La crisi russo - ucraina: il Governo Draghi cerca la mediazione. Intervista ad Andrea Romano

Radio radicale siamo con Andrea romano del partito democratico per parlare del e le tensioni tra Russia e Ucraina che diciamo dopo qualche momento di di speranza stanno diciamo stanno aumentando le preoccupazioni soprattutto per il finto ritiro dei dei russi allora che cosa sta succedendo e soprattutto diciamo e c'è una guerra di nervi fortissima dove l'equilibrio mi sembra sia abbastanza delicato e qualche sbaglio de sparo di mortaio come abbiamo visto può provocare il panico più assoluto allora che cosa sta succedendo
Da come lei dice c'è una guerra di nervi molto tesa
Tra Stati Uniti nato federazione russa ma c'è soprattutto sul terreno una situazione che può scivolare da un momento all'altro l'attuazione di aperto conflitto anche perché è uno schema che già conosciamo purtroppo è già avvenuto in passato di cosa parliamo
Della autoproclamazione di territori diciamo indipendentisti sul territorio ucraino
Che sono che potrebbero essere riconosciuti dalla Federazione russa tra l'altro ieri per l'altro ricordo la Duma russa ha chiesto
Appunto la presidenza russa di riconoscere il territorio ad approvata una risoluzione ha provato una risoluzione in cui chiedono uno schema di acquisto in cui si chiede la presidenza con sedi a Prodi di riconosciuti gridare che sono territori secessionisti
Dove agiscono milizie pagate dal Cremlino questo lo sappiamo apertamente e soprattutto in violazione degli accordi mischie
Che invece impongono a Mosca di non sostenere attivamente come sembra che stia accadendo la secessione di territorio credo queste sul terreno e potrebbe esserci la pietà provocazioni ovvero
Un'attività militare ricorda tutto queste repubbliche autoproclamati che a loro volta chiamano la difesa tra virgolette russa questa quante benefiche dell'insieme
All'assenza di conferme sul ritiro delle forze russe è vero che il Cremlino ha annunciato la fine delle operazioni militari delle esercitazioni militari
A annunciato il ritiro di contingenti però c'è chi parla apertamente mi riferisco anatolica tanto di un avvicendamento di queste forze non più critico
Tutto questo per dire cosa ha detto bene oggi Draghi naturalmente noi lavoriamo perché il compito non ci sia ci mancherebbe altro chi lavora per il Consiglio
è chiaro che perché non ci sia il conflitto deve essere ancora operativa la deterrenza nei confronti
Della federazione russa la deterrenza per così dire non minacciosa ci mancherebbe altro ma la deterrenza deve rimanere in campo come siccome deve rimanere in campo ogni sforzo diplomatico svolto arbitrale attraverso le istituzione multilaterale di Publitalia parte oggi ministro degli Esteri Di Maio e a Mosca e ha portato la voce la politica estera e creare una voce obbligasse tenerne che naturalmente in accordo con le nostre istituzioni internazionale quindi la NATO prima di tutto un'europea accanto a questa non deve mai abbassarsi la guardia del corpo che la federazione russa non perché non vi sia da parte nostra un pregiudizio ma anzi proprio perché crediamo che la Russia debba essere rassicurata
Non possiamo far finta che non vi sia da parte russa soffiare sul fuoco di una frantumazione dell'integrità territoriale Ucraina che sarebbe un danno per gli equilibri europei tutta la regione
Poi sulla questione della NATO nessuno oggi mette all'ordine del giorno l'ingresso dell'Ucraina nella NATO ci mancherebbe altro anche perché
La NATO
Tra i suoi diciamo obblighi statutari a quello di non includere questa alleanza territori nei quali vi siano tensioni molto forti no come capitreno
Al contempo l'Ucraina non può essere messa di fronte a un pick-up tale per cui si impone una neutralità eterna per così dire
è uno Stato sovrano può scegliere quali alleanze internazionali aderire né ma al contempo la polizia non può imporre all'Ucraina di non entrare nessuna alleanza di difesa sarebbe contrarietà nei principi internazionali questo allo stato di cose oggi poiché sono convinto che troveremo un'intesa tra di reazione russa anche perché dobbiamo e concludo sempre ricordarci che Putin
Non è in uno stato come dire di tranquillità in tema
Quello che io chiamo un regime in grave sofferenza che non ha prospettive di fronte a sé
Ancora non sappiamo cosa potrebbe avvenire dopo Putin quindi dobbiamo collegare l'aumento delle tensioni internazionali l'aumento dell'aggressività russa nei confronti d'Ucraina con la debolezza il vittimismo all'interno dei propri confini è un incrocio che è pericoloso naturalmente perché più un regime fragile e più può essere aggressivo all'esterno ma ne dobbiamo lavorare per stabilizzare la situazione rassicurare
La federazione russa ma al contempo rassicurare l'Ucraina che ha di fatto l'anello debole e la vittima di questa aggressività russa inutile nascono esistono equidistanza possibile tra Ucraina e Russia queste diamo sempre ricordato
Senta ho visto che Draghi incontrerà a Putin
Le sembra che Draghi possa avere diciamo il physique du role
Delle delle del dell'esponente dello statista che possa in qualche modo portare una buona mediazione sappiamo quali sono diciamo i rapporti tra la al la Russia e la e la Germania allora Draghi era stato proprio invocato da Putin a dicembre acuti ma certamente
Non poteva la vedrà chi ha certamente l'autorevolezza necessaria
Per svolgere la funzione che sta svolgendo ripeto anche oggi le parole di Draghi sono stati molto netta no la deterrenza deve rimanere in campo al contempo lavoriamo per una compromesso ci mancherebbe altro
Né d'altra parte l'Italia può essere come dire considerata
Come
Una parte in causa in questo conflitto e dalla tradizionalmente ha un ruolo di mediazione su producano parliamo di Luzio ce l'ha avuto fin dagli anni Cinquanta viene da dire ed è una un'eredità positiva che ne conserviamo certo
Lo dico con franchezza oggi che la politica italiana ci sono delle tendenze putiniani Camozzi loculi miste chiamiamole così
Che sono pericolosi e mi riferisco tutta la lega
La lega non da oggi mostra una simpatia a mio parere eccessiva nei confronti di Putin delle coppie regime putiniano
Non mostrarla necessaria severità nei confronti delle violazioni gravissime che decine Putignano mette in campo all'interno diritti umani ricordo che solo ieri c'è stato l'ennesima farsa giudiziarie nei confronti di Navalny
Prigioniero di coscienza ricordiamo ancora una volta incarcerato ingiustamente da centinaia di giorni delle carceri di Putin e che potrebbe avere una nuova condanna a quindici anni parliamo di questo
Sarebbe bello se la lega capisse
Che da una parte c'è un regime
Di tipo tirannico come il regime putiniano e che l'Italia ha tutto l'interesse a che la Russia sia sempre di più un Paese democratico prove perché siamo amici della Russia dico questo perché oggi Draghi è alla guida di una ampia coalizione di cui fa parte anche la lega
E la crisi russa può essere un'occasione affinché tutti i partiti tutti i partiti che sostengono questo governo abbia una posizione univoca sulla Russia non vuol dire essere nemici della Russia
Partito da chi vi parla a vuol dire essere davvero schierati con le ragioni del diritto della pace
E anche a difesa di quelle nazioni più deboli come l'Ucraina che oggi viene diciamo minacciata da una grande potenza e viene minacciata ingiustamente da grande potenza
Faccio l'ultima domanda allora siccome lei è credo che sia l'unico qui a Montecitorio che conosce il russo immaginazione sei conosce allora lei guarderà le televisioni
Di quel Paese allora volevo sapere se lei ha l'impressione di trovarsi di fronte a una propaganda filo bellica
Da
Lo dico a malincuore perché io adora la cultura russa sono veramente amico della Russia della sua meravigliosa cultura purtroppo è così ma non da ora diciamo se uno guarda la televisione le televisioni ufficiali russe sono quasi tutte
Purtroppo più semplice le russe
Ci si trova di fronte ad uno spettacolo molto deprimente
C'è lo spettacolo per cui
Diciamo l'Ucraina sarebbe una minaccia per la Russia che fa già vedere detta così
Ma chi è possiamo davvero pensare che l'Ucraina sia una minaccia per la Russia naturalmente non lo è
E anche il fatto che l'altro ma sia di forse la NATO volevano che la NATO nella nell'Ucraina ma guardi
In realtà la minaccia così come viene descritta sulle televisioni luce proprio l'Ucraina
E bis sappiamo tutti che non è all'ordine del giorno l'entrata dell'Italia nella NATO quindi anche quando si descrive la NATO come un pericolo per la Russia stili racconta da parte russa una falsità perché non è così fra l'altro nata da un'alleanza difensiva lo sappiamo tutti molto bene detto questo la propaganda c'è arriva anche sulle nostre coste viene da dire perché
Canali che trasmettono all'estero anche in lingua inglese sono canali di propaganda russi che però io penso a te la fanno tutti gli iraniani cinesi fanno tutti quanti certamente sono anche vecchi strumenti da guerra fredda vivere da dire da regimi autoritari
Detto questo la nostra opinione pubblica parlo per l'italiano Repubblica matura conosce torti e ragioni anzi aggiungo questa crisi che naturalmente speriamo si risolva positivamente è anche un'occasione per fare chiarezza
Sul il un po'sul bluff putiniano non sulla sul mito di un Putin uomo forte
Che lavora per la pace purtroppo Putin è un tiranno difficoltà all'interno è un tiranno che se la prende con i più deboli pensiamo Navalny cavalli ventisei un cittadino russo che è stato perseguitato
Senza che il metodo è stato avvelenato hanno provato a ucciderlo come Deppieri Navalny l'unica colpa di mia di Navalny ed essere sopravvissuto al tentativo di avvelenamento
Quindi Putin è un despota che può essere un despota pericoloso
Noi siamo pronti a Mestre miscela russi e speriamo che la federazione russa capisca qual è il suo vero interesse ovvero la pace
Buoni rapporti di vicinato con i paesi limitrofi buoni rapporti di vicinato anche con le alleanze di sicurezza come la
E speriamo che la Russia prima o poi diventi davvero una grande democrazia europea come ha tutto il diritto di essere
Bene la ringrazio come sempre grazie a al professor Andrea Romano deputato del Partito democratico