I edizione del Festival della Costituzione - Informazione e guerra

Inviterei tutti quanti a fare anche un applauso perché qui tra di voi
Salutiamo anche Antonio le Siani che il presidente dell'ordine degli avvocati della provincia di Teramo
Sarà Tamborrini dice sindaco di Corana nata
E non ringraziamento particolare al professore ad altra Braga che rappresenta in qualche modo la fondazione dell'Università degli Studi di Teramo che ha contribuito attivamente alla realizzazione di questo Festival
Ed ora passiamo ai saluti istituzionali e chiamiamo sul palco il padroni di casa il sindaco di Nereto Daniele Laurenzi
Grazie Benvenuti e a tutti agli illustri ospiti alle autorità civili militari
Saluto in particolar modo il magnifico rettore il sua Eccellenza il vescovo di di Teramo
Ringrazio la Fondazione Tercas con la sua presidente la dottoressa Di Sante
La polizia Harry's S.p.A. la nostra partecipata pubblica il presidente qui presente l'avvocato la pali l'università non per ultima per aver contribuito tutti con
Lo stesso nostro entusiasmo alla realizzazione di questo primo Festival della Costituzione
Ringrazio veramente
Tanto il professor Di Salvatore Enzo
Ho avuto modo di conoscere una persona sotto il profilo umano in questi giorni è una splendida persona oltre che un illustre costituzionalista
Perché qui il festival della Costituzione perché neretto è un paese piccolo cinque mila e quattrocento abitanti sette chilometri quadrati
Con delle bellezze ma soprattutto con delle vocazioni abbiamo le scuole di ogni ordine e grado ringrazio ci sono le dirigenti scolastiche qui presenti dell'istituto comprensivo e del Piano rosa quindi i nostri istituti superiori il tecnico e liceo scientifico
Parlare dei temi non solo dei principi fondamentali della Costituzione ma dei temi della nostra carta costituzionale soprattutto in questo momento importante rapportarli all'attuale all'odierno
Alla guerra alla pace
Alla crisi climatica alla crisi energetica all'ambiente
Lo faremo con
Dei professori dei dottorandi degli e Sperti ma lo vogliamo fare tra i cittadini tra la gente grazie buon lavoro a tutti
Ringraziamo l'azienda torinese ed era caro Sergio Zavoli Chianelli non solo falsa cantati parte ovviamente perché invitiamo sul palco il nostro magnifico rettore il professor Dino Mastrocola
Grazie grazie Sergio grazie Monica buona sera a tutti veramente sono sono molto contento per questa iniziativa quindi il il primo grazie va al comune che di Nereto che ha ospitato è promosso questa iniziativa e lasciatemi ringraziare Enzo Pietro e Simone insomma che sono poi la al come dire l'anima scientifica di questa di questa bellissima e iniziativa e ovviamente tutti tutti i relatori tutti i colleghi e come si diceva prima anche i dottorandi che animeranno con e hanno già iniziato ad animare queste serate animeranno
Nelle prossime e grazie soprattutto per la capacità di portare la Costituzione tra tra la gente e anche la scelta del come dire di chiamare la manifestazione Festival della Costituzione festival una festa penso che la nostra Costituzione meriti
Meriti veramente di essere celebrata ma soprattutto di essere portata sempre di più tra tra la gente come diceva Calamandrei del la Costituzione è una macchina quindi stanno o i poi mettere il il carburante per farlo per farla funzionare quotidianamente non è relegata soltanto all'ambito
Giuridico ma come diceva prima il sindaco gli ambiti che verranno toccati anche durante questo festival sono sono notevole sono gli ambiti socio culturali che ci coinvolgono quotidianamente quindi veramente grazie complimenti per per l'iniziativa e lasciatemi ringraziare anche i pressi de dell'università di Teramo questo a dimostrare che non è soltanto come dicevo prima l'ambito giuridico che si occupa di costituzione ma le nostre cinque facoltà tutte insieme quotidianamente celebrano
Attraverso i percorsi formativi e scientifici e la nostra Costituzione grazie buon lavoro
Ringraziamo il magnifico rettore ed ora chiamiamo per un saluto il vescovo della diocesi di Teramo ed altri sua Eccellenza Lorenzo Leuzzi
Grazie sono molto contento di essere qui per qualche momento ma ci tenevo tanto perché quando mi è arrivato l'invito sono rimasto molto sorpreso
Sorpreso ed esprimono ovvero la mia gratitudine tutti gli organizzatori ad accettare di merito università tutti coloro che hanno collaborato perché siamo in un momento molto delicato molto compresso per la nostra Costituzione ha bisogno di un nuovo rilancio sul piano culturale
Io spero molto che è questo volto convenire qui hanno detto attraverso la presenza di illustri relatori possono aiutare non solo a comprendere la Costituzione italiana ma rilanciare paga perché ho la sensazione che la Costituzione in questo momento e un po'in balìa
In balìa di prospettive che mettono veramente a repentaglio i contenuti essenziali che hanno reso possibile
Per il nostro Paese e una capacità di essere una comunità che vorrei camminare insieme liquido sono convinto che la Costituzione italiana offrendo ovvero la possibilità rende prospettiva di un desiderio di camminare insieme di condividere insieme Progetti però ha bisogno in questo momento particolari di un ulteriore passo in avanti di elaborazione culturale Elio sono contento che la nostra università
Di Teramo sia impegnata in questo lavoro ma poveretti invitare tutti voi più soltanto rileggere la Costituzione macchine da condividere insieme e soprattutto a crescere capaci di fare un lavoro gli scemi mento
Cioè ciò che in sintonia con l'acquisizione e ciò che invece nel suo comune interpretazione che non ci porterà molto lontano soprattutto in un momento così problematico e difficile che stiamo ripeto non solo in Italia
Io avevo paesi nel mondo per quegli ovvero la mia più profonda gratitudine ti accompagnerò con la mia preghiera con la mia amicizia ma soprattutto sono certa Ortega questo
Vostro sui ventuno
Possiamo dare insieme una nuova testimonianza che è possibile costruire un mondo migliore dove ogni persona ha veramente la capacità e la possibilità di realizzare pienamente se stessa che grande messaggio
Della Costituzione italiana grazie buon lavoro a tutti e buon Cobo un festival
Ringraziamo sua eccellenza ed ora Sergio siamo arrivati al momento dei saluti dei nostri presi ma privi di una una piccola precisazione infatti salutiamo e ringraziamo la professoressa Fausta Gallo che ha avuto un impedimento è dovuta andare via è stata con noi fino a poco fa
E ricordiamo invece il preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione Christian corsi che ci ha salutati poc'anzi per un impegno quindi e passato anticipatamente a portare i suoi saluti
E allora devi far salire subito nel preside della facoltà di Medicina Veterinaria Augusto Carlo ce ne approfitta nel frattempo di salutare anche la professoressa Angela Musumeci protettrice dell'Università dell'ISEE Teramo che sarà impegnata proprio su questo palco nella serata di domenica sera preside un saluto al Vomero
Grazie buonasera a tutti
Volevo così rassicurare i presenti che non vado a leggere queste due cartelle ho preso soltanto degli appunti
E intanto grazie a neretto che ospita questo primo Festival un grazie alla professoressa di Sabatino e a Pietro Gargiulo per il gradito invito e volevo affermare questo
Qui hanno eretto mille novecentosettantadue due mila ventidue
Mi piace con voi ricordare i con il primo festival della Costituzione anche i cinquant'anni della medicina veterinaria Teramo e provincia quando praticamente un il presidente dell'allora consorzio penso che la vocazione agropastorale e non solo
Pensava di istituire ha pensato di istituire un corso di studi in medicina veterinaria ma uno potrebbe pensare cosa c'entra la medicina veterinaria con la Costituzione
Assolutamente
Un un tutt'uno
Perché perché se andiamo a vedere
L'otto febbraio del due mila ventidue cose successo alla Camera
Alla Camera l'otto febbraio due mila ventidue approva una modifica all'articolo nove della Costituzione all'interno del quale viene inserito fra l'altro questa frase la legge dello Stato disciplina in modi e le forme di tutela degli animali
Ecco perché la Costituzione un tutt'uno anche con la medicina veterinaria
Non solo nella Costituzione viene inserito viene inserita la tutela degli animali ma anche vengono inserite all'articolo quarantuno
Pure otto ore dovrà colon
Morali della vita pubblica già presenti nell'etica degli allevatori e dei detentori degli animali come la tutela dell'ambiente
Legge biodiversità e del dei costi si sistemi quindi tutti questi ora sono principi fondamentali della Costituzione quindi con questa mia ultima affermazione e concludo vi ringrazio ancora per l'invito
Grazie presi da Monica direi invitare anche sul palco l'altro preside che e qui presente questa sera a testimonianza sempre del forte legame che c'è all'interno dell'Università degli Studi di Teramo
Il professor Enrico Dainese Preside della Facoltà di vicenza e tecnologie agroalimentari ambientali
Buonasera a tutti
Grazie ovviamente prima di tutto agli amici Pietro nemici Renzo che ovviamente riprendendo le parole del magnifico rettore Di Pietro Calamandrei
Danno combustibile alla costituzione e quindi la Costituzione deve essere qualcosa come diceva Pietro Calamandrei abbiamo l'onore avremo l'onore domani di avere la nipote qui presente deve essere alimentata continuamente la passione da responsabilità e senso civico
è una macchina io devo dire come Sibio tecnologo
E come biochimico amo ricordare insomma ma anche i medici veterinari lo sanno
Bene che questo principio aristotelico organi cistico che poi viene ripreso anche da da Marsilio da Padova cioè il fatto che di fatto in una macchina in un organismo animale in un organismo umano
Tutto funziona bene e qui mi ricollego al discorso della pace c'era appena stato un concerto per la pace una Costituzione ovviamente
Deve essere alimentata in un periodo mai come questo importante per la pace la pace di fatto è una equilibrio che c'è in un organismo animale appunto Marsilio da Padova ce lo ricorda
Un equilibrio che è dato dal Fadda la garanzia che vi siano differenze menti all'interno dello Stato di una città che sono mantenuti rispettati e che sono garantiti quindi garantismo della differenziazione delle attività all'interno di una città all'interno di una comunità
All'interno della comunità universitaria scientifica in un comune diventa principio diciamo imprescindibile per il mantenimento della pace e questo è veramente un un aspetto per me fondamentale perché per esempio anche nella medicina personalizzata la disfunzione quindi che genera la malattia
è conoscenza della disfunzione porta a comprendere come curare la malattia e la disfunzione anche in un organismo umano animale deriva proprio dal fatto che alcuni organi apparati o sistemi non hanno più la loro funzione ricco Ali sono deputati e quindi la conoscenza di questi aspetti diventa fondamentale dare ripeto combustibile alla alla Costituzione come elemento di conoscenza e di valorizzazione della diversità di ognuno di noi intesa anche come valore diversità culturale diversità
Di specializzazioni all'in
Interno di uno stato di una città di un vivere comune diventa veramente un un aspetto pregnante per evitare questa malattia che è la guerra che deve essere assolutamente evitata in tutti i modi
Io ringrazio tutti per l'invito veramente è stato questo per me è un'occasione per per diciamo favorire l'interdisciplinarietà lunedì
Cioè la settimana prossima da giovedì fino a sabato saremo presenti come delegato della rete dell'università per la pace delegato l'università di Teramo per la rete l'università della pace insieme al rettore Pisa
Dove appunto ci sarà un convegno nazionale proprio per nel centro interdisciplinare anche questa parola molto importante per garantire appunto quelle differenze di cui parlavo prima
Per della scienza per la pace dell'Università di Pisa quindi porteremo anche di questi valori che sono trasmessi in queste tre giornate del Festival della Costituzione grazie ancora dell'invito
Ringraziamo il professor Dainese e
Portiamo anche i saluti del preside della facoltà di giurisprudenza il professor Paolo Marchetti che ha avuto un impedimento per potuto essere qui con noi adesso continuiamo con i saluti istituzionali
Assolutamente sì perché ovviamente i grandi progetti come quello del Festival della Costituzione sono particolarmente belli perché vedono il coinvolgimento di tante istituzioni allora
Invitiamo subito la rappresentanza ovviamente il delegato per la Provincia di Teramo Giovanni Luzzi qui sul palco
Grazie per l'invito buona sera porto i saluti della provincia di Teramo il nostro presidente devo di Bonaventura
Mi permettete anche di portare un piccolo contributo questo che un bellissimo evento organizzato dall'Università di Teramo professor Renzo di Salvatore mio carissimo amico
Faccio questa piccola riflessione dato che parliamo di costituzione
E prendo avrà il Titolo terzo il titolo quarto dalla nostra Carta iniziando dal titolo quarto abbiamo l'articolo quarantotto che impone tra virgolette come dovere civico quello di andare a votare siamo in piena campagna elettorale e quindi siamo a scegliere quello che il nostro nuovo governo operano sanzione
Una data importantissima quindi il nostro invito e quello assolutamente come dovere civico andate a votare
E importante ma so anche che c'è una certa sfiducia da parte dei nostri cittadini
Nei confronti della classe politica una sfiducia che è stata un po'traghettato anche da quello che la carta costituzionale tant'è che se ne prendiamo del titolo terzo come ho detto prima articolo se non erro trentanove
Parla dei sindacati Gigi cita i sindacati articolo quarantanove cita i partiti il titolo quarto
E c'è subito una grande differenza no cioè si è pensato più alla libertà dopo la guerra più istituzionali Berta
Piuttosto che a creare delle regole interne all'interno dei partiti come invece si è fatto per i sindacati
Dove la carta cita testualmente che ogni sindacato deve avere delle regole interne democratica cosa che non è presente l'articolo quarantanove dove si riprende il diritto e l'associazionismo l'articolo diciotto
Sì
Citati insomma quella che la strada verso il costituirsi costituire partiti in forma democratica ma si ferma lì cioè è mancato da sembra una legge di attuazione all'articolo quarantanove
E questo è un tema importante un tema importante perché oggi i partiti hanno una grande forza è una grande responsabilità hanno le nomine nei nelle nell'amministrazione pubblica ma non le nomine nelle aziende di Stato quindi hanno sempre più un potere determinante per la vita politica economica e sociale del mondo il nostro del nostro Paese
Di conseguenza
E assolutamente importante che questo roba qui
Vada via via scemando si passi finalmente una regolamentazione perché non è più il caso di continuare a vedere candidati i candidati che vengono da altre realtà territoriali
E questo purtroppo una cosa che allontana sempre di più i cittadini dalla politica
Bisogna assolutamente rimettere tra virgolette la palla al centro ridare autonomia ai territori ridare interesse hanno stracciato i nostri cittadini riguardo la politica riguardo la classe politica in generale
E si può fare questo solo se finalmente ci si dà un tavolo si ragiona si ragiona veramente si ragionando su questa legge di attuazione
Negli ultimi anni questo non è stato fatto
Gli ultimi riferimenti sono a finanziamento pubblico ai partiti dopodiché completamente un deserto un vuoto perché questo chiaramente
Fa comodo a qualcuno io ritengo che questa cosa nel prossimo futuro debba essere assolutamente eliminata mi perdonerete questo questo questo mio piccolo contributo vi auguro assolutamente una buona serata un buon proseguimento dei lavori grazie
Ringraziamo Giovanni Luzzi ed ora
è giunto il momento di chiedo al nostro territorio c'è un'area la molto importante che è quella della Fondazione Tercas sempre presente sempre puntuale per tutta quella che il la diffusione del della cultura nel nostro territorio non solo allora invitiamo la presidente
Tiziana Di Sante qui sul palco a portare ovviamente i suoi saluti
Grazie casta stasera mi sento la quota rosa per perché in questo parterre maschile voglio dire se non ci fossi stata io insomma qualche attacco sulle quote rosa
L'avreste potuto la vera allora come naturalmente non parlerò di costituzione di fronte a dei docenti così competenti vi dirò perché Fondazione per cassa sostiene un'iniziativa simile
Nel mondo delle fondazioni ne parliamo sempre di più oggi di una comunità educante
Il termine comunità è affascinante la settimo legge a parlare delle avere qualcosa in comune che è un terreno in territorio una cultura ma parla soprattutto delle vere in comune una responsabilità un compito da svolte
E sicuramente oggi uno dei compiti più importanti che hanno comunità possa avere è quella di educare ed ulcere tirar fuori il meglio da Novi
Ma soprattutto riportare la popolazione a comprendere come il il nostro assetto giuridico come il nostro assetto economico sia responsabilità propria di un popolo
Ed ecco perché ritrovare i motivi che hanno portato i nostri padri e le nostre madri a scrivere questa Costituzione e apporre in uno scrigno così la potremmo definire quelli che sono i diritti fondamentali di uomini e donne a proteggerli come qualcosa di preziosissimo oggi più che mai ha un grande valore
E abbiamo visto che anche quello che ci sembra scontato quello che ci sembra ormai acquisito non lo è
Dobbiamo essere in guardia e dobbiamo custodire con attenzione le giovani generazioni più di noi devono farlo
Questi che sono dei diritti fondamentali ma che sono che fanno parte della tutela della persona
Guardate qui poi il diritto e l'etica il senso della religiosità che non si identifica poi con una religione si confondono si uniscono perché il tutela dei diritti fondamentali dell'uomo fanno parte delle civiltà nel senso più lato di questo termine
Ecco perché senza volervi hanno ignaro oltre io credo che questa sia una delle iniziative
Più nobili che questo territorio che pure tanto vivace ha messo in atto ogni iniziativa che ci riporta indietro per poterci portare avanti
Che ci fa riscoprire le cause e i motivi del nostro porre delle solide basi al nostro essere nazione e ci fa riflettere su quanto sia difficile poiché la guerra che tornate Europa ce l'ha dimostrato essere coerenti e trasformare le norme invita ecco è una sfida che oggi noi tutti cogliamo ed è una sfida che soprattutto proponiamo ai nostri giovani grazie
Grazie presidente
Ed ora e invece chiamiamo sul palco l'avvocato Gabriele era pali presidente Ripoli servisse
Eccolo qui
Lei avvocato se era grazie a tutti
Ci tenevo ringraziare in particolare il sindaco per questa iniziativa rilevante
Originale che secondo me fa molto bene a questa Provincia a questo comprensorio vi brasiliano
Perché alza il livello del dibattito che si agita dalle nostre parti
Mi piace la parola festival non perché come giustamente opportunamente ha detto il in magnifico rettore è una festa ma anche perché il festival significa portare una serie di proposte portare cose nuove
Immaginare la prospettiva di organizzazione sociale politica economica diversa
E quindi mettersi nell'ambito del solco di quello che il grande Costantino Mortati o forse il più grande costituzionalista italiano diceva esser la costituzione materiale
Che non è solo quella formale ma è quella che vive nella storia di questa Italia di adesso quindi non è solo un problema di garantire come oggi si sente dire la protezione di questa democrazia cioè garantire quella che per noi è sia una Costituzione protetta che una democrazia prove
Si tratta di approfittare di questi momenti di grande difficoltà che attraversano questo Paese si tratta di organizzare individuare e prospettive nuove sempre nell'ambito nel solco della Costituzione rispettando quelle che sono le guarentigie per libertà i limiti ma si tratta e che di creare approfittare di un momento di difficoltà per riflettere su nuovi modelli di organizzazione sociale politica economica e la storia ci sta dicendo che venuto il momento di fare questo ringrazio tutti buona serata
Ringraziamo l'avvocato ora pali e ora caro Sergio siamo pronti per partire con la seconda tavola rotonda il secondo dibattito di questa prima giornata della prima edizione del Festival della Costituzione
Allora sì nel frattempo ci ha raggiunti anche il preside della facoltà di giurisprudenza il professor Paolo Marchetti al quale dedicheremo un momento dopo l'abbiamo già concordato il lavoro da affidare al nostro preside
In questo momento storico il all'informazione
è una di quelle caratteristiche fondamentali che andrebbero davvero approfondite lo facciamo questa sera in questa sede così importante perché la rapporto tra informazione guerra
è sempre una cosa particolarmente interessante e siamo ovviamente lieti di poter invitare i nostri ospiti e quindi invito rapidamente sul palco Paolo Ercolani
Corradino Mineo
Gaetano Azzariti
Giuseppe Marazzita e la collega della RAI Roberta Mancinelli che modererà la sessione grazie e buon lavoro
Buonasera a tutti benvenuti a questo evento
Che l'università certo di portare in un piccolo borgo dell'Abruzzo interno e questo è molto apprezzabile da parte del mondo accademico che sceglie di aprirsi alle persone perché questa università e molto legato ai temi sociali e molto legata all'impegno civile e lo ha dimostrato con iniziative a tutta la riga Chavez calderone ad esempio siamo saliti sulla Cima
Del Gran Sasso siamo andati a vedere come sta quel ghiacciaio che sta morendo anche per colpa nostra e le guerre entrano in questo sistema globale di deterioramento del nostro mondo perché tutto quello che sta accadendo è connessa al collegato con i nostri ospiti cercheremo di di capire tutto questo cercheremo di capire dove stiamo andando e l'informazione nel suo piccolo dalla guerra ha molto da perdere
Perché al crescere dei conflitti al crescere gli interessi economici che si accentrano attorno a grandi conflitti mondiali decresce la libertà di stampa dei Paesi coinvolti e non solo di quei Paesi
E tutto questo riguarda noi tutti ci riguarda molto da vicino ognuno di noi può fare qualcosa
E soprattutto dobbiamo essere consapevoli almeno da italiani per quello che conta l'universo sempre più globalizzato è connesso noi
Faremo parte di un sistema di tutele che si chiama Europa da molto tempo che però a volte non ha la forza di incidere come dovrebbe sui gli equilibri internazionali
Dicevo l'informazione e tutti noi abbiamo qualcosa da fare e dobbiamo farla subito prima che sia troppo tardi l'articolo undici della nostra Costituzione
Esprime il profondo ripudio della guerra e il rifiuto della guerra come soluzione ai conflitti tra gli uomini e invece molto spesso proprio l'Italia a questi conflitti prende parte perché costretta guidata da una serie di equilibri internazionali e geopolitici che non possiamo esimerci dal dall'onorario o potremmo farlo tutto questo lo chiedo ai nostri ospiti e comincerei proprio e con chi si occupa di filosofia politica col professor Paolo Ercolani che insegna all'università di Urbino
E che si interroga anche sui quotidiani che tutti voi spero leggiate ogni giorno perché anche il tema della poca affezione degli italiani alla carta stampata l'informazione
Perché non c'è solo la televisione la radio che sono mezzi che tutto sommato se la cavano ancora ma ci sono importantissimi contributi che la carta stampata ogni giorno si regalano ai tra l'altro siamo in diretta su Radio Radicale
Quindi questo dibattito uscita al di fuori dell'Abruzzo ostile al di fuori di questo bellissimo comune che ci ospita per essere spero ascoltar
Da un gran numero di persone
E appunto a Paolo Ercolani che si interroga su quanto il nostro contributo Possa o non possono incidere su guerre pace eventualmente chiederei appunto di spiegare come possiamo fare in questo momento noi tutti che siamo rapidi da un conflitto in particolare ne parliamo ogni giorno perché le nostre bollette sono diventate insostenibili ma pensate a quante guerre né dimentichiamo Reporters sans frontières
Il Reporter senza frontiere ogni giorno ogni anno stila una classifica dei paesi in cui la libertà di stampa e molto inquinata e ragionano su quanto ognuno di noi conosca la realtà attraverso delle lenti alterate no dei fatti ecco ma in questo momento siamo concentrati sul conflitto russo ucraino che ci vede
Tutti insieme schierati con il cosiddetto blocco occidentale ma insomma è solo questo fare farete il combattere per la democrazia e soprattutto quanto c'entra la nostra Costituzione
Ma ma intanto grazie grazie per avermi invitato e grazie per per la domanda
Tremendamente difficile da fornirà una risposta però quello che così da da da studioso mi viene in mente è che se noi apriamo un manuale di storia dei Licei semplicemente Licei vediamo che non c'è stato un decennio nella storia umana in cui non ci sia stato almeno un grande conflitto
La guerra è qualcosa di connaturato all'essere umano l'uomo fa la guerra non l'uomo è la guerra in un certo senso è una guerra interiore dentro all'individuo ma è anche una guerra fra individui lo è sempre stato
A me bonariamente fa sorridere che si dichiara contrario alla guerra perché dichiararsi contrario era guerre come dichiararsi contraria all'ipertensione è qualcosa di Nobile di di di positivo però di assolutamente irrealistico perché l'ipertensione c'è
Il modo per combatterla non è quella di dichiararsi contrari all'ipertensione ma semmai quella di studiare per riuscire a individuare delle dei medicinali e delle terapie che possono essere che possano combattere l'ipertensione nel nel modo più importante
Da questo punto di vista l'informazione potrebbe avere un ruolo fondamentale che è quello proprio di fornire all'opinione pubblica le chiavi per comprendere perché scoppia una guerra quali sono gli scenari che hanno portato a ciò e come magari se ne se ne può se ne può uscire senonché noi purtroppo viviamo nell'epoca in cui l'informazione vive una crisi terribile
E qui consentitemi di fare il filosofo per per trenta secondi perché vive l'informazione crisi terribile perché e l'informazione la corretta informazione quella che dovrebbe selezionare le notizie in maniera tale da fornire ai cittadini
Le chiavi per comprendere il tempo presente
Senonché noi oggi viviamo in un'epoca in cui le informazioni sono tutto tranne che selezionate perché noi viviamo in una in una totale ipertrofia dell'informazione in un'opulenza informativa che di fatto genera una indigenza conoscitiva cioè noi
Come direbbe Platone
La le malattie degli occhi sono di due tipi l'occhio umano non vede in due circostanze quando c'è poca luce ovviamente quando è buio ma anche quando c'è troppa luce
E oggi l'informazione indubbiamente ci mette di fronte mette il cittadino normale di fronte a una opulenza informativa la Rete internet tiri ci fornisce tutte le versioni possibili e immaginabili
In genere è una ricerca da parte di chi fa la navigazione in Rete del di una conferma delle proprie convinzioni
E diciamo che qualunque cittadino può andando in Rete trovare delle informazioni che lo confermino su qualunque delle sue convinzioni
Non è possibile cambiare idea ma semmai la Rete è uno strumento per convincersi di più delle proprie informazioni
Questa opulenza informativa questa questa informazione che ormai ti mette di fronte a a una tesi al contrario a tutto e il contrario di tutto evidentemente non non agevola la comprensione non faccio un esempio e chiudo qui
Nel rispondere a questa prima domanda faccio un esempio classico è stato citato l'articolo undici della Costituzione tutti se lo ricorderanno ma l'articolo undici della Costituzione oggi è un po'come Google
Nel senso che
Di Google si legge la prima pagina che in genere ti fornisce e allora la prima pagina dell'articolo undici della Costituzione
L'Italia ripudia la guerra ci si basa su questa affermazione che è di carattere etico non è né di carattere giuridico né di carattere normativo né di carattere politico
Italia ripudia la guerra tutti ripuliamo la guerra come dicevo prima ripuliamo l'ipertensione ma non è che possiamo ripudia andò la possiamo eliminarla
Senonché poi l'articolo undici però continua e dice che l'Italia tuttavia malgrado ripudia la guerra disposta e anzi vincolata a impegnarsi per produrre la pace
E allora e noi sappiamo senza dover fare citazioni particolarmente colte che per per produrre la pace per provocare la pace a volte bisogna passare anche attraverso degli atti bellici attraverso degli atti di guerra
Ecco è questo credo il tipo di informazione che bisognerebbe dare ai cittadini dare alle persone ma noi purtroppo viviamo nell'epoca in cui ci fermiamo la prima pagina di Google è la prima frasetta della dell'articolo undici della Costituzione senza essere disposti ad andare ad approfondire
Essenza vera e spesso e volentieri purtroppo un'informazione che che che sia disposta a raccontare tutta la verità e non soltanto la prima riga
Grazie grazie a Pavel Colani allora abbiamo parlato
Abbiamo parlato del ruolo dell'informazione abbiamo due insigni giuristi ma vorrei subito andare da Corradino Mineo lo ricorderete tutti
Per la sua rassegna stampa del mattino a Rai News ventiquattro marzo lavoro giornalista iniziato molto prima al Manifesto poiché è stato corrispondente della RAI da Parigi da New York
Insomma è proprio vero che l'informazione non è disposta a giocare la sua parte Filas a pilotare con una facilità sì sì sì informazioni tanto intanto rispetto a cosa che dicevi tu prima
Ti vorrei ricordare una frase celebre di Emilio Fede
Quando ebbe a dire che la guerra era per un giornalista
L'importante straordinariamente bella come fare l'amore no
Perché di giornalismo di guerre vere simulate si parlava prima del termine guerra abusato guerra al alla pandemia guerra all'inflazione di guerre vere simulate vive
L'informazione ma io vorrei approfittare per vedere di dialogare fra di noi dell'intervento che ha fatto
Il esperto di filosofia politica perché io vorrei far notare che per quanto riguarda l'Europa nel mondo è un po'un'astrazione ora lo è meno con la mondializzazione ma storicamente un'astrazione per quanto da cui arrivano dall'Europa ci sono stati lunghi periodi di pace
Me ne ricordo nello studio autunno del mille ottocentoquindici almeno al bell'ottocentosettanta quando ci fu la guerra franco-prussiana ma anche la guerra franco prussiana
Von importantissima guerra europea ma circoscritta perché si arrivasse a qualcosa di simile alle campagne napoleoniche bisogna arrivare al mille ottocentoquattordici
Che cosa è successo che cosa è stato il deterrente che ha impedito il proliferare dei conflitti armati in Europa nel diciannovesimo secolo l'imperialismo britannico semplicemente
Noi abbiamo vissuto i nostri figli
Noi stessi abbiamo risolto un altro lungo periodo senza conflitti maggiori d'accordo abbiamo favorito i bombardamenti su Belgrado avremmo mai dovuto farlo
Abbiamo non chiamato guerra ma interventi di pace quelle che guerra che erano in Iraq
In Afghanistan però abbiamo fruito di un lunghissimo periodo di pace sul territorio europeo che parte dalla catastrofe
Della seconda guerra mondiale che finisce nel quarantacinque perché perché siamo stati sotto la egemonia di un altro impero l'impero americano qual è la difficoltà vera al di là delle bestialità
Del il servilismo mi e i limiti invitanti di noi giornalisti qual è la difficoltà vera
Raccontarvi e a raccontarci quello che sta succedendo e che siamo davanti caduta evidente crisi dell'impero americano e non sappiamo dove mettere e Maggi
Cioè non sappiamo che tipo di società nascerà vediamo quelli più avvertiti fra noi che rinascono gli imperi
Che nessuno dei grandi paesi del passato che ci sembravano
Fuori dalla storia che fuori dalla storia ma ritorna a Pretoria prepotentemente dello storico so penso alla Turchia penso
Alla alla persi a che ora si chiama Iran penso all'India L'India prima
Del colonialismo britannico aveva un prodotto interno lordo che non superano proprio intorno lordo di tutta l'Europa eppure noi siamo abituati a considerarlo come un Paese del Terzo mondo no oggi è un Paese fortemente nazionalista e pesa molto anche
Nella
Dimensione di questa guerra perché l'India con la Cina
Sta dando dal punto di vista economico degli accordi economici degli acquisti del gas e del petrolio una mano consistente alla Russia non è disposta pur essendo da noi sempre raccontata come la più grande democrazia del mondo condividere la lotta anti fra virgolette delle democrazie contro l'autocrazia
Russa questo è il punto noi non riusciamo a raccontare il presente perché non lo conosciamo potesse torniamo dopo vediamo perché non lo conosciamo come il non conoscerlo si riflette nella mia categoria nella nostra categoria
Grazie
Sinistra abbiamo citato la Costituzione probabilmente è vero che da profani stiamo così portati a interpretarla maniera superficiale che cosa vuole davvero dire l'articolo undici e perché lo possiamo eludere
Agendo come se non avessimo scritto che quella guerra la ritroviamo lo chiedo a Gaetano Azzariti che che insegna diritto costituzionale all'Università la Sapienza di Roma e moltissime altre cose dirige una rivista che si chiama politica il diritto costituzionalismo punto it è stato tra le voci insomma più autorevoli nel nel campo e le chiedo appunto è un'interpretazione poco approfondita
Mi faccia iniziare con una
Qualcosa che potrebbe apparire una battuta invece una cosa la cosa più seria che voglio dire per evitare la guerra basterebbe applicare il diritto
Perché non è vero
Che non nostra costituzione
In qualche modo parli di guerra parla di pace
è stato detto questa mattina quando questa mattina questo pomeriggio quando sono stati aperti i lavori è stato spiegato
Che non c'è un articolo della nostra Costituzione soltanto il l'articolo undici o come viene ha detto prima la prima parte dell'articolo undici ma c'è e non sto dando e dei nuovi dei numeri a caso da Palazzo
C'è l'articolo undici e l'articolo cinquantadue c'è l'articolo settantotto cioè l'articolo sessanta cioè l'articolo dieci
Che sono tutti articoli pacifisti non a favore della guerra veniva detto prima
La guerre come l'ipertensione non so se la metafora è corretta o meno però ammettendo che sia corretta io dico perfetto
La Costituzione le carte internazionali parliamo del nuovo povero ha parlato però si parlerà dopo che abbiamo finito male dove costituzione la terra insomma
Una serie di carte che in qualche modo sono la cura per gli sprinter impercettibili per tensione perché non è detto che tutte le malattie debbono portare alla morte come così come la guerra ci sono alcune malattie in cui basta prendere una piccola pillola
Per evitarla e questa la costituzione e le carte internazionali nelle carte internazionali
Prima è stato detto a una cosa su cui vorrei un attimo tornare qualcuno si ferma la prima frase giusto andiamo avanti perché se non ci fermiamo soltanto la prima frase che non è rilevante l'informazione lei è una giornalista e mi si permetterà mi permetterà questa battuta ma soltanto una battuta con grande Micela Marcomanni grande ammirazione per l'informazione
Di formazione di tanto come dire gioco un po'troppo sulle parole e invece le parole costituzione sono sovente prendere sul serio e sono pietre allora primo voglio dire
Ripudio della guerra
Agello la Carta dell'ONU parla di flagello io non so se in italiano si possono usare un'espressione più forte per dire
Cosa vuol dire la pace non si prepara la pace attraverso la guerra come dicevano gli antichi locali si parla pace si partoriente si paga si prepara la pace attraverso la pace
Non leggiamo lo tutto l'articolo undici e che è un articolo assolutamente unitario è vero che tutti ricordano soltanto perché hanno poca memoria o non se lo ricordano tutti ma questa questo pomeriggio è stato detto tutto l'articolo undici
Che un articolo unitario diviso da punti e virgola che vuol dire in italiano voi mi insegnate un dire che non c'è una distinzione di commi c'è una continuità
Essi ripudia la guerra e come si fa a ripudiare la guerra
Laddove ripudiare la guerra e quindi a fare la pace con la si aggiunge limitazioni di sovranità io ho sentito dire alcuni anche lo voglio dire illustri colleghi
Che sostenevano hanno sostenuto la tesi in base alla quale le limitazioni di sovranità
Permettono permettono l'invio delle armi permettono addirittura la guerra ma insomma Yomo
Voglio arrivare a questa aberrazione e allora io inviterei i miei illustri colleghi ma forse anche qualche giornalista e forse anche chi ci ascolta che che non che sa leggere l'italiano
A ricordare cosa dice l'articolo undici è stato letto poco anzi queste limitazioni di sovranità non sono imitazioni per fare la guerra sono in relazioni quel tutte rivelazioni necessari per garantire la giustizia la pace tra le nazioni vogliamo dare un senso alle parole
La giustizia e la pace tra le nazioni
L'articolo cinquantadue la nostra costituzione che ha detto l'articolo bellicistica perché impone uno dovere un sacro dovere
Di difesa
Della patria da parte di chi da parte dei cittadini e questo vuol dire che è stato anche qui è stato spiegato prima vuol dire che in qualche modo si vuole quando chiama arrivano in Russia Romania Russia Romania bene allora a questo punto c'è un diritto di difesa
Sì diritto di difesa poi torno torno un attimo tra il diritto di difesa aproposito riferita presepi in Ucraina
Che Barack Ciotti sono tra un attimo vogliamo andare avanti andiamo avanti è stato raccontato oggi
C'è stato ma ci è stato fatto un quadro certo dello strato in venti minuti
Compresso gli articoli capi occhi richiamato prima che non vi sto a recitare in cui c'è bisogno per esempio la faccio semplice ma abbiamo sentito oggi pomeriggio che non è così semplice ci vuole una dichiarazione di guerra da parte del Parlamento era stato spiegato come lo spieghiamo sempre
Che questo vuol dire che c'è una responsabilità del Parlamento nelle dichiarazioni di guerra
Nella dichiarazione nella deliberazione pane dichiarazione con una corresponsabilità del Capo dello Stato
Io adesso che vengo da Marte ingenuamente dico c'è stato tutto questo
In qualunque caso dalle Granata alla alla al costo al Kosovo alla all'Afghanistan e via e via elencando allora io vento Accio questa considerazione
Dal punto di vista logico consequenziale a me sembra poi ditemi voi se sbaglio
Che evidentemente invece ci sono stati una serie di forzatura costituzionale è stata applicata
E allora forse se avessimo applicato la Costituzione
Avremmo avuto un'altra storia
E lei mi dirà ma la storia la costituzione materiale le cose vanno come vanno il che volete fare i vostri Novoli costituzionalisti la Costituzione si possono fare poco
Salvo ricordare che bisogna applicare le norme le dico un'ultimissima cosa a dimostrazione di come di come lede il diritto deve essere preso sul serio
E quando il diritto viene preso sul serio le guerre non si fanno le guerre non si fanno oggi sognando che voglio fare facile poi bisogna garantire la pace certo che sì le controversie internazionali di dittature tra per carità
Non voglio dire non voglio entrare su questo terreno
Io voglio dire che la Costituzione italiana
La questione russo ucraina tanto per non sfuggire alle questioni d'attualità in qualche modo non è governata dalla Costituzione perché la Russia la la la la guerra russe ucraine è contro la Costituzione
Sotto tutti i profili e potrei potrei andare avanti per ore non ne ho il tempo più niente
Dico che leggo dovrebbe essere dovrebbe essere governata dalla dalla Costituzione
Dalla costituzione pacifista nel mondo la Carta dell'ONU la carta erano anche qui non gode numeri a caso ma vi do dei numeri esemplificano e vi invito a leggerla tutta anche la costituzione dello cioè tanta discussione seria favori Putin se contro Putin è chiaro ha torto e chi ha ragione ora io dico faccio questo discorso paradossale spero che vi si intende non mi si fraintenda
Ammesso e non concesso ovviamente che Putin avesse tutte le sue ragioni che il Tomba s'hanno fatto la guerra civile tutto quello che ha detto
Putin bene non c'è dubbio che in base al diritto internazionale c'è un invasore te il signor Putin le le armate russe
Perché perché lo dice l'articolo uno quarto comma dell'art da carta dell'ONU che stabilisce che per quanto le controversie internazionali non non ti permettono invasione di altri stati punto file mi verrebbe da dire due
E gli ucraini possono hanno diritto di resistenza non vorrei sa partire dalla dalla dalla dotta le dottrine medievali perché sarebbe troppo facile comodo mi riferisco all'articolo cinquantuno della Carta dell'ONU l'articolo cinquantuno alla volta basta leggerlo basta leggerlo e saperla interpretare senza fare troppi furbetti e Valentini riconosceva un diritto di difesa individuale e collettiva punto fine
E è l'equivalente si parva licet come diciamo leggeri si l'articolo cinquantadue quando ti arrivano in casa i russi o o uno o non so io qualunque altro prego implica Lanzichenecchi Spinosa chiede era tu hai un diritto direi di resistenza dal Medioevo a domani a domani è chiarissimo
Ed ultima cosa volevo dire vorrei dire che con che forse la più importante in questo
Piccolo tentativo di ricostruzione
C'è dopo l'articolo cinquantuno bisogna leggerle tutte l'articolo cinquantuno la carta l'articolo trentatré della Carta dell'ONU che non visto annoiare nel diritti che cosa ma che dicono cosa devono fare
Gli Stati che in guerra non sono ora domanda retorica spero siamo in guerra noi italiani noi italiani noi italiani ed europei noi americani muoia meglio o noi Occidente di più Ancelotti noi indiani non li ammira e noi africani noi ieri
Cinesi e vada e vada avanti lei bene se la risposta è ovviamente no perché nessuno ha dichiarato la guerra mondiale e speriamo che così non sia
E allora in applicazione articolo cinque dove trentatré a nostra volta ci si dice che tutti gli Stati devono in qualche modo Colli poi contribuire per garantire
La pace tra le nazioni come ma questa è la storia che c'è il segno non è un Jules povero giurista che ve lo deve venire a dire come finiscono e lo dico con l'ha voluto un volute ingenuità
Da alla guerra di Sparta
A Helsinki che non è un nome a caso che faccio le guerre che si concludono con dei trattati di pace dei trattati internazionali di pace lo ha detto
Il Papa lo ha detto il nostro presidente La Repubblica Mattarella in cui ha in qualche modo invitato
Gli Stati Uniti l'Europa la Cina l'Africa La Russa agli ucraini ha in qualche modo mettersi intorno al tavolo di finire la pace facile no che non è facile perché la politica non è facile il diritto non è facile e via di seguito ma e questa è una mappa fora pesante ma non casuale ma non ne usciremo filippini
Se continueremo in qualche modo ad allargare gli strumenti di guerra io sono preoccupato preoccupato
Non tanto dell'estensione Donato perché oggi non si può parlare ma reato sono ti danno del filo Putignano appunto ma sono preoccupato della la del monumento nelle spese militari questo sì
Perché francamente non è la soluzione più cioè a me hanno più rischiamo la guerra io non voglio non faccio l'ingenuo non sono molto ingenuo capisco che c'è un bisogno di difesa
Difesa
Se non proprio armata insomma dimostra ridenti c'era e c'è forse anche bisogno dei rapporti internazionali sfilacciati coi nostri però sono sicuro di una cosa
Che la storia mi ha insegnato che esso non ci metteremo di fronte a un tavolo
Non si ucraini europei cinesi e via di seguito non ne usciremo vivi delle tensioni internazionali non ci porteranno molto lontano
E allora la risposta è questa facile noma mettiamoci intorno a un tavolo anche perché chiunque Panto ornamentale voglion far fare la pace ai russi e ucraini cioè ai vincitori al perdente noi credo tutti io tra questi sono certamente a favore degli ucraini visto che la nazione nazione invasa ma posso Menzani Farfa di lasciare non voltarsi dall'altra parte ha detto il nostro presidente del Consiglio bene condivido non voltarsi dall'altra parte vuol dire non lasciarli intorno a un tavolo a fare la pace una tregua
Perché dopo che saranno cessate le le guerre la guerra bellica tre ucraini e russi in una situazione analoga a questa non sarà stata che una piccola tregua e poi ci troveremo Pino altre situazioni di forte tensione internazionale
Ho parlato fin troppo chiedo scusa
Se grazie al professor Azzariti che sicuramente nei prossimi interventi verrà richiamato abbiamo Giuseppe Marazzita docente di istituzioni di diritto pubblico all'università di Teramo lei si occupa di sovranità appunto di globalizzazione
Egli non lavoriamo adesso il suo stato di guerra
E di questo stiamo parlando cioè diceva prima il professor Azzariti forse non c'è stata proprio tutta la tutela che dovevamo al nostro ordinamento nello scegliere come e quando appoggiare questi tentativi definiti di pace che va sono diventati sanzioni sono rientrati invio di armi e questa la guerra più vicina alle nostre porte che si ricordi nell'ultimo periodo ma insomma è proprio così abbiamo aggirato la nostra carta costituzionale e tutto quello che ne discendeva o era corretto agire in questo modo
Allora io credo che sia doveroso per chi come Gaetano come me studia la Costituzione studia le regole
Distinguere la valutazione scientifica come dire tu me lo insegni uno fai sempre dalla valutazione politica perché ovviamente anche un costituzionalista alle sue idee politiche
Ci sono come dire regole che condivide regole che non condivide però quando sul piano scientifico
Si spiega il diritto bisogna cercare come dire di spogliarsi fin dove possibile delle proprie convinzioni per far parlare la legge perché la Costituzione la legge la legge e la legge fondamentale
Ora diciamo di fare la guerra è un tema diciamo divisivo e il conflitto dei conflitti si diceva prima se si eliminabile non è questo il tema odierno ma direi
Certamente che la socialità comporta il conflitto e la guerra il massimo dei conflitti negli dire che la guerra di per sé non è eliminabile se non come dire nell'utopica idea di un Governo mondiale
Che sia in grado come dire di eliminare gli stati sostanzialmente perché le guerre sono i conflitti dei sovrani dei Lidia tane li chiamavamo s'di questi mostri che si scontrano e che usano corpi umani come Proietti questo sono questo sono le guerre il loro il loro futuro
La Costituzione dice ecco noi celebriamo la Costituzione e questo è un idea bellissima dobbiamo essere tutti grati ai sacchi la organizzata e la ideata la Costituzione è importante da diffondere
Sì esiste una religione civile il libro sacro e la costituzione e quindi è importante che se ne parli che tutti ne parlano e che tutti ne discutono di Belushi re come dire
Dal dal dai luoghi ristretti delle aule e degli e degli studiosi però la Costituzione come dire va rispettata
E la Costituzione non è io spesso vogliono questa polemica applica personale contro coloro che evitando che che evocano lo spirito della Costituzione
La Costituzione non hanno spinto la Costituzione è un documento scritto è un testo ENEL quali padri costituenti hanno espresso in un'idea dello Stato del vivere insieme delle nostre libertà
Quindi voglio sento evocare il concetto di spirito la costruzione mi preoccupo perché un modo spesso per far dire alla costituzione quello che in realtà banalmente non c'è scritto
La nostra Costituzione non vieta la guerra in generale questo è sicuro perché l'articolo cinquantadue dice che la difesa della patria è sacro dovere del cittadino
Sacro o addirittura si evoca come dire un termine trascendente che significa in quella situazione la Repubblica italiana chiederà i propri figli alle proprie figlie di morire per la Repubblica per la patria e quindi come dire
è è certamente la guerra difensiva non solo legittima ma è doverosa
Beh non possiamo non difenderci nel caso in cui fossimo aggredite lì leggendo il dibattito costituente
Innanzitutto si si coglie una cosa che per altri versi è ovvia e cioè che chi ha scritto quelle regole i padri e le madri costituenti furono anche molto autorevoli le cinque donne della Commissione dei settantacinque
Venivano dalla gran parte dalla lotta dalla guerra di liberazione venivano dalla Resistenza avevano come dire lasciato il moschetto pochi giorni prima sapevano che la libertà si costruisce anche con la forza quando occorre opporsi ad un dittatore che ad un tiranno
E quindi leggendo chi ha scritto quell'articolo undici viene fuori il rifiuto del pacifismo disarmato lo come lo chiamano i padri costituenti ci furono e sono voglio andare nel tempio degli emendamenti Cairo che voleva inserire la neutralità e dieta non inserire l'obbligatorietà del del servizio militare tutta una serie di linee contraria alla guerra in assoluto e furono respinti con delle maggioranze e novanta per cento
E quindi né i padri costituenti c'era un fortissimo desiderio di pace fortissimo ma vi era la consapevolezza che la pace era stata costruita con le armi questo è loro si evoca richiamiamo spesso Calamandrei dove nata la Costituzione dove sono morti partigiani dove sono stati torturati coloro che hanno sacrificato la propria vita per queste libertà che noi oggi forse un po'sprechiamo
E quindi la Costituzione vieta un certo tipo di guerra cioè la guerra di aggressione
L'Italia ripudia la guerra e qui mi permetto di correggere al Colaninno ascoltato con piacere
Non è giù ha un contenuto giuridico normativo forte ripudio è non solo divieto della guerra di aggressione cioè rifiuto della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo
Delle soluzioni offerte internazionali ma il ripudio e dalle parole costituenti si si dice si sceglie questa parola apposta perché a questo a carica forte
Divieto ma anche condanna e corse io se la Costituzione condanna la guerra di aggressione non condanna solo la guerra di aggressione dell'Italia contro qualcuno che ovviamente è vietata ma condanna qualunque aggressore che condanna uno Stato e quindi da quell'articolo undici o realtà leggo come dire una condanna nella cronaca internazionale odierna dell'aggressione in Russia all'Ucraina
E poi correttamente si diceva valletto tutto l'articolo undici certo quelle limitazioni di sovranità in favore di un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le nazioni cioè l'ONU che già esisteva
Quarantacinque la costruzione e per invio nel quarantotto poi la legge
Che rende esecutivo la carta un'unità le successive pare sia del cinquanta quindi quell'articolo scritto sapendo
Che avrebbe dato efficacia alla Carta dell'ONU la cartellone è stato ricordato all'articolo cinquantuno riconosce non solo la legittima difesa dello stato aggredito ma anche la difesa non solo individuale ma collettiva quindi fino a quando l'ONU non è in grado di intervenire che qui sappiamo nei gravi intervenire perché la Russia membro permanente quindi blocca qualunque qualunque delibera fino ad allora
Si difende l'aggredito e lo difendono gli altri stati che intendono sostenerlo ad esempio se alleati ma non necessariamente quindi voglio dire l'articolo undici riporta alla cartellone a carta e l'ONU consente all'aggredito difendersi e consente anche a qualcun altro di assistano voglio dire
Pensiamo alla dimensione individuale la legittima difesa personali io posso difendermi se sono di rito ma se qualcuno mi aiuta fa qualcosa di male forse possiamo accusarlo di non essere un pacifista ecco questo no
Ripeto quest'idea del pacifismo disarmato come lo chiamano i costituenti
è un'idea sbagliata che nella nostra costituzione non c'è scritta mio volevo dire qualcosa richiamandomi alla domanda proprio su questo tema dell'informazione che altrimenti rischiamo di mettere in ombra ecco una riflessione che viene a fare sul rapporto fra informazione guerra certamente la guerra mette in pericolo tantissime cose e anche le libertà e anche la libertà di informazione quindi di manifestare il pensiero però paradossalmente quando nostra Costituzione stato scritte il pericolo per la libertà
Di manifestare in il pensiero veniva dallo Stato noi venivamo da una dittatura nella quale c'erano le censure c'erano le autorizzazioni
E quindi tutto il ventuno è pensato per difendere una libertà che individuale ma che anche ovviamente funzionale alla democrazia Dalia dai pericoli dello Stato ecco oggi in realtà la libertà di informazione il i pericoli alla libertà e formazione nascono proprio da quell'accecamento della troppa luce di cui si diceva prima e paradossalmente l'eccessiva non eccessiva libertà il l'eccessivo esercizio di questa libertà da parte di soggetti e non sono tenuti a rispettarla come dire verificare le fonti e fare tutta una serie certamente giornalisti o fare
Di tende a come dire
Offuscare una libertà fondamentale nella nella dinamica democratica
L'ultima relazione sette Marazzina vorrei che però ognuno di voi saluta se il pubblico perché il nostro tempo è quasi finito dopo questo intervento si starà Lazio magistralis professor Luigi Ferrajoli proprio sulla pace in rapporto con la guerra
Prego ognuno di voi potesse ribattere brevemente salutando il pubblico appunto con una sintesi del suo pensiero cominciamo da Paolo Ercolani che ha suscitato così tante riflessioni provocando chiesta l'iscrizione provocare un bellissimo verbo noto produrre la voce di qualcun altro quindi insomma va benissimo anche svolgeva il ruolo del provocatore tra virgolette no io mi mi mi fa un po'impressione il fatto che noi ci ricordiamo di ripudiare le guerre quando le guerre non le facciamo noi
Perché il punto qual è è che noi abbiamo appoggiato non tantissimi anni fa una guerra fatta dagli Stati Uniti
In cui qualcuno non uno a caso il segretario di Stato cioè il ministro degli esteri del governo americano è andato all'ONU a dire che è una piccola nazione aveva delle armi di distruzione di massa
Che poi si è dimostrato che non c'erano non ci siamo fatti alcun problema ad appoggiare quella guerra di aggressione perché per era una guerra di aggressione fatta da un Paese che ci pagava le bollette e mai come oggi sappiamo che cosa vuol dire ci pagava le bollette perché oggi che non ce le paga più ce le dobbiamo pagare da soli vediamo qual è il risultato
Siamo un Paese che ha dimenticato l'articolo undici della Costituzione quando il governo italiano tra l'altro presieduto dal primo ex presidente del Consiglio comunista dalla storia ha appoggiato contro le risoluzioni dell'ONU una guerra contro la Serbia
E allora io a proposito di informazioni perché è stato giustamente detto che qui stiamo parlando di informazione inviterei anche i giuristi a fare informazione corretta e a ricordare che non è il caso di fare le anime belle soltanto quando le guerre le fa il cattivo di turno che è Putin dimenticandoci tutte le guerre
Vergognose che noi abbiamo appoggiato negli ultimi tempi inviterei altresì non solo i costituzionalisti ma anche tutte le persone che hanno a cuore la la la verità con la con la v minuscola
Inviterei tutti a ricordare quello che diceva un grande filosofo caccia solo un grande tribunale
Implacabile che giudica l'uomo e della storia
E se noi studiamo ristudiare mo'la storia degli ultimi anni vediamo che quell'articolo undici della nostra Costituzione tanto bello nella sua forma quanto disatteso nella sua sostanza
Goals arrivi ha detto una cosa giustissima la guerra si conclude trattando con la trattativa
Però siccome lui c'era uno più forte uno più debole se all'inizio avessimo detto trattate avremmo ci saremmo trovati ai confini dell'Europa con uno stato Vassallo
Della Russia proprio accanto al nostro confine però abbiamo perso un'occasione storica
Di dire trattate trattiamo tutti ed è stato quando Putin ha ha perso la battaglia di chi ha e la battaglia di Kharkiv
Quella di Carlo cifre ancora più
Lancinante la sconfitta di chi esce dal cast inferocita russo fonda e cerchi di fare dopo la Rivoluzione d'avere un solo letto bolscevico mentre chi è favorevole al suo soviet nasce dico socialista rivoluzionario e Leopoli aveva una Sembler nazionalista
In quel momento lì bisognava fare ponti d'oro all'oppressore
Ma obbligare tutti a trattare non c'è stato nessuno che si è levato che ha detto questa cosa perché a quel punto lì sembrava che la guerra andasse bene e la guerra di fede c'ha preso tutti noi giornalisti
Ma anche gli altri ma anche i pacifisti sostanzialmente perché erano stati bravi a dire non mai armi ma quando si è trattato di entrare nella politica
Pesantemente sono a piedi ci conta dicono mai armi sono in difficoltà con la questione incredibile di un'associazione che è nata per la difesa
Europea e atlantica che si propone di diventare una parlo della NATO che si propone di intervenire nel Mar Cinese Meridionale ecco davanti a questo silenzio silenzio
Dico solo una cosa finiscono
Sull'informazione perché molti di voi penseranno che l'informazione sulla guerra e carente spessissimo l'informazione del dolore
Ma perché l'informazione in crisi come l'Accademia da molti anni nel nostro Paese e noi non abbiamo più i grandi inviati i grandi conoscitori del campo no e non abbiamo più neanche queste personalità che coprono a raccontare la guerra come fu nel Vietnam quello fu disastroso perché che andarono tutti per raccontare la vittoria americana
E il Dipartimento di Stato diceva che stava vietnamiti Zanda il conflitto ci fu l'offensiva del tetto nel gennaio del mille novecentosessantotto fu un'operazione in perdita predilette Congo
Nord vietnamiti perso drammaticamente sul campo ma la guerra agli americani la persona allora perché persone a fronte interno l'informazione e importante per questa guerra che è importante quanto quella dei cannoni
La vittoria sul fronte interno al mondo proprio questo tipo di personalità e quindi a chi lo scriviamo il racconto della guerra giovanissimi
Alcuni bravi
Spesso freelance ma non freelance sono persone che vanno
Sui campi di battaglia spesso senza assicurazione
è una ragione economica non ce li paghiamo più non li abbiamo più quei signori da mandare a Saigon e poi magari assalito nel salone dell'albergo ha raccontato dalla guerra dall'albergo non l'abbiamo più questa possibilità mandiamo questi giovani questi giovani in realtà spesso neanche allegati al giornale e anche con un'assicurazione discutibile e che cosa possono raccontare raccontano gli effetti della guerra
No ecco perché il racconto dell'orrore è il ragionamento che viene affidato tra due categorie
Di persone uno sono gli esperti oh che bello chiamiamo gli esperti attenti perché lo dicevo a tavola siccome siamo davanti al crollo di due secoli di positivismo
L'esperto è l'esperto di qualche cosa Mantell esperto per esempio spesso nona una condizione storica io ho sentito tantissime esperti che delle origini di questo conflitto non ne sapevano nulla altri che non si erano letti
Non avevo sentito il discorso di Putin dal quale risultava che non si poteva fare non si poteva attribuire la sua decisione di invadere l'Ucraina soltanto una risposto agli americani ma c'era un pensiero son molto reazionario che nasce addirittura dal mille novecentoventi che è arrivato per la per le vie fino Luís allora sono esperti particolarmente
Specializzati in qualcosa e non è detto che ci orientino vi faccio
L'esempio di uno che contro un che contro che professor Orsini professor Orsini Eros le guerre il suo curriculum se di quello è di uno che ha fatto un libro sulle Brigate Rosse e poi ha fatto un libro sul terrorismo
Islamico e ha scoperto
Una cosa che qualunque scrittore russo dell'inizio del Novecento sapeva
Che quando tutti immettevano operazione terrorista questo ti cambia la vita cioè si creano delle modifiche molto forti della tua personalità del gruppo in cui vivi la clandestinità
E questo è servito
Scusate la parola difficile ai post attizzare il terrorismo cioè invece a vedere le ragioni le ideologia sbagliate
I di questi vari terrorismi in particolare di quello incredibile che è stato il terrorismo islamico
Dell'undici settembre che era una contro globalizzazione
Reazionaria che con cui abbiamo fatto i conti se mi chiedete come nasce Trump brezze Trio non lo collego velatamente all'undici settembre come risposta vitale da questa parte recupero patria una nazione eccetera eccetera va bene va bene un'altra volta però voglio dire lui e questo tipo di reazione e molto limitata e limitante
E questa è una delle categorie con cui abbiamo
Usato poi oltre cosa addirittura abbiamo ritirato gli espropri giornalisti da Mosca perché non volevamo stare all'inizio non volevamo stare e che cosa abbiamo fatto abbiamo dato le posizioni di Mosca senza mediazioni c'abbiamo dati portavoce
Che in televisione racconta una deposizione di Mosca e quindi questo racconto è poco credibile allora che fare
Chi sogna e qui ritorno alla Costituzione
Capire lo spirito nella nostra Costituzione e capire anche lo spirito della libertà del giornalismo lo spirito era più libertà del giornalismo e mettersi continuamente in questione avere dei dubbi
Non attaccarsi come se fossero Parola di Dio
A quello che si è detto in precedenza o quello che ti dicono il sociologo il sondaggista l'economista mettere tutto in questione fare delle ipotesi
Facendo per ipotesi sbagli perché per fare delle ipotesi sei tu che le fai con la tua cultura con la tua
Contu retroterra ma lo fai lo dice in modo trasparente ti corregge se sbagli e costruisci un dialogo questo è l'unico modo se invece pensiamo che l'informazione sia trasformare i fatti notizie come le pere cadono dall'albero noi avremo sempre una fortissimo disinformazione
Con gli ultimi due perché davvero abbiamo da lasciare spazio anche le star ferraioli ma insomma la difesa della carta costituzionale
E la difesa di tutto quello in cui crediamo in cui hanno creduto e padri costituenti come si concilia col mondo contemporaneo e in queste guerre in un fesso tutti e due perché altrimenti
I telegrammi ed evidenza anzitutto fatimidi ricollocamento spaventa come giurista ma in realtà come cittadino lo arrendersi alla all'idea della guerra e questo lo penso penso molto diffuso quando si dice va be'ma che altro possiamo fare se non la guerra questo è inaccettabile anche se fosse vero
è scomparsa dalle prime pagine giornaliera guerra perché ormai è ormai si fa va be boh non importa questa inaccettabile due c'è stata una polemica lo devo fare per flash sull'invio delle armi all'Ucraina io non voglio aprire nel voglio dire perché ad altri bisogni molto tempo se è costituzionale o meno
Io devo dire che la cosa che più mi ha lasciato sconcertato è che questo rinvio delle armi questa decisone politica così importante appresa dall'Italia è stata ora chiusura Dawkins un'accettazione la guerra da parte del Parlamento cioè di chi non poteva farlo la delibera del Parlamento con un il giorno è stato il governo facesse quello che vuoi vuole io non metterò più Bricco
Su questa vicenda fino al trentuno dicembre di quest'anno voi sapete in Italia in Germania che non è che siano proprio dei pacifisti
Migliori dei rovi voglio dire perlomeno quali armi si inviano e detto noi abbiamo secretati soltanto il corpo Copasir lo posso dire perché questo ammesso io non sono tra questi malmesso che si volesse si ritenesse giusto stupro recisamente
Pulire così importante come di Dio perché è una chiusura d'occhi vuol dire che evidentemente abbiamo paura del di combattere la guerra credito
è stato dovremo imparare dalla storia finisco veramente io scusate se e allora segue
Per le sono state sconfitte veniva prima citato il Vietnam
Il Vietnam dico del Vietnam dell'imperialismo americano yankee gomma quando eravamo tutti più giovani qualche cosa d'almeno io rosolato non so voi di questo genere bene è stata sconfitta anche per i momenti pacifisti ma perché non lo vogliamo dire o o ebbi vietato dirlo oggi di più si diceva od si diceva l'Iraq io fatemi fare un'autocitazione
Che ha un senso complessivo se no non è stato ricordato che dirigo due liste una delle quali così il turismo molti nasce con la guerra in Iraq il primo fascicolo la prima rivista era il seguente la guerra è illegittima
Contro gli americani cioè quelli che oggi io mi sento io e tutti quelli come me che spero di rappresentare tutti voci anche se certamente non lo fa non è così
Credo che tutti noi dobbiamo avere una coerenza in cui non stiamo a guardare oggetto utile e domani non so non so gli americani che ci pagano le bollette a me
Che mi paghino le bollette non me ne può fregare di meno scusate Suso questa cattivismo non me ne può fregare di meno io credo che la pace sia una cosa molto seria e non bisogna mai arrendersi alla guerra e temo
Che invece
Letizia se non prendiamo il diritto sul serio la Costituzione la costituzione pacifista sul serio poi ci arrendiamo perché cento da che mondo è mondo giacché l'uomo a uomo la guerra la fa ma insomma io contro la barbarie continua lotta
Gravissimo flash condivido pienamente quanto si diceva sulle legittimità della guerra di aggressione all'Iraq peraltro come dire
Basata su una palline se e consapevole menzogna di una boccetta esibita insomma la una scena anche insomma
Raccapricciante sul piano personale proprio per la perdita di credibilità dei dei soggetti dei soggetti coinvolti
Lo dice Gaetano i temi scientifico se posso affrontare in un flash io credo ci sia una profonda differenza fra quella guerra certamente illegittima e l'odierno sostegno alla guerra difensiva dell'Ucraina ingiustamente aggredita sia se la si vede dal punto di vista del diritto interno dell'articolo undici sia se la lì se se la si vede dal punto di vista del diritto del diritto internazionale
Il vero problema e perché si la pace si fa con il trattato di pace ma la pace si fa in due c'è questo
Cioè questo dato di realtà che non possiamo superare insomma no come dire possiamo rifiutarlo ma rimane il fatto che il trattato di pace perché entra in vigore quando ci stanno due firme ora se una parte non è disposto a sedersi al tavolo e a raggiungere un accordo che lo dichiara e i che facciamo cioè rimaniamo lì davanti ad un tavolo ad aspettare Toma
è evidente che il sostegno a questa guerra serve ad avvicinare le posizioni ad a farsi e quando si raggiunga
Si raggiungerà una tregua una pace avvenga a condizioni meno ingiuste meno ingiusta di quelle di quelle di partenza
La seconda cosa che che volevo dire che io vedo in questa come dire la dinamica e la guerra vedo un pericolo per invece la libertà di informazione proprio come libertà
E cioè il caso di Orsini me lo ricordava il quale è stato ha detto le cose che io al novantanove per cento non condivido ma difendo fino alla morte il suo diritto di dirle no no no non mi riferivo a te
E invece è stato oggetto di un'aggressione selvaggia perché nelle situazioni di emergenza e la guerra e la massima delle emergenze si crea come dire una sorta di fastidio e di rifiuto dell'opinione dissenziente perché c'è una paura c'è un incubo e quindi come dire è uno spirito gregario che forse istintivamente l'homo sapiens ha sviluppato nei centinaia di migliaia di anni e però fa sì che le libertà sono più a rischio in queste situazioni non solo perché lo Stato Lepore i primi né ma perché le persone sono meno disposte ad accettare il diverso
Ad accettare l'opinione
Dissenziente invece proprio in queste occasioni occorre difendere la vostra libertà che voi
Esercitate professionalmente e che che come dire
Una fiamma che alimenta la democrazia senza senza informazione diritto informazione esiste grazie grazie ai flussi di traffico e a tutti gli ospiti di mezzo tavolo
Quadrata voi continuiamo con la lectio magistralis il professor Luigi Ferrajoli grazie per essere stati alzarsi dalle la Costituzione