L'intervista è stata registrata giovedì 27 ottobre 2022 alle 14:53.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Cultura, Letteratura, Libro, Poesia.
La registrazione audio ha una durata di 16 minuti.
Rubrica
Convegno
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poeta e saggista
Radio radicale siamo collegati telefonicamente con Stefano Raimondi un autore di cui abbiamo già parlato attraverso il verso libero un sogno di Giuseppe un libro
Poetico e torniamo a parlare di una sola opera e innanzitutto però lo salutiamo benvenuto sulle frequenze di Radio Radicale o
Allora sia pure non e ha pubblicato da poco un libro che a come titolo storie per taccuino piccolo piccolo ed è edito
Da Scalpelli è un libro molto particolare perché come dire è un libro di short Stories
E quindi è un libro un po'a metà no tra un libro e di polizia è un libro anche di prosa come mai questa scelta
Questa scelta ormai è una scelta abbastanza abitando il mio modo di scrivere nei vari libri c'è sempre stato un intervento anche nei libri più Funierice con classici vertice sembra alcun intervento di piccole cose lavora
A sollevare sul togliere quindi curatore decisamente una una modalità che ormai penso che sia diventata una mia chiave
Di idratazione di modo di vedere quando non basta più una una
Uno spazio minimale del diverso
Ecco a volte accade che probabilmente succeda un allargamento maggiore nell'anni nella necessità di avere più spazio e più spazio per la narrazione soprattutto anche perché
Qui il contesto è proprio una volontà di portarli alla luce delle inquadrature urbane cioè sono alla fine anche queste sempre una mia cifra di lettura del mondo
Infatti infatti diciamo libero metropolitano potremmo definirlo cosa per te la città
Carmelo accettare davvero un crogiuolo Gimondi che si innesca no che si intrecciano che essi relaziono diventando una frase diventando davvero un un discorso che chi viene passato di bocca in bocca di corpo in corpo
E questo per me è è un luogo che davvero a contiene una una una magia una sorpresa e logicamente di di rimando ha anche
L'altro a caccia del Giano bifronte che contiene appunto
Allora l'inquietudine la paura una una una una
Accelerata fretta di intendere i rapporti ma non mi soffermerei tanto solida i negativi che sono sempre posti nelle città come elementi di inizio discorso invece vorrei proprio centrale invece la positività di vivere in una grande città in questo caso per me Milano proprio perché
Ritengo che sia
Un luogo dove accade accade davvero
Gran parte di DDT tante intenzioni gran parte di tante idee accadono
Evidente accadano storie ecco a cosa che per me è importante vedere che accadono storie le storie pertanto nelle città sono sempre storie
Totalmente umane
Sì infatti io adesso vorrei e leggere un esempio no di questa tua scrittura che riguarda la metro di Milano molte volte ricorre in questo testo allora leggo quella mattina sulla carrozza della metropolitana linea gialla
C'era ogni cosa al suo posto e tutti erano dove dovevano essere tutto sembrava essere un esempio consolidato della realtà e anche la casualità lì era rappresentata in ogni suo minimo particolare
Erano tutte semplificate in quel luogo la differenza l'unicità e la singolarità della nostra specie erano radunate in quello spazio mobile nelle viscere della città
La Russia bionda con i denti d'oro ragazzo Merv perché amava il suo cellulare quell'uomo che guardando il suo smartphone implosivo improvvisamente si fece il segno dalla croce
Era davvero tutto lì il mondo e si muoveva sottoterra in una splendida giornata di aprile a volte i vermi rilasciano Celli stellati pezzetti di mondo induriti
Ecco questo appunto è un esempio mi pare significativo no del tuo modo di scrivere del tuo modo di affrontare la città però tu hai sottolineato diciamo la positività della città soprattutto come intreccio di storie di vite e però nella tuo libro io riscontrato anche molta descrizione di disagio sia il disagio esistenziale sia quello materiale e io comincerei anche qui da quello materiale con un'altra citazione
Che e poi ti darei a te la parola per il commento
Eppure anche lei aveva i guanti di plastica gialli e uno straccio in mano appena strizzate anche lei puliva
Rasentava Spring marciava i cuscini delle perdere
Colorate coordinate le lenzuola anche quelle appena stese parlava con una sua amica che aveva la roulotte parcheggiata davanti alla sua nella strada senza uscita ai bordi della tangenziale est e pure anche lui il senza tetto
Che dormiva accanto al Parco delle Basiliche faceva giri rituali
Intorno al suo cartone matrimoniale pensato per lui e il suo angelo stavano bene insieme spazzava il vociare secco delle foglie
Radunando le intorno al suo tombino e con una paletta di carta
Le metteva tutte in un sacchetto come un coro beato cercavo casa a quell'epoca silenziosa con doppia esposizione ecco qui mi sembra molto bene esemplificato il disagio materiale la fine che invece sottolineano il divario tra le condizioni sociali
Che effettivamente al corpo pieno il come dire la non piani in questo di questo tetto proprio perché in realtà un tratto molto duro aperta nonostante tutte le buone intenzioni di vedere in positivo di cercare come dire una luce all'interno di questa città che si muove così sempre più freneticamente sempre più il per tecnologica data in realtà il mio sguardo siti Champigny aggancio parte Ciampa in continuazione
Tu proprio coloro proprio su due elementi e che fanno fermare che fanno bloccare questo aperta quindi era costante
Klett sfilata hanno di di di cose che accadono in quel pezzo che eletto che sono la minima parte ma che poi effettivamente anche le altre anche nel molte altre storie hanno proprio come personaggi principali
Perché queste figure figure che abitano o la città aperta città che viene vista appunto del qua dall'altro per esempio nella modo orale con la città culturale in realtà unto quelli altre altre altri punti di vista sono proprio il tema che gli stessi abitatore dei rispettivi territori però qui appunto una marginalità che che viene evidenzia perché viene colta soprattutto da loro dalle loro posture dal loro modo di stare dal loro modo di di a di farci di di non farsi vedere nello stesso tempo di apparire ecco quindi attenzione che probabilmente mi oppongo per queste figure per
Per
E allora uno sguardo del sui margini dei margini e per me è importante proprio perché mi dava all'equilibrio delle cose soprattutto ho proprio ma forte necessità di raccontare di loro
Sono sempre anch'io accaduto non in una almeno fino a poco tempo fanno in una città
Accentuata centrale ma una città periferica io arrivo
Da da dalla donato una zona molto molto importante nel senso di chiedo a citare con Roberto e quindi gli ho guardato e ho sempre vissuto sin da da piccolo del delle situazioni molto concrete che non hanno nulla a che fare con la città che viene esportata noi alla al al di fuori di tutto ciò
E quindi queste figure perché perché i personaggi sono in realtà per me ideali anche lì delle città ce ledere comunicazioni veri cunicoli
Hanno rendere ancora chiuso quel buco io sostiene invece la città dall'alto la città che sta sopra c'è una città che sotto sempre in tutte le città ed è per quello che probabilmente rinnovo il mio sguardo viene nel sempre più attratto sempre più rivolto verso verso quei attraverso questa quel angolazione
Ecco e veniamo al disagio esistenziale anche qui c'ho un passo da leggere
Era da circa sessanta anni che la mattina percorreva quel tratto della metropolitana per recarsi a scuola di insegnare con la sua borsetta color crema tracolla e la shopper di stoffa Decio Lina ricolma di cartellette folk e fogli sgualciti teneva tutto stretto vicino a sé come per proteggersi
O proteggere un dovere o una devozione
E lo faceva mentre leggeva il suo libro come se gustato una fetta di torta alla crema
Da sessant'anni camminava incerta su quel pacco storto mai riparato pericolante come la sua vita dentro ecco questo è un piccolo esempio come ce ne sono molti altri
Anche relativi alle relazioni anche di copiare quelli emerge quest'altra parte il disagio esistenziale la vita dentro appunto
Perché parti è proprio questo che il Pepe
Piccole storie volevano anche impiegare interrogare
Proprio perché queste sono non sono visioni di un occhio
C'è immaginarie ma dentro un'attenta anche scrivendo a un tavolino
Queste sono barbiere niente incastra pacchi nel principio di realtà sono guardie realmente innestati Daytona concretezza vera urbana cittadina
Che ci ci sono fatti prestando attenzione cuore forse
Per me è Emily sola inquadratura queste sono veri e propri girarci cinici e e quindi che vuol dire che non sottolineo gincane immaginato tutto Mazzoleni ottiche hanno visto davvero questo è una cosa che che che vorrei sottolineare perché quando si vede una città e la possibilità da molti anni e magari come Melazzini del sempre da un partendo da un punto la morte armata ad esempio rivolte
Non ho mai cambiato via nella mia vita fino solo o Cina anni fa e quindi io partivo sempre da una solida forma abbia la metropolitana sulla linea gialla
Ecco che davvero o incontrato per cinquantaquattro anni sempre al negli stessi orari sembrò appunto anche un lavoratore che cioè dove vorreste
Un un un programma ho visto ho visto realmente delle persone che comparivano quotidianamente francamente ed ecco uno dei personaggi che che le sembra allo stesso orario nello stesso punto
Ed è proprio questa la signora questo signore
Che mi sono immaginato punto f
Essere così e sono e non solo questo ma anche il intende del personaggio del del globale oltre Corvetto c'era un accampamento
Parlando in bicicletta ho visto questa scena dalle della questo alcuni sia esperimenti curiosità perfetta della spendere in cui un luogo il proprio luogo il luogo dove sì di il luogo dove si abita la scorsa ogni sia lo stesso rigore rovistato esattamente e al Parco delle Basiliche una mattina
Vedendo questo quello choc uscire solo cartone
Parlano e punitiva puliva il suo discusso come dire un grosso spazio
Davanti alla propria porta con un un rigore magnifico ecco allora queste sono secondo me sono degli stanchi importanti da da sottolineare per capire anche come probabilmente apparenti diversità c'è una in realtà una comunanza ci fa essere davvero tutti molto simili
Certo e allora io mi fermerei qui se
E non hai altro da aggiungere che mi pare abbiamo dato un'idea di questo testo
Questo bel testo storie per taccuino piccolo piccolo
Di Stefano Raimondi edito da Scalpelli nella sua collana di poesia assemblaggi e sdoppiamenti e
Quindi se ripeto non è altro da aggiungere io
Ti ringrazio lei per lato disponibilità questa intervista volevo solamente Miccoli dirti una cosa velocissima proprio a proposito del titolo semitono
Storie
Per in un piccolo piccolo in realtà e ovvero un accadimento anche questo concreto perché queste storie sono state scritte tutte su un taccuino di formato piccolo otto per undici che mi aveva regalato appunto un mio figlio e su quale nel due mila undici ho iniziato questa avventura volevo scrivere
Appunto delle storie che dovevano restare esattamente nella misura di quel taccuino il una pagina non solo a non contenere Tommaso Loconte quindi tutti quei piccoli piccoli racconti inquadrature sono proprio per lavorati su questo verbale in uno spazio già prefissata
E quindi la storia del taccuino piccolo piccolo questo titolo in atto proprio per questo motivo
E allora grazie anche per questa precisazione e dunque grazie a Stefano Rimondi e buona giornata e a risentirci appresso grazie anche a Bologna
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