Il bilancio del G20 sull'Afghanistan: intervista ad Alessandra Ermellino

Radio radicale siamo con Alessandra ermellino del gruppo misto membro della Commissione esteri della Camera per parlare del G venti sull'Afghanistan di come è stato trattato del e anche del di come l'Italia uscito fuori dalla dalla missione in Afghanistan allora a a dopo il vertice che è stato chiesto da da Draghi al quale hanno partecipato baite ma non Putin ne Xi
Qualcuno ha accusato le grandi potenze mondiali
Oltre ai ai disimpegno personale di alcuni leader di voler scaricare tutte le responsabilità di quello che è accaduto
In Afghanistan sul sull'ONU e e in qualche modo surrettiziamente di voler sostenere il regime dei talebani allora io le volevo chiedere
Che tipo di bilancio può fare né di questo vertice e che e qual è il reale impegno di dei dei paesi occidentali
Sono due assenze importanti quelle di Russia e Cina nei confronti diciamo di questo di questo tavolo che si è creato per discutere delle problematiche della pianista né di come insomma ci si debba anche un attimo confortare nei confronti dei dei talebani se riconoscere o meno e diciamo la posizione della comunità internazionale
Che è abbastanza condivisa non può essere ovviamente
Diciamo così morbida o comunque così
Ambigua sotto certi aspetti perché se da un lato è vero che la comunità dei talebani non vendere il governo di talebani non venga riconosciuto però dall'altro lato c'è il discorso che lui all'Afghanistan stiamo fornendo fondi assistenza quindi sembra un po'ambigua questa posizione quindi il bilancio che io posso fare e che sicuramente l'interlocuzione deve essere fatta anche con quei Paesi che magari del G venti erano o i convitati di pietra va fatta un'interlocuzione seria perché ovviamente in politica non esiste molto soprattutto nella diplomazia avrà Paesi in aree così delicate
Che non possono essere abbandonate a loro stesse ovvio che anche la posizione di riconoscere il governo nonostante ci siano delle forme diciamo di chiusura sotto alcuni aspetti anche molto imponenti molto pesano sulle coscienze anche l'atteggiamento nei confronti delle donne e
Diciamo
Difficile da poter essere riconosciuto e che i talebani in questi venti anni siano cambiati sembra anche un po'un discorso che la scelta non può essere diciamo una scusa da da accampare perché sostanzialmente quello che loro ritengono che ci siano dei punti fondamentali da portare avanti sono quelli che comunque stiamo vedendo in questi giorni che non ci fanno sicuramente sentire sicura va trovata probabilmente una terza via va trovata una via che sia innovativa che rispetto al passato
Anche da un punto di vista diciamo di sostegno a quei Paesi e di quella che queste della presenza occidentale in quei Paesi perché sostanzialmente il Medioriente ormai
è stato diciamo lasciato solo quasi
Che ed è normale che in questo vuoto
Prendano piede delle posizioni magari a volte anche più integraliste che possono preoccupare per la stabilità di quei paesi soprattutto per le popolazioni ma anche per la stabilità di un intero quadrante
Su cui è necessario prendere una posizione chiara che mi auguro venga trovata anche Brighi
Da un punto di vista dei fondi io mi sento di ribadire quello che poco tempo fa è stata diciamo una
Un'azione che ho portato avanti un po'da sola però di cui rivendico
La la dignità e si tratta della modifica la scheda cinquantadue che sarebbe sostanzialmente i fondi per la missione in Afghanistan perché una volta che i talebani insomma sono arrivati al potere la missione su parzialmente è stata sciolta tenuta un attimo
Congelata e quindi fondi che sono avanzati si tratta di centoventi milioni di euro
Una cifra importante perché nel corso diciamo di audizioni è venuto fuori che durante il tutti gli anni precedenti della missione in Afghanistan erano stati spesi in cooperazione circa sessanta milioni quindi capisce bene perché centoventi milioni in un'unica soluzione belluina ventuno sono una cifra davvero importante
Che verranno ripartiti in parte per di sfollati interni che sono sostanzialmente
Delle persone vicine diciamo che sono state vicine a chi ha svolto missione insieme a left occidentali durante gli anni della missione che non sono state fatte spintonare per motivazioni insomma pratiche l'altra metà verrà destinata agli aiuti ai Paesi limitrofi che diciamo hanno questa insomma è stata l'indicazione che hanno dato una mano ad accogliere libero di il Pakistan parliamo del Pakistan Tagikistan Uzbekistan ecco lì ad un certo punto diciamo è venuto fuori io ho cercato di tirare fuori quella che è una riflessione non di poco conto
Su cui probabilmente sarebbe stato necessario fare degli approfondimenti ovvero sappiamo bene che l'Afghanistan come i paesi limitrofi hanno un'economia fondamentalmente basata sul traffico di stupefacenti
E in questi anni
Mi decenni per i prego
Che hanno preceduto diciamo questa situazione comunque hanno usufruito di fondi
Del da parte della comunità internazionale da parte dell'America senza che però la situazione in un certo senso anche in questi aspetti particolari venisse migliorata
C'è ad esempio uno sono andato ad approfondire in Ennio studi della nel del servizio studi della Commissione esteri c'è una ratifica che da noi è stata sottoscritta per il contrasto al traffico di stupefacenti ma che mi risulta che dal Pakistan non sia stata ratificata
Quindi insomma ci sono delle situazioni che potevano essere probabilmente vincolati a dei paletti più chiari più trasparenti
E soprattutto una parte di quei fondi poteva probabilmente visto che parliamo di una cifra molto importante essere destinata in parte anche alla situazione del Libano
Visto che nella scheda si parla di aiuti di cooperazione internazionale per un Paese d'emergenza se non è in emergenza anche in Libano di cui legge forse anche troppo poco ma le la cui situazione di certo non mi fa stare tranquilla dove manca l'elettricità dove il Governo avrà il riuscito a raccogliere la fiducia con continui blackout e con un presidente della Camera che chiedeva al ministro di accelerare
Perché temevano che per via di un blackout non riuscissero a raccogliere la fiducia della Camera per far partire il governo che si tratta del giardino di casa nostra
Quello sarebbe stato probabilmente un intervento che avrebbe garantito all'Italia come Paese
Di esprimere una visione di politica estera netta e chiara perché laddove noi non esprimiamo una visione di politica estera netta e chiara siamo molto spesso succubi non solo della comunità internazionale ma anche di altri Paesi che
Al contrario rendono molto spesso iniziativa ecco questi soldi come arrivano all'Afghanistan come tramite le agenzie internazionali le associazioni di volontariato
Diciamo adesso no non credo che il noi abbiamo lasciato un'ambasciata o altro lì
Con come si fa a farli arrivare
Con un bonifico a no alla banca la Banca Popolare di dire che Kabul no no no a scherzi a parte insomma anche se abbiamo chiuso l'ambasciata per trasferirla temporaneamente in Qatar
Questi fondi verranno diciamo sono adesso in capo al manici e verranno attraverso sarebbe il ministero degli affari esteri e comunitari ad per il tramite degli enti che già lavorano con il fondo con la cooperazione internazionale che sono insomma quelli più conosciuti dagli anche C.R. la Croce Rossa internazionale arriveranno diciamo in gruppo per quello che riguarda però ripeto l'Afghanistan per quello che riguarda i paesi limitrofi non sono in grado di dare informazioni perché non sono informazioni che ci sono state fornite probabilmente potrebbero essere atti da richiedere attraverso delle interrogazioni per avere più chiaro il quadro e su cui mi auguro ci sia il massimo dell'attenzione perché
Continuare a ripetere gli stessi errori dopo decenni insomma dovrebbe esserci chiaro alla lezione che ci è stata data da questa da questo ritiro repentino
Da alcune diciamo
Mancanze che abbiamo anche dimostrato
Il glielo dico perché insomma c'è stata la conferenza stampa sul link sui migranti oggi sull'immigrazione il flusso dall'Afghanistan una in Europa nel nostro Paese è stato forte
Al momento ancora non è molto numericamente molto molto importante novanta per cento è andato in Iran
Ebbene ovviamente nei paesi limitrofi si è riversata una parte di popolazione terrorizzata da quello che potrebbe quelli che potrebbero essere gli sviluppi di questo nuovo governo di cui ancora non sia ben chiara diciamo la la volontà
E quindi si sono diciamo riversati in parte mi paesi limitrofi quelli che potrebbero essere i problemi che poi la comunità internazionale si dovrà trovare ad affrontare e dire appunto questo il senso della presentazione di questo libro sulle migrazioni e che siamo di fronte ormai non più ad un ad un evento emergenziale da qualsiasi parte provenga ma ad un fenomeno che dipende molto spesso da eventi legati alla geopolitica o comunque alle realtà dei Paesi in cui questi avvengono e che dovrebbero essere affrontati scientificamente
Da un punto di vista metodologico per avere una una dimensione quasi di visione su queste su queste peculiarità diciamo legati alle migrazioni ma soprattutto devono tenere conto anche dell'aspetto umano e infatti il libro di oggi questo ricordava che parliamo non solo di numeri ma soprattutto anche di persone e la nostra capacità deve essere quella di rispondere con un una capacità di previsione a degli eventi che possono verificarsi anche nuovamente nel tempo infatti i numeri dell'Africa questo ci racconta perché al due mila trenta al due mila cinquanta potrebbero esserci delle ondate di flussi molto importanti dall'Africa per motivi climatici per motivi anche di natalità che sono molto più alti rispetto a quello di altri Paesi il discorso è quello di farsi trovare pronti per poter lì gestire questi flussi e non doverli subire o sentire
Diciamo questo ritorno di qualcuno che vuole invece innalzare i muri perché è un voler fermare un po'è come voler fermare il vento con le mani io facevo questo esempio oggi donne con i muri e ce lo insegna la storia che si fermano o si affrontano queste tematiche ma bensì con capacità specifiche divisione soprattutto con non con buonismo ma con umanità perché parliamo comunque di persona
Va bene la la frase che ha detto sul vento gliela copio in altre circostanze perché era molto efficace io la ringrazio per averci parlato del del del G venti sulla Scanni stanno e della nostra politica nei confronti di questo paese ringrazio Alessandra ermellino del gruppo misto membro della Commissione esteri di Montecitorio