Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale mercoledì sedici febbraio questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura i David Carretta anche quest'oggi in apertura ci occuperemo della crisi attorno all'Ucraina le notizie del giorno sembrano essere positive
In un incontro con il cancelliere tedesco OLAF Scholz Vladimir Putin ieri ha detto di essere pronto a ulteriori colloqui sulla sicurezza ma come titola il Financial Times mantiene la pressione
Sull'Occidente le unità militari russe
Tornano nelle loro basi di secondo il ministero della difesa
Al contempo però Putin ha lasciato intendere che lo status delle sedicenti Repubbliche popolari del Donbass potrebbe in qualche modo rientrare
Nei giochi nelle prossime settimane
Noi cosa leggeremo innanzitutto un editoriale dal Washington post ieri la crisi sull'Ucraina e lungi dall'essere finita
Ma alcune lezioni sono già chiare secondo ritenuta quotidiano americano e una di queste elezioni e l'importanza dell'unità
Occidentale
Un'altra lezione è la nuova strategia che ha adottato l'amministrazione americana
Quella che alcuni hanno definito la diplomazia del megafono cioè esporre quasi in tempo reale le informazioni di Intelligence sulle intenzioni della Russia per scoraggiare la Russia dall'andare avanti su questo leggeremo editoriale del Guardian non rispondere alla disinformazione russa invece sulla questione dell'Unità occidentale vedremo
Un altro editoriale questa volta da El Pais a proposito degli equilibrismi tedeschi perché Scholes ieri è stato abbastanza fermo a a a Mosca ma fino fino a un certo punto ci sono anche gli interessi economici della Germania e infine vi proporremo anche un commento
Dal Times di Londra a proposito di una delle richieste di Vladimir Putin cioè fermare la sparizione della nato secondo il quotidiano conservatore le potenze occidentali non devono farsi illusioni che cedere a queste richieste russe Possa risolvere in qualche modo la situazione altro tema di cui torneremo a parlare
Il convoglio della libertà come sì Autobahn strizzato strumentalizzando forse il termine e libertà
In Canada bloccata Ottawa la capitale bloccati alcuni valichi di frontiera con gli Stati Uniti ieri il primo ministro canadese Tundo ha detto che potrebbero essere adottate leggi d'emergenza per adesso bloccare in qualche modo questi questi i valichi sul New York Times che aveva preso posizione in qualche modo a favore della libertà di manifestare del convoglio della libertà
Paul Krugman la pensa in modo completamente diverso quando libertà significa il diritto di distruggere il titolo di un commento pubblicato dal quotidiano liberal
Di New Yorker ma cominciamo dalla crisi Ucraina somme Ario abbiamo detto Putin pronto a colloqui sulla sicurezza ma mantiene la pressione
Sull'Occidente il titolo del Financial Times ma andiamo subito leggere un commento l'editoriale ieri dal Washington post che rimane attuale la crisi sull'Ucraina e lungi dall'essere finita ma alcune lezioni sono già chiare scrive il posto un altro weekend di tensione passato in Europa con le truppe russe ammassate minacciosamente al confine con l'Ucraina
Fortunatamente ancora dalla parte russa e bielorussa
La speranza di una via d'uscita diplomatica dalla guerra non è ancora morta una personalità centrale di questo dramma al cancelliere tedesco OLAF Scholz è stato a Chieri lunedì a Mosca martedì
Alla vigilia del suo viaggio Mosca pubblicato un video del ministro degli esteri russo Sergei Lavrov che diceva al presidente Vladimir Putin che
C'era ancora una strada diplomatica che Putin trovi un modo per salvare la faccia ritirarsi oppure ordini un sanguinoso assalto militare questa crisi ha già insegnato gli Stati Uniti e i loro alleati alcune lezioni non è troppo presto per riconoscerla e per preparare le azioni corrispondenti scrive il Washington post
La lezione generale che la sopravvivenza della democrazia è strettamente legata alla geopolitica
Come dimostrato più e più volte nel ventesimo secolo i principi democratici non fioriscono da soli devono essere istituzionalizzati in uno spazio territoriale sicuro
Questa è la risposta a coloro che si chiedono quale sia l'interesse degli Stati Uniti per l'Ucraina è un nostro interesse impedire una acquisizione antidemocratica forzata di quel grande spazio della sua popolazione creando così un precedente per l'intimidazione e la conquista di altri spazi di altri paesi sì la democrazia inizi in casa e la democrazia degli Stati Uniti ha bisogno di essere rafforzate riformata
Ma è anche necessaria scrive il Washington post una massa critica di nazioni che la pensino allo stesso modo reagiscano insieme
Troppi hanno già ceduto al decadimento interno o alla pressione Esterna
Non importa poi quanto l'Amministrazione Weiden voglia orientarsi verso l'Asia concentrare le sue risorse nella competizione con la Cina non si può fare affidamento su altri partner per sostituirsi agli Stati Uniti l'Alleanza atlantica sostenuta da nuovi partner nella regione indo pacifica rimane necessaria e appropriata nel ventunesimo secolo punto invece di essere costretto le minacce militari per contrastare l'espansione della NATO questa però è principalmente propaganda per giustificare il nuovo impero russo basato sull'ideologia antidemocratica che Putin persegue da anni
La risposta migliore secondo il Washington post la coesione dell'alleanza atlantica
E questo è ciò che l'amministrazione by dello ha ottenuto forgiando un consenso per sostenere l'Ucraina
E punire una potenziale invasione russa con sanzioni nonostante le gaffe del presidente americano e gli inevitabili tentativi di diplomazia autonoma da parte degli alleati euro pay
In realtà spiega ancora il Washington post è molto possibile se non probabile
Che alla fine Putin ottenga esattamente il risultato che dice di voler prevenire cioè un'ulteriore sospensione espansione della NATO
Spingendo Paesi neutrali come Finlandia Svezia a intraprendere l'alleanza atlantica
Sarebbe ancora meglio poi se uno dei suoi attuali membri la Germania usasse questa crisi per aumentare la spesa indifesa che al di sotto degli Obiettivi nato da tempo
E per ridurre la sua dipendenza energetica dalla Russia che politicamente incoerente e insostenibile
Tutte le democrazie farebbero bene a sottoporre le loro politiche climatiche a stress-test geopolitici
Assicurandosi che la transizione verde non crei dipendenza nel breve periodo da petrolio e gas delle autocrazie
Le conclusioni del Washington post Putin a insegnato al mondo che l'utilizzo duro del potere della forza la coercizione conta ancora in effetti Putin crede che sia l'unica cosa che conti davvero ma su questo si sbaglia contano le alleanze la politica estera degli Stati Uniti law dimostra conclude tra l'altro il Washington posta a proposito di alleanze ne abbiamo già parlato in questa rubrica ieri Scholes era a Mosca
I simboli contano e vi segnaliamo il fatto che
Il cancelliere tedesco abbia fatto mettere la bandiera dell'Unione europea insieme al fianco a quella la Germania alle sue spalle durante la conferenza stampa con con Vladimir
Putin detto ciò molti continuano a dubitare in qualche modo delle posizioni tedesche anche Washington post lo ha scritto sul pane El Pais di ieri c'era un editoriale dal titolo significativo equilibrismi tedeschi
La visita di Scholes Kiev e Mosca era per la Germania un'opportunità per prendere una posizione più chiara e ferma sui rapporti con il Cremlino
è essenziale che l'Europa parli con una voce unica chiara ben definita come per il viaggio di ma con Mosca della scorsa settimana non ci si possono aspettare miracoli ma questo Tour
Deve rafforzare l'idea che i leader europei siano disposti a giocare la carta diplomatica con Putin fino alla fine la crisi ucraina riguarda il futuro stesso dell'Unione europea perché tocca i suoi confini e la sua architettura di sicurezza scrive El Pais il negoziato richiede una stretta collaborazione con il resto dei partner occidentali
In particolare con gli Stati Uniti ma anche una posizione comune che permetta all'Europa di parlare con una sola voce e proprio su questo che le ambiguità della Germania sono stonate
Berlino appare meno convinta di altri
Dell'urgenza di condividere una politica comune sulla Russia le sue difficoltà per sviluppare una politica coerente con Mosca
Non stanno solo mettendo alla prova la coalizione di governo guidata da OLAF Scholz ma anche la credibilità dell'Europa nel plasmare una posizione contro la Russia finora la Germania che importa il cinquantacinque per cento del suo gas dalla Russia sembra più preoccupata per l'impatto che le sanzioni a Mosca avranno sulla propria economia che mostrarsi un partner affidabile all'interno del blocco occidentale insomma
I dubbi i dubbi su la Germania persistono tra l'altro ieri Scholz in conferenza stampa utilizzato
Una battuta per cercare in qualche modo di togliere dal tavolo la questione dell'allargamento
Della NATO all'Ucraina fondamentalmente ha detto non è in agenda mi auguro che la questione che non dobbiamo affrontare la questione finché sarò cancelliere finché Putin sarà presidente
Non so quanto quanto quanto rimarrà a Putin presidente ma sarà sarà più a lungo e ma non per sempre ha detto tra l'altro Scholz sulla questione NATO noi vi segnaliamo l'editoriale uscito ieri
Sul Times dal titolo preservare la pace
In cui si spiega che l'espansione della NATO non è la causa della crisi Ucraina è se mai un pretesto proprio perché non è all'ordine del giorno e comunque non è nel in un all'ordine del giorno nemmeno in un futuro prevedibile
Si è mantenuta una grande ambiguità su questo ma diversi paesi europei sono contrari all'adesione Ucraina insomma le potenze occidentali non dovrebbero farsi illusioni che cedere alle richieste russe posa risolvere la situazione cioè calmare il Cremlino anzi più concessioni si fanno secondo il Times più si invita il presidente russo Vladimir Putin a avanzare
Infine per chiudere il capitolo Ucraina un editoriale dal Guardian che parla di di di quella che nel titolo viene definita la diplomazia del megafono rispondere alla disinformazione russa che cos'è la nuova strategia che adottato l'amministrazione by then esporre praticamente in tempo reale le intenzioni del proprio avversario con le informazioni di intelligenza disposizione per scoraggiare queste queste azioni
Scrive il Guardian il cancelliere tedesco OLAF Scholz è l'ultimo leader occidentale
A arrivare a Mosca e potrebbe essere l'ultimo prima che le truppe russe attraversino la frontiera Ucraina il compito immediato di Schultz ieri era a chiarire il prezzo che Vladimir Putin pagherà se deciderà di trasformare una guerra di nervi in una guerra fare vera
Dato che la Germania e la potenza europea con i legami economici più stretti con la Ru URSIA le sue parole dovrebbero avere un certo peso per il Cremlino
Putin però dovrebbe anche interessarsi un'altra questione la diplomazia del megafono degli Stati Uniti
Con la diplomazia del megafono Washington ha reso pubblici pericoli reali imminenti
Per esempio annunciando la data di una possibile offensiva russa questa settimana riuscendo così a ridurre le divergenze tra gli alleati sul livello di sanzioni che potrebbero scoraggiare
Un'invasione la strategia di guerra ibrida della Russia si basa sul seminare confusione e disinformazione gli Stati Uniti rivelando informazioni in tempo reale hanno messo la Russia sulla difensiva
Impedendo le di usare queste tattiche per nascondere le proprie mosse ci sono centotrenta mila soldati ai confini dell'Ucraina è possibile che Putin stia bluffando gli avvertimenti dell'Occidente potrebbero rendere più difficile una ritirata di Putin senza apparire umiliato
Ma questo è un problema relativo per il mondo rispetto allo scenario delle forze russe che prendono la capitali chi ebbe in due giorni con centocinquanta
Mila civili morti o feriti e Putin ricorda al Guardian che ha creato l'attuale causò ucraino è stata la sua sanguinosa invasione e annessione del territorio di territorio ucraino nel due mila quattordici
A trasformare la rabbia dietro le proteste a Kiev per la corruzione la brutalità nel governo oligarchico in un sentimento anti russo molto più forte in Ucraina
Oggi questo non è tanto un sentimento anti russo quanto anti-Putin se l'influenza della Russia e diminuite a chi è in gran parte colpa del presidente russo le azioni della Russia creano instabilità
Ed hanno credibilità all'idea che sia uno stato canaglia così tra l'altro il Guardian o per chiudere noi invece vogliamo parlare di un altro tema cosiddetto convoglio della libertà che ha paralizzato il Canada da alcuni giorni
La capitale Ottawa ma anche alcuni valichi di frontiera la scorsa settimana vedremo proposto dei commenti dal ho scelto l'imposta e dal New York Times New York Times che in qualche modo detto sì
è una protesta
Legittima anche se ci sono paralisi
E danni economici sullo stesso New York Times Paul Krugman la pensa in modo molto diverso quando la libertà significa il diritto di distruggere vale la pena leggere questo articolo questo commento domenica la polizia canadese ha finalmente iniziato sgomberare i manifestanti non Bucks che stanno bloccando l'Ambassador Bridget tra Detroit e Wiltord una rotta commerciale tra Canada e Stati Uniti
Che chiave che normalmente trasporta più di trecento milioni di dollari al giorno di commercio internazionale altri ponti sono ancora chiusi e Ottawa la capitale
è ancora occupata parliamo insomma di quello che è successo in Canada ed ebbe e del perché io lo chiamo vandalismo scrive Krugman
Il Freedom con voi è stato pubblicizzato come una protesta di camionisti arrabbiati per gli obblighi vaccinali contro Covi diciannove in realtà non sembrano esserci molti camionisti tra manifestanti
Circa il novanta per cento dei camionisti canadesi è vaccinato la scorsa settimana un giornalista di Bloomberg ha visto solo tre
Tirreno tra i veicoli che bloccavano l'Ambassador Brigitte il resto erano camioncini auto private del resto il principale sindacato dei camionisti
Ha denunciato il blocco insomma questa non è una rivolta di camionisti di base
E più un sei gennaio il giorno dell'assalto contro congresso americano al rallentatore un'interruzione causata da un numero relativamente piccolo di attivisti molti dei quali di estrema destra
Allora ho apice le manifestazioni a Ottawa hanno coinvolto appena otto mila persone ma nonostante queste cifre minime i manifestanti hanno inflitto un notevole danno economico
Le economie di Stati Uniti e Canada sono strettamente integrate in particolare la produzione nordamericana industria dell'auto ma non solo fa affidamento su un flusso costante di pezzi provenienti da fabbriche su entrambi i lati del confine di conseguenza di l'interruzione di questo flusso ostacolato l'industria costringendo a tagli alla produzione perfino la chiusura di stabilimenti Colomba stima il costo di queste proteste un paio di miliardi di dollari di danni
è un numero interessante aggiunge perché più o meno paragonabili alle stime del settore assicurativo delle perdite totali associate alle proteste di del movimento Black Lions matter seguite all'uccisione di George Floyd
Proteste che avevano coinvolto più di quindici milioni di persone non otto mila manifestanti questo confronto
Sorprenderà senza dubbio coloro che oggi saluteranno le la il il convoglio della libertà ma che denunciavano Black Lights Matter come un'orgia di incendi e saccheggi sì ci sono stati alcuni casi di vandalismo ma i danni sono stati minimi considerando l'enorme dimensione del movimento
Insomma qual è qual è il il punto la destra statunitense adora il convoglio della libertà le persone che denunciavano le proteste pacifiche di Black Lions metter
Come una minaccia esistenziale sono estasiate di fronte allo spettacolo di attivisti di destra che infrangono la legge distruggono ricchezza
Presumo scrive ancora Krugman che la riapertura dell'Ambassador Bridge sia il preludio di una più ampia repressione di queste proteste distruttive
Ma spero che non dimenticheremo questo momento e in particolare che lo ricorderemo la prossima volta che un politico un personaggio dei media parlerà di legge e ordine
I venti recenti hanno confermato ciò che molti sospettavano alla destra
Va benissimo anzi entusiasta delle azioni illegali e del disordine
Quando queste servono di gli obiettivi della stessa destra così Paul Krugman non a torto legge e ordine non vale per tutti ci fermiamo qui da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale