienza delle elezioni amministrative nelle ultime elezioni amministrative
Bisogna dire in molte realtà questo processo si è attivato effettivamente si è proceduto noi abbiamo collaborato in tante realtà si è proceduto attraverso l'elaborazione in comune di programmi e progetti per il governo delle città fra questi soggetti sociali e i soggetti politici si è proceduto insieme molto spesso alla individuazione dei candidati a sindaco
Nelle città questo processo si è effettivamente avviato e i risultati elettorali sono venuti li abbiamo visti tutti
è normale in politica e così alla faccia dice Berlusconi con il processo si vince con il processo sociale si vince senza il processo sociale si può credere di vincere ma poi non sempre si arriva in fondo
Ecco
è chiaro che dentro il sistema uninominale maggioritario e ne abbiamo la prova in tutte le democrazie moderne che funzionano con questo sistema dentro il sistema uninominale maggioritario questo aspetto diventa importantissimo è importantissimo
Per intenderci nelle prossime elezioni sapere in questi collegi molto piccoli in questi quartieri chi andava per le strade che andrà nelle case della gente a parlare a spiegare a entusiasmare sui progetti dei progressisti quale forza veramente sociale sapremo mettere in campo questo è tanto più importante adesso questo sistema elettorale perché il sistema elettorale che richiede radicamento è presenza territoriale vera
Adesso noi abbiamo di fronte
Un appuntamento importantissimo abbiamo il polo progressista che si presenta finalmente unito abbiamo lavorato per questo si presenta finalmente unito all'appuntamento elettorale
In base a quello che ho detto in base a quello che insegna mio detti in questi mesi dobbiamo considerare questa forma di aggregazione un primo passaggio che era forse necessario ma che va superato è migliorato al più presto
Perché bisogna senz'altro pensare a qualcos'altro per far vincere è fare avviare il processo costituente vero nel Paese
Si pone il problema di essere adeguati anche dal punto di vista del messaggio delle proposte di governo ai agli avversari che saranno in campo ecco perché oggi ecco perché oggi ci saranno molti interventi che parleranno ditemi un po'un po'scabrosi se vogliamo spesso per i progressisti nelle campagne elettorali si parlerà di stato sociale si parlerà di antirazzismo si parlerà di pace si parlerà di rapporto fra lo sviluppo economico
Imprenditoriale del Paese e le questioni ambientali
Dobbiamo capire che abbiamo in campo degli avversari che seppure non ben qualificati dal punto di vista del programma hanno un'idea di società che è molto chiara
L'idea di società dei nostri avversari e molto chiare viene recepita con grande chiarezza dagli italiani è un'idea di società anti solidale è un'idea di società dove chi ha degli interessi da difendere interessi più forti comunque li difende
è gli interessi più deboli arrivano sempre in un secondo momento è tutta dentro l'idea dello stato sociale che sentiamo declamare da questi signori l'idea dello stato sociale della redistribuzione quando l'Italia
Sarà di nuovo in corsa quando l'Italia si arricchirà di nuova allora potremo fare lo Stato sociale per ora lasciamo perdere
Ecco
Il nostro problema ecco il ruolo della Costituente alla strada rispetto ai progressisti in questa campagna elettorale sarà quella di fare in modo di incalzare il Polo perché vinca mancanze amo il Polo perché vogliamo che vinca
E perché l'idea di società dei progressisti sia forte sia chiare sia percepibile da tutti gli italiani su certi argomenti non dobbiamo sentirci in imbarazzo i progressisti non devono parlare in maniera imbarazzata di questioni difficili
Ma devono affrontarle a muso duro sapendo anche spiegare che l'idea di società che hanno loro è vincente
E più conveniente per la maggior parte degli italiani
Ecco io finisco rapidamente perché la mia non vuole essere una relazione una relazione ma voleva solo porre alcune questioni e fare un po'di lei specchio sulle cose che abbiamo fatto
Fondando molto queste ultime parole che dico su quello che sta avvenendo in questi giorni
In tutte le regioni d'Italia e nelle realtà locali alla costituente che si stanno impegnando nelle varie regioni nelle varie città
Noi avremmo potuto avremmo voluto fare di questa iniziativa un'iniziativa come quella è la Sapienza con una folla molto più ampio quasi oceanica ma onestamente onestamente ci siamo guardati un po'in faccia negli ultimi giorni abbiamo parlato un po'con la gente e abbiamo percepito una cosa con grande chiarezza abbiamo percepito che il nostro mondo in questo momento si sente caricato di un'enorme responsabilità
Si sente in grado e vuole lanciare un messaggio ai progressisti che è quello di non affrontare in maniera irresponsabile il momento che abbiamo di fronte di finirla subito con i tavoli terminare al più presto e affrontare una battaglia che sarà durissima
In questo momento il mondo dei cittadini organizzati vuole scendere in campo vuole scendere in campo perché la prospettiva dei progressisti deve vincere vuole scendere in campo a determinati confezioni in condizioni di contenuto e di metodo
E quindi saranno decisive le ultime ore e l'impegno nostro e le realtà locali in questo momento è questo saranno decisive le ultime ore per la qualificazione programmatica
è per la scelta naturalmente delle persone che incamerando questi programmi nei vari collegi dobbiamo evitare certamente che poi in campagna elettorale qualcuno ci dica
Che Berlusconi nuovo perché c'ha la società civile nelle liste presa qualche notaio qualche avvocato di più quindi questo sarà molto importante ecco il nostro impegno e questo in queste in queste ore in questi momenti e abbiamo ritenuto quindi opportuno di avere qui un confronto molto più agile e lasciare che sta lavorando nelle sedi locale a lavorare in questo momento non allontanare nessuno in questo momento così importante
L'impegno per i prossimi giorni dovrà essere questo non possiamo negarcelo sarà comunque necessario e questo sarà il nostro impegno anche nei prossimi mesi durante la prossima legislatura
Sarà comunque necessario lavorare con grande forza perché questa prospettiva della forma dell'aggregazione dei progressisti questa prospettiva che diventò la prospettiva basta sociale
Sia una realtà diventi una realtà
Il nostro impegno quindi non si ferma senz'altro qui abbiamo pensato di dotarci anche di qualche strumento di comunicazione un po'più efficiente in un intervento successivo si dirà
Una cosa molto importante che è un'iniziativa che abbiamo preso in queste settimane insieme al salvagente la Costituente alla strada ha costruito un suo mensile il mensile di cultura politica un mensile di comunicazione all'interno di un mondo che a una idea di politica ben precisa e vuole farla vincere
Mensile con il quale noi proveremo anche a rivolgerci all'esterno
Andremo anche in edicola anche se le nostre possibilità sono molto limitate dal punto di vista editoriale contiamo di potercela fare in questa impresa discenda raggranellare un po'di abbonamenti del nostro mondo che è vasto e quindi su questo credo che non ci saranno assolutamente problemi questo mensile si chiamerà sulla strada uscirà come supplemento al salvagente e avrà un suo direttore una sua relazione
Il direttore sarà Filippo Gentiloni comunque non vi dico niente di più perché ci sarà un impegno in intervento specifico che parlerà di questa cosa
Io concludo qui ricordò come andranno i lavori stamattina
Ci saranno degli interventi Illy e gli interventi sono assolutamente liberi fra le persone che sono qui a partecipare senz'altro interverranno alcuni dei presidenti delle associazioni che sono presenti all'interno la Costituente alcuni vedete qui vicino a me
Conteremo gli interventi all'interno di sei minuti
In modo di poter avere interventi più politici e interventi tematici e diano conto delle elaborazioni e la Costituente successivamente daremo la parola agli ospiti politici che abbiamo eh inseguito delle repliche ancora dei promotori della Costituente
Bene sì sì mi ricordavo di di dire a chi è in piedi e qua davanti ci sono posti liberi quindi si può prendere posto e allora a questo punto io darei la parola Paolo Degli Espinosa
Parlo degli Espinosa fa parte della presidenza e Legambiente è promotore della costituente la strada
E vi dirà lui stesso le cose di cui si sta occupando in questo momento
Ci siamo messi d'accordo di parlare pochissimi minuti e quindi scusate se sarò un po'schematico
Il dibattito programmatico come l'abbiamo visto per esempio a Riccione l'abbiamo vista a Roma e in altri posti ha fatto alcuni passi avanti per quanto riguarda le politiche settoriali e cioè trasporti agricoltura Energia eccetera
Ma questi accordi o tentativi di accordò settoriale dovranno fare i conti con queste parole che stanno anche nel documento comune lo Stato centralistico non ce la fa più
è necessaria la ridistribuzione e il decentramento dei poteri per realizzare il più efficace equilibrio tra unità nazionale e sistema delle autonomie locali
Il tema di cui voglio parlare quale come il sistema del decentramento e delle autonomie locali deve agire positivamente sulla questione della conversione ecologica dell'economia non parlerò di questioni settoriali ma parlerò di strumenti d'attuazione
Di rapporti con la società civile con la questione che l'occupazione
E così via
Finora il alle proposte di di Legambiente ben note sono entrate sono sostanzialmente accettata da tutte le forze del polo progressista
Quindi non le ricordo ma invece parliamo di strumenti d'attuazione
E cerchiamo di capire che stiamo discutendo di un nuovo tipo di stato sociale che io chiamerei stato ecologico sociale che non deve essere stata lista che deve essere aperto al ruolo del mercato che la piccola e media industria che deve avere però capacità d'orientamento
Una cosa che distingue sicuramente il tavolo dei progressisti dalle altre forze non è tanto la questione della solidarietà mai la questione proprio dello stato sociale cioè del ruolo
Del ruolo di programmazione e di orientamento ma va anche detto che sotto la parola solidarietà è stato sociale in Italia si sono fatti molti guai
Io ieri a Catanzaro parlando di queste cose in un nuovo gruppo che si è formato ho avuto l'informazione che intorno a Catanzaro sotto le parole è stato sociale intervento al Mezzogiorno si sono spesi centottanta miliardi per fare degli svincoli in cemento armato
Quindi anche quello stato sociale poi mi hanno raccontato altre spesi allora per essere proprio molto netto noi dobbiamo curare la produttività dell'intervento pubblico
La produttività sociale ed ecologica dell'intervento pubblico che i soldi anche animati da obiettivi che non sono di mercato ma sono occupazionali territoriali ambientali di riqualificazione devono questi soldi diciamo così e anche la funzione nella risorsa programmatica pubblicate deve essere investita bene e ci deve essere controllo degli obiettivi un rapporto tra risultati obiettivi allora pervenire subito alla proposta
Io penso che si debba che ci dobbiamo dare l'obiettivo di un regionalismo trasformati Ivo che consideri insieme la riforma istituzionale e quella economico ecologica
Che le due cose non possono andare una da parte una dall'altra che da una parte si parla di non so sussidiarietà di dire che vanno definiti i compiti principali dello stato e gli altri sono delle regioni e sono degli enti locali cosa giustissima
Ma bisogna capire come questa tematica si incrocia con la tematica dell'intervento sull'economia occupazione e ambiente
Io propongo che si discuta di piani regionali di riorientamento dello sviluppo
Che sia uno basati su una strumentazione nuova cioè su centri regionali di raccolta ed elaborazione di dati e progetti
In grado di intervenire soprattutto a favore delle piccole e medie aziende attraverso processi di flessibilità programmata del capitale
E anche i processi anche auto controllati di flessibilità occupazionale Attraverso corsi di riqualificazione e che gli obiettivi di questi di questi progetti siano adeguati alle necessità attuali e alle convenienze aziendali
Credo che un centro regionale di questo genere debba a vere informazioni di di tre tipi principali e le indico a favore della concretezza e cioè che sono interventi sono informazioni sulla domanda
Domanda di merci domanda di servizi domanda di servizi immateriali
Domanda di qualità territoriale quindi domanda anche dalla città dai quartieri domanda dalle associazioni non solo domanda dei singoli non solo domanda
Di tipo commerciale quindi un discorso di selezione raccolta e aggregazione della domanda con in tutte le sue forme un secondo o settore di informazioni deve essere quello occupazionale cioè la disponibilità di lavoro con in tutte le sue forme lavoro professionalizzato e la posso dire la possibilità di corsi di riqualificazione del lavoro in modo da poter fare
Programmazione il terzo settore di informazioni che serve e quello relativo alle tecnologie tecnologie di processo di prodotto e di distribuzione
Che anche vanno considerate che devono avere una dimensione europea
Un centro di questo genere e quindi è un centro aperto alla alla Società civile aperto alla ruolo della soprattutto della piccola e media impresa la base di un di questo programmazione regionale
Di conversione ecologica dell'economia di riorientamento del lavoro e della produzione
Si tratta di una struttura leggera i costi di questa struttura non sono grandissima struttura regionale di questo genere può richiedere cinquanta cento persone perché si tratta
Di si tratta di soprattutto di un patrimonio di informazione e di capacità di Progetto
E per quanto riguarda le risorse finanziarie si deve puntare sulla riallocazione delle spese sbagliate degli interventi emergenziali di tutto lo spreco dovuto alla mancata programmazione e alla mancata verifica dei risultati
Credo che su questo tipo di strumentazione
Vada anche fatta affluire la disponibilità di fondi per l'occupazione perché se non si vuole fare un'occupazione un discorso assistenziale conviene che i fondi che si vogliono destinare o l'occupazione
Al principio anche della della del diritto a una minima occupazione per tutti è un livello almeno un minimo d'occupazione per tutti devono affluire a centri di riorientamento dello sviluppo questo è il discorso di un regionalismo trasformati Ivo con un radicamento nel territorio poi se ci saranno domande osservazioni eventualmente ne riparliamo
Età momento ma i i i pochi minuti li abbiamo finiti grazie
Grazie a Paolo che ha saputo sintetizzare velocissimamente allora prima di dare la parola Chiara Ingrao che
Parla a nome di una serie di associazioni pacifiste altre che sono in stretto contatto con la Costituente che hanno elaborato una proposta rispetto alle questioni alla questione importantissima e che in questi giorni
è al centro delle nostre preoccupazioni che la situazione della ex-Jugoslavia
Prima di darle la parola lei spiegherà bene
Il contenuto nel suo intervento io vorrei dire che sono qui presenti Walter Veltroni intanto Ferdinando Adornato Rino Serri ce Rino Carriglio lì dei cristiano sociali attendiamo Mattioli
Per la Rete Orlando ha fatto sapere che non sarà presente ma sarà sostituito da Laura Giuntella
A questo punto do la parola Chiara Ingrao
Le associazioni firmatarie del documento del più illustre però è che si chiama Bosnia Erzegovina un percorso di pace sono associazione per la pace Arci ACLI a sinistra Beati costruttori di pace
C i PACS convenzione per l'alternativa Gruppo Martin Buber Ebrei per la pace Legambiente senza confine Servizio civile internazionale
E stiamo raccogliendo le adesioni di altre associazioni
E gruppi abbiamo anche prodotto un appello unitario per la mobilitazione nei prossimi giorni che ha sottoscritto anche da CGIL CISL e UIL le con cui avremo nei prossimi giorni un incontro per elaborare ulteriori iniziative comuni
Il tema di cui parliamo di compare periodicamente spesso nella forma dell'orrore più che del ragionamento sui media compare ancora troppo poco purtroppo nel dibattito politico su come si dovrà governare l'Italia
Le nostre proposte hanno l'ambizione di essere proposte del governo
E di iniziare a riempire quel vuoto che è stato in questi anni la politica estera dell'Italia
Nelle prossime settimane produrremo una proposta analoga sul tema del contributo dell'Italia al processo di pace in Medio Oriente che è un altro dei terreni su cui chiediamo crediamo si debba riqualificare un una futura politica estera del nostro Paese
Queste nostre proposte il documento tra l'altro in distribuzione per chi fosse interessato a leggerlo hanno una caratteristica di fondo non nascono da una elucubrazione nascono da un esperienza sul campo
Abbiamo avuto in questi anni di guerra più di dieci mila volontari che si sono legate nell'agire nelle diverse zone della ex Jugoslavia
D'duecento gruppi di solidarietà di pace si sono raccolti nel Consorzio italiano di solidarietà abbiamo ottenuto attraverso questo lavoro anche un riconoscimento istituzionale con un elemento profondamente innovativo rispetto alla pratica istituzionale italiana che il tavolo di coordinamento fra governo
Enti locali sindacati organizzazioni pacifiste del volontariato che si occupa di tutti gli aspetti
Della solidarietà
E degli aiuti
Quando quindi si domanda dove sono i pacifisti e si cercano i pacifisti sulle piazze d'Italia e ci si stupisce che non c'è un grande corteo a Roma noi rispondiamo andate lì a cercare nelle strade della Bosnia Erzegovina andatevi a guardare la cartina della Bosnia Erzegovina della ex-Jugoslavia e verificherete che non c'è zona del conflitto
Dove le i movimenti pacifisti e della solidarietà gli italiani non abbiano costruito solidarietà
Intervento umanitario iniziative di pace reti di relazioni su su come intervenire che cosa fare per fermare il conflitto la nostra impostazione nasce da questo lavoro sul campo e da parte da questo lavoro sul campo matura una critica profonda rispetto al modo in cui si è mossa l'Europa e la comunità internazionale
Noi ci siamo coinvolti nel conflitto l'Europa agito secondo i suoi propri interessi e si è mossa tardi e male noi ci siamo misurati con la dinamica della complessità
L'Europa e la comunità internazionale continuano a proporre un approccio dall'alto
E costruito a tavolino
Le trattative di Ginevra hanno a tavolino costruito delle proposte sugli assetti finali della Bosnia Erzegovina dei piani che accettavano in principio degli Stati etnici e della spartizione etnica e che tra l'altro venivano regolarmente stracciati sul campo quando non diventavano addirittura l'occasione per nuovi per nuovi scontri in quanto si tendevano a rischio ridefinire i confini sul campo
La stessa assistenza umanitaria è stata programmata da Ginevra spesso lasciando intere zone scoperte accettando il taglieggiamento dei militari sul campo
Le proposte quando finalmente ci si sveglia e noi diciamo bene che finalmente si sveglia e si batte il pugno sul tavolo le proposte di intervento che si pranza non sono ancora una volta programmate dall'alto i bombardamenti dall'alto di alcune postazioni militari in questi giorni si sta cercando in tutti i modi su questa ipotesi dei bombardamenti NATO di trascinarci in uno scontro ideologico tipo quello della guerra del Golfo
Chi è a favore o contro l'uso della forza giusto non è giusto
Che la comunità internazionale imponga il diritto con la forza
Noi non ci staremo a questo gioco questa è una guerra diversa le critiche che noi che trovate espresse nel documento a quella modalità di intervento il bombardamento delle postazioni attorno a Sarajevo sono critiche rispetto a quello strumento
Non riguardano invece una un uno schieramento ideologico che non ci corrisponde però poi invece al merito su quanto sul modo in cui noi pensiamo si debba intervenire le nostre critiche sulle ipotesi di bombardamento delle postazioni attorno a Sarajevo sono in primo luogo che queste sono postazioni mobili e che pertanto bombardarono alcune non significa assolutamente togliere l'assedio Sarajevo poiché potrebbero essere nascoste facilmente sostituite spostate in zone densamente abitate da civili e quindi un Montbard amento produrrebbe ulteriori massacri sono critiche che riguardano la complessità dei fronti di lotta e pertanto se si bombardano i serbi che assediano Sarajevo cosa succederebbe delle popolazioni ma musulmana assediata dai serbi a Tuzla non sarebbero oggetti di massa prive di ritorsione
Riguardano il rischio di ritorsioni dei casi contro i caschi blu e quindi che vengano ritirati caschi blu lasciando totalmente inerme la popolazione riguardano l'esistenza di altri fronti di conflitto
E di altre accetta città assediate come mostra che sono assediate
Non dai serbi ma dai croati e che pure soffrono stesso martirio della città di Sarajevo
Che cosa proponiamo noi invece non di fare nulla di stare a guardare noi proponiamo un intervento radicalmente rovesciato e che agisca dal basso sul territorio del conflitto e che pertanto costruisca interni nelle diverse zone della Bosnia Erzegovina un intero intanto ha una presenza integrata che cosa intendiamo per presenza integrata noi chiediamo che questa presenza sia in nove zone e che pertanto non ci si fermi alle sei zone dichiarate protette dall'ONU e tra l'altro sono dichiarate perché per esempio ad Orazio dichiarata zona protetta non c'è nemmeno un casco blu
Così come Mostar non è stata dichiarata zona protetta e anche a Mostar non ci sono i caschi blu che sono a Medjugorje al di fuori di Mostar stringo
In in queste zone noi proponiamo una squadra di negoziatori che agisca zona per zona di negoziatori politico diplomatici riportando il negoziato sul terreno e che ne Gavazzi intanto a partire dal cessate il fuoco dall'apertura
Dei corridoi umani umanitari sul campo secondo una logica di zona e non come hanno fatto finora le Nazioni Unite trattando per strada con la banda di militari che rifermare lasciandosi taglieggiati da loro
Integrata con una presenza molto più massiccia dei caschi blu noi vogliamo che ci siano anche delle forze armate in Bosnia Erzegovina difendere la popolazione dal massacro ma queste devono stare a difenderla sul terreno servono molti più caschi blu va esteso il loro mandato non solamente ad accompagnare i convogli ma difendere la popolazione a a garantire l'arrivo dei soccorsi a fare un'opera di monitoraggio delle violazioni dei diritti
Civili e umani e quindi questi che questi caschi blu vanno anche meglio equipaggiati e me e dotati di mandanti più adeguati
E infine una organizzazione molto migliore integrando questi livelli diversi livelli dell'aiuto dell'intervento umanitario su questo noi diamo priorità alle città dimostrare di Sarajevo
E credo che tutti ci dobbiamo dire che gli spiragli che si sono aperti a Sarajevo
Vanno mantenuti aperti a tutti i costi e che nei prossimi giorni anziché perdere tempo in discussione ideologici ideologiche su bombardare sì o no sarebbe il caso che tutti ci dessimo da fare
Perché nella città di Sarajevo vada in porto l'operazione di allontanamento delle postazioni militari
Di di questo inizio di tregua di smilitarizzazione della città ponendo la città sotto controllo ONU e proponendosi di fare un'operazione simile su Mostar questo deve essere il nostro obiettivo
Che non basterà perché dobbiamo sapere che sarebbe solo un primo passo verso un percorso di pace che sarà lungo e complesso
Sul quale è necessario un impegno anche del governo italiano nell'ultima pagina del documento io non ho più tempo per illustrarle non lo faccio
Noi abbiamo proposte molto precise anche al governo italiano
Sia sul piano politico e diplomatico sia sul piano dei suoi doveri
Nell'assistenza umanitaria nell'accoglienza dei profughi in tutte le piccole cose che noi non ci vergogniamo di fare anche se sono piccole
E se sarebbe il caso che un Governo invece di dire grandi parole sapesse fare anche le piccole cose sapesse riformare le leggi che vanno riformate sapesse investire
I denari che vanno investiti e che invece ancora nell'ultima finanziaria abbiamo dovuto faticosamente strappare perché se no
Non c'era nemmeno il capitolo degli aiuti crediamo che su questo ci si ci si debbano dare non solo risposte appassionate su quanto siamo sdegnati del massacro ma risposte concrete su cosa si intende fare per fermarlo
Grazie grazie abbiamo voluto abbiamo voluto vedete dare spazio a a questo documento a questo appello perché anche andando qualche minuto in più perché in questo momento no no no non deve chiedere il permesso perché in questo momento le questioni di cui abbiamo parlato sono veramente al centro devono essere al centro dalla nostra attenzione per questo che abbiamo voluto comunque inserire questo intervento perché ci pare molto importati sono qui presenti i rappresentanti delle associazioni che hanno sottoscritto questo documento c'è anche don Albino Bizzotto di Beati costruttori di pace lo salutiamo se vorrà inseguito intervenire ci farà anche molto piacere
Bene allora
Riprendiamo la serie dei nostri interventi tematici
E politici io do adesso la parola Giampiero Rasi Melli che sapete il presidente dell'Arci nazionale ed è uno dei promotori della costituente della strada
Abbiamo voluto questo incontro con un incontro di confronto Franco e serrato tra le forze del polo progressista
E quelli che sono stati gli animatori della costituente della strada che non è un intergruppo in per l'appunto
Non è un tavolo di forze formalmente ufficialmente rappresentate ma raccoglie l'iniziativa la spinta la provocazione di tante persone che lavorano corresponsabilità dirigente o non all'interno del movimento associativo del volontariato Italia
Allora
Se diciamo vogliamo dar conto
Dell'intenzione diciamo che abbiamo messo in questo incontro
Io credo che dobbiamo porci delle
Del POR dobbiamo porre in discussione dobbiamo porre i nostri interlocutori delle domande dei quesiti piuttosto precisi
E io ne pongo essenzialmente due
Il primo
Noi abbiamo un fronte progressista
Un'alleanza progressista
Che finalmente si è costituita la nostra valutazione io credo da questo punto di vista di poter riferire una valutazione piuttosto omogenea ma anche incontestabile
E che si è costruita un'alleanza progressista
Essenzialmente fondamentalmente a questa fase partitica cioè un tavolo di forze politiche di partiti che si sono messi d'accordo per costruire per fornire
Lo strumento al Complesso dei cittadini
Che sono schierati che pensano di schierarsi che pensano di utilizzare la cultura progressista per costruire una svolta nella vita del nostro nel nostro Paese
Questo non è
Tutto ciò che noi abbiamo desiderato indicato essendo tra i promotori
Del lavoro volto a costruire l'alleanza progressista del nostro Paese
Ma è il risultato più importante che abbia
Sul quale dobbiamo lavorare col quale dobbiamo lavorare che deve essere strumento capace di suscitare un grande impegno dei cittadini dei progressisti italiani per vincere questa battaglia e allora le questioni che pongo sono due
La prima
La prima è un appello e un messaggio
Fateci fare la campagna elettorale cominciamo questa campagna elettorale
Questo deve essere un appello pressante alle forze del tavolo dei progressisti ed è un appello pressante che rivolgiamo a tutto l'associazionismo italiana
Perché dentro questo confronto elettorale ci sono delle ragioni
Per tutti coloro che hanno
Svolto il loro impegno in questi anni nei movimenti di solidarietà nelle forze dell'associazionismo del volontariato che sono direttore come dire ragioni di di esistenza di sopravvivenza di questa grande energia di solidarietà nel nostro Paese
Perché
Come si dice la destra non ha bisogno di molti programmi di fronte a una crisi di questo tipo del nostro Paese la destra si definisce in quanto tale e come vediamo
Come dire sono in grado di mettersi d'accordo non essendo lo formalmente non essendolo
Diciamo concretamente l'Alleanza Nazionale di Fini la lega di Bossi e quant'altro
E però alcuni punti irrealtà del programma comune della destra sono molto chiare
E per esempio vi sono una serie di indicazione
E di punti programmatici
Che indicano nettamente l'idea di un tailleur indiscriminato dello stato sociale
Di una prevalenza della logica del liberismo selvaggio sulle ragioni della solidarietà
Che per esempio rispetto a energie forse organizzazioni come quelle che noi rappresentiamo esperienze concrete come quelle che noi rappresentiamo
Sia un atteggiamento di questo tipo queste esperienze possono sopravvivere se sopravvivono dentro una logica marginale e residuale dello stato sociale
E cioè se sopravvive il peggio della nostra esperienza
Quelle sempre l'esperienza dell'essere come siamo stati in tanti casi tappe tappabuchi delle carenze
Delle
Incapacità amministrative delle amministrazioni locali o delle amministrazioni statali sono dei vuoti di presenza dello Stato
E in questo senso verrebbe impedita quella che è la spinta maggiore che è venuta da tutti questi movimenti in questi anni di crisi quella cioè di essere protagonisti di una riforma dello Stato sociale
Di una riprogettazione dei servizi sociale nel nostro Paese di una ripresa riprogettazione della di tanti momenti della vita quotidiana di relazione nelle nostre nelle nostre città
Quindi noi abbiamo ragioni come dire fortissime da spendere dentro questa campagna elettorale ma la domanda è
Riusciamo a partire per questa campagna elettorale ce la fate fare questa campagna elettorale bisogna che si dia un taglio
Anche alle
Alle trattative difficili legittime perché è molto difficile è comporre una cultura un programma dei progressisti nel nostro Paese dopo tanti anni di discussioni politiche anche di frantumazione della vita della sinistra delle forze di progresso del nostro paese ma credo che questo sia un punto importantissimo adesso oggi noi dobbiamo poter cominciare
Ad avere diciamo un confronto serrato tra i cittadini sulle grandi questioni che individuano ormai chiaramente le opzioni di conservazione
E le azioni
Che sono proprio di uno schieramento di una forza progressista sui temi dell'occupazione del fischio dell'ambiente dello stato sociale della riforma regionalista dell'informazione trasparente e pulita nel nostro paese non c'è nessuno che non abbia capito
Dove sta la sino dove sta il cavallo
La necessità e quelle di andare ad un confronto su questi temi
A spostare posizioni
A costruire un movimento di massa
Volto ad ottenere per il nostro Paese uno svolto democratica più aperta e non un restringimento autoritari una democrazia autoritaria il mio amico Giovanni Moro giorni fa
Ha dichiarato al giornale fatto un articolo delle interviste ha detto che il partito di Berlusconi è partito di plastica sono d'accordo con lui
Ma non è un partito finto è un'opzione vera quella che si propone una società italiana di restringimento autoritario di semplificazione dalla vita democratica del nostro Paese vale la pena
Mettere in campo tutte le forze necessarie in questi giorni per costruì una risposta democratica e questa deve essere la campagna elettorale dei progressisti
Ma bisogna cominciare e la seconda cosa che ne consegue che dobbiamo guardare anche oltre questa campagna elettorale e allora io credo che noi dobbiamo riproporre qui oggi
Quella che è stata una richiesta della costituente della strada dall'inizio
Cioè che il modo che noi abbiamo di immaginare l'alleanza dei progressisti
Io credo che sarebbe molto importante se durante questa campagna elettorale dal tavolo dei progressisti
Venisse un impegno
Per convocare immediatamente dopo le elezioni e comunque dentro quest'anno una convenzione nazionale dei progressisti
Dove non vi siano
Soltanto come dire
Liste da formare o accordi elettorali da prendere ma vi sia la possibilità di mettere a confronto le grandi energie culturali e politiche la grande rete di esperienza
Consentire di dire dell'umanità progressista del nostro del nostro Paese
Che qualcosa che va molto al di là degli schieramenti politici che qualcosa che può fondare una stagione dei progressisti italiani che noi speriamo che sia stagione di governo ma una stagione di unità
Dei progressisti italiani
Questo lo spirito con la quale si è costruito con il quale si è costruito la Costituente della strada credo che per questo noi lavoreremo ancora per molto tempo
Battendo su questo punto su questo versante che innanzitutto quello di costruire una cultura unitaria dei progressisti italiani e trovare le sedi per cui questa si possa esprimere liberamente
Grazie
Allora per le persone che sono in piedi ricorda ancora che non molte ma una decina di sedie libere qua davanti sono rimaste quindi se qualcuno vuole sedere lo può anche fare
Se preferite stare in piedi stata in piedi do adesso la parola a Beppe Lumia
Che è presidente del movimento di volontariato italiano
Con lui continuiamo ancora la serie degli interventi che spazio da questioni tematiche a questioni più generale e l'impostazione del lavoro del polo progressista seguiranno altri interventi sulle altre questioni contiamo di dare la parola agli invitati
Fra all'incirca una
Venti Tina venticinque Ina di minuti Beppe
Ma penso che in questo particolare momento dobbiamo
Sicuramente fare in fretta ma il tempo non è solo velocità sbrigarsi chiudere fare gli accordi e procedere con lecitamente il tempo e anche Progetto
E quotidianità e passione il tempo è anche motivazione
E Scelta sono contenuti il polo progressista si deve interrogare su questo il tempo che sta utilizzando lo utilizza per mettere in campo queste dimensioni oppure no
Ho l'impressione che stia riducendo molto l'idea del tempo nella politica e la stia troppo buttandomi in quelle classico angolo di organizzazione di ceto
Di accordi di veti di Paure e di ritardi
Il tempo è una cosa molto PI ampia
Non è una cosa lineare sicuramente ha tanti volti ma anche tante altre dimensioni allora è importante che il polo progressista utilizzi questa dimensione del tempo che vive nella quotidianità che vive nel cuore nella testa di tanti cittadini
Di tanti imprenditori di tanti lavoratori disoccupati di tanti cittadini che si organizzano nella società civile col volontariato nella promozione della pace e dell'ambiente e dei diritti
Io so ho sentito abbiamo ascoltato i soggetti quelli più tradizionali quelli politico elettorali che organizzano il polo progressista ha visto che nelle loro dichiarazioni anche nella carta di intenti la Magna Charta che hanno elaborato ci sono tutti questi contenuti ci sono spazi Buoni positivi ci sono valori che si mettono in campo e che esprimono la storia e che esprimono anche percorsi non solo di ceto ma soprattutto di contesto sociale e culturale
Io ecco però in questo mi rivolgo anche direttamente a quelli che sono presenti qui e anche a noi lo dico a tutti noi lo dico a Veltroni o dico Adornato Serra serve lo dico anche a Cavicchioli per quelli che già ci sono e per gli altri che adesso arriveranno ma la coerenza la coerenza e più importante degli annunci di cambiamento
Il cambiamento deve essere esperienza vissuta
Deve essere pratica quotidianità verifica possibilità di potere tutti dare un contributo se invece noi pensiamo un polo progressista che annuncia il cambiamento
Ma poi ecco nella pratica poi nella quotidianità dei comportamenti dei linguaggi del tempo che si utilizza delle mosse che si mettono in campo delle denunce che delle proposte che si fanno se non c'è questo
Allora ecco che partiamo male partiamo male e non siamo all'altezza della sfida di oggi
Che non è solo battere Berlusconi Fini la lega ma è quello di dare al Paese un processo costituente
Pesa ha bisogno di un processo costituente il polo progressista deve dimostra
Con valori contenuti e con metodi più forti di quelli che possono garantire il Polo di destra oppure il Polo che ancora non si capisce cosa vuol fare quello di centro allora il tempo dei metodi e dei contenuti
è il tempo dei metodi e dei contenuti
I metodi
Non dobbiamo negarci nessuna responsabilità
Le nostre attività il nostro impegno sulla strada
Non può negare responsabilità ruolo a chi in questi anni si è organizzato nelle forme nella forma partito e ha tentato di rinnovare questa forma non può negare responsabilità il ruolo a chi ha organizzato nuovi soggetti politici assolutamente non dobbiamo negare responsabilità ma dobbiamo chiedere un di più di responsabilità
E viceversa penso che anche questi soggetti non debbono negare responsabilità ma debbono sfidare sfidare
E anche chiamare in campo con un rapporto alla pari e trasparente quei soggetti della società civile organizzata che in questi anni hanno espresso valore contenuti ma hanno anche espresso politicità
Hanno espresso una dimensione politica intorno ai contenuti e valori che abbiamo realizzato giorno per giorno è continuamente
Quindi niente negazione di responsabilità questo è un metodo importante che ci dobbiamo dare in questi giorni e che può risultare determinante anche per porre il Paese nelle condizioni di vivere una fase costituente alta e di viverla nel gioco politico nella raccolta nel consenso e anche nel battere positivamente ecco il Polo di destra il polo di destra c'è anche una questione di contenuto
C'è anche una questione di contenuto
Non dobbiamo inventarci contenuti
Non dobbiamo inventarci contenuti
I contenuti si possono inventare a tavolino e anche utile che si chiamano alcuni esperti si chiudono in una stanza no e per alcune ore
E così gli si chiede di sprechi e di il pigliare il proprio cervello bello fare tirare fuori attraverso una bella spremitura alcune forti che possono raccogliere quel consenso questa la cosa da fare i centri studi è tutto lavoro che bisogna sicuramente utilizzare ma ci sono dei contenuti alti che in questi anni già si sono affermati
Che fanno parte già del patrimonio civile del nostro Paese e che Polo progressista deve avere il coraggio di assumere sulla pace
Non è che che diamo qui di Vigliano alcuni esperti avventarsi alcune teorie nuove per riuscire affrontare questo problema dobbiamo chiamare chi già verificato ha fatto degli errori ha camminato ha sperimentato ha visto che alcune cose si possono fare al treno come nell'arcipelago
Dell'impegno per la pace e questa are tira fuori alloro come stanno facendo quelle idee che Polo progressista deve assumere
Contenuti debbono camminare con debbono camminare sulle spalle sul cuore sulla testa dei soggetti che già lavorano su questo tema
Così bisogna fare sull'informazione così bisogna fare sulle politiche sociali guardate che su questo tema il polo progressista può prendere dei grossi abbagli
Può o avere paura
Avere paura
Magari dimostrarsi più del polo di destra disposto a smantellare lo Stato sociale oppure ripresentare ricette stupide calate dall'alto del tutto inutili per affrontare il problema dei quartieri delle città per affrontare prove della sanità per affrontare il problema della prevenzione in tutti i vari campi ci sono dei soggetti
Che già hanno fatto questo lavoro in tanti e tanti anni di lavoro che hanno fatto degli errori incredibili nostro mondo dove provengo io centinaia e centinaia di gruppi di volontariato
Errori incredibili guardare hanno fatto hanno anche sperimentato cose straordinarie positive allora non bisogna inventarsi una ricetta sullo stato sociale bisogna fare esprimere sfidare questi soggetti a tirar fuori quelle idee
Realistiche quelle idee vincenti che sono in grado realmente di risolvere il problema e farle assumere a programma di fondo del polo progressista
E potrei continuare sul tema anche qui dell'informazione e dell'ambiente però ecco su un punto
Invece vorrei richiamare stranamente magari qualcuno può pensare da uno come me che viene dalla strada del volontariato le micro e piccole imprese
è un punto importante
è un punto importante
Il polo progressista perché si attarda
A sfidare questo soggetto soggetto che raccoglie quasi il novanta per cento dell'economia del nostro Paese
Una realtà delle micro e piccole imprese che purtroppo in questi anni
Si sono percepiti si sono organizzati in modo corporativo subalterno spesso collaterale spesso collaterale ai soggetti tradizionali della politica
Bisogna invece anche loro chiedere un di più non negare loro responsabilità e chiamarla scendere in campo come abbiamo maturato una in questi anni di volontariato siamo anche soggetto politico autonomo non quindi trippa per qualcuno che vuole venire a pascolare nelle nostre praterie devono essere chiamati anche l'ora scendere in campo e a produrre in base all'esperienza che hanno maturato in questi anni quelle dei forza che ci consentano di sfidare
Il polo di destra e realizzare quest'alta fase costituente della vita democratica del nostro Paese
Le micro e piccola impresa abbiamo imparato sul territorio e sui quartieri che hanno un accesso al credito disastroso disastroso
Hanno una impossibilità di esercitare innovazione tecnologica Annona difficoltà fortissima per sviluppare commercializzazione dei prodotti hanno una difficoltà fortissima per accedere al sistema della formazione professionale
Subalterno clientelare utilizzate mortificato dal vecchio sistema politico bene allora bisogna chiamarle a scendere in campo
Allora bisogna rivolgere un appello a un di più di responsabilità e non bisogno di rizzare anche lì
In modo corporativo lobbistico venite con noi che poi vi daremo una mancia in più rispetto a quello che ti può garantire Berlusconi al polo di destra devono essere soggetto politico che scendono in campo direttamente alla pari
Con i soggetti politico-elettorali e debbono uscire fuori da quella logica corporativa minoritaria
Che in questi anni l'hanno caratterizzato e dare un contributo forte a cambiamento del nostro Paese
E lo dice una realtà che viene dall'esperienza del volontariato perché riteniamo anche su questo punto il tema del lavoro deve realmente vedere in campo dei nuovi soggetti
In questo modo arrenderemo anche credibile la riconversione ambientale
Del nostro sono apparato produttivo renderemo anche credibile le grandi proposte di riduzione dell'orario di lavoro le grandi proposte di ridefinizione del mercato di lavoro delle flessibilità e degli accessi a questo mondo soprattutto nelle realtà del Mezzogiorno dove tanti giovani e tante donne non assaggeranno mai il bene il valore e l'esperienza del lavoro
Il polo di destra il polo di destra
Bene dobbiamo spiegare del polo di destra non è in grado in questo particolare momento per come si sta organizzando di fidarci per realizzare una fase costituente ampia forte per il tipo di democrazia che sta mettendo in campo una fase costituente ha bisogno di una democrazia aperta
Partecipata responsabile coinvolgente non mi pare che la lega l'MSI lo stesso Berlusconi per come si sono accordati
Per il metodo che hanno utilizzato in questo particolare momento avete visto no
Terre le proposte che loro mettono in campo quando Berlusconi seleziona
La propria organizzazione politica non in base a un mettersi insieme definire valori obiettivi ma la selezione avviene intorno al proprio interesse
E intorno alla capacità di saperlo scimmiottare in termini televisivi allora capite che lì ci sta dietro un'idea una pratica della democrazia che non può portare niente di buono rispetto alla fase costituente che il nostro Paese deve vivere
Quando la lega svende il proprio patrimonio culturale progettuale discutibile per un accordo elettorale
Tattico con Berlusconi quasi d'arrendersi popolo mercenario per un imperatore che vuol conquistare il territorio italiano e così anche il movimento sociale nelle nostre regioni del sud allora lì
Ecco che diviene evidente
Comprensibile eh percepibile immediatamente un'idea di democrazia che non è in grado in questo particolare momento di regalare oppure di far vivere al nostro Paese una fase alta
Della nostra democrazia in momento costituente bene
Allora popolo progressista
Ampio articolata utilizziamolo tutto non facciamo il gioco delle parti il volontariato che recrimina o pensa di fare qualcosa il volontariato per quanto mi riguarda è un soggetto autonomo e al di fuori delle logiche di schieramento
è un mondo che realizza esperienze e valori e che produce una propria politicità invitate a questo senso di responsabilità a tutti gli altri soggetti un po'più di coerenza
Nessun appella popolo alla gente credibile in termini di dichiarazione di intenti come è stato fatto se poi in questi giorni la scelta dei candidati l'organizzazione
Della campagna elettorale la scelta dei contenuti viene fatta semplicemente affidandosi al proprio ceto per quanto bello straordinario in alcuni casi se poi viene fatta chiamando alcuni esperti nel chiuso di una stanza facendoti facendogli tirare fuori delle ricette se invece questo popolo progressista sarà tutto chiamato un di più di responsabilità in modo trasparente
In modo percepibile partecipato allora avremo una realtà forte e capillare
In grado di sfidare la lega in grado di sfidare e ti far tirar fuori tutte le ipocrisie e tutti i limiti che nel polo di destra c'è sfiderà quel polo asfittico di centro
E potrà candidarsi finalmente non possiamo più aspettare a quel governo del paese che tanta povera gente che tanti onesti lavoratori che tanti imprenditori si aspettano finalmente di poter realizzare
Grazie allora abbiamo ancora
Tre interventi
Di contenuto rispetto a elaborazioni tematiche vanno effettuate in seminari nel corso dell'anno passato
Do la parola intanto a Giampiero Cioffarelli
Tempio Gioffredi presidente nero e non solo
Io ribadisco ancora anche se non non dovrebbe più essere necessario l'abbiamo detto tante volte che i promotori della costituente la strada sono promotori della Costituente sempre a titolo personale
La costituente la strada non è un'unione delle associazione una intera associazione ma è un movimento promosso da persone
è chiaro quindi che io qualifico sempre le presenze perché le persone che fanno parte la costituente la strada non sono i cittadini qualunque ma sono persone che vengono da percorsi ben definiti da culture ben precise da esperienze di partecipazione ben individuate
è necessario fare questa precisazione sempre per chiarezza
Della nostra impostazione anche per gli amici della stampa che sono presenti
Do la parola Giampiero Cioffarelli
Sì io sarò sarò brevissimo
Voglio dire noi a partire dalla dal processo di costituzione della costituente della strada abbiamo attivato nel mondo dell'immigrazione dell'associazionismo dell'immigrazione un processo che ci ha portato la settimana scorsa a Firenze in un a a confrontarci in un'assemblea indetta dalla Costituente della strada e da un centinaio di firma pattuglie firmatari di un appello che partivano appunto dall'esperienza del dell'associazionismo degli immigrati
A Firenze sono emerse delle cose Emerson essere delle proposte di contenuto delle proposte di governo delle proposte
Che chiediamo vengano assunte dal dal polo progressista l'esperienza appunto da cui proveniamo
L'esperienza
Da cui provengono tutti i
Costitutori fondatori della costituente della strada
Ma è anche il processo diciamo che si è attivato nella scorsa legislatura dell'ambito dell'esperienza del Patto per un Parlamento antirazzista
Che ha visto le più importanti associazioni antirazziste in Italia a confrontarsi sul terreno sul terreno dell'elaborazione legislativa insieme a moltissimi parlamentari riuscendo ad ottenere anche delle delle importanti vittoria sul terreno diciamo del del della riflessione sulla sulla legge sulla legislazione esistente nove a Firenze abbiamo posto un problema è poniamo un problema al al polo progressista
I temi relativi all'immigrazione sull'immigrazione la sinistra e sicuramente notevole ritardo un ritardo politico un ritardo culturale
Le ultime elezioni amministrative hanno dimostrato che anche gli schieramenti progressisti nelle città non hanno fino in fondo assunto le vicende legate all'immigrazione spesso abbiamo lasciato l'immigrazione alla propaganda xenofoba alla propaganda semplicistica del della destra credo che mai su questo dobbiamo invece
Assumere
Né il nei nostri programma nei nostri programmi
L'immigrazione come uno dei discrimini tra la destra e la sinistra oggi
Badate lo facciamo questo a partire dall'elaborazione non di proposte demagogiche ma di proposte di buon senso di proposte di ragionevole governo del dell'immigrazione
Noi in questa fase siamo paghiamo lo scotto di un'assenza di una politica dell'immigrazione in Italia all'indomani della legge Marte dalla legge Martelli ad oggi in Italia il il i flussi sono governati sostanzialmente da improvvisazione da assenza di programmazione e da incertezza dei diritti giuridici relativi agli stessi immigrati con regolare permesso di soggiorno oggi assistiamo davvero a una a una politica dell'immigrazione che è fatta non da leggi o da ministeri ma è fatta da circolari dei vari ministeri degli Interni della sanità del lavoro
Occorre allora vi ordinale complessivamente la materia legislativa la materia delle delle competenze occorre occorre inaugurare finalmente nel nostro Paese una politica dell'immigrazione che sia non Agnolin demagogica
Che sia una politica dell'immigrazione che realizzi davvero i flussi programmati si parla tanto di di una legge Martelli che ha aperto le frontiere la legge Martelli ha chiuso le frontiere dal mille novecentonovanta ad oggi si può entrare in Italia soltanto come ricongiungimento familiare asilo politico è chiamata diretta nominativa dal dall'Italia all'estero e c'è davvero un una chiusura sostanziale del delle entrate allora noi proponiamo un allargamento c'è questa situazione di di soldi ne ha creato le sacche di clandestinità le sacche di irregolarità
Che però hanno costruito anche un una rete capillare di di intreccio tra immigrati irregolari e mercato del lavoro nero allora noi proponiamo che si allarghino fondamentalmente le i le le possibilità di ingresso regolare in Italia si allarghino si allarghi e oggi si dia la possibilità agli immigrati irregolari senza permesso di soggiorno che svolgono un'attività lavorativa
Di era di avere regolare permesso di soggiorno queste sono guardate le posizioni che ieri sono state illustrate in una conferenza stampa da parte di tutti gli organismi delle chiese delle chiese presenti in Italia è un solo delle posizioni
Sul che sono state che sono state avanzate delle proposte avanzate nei mesi scorsi
Dai sindaci delle maggiori città da dalla maggioranza del Parlamento del Parlamento italiano una settimana fa dai sindaci di tutte le zone del di tutte le dei più di tutti i Paesi del casertano
Chiediamo che si chiediamo che si dia davvero la possibilità di una di una garanzia di diritti agli immigrati che vivono in Italia anche arrivando a definire una sì anche arrivando a definire una cittadinanza della residenza e cioè la residenza che oggi in Italia è legata alla Grancia di non avere la la cittadinanza e diritti di cittadinanza che sono legati oggi
Alla nazionalità noi proponiamo vengano legati alla residenza come tali di anno accesso anche ai diritti politici e cioè la la possibilità dell'elettorato attivo e passivo
Nelle consulta nelle consultazioni amministrative evidente che questa partita si gioca anche a livello comunitario per cui crediamo che il prossimo Parlamento
Debba intervenire a livello europeo sulla definizione di una strategia della cittadinanza che sia davvero europea noi vogliamo un problema politico quindi al chiudo al al polo progressista noi questa strada vogliamo farla insieme noi a Firenze abbiamo delle ci siamo
Ci siamo impegnati nel condurre una campagna elettorale che sappiamo essere durissima
Però chiediamo anche al Polo Paul progressista delle garanzie
Le garanzie che questa vicenda che i contenuti che noi esprimiamo vengano davvero assunti dal da tutto lo schieramento progressista proprio perché riteniamo che questa è davvero una battaglia di unità un non solo una battaglia di progresso ma la battaglia che oggi si ci pone
Pone delle dei delle linee di demarcazione dalla barbarie avanzante in Europa
Grazie sorprende chi vuole il documento elaborata Firenze sta quassù Cassese il documento di Firenze come anche altri documenti dei seminari la Costituente sono qui disponibili che non molte copie ancora ma ci sono abbiamo ancora due interventi tematici molto Brevi
Poi diamo la parola a ai politici ma continueremo mi raccomando non facciamo come al solito che dopo che parla i voli di tutti vanno via perché ci sono al un'altra sei interventi importanti di repliche dopo su alcune altre questioni e allora Licio Palazzini
Ma lo dico subito credo che fra richiami alle armi di Berlusconi gioiose macchine da guerra di Occhetto gli obiettori di coscienza e i non violenti abbiano qualche problema di prospettiva debbano cominciare a porsi un problema che pensavano superato se avranno ancora diritto di cittadinanza in un prossimo futuro in questo Paese
E allora da questo punto di vista direi che il primo atto che chiediamo a un'eventuale auspicabile governo dei progressisti
è quello di approvare la riforma la legge sull'obiezione di coscienza e diventa ancora più pressante hanno non ci interessava di farne un simbolo
C'ha pensato Cossiga ci hanno pensato gli stati maggiori a venderla simbolo l'approvazione di questa legge adesso auspichiamo che i progressisti siano coerenti con questo valore simbolico
E approvino la riforma della legge sull'obiezione di coscienza
Però poniamo anche un'altra questione
Non conviene più a nessuno in primo luogo agli obiettori di coscienza continuare a sovrapporre la tematica del servizio civile a quella dell'obiezione di coscienza
E quindi noi chiediamo che come questione di legislatura perché la legge sull'obiezione di coscienza se si vuole entro il novantaquattro si può approvare come questione di legislatura si vada a istituire un servizio civile
Pubblicamente riconosciuto che risponda a due obiettivi in estrema sintesi primo obiettivo
Non è vero che siamo di fronte a un disarmo nei Paesi occidentali siamo di fronte ad una forma di verza di strutturazione dell'apparato militare
In Italia questa linea si traduce nel tentativo di tutti a casa tutti i giovani a casa perché si abolisce la leva
Perché i soldi servono peraltro
Non ci convince questa linea questa in posti questa impostazione che allora le chiediamo che attraverso la proposta del servizio civile nazionale si possa dare una prospettiva di impegno e di partecipazione sociale
Ai giovani
Senza che questo significhi andare a riconoscere uno strumento militare libero da ogni forma di partecipazioni di controllo dei cittadini
Secondo qui molti hanno ripetuto la necessità di politiche sociali per un rinnovato stato sociale
Noi chiediamo che crediamo che un servizio civile
Che parta in primo luogo degli obiettori di coscienza ma che si estenda a quei giovani che optano per il servizio civile al posto del servizio militare che si apre al volontariato delle ragazze
Possa essere uno strumento peculiare per nuove politiche sociali che possa permettere anche la compatibilità economica
E la coerenza culturale per fare politiche sociali perché termino con questa battuta non possiamo accusare di disumanità azione
Le politiche sociali gestite da un soggetto pubblico e poi pensare di riproporre strumenti di presenza nelle politiche sociali senza che chi fa azione sociale abbia la cultura della solidarietà e della partecipazione sociale chi scritta nel proprio codice culturale
L'ultima frase è che io mi auspico una campagna elettorale che sia pacifica
Non solo nei comportamenti ma anche nel linguaggio
Perché credo che chi parlava e chi ipotizzava scenari jugoslavi e diceva che i uno dei primi passi dello scenario urlavo era la trasformazione in senso bellicista del linguaggio
Nel nostro Paese questa campagna elettorale è già dentro a questa fase
Grazie riceve razze
Dunque c'è qui accanto a me Diego belli Azzi
Anche lui uno venti animatori della prima ora della Costituente presidente delle associazioni studentesche a sinistra
Cioè di una parte importante di quel movimento definito Jurassic Sculli che
Molto spesso
Contro molto spesso
Viene considerato un po'quello dei ragazzi che saltò anche giornata di scuola ma c'è anche sotto una cultura è un progetto
Elaborato Complesso di riforma del sistema formativo in Italia do la parola a Diego
Qualche minuto come giustamente muoveva Ferdinando ma io ritengo che è vero moltissime le esperienze dei percorsi di chi è stato di chi è stato promotore di chi ha vissuto questo processo della possente la strada
Riferisca un po'in qualche modo abbia tanto in comune non si sente ero e gli altri conoscevo così
Abbiamo anche modo tanto in comune con quel processo che ha visto centinaia di migliaia di giovanissimi adolescenti scendere in campo io rivendico pienamente questo
Curia questo questo verbo no iterativo perché appartiene a una generazione che ottantacinque già scese questa definizione prima ancora di qualche cavaliere
E lo ha fatto in hanno fatto in tantissimi adolescenti quindici sedici anni incontrando così probabilmente la prima volta l'impegno la politica incontrando lo stare insieme l'aggregazione
C'è chi ha detto che spetta spense passate l'aggregazione un'autogestione anche seri prendeva esperienze passate
Allora una elemento io sensazione forte un gol esperienze cioè una non era tanto il mezzo per raggiungere qualcosa quando spesso e comunque il fine in sé
Cioè lo stare insieme spenta risocializzazione di aggregazione laddove spazi sono legati da due possibilità di confronto sono altrettanto negati una scuola appunto geografica
è ben al di là di tutto in un movimento di massa di questo tipo ma abbiamo avuto la possibilità di riportare al centro del dibattito politico la scuola per alcuni mesi cosa che bisogna dire Inter per tanti anni era quasi a nessuno era riuscito questo se fosse soltanto questo l'unico elemento di merito credo che sarebbe qualcosa di guidare profondamente atto a una generazione di adolescenti
Detto questo perché c'è tanta attualità di questa vicenda la formazione ragione generazioni e la riforma assecondare in questo Paese
Ritengo che
Non si è un po'la corda e dei limiti oggi scendere in campo
Come il progressisti in questo Paese conto altre scese in campo rivendicando e e con qualche modo accentuando se il vettore la polemica della battaglia politica sul tema comunque di tipo segreti recidere visive
Ritengo invece che bisogna riscoprire in qualche modo i soggetti in carne e ossa che vivono questo Paese le loro condizioni e i luoghi dove vivono questi oggetti
Alcuni di quei soggetti gli studenti e i docenti è un luogo di questi da scuola posso Ensi terreno vero riscontro politico anche di affermazione delle forze di progresso perché ora non è indifferente quello che può pensare
Un'aria importante un polo le spense come nostre quello che pensa la Fumagalli Carulli su questo
è su questo che si convince una piattaforma sulla scuola e Pai come la scuola che si convince anche una un pezzo importante questo Paese a scegliere a sinistra non è indifferente mai difenda che sono diverse idee di riforme a secondaria di cosa avesse la scuola formazione ai prossimi anni
Sì un elemento comune forte questo movimento rivendicare una scuola pubblica solidale aperta a tutti che consenta a tutti da Palermo a Bolzano il figlio gli imprenditori a Fill operaio di poter via di potervi accedere
In uscita a compiere quel processo incompiuto ha più appunto che è stata la scolarizzazione di massa
Che ha consentito sede da avere un tasso conigli aggiuntivo di scolarizzazione che negli anni Sessanta i fino agli anni Ottanta grazie anche ai fu una scuola media a consiglio a consegna tantissimi di accedervi ma anche la scuola che da polista sostanziale
Ne vede l'uscita di tantissimi brani di la seconda superiore
Ancora lì si mostra una forte selezione di classe di censo
Sono i due anni la selezione Selvaggiani sui tecnici sono quelli che abbandonano la scuola e anni successivi sono è l'evasione scolastica
E quel processo insomma che permette sulla quando sei per cento gli studenti di moderno con conquistare il diploma scuola media superiore e di poter dire se il livello sale il parametro di verifica una scuola e la qualità che c'è un tasso altissimo l'ingiusto di insuccesso e di produttività scolastica la produttività termine che caro moltissimo la si misura con successo scolastico e questo come dire è un elemento fortemente deficitario alla scuola pubblica allora infine si quale può essere una due-tre questioni su cui si fonda anche un progetto e in qualche modo un punto di vista vedo che si sulla scuola rivendicare sì
Rivendicare i figli caratteri scuola pubblica aperta e solidale
Dire che è una storia triste al territorio e al rapporto con altri soggetti aprisse al rapporto come avviene anche in atti in realtà importanti questo Paese grazie anche a a esperienze benemerite insomma anche di quelle presenti qui in questa sala penso le ACLI all'Arci al rapporto con esperienze di non profit però spesso definite lei qualche le insomma le specie di squalo Volare che si fanno in tante sedi in tanti citate cita la Sicilia ma portico l'impresa sociale quale io guardi che costruisce spese questo tipo a Bari in Puglia su una scuola capaci rapportarsi col territorio riuscì in qualche modo a costruire lì una cintura di solidarietà
Allora questo è un punto importante se noi riusciamo su questo ad aggregare forse riuscirà anche a fare scendere in campo con il mondo che in questi mesi a degli ori starci potremmo vincere un pezzo di battaglia molto importante anche perché in questi luoghi con questi soggetti che si matura una vittoria una sconfitta quando mobili Cignani Mieli persone sono quei soggetti o sono anche tutto un mondo che c'è intorno sono i genitori sono le famiglie
E l'uscire su un elemento di civiltà e di qualità anche la formazione conquistare un pezzo di questo Paese
Io giuro su questo ritengo che io sono importanti anche questo pezzo di generazione secondari in questi giorni anche con altre esperienze penso spenta come per associazione se ne stia a sinistra che la nostra con i Joy giunto alcolista
Con i giovani e circolo dei circoli Rosselli con i giorni del PDS con tante altre esperienze e ha costruito un momento importante usanza democratica trovo anche importante altro giorno di di confronto anche programmatico su una serie di condizioni giovanili che ci fanno parlare forse inesistente di marineria questione giovanile
Ecco anche questo è un pezzo importante che in qualche anche nato con un appuntamento la costruenda sarà a Milano nei mesi scorsi la convenzione dei giovani
Ecco oggi può trovare continuità riusciamo a costruire dieci cento cena di circoli e di comitati leggevo che Sissi in questi giorni al Paese che le possiamo qualche modo darà un contributo ulteriore perché questa battaglia che oramai si afferma Demetra di civiltà posso venire un pezzo importante del Paese governarlo e dagli forse finalmente un'impronta di progresso e di modernizzazione
Grazie grazie devo allora andiamo avanti adesso in questo modo intanto io adesso darò la parola Walter Veltroni
Che ci ha chiesto di intervenire per primo perché impegni legati al giornale lo lo costringono ad andare via
Quindi diamo la parola prima Walter Veltroni e successivamente intervalli amo prima di dare la parola Rino Serri a Ferdinando Adornato H Biglioli con un altro paio di interventi di contenuto allora alter Veltroni prego
Se io chiedo chiedo scusa appunto la riunione del mattino del giornale soprattutto in questi giorni una cosa importante per chi crede come io credo che il giornale abbia una funzione importante nella battaglia che abbiamo che abbiamo di fronte
Si sente no ora si sente un po'meglio se
Dalla
Introduzione di sì Ringo e da molti interventi non ultimo quello di Giampiero asinelli è venuta una forte sollecitazione a concludere la fase come dire di costruzione dello schieramento dei progressisti
Il carattere nature la qualità di questa conclusione sono stati richiesti dal Fernando Lumia giustamente non considerando che solamente un elemento di accelerazione Possa di per sé costituire
Costituire valore
Tuttavia io credo che la richiesta che è stata avanzata sia una richiesta giusta ora deve cominciare la campagna elettorale se vogliamo possiamo anche non chiamarla semplicemente una campagna elettorale si tratta
Di qualcosa di più di una battaglia politica molto dura molto impegnativa e nella quale si confronteranno
Programmi ragioni e probabilmente anche qualcosa di più e cioè i reali valori
Perché il confronto si annuncia come uno scontro che probabilmente quando costituente della della strada si riunì qualche tempo fa non era immaginabile in queste forme tra una destra e una destra
Forte e pericolosa e uno schieramento progressista altrettanto forte
Che è riuscito nel corso di questi mesi ha
A superare le sue difficoltà e ci auguriamo nel corso di poche ore a concludere anche l'iter che lo deve portare alla presentazione dei candidati che dovranno essere e che saranno in ogni collegio uninominale i candidati dei progressisti
E le candidate dei progressisti
Ha ragione li piante
Il
Il
La battaglia che noi abbiamo di fronte sarà una battaglia particolarmente difficile
Non sentivo niente sarà una battaglia particolarmente difficile per molti motivi eppure è vero che c'è stata una certa difficoltà e una certa complessità del processo di formazione di questo schieramento
E tuttavia io vorrei anche come dire sottolineare come sia
Importante che noi oggi possiamo
Parlare qui tra di noi pensando che tra qualche giorno comincerà una campagna elettorale nella quale i progressisti e le progressiste si troveranno tutti uniti
Credo che sia molto importante questo perché noi veniamo da una storia difficile
Da una storia di divisioni da una storia di separazioni da una storia di scissioni da una storia di rancori di odi di di guerre condotte spesso più tra chi era più vicino che nei confronti di chi era più lontana
Io credo che il fatto che non si sia riusciti e non credo in ragione solo dell'esistenza di un nemico ma anche per come dire in positivo perché probabilmente nel momento in cui cadono le buone ragioni per le quali si deve cercare ciò che divide più che ciò che si che unisce probabilmente si ritrova a quelle parti di noi che ci hanno fatto fare il passato un tratto di strada comune che credo siano cattolici laici ambientalisti forse distrazione riformista forze della sinistra storica eccetera
Tutto questo schieramento è uno schieramento che ha nel corso di una storia italiana nella storia del dopoguerra italiano fatto delle importanti esperienze e si oggi queste esperienze riescono a ritrovare il filo della comunicazione politico culturale
Che si era spezzata e che li aveva portati a dividersi a frantumarsi e in sostanza ha mai presentarsi come schieramento che aveva l'ambizione di governare beh io credo che tutto questo sia un fatto di portata storica
Un giorno credo che si scriverà la storia di questi mesi di questa Italia saranno capitoli Complessi
Tuttavia si dovrà scrivere del fatto che
Tutti insieme abbiamo avuto come dire vorrei dire all'intelligenza e la forza di di di costruire questo schieramento che costituisce allo stato delle cose la principale possibilità e prospettiva di governo di cui questo Paese possa disporre senza correre rischi pericolosi come dire la complessità di questo processo sta del fare sta nel fatto che le nostre diversità noi abbiamo cercato in qualche modo non solo di farle
Convivere ma anche le misure di del possibile di portarle ad una come dire ad una sintesi in termini politico-programmatici la più capace di rappresentare il più ampio schieramento di forze dall'altra parte è stato tutto molto più facile
Con un elemento di spregiudicatezza molto alto insomma
L'idea che ci possa essere uno schieramento ha fatto al Nord da lega e Forza Italia e al sud da Forza Italia e da Alleanza Nazionale Alleanza Nazionale e la lega considerandosi per loro dichiarazioni
Assolutamente avversari e nemici ma facendo l'uno e l'altro finta di non sapere di far parte di uno stesso schieramento della destra ecco come dire quel tutto questo è molto più facile perché appartiene al vecchio armamentario di trucchi con i quali la politica ha costituito nel corso degli anni che abbiamo dietro le spalle le ragioni in qualche modo della propria
Prepotenza più che della propria forza
Nostro processo è stato ed è più difficile perché è un processo nel quale convivono differenze e credo che queste differenze però nella misura in cui hanno riconosciuto la voglia di stare insieme costituiscano una ricchezza è un'opportunità per una battaglia politica difficile come quella che ne avremo io penso ecco questa è la cosa che credo di dover
Come dire interpretare delle dei temi programmatici sono stati posti qui è persino come dire della sottolineatura programmatica che la vostra discussione c'è c'è stata
Io credo che noi abbiamo un grande bisogno di spostare ora all'ordine del giorno perché non sta cominciando una bella campagna elettorale anzi sta cominciando un'orrenda campagna elettorale
Se la campagna elettorale si svolgerà come si è svolta in questa settimana questo Paese non avrà nulla da guadagnare anche dal dal gli annunciati i benefici del nuovo sistema elettorale che ci riporterà a fare
O le guerre ideologiche il pericolo dei comunisti eccetera oppure diciamo la loro pantomima francamente non appassionerebbero gli italiani una campagna elettorale condotta tra uno schieramento pro Fininvest è uno schieramento tra virgolette però oramai credo che non insomma noi dobbiamo mettere a confronto
I programmi e le idee per il futuro di questo Paese le nostre e quello dello schieramento di destra poi
Ci sono anche quelle del centro che sono per una parte anche idee e stimoli e valori che hanno un qualche interessa penso ad una parte del mondo cattolico che ancora non ha ritenuto di dover fare la scelta
In qualche modo legata alla natura che va prendendo il sistema politico italiano e che tuttavia sono valori e ragioni non non di poco non di poca importanza
Non abbiamo bisogno di mettere all'ordine del giorno i problemi programmatici
Come dire di fare un'operazione di virata di di di cambiare il campo di gioco perché se il Campidoglio il campo di gioco è una rissa politica ideologica non so chi vincerà e chi perderà so che avrà perso il Paese che sarà ripiombata indietro
Esattamente da quella in quella situazione dalla quale abbiamo detto di voler di voler muoverà
E allora i temi programmatici sono quelli che sono stati qui discussi ed altri lavoro programmatico anche della all'interno che l'alleanza è andato avanti ora noi come PDS per esempio martedì presenteremo un nostro programma nel quale molte delle sollecitazioni anche che ho ascoltato qui sono sono raccolte
Naturalmente ecco io credo che ci siano delle priorità in questo programma è una delle priorità è sicuramente lo ha detto
Chiara Ingrao il tema della Bosnia
Ora
Ha ragione Chiara dire non ci si deve chiedere dove stanno i pacifisti se c'è una cosa che c'è stata
Nella vicenda della Bosnia non ci sono state le cancellerie non ci sono stati i partiti
Neanche quelli della sinistra io come dire considero questo un grave errore
è un limite profondo dell'azione della politica della sinistra italiana
Nessuno degli scenari più importanti di di di crisi dell'Europa del posto ottantanove se c'è stato un soggetto impegnato in questa vicenda de la Beauté sono stati i pacifisti è stato il volontariato sono stati quelli che hanno deciso di come dire di stare in prima persona in campo e che a migliaia sono andati a Sarajevo e hanno fatto la loro parte concreta
Detto questo naturalmente io poi credo che noi abbiamo un problema di mobilitazione delle coscienze
Cioè io penso che noi avremmo il dovere in questo caso dicono i nuovi come dire noi politica ecco a me piacerebbe che il tavolo dei progressisti cominciasse da qui noi abbiamo bisogno di esprimere quel disagio delle conoscenze che c'è che certo non può portare a reazioni di carattere emotivo perché la politica estera
Di un Paese non può essere l'espressione come dire dell'emotività per cui appunto le immagini televisive portano immediatamente a sondaggi di opinione che dicono bombardiamo è un circuito che si sta costruendo in cui la politica finisce con l'essere la conseguenza della dinamica tra impatto emotivo di una vicenda sondaggio di opinione decisione politica bisogna spezzarlo questo circuito bisogna farlo partire da un'altra parte
In qualche modo bisogna ridare come dire valore priorità sovranità e autonomia alla politica
E di fronte alla vicenda della Bosnia io credo che tutti quanti cd rendiamo conto che il tempo perduto in una crisi di quella dimensione non passa senza provocare
Spaventosa esasperazioni accentuazione dei problemi
E quindi gli anni che abbiamo dietro le spalle anni di inerzie di furbizia delle cancellerie europee sono pagati sul campo e oggi rendono più difficile l'assunzione di qualsiasi decisione
Ed è del tutto evidente che anche la decisione militare la decisione assunta dalla NATO che allo stato
Noi dobbiamo considerare come una pressione estrema che viene fatta nei confronti delle parti
In campo perché si avvii un processo di rottura dell'assedio di Sarajevo e poi progressivamente si possono creare le condizioni perché sia la dimensione negoziale a prevalere su quella militare tuttavia anche l'arma dissuasiva che è stata messa in campo
è carica di pericoli che non credo non siano solo espressi dal movimento per la pace ma siano espressi da tutti coloro i quali guardano con una certa attenzione agli s'agli scenari possibili di evoluzione della guerra in Bosnia e si parli della rimozione dell'embargo
Delle armi ai musulmani o si parli del raid aerei o si parli addirittura di interventi di terra con presenze di centinaia di migliaia di uomini insomma il prezzo di qualsiasi degli scenari che venne immaginate un prezzo in termini di vite umane di quelle stesse vite umane delle quali giustamente oggi tutti noi sentiamo come dire la la la responsabilità per ciò che non abbiamo fatto per la Bosnia
In termini di vite umane in termini di possibilità di soluzione pacifica è una comunque a un prezzo molto alto
E tuttavia credo che se c'è per esempio un fronte sul quale la politica da imparare qualcosa dalla lezione che è avvenuta dal mondo del volontariato e dell'associazionismo questo terreno esattamente quello
Della borsa un'ultima cosa vorrei dire
Era sì me li ha parlato qui dopo le elezioni di una convenzione nazionale dei progressisti ecco io credo che noi oggi abbiamo noi oggi insomma in questi mesi abbiamo fatto il primo tratto del cammino
Mi ricordo quella sera che torna al Campidoglio quando ci fu l'elezione di Rutelli c'era in quella piazza che in qualche modo si ritrovava dovremmo dopo molti anni non solo la soddisfazione della vittoria
Ma io penso anche la soddisfazione di tanta gente che aveva opinioni diverse di ritrovarsi unità in una battaglia ecco io credo che questo sia un grande valore che noi abbiamo acquisito nel corso di questi mesi che dopo le elezioni
Dovrà essere come dire ulteriormente sviluppato e non frenato io penso che i progressisti dovranno davvero dopo le elezioni mi verrebbe da dire persino quale che sia il risultato delle elezioni
Avranno il dovere il compito e la responsabilità per usare una parola che ha usato Lumia prima
Di accelerare quel processo politico che nel corso di questi mesi ha portato a superare divisioni finalmente a presentarsi al Paese con un solo schieramento un solo simbolo ed una parola d'ordine che è quella dei progressisti grazie
Grazie a Walter Veltroni adesso prima di continuare ancora con gli invitati cioè
Ci sarà intervento adesso di Adornato
Ci sono ancora due
Due interventi puntualizzazioni brevissime tematiche
Di due persone due realtà che sono vicine intersecano la Costituente in
Tormento facendo al polo progressista e che in gran parte sono
Assunto dalla Costituente alla sta per l'asta della strada insieme a loro ad altri pacifisti elaborata in tante sedi voi dare la parola al milione e mezzo dell'Usigrai che insieme a noi insieme a tanti altri operatori all'informazione
Hanno ha dato vita alcuni mesi fa al primo i nostri seminari tematici proprio su questa questione dell'informazione che sarà sicuramente il o uno dei principali terreni di scontro di questa campagna elettorale di questo scontro veramente fortissimo che affronterà temi grandi l'informazione razzismo antirazzismo pace guerra
E su questi dovremo caratterizzarsi con grande chiarezza inseguito dopo l'intervento da Donato ricordo ci ha chiesto la parola e noi gliela lo facciamo intervenire con molto piacere e Giovanni Moro il segretario il Movimento federativo democratico che è qui presente
E altri amici che sono in lista
Interverranno subito dopo Adornato Luisa Morgantini
Allora dovrà essere la più lapidaria
Credo che è uno dei temi sui quali si è necessario misurare si sia quello di una diversa politica estera
Mettendo al centro di questa politica e sulla quale c'è una carenza forte io credo non soltanto da parte del governo molto spesso anche da parte nostra da parte anche in questo caso del polo progressista che nel sosteniamo con estremo vigore e necessità ecco credo che una delle questioni quindi sia la politica estera
In cui mettere al centro a una soluzione politica e la soluzione del più vicina
Una soluzione scusate non so e questi microfoni una soluzione non violenta dei conflitti
Sentivo prima anche da parte degli Espinosa solidarietà e stato sociale credo che siano due cose che non vadano assolutamente separate l'una compagna l'altra
E così come la politica estera non è disgiunta da una linea di sviluppo e di occupazione e di lotta contro gli altri temi che rievoca affrontati che sono il razzismo e la violenza
Credo che sia un intreccio che va tenuto presente nella definizione e quindi anche della politica del Polo dei progressisti
In poche parole credo che pace
Sviluppo e diritti umani siano delle cose centrali non che non devono essere vissute che me pare ma come gesti concreti come costruzione di una politica e io credo che questa cosa richieda passione umana intelligenza e una radicalità capace di misurarsi con le situazioni concrete con i rapporti di forza con le difficoltà del riuscire a modificare a mutare
E a pensare anche a un trauma diversa uno diverso sviluppo all'alternativa diverso dello sviluppo
Come associazione per la pace abbiamo posto dieci punti che sono punti programmatici già discussi in parte anche nella Costituente della strada
E che voi troverete trovate tra l'altro sui tavoli perché sono appunto i dieci punti che mi non vi posso illustrare due questioni sono centrali due questioni centrali che sono anche due luoghi di conflitto di cui una già parlato chiare dateci un documento che abbiamo costruito insieme quindi non non dico altro l'altra questione centrale di un luogo di conflitto sul quale come pacifisti come forze sociali in Italia abbiamo sperimentato forme di relazioni tra palestinesi e israeliani appunto alla questione mediorientale da vedersi non soltanto come finalmente la possibilità di pacificazione tra Palestine di Israele quindi tra un'acquisizione di diritti da parte del popolo per gli siedono un proprio Stato inconsistenza con lo Stato di Israele ma da vedere se anche come possibile futuro sviluppo di usare anche per l'Italia per il Mediterraneo un area centrale quindi da da riuscita riprendendo soltanto come finalmente la possibilità di pace tra palestinesi e israeliani ma anche la possibilità di uno sviluppo per noi quindi legato costantemente anche un tema è un tema che è legato alla la lo sviluppo e l'occupazione e alle altre cose l'altare punti che poi voi troverete nel documento
Quindi niente sono in realtà legati ad alcune questioni che in questi anni strati centrali ha discusso dei movimenti la questione degli obiezione dell'obiezione di coscienza di cui non vi illustro le pare che qui tutti quanti sono avvertiti su quanta importanza abbia come possa essere utilizzata anche per la pace e però i conflitti
Dentro e il la prossima legislatura anche la verifica dell'articolo undici della Costituzione attraverso le proposte che sono state fatte da diverse forze con la raccolta di sessantadue mila firme la questione della riconversione dell'industria bellica senza più i sogni ai miti del passato sapendo perfettamente quali contraddizioni ci sono all'interno di questa politica di riconversione industria bellica io sono anche sindacalista
Vivo costantemente il dramma della contraddizione dallo scegliere una politica che veda la possibilità di riconvertire l'industria bellica e poi la difesa del posto di lavoro ma credo che sia estremamente mio per questa posizione perché già se pensiamo semplicemente gli Stati Uniti d'America
Che hanno osteggiato per anni la politica di Sam norme Herman sulla riconversione e sullo sviluppo oggi in realtà sei ma al Mermaid sarà in Italia invitato dall'ambasciata americana
Per discutere esattamente di una politica di sviluppo industriale in cui industria bellica non abbia più questa rilevanza quindi sono la scelta oggi della riconversione di Russia bellica non è soltanto una questione etica morale non produrre armi perché uccidono che rimane comunque per i pacifisti da quella centrale ma anche una necessità economica e politica
Finisco scusi vi sta portando via troppo tempo
L'altra questione centrale che uno dei punti alla questione della cooperazione su questo molte forze non soltanto della centrale per la pace ma soprattutto chi in questi anni è impegnato nella cooperazione
Sa le tragedie dalla cooperazione italiana è fondamentale anche su questo a cambiare il passo fare in modo che non esistono più i casi come sono state affrontate in Somalia ma ci sia un'effettiva politica di cooperazione che riesca ad affrontare anche uno dei nodi centrali che la questione appunto dell'immigrazione del nord e del sud
Quindi temi che sono estremamente importanti che credo che debbano diventare patrimonio ovviamente con le multe le mutazioni con le gradualità con il necessità di di puntare su questi ma devo diventare patrimonio credo della Costituente per essere patrimonio poi anche l'una politica estera diversa
Da parte anche del polo progressista i dieci punti ogni rete tutti però voi avete li potete anche gli occhi intatto quelli scusate il tempo
Grazie a lui l'abbiamo costretto a una gran corsa
Questo tipo di elaborazioni vengo senz'altro da noi ha assunto e rilanciate anzi credo che una delle prime iniziative che dovremo mettere in campo immediatamente dopo le elezioni di rapporto con un sperabile auspicabile governo dei progressisti debba essere proprio su queste questioni insieme all'ampio arcipelago del mondo pacifista adesso prima di Ferdinando Adornato interviene Michele Mezza che segretario dell'Usigrai secondo me segretario scusa mi sono sbagliato mai dell'Usigrai
Autorevole esponente come sapete sulle sulla delicata questione all'informazione
Intanto è arrivato sono arrivati Gianni Mattioli Massimo Scalia li salutiamo parola Michele Mezza
Poi
Ma se me le diceva ma fateci iniziare a fare la campagna elettorale io aggiungerei fateci anche capire bene su cosa fare questa campagna elettorale perché ci sono alcuni punti che devo dire francamente
Rimangono pericolosamente sullo sfondo e paradossalmente uno di questi è proprio l'informazione comunque proprio il il tipo di di situazione che ci troveremo prime dopo le elezioni ed è su questo che sta venendo avanti una un'operazione molto pericolosa su cui io non credo che i progressisti
Abbiano o fatto una una una riflessione
Adeguata oggi l'operazione di Berlusconi è comunque di usare la campagna elettorale per trasformare i rapporti di forza nel campo dell'informazione ci sta riuscendo
Perché quello che sta venendo avanti è che c'è la Fininvest da una parte la RAI che comunque dall'altra
E come primo risultato è che il servizio pubblico non esiste più come istituzione
Il servizio pubblico ormai dico sta diventando ma l'operazione è chiaro io non vengo da te a casa mia voglio io parlo solo a casa mia ognuno parla a casa sua ma voi siete quelli delle donne di Occhetto e via di questo passo
Questa è un'operazione che al di là della polemica stretta
A lei ha ha come di Corleto pensiero un'altra concezione della politica e che questo Paese ormai ma diviso in due ci sono i nostri e ci sono i loro c'è una concezione cilena per cui se vinco prendo tutto
Ma se perdo alle elezioni io avrò i miei giudici i miei avvocati mi ai giornalisti i miei calciatori mietono ieri e ce la vediamo sul campo con i vincitori queste l'operazione che secondo me sta venendo avanti
Che è una concezione cilena della politica che è una concezione che dice io dopo mette in campo i miei contro questo stato e questo governo qualunque esso sia su quaestor bisogna capire progressisti
Che cosa dicono eccome rispondono perché bisogna dico ma capire subito sulla questione del dico dell'informazione sei questo Paese prima e dopo avrà un servizio pubblico
Dico ma se l'acqua dico ma se l'informazione è di per sé un'istituzione di garanzia in ogni caso ma avete visto in questi giorni dopo che la sinistra blaterato mesi sul garante ieri Berlusconi ma si ma ma ma dico ma si è preso il Garante Luís
Ha detto tu sei me latitante reticente Rispetto Menon rispetto alla società civile e come si risponde su questo punto è questo un pezzo di campagna elettorale reale o no perché su questo stanno trasformandosi le categorie di giudizio
Fondamentali per cui su questa cosa io credo che qui debba venire
Avanti una protesta la prossima settimana la società civile i pezzi organizzati sul garante sul Parlamento o esprimono un'iniziativa di pressione forte
E dicono che è il Paese che chiede dico al garante al Governo al Parlamento
Di assicurare ma le regole della campagna elettorale per tutti Ciampi ce l'aveva detto a fine a fine dell'anno dicendo ma che lui comunque avrebbe assicurato a queste regole non è così finora per cui su questo punto io credo ci debba essere una proposta
La seconda questione in campagna elettorale i progressisti cosa pensano dico sulla storia della legge Mammì
Badate ne potremo discutere ferendo si fa non si fa io voglio capire se un'ora dopo che si chiudono le urne
Si pone il problema di che cosa eccome questo Paese deve organizzare l'informazione dico giustamente Veltroni diceva anche sulla Bosnia
Vince l'informazione perché anche sulla Bosnia i sondaggi i bombardamenti lo dico in senso opinione pubblica viene costruito dai mass media e cosa succederà fra qualche mese quando in questo Paese cominciano ad arrivare
Centinaia di canali dico dalle reti americani alcuni dei quali ma già doppiati in italiano ma chi deciderà sulla Bosnia quale sarà l'opinione dico del paese sulla Bosnia su questo punto no dico ma mettere mano a una normativa civile sull'informazione
è un elemento di sussistenza per il progressivo
Ultimo punto la questione della RAI
Badate qui il problema non è diamo soldi o non soldi alla RAI perché ieri la Fumagalli Carulli l'ha detto basta aspettare la RAI morirà da sola questo è il punto vero voglio capire anche su questi progressisti cosa pensano su questa questione
Esiste dico una proposta ormai il dico ma ma la leva del cannone della pubblicità sono fuori mercato
Non ci saranno più risorse da questi canali per cui o si fa un salto di qualità nell'unico salto di qualità e fare quello che fanno tutti integrare ma la televisione con le grandi reti telefoniche ma lo Stato Abba livello sociale questo Paese il pubblico ma può fare quello che in altri Paesi dico ma ma fanno i privati Ono questo è il modo per dire non solo che possiamo candidarci
A a governare questo Paese ma che possiamo candidarci soprattutto a cambiarlo
Grazie io penso che questo questo tipo di di questione di appello va senz'altro assunta ma non solo alla costituente della strada ma è già assunta da un vasto arco di forze associative proprio in quanto tali
Ricordiamoci che la questione del dei diritti all'informazione questione sulla quale si basa si deve basare la fase costituente della Seconda Repubblica in questo senso il mondo
Vasto dell'associazionismo del volontariato nostra Radeon senza certamente a guardare già lo ha dimostrato essendo il promotore
Del del cartello che sta discutendo sul referendum possibile sulla legge Mammì
Questo dovrà essere senz'altro un versante di impegno immediato adesso prima delle elezioni è senz'altro nella fase costituente il versante di impegno prioritario perché il diritto all'informazione uno dei primi diritti che taglia fuori i soggetti deboli
Adesso diamo la parola Ferdinando Adornato
Evening vi ringrazio che l'avermi invitato a questo nostro incontro anche perché ricordo che quando nacque un anno e qualcosa fa il movimento verso l'Alleanza democratica molte delle persone che stanno qui cominciare Sailing a cominciare da
Ma si rincorrevano firmato quel manifesto il mondo dell'associazionismo era
Ben presente nella nascita di quel Progetto
Poi qualche percorso si è disunito
Anche per responsabilità nostra probabilmente ma appunto per questo sono molto contento di questo invito di star qui con voi oggi
Io credo che quando si dice che questo tavolo
Il progressista sta nascendo con la grande difficoltà
Si fa una fotografia abbastanza scontata di quello che esiste
Quando poi si dice
Che sta nascendo tra
Sostanzialmente accordi di vertice
Tra movimenti politici io credo che si dica l'assoluta verità
Da cosa dipende questa
Io credo che non dobbiamo nasconderci non dobbiamo viverla perché anch'io sono un
Convinto che tutto questo processo poi è positivo
Positivo perché aiuta a superare le differenze Chirico e ci ha seguito sa che ne siamo nati esattamente su questa parola d'ordine
Dopo tanti anni di assurda divisione
Però se si vuole continuare
A dire la verità e a indagare la realtà e non a commuoverci solo del fatto che siamo tutti uniti una nuova grande casa perché il cammino sarà lungo
Il cammino sarà molto lungo
Beh insomma questo avviene perché dentro questa alleanza esistono culture politiche diverso
Progetti politici diverso scusate
E io penso che se si possono unire culture diverso anzi si debbono unire culture diverse che fanno parte del mondo democratico
è molto difficile divi unire progetti politici diversi
E qui io non voglio dare giudizi di merito su quali sono i migliori su quali sono i peggiori mi limito a constatare qual è l'origine delle difficoltà
Molta parte delle forze che stanno dentro l'alleanza
Non dei cittadini in quel caso ma delle forze politiche si che stanno tra Leanza si sono divise
Non tanto non molto tempo fa in modo lacerante per esempio sul referendum sì o no
Poi vota nato in una certa maniera ma la cultura politica di chi proponeva il no per esempio era molto diverso dalla cultura politica di per di chi propone grazie progetti politici diversi
E questi
Si proiettano sulla costruzione dell'alleanza
L'alleanza che noi pensavamo quando avevamo lanciata non era un'alleanza di sigle di partiti anti ramo detto che non doveva essere
Ma forse il nostro è un peccato di ottimismo forse di ingenuità forse un'analisi sbagliata
Quella che Pareto chiaro chiamava la persistenza degli aggregati
è stata più forte
E quindi di fatto non si è costruita un'alleanza organica
In cui tutti superavano le appartenenze anche i propri partiti per convivere e in una casa comune ci vorrà più tempo per questo
E questo è un altro dei delle origini delle difficoltà
La stessa alleanza democratica che nasceva
Per questo obiettivo oggi è in contraddizione
Perché uno dei soggetti politici di questo tavolo
Non è un partito
Però è uno dei soggetti politici di questo tavolo quindi anche per noi
O perché come mai aveva pensato questo obiettivo c'è una contraddizione che uno deve affrontare perché si trova dentro la logica politica e deve comunque garantire attraverso la permanenza di lusso di un soggetto il fatto che si possa andare avanti nel progetto che quelli di noi che l'hanno pensato lo lo vivono in una certa maniera
E anche chi si trova a far politica per la prima volta perlomeno per la prima volta dopo quindici anni come me
E forse si trova dentro logiche politiche che stando fuori combatteva
E produce lui stesso con la propria persona
Delle divisioni
E delle contraddizioni
Che non voleva produrre
è un processo complesso è un processo difficile è un processo in cui bisogna avere la ragionevolezza di guardare la realtà
E di non cedere agli slogan o alla demagogia neanche quando sono slogan e demagogia dei progressisti
Io credo che di fronte
Per esempio una contraddizione sono dice no guarda le candidature
Devono esser frutto di un altro tipo di logica devono essere la società civile chi chi potrà togliere dalla testa che io mentre lo dico sto pensando alle quote di Alleanza democratica
Ne sono nessun timore nessuno è un rischio che si corre
è un rischio che si corre
Ma qual è
Il modo di evitare il rischio non produrre quote
Andare a un altro criterio
E come si fa ad andare un altro criterio se c'è la persistente la persistenza del fatto che ciascuna forza politica poi legittimamente
Ci mancherebbe legittimamente la la la il desiderio la voglia di garantire la sopravvivenza del proprio progetto e anche dei propri apparati
E questo capiterà anche ad Alleanza democratica
Non in questa fase devo dire la verità non l'abbiamo proseguito capiterà
E allora se non si mantiene l'asse del progetto che è quello di superare le appartenenze politiche
E alcuni criteri della politica
L'alleanza oggi domani non sarà mai organiche produrrà sempre contraddizioni
Perché se devi prendo la posizione sulla Bosnia o dei prendono posizione su un'altra cosa non puoi andare a mediazioni tra progetti politici diversi o culture politiche diverse perché non produce che paralisi
Ed è quello che si sta producendo
Era qui l'origine della nostra ipotesi di fare un'alleanza che avesse il massimo di omogeneità
Dalle varie culture ma di modalità del progetto politico perché vedevamo forse in anticipo forse sbagliando giudicate voi questo rischio di non poter mediare per proporre un progetto d'innovazione
Purtuttavia oggi io credo che si tratti di chiamare tutte quante le forze politiche dello schieramento progressista un grandissimo senso di responsabilità
E bisogna cominciare esercitarlo intanto ciascuno per conto suo
Quindi auto che marci
Ha un senso di responsabilità
Perché è in corso una battaglia politica nel Paese molto aspra molto dura nella quale sono in discussione non solo il governo del Paese
Ma anche le caratteristiche di una civiltà politica
Ed era inevitabile probabilmente perché se si passa da un sistema proporzionale a uno maggioritario alle divisioni e alle culture all'ideologia alla guerra per bande che ha coinvolto tutti i giudici giornalisti
Tutti tutti i settori della anche di quella dalla cosiddetta società civile perché anche la società civile si è schierata per bande
Giornali organi d'informazione e via dicendo se se si passa e si deve andare a questo gigantesco processo di riconversione
è evidente che lì si è quello che prima veniva richiamato che non si superi la guerra per bande ma se li ma la si organizzi in un sistema maggioritario che è comunque un passo in avanti nel perché almeno si sa quali sono Prandelli che prima non si capiva niente l'omertà e la complicità delle bande regnava sovrana in un partito unico articolato diciamo in questo Paese
è una battaglia di civiltà politica
E io credo che di fronte alla chiamata alle armi di Berlusconi
Bisogna chiamare
Ha un grande servizio civile e democratico elettorale
Berlusconi
Non può governare questo Paese
In America che credo piaccia tanto Berlusconi perlomeno negli aspetti del football americano con le majorette le paillettes e via dicendo
Un manifesto su un giornale americano che dicesse questo signore a sei mila miliardi di debito privato come pensate che possa risolvere il debito pubblico
Credo che avrebbe fatto finire la campagna elettorale per Berlusconi
In Italia non avviene
Perché appunto l'etica della responsabilità personale
E del giudizio sulle azioni che si fanno sta sotto i tacchi
Io penso però che noi dobbiamo anche aiutare lo schieramento progressista a non avere paura di Berlusconi
E a diffondere questo messaggio
A dire a gridare la pericolosità
Ma anche a diffondere un messaggio di fiducia nelle competenze e nelle energie nelle professionalità nelle proposte politiche dei progressisti italiani
Io non credo che la saggezza dei cittadini italiani che ci ha portato fin qui e ha portato i partiti fin qui che perché i partiti hanno fatto ben poco
Prima con l'elezioni del novantadue poi con i referendum
Sia d'improvviso venuta meno
E credo che questa saggezza Possa arrivare a sapere quello che stiamo noi diciamo che l'odio stavo dicendo
Per vincere occorrono due cose
Un Governo di ricostruzione
L'insistenza che non abbiamo posto sulla questione di Ciampi non nasceva dall'ignoranza del fatto che occorrono anche delle svolte di quel governo nel campo dell'equità fiscale della giustizia sociale
Ma nasceva dal fatto che nei negli grandi schieramenti che si vanno componendo i progressisti devono essere gli unici a porsi il problema della salvaguardia della stabilità e della ricostruzione del Paese
Perché in un Paese che è stato governato dal Partito unico della spesa pubblica che ha trasformato lo stato sociale nel modo in cui diceva di Spinosa
Introdurre una politica liberista selvaggio
Non equilibrata significherebbe condurlo a una situazione di gravissime tensioni sociali fino al limite delle rivolte e delle violenze
Non è il turno della destra per governare nell'alternanza
Ma non perché ci piace Annoni di governare ma perché la storia di questo Paese non consente adesso verrà fra quattro anni
In uno schieramento più equilibrato se
Se gli elettori lo decideranno
Ma produrre oggi una tagli
E liberismo i pro tipo quelli propose Berlusconi del padre facendo poi degli egoismi sociali etnici e corporativi della Lega
Significa esporre questo paese ha un grande rischio di avventura ecco perché insistiamo su Ciampi per poter condurre la battaglia intorno alla parola ricostruzione
Però occorre anche innovazione
Coro innovazione nel campo della giustizia sociale e dell'equità fiscale innovazione d'una rappresentanza parlamentare e da questo punto di vista lo schieramento progressista già lo dicevo ancora deve e mancano poche ore concludere in una immagine molto più innovativa non può essere che lo schieramento che eletto Illy Sanza Castellani Bassolino Cacciari possa poi perdere diciamo l'immagine da questo punto di vista queste il senso di responsabilità che ciascuna delle forze soprattutto i partiti più forti ed organizzati devono avere
Ultime tre quattro cose
Il mio novecentottantanove
Ha cambiato come noi tutti abbiamo detto la storia del mondo ma che vuol dire nel concreto se vogliamo uscire dalle cose generiche
Vuol dire che prima esisteva una
Pace coatta
Pace coatta fondata sul ricatto atomico sui due grandi schieramenti mondiale
Si scambiavano il Cile con l'Angola
Facevano tornare i conti
O in altro modo nello scacchiere mondiale che era un risiko a servizio delle due grandi potenze
Tutto questo è caduto non c'è più
Però le cedole a Milano con tradizione forte che bisogna aver con coscienza davanti agli occhi perché la pace il il il bipolarismo basato sull'atomica popolarismo mondiale basato sull'atomica
Garantiva
Una stabilità è una pace nel senso che appunto si scambiavano cecoslovacchi Cile Angola e garantivano il fatto che non e
Venissero fuori dei conflitti locali e l'Europa comunque non era territorio di questa eventualità
Sovranità limitata nell'Est e l'Ovest di qua
La libertà che abbiamo conquistato e che io personalmente giudico positiva perché io finalmente sono contento di vivere in un mondo non più dominato dalla logica bipolare delle grandi potenze però ha prodotto degli squilibri perché non c'è più un ordine che garantisca
La sicurezza
E lì che va portato il il problema dalle forze politiche democratiche perché finché non si ricostruisce una carta
Dei diritti internazionali a un nuovo ordine comunità che hanno il potere di intervenire secondo logiche diverse da quelle delle grandi potenze
Con una carta riconosciute e quindi una riforma dell'ONU e via dicendo o e e il ruolo dalla Comunità europea in questo sì che non si affronta questo problema non lo Risolo non so non si risolverà mai la questione degli interventi o dei non interventi
Perché non si saprà mai qual è il diritto che promuove l'intervento
Ma adesso che bisogna fare per bisogna avere questa coscienza e lottare per questo
Perché se no saremo costretti o o voi o quelli di voi che usano poi con grande generosità andare in questi posti a rincorrere di qua e di là
Delle situazioni
E mai a risolvere lì è il punto ma anche l'ICI Brown degli anni
Intanto che fare
Intanto è vero che non c'è solo una questione di coscienza però Walter faceva bene a richiamare delle questioni di coscienza insomma questa questo è un continente disgraziato
Ed è un continente disgraziato in questo secco
Perché questo continente in questo secolo ha visto le cose più inaudite
E continua a vederle
E si sa avanti voi sondaggi o quel che volete ma continuano a esserci
E le classi dirigenti europee sono delle classi Paride
Sono delle classi ipocrite
E non sono delle classi dirigenti perché
Anche in altri anni di questo secolo dei dirigenti di questo continente hanno chiuso gli occhi di fronte a quello che capitava
E anche il beneamato governo inglese sapeva dei Lager
Ben prima di quando la notizia uscì
è stato atti
Sperando che l'Inghilterra non fosse
Chiamata nel gioco troppo
Stretto e anche pensando a una possibile alleanza conato filtro
Che Rudolf Hess poi andava a trattare
Allora ricostruire questo stato di di di ordine è il primo punto
Ma adesso bisogna far qualcosa per la Bosnia io condivido molto bello che Chiara ha detto del tra lasciare le questioni ideologiche
E di occuparsi dei dati concreti
Lo condivido anche stesso
Che anche nel mondo dei progressisti sia stata una divisione al tempo della Guerra del Golfo e le questioni di principio non le questioni ideologiche io non credo personalmente
Forse su questo non siamo d'accordo con tanti no forse neanche con Chiara
Non credo che le questioni di principio vadano lasciate fuori
Da una discussione politica perché si Lino nelle sedi più non le questioni ideologiche ma le missioni etiche di principio cosa edifica lottare per la libertà e se lottare per la libertà significa combattere CEE
Uno dei più grandi scrittori israeliani Amos Oz che ama dire di se io non sono un pacifista
Sono un pacemaker sono un combattente per la pace
Perché per la pace le volte bisogna che combattere
E se nel mondo democratico nel pensiero democratico non ci fosse stata l'idea di dire piuttosto che vendere la mia libertà muoio
Se non ci fosse stata questo pensiero promettere nostra nazione i nostri Paesi sarebbero meno civili però condivido in questo caso da Bove di tralasciare le questioni ideologiche io non sono un esperto militare
Io penso che era ora che si facesse un ultimato
Come forma di pressione finalmente di presa di posizione contro questa Silenzio dell'ipocrisia delle classi dirigenti
Ma non sono
Capace di rispondere alla domanda se bisogna bombardare
Perché
Non sono in grado di sapere quale
La tecnica militare perché non sono un esperto qual è la tecnica militare più produttiva nella situazione data
Però penso che se le cose vanno a un'estrema
Situazione occorre usare la tecnica militare più adatta per reprimere quello che ci aiutino
Sarà anche quello che Chiara proponeva probabilmente perché
Il mandare
Dei caschi blu
Che negozi non sul luogo ed è implica qualche numero di caschi blu
E io forse ho paura che anche questa tua stima sia sia scarsa perché significa e procedere se voi effettivamente avere un risultato e non e sporche le cose che che che venivano dette e evidentemente bisogna esibire un numero e una forza di intervento che e voglio dire unanimemente verrebbe considerata un'invasione di votare certo da un certo punto di vista comunque insomma adesso io volevo esporre il problema intervenire in quello che ha detto che ultimissima cosa
Lo stato sociale soggetti politici
Io credo che e non l'abbiamo scritto sereno se lo ricorderà nel nostro progetto sociale
Che il volontariato deve trasformarsi nel progetto di ricostruzione di questo Paese dà forza di
Testimonianza e di Opera solidale in forza di governo
Cioè lo lo stato di questo Paese
Nel suo processo di ricostruzione e di divisione nuova delle sfere tra pubblico e privato abbisogni esattamente delle cose che diceva Degli Espinosa per quanto riguarda l'ecologia cioè delle forme miste di governo del territorio
In cui iniziative a privata mondo del volontariato situazioni pubbliche possono cooperare per cambiare il corso il destino delle dei ter delle politiche sociali ed economiche sul territorio
Esattamente questo è il punto
Creare un nuovo Stato del benessere che noi in realtà non abbiamo mai avuto nelle effettivamente perché bevuto uno stato dell'assistenzialismo forse turbato per poter
Che che non abbiamo mai avuto in questi termini dovrebbe trasformarsi in forza di governo
E quindi ridisegnare completamente le strutture della democrazia anche perché noi pensiamo che a quel punto e la società civile
Che deve essere Forte politicamente bisogna trasferire delle quote di politica dai partiti alla società civile al mondo delle associazioni
Tutte comprese non solo quelle che noi consideriamo a sinistra
Perché espressione di un volontariato più radicale ma anche de de di degli imprenditori delle piccole e medie imprese come diceva Lumia del del di di forme nuove di intervento economico che non possono essere più lasciata alla vecchia ideologica divisione Confindustria dalla parte sindacati dall'altra ma
Mettendo in campo i soggetti
Nostra idea voi lo sapete che la competitività e la produttività non sono in contraddizione con la parola solidarietà e se i progressisti vogliono governare devono individuare un progetto in cui la produttività la competitività internazionale i tre e e de e interna dei prodotti italiani delle industrie italiane possa convivere con un progetto di solidarietà
Questo è il e il problema del Governo queste prova che noi dobbiamo porre io vi ringrazio
Di avermi invitato e vermi ascoltato forse gli ho rubato qualche minuto in più
Ma io credo che avendo chiaro questo progetto davvero si possono superare le differenze e le difficoltà ma in una impostazione nuova di ricostruzione della politica di questo Paese e di trasformazione di un sistema partitico che ci ha ridotto le condizioni in cui sia
Grazie grazie alla tornado
E allora
Adesso dei nostri invitati politici rimangono Rino Serri Gianni Mattioli e Massimo Scalia
Prima di dare la parola Rino Serri ci sono due interventi
Due saluti importanti credo dobbiamo ascoltare ce Livia Menapace che promotrice della costituente la strada come sapete che vi ha portato il saluto e la convenzione delle donne
Che si tiene contemporaneamente a questa assemblea purtroppo abbiamo saputo
Né noi né loro evitare la coincidenza delle date c'è Giovanni Moro segretario del Movimento federativo democratico
Che qui presenti ha chiesto intervenire lo ascolteremo con piacere
Anzi se vuole già venire qui grazie
Provenendo per l'appunto dalla convenzione delle donne per il polo progressista che si sta tenendo e durerà tutto il giorno alla Protomoteca in Campidoglio saluta costituirmi per l'appuntato
Come ho detto anche la NATO a costituirmi
Il convenzione delle donne ha prodotto questo appello elettorale con alcuni punti programmatici che sarà integrato da una serie di lavori da una serie di lavori di gruppo che si svolgeranno oggi
Nel momento in cui io me ne venivo qua
Avevamo fatto oltre che la parte generale la parte internazionale che era stata affidata a me e Laura Pennacchi aveva appena finito di fare una splendida relazione
Di politica economica rigorosamente economica rigorosamente scientifica
Che penso proprio che dovremmo acquisire perché farebbe come dire giustizia di molti bla bla che continuiamo a ripeterci su questo terreno dell'economia stato sociale eccetera
Noi abbiamo alcune proposte una delle quali per esempio sul terreno della pace quella di costituirci in gruppo che diventa esperto della prevenzione dei conflitti e della loro gestione non cruenta
Perché quando la guerra è scoppiata ben poco si può fare
Allora diventare esperti della individuazione dei punti di crisi della capacità di di prevenire il conflitto
E di darne una gestione politica prima che Canada nella nello scontro cruento ci sembra una cosa molto interessante ci sono molte altre proposte è stato detto col gentilezza ma con fermezza
Che questa convenzione sta aspettando ancora che il tavolo dei progressisti la inviti per poter segnalare
I propri punti rivista
Io perciò vi porto questo messaggio pressante lì si stanno costruendo dei contenuti di tutto rilievo assolutamente ineccepibili dal punto di vista delle competenze
Non solo delle cose il cuore di mamma ecco sono proprio delle cose di grande razionalità di straordinarie fondazione scientifica e di grandissima modernità il Polo dei progressisti sarebbe bene che non pensasse di essere così autosufficiente sul terreno della produzione intellettuale perché non sempre non è non a priori può esserlo bisogna verificarlo
Dico soltanto due cose rapidissime io condivido molto le preoccupazioni di Michele Mezza in particolare ne ha una che proprio mi rode
C'è in questo momento una selezione mediatica dei temi
Rispetto alla quale noi siamo tutti subalterni perché sono i media che decidono che cosa e letteratura e che cosa è politica agli occhi dei dei consumatori ora la Bosnia è inevitabilmente letteratura
La Bosnia è una telenovela dell'orrore
La disoccupazione letteratura è una roba come le alluvioni terremoti poi la facce dei segni e politica
E noi non siamo in grado di rovesciare questo trend comunicativo
Chi rischia di vanificare
Dato che come sappiamo tutti il messaggio il contenuto sono la stessa cosa o quasi insomma non si può sostenere che rischia persino di vanificare i nostri contenuti se passano attraverso quelle forme espressive
Questa cosa mi sembra molto importanti a Massa in ritardo su questo terreno
L'altra cosa che volevo dire è che gli appelli alla responsabilità fatti qui a Noemi sono giusti sempre bene richiamarci alle virtù ma sono abbastanza inutile perché devo dire e sicuro che noi siamo totalmente responsabili desideriamo proprio che vinca il polo progressista
Siamo solo preoccupati che sta facendo delle cose per cui rischia di perdere invece che di vincere
E non vorremmo che si pensasse che gli appelli al re alla responsabilità oltre che su Soggetti come noi potesse immediatamente valere per l'elettorato non ci sono più elettorati di appartenenza
E quindi il modo con cui ci si presenta il modo con cui si forma il programma si comunica litterae con cui le cose avvengono non si può compatire in nome della trasparenza
E agire in modo che come dico e concludo se qualcuno volesse mandare un plauso al tavolo dei progressisti non sa dove mandarglielo grazie
Benissimo molta chiarezza le questioni sono queste vi ricordo prima di dare la parola Moro che
Il diciassette febbraio esce il primo numero di sulla strada il supplemento al salvagente del nostro mensile come il nostro direttore che Filippo Gentiloni una nostra relazione vi ricordo che il mensile editato è edito da noi della costituente la strada
Facendo appello come risorse a un certo numero di abbonamenti che dovremmo raccogliere in questo anno in quel cartello lì su quella colonna sebbene non si legga bene c'è il numero di conto corrente che bisogna al quale bisogna riferirsi per l'abbonamento annuale
A sulla strada venne i fogli che vi sono stati distribuiti questo già c'era quindi il caso di cominciare cominceremo da ora una campagna di raccolta di questi abbonamenti e allora la parola Giovanni Moro segretario del Movimento federativo democratico poi c'è Rino Serri
E poi Mattioli e Scalia e qualche altro intervento c'è foschia che aveva chiesto di parlare altri due interventi
L'acconto di Agri Salus Barbara accetta del Coordinamento genitori democratici che sono gli altri interventi della giornata con i quali poi avremo concluso grazie Giovanni Moro
Grazie grazie siringhe o per questo invito per l'attenzione
Io sono qui innanzitutto per testimoniare l'interesse e l'attenzione che il Movimento federativo democratico ha pur non coincidendo con i suoi con il suo modo di operare con uno dei suoi programmi e le sue strategie per il Progetto che la Costituente della strada attivato con la sua con la sua nascita e cioè se intendo bene
Il Progetto di incidere sul modo di costituire pensare
Un fronte un polo progressista in Italia sia dal punto di vista dei contenuti programmatici sia dal punto di vista delle candidature delle persone delle leadership o dei gruppi o dei gruppi dirigenti
Ricordo queste cose perché mi pare che il in questo suo costituirsi la conseguente della strada abbia colto un problema
Un nodo che non è sciolto che sarebbe ingeneroso pensare forse lo diceva prima Nando Adornato che possa essere sciolto in tempi brevi ma che di fronte a noi ed è bene che lo ricordiamo
Io non voglio fare un intervento nel disfattista né di altro genere del resto qui non siamo in un comizio sono in una sede di riflessione
Le cose che dico qui le direi facilmente anche altrove la posizione critica del Movimento federativo democratico sulla conduzione della campagna
Elettorale riguarda un po'tutti non è che riguarda soltanto il fronte progressista ma credo che sia utile proprio dire due-tre preoccupazioni rapidissimamente
Forse a futura memoria ma anche con la consapevolezza che la storia politica di questo Paese non finisce il ventisette marzo anzi
Io vorrei dire forse lo dico la mia posizione di uno che non c'entra niente con le elezioni
Più importante quello che succederà dopo il ventisette marzo paradossalmente di quanto non lo sia quello che succederà in quel giorno
La preoccupazioni le preoccupazioni che io non vorrei che sembrassero appunto un parlare d'altro riguardano la estrema difficoltà che c'è nel mondo della politica ufficiale chiamiamola così di produrre una interpretazione del nuovo sistema elettorale all'altezza delle regole che questo nuovo sistema elettorale
Contiene no diciamo che risolto il problema delle regole con una grande battaglia che non è cominciata mi si permetta di fare questa nota a Nando Adornato anche se non c'è con le elezioni politiche del novantadue e cominciata con il referendum sulla preferenza unica che tra tutti i referendum elettorali era il meno ovvio anzi più improbabile quanto a risultato
Le nuove regole elettorali aprivano aprono il problema dei soggetti che le devono incarnare e qui secondo me casca l'asino ed è bene che noi questo ce l'ho diciamo con franchezza non per fare chissà che cosa ma per perché questo è il problema che si deve affrontare io credo che si debba esprimere un parere fa molto negativo sul modo con cui viene interpretato il nuovo è stato interpretato il nuovo sistema elettorale la ideologizzazione qualcuno ricordava agli anni Cinquanta me qualche volta sembra di vedere
Quelle scene degli anni Trenta del conflitto politico degli anni Trenta tra queste grandi opzioni
Mondiali la difficoltà enorme di produrre programmi che siano all'altezza della situazione e che riescano a dire che cosa bisogna fare dell'Italia dell'Europa
Del mondo no qui si vada cose assolutamente ovvie su cui tutti sono d'accordo in cui su questi invano di litigare ha invece
Eccetera nella selezione del personale del personale politico paradossalmente queste elezioni che dovevano essere nel momento della massima apertura alla cosiddetta Società Civile termine io non uso più danni
Si sono rivelate essere più che altro una episodio di ulteriore chiusura rispetto a al passato credo che tutti voi abbiate gustosi episodi da raccontare quindi io risparmio vi risparmio
Il sono prevalse forse questo è il punto le vecchie appartenenze su un modo nuovo di interpretare la la vita politica questo ha riguardato anche il fronte progressista non solo il fronte progressista ripeto lo ridico quello che ho da dire qui ed io dico quello potrei dire
Ma tranquillamente anche altrove io non so se è come se fosse da dove è stato dato per scontato un consenso elettorale che invece completamente da riguadagnare oppure per questa riduzione dovuta all'alleanza del numero dei posti disponibili fatto sta comunque che
è mancato non sia riuscito a produrre un nuovo tipo di criterio per costruire un'alleanza elettorale politica che in fondo era quello che la Costituente della strada ma poi indirettamente nei confronti di tutto il sistema politico
Il Movimento federativo democratico una miriade di altre organizzazioni chiede i cittadini chiedevano che si realizzasse un nuovo criterio per costruire gli schieramenti elettorali e politici
Credo che questo nuovo criterio esperienze come le nostre se l'avessero e ce l'hanno ce l'abbiano il punto di vista del cittadino comune di chiamiamolo come vogliamo insomma poi ognuno ha il suo linguaggio e ma penso che ci intendiamo questo criterio non è passato è stato sconfitto è è passato invece un criterio tradizionale assolutamente tradizionale legato alle vecchie appartenenze e devo dire che in questa piccole guerre che ci sono state che ci sono sui tavoli locali si sentono dire pure cose dell'altro mondo io ho letto non so se sia vero
Su Repubblica mi pare una dichiarazione di un esponente del fronte progressista siciliano
Che dubitare della Rete che diceva
Ma insomma le associazioni dei cittadini devono controllare le istituzioni non devono proporre le candidature eleggendo resta il razione mi sono detto ma dico ma non saranno sono dieci anni vent'anni che noi combattiamo contro quelli che ci dicono che cosa diavolo dobbiamo fare noi che cosa possiamo fare che cosa
Non possiamo fare sarebbe questo il rinnovamento della politica sarebbe questa la cifra della modo di interpretare il nuovo sistema politico
E l'altra grande preoccupazione che io sinceramente e per il dopo elezioni nel dopo elezioni significa chi governerà questo Paese
Non dico solo con quali maggioranze che pure sarà una pietra d'inciampo imporli impressione ma come governerà questo Paese
Questo Paese ha bisogno non ha bisogno dei cittadini per per restare in piedi oppure ha bisogno ancora una volta di partiti che pensano di detenere il monopolio della politica delle funzioni di governo di statalismo paternalista assistenziale no che considera ancora i cittadini dei minorenni dei bambini oppure del degli ostacoli allo sviluppo del Paese
Ma ci sono queste cose nei programmi o nelle teste di chi sta andando alle elezioni io ho paura che non ci siano e quindi al di là del fatto che non è irrilevante di cuore si costruirà il cinquantuno per cento di voti in Parlamento per produrre un governo a me preoccupa molto di più questo
Poi il problema dello stato sociale come si pensa di risolverlo con chi si pensa di risolverlo se tanto mi dà tanto cioè se il modo con cui le forze politiche in particolare per mille ragioni lo schieramento progressista hanno avuto un astro clamorosa assenza di questo punto di vista io mi domando questo Paese dopo come sarà governata non lo dico
Per dire ve l'avevamo detto roba di questo genere oppure per dire
è tutto un fallimento uno schifo e così via lo dico soltanto perché noi tutti sia abbia assieme la consapevolezza che da dopo le elezioni comunque vadano queste elezioni qui c'è un ruolo fondamentale più alto più forte forse anche più autonomo e di maggiore iniziativa delle organizzazioni della cittadinanza attiva rispetto a questo grande problema di governare
Un paese come il nostro di quanto non abbiamo tutti quanti pensato in passato quindi è forse questo un appuntamento diciamo al ventotto marzo non è un atto di repressione ma un atto di realismo che pure in una sede come questa
è giusto doveroso grazie
Grazie a Giovanni Moro Rino Serri
Intanto sono giuste le le puntualizzazioni di Moro su quello che ci aspetterà dopo il ventotto marzo ma anche rispetto a quello che ci diceva Adornato prima rispetto al preoccupazione a quello che si tenta si dovrebbe tentare di fare al tavolo progressista
E tutt'oggi quello che dobbiamo verificare gli sforzi che dobbiamo verificare su questi tavoli nella produzione di programmi e candidature adeguate per queste elezioni perché certamente molto di più si poteva e si può ancora fare
Perché
Drammaticamente importante drammaticamente importante è la classe dirigente che noi produrremo con queste elezioni politiche sarà in base a quella che poi dovremmo riuscire dopo
A rimettere in campo quel lavoro così importante è necessario che dobbiamo fare
Quindi stiamo un po'a guardare quello che sapranno combinare questi nostri amici che probabilmente prima o poi ci convocheranno
Comunque sarà utile
Avere un confronto sarà utile vedere cosa si produrranno i vari tavoli aperti ma al più presto perché il Paese ha voglia di mettersi in marcia verso questo appuntamento così difficile l'elezione do la parola a Rino Serri vi dico solo che ci sono ancora dopo Serri solo cinque interventi compresi Mattioli e Scalia quindi siamo anche in anticipo sui tempi avevamo pensato di concludere alle due concluderemo alle tredici e trenta Serri
Ora io accolgo innanzitutto
La cosa che diceva Giampiero Casinelli
Bisogna partire urge
Avviare l'impegno della campagna elettorale
Ci sono moltissime cose su cui dovremo riflettere ci sono anche quelle che Adornato chiamava alcune differenze di progetto politico
Certo io non credo al partito unico dei progressisti non credo che sia quella la strada ma va be ci aiuterà la gente d'esperienza non è oggi che dobbiamo discutere di questo almeno credo
E devo dire la vecchia conoscenza credo mi autorizzi che mi ha lasciato un po'preoccupato
L'intervento di Giovanni Moro
La mia preoccupazione non è per il dopo
Elezioni e la mia preoccupazione per queste elezioni
E ebbe mi è difficile ragionare nei termini che dice
Comunque vadano c'è il tal problema
No io credo che queste elezioni per molti moltissimi aspetti
Decidono dei prossimi decenni della vita di questo Paese
E quindi nella prima questione sulla quale io
Vorrei soffermarmi un attimo
Io credo che
Anche qui senza assolutamente
Rimettere in piedi una discussione sulla quale torneremo torneremo
Dopo dopo queste elezioni e quale sia la strada della riforma democratica delle istituzioni delle leggi elettorali che cosa producono
Va be'vediamo valutiamo e c'è un'esperienza in atto
La valuteremo e dobbiamo valutarla tutti sgombri da chi era per il sì per il no
Eccetera vediamo quali sono gli effetti che sta producendo
E che cosa si è messo in moto nel bene e nel male la valuteremo questa esperienza intanto tiriamo né intanto valutiamo un primo punto
Il primo punto è che noi da viversi decenni a questa parte ci troviamo davanti ad una situazione nella quale c'è nel Paese un pericolo di destra di di grave grave
Dimensione questa è la prima questione
Secondo me e ci troviamo perché dico che è un pericolo e non ho usato il termine uno schieramento
Perché io ritengo che la destra italiana alcuni caratteri che ne fanno un pericolo in questo momento in questa fase poi può anche darsi come dice Adornato che tra quattro otto anni
Che sia possibile che si sia forfora Mato uno schieramento di destra democratica moderata con Visciano conservatorismo eccetera eccetera
Adesso non è così
Adesso la destra italiana è fatta non concerto che ha la sua radice il o una delle sue radici fondamentali il liberismo selvaggio chiamatelo come volete
Ma queste altre caratteristiche è fortemente compromessa con un sistema di potere
Che va dalla speculazione all'intermediazione fino alla P due e ai servizi segreti deviati
Che si trovano dappertutto
In queste liste
E compresi quella del della P due
Secondo a un autoritarismo politico dentro che di matrice fascista nel senso che è rapidamente riciclato
Rapidamente riciclato
Che il pop tipo di matrice populista leghista
E che adesso aggiunge anche l'autoritarismo modernista del del comando televisivo
Questo miscuglio
Compromissione col sistema di potere autoritarismo politico
E poi ci si aggiunge a questo miscuglio
Questo incrocio
Lo vedete come viene fuori così contorto
Il l'incrocio tra il separatismo leghista
E il nazionalismo di ritorno dei di Alleanza Nazionale questo qui è già e già del nuovo e di Alleanza Nazionale che mette nel suo programma il recupero delle terre italiane dell'Istria e della Dalmazia
Nel programma di alleanza nazionale sta non del Movimento Sociale di Alleanza Nazionale
Allora questo miscuglio
Fa della destra sono d'accordo con con Veltroni
Fa della destra di oggi questa qui che si presenta un pericolo reale
Un pericolo reale per la lo sviluppo dalla democrazia di questo Paese per la convivenza civile
E forse persino nella sua dimensione di unità nazionale di collegamenti internazionali
Secondo elemento
Però questa destra si presenta come forza di cambiamento non di conservazione
Si presenta come tale e usa tutti i mezzi
Che ha e sono tanti per presentarsi come tale davanti al Paese e qui sta la sua possibilità effettiva di vincere elettoralmente
Sta su questo sul fatto che la destra che è questo miscuglio che presenta questo rischio però a una condizione una possibilità di di di vincere perché fa seguito a una crisi distruttiva del vecchio sistema di potere e non solo politico e non solo e non tanto del sistema dei partiti
Ma del sistema economico finanziario di governo occulto esplicito palese di questo Paese capo com'è andata nel corso di questi decenni quindi addietro
Questo questa forte volontà di cambiare la raccoglie e la risolve nei termini che sappiamo
Allora da qui deriva l'ultima considerazione
Come fanno a vincere i progressisti
Come può vincere lo schieramento progressista
Io credo che ci sia una questione fondamentale su cui c'è stato anche qualche elemento del del del dibattito indie di questi giorni di queste settimane
Probabilmente è una questione che rimarrà aperta lungo tutto il percorso
E cioè il polo progressista deve presentarsi come una grande forza di cambiamento
Di cambiamento se no perde la mia preoccupazione è questa qui non c'è niente mi dispiace che Adornato non c'è
Qui non c'è niente di ideologico io non ce l'ho con nessuno tantomeno con Ciampi come persona non è questo il punto il punto è che se il Polo progressista di fronte a questo tipo di destra
Non si presenta come una grande forza di cambiamento aperta alla società all'innovazione non vince a queste elezioni
Perché non raccoglie una una un fatto di bit popolare molto diffuso molto ampio se volete generico
Indotto televisivamente tutto quello che volete ma c'è allora
Da questo punto di vista Lumia ha ragione c'era un problema di metodo hai tu hai detto
Beh vogliamo essere un pochino meno pessimisti
Vogliamo provarci per anche perché dobbiamo affrontare una campagna elettorale difficile
Allora io credo che qualche cosa è accaduto
Intanto questo polo si è fatto e non era affatto scontato
O parliamoci chiaro e cioè non era affatto scontato il questo Walter ha ragione questo è una è un è un fatto di portata storica
Che può avere questa dimensione
Ma anche sul resto
Badate io
Sapete che sono sempre a metà strada no sono sempre stati in mezzo nell'associazionismo nella società civile nella vita politica eccetera
La quindi guarderò forse con occhi di questa natura però non c'è solo la questione l'unità cioè il fatto che vediamole piccole ma grandi cose
Il fatto che questa discussione delle forze quante sono pure solo delle forze politiche adesso sto parlando eh
Gli otto che fanno parte del tavolo progressista questa discussione si è svolta anche alla luce del sole anche con qualche aspetto deteriore diciamolo pure
Ma non è un fatto positivo questo
Che invece di di stare tutti separati nelle segrete stanze a fare un po'di viste si è discusso anche pubblicamente questa Roma
E i e tutti questi tavoli regionali dove questo confronto tra forze politiche che non si parlavano tra di loro
Vado per gravi non si parlavano tra di loro sono costretti a farlo a misurarsi non è un fatto
Ancora
è iniziato
Adesso non sottovalutiamo questo fatto
Questo processo secondo me di rapporto di cambiamento della politica
Di di un nuovo protagonismo dell'autorganizzazione dei cittadini e questo è solo iniziato siamo d'accordo i limiti sono enormi
Enormi do avremmo dovuto fare tutti quanti noi voi io estese sono tutte e due molto di più tutte e due le cose molto di più
Forse anche con più cattiveria con creando anche più tensioni più problemi
In tutta la fase di che è stata poi rapidissima purtroppo per i tempi che conoscete e tuttavia badate bene che
è iniziato questo processo
è in corso
Il fatto che la la Land delle ci sia la la Convenzione delle donne progressiste di cui
Lidia si parlava ma questo è un fatto lo so che ancora non non sedette al tavolo ma è so benissimo so benissimo
Sì sì sì sì ma so benissimo che è così
Però in sostanza quello che io voglio dire questo
Io credo che sia iniziato da questo di punto di vista un processo che ha già segnato primissimi passi
E il problema è quello di svilupparlo
Ci sono le condizioni per farlo durante la campagna elettorale dopo la campagna elettorale auguriamoci con una con un i progressisti vincenti e che questo sia diventi il terreno su cui si misura l'azione di governo si continua a quello che si inizi iniziata adesso con un modo diverso di governare il Paese
Con la società con la gente con i cittadini organizzati eccetera
Io credo che questo sia il
Come dire che questo elemento di un minimo di maggiore ottimismo esista già e del resto o si guardi poi altrove che cos'è accaduto altrove voglio dire nelle altre forze politiche
In luglio dell'ultimissima questione allora se il cambiamento è da un lato su questo
E forse qui
Lo ripeto occorrerà anche maggiore
Tensione vivacità
Anch'io non ho molta paura anche nel corso dalla campagna elettorale che ci sia questo protagonismo
Io credo che il progressisti possono vincere anche se esprimono questa grande ricchezza al suo in tal loro interno
E non di vecchio dibattito politico ideologico ma di problematiche diverse complesse come si affronta lo stato sociale l'occupazione io non credo che qui ci sia da fare un elenchino di provvedimenti governativi c'è da mettere in moto dei processi reali e allora il protagonismo può e deve esserci
Allora su queste tesi davvero poi concludo rapidamente l'altro punto del cambiamento è esattamente come si affrontano i problemi
E qui
Io mi sono
Convinto che non c'è solo tutta la questo dello stato sociale su cui siamo largamente d'accordo non voglio ripetere cose che almeno tra di noi ci conosciamo le abbiamo dette bisogna passare non la privatizzazione mercantile non la gestione statalista ma il protagonismo nuovo dalla gente la gestione sociale l'autogestione volontariato gli utenti e i lavoratori dei se e dei servizi eccetera eccetera
Invece bisogna cambiare anche nell'economia
Quello che sento il punto debole che io sento eh
Che c'è una parte anche del dello schieramento progressista che ritiene che in fondo si può
Con qualche rilanciare il vecchio meccanismo di sviluppo
Io credo che non sia realistico io non dico che è giusto o sbagliato ideologicamente dico che non è realistico
Che se noi non modifichiamo anche il IVA al i punti fondamentali punti fondamentali
Delle organizzazioni economiche qui non centra la questione il mercato siamo tutti d'accordo anche su questo che il mercato non si terrà non si cancella per decreto amministrativo
Che è sbagliato farlo eccetera eccetera siamo tutti d'accordo e siamo d'accordo anche che occorre l'austerità benissimo anche su questo
Ma bisogna mettere in moto dei processi diversi
Di che cosa produrre
Che cosa produrre non semplicemente produrre ma che cosa produrre
E poi il come si produce
E qui si vada alle questioni dell'occupazione in via immediata
Io credo che sia maturo il problema mi riferisco all'intervento di di Riccio io credo che sia maturo il problema qui non so se c'è ancora l'amico dei cristiano sociali
C'era una loro idea io riprenderei qui bisogna andare a lavorare all'ipotesi di un lavoro minimo di ingresso di tutti i giovani in questo Paese
Lavoro minimo di garantito all'ingresso
Con un secco nei il rapporto con il servizio civile
Un un servizio civile che abbia dentro da un lato come primo nucleo l'obiezione di coscienza eccetera eccetera
Forme di volontariato eccetera che produce lavori utili alla collettività e socialmente utili sono due cose un pochino diverso
Poi c'è il piano della Legambiente poi c'è la questione dell'orario di lavoro
Poi c'è la la proposta che faceva qui Paolo Degli Espinosa io sono molto d'accordo costituire questi centri di riorientamento dello sviluppo a livello regionale che comincerà a rappresentare quel punto di programmazione flessibile
Che ad adesso noi abbiamo cancellato il termine programmazione bisogna recuperarli in una dimensione del tutto diversa ma tridentino
E così dicasi per quanto riguarda la riorganizzazione dello Stato
Stato sociale ha già detto l'ultimissima cosa è questo sulla politica estera
Beh io credo che qui un merito ecco un altro punto
In cui una novità c'è
Vogliamo parlarci chiaro tra le forze del polo progressista la questione la politica estera la più ostica è quindi è rimasta
Il fatto che adesso anche pressato dagli abiti pressati dagli avvenimenti l'associazionismo in questo caso il movimento pacifista voi su una questione ci ponga un problema è già un elemento di rapporto diverso che può aiutare seriamente a modificare anche su questo terreno una logica
Superata io sul testo che è stato presentato sono totalmente d'accordo
Dalla dalla chiare Ingrao
Totalmente d'accordo significa che sono per attuarlo per metterlo in movimento per realizzarlo acque perché l'unica strada e io ho il vero è concretamente una strada per affrontare fuori da un'impotenza o dalla letteratura
E come diceva Lidia
Dell'orrore la questione della Jugoslavia penso anche che alcuni elementi ci sono su cui si può lavorare adesso e anche nella campagna elettorale che sono
Oltre a questo urgente dare immediato punto di traino che sono la questione del modello di difesa
Per questo Paese
Che sono la cooperazione internazionale che è in una crisi nera totale
Parlo della della cooperazione italiana lo sviluppo io qui sono drastico sono secco come partenza sono del parere che la cooperazione vada fatta e va fatta tutta facendo leva sul soggetto del volontariato nello stato dei privati
Il soggetto del volontariato che poi USA gli strumenti dello Stato e anche di e anche l'iniziativa privata ma dentro allo strumento del volontariato
Facciamo questa il polo progressista può fare questa scelta non solo più cinque mila miliardi due mila miliardi di cooperazione allo sviluppo ma gestite in questa maniera
E allora ci sarebbe un nuovo coinvolgimento popolare da pub da popolo a popolo da Paese a Paese non attraverso il singolo privato addirittura la struttura burocratica degli Stati
Penso che per il terzo punto penso che sia l'immigrazione collegato con questo
E qui possiamo andare ad un elemento che dia anche maggiore sicurezza al Paese
Passando attraverso per l'altro normalizzazione legalizzazione di quello che adesso c'è la clandestinità che c'è pari e fatte emergere risolta a favore del dell'Italia e di questi immigrati e poi una riflessione una revisione della legislazione che ha dimostrato di non funzionare
Ci sono delle cose da cui si può partire anche per affermare sul piano della politica estera degli elementi di novità e non a e sarebbe molto interessante molto importante se gli elementi di novità
Tra questi otto soggetti politici un po'tradizionali
Nascessero proprio dall'esperienza del Movimento associativo sull'immigrazione sulla cooperazione allo sviluppo sulla Jugoslavia non mi pare poco io un po'di ottimismo da questo punto di vista lo metto
Grazie grazie Rino Serri e allora
Ha chiesto da tempo di parlare ciò Carmine Fotia al quale chiedo di venire Luís da bravo giornalista radiofonico Sarre essendo la brevità radiofonica
Point Gianni Mattioli regionali esistono anche gli speciali si ricorda che l'ospite Gianni Mattioli e poi i un po'di pazienza agli amici che aveva erano già in lista comunque concludiamo in tempo ci sono Gianfranco la Comedia che risalta la presidenza IRI Salus Barbara accetta che del Coordinamento genitori democratici
Che ha un intervento di brevità garantita perché scritto io l'ho visto e vi assicuro che a breve è chiaro e poi Massimo Scalia e allora Carmine Fotia
Promotore la costituente la strada anche Luigi
Sì
Ma non atti non sapevo bene dove ero collocato alle varie categorie anche perché c'era questa cosa bizzarra per cui c'era chi veniva pare dei contenuti e voce non so che fare che devo fare non posso aderire al microfono più rigorose non me lo mangio è un po'complicata
E c'era questa stati visione per cui chi parla di politica chi parla di contenuti allora io non capivo i politici di che cosa avrebbero dovuto parlarci se non i contenuti poi un solo un suggerimento
Io le prossime nostra riunione di organizzare in una forma più seminariale
Magari uno può intervenire più volte parlando un po'di meno magari perché diciamo un po'sgradevole dover discutere con interlocutori che poi parlano e se ne vanno cioè questa non è proprio diciamo un congresso di partito mi pare
Una sede in cui si vedono dei compagni di strada
Che vogliono misurare un pezzo di strada copie ma questo è un qua non vuole essere polemica semmai diciamo con gli organizzatori non con quelli che magari sono stati presi da altri impegni eccetera capita a me anche tante volte
Io ho reso tanto dire alcune questioni che a questo punto saranno solo un indicare alcuni punti secondo me
Di riflessione
Anzitutto io sono d'accordo con diciamo chi sottolinea che deve finire la retorica della società civile
Questa è una categoria povera Rozza
Che poteva essere usata diciamo nel nella fase in cui
La politica sembrava
Nei suoi palazzi racchiudere tutto e fuori non esistere nulla
E allora ci siamo inventati
Questa questo termine
E come dire gramsciana mente un pochino più complesso di come poi è stato adottato nella vulgata comune no come un tutto indistinto mentre invece secondo Gramsci alla vita civile era un insieme di organizzazioni di soggetti di soggettività non era quello che ci dice oggi c'è un tutto indistinto in cui ci sono delle cose nebulose
E questo non è che invece noi dobbiamo tornare a nominare i soggetti società civile sono soggetti
Che fanno delle cose che sono in campo che esprimono culture politiche che esprimono pratiche politiche
La critica che io mi sento di fare
Alla modo in cui diciamo proceduta questa esperienza
Dell'alleanza dei progressisti
Di cui però attenzione non dobbiamo mai smettere di sottolineare
Il valore
La straordinaria drammatica urgenza
Quindi io direi che dobbiamo riuscire esercitare una critica
Per l'immaturità di questo processo ma al tempo stesso essendo tutti al servizio a disposizione di questa alleanza perché fuori di questa oggi c'è non la sconfitta di qualcuno di noi c'è secondo me una sconfitta storica che aprirebbe la strada fenomeni inquietanti di cui vorrei proprio accennare un attimo rapidamente fra un po'
E dunque la critica principale
Deve essere e deve essere secondo me non tanto alla maggiore o minore apertura delle liste dei progressisti la Società civile ma
Anche perché lì c'è il rischio che c'è qualcuno che si imputa
La società civile a se stesso come se ne fosse diciamo il delegato esclusivo una specie di amministratore delegato
Dalla società civile che aveva la per la rappresentata o dei progressisti ma semmai una critica forte alla cultura politica che sta dietro questo modo di rapportarsi ai soggetti o meglio di rapportarsi poco e male
Ai soggetti
Allora i soggetti vanno nominati
Vanno indicati i percorsi attraverso cui questi soggetti possono incontrarsi con la politica
Vanno costruite le forme attraverso cui
La riforma della politica
Consente a questi soggetti di costruirsi in organizzazione presenza politica visibilità
Questo secondo me
Perché se è vero come tutti diciamo si entra in una fase costituente che è cosa assai diversa da una legislatura costituente e di più che una legislatura costituente
Vuol dire che dentro la fase costituente dovrà esserci anche i soggetti
Non si dà fase costituente che sia solo riscrittura delle regole del gioco
Tanto meno solo riforma elettorale questo è un altro limite forte della cultura politica dei progressisti col dire immaginato che la riscrittura delle regole del gioco fosse di per sé la fase costituente invece non è così
Una fase costituente una fase che riformula diciamo i luoghi e le della democrazia e questo guardate che oggi e assai importante perché in realtà secondo me è già allo scontro elettorale e in sé uno scontro costituente
Quello che scende in campo oggi
E una forma
In eredità della politica
Io credo che sia dalla parte della destra
Io credo che sia la più gigantesca operazione di manipolazione del consenso ad un'opinione pubblica mai realizzata dopo i regimi autoritarie di Spotify
Del che abbiamo conosciuto in questo secolo
Ovviamente non voglio fare paragoni sciocchi dicendo che
Berlusconi e Forza Italia equivalgono a
Stalinismo o nazismo
Dico però un'altra cosa che
è la prima volta che la politica
Torna a essere
Stretta dentro questa camicia
Della manipolazione del consenso scientifico organizzato e con fortissima capacità di penetrazione di Presa questa novità contro cui noi siamo e dietro c'è
Una concezione della politica
Il popolo come pubblico i cittadini come consumatori non più politica ma marketing questi sono i tratti diciamo della fisionomia politica che viene avanzando in Forza Italia
Mettendo insieme e non a caso per questa via è solo per questa via perché solo per questa via può metterli insieme forze tra loro antagoniste
E qui è il dato inquietante di questa vicenda
Cioè che solo attraverso questa forma
Elettronica mediatica
Virtuale vorrei quasi dire
Cioè avulsa dai soggetti reali e così riescono a mettere insieme soggetti che sono antagonisti perché l'elettore che vota per il movimento sociale a Catania e l'opposto dell'elettore che vota per il leghista di Milano
Stai insieme dentro questa grande finzione questa grande macchina virtuale che è una grande macchina da guerra però
Potente potentissima
Che simula
Già che ha già sin che simula già diciamo un modo futuro di essere della democrazia italiana questa è la vera e la grande partita in gioco allora io voglio concludere con tre osservazioni brevissime
La prima è questa se è vero questo il valore della costituente dalla strada
Non è quello di essere un luogo come gli altri ma di aver indicato un altro luogo di ricostruzione delle soggettività della politica che per l'appunto la strada
E che sarà il luogo anche fisico dove si vincono o si perdono le prossime elezioni guardate un po'
Devastata nei collegi porta per porta nelle case non in queste elezioni non si vincono o si perdono giù in televisione malgrado appaia così non sarà così
La televisione lo strumento per costruire la grande macchina politica ma la grande macchina politica prima o poi io le persone in carne e ossa dovrà fare i conti e lì ci siamo noi c'è la strada
Allora io trovo che
Ma certamente Pia diciamo
Dei tavoli dei vari tavoli progressisti sia stata di non cogliere questo valore di questa esperienza però io credo che noi siamo perfettamente in tempo
Per recuperare questo ritardo che comunque dobbiamo recuperarle dobbiamo farlo poi voglio dire
Soltanto una cosa anzi uno alla salto perché è semplicemente un'adesione come consigliere comunale di Roma alla proposta che ci viene fatta sugli immigrati io penso che anzi dobbiamo lavorare
A una emendamento una riforma dello statuto del consiglio comunale di Roma che preveda i Consiglieri aggiunti insomma tutte quelle proposte che già in altre città sono praticate è un impegno che va chiesto che immediatamente all'amministrazione
Solo un punto voglio dire però perché
Questo è un punto di contenuto
Molto delicato che affrontava Adornato
Che cos'è la guerra della della Bosnia
Io penso che non è il caso di metterla diciamo sul piano delle emozioni dei sentimenti
Perché
Su questo piano siamo tutti schiantati e senza parole
Io credo che ancora una volta il pacifismo e nonviolenza si dimostrò la forma più alta di realismo possibile di Realpolitik proprio in termini concreti
Credo anche che noi dobbiamo però
Fra di noi proprio adesso che siamo diciamo tutti fratelli cioè adesso che siamo tutti fratelli e sorelle voi se vogliono insieme questa grande alleanza elettorale nessuno di noi la vuole sfasciare
Però arriva il punto in cui dobbiamo dirci chi aveva ragione e chi aveva torto tre anni fa sulla quella del golf ce lo dobbiamo di non mi si può continuare a venire a dire e a raccontare le culture politiche differenti le diverse idee sì ma chi aveva ragione che cosa ha provocato la guerra del Golfo la liberazione dell'Iraq da
Saddam Hussein
Qualcuno può dire che è stato questo risultato
Nuovi equilibri internazionali come si diceva
Un nuovo ruolo dell'ONU come si diceva ora lei invece in intromesso la guerra come ospite normale nella competizione diplomatica internazionale
Ciò dobbiamo dire questo oggi per non sbagliare domani non è per fare la polemica
Ecco esatto
Non per fare la polemica guardare io chi mi conosce lo sa che proprio sono le rifugge dalle polemiche inutili questo pone un punto serio perché noi ci chiamiamo a governare il Paese io voglio sapere con quale idea governiamo il Paese in quelle in questo campo in cui su quelli assai delicati e non è un caso
Non vorrei adesso da quando ha litigato con Berlusconi tutti noi di sinistra siamo amici di Indro Montanelli ma Indro Montanelli ha scritto ieri sul Corriere della Sera un articolo io mi ricorda degli fatto un'intervista per il manifesto di temperatura del golf in cui lui difendeva
A spada tratta l'intervento oggi che Indro Montanelli ha scritto che in un articolo in cui si va be'non c'è proprio nulla da aggiungere sulla inutilità
Di un intervento armato come quello di cui si parla dei bombardamenti cioè del dell'aumento la spia della guerra allora io dico fra di noi
Guardiamoci negli occhi abbiamo fatto l'esperienza sappiamo come sono andate riflettiamoci prima di rimetterci nuovo di nuovo e soprattutto smettiamola di pensare che la cultura di governo si dimostra avendo il coraggio di imbracciare le armi
Diceva Adornato
è giusto
Che io sia disposto a morire per la libertà
è vero però è giusto anche il non violento si domanda sempre quanti faccio morire con me
Se non si domanda questo quella una risposta sbagliata grazie
Grazie
Gianni Mattioli
Ma quel gruppo
Bisognerà
Dopo le elezioni fare un Bilancio
Quello che avremmo voluto che fosse la Costituente della strada quello che non è stata e i risultati io chiederei a chi interviene con le critiche al processo di costruzione dei programmi dell'alleanza dei progressisti per se non vogliamo fare delle litanie del tutto inutili chiedersi anche che cosa è avvenuto
Se non sono solo delle petizioni di principio
Con Lumia con si Ringo con tutti voi bisognerà chiedersi allora
Quando in alla fine di novembre all'inizio di dicembre era la Costituente della strada poteva essere il contenitore per un anno alla aveva lavorato
Per la prima volta in Italia si parlava di programmi e alleanze intorno a programmi quando la tradizione in questo Paese è stata sempre si fanno le alleanze poi i programmi si vedrà
Nell'onda della vittoria del cinque dicembre la Costituente aveva per la prima volta riunito e i pezzi di una possibile alleanza poteva essere il contenitore non lo è stato
Io ricordo in quei giorni Lumia disse dobbiamo alzare il tiro fare un duro scontro perché questo non avviene
Molta perplessità o Dio che succede anche quello che forse si costruisce si spopola era prevalse la prudenza
è stata una questione di rapporti di forza
Il vecchio nel senso degli apparati della concezione tradizionale della politica ragazzi siete cari simpatici generosi adesso però adesso la politica la facciamo noi ha vinto al allora facciamolo il seminario mettiamo al seminario per come ordine del giorno
Avendola fatta questa esperienza aprendo una battuta di sconfitta questa esperienza
Perché questo progetto su cui voi siete nati non lo dico io perché io sono stato sempre assunto da voi come interlocutore è stato il vostro progetto
Di riprendere il baricentro della politica e riportarlo più verso i cittadini organizzati lasciando allora questa era una concezione di grande o originalità che Amia affascinato quando voi l'avete proposta che la politica fosse solo interfaccia tra i cittadini organizzati e le istituzioni
Questo volevate questo non siamo riusciti a destra la politica si è Riesch Panza
E chiama i cittadini organizzati a far la campagna elettorale e a fornire qualche idea
Allora questo processo è siccome resta il processo essenziale se si vuole veramente cambiarla la politica fare io a rompere i cittadini nella politica fare esplodere le gabbie dei partiti questo il problema che ancora davanti se c'è però un risultato della costituente della strada questo
Paradossalmente si situa invece no da questo punto di vista del cambiamento dell'organizzazione della politica ma si situa invece dal punto di vista dei contenuti e questo è un po'anche a me dispiace molto che qui non sia rimasto
Adornato perché quello che è entrato poi io non lo so se tutti i partner dell'Alleanza hanno letto con cura le cose che firmavano
Quello che è entrato nella dichiarazione d'intenti comuni dei progressisti è una interpretazione della crisi economica
è una proposta di soluzione di crisi economica che veramente di rottura rispetto alle politiche economiche laddove si dice un'epoca si chiude lì la la la possibilità di recuperare occupazione nel quadro usuale dei rapporti tra produzione consumi si è rotta in tutte le società industriali avanzate
La proposta che viene molto esplicita in quella dichiarazione di intenti è una grande riallocazione
Di occupazione e risorse finanziarie
Dai settori produttivi tradizionali per il soddisfacimento dei consumi individuali oggi insostenibili verso invece le attività per la crescita della qualità della vita di tutti che significa che invece di vendere automobili si venderà mobilità
Invece di vendere beni oggetti si venderanno qualità dei servizi questo c'è scritto
E questa è una proposta di politica economica
Che è è la proposta che io ritengo di massima razionalità che sta dentro
Non è il è la lettura della realtà sta dentro il libro bianco di del nord è quello su cui discutono le società industriali avanzate ma è la proposta è il programma dei progressisti
Allora rispetto a questo resto smarrito quando si dice qui ci sono diversi progetti politici
Cerchiamo allora di esplicitarli
Perché io ritengo che Rifondazione Comunista sbagli moltissimo
Nel non capire che il consenso di settori della società con i quali e aperta una forte interlocuzione
Non si mantiene con la paccottiglia degli a spetti esteriori ma si mantiene con un rapporto stretto
Ma la diagnosi che noi facciamo della della processi sociali è molto più vicina lasciatemelo dire è molto più vicina a quella che viene da quella sponda
Rispetto a quelle non praticabili che vengono da altre sponde perché in questo quadro che sta nella dichiarazione degli intenti dei progressisti in cui noi andiamo a questa profonda trasformazione della società
E che dovrà essere accompagnata da strumenti di incentivazione disincentivazione del mercato a una prospettiva di tale cambiamento delle attività e dei beni produttivi beh è molto nominalistico dire che noi manteniamo la società industriale la società capitalistica così come l'abbiamo conosciuta
Io non ho la sfera di cristallo per guardare ma Hill approvato di questi processi nel mio come negli altri Paesi e che viene portato avanti oggi dalle borghesie illuminate
Beh a
Sì mettessero da una parte si scinde dissero nettamente i problemi di marketing dell'immagine
Lo so da me che noi dobbiamo conquistare all'alleanza dei progressisti settori moderati della società questo è un problema reale
Ma altro è questo problema che è un problema di comunicazione di convinzione di battaglia culturale
Altro è il problema dell'osservazione strutturale della nostra società
Perché se qualcuno pensasse che fa sta dalla parte dei progressisti con la testa dalla parte di la Malfa io credo che è fuori dalla realtà
Altri ci provino altri Cipro ma questo è
è il punto
E qui si arriva al nocciolo di Ciampi
Come si fa aver firmato quella dichiarazione di intenti così stringente dal punto di vista delle logiche verso il quale quale si pensa che la nostra società sia vi con questo straborda are in quella dichiarazione di intenti
Della l'ingresso di tutto il lavoro finalizzato ad altre attività produttive che non sono i settori produttivi tradizionali
Come si fa a pensare che allora Ciampi per quello che è stato siamo adesso anche onesti nel guardare questo anno e mezzo che abbiamo sotto gli occhi
Noi possiamo dare a Ciampi una pagella ottima dal punto di vista delle politiche finanziarie e delle politiche monetari è che diamine erano le cose su qual è la massima competenza
Ma la politica economica
E il rilancio delle forze produttive il rilancio dell'occupazione lì siamo zero e quello che ha fatto Ciampi era né più né meno che quello che ha fatto Amato
Se non vogliamo essere nomina Lissi e fare come avviene in Italia questi e la politica come questioni di divi come questioni di nomi
Andiamo a guardare gli atti
La politica economica di Ciampi è stata né più e né meno che la politica economica di Giuliano Amato
Si può tuonare contro Amato perché era lo sappiamo era la costola d'Adamo di la costola di Craxi benissimo non non c'è dubbio mentre Craxi certamente è un galantuomo Ciampi
A Ciampi è un galantuomo persona simpatica eccetera però se noi dobbiamo andare agli atti questo
E allora
Questo mi fa dire che noi dovremmo fare questo sforzo ma io vedo che quei in questo sforzo un po'tutti dovrebbero lavorarci a fondo io vorrei che Rifondazione capisse fino in fondo che quanto sarebbe più utile se si capisse che il rapporto con quei settori sociali si può mantenere
Eliminando il più possibile quegli elementi che sono sopra strutturale e che sono di diaframma rispetta la possibilità di comunicazione con il resto della società quando si pongono arresto della società i veri problema i problemi reali
E dall'altra parte tutto questo arco di forze dovrebbe capire
Che ci sono degli aspetti strutturali della società che emergono che emergono in modo rovente
Rispetto ai quali si fanno le linee i programmi e poi c'è un altro problema certo allora di comunicazione di di bel volto volto accattivante e questo è un altro problema
Ma barattare le politiche con il gli aspetti di marketing questo il problema per quello che riguarda e chiudo la Costituente della strada e io la vorrei vorrei chiedere alla costituente che faccia un po'anche almeno in questi ultimi i giorni faccia svolto un ruolo che forse solo alla costituente può svolgere non diciamo sento dire ma ancora siamo in tempo non siamo intanto un bel niente ormai noi andiamo alle elezioni così come questo alcuni pezzi di programma bello e nuovo e tanto vecchiume e ognuno con le sue bandierine agitate per far vedere che c'è ma questo poco lo cambieremo
Quello che la Costituente può fare intanto è siccome questo tavolo programmatico e in qualche misura ancora delle definizioni ma nel senso delle definizioni di proposte normative di veri e propri programmi per gente che siederà in un Parlamento e dovrà fare delle leggi ancora una fucina tutta aperta
E ancora ieri io mi son sentito dire da un'associazione di handicappati ama non c'avete invitato ricordate dieci giorni fa il tavolo della scrittura di programma ha invitato tutto l'associazionismo a un incontro Lidia dice a non c'avete invitato allora per non fare errori
La Costituente che nel bene o nel male
Questa ramificazione nella società ce l'ha eccome allora l'invio della richiesta molto umile che ci pensate voi a fare da tramite con questo tavolo di progressisti che
Il catino di tutte le proposte lo vorrebbe almeno come inventario almeno come fucina su cui poi si continuerà a lavorare subito dopo le elezioni soprattutto subito dopo le elezioni lo vorrà fare e poi dopo le elezioni dovremo riprendere in mano il rapporto il problema dei rapporti di forza di come guardate la cosa peggiore sarebbe se la Costituente della strada fatte le elezioni magari mandato qualcuno in Parlamento tanti saluti e questo sogno di cambiamento della politica finisce qui
Io amici butterei con tutte le forze invece perché il lavoro comincia allora e allora forse qualche cosa di rottura di queste gabbie ci riusciremo a farlo
Grazie grazie a Matteoli dopo le elezioni avremo invece veramente tanto da lavorare
Non pensiamo di tornarsene a casa anzi siamo convinti che questo passaggio del polo progressista e ancora immaturo si è visto non è il meglio
Che va immediatamente superato saremo noi per nostro conto a dare non tanto una spinta una bella spallata
Al più presto possibile a questo processo
E allora mentre Massimo Scalia pazientemente
Ha atteso di parlare per ultimo ci sono due interventi che doveroso ascoltare che sono di Gianfranco lappone della presidenza di alibi Agri Salus
Allo invito a venire qui di Barbara accetta del Coordinamento genitori democratici
Poi Massimo Scalia abbiamo concluso
Vi ringrazio per la pazienza sarò spero brevissimo
Innanzitutto voglio visto che sono in un momento di presentazione chiarire un po'meglio questa parte la presidenza e dell'Associazione Consumatori Utenti che un'associazione un po'più vaste un po'più grande a cui Agri Salus aderisce tra le altre foto tra le altre componenti federativi e una organizzazione federale appunto di questa associazione e questa Associazione Consumatori Utenti tra le sue componenti anche il salvagente che la il giornale che ospiterà
La Costituente della strada diciamo quindi con questa presentazione volevo diciamo dare una un senso un po'più concreto e preciso a quella che è la nostra presenza
Il numero del salvagente che ospiterà il l'intervento della costituente della strada il prossimo numero porterà un editoriale che ho curato io su un partendo da un paradosso della storia di questo momento preciso politico
Che è quello di come sono nate queste elezioni non sono nate per via di quelli che sono i cosiddetti mali della Prima Repubblica quindi la corruzione e la negazione dei diritti cittadini il clientelismo
Paradossalmente tutti questi aspetti concreti che dovrebbero significare proposte anche minime dovrebbero significare trasformazione delle istituzioni dello sproposito idee su cui far viaggiare la dalla trasformazione dello Stato sembrano essere secondarie rispetto a un programma di specifico anche del del Polo cosiddetto progressista
E da questo punto di vista e questo è un paradosso perché voglio dire i diritti dei consumatori e degli utenti poi diventerà una cosa che non c'entra niente nel momento in cui Berlusconi attacca su un terreno che è quello del mercato
I progressisti si hanno in mano uno strumento per reagire da un altro punto di vista su quello e proprio parlando del mercato dal punto di vista della domanda e non solo dell'Offerta
E in questo c'è anche una concezione diversa insomma del mercato quali sono e qui voglio entrare
Mi concretamente un minimo sono quelli che possono essere i problemi centrale il problema centrale in questa fase economia è stato manca una democrazia vera compiuta dal punto di vista dello Stato perché manca in effetti in Italia una democrazia dal punto di vista economico
Tutto quello che è stato affrontato e questa è una storia dei Paesi industriali non è un problema dell'Italia specifico di questo piccolo paese periferico dell'Occidente
Peraltro ha perso la sua importanza e noi soffriamo di questa perdita di importanza nella nostra ulteriore perdita di identità comunque il problema che esiste dalla mancanza di la democrazia dal punto di vista economica legata al fatto che sempre l'offerta ha dato il suo punto di vista o fosse l'offerta dal punto di vista i lavoratori o possono fare dal punto di vista l'impresa sempre offerta era qui manca il punto di vista della domanda e quello che lega questi meccanismi e il problema è la comunicazione dell'immagine dei concetti che cosa significa cultura del mercato diversa cultura del mercato
Su queste ci devono essere proposte concrete la parola d'ordine su cui ci muoviamo e quella del consumo sostenibile che io riporterò appunto come elemento centrale su cui chiediamo a tutte le forze di intervenire e di portare la propria cultura il proprio punto di vista ho parlato di consumo e non di sviluppo perché personalmente sono profondamente contraria questi concetti di progresso sviluppo andare avanti che sono proprio legati alla cultura industriale
E capitalistica e specifico
Guai come poter andare concretamente avanti come costituente della strada su questi argomenti
D'accordo con la proposta metodologica sia quella fatta prima del prossimo incontro con i politici che vengono ad ascoltare rispetto agli altri
Due proposte metodologiche per la vita in futuro e una riguarda direttamente questo aspetto del problema dei consumi il problema dei consumi è un problema soprattutto culturale io vedo nell'ambito della sinistra un grande vuoto da questo punto di vista si parla di cultura si parla di Mezzogiorno si dimenticano
Quelle che sono stati gli studi lavori di De Martino e su che cosa ha significato il modello la modernizzazione del Mezzogiorno la perdita di identità dalla cultura nel sud d'Italia
Per poter capire il sud del mondo bisogna anche capire che cosa è successo nel nostro Sud come perdita culturale di Adorno non se ne parla più
Si parla forse un po'troppo di Adornato e un questo ambito io vorrei che la sinistra riprendesse quello che per la sinistra di tutta Europa e di tutto il mondo dei Paesi industrializzati oggi un elemento cardine cioè lo sviluppo di questa occidentalizzazione del mondo
L'eliminare dall'interno della cultura della sinistra l'economia come perno della filosofia occidentale perché questo è quello che nella nostra società la struttura filosofica
Questo si tratta di parlarne creazione di un gruppo di lavoro sul consumo sostenibile sui consumi non ce ne facciamo l'attore all'interno
Della costituente della strada vorremmo che le altre forze che si muovono su questo
Possano con noi formulare un programma il programma c'è ce l'ho qua una fotocopia per qualcuno interessa alcune proposte fatte formulate verranno pubblicate poi un altro numero del giornale e vorrei per rendere operativa la cosa anche qui prendere indirizzi scambiare
Fax e altro per poter iniziare a intessere questa rete arrivare a un documento alla prossima incontro grazie
Grazie a ad Afragola agone che atteso era uno degli ultimi un altro punto della nostra rete che
Accogliamo con piacere in interessante questo questo tema che poneva e dovremo lavorarci molto allora
Atti scontiamo con un po'di ordine gli ultimi due interventi sono Barbara accettazione del Coordinamento genitori democratici
All'interno del quale ci sono persone che hanno da un po'di tempo ho cominciato a collaborare con la Costituente poi Massimo Scalia dei verdi e quindi le conclusioni grazie
Sì io tranquillizzo subito tutto il mio non sarà un intervento ma appunto intanto mi sento chiamata in causa a costituirmi
Visto che sono qui in rappresentanza di Sergio Tavassi che il segretario nazionale del Coordinamento genitori democratici
Voglio soltanto portare appunto la nostra presenza ribadire la nostra la scelta di campo
Che ed è la prima volta che il Coordinamento genitori democratici lo fa dello schieramento progressista e all'interno di questo esprimere soltanto un elemento perché ben altri sarebbero i punti e le sollecitazioni del che da questo dibattito ricchissimo sono venute noi siamo convinti che la scuola e cioè la difesa e il rilancio della scuola pubblica nel nostro Paese sia un elemento prioritario che non può mancare dal programma belle delle forze di progresso
Deve essere uno dei punti principali
Dello schieramento progressista la qualità della scuola pubblica è non soltanto una io non ho evito evidentemente di portare argomenti perché sono di parlare a gente che in questo campo le sa quanto e più di me
Voglio semplicemente ribadire questo punto che la qualità della scuola pubblica
Non soltanto una priorità culturale come è ovvio
Ma è anche un elemento decisivo di cambiamento e di sviluppo e di trasformazione di questo Paese
Investire per la qualità della scuola pubblica è che è l'unica garante della democrazia perché la scuola di tutti i bambini e di tutte le bambine Emily mi riferisco quindi alla scuola nel suo complesso
E non soltanto alla scuola secondaria che pure importantissima in cui c'è esistono i soggetti IP attivi che sono non solo gli insegnanti e gli operatori culturali ma anche gli studenti mi riferisco al sistema formativo nella sua complessità
Che è un elemento decisivo e nel quale possibile dare un senso vero di svolta e di cambiamento come discorso di investimenti anche per la lo sviluppo economico e produttivo di questo Paese grazie
Grazie chiarezza e verità avremo un salto molto a lavorare inseguito Massimo Scalia dulcis in fondo
Cercherò di battere il record che le prostitute da strada mi obbliga ogni volta in termini di tempo
Due riflessioni una proposta di seminario
Mi pare che da un lato si debba cogliere da parte del tavolo dei progressisti
Un complesso di critica che qui è stato portato da molti esponenti di una costituente dei vari movimenti
E che io riassumerei almeno una parte di queste critiche nei termini che da parecchie settimane questo famoso tavolo sembra un po'preda di un maligno incantesimo
Che sostanzialmente loro rende convinto lo rendeva convinto forse un po'più qualche giorno addietro adesso un po'meno
Che c'è davanti la vittoria dell'alleanza progressista
E quindi poi la gestione di questo tavolo assomiglia un po'troppo la gestione del condominio i cui difficilmente si riesce ad uscire dalla contemplazione del proprio ombelico
Rimane Esterno purtroppo questo piccolo problema che abbiamo tutti però vale a dire quella ventina di milioni non dette due nel diario italiani che oggi non sanno per chi votare come emerge da tutti i sondaggi
Ora noi sappiamo molto bene che una parte purtroppo credo cospicua di questa ventitré milioni di italiani
Noi possiamo ripetercelo quanto ci pare che Berlusconi un Craxi rattrappito che l'America lo manderebbero a fare legna da qualche parte tra poi si dà il caso che è una parte cospicua di quelle di questi indecisi
Penseranno a Berlusconi penseranno a Bossi penseranno qualche carismatico
Di questo genere e io credo che però noi non è che possiamo tirarci indietro rispetto a questa difficoltà
Dobbiamo tranquillamente scegliere era un ed è come dire un terreno ampio a chi rivolgerci e allora che a tutti i cittadini onesti che pagano le tasse
Perché vogliamo ricordarcelo cioè qui lo possiamo proporre come programma una redistribuzione
In tecnico la revisione di Corail poi però il malumore del gettito resta quello in in presenza dell'esigenza da tutti conclamata
Come dire risanare la finanza pubblica ridurre il deficit gli sprechi pubblici va bene qui da una parte dobbiamo ridurre la spesa dall'altra se dessimo retta Berlusconi
Riducendo le entrate avremo una società in cui chi non ce l'ha la corazza viene schiacciato allora si tratta diciamolo con chiarezza di mantenere il gettito delle entrate quello che ridistribuendo
Le aliquote ma avere a disposizione per che cosa per l'occupazione per lo stato sociale ecco queste cose sono quelle che lo devo dire
Agli italiani onesti che per davvero hanno combattuto contro Tangentopoli e che pensano a Rinnovamento non soltanto come preferenza unica o collegio uninominale ma che si muovono poi peggiora le cose da fare in questo Paese ora seconda riflessione il problema Ciampi
Io credo che attorno al tavolo dei progressisti e questo tema debba essere dismesso come maniacalità
Nel senso che è vero che Ciampi è diventato in qualche modo l'immagine di un continuismo di politiche economiche industriali che il tavolo dei progressisti ovvero non possa e non debba accettare
Ma non è scusate onestamente la questione di Azeglio Ciampi perché Alzaia Ciampi poi lo dico per scandalizzare qualcuno e allearmi con Adornato potrà tranquillamente
E fare cose che ove mai vincesse il l'alleanza di progresso mi dice di fare vorrei attirare la vostra attenzione per avere anche un pochino più di fiducia in noi stessi che en passant qualche cosa la sta facendo noi abbiamo Zagaglia ATO si dice a Roma
Per un piano sull'occupazione da due mila miliardi non appena è stata chiusa la finanziaria tanto per non darle la soddisfazione a nessuno deve fare il decreto da quattro mila miliardi certo quelle destinazioni sono diverse ma come come dire il messaggio è stato ricevuto per arrivare ai giorni nostri in cui dolorosa sono venute mi si consenta dagli ambientalisti la vettura elettrica con un discorso molto particolare
Il discorso della rottamazione come incentivo a rinnovo di un parco vetture vecchie e poco sicuro proprio nella direzione di trovare non con la vettura elettrica che non potrebbe ma con un complesso meccanismo di mercato una riattivazione e un mantenimento dell'occupazione con una serie di conseguenze
Non banali che sono appunto maggior sicurezza minore inquinamento perché poi le macchine nuove bisogna dirlo sono anche e più efficienti appunto disagiati e quindi quelle meno badate che i due punti su cui sembra si possa riaprire la trattativa lo dicevo ce ne sono questi
Allora mi si consenta cerchiamo di avere un po'più di fiducia in noi stessi perché poi il discorso del nome del premier
Diventa abbastanza secondario nessuno ha la certezza da che cosa deve dire allora distinguiamo tra progetto e programma il Progetto ricordava prima Gianni Mattioli voi è abbastanza ingabbiato nella dichiarazione di intenti
Sarà un pochino duro per tutti allontanarsi troppo da un progetto che dobbiamo costruire mentre però proponiamo noi a noi stessi ma gli italiani che cosa fare e come affrontare i drammatici problemi e questo pesa il problema del lavoro l'occupazione
Il problema dello stato sociale queste saranno le tre cose che noi dobbiamo dire mentre Berlusconi sta già dicendo le sue scemenza sul fatto che riduce di sette punti la pressione fiscale dopodiché appunto stato sociale occupazione ce le scordiamo ma questa a quanto pare non perché non lo affermiamo in positivo da qui la giusta scossa che ci viene da questa sede ma perché che so dalla riunione con le comunità capo varca cena c'è caspita se arriva Berlusconi come dire sale sono l'espressione sarebbe volgare però diciamo il pericolo è chiaro la proposta di seminario
Io consentitemi segnare una rosa delle formule che predicava Carmine prima cioè botta risposta think-tank quello che vi pare
Sarebbe a mio modo di avere molto importante su un tema che è venuto fuori oggi e cioè quella sorta di istituzionalizzazione che è stata in qualche modo proposte accettata anche presepe intervento glielo Sendi Serri del volontariato ad esempio in chiave come l'azione internazionale cioè o fare un seminario sopra perché io credo che bisogna attivare le energie le competenze le intelligenze
Dei cittadini morti alla società civile chiamiamoli cittadini
Però però
Bisogna anche trovare qual è quel difficilissime equilibrio tra il fatto che esistono movimenti organizzati che sono in grado di organizzare e gestire già imita qualche prurito in più
E il problema che poi nel momento in cui venissero risucchiati e barare che non è che la istituzioni succhiante solo il Parlamento o sono solo quelle elettive non commettiamo questo errore reti quelli sono risucchiati
Nel contesto istituzionale
Dello Stato potrebbero perdere quelle caratteristiche di organizzare i cittadini come movimento capace di porre domande ed esigere risposte che mi sembra un bene inestimabile ma lo su questo non la fretta dei trenta secondi con cui terminò ma un seminario che ma così dentro la strada credo dovrà e potrà organizzare e come prima cosa perché questo ballare è un problema molto concreto
Bene ringraziamo Massimo e la prossima volta ti dobbiamo trattare meglio a Paris trentanove appositi collocazione di intervento
Oggi abbiamo avuto un dibattito molto pieno e molto stimolanti non aggiungo niente
Resta il fatto che bisognerà da adesso lavorare per l'appuntamento che abbiamo di fronte elezioni ci vediamo immediatamente comunque dopo per ricominciare insiemi lavoro con i due amici che abbiamo e con le sollecitazioni che sono venute fuori oggi grazie