Donne per le donne - Conferenza stampa dell'Alleanza Verdi Sinistra sui diritti delle donne a rischio nel nostro Paese

Buongiorno a tutti e tutte grazie di essere qui questa una conferenza stampa di alleanza
Per dieci sinistra noi siamo qui oggi per fare alcune proposte che riguardano i diritti la salute e la libertà delle donne perché siamo convinte entrambe e ci stiamo battendo con molta forza territorio per territorio strada per strada incontro per incontro
Che i diritti delle donne soprattutto le libertà delle donne siano messi in discussione in questa campagna elettorale e siano in pericolo rispetto al risultato delle elezioni del venticinque sette dico subito
Siamo molto preoccupate
E a mareggiate dalle parole di Giorgia Meloni di ieri sul diritto a non abortire
Perché questo diritto a non abortire già esistente già garantito per tutte e tutte per tutte scostante
E fondamentalmente noi siamo in una condizione in cui dietro una gigantesca retorica della rassicurazione
Giorgia Meloni invece stava progettando e mettendo in campo delle regioni in cui già governa con il suo partito delle politiche molto concrete e molto fattive che rimettono in discussione diritti già acquisiti
E che sono politiche contro le donne e che criminalizzano le donne che vogliono interrompere una gravidanza
Non la pensano all'opposto pensiamo che è una donna quando raggiunge alti livelli in politica quando ha posizioni di responsabilità istituzionale dovrebbe agire per le altre donne dovrebbe difendere i diritti Benessere la salute dovrebbe promuovere passi avanti
E dei percorsi di Liberazione invece noi siamo di fronte a una destra capitanata da una donna che ci propone proprio proprio percorsi regressivi
Conservatori e reazionario
Vediamo subito così poi andiamo invece alle nostre proposte che sono proposte di liberazione che cosa sta accadendo
Nelle regioni come l'Umbria e le Marche dove ripeto ci sono presidenti di regione nel caso dell'Umbria una presidente donna di Regione come latte sei
Che governano ormai da molto tempo e che stanno dimostrando che la rassicurazione di Giorgia Meloni sul fatto che la centonovantaquattro non verrà formalmente toccata nasconde però invece di fatto nella concretezza politiche che pongono degli ostacoli e reali alla sua applicazione
Comincia dicendo che in Umbria e nelle Marche consultori familiari che sono quei luoghi dove ci sono Psicologi
Assistenti sociali e Ginecologia e che sono appunto i primi luoghi di accoglienza delle donne sono quasi smantellati
Manca il personale molti sono fermi molti lavorano a orario ridotto
E per quanto riguarda l'interruzione di gravidanza tutte le associazioni delle donne denunciano ormai veramente da mesi e mesi mesi
E mesi che il numero di obiettori nei presidi ospedalieri e nei servizi sanitari dell'Umbria e delle Marche sta salendo costantemente è ben sopra la media nazionale raggiunge in alcuni casi penso a Jesi
Nelle Marche il cento per cento in molti casi è vicino all'ottanta per cento e ci sono tantissimi servizi territoriali che sono completamente fermi o che lavorano ad intermittenza molti ospedali dell'Umbria
Oggi sono sostanzialmente fermi dal punto di vista di servizi per l'interruzione
Di gravidanza e anche quelli in cui funzionava questo servizio funzione intermittenza perché la percentuale di obiettori è troppo alta penso a Foligno
A Città di Castello a Branca a Perugia dove nel mese di settembre si sono fatte solo tre interruzioni
Di gravidanza e aggiungo questa forse è la cosa più grave che denunciamo AG
Abbiamo segnalazioni da parte di donne che volevano interrompere la propria gravidanza da parte delle associazioni femministe che li supportano
Che in Umbria sta già accadendo quello che sta accadendo in Ungheria nell'Ungheria di Orban
Dove dal quindici settembre le donne prima di interrompere una gravidanza sono costrette ad ascoltare il battito del feto non si può fare
L'operazione prima di aver ascoltato questo battito in Umbria non c'è una norma in tal senso come Maria ovviamente però noi sappiamo che in moltissimi dei centri
Sanitari si sta cominciando ad attuare questa questa pratica le danno addirittura vengono fatte tornare in ospedali più volte
Perché a volte il battito non si sente perché siamo diciamo prima nelle settimane
In cui possibile ascoltarlo
E questa è gravissimo a una forma di pressione psicologica brutale sulle donne è una forma davvero di condizionamento e di criminalizzazione pesa a far nascere sensi di colpa e quindi chiediamo al ministero della Sanità
Di inviare degli ispettori e di fare qualcosa per accertare se queste segnalazioni diciamo corrispondono al vero e per quale ragione in Umbria e forse anche in altre regioni c'è questa nuova questa nuova pratica questa questo nuovo comportamento dei ginecologi
Dico ancora che la gratuità vedi anticoncezionali della contraccezione e più in generale che sarebbe diciamo una delle politiche di prevenzione che la Meloni in voga quando usa questa parola sproposito
Non c'è in diciotto regioni su ventuno e non c'è in quelle governate dalla destra in Umbria la pillola anticoncezionale non gratis
Per quale motivo se si vuole fare prevenzione rispetto poi alla necessità di interrompere una gravidanza non si fa educazione sessuale nelle scuole non si danno contraccettivi gratuiti non si mettono a disposizione servizi di informazione efficaci ultima cosa che dico su questo quali passo la parola Eleonora e ribelle
Per le nostre proposte che sono di tutt'altro
Taglio qualche vanno in tutt'altra direzione noi sappiamo che il ministro speranza nel due mila venti
Ha cambiato alle linee finalmente perché erano vecchia molto arretrate per l'utilizzo dell'aborto farmacologico la R U quattro otto sei
Nelle linee del ministro a questa pillola si può usare anche diciamo in consultorio o in Abu in ambulatorio può essere prescritta e somministrata in consultorio in ambulatorio
E si può farlo fino alle nove settimane
Sono linee ministeriali che però al quelle regioni la maggior parte delle regioni non hanno recepito sono state recepite solamente da tre regioni e in particolare nelle regioni governate dalla destra ancora oggi siamo fermi a sette settimane e ancora oggi le donne sono obbligate nonostante non ci sia alcuna evidenza scientifica tanto che l'Aifa
Non l'ha messo tra le prescrizioni a farsi ricoverare per almeno due giorni in ospedale capite bene qual è il motivo per cui si fa questo immotivati costringere la donna ad affrontare un percorso ad ostacoli a dover a mettere a rischio la propria privacy rispetto alla scelta perché deve spiegare per quale motivo
Per due giorni non è a casa non è reperibile si ricovera e quindi noi siamo di fronte a come Sempre ostacoli su ostacoli che servono a condizionare le donne in Italia non c'è uno stato che si fida delle scelte delle donne
Lo Stato non si fida di cosa le donne pensano rispetto alla gravidanza eppure solo le donne possono sapere chi altro se no
Se sono in grado di portare avanti una gravidanza se se la sentono se se la sentono di avere un figlio solo le donne possono scegliere eppure lo Stato di queste donne
Non si fida per questo noi proponiamo di fare come Spagna
è una legge recente di garantire i servizi e interruzione di gravidanza almeno in tutti i presidi ospedalieri di livello provinciale
Che questi servizi lavorino a pieno ritmo che le donne non vanno criminalizzate che questa pratica di far sentire prima
Il battito del del feto venga cancellata che non torni nei reparti di ginecologia
Italiana e anche che si facciano i concorsi verso gli obiettori perché questa è sostanzialmente l'unica strada attraverso cui è possibile davvero materialmente garantire questi servizi
E poi accanto a queste proposte che riguardano il tema specifico e delicato e l'interruzione di gravidanza ne abbiamo altre molte altre oggi vedendo stiamo alcune che servono tutte alla nostra emancipazione libertà di scelta
Grazie di Samantha buongiorno anche da parte mia
Il da detta dicono ti ha già presentato quella che la situazione che ne vogliamo denunciare con forza una situazione di grandissimo rischio per il nostro Paese per le donne nel nostro Paese
Perché io lo voglio sottolineare ancora una volta i modelli di riferimento di Giorgia Meloni delle destre nel nostro Paese sono i paesi che ha ha menzionato ora Elisabetta quindi l'Ungheria di Orban o la Polonia la Polonia che è un Paese in cui la porta oggi è illegale le donne sono messe nella situazione di non poter avere questo diritto e quindi di di dover subire dei traumi delle delle proprie violenze una situazione inaccettabile messa in sicurezza la loro salute e la loro incolumità perché quando la porta diventa illegale le non è che non accade non è che non accade diventa semplicemente una situazione di rischio norme per la donna quindi qua si tratta anche di diritto alla salute e questi sono i modelli mi Giorgia Meloni sono i modelli delle destre delle destre che in Italia
Con il mantra Dio patria famiglia ci vogliono far tornare a decenni fa e a regredire sul piano appunto dei diritti delle donne
Noi a tutto questo non ci stiamo noi vogliamo guardare invece a quei modelli in Europa avanzati Elisabetta prima di menzionava come la Spagna vogliono guardare quei Paesi che hanno già invece introdotto dei miglioramenti dei passi avanti dove oggi la porto grazie ad una ministra amministra la ministra
Montero amministra per l'uguaglianza oggi ha rimosso ogni ostacolo qualunque ostacolo per poter godere pienamente di questo diritto per potersene avvalere pienamente ma non solo lei dalla Spagna prendiamo anche altre altre buone idee
E le facciamo nostre le facciamo nostre nella all'interno del programma dell'Alleanza per di sinistra e ne vogliamo non soltanto quindi lavorare su fra garantire pienamente diritta la porto nel nostro Paese
Ma fare molto di più andare oltre anche per cercare di smantellare una cultura patriarcale che oggi erronea profondamente il nostro Paese
E vogliamo quindi ad esempio
Congedi parentali paritari questa cosa sembra di chiedere la luna invece è una richiesta normalissima giustissima qua che parla di equità tra uomini e donne nel questo chiediamo chiediamo che mente anche di estendere peraltro il periodo
Obbligatorio di concede vogliamo quindi un congedo non solo di maternità ma anche di paternità e questo è un modo per cambiare culturalmente la nostra società
Non solo vogliamo fare di più vogliamo pensare anche ad un congedo mestruale questo è stato introdotto in Spagna perché si ci sono tante donne tante donne che hanno delle stazioni molto dolorose e per favore parlare di mestruazioni non può più essere un tabù
Non potrà essere un argomento di cui vergognarsi o di cui sempre lasciare
Come dire mettere metterlo ai margini no eh no e natura investimento qualcosa di innaturale e quindi dobbiamo anche riconoscere che moltissime donne anni no una situazione di grande difficoltà ed è giusto che uno Stato ed è giusto che una comunità conceda loro non appunto un Congedo mestruale proprio come avviene in Spagna tre giorni per ogni donna Clemente con avrà dovrà approvare ovviamente questa condizione sanitaria difficile
Ma poi vogliamo anche andare oltre di con un'altra proposta
è una proposta che serve appunto a cambiare la cultura nel nostro Paese fare educazione fare educazione nelle scuole fare educazione sessuale educazione affettiva
Questo fondamentale per evitare e lo dico supporto da un esempio anche chi mi ha coinvolta personalmente nei giorni scorsi che un uomo in televisione davanti quindi a milioni di persone si
Possa rivolgere ad una donna con sfusa tesoro questa cosa inaccettabile
Nel due mila ventidue assolutamente inaccettabile perché io stavo difendendo il mie posizioni politiche argomentando alcuni argomenti tecnici e politici e si può liberamente avere opinioni diverse evidente ma niente e nessuno può giustificare di comportarsi di rivolgersi prima
Donna con una scusa tesoro sminuendo quindi con l'intenzione con assetto di sminuire le parole gli argomenti
E le posizioni politiche che questa donna stava portando perché di questo stiamo parlando di questo noi vogliamo parlare dobbiamo parlare dobbiamo denunciare per e quindi ecco insomma le nostre proposte servono ne ha fatte tra ce ne sono molti altri nel nostro programma servono proprio per cambiare profondamente alla base la cultura patriarcale che ancora per nel nostro Paese
Mentre aspettiamo le domande intanto la mia solidarietà delle un'ora da donna a donna per davvero poco questo meccanismo umiliante offensivo per molti uomini mettono in campo quando si tratta di dibattere con le donne e poi oltre la mia solidarietà sono una parola oggi non ne parleremo lungamente vanta ma importante i centri antiviolenza
Ma in questo Paese ci sono problemi seri
Perché le istituzioni non garantiscono i fondi ai centri antiviolenza necessari a svolge delle attività con continuità anche qui siamo ancora una volta nelle regioni di destra io vi segnalo che in Umbria i centri antiviolenza sono senza fondi da otto mesi e hanno smesso di lavorare a tempo pieno c'è anche un comunicato ieri della dire nella donne in Rete la Rete dei centri antiviolenza che contesta
Le norme del Governo in accordo con le regioni
Sui centri per gli uomini ma trattanti e sulle metodologie che verranno messe in campo in questi centri noi davvero chiediamo che ci sia più attenzione e più ascolto
E anche più finanziamento di tutto il lavoro che tantissime donne con estrema professionalità stanno portando avanti da anni in tutti i centri antiviolenza italiani
è una vergogna che si debba leggere ogni giorno un caso di cronaca di una donna uccisa in ambito familiare uccisa da un amante uccisa
Da un amico da un padre da un fratello e poi a questi casi di cronaca ormai non corrisponda più né un commento né un dibattito né delle azioni e istituzionali diciamo importanti
Domande
Non ci sono domande aggiungo soltanto un'altra un altro aspetto altra battaglia per noi fondamentale che si chiama al forbito vero la metà delle risorse in particolar modo ora mi riferisco a quelle del Pnr R. ma in generale
Quelle che sono le risorse di un Paese quando si parla di allocare i bilanci distesa a tutti i livelli ecco bisogna iniziare a introdurre
Fortemente questo concetto perché altrimenti la metà della popolazione italiana rischia di essere esclusa faccio un esempio molto molto pratico molto banale
Se all'interno del Pnr R. la gran parte delle risorse come giustamente vengono assegnati a capitoli come la transizione ecologica e il digitale
Benissimo
Ma normalmente i lavoratori in questi settori sono uomini
E quindi abbiamo un problema quindi abbiamo un tema da affrontare abbiamo bisogno di capire che serve ragionare anche in quei settori per facilitare agevolare e avere più donne anche in quei settori in cui oggi appunto
Queste mancano quindi la la nostra posizione politica ed è quindi una battaglia che portiamo avanti da tempo è appunto quello di cambiare culturalmente la mentalità
E capire che nella progettazione delle risorse bisogna dare una come dire una grande attenzione alla questioni di genere in tutti i capitoli di spesa e la cui la battaglia al fuori
Sì buongiorno Stefano pagliericcio dei punto it
E di recente Enrico Letta che è segretario del Partito Democratico che quindi vostro alleato nella competizione ha detto che non non passa più che ci sia una una donna come candidata ma ma a quel punto Amelio
Un nuovo ma che sia femminista che qualcuno ha interpretato come un una dichiarazione che mandasse in in soffitta il concetto delle quote rosa per cui vorrei capire da voi sì le quote rosa sono ancora un un valore e una pole una una pratica da portare avanti anzi a implementare oppure se oggi e più importante che indipendentemente dal sesso che si candidino persone che abbracciano le questioni femministe grazie
Credo che Enrico Letta abbia fatto una battuta provocatoria
Per far capire ai cittadini e le cittadine che non basta essere donna per fare politiche per le donne come abbiamo visto anche la presidente Tel sei dell'Umbria una donna pure fa politica contro le donne quindi voleva segnalare questo aspetto detto questo sulla partecipazione delle donne in politica io credo che noi non diciamo non non c'era bisogno nemmeno di entrare troppo nel merito qua c'è Eleonora Erika ecco portavoce d Europa verde un partito politico che a tutte in tutti i rosso ai ruoli apicali esprime un doppio portavoce
Di genere e io sono il sinistre italiane che è un partito politico che appunto garantisce in tutti i suoi organismi la quota di non discriminazione cioè non c'è nessun genere che può superare
Il sessanta per cento delle presenze questa per noi a una regola
Intoccabile inviolabile perché facciamo questo perché c'è bisogno di fare spazio ad intelligenze capacità competenze che altrimenti visse il maschilismo
Il patriarcato che c'è nella società troppe volte vengono sacrificate per questioni di potere o per questioni di competizione maschile ecco noi che crediamo invece in un mondo in cui
La competizione non è alla base di tutto e la collaborazione rispetto delle differenze la cooperazione sono al centro crediamo che metà del pianeta e quindi la metà delle donne debba avere il suo spazio in questi processi
Sì se no Alessandra Chi Minh dell'ANSA e non pensate che sarebbe bello però che in queste conferenze ci fosse anche un uomo cosiddetta
Papà
Ma in realtà
è un caldo è stata
Permanente
Diciamo che capita anche spesso troppo spesso forse l'opposto quindi anzi forse una conferenza stampa in cui ci sono sole donne
Per per una volta tanto è un qualcosa da come dire da valorizzare e da da vedere come cosa positiva Napoli marmellata Affori fuori dibattuta
Per noi come dire anche su questi temi oggi siamo io ed Elisabetta a fare questa conferenza stampa solo perché come dire anche Angelo ENI koala sono impegnati in in tre mila altri impegni di campagna elettorale mamma
Quindi non è tanto chi oggi sta presentando queste queste proposte perché fanno parte appunto del DNA se vogliamo del del nostro programma e della nostra alleanza quindi che ci siano però due donne secondo me anzi era già qualcosa di positivo