Con Valentini, Mario Signorino (RAD).
La conferenza stampa è stata organizzata da L'Espresso.
Tra gli argomenti discussi: L'espresso, Nucleare, Referendum, Stampa.
La registrazione audio della conferenza stampa dura 25 minuti.
Rubrica
00:17
9:30 - Rp,a
RAD
Come padrone di casa Torchia mentre né sempre nel saluto fare una breve interruzione soprattutto ringraziare per essere venuti
Con una sulla base di una collaborazione proficua che abbiamo già sperimentato nel corso altri questa prima fase della campagna
Ferie referendum sulla caccia che come sapete ha ormai superato
Cinquecento mila firme
L'Espresso ha deciso di collaborare di nuovo
A questo punto si augura che sia una provocazione
Che possa durare nel tempo ulteriori occasioni di incontro con gli amici della terra
Per organizzare questa conferenza internazionale sul nucleare che evidentemente prende spunto dal disastro di Chernobyl
La ragione per la quale noi pensiamo di abbiamo pensato di sponsorizzare questa iniziativa è semplice dopo Cernobyl crediamo che non sia più sufficiente che non basta più informare
L'opinione pubblica
Sui rischi del nucleare ma che occorre mobilitare
L'opinione pubblica contro il pericolo nucleare
Da qui nasce questa conferenza internazionale che ci siamo ovviamente affrettati ad organizzare proprio per
Cogliere il momento di massima sensibilizzazione della opinione pubblica senza aspettare i sei mesi di tempo che il Parlamento italiano con molto comodo sì e da do per discutere di questo problema anzi riteniamo che una dilazione di sei mesi sia in realtà una presi in giro
Per l'opinione pubblica italiana
Noi e qui parlo con me Espresso non siamo pregiudizialmente contro l'energia nucleare siamo come ho già detto contro i pericoli e rischi che questa Energia comporta
Riteniamo cioè che vadano che il problema vada affrontato a condizioni di sicurezza
Nel senso di mettere in atto tutti i controlli di ordine sociale
Tecnico-scientifico che possono convincere e in modo documentato l'opinione pubblica della
Sicurezza appunto
Della possibilità di utilizzare a condizioni di sicurezza l'energia nucleare
In questo senso non vogliamo arrenderci alla fatalità come se una certa dose di fatalità fosse congeniale al marco al nel nucleare non ci fosse nulla da fare non vogliamo rassegnarci
Alla ineluttabilità del del nucleare
Quello che ci colpisce e l'incognita che pesa su questa risorsa su questa potenziale Energia
Nella impossibilità di quantificare i danni che essa può comportare
Il rischio cioè non è calcolabile e il danno non è quantificabile
Questo è il punto sul quale noi come giornale in sede appunto giornalistica
E noi come si mi passate il termine come un gruppo di opinione attraverso iniziative esterne a cominciare da questa conferenza questo il discorso
Che noi vogliamo portare avanti un progresso da raggiungere ad ogni costo
A nostro parere non è un progresso e comunque non credo che possa interessare il futuro della umanità
Da questo punto di vista e concludo noi abbiamo anche nel momento in cui affrontiamo il problema del nucleare abbiamo delle sentiamo dobbiamo sentire delle forti responsabilità sulle generazioni future mi riferisco soltanto al problema delle scorie per esempio e quindi una responsabilità di conservazione dell'ambiente di trasmissione
Di questo ambiente
Accenni in chiusura soltanto di sfuggita ai problemi politici di controllo democratico che come sapete il nucleare comporta e che in questo periodo
Sono un po'passati sotto silenzio e che invece io penso anche nella tavola rotonda fai politici che concluderà la conferenza venerdì trenta maggio
Noi dovremo affrontare oltre alla Conferenza internazionale per ora L'Espresso al di là di quello che può fare direttamente sulle sue pagine
Pubblicherà la settimana successiva alla conferenza il due giugno un quaderno della nostra serie dei Quaderni che si chiama cento domande sul nucleare in cui dimostrabile copertina che è stata appena preparata
Su questo punto io vi ringrazio di nuovo e cedo la parola senatore signori
Grazie Verona per le finalità e le caratteristiche di questa conferenza
Voglio premettere che malgrado noi ci siamo impegnati e-mail controversia nucleare supposizioni di opposizione a questa scelta da dieci anni ormai
Con
Quindi abbiamo percorso un itinerario ovviamente diverso da quello di rottura d'informazione vale l'Espresso
Il terreno d'incompatibilità cioè terribile direttore mi sembra estremamente importante in questo momento cioè anche il nostro tentativo e di ricondurre la scelta nucleare al terreno della politica ecco quello che è mancato fino a oggi e probabilmente questo cioè il nucleare è stato sempre presentato come una opzione da prendere in blocco
E sulla base di argomentazioni che per quanto ci riguarda hanno più a che vedere con la articoli di fede che con una valutazione di costi e benefici quale sarebbe più appropriata per una scelta politica ed economica quale e in Umbria
Allora
Noi siamo molto preoccupati che in questo in queste settimane si consoli una manovra di contenimento degli effetti di Cernobyl
Che viene portata avanti almeno come rischio secondo me estremamente realistico sia dal governo che dai partiti maggiormente legati alla agli intere sì dell'industria nucleare e una manovra di contenimento che a mio parere povere per esempio un punto di forza nella in quella Conferenza nazionale annunciata
E sia pure rinviare di alcuni mesi rispetto all'attualità perché ma perché a parte le intuizioni che si possono fare
L'abbiamo già un'esperienza piuttosto catastrofica in materia di conferenze nazionali organizzato dal Governo sulla sicurezza nucleare quella di Venezia di sei anni fa
è stata una cosa che io credo costruisca la negazione la negazione di ogni possibilità di dibattito democratico su questo argomento voglio solo ricordare che di antinucleari eravamo presenti abbiamo parlato erano presenti anche in qualche decina siamo riusciti a parlare in sette sul Ticino e decine di tecnici politici piazzisti tutto di filo nucleari in sette e e il l'ottanta per cento di questi insetti sono riuscite a prendere la parola di notte alle tre di notte alle due e alle quattro ecco devo dire l'unica eccezione è stata fatta per nuovi dice ho parlato io
E i due tecnici che adesso partecipano a questa conferenza perché noi avevamo l'abitudine di stare molto attenti al tempo in cui s'interveniva al momento e quindi avevo fatto l'ira di Dio per ottenere
Un un
Un orario non indecenti tutti gli altri di rock questo per dar l'idea di che cosa possa essere e comunque è stato quel confronto che per giunta avveniva all'indomani dell'incidente i che mi hai negli Stati Uniti sulla base di un rapporto ufficiale che è il rapporto Salvetti che negava l'evidenza per esempio sosteneva che il lui gli standard di sicurezza dei rettori italiani in riferimento al paese di origine della tecnologia cioè gli Stati Uniti da da cui compriamo le licenze erano perfettamente adeguati quando poi il che gli standard degli Stati inni di erano stati dichiarati inadeguati già prima dell'incidente a maggior ragione dopo dopo un silenzio irreale diceva che non adegua i piani di emergenza che come sappiamo in Italia praticamente non esistono e che era un'adeguata e persino le tre famose centraline di prima generazione di latina Trino Vercellese Garigliano che in qualsiasi altro Paese si sapeva e anche in Italia non avrebbero ottenuto in quell'anno la licenza di esercizio a causa delle insufficienti misure di sicurezza quindi io il l'ostacolo contro cui noi ci scontriamo e che vogliamo in qualche maniera e contribuire a superare un questa conferenza
E il modo in cui si procede nella impiantare questi di questo dibattito in Italia tenendo conto che esiste nel campo del nucleare un segreto tecnologico di fatto che impedisce di accedere impedisce ai politici
Aggiotaggio nell'opinione pubblica di accedere all'informazione tecnica credibile che pure esiste quindi non è una questione di si deve essere sovietici occidentali c'è anche ovviamente prima sovietica l'aggravante del regime autoritario
In cui questa tecnologia si sviluppa ma il segreto tecnologico è una caratteristica anche nostra allora
Quindi noi in e sosteniamo che l'unico modo possibile per portare il confronto in Italia su un piano più produttivo di quello che fino ad oggi si è verificato cioè di contrapposizione di opinioni generiche
Di tipo appunto posto e quello del contraddittorio contro Vittorio assicurato con regole rigide chiare e trasparenti il problema quale che noi
In questo anticipo diciamo di Conferenza nazionale
Rispetto a quella a mio parere sta amente pericolosa che è scontata che verrà fatta in seguito dal Governo noi queste regole assicuriamo invece abbiamo la certezza che non verranno assicurate dagli altri
Quali sono i punti che noi vogliamo particolarmente chiarire in questa conferenza ripeto con in questo metodo di dibattito contraddittorio cioè da una parte le tesi tecnica informazione tecnica data in maniera critica
Dai dagli esperti americani che non abbiamo chiamato dall'altra le tesi io spero siano tecniche prim'
Ma che politiche sostenute dai vertici degli enti energetici italiani a partire dall'Enea
I punti e sono quelli che vanno poi a livello politico
Sintetizzati nella famosa formula che dovrebbe dare la chiave della accettabilità o meno comunque del giudizio politico sull'accettabilità o meno del rischio nucleare ha detto famoso dilemma zero infinite è un dilemma molto suggestivo cioè probabilità vicino allo zero di che si verificò un incidente catastrofico e conseguenze vicino all'infinito di un simile incidente però
Non significa nulla alla fine bisogna andare a vedere allo stato dei fatti qual è il punto cioè come in che misura siamo vicino allo zero in che misura queste conseguenze sono vicino all'infinito
Allora ci sono è il primo punto a mio parere riguardarle questione della dei problemi irrisolte di sicurezza a livello di reattori
Quindi un'analisi della tecnologia nucleare dal punto di vista della sicurezza dei reattori un terreno o sul quale esistono parecchi punti irrisolti non da oggi d'amor sia Nick ok negli Stati Uniti un elenco piuttosto nutrito di problemi più o meno importanti a cui non si riesce a trovare una soluzione questa analisi verrà fatta per conto nostro diciamo dei promotori della conferenza dai tecnici americani in riferimento alla tecnologia e alla normativa degli Stati Uniti che ripeto è il paese di origine dalla tecnologia adottata anche in Italia e quindi deve rimanere il tuo tu di vista più consistente e nel nel dibattito di questo il riferimento a reattori riferimento all'intero ciclo nucleari per esempio il ciclo del combustibile sappiamo o che ha dei punti non risolti sulla sui quali va detta una parola molto chiara dal punto di vista tecnico prima di arrivare al giudizio politico il secondo punto riguarda il rischio residuo
Cioè la probabilità che si verifichi un incidente tipo catastrofico e le sue conseguenze a questo riguardo e ci saranno i saranno esposte delle ipotesi tecniche sulle cause l'evoluzione le conseguenze dell'incidente di Chernobyl sulla base piuttosto
Aleatoria e sommaria
Di informazioni che si possono in parte acquisire in parte molto impartì immaginare
E in riferimento anche all'incidente TM ai negli Stati Uniti quello del settantanove che era di classe analoga di classe nove cioè di gravità analogo a quello di Cernobyl sia pure con effetti molto diversi
Il l'altro punto riguarda ovviamente i rischi per la salute vorrei dire a questo proposito che in Italia ma non soltanto in Italia in tutti i Paesi nucleari
E stato tenuto sempre ai margini il punto di vista sanitario e e ora mentre è ovvio che il punto di vista sanitario non può essere l'unico criterio di scelta quando si tratta di adottare o meno una tecnologia però altrettanto evidente che la cronaca di questi giorni ce lo dice che va tenuto presente in maniera piuttosto chiara
E quindi questo è un altro punto che del da chiarire infine il quarto punto riguarda la risposta all'emergenza c'è una volta valutata la probabilità le dimensioni la qualità e la gravità dei problemi di rischio
Commessi allo sviluppo dell'energia nucleare
C'è si pone un problema diverso che e quindi questo riguarda il il terreno della prevenzione c'è il problema successivo della risposta eventuale all'emergenza
Quindi in primo luogo i piani di emergenza ecco che in Italia dovrebbero essere adeguati almeno agli standard americani che l'incidente di Chernobyl ha dimostrato non essere come ha sostenuto le nega in una precedente occasione Veroli promossa sempre sulla base dello studio a Milano
Completamente cervellotici questa è stata la tesi dell'Enea ma addirittura inferiore alle necessità presenta Cernobyl lascia tornare attorno stabilita per l'evacuazione che negli Stati Uniti era di sedici chilometri poi di fatto sembra sia stato pesa trenta chilometri e quella per la catena alimentare assolutamente incalcolabile dal momento che investito vari paesi infine quello che noi cercheremo di chiarire nell'ultimo giorno una volta
Finito fatto il punto e sulle sui sui problemi tecnici appunto sia pure in maniera contraddittoria quindi vedendo però su quale punto sì su quale terreno si porta questo contraddittorio
Sarà di chiarire i criteri per decidere cioè Ippoliti si impasta quali criteri devono decidere questo non è una domanda peregrino chiedo scusa perché devo dire che
E così io fosse solo un parlamentare non avesse seguito da molti anni questi problemi se riterrete se la persona meno indicata dal parlare di queste cose perché in Parlamento non è mai arrivata una informazione degna di questo nome voglio ricordare che
Pochi mesi fa noi abbiamo approvato l'aggiornamento del piano energetico nazionale i cui questi problemi erano pur presenti anche se devo dire insomma molti di noi sottovaluta voli a rischio in concreto poi potevamo questi problemi anche di sicurezza ma a livello personale molto e pensavano di una Chernobyl non sarebbe mai successo insomma ecco però noi non siamo riusciti non dico a ottenere che si affrontasse i problemi della sicurezza cosa
Impossibile ma neanche sapere
E un dato elementare che non dice molto ma comunque presente o quanto costa all'ENEL un reattore nucleare l'abbiamo chiesto varie volte all'ENEL all'Ansaldo collo forniva
Ma c'è questa la vigilia dell'approvazione del piano energetico quindi noi siamo tenute ci teniamo come parlamentari completamente al di fuori da questa da una valutazione seria del problema devo dire che la reazione del Parlamento è stato piuttosto un po'ridicola in questo in questo momento è sta frase e voglio solo ricordare il caso delle indagini conoscitive che sono state decise è stata decisa un'indagine conosce io sulla sicurezza dalla Commissione industria del Senato e questo ha provocato una gara incredibile con la Camera partita dopo la Commissione industria della Camera che per anticipare al
Senato ha ha cercato di concludere svolgeva e concludere l'indagine una giornata chiamando a intervalli di un'ora tutti i vari esponenti degli enti reazione arrabbiata della Commissione industria del Senato che impulsi e pittrice e ci siamo perduti per il momento in una propria in una reazione di tipo giornalistico da quotidiana in sede di
Parlamentare perché oltretutto il problema reale e di vedere in che modo noi possiamo riuscì ad acquisire un'informazione che sia credibile ecco comunque tanto per chiudere
Nell'ultimo giorno noi introdurremo anche un altro elemento che cioè è una prima valutazione del costo del kilowattora nucleare rispetto a quello da Carbone
Nei maggiori Paesi occidentali avevamo tentato anche questa valutazione Bruno sovietica ma la carenza assoluta di informazioni di quel Paese non non ce l'ha consentito quindi sarà presentato questo studio che è stato realizzato da uno dei tecnici addì mille troverete nell'invito
E questo credo sia una contributi importanti al dibattito politico perché ripeto noi stiamo trattante su una scelta di tipo economico e politico ed è assurdo che non si riesca neanche a fare un po'di conti
L'ultimo elemento ecco poi ci sarà una relazione che verrà farà un vile traccerà un bilancio in riferimento all'ipotesi vengono fatte di istituzione di un'agenzia di controllo internazionale un bilancio dell'azione dell'Italia anche nell'ambito del trattato di non proliferazione per quanto riguarda
Il
Quella fascia piuttosto confusa di in interfaccia diciamo tra nucleare civile nucleare militare cieco è una storia m'molto istruttiva che è secondo noi dipende molto chiaramente gli ostacoli alla ipotesi di un controllo internazionale che riesca a superare la sovranità dei singoli Stati
Il i tecnici che noi abbiamo chiamato troverete anche nella epidemie curriculum nelle nelle carte avete si tratta voglio semplicemente sintetizzare e di una
Società di consulenza americana che è stata costituita
Dieci anni fa circa da tre dirigenti della General Electric quindi della società che ha venduto all'Italia i brevetti e delle dei reattori ad acqua bollente realizzati e latina per esempio a Caorso
Questi tecnici hanno partecipato per conto della CIA americana alla costruzione della centrale di latina c'è infatti li avevano piuttosto noti da parte dei tecnici nucleare italiani e e il se ne sono andati dalla loro impresa appunto per una posizione critica nei confronti delle garanzie di sicurezza
E questo è un fenomeno possibile negli Stati Uniti in Italia si sa che non esistono tecnici indipendenti cioè spetti di reattori indipendenti
E il e loro appunto ci consentiranno di avere una chiara visione anche tecnica del del del problema un nota di colore che questi sono gli esperti che poi hanno curato anche la sceneggiatura hanno fatto da consulente per la parte tecnica la sceneggiatura della film la sindrome cinese
E purtroppo vero che Canale cinque ha dato il film la sindrome cinese ma l'ha voluto ospitare un intervista ai consulenti scientifici che hanno reso possibile quel film
Con una valutazione che io credo sia giusto da parte di televisioni perché questo conferma che il nucleare come supera i regimi d Occidente ed Oriente supera anche i settori pubblici e privati dell'impresa e dell'informazione
Perché è evidente che un antinucleare forse ogni tanto fa passare l'informazione televisiva pubblico-private ma un antinucleare che si è anche scritto
Assolutamente no quindi
Io ho finito devo dire adesso fuori sindaci eccetera questo dibattito interventi il Chiarante della segreteria comunista
Martelli vicesegretario vicari del PSI Bodrato vicesegretario della DC e Giorgio La marxista
Qual è il partito repubblicano altre presenze tecniche le vedrete anche dall'invito c'è c'è il vertice tecnico diciamo dell'Enea Lelli che il responsabile del settore reattori termici nonché del costruzione nucleari dell'Enea Pistella che il direttore generale che a fronte tra il il problema più generale della valutazione del rischio nucleare e metà alle che tutti ormai conoscono perché il capo della divisione senza Radiologia
Dell'Emilia in più disse
Ecco Colombo il presidente interverrà coi politici l'ultimo giorno maschi Pastorelli eccetera
Bene domande chiarimenti che possiamo veramente qualche cosa che mi interessa
L'articolo nove credo che ce ne sia bisogno siamo dalle altre cose diverse a registrare c'è una curiosità sulla scia della polemica tra Placido e
Nel suo coloni Canale cinque si è rifiutata di intervistare questi tecnici che erano stati messi a disposizione per il dibattito
Così approccio
Certamente tanto da noi
Avevamo presentato questa opportunità sembra cosa importante per l'Italia riuscirà sentire definitive attore veste di qualunque esperto esperti reattori nucleari con lunga esperienza d'alto livello del funzionamento e anche la progettazione che ecco
Ma può ancora sono ancora con l'ascesa arrivato anche un dibattito in cui c'era neanche l'ombra di un dissenziente rispetto
Programma quale ci sono delle date delle periodizzazione il convegno terrà conto anche dello sviluppo storico della del nucleare la tecnologia pure
Per il punto di vista verista voglio dire della progresso tecnologico della professione tecnologica certo ma noi
Daremo sul piano tecnico della sicurezza daremo il i dati più aggiornati sulla situazione aggiornata più aggiornata negli Stati Uniti
Per il resto ovviamente a livello politico di di introduzione diciamo politica di pace ci sarà l'ultimo giorno vedremo invece conto
Dello stato attuale dello sviluppo del nucleare civile innanzitutto dell'Occidente anche perché
Di consueto passa la visione quasi di un fronte unito a livello internazionale che non è vero cioè c'è un Fonte estremamente variegato c'è l'eccezione della Francia ma ci sono diversi paesi che hanno bloccato addirittura rinunciato allo sviluppo dell'NGN nucleare queste cose vanno dette volevo citare per esempio l'ultimo numero dell'Economist prende posizione contro il nucleare questo comincia a essere un fatto estremamente significativo copertina editoriale servizio così sono dichiaratamente contro lo sviluppo dell'energia nucleare
Pochi fra l'altro soprattutto dunque il fra il primo e il secondo giorno ci sarà anche il confronto tra i dati delle rilevazioni attuata in Italia questo famoso mistero e le valutazioni anche delle possibili conseguenze pratiche avremo anche l'intervento dell'Istituto superiore di sanità con il professor tappe oltre che ti metalliche
Illustrerà quei quattro volumi che lei mi ha preparato consegnati in Parlamento due giorni fa sulle rilevazioni da vent'anni quindi in sostanza noi procederemo dal piano generale la valutazione della della maturità o meno della tecnologia nucleare dal punto di vista della sicurezza
Passeremo poi ai dati di mi così di valutazione probabilistica sugli incidenti di classe nove catastrofici spropositi le conseguenze poi passeremo all'Italia per quanto riguarda gli effetti di Cernobyl eh anche ovviamente lo stato delle misure di risposta all'emergenza
E quindi
Infine porteremo il
Questa nostra rassegna critica fatta sul costo del chilowattora nucleare però con dati antecedenti accertò Billé alle evidentemente alle misure supplementare di sicurezza che varranno di sicura notare dopo Chernobyl
E con dati riferiti all'ottantadue ottantatré
Tutto questo l'ultimo giorno appunto come già anticipato il direttore ci sarà questo confronto da cui vediamo vedremo se riusciremo a trovare più rispetto alle
Alle anticipazione che abbiamo ho ascoltato letto su tutti i giornali io volevo però soprattutto per chiudere fare veramente un ringraziamento non rituale all'Espresso perché ritengo che sia un fatto estremamente anomalo
E invernali nel panorama della stampa italiana che un organo di informazione si prenda la briga e si assuma anche il costo di un'iniziativa extra giornalistica che però può contribuire io credo in maniera seria a superare lo stadio del o della propaganda ufficiale o comunque del di un confronto generico di opinioni non sostenute da alcun dato questo fatto veramente che
Chiudendosi a molto importante questa volta nessuno potrà neanche obiettare che l'argomento e spicciolo marginale come qualcuno ha fatto per la caccia
Perché il a parte il fatto che la caccia era anche un'occasione per rafforzare una solo un tipo di cultura attenta questi problemi ambientale che poi purtroppo la cronaca dimostrato fosse quanto mai necessaria insomma qui siamo a livello di una scelta che per le sue implicazioni e centrale e per il suo apporto al di là c'è un oggettivo nazionale e marginale
Tre per cento Massimo se mai riusciranno a fare nel mille centonovanta ecco questo mi dà un'idea
Della nell'ambito della discussione
Non ci sono domande possiamo ringrazio tutti
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