"Le ragioni della tolleranza"

Benissimo allora possiamo dare inizio alla sezione di stamattina dei nostri lavori di comunico innanzitutto alcune variazioni dell'Elenco degli oratori
Mancherà stamattina il professor Bedeschi il quale ha avuto un un grave lutto familiare e quindi non ha avuto la possibilità di raggiungerci
Al posto del professor Bedeschi parlerà invece il professor Rossi rivale era previsto per domani mattina chiesto di anticipare il suo intervento molto volentieri naturalmente
Glielo acconti glielo consentiremo il professor Cofrancesco terrà la sua relazione invece di stamattina
Oggi oggi pomeriggio per il resto l'ordine nostri lavori di mani invariato prima di dare la parola al primo latore di questa mattina
Volevo fare alcune considerazioni riflessioni molto brevi ma che possono essere introduttive ribatte di stamani su quello che abbiamo ascoltato ieri sull'inizio di questo convegno sulle ragioni della tolleranza
Naturalmente necessariamente giustamente un convegno sulle ragioni della tolleranza diventa Nikko ripeto necessariamente giustamente un convegno contro l'intolleranza
Insolente c'è una qualche partigianeria e in un convegno sulla tolleranza intolleranza nel non dare la parola all'intolleranza questo è un vecchio un vecchio problema
Ma questo questa soluzione che mi sembra legittima non ci deve portare fino al punto di non capire non voglio chiamarli le ragioni dell'intolleranza ma i motivi
Dell'intolleranza ciò che fa forte l'intolleranza
Non soltanto che l'ha fatta forte in passato ma che continuamente sulla scena anche odierna del mondo la fa forte
E allora vorrei provare a indicare in via di ipotesi alcuni di questi motivi che rendono continuamente
Attuale l'intolleranza che ne fanno la forza storica per proporle come domande come ipotesi ai gli oratori di questa mattina e ancora di più al dibattito che mi auguro stamattina possa esserci
Io credo che la forza dell'intolleranza e motivo per cui essa continuamente ritorna prepotentemente sul palcoscenico della storia sta nel fatto che l'intolleranza e l'ingrediente necessario di due cose molto importanti
Liti l'identità e la violenza
Senza la intolleranza e difficile mi chiedo è possibile che ci sia senza uno qualche dose di intolleranza è possibile che ci sia l'identità e la violenza i denti d'identità alla violenza sono due cose
Due grandi protagoniste della storia l'utopia della tolleranza l'idea che possa finalmente affermarsi il regno del tolleranza
E al tempo stesso l'utopia che si possa affermare un'identità tutta determinata a me sembra dal privato individuali
E al tempo stesso chiusi l'utopia della tolleranza e l'utopia l'idea della tolleranza e l'idea di poter estendere la violenza dalla storia di esorcizzare la violenza
In altre parole mi pare che ci si dovrebbe chiedere
Questa domanda fare questa domanda ci sono dei prezzi che una società paga per la tolleranza ne sappiamo bene quali sono i pezzi che si pagano per l'intolleranza non fosse forse anche legittimo però chiedersi ci sono dei prezzi che magari tutti quanti
Possiamo essere d'accordo nel dichiararci disponibilissimi a pagare che una società paga per la tolleranza
Questa domanda potrebbe essere rivolta in una diffusi girate in un altro modo
L'intolleranza non è per caso funzionale a qualcosa di molto importante non è per caso funzionale alle gambe sociale all'identità sociale
Noi abbiamo cercato di disinnescare il conflitto interno alle nostre società determinato per l'appunto dall'intolleranza
Determinato dalla
Presunzione che una parte di questa società aveva di imporre la sua regola tutte le altre
L'abbiamo discettato di esorcizzare questo conflitto delimitando limitando sempre di più le stringendo l'aria delle regole obbligatorio per tutte
E quindi la fonte del conflitto intolleranza invece dilatando l'aria del privato dell'opinabile di Ciocchetti scindibile
Dal singolo suo arbitrio
Ma appunto mi chiedo fare questo cioè limitare drasticamente la sfera del pubblico del sociale obbligatorio
A denti e in un certo senso
Fino in fondo questo programma individualistico liberale non equivale anche a ridurre la forza e la portata del vincolo societario
Una società di individui liberi di decidere singolarmente su tutto tendenzialmente può ancora dirsi e in che senso può dirsi ancora una società
E
Termino con un accenno Breve parlo quattro minuti se tranquillo non voglio sul pare ruota degli oratori sull'altro problema che mi sembra implicato in maniera decisiva dal tollerata al dalla contraddizione tolleranza intolleranza e cioè il problema della violenza
A tutti noi piacerebbe piace immaginare un mondo senza violenza immaginare un mondo senza una insieme significa immaginare un mondo senza conflitti la violenza che una cosa è sacra vive tuttavia una funzione
Importantissima obiettivamente importantissima cioè è il modo in cui vengono risolti i conflitti uno dei morti
Uno dei modi possibili forse ahimè bisogna aggiungere il più usato comunque a questa funzione risolvere i conflitti ore molto
Giusto
Auspicare un mondo senza conflitti e che quindi non abbia bisogno di ricorrere alla violenza come soluzione dei conflitti come modo per risolvere i conflitti ma bisogna tenere a mente che
Il conflitto è una situazione che vede i due protagonisti perché ci sia un conflitto non basta che una sola parte non voglia il conflitto basta che ce ne sia una delle due che lo voglia e allora appunto
Che cosa si fa cosa fa una società a un gruppo umano se si trova di fronte ad un attore che non ha la sua stessa volontà di rinunciare alla violenza come arma di soluzione dei conflitti
Soprattutto quando questi conflitti sono come nel mondo di oggi capita sempre di più conflitti d'identità al fondo che cosa fa una società mentre si trova a essere coinvolto in un conflitto d'identità se l'altra parte non è disposta a considerare la propria identità neppure in parte negoziabile
Perché c'è poco da fare un conflitto o si risolve con la violenza o col negoziato ma se una delle parti considera la propria identità non negoziabile come si risolve il conflitto con una parte che appunto e su questa posizione
Sono delle domande delle grandi domande sul mondo di oggi sul mondo sul sul modo d'essere e di gruppi umani sociali forse al di là di una dimensione propriamente storico attuale a cui io credo ne stamattina ascolteremo delle risposte delle indicazioni
Vedremo delle ipotesi del ragionamento da seguire
E quindi allora do subito la parola al primo dei nostri oratori al professore Andreatta diversità di Padova il quale ci parlerà sul tema la tolleranza in Voltaire
Aprono al professor Andrea da
Grazie Presidente
Posso chiedere quanto tempo mi hai concesso
Un quanto tempo posso farlo assi dimenticavo penso che non dovremmo superare in nessun caso i venti minuti
Stile proprio al limite massimo per consentire a tutti di parlare per cercare anche di dare un po'molto pazzo al pubblico
Allora nel mille settecento sessantadue viene condannato a morte a Tolosa John cala accusato di parricidio
Da chi ha ucciso il figlio in realtà viene condannato a morte per motivi di religione
Nel mille settecentosessantatré Voltaire scrive il trattato sulla tolleranza
Opera che ritocca fino al mille settecentosessantacinque seguendo lei i prolungamenti del processo intentato arranca la
Nel mille settecentosessantasei viene condannato a morte e decapitato per empietà il cavaliere della barca
Nel mille settecentosessantasei volte pubblica il commentario sul libero dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria dove ancora ampiamente tratta della tolleranza
Voltaire è uno scrittore dunque tempestivo
Scrive molto attento a ciò che accade ai fatti agli episodi anche di cronaca che succedono e scrive India risposta a questi avvenimenti
Molti storici autorevoli hanno rilevato questa caratteristica dell'operato di volte ed è da attribuire questa caratteristica al modo con cui Voltaire interpretano Filosofia
Il patriarca del partito filosofico
L'esponente più autorevole più rinomato dell'Illuminismo francese interpreta la Filosofia come Filosofia militante
Tanto che i filosofi costituiscono un partito
E però va fatta una precisazione
Gli iscritti di volte che ho ricordato ma molti altri
Sono scritti all'occasione
In risposta a una sollecitazione che viene dall'esterno ma non sono mai scritti doc occasione o occasionale
Una verifica
Il Trattato sulla tolleranza del mille settecentosessantatré
E del mille settecentotrentaquattro quindi quasi trent'anni prima
La prima grande opera di filosofia di volte era e sono le lettere filosofiche
Che riassumono all'indomani del suo esilio inglese l'esperienza culturale di Voltaire a contatto con in genere con la cultura anglosassone
Ebbene quest'opera che si compone di venticinque lettere
è così strutturata
Le prime quattro lettere sono dedicate ai Quaccheri
La quinta è intitolata sulla religione anglicana
La sesta sui presbiteriani
La settima sui sorcini anni o Ariani o antitrinitario e solo a partire dalla dall'ottava si incomincerà a parlare e la lettera sul Parlamento
E poi la tredicesima notissima la lettera sullo
Sette lettere su venticinque sono dunque dedicate ad argomenti di natura a religiosa
Addirittura Lince
Il che significa e viene già tematizzato in quest'opera come vedremo subito
Il tema della tolleranza l'argomento della tolleranza il che significa che la preoccupazione religiosa del la questione religiosa nell'ambito della cultura voterà volte Eliana è precocissima
E quando trent'anni dopo scriverà il trattato all'occasione dell'episodio cala riprenderà molte delle tematiche già sviluppate trent'anni prima per questo dico che non si tratta mai di scritti occasionali
L'incipit delle lettere filosofiche del mille settecentotrentaquattro veramente notevole
Vuol presentare al pubblico europeo l'esperienza della cultura francese come incomincia ho pensato che la dottrina e la storia di un popolo così eccezionale meritassero l'attenzione di un uomo ragionevole
Per informarmi perché sono andato a trovare uno dei più famosi Quaccheri d Inghilterra
Per capire cos'è la cultura la società inglese che cosa fa va a esplicitamente lo dice a interpellare l'esponente di una minoranza religiosa
La quarta delle lettere
Filosofiche ancora dedicata i quaccheri e che tratta prevalentemente della figura di William Penn contiene la prima il primo annuncio della della tesi della tolleranza
Che cosa vi si legge
Vi si legge che lui Campaign fondò la città di Filadelfia
Comincio col fare un'alleanza coi suoi vicini americani
E l'unico questo trattato tra quei popoli e i cristiani che non sia stato giurato e che non sia stato rotto
Il nuovo sovrano fu anche il legislatore della Pennsylvania
Fece leggi molto sagge delle quali nessuna dopo di Luís è stata multata
Di queste leggi molto sagge delle quali nessuna dopo di Luís molto è stata multata la prima consiste nel non perseguitare nessuno a causa della religione
E di considerare fratelli tutti coloro che credono in tiglio
E dunque è chiaro che Fini
Dalla prima opera della prima maturità di volte la convinzione della tolleranza ripresa successivamente negli anni Sessanta e chiaramente maturata chiaramente
E non solo badate nel senso in cui poi nel trattato Struth sulla tolleranza la tolleranza medesima verrà codificata e cioè nel senso di consentire
Il dissenso religioso e nel senso di ammettere che esista una religione dominante in un paese nel caso della Francia la religione cattolica
E che le religioni minoritarie abbiano soltanto diritto a essere appunto come dice il termine tollerate non soltanto in questo in questo senso questa concezione della tolleranza così come codificata soprattutto nel trattato e in un segno del carattere graduali istituendi formatore
Della visione che Voltaire a generalmente delle cose e che da Voltaire gran parte degli illuministi hanno voi imparato e praticato
Ha già nella lettera nelle lettere filosofiche e invece presente un altro concetto della tolleranza un concetto molto più ampio
Più moderno più vicino a quello che ieri era stato detto non si dovrebbe più parlare della tolleranza sarebbe bene parlare di rispetta perché già nel nel
Nella
Lei nelle lettere filosofiche e ammessa non soltanto la tolleranza individuale ma è ammessa esplicitamente la pluralità delle sette religiose o delle chiese religiosa o delle chiese
In genere
Nella sesta di queste lettere che dedicata i presbiteriani
Si legge infatti un'espressione che verrà ripresa poi in molte delle opere di volte
Se ci fosse in Inghilterra una sola religione
Si dovrebbe temi re il dispotismo
Se ve ne fossero due si taglierebbe Rolla vola
Ma bene una trentina
E vivono in pace e felicemente questa non è più e non è più già soltanto la concessione della libertà di coscienza individuale questa è già
Nel mille settecentotrentaquattro la missione che una società bene organizzata deve ammettere una pluralità disse Id religiose organizzate in chiesa
Come procede questa operazione nella strategia intellettuale di volte
Ieri Sergio Quinzio faceva un'osservazione sulla molto opportuna sulla distinzione tra tolleranza intrinseca al politeismo e intolleranza intrinseca al monoteismo
Credo che questa preoccupazione che questa distinzione fosse in qualche modo fosse già presente a volte
Ma la sua risposta strategica a queste intuizione e importantissimo
La distinzione non va più fatta secondo volte fra politeismo e monoteismo ma fra monoteismo tollerante e monoteismo intollerante
Tutta la rievocazione che gli fa nel quadro della sua ricostruzione della storia universale de il fenomeno religioso e di fatti con Bobo come condotto all'insegna di una rivendicazione presso tutti i popoli antichi i Greci Romani con qualche
Con qualche resistenza nei confronti degli egiziani che non stima ha fatto
Dei popoli dell'Oriente la cioè ripreso quei popoli in cui il politeismo era conclamato era diffuso era pratica religioso e sociale diffusa
Biella rivendicazione di una sostanziale monoteismo all'interno della cultura politeisti Ca'dei popoli antichi quoterà afferma tutti i popoli antichi al di là delle espressioni politeisti che furono in realtà monoteistica
I greci e i romani ammette Ivano che esiste un pio supremo sopra il quale nulla vi è di superiore un unico dio supremo sopra il quale nulla vieti superiore e l'espressione del della pluralità degli dei non serve altro che ai esprimere diversamente l'unicità del dio supremo
Ma l'età antica insegna al punto che praticando il politeismo come forma espressiva di un sostanziale monoteismo i popoli vivono fraternamente e non si combattono per motivi di Regione
Lo stesso cristianesimo delle origini e tollera lo stesso ebraismo
Per Voltaire e tollerante lo stesso cristianesimo delle origini per Walter tollerante e solo a partire dal quarto secolo dopo Cristo che
Che i cristiani
Unica
Unici esponenti di una prospettiva religiosa fino ad allora conosciuta
Incominciano ad uccidere i non cristiani e a uccidersi tra di loro per motivi di religione è il momento in cui il mondo monotelismo diventa da da tollerante
Intollerante
Vede come è stato da sempre dunque nella prospettiva di lungo termine di Voltaire il monoteismo tornare ad essere ciò che è sempre stato deve tornare ad essere tollerante
Si tratta quindi di a rivendicare al monoteismo qualche cosa non di nuovo e di impossibile
Che lo diversificare ebbe vere senza dal politeismo ma si tratta per il monoteismo e per il cristianesimo in particolare
Di ritornare alle origini
Alla credenza io io supremo il giusto ordinatore del mondo eterno
Il Complesso Batmatic o della religione e tutta chiusa Pigna teste previ proposizioni
Una religione
Monoteistica tollerante che per essere tale deve essere una religione senza doppioni
Molto vicina dunque a quella che più tardi io contemporaneamente anche viene chiamata revisione naturale senonché vuote non nega il carattere rivelato della religione in particolare della religione cristiana
Qual è la strategia intellettivo culturale o filosofica attraverso la quale Voltaire arriva questa conclusione naturalmente devo essere stringatissimo queste
Devo tagliare le gambe gli argomenti di volte purtroppo ma il tempo
No il tempo lo richiede il tempo e sufficiente lo richiede l'imperizia di chi parla in venti minuti si potrebbe dire tutto e niente
Sì sì sì sì sì
Mi scuso dopo il la strategia filosofica è molto semplice le imparata dallo
Lei era Gioni della tolleranza per Voltaire sono la ragione
La ragione intesa il modo in cui nella tredicesima lettera
Filosofica dedicata appunto a lotte Loca spesso dice che sia la ragione
Questo filosofo che dopo tanti raso ragione autori che hanno scritto il romanzo dell'anima è venuto un saggio John Locke che ne hanno modestamente fatto la storia
Questo filosofo che insegna che cosa insegna quali sono i limiti della ragione
E i limiti della ragione solo sono tali per cui nella discussione sui primi principi
La ragione non può andare
E proprio per e dunque in ogni discussione di carattere religioso la ragione non nulla da dire
Si crede per fede non per ragione
Ed è proprio per questo tra l'altro che la ragione sia pre nel Settecento e con Voltaire in particolare al tema del progresso
Proprio perché limitata e proprio perché limitata può fare progressi a mano a mano che scopre no nuove cose utili all'uomo
Proprio perché non è una ragione assoluta è una Reggio ha ragione che consente che è causa del progresso e che presiede al al motori formatore dei lupi
Fatto che il fatto è che dal riconoscimento dei limiti del ha ragione
Ne viene di conseguenza che non potendo la ragione dire nulla in materia religiosa
Il dettato è che
La pratica politica da tenere in materia religiosa deve essere la pratica della tolleranza
Tutto ciò che si dice non potendo dire nulla di definitivo l'uomo attraverso la ragione in materia Avelli Giosa spessa e dominion dell'opinione
Tutte le opinioni sono soggette all'errore non vi è un errore più erroneo dell'altro tutti sono
Sul piano della quantità delle altrove equiparati
Per questo motivo tutti devono essere tolleranti
Viene fuori
E concludo viene fuori da qui sta ricostruzione rapidissima da questo schizzo su Walter un altro sulla tolleranza di Voltaire un altro elemento
Della filosofia volte Eliana e lavorata proprio soprattutto a contatto con il problema con il tema religioso
E detto chiaramente in già nel titolo di uno dei capitoli del Trattato sulla tolleranza il ventunesimo la virtù è più importante della scienza è intitolato questo capito che significa l'etica
Ho la pratica o la prassi come si vedrà più avanti e più importante della teoria è più importante della
Il conoscere per fare e ciò che serve non mi conoscete per il conoscere
E ne tiene una dimensione appunto di filosofia accentuatamente pratica
Tutta mossa alla promozione del progresso del tipo
E una filosofia
Sicuramente
Borghese ma nel senso buono del termine una filosofia pacata
Concluderò questo mio intervento leggendo vi poche righe
Di Voltaire in cui io credo d'aver trovato la migliore preghiera laica che la letteratura conosca almeno la letteratura che io conosco conosca
Ed è proprio la chiusura
Di un'opera del mille settecentosessantotto i dialoghi tra a b cinque
L'ultimo l'ultima delle di queste delle diciassette conversazioni che compongono questo quest'opera intitolata
Argomenti di di varia curiosità in realtà il la conversazione più impegnata filosoficamente
Vi si discute dell'eternità del mondo
Vi si discute
Dell'eternità del mondo e vi si discute soprattutto in chiusura nell'ultima pagina proprio di che cosa
Se si debba ammettere che Dio espressione della giustizia punisca
I malvagi oppure nella sua infinita bontà non li debba punire
Nell'aldilà
Uno degli interni dei tre interlocutoria espressione della cultura inglese
Proprio attorno alla punizione divina del mare oppure alla clemenza divina anche nei confronti del male
Alla fine in incalzato da di espressione della cultura olandese dal Cile espressione della cultura veneziana o ginevrina la seconda
Degli interni del diversità degli interpreti a pressato sulla questione dei di Dio vendi giusto vendicatore del male
Pressato da i dubbi dei suoi interlocutori scrive confessa
Non ne so nulla
Ma ancora una volta non bisogna distruggere un'opinione così utile al genere umano
Di concedo tutto il resto
Rinunciano perfino al mio mondo eterno se voi assolutamente lo volete benché io tengo moltissimo a questo sistema
Che cosa ci importa dopotutto che questo mondo sia eterno o che sia dell'altro ieri viviamo ci tranquillamente
Adoriamo odio siamo giusti e benevoli ecco l'essenziale ecco la conclusione di ogni disputa e i barbari intolleranti siano l'esecrazione del genere umano
E che ognuno la pensi come vuole
Replica ci ha ammesso
Andiamo a b a goderne c'era
E a benedire il grande essere ed è anche l'augurio che faccio a tutti voi grazie
Non hai ringraziamo prima che il professore Andreatta innanzitutto per essersi attenuto rigorosamente i tempi prescritti e poi per questa interiste dissi ma ricognizione sospensione di Voltaire che ha riproposto la nostra attenzione quello che mi sembra uno dei temi ricorrenti del convegno e cioè il rapporto fra monotelismo tolleranza
E ora do la parola la professoressa Luisella Battaglia densità di Genova che parlerà sul tema ai confini della tolleranza Voltaire e la comunità terrestri
Abbiamo abbiamo sentito
In modo magistrale questa relazione condotta appunto da dal professor Andreatta sulla sul tema della tolleranza di Voltaire quindi avete sentito l'impegno di Voltaire per i diritti dell'uomo
L'uomo che combatte battaglie di opinione fondamentali del suo tempo
E che però aggiungo e qui allora spiego anche il
Il titolo che non limitare la sua attenzione agli uomini agli umani
Il mio interesse s'era rivolto ad una visione della tolleranza che matura in Voltaire
In particolare i reporter
Che
Non è più limitata al mondo dell'uomo certo noi sappiamo che i confini della tolleranza sono quelli della terra dell'uomo
Voltaire dice che la tolleranza è appannaggio dell'umanità ma io mi domando e vi domando che cosa ne di quella terra di nessuno in cui abitano i non umani cioè in cui abitano quegli animali che fanno parte di quella specie a cui anche noi apparteniamo e seri simili a noi esseri che condividono la nostra capacità di provocare emozioni sensazioni e memorie
Abbastanza simili a noi abbastanza diversi da noi
Qual è il nostro atteggiamento nei confronti dei non unanime io direi che in estrema sintesi le risposte prevalenti nella storia sono stati due
Quelle che l'ignoranza e quelle della lotta
Noi possiamo ignorare gli animali cioè possiamo considerare lì come degli estranei come degli alieni creature che non ci riguardano oppure possiamo combattere i considerare il Comune minaccia come un nemico da annientare
Ecco io mi chiedo se esista una terza risposta rispetta quella a quelle prevalenti dell'ignoranza e della lotta
Io credo che esista la risposta della tolleranza e che coltelli ci possa insegnare questa via questa terza via
Della tolleranza ma innanzitutto che cosa significa tolleranza ecco anche qui molto velocemente
Tolleranza può significare almeno due cose può significare sopportare accettare sopportare qualcuno come male necessario
Accettare qualcuno come una presenza positiva e benefica ecco la tesi che io intendo sostenere che il Voltaire
C'è una visione della tolleranza nei confronti dei non umani disse del secondo tipo quello che poi io chiamo revisione
Forte
Positiva della tolleranza tolleranza come accettazione in coltelli un giubbino romani il vincolo tollerati
Non soltanto sopportati ma accettati riconosciuti viste nella loro positività una presenza che è utile all'uomo per conoscere meglio se stesso
Io credo che pochissimi filosofi come Voltaire abbiano avuto un senso così vivo e della specificità della peculiarità di ciò che un anno e insieme una curiosità così attenta ai così perché il CIPE per ciò che non è umano
Ed è veramente singolare notare in un filosofo questi due aspetti che
Proprio con pomodorino il suo interesse per l'animale appunto essere simile e diverso
Abbastanza simili a noi perché noi lo possiamo capire e abbastanza diverso da noi perché egli divenga un oggetto inesauribile
Di meraviglia di stupore di apprendimento
Ma
Per chiarire
La complessa posizione volte Haryana ecco io ho scelto di
Proprio per l'aria di un dialogo di un dialogo singolare che ha come protagonisti due animali un cappone e una Pollastri la e ecco tuttavia un dialogo filosofico
Naturalmente ambientato con Londra in una scuola non in un perito Atom ambientato in un pollaio in cui questi animali questi due pennuti
Parlano come i filosofi e espongono le loro regioni come vedremo
Ed è un dialogo per molti aspetti mirabile per la sua bellezza un dialogo che ci restituisce questa straordinaria capacità di Voltaire di condurre come diceva Roland arte la lotta delle Regioni col ritmo di una festa è questa straordinaria arguzia
Ma anche è mirabile perché è una sintesi degli argomenti che gli Flavia via esponendo nelle sue opere maggiori a proposito del problema di rapporto uomo animali pensiamo al dizionario filosofico al trattato di metafisica
Ai dialoghi avvicina i dialoghi diremo quindi io non ho il tempo naturalmente per parlare di queste opere però ecco limitandomi a questo dialogo fosse noi potremo chiarirci meglio
Le idee che Voltaire aveva sugli animali quindi entriamo in questo pollaio
In cui i due protagonisti si soffermano sulla loro triste condizione come dati bene che i due protagonisti capo nella Pollastri nella
Vivono un momento particolarmente concitato perché perché stanno per essere sgozzati quindi sta per arrivare il garzone di cucina con il suo coltellaccio ma nonostante la drammaticità del momento la gloria dell'esistenza
Terrena sta per giungere al termine ecco riescono a parlare
Molto saggiamente un po'come i filosofi per innanzitutto
C'è il la questa la mente in quelle condizioni è un'operazione crudele che li ha privati della loro parte più bella cioè che ha reso sterile il cappone Lapo la stella
E il cappone a mo'di consolazione dice io ho sentito tempo fa vicino al mio popolo Laio due a dati italiani che si lamentavano di avere subito lo stesso oltraggio
Anche loro erano stati castrati per ottenere delle voci più chiare per poter cantare di fronte al Pata e quindi ecco qui siamo immediatamente introdotti ad un tipo di crudeltà direi una crudeltà futile voci più chiare carni più tenere nel caso degli animali ma quel che è peggio
è che gli uomini non si rendono conto neanche di essere crudeli perché perché dice il cappone filosofo e e perché è una consuetudine e gli uomini non provocano in genere il rimorso per ciò che hanno l'abitudine di fare e quindi e quindi ecco che i due abati questi due abati che sono che condividono possiamo dire un destino di barbarie uomini animali soggette alla stessa per Bari
Saranno un po'i referenti umani del cappone il quale si riferiva proprio a loro nel proseguimento del dialogo e per poter dire quali sono appunto le teorie più accreditati ma quello che anche interessante e questa descrizione del pranzo
Da parte da parte dell'animale datati di quell'animale che sarà nel piatto
Veniamo portati al loro cospetto dice il capo dalla Pollastri e la ognuno dice quello che pensa Dinoi
Ci lodano per le nostre coscienze per il nostro coccige per le nostre reali ed ecco finita per sempre la nostra storia in questo basso mondo ecco di fronte a questa indignazione crescente Della Polla Stella che definisce il genere umano una detestabile Eugenia
Il cappone allora fa una specie di excursus storico e dice sappiate per nostra consolazione semmai può esservi una consolazione che questi animali
Che sono bipedi come noi ma che sono molto al di sotto di noi perché non hanno affatto penne e qui come vedete il cappone dimostra anche di avere un notevole orgoglio di specie
Ecco questi animali si sono comportati molto spesso in questo modo con i loro simili
Per quanto riguarda le lo stile la gente
Non c'è nulla di più comune presso questa specie i miei due abati dicevano che erano stati erosi Titti più di venti mila uomini
Per via di certe opinioni che ha un cappone sarebbe difficile spiegare e che del resto non hanno alcuna importanza
Ma questo non basta a convincere la Pollastri nella la dice io in fondo sono pacifica che non gli ho fatto gli ho dato
Le uova per nutrimento a questi a questi animali che si chiama uomini perché mi devono strozzare perché mi devono a cercare arrostire in tutto il resto del mondo ci trattano così no risponde Capone c'è un'eccezione un paese chiamato l'India
Dove dove vi è la regola Santa
Dell'astensione dalla carne animale
E qui allora il riferimento corre ai grandi uomini del pensiero e qui allora i due animali pare l'anno di Pitagora e di Porfirio
Come a questi grandi eroi che hanno insegnato agli uomini la virtù e che hanno contemporaneamente salvato la vita agli animali c'è una sorta di riscrittura
Della filosofia da parte degli animali una specie di filosofia alternativa in cui sono gli animali che giudica Nino i filosofi filosofi gli eroi del pensiero no
Ecco il vegetarianismo viene considerato dei cristiano una superstizione pagana
E a questo punto alla Pollastri Elah che nel dialogo sembra sprovveduta ad alzo le argomentazioni niente male è un'argomentazione di tipo archeologico dice ma in fondo i cristiani non si ricorda no
Per il loro convenienza per la loro golosità che di io ha stipulato un patto con gli animali con gli uomini e come possono allora divorare le nostre carni
C'è una contraddizione qui insanabile perché se dico ha stipulato un patto con gli animali allora è un delitto ucciderci
Ma a questo punto il dialogo filosofico termina termina bruscamente perché sta arrivando il garzone e il Capponi fa appena in tempo a raccomandare cristianamente alla Pollastrini della
Le le l'anima di io e perdoniamo dice ai nostri nemici ecco conclusione cristiana dicevo un dialogo per molti aspetti mirabile
Innanzitutto per la capacità di Voltaire di moltiplicare i punti di vista
Sono celeberrimi questa i pensate Micromega pensata ecco qui noi troviamo ancora una volta questa capacità di collocarsi per così dire dal di fuori lui guarda da un altro luogo e questo gli consente di prendere le distanze
Dei nostri per le nostre consuetudini dei nostri pregiudizi di specie guardando da un altro luogo può vedere con distacco quelli che sono dei delle consuetudini irrazionali e ingiustificabili ora e ritorniamo alla tolleranza quando parliamo di tolleranza facciamo riferimento alla capacità di arrischiare le nostre ragioni
Dinanzi regioni altre che non ci appartengono
Ma quali sono le ragioni degli animali
Ecco Voltaire ce le spiega mettendo in opera una strategia potremmo dire di spiazzamento in cui troviamo incontrata felicemente una tradizione che la tradizione disopra chiede di Lafontaine
Che si congiunge con questi colonia vertiginosa di uno Swift autore tra l'altro da lui conosciuto e apprezzato perché l'effetto di spaesamento per il lettore questo il tetto
Nasce secondo me dal fatto che gli animali parlano come gli uomini e quindi come avete visto parlano come filosofici mietono scimmiottano i loro vezzi usano le loro argomentazioni
Ma contemporaneamente parlano da animali e cioè esprimono una visione del mondo una Weltanschauung se vogliamo degli interessi che sono propri della loro specie parlano d'animali quindi parlano sugli uomini e contro gli uomini gli animali dunque ettari l'anno volte tale l'anno nella finzione letteraria ma parlano anche in un altro senso
Cioè secondo coltelli animali hanno un linguaggio e in questo Voltaire è ferocemente critico nei confronti delle tesi di Cartesio che negava che gli animali avesse un linguaggio in quanto gli animali sosteneva non non solo sono incapaci di pensiero
Ecco Voltaire e ritiene che questa sia una tesi assolutamente insostenibile e qui io vi voglio leggere
Un brano delle dizionario filosofico
In cui in cui proprio Voltaire sottolinea l'incongruenza di questa visione usando l'analogia con il comportamento degli uomini alcuna volta Voltaire si rivolge al suo eterno avversario meccanicistica e gli chiede
Forse perché io ti pare lo che tu dici che io abbia il sentimento che abbia memorie delle idee ebbene io non ti parlerò
Non ti parlerò ma e allora qui Voltaire fa tutta una una straordinaria descrizione di un uomo che cerca si usa mente una lettera una lettera che non ha trovato e che ritorna in casa sua e che alla fine poi riesce a trovarla di allora poco sentimento di gioia e allora a questo punto dice
Ma tu hai capito i miei sentimenti anche se io non ho parlato tu hai capito le mie emozioni male da dunque allo stesso modo qui il cane che non trovato il suo padrone che l'ha cercato per tutta la via con grida dolorose
Che e rincasa agitato che lo cerca e la distanza in stanza
Trovo da infine il padrone nello studio IG testimonia la propria gioia con la dolcezza della sua voce questa listelli ecco allora analogica del comportamento uomo-animale
C'è una capacità dissentire c'è una capacità di provare emozioni di collegare le idee le memorie che il comune e allora gli animali abbiamo detto parlano gli animali sognano come gli uomini
Ecco si legge ancora il cane da caccia in sogno appaia insegue la preda la zanna il poeta far versi tormento il matematico vede in sogno formule e sicure imita fisico ragione bene o male
Ma ancora gli animali chiamano come gli uomini
Se vuol fare dice se volete avere un'idea dell'amore guardate gli animali guardate come si accoppiano il tono della giovenca guardate l'amore e delle
Dei colombi uguale date il cavallo condotto alla sua cavalla che lo aspetta guardati come rivelano le sue narici
Ma attenzione e qui mi pare estremamente significativo non siate gelosi di questo amore e allora e qui si innesta un tema estremamente importante che può far capire questa dialettica somiglianze e diversità che c'è in volte non c'è un appiattimento dell'uomo sugli animali c'è sempre un senso molto vivo
Della diversità e della superiorità dell'uomo l'uomo non deve essere in giù Luisito dell'amore della degli animali gli animali certo in qualche modo lo battono per bellezza per velocità dell'esuberanza atteso
Ecco l'uomo ha una capacità che gli animali non hanno e che quella di perfezionare la natura e quindi l'uomo riesce a perfezionare il sentimento dell'amore rendendoli in qualche modo più Complesso
E l'amore negli uomini allora si collega con l'amicizia e l'amore negli uomini si collega con i pregi l'apprezzamento
Delle qualità fisiche morali
E allora le conclusioni di coltelli tu devi avere la consapevolezza tu uomo
Di quei Statue superiorità quindi ancora una volta Voltaire non è un riduzioni lista questa consapevolezza di una superiorità dell'uomo non significa però cesura non significa separazione dell'uomo dalle altre specie
E ancora una volta ripeto la tolleranza che a mio avviso consente Voltaire
Di cogliere la Dialettica simile diverso che caratterizza il mondo non umano e che gli consente altresì di andare oltre i territori dell'uomo
Senza ecco badate bene cancellare i confini tra i due mondi
Perché il tollerante non cancella i confini non li confonde è il fanatico
Che vuole distruggere i confini
Certo il tollerante è portato a rivedere i confini del suo gioco della regione
E nel far Cioli scompiglia ma per interi più chiari più plausibili fuori di metafora il confine tra umane o in un umano e un confine mobile sono dei paletti che noi possiamo spostare ma non mai annullare
Il tollerante in altre parole
Anna le differenze la differenza è per lui almeno nel senso della tolleranza positiva che secondo me è presenti Voltaire la tolleranza e Perù un valore un bene per salvaguardare è il fanatico che vuole le assimilazioni
E qui ci sarebbe da dire qualche cosa su certo animalismo contemporaneo in cui l'assimilazione tra uomo animale avviene proprio in questo senso dell'annullamento dei con
Quindi Voltaire abbiamo detto e uno dei più tenaci assertori concludo sono fuori dei tempi e uno dei più tenaci assertori della critici della tesi cartesiana degli animali in macchina
E ritroviamo in lui questa che gli animali non sono macchine che gli animali sono creature senzienti ritroviamo quindi luglio una verità in qualche modo elementare
Una verità evidente la verità che noi scopriamo tutti se facciamo l'esperienza comune del cane che in casa col nome di Cuzco conosciamo l'intelligenza e l'effettività ma insieme con Voltaire e quello che più conta coglie tutta la complessità di questa problematica che cosa intendo dire
Beh intendo dire che Voltaire si pone il problema che cosa significa riconoscere nell'animale un essere dotato di individualità e di soggettività che cosa implica la tesi di una fondamentale affinità
Tra la Costituzione fisiologica degli animali quelli degli uomini cioè per dirla ancor meglio quali conseguenze implica sul piano ET cui sul piano pratico questa tesi della somiglianza uomo-animale
Ed è chiaro che se noi accettiamo questo tipo di somiglianza non possiamo più continuare a trattare gli animali come cose come oggetti non possiamo più massacrare i non possiamo più torturare i pensate a quella domanda celeberrima rivolta da Voltaire altri di settore che inchioda il cane quel cane dicevo perché lo supera tante volte incapacità di amore che lo inchioda sul tavolo
Per scoprire la circolazione delle vene con la domanda che Voltaire rivolge di di settore e qui sta rispondi mio meccanicistica la natura ha dunque combinato
Le le le le molle del sentimento nell'animale affinché egli non senta il cane
Ha dei Melfi per essere impassibile
Questa sarebbe la grande contraddizione della natura che che che è impossibile cioè il cane a dei degli organi per sentire eppure idi di settore pretende che l'animale non senta
Ma anche questa è una contraddizione incredibile cioè se l'ispettore si serve dell'animale come di un modello e quindi lo ritiene simili all'uomo perché poi immediatamente dopo lo considera diverso in quanto incapace
Di a vere sentimenti
Ecco e quindi questo riconoscimento forte di una somiglianza di natura che spinge Volterra dire quali UDACE crederci così diversi da tutti gli esseri
Scrive nel dizionario filosofico uomini animali sono soggetti alle stesse leggi generali e qui c'è una stupenda frase tutto è grazia da partiti Tio
Egli ha fatto al mondo che abitiamo là grazie riformarlo agli alberi la grazie di farli crescere agli animali quella di fare loro trovare il nutrimento
E ancora Dio ecco non ci stupiamo del fenomeno del pensiero
Ma il sentimento e cosa altrettanto meravigliosa un potere divino si manifesta nella sensazione dell'ultimo degli insetti come in il funzionamento del cervello di Newton
Quindi una continuità straordinaria che la natura a voluto e che Dio ha voluto dinanzi allora lo spettacolo dell'universo dei miliardi di astri come può l'uomo ritenersi una specie a parte
Ah tomo lo ha posto facoltà al quale un piccolo a uno sciocco atomo ad alto ha detto che l'eterno ha dato delle leggi particolari solo per alcuni atomi del suo vicinato
Quindi la relazione dell'uomo con la natura non porto mai più essere concepita in un modo riduttivo e disgiunto dalle pagine di potere emerge infatti una visione del cosmo in cui l'umanità perde il suo posto privilegiato
Al centro del mondo su una tela statica egli scrive all'ombra di una rivoluzione scientifica quella copernicana che detronizzare l'idea
Per fisica dell'uomo come scopo finale dell'universo impossibile illudersi dice volontarie che gli astri intorno a noi girino
Per la nostra per il nostro divertimento
Per stupirci per distrarci
Quindi
Ma queste rivoluzioni richiederà molto tempo per penetrare nelle menti umane Voltaire tuttavia ne intuisce l'importanza e questo lo indurrà a concepire l'umanità non più in modo per così dire insulare provinciale al di fuori del cosmo e della natura di cui dettate
Non meritavo Maicon Voltaire comincia a diventare un'entità planetaria
Vorrei dire contermine più moderno l'entità di Ostuni ricca Voltaire polemizza più volte contro l'antropocentrismo contro questa visione per cui l'uomo è al centro dell'universo lo scopo finale della creazione condanna questo eccessivo hanno proprio dell'uomo
Pensa che sia un'idea assurda quella che il piccolo globo della Terra contenga soltanto sia stato soltanto per l'uomo dice io mi guardo intorno e vedo che questo mondo continua a girare continuerà a girare senza gli uomini che gli animali su questo mondo sono anche più degli uomini
Ecco allora
Che da questo sentimento nasce una doppia sensazione direi quella di uno studio una sorta di spaesamento
Dell'uomo nei confronti di questo universo gigantesco ed enigmatico ma insieme un senso di appartenenza profondo nei confronti del cosmo
Ecco l'uomo che ritorna il proprio giardino che coltiva il proprio giardino che recupera quindi un senso di appartenenza alla terra chela timore comune
Degli uomini degli animali e delle piante la terra ormai di venti volte una comunità di destino
Credo che abbiamo ascoltato tutti con qualche mozione che forse in qualche passaggio sconfinato insomma concerto malmesse che questa tentazione così
Interessante che c'ha dimostrato quadri dilatazione posta debba vere il tema l'ambito della tolleranza anche oltre confini per Romano Dore la parola alla professoressa Ginevra Conti Odorisio diversità di Cassino che parlerà sul tema tolleranza e anticlericalismo in una lettera inedita di John Stuart Mill alle onnisciente
Credo che anch'io ho seguito una tale partecipazione l'affascinante relazione di Luisella Battaglia era essa mi riesce quasi difficile concentrarmi su tutto un altro ambito di problemi
Comunque queste riflessioni che vi sottopongo sono nate dalla lettura di una lettera inedita che mi è sembrata molto interessante scritta nell'ottobre del mille ottocentosettantuno da John Stewart mille al neon Rishear
Attraverso questa lettera io ho ricostruito una serie di rapporti nell'ambito appunto
Della questione del liberalismo dei rapporti tra liberalismo e questione femminile
E quindi propongo una ricostruzione di un caso concreto della ricerca di una politica della tolleranza e quindi anche della difficoltà di mettere in pratica l'idea e la politica potere Ranza su un caso concreto
Che cosa dice questa lettera con in loco nella con la sua scrittura così chiara e semplice Rishear aveva scritto confida insieme quindi era una lettera molto private per certi versi anche
Strana
Siccome vedo qui ci sono anche molti ragazzi desidero anche un po'a spiegare tutti va bene conosce effettivamente il nome la l'opera del grande filosofo inglese scriverti mille e Rishear era invece un pubblicista un uomo politico e giornalista francese vissuto sotto la Terza Repubblica
Impegnato quindi nella questione della emancipazione femminile direttore per oltre venti anni di Onna però di uno storico periodico les trois Deffand Marche finito poi con la morte di cresce
Quindi in questa lettera ecco per certi versi sorprendenti uno dei massimi sostenitori della libertà di opinione di stampa del pluralismo delle opinioni scrive a Rishear in questi termini
Dice sono perfettamente d'accordo con lo scopo del vostro giornale tutto quello che lei scrive e ragionevole il giusto
Ma non è sempre così con gli altri scrittori
E da molto tempo mi dispiace che il carattere anticlericale del giornale
Non gli consente di esercitare influenza se non in quegli ambienti già convinti
Nessuno osa prestare il vostro giornale a signore Howard donne il cui spirito è disposta ad accettare quello che dite sull'emancipazione delle donne in quanto esse sarebbero offese
E disgustati dagli attacchi contro la religione
Dovete ricordarvi che non succede la stessa cosa con gli uomini che con le donne ogni donna sa bene dalla propria esperienza come sono vere le cose che scrivete sulla questione femminile
Ma se presentate queste verità
Come strettamente collegate a dottrine sulla religione che esse considerano immorali ed insicure e se si crederanno costrette a sopportare con pazienza le infelicità femminili
Nell'interesse della religione e della morale quindi questa lettera pone intanto questo problema generale cioè come conciliare questa posizione di mille che comunque la si valuti esprime delle riserve sulla libera manifestazione delle proprie opinioni con le tesi sostenute appunto con tanta forza
E nel suo libro più famoso liberti proprio sulla non solo sulla libertà di pensiero ma anche sul valore e l'importanza del sì del dissenso come garanzie per una società aperta ora qui per riassumere e molto le mie riflessioni o concentrato o migliaia di problemi in tre punti il primo cioè in termini generali gli anticlericali hanno libertà di pensiero e di espressione
Secondo punto mi sembra che emerga l'esistenza nell'ambito della questione emancipazione vista poi dopo nel dibattito se volete potremmo anche
Entrare più in dettaglio su questi aspetti
Dunque esiste quindi nell'ambito della questione emancipazione vista due diversi modi di affrontare la questione femminile nei rapporti con la religione
E il terzo punto che mi sembra anche importante l'esistenza di un forte rapporto tra donna e religione
Un tema ritornato anche oggi di attualità no in cui una donna al vertice dello Stato dichiara nell'ambito delle sue attività istituzionali pubbliche le sue opinioni religiose
Ma anche per le implicazioni che questo comporta nell'ambito appunto oggi viviamo in una società multiculturale quindi vediamo i rapporti tra le donne e la religione di altre religioni diverse da quella cattolica
E
Qui non credo di potermi soffermare molto quindi vediamo la posizione di mille per quanto riguarda il primo punto ecco e qui devo Ric Cordaro e brevemente le posizioni di mille sulla religione questa lettere del mille assolta ottocentosettantuno quindi un anno prima della sua morte
E proprio in questi stessi anni mille sta scrivendo visti i suoi ultimi bellissimi saggi sulla religione
Mille non è un pensatore religioso ortodosso anzi è molto critico nei confronti della religione Cattoli tuttavia è uno spirito religioso ed è un riformatore religiose quindi prosegue sulla strada di Sensi Monna
E di Comit per una religione dell'umanità e delle dovere e quindi il punto di di vista di mille è che il discorso sulla religione va impostato non tanto sulla sua verità quanto sulla sua utilità sia sociale che personale
Egli riteneva che da un punto e questo in fondo è quello che lo separa dai laici cioè per i laici non è importanza non non è significativo attribuire alle grandi de non so la generosità la bontà per forza una connotazione religiosa che invece per mille li sosteneva che tutti gli insegnamenti generalmente in partiti come religiosi
Hanno una notevole influenza sulla psiche umana attraverso l'educazione impartita nella prima infanzia
L'effetto della religione era stato immensa nell'imprimere direzione all'opinione pubblica
Quindi sia da un punto di vista sociale che individuale mille riteneva che il la religione anche come fonte di soddisfazione personale di sentimenti elevati era innegabile
Rammento già detto che a Mila era un riformatore religioso perché li vuole sostituire ai dogmi della religiosa dei dogmi umani per esempio alla credenza nella vita futura proponeva di sostituire la fede
Nella vita eterna dell'umanità quindi non del singolo uomo della catena degli esseri
E all'amore di patria proponeva di sostituire l'amore
Per il bene universale quindi la religione dell'umanità che era quella che gli proponeva avrebbe dovuto assolvere al suo compito di dirigere con forze serietà le emozioni e i desideri verso un oggetto ideale
Riconosciuto della massima eccellenze di importanza al di sopra di ogni desiderio egoistico
Questa idea della utilità quindi della religione lo porta quindi a non condividere gli attacchi alla religione che venivano invece dagli ambienti anticlericali
E questo fastidio che gli deriva verso questi ambienti anticlericali ma comunque ricondotto secondo me a due aspetti da una parte gli dava fastidio
A mille e la violenza del linguaggio in anticlericale egli credeva che questa violenza sconfina assieme l'intolleranza e potesse così provocare una reazione religiosa
Ma via in questo atteggiamento una aspetto più sottile probabilmente un retaggio dell'insegnamento paterno tutti sanno quale importanza ha avuto per mille l'educazione del padre Jenson educazione anche talmente difficile
Esigente pare il padre James pretendeva che il giovane mille già tre anni sapeva il latino e il greco nelle sue memorie il filosofo ricorda di essere stato educato dal padre a considerarsi estraneo ai problemi religiosi
Era diventato così egli scrive una delle poche persone del suo tempo a non essersi dovuto liberare dalla fede non avendone mai avuta una
Tuttavia il padre James dopo averli inculcato un'opinione così contraria quelle correnti ritenne necessario convincermi che non era prudente dichiararla in pubblico
Questa autorevole consiglio paterno provocò un profondo disagio nella natura così schietta e sincera di mille il quale non amava trovarsi nella posizione o di dover mentire o di essere ipocrita o di disobbedire altari tre
Quindi questo ricordo ecco di questa prudenza nel non manifestare opinioni in questa materia
Per quanto riguarda il secondo punto cioè la differenza nel modo di afferente di affrontare la politica della questione femminile per abbiamo quindi due mondi quello degli anticlericali dei liberi pensatori
I quali volevano l'emancipazione della donna anche per allontanarla dall'influenza clericale religiosa
E fame le protagoniste di una nuova società laica razionalista cioè tre appartengono a questo fu il filone anche pensatori uomini politici come Morelli eccetera
E invece gli è la l'impostazione di mille che tendeva
Sia prudentemente che mi sembra un punto di vista razionale a scindere le due questioni e a separare la questione femminile che era una questione di una società democratica della giusta applicazione dei diritti dell'uomo eccetera dalla questione religiosa che riguardava invece opinioni nella sfera privata
Ed è questa ancora la strada devo dire che viene seguita da alcune e femministe islamiche le quali appunto cercano di scindere per quanto anche lì siamo difficilissima
Scendere e e sostengono come nel caso appunto di questa scrittrice del Bangladesh che è stata condannata a morte come Salmon Rushdie proprio per questo nel senso di voler separare la precetti Istica dal Corano dai precetti che le donne hanno nella vita quotidiana
Ora
Ed ecco mille a seguito quindi questa strada questa separazione tra questione femminile questione religiosa anche nel libro che è stato definito la bibbia del movimento emancipazione lista
La soggezione delle donne scritta appunto nel mille e ottocentosessantanove quindi in questa opera coerentemente con i principi espressi non vi sono le pesanti critiche alla religione contenute invece nell'altra operano liberti nei vi sono accenni a questa religione dell'umanità
Mille sì limitare invece a mettere in luce i nella soggezione delle donne che la diffusione del cristianesimo e l'istituzione della Chiesa cattolica
Si erano basate sull'affermazione di principi morali uguali Tari dei forti e dei padroni
Nei confronti degli umili dei deboli e degli schiavi quindi dei principi morali estremamente significativi anche se poi nella realtà non avevano modificato effettivamente i rapporti tra di loro
Nell'affrontare il discorso sull'obbedienza che la religione sembrava raccomandare alle donne mille ricordava la frase di San Paolo donne siate soggette ai vostri mariti
Collegandola a quella rivolta sempre da San Paolo agli schiavi oh bej dite ai vostri padroni ma il compito di San Paolo sosteneva mille non era quello di spingere alla rivolta contro le leggi esistenti
Il fatto che il cristianesimo avesse approvato le istituzioni sociali esistenti e sostenuto
Che ogni potere derivasse da Dio non significava che avesse voluto sterico ti pare tutte le forme di governo e di società esistenti era compito degli uomini fare ogni sforzo per migliorarle
In mille riteneva che il cristianesimo fosse la religione progressiva della umanità
A questo punto ecco alcune riflessioni prima di concludere sul forte rapporto donna religione che in fondo è sempre stato un ostacolo all'emancipazione femminile perché tutte le discussioni
Sulla concessione di diritti civili anche sulla concessione di diritti politici pensate alla concessione del voto
Tutto il dibattito sulla concessione del voto alle donne è stato dominato dal legame donna religione per cui anche coloro che sostenevano l'emancipazione femminile come Rishear
Erano contrari alla concessione del voto politico perché dicevano le donne sono tutte clericali e reazionaria e quindi dare loro il voto significava aumentare raddoppiare l'influenza di quegli ambienti
Mentre anche ambienti contrari cioè gli ambienti stessi poi dei diciamo dei cattolici erano contrari all'emancipazione femminile anche perché la vedevano sostenute
Sostenuta dalle forze opposte alla Chiesa
In un bel discorso pubblicato da gelido bieche non si trova nelle opere complete di mille mille presi in quest'occasione la difesa del clero e disse il clero merita l'influenza che ha acquistato sullo spirito e la mente delle donne
Perché dice scrive il mille il clero come classe e la sola che si si aprisse il compito di coltivare lo spirito delle donne
La sola ad aver fatto un appello diretto alle loro convinzioni e ai loro principi personali
I preti sono gli uni Ubi gli unici uomini che dimostrano di credere che i pensieri e sentimenti delle donne abbiano delle conseguenze
In campi diversi dalla sfera domestica coloro che mostrano questo rispetto per le donne meritano di avere influenza su di loro e continueranno ad averne anche troppa
Fino a che altri uomini non seguiranno il loro esempio quindi ecco come mille crea accanto diciamo a questa condanna dell'anticlericalismo segue però una sua politica basata sulla richiesta del voto
In anni in cui nel clero negli anticlericali lo volevano secondo Miller la libertà l'esercizio del voto
Era il mezzo migliore per liberarle
Dalla eccessiva influenza delle clero del Trondheim mille riteneva indegno riteneva volgare
Un argomento come questo che consisteva negare il voto a qualcuno perché si riteneva che potesse sbagliarsi nell'esercitarlo
E scrive infatti ogni parte dell'umanità incontra delle possibilità di errore
Ma chi rifiutasse il voto agli altri per paura che possano sbagliare troverebbe validi motivi per togliere questo diritto a tutti tranne che a se stesso
E quindi concludo con questo punto che cioè secondo me il punto d'incontro che avvicinata mille agli atei e persino agli anticlericali
Perché Miller fu poi nella sfera politica sempre vicino quindi agli ambienti emancipazione Istia anticlericali e il suo modo di considerare l'essenza della vera religione Secondo mille l'essenza fondamentale della religione era relativa alla sua influenza sulla nostra vita quindi in questo è e dice esattamente il contrario di quello che ricordava amanti ieri a proposito di Locri cioè per l'occhio a tolleranza si basa proprio su questo che vi sono delle opinioni religiose che non hanno incidenza sulla nostra vita chi crede nella verginità di Maria Nella transustanziazione può essere un buon cittadino
E a osservare le leggi ecco
Però per mille la caratteristica della religione era invece di influire su questo mondo ma in modo particolare cioè
Di imporre la carità verso i nostri simili e fare delle buone azioni il criterio per definire un uomo buono
E questa sosteneva giustamente mille era anche la dottrina fondamentale di coloro che venivano chiamati atei onestà spirito di sacrificio amore verso gli altri
Il desiderio di essere utili in questo mondo costituiva così il punto d'incontro tra coloro la cui religione per quanto soffocata dai dogmi era genuina e coloro che erano genuinamente religiosi senza dogmi
Scontato che sta versante relazione si accorge Brivio che mi sembra badante otto nel senso di sottolineare quello che potrebbe essere un grande tema anche questo compreso nel più grande tema da tolleranza c'è quello della diverso atteggiamento del liberalismo anglosassone nei confronti del religione dispetto al liberalismo invece di matrice continentale questo è veramente un grande spartiacque della storia biologico politica degli ultimi duecento duecentocinquanta anni
Che forse ricevuto finora troppa attenzione troppo poca attenzione soprattutto nell'Europa continentale avendo tutti gli oratori meritoriamente rispettati i tempi sono assegnati siamo in condizioni di fare un piccolo break sono le undici meno venti direi che alle undici meno cinque dovremmo ritornare in modo che poi in un'altra ora terminare i tre le tre relazioni e avere così
Un po'di tempo per un'eventuale auspicabile dibattito quindi adesso interroghiamo insieme a voi di riprendiamo alle undici meno cinque puntuali grazie
L'oratorio
Ricominciamo i nostri lavori
Vale naturalmente anche per questa seconda parte da preghiera agli oratori di attenersi ai venti minuti do la parola sor Mario quaranta il quale parlerà sul tema il problema della tolleranza in Giovanni Marchesini e nel positivismo italiano la parola al professor quaranta grazie
Noi abbiamo fin qui sentito qual è stato il dibattito le posizioni espresse in Francia in Germania in Inghilterra sul problema della tolleranza
Ma quale contributo adatto la cultura italiana questo dibattito a questo problema
Ecco io tratterò appunto un'opera pubblicata nel mille novecento e nove da Giovanni Marchesini l'intolleranza e i suoi presupposti
Che costituisce il contributo più importante
Sì è sul terreno strettamente filosofico sia su quello culturale politico espresso dalla cultura positivistica ottocentesca otto novecentesca nella cultura italiana
Non troviamo nessun altro contributo che abbia lo stesso spessore culturale e la stessa forza innovativa per quanto attiene appunto il problema della tolleranza Giovanni Marchesini è il migliore allievo di Roberto Ardigò ha insegnato a Padova però il tre per quasi un trentennio ha diretto la arrivista più importante di
Che positivistica al la Rivista di Filosofia Scienze affini dal mille ottocento euro e novanta novantotto fino al mille novecento e otto
Ed è e quello che ha tentato di operare un rinnovamento del positivismo di Ardigò della prima generazione
Per dotarlo di quegli strumenti conoscitivi e critici che fossero all'altezza delle nuove esigenze espresse dalla cultura italiana
Della fine dell'ottocento ed i primi del Novecento
Voi sapete che il positivismo è stato un orientamento di pensiero che è stato egemone nella cultura italiana dell'Ottocento
Che non è stato solo una filosofia ma anche ha avuto espressioni nella letteratura nell'arte
Nella Filologia è stato uno stadio della cultura italiana
Che è riuscito a creare delle idee direttrici nel campo etico nel campo politico Editors in cui si è riconosciuta fondamentalmente la generazione post risorgimentale ha creato una effettiva unità culturale del Paese
Ebbene
Nel primo Novecento
Assistiamo
A un tumultuoso processo di modernizzazione della società e della cultura
E
Che si esprime in modo particolare nelle riviste da Leonardo al rinnovamento alla critica di Benedetto Croce alla in molte riviste giovanili fatte da Giovanni paventa in venticinque anni
Ci sono
Anti accademiche buona accademiche
Hanno
Un punto che li accomuna uno politico e uno filosofico
Il punto politico sono contro l'ordine esistente sia che sia con motivazione di destra dire Moggi o di sinistra
Il modernismo il pragmatismo
Il all'idealismo sono tutti orientamenti di pensiero che combattono il positivismo è il grande imputato
Ebbene
In quel momento Marchesini
Nel momento della massima
Criticando ti positivistica
Pubblica questo libro nemmeno ce n'è nove ma già nel mille novecentosette aveva pubblicato tre saggi sullo stesso argomento che poi in parte confluiscono nel libro
Perché
Per un motivo politico e motivo filosofico
Il motivo filosofico è che una delle caratteristiche in cui si riconoscono queste riviste questa nuova generazione anti positivistica
E la rivalutazione
Del religioso
C'è una sforzo da parte del pensiero laico italiano
Di rivalutare la funzione chi esausti cara e del religioso
Cercando di elaborare un nuovo tipo un autonomo tipo dir religiosità interiore individualistica liberale appunto non subordinata la disciplina Chiesa Aspica e perciò anti gesuitica
Si tenta di legittimare la religione come fatto pratico
C'è un'opera che viene pubblicata tradotta in italiano nel mille novecento e quattro
Di William Jennings il pragmatismo americano che si chiama le varie forme dell'esperienza religiosa che ha avuto un boom editoriale e che è stato utilizzato tutti questi orientamenti di pensiero proprio per la tesi che sostiene sulla funzione della religione
E tutto questo in polemica con il positivismo che considerava in fondo i fatti religiosi come fatti patologici
Da affidare lo psichiatra
Sul piano politico
Nella in questo periodo
Avviene
Un fenomeno che preoccupa molto
I positivisti
I liberal positivisti
Ed è il fenomeno del modernismo e l'atteggiamento che assume la chiesa di condanna dei modernisti
Di condanna di quel movimento che voleva prendere atto di alcuni
Principi fondamentali della modernità e farli propri
La chiesa lo condanna
Esercita una intolleranza nei confronti di questo tentativo di ammodernamento culturale
Dell'élite liberal cattolica
Perciò Marchesini
Ritiene che l'intolleranza religiosa sia la più pericoloso in questo momento
Proprio perché è in un momento in cui l'Italia
Sta passando dalla fase
Della direzione delle littori dare Kiko borghese alla fase della politica di massa che sarà sancita nel mille novecentotredici per cui la Chiesa si appresta ad assolvere un ruolo importantissimo nella vita politica italiana
Proprio per il consenso che essa esercita sulle masse contadine Switched interventi urbani e rurali
Perché ha una chiesa intollerante in
Può costituire un elemento di instabilità pericolosa
Perciò Marchesi qui sostiene la tesi che
La più pericolosa forma di intolleranza e quella religiosa
Ma che cos'è la tolleranza
Ma che si sia di fatto alla grande tradizione illuministica che è stata delineate in tutti i suoi aspetti questo tra ieri e oggi ed accoglibili non mente però dice una cosa nuova
L'intolleranza e la tolleranza non è solo un fatto politico non è un obiettivo politico
Ma è un fatto antropologico
Sono due sentimenti fondamentali nell'uomo e crea e delinea proprio una specie di carattere Lucia una teoria della personalità
Cosa vuol dire questo vuol dire circondi intolleranza e la tolleranza avremo a che fare continuamente perché la tollerante atteggiamento tollerante intollerante costitutivo dell'uomo
Per cui la tolleranza non è un fatto in assoluto positivo può essere negativo nel momento in cui l'Inter il tollerante
Ha un atteggiamento di soggezione
Nella società e perciò accetta la violenza dell'altro
Un elemento negativo così la tolleranza può avere alcuni aspetti positivi di difesa intransigente di certi valori eccetera eccetera
Inoltre dice Marchesi siamo in una società che è cambiata
Completamente la società italiana una società permanentemente instabile nel momento in cui c'è questa grande critica del positivismo cioè della stabilisce mente culturale italiano di allora
C'è un tasso di intolleranza nella società civile
Oltre che nella vita individuale
Che deve essere controllato dobbiamo predisporre gli strumenti
Culturali istituzionali perché questo tasso di intolleranza che è un elemento permanente nella società sia controllato
Non prevalga
E qui fa la sua grande battaglia culturale e politica
In vista di questo obiettivo
Ma quali sono gli strumenti fondamentali di cui disponiamo per sconfiggere intolleranza
Per Marchesini sono due
Lasci Enza la razionalità scientifica e la scuola
La Scienza perché ci fornisce delle conoscenze charter
Valide controllabili sul piano sperimentali sperimentale a ballate
Dall'una tradizione illustre che dare Galileo ha sempre conosciuto un progressivo sviluppo
E la scuola che facendo proprio la come asse culturale la Scienza
Consente
Di introiettare di inculcare nelle venti regioni
Un razionalità scientifica che superiore alla fede religiosa perché riesce a spiegare anche le ragioni della fede
Mentre la fede e contro le ragioni del sapere cioè della scienza
E qui la seconda parte in una scuola parte di questo libro che duecentosettanta pagine
Mette in campo un apparato argomentativo straordinariamente sottile
Per dimostrarmi per far vedere tutti gli argomenti logici politici etici pedagogici chiusa sia
Line l'intolleranza sia la tolleranza bisogna fare una grande ma taglia culturale
Affrontare direttamente questo problema perché è un problema di educazione della nuova generazione è un problema che garantisce se risolto bene la stabilità cioè garantisce una instabilità citabile
Non mette in discussione insomma le grandi conquiste che l'Italia posto risorgimentale ha realizzato
Egli affronta ad esempio il problema dei rapporti oggi allora all'attenzione degli studiosi dei rapporti tra scienza e morale
Ed egli vede che la scienza può assolvere un grande compito
Non soltanto perché da un fondamento i valori morali tanto è vero che parla della storia della scienza come storia morale come storia cioè degli sforzi che gli uomini hanno compiuto contro i pregiudizi
Contro gli errori contro gli equivoci per raggiungere la verità
E la chiesa
Il direi la personalità religiosa
Tenta di interpretarla di vedere quali sono i meccanismi psicologici che presiedono alla
All'intolleranza religiosa che ha delle sue motivazioni profonde
Delle sue ragioni
Che vanno criticate spassionatamente che vanno affrontate perché ormai sono diventate un fatto socialmente rilevante
Alla scienza noi chiediamo la soluzione del problema della tolleranza
Ebbene
Questa questo libro
Non ha avuto un'efficacia nella cultura italiana e nel dibattito politico
è stato aperto il dibattito alcuni anni successivamente è stato ricordato qui di intervento di Croce di Luzzati
Ma gli studiosi
Interrogano perché
Questo che è un libro rilevante riconosciuto tale da amici e nemici non ho avuto quel peso che Marchesini stesso sì riteneva di avere
Ebbene
La ragione secondo me
Sta nel fatto
Che
Questa fiducia che la scienza e la scuola insieme la scuola potessero sconfiggere l'intolleranza è fallita
Anzi
L'ha proprio dove c'è stato il maggior sviluppo della scienza e la scolarizzazione più diffusa Germania Russia
Abbiamo avuto le forme di intolleranza totalitaria più radicali
Per non parlare dell'Italia col fascismo
Così è avvenuto
Così è sfuggito a Marchesini
Che peraltro aveva capito che c'era un movimentismo culturale e una
è una grande rivoluzione diciamo così culturale
E sociale e politica
Ho pochi minuti e perciò vi dico solo la tesi
E rimando agli atti le argomentazioni che sulla base di questa tesi
E avvenuto
Il processo è esattamente il contrario a quello previsto da Marchesi
E a valle è avvenuto cioè non la tolleranza dello società civile perché ormai ha un valore accettato sull'accettato dai più mai avvenuto una intolleranza nella società civile
Che si è concretata sul piano istituzionale
Da uno stato intollerante Ina del terzo
Marchesini vive drammaticamente
Il dilemma dei liberali di quel momento
I quali vedo che ci sono forze intolleranti che fanno dell'intolleranza alla base della loro
Iniziativa politica nella società
Poco allo Stato
Come colui che con la forza Poli stabilire le condizioni di tolleranza
La società cambia lo capire il vecchio ma fermo Pantaleoni che anche il
Alla fine della sua
Lunga attività dice ma come cioè il CIPE stanno nascendo i cartelli i gruppi monopolistici lo Stato deve intervenire con la violenza per ristabilire il mercato
è un analogo problema
Non si vede che i gruppi che stanno venendo su che stanno nascendo
Sono in lotta per la conquista dello Stato vogliono diventare politica
Per cui invocando l'intervento dello Stato trascinandolo nella disputa lo state costretto a farsi da istanza etica universale come era teorizzato
Da il positivismo liberale
A istanza politica di parte
E nel momento in cui questi gruppi conquistano il potere l'intolleranza diventa una ideologia di Stato perché lo Stato acquisisce i caratteri dei gruppi dei movimenti che lo hanno conquistato
Ecco cosa via
Avvengono avviene che l'intolleranza di
In un momento di passaggio dallo Stato liberale
Ci sono le grandi progettazioni di destra e della sinistra unificate entrambe
Da un punto dall'intolleranza ci crea il nemico del popolo si crea l'ebreo eccetera eccetera
è avvenuto esattamente una progettazione politiche ideologica opposta a quella che è stata ipotizzata da Marchesi e da quei positivisti liberali alcuni dei quali Marchesini stesso non accetteranno il fascismo
Io ho trovato nell'archivio disegni di di stato di Pato appunto una velina della Polizia di Padova in cui dice bisogna Montreux la Marchesini perché
Perché perché Marchesini dopo di allora nel giro di più di dieci anni scrive cinque opere notevoli non scriverà più nessun'opera di pareri livello teorizza era come pedagogista
La libertà la necessità di avere una di quote educazione liberale ENI sui libri di pedagogia che sono fatti rifugi sicuri ci sarà sempre un capitolo per la tolleranza
Ecco perché eri importanti ritorna secondo me quest'unico tentativo serio di dare un fondamento filosofico rigoroso il problema della tolleranza perché noi ci troviamo di fronte
Oggi a vivere un momento di passaggio
E sappiamo adesso almeno una cosa ed è sintomatico appunto questo convegno che l'eclissi della tolleranza storicamente si è portato conosce le crisi della libertà e l'eclissi della democrazia per questo oggi bisogna ritornare a rivedere il Pessotto per orientarci me
In quest'Italia di oggi
Siamo professor quaranta per questo suo appassionati interventi quali però ci ricorda tra l'altro come le buone intenzioni nel campo della tolleranza come molti altri le buone intenzioni
Sono impari alla bisogna quando si scontrano contro dei mutamenti sociali come quello fu senz'altro quello tra il l'Otto e il Novecento che accade nella società italiana che appunto nel passaggio da una società di vita cittadinanza perse l'ancoraggio alla dimensione della tolleranza che invece lite risorgimentali liberali avevano assicurato
Do ora la parola al professor Gaetano Pecora dell'università di Benevento il quale Cittadellarte ma la tolleranza nella società liberale capitalistica però al professor
Grazie
Come abbiamo visto le ragioni in che militano a favore della tolleranza sono molteplici ma io in questa sede vorrei considerarne soltanto due
La prima è quella di chi argomenta così
La verità esiste ma né io né il mio interlocutore la possediamo
E però se discutiamo e correggiamo reciprocamente i nostri errori beh allora possiamo sperare di avvicinarci ad essa
Il che naturalmente comporta il dovere di intendere gli altri
E di trarre giovamento dalle loro critiche come ogni dovere anche questo impone un sacrificio
E peraltro il sacrificio più oneroso che possono capitare di sostenere cioè quello di lasciar frugare nel tesoro delle proprie certezze
Di permettere che il prossimo loro visti e rovistando lo scopra che loro quello che noi credevamo essere Oro in realtà è soltanto metallo laccato
Ecco questo è l'atteggiamento nobile e generoso
Mai troppo Nobile e generoso
Per compiacere le attitudini della folla perché noi dobbiamo chiederci
Ma quanti veramente sono disposti ad aprire lo scrigno delle loro ricchezze quanti veramente sanno rendersi trasparenti agli altri perché gli altri li guardino dentro e magari mettono tutto a soqquadro
Ecco secondo me qui e il limite di siffatta tolleranza nell'ignorare l'indole dei popoli certo come no un
Vivere senza credenze dogmatico comunque interiorizzate come tali
Ma un uomo un gruppo di uomini non le moltitudini
Le moltitudini per loro natura hanno bisogno dell'assoluto e del cesto come dell'aria che respirano
E questo vale anche per le moltitudini
Percorse dalla temperie della secolarizzazione
Perché certo la secolarizzazione scuote i dogmi delle religioni rivelate spesso poi precipita nella voragini oscura delle cose superate dal tempo
Però attenzione perché qui ad inabissarsi sono soltanto alcuni dopo appunto di dogmi che costellano le religioni tradizionali ma non le credenze dogmatiche in quanto tali
Le credenze dogmatiche badate sto citando Tocqueville
Cioè colui che quasi con intimo turbamento dieci frolla natura della secolarizzazione e che come pochi ne pavento gli effetti macché mai tuttavia riconobbe alla secolarizzazione
Come dire la forza di soffocare l'hanno un sito di assoluto che sale dagli uomini riuniti in società ebbene diceva Popper il le credenze dogmatiche sono più o meno numerose secondo i tempi nascono in modi diversi e possono cambiare di forma e di contenuto
Ma non si può far sì che non esistano
Ossia che non esistano opinioni che gli uomini accettino sulla fiducia e senza discutere se ognuno si mettesse personalmente a costruirsi tutte le proprie opinioni e a ricercare la verità facendosi strada da solo
E probabile che mai molte persone si sarebbero riunite in una credenza comune quinto con il quale anticipo un tema caro da altri studiosi nel Novecento ebbene continuato per il è facile accorgersi
Che non c'è società che possono sussistere senza credenze simili giacché senza credenze comuni non c'è azione comune e senza azione comune esistono sì gli uomini ma non un corpo sociale
Fin qui ti ho capito
E dunque tornando a noi se c'è un corpo sociale
Riprende l'espressione intoccabili fin che c'è un corpo sociale cioè finché questo non precipiti nel baratro della disgregazione anarchica finché c'è un corpo sociale compreso dunque quello secolarizzato beh noi abbiamo il diritto di chiederci ma allora qual è questa credenza comune
Qual è questo importante non esclusivo ma importante fattore di coesione insomma qual è l'assoluto che cementa i legami sociali tra gli uomini che consente Alessi di vivere in un corpo sociale
Qual è l'assoluto e soprattutto
Posto che esista
Come si concilia l'assoluto con la tolleranza
E dopotutto chi crede nella bontà assoluta dei suoi valori è assolutamente intollerante verso chi glieli contesta
Quindi da un lato le collettività liberali come ogni collettività necessitano
Delle credenze comuni dell'assoluto che ripeto e uno ma non l'unico fattore di coesione d'altro lato si fatto assoluto rischia di renderle intolleranti
E quindi poco disposti assecondare i meccanismi giuridici liberali quei meccanismi che tra l'altro istituzionalizzando il dissenso e istituzionalizzando il dissenso postulano guarda caso proprio la tolleranza
Insomma per farla breve
Se c'è l'assoluto cioè il collante della società uno dei collanti della Società rischia di far difetto la tolleranza e per converso se c'è la tolleranza rischia di mancare l'assoluto
Messo così il problema pare insolubile
A meno che a meno che non soccorre un principio che pure viene vissuto come un assoluto
Che pure c'è partecipi della consistenza del dogma della fede o della verità religiosa chiamatela come volete ma che del dogma della fede o delle verità religiose tradizionali rifiuta le frenesie della prevaricazione rifiuta le asprezze dell'intolleranza
Dell'intolleranza giuridica perché questo è il punto
Una cosa è l'intolleranza giuridica è altra cosa è l'intolleranza intellettuale sì che sta bene dire che le collettività liberali in quanto collettività
Sono intolleranti e non sono disposti a discutere i principi primi le credenze e quindi sono intollerante non possono atteggiarsi altrimenti purché si faccia una precisazione però
Purché si precisi che fatta salva beninteso la repressione della rivolta armata di intolleranza intellettuale si tratta
E che l'intolleranza intellettuale non calpesta fatto i valori del liberalismo perché il principio liberale della tolleranza
è un dovere giuridico non necessariamente e non sempre un obbligo morale o intellettuale cioè non è vero che liberali sia un uomo le convincimenti Fiacchi sicuri che comunque non è un uomo pronto a cedere
Alle argomentazioni dei suoi interlocutori
Perché come i suoi interlocutori che so come il cattolico più ostinatamente integralista anche illiberale tutti una precisa visione del bene e del vero
E proprio come il cattolico anche liberale non è disposto a compromettere sul piano intellettuale il suo vero il suo bene con il vero e il bene degli altri
Perché perché quello che vede bene per gli altri può non essere tale per lui può apparirgli come l'errore il male e con l'errore il male l'uomo moralmente integro non deve transigere mai
Ecco di qui l'intransigenza intellettuale
Ma dall'intransigenza intellettuali liberale non deriva l'intolleranza giuridica perché non accetterà mai che la sua verità posso diventare una causa di restrizione dell'altro indipendenza e perciò io non siano che era mai il diritto di imporre nulla
Fosse pure il bene più prezioso di questo mondo e che non si arroga il diritto d'imporlo agli altri a suon di cazzotti di randellate
Difende questo sì l'inflessibilità
L'intransigenza o se più piace chiamarla così l'intolleranza intellettuale ma respinge l'intolleranza giuridica
E respinge l'intolleranza giuridica non perché le idee altrui siano indifferenti dopotutto se gli fossero indifferenti non tarderà ebbe a compromettersi con esse
Specie poi ove visse a trarne qualche beneficio di carattere materiale non respinge l'intolleranza giuridica perché egli non riconosce a nessuno nemmeno a se stesso
Il diritto di imporre la virtù e la felicità con la legge e la forza delle armi
Nell'ottica Lida nel contesto libera e la virtù è veramente tale se nasce dallo sforzo penoso consapevole che ciascuno compie per perseguirla
Imposta con le baionette
Abbrutisce e per verte la dignità dei singoli
La dignità dei singoli ecco e da qui che origina questo come dire questo secondo modo di concepire la tolleranza
Dalla nasce da qui dalla sollecitudine per la dignità morale dell'altrui persona quindi non dall'indifferenza e neppure dalla disponibilità a rivedere le proprie certezze
Le proprie credenze e come sappiamo non rientra tra le prerogative del grande numero no nasce dal convincimento profondo
Dalla credenza che in ognuno che in ciascuno di noi c'è qualcosa di irraggiungibile ed inviolabile che questo qualcosa di irraggiungibile ed inviolabile e quello che un tempo si sarebbe detto il sacrario della sua per la sua coscienza morale ecco
In questo senso la tolleranza e il sigillo per così dire di un compiuto sistema morale di un ci siamo nani che come vedremo subito percorre alimenta le nostre istituzioni giuridica
E che senza così senza nemmeno troppo sforzo di immaginazione possiamo chiamare il sistema dell'individualismo etico individualismo appunto perché pone l'individuo al centro la sua attenzione
Etico perché riconosce che l'individuo è sacro e riprendo di proposito un termine forte mutuato da linguaggio religioso riconosce che l'individuo è Sato e che quindi va rispettato sempre
Anche quando e soprattutto quando dissente dalle nostre opinioni
Da qui il diritto al dissenso da qui l'istituzionalizzazione del dissenso e badate che il dissenso e la vera e propria chiave di volta della democrazia liberale
Se non partiamo dal dissenso non capiremo il perché e il per come di tutte le altre libertà che caratterizzano le nostre costituzioni
Io posso dissentire se c'è la libertà di voto se posso organizzarmi se posso associarmi con quelli che la pensano come me quindi il dissenso richiamai libertà politica
Ma a loro volta e libertà politiche ricchi inviano agli istituti rappresentativi perché scusatemi se dissenso ad essere e io non debbo poterlo bisbigliare in clandestinità no debbo poterlo proclamare a voce alta in uno dei luoghi più alti possibili appunto in Parlamento
Quindi il dissenso rinvia le libertà politiche le libertà politiche rimandano agli istituti rappresentativi e istituti rappresentative libertà politiche assicurare libertà individuale
E pensate ex facciamo il ragionamento posso pensiamo ad un Paese in cui non si riconosce il diritto al dissenso lì bisogna stroncare sul nascere di dissenziente prima che questo diventi pericoloso
E come lo si stronca sul nascere come si stabilisce se chi è in odore di ieri sia interamente un eretico ma insinuandosi nella sua abitazione
Per esempio per vedere cosa scrive quindi bisogna sbirciare nella sua corrispondenza e a chi scrive bisogna leggere i suoi libri quindi vedete bisogna leggere per stroncare il dissenso
Bisogna lede il principio della segretezza della corrispondenza il principio della inviolabilità del domicilio e tutte le altre garanzie che tutela no che salvaguardano
La nostra privacy
Dove io posso dissentire evidentemente tali diritti personali non hanno ragione d'essere calpestati
Quindi istituti rappresentativi libertà politiche e diritti personali nascono da libero dissenso
Il dissenso la regola del dissenso non è come pure si va dicendo un espediente tecnico una regola malamente formali priva di ogni contenuto no qui c'è il contenuto e voglio fece questa regola palpita di un contenuto morale è la traduzione in formule giuridiche del valore della tolleranza
La quale tolleranza a sua volta suggella il sistema morale che nonostante tutto non sale tutte le sue brutture tutte le sue manchevolezze suggella il sistema morale che nonostante tutto percorre le nostre società individualismo etico e proprio perché questo sistema morale percorre le nostre società poco perché malgrado tutto ci sono ancora delle credenze comuni proprio per questo la regola del dissenso può funzionare ed operare
Sono qui ci troviamo dinanzi ad una catena i cui anelli sono strettamente legati fra di loro
Il liberalismo richiama tra l'altro la tolleranza la tolleranza rinvia al dissenso e a tutte le libertà che vi sono correlate e il dissenso lungi dal risolversi in un espediente meramente tecnico
Rimanda all'idea dico meglio rimanda alla credenza che la coscienza individuale in sé come qualcosa di divino che la rende invalicabile l'insopprimibile
Ma come
Ma come si potrebbe obiettare come fai a parlare di coscienza inviolabili in una società che registro morto ammazzato al giorno e saremmo già fortunati
Una società che pratica l'apporto che ha che domani ammetterà l'eutanasia forse che impara Silvia Botti omicidi non sono altrettante forme di sterminio della vite individuali
E allora quale insopprimibili ITA
O forse che un Tana sia abortì omicidi sono lo scotto del progresso il prezzo che al progresso bisogna pagare
E ma se questo è il progresso severamente come scriveva Del Noce il progresso tecnico non si è accompagnato con un adeguato rispetto per l'uomo
E che cosa e si chiedeva Del Noce l'assenza di rispetto se non la violenza se quindi poi alla fin fine il progresso è fonte di violenza su un uomo beh tanto vale ritornare se fosse possibile alle comunità del passato
Certo materialmente meno ricche ma per lo meno timorato di Dio e moralmente sana
Con rispetto ma anche con molta franchezza io debbo dirvi che questo obiezione non mi convince affatto e anzi ho l'impressione che chi la formula dimentichi che le comunità del passato sono stati incomparabilmente più brutali e violente iguana non sia le società dei giorni nostri
Si discute tanto di Medioevo oggi nei giorni non so se ne discute tanto ecco io non sono specialista ma c'è un dato che mi permetto che mi ha colpito è che mi permetto di sottoporre alla vostra attenzione
Mai come nel Medioevo badate l'Unione Sociale fu suggellata da dire Benedetto Dalla Chiesa
Eppure nel tredicesimo secolo ad Oxford il numero degli omicidi in proporzione alla popolazione era da quattro a sette volte più elevato di quando non faccio registrare le metropoli statunitensi dei giorni nostri
E sia detto a bassa voce così per non provocare per non irritare memorie veneranda sapere tra le file di chi veniva reclutato il maggior numero di criminale
Tra i fiera il clero
Un accusato su quattro veniva da lì
Altro che devozione
Altro che spirito di comunità
Altro delitto efferato che oggi provoca indignazione l'infanticidio ebbene si dimentica che nel passato l'infanticidio è stato una pratica ricorrente di correntisti mai faccio un passo in avanti nel mille settecentottanta sub a Parigi
Su ventuno mila neonati
Diciannove mila diciannove mila Mario morivano per abbandono per fame o per i maltrattamenti subiti da chi avrebbe dovuto prendersene cura
Intendiamoci bene
Questo è per me è un punto di fondamentale importanza io nonno sto accreditando l'Occidente come l'alfa e l'omega della sapienza politica questo Occidente come l'alfa e l'omega della sapienza politica sono tanti
Troppi e troppo gravi i suoi difetti per poterlo seriamente pensare e d'altronde il solo pensarlo il solo pensare a società che nella loro perfezione
Con comiche contino da vicino con la città divina il solo pensare queste cosa che ripugna la mentalità liberale
Per la quale mentalità e la storia non conosce mete ultime
Ne ordini chiusi conclusi che più non abbisognano di modifiche o di perfezionamenti no la storia per i liberali un perfetto superamenti un continuo divenire guai al Paradiso interno questo se possibile edificabili perché lì si muore vede la peggiore delle morti
Della Morte per noia le denunce classico liberale in un campo Von Humboldt né Costanzo né Tocqueville né Croce Nenad e Croce classico liberale che abbia celebrato la quiete fosse pure la quiete che derivi dalla perfezione
E io potrei a testimonianza di ciò ricordare l'uno o l'altro degli Autori citati per appunto per non tediarvi con argomenti molto noti mi prendo la libertà io di leggi e di un racconto piccolo piccolo ma è un racconto che nella sua breve semplicità veramente può essere assunto come la quintessenza stilizzata
Della concezione liberale della vita e nel mondo
E già il titolo è significativo il Paradiso imperfetto
Nacque immaginato un uomo che notte d'inverno si abbandoni ai suoi pensieri vicino al focolare è vero disse malinconicamente l'uomo senza allontanare lo sguardo dalle fiamme che avevano nel cammino è vero in paradiso ci sono amici musica alcuni libri
Belle donne belle donne lo suo giungendo io peccato però peccato che dal cielo
In giro non si veda
Questa aspirazione a superarsi in un altro contesto e forse con un altro significato sarebbe detto questa aspirazione a dare l'assalto al cielo qui può essere assunto come l'aspirazione
Tipicamente liberale
Quindi sta bene non accreditare l'Occidente come il paradiso in terra è vero è verissimo ad una condizione però a condizione di non dimenticare che se il paradiso in terra non esiste è pure vero che l'interno è fatto di vari gironi
E che non tutti sono terribili allo stesso modo
Si potrebbe pensare che il girone dei lussuriosi sia meno terribile il girone di Simoni Anci
E quindi se è un errore grave
Come dire indulgere all'amplificazione
Apologetica nei loro confronti nei confronti di questi gironi sia un errore grave perché sempre di gironi infernali stiamo parlando è un errore immensamente più grave confonderli tutti in un'unica indiscriminata condanna condanna si
Purché giusta
E già che è una delle possibili accezioni della giustizia e dare a ciascuno il suo beh allora occorre dosare graduare tali condanne perciò non dimenticare mai
Che i mali del passato per nostra fortuna sono incombe sono minori di quelli che affliggono e Società del presente
E badate c'è una riprova
Di solito la durezza della condanna e inversamente proporzionale alla gravità del Mali che si denuncia cioè più un male declina e più quello che resta di esso
Colpisce sgradevolmente la nostra sensibilità anche qui Tocqueville ha colto nel segno quando diceva il male sopportato pazientemente con inevitabile diviene intollerabile non appena concepiamo l'idea di liberarci quindi non è che ieri non si praticasse l'omicidio l'infanticidio lo abbiamo visto
E che ieri omicidio l'infanticidio non provocavano scandalo non suscitano l'indignazione non suscitano l'indignazione perché erano la regola
Perché erano avvertiti quasi come un fenomeno naturale che c'era e non poteva non esserci e non esserci se oggi provoca scandalo giustamente provoca indignazione
E perché c'è stato un affinamento della nostra sensibilità morale e questo affinamenti andato di pari passo con un fatto cioè che quella regola si convertì dire eccezione
Cioè col fatto che i da quei mali abbiamo cominciato a liberarci e proprio perché abbiamo cominciato badate solo cominciato a liberarci di quei mali noi denunciamo il male residuo con tanta generosa veemenza
Da questo punto di vista non è un paradosso ma da questo punto di vista l'indignazione
Proprio perché così vibrata l'indignazione che ispira le pagine dei critici dell'Occidente però perché così di bravata può essere assunto come un ulteriore inopinato argomento a favore della superiorità dell'Occidente
Una sobrietà io qui concludo ancora qualche minuto credo
Un minuto va benissimo una settorialità pongo raccolgono i fili del mio che la mia conversazione testimoniata dai dispositivi che l'Occidente
Ha escogitato per proteggere i singoli per garantire l'inviolabilità delle loro coscienze questi dispositivi sono le regole della democrazia liberale
Il dissenso che tali regole istituzionalizza no dal quale derivano tutte libertà il dissenso muove dal presupposto nuove dalla credenza
Che l'uomo è sa se queste regole funzionano che finché funzionano non sappiamo fino a quando ma finché funzionano e segno dunque che le nostre collettività malgrado tutto
Sono ancora percorse da credenze comune se vogliamo da una credenza comune precisamente da quella credenza che scolpisce il principio della sacralità dell'individuo
La sacralità dell'individuo quindi non ha senso discorre di democrazia agli ostica come usa fare certo integralismo cattolico non tutto il pensiero cattolico ma certo integralismo sicuramente sì
Così come non ha senso rimproverare alla cultura liberale l'indifferenza e lo scettico distacco dei valori morali certa chi lo nega il pensiero liberale non è dogmatico
Ma rifiutare il dogmatismo non significa non credere
La fede nella libertà perdonatemi è una fede
Semplicemente e non mi pare cosa da poco è una sede che non ammazza
Ed è una sede che non ammazza perché una fede che comanda di rispettare non necessariamente la fede degli altri è una fede che non ammazza perché una sede che comanda di rispettare gli altri qualunque sia la loro fede
Al cospetto di tante fedi di sorgenti che sono divorati dal furore della persecuzione al cospetto di fedi così fatte
Io credo che la tolleranza liberale sia veramente un bene raro e prezioso troppo raro e prezioso per consentire che altri se ne dimentichino mi ringrazia
Relazionale versate farà sollevato
Se posso dire anche forse dietro il tavolo una serie di problemi molto molto molto grossi insomma giustissima se poi se mi è consentito una brevissima osservazione personale giustissima sacrosanta la differenza
Tra la tolleranza giuridica che proprio c'è da liberali e la tolleranza invece appunto non giuridica culturale insomma che invece non non esiste non è del liberalismo tra i liberali hanno dei valori credono fermamente hanno delle fedi e cioè il problema nasce dalle situazioni di conflitto che possono darsi e sempre più frequentemente nelle nostre situazioni sociali si danno che possono essere assunti nel punto grande quesito
Si deve essere tolleranti con gli intolleranti c'è per esprimermi con un'altra domanda di fronte a anzi situazioni di protezioni giuridica delle minoranze per esempio che si colorano di intolleranza di fronte all'uso intollerante di istituti giuridici della tolleranza mi riferisco ad esempio a cose come lo chador nelle scuole oppure tutta la tematica della correttezza politica negli istituti nelle nelle società americana che appunto è fatta chiedendo la protezione giuridica del dissenso ma che però poi conduce a forme di spaventosa intolleranza giuridica e culturale e allora di fronte a queste situazioni di conflitto così ingarbugliate questa distinzione scolpite in modo così condivisibile e netta tra la tolleranza giuridica e la non tolleranza dei valori diventa più comunque se c'è motivo appunto di discutere ampiamente e tesa di farlo poi nel dibattito che ci auguriamo possa esserci
Do la parola al professor Paolo Rossi dell'università di Firenze per l'ultima relazione di questa mattinata dedicata al tema la tolleranza e la scienza
Io vorrei partire da una
Kamo constatazione di fatto ma una cosa abbastanza banale
La scienza c'è stata da sempre lo scienziato è una cosa recente presenziato ama molto più di trecento anni
Cioè se ne prendiamo nei livelli alti della società la civiltà medievale o quella rinascimentale troviamo filosofi santi monaci artigiani umanisti manchi
Non troviamo scienziate licenziati cominciamo a trovarli nel senso moderno del termine
Più o meno nel Primo metà del Seicento
Questo gruppo sociale emergente che quello che dà vita a quella catena di personaggi che sono poi gli scienziati di oggi
Non si limitano a inventare cose ora utilizzare macchine o a costruire macchine o a conoscere il mondo elaborare teoremi
Ma propongo una lassità dei valori escono sapevo in mente ripropongono
Che sono valori abbastanza diversi da quelli delle figure che vi ho elencato prima
Per esempio diversi dalla santità che il valore del Monaco
O dalla immortalità letteraria che è il valore dell'umanista conto o dall'autocompiacimento per la propria eccezionale personalità
Che è il valore che propone il Marco insieme alla trasformazione della natura
Ecco se uno si domanda dove nascono siamo dove nasce questa figura
Bisogna ai comincerà constatare una cosa nasce in luoghi diversi da quelli tradizionali
Nasce anche nelle università ma certamente non nelle università
E nasce nascono in luoghi che vogliono essere luoghi di tolleranza cioè luoghi
In qualche modo protetti dalle intolleranze dal sangue e dalla violenza dalle ingiurie dalla guerra civile che sono presenti nella società
Sono luoghi nei quali si discute argomentando
Io come tutti gli storici amo i testi quindi qualche brevissima citazione nonostante il tempio prego il tempo breve la farò
Nel mille seicentoquarantacinque c'è un matematico inglese che scrive quando abitavo a Londra in un periodo in cui a causa della guerra civile i corsi erano interrotti ad Oxford Cambridge
Ebbi occasione di fare la conoscenza di varie persone che si occupavano di filosofia naturale sperimentale
Dicevo che si è chiamato filosofia nuova o filosofia sperimentale
Da i nostri discorsi avevamo escluso la teologia e la politica
E il nostro interesse si volgeva alla fisica all'anatomia alla geometria all'astrologia la chimica la meccanica agli esperimenti naturale
Le spiacerebbe da quel giovanotto che sta parlando così affannosamente stare zitto perché io essendo un vecchio professore ho sempre parlato coi ragazzi che stavano zitti perché se poi uno parla corso facile parlare dei devo
Quindi in un periodo di guerre civili questi uomini trovano luoghi di incontro
E questi luoghi d'incontro in questi luoghi di incontro si svolge un tipo di conversazione
Che è diverso da quello della lectio medievale
è diverso da quello della disputarsi o medievale assomiglia molto a una conversazione civile una protezione civile che ci può far venir richiamare in mente quella degli umanisti
Vi faccio due soli esempi
C'è un testo di Francis Bacon o o battono il Lord Cancelliere d'Inghilterra dice
Arriva a questo sapiente che deve esporre le cose nuove
Non parla da una tribù uno da una cattedra ma si intrattiene familiarmente con gli astanti
Il secondo esempio prego da un altro grande filosofo che averne De Castro Cartesio
C'è un testo si chiama la recherche della verità io ricerche la verità dovevo grosso dice
La la nostra conversazione si svolgerà con me nello stile delle oneste conversazioni dove ciascuno manifesta familiarmente agli amici ciò che ha di meglio nel suo pensiero uno prende il dialogo di Galileo Galilei e trova fra i tre personaggi questo stesso stile di conversazione
Emerge una specie di
Atteggiamento comune che accomuna questi cosiddetti padri fondatori
Della scienza moderna se dovessi riassumere in un modo veramente scheletrico direi per accedere alla verità
A quella verità che cita la scienza non è necessario disprezzare la parte solo umana dalla natura umana il che vuol dire che in una certa misura il metodo scientifico ci rende eguali
Nel senso che conoscendo certe regole possiamo arrivare i tutti a certe verità e anzi ci sono questa fa parte della polemica secentesca contro la tradizione in fondo meno si sa e meglio è perché la filosofia degli scolastici sia un po'
Avvelenato la testa
Comunque questi procedimenti per arrivare alla verità non sono complicati cioè nel senso che non assomigliano affatto ad una iniziazione mistica
Non assomigliano alla illuminazione del tipo di quella che sia nella si può vedere nella religione
Ma sono come dice Cartesio tante volte procedimenti modesti semplici umili c'è bastano basta alla normale natura umana per arrivare alla verità
Vi leggo solo qualche frase qualche riga
Ci sono delle persone in cui le verità non risultano evidenti dice De Castro ciò non dipende dal fatto che la facoltà di conoscere chi è in alcuni uomini
Si estenda di più di quella che è comunemente in tutti gli uomini dipende solo dai pregiudizi acquisiti nell'infanzia c'è l'inizio del discorso sul metodo famoso va sempre
Che dice il buonsenso
E la cosa al mondo meglio ripartita cioè la facoltà di distinguere le proposizioni vere dalle false nel in campo scientifico e uguale per natura in tutti gli uomini la ragione e tutta intera in ciascuno
La differenza delle opinioni non dipende dal fatto che alcuni sono più ragionevoli ed altre meno ma dal fatto che si seguono vie diverse
Su questo concordano tutti opposto è un teologo così lontano così diverso da Cartesio
La ragione nell'uomo non è meno naturale della passione e della medesima intorno
Nel senso che era il grande quello che teneva i rapporti tra tutti questi grande
Disse una volta e scrisse una volta un uomo non può fare nulla che un altro uomo non posso egualmente fare e ciascun uomo contiene in sé tutto ciò che è necessario per filosofare e per ragionare di qualunque cosa e Spinoza in forma diversa
Dice la stessa cosa
Questo è solo l'indicazione di diciamo del dei dei modi pubblicazione oltremodo scheletrica dei modi in cui si affaccia questa
Grande cosa che la scienza moderna
Sorridere di qualche cosa che riguarda
La sua struttura diciamo il suo modo di essere
Mentre vorrei cominciare anche qui con una cosa molto banale
Se uno studente si laurea in Filosofia
Non può pensare di laurearsi pedofilia senza aver letto qualche Classico possibilmente molti ma senza aver letto Platone o Cartesio Kant
Lo stesso avviene se si vuole avere il
Cioè nessuno si colora villette re senza aver letto o danze Orio sto OSCE spero tutti insieme
Invece ci sembra ovvio sembrò che ciascuno di noi ed è ovvio
Che un ragazzo si può salvare in biologia senza aver mai letto Dardenne e possa diventare un buon biologo senza aver mai l'epoca
E lo stesso avviene nel caso della fisica nessuno suo vecchio ci sono gli studenti i figli e che leggono Newton ma fanno qualche cosa di in più voglio dire che non è richiesto
Sono migliori fisici quelli che hanno letto direttamente di tutto per difficile dirlo voglio dire un problema probabilmente insolubile
Di fatto gli studenti che vanno a studiare materie scientifiche
Leggono soltanto pagine che sono state scritte solo per loro
Cioè si preparano sui manuale manuali
Hanno una una caratterizzazione forte rispetto ai liberi quelli delle discipline chiamiamole così umanistiche per semplificare
Manuali non parlano di problemi da risolvere in genere Parodi prendevi già risolti
Nei manuali scientifici
C'è in fondo i manuali scientifici spesso c'è l'elenco delle soluzioni
Dei problemi
E sarebbe certamente assurdo saremo colpiti tutti dall'idea che in una storia letteratura ci fosse alla fine l'esatta un po'in un manuale di morale ci fosse alla fine l'esatto e lento
Dei modi in cui i problemi vanno risolti
Gli studenti
Non solo dispongono di libri che recano la soluzione esatta dei problemi che stanno storie che stanno studiando
Ma addirittura vengono invitati a risolvere problemi così come sono già stati risolti
Può succedere che ci sia uno studente di matematica dato che la matematica se ma scienza aperta nei nei casi di genialità anche alla all'età dell'adolescenza quasi a diciott'anni diciannove anni si può essere un grande matematico
Scusi professore senza c'è qualcuno che continua a forse per parla di piano motel proprio strafare Ustica di questo posto invece sembra che stia qui davanti a parlare quindi lo prendo
Per una ragione elementare di cortesia di volere Cesare parlare di Terim dalla pasta col pesce no occupare a bassa voce e quindi di assicurare questa intervento del professor Rossi il silenzio che merita grazie
Grazie tanto no
Quindi volevo dire si insegna non a risolvere stavo dicendo un giovane particolarmente dotato in marmo genio matematico a diciott'anni potrebbe trovare una via di soluzione diversa da quella manovale
Biologi è difficile però in fisica è difficile pensare questo possa accadere Conconi giovane si trama e matematiche può succedere però in genere i manuali fanno questo non invitano a trovare soluzioni nuove invito non risolve i problemi così come sono già state risolte
L'hanno detto tanti questo è un tipo di apprendistato che ha dei Caraibi caratteri chiamiamoli così
Dei è stata usata la Thomas Kuhn quand'era giovane è un po'più aggressivo di oggi dice e visse la uso la parola dogmatismo
Insegnamento abbastanza automatico anche perché poi i manovali hanno la caratteristica di nascondere le grande svolta del passato cioè gli scienziati hanno una visione assolutamente diciamo continuista dalla coscienza né i manovali c'è tutto ciò che bisogna sapere
Al al livello più elementare per essere un fisico uno studiati tanti libri di medicina e poi a fare il medico certo dopo ha molti problemi ma e attrezzato per fare il medico
Quindi nel manuale cioè in qualche modo tutto quello che è necessario sapere
Per essere scienziato di una scienza
Però certo la storia di quella scienza il modo in cui si è arrivati a quelle verità che sono consegnate il manuale quel modo e nascosto
Il manovale non ci ripresenta le difficoltà che trovo dare avvenne cita i punti centrali di una teoria dell'evoluzione che non è più quella dei Dardenne mai quella via Darwin riveduta e corretta integrata e modificata e adattata
A una serie di cose nuove e una torre darvene
E norme una una teoria come si chiama oggi sintetica devozione enormemente più avanti che ci dice molte più cose di quella che ci dette Darren
Però certamente il manuale non espone le difficoltà che dava per incontro non espone gli insuccessi espone solo tra virgolette e vedremo poi perché siamo Dio volesse virgolette le verità la scienza una caratteristica fondamentale con la colta con la consueta cupezza perché è un uomo particolarmente acuto e ha detto una volta il successo di Picasso nonna relegato nei sotterranei dei musei i quadri di Rembrandt ordine dopo che Caravaggio
Ma il successo di Einstein in qualche modo ha relegato nelle cantine delle biblioteche di fisica i vecchi manuali di fisica premi relativi esplicito c'è un elemento di siamo distruzione del proprio passato che in qualche modo implicito che in qualche modo presente
Nell'attività scientifica
Ecco detto questo quello che si può aggiungere che può essere rilevante per le vostre per la nostra discussione la vostra discussione questo
E licenziati formati così no Nostromo paradossalmente fra le persone più facilmente disposte a modificare le loro vite cioè uno pensa che formandosi
Alla lettura di un manovale che invita a risolvere i problemi così come state risolte cioè che insegnare a risolvere in in un modo codificate problemi debbano venire delle persone particolarmente dogmatiche non è così
Perché certo i mutamenti forti e profondi continuo i radicali che ci sono nella biologia maggiori sul cervello nella fisica l'informatica tutti i giorni ci rendiamo conto di questa grande capacità di elasticità del sapere scientifico
Di queste capacità di saper identico di modificarsi è così veloce che un manuale di dieci anni fa non serve più bisogna riscriverlo
Bisogna riscriverlo cioè rivedere tutto con una velocità di cui bisogna dire non dico che sia meglio o peggio ma certamente diversa
Dal capacità di di cambiamento e dall'urgenza di cambiamento delle idee nei così detti settori delle scienze umane cioè i critici hanno cambiato molto più la loro struttura di fondo di modo di pensare di quanto l'abbiamo cambiato il filosofo e non ne parliamo alle serate antropologico che volete voi
C'è l'idea che sia in qualche modo giusto che sia in qualche modo non solo inevitabile dimentichiamo cancellare pezzi del passato
Ma che sia giusto cosa vuol dire che uno scienziato ritiene di essere arrivato alla verità
Uno scienziato che ritiene se data la verità è che prende il premio Nobel sa anche nel momento in cui lo prende che è il massimo che potrà succedere nel futuro e che quella sua verità diventi gradino di di una scala che condurrà una verità più ampia e quindi trasformerà la sua siamo la sua verità in un qualcosa di parziale
Ed inglobato in una verità più ampia oppure molto probabilmente che quella verità di oggi sarà la falsità diciamo sarà una cosa non più berbero inseribile nei nuovi manuali da riscrivere c'è un licenziato sa che il i suoi testi finiranno i magazzini del biotech che ed è un grande problema però il biotech è scientifica
Mantenere al piano diciamo nobile dove si studia gli ultimi dieci quindici anni in alcuni casi cinque anni quattro anni tre anni come l'informatica delle riviste e trovare dei locali spesso ci mollano adesso agli storici della scienza
Per i libri invece diciamo così normali
Guardate mi è venuto da dei dei libri il premio lavoro si domanda grave cosa sono i premi
Nell'attività scientifiche cosa premiano i premi
Mi verrebbe da dire ma hanno un
Non lo voglio dire con troppa radicalità
Forse l'unica attività umana nella quale viene premiato chi scardina la verità o che scardina ciò che appare la verità
Cioè le così dette le cosiddette rivoluzioni scientifiche i grandi cambiamenti dentro il sapere scientifico sono istituzionalizzati
Cioè
Einstein Helmut comunque il simbolo e l'assenza del nostro secolo ma ce ne sono tante altre ai ce ne sono
Se non si domanda perché sono grandi perché hanno elaborato nuove teorie vere qui si aprirebbero discussione perché se voi non finiscono mai ma certo a elaborano le teorie vere in qualche caso non vero a scapito delle vecchie perché non è che la fisica newtoniana ora speriamo più ma la riducono a un caso parziale della nuova verità in qualche caso scardinano le teorie cioè riducono più un tipo di sapere a un pezzo di storia che figurerà solo nelle storie della scienza
Come è accaduto per innumerevoli cose Prince Frugis opere per le anime che avantieri facevano ruotare le sfere per le sfere celesti per la luna come come pianeta invece come eccetera eccetera la scienza è costellata di cose e non ci sono più che non consideriamo diciamo così più vere
Rivoluzione istituzionalizzate che idea questo punto mi sembra forte importante idea che questa
Siamo fragilità questa rivedibilità
Questa inadeguatezza sia percepita come un valore
Forse l'unico forse forse dico forse quindi calco sopra la forse l'unico pezzo di sapere o di cultura
Nella quale l'idea che i miei predecessori io non sono scienziato come sapete ma uso questi io in modo metaforico i miei predecessori sono inadeguati
Ma io lo scienziato sono inadeguato allo stesso modo rispetto ai miei successori ecco questo è percepito come una cosa diciamo così
Positiva
Come un valore e bisogna anche aggiungere che in fondo siccome ci pensa
Non sono molti settori del sapere umano nel quale senza spargimento di sangue vengano corretti errore il che non vuol dire che i sensi anzi a Roma eccezionali sono come ogni qualche volta molto peggio degli uomini normali e hanno fatto anche loro cose
Molto grave diciamo così però certo in quella forma di sapere c'è l'idea che le modifiche debbono essere pubblicamente argomentate e debbano persuadere perché il punto al quale a volte siccome è ovvio ci si pensa poco e che devono persuadere cioè le teorie devono passare passare vuol dire passare nell'opinione di una comunità larga piena di polemiche piena di contrasti piena di tensioni piene di ambizioni pieni di arrivismo ma tuttavia devono passare passare vuol dire passare argomentatamente cioè dimostrate vere o dimostrate diciamo così
False
Alcune di queste cose alcuni grandi di questo secolo l'anno colte con grande con grande chiarezza
Vi faccio due ancora poche righe da un grande epistemologo filosofo che lo quello che Einstein considerava il suo maestro filosofico fisico filosofico che era ma
Ma che le diceva a differenza del filosofo lo scienziato natura non possiede principi incrollabile
E si è abituato a considerare come provvisori e modificabili con nuove esperienze anche le sue concezioni e i suoi principi meglio fondate
Ma questo concerto trovate espresso con ancora più incisività in un grande filosofo e sociologo del Novecento che si chiamava Max Weber
Che ha detto il mio novecentodiciannove proprio nel lavoro intellettuale come professione ha detto ogni lavoro scientifico vuole essere superato e invecchiare
Così che essere superati scientificamente non è soltanto il destino di tutti noi
Ma è anche il nostro scopo questa è una frase di una straordinaria pregnanza perché il destino di tutti noi a essere superate ma non è lo scopo di tutti noi a essere superate c'è un tipo di sapere nel quale questo diventa diciamo così lo scopo
La nostra posizione nel tempo non è privilegiata
Non è cognitiva mente
Diciamo privilegiata prego qualunque presente nonna
Non ha privilegi le piste invito non l'ha mai avuto nel passato perché tante cose sono state spazzate via non ce l'ha nel presente non lavora nell'avvenire a questa forma di sapere successo qualche cosa che non è successo senza che io non sono scelte sta ma so considera con grande attenzione alla senza la considero un grande valore una grande parte della sua civiltà qualcosa a cui non bisogna rinunciare e che fa parte del nostro patrimonio intellettuale
Però certamente a questo sapere è successo qualche cosa che non è successa nessuna corrente artistico letteraria nessuna grande religione c'è un sapere che è nato in un pezzo del globo e si è diffuso con grande rapidità
In tutto il resto del mondo dando luogo a questa cosa strana alla quale non pensiamo mai ma che tuttavia è significativa importante per cui abbiamo i ragazzi che oggi hanno vent'anni deve decido di fare i biologi diceva di fisici in qualunque bare del mondo studiano studiano le stesse cose
Perché in tutti i laboratori del mondo non dico si fanno le stesse cose ma si fanno sulla base delle stesse regole e si è una cosa modifiche sia una diciamo verità fra virgolette si modifica questa modifica riguarda tutti
Quelli che studiano queste cose ci sono contrasti si somma lo facciamo come si dice oggi epistemologia riconoscevano paradigmi in aspra competizione fra loro però certamente
C'è una genetica che è la stessa per gli studenti giapponesi per i californiani per gli australiani al nel centro dell'Africa c'erano delle necessità alcune delle quali anche ottime e e e la genetica e la stessa genetica
Questo è accaduto solo solo in questo pezzo di sapere
Allora mi veniva a dare mi richiama lei alcune cose sono state dette stamattina è vero possono essere accettati come valore la provvisorietà le sapete la opinabilità del sapere può essere accettata
Come valore idea che ci sia una conoscenza che solo probabile ci sia un atteggiamento che considera in qualche modo abbastanza pericoloso il possessore diciamo così della verità è stato anche detto e son d'accordo la democrazia e richiede una certa dose di scetticismo
Lo scetticismo non è un accordo una certa dose di scetticismo che può anche coincidere poi con una fede come è stato detto non è una cosa appassionante questa io ho letto ormai molti libri ma insomma caro Levitt e mi ricordo nemmeno i cento trentanove doveva doveva andò in Giappone perché spesi in esilio diciamo così a causa del nazismo
Ed essi fece una riflessione fatte tante il più importante di questa ma disse in fondo la la democrazia richiede dosi alti capacità di ascolto richiede una grande pazienza richiede scelte sì
E questa cosa che richiamavo prima richiede anche l'assegnazione a volte l'assegnazione alla lentezza dei mutamenti
Questi sono virtù troppo poco eroiche per piacere ai tedeschi di oggi i tedeschi di oggi erano quelli le mie novecentotrentotto erano la Germania diciamo dominata dal nazismo però dicevo una cosa vera una cosa secondo me molto profonda
In genere io penso questo lo penso che la democrazia
Occidentale
Non è lei Paestum strutturalmente in qualche modo legata a una filosofia abbastanza modesta c'è una filosofia che ha a che fare con la tradizione dell'empirismo
Non è una di quelle filosofie che dà il brivido nella schiena a chi la sta a sentire non è di quelle filosofie che parlano della nel destino dalla storia come che la oppure ai no non è una filosofia legata ai teorici della perdita di senso dell'essere domai degli atti
E una Filosofia soprattutto per i giovani meno entusiasmante però devo dire i giovani poi l'apprezzano molto nel momento in cui la perdono come nome di cui la possono perdere come avvenne alla generazione di quegli studenti di Oxford che erano fra le persone più scanzonata e scettiche che
Bene
C'è un latte quella storia espresso in un libro che per la mia generazione era famoso che si chiamava l'ultimo avversario dei il il parte non mi pare si chiamasse il nome del genere
Che era motivo pur tra autorità e alla Mondadori la la generazione più scanzonata e più di che il rendeva di più a questa parola povera Fido
Per subire un valore il che vuol dire che non ci sono testi sacri per questa tradizione per questo atteggiamento per queste opinioni se si vuole anche per questa fede penso che questa però sia una cosa che vada rispettata
Non solo tollerata rispettata allora quando il professor Quinzio in una relazione molto bella che ho apprezzato ovviamente molto
Anche perché ha usato alla fine la parola cinismo a proposito di questo ecco devo dire questo mi sembra
Un non sufficiente ma non sufficiente dose di rispetto per le sue posizioni perché vide questo credere in questo che vi ho risposto così
Alla meglio non vuol dire essere cinici
Nel senso comune dalla parola che avvicini ci quelli che erano grandi filosofi grandi personaggi ma in genere come si dice il pericolo del cinismo si fa riferimento al cinismo alle differenti Marco non ha nulla a che fare col cinismo e indifferenza firmo questa queste convinzione diciamo vi ringraziamo
Siamo noi che ringraziamo veramente di cuore corrotti per questa sua lezione se posso dire così perché è stato veramente una lezione più che di storia della scienza mi pare una lezione civile con tutto lo spessore che questa parola
Implica il significa e mi sembra una degna conclusione ai nostri lavori di questa mattina lavori che peraltro non sono conclusi nel senso che noi abbiamo ancora almeno una mezz'ora che se vogliamo possiamo dedicare a domande a interventi da parte del del pubblico
Penso che chi appunto ascoltato
Tutte queste relazioni stamattina quando anche di ieri per ieri c'è stato il tempo probabilmente si sente stimolato a chiedete a intervenire se lo vuol fare lo pregherei iniziative su questo palcoscenico non è possibile Pasinetti abbiamo un sosta con microfono portatile ma può accomodarsi rione di evitato il tavolo e
E intervenire proporre supplenti domande
è noto che necessario qualche decine di secondi perché ho chiuso gli occhi possano essere accolti
Non so se stiamo assistendo a una persona che chiede di intervenire sì
Allora la presenza Terapia
Vediamo comparire dalle quindici per il lungo il vero
Mi spiace che ritarderà opera forse servirà a rompere il ghiaccio della discussione io vorrei intervenire a proposito delle due prime relazioni che entrambe hanno sono basate su Voltaire per quanto riguarda la relazione del professor Andreatta mi ha colpito il fatto che Voltaire pensasse che c'era un monoteismo cristiano tollerante e cioè quello prima del quarto secolo questo e lei era questo fatto vivamente e questo ripropone un tema che noi non abbiamo affrontato che innesto fra tolleranza e persecuzione
è vero che il cristianesimo fino al quarto secolo è stato tollerante perché è stato perseguitato perché era una minoranza e quasi sempre le minoranze sono tolleranti
Vorrei ricordare che nella Storia del cristianesimo questo nesso fra tolleranza e persecuzione è molto stretto fatti fino al quarto secolo il segno il crocifisso che come strutture sappiamo è il segno basico cristianesimo è fondamentale
Non prevedeva diciamo un Cristo sofferente cioè che se nelle croci fisso era o dopo senza l'immagine di Cristo oppure con un Cristo radioso incoronato trionfante dopo il quarto secolo il crocifisso divenne sofferente e il cristianesimo intollerante proprio diciamo perché attraverso questo crocifisso sofferente fondava la sua intolleranza sul fatto che Cristo era morto sulla croce e i cristiani erano stati perseguitati
Questo pone una riflessione sul fatto che le tre grandi religioni monoteistiche hanno avuto una diversa storia con la minoranza e la persecuzione cioè fino a tempi recentissimi
C'era una situazione statica cioè gli ebrei sono sempre stati una minoranza e sono sempre stati perseguitati
L'Islam non mi era mai stato una minoranza e non era mai stato perseguitato il cristianesimo era stato una minoranza in passato e in qualche modo si era servito diciamo di questo passato di persecuzione anche per perseguitare negli ultimi decenni c'è stato un cambiamento molto forte perché gli ebrei per la prima volta hanno un Paese dove non sono una minoranza
E e i musulmani per la prima volta nell'emigrazione in Europa costituiscono una minoranza che in qualche modo perseguitata o comunque si percepisce come perseguitata
Seconda domanda invece domande F era astrazione riguardava la relazione di Luisella Battaglia
Che mi sembra riproponga un tema concernente la tolleranza che non è mai stato preso in considerazione e che si ricollega in parte mi sembra con quello che dicevo io ieri e cioè così esiste un nesso diretto fra l'intolleranza cristiana diciamo e questa atteggiamento del cristianesimo nei confronti degli animali della natura del mondo materiale che si può chiamare dei sacralizzazione del mondo cioè il fatto di negare a tutta la Illy la parte del mondo che non è umana un valore sacro spirituale
Forse proprio da questa partenza
E perché e segna il cristianesimo fin dalle origini e che anche però la liberato dai tabù alimentari
E queste si può trovare un nocciolo dell'intolleranza in Terna al pensiero cristiano
Forse potremmo prima prima
Raccogliere un po'di interventi di domande e poi dare la parola agli
Oratori della mattinata
Cioè il professor di Andrej
Senza
Trepidazione che si si prende la parola diciamo per primi nel dibattito dato che l'intervento precedente era di la professoressa che ieri ha fatto
Un'ampia
Ma diciamo che ho superato la trepidazione
A prendere la parola in un convegno a diritti tanto senno
Un po'per evitare che che discorso diventi troppo tecnici
Troppo specifico con delle discriminazioni troppo sottili sul tema tollerare
Però perché è una parola ci vuole sicuramente una cultura che io non no non ci siamo
Dei pensatori domenicali quindi solo la domenica possiamo all'uscita dalla Messa dedicare qualche pensiero questi grandi temi
E che quindi confrontarsi con le molte cose già
In questo convegno è sempre difficile anche perché sono convegni in cui e noi gli uomini della strada entriamo con delle certezze
E ne usciamo sicuramente almeno in prima battuta con una grossa confusione sulle cose
Che avevamo certe sulle idee
Invece abbiamo avuto dei grossi l'Anpi delle grosse illuminazioni su delle idea cui assolutamente non avevamo pensato
E magari che non avevamo visto ai tempi alla nostra cultura scolastica su questi temi sull'otto e Voltaire io ho preso molti appunti ieri stamattina dentro
Da questi appunti riesco a fare emergere due o tre domande che voglio fare il referto
Io sono responsabile locale di un circolo nuovo umanesimo che è un circolo neonato
Come il Circolo Rosselli che invece era diciamo una bella tradizione nella città di Imperia si è riuscito a a portare qui questo splendido convegno cerca di raccordare
Oggi che ci stiamo stiamo tentando di mettere insieme gli elementi culturali verrà per la nuova repubblica visto che insieme ai vecchi partiti se n'è andato anche la vecchia cultura politica che attingeva questi temi della democrazia della tolleranza dell'indie trentino di cui si ciba e quindi spero che poi con l'amico manti mettendo insieme gli sforzi che sono alla base dei nostri delle nostre provinciali e attività culturali
Riusciremo a fare mi auguro riverberare nel modo giusto quest'
Idee questi punti a casa coppie un convegno di questo genere riesce
Naturalmente sto cercando di estrapolare dai miei appunti delle domande non posso che appellarmi
Tema del convegno se sicuramente non riuscirò a formularla in maniera molto molto preciso
Una prima una prima domanda o forse due scaturiscono
Da quella lucidissima analisi dico lucidissima per me che sono confuso non certo il relatore fatta dal professor Andreatta
Cioè nell'analisi della formazione culturale diciamo di Volterra i primi scritti giovanili all'ultimo uno dell'EUR delle opere già mature
Il trattato sulla tolleranza o della terra
Non so ha fatto emergere in Voltaire due due elementi precisi
Uno che in Voltaire c'era una messa a fuoco lucida del fatto che vorrà dalla tolleranza riguarda solo il monotelismo
Quindi questa distinzione tra un molte i un monoteismo tollerante che era quello degli antichi però la cultura classica
Fino alla metà all'avvento del cristianesimo c'è un monoteismo faceva sì che i romani
Elevasse lo tempi Davide sconosciuti per paura di dimenticarsene qualcuno nel loro sincretismo religioso per cui sapevano che la religione ha un grosso strumento di dominio sapevano non so se consciamente o inconsciamente e quindi cercavano di collegare loro giovedì o Politano e con tutte le divinità maschili importare
Civita
Cadevano sotto il loro dominio
E quindi
Infatti
Ho ho quasi finito con le premesse arriva le domande chiedo scusa
Vediamo che nell'Oriente io sono anche
Polizia del viaggiatore quindi viaggio molto e ho visto che effettivamente imposti come l'Indonesia sono le culle naturali della tolleranza religiosa
Nepal verbale Timor sono luoghi dove si vedono addirittura coesistere con le altre religioni quella religione la più intollerante dei tutte che l'ultima delle tre religione dice Braida cioè l'islamismo noi a a Flores io ho visto a fianco la moschea è la Chiesa ha capito
Il secondo tema che è quello del fatto che si è il monoteismo
è l'unico l'unica cultura con la mano tesi h il il problema dalla tolleranza
Contemporaneamente qui c'è l'idea che Voltaire prende da lotte si è detto
Che la ragione la nascente ragione dalla cultura del secolo dei Lumi a un limite che è quello del discorso sui principi primi cioè il discorso religioso la ragione può affrontare tutto il resto mi pare abbia vietato
Se ho capito bene professor Andreatta
Voltaire dice che la ragione può affrontare tutto tranne il tema religioso perché il tema religioso è un tema che è fuori del degli strumenti della ragione
E qui la domanda la domanda è e se è vero che Voltaire espone questa questa Voltaire che diventato simbolo
Di del secolo dei Lumi diciamo fondato sulla ragione
Come mai se fa questa distinzione in termini lucidi addirittura le estrapola da Lockerbie fondatore diciamo della della l'aviatore dalla concezione moderata tolleranza e anche dalla cultura della ragione come mai
Luís Volterra
Come ha messo in risalto Messori non
Diciamo il quindici per cento delle sue voci del dizionario filosofico sono assolutamente antiebraiche quindi assolutamente intollerabile
Io non voglio adesso aderire in pieno alle tesi di Messori che fa addirittura di Voltaire un un che commerciava nel faceva il commercio di si arricchiva col commercio degli schiavi o cose di questo genere
Però effettivamente questo antiebraismo esistere nell'illum nell'illuminato Voltaire e poi mi chiedo come mai appunto lotte riesca a tener fuori dal dominio di quella tolleranza che si dice
Nel confronto delle idee religiose
Dove la ragione non serve più la è necessario alla tolleranza e quindi la tolleranza diventa strumento indispensabile nel confronto religioso dove non esiste più e poi lo stesso l'occhio però ci dicono ci ha detto ieri ma anche nella sua relazione ci dicano che lascio fuori dalla dal dominio della tolleranza e quindi che non si è non si deve essere garantire qua
Costringe e chiedo scusa purtroppo punto la non abitudine alla sintesi tanto più di fronte a queste idee mi fa essere prolisso quindi la domanda è questa perché volti Løkke escludeva dalla al dominio da tolleranza agli altri ieri e i i cattolici Voltaire invece direi escludeva escludeva gli ebrei
Ma altre domande vorrei fare devo essere sintetico
Presidente
Che oggi ci dice ci ha detto in premessa un tema interessantissimo che aveva già sviluppato nel dibattito a suo tempo che aveva suscitato sulla stampa che aveva creato e che aveva visto grossi interventi
Cioè che l'intollerabile accerta dose di internet di intolleranza è necessaria
Per l'identità culturale
Quella dose che aveva fatto dire probabilmente a Benedetto Croce come ci è stato ricordato ieri che l'intolleranza la matrice la nostra cultura
E quindi perché questa dose di intolleranza però e anche si è stato detto stamattina dal professor della Loggia è stata anche con la parte del è quella che crea con la parte non negoziabile dell'identità culturale quindi quella che crea poi il non essendo negoziabile lo scontro ideologico che porta poi alle ore
E quindi
Questa è la domanda che vorrei fare c'era ieri siede che ci è stato detto che l'intolleranza
Che è la polarità della tolleranza nel discorso culturale ed è stata usata avuto nella nel corso dalla dall'ultima storia culturale un film un un uso balistico cioè è stata usata quasi come invettiva contro l'altro
Mi chiedo non è che la tolleranza sia in definitiva un artificio retorico
Che serve per tirarsi la coperte dialogica dalla nostra parte o ancora non è che
La tolleranza oggi che stiamo ci stiamo avviando ad un riciclaggio culturale perché abbiamo abbandonato le vecchie posizioni le vecchie culture oggi che e con l'avvento del pensiero debole con la crisi del pensiero diciamo così genericamente di sinistra non è che la tolleranza diventi una toppa necessaria
Una premessa a questa politica culturale del trasformismo a cui siamo inevitabilmente volti se vogliamo deve abbandonare
Cioè se abbiamo abbandonato le vecchie le vecchie certezze culturali vogliamo riciclarsi in nuove certezze scusatemi la prolissità
Credo che c'è possibilità quella di far parlare un Faitini persone fa interventi ascoltare prima poi a fare le risposte
Vuole dire il suo nome per favore in sede penale scalate Iniesta in moneta bene
Gli interventi di stamattina
Soprattutto gli ultimi due interventi hanno presentato discusso e soprattutto l'intervento del professor Rossi difeso
La tolleranza in collegamento a come dire argomenti di carattere epistemologico
Cioè alla fatto che la verità non è forse così salda che appunto forse non siamo così sicuri che ce ne sia una sola che può essere sempre rivedibile che quindi non avendo questa certezza nella verità
Sembra che da questo debba di scendere opposta discendere un atteggiamento di tolleranza nei confronti delle tesi delle posizioni diverse dalle nostre
Ora questo argomento si chiamerà genericamente epistemologico nei confronti del a favore della tolleranza che mi sembra essere stato anche al centro della relazione di Quinzio ieri a cui io purtroppo no no potuto assistere a me pare essere un argomento molto debole per sostenere la tolleranza come peraltro è stato ampiamente messa in evidenza da tutta una serie di studi
è
Discussioni debole sia dal punto di vista che l'argomento diciamo Shetty correlati visto in generale piste ma logico a favore della tolleranza
Nonna porta necessariamente a concludere per la tolleranza ma può altrettanto portare a concludere per il conformismo se non c'è una ragione una una verità forte per cui io debba credere
In atti torto Candy posta certamente tollerare Bini ma posso anche conformare mi ha dato per motivi di carattere pragmatico per amore della pace che sono gli stessi motivi pragmatici
E di amore per la pace che ci portano all'atteggiamento tollerante
Inoltre appunto la tolleranza sostenuta in base a ragioni piste ma logistiche
è una tolleranza che ha delle ragioni appunto di tipo è una virtù pragmatica è una virtù sociale non ha come dire non è sostenuta da valori invece morali carattere morale
Tuttavia nella tradizione liberale della tolleranza sia classica sia soprattutto contemporanea ci sono altri argomenti
Precisamente morali che sostengono la tolleranza a me sembra che questi argomenti siano vadano considerati con attenzione perché non soltanto ci come dire ci spiegano per quali motivi
Io debba accettare un comportamento un atteggiamento una credenza che credo essere sbagliata e per la quale io ritengo di avere delle ragioni non indios in pratiche delle ragioni aperti alla pubblica discussione
Per cui questa credenza comportamento sia sbagliato
Per quale motivo io la dovrei accettare
Questo è il noto nella diciamo nella LetterAltura paradosso della tolleranza e queste è stato diciamo ci sono stati proposte delle delle risposte trova abbastanza convincenti
Richiamandosi al valore e al principio precario del rispetto per le altre persone rispetto che presuppone il riconoscimento degli altri come e soggetti autonomi e interni delle loro scelte
Questo mi sembra essere un argomento molto interessante perché è un argomento che offre delle ragioni non soltanto a a colui o con lei che si riconosce in un pensiero debole in un pensiero provvisorio oppure forte ma insomma rivedibile ma anche al credente ma anche al beh al diciamo a chi crede e ha un pensiero forte quindi mi sembra essere diciamo un argomento su cui dobbiamo puntare diciamo maggiormente le nostre carte grazie
Un altro intervento
Più nessuno che poi per la parola
Allora possiamo forse ecco Ali sponde nell'ordine
Professor Andrea perché è stato il primo a intervenire quindi
Io devo una precisazione la professoressa Scaraffia
Che ha posto la questione interessante
Interessante anche nell'ambito europeo di Voltaire
E vero che Voltaire richiede che c'è un'opera in cui fa una distinzione tra
La sesta e la fazione
La sesta e ammissibile cade dunque sotto il regime della tolleranza la fazione nove perché e pericolosa perché il suo intollerante e dice che una setta si trasformi in frazione quando la setta e perseguitata
E come reazione alla persecuzione di cui è oggetto si trasformerebbe infrazione
Però in materia di
In un certo modo di Storia della civiltà religiosa e di storia delle religioni e altrettanto cento che Voltaire non è disposto ad ammettere mai che ma arriva sulla storiografia sbagliata ma non non il punto interessante che la religione antica che soprattutto la religione romana in rapporto alla religione cristiana sia stata intollerante
Voltaire nega il fenomeno delle persecuzioni religiose dei cristiani che attribuite all'Impero romano
Dice testualmente
Nel commentario intorno al libro dei delitti e delle pene che ho già citato stamattina
Che che nessun imperatore cristiano aveva immaginato prima del tiranno Massimo di condannare un uomo al supplizio unicamente per dei punti di controversia questo si riferisce alla condanna di tale per i ciliati hanno un eretico che avvenuta il trecento tra i trecentottantatré il trecentottantotto cioè alla fine del quarto secolo dopo quindi l'editto di Costantino e in ed è un fenomeno un fatto coi Ivo al a alla programmazione da parte di Teodosio il Grande del cristianesimo come religione ufficiale dell'intero
Tant'è vero che nella ricostruzione di Voltaire questo questo primo atto di persecuzione da parte dell'Impero romano contro i cristiani
Non fu in realtà dovuta
Se non me la sanzione ultima al braccio secolare ma fu il prestito della forza dato dal braccio secolare ad alcuni vescovi che volevano perseguitare altri vescovi
Al signora De Andreis devo una precisazione preliminare
Chi parla di volte non è un poteri hanno necessariamente come chi parla di Marx non è necessariamente un marxista
Chi parla di volte e benché vada un volte loro voi cioè uno che ha letto le cose rivolta
Può essendo un ammiratore ma nemmeno questo è è necessaria
Sulla questione
Dell'antiebraismo di Volterra
Ammetto non ho nessuna difficoltà ad ammettere che
La questione vera i è vera nel senso che Voltaire profondamente anche tra
Direi però che ancora più profondamente anti egiziano e la cosa non è di poco conto perché
Molte
Attribuisce il suo antiebraismo imputare suo antiebraismo o giustifica il proprio giudizio negativo nei confronti della cultura ebraica commotivo singolare diceva diceva
E per forza poveretti pesti abitavano vicino agli egiziani
Hanno imparato tutto il male che hanno saputo dagli egiziani
Le la sola cosa che sapeva fare dicono gli altri di buono gli egiziani era costruire le piramidi grande conquista segno incredibile manifesto della schiavitù del popolo
E quindi l'antiebraismo di Walter qualche cosa di fu
Di anomalo rispetto all'immagine e contemporanea novecentesca che noi abbiamo dell'antiebraismo
Ed è in realtà a ben vedere e un una reazione non nei confronti non tanto contro la cultura propria della civiltà ebraica ma avesse ragione o torto is sicuramente su questo versante Volterra aveva torto io credo era una rivolta contro un popolo che rappresentava agli occhi di Voltaire l'assenza di cultura e l'assenza di civiltà un esempio
Credo che avesse torto son convinto che avesse torto a una per dare spiegazione perfino dei torti di un'auto per esempio
Walter dice che tanto poco erano colti questi disgraziati vicini di un popolo disgraziati Simo come fu ad avviso di coltelli popolo egiziano
Che non riuscirono a inventare di proprio
Di originale nemmeno in nome ed attribuire al loro Dio unito
Perché non per non tanto perché io avessi Ignis Pd il non nominative ma perché non è erano proprio capaci di inventare qualche cosa di nuovo tant'è vero che
Io avrei era una nome diffuso negli le religioni antiche delle teorie delle terre finisce delle perderà Palestina dunque
Ad ormai era ugualmente un home attribuito a una divinità della regione della Palestina e dunque non chiamarono il loro dio di tu di cui e io erano gli alleati privilegiati il popolo eletto
Con il nome con cui voi chiave ufficio nell'aria o con cloro copre pure ma perché non sapevano nemmeno battezzare il loro Dio
Ho concluso
E allora per l'intervento e sopra la professoressa Vacca e
Cristiana nei confronti eliminare i più che l'intelligenza si potrebbe parlare appunto di ignoranza che a quella modalità anche io definitivi durato con le modalità tipica dei nostri tantrico eliminare il cristianesimo tendenze niente ignora gli animali in quanto non li considera i pini di considerazione intanto semplificarle
E qui si scontra sarebbe molto lungo qual è la prima mossa divertente una nostra molto intelligente riformulare la domanda che pone la questione non si tratta tanto di penna e Viani Marinali Chiomenti terzi
Inizia quanto di accettare empiricamente liscia contate Gallinari e sul piano delle facoltà degli animali ho cercato di mostrare stamattina Comini facoltà di minori e di conoscenza eccetera sono simili a quelle dell'uomo anche se diversamente complesse però ecco la cosa interessante è che Walter conti anche una seconda mossa e cioè mostre che se i cristiani fossero coerenti con i nuovi assunti teorici dovrebbero considerare l'animale come creatura cioè dovrebbero considerarlo non con ENAC Inanna recuperare viene aggredita
E ci sono molti pezzi estremamente interessanti del dizionario filosofico
In cui in polemica con Cartesio
Voltaire per così dire si diverte a giocare sul treno turistico mostrando come la sua posizione potrebbe essere ancora più plausibile ad esempio dice che
Eticamente paradossalmente un cristiano dato che si sostiene che tutto ciò che Dio
Ha creato a una funzioniamo utilità ecco ipotizzare che gli animali abbiano degli organi di sentimento perché non sente no
Quindi le due mosse di Voltaire nei confronti dei cristiani siano sono di questo tipo ma quello che molto interessanti chiede di la via della creatura vita degli animali che tutt'oggi la linea che il cristianesimo delle idee pericolose secondo me che significa che è clericali recuperò di una visione dell'animale colleghi non essere dotato di determini di un patrimonio di facoltà quindi vicino all'uomo e degno quindi considerazioni morali
Prima di continuare il giro degli oratori questa mattina do la parola al professor Macchi che apparteneva gruppo di che ha avuto fortuna domani ha domande quindi
Aggiunta bene
Ma velocissimamente per quanto riguarda la questione del limite della tolleranza nei confronti dei cattolici
Block si rifà ad un principio prudenziale della tolleranza
Nel senso che dice di cattolici non è che non debbano essere tollerati in quanto cattolici ma non vengono perché possono credere in quello che ritengono opportuno sul piano delle loro coscienza specifica personale del loro privato
In Inghilterra non hanno diritto alla tolleranza per questi motivi primo sono sudditi di un sovrano straniero che in quel momento alleato di un sovrano nemico dell'Inghilterra e quindi poiché loro ammettono al Papa addirittura l'infallibilità noi non sappiamo di chi sono i sudditi non sappiamo quanto subito ideali possono essere visto che la
Il Papa
La seconda cosa e che là dove i cattolici sono maggioranza c'è l'Inquisizione e allora c'è il principio prudenziale per cui si inserisce l'argomento della reciprocità e cioè è possibile tollerare intollerante questo ma grande domanda che poi si riverbera in tutta la storia tolleranza del principio di tolleranza
L'occhio in un primo tempo adesso soprattutto messaggio sulla tolleranza perché lo scritto più politico dico meno via via sempre la posizione degli altri arriva poi nella terza lettera sulla tolleranza a adombrare la possibilità di una di una tolleranza anche nei confronti dei cattolici
Non ho qua il passo da citare se potesse interessare mi pare che sia pagina trecentoundici delle edizioni UTET proprio come A pagina particolare la ricordo proprio per questo motivo è l'unica nella quale può emergere questo questo aspetto
Per quanto riguarda i gli appelli il discorso sta in questi termini
Latteo innanzitutto un problema banale se volete ci si chiede ma serate viene chiamato in tribunale su che cosa giura
La più può essere spergiuro e quindi abbiamo la possibilità di avere una non garantivano su quelle che sono le sue l'altro le motivazioni che forse teoriche sicuramente teoricamente più interessante è questa
Poiché la legge di natura che una legge dica riferimento imprescindibile perché è una legge che secondo lo che addirittura precontrattuale
La legislatura dice lo stato di natura e una legge che si fonda appunto sulla difesa del diritto alla vita la libertà dalla proprietà
è una legge divina non soltanto nazionale
A questo doppio carattere a un ma addirittura la fondazione della legislatura l'occhio non non non c'era da molto esplicitamente la riporta sempre allora aspetto teologico c'è la Fondazione divina di questa legge e allora se la Fondazione divino di questa legge
Determinante ed è determinante per l'ordine della società addirittura della società precontrattuale
Gli altri addirittura sono fuori se vogliamo spingerci fino all'ennesimo alla alle alle conclusioni più estreme fuori della stessa sociali socialità umana
Non sono uomini mettendo la propria portando le estreme conseguenze questo tipo di ragionamento e per questo motivo nella sua visione l'atto non può essere tollerato
La parola gesto al professor Rossi
Quest'ultima cosa faceva venire in mente che
Dico diceva
Riprendeva il tema dei belli era contro belli quale Ferronato può esistere una società di attrice Shetty riportiamo a quella cultura una scelta di altri per molti tra cui uno come le dico che non è l'ultimo arrivato non può esistere una società perché gli altri sono siamo prima della sosta quindi contro circa quindi incapaci del patto
E credo questo naturalmente è un altro mondo rispetto al nostro io voglio e mi è difficile risponda che la domanda prima domanda troppo impegnativa la quale nella sostanza non so rispondere
Se non dicendo questo io non mi sento di di di qualificare come epistemologico
Questo discorso che riguarda la provvisorietà o la rivedibilità delle posizioni
Lo vedo mondane rescisso da un da un atteggiamento morale o dalla fermo o dalla
Dichiarazione aveva votato sostenere un valore morale
Perché vuol dire nella sostanza metto il diciamo il dialogo la culla il confronto sopra la dichiarazione della verità
E se ho davanti uno che vi dicevo la verità non ho che da Bielli se è disposto a tra dialogare con me il punto è questo e se è disposto anche lui accetta che il dialogo il confronto come si dice si possono fare tanti Terme sia un valore questo è diciamo così nella nella tribù alla quale apparteniamo che quella dell'Occidente è un principio che omofobico che sia l'unico dominante ma è certo largamente accettato che ci siano luoghi nei quali si teorizza come valore il confronto delle posizioni i Parlamenti sono queste ferroviere
Non è epistemologia
E il fatto che il confronto delle posizioni e assunto come valore superiore alla dichiarazione delle verità che rifiutasse o di confrontarsi con altre voglio deve quindi non so se la vivi di la rivedibilità ecco così intesa e forte l'obiezione li può portare al conformismo agricole dipenda quale conformismo conformismo può essere un valore oltremodo negativo potremmo con loro molto positivo in questo voglio dire non c'è dubbio che se io accetto dei valori che sono conforme che che cementa l'unità fra questi valori c'è indubbiamente l'idea per le del rispetto per la persona come qualcosa di sacro e questo voglio dire quando respiri si parla e qui condimento Croce quando volete così scrisse non possiamo non dirci cristiani Dolomiti non le scrissi mica per fare una specie di compromesso fra fra legalismo elleniche che le e i cattolici lo fece davanti allo sterminio nazista accertavate costruivano azionista non possiamo non dirci cristiani cioè non possiamo non accettare dei valori fondativi della tribù foto di gruppo al quale apparteniamo
E in questi fra questi valori c'è quello che la persona è sacra anche in certi momenti riemerge la necessità forte di riaffermare questo
Va bene c'è bisogno
Voglio dire so benissimo che non è una risposta ecco però maggio
La completo io forse aggiungendo qualcosa sulla stessa linea a proposito della domanda che mi sono fatta professor De André s
Cioè di quando attinge ha chiesto ma non è che la tolleranza verso il diventando artificio retorico per creare la coperta dalla nostra parte non è che la tolleranza oggi una tappa necessaria
Era il trasformismo dice insomma non c'è nessun valore sociale
Compreso tolleranza naturalmente che potenzialmente non possa essere afflitto dall'eterogenesi dei fini
Tuttavia la società i meccanismi sociali sono sempre sotto la spada di Damocle dell'eterogenesi dei fini quindi tutto può diventare negativo
E compreso la tolleranza punto può diventare lo scudo del trasformismo lo scudo del conformismo fabbisogni accettare che queste proprio di tutti i valori della società soltanto porsi valori dogmatico sanguinari insomma non sono sottoposti a questa a questa potenzialità ma sono valori che insomma vanno respinti per altre ragioni
In senso generale io mi sentirei di dire chiudo con questa affermazione che a me personalmente non pare dubbio
Che l'affermazione storica della tolleranza nelle società occidentali vada di pari passo con l'impallidire mento della identità culturale di queste società per un particolare aspetto che però è fondamentale e cioè l'identità religiosa
Mi pare uscito da un punto di vista storico incontestabile che l'affermazione della tolleranza come valore sociale diffuso va di pari passo con la perdita di Presa della religione in quanto affetto complessivo di valori corazzati diciamo così da un particolare vincolo di obbligatorietà
La religione è stata la principale fonte di intolleranza anche se e concludo bisognerebbe sempre ricordarsi della famosa affermazione che fece Chesterton qualche alla fine dell'Ottocento quando disse
Un tempo appunto adesso noi non crediamo più in Dio ma non è che non credendo più in Dio allora non crediamo più a nulla siamo pronti a credere a tutto
E questo probabilmente aperto un nuovo grande capitolo per l'intolleranza non più determinate dalle fedi religiose ma da altre fedi politiche
Con questi dalle fedi politiche con questo chiudiamo
L'ossessione di stamattina nostro seminario e l'appuntamento è per oggi pomeriggio alle quindici sempre questo teatro grazie una
Le ultime informazioni circa l'elenco dei relatori
Il professor Cardini purtroppo non ha potuto essere con noi oggi perché impegnato in un consiglio di amministrazione della RAI il professor Manfredi non ha potuto raggiunge cifre un sopravvenuto impegno
Quanto al professor Baroncelli come sapete parlerà domani che sarà sostituito nella seduta di oggi dal professor Cofrancesco
Dopo tredici relazioni tante ne abbiamo già ascoltate fra ieri e oggi
Siamo tutti credo più che mai convinti del l'importanza del tema su cui abbiamo scelto di riflettere
Con una delle relazioni che abbiamo udito ci ha aiutato a riconoscere uno dei tanti volti possibili della tolleranza
E ci ha insegnato apre ferirlo
Perché ci ha fatto capire quale fosse in ogni caso possibile la sua alternativa
Tolleranza ha sempre significato e sempre significherà rifiuto della violenza
Rispetto per convinzioni consuetudini diverse dalle nostre
Va che continuiamo tuttavia a non condividere e a ritenere pertanto meno vere e meno giuste di quelle in cui desideriamo
Quella forma di rispetto del meno vero e il vino giusto che chiamiamo tolleranza sempre così è consistita sempre consisterà nella rinuncia nella semplice rinuncia a far valere con mezzi coercitivi quanto riteniamo comunque più vero e più giusto immeritevole pertanto di essere fatto valere comunque e sia pure in altre forme e con altri mezzi
Abbiamo imparato stiamo imparando ad apprezzare quella rinuncia cioè quelle che possiamo chiamare le ragioni della tolleranza
Ma abbiamo imparato anche a interrogarci sui suoi limiti
Riflettendo sui molti volti che ha potuto sin qui storicamente assumere siamo stati colti credo potuti dal sospetto
Che il rifiuto della violenza implicito nell'atteggiamento tollerante
La rinuncia a imporre con mezzi coercitivi ciò che riteniamo più vero e più giusto
Non possa mai essere radicale e totale
è un sospetto che merita di essere sviluppato non per mettere in crisi la nostra scelta a favore della tolleranza
Ma per essere più preparati
Ad affrontare i molti problemi che questa scelta apre in un momento come quello che stiamo vivendo
In una svolta epocale come questa verso cui siamo incamminati
Non deve sfuggirci che essere tolleranti può significare oggi qualcosa di molto diverso
Per ciò che significava l'altro ieri e anche da ciò che significava soltanto ieri
Quando parlo dell'altro ieri mi riferisco a quella lunga epoca storica in cui si pensava che essere cristiani significasse essere nella verità
E che in altro modo la verità non fosse testimoniabile se non essendo cristiani
Anche allora anche in una situazione culturale che induceva a riconoscere in un determinato corpo di dottrine
Non solo l'unica verità possibile
Ma anche una verità per sua natura onnipervasiva
Forme di tolleranza furono praticate e teorizzate
La distinzione fra tolleranza teorica
Ritenuta inammissibile perché non si può essere indulgenti verso l'errore
E tolleranza pratica
Ammessa invece
Perché quell'indulgenza che non può essere consentita verso l'errore può essere invece concessa all'errante
Allorché ci si renda conto che tenta di persuadere può essere più conveniente che tentare di imporre questa distinzione cara già ad Agostino e ripresa da Tommaso
Consentire che anche nell'orizzonte ideale e storico della medievale res publica Christiana
Si affermassero forme di tolleranti tolleranza delle quali oggi come individui consapevoli del nostro legame con la nostra tradizione
Possiamo compiacerci
Ma i cui limiti non debbono sfuggirci
L'atteggiamento che chiamiamo tolleranza è entrato nella nostra tradizione culturale come uno degli strumenti possibili per affermare una propria verità
Che non si cessò per pesto di ritenere unica e onnipervasiva
Come uno strumento o se preferite come una strategia da preferire in alcuni casi da accantonare in altri
Il processo di secolarizzazione dei valori connessi con l'identità cristiana ha favorito in età moderna
Teorie e pratiche istituzionali
Per le quali la tolleranza fu elevata da semplice strumento a principio e valore
Affermare la tolleranza come principio
Significò dichiarare ammissibili tutti quei comportamenti
Mediante i quali un individuo esprime e promuove la propria identità naturale e culturale
Senza compromettere nel il reciproco diritto di ogni altro ad esprimere e promuovere la propria nei il dovere dello Stato
I garantire in ogni circostanza le condizioni di una tale pacifica coesistenza degli individuali
Progetti
Principio di tolleranza significato allora in autori come Montaigne Montesquieu locale
Agli albori di una civiltà entro la quale ancora ci si puliamo di un percorso entro il quale ancora ci muoviamo
Principio di demarcazione tra pubblico e privato
Criterio di determinazione
Di un'autonoma sfera di diritti individuali
Paradigma di quella maniera di concepire e organizzare la nostra vita in comune
Che abbiamo imparato a chiamare Stato di diritto
Ma in quello stesso momento in ragione di quel suo assurgere a principio e paradigma di una nuova maniera di stare insieme
Idea di tolleranza divenne il vettore teorico e storico
Di un sistema di valori che dobbiamo considerare inseparabili dalle strategie che ispirano
Da quei metodi di formazione ed esercizio del potere che ci prospettiamo oggi come liberaldemocratici
Non v'è dubbio che una concezione liberaldemocratica che ha una concezione liberaldemocratica
Dello stare insieme
Appartenga in maniera essenziale non solo la scelta di un metodo di formazione ed esercizio del potere
Ma anche l'adesione a un determinato sistema di valori
A valori che sono anch'essi a loro modo ogni pervasivi
Nel senso che investono ogni aspetto della vita
Ogni espressione di cultura poiché appellarsi ai diritti inviolabili della coscienza
E a riflettere su quanto può giustificarli
Ha significato promuovere non soltanto una nuova etica
Ma anche una nuova concezione della conoscenza
Che ne è seguito che ne sottolinea lì irriducibili momenti di problematicità
Fallibilità rivedibilità
Bene se siamo avvertiti di tutto questo
Se non siamo tanto ipocriti da fingere di ignorare
Che la moderna assunzione della tolleranza come principio
Ha comportato non solo la scelta di un metodo ma anche l'adesione a un sistema di valori
Che ne combatte e ne esclude altri possibili
Se non ci puliamo nell'illusione che farà valere il principio di tolleranza
Abbia potuto significare ieri o possa significare domani
Stabilire le regole del gioco
Senza compromettere i diritti pregiudicare le sorti dei giocatori
Senza compromettere soprattutto quel diritto di ciascuno la propria identità che con le nostre regole vorremmo a tutti garantire
Sì di queste illusioni ci liberiamo
Siamo forse meno impreparati ad affrontare i grossi problemi
Che questa fase storica ci sta proponendo che sta proponendo in particolare a noi cultori del principio di tolleranza
Eredi e i fautori di una civiltà che amiamo definire liberale
Penso ai problemi posti dal progressivo diffondersi di società multietniche
E dalla crescente urgenza di meccanismi decisionali a carattere inevitabilmente sopra e multinazionali
In ogni società multietnica così come in ogni forma di organizzazione multinazionale
Ci troveremo a fare i conti con valori che potrebbero essere non solo differenti
Da quelli che privatamente coltiviamo
Ma contrastanti con che valgono per noi come principio di pubblica coesistenza
E di conseguenza ci troveremmo
Gli enti inevitabilmente ci troveremo a dover decidere che cosa fare
Innanzi a pratiche che con tutto il nostro liberalismo ed egualitarismo anzi proprio in ragione di esso
Non esiteremo a giudicare moralmente ripugnanti
Che dovremo fare
Tollerare le in nome del principio che ci obbliga a rispettare l'identità altrui
Ho impedirle in nome di quel medesimo principio
Che ci obbliga altresì a non rinunciare ad esprimere contestualmente la nostra
Il professor Settembrini ha accennato ieri a qualche esempio di conflitti di questa natura
Capaci di di mettere in crisi quel principio di tolleranza che vorremmo universalmente applica
Di renderne qualunque applicazione in determinati casi
Contraddittoria
Accennato per esempio
Al riprendo un esempio da lui stesso proposto al caso dell'infibulazione
Una pratica di cui tutti siete certamente al corrente
E che e che è per noi assolutamente ripugnante
Perché perché contraddice il principio per noi fondamentale
Della pari dignità delle persone
Indipendentemente dalla dalle differenze di sesso razza e via dicendo
Ma quella pratica per noi ripugnante
E per altri per gruppi etnici
Con i quali già in qualche modo conviviamo
E che in futuro in una società sempre più multietnica potrebbero diventare i nostri vicini di casa
E compagni di scuola i colleghi d'ufficio
Per costoro
è un'espressione importante della loro identità culturale
E allora
Come ogni identità culturale anche questa si può tentare di modificarla con i mezzi di persuasione non violenta
Che la nostra stessa cultura ci offre
Ma un'operazione come questa ammesso ammesso che ce ne riconosciamo il diritto e più implicito un dubbio è una domanda
è un'impresa che può richiedere l'impegno di più generazioni
E nel frattempo
Tolleriamo tolleriamo in nome del principio di tolleranza
Comportamenti che confliggono con i valori in esso impliciti
Olivier diamo
Il nome di questi valori manifestando in tal modo una intolleranza
Che può essere occasione di conflitti
Riguardo alle regole stesse della convivenza
E minarne in tal modo le basi
è una domanda come vedete non semplicemente teorica
Anche se la dimensione teorica di questa domanda
Non deve sfuggirci
è una è un interrogativo che probabilmente saremo costretti a porci con sempre maggiore urgenza
Via via che la situazione storica e stiamo vivendo andrà sviluppandosi
è una domanda alla quale non tenterò nemmeno di dare qui una risposta non qui non in questo contesto perché in questo contesto ritengo più importante per tutti noi raccogliere
Ulteriori quegli ulteriori elementi che possono arricchire il quadro con le problematico all'interno del quale questo interrogativo sta si pone
E sono certo che le relazioni azioni chiudi Remo tra oggi e domani ci offriranno molti elementi di riflessione al riguardo
I relatori di oggi sapete che sono allora nell'ordine
La
Professoressa dalle otto di la professoressa Galeotti dell'Università di Torino
Il professore Pastore anzi parleranno in ordine inverso a quello in cui Cristo proponendo il professor Federico Pastore di Università di Genova
La professoressa Galeotti dell'Università di Torino il professor Cofrancesco dell'università di Peace poi dopo una breve pausa riprenderemo Kohler la relazione del professor consci dell'Università di Siena
E dette il professor Pellicani dell'università Luiss di Roma
Do la parola al professor pastore la velocità di Genova che ci intratterrà sul tema la tolleranza come valore e come ideologica
Grazie per quanto mi risulta e per quel che ho comunque può valere la determinazione di simili priorità una delle primissime esortazioni ad usare un atteggiamento che noi potremmo definire tollerante nei confronti dei propri avversari
E e di conseguenza una implicitamente una delle primissime formulazione del principio stesso di tolleranza e contenuta nella sesta lettera attribuito allo Pseudo Dionigi Areopagita
Non è questo ovviamente la sede in cui discutere il pur affascinante problema dell'autenticità del corpus aggruppa GT con ed è l'intensità del suo autore né d'altro canto una simile discussione avrebbe interesse per il discorso che sto facendo
E sufficiente qui ricordare che il testo a cui mi riferisco è databile con buona certezza tra la fine del quinto per inizio due sesto secolo
La sesta lettera dice non ritenere una vittoria o venerabile Susy Patro l'inveire contro un culto un'opinione che non sembrano buoni
Le tue parole osso SITRA quattro non sono belle solo perché tu consecutiva assennata mente in quanto la verità che è unica e occulta potrebbe ancora rimanere nascosta atte e ad altri
Vittime delle varie menzogne ed apparenza
Una cosa non è bianca solo perché non è rossa né qualcuno è necessariamente un uomo solo perché non è un cavallo o regolati così dandomi retta smetti di parlare contro gli altri e parla in favore della verità in modo tale che le tue parole risultino assolutamente irreprensibile
Ora io prima di soffermarmi su questo passo che considero di grande portata estremamente notevole vorrei chiarire brevemente due aspetti che ricorreranno in questa comunicazione il primo è che a mio parere e impossibile affrontare qualsiasi discorso sulla tolleranza sull'intolleranza distruggendolo da un discorso sull'ideologia
Il secondo è che il termine ideologia che ricorrerà più volte
E assunto nella sua accezione debole cioè come complesso di valori a cui l'uomo informa la propria esistenza la propria azione fino alla sua estremizzazione come giudizio di valore sulla realtà che si traveste da giudizi di fatto e che come tale viene fatto valere ora a partire da questo punto di vista non c'è dubbio alcuno che questo passo del corpus Mario Paggi TV e decisamente anti ideologico
Intanto si può notare con lo sconosciuto autore di questa sesta lettera invita a non parlare contro gli altri e le loro idee modo tipico di procedere di qualsiasi comportamento ideologico
Ma parlare a favore della verità di non cercare la sconfitta e la sopraffazione l'avversario ma di utilizzare il dialogo come strumento per contribuire alla ricerca e all'affermazione del vero
Poi ed è qui il nocciolo dall'atteggiamento tollerante anti ideologico dallo Pseudo Dionigi
Da una parte gli avverte che la realtà è infinitamente più varia più complessa più sfumata più ricca di determinazioni di quanto sola posso immaginare qualsiasi rappresentazione ideologica
Che tipicamente necessariamente proceda dicotomica Zare l'infinita complessità del reale separando nettamente del giusto dall'ingiusto il corretto dallo sbagliato
Ciò che non è rosso non è né cerniere necessariamente bianco ciò che non è un cavallo non necessariamente un essere umano
Tra il non essere rosso e l'essere bianco tra il non essere Cavallo e l'essere uomo esista una serie infinita di sfumature che tutti insieme concorrono a formare quello con lo pseudonimo nitidi finisce verità
E che contribuiscono a costituire la complessità del reale
L'unico atteggiamento possibile di fronte a questa complessità non è quello della separazione tra ciò che è stata una parte ciò che sta dall'altra ma quello della comprensione dello sforzo di armonizzare i vari elementi una visione unitaria
Dall'altra parte lo Pseudo Dionigi ci mette in guardia in maniera ancora decisamente anti ideologica dal credere che la verità sia qualcosa di riconoscibile a prima vista soltanto da alcuni eletti a loro esclusivo appannaggio e subito da questi utilizzabile come argomento forte decisivo contro gli avversari
La verità che secondo lo Pseudo Dionigi e unica occulta resta nascosto l'uomo che facilmente potrebbe essere confuse fuorviato da menzogne da apparenze
Che in altre parole potrebbe essere vittima di inganni di reclusioni a causa delle quali assume come verità ciò che invece soltanto il prodotto delle sue costruzioni intellettuali e dei suoi pregiudizi
Il raggiungimento dalla verità e dunque secondo lo pseudo Dionigi il risultato di un processo contrassegnato dalla tolleranza nei confronti delle opinioni altrui
Nella consapevolezza che anche le nostre opinioni come quella dei nostri interlocutori potrebbero essere inquinate dai nostri pregiudizi che tendono a trasformare le apparenze in verità inconfutabili
O se si vuole i giudizi di valore in giudizi di fatto un fondamentale principio dialettico afferma che il vero e l'intero la verità e il tutto
Questo ovviamente non vuol dire che l'intera gerarchicamente superiore o cronologicamente precedente alle sue parti ma vuol dire che ogni parte dell'intero acquisisce la verità delle sue condizioni e delle sue relazioni solo nel rapporto connesso da questo punto di vista la ricerca dalla verità implica un atteggiamento altamente sorvegliato e critico
In cui deve essere sempre presente una grande disposizione ad accettare chi la pensa diversamente da noi ed eventualmente ad imparare dalle sue opinioni
Popper immunità conferenza del tredici marzo dell'ottantuno dal titolo tolleranza responsabilità in The Thrill intellettuale sintetizzava così in maniera assai efficace la disposizione alla tolleranza
Può darsi che io abbia torto e tu abbia ragione
E se discutiamo il problema razionalmente può darsi che possiamo correggere i nostri errori e può darsi che tutti e due possiamo avvicinarci di più alla verità o agire secondo giustizia
Che poi non è molto diverso direi così ora lasciando poi tutte le analisi storiche che si possono fare da quello che dice il grande Voltaire porta all'inizio del di dizionario filosofica
Alla voce tollerato noi siamo tutti impastati di debolezze dice Voltaire e di errori perdoniamo c'è reciprocamente le nostre balordaggine
E appena il caso di notare qui che un millennio dopo questa sesta detta dal filosofo inglese balcone con la sua critica gli do la darà al primo vero saggio di critica dell'ideologia
In nome di una ragione che attraverso il ricorso all'esperienza sappia liberarsi da tutte le pastoie dogmatiche metafisiche costituita dall'accettazione dei pregiudizi che alberga nell'animo umano
Certamente c'è anche un'altra faccia dalla medaglia dei protocolli anti dogmatici anti metafisici di Falcone e dalla sua critica l'ideologia che cito solo a titolo di completezza del discorso non essendo questo luogo per discuterne
Baccone proprio attraverso l'individuazione e la demolizione degli già la demolizione di Lido la getta le basi solide e durature su cui sarà costruito l'edificio dell'ideologia borghese
Delle geologia cioè dalla classe che sta rapidamente diventando la classe dominante e che in quanto tale produce impone le sue rappresentazioni intellettuali
L'esercito dalla tolleranza ma richiede dunque un atteggiamento non ideologico nei confronti dalla realtà e nei confronti dei rapporti che diverse persone hanno con la realtà è tra loro
Più precisamente l'esercizio del principio di tolleranza richiede la consapevolezza del limite intrinseco invalicabile della validità di qualsiasi approccio ideologico al mondo
Come approccio sentimentale vissuto alla realtà nessuno si sogna io credo di negarne la legittimità e l'utilità come strumento attraverso il quale noi possiamo prendere posizione e come guida dell'azione pratica
Se esso non fornisce verità esprime comunque un'esigenza spesso un'esigenza incomprensibile
Per ciò che riguarda il team è un'esigenza incomprimibile
Per ciò che riguarda il tema di questa mia comunicazione io credo che si possa definire come tolleranza precisamente anche l'attitudine a riconoscere la legittimità dell'approccio ideologico altrui
Senza demonizzando ma cogliendo di invece tutti gli aspetti esigenziale i che lo rendono comunque degno di considerazione
Tuttavia se l'esercizio della tolleranza richiede un'attitudine non ideologica
Questo non vuol dire in nessun modo che il principio di tolleranza sia neutro
Secondo l'analisi che di questo principio fece Marcuse e più in generale alla Scuola di Francoforte circa trent'anni fa
Analisi che a mio modo di vedere contiene ancora non pochi elementi di validità la tolleranza è un fine in sé
Un fine razionale in quanto attinente alla libertà dell'uomo
Questo significa che la tolleranza va perseguita indipendentemente dai risultati immediati che essa comporta
Ma significa anche che il processo di affermazione del principio di tolleranza non può mai essere disgiunto dal processo di conquista da parte dell'uomo della libertà
Senz'altro conquista della libertà da dal bisogno ad esempio ma soprattutto conquista dalla libertà di di essere egli stesso l'artefice della sua vita di essere in grado di autodeterminarsi in maniera totale
In quanto finisse la tolleranza possiede un'enorme carica sovversiva nei confronti dello status quo carica tanto più grande deflagrante quanto minore livello da raggiunto di realizzazione della libertà
Perché rimanda al di là della realtà data prefigura la possibilità della costruzione di una realtà diversa
Basta scorrere anche superficialmente la storia dalla faticosa affermazioni di quei pochi brandelli di tolleranza sparsi qua e là nel mondo in cui viviamo da rendersi immediatamente conto che la richiesta di tolleranza e quasi sempre partita ed è quasi sempre stata imposta per così dire dal basso
Da quei gruppi politici religiosi sociali a cui non solo non era di fatto riconosciuto il diritto di manifestare le proprie idee le proprie aspirazioni ma cui spesso non era riconosciuto neppure il diritto di esistere
Per essi l'ottenimento del riconoscimento del loro diritto di esistere nel senso più completo del termine è stato di vitale importanza
Da una parte hanno conquistato una quota più o meno grande di libertà di autodeterminazione dall'altra parte hanno contribuito a rendere in qualche modo più libera tutta la società
D'altronde la tolleranza vera intesa come valore intesa come è stato detto stamattina come accettazione non come sopportazione
Ecco questa tolleranza intesa così non ideologicamente come strumento di catture di organizzazione del consenso affonda le sue radici dalla consapevolezza che tutti i membri della società hanno pari diritti
Che questi diritti non sono ordinabili c'era che gerarchicamente secondo la diversità
Di etnia di sesso di fede religiosa e politica dei loro portatori che la diversità stessa elemento di arricchimento per tutti e non di separazione
Ora è quasi universalmente riconosciuto che le democrazie occidentali garantiscono una quota elevata di libertà e di tolleranza e che i fenomeni di intolleranza che ancora si verificano sono soltanto un aspetto patologico e non fisiologico dalla società
Una sorta di residuo circoscritto e generalmente sotto controllo
Io ho molti dubbi che le cose stiano realmente così ovviamente non è in discussione il fatto che in questa società sia possibile la manifestazione del dissenso
Che vengano garantite tutelata la libertà di associazione e di parola di religione che l'opposizione anche più radicale venga assunto consentito almeno fino a quando non fa ricorso alla violenza
E che i governi stessi siano risultato di libere elezioni a cui chiunque può partecipare come candidato
Il problema io parere un altro e qui per ragioni di tempo possibile
Solo accennato io credo che l'uomo moderno si è ancora ben lontano dall'aver acquisito con la possibilità di autodeterminazione totale che è requisito fondamentale per la realizzazione della propria libertà come essere umano
La stessa struttura dell'informazione
Allontana la possibilità dell'autodeterminazione i movimenti razzisti ogni tanto sorgono le richieste di controlli sugli immigrati extracomunitari
Che periodicamente vengono avanzate con grande energia la stessa proposta recentissima di un referendum per l'abolizione della legge Merlin
Non sono residui di un modo di pensare e di agire che sta conoscendo suo tramonto e che occasionalmente sferra qualche violento colpo di coda sono invece strumenti di cui il potere si serve regolarmente per per per per perpetuare se stesso e le proprie rappresentazioni
In questo senso la tolleranza quando viene esercitato non è l'acquisizione di un'ulteriore quota di libertà il processo di realizzazione faticoso quanto si vuole ma determinato di un fine che viene riconosciuto come valore inalienabile
La tolleranza e specularmente l'intolleranza
Formano una miscela sapientemente Tosato ha che permette ciascuno per la propria parte di garantire la perpetuazione dello Stato scuro a cui siamo abituati
Per concludere
Per radio Ruhr finendo vorrei fare un esempio
Proprio parlando della tolleranza di quell'aspetto della tolleranza che secondo me è un aspetto fortemente ideologico dalla tolleranza cioè la tolleranza com'era come sopportazione del dire in questo sì nell'una situazione di tolleranza come come sopportazione non c'è praticamente alcuna differenza
Riguarda la tolleranza tra un'amministrazione comunale Caccetta sul proprio territorio gli extracomunitari
E permette loro di vendere le proprie mercanzie su litorali magari cercando di apprestare strumenti che rendano meno drammatiche le loro condizioni di vita
E un'amministrazione comunale come quella che governa la città in cui vivo che manda i vigili urbani alla stazione perché facciano risalire sul treno gli extracomunitari che hanno la sventura di voler scendere per offrire la propria mercanzia
Certo personalmente preferirei che l'amministrazione comunale del luogo in cui finivo si comportasse come nel primo caso e che il sindaco si astenesse dal rilasciare interviste nelle quali si dichiara ben lieto di lasciare simili forme di tolleranza ad altre amministrazioni magari progressiste
Più in generale preferirei che tutte le amministrazioni comunali su comportassero così
Credo anche che se si generalizza asse un simile comportamento si sarebbe fatto un notevole passo avanti proprio nella direzione della realizzazione del principio di tolleranza
Tuttavia non credo che in questo caso come in casi analoghi si possa propriamente parlare di tolleranza l'amministrazione Caccetta sul proprio territorio gli extracomunitari e tollerante soltanto in senso ideologico
Essa si limita a fornire anche al di là delle proprie intenzioni e dalla propria convinzione di essere davvero tollerante alcuni strumenti minimi di sopravvivenza a persone che comunque restano Strub
Restano emarginate dal processo sociale
Resta non non titolari di pari diritti rispetto agli altri
E che si attraverso questo vengono Caretti realmente a carico notevolmente accolte questi minimi strumenti di sopravvivenza del resto possono essere immediatamente revocati
Qualora l'amministrazione cambia oppure quando i cittadini debitamente indottrinato Ida in mezzi di comunicazione ne facciano un problema di immagine di pulizia di ordine pubblico di concorrenza sleale nei confronti dei commercianti
Al punto da determinare un clima di insoddisfazione generalizzato tale da mettere in pericolo gli equilibri del consiglio comunale e i delicati rapporti tra amministrazione e cittadini
Fino a gettare ombre sulla possibilità di rielezione dell'amministrazione stessa
In questo caso il dovere dell'essere tollerante cede rapidamente il passo agli umori della piazza e alle esigenze della rielezione con tutto il corredo delle giustificazioni del caso
Generalmente queste situati in queste situazioni i termini del problema vengono rovesciati
Vengono accusati di intolleranza proprio coloro che di fatto ne sono le vittime
D'altronde la logica che sta alla base di questi comportamenti sociali è una logica che tende a dimostrare che se va bene essere tolleranti oltre un certo limite comunque non ci si può spingere e che la tolleranza ad esempio nei confronti degli extracomunitari non può che essere seconda alla conservazione del way of life in cui i cittadini sono comodamente adagiati soprattutto trattandosi di cittadini
I e dotati di diritto di voto
Uno dei terreni in cui l'intolleranza affondare ramifica più profondamente le sue radici e proprio la paura che il diverso porti valori Weltanschauung concezione del mondo
Diverso se capaci di mettere in crisi il nostro comodo e sperimentare le nostre comode sperimentate categorie di comprensione del mondo
In quell'età che citando col titolo di un famoso libro Dio in trincea possiamo chiamare l'età dell'autunno del Medioevo
Persecuzione contro le streghe
E persecuzione contro gli ebrei conciso entrambi DiVersi portatori di valori profondamente differenti le streghe in quanto donne portatori tutta una serie di valori legata al ciclo del sangue legata alla fertilità
Legata alla conoscenza di terapie di cure naturali con erbe eccetera e gli ebrei ovviamente di religione differente entrambi
Donne ed ebbe donne streghe ed ebrei erano inviati del diavolo per distruggere allo stato di cose esistenti
Basta leggere la Strikes Di Giovan Francesco Pico della Mirandola rendersi conto precisamente dello spaesamento di un intellettuale tondi un intellettuale mediocre di fronte alla
Alla crollo delle certezze delle concezioni di vita precedenti e di fronte all'irruzione della del nuovo in campo scientifico politico morale
Una poesia di Brecht in voga nel sessantotto e dintorni e pubblicata da I quaderni piacentini iniziava con questi versi se tutto resta com'è siete perduti il vostro amico il cambiamento
Intolleranza e in parte anche la tolleranza come sopportazione e non come accettazione e considerare nemico il cambiamento
Ringrazio professor Pastore del suo contributo sia
Che ha richiamato la nostra attenzione almeno due aspetti importanti
Del tema che stiamo affrontando ce l'ha ricordato come le diede della tolleranza siano se non proprio infiniti certamente non riconducibili a un'unica linea maestra
Dal momento che in un contesto culturale così lontano dal nostro
Su presupposto
Così diverso
Da quelli a cui oggi noi ci richiamiamo
Sul presupposto che la verità
E Hochhuth
Un testo come lo pseudo Dionigi l'Areopagita
Ha saputo
Offrirci un'indicazione importante
E richiamare la nostra attenzione sulla unilateralità Vita
Di ciascun punto di vista sul necessità di riconoscere in ogni momento
Valori alla base delle nostre affermazioni sulla necessità di mette in questione di riconoscerne la problematicità ed accettare il confronto con valore diverso
Ha richiamato la nostra attenzione sul suo pastore anche sul fatto che il cammino della tolleranza non può certo dirsi ancora mongoli Buoso se poniamo che l'affermazione della tolleranza non si riduca al semplice riconoscimento di principio di alcuni diritti ma di legno ma complessiva integrale formativi
Do ora la parola la professoressa Galeotti dell'Università di Torino
Che affronterà tema il significato della tolleranza delle democrazia contemporanee
Allora
Per le questioni che siamo abituati a riconoscere e a catalogare come problemi di intolleranza abbiamo a disposizione un quadro interpretativo è un insieme di proposte normative che si sono consolidate nella tradizione teorica e politica del liberalismo la teoria liberale classica e contemporanea a elaborato una famiglia di modelli concettuali della tolleranza
Che corrispondono poi a diritti riconosciuti negli ordinamenti e saldamente entrati nella pratica e nella cultura delle democrazie liberali
In questo senso non è per nulla scontato che alcun problema di tolleranza politicamente significativo debba insorgere nelle democrazie liberali
Mentre cioè il mondo dell'assolutismo moderno del sedicesimo e del diciassettesimo secolo
Ha per così dire dovute inventare la tolleranza come soluzione all'Inter in mille conflitto religioso successivo alla riforma
Il mondo della democrazia liberale ha incluso la tolleranza fra i suoi valori costitutivi
Riconoscendo la come la soluzione eticamente appropriata alle differenze al conflitto delle differenze su come la vita vada vissuta e perché
Dunque nel nostro mostri nel nostro mondo questioni di tolleranza
Sembrano Ester dunque nel nostro mondo questione intolleranza sembrano essere già risolte dalla struttura costituzionale dello Stato
Da una parte infatti il dissenso politico riconosciuto come un tratto fondamentale positivo delle regole del gioco democratico dove l'opposizione costituisce il controlli indispensabili dell'operato del governo
E in questo senso il dissenso politico non è oggetto di tolleranza essendo costitutivo della politica democratica
D'altra parte l'inclusione del libro Liddell ideali di tolleranza in diritti costituzionalmente garantiti a protezione della libertà di coscienza e di espressione rende la tolleranza in un certo modo superfluo
Se a tutti è garantito il diritto di esprimere perseguire i propri valori e il proprio stile di vita fintanto che non si danneggino terze lo Stato non ha il diritto di tollerare alcun compro comportamento pratiche eterodossa
Nel senso che non ha il diritto di tollerare ciò che non è il titolo di proibire in primo luogo adesso farò anch'io una citazione anche se non sono una storica apra questa mi sembra carina una citazione di Thomas tenta che ha osservato a proposito della Costituzione francese del mille settecentonovantuno
Che quando vengono riconosciuti diritti universali la tolleranza non ha più ragione di esistere
Di certo ma spento la Costituzione francese abolito ho rinunciato alla tolleranza come all'intolleranza d'altra parte stabilendo il diritto universale di coscienza
La tolleranza non è l'opposto dell'intolleranza ma la sua controparte entrambe sono dispotismo lungo assume permessa il diritto di negare la libertà di coscienza l'altra di concederla
L'uno e il Papa armato di ferro e fuoco l'altra e il Papa che vende e concede indulgenze
La prima e Chiesa e Stato la seconda e Chiesa i traffici
Chiusa la citazione
Invece questioni di tolleranza non banali continuano a riproporsi nel nostro mondo a dispetto del fatto che la tolleranza dovrebbe essere supremo
E anzi direi che nell'ultimo decennio la loro incidenza è aumentata
In parte ciò dipende dalla difficoltà di una sicura applicazione del principio di tolleranza e alla indeterminatezza della teoria
In parte però io sostengo che ciò è dovuto al fatto che molte delle questioni autentiche di tolleranza oggi
Fuori escono dalla griglia interpretativa offerta dei modelli liberali perché la natura del problema è più complessa secondo me è di ciò che la teoria liberale presuppone e significato della tolleranza va dunque interpretato
Nel complesso le teorie liberali
Sia classiche che contemporanee assumono che le circostanze rilevanti della tolleranza siano differenze relative a concezioni del mondo e del bene
Quindi differenze elettive scelte OSCE libri
E quindi riconducibili ad individui
Differenze appunto dico tra concezioni del mondo che confliggono fra loro ma anche che non sono visto nubili e non sono negoziabili
Data questa definizione del problema
La tolleranza consiste dunque nel riconoscimento da parte dello Stato e poi da parte dei singoli cittadini di Are dove la scelta personale sovrana
Sottratta e protetta da interferenze di ogni genere
Dal momento che innanzitutto in questi settori l'uniformità è impossibile poi non è necessaria e inoltre perché ciò è richiesto dal principio del rispetto reciproco e dal valore dell'autonomia
Il significato della tolleranza liberale è dunque quello di consentire l'eguale libertà dei singoli cittadini
Relativamente alle scelte religiose etiche estetiche e alle condotte di vita che ne discendono
In questo schema classico la sola questione teorica realmente aperti da oggi è quella dei limiti della tolleranza
Cioè della discussione sul principio del danno ai terzi perché in tutte le la la teoria della tolleranza se sempre riconosciuto che la tolleranza comunque dei limiti questi limiti sono
C'è chi tipicamente identificati o nel principio del danno ettari a terzi che è stato analizzato in particolare da Mieli o nel principio di autodifesa della società che è stato proposto già dall'occhio Mittone dallo
Ora io invece sostengo che se all'origine delle questioni autentica di tolleranza oggi se solo ci fosse solo il conflitto morale generato dal politeismo dei valori come dice Weber o dalla pluralità delle concezioni del bene come dice la Rolls
La soluzione almeno sul piano teorico dovrebbe già essere disponibile
Indubbiamente tentativi di limitare la libertà d'opinione e di interferire con la privacy con le convinzioni etiche egli stile di vita dei singoli non sono spariti nelle nostre democrazie
E questi problemi non vanno sottovalutati
Tuttavia la teoria liberale ha già disponibili dalle risposte molto articolate in questi casi risposte analiticamente sottili e di raffinata argomentazione dal primo dal punto di vista teorico non so non pratico ma teorico differenze in senso lato morali rappresentano il problema risolto della teoria politica liberale
Altro è il discorso sul pluralismo morale come problema di filosofia morale mai che sto parlando di teoria politica
Invece non le scottanti questioni di tolleranza contemporanea quali il molto discusso problema del chador a scuola o l'altrettanto discusse prima accettato problema dell'infibulazione
O quello dell'ammissione dei gay nell'esercito americano
E altri simili lo schema interpretativo classico va invece rivisto
Le differenze fra concezioni del mondo e stili di vita che pure sono presenti in questi casi
E che sono ciò in base a cui noi riconosciamo questi problemi ELI-CAT allochiamo come problemi di tolleranza
Non sembrano essere l'unico elemento conflittuale e neppure quello saliente
Così come la posta in gioco non può essere la libertà d'espressione e la privacy anche perché quelle sono già garantite negli ordinamenti democratici
E tanto più che in questi casi le rivendicazioni riguardano proprio la tolleranza nel pubblico non nel privato a scuola portare il chador a scuola non a casa propria
Farli stipulazione nelle strutture sanitarie pubbliche estera ammessi nell'esercito
E non già fra le mura di casa
La riflessione su questi casi altri simili porta a reinterpretare le circostanze la rivendicazione la posta in gioco in una parola il significato complessivo della tolleranza
In gran parte dei casi controversi delle nostre democrazie
Ciò che genera la maggior parte delle questioni significative di tolleranza
In realtà sono differenze legate a gruppi no ne individui
Che per lo più sono identificabili per via ascritti IVA come i gruppi etnici e religiosi e che sono o sono stati esclusi dalla piena cittadinanza e dal pieno godimento dei diritti
O perché non c'era no come gli immigrati o perché erano invisibili i gay oppressi
A monte dei problemi di tolleranza in altre parole c'è il pluralismo dei gruppi delle culture e delle identità collettive che non è semplicemente riconducibile al pluralismo morale o delle concezioni del bene
A sua volta riconducibile individui alle loro scelte infatti l'elemento saliente di questo pluralismo
Non sono o almeno non in prima battuta i contrasti morali teologici e filosofici
Vessilli e simmetria spesso marcate di potere di rispetto di riconoscimento sociale e pubblico fra i diversi gruppi
Che sostengono alimentano poi contrasti culturali e ideologici
In altri termini all'esclusione o l'inclusione impari incompiute incompiuta di vari gruppi sociali nella cittadinanza liberaldemocratica
Ciò che rende nuovamente incandescenti le differenze religiose e morali
La tolleranza pubblica delle proprie differenze è invocata in diversi casi come una prima forma di inclusione tramite il pubblico riconoscimento di un'identità collettiva negato vilipesa
In base alla lettura qui proposta
Le questioni di tolleranza prodotte dal pluralismo contemporaneo riguardano non tanto l'estensione con la limitazione delle libertà individuali quanti invece l'estensione dell'eguaglianza di dignità Rispetto a membri di gruppi che per varie ragioni non fanno parte della cittadinanza pari titoli con gli altri
I membri di questi gruppi sono cittadini di seconda classe nel senso proprio che ora non godono degli stessi diritti degli altri o nel senso più indiretto che per loro l'accesso ai diritti di cittadinanza e aperto sono attraverso la cancellazione pubblica
Della loro differenza cioè della loro identità di gruppo
Sì una parte rilevante dell'identità personale quale le preferenze sessuali la religione e la cultura
è pubblicamente negata l'appartenente al gruppo in questione manca della possibilità di apparire in pubblico senza vergogna
Che è condizione essenziale già sottolineata da Adams messa e recentemente ripresa da Martina Stella non solo per una vita decente Matera vere quella stima e quel rispetta disse che sono condizioni indispensabili per partecipare pienamente alla cittadinanza
Lo schema interpretativo che qui propongo suona in prima battuta plausibile per dar conto di casi come quello del chador appunto dei Gap nell'esercito americano del movimento di segregazionista nero nell'America degli anni sessanta
Sembra invece inadeguato per le richieste di bandire legalmente la pornografia il linguaggio razzista o le manifestazioni naziste intorno a cui sono in corso animate Nesta discussione negli Stati Uniti
In questi casi sembra almeno prima facie che la posta in gioco stia la tradizionale libertà d'espressione
E la protezione pubblica di idee e preferenze controverse eterodosse vs l'imposizione statuale delle scelte morali e la censura
In effetti la discussione su questi casi è focalizzata sul tema della libertà di espressione
Tuttavia contrariamente a questa apparenza io sostengo che anche questi casi siano meglio interpretabili come questioni di discriminazione e ineguaglianza
In quanto le richieste di non tolleranza hanno come obiettivo la protezione di identità collettive precedentemente escluse discriminate si prenda l'esempio della discussione sulla pornografia
Questa questione non può essere correttamente rappresentata come il tradizionale braccio di ferro fra liberali e aperti e conservatori bigotti Rocco contro la censura sulle arti alla stampa
Oggi infatti la messa al bando sulla pornografia viene richiesta da certi settori del movimento femminista
Sulla base della motivazione generale che essa danneggia le donne come gruppo offendendo nell'immagine la percezione pubblica
Riproducendo i pregiudizi maschili delle donne come oggetti sessuali rinforzando una misoginia violente eccetera
In breve un significativo al settore del femminismo americano
Sostiene che la pornografia rappresenta un attacco alla dignità collettiva delle donne e all'identità femminile che ha guadagnato visibilità e legittimità pubbliche solo recentemente dopo una storia di esclusione e oppressione
La storia di passate esclusione le perduranti forme di e discriminazione sociale costituiscono le ragioni per argomentare una speciale protezione pubblica delle donne
A titolo di compensazione e ristorazione della passata e in parte perdurante ingiustizia subita collettivamente
In analogia dunque la richiesta di riconoscimento pubblico di un'identità collettive esclusa
Qui si rivendica la protezione pubblica per un'identità collettiva ancora debole ancora oggetto di pregiudizi stereotipi e stigmatizzazione
Ora io non voglio entrare qui nel problema se questa rivendicazione sia legittima il problema estremamente complesse richiederebbe una relazione assente
Il punto qui il punto che mi interessava richiamare relativamente alla pornografia era semplicemente per mostrare che problemi di eguaglianza di non discriminazione die inclusione possono esserci anche laddove come in questo caso a prima vista l'oggetto del contendere
Sembra la libertà d'espressione
Il fatto è che il processo di inclusione di differenze identità collettive minoritarie che io sostengo essere all'origine di questioni importanti di tolleranza procede a due stadi una prima fase riguarda l'inclusione effettiva di identità e di differenze di gruppi che non godono cittadinanza piena nelle nostre società
E a questo fine le rivendicazioni sottese a case di tolleranza riguardano propriamente la tolleranza nel senso di riconoscimento pubblico di differenza minoritaria finora ammesse solo nel privato
Si tratta di domande di visibilità e di legittimazione della presenza pubblica di cittadini diversi
Non già a dispetto della loro diversità ma proprio in quanto diverso in quanto membri di gruppi minoritari e svantaggiati
Ottenuta la visibilità pubblica della propria identità collettiva il processo di inclusione procede alla seconda fase che quella della stabilizzazione di qua
Anche le differenze ammesse solo recentemente e dunque i loro portatori hanno bisogno di stabilizzarsi
E nel frattempo rimangono pubblicamente deboli facili bersagli di attacchi minacce e varie forme di marginalizzazione
A questo proposito possono sorgere casi tolleranza in cui gruppi deboli richiedono protezione pubblica per le loro differenze e identità ancora instabili tuttora fattori di svantaggio nella vita collettiva per chi ne è portatore
Questa protezione pubblica argomentate in base al titolo al risarcimento per l'ingiustizia precedentemente subita si articola di regole le richieste di pubblica esclusione cioè di non tolleranza di comportamenti e pratiche degli appartenenti a gruppi forti maggioritari
Che hanno come effetto quello di minare la presenza e la stabilizzazione
L'identità ancora fragili e facili oggetto di discriminazione
Se l'ipotesi interpretativa qui delineata dà conto di quei casi di tolleranza generati dal pluralismo contemporaneo per i quali la dottrina tradizionale si rivela insufficiente
Altro problema è se le richieste di tolleranza pluralista siano legittime nel quadro dei principi e delle regole di fondo della democrazia liberale
In linea di principio in via di anticipazione data la complessità del problema mi sembra che le richieste avanzate dei gruppi minoritari subalterni
Le richieste tanto dico tolleranza riconoscimento quanto di non tolleranza protezione si possano considerare legittime
A condizione che il gruppo in questione fosse effettivamente definirsi escluso o ancora parzialmente escluso dalla cittadinanza liberaldemocratica
A queste con certe condizioni la legittimità delle rivendicazioni di inclusione protezione del gruppo si possono infatti argomentare sulla base di alcuni principi fondamentali della politica liberale
Cioè i principi dell'apertura dell'inclusività e dell'eguaglianza di rispetto e di pari opportunità
A partire da questi principi che rappresentano le promesse della democrazia liberale e sostenibile che discenda un obbligo di riparazione e compensazione pubblica dell'istruzione presente o passata se l'esclusione passata perduranti effetti di svantaggio sociale nel presente
Se queste rivendicazioni stanno legittime almeno in generale l'oggetto dell'inclusione nella cittadinanza non sono tuttavia i singoli membri del gruppo in quanto nudi individui
Smessi i membri del gruppo in quanto appartenente al gruppo con le loro idee differenze e identità collettive
Rispetto a cui la Stoller avanza nel senso qui invocata sembra richiedere una deroga al principio di neutralità e imparzialità pubblica
In realtà io penso che non videro Cassi tratti bensì della reinterpretazione dei due principi in modo che nessuno debba pagare l'accesso alla cittadinanza con la cancellazione delle proprie differenze
Condividere la legittimità in generale di queste rivendicazioni tuttavia non comporta sostenere che ciascuna di essa debba essere accolta nei suoi propri termini
Come e quanto simili richieste debbano e possano essere accolto non dipende da una teoria generale
Ma da da ogni interpretazione e valutazione contestuale sulla base del vincolo normativo generale dell'eguaglianza di rispetto grazie
Ero dunque è stato buon profeta prevedendo che il problema rapidamente evocato nella mia breve introduzione sarebbe rimasto senza i costi nelle relazioni di oggi
Intervento del professoressa Galeotti a contribuito a mio parere in maniera decisiva a metterlo a fuoco
Chiarendo
Chiarendo
Di quale natura siano molte delle differenze
Che l'atteggiamento intollerante si trova oggi dato che non rispettare
Differenze ci ha spiegato da processa galeotti non riconducibili semplicemente a quello che chiama pluralismo buona
Cioè Oltrona Visconti riconducibile agli individui scelte che individui possano vivere nella sfera protetta della loro individualità ma di differenze che hanno a che fare con
Con il pluralismo di gruppo come identità
E ridicoli identità collettive
E che pongono problemi nuovi
Problemi uomini che la teoria classica della tolleranza la teoria liberale tolleranza si trova probabilmente a dover affrontare con strumenti
Ringrazio quindi questo suo importante contributo dò la parola al professor Dino Cofrancesco dell'Università di Pisa
Il cui tema e pluralismo e tolleranza la lezione di giornalismo a Roma
Ecco ok contatto debbo dire che dopo le tennis profonde diverse ispirate relazioni filosofiche che mi hanno preceduto
Ecco il mio discorso ritorna alla storia sarà disco
Tutti più basso profilo per secondo luogo debbo avvertire siccome la mia relazione tra il mondo a Roma durata testardamente sette ore e quindici minuti fase selettiva oppure sulla rotta concentrate sui venti minuti della l'introduzione ecco nell'introduzione richiedevo molto semplicemente eccome da storico delle dottrine politiche ecco perché il secolo benissimo buttarlo assai gravi del secolo della tolleranza
Abbiamo sentito questa mattina dal relazioni su questo tema professor Andreatta e in particolare ecco si è soffermato su quello che d'autore che divenuto il simbolo stesso della tolleranza ecco mentre nel decimo nono non se ne parla più
O se ne parla raramente già o se ne parla soltanto quali che
Corrente
Filosofico politica del mille ottocentocinquantanove forse uno dei testi più belli che siano mai stati scritti sulla tolleranza esce o liberti in prigione Stuart Milano
Quaranta nella sua bella relazione diciamo introdotto alla lettura di un atterraggio di questa problematica l'intolleranza i suoi presupposti di Giovanni Marchesini ma in sostanza e così nonostante Constantin stante Tocqueville eppure sono ingigantite dal pensiero politico dell'ottocento e che comunque ecco non seguissero opinione almeno nella stessa misura riferisce l'opinione ecco leader intellettuali gli altre correnti di pensiero dicevo a parte queste eccezioni pur notevoli e con la tolleranza è un concetto i cui non si sente quasi più partirà io con la maniglia oltre che dei testi anche Tizio nani politici sono
Iscritto collezionista di dizionari politici più alcuni molto importanti dell'ottocento e di tutti quelli che mi ritrovo in biblioteca soltanto uno ecco quello di Maurice blocchi di Simonelli generata da politiche scritto tra il mille ottocentosessantatré mille ottocentosessantaquattro contiene la parola tolleranza
La parola tolleranza nulla si ritrova nel dizionario di più Clerc paniere unisce mi limito a citare soltanto questi
Ecco scusando mentre per questi scempi filologici
Ma questo è importante perché visione politiche di più perché il paniere pubblicato a dispense alla vigilia per la rivoluzione di febbraio dello quarantotto
E diventato un po'il documento spesso il documento ideologico di questa rivoluzione
E così scritto da una il Gip potremmo dire con espressione moderna di intellettuali democratici radicali
Ecco questo dizionario contribuì potentemente a creare il clima e l'opinione pubblica favorevoli all'insurrezione contro la monarchia biblici Filippo quello per Carlo Marx chiamava spiritosamente il capitale incoronato sul trono
Il club Palmieri non so parmensi tolleranza e cornetti concetti affini o comunque contrario no ad esempio di intolleranza un fanatismo no
Neppure questo concetto da ricercare ecco nella Varia assai stilistica Antonella del tempo ad esempio cito soltanto ancora una volta scusandomi
Ecco perché le note filologiche due grossi libri sul linguaggio politico
Code nell'ottocento francese in particolare il libro di di uguali vocabolario politico e sociali Francia
Tra il sessantanove e il settantadue e il libro fondamentale di un di uno sconosciuto
Storico delle dottrine politiche turco Perk Vardar per intitolato struttura fondamentale del vocabolario sociale e politica in
Politico in Francia dal mille ottocentoquindici al ottocentotrenta sono due e con volumi coniugati da un imponente il glossario e in va ecco negli indici dei consiglieri si cerca ecco una parola un termine che possano rinviare in qualche modo alle grande tema della Torre ecco da storico mi sono chiesto ma perché questa ecco questo silenzio e non individuato alcune ragioni che illustro in maniera molto breve mercati e con le prime ragioni sono ragioni di ordine storico ma sono ragioni di ordine storico specifica
Non si chiede dimenticare che la cultura della tolleranza
Onde nei maggiori è stata la cultura che ha visto irato in gran parte le dichiarazioni dei diritti ecco dei vari del Risorgimento politici rivoluzionari
In particolare la dichiarazione del ventiquattro giugno mille settecentonovantatré lire contiene all'articolo sesto
Ecco ognuna principio ecco che sembra attratto di peso ecco dalla saggistica del secolo dei lumi sulla tolleranza
La libertà potere che appartiene al nuovo di fare tutto ciò che non nuoce ai diritti degli altri esita apre il principio la natura per regolare la giustizia per la salvaguardia e la legge
Il suo limite morale in questa massima non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto atti
E combatte bene l'atto costituzionale del ventiquattro giugno mille settecentonovanta veri e con queste parole potevano benissimo essere state dettate dal signor Massimiliano Robespierre
Ed era polista la saggistica e contento dei leader politici che in qualche modo e confondono oggettivamente responsabili del terrore
E con quando leggiamo Robespierre cose giuste eccetera sì aspettiamo di trovare delle apologie della tirannide da un contrario Egitto ritroviamo dell'Apologia della tolleranza
Della benevolenza tra gli uomini della libertà di pensiero di opinione di associazione eccetera
E controllare sulle ragioni pur importanti e decisive ecco di questo così come tra l'altro e con la tematica estremamente complesse e in che misura i giacobini ecco derivano dai lungo meeting in misura invece sono altra cosa la mia indimenticabile
Amica Anna Maria Battista ad esempio mostra nei suoi saggi che uno degli avversari più accaniti del partito filosofo fu proprio Robespierre nel suo ultimo discorso
Il discorso contro di libertinismo della stagione libertinismo delusi
E per il salone
Nel secondo la del secondo gruppo di ragioni sonore al giudice di tipo culturale invece senza nel genere sta al superstiti del Seguro della sua dato se la tolleranza non è più un concetto
In positivo
Perché è un concetto ritenuto insufficiente
Ricordo soltanto potrei ricordare il grande Condorcet ma ricordo un l'anno notissimo del discorso tenuto dal mirabolante sera del ventuno agosto mille settecentottantanove quindi l'hanno primo della rivoluzione non vengo a supplicare tolleranza la libertà più illimitata di religione e ai miei occhi un diritto così sacro
Che la parola tolleranza che pretenderebbe di esprimerlo mi pare in qualche maniera essa stessa tirando dal momento che l'autorità che tornerà potrebbe non tollera
Queste parole di Mila boh inaugurano
E con una saggistica polemica nei confronti della tolleranza e intesa a sostituire al termine tolleranza il termine molto più pertinente di diritto
Vi sono altre ragioni ragioni che potremmo definire invece questa volta sociali
E legate a quelle che un grande reazionario
La dei primi anni del secolo biondo ha detto chiamava lo stupido Secolo decimo nono un libro tradotto dal Borghese che ebbe molta influenza tra l'altro sul futuro Duce del fascismo
E che cosa voleva dire Daudet che Secolo decimo nono e il secolo del disarmo no ecco avevano detto espressione assai più significativa di grandi teorici
Ecco dell'ottocento e il secolo del laddove il cimento dei costumi
Andreatta ha ricordato il caso Ocalan
Nel caso della base eccetera ecco nell'Ottocento questi casi ecco sarebbero irrealizzabili perché perché e il secolo incolti i costumi si sono addolciti e badate bene che uno dei teorici
Uno dei grandi teorici della di questo concetto dell'addolcimento dei costumi è
L'altro grande dio oscuro del tradizionalismo controrivoluzionario francese e cioè Lucia Romualdo Bonarda in un'opera che mi dispiace dovevo recitare ecco perché mi sa un po'troppo di filologico intitolata lei riflessioni filosofiche sulla tolleranza di opinioni
Ora queste riflessioni filosofiche sulla tolleranza degli opinioni è un'opera del mille ottocentosei iscritta pieno ecco periodo napoleonico ed un testo a mio avviso trascurato ma come vedremo ammenda
Nel prosieguo del mio breve d'intervento estremamente significa
Però in una sostanza tutte queste ragioni
E con rinviano ad un'altra ragione ancora più profonda ed è la penultima delle ragioni che esporrò
Questa si
E con questa ragione che ancora più profonda ecco risiede nello status incerto concerti e se non vediamo i grandi dizionari di politica del nostro secolo troviamo che tolleranza è un controllo che è estremamente sfugga
Talora si identifica con la stessa libertà liberale
Talora con la laicità del pensiero per esempio la voce Bruno Marco Mancini ecco nel dizionario pubblicato qualche anno fa dalla nuova Italia cantare ora
Ecco significa l'ideologia naturalmente i biologi hanno nel senso la razionalizzazione dalla falsa coscienza ma nel senso
Concezione compiuta e coerente del pluralismo per cui quando si parla di tolleranza
Si parla implicitamente commisi visto che ha chiesto giustamente anche in questa sede del grande tema della plurali
E così dovessi dire la mia sensazione
E se dovessi azzardare una definizione ecco parafrasando una celeberrima l'interpretazione
Che è stata Francesco Carta nell'URSS del diritto ma si facessero tutti diritto è un ponte
Tra la morale dell'economia e alla stessa maniera io direi che forse la tolleranza e un ponte tra la sopportazione il diritto
è un ponte tra la mia sopportazione edile tuo di ritorno
Ma anche qua siamo rimasti soltanto alla soglia di questa ambiguità unto logica dello sconcerto
In effetti se ci pensiamo bene il termine tolleranza e componente domande cruciali
Chi tollera chi e che cosa
Ecco sì tollera
è l'individuo che tollera e l'istituzione e quali istituzione deve tollerare l'istituzione politica
Che istituito la Costituzione il regime politico o l'istituzione spirituale la chiesa e le agenzie spirituali va anche cioè il gruppo sociale con i suoi costumi e si deve essere tollerato e anche qui c'è una grandissima invece
Debbono essere tollerati tutti debbono essere tollerati alcuni o deve essere tollerato in senso kantiano la persona ma canta non pretendeva il rispetto della persona canta pretendeva il rispetto della persona con me agente autonomo irrazionali
Ecco perché
E con ogni che vediamo questo sciagurato un secolo ecco sappiamo e che sarebbe molto ingenuo più ringraziare la tolleranza di ti Origgio anche la tolleranza
Ecco di chi ritiene che gli ebrei siano il cancro del genere umano occhi l'adultera vada dilapidata in pubblico evidentemente no ecco quando dopo riterrei diceva non condivido le tue opinioni ma ecco un rischio sono disposto a rischiare la vita perché tu abbia il diritto di Yasser male
E bene o male si riferiva ad un orizzonte di valori omogeneo
Ecco oggi ecco non soltanto le altre culture ma le antiche ideologie hanno fatto un irrompere nella nostra quotidianità il radicalmente diverso e il grande TAR trauma dei totalitarismi
Ecco la frase di Voltaire non avrebbe senso
E con riferita a Kering no pensiamo che noi continuiamo signor gang
O il signore essergli diciamo io ecco non condivido le sue idee non è vero che efficienti gli ebrei su Lippi dopo sono vento regolare rubare dare però rischio l'ha vinta perché tu possa afferma
Ho l'impressione che oggi quando si tratta quando si parla comunità il concetto un rinvia anche quando si parla di tolleranza il concetto idrovia a quello di comunità
Cioè ogni volta che noi affermiamo dice invito alla tolleranza costituiamo un minori che si contrappone a turno il loro nome
Quindi non è una
Semplice tolleranza delle opinioni altrui nella tolleranza DG e Cossiga dentro il membro di una comunità comunque definita e sia e già nei confronti di chi ritiene appartenere ad un'ampia comunità dove ritornano gli stessi identici problemi
Ecco più accennato Tei
Però ecco l'ultima ragioni e così stanno in qualche cosa ben diverso richiederebbe in ogni introduzione di venti minuti
Ma senza senza Ferrario l'eccezione diventi più e cioè le ultime ragioni stanno in un fatto nuovo e terribile che si è formato nel diciottesimo secolo
Cioè diciottesimo secolo si è costituito quello che potremmo chiamare i voti intellettuale il potere simbolo
In Italia
Sono pochissimi gli studi ecco dedicati agli intellettuali come istituzione Agli intellettuali come categoria
Ecco in per quanto riguarda una parte ecco di questa Repubblica intellettuali ecco consistono assolutamente fondamentali impedisce
I testi di Luciano Pellicani sui rivoluzionari di professione cioè appello quello che vada fatto e allargare un po'il discorso fatto un talare cioè che senso si costruisce potere gli intellettuali
Ecco nel nel senso che nelle settecento epico assistiamo alla nascita
Ecco di un centro professionali in qualche modo che si imbatte contro un'agenzia spirituale specificata data rito sulle la chiesa la tradizione eccetera
In quanto queste agenzia pretende di condizionare un potere politico che rivendica in Cheuvreux monopolio legislativo sulle azioni estero
E come sta quindi la grande di diciamo e la grande abbia dell'Illuminismo intellettuale che ci sia un potere ecco in in figlia di laicizzazione progressiva la monarchia assoluta
Ecco che trova sulla sua strada
Vecchie agenzie spirituale della Chiesa ecco i costumi le scuole della scolastica scritta che fornirono ecco condizionarlo dall'interno cioè che vogliono dargli una nell'ottocento le monarchie assolute sono finite no
E con l'ottocento e gli disse in volo in cui domina sovrana l'opinione pubblica
Ecco nell'Ottocento ecco non è più concepibile
Ecco la tirannide del potere nelle sue forme brutali non sono più concepibili ed elettriche Cascello e pensata ad un particolare soltanto che il più grande
Campione della libertà parlamentare in Francia e conservatore e sciatto via è stato Bianchi rivendica la libertà del Parlamento la libertà per la stampa la libertà dell'opinione pubblica ecco contro un potere a sua su
Ecco suscettibile colti d'ostaggi assoluti
Il potere politico e un potere che è stato fortemente ridimensionato aveva ragione veicolo
Scusate se faccio una citazione grande scrittore dell'Ottocento alla Regione Balzac Balzac ha scritto un romanzo straordinario di gabinetto dell'antiquario ecco del gabinetto dell'antiquario descrive un ambiente tradizionalista di provincia
E commentando queste nostalgie linguistica discografici
Che nell'epoca di cardo benissimo e così incontrano i sognano il ritorno alla monarchia di Luigi quattordicesimo dice non avevano capito una cosa sola
Fondamentale che la monarchia restaurata non era la negazione dell'ottantanove era soltanto la Sierra calda
Ecco che consentiva alle liberale viti dell'ottantanove
Ecco tutti prosperare ecco in una atto mosse ecco di pace e sia pure di corso folta aggiungiamo forzato
Consenso ecco sociale
Qual è il compito che in questa contingenza viene affidato anche
Agli intellettuali viene affidato il compito di ricostruire il mondo
Cioè e ricostruire i singoli i valori gli ideali che ti tengono unite le società
E poi se ci fosse tempo si potrebbe leggere almeno qualche brano ecco di uno scritto a mio avviso straordinaria rilevanza
Culturale di visto conto pubblicato mille ottocentoventisei intitolato il potere spirituale
Che cosa disse compito del potere spirituale effettiva la società industriale non può sopravvivere
Anche se Conte sarà il grande teorico della società industriale tant'è vero che
Il mio Raymond Aron verrà accusato di essere eccessivamente complicano cioè di sottovalutare in alcune sue opere del giudice lezioni sulla società industriale
Il sottovalutare il sistema politico a vantaggio ecco della teoria della società industriale di sì dei DS dissi dice Jon si capisce
Era troppo condizionato da contro un bancomat non potere spirituale dice che la società industriale non sopravvive senza potere spirituale
E pertanto tocca ai uomini di cultura possiamo dire agli intellettuali un'altra corte dei quattro mila e essa
Ecco lentissimo una cosa terribile dice l'unica classe il cui interessa in particolare coincide con l'interesse generale
Venti adesso è una frase torna faranno propria graduatoria i rivoluzionari di professione di cui si occupa ecco danni il mio amico il mio amico Bush
Però questo compito tanto è possibile
In quanto e concludo in quanto la visione di cui gli intellettuali sono portatori è una visione in termini pompe rianimatori cioè è una discreta visione di un mondo in cui le stelle la morale e la politica alla religione all'economia eccetera non ci sono più uscisse estratta
E quindi e bisogna dire una lettura ecco dei grandi democratici dell'ottocento e ancora più significativa che l'ha detto che la vittima socialisti dell'Ottocento
Penso in particolare all'anno né parlamenti descrive il libro del popolo
Penso a Mazzini che alla nemesi di fatto doveri dell'uomo ecco penso attinenti ecco penso nello suggerì cruciale soprattutto ammise alle de al libro più ecco che cosa succede in questi libri che accomuna questi autori in parte anche molto diversi
C'è il concetto fondamentale che la separazione tra mura perché politica è un delitto
E c'è Concetto ecco per cui la separazione tra morale e politica e il mese Saria nell'età critiche ecco ma diventa mostruosa nell'età Urga l'età critica sono riletta in cui viene demolito un vecchio mondo mondo che non stanno più in piedi letta organiche sono l'età in cui si passa
Ecco dalla critica alla ricostruzione
E allora gli intellettuali sono i grandi costruttori del consenso sociale
E chiaro che in questa maniere
Questa disposizione culturale ecco la tolleranza più nessun senso
Cioè che senso ha la tolleranza
Cioè non c'è una categoria professionale interessata alla tornerà
E su questo sono tutti d'accordo o accennato e qui concludo veramente al bellissimo
L'interessantissimo comunque tesa condanna le riflessioni sull'intolleranza
Che cosa dice in sostanza abbondante in questo testo
Fondante dice semplicemente che la tolleranza e un assurdo
Sì si può tollerare l'altro per varie ragioni per ragioni pragmatiche utilitaristici e e soprattutto dice Bonanni perché tollerando ecco significa a stendersi dalla e siccome l'addolcimento dei costumi a cui ho fatto cenno è uno dei principi della società dell'Ottocento Bonnard al concordato
Ecco questo programma di addolcimento dei costi però dice fondata stiamo attenti perché
La tolleranza ionica è un assurdo
Ecco in una realtà la grande legge dell'umanità nell'intolleranza
Cioè non c'è tolleranza nella scienza speriamo ecco che si arriva a fare se non interessantissimo sulla sottile linea di scetticismo delle correnti controrivoluzionaria
E Cobo Nanda quando parla
E ma anche del mese per certi aspetti pretende di parlare con me un un grande matematico
Ecco i termini sono abc ecco questi sono i postulati dai oscurati discendono tutta una serie di conseguenze e disse Bonarda nessuno becco tollera ecco
Che due più due faccia cinque due più due fa quattro e convegni la libertà di opinione date la libertà di opinione commenta sarcastico è come dare la libertà di circolazione del sangue
E aggiungere che neppure nel mondo umano ma soprattutto nel mondo ma non c'è tolleranza la l'insistenza e una espressione Ivo tornerà contezza
Ecco vale la pena tecnico tipo osservare quanto ecco questa ricostruzione ecco del mondo umano paint questa ricostruzione storica così fondata su un'attenzione olistica di condanna nemica ecco poi trapassi nelle grandi ideologie dell'Ottocento
Pensate che conta Sensi mondo ne parlava di Mestre come Granze RAI su quello nostro maestro maestra
Ecco pensate che lo stile di pensiero di Bonnard Titti De Maistre in sostanza e corso che la corsa Coppo ceti provocatorio ma e lo stesso stile di pensiero che noi troviamo del materialismo storico e che troviamo nelle grandi ideologie non liberale dell'ottocento grazie
Ringrazio Cofrancesco che non ci ha parlato chiaro ma ci ha offerto una brillante testimonianza di come
Le curiosità dello storico anche quando si presentano come innocenti finiscono per essere molto spesso la via maestra riaprire questioni di grande rilevanza teorica
è arrivato il momento di concederci una breve pausa che ci consentirà poi di ascoltare con tutta l'attenzione che merita
Le relazioni del professor Domenico Colucci e del professor Luciano tecnica etica
Sono le cinque in cinque diciamo ci ritroviamo tra dieci minuti necessario qua
Sì
Vi prego di prendere posto
Il professor Domenico Goggi dell'università di di Siena ci propone una relazione che si presentasse consente con un titolo un po'provocatorio
L'invenzione della differenza
Fenomenologia di un equivoco ideologico e metodo atteso seria insomma un ti do la parola penso che tutti siamo curiosi grazie
Scoprirebbe così come solo un sono un vecchio uomo di scuola rifaccio sensazione all'impiego
Divise e altro questo staranno in piedi dunque
Io mi riallaccio stranamente alla relazione che mi ha appena preceduto quella del
Professor Cofrancesco dico stranamente perché veniamo da una formazione culturale diverso anche se siamo vezzi amici ormai
Cioè vorrei parlare di una intolleranza silenziosa invisibile
Una intolleranza di natura metodologica
Perché può sembrare in fondo qualcosa di marginale o addirittura di futile rispetto a ai problemi imponenti di natura politica
Storica e sociale che abbiamo toccato più di cui ho sentito soltanto oggi appunto con le le voci
Sì che si tratta niente di meno che di alcuni problemi formidabili che stanno all'interno delle scienze venimmo tono antropologiche e quindi non sono cose da poco
Se si pensa che queste discipline sono discipline destinate a studiare
Fondamentalmente gli altri
Quindi c'è anche una intolleranza è un termine che non un solo lo sto usando perché l'avete usato voi in questo bellissimo convegno è un termine che non mi piace e ambiguo equivoco
E già Cofrancesco brillantemente ha espresso
Mi quante sono le pieghe Firth del termine delle intenzioni connotati e di questo di questo tema
E allora se noi entriamo per un momento a curiosare
Nella bottega delle scienze e demo antropologiche ciò che viene fuori è talmente a mio avviso spero che lo sarà anche per voi talmente sconvolgente drammatico
Che francamente da questo punto di vista è un po'difficile pensare
Che si possa superare l'intolleranza nel senso con cui normalmente si è usato questo termine
Anche se sia ben chiaro da dove ci sono tanti giovani mi guardo bene dal dal proporre l'intolleranza ma la tolleranza certamente un ideale e forse sarebbe intolleranze immaginare che la tolleranza trovi un luogo suo specifico come a volte questa mattina
Mi è sembrato di sentire da illustri colleghi ci sia un luogo in cui la tolleranza può vivere meglio che in RAI tre
E probabilmente in un ideale un non doveva essere qui per quanto riguarda le scienze primo antropologiche
Questa del rispetto degli altri un un problema talmente formidabile da coinvolgere non il contenuto o lavati la disciplina ma il metodo non l'oggetto ma il metodo stesso
Ora per cercare di brevemente perché il tempo quello che di sintetizzare i punti di questa città errata
Dirlo subito che
La stravaganza sono gli altri
Stravaganti sono gli altri gli altri sono stravaganti
Il problema dell'antropologo del demo sono antropologo e quello di
Studiare la stravaganza perché studiare la stravaganza significa sfidare gli altri gli altri sono stravaganti
Quando si studiano le culture occidentale l'ideale sarebbe quello di un antropologo che riesce a cogliere la stravaganza di casa propria
Non solo quella degli altri delle società cosiddette non Europee ma di quelle cosiddette calde come diceva del ministro su quelle segnate da un esplosivo dinamismo culturale che ormai sembra esponenziale sembra non ci sia restituì
Le società fritti invece sono quelle che hanno un dinamismo culturale minimale anche se ce l'hanno c'è la storia
Posso pensare
Previsto l'osso riversa
Ora questo de la Stravaganza
Che caratterizza l'alterità badate bene che io uso e un siano sempre il termine altro o se volete il termine esotico
E non so altri termini anche se sono stati qua usati in un altro contesto dai dai colleghi che mi hanno preceduto
Dunque gli altri
Gli altri sono
La stravaganza e certamente destabilizzante
Quando si incontra una condizione stravagante un uomo che si comporta in maniera stravagante penso in maniera stravagante ce in qualche modo una condizione di ansia
Che normalmente viene contrastata
Viene contrastata in tanti modi
Ma se la cosa diventa preoccupante quando a contrastarla sia proprio l'antropologo le trovo colui che magari sta sul campo a studiare i cosiddetti salvarci
Ora siccome noi viviamo in una società come è stata benedetta prima
Molti culturale
Dove la trasversalità delle culture ormai è un fenomeno imponente del difficile pensare di trovare chissà forse in una giungla
Oppure in una in una isola sperduta un'etnia
Un'etnia intendere che non abbia subito non esiste
La purezza di etnica e una delle tante imbecillità hitleriane però è indubbio è indubbio che è possibile ancora trovare degli degli indios sono sparute minoranze famiglie che non vanno a volte grazie al di là dei trenta quaranta individui che non hanno soprattutto subito l'influenza devastante della cultura
Occidentale perché è una cultura devastante a questo termine non do assolutamente alcun connotato non conferisco appunto ho notato dispregiativo
Per cui se noi dobbiamo trovare due luoghi due punti a a del prologo di scultura un altro che ci possa dare una misura della condizione di shock che comporta la scoperta dell'alterità dell'esotico dell'inatteso del desueto
Di ciò che come dire e atopico senza fuori di del luogo familiare
E
Senza rosso
Noi dobbiamo certamente ripercorrere
Quella esperienza che Colombo gli spagnoli fecero il dodici ottobre mille quattrocento novanta
Lì ci fu lo shock
Qualcosa che non è ripetibile certamente
Ai nostri giorni e non in quella misura non in quella imponenza e proprio nelle lettere e voi sapete che Colombo morì convinto di aver trovato a morire per le Indie pensò che quella terra
Non era un nuovo mondo con lo nuove genti con nuove civiltà era l'estrema propaggine del continente asiatico però nelle lettere che scrisse appunto ai reali di Spagna in quelle lettere si trova
Sì viene fuori il mito le prime lettere il mito dell'uomo di natura che è una delle cose più mostruoso che possono uscire dalla mente del ruolo dal punto di vista antropologico
Scrivendo dice che qui il cielo di queste isole non è come quello di Spagna
I ruoli non sono mai con misurabili a quelli spagnoli gli uccelli gli animali sono totalmente diverse soprattutto gli uomini e gli uomini infinitamente buono e lui era sceso dalle antenne Beltrandi anzi
Non sarà poi nelle Piccole Antille si accorgeva che c'erano i famosi eterni precari privi che tagliavano le teste che cade un'altra cultura
Ecco questi uomini finalmente buoni scostumati non hanno posto uomini di una pura azione giocano con le armi e gli spagnoli si feriscono perché non sanno a che cosa servono molto prima di Russo di e di Voltaire veniva fuori questa strana idea di che un uomo potesse essere tale
A livello di naturalmente lo sappiamo il vero dramma ecco qui il problema poi verrà intolleranza culturale sullo zoccolo duro mette luogo e orario male culturale sin dall'inizio
E quindi di Sting distinguere biologia e cultura è una cosa che si può fare nelle aule universitarie
Dal punto di vista gli atti che opportuno e io faccio o il piccolo o l'altro polo ma pensare che si possa che si possa re nella realtà immaginare un uomo
Che non sia il risultato a cominciare dal cervello
Che il cervello il risultato di un'interazione tra la biologia la storia
Ecco tutto questo complica enormemente
Enormemente nel corso
Per cui gli spagnoli Colombo trattarono gli altri come esseri
Diciamo non umane
Non umane
E la cosa si ripete puntualmente alla rovescia
Perché quando Montezuma riunì i saggi dell'impero e i sacerdoti per sapere chi fossero questi bianche che erano scesi siano venute dalle acque
Al mare
La risposta fu che essi nient'altro che il famoso serpente piumato
Che sale a quattro letti e ritornava dopo un lungo e si riprende a riprendere possesso della terra da cui era stato caccia
In sostanza
Gli astenuti
Assunzioni bilanciata anch'essa dal punto di vista disumano dietro la qualificanti
Sopra umanità di esseri sovrumane non non
Omar
Poi c'è un altro luogo molto più o recente uno scritto che dire è sconsolante depressivo uno un è un libro che è stato pubblicato recentemente dovuto all'intelligenza anche culturale strategica di Tullio Tentori il giornale
Devo l'antropologo
E i giornali diari scritti da uno dei più grandi antropologi del nostro secolo da Malinowski
Io inviterei tutti a leggerlo questo testo così sconvolgente
Ed è un testo in cui in cui c'è come dire e perimetrata la vita di questo che
Fu uno uno dei massimi come vi dissi antropologica del nostro tempo che fece delle scoperte che che sono ancora oggi nel mondo delle scienze temo antropologico ed importanza un discorso
Malinowski riscoprirla don universalità del complesso di Edipo ha scoperto che i complessi non sono all'origine del te la cultura e noi sappiamo che questa idea balordo in realtà si è trascinata fino a Marcus se non oltre
Scoprì infine che non è possibile parlare distinti e di sentimenti che non si non impastati culturalmente quindi il problema della incorporazione uno dei grossi problemi
E gli antropologi devono affrontare quando vogliono perimetrare l'idea l'essenza dell'uomo quale uomo esiste l'uomo esiste solo il boss insomma
I boscimani esce
Ora quando Malygos più scrisse questo vicario
Si riferiva agli anni della sua campagna nelle isole propri Angelo che vanno da quattordici a quindici l'intervallo del quindici o sedici poi dal sedici al diciassette
Voi sapete che l'Europa era in fiamme in quel periodo per la Prima guerra mondiale lui nato a Cracovia era suddito asburgico
E il rischio il pericolo di essere internato lui
La Breve
Ci sono certamente delle condizioni oggettive di sofferenza che vanno dette ma Marino scrive artistico
Quindi faccio viveva uno sotto dei medicinali per conduceva una vita certamente da drogato nel senso che assumeva arsenico collocato spedita passava da una sbornia l'altra era un uomo sradicato
In una per certamente non non assolutamente accostabile come uso e costume avverrà europei e tanto meno a quella di Melbourne laddove aveva questa donna amata che poi alla quale indirizza lettere reti delle espressioni d'amore che poi diventerà sua moglie la cosa importante è questa mi scrive questo diario
Perché senza di perdere la propria identità culturale il diario gli serve per radunare le sue corse per radunare i suoi vissute per evitare la dispersione
E malgrado tutto malgrado queste sue condizioni che sono oggettivamente di sofferenza una malattia grappolo porterà alla tomba appena un anno prima dalla scoperta della penicillina
E poi la difficoltà di parlare con indigeribile all'inizio perché non conosceva adeguatamente la lingua ebbene questi questi pagine sono pagine che sono un esempio straordinario di cosa significa il terrore riprese di perdere la propria identità
L'identità che non era culturale per occuperò bisogna secondo me quale distinguere soprattutto quelli io che nella nella tradizione occidentale l'unità dei dei degli atti di abnegazione dei comportamenti dei pensieri qualcosa cui che l'Occidente ha inventato perché non è che è venuto che Perissich che si trova altrove questo benedetto io il Polo
Dei di tutte le
Le concentrazioni nessun ebbene fuggire cerca di evadere in tutti i modi da questa condizione che per lui è una prigione illegali sono delle scimmie
Qui otto ora a a un sarà raccogliere tutti gli aggettivi sono esseri
Sono dei ladri
Sono delle persone con le quali è meglio non avere a che fare queste queste pagine dire insiste molto in questi in questi nei momenti di maggiore depressione si parla soltanto del puzzo del fumo dal rumore del chiasso del del di queste danze ossessive notturne
Le le donne più belle le giovani donne che lui poteva vedere seminude passare sono dei piccoli animali nel caso migliore arriva persino a comprendere il perché i tedeschi e i belgi hanno infierito sulle popolazioni indigene benché l'Unipol sia altrettanto duro nei confronti dei dei missionari olandesi
Avevano sostanza distrutto
La cultura indi
E in questa conduzione l'unica l'unica pagine commosso sono quelli in cui lui descrive la natura il paesaggio la bellezza del mare il colore del mare trascolora trascolorare del mare del cielo
Nel passare del re dei giorni e delle stagioni e soprattutto lei girò anche a Roma un sacchetto di evadere pure di fuggì da quello che lui considera un inferno
Una una prigione
Arbela alla civiltà siti sono tre negli USA a luglio non non li uso io allegra alla alla civiltà e l'unica cosa e tra l'altro dice la bellezza straordinaria di Machiavelli che lui le chiedo perché è un inglese europea
Al
Ora per concludere
Questa queste alla queste riflessioni due righe prese che credo sintetizzano lo stato d'animo di di questo che poi e uno Tel mass antropologia considero la vita degli indigeni come totalmente priva di interessi e di importante
Qualcosa di molto lontano dal mio essere come qualcosa di estraneo punto
Come l'ha vinta di un cane
Ora
Qual è il problema
Certamente metodologico e mi avvio al conclusione che
E questo preambolo cercare tutti suggerire
E propriamente questo
Cioè il fatto che
Quando si incontra l'altro
Quando si incontra le sorti
Ciò che non è familiare ciò che plessi teso quindi tu
Ciò che è inatteso cosa c'era di più l'inatteso forse dal punto di vista antropologico risultante dell'avventura di Colombo dopo la traversata tra
La reazione lo shock
E la la paura di perdere
Come testimonial Marinò sfide
Di perdere la propria identità e quindi la reazione è quella di cercare di abbassare i il tono della dissonanza di questo rapporto cercare di controllare controllare
Le le possibili le possibile reazioni dell'incontro inventando
Inventando qualcosa
Che ristabilisca per le possibilità di un controllo reale sia dal punto di vista cognitivo che da un punto di vista pragmatico e perché il nonno di politica
L'invenzione della differenza proprio tu che sta proprio cui
Cioè in definitiva dalla dalla fine del Seicento alla alla fine dell'Ottocento si asse stavano le scienze demo antropologico secondo dei criteri secondo di principi che certamente erano mutuati
Dalla grande tradizione delle scienze fisiche che si era
Che si era determinata e consolidata e fondata addirittura nel tra il sette ottocento poi in Europa ma la cosa importante fu quella di trasformare l'alterità
Nella di fare
Cioè Dini trasformare di immaginare che quello che era un un baratro un salto una voragine tra il l'Europeo e l'altro L'Occidentale l'altro di trasformare questa voragine semplicemente in una distanza
In uno scarto
Che poteva essere misurato classificato gerarchizzata secondo dei principi e dei metodi che potevano essere tranquillamente mutuati anche dalle scienze matematiche come dei fatti lo furono
Cioè calcoli di natura algebrica aritmetica ma anche il calcolo di natura qualitativa
Per cercare di misurare lo scarto inoltre fedele il riferimento Annoni
Che ero e che portatori dell'identità ma qual è l'identità è facile dire se era l'identità dell'uomo occidentale gentiluomo borghese
Tutto quello che si vuole rispetto al quale ferramenta quale soltanto aveva senso parlare degli altri
Lo scarto la distanza
E qui viene fuori tutta una serie di riflessione di considerazione
Che hanno una doppia funzione pensate un po'l'idea del relitto culturale della tarda lento gli altri distano da noi quanto quanto sono fermi al neolitico ma non hanno inventato
La ruota tutta una serie di considerazioni in cui era l'alterità DLT sfrutta per azzerare lo shock e il fastidio e il disagio
Utilizzando quel metodo che trionfato nelle scienze fisiche come voi sensate ed era destinato poi a consegnare una volta per tutte al all'etanolo con lucchetto etanolo
L'occhio un'oggettiva del signore terrà
Nel diverso
La diversità consente la misurazione della distanza Mosca
Il calcolo
Peraltro quindi la classificazione perché non anche la gerarchizzazione la gerarchizzazione rispetto ad una identità che fa capo all'io
E che c'entra c'entra nel vivo nel giro dell'uomo dell'uomo occidentale
Ora se noi conclude concludiamo questo
Questa prima parte per poi andare subito
Alla definizione del dell'appendice di questo discorso voi vi rendete conto che qui c'è un problema
Qui noi ci troviamo di fronte ad una mistificazione delle proprie
Cioè l'altro diventa il diverso
Diventato diverso diventa un oggetto di riflessione un oggetto anche di dominazione
E di dominazione politiche di ideologica
C'era possibilità c'erano delle alternative a tutto questo
Io non non lo credo molto francamente una figura straordinaria come quella di Montaigne che però ahimè in questo caso faceva tante cose non poteva concentrarsi su questa aveva capito qualcosa
L'equivoco della differenza
Però in realtà poi le scienze si assesta erano come si è assestato né si può dire che questi problemi non sono non non nascono prima della fine della seconda guerra mondiale la crisi e la crisi del colonialismo
Ma questa differenza non è un trucco non è un espedienti in realtà il precipitato di una condizione particolare della cultura dell'Occidente è una è una sotto invenzione o sotto insieme non so come chiamarlo culturale di un dicono a un più vasta concezione concezione che ci appartiene una concezione che fa centro sul rinvio
E in fondo l'altro anzitutto che cos'hai se non l'alterità che così da un punto di vista speculativo se non il grande dominio del Nonino di ciò che che altro da me
E sono i minerali i vegetali
Gli animali e poi ci sono gli altri come in ogni o che hanno unito se glielo si riconosce che comunque ha questo di caratteristico però che la mia è una posizione di assoluta Chelli occupa uno spazio per nessun altro può occupare a partire da quale soltanto gli altri sono altre l'oggetto e oggetto perché l'oggetto in fondo gira e rigira non è altro che la proiezione del di
Voi sapete benissimo per esempio per la prospettiva che nasce in Grecia e che poi sarà ripresa in Toscana Fibre trecento quattrocento che col sei quel focus quel punto verso il quale convergono le ortogonali alle linee di fuga
Che cos'è quel punto il focus
Se non appunto il luogo in cui cade la perpendicolare che vada all'occhio dell'osservatore pende dal soggetto dal vivo che occupa una posizione nello spazio dall'occhio sulla superficie dritto
L'oggetto non è altro che una proiezione eu e di Occhetto proiettato io certamente ci sono le interferenze ma i problemi che vengono dalle voci delle esperienze
Questa proiezione che dalla struttura al mondo e struttura anche gli altri come altri Ivo Rossi gliele riconosciamo
Accerta condizioni ecco questa struttura è una struttura che intanto Reggi quanto c'è un univoche Proietti e che la mantiene fissa salda di fronte a sé come oggetto
E gli altri cosa sono
Sono un doppione dell'io però questo doppioni
Che la differenza
Che è dovuta proprio ai processi ed obiettiva aziona differenze e non è altro che il tricipite dato che l'obiettivo azione perché l'obiettivo azionato dalla differenza e quindi la misurabilità della distanza
Ebbene gli altri gli altri sono il mio doppio sfigurato però mostruoso
Che io posso lato di cui posso calcolare le deviazioni e rispetta fu di identità cash quella ortodossa che mi appartiene come io ego
Occidentale concludo allora questo sono problemi formidabili
Perché chiaro che questo discorso significa che bisogna uscire dall'analisi obiettiva ante nel campo delle scienze demo antropologico che nella le analisi obiettiva anzi sono delle analisi che si voglia o non sfigurano sfigurano
Lo l'oggetto di osservazione
Fino a quando le scienze demo antropologiche qui il problema dell'intolleranza viene fuori questione intolleranza la scorsa stagione ogni intolleranza invisibile non voluta ma reali Ko se questa intolleranza conduce a sfigurare
L'altro nel differente
E se l'analisi obiettiva ante fatalmente fatalmente condurrà tutto questo allora questa questo tipo di analisi per essere sostituito un qualcosa di altro
E questo è un formidabile problema che coincide con ricette personale mi e di altre di quale delle quali io non certamente non
Non me ne intendo trattare qui però è indubbio che se questo io viene mantenuto non viene sospeso
Malgrado recenti tentativi posto moderne di una di una analisi demo antropologica che si basa sull'interpretazione sul su questa partecipazione alla vita dell'altro che io considero delle autentiche balle anche se portano il nome di grandissimi come Garris
Inter pedante
Ecco tutto ciò non non non non ci consente di uscire da questo da questo drammatico drammatico blocco che ci viene dal fatto che lì interpreta altri si vogliono
Necessariamente obiettivi
E quindi crea tutte quelle condizioni di sfigura mento che cui prima cui prima
Accennavo concludo dicendo che un tentativo
Mentre siamo tutti d'accordo tutti gli antropologi o filosofi della del dell'uomo farla proprio no sull'accordo piano esigenziale tutto questo non è possibile si mettono tante firme tante dichiarazioni
Contro analisi obiettiva anche pietra che sfigura è chiesta la cosa vecchia chi non sa a chi non si ricorda
La polemica alle scienze l'adolescenza dello Studio B tutte queste sono circa cioè fino a quando si fa ecco l'analisi dell'antropologo occidentale farà centro su un mio
Che e come la Medusa che pietrifica con lo sguardo tutto ciò tutto ciò se grazie
Ringrazio il professor coniugi della sua stimolante relazione
Che se per un verso Lucia rasserenato nel senso che ci ha fatto capire o Acquario differenza si riferisse quando ne parlavamo Urga baritono della sua comunicazione come di un'invenzione
Il riferimento a quelle che orienti una differenza che hanno Return to l'alterità dell'altro a semplice diversità
Che hanno trasformato lo so la la voragine in uno scarto misurabile
Che hanno voluto ripristinare le condizioni di un controllo cognitivo dell'alterità
E hanno finito per consegnare all'etnologo l'oggetto metodologico
Ma non vi è un altro se per un verso di lei Presidente il figlio di venticinque
Ci rasserena no
Per un altro verso una sua comunicazioni la sua relazione certamente
Perduto una carica provocatoria di proprietà di avere nel momento in cui si chiedeva si chiedeva alle scienze temo antropologiche il rinunciare a quella analisi occhi infantile
Alla quale forse
Non potrebbero rinunciare senza diventare altro
Quella cui ancora fa non sappiamo che cosa oggi cosa posso
Il grosso problema teorico che l'intervento del professor Conci solleva
Quello della possibilità di una lasci sono sapere
Che non componenti
Un momento inevitabile fossili obiettiva
O che comunque in questo momento di obiettiva azione sappia nulla arrestarsi
Veniamo all'ultimo relatori di oggi all'ultima relazione che ci verrà proposta dal professor Pellicani
Con il titolo etica della tolleranza secolarizzazione
Grazie
Dunque il tema che tratterò in questo mio intervento è stato evocato maniera molto ellittica molto sintetica questa mattina
Dal presidente da nesso Galli della Loggia nelle sue ultime parole Galli Della Loggia ha posto un problema ha ricordato che se diamo uno sguardo alla Storia della civiltà occidentale gli ultimi sei colite della parabola storica della nostra civiltà
Notiamo che c'è una correlazione
Interessanti stimolante fra l'affermarsi dell'etica della tolleranza e l'affievolirsi della fede
Detto con altre parole
Sembrerebbe appunto che esista
Un nesso in qualche forma di una qualche forma di dipendenza fra appunto l'affermazione il radicamento dei principi di tolleranza
Dalla scoperta dell'etica tolleranza e della promozione della stessa
E il processo di secolarizzazione
Se per secolarizzazione si intende
Prima di tutto
Diciamo una progressiva riduzione della sfera del sacro
A tutto vantaggio del secolo appunto
Di quello appunto che emana la cultura cristiana medievale chiamava il secco il mondo contrapponendo appunto questo secolo questo mondo a i valori propri dell'etica cristiana della teologia cristiana
Se per secolarizzazione si intende anche
Il fatto che
La fede sì intiepidire scema
Diventa sempre in mente meno cogente
E soprattutto sempre meno
Presenti la fede del del cristiano del Medioevo almeno fino all'anno mille e anche oltre
è una fede non sono molto intensa è una fede ogni perversi
Cioè cristianesimo dappertutto
Il cristianesimo attraversa tutta la vita individuale e collettiva della nostra civiltà
Così come del resto
Accadeva nel mondo islamico
Dove appunto
C'è una
Una strettissima
Uno strettissimo legame fra la vita degli individui in tutte le manifestazioni è il sacro
E il la rivelazione
Del messaggio divino fatta attraverso per tappe successive dei profitti di cui secondo appunto l'islamismo
Maometto sarebbe l'ultima sarebbe anche il suggello della profezia
Ora a partire diciamo dal
Quanto meno dal tredicesimo secolo si assiste in Europa effettivamente a un processo un timido se volete processo di secolarizzazione c'è un processo di riduzione
Della sfera del del Sacro ripeto a vantaggio dalla sfera del profano del mondo del secolo
E anche almeno in parte un processo si verifica un processo di affievolimento appunto della fede dal carattere anche ogni pervasivo della fede stesso
In altre parole la civiltà
Europea era una civiltà cristiana nel senso forte nel senso appunto del cristianesimo e Ronnie pervasivo nel senso che tutta la tradizione era attraversata da parte a parte dai i valori religiosi e da un rinvio quinti alla rivelazione alla trascendenza la salvezza dell'anima e quant'altro
E tutto il cristianesimo era dominato anche dalla contrapposizione fra il regno il mondo il secolo insomma la realtà nella quale i cristiani
Vivevano operavano e una realtà che era totalmente altra e che era appunto l'altra vita il paradiso eccetera e c'era contrapposizione c'era incompatibilità insomma il mondo era il mondo era il regno del diavolo in definitiva
E di cui è anche concetto tipico della cultura cristiana appunto del del diciamo dell'Alto Medioevo il concetto dell'homo naturalis come uomo
Naturalmente peccatori
Impastato di superbia di avarizia e di altri appetiti tutti quanti diciamo Bollati condannati perché rivelavano un attaccamento al mondo e beni del mondo che era appunto peccaminoso laddove invece il vero questi annovero colui che come dire volgeva le spalle ai beni del mondo ed era tutto
Atteso e proteso verso l'altra vita verso la salvezza verso il paradiso verso se vogliamo ricongiungimento curdi o comunque
L'aspirazione appunto verso la trascendenza veniva appunto considerata come non solo prioritarie ma tale da
Valorizzare profondamente in maniera totale i beni del mondo
Assistiamo invece a partire ripeto dalla tredicesimo secolo a un fenomeno che molto preoccupa i chierici custodi diciamo professionali della tra sacra
Immutabile tradizione che appunto il cristianesimo si assiste al fenomeno dell'ampio diffusione sul sul sul corpo dalla Società europea e in particolare sul corpo della Società italiana almeno da da Firenze via
In su
Del della figura del mercato mercante gli imprenditori il finanziere
Il l'imprenditore il il commerciante
La società medievale contemplava secondo lo schema classico quello dell'ordine d'quello lo schema appunto delle dei tre ordini loro la Società tripartite appunto contemplava solo tre classi sociali la classe dei dei bella torre sui cioè di coloro che combattevano e difendeva una comunità l'acqua se migliora Torres che erano appunto i chierici
Custodi del sacro del sapere del potere spirituale e infine la classe la più numerosa dei lavoratore schiere o quelli che lavoravano punto producevano riproducevano la vita materiale non c'era la quarta passa quella classe invece che ormai in Europa almeno ripeto in alcune zone dell'Europa
E in particolare nell'Italia centro-settentrionale si andava affermando come la Proto borghesi
Ora che cosa succede con questa fermarsi del della Proto borghesi e che diventa palese nei miei comuni
Laddove appunto questa Proto borghesi si impossessa del potere trasforma il governo nel suo comitato di affari
Che emerge una cosa che non era contemplata dalla dall'ortodossia cristiano cattolico
La distinzione fra il tempo sacro il tempo profano era stabilita dalla stessa chiesa ma sulla base dell'assunzione che il tempo non era cosa dell'uomo ma era cosa gli dico
Quindi era la Chiesa che stabiliva come il tempo doveva essere spesso
Come doveva essere gestito il tempo era risorsa preziosissima proprio perché era come dire la risorsa principe per poter conseguire la salvezza e la salvezza era il valore dei valori anzi l'unico valore ricorso
La Chiesa aveva era autorizzata era un'istituzione carismatica come tale si sentiva autorizzato aveva il diritto e dovere di
Spiegare indicare sorvegliare appunto in modo tale che il tempo fosse vissuto appunto religiosamente insomma il tempo beni di Dio cosa di Dio il tempo sacro
Poi ovviamente c'era un tempo profani inevitabilmente bisognava pure come dire prendersi cura delle cose del mondo inevitabilmente perché se la vita diventava impossibile ma comunque era la Chiesa che stabiliva
La distinzione stabiliva anche le modalità stesse invece con lo sviluppo della della Proto Borghesiana e assistiamo a un fenomeno che è sconvolgente per la tradizione
Cristiane delle
E che fa emergere appunto il fenomeno della secolarizzazione cioè una parte del tempo diventa il tempo del mercante e il Mercante ne fa l'uso che ritiene opportuno
E non è che il mercante dica che questo è un mio capriccio mi arbitrio mi ribello all'autorità della Chiesa no il mercante adduceva un argomento diciamo solido argomento pragmatico
Che
Gli affari non potevano essere svolti se non con le regole che egli stesso applicava con le regole che considerava obiettive e alle quali non ci si poteva sottrarre senza andare incontro che cosa mi è successo
In altre parole mercanti con la sua pratica non certo con la sua teoria non aveva certo preoccupazioni di carattere teorico filosofico con la sua pratica si sottraeva alla giurisdizione onnipervasiva della Chiesa sulla vita perché il tempo e la vite sono un'unica cosa
Profanare il tempo o comunque desta Calizzano lo stabilire una distinzione fra tempo sa quel tempo profani indipendentemente da quello che diceva che se anzi in contrapposizione con quello diceva Dalla Chiesa
Significava in definitiva che un pezzo della vita europea sfuggiva al controllo Dalla Chiesa medesimo
Ci secolarizzato non solo si privatizza ava perché il tempo diventava non più cose della Chiesa in quanto
Istituzione carismatica che aveva il compito la funzione la missione storica di appunto stabilire le regole di consumo del tempo sacro
No si stabiliva anche che con la pratica il mercante stabilimenti definitiva che c'era un tempo che era il tempo il tempo le mercante il tempo degli affari il tempo del mercato
è il mercato che ha le sue leggi leggi oggettive che erano quelli dalla domanda e dall'offerta del profitto dalla razionalità eccetera eccetera
Leggi oggettive che richiedevano che cosa che diciamo i i principi religiosi non interferisse ero nell'Azione Dalmata quotidiana del di questo professionista del mercato
Per esempio il concetto tipico della cultura cattolica dell'epoca del giusto prezzo
Ma c'è il mercante ogni giorno sapeva per toccava con mano non certo perché come dire teorizzava torno a ripetere
L'uomo assolutamente aliena da qualsiasi preoccupazione teorica anche se appartiene a un certo momento sono stati mercanti gli uomini che hanno consumato la letteratura laica che nella partita al Trecento incomincia a essere prodotta e anche prima in verità incomincia a essere prodotte in in Occidente
Bene questo mercante di fatto
Si comportava appunto per esigenze
Che era un legate ai suoi affari come se l'economia aveva le sue leggi interne che non è una leggi della Chiesa non alle leggi del cristianesimo giusto prezzo non esisteva in effetti in economia non esiste il giusto prezzo
è un una categoria morale il giusto prezzo è una categoria religioso non certo una categoria economica e il mercante ogni giorno scopriva che questo giusto prezzo
Non esisteva negli affari nell'economia perché lì c'era solo il prezzo che è sempre il prezzo di mercato e che non può che essere il prezzo di mercato
E che ogni interferenza nei questo
In questo spazio che si era in qualche maniera ritagliato interferenza appunto del chierico della chiesa del somma della Petrol Jihad all'epoca non era altro che un alterazione dannosa per la sua attività
Però era sempre cristiano come faceva a non essere cristiano all'epoca tutti erano cristiani si nasceva cristiani come si nasceva adesso io Pisani romani di Parigi eccetera eccetera
Quasi una dotazione ontologica ed era l'essere cristiano a quelle non c'era possibilità di scelta
Però un cristianesimo sui generis perché e di fatto aveva separato con arbitrariamente dal punto di vista dalla Chiesa aveva separato un tempo quindi la vita in un tempo profano in un tempo sa quell'UG estive tempo profano secondo leggi che non è mai sulle leggi quelle mercante non le leggi di mercato
Quindi mercato si presenta già sulla scena Comuna gente di profanazione
Perché fa anche un'altra cosa tremenda
Fa un'altra cosa tremenda che trasforma tutto in merce
Quindi anche il sacro i beni sacri i valori sacri possono essere trasformati in merce cioè profanate nel senso forte della parola
E sin tipi di sci a punto sinti pedice la fede
In Europa soprattutto nelle città lavorate dal mercante egemonizzata dal mercante sinti aderisce a parte a si produce un fenomeno singolare singolare rispetto ai secoli precedenti
Un fenomeno nuovo meglio un fenomeno che era già noto alla civiltà occidentale ma le cui tracce erano spariti
Rinasce la cultura laica
Prima c'era super secoli c'era stato solo cultura sacra solo la scienza sacra aveva dominato il monopolio spirituale della Chiesa era tale per cui c'ero al chierico intellettuale un'unica cose non si poteva essere intellettuali se non si era chiederci in buona sostanza
Nasce invece l'intellettuale laico che un intellettuale che si forma fuori della chiesa
Fuori del controllo spirituale della Chiesa perché perché mercanti hanno bisogno di
Di ben altro per poter operare vinti ben altra forma di sapere
Che ci fanno con l'archeologia
Hanno bisogno di matematica di aritmetica in particolare geografia e di diritto di lingue hanno bisogno di un sapere operativo un sapere spendibile nella loro all'attività professionale
Quindi istituiscono le prime scuole laiche perché l'Europa conosce appunto dopo il collasso dell'Impero romano d'Occidente
E lì si forma la prima intellighenzia laica
E si forma appunto una cultura laica che già alla alla seconda metà del Trecento mille quattrocento tutto diventa chiaro e trasparente che cosa che cosa caratterizza appunto questa nuova intellighenzia laica
E come dire fatto che ormai non è più dominati ossessionata dal problema religioso
Alcuni intellettuali come Leon Battista Alberti scrivono libri sui libri della famiglie dove il problema regia se non c'è più dispari
Sono completamente è completamente la città non c'è più la trascendenza il mondo è quello che che sta davanti agli uomini punto e basta
è diventato un mondo appunto a una dimensione se vogliamo il mondo profano il mondo proprio borghesi
Questo in che voi intiepidire mento della della della della fede
Anche in tutta un'altra serie di conseguenze perché nella lotta furiosa che si instaurò nel Duecento nel Trecento fra il tempo né mercante il tempo l'ha chiesta e quindi fra la borghesia e i chierici e la Chiesa stesse
Che cosa che succede che la Chiesa non solo perde la partita nei confronti questa lotta ma addirittura si fa contagiare
E si fa contagiare informa tale che nel Quattrocento assistiamo a un fenomeno che è veramente singolare e straordinario per tanti versi la Chiesa come dire si fa attraversare dai valori laici mondani
Insomma si prostituisce per dire alcun fra virgolette ovviamente ma fa una cosa ancora più grave
Ospite nel suo seno il principio del mercato
Compravendita di che cosa del bene sa quale la salvezza
Ma vendita delle indulgenze
Se arriva al punto massimo il punto massimo che i mercanti entrò nel tempio e lo profana no
Questa nel Quattrocento i primi del Cinquecento l'Europa almeno grossa parte Europa mettiamo da parte la Spagna c'è il problema dei Mori deve combattere continuamente contro la presenza armata dei musulmani e quindi non può essere tollerante e quindi in Spagna
L'Inquisizione c'è ancora e funziona non ha mai cessato di funzionare ma in buona parte dell'Europa l'Inquisizione quasi sparite di fatto non è più operante come era stato operante nel tredicesimo secolo e quattordicesimo secco
è in atto un processo di secolarizzazione un processo punto di laicizzazione della cultura occidentale
Però assistiamo a un fenomeno enorme sconvolgente
La riforma
La riforma è la prima grande violenta reazione conto il processo di secolarizzazione
Due sono i grandi nemici di Lutero o uno e la ragione la grande prostituta la meretrice come la definisce e l'altro M il mercato il mercante il dio denaro ma Mona
Entrato nella chiesa a prostituite ogni cosa la Chiesa prostituisce con le sue mani ormai ogni cosa perché avesse focalizzato non solo
Diciamo il il i valori più sacri a profanate in via propenso sa ha trasformato la salvezza in un bene che si vede si vendono indulgenze eccetera
Quindi la riforma si presenta come una reazione violentissima contro questo processo che sembrava dovesse svolgersi quasi pacificamente ormai
Un processo di laicizzazione che significava in definitiva che ripeto la religione continuava a esistere non era però più mi per invasiva non era più cogente come lo era stato nel passato
L'Inquisizione era sparita perché l'Inquisizione la manifestazione diciamo tipiche istituzionalizzate più feroce anche dell'intolleranza tipica dalla cultura cattolica
Però l'utero è successo anche di Lutero dipende da questo Inter Petra interpreta un'esigenza molto diffusa e quale l'esigente che questo mondo veramente si sta come dire consegnando andammo una allo spirito borghese in definitiva e al razionalismo
Che in tempi non sono indebolisce la fede ma la distrugge indefiniti ormai una buona parte una buona parte non tutta ma una parte della cultura e quattrocento i primi cinquecento metri profondamente la citata in certi casi addirittura
Si ha la sensazione che questi mesi non sia mai esistito basti pensare a ma chiari
C'è una traccia
Che ci sia stato ma il cristianesimo in euro
Si parla della Regione ma una risorsa politica che il principe devo utilizzare opportunamente acconcia menti e null'altro insomma il processo disco iscrisse iniziazione a livello di élite ovviamente ha prodotto silenziosamente queste conseguenze
Però la reazione della riforma è il fatto che la riforma contesta l'esistenza stessa della Chiesa
Non dice la riforma luterano dice Lutero che la Chiesa è corrotta bisogna riforma la no brughiera auto che riforma l'utero voli forma cristianesimo eliminando la chiesa
E quindi è la forma teologia che praticamente spazza via la chiesa la rende assolutamente non solo inutile
Illegittima ma assolutamente diciamo da eliminare proprio perché anche sorpassato in definitiva profanato il messaggio cristiano restaurazione del del del vigore dei delle ragioni della della fede quindi è una reazione fondamentalista
Contro un processo di secolarizzazione che si era manifestato in forme inquietanti dal punto di vista soprattutto del credente
Che vedeva minacciata la sua identità le cose nel quale egli aveva credevano aveva creduto credere eterno le cose più sa le cose sacrosante
Però la reazione della riforma produce a sua volta una contro reazione che quella della Controriforma la Chiesa si militarizzata la Chiesa come ha detto ebrei finiti
Come dire risponda alla riforma con una replica totalitaria
Sì militarizzare sta ora la la la la la l'Inquisizione che non c'era più salvo in terra di Spagna per le ragioni che ho già ho poca evocato ritorna quindi l'intolleranza feroce anche spietata
Basti pensare a cardinal Carafa che arriva a dire che qualora scoprisse che suo padre è un eretico egli raccoglie rally non avrebbe esitazioni a raccogliere fascine per poterlo ben bruciare subito
Diventa punto feroce questa reazione e ci troviamo così di fronte a questo
Che non può non sempre ma non apparire sulle prime è una specie di paradosso ma come questa Europa che si sta laici Zanda si sta secolarizzato sembra che pacificamente si allontani gli acquisti Nesi un pur rimanendo blandamente cristiana no addirittura precipita nelle guerre di religione
Precipitano intolleranza più feroce
Tra l'altro guerre di religione di questa natura così in via neanche l'Europa stessa prima li aveva conosciuti le sette non erano riuscite mai ad avere diciamo uno spazio molto ampi salvo la rivolta Ussita indefiniti
Poi sedata le altre civiltà non hanno conosciuto forme di guerre di religione
Per delle ragioni che ora qui non possiamo certo elencare certo si è che si ritorna alla a a un'intolleranza e questa volta però il problema enorme perché perché intanto L'Unità Cristiana è sparita
La riforma ha prodotto un nuovo Cristianesimo senza chiesa per di più la riforma si è sbriciolato si è sgretolato sia come dire decomposto in una serie di sette
Che sono anche il rissa fra di loro e che comunque certo non sono caratterizzate da grande tolleranza certo La sette più intollerante delle sette riformate quella calvinista di un'intolleranza feroce spietato
La Chiesa cattolica replica come replica appunto alla a questa minaccia questa aggressione nei confronti era che se medesima che è la riforma e in mezzo c'è una cultura laica che viene travolta Erasmo per citare un nome che il nome simbolo che punto viene travolto e quindi tutta l'Europa si trova poi di fronte un problema che stava per essere risolto pacificamente il problema dalla tolleranza
è stato citato oggi
Un brano appunto di Thomas netto impegno quando Penny dice appunto che l'intolleranza e la chiesa più lo Stato la tolleranza e la chiesa più il traffico insomma ecco la Chiesa che si prostituisce giustissimo
L'Europa passa dalla intolleranza l'Inquisizione diciamo la lotta gli albigesi insomma i i tatari eccetera eccetera
Che appunto la manifestazione di questa pretesa teocratica della chiesa la manifestazione di questa intolleranza tipica appunto almeno del cristianesimo dell'epoca arriva una tolleranza che è semplicemente
Il prodotto
Di questa chiesa che si è prostituita o meglio che è diventata trafficante Radicioni molto denaro nuovo illustri da chiese le norme la corte la corte di la Curia era viveva appunto in maniera iper mondana eccetera
è rimasto il nome tolleranza e poi perché il dibattito nel Cinquecento è stato un insomma cinquecento è il secolo in cui questo dibattito lacera appunto gli spiriti
Per generazioni sono guerre di religione eccetera e il problema rimane sostanzialmente inchiodato alla parola tolleranza che è una parola sbagliata per quello che ne vogliamo indicare per quello che ne con l'abbiamo qui o Francesco ed altri ce l'hanno ricordato giustamente
Non è il termine giusto tolleranza e tolleranza cosa concesso
No
E diritto diritto a che cosa quelle cose che sono state già ricordate dianzi però non abbiamo una parola migliore sembrerebbe perché tant'è che eccolo qua il titolo è quello le ragioni della tolleranza e tutti noi capiamo di che si tratta
Se avessero usato un altro titolo chissà che cosa c'era guardi dietro quel titolo le interpretazioni sarebbero state numero
Però è bene una cosa
Che sia chiaro che
Diciamo a partire da un certo momento non è stato più questione di tolleranza cioè di concedere qualche corso o il sovrano la Chiesa o questo io
Ho una categoria di individui o alla Società medesima a delle minoranze che vengono tollerate no non è più un problema di tolleranza
Qui è un problema di diritto
Si ritorna quindi con a a partire dalla seconda metà del Seicento si ritorna sostanzialmente a quel cammino che era stato interrotto ed interrotto perché le guerre di religione avevano devastato letteralmente l'Europa e per cento anni famoso secolo di ferro hanno parlato i cannoni e le spade i pugnali eccetera eccetera
E gli intellettuali non al sia religiosi che non religiosi non potevano non porsi questa domanda perché l'Europa rischia veramente di di morire per auto Faggi
Quindi bisognava in qualche maniera a trovare una risposta
Però interessante notare una cosa e vado verso la conclusione che proprio nel Seicento già alla fine del Cinquecento per la vita ma già nel Seicento appare appare sulla scena un fenomeno davvero singolare assai poco studiato tutto sommato
Nel senso che meriterebbe di essere studiato con più profondità e che è il fenomeno della società olandese
La società olandese sembra quasi che sia sfuggito a questo
Grande Cozzo che si verifica appunto nella nella società europea fra questi due cristiane esimi chiamavo così che sono poi due forme di intolleranza in mezzo la cultura laica no nella società olandese e come si Erasmo non fosse mai no
Anche lì ci sono conflitti e anche lì ci sono gli oltranzisti per esempio che ha insistito alpinistico moria intolleranti eccetera
Ma tutto sommato se si fa un'analisi comparata si scopre che la Olanda diventato la terra di rifugio di tutti coloro che si vogliono sfuggire alla minaccia dell'intolleranza all'Inquisizione
Al lucchetto sulla bocca eccetera eccetera perché che fosse che si verifica si verifica che la controriforma introduce l'Inquisizione l'Inquisizione avevo come obiettivo estirpare le radici della in della eresia
Che era una malattia spirituale secondo appunto la chiesa controriforma ma per fare questo bisognava sostanzialmente estirpare il libero pensiero
Di fronte a questa minaccia una buona parte degli intellettuali non hanno altro rimedio che andare in Olanda l'Olanda si riempie di grandi geni che non sono l'AIDS ha cominciato a Spinoza che viene portato alla famiglia John loco
Cartesio trent'anni in in Olanda poiché anzi
Bene e tanti altri e veramente la terra della libertà perché la terra la tolleranza è spinoso ce lo spiega un altero trattato teologico politici e qui da queste parti non si va a guardare il Cid uno
A quale fede sette appartiene si va a vedere il suo conto corrente sesso visibile ecco questo è un criterio molto tipico del dell'Olanda molto borghese molto pragmatico
Molto capitalistico
E infatti gli olandesi che faceva ospitavano tutti erano molto generosi fra virgolette
Però potevano entrare in Olanda solo quelli che avevano della ricchezza un conto corrente un bene di qualche natura oppure un bene in termini di competenze specifiche di know how insomma gli olandesi si comportano in maniera pragmatico come i vecchi Mercatore esso una cosa sono gli affari ma cos'è la religione gli affari si auto-governo in base alle legge appunto che sono quelle che oggi noi chiamiamo le leggi della domanda e dell'offerta all'epoca non c'era questa terminologia
La religione deve essere tenuta fuori da questo mondo degli affari la prosperità accresce dunque che volete di più
E l'argomento non è una mia interpretazione semplicemente l'argomento che si trova in una lettera di giovani da Auser che era il figlio del fratellastro
Di Filippo secondo e che era stato incaricato di reprimere la rivolta nei Paesi Bassi e Giovanni da o si spiega al suo fratello Alfonso
Suo fratellastro che qui c'è Guglielmi taciturno che va in giro paese per paese città per città casa per casa a spiegare che cosa che la tolleranza e utile conviene fa prosperare la società i Paesi Bassi se sia intolleranti le conseguenze sono negative su un piano economico sul piano della prosperità conviene essere tolleranti ecco questo è stato uno degli elementi non il solo ovviamente che ha contribuito a fare affermare la tolleranza perché è un fatto che nel Seicento la l'Olanda diventa il Paese scuola tutti ammirano l'Olanda persino l'Olivares il conte di Olivares
Nelle sue carte dalle sue carte risulta che negli ultimi tempi stava pensando come introdurre qualche elemento della società olandese del miracolo Landis piccolo paesino milioni di abitanti più spot il più prospero del mondo
La stessa cosa cerca di fare Kolbe e gli inglesi non fanno altro che imitare gli olandesi da tutti i punti di vista sistema bancario l'agricoltura e quant'altro
Ed è anche un'influenza non piccola penso nella modificazione delle idee cioè nella nascita da provvede la prima Tivoli e dalla tolleranza organica che quelle giallo
Almeno questo è come dire la voce più circolante fra gli studiosi lapide parecchi anni novanta e senza quel soggiorno io mi domando se non li avremmo mai conosciuto John Locke
Perché l'OCCAR Riva obesi hanno in Olanda
Era convinto che l'argomentazione di Hobbes si era così stringente che non c'erano e perché da poter trovare sul piano razionale poi balli in Olanda e trova che è una società che funziona magnificamente in base al principio di tolleranza
Ci sono cattolici ci sono calvinisti ci sono luterani ci sono e breccia di tutto
E prospera magnifica non c'è la guerra civile perché all'epoca associavano la la diffusione delle Risi a che cosa la guerra civile la guerra civile la tremenda anche Filippo secondo i fondi che doveva fare povero Filippo secondo abbiamo parlato molto male lui è per solito le reazioni su Filippo secondo sono tutte negative ma mettiamoci nei panni Filippo secondo
Diffusione dell'eresia guerra civile sono un'unica cosa era la realtà che gli diceva questo basti pensare alla Francia che aveva davanti quindi Luís come sovrano che dovrà fare prendo otto impedire la diffusione dei sia per impedire quanto meno che cosa la guerra civile
Ex post sappiamo con chiarezza che quest'la sua scelta è stata catastrofica per la Spagna e per tutti i Paesi che hanno dovuto sopportare la dominazione Spal ex post sappiamo che la tolleranza rendeva rende è infatti stata imitata l'Olanda
Un po'da tutti o meglio tutti hanno provato a imitarlo alcuni ci sono riusciti in particolare gli inglesi quindi sottolineo diciamo questo e chiudo questo questo questo aspetto di tutta la questione perché dal punto di vista la storiografia di come di fatto le cose sono andate ha avuto un ruolo molto importante
Cioè il nesso esistente fra una certa forma mentis tipica dell'uomo economico
La forma mentis dell'uomo che ragiona secondo la ratio la calcolabili tali profitto l'interesse e una certa disposizione ad accettare l'altro perché per l'uomo economico l'altro non è più il portatore di un bacillo conta minatore
No e solo uno
Arrivare alla tolleranza e storicamente le cose sono andate così grazie
Ringraziamo il professor Pellicani per il ricco affresco straniero che ha rintracciato per averci invitato dapprima la riscoperta di un aspetto del processo di secolarizzazione
Apparentemente minore rispetto ai grandi dibattiti ideologici ma certamente decisivo
La riappropriazione del tempo da parte del del mercante che ne dispone secondo regole che scopre non essere nemmeno su due secondo regole che scopre di essere leggi proprie del dominio economico dell'esistenza
Il mercato come agenti profanazione
Di una di questa profanazione Pellicani afferrato svolto infinito
Fila dove si incrocia con il tema più volte oggi toccato per molti aspetti affascinante e l'origine equivocata per concetto di tolleranza
è arrivato il momento di chiedere a coloro che ci hanno con tanta pazienza e con tanta ammirevole attenzione
Ascolti seguito se i nostri i nostri discorsi i nostri interventi hanno suscitato oltre che eventualmente reazioni
Positive e negative di altro tipo anche dei tubi formalmente comunicabili cioè formulabili in forma di domanda
O tiri chiesto chiarimenti prego
Io la sento non non so però se tutti la se tutti rassegnò le leve ricorsi forse meglio si vede che la dal cielo sentita il professor Santini
Ho ascoltato soltanto conservatrice
Potrebbe essere
Sì ecco io volevo chiedere questo alla seconda voi
Sentendo le varie relazioni anche le relazioni che sono state fatte ieri esse non sembra che sia riscaldato il fatto che e essenzialmente l'intolleranza viene fatta risalire
Alla sopra tutta la religione
A me anche il discorso di Quinzio ieri soprattutto per le religioni monoteiste
Ecco io volevo ricordare che per quanto riguarda le regioni orientali c'è molta tolleranza tipo ad esempio nel buddismo ma questo non è stato preso in considerazione per cui non è non ne parlo parlo soltanto le religioni monoteiste
A me sembra che per quanto riguarda le religioni monoteiste
L'intolleranza sia a livello di professione di fede di credo mentre a livello mistico troviamo un enorme tolleranza che trascende la tolleranza razionale che pur e più grande della della tolleranza dogmatica religiosa
E quindi vorrei che questo a livello mistico
Troviamo un enorme tolleranza perché si giunge all'IMI è spendibile Nehring esprimibile non c'è divisione
E il pensiero che divide
Il pensiero e divisorio dice Krishnamurti che ha un grande maestro spirituale libero da ogni religione che morto recentemente nel mille novecentottantacinque
E quindi quello che volevo dire che ne dà profondità questa problematica della religione come come massima come te la tolleranza religiosa dal punto di vista mistico dice a un po'gli animi si sono stati sono stati considerati anche molto male dalla religione ufficiale nel senso che ci hanno lasciato anche
Diciamo così la vita tipo ad esempio Mansoura allargare dei Sufi dai mistici islamici è stato assassinato torturato molto più di Gesù Cristo perché ha fatto la un'affermazione mistica che non è accettato da dare credo islamico
Cioè secondo me è vero sono d'accordo con voi che con molti relatori che che las la religione e è stata più intollerante d'atteggiamento laico queste assolutamente vero perché la ragione la razionalità portata alle alle alle massime conseguenze portava tolleranza
Mentre l'identità forte religiosa come anche rivincita forte non religiosa quella marxista portali tolleranza non per niente Vattimo ci parla del pensiero debole che più tollerante del pensiero forte comunque in ogni caso io dico che a livello mistico ce la massima tolleranza questo volevo dire soltanto questo grazie
Allora il grosso Schiavone
Con la voce
Forse col microfono comunque in forma molto concisa volevo fare delle osservazioni che sono anche delle domande tre delle relazioni che ho ascoltato quella del professor dei professori Pastore Cofrancesco Colucci
Vediamo con Francesca Pastore
Io apprezzo la lucidità con cui il professor pastore a ricordato la radice la dimensione ideologica della tolleranza
Questa è fondamentale se oggi si vuole fare un discorso autenticamente critico e non banalmente retorico su questo tema e ovviamente parlando di ideologia non mi richiamo a un concetto parte tramontato quale quello marziano di falsa coscienza
Ma un concetto più sofisticato quale quello alto seriano di approccio soggettivo emozionale alla realtà questo senso l'ideologia non scienza
Pur rappresentando un momento irrinunciabile dell'esperienza umana del rapporto dell'uomo col mondo
Quindi il problema non è quello di buttare a mare l'ideologia ma è quello di conservarla essendone consapevoli fino in fondo dei suoi limiti ed i suoi rischi mi pare che il professor Pastore abbia approfondito in modo molto cute molto lucido questo aspetto
Professor Cofrancesco ed io ho apprezzato normalmente nella sua magistrale relazione relazione
Ecco
Un'esigenza che oggi è ricchissima quel di demitizzare no certamente frasi e certa retorica che sta coprendo sino a snaturare lo questo concetto di tolleranza
Molto giustamente Cofrancesco ha parlato di un'ambiguità di significato di tolleranza questo profondamente vero e tra l'altro mi sembra di avere ritrovato nel discorso di Cofrancesco quale mi correggerà
Qualora lo avessi male interpretato una istanza di fondo
Quella che per la tolleranza vale quanto si può osservare per la libertà cioè che la tolleranza non può essere qualcosa di indiscriminato di generico così come la libertà non può essere l'arbitrio il capriccio l'irrazionale cioè la tolleranza
Deve avere una sua regolamentazione
Deve avere un suo fondamento che può anche essere semplicemente quello dell'argomentazione nel senso maglia per intenderci non è detto che debba avere un fondamento forte di tipo metafisico però necessità certamente di uno spartiacque di una discriminante altrimenti non si fa che vendere dell'aria fritta che parlare a vuoto che affastellare parole prive di senso
L'intervento al fine di
A proposito della brillante relazione del professor conci
Di sottolineare un aspetto mi sembra fondamentale quando e questo molto congeniale a mio tipo di studio nel tipo di ricerche
Quando il professor con ci richiama le categorie dell'alterità e della differenza che vorrei fare un'osservazione di tipo epistemologico metodologico
E cioè
Che c'è una discriminante uno spartiacque radicale tra il mondo fisico e monito del vive
No
Cioè la distinzione tra scienze della natura le scienze dello spirito occupi oggi si dice più esattamente scienza dell'uomo e un po'desueta
Sia perché vi sono punti di incontro tra queste due logiche tra questi due metodi sia perché il confine è un altro e quello tra il mondo dei fatti fisici che sono uniformi è isomorfo vincere il mondo del Tridente
Cui per cui vale il principio laico iniziano dell'indice apribili cui ogni ogni individuo in un certo senso una specie per sé stante ha una sua specificità ha una sua irriducibilità
Tra l'altro tutti sanno che è stato recuperato di recente nell'ambito anche delle scienze neurologiche si pensi al sax no l'individualità come connotazione anche Defender gli stessi fenomeni
Relativi ai processi cerebrale
Ora in questo senso ecco mi sembra di estrema importanza quanto ha detto il professor conci no
A proposito dell'alterità e della differenza
Vale a dire non possiamo attenerci a delle categorie troppo rigidi dobbiamo essere disponibili a una flessibilità che non è solo di ordine etico ma è anche di ordine teorico epistemologico grazie
Quest'oggi
Qualcun altro desidera
Per venire interpretato
Allora ne nella chiesa gli hanno una risposta alle domande che ci sono state poste proprio
Allora
Guai microfoni verbale
Non solo
Per
Io stessi della
Integra non so come dirlo non è un'obiezione comunque aggiunge sono d'accordo con Schiavone con la relazione
Divieti canestri conteggio nel futuro
E un affresco straordinari
Cioè io mi domando se pellicani per ora abbia considerato anche un altra faccenda tenerne che in realtà non è cosa sua non fa parte della sua la sua specialità il fatto che la tradizione la della cultura religiosa occidentale in parte secondo me anche dell'isola e quella di aver stranamente questo logotipo nel senso non retorico ma non so per quale motivo si possono dare tante spiegazioni ma certamente loro qui questa sera
Hanno abbandonato quello che nella parte propriamente liturgica
Della religione
Cioè la scomparsa del momento liturgico RWA sovente attribuito alle classi cosiddette basse inferiori popolare
Per il terrore del magico ed era superstizioso più uno degli istituti più grossi tra l'altro
Oggi secondo me gli antropologi devono affrontare risolto una volta per tutte le vale a dire gli antropologi e benché non anche i filosofi del
Revisione hanno fatto sì che il problema del Sacro fosse diventato una faccenda il mio indosso non di
Non di liturgia
Allora teologi filosofi deve a religione e che hanno monopolizzato allora l'area del sacro e Lallo secondo me non ultima la riforma protestante
Come tu giustamente hai detto che odia il rito e incomprensibili che non lo la classe sacerdotale che medie Chiovelli tutto questo secondo me è una forse delle fondazioni e che si aggiungono certo non escludono quello che poi espresso alla liberalizzazione di volare via e poi i fatti alla secolarizzazione cioè alla vocalizzazione del sacro perché dal punto di vista antropologia nessun popolo sulla terra ha mai immaginato né immaginabile un minuto s'senza appuntamento
Perché il rito la liturgia non è altro che migliori l'azione cioè l'Eucarestia cos'è la ripetizione ora come allora Perrotta e Mancini
E la salvezza ecco la i più un CDA ecco tutto chi crede alla totalità di questo del senso di questo messaggio non può affidarsi all'aspirina e non c'è spazio capisci per una per una per per una logica profana poi tra l'altro proprio laddove come tu hai tradurre sono perfetto conquistano Antropologia religiosa dove la cultura la sacralità e concedente pervasiva non esiste profana
C'è meglio ciò che noi chiamiamo da occidentale profano il mondo dell'insignificante qua scandite dell'esistenza che cause del mondo dove ci stanno i demoni qualcosa
Il assurdo e incomprensibili
Che se che sarà reso comprensibile e Marco e si ed esistente soltanto grazie alla alla alla contaminarsi o si fa per dire con il tempo e lo spazio
Quindi ecco discorso che forse un po'anche in generale più a monte
Il quarto
Altri desidero intervenire
Allora dobbiamo qualche risposta autore soci andini adesso Schiavone era al professore Colucci
Alla sua chantilly resto rispondere che pur essendo
Personalmente sospettoso verso quel sì qualsivoglia forma di misticismo
Condivido la constatazione che nel corso della nostra tradizione religiosa forme autenticamente vissute o anche solo coerentemente teorizzate di misticismo
Hanno saputo essere un antidoto efficace contro l'intolleranza altra parte un esempio oggi appena accennato nel l'intervento nella relazione del professor pastore
Quando sia riferito allora allo Pseudo Dionigi alle opacità può essere direi significativo a riguardo la posizione che filosofico teologica espressa in quel testo che allori all'origine
In alcune tra le fu più caratteristiche forme di panteismo
E di misticismo
Nel momento in cui ci parla di una verità che si unica ma oscura
Mai pienamente afferrabile mai interamente tra interamente traducibile in concetti ci mette contestualmente in guardia contro
La pretesa e la tentazione di trasformare in verità assolute le nostre sempre soltanto parziali e il nostri sempre soltanto parziali unilaterali approcci alla verità è un esempio
Nel validità della dell'obiezione che il professor Centini ci ha fatto
Per quanto riguarda le osservazioni del Prete Rosso Schiavone erano rivolte direttamente al professor pastore professor con circa professor Cofrancesco quindi dolorose nell'ordine
La parola
Poi emersi indubbiamente
Indubbiamente nella
Nella nella mia relazione ho usato il termine ideologia in una un'accezione debole no l'accezione alla distinzione tra ideologia devono ideologica forte fatto proprio saggi su Marx Pareto no teologia forte come la falsa coscienza marxiana la rovesciamento dal rapporto tra essere coscienza con tutto quello che segue eccetera che ha un suo significato una sua storia differente dalla concezione di ideologia che dopo marzo via via con priva com'è che il colpo venne eccetera diventata come concezione del mondo
C'è però un'altra cosa che io volevo un attimo richiamare molto brevemente cioè il fatto che lì la a tollerante al principio di tolleranza certo io son d'accordo con quanto sopra detto professor Pellicani mante provato tollerante forse un termine sbagliato no è un termine sbagliato per ricchi perché richiama abbastanza il fatto che si permette in qualche modo si conceda di si conceda di esistere ho fatto l'esempio degli appartenente all'extra comunitari si conceda che l'extracomunitario venga a vendere fino a che questo serve cioè fino a che questo mantiene la pace fino a che è questo
Evita tensioni evita Problemi evita difficoltà nel momento in cui
Esistono tensioni esistono problemi esistono difficoltà
Questa concessione che viene fatto può essere immediatamente revocata e gli strumenti per giustificare questa revoca immediata e se da preavviso sono molto facilmente acquisibili si possono molto facilmente mettere insieme addirittura si passa si era dalla parte della ragione quando si concedeva e si riesce a essere dalla parte della ragione quando non si concede più ecco in questo senso intendevo dire questo direi è importante almeno per me per il tipo di studi questo facendo è un muso fortemente ideologico della tolleranza cioè un riconoscimento della tolleranza non comunque valore che comunque va realizzato sul costo i costi quello che costi significhi quello che significhi
Via i benefici che da ognuno di ai benefici che da un un un valore in sé un valore a cui un dovere essere a cui bisogna attendere perché è un dovere essere legate toh alla a razionalità mente alla realizzazione dall'aperta dell'uomo ma è uno strumento che serve in determinate occasioni in determinate situazioni proprio per comporre e ricomporre dei contrasti sociali che altrimenti senza questo tipo di tolleranza esplodere però in maniera grave un all'ultimissima cosa ecco si potrebbe distinguere
Così non ci ha nemmeno riflettuto mi viene in mente in questo momento proprio la parola tolleranza lasciarla alla a l'all'uso diciamo il io l'oggi quota la tolleranza trovare per quella tolleranza realizzata come fine in sé quella capacità di comprendere l'altro esattamente titolare dei diritti
Nostri dei diritti di tutto eventualmente trovare appunto un altro termine non Solter mille diritto il termine ecco un qualcosa del genere ma
Il burro in prima non so se se è utile questa precisazione o complicati e più tutto quanto
Il discorso l'intervento del che ha preceduto quella del collega Schiavone cioè anche qui bisogna stare attenti perché L'Occidentale proietta e attribuisce per esempio una dimensione di intolleranza
Ad una atteggiamento umano diffusissimo decine di minorenni sul pianeta quello legato all'universo mitico magico religioso
Noi siamo il lo io non oserei più in Occidente fin dalle origini o fare un uso molto parte qui del concetto di verità
Si è preferita sentendo qualcosa che si manifesta una volta per tutte e tale resta
Questa è soltanto del minuto
Queste soltanto della rilevazione
La relazione non si può mettere in questione è un'idiozia pensare che si possa discutere il mito quando un popolo comincio a discutere sui limiti cioè i carichi
Sì inventarono altre cose loro lo discutevano perché non si orientarono più limite basta dire pasticcio che hanno fatto con un famoso mito di Edipo e altri miti loro non si orienta mono più
Alle spalle dei greci c'è la crisi
Perché unica sul pianeta la crisi del Medioevo ellenico la il successo qualcosa da cui i critici uscirono con questa idea straordinario del logos
Per cui la verità e indiscutibile
Perché si manifesta e anche l'interpretazione sta sotto i segni della rivelazione non di un io interpretate ma sotto il segno di una rivelazione ora per un occidentale questo può essere benissimo interpretato come un'utopia
Cioè e fuori poi grazie professor Schiamone per l'attenzione che mi ha che mi ha elargito
Per le parole che ha detto che sono d'accordissimo tutto quello che ha detto lui
Non solo il mondo però ai miei vede Schiavone qual è ancora nelle nostre università ci dicono Circolo degli scritti del signor Gadamer
Il quale parte dalla distinzione tra resta fermo alla risoluzione scienza dell'adolescenza lo spirito AN
Quindi come vede purtroppo sono d'accordissimo con te che è ora di smetterla anche perché questi discorsi
E tu hai con intelligenza corretto questo discorso sono talmente sono state talmente superate che oggi non si parla più un bel fisico
C'è anche la differenza tra il fisico in vita neuropsichico il sociale tra la vita e linee che tu sai benissimo da frigo i film in poi non è più un e questione solo di viveri poi quale fisica
Ci sono tante fissi io oggi la fisica Attilio torno e e deterministica e cieche e dominata da equazioni lineari reversibile oggi si parla di reversibilità di storia sì Chamber di tutto il mondo si venga venga rianimato da una terminologia io un po'ho orrore per questo teme perché evoca dei passaggi
L'oscuro ebbero certamente da privo di firme fino fino la scuola di proprio dei pool serve fino ad oggi c'è su tutto un tentativo di rivedere di sana pianta io direi che non c'è niente di più defunto egli ama fare gente proprio di lei ardite battezzata legali se si riesce cioè emendato diceva che AN però sono presenti ancora meno convulsa una Scuola di Francoforte Marco e insomma occhieggiano e mi pare che il collega del professor praticamente al vino abbia scritto di Torino abbia scritto qualcosa del genere abbia ripreso un po'questa metto destra pure
Ma abbiamo pochissime così per dire che sono pienamente d'accordo con amico Schiavone
Per quanto riguarda lo status ontologico ambiguo del concetto di intolleranza
Come ho detto nella mia relazione la tolleranza una terra di nessuno no e un ponte che è stata la sopportazione
Mia dell'altro e il diritto dell'altro alluminio riconoscimento
Se non che questa terra di nessuno e molto utile e così consideriamo il fatto cruciale ecco che noi viviamo avrebbero detto Sensi mondo conta ma anche il nostro Mazzini che in questo fu un loro grande discepolo in unità di crisi in un'età in cui sono tramontati
E qui vecchi regimi video grafici
In unità in cui il potere appeso
Ecco qui politica che in un certo senso e con Lukoil venivano eccoli davano determinate regole no e immunità in cui assistiamo ad un impatto terribile tra culture attributi versa ora il superamento dell'ambiguità della tolleranza a livello teorico e nella cittadinanza universale
Cioè nella concessione di diritti a ciascun abitante della Terra ma questo presuppone qualcosa
Che è molto al di là da venire grande progetto kantiano il sonno della ragione della pace perpetua della Repubblica
Ecco di figli della terra
Ecco in questa situazione di grande incertezza politica culturale economica
Eccetera ecco il concetto di tolleranza assolve a una funzione utile la funzione di contenimento ecco della violenza
Ecco in un detta in cui ecco la sopportazione dell'altro e con un può tradursi ecco in una tavola di diritti
In una tavola di diritti reali non una tavola di diritti ecco soltanto ecco teorici astrattismo
Ecco per questo ecco ritengo che quel concetto di tolleranza che aveva ecco costituito la stella polare della saggistica filosofica del Settecento che nell'Ottocento per le ragioni che ho esposto ecco si era per così dire inabissato
E cori affiori ecco prepotentemente nel nove Scettri almeno in questo ultimo scorcio secco di novecento ecco credo davvero per sia pure brevemente ecco illustrato il mio pensiero su questo tema
Nel momento in cui davo ragione pienamente ragione a Schiavone per quanto riguarda ecco proprio l'ambiguità e quindi la necessità ecco di evitare ogni uso retorico e quindi non critico quindi irrazionale renda ecco del termine però ecco ad un tempo ecco penso ecco di dovervi apporre anche il problema ecco delle ragioni cupo il cui questo termine proprio in questo periodo ecco conosce nuovo momento magico ecco per cui ridiventa il centro dell'attenzione e della riflessione dei filosofi
Con l'amica Elisabetta Galeotti appunto Benda il proprio uscita alla fine di ottobre
Il prezzo del titolo di Gorizia proprio occupata di pista rinascita ecco dell'acquisizione della della tolleranza
Penso che abbia messo induce norme letteratura ecco che ormai specialmente nel mondo anglosassone non a caso quello più esposto
Ecco acquisto incontra questo impatto della delle culture è così stato producendo su questa tematica di nuovo infuocata grazie
Per i cani
Io questo grazie dunque devo semplicemente due fare una nota di commento a quanto ha detto con C perché mi ha chiamato direttamente in causa
Sinteticamente anzi telegraficamente certo la religione Dukan ce l'ha spiegato io penso una volta per tutte è strettamente legata ai dogmi la liturgia
Se togliamo i dogmi la liturgia la religione opporsi si legge nel rischiare di evaporare rischia di di sotto
I sette anni Sessanta sempre criticato la Chiesa cattolica perché a partire dal quarto secolo no aveva tradito il messaggio evangelico se non avesse vinto quella chiesa motore Mendel ci sarebbe questi a Nancy
Chi sale è un'ipotesi abbastanza plausibile si sarebbe risolto il cristianesimo stessi in una miriade di sette e non a caso ormai da alcuni decenni nel mondo protestante ci si interroga
Sul destino del protestantesimo anzi si interroga nel senso che esisterà protestantesimo nel ventunesimo secolo perché è in fase secondo quanto al dicono appunto
Dipinti orologi protestante in fase di evaporazione questo tipo di cristianesimo che avendo ridotto la liturgia e minimi termini e avendo può in definitiva anche ridotto i dogmi minimi termini soprattutto non essendoci l'istituzione
Carismatica mediatrice Freud
Fra l'uomo e il e la divinità ed unica interprete del messaggio che ritmati con ne conseguono che serio appunto di di di affetti
Il che in un mondo iper secolarizzato come questo ovviamente espongono il protestantesimo alla alla all'evaporazione definirla dove la Chiesa cattolica e riesce a reggere meglio
Resta il punto che noi viviamo in una civiltà che produce fisiologicamente miscredenti sa di massa primi affievolimento della religione poi mi scadenza di Marx allontanamento dalla religione no perché all'intenzione di farlo
Un tempo c'erano e battaglie contro la Regione contro i preti e c'è ora no semplice ed è spontaneo questo fenomeno e lo è tanto spontaneo che appunto lat critica che fanno i fondamentalisti islamici alla civiltà occidentale quale perché si rivoltano contro Civita l'Islam stando a quanto loro dichiararono esplicitamente la nostra è una civiltà padana
Ed è una civiltà che produce miss credenza possiamo dargli torto
No
E non c'è dubbio che ed è per questo che i fondamentalisti per difendere l'identità culturale della loro tradizione di Doro stessi dell'Islam eccetera reagiscono violentemente è quello che sembra loro effettivamente un'insidiosa attacco un'aggressione appunto alla religione in quanto tale che per loro ovviamente e l'Islam è in effetti è la logica di questa civiltà
Quella appunto di produrre
Proprio un fenomeno unico nastro l'umanità la miscredenti rimase emisfero vicino sempre stati in quasi tutte le culture tutte le civiltà almeno questo meno come dire si può dire come tesi plausibile quanto me
Il fedora miscredenti masse from assolutamente nuovo data data da poche generazioni definitiva le tipico appunto della civiltà occidentale
Che non può non essere guardato dal punto di vista di chi crede veramente in maniera forte cede con una civiltà inquietanti
Beh non parlava della civiltà occidentale della modernità come un processo satanico e dal suo punto di vista del ragiona definito un processo satanico un'altra considerazione è stata fatta sempre l'amico con C sul problema del della nascita del logo su questo evento
Enorme forse deve senz'altro la civiltà occidentale l'evento più più più importante persino più importante della della vittoria del cristianesimo al al nostro oserei dire comunque questi sono i due grandi eventi diciamo fondamentali la nostra civiltà che l'hanno fatta quella che e però non credo che abbiano ha molto a che vedere col Medioevo
A lecco io penso che abbia a che vedere con la con con le colonie con la colonizzazione avrà notato che per centocinquanta anni fino a sud esistono solo nelle colonie non in Grecia e che in Grecia la filosofia arriva come oggetto di esportazione è un prodotto importato da Pericle ad Atene non c'erano filosofi tele di importo
Fra i suoi amici orge eccetera e introduce in Grecia in particolare Atene introduceva filosofiche è un genere coloniale nasce nelle colonie ma questo è un discorso molto lungo molto complicato grazie
Bene la terza seduta nel nostro convegno finisce qui grazie dell'attenzione arrivederci a domani