L'intervista dell'ex direttore dell'Espresso Marco Damilano al filosofo francese Bernard Henri Lévy: intervista a Federico Mollicone

Radio radicale siamo con Federico Mollicone i Fratelli d'Italia membro della della Vigilanza Rai capogruppo per parlare con lui di quello che è successo nella trasmissione di Damilano allora noi ormai siamo abituati in porto tutto
E abbiamo visto che della mischia arrivare arrivato anche l'ospite straniero allora come ha reagito a questa questa trasmissione
E anche a me diciamo al comportamento di Damilano che insomma ha cercato di prendere un po'le distanze da quello che è successo allora strategia tattica
è stato una pagina indecente della televisione italiana in piena campagna elettorale con la regolamento la par condicio qui abbiamo contribuito anche noi con la collega Santanchè vigilanza RAI da Milano che ripeto è stato preso dal fallimento espresse messo con tutti i giorni sì la insomma stanno aspettando la regolarizzazione è stato messo a condurre una striscia che aveva l'evidente compito di colpire
Il centrodestra la destra cosa che ha fatto puntualmente con un cecchino in campagna elettorale a pochi giorni dal voto invitando il solito le di
Con i suoi solido la sua solita prosopopea arroganza e interferenza
Che qua e non si capisce cosa c'entri filosofo con la politica italiana filosofo francese
Con un'invettiva vergognosa indecente anche da un punto di vista proprio di contenuti e sono stato il primo a reagire la sera stessa mentre appena finita e chiedendo punto annunciando un esposto insieme la collega Santanchè all'Agcom e chiedendo di
Puntata riparativa e ipotizzando prudenza nidifica se non ci fosse anche i presupposti della sospensione perché chi mette in campo una scaletta del gene sapendo che c'è la par condicio vuol dire che all'intenzionalità di violare la par condicio quindi è in malafede non c'è non può dire
Non non pensavo che potesse entrare in par condicio
Quindi
Noi abbiamo chiesto adesso aspettiamo l'Agcom Cambiasso intervento durissimo questa il il colpo di coda di una RAI che dovrà cambiare radicalmente e che vedrà soltanto il merito non l'appartenenza come criterio
Scegliere conduttori giornalisti da Milano come ne è uscito considerando quello che poi ha detto anche nell'in insomma nell'intervista a lui
Cercava un po'di prendere le distanze da patetico è stato semplicemente patetico perché nella migliore ipotesi non sa fare il suo mestiere cioè di quello di conduttore perché si non sa immaginare che un personaggio del genere
Debba agli la sua prosopopea dice quello che vuole quello che crede ha peraltro anche le domande erano tutte tendenziose tutte chiaramente finalizzato ad attaccare la destra il centro destra
Se vuole dire un'ultima cosa sul fatto che
Non vengano utilizzate delle risorse interne alla RAI allora se non sbaglio mi è sembrato di delle sentire che c'era addirittura due mila profili che si potevano prendere all'interno della RAI
Ma questa è la solita storia no hanno quando noi abbiamo pensiamoci da fare riconoscere alcuni precari generalissimo battagliere beffato Giampaolo Rossi prima che fosse defenestrato ma in realtà
Era solita storia per cui
I piani alti quando governa il partito democratico la RAI come in questo caso ci sono giornalisti e giornaliste cioè quelli precari che devono stare muti infila rimanere precarie quelli che possono andare direttamente a condurre le strisce quotidiane la ringrazio grazie a Federico Mollicone in Fratelli d'Italia