Da una guerra alle altre - Fascismo e nazionalismo nella storia d'Italia (Prima giornata - Seconda sessione)

Chiamo
Riprendiamo i lavori del convegno
Dalla guerra alle altre Fascismo e Nazionalismo nella storia d'Italia
Con la prima sessione pomeridiana
Questa prima sessione
Rispetto al programma
Subisce un rimaneggiamento
Perché foglie Dagnino non può essere presente
Ne in sala mi in collegamento
E ugualmente non è disponibile il presidente e di scarsa anta nella sessione e cioè Luigi Masella
Quindi assumo io la presidenza
Le relazioni saranno soltanto due
Dopo di che passeremo direttamente al dibattito senza intervento di un discount Santa e quindi né il dibattito possiamo riprendere anche i temi di questa mattina c'era già un iscritto a parlare per lo meno un prenotato
Per gli interventi di discussione
Quindi io do la parola subito a Katia papà
Che tratta il tema l'immagine femminile in un regime Marziale
E le ricordo il limite dei venti minuti
Grazie
Grazie Leonardo grazie per l'invito a partecipare a questo convegno che io ho colto interpretato come un invito a svolge una riflessione storiografica non vi lancio una riflessione storiografica su un tema quello del ruolo e dell'esperienza delle donne durante il ventennio
Che non è sarà diciamo inutile sottolinearlo che non ha un profilo settoriale
Perché affronta il bar cuore di questioni storiografiche decisive allungo di battute come il rapporto che già oggi usciva tra fascismo e modernità la questione del profilo del progetto totalitario del consenso dei lasciti
Nell'età repubblicana ora questa riflessione non può che partire
Da
Diciamo per prendere le mosse dallo studio ormai classico di Vichi De Grazia che peraltro è seduta in sala e quindi
Diciamo potrà eventualmente
Intervenire commentare quel cui il che dico
Un un libro il suo uscito nel mille novecentonovantadue in Italia nel novantatré che ha rappresentato lo sappiamo tutti un po'un tornante uno sport uno spartiacque negli studi storici sue donne nel ventennio
Anche perché c'è oltre a essere
Il primo ad oggi ancora l'unico studio di insieme veniva dopo un vent'quindicennio diciamo di analisi di di ricerche
Incentrati ora sul modello normativo della donna madre sposa esemplari ora sulle figure dissonanti le militanti le intellettuali le giovani sportive
E De Grazia nel suo volume offre
La prima interpretazioni unitaria del rapporto tra donne fascismo incentrata sulle contraddizioni di un regime in bilico tra tradizione e modernità
Tra propositi di restaurazione dell'ordine patriarcale ed effettivo concorso malgrado l'ideologia alla trasformazione dei costumi femminili nel quadro appunto di un progetto totalitario di controllo di una società di massa
Per schematizzare quindi da un lato l'ideale arcaico fascista della donna la sposa e madre prolifica dall'altro lato come infetto collaterale e involontario
Dell'esperimento totalitario una nuova generazione di giovani e gerarchie sospese tra adesione agli imperativi del del regime e esperienze
Di maggiore autonomia maturate nei programmi
Nelle attività assistenziali educative ma soprattutto ricreative del partito su questa stessa linea si è mossa anche in anni più recenti per lui sono nei suoi tanti studi sulle organizzazioni femminili durante il ventennio
Con una dichiarata ammessa diciamo volontà di scongiurare l'idea che il fascismo abbia volutamente e politicizzato le donne
Sulla base di una associazione diciamo tradizionale no che è tra che viene dalla storia della cittadinanza nazionale statuale maschile però tra polisti politicizzazione e allagamento di diritti emancipazione nel caso
Più puntualmente del contesto fascista di Reno rinegoziazione dei degli equilibri di genere seppure appunto in un contesto totalitario
Proprio di politicizzazione invece o meglio di militarizzazione aveva parlato sempre a cavallo degli anni novanta del secolo scorso Maria fra dodici e non sua importante
Lavoro un articolo che non si è mai tradotto benché annunciato in un volume
Fra D'Oglio distingueva due anime diciamo proponeva ovviamente di di ovviamente proponeva di non leggere il fascismo come fenomeno unitario e distingueva due anime all'interno del fascismo quella più conservatrice a cui ricondurre l'idealità donna madre
E il proposito di restaurare l'istituto familiare che sarebbe stato scosso
Dalla prima guerra mondiale
E invece l'anima cosiddetta movimentista che e in qualche modo propendeva era persuasa della necessità di coinvolgere anche le donne nell'organizzazione della nazione militare grande azione guerriera
Nazione guerriera tenuta a battesimo appunto nello stesso primo conflitto mondiale forgiata dal fascismo e proiettata
Alla conquista della sua grandezza coloniale
Ecco quest'ultima componente
O c'entrava essenzialmente la sua idea quindi Di Donna cittadina
Di donna madre cittadina sulle attività assistenziali proprio quelle attività che durante la prima guerra mondiale in qualche modo erano state messe sullo stesso di piano del servizio militare non c'è quindi come
La la declinazione più propriamente femminile di servizio alla nazione a cui poi magari
Potevano corrispondere anche dei diritti
Però la particolarità diciamo che su cui puntava la sua analisi fra doloso era non tanto Cuesta c'è la riduzione diciamo dell'attivismo femminile alla dimensione assistenziale più o meno tipica quanto a contro di Cevo prima un'attenzione a militarizzare le donne tensione che lei leggeva
Specialmente a principio da allora cominciamo da dal dall'inizio degli anni trenta e nel tornante della guerra d'Etiopia
Quando appunto non solo le donne vengono mobilitati nella campagna per l'auto archivia ma anche ai immediatamente dopo la guerra vengono istituiti vengono creati gruppi di giovani coloniali fascisti che
Vengono formate in corsi
Nei quali le materie previste sono sia gli immancabili appunto corsi di economia domestica magari declinati al contesto coloniale come cucinare come arredare come mantenere l'igiene
In un contesto appunto coloniale sia soprattutto appunto istruzioni al tiro a segno quindi moschetto viene dato anche alle donne
Il moschetto
Quindi
Fra Dolce unità se ne trae la conseguenza almeno tutto questo lo sa
Di quella della presenza nel nel ventennio ma specialmente in realtà negli anni negli anni trenta di questo ideale di donna nuova fascista che sarebbe una donna madre e militante
Quindi una donna che tutela che cura la dimensione Domestica il focolare ma che è anche impegnata al di fuori della che non è circoscritta ridotta costretta all'interno da dimensione domestica perché chiamata a concorrere appunto alla grandezza nazionale
A proposito di quello che dicevo prima in questo testo non c'è in realtà nessuna volontà di accreditare l'idea che il fascismo abbia in qualche modo almeno una parte del fascismo abbia in qualche modo diciamo in seguito un improbabile parificazione tra i generi no cioè nell'immaginario militarizzato
Del fascismo non c'è nessuna equiparazione del soldato cittadino e anche nella versione appunto proposta della donna madre cittadina che ha sempre collocata in una singola posizione subalterna
Come poi sarà a tutti gli effetti l'ausiliaria della Repubblica sociale italiana però la novità emerge la sperimentazione originale
Si presenta e Fra Dolcino in qualche modo ne trae una una una una considerazione che forse il nodo Journal del
Su su cui su cui riflettere e cioè che il fascismo abbia in qualche modo
Offerto alla alle giovani specialmente alle più istruite
Una possibilità di immaginare di praticare un'emancipazione dai tradizionali ruoli e vincoli familiari quindi emancipazione dai tradizionali ruoli e vincoli familiari
Gli studi successivi studi molto successivi su perché appunto stiamo parlando di studi che arrivano quasi vent'anni dopo insomma sull'esperienza la mobilitazione coloniale delle donne durante la guerra di Etiopia e nell'orizzonte imperiale in generale insomma della stessa per il guizzo con di Barbara Spadaro di Petra Terpu venne questi studi hanno piuttosto rimarcato il nel suo tra politiche di genere imperialisti ma nel senso dell'irrigidimento delle identità sessuali
Della strumentalizzazione affini propagandistici di costruzione del consenso del sacrificio Materno
La donazione delle fedi Old adorazione del ovviamente dei dei propri figli
Da un lato e dall'altro l'imposizione di un modello di femminilità incentrato sui compiti riproduttivi e di difesa della razza
Questo poi il nodo difesa della razza minacciata ovviamente dallo spettro del meticciato semmai le giovani fasciste
Coinvolte nei corsi di preparazione o coloniale avrebbero vissuto uno scollamento
Tra la loro ambizione di partecipare attivamente alla civilizzazione delle colonie
E il ruolo appunto effettivamente attribuito loro ripeto di tutto riuscì della famiglia e della razza in colonia seppure nel caso di questi giovani reparti col moschetto ma insomma in
Sostanzialmente immaginando la possibilità di doverlo utilizzare per scopi con difensivi in caso di necessità meno questo secondo Barbara Spada
Ora
Tenuta ferma questa necessaria fondamentale appunto
Messa tema nodi come appunto la la l'imperialismo abbia rappresentato e io qui oggi non affronto scusate mi la questione genere imperialismo intesa come rappresentazione delle donne colonizzate o sessuali politiche della sessualità per normare perché è un altro fronte io oggi guardo ed propongo riguardare al territorio metropolitano e ha come da dimensioni coloniale abbia agito nel territorio metropolitano anche sulle politiche di genere
Dicevo questa appunto che ci che il nesso abbia tra diciamo perché il contesto dell'imperialismo abbia
Senta quindi è contribuito a irrigidire la l'immagine della donna madre
E appunto produttrice di elettricità per dirla in altri termini
Mi vede del tutto d'accordo però
Recupererei l'indicazione di far dopo tipica la la la la suggestione di di di fard Osio perché mi pare che ci appunto aiuti a superare la contrapposizione tra tradizione e modernità di cui parlavo all'inizio
Perché è chiaro che nell'Italia fascista e imperiale
Il Codice della razza diventa a un certo punto prevalente anche sul Codice di genere
è il e il regolatore dell'inclusione delle
Sociale della protezione della sicurezza offerta dallo Stato degli oneri e dei privilegi
E a essere catturata all'interno della razza non è soltanto la costruzione ed entità del femminile ce lo insegna hanno gli studi di Giulia Barrera ma anche quella del maschile anche la maschilista anche la virilità
Che si vede nel progetto totalitario razzista declinato in termini tutti si fascista degli atti in termini razzisti si vede sottratto il suo privilegio diciamo quello più più quello più tradizionale cioè quello di attribuire la nazionalità ai figli
Rispetto a la la la la la discussione che Dan anni diciamo le i anzi il codice né danni utilizziamo l'uomo nuovo la donna nuova
Io credo che ci sia bisogno di fare un passo avanti e di decostruire un po'meglio questi queste icone che sono state in qualche modo ormai costruite che tutti noi ma ma ne ma ne diciamo perché il famoso virili Isma'fascista nella dimensione della dimensione imperiale conosce anche uno scacco
Da da questo punto di vista
Quello che
Conosciamo stacco perché diciamo appunto ovviamente lo Stato no che si assume l'onere di decidere di attribuire
Quindi togliendo quello che era ripeto la la la il potere patriarcale
Tipico della tradizione
Liberale
La strategia quindi di nazionalizzazione totalitaria
Del fascismo ha senz'altro conosciuto molti limiti e resistenze ma io credo che questi limiti non vadano diciamo attribuiti a una solo e soltanto o meglio a una subalternità culturale
E politica all'alla Chiesa cattolica al tradizionalismo della Chiesa cattolica d'altronde proprio l'ultimo libro anche di di di diede di De Grazia sul Terruzzi ci racconta quanto era i due mondi quello della Chiesa cattolica e quella
E quello del fascismo si siano incontrati e scontrati sul tema per esempio della famiglia no
Credo che diciamo la il la politica familiare di genere del del fascismo sul piano dell'impero abbia avuto una sua autonoma
Fisionomia modernamente autoritaria insomma reazionaria
Che ovviamente aveva come fine quello di definire le singole individualità
Sul metro Paul metro dell'interesse preminente dello Stato insomma e questo è decisamente una delle caratteristiche della modernità no
Del del totalitarismo fascista
Per tornare quindi alla mobilitazione femminile durante il ventennio in tante poi sono tornate
A indagare le ragioni e le forme dell'adesione ideologica delle donne al primo fascismo e a regime
Restituendo l'immagine di una politicizzazione che quindi almeno questo è e il mio giudizio non ha bisogno
Non ha bisogno di
Ricorrere di connettersi con il concetto di emancipazione sono due cose diverse sono due cose diverse che non non c'è bisogno quando si parla
Della politicizzazione delle donne in particolare non non non si evoca nessuna forma di emancipazione
E d'altra parte questa è la storia della politicizzazione nazional patriottica delle donne nell'Otto Novecento
Un'ampia messe di studi sia ormai dimostrato che le donne sono state
Nena renderle narrative nazional patriottiche tanto più valorizzate da un punto di vista politico come madrine madrine della nazione tanto più se in armi
Quanto meno hanno potuto contare su un allargamento dei loro libertà
Questo di vario tra valorizzazione politicanti de delle donne e riconoscimento effettivo delle loro libertà è un divario che appunto la storia dell'Otto Novecento ci consegna ormai in modo molto chiaro
Ed è un divario che a dispetto delle narrative ricorrenti sulla prima guerra mondiale
E io credo che l'esperienza di guerra abbia accentuato
Perché l'esperienza di guerra a sbilanciato il concetto di cittadinanza sull'esercizio dell'appartenenza
Ma non in termini culturali o meglio non solo culturali proprio concreti per accedere agli assegni Pera per accedere a a al al nascente were far di guerra che si stava mettendo in piedi
è una come dire è una torsione
Che senz'altro appunto a contribuito ripeto a costruire una a a a rafforzare una non associabilità della polizia di politicizzazione ed emancipazione e questo sguardo di lungo periodo questo lo dico per i secondo me
è attraverso ovviamente la prima guerra mondiale però è veramente utile per capire Lapresa delle retoriche fasciste
Specialmente su un pezzo di mondo femminile interventista durante la prima guerra mondiale che appunto su questa su questo tipo di politicizzazione investe
Quindi togliendo ci sono quasi
Ci togliendo dalla dall'orizzonte il problema dell'emancipazione c'è politici e modernità politicizzazione emancipazione senz'altro invece è opportuno scomporre come d'altra parte hanno fatto gli studi successivi sulle organizzazioni femminili
Scomporre la categoria di donna ecco questo diciamo senz'altro distinguendo innanzitutto tra artefici e destinatarie delle politiche di regime
A cominciare dalla propaganda
Ma è anche utile anche opportuno io corredo tematizzare la pluralità dei linguaggi del fascismo
Che articola modelli e messaggi anche differenti
Per ottenere come diciamo altri meglio di me
Hanno già detto il consenso di di gruppi eterogenei io vi propongo però sulla base di quello che ho detto fino adesso di contestualizzare questa articolazione di modelli differenti appunto nel sul piano dell'impero negli anni dell'impero perché io credo che questo faccia la differenza e questo fa la differenza anche quando si vuole guardare
Al rapporto tra il fascismo e la Società italiana più nel convive nel Complesso c'è uscendo dalla propaganda
Pure per pura e semplice e guardando ai processi no alla alla cultura di massa
Che all'incipiente cultura di massa che si stava diffondendo anche in Italia perché anche qui è stato riprodotta la polarità tradizione e modernità no immaginando appunto
L'Italia orbita del ventennio come un piatto di una competizione tra la propaganda del regime e i messaggi veicolati invece dalla nascente industria culturale
E qui è chiaro che le due figure sono l'ideale della donna Florida e e rurale e invece
I nuovi modelli nuovi stili di belle nuovi modelli di bellezza e nuovi stili di vita proposti dal mercato di derivazione chiaramente soprattutto americana ecco
Anche qui non sono certo la prima a suggerire la necessità di superare le interpretazioni bipolari e di restituire la complessa articolazione del discorso fascista che contempli era
Le diverse Conella male la madre purifica la militante la consumatrice
Che sono tutte concorrenti
A a costruire l'identità nazionali imperiale
Dell'Italia fascista perché
Non c'è niente di più dell'impero a restituire a testimoniare a comprovare la raggiunta finalmente modernità dell'Italia
Quindi ed è non non sono in realtà così in contrasto questi modelli e allora molto brevemente prima che Leonardo mi tolga la parola ecco è chiaro che noi possiamo guardare diciamo alla alla coscienza Cologna e degli italiani e delle italiane così come viene sollecitata in quegli anni
Come a una diciamo a un racconto a una rappresentazione che coniuga sia i valori tradizionali e di difesa demografi e di rigore demografico sia i modelli di bianche sa
Italica no che rimandano ai codici dello status borghese che rimandano alla moda gli stili di vita all'agiatezza
E allora lo stuolo di segretarie telefonini stele neo Cenerentole del cinema degli anni Trenta fascista
Sì che appunto vengono premiate per la loro buona condotta dal matrimonio più o meno di successo RAI sono come dire l'incarnazione di quelle planning che
Essi di derivazione americana ma non contrasta
Con un pezzo del discorso fascista
E che contemporaneamente diciamo si costruisce attraverso le foto di belle signore vestite alla moda che vanno a fare il tour della Libia
E contemporaneamente si propone attraverso le giovani coloniali che sfilano col moschetto sulla via dell'Impero e contemporaneamente si propongono con i documentari del Luce
Che filmano i venti mila con le famiglie coloniche che arrivano in Libia è un mosaico certo articolato al proprio interno forse non del tutto coerente ma che si regge nel filo della modernità imperiale
Del privilegio della bianche sa se vogliamo dirlo in un atrio in un altro termine e questo credo sia diciamo
Ovviamente scusatemi per concludere perché sia chiaro dagli esempi che ho fatto un privilegio fortemente articolato sulla base dell'ordine della gerarchia del fascismo no c'è ho citato volutamente figure che avevano una chiara appartenenza anche di classe
Però questo orizzonte dell'impero
Penso che possa fare possa far fare un passo avanti ulteriore alla comprensione dell'esperienza dei modelli dj cioè delle donne e di come hanno vissuto sperimentato i modelli di genere durante il dente
Si sentiva perché parlo forte ma
A lati no dicevo comunque che
Nella scuola nella pedagogia diciamo che in quell'insieme di educazione che viene fatto dalla scuola
Nel tempo libero e nella vita sociale e familiare dell'infanzia in questi insieme compresso il discorso sulla guerra conviene fa gruppo
Partire prima farlo partire ancora prima
Che la guerra di Libia
Perché è perché nel mille novecentosei viene approvata
Il Parlamento una piccola norma che istituisce una giornata della pace nella scuola italiana
Che
E spaesante no insomma sono gli anni della progressiva crescita del nazionalismo e nella scuola che entri una giornata il ventidue febbraio
Insomma lascia un pochino
Con dei dubbi
Questa giornata viene richiesta arriva dall'ambito anglosassone il giorno di nascita di George Washington che viene visto come un pacifista che chiede a pacificato no
Dall'altra sponda dell'Atlantico
E viene viene viene celebrata vengono prodotti alcuni libretti nessuno nel nelle biblioteche italiane alcuni libretti alcuni interventi
Nelle circolari ministeriali viene ovviamente propagandate questa giornata
Che regge
Che con tetto di pace c'è in questa giornata è un concetto di pace molto limitato per i nostri occhi evidentemente questa Paci si ferma di fronte alla alla patria tra la necessità di difendere la patria o di completarla
E e ferma di fronte all'imperialismo è evidente che per portare la civiltà ogni guerra rimane giusta quindi un concetto di pace estremamente povero rispetto ai nostri occhi
Però è un concetto di Pazzini collocato in quell'epoca storica ha un significato nelle scuole medie italiane viene arriva questa circolare vengono fatte cose
Uno le ditte letti testi
Quando cade questa giornata cade nel mille novecentododici
Nel febbraio del mille novecentododici il ministro ministro scrive un piccolo trafiletto e dice sono d'accordo che mi è stato chiesto di celebrarla anche quest'anno ma evidentemente inopportuna potrebbe essere fraintesa una giornata di questo tipo cioè la forza di impatto dirompente che una guerra partecipata di una nazione a
Al vera tutte le differenze nella società e nella scuola la stretta il dibattito si vede nei diritti della scuola rivista per le scuole per gli insegnanti della della scuola primaria Ingram dell'elementare in gran parte donne con un ampio dibattito in gran parte di sito da uomini ovviamente
Dove però c'è un conflitto perché questa giornata della pace quest'idea di pace anche se solo pedagogica anche se molto retorica però veniva praticata e nel momento in cui c'è l'entrata in guerra
Per la Libia le discussioni si animano e ci sono e si vede che alcuni resistono alcuni provano a resistere alcuni cedono completamente perché il patriottismo è troppo importante perché i nostri i nostri figli
I nostri fratelli sulla combattere quindi lì si sgretola
Si vede anche nei testi perché questa rivista abbastanza bella per cui riporta anche i testi dei dettati delle prove
Vede che continuano a esistere insegnanti diaria socialista e continuano a a sottolineare gli orrori della guerra no tra un testo di un e di un tema
I il bambino vede passare i beni bersaglieri no oppure sì la i bersaglieri che passano che vanno verso l'imbarco
Ha una faccia triste e no i fratelli che stanno sfilando per andare d'imbarcarsi per Alida una faccia triste come dire no
Riflette i però riflette i indirizzato rispetto agli orrori della guerra anche se tuo fratello che va combattemmo proprio per quello altri testi sono invece no tranquillamente patriottici
Quindi lì nella società italiana ancora pluralista nei limiti si comincia a innestare un meccanismo dove gli elementi del militarismo stanno entrando e ritornano entrare ricevono molto forte gli alimenti pur labili di pacifismo comunque di riflessione sulla guerra come orrore
Perdono di forza e vanno dissolvendosi
Quindi prima della prima guerra mondiale ad attestare a mio parere di un percorso che l'Italia è il punto veramente molto di immersione nelle guerre perché de su ce ne accorgiamo l'Ucraina e la Russia e adesso i programmi e le scuole la ritornano essere fortemente militarizzata di bambini o bambine in classe da me che arriva con la arrivato in pochi giorni con la con la penna fucile ma e comprensibile arriva dalla è in una situazione in un contesto dove queste cose si accadono si svolgono molto più velocemente velocemente e l'Italia ha avuto di questi momenti di passaggio molto undici dodici
Prima guerra mondiale ma poi gli anni dello squadrismo che hanno anche lì una connotazione una forzatura sull'immaginario estremamente forte
E poi le altre guerre coloniali perché trentacinque trentasei anno della cognata che è un grossissimo impatto a prescindere dalla propaganda che si fa regime però da un grossissimo impatto per anche per il numero di persone con a combattere
Quindi insomma un percorso di immaginario dell'infanzia sulla guerra nella scuola e fuori dalla scuola che inizia presto e che inizia nel segno della rete ripresa di forza il militarismo qua guerra di Libia
Due cose Corriere dei Piccoli il personaggio chi è siamo all'inizio di un percorso se la prendiamo come zibellino
Nello che vuole imbarcarsi può andare a combattere si nasconde e immancabilmente viene scoperta mine tirato per le orecchie riportata a casa lista la casa se il fronte interno al massimo comincia a risparmiare
Al massimo no
Finiremo col fascismo che dove i ragazzini alcuni andranno sappiamo con quanta retorica e costruzione però andranno in Africa Orientale verranno torneranno verranno premiati e la loro storia verrà messa nei libri di testo ufficiali
Quindi quelli rivolti a tutti gli italiani maschi e femmine quindi un percorso è è e lungo non è lineare non è un tennista ma inizia con la guerra di l'altra immagine è un è un quaderno
C'è una serie di percorsi che non solo quelli istituzionali dei programmi della scuola che sono quelli chiesi che crescono in questi anni che sono quelli materiali indiretti come i quaderni con le copertine di quaderni che cominciano a essere più frequenti
Ab accessibili a un più ampio margine di borghesia che va a scuola sono illustrati e che si caricano no dei contenuti in questa guerra quali contenuti di civilizzazione di superiorità
Di superiorità europea o italiano bianca e e dall'altra parte di superiorità tecnologica militare come segno di modernità come segno di di di civili di di di civiltà e cioè caricano
La costruzione dell'immaginario infantile e quindi l'immaginario di quelli che si erano dovuti negli anni Venti negli anni Trenta
Andiamo avanti con la di positiva
Qua ci son due fasi due
Testi del percorso perché poi abbiamo la prima guerra mondiale
Primavera mondiale allora mentre i libri di testo durante la guerra di Libia non fanno in tempo ad essere aggiornati hanno dei tempi lunghi
Qui poche cose troviamo della guerra di Libia nei libri di testo solo nel tredici e quattordici anche quel quaderno era del tredici quattordici
Ne abbiamo gara lunga e dura di più viene preparato da un anno dove italiano non entra però me l'hanno pesa e quindi gli editori intervengono e cambiano i contenuti
E dentro comincia a esserci guerra ma c'è ancora pluralismo ci può essere ancora un'immagine di questo tipo che è minoritaria quindi come sta qua per parlarne ma non dire non per essere emblematica della della diffusione è minoritaria ma c'è un libro di testo
Del diciassette diciotto c'è l'orrore della guerra
In un'altra immagine cioè il il la la persona senza occhi perché per solare che ha perso la vista che viene accompagnata ma non è non viene rivendicata come Heroine eroi no marine
Diciamo con partita quindi ci sono certo ancora possibile nella pluralità dei libri di testo di quegli anni della guerra è ancora possibile parlare con diffidenza della guerra e lunga lunga di questo ventidue febbraio
Nespolo visto che ancora il ventidue ventitré nel mille centoventitré ancora il ventidue febbraio fanno delle cose non sulla pace ma sulla sulla sulla quindi polenta non so che cosa però ancora Bologna del ventitré in questa spoletta fanno qualcosa il ventidue gennaio il ventidue febbraio è ancora ricordato come una data che ha un minimo di radicamento
La maggior parte però sono materiali di inversione di militanza
Intanto cos'è successo sono nati gli scout capi scout nazionalistiche cercò di avvalorare si Darren come educatori di della dell'identità pre militare dei giovani cominciano a fare dei campi vanno nelle retrovie del fronte intanto cosa succede
Ci sono una serie di iniziative di supporto non solo assistenziali
Donne i bambini che spesso lavorano in sinergia ma anche di costruzione non so di preparazione dei degli scalda arancio
Cosa no questa paraffina con la carta raccolta recuperata tagliata perché perché attraverso un tuo gesto
Il tuo papà col tuo fratello maggiore che in trincea potrà scaldarsi il cibo che gli arrivano quindi questo collegamento e le iniziative di questo tipo sono molte
Sono diversificate il fascismo
Regime anni trenta attingerà moltissimo queste forme organizzandola meglio diciamo strutturando l'in maniera molto più organica e e pietanze diciamo così
Perché le farà degli elementi di propaganda dal centro e non di elementi che nascono nelle diverse situazioni certo le diciassette arriva anche la circolare che bisogna fare
L'ora di guerra settimanale però arriva tardi arriva come un po'come Illy le riviste al fronte
Però arriva ma è è un percorso lungo
L'altra invece la è già accaduto quello che non chiamiamo guerra civile quello che chiamiamo scatenamento di violenze
No di diversa tipologia dove il fascismo riesce ad avere il sopravvento insieme a rapporto politico prende il potere
è accaduto quello Mussolini marcia su Roma quindi possiamo già direttamente lì
Mussolini dall'incarico a Gentile fa la riforma gentile affida a Lombardo Radice scuole elementari
E come sottosegretario Lombardo Radice è un controllore
Dario Lupi che è un fascista e che organizza in maniera fenomenale guardato dagli o dall'ottica del fascismo l'immersione precoce delle scuole italiane nella costruzione della immaginario fascista della prima guerra mondiale del re di cinismo
Immagine quindi la prima guerra mondiale che i facendo è riuscito ad affermare a vincere cioè l'immagine di una epopea che ha fatto rinascere l'Italia con quelli che sono caduti che sono i martiri e non sono vittime di una qualcosa di insensato
L'ha vinta sul campo nello squadrismo e quindi la presa del potere e la realizza come ad esempio con i parchi della rimembranza
L'altra bandiera tante altre cose le parti della rinnovata sono interessanti perché un albero in ogni in ogni città
Per ogni caduto della prima guerra mondiale
E poi nel giro di tre mesi tre mesi tre mesi e mezzo nuova circolare un albero anche per ogni squadrista morti perché
Il il il post prima guerra mondiale è la continuazione della guerra
No e qua abbastanza chiaro UE fascista per cui esplicito retorico però abbastanza chiaro la continuità quindi la la comunicazione alle scuole che devono fornire i più meritevoli a fare la guardia
In divisa
I ragazzi più meritevoli faranno la guardia nei giornate del calendario civile fascista quindi costituendo progressivamente questa educazione civica fascista
Alla Nenni partirà in organza ci dovranno essere i ragazzi più bravi maschi delle scuole in divisa a fare agguati quindi a far la guardia cosa questo percorso di celebrazioni di una guerra e di una violenza che ha prodotto ha prodotto la rinascita della nazione e quelli sono non vittime insensate ma martiri i nostri mali
Ed è se ne va avanti velocemente se no finisco più
Altra problematica il fascismo al potere quindi può provare a selezionare libri di testo evidentemente i libri come abbiamo visto prima scompaiono perché è perché c'è una commissione prodotta da Lombardo Radice della Commissione all'inizio gli elementi che Lombardo Radice mette dentro sono sono l'esaltazione della Grande Guerra è evidente perché è un portato anche nazionalista anche del loro gruppo e quindi chi non parla decentemente la Grande Guerra viene eliminato nette deve parlar bene della se fatti bene poi libri insomma ci sono tutte altrettanti aspetti che si mescolano ma progressivamente questa commissione lavora fino al ventotto
E si domato Ricci se ne va si dimette si carica di fascisti e quindi gli elementi della Grande Guerra sono mescolate l'elemento il fascismo ed il militarismo fascista
E quindi negli ultimi anni far passare un libro dalla Commissione non è più soltanto mettere la Grande Guerra come
Un trionfo eroico della nazione ma anche la filiera col fascismo il fascismo attuale
E nel vento al ventotto si decide che dal trenta ci sarà per le scuole primi alimentari il libro di testo unico e quindi il controllo generale diretto dal centro senza bisogno di commissioni della produzione militari Zante bellicista
Che ricostruisce la genealogia del fascismo come legata alla Guarna la Grande Guerra tutta questa cosa viene costruito al centro quindi sono ci sono tutti gli anni Venti per passare da intervento diciamo così di di di di un di di circolari che Mod modificavano la modalità di gestione della della giornata scolastica oppure di alcune giornate scolastiche agli anni trenta quando la direzione passa abbastanza unicamente al centro
Però il problema è che la scuola rimane
Con tanti insegnanti formatisi prima del fascismo
E questo è uno degli elementi di difficoltà del regime
Il regime quindi ha bisogno di fare nuovi concorsi comincia a farle
E le mie introdurre elementi per selezionare e non non solo quelli che implicitamente uno annusa nella società e quindi l'insegnante del ventotto va a fare un concorso sa che insomma deve esprimersi in un certo modo per passare no ma anche proprio quelli venti normativi
Però ugualmente la creare gli insegnanti come la carriera dei libri di testo se non ci sono delle commissioni di questo tipo molto lunga venti trenta quarant'anni
E quindi la scuola serve ma fino a un certo punto le popolazioni ci sono certo il problema è di creare un'altra struttura che possa funzionare in maniera più Diretta in queste l'Opera nazionale Balilla perché gli educatori gli istruttori quelli possono essere scelti in maniera autonoma attraverso pescavano i militanti lo squadrismo della milizia
Negli dell'anti della scuola che vogliono fare carriera in questo nuovo regime che si è formato e quindi viene fermata l'operazione Balilla cosa ricordiamo qua per andare veloci
In questo percorso
Che l'Opera nazionale valida si occupa dell'educazione per i militari dei maschi
Organizzata secondo l'età Mammano entrano anche le femmine entrano anche i più piccoli tendenzialmente anche la società risponde
A diciamo mettendo i divisi i propri bambini e fotografando rimandando le le riviste quindi c'è un effetto di trascinamento molto forte in un regime su una cosa del genere
Perché le resistenze rimangono silenziose interni alla famiglia la casa un resiste rimanendo però molto difficile che appaiono oppure Beppe gli insegnanti limitando lo svelo
Ma queste sono le tipologie di resistenza invece le tipologie di l'entusiasmo se nessuno
E
Di elementi che entrano in questa idea dell'Opera Nazionale Balilla che comunque vive quindici anni diversificata per i diversi livelli di età quindi molto difficile tratteggiare la però sono elementi di una selezione gerarchica anche
L'interno e i giovani con gerarchie tra chi è dotato e chi non è dotato chi deve fare il comandante che deve eseguire anche a livello dei giovani o il reggimento amento obbedienza quindi tutti gli elementi della caserma
Gli elementi che sono e inutilizzati erano utilizzati poi in parte anche nella nella scuola liberale
Il regime intervento obbedienza ognuno al proprio posto
Catena gerarchica
Occupi vengono organizzati ancora in maniera cioè come come forma di educazione di crescita nell'infanzia
Quando vediamo le foto ad esempio di un di una stiramento di di Balilla magari vediamo la prossima di positiva posizione non so cosa ho messo verso la la crescita però anche degli quando vanno allo stadio per muoversi nessuno oppure quando formano una scritta dux
Nessuno è un'individualità ognuno è parte di un disegno che viene gestito dal loro comandante e la catenaria a chiedere il comando è abbastanza evidente
Quindi quello è l'ideologia che sta dietro generale poi all'interno ci sono diversificazioni e l'obiettivo del fascismo è di accompagnare in questa crescita dai piccoletti che abbiamo visto prima messi in divisa fino alla I Luf e quindi alla alla alla presenza in guerra
Perché qui l'obiettivo principale Attraverso comunque anche pratiche assistenziali anche e gestione del tempo libero
Eliminando i che impropriamente il tempo libero gestito da altri agli ultimi gli scout è comunque di accompagni di avere l'esclusiva della costruzione di una parte dell'educazione dei fanciulli dei giovani
E dei giovani che quella del tempo libero quella che il tempo che non riesce se gestito a scuola quindi un problema la scuola un problema è fuori
E se ne va avanti
Un altro elemento di forte condizionamento eh la paura di essere aggrediti
E dal trentaquattro comincia a essere forte perché cominciano i progetti di aggressione e quindi le ritorsioni in in Italia ci possono essere e quindi cominciano arrivare le maschere antigas le scuole cominciano arrivare Libretti le esercitazioni le foto né si mostra di di di mascherine antigas come si mettono così
E questo cambia anche qui la percezione di come si sta a scuola di come si sta nella società
Il vademecum del Ventotene trentanove di Brucoli mette le immagini dei bombardamenti
Di Barcellona
Come esemplificazione di District distrutti vita possibile
Delle armate aeree
Quindi fascismo bombarde distrugge e poi mostra questi distruzioni per ammonire italiani giovani regioni italiane a a fare attenzione perché e quella la guerra che si sta portando avanti e quella la dimensione della guerra
Andiamo avanti
Be nelle pagelle lo sapete comunque la presenza del dell'indicazione del limite di difficile insomma è onnipresente cioè che continua dall'inizio degli anni Trenta fino alla seconda guerra mondiale le padelle servivano per sia per propaganda che per autofinanziamento però no sulla bella propaganda perché arrivano a casa
In anni in cui lei il libro di scuola si dice in alcune famiglie è l'unico libro che arriva poi
Nel trentaquattro viene istituita sempre trentaquattro quindi la guerra di Etiopia come spartiacque forte nell'educazione dei trentaquattro viene istituita la materia cultura militare medie superiori università articolata anche con un livello culturale però fatta da chi da militari ufficiali che arrivano ufficiali in pensione a riposo
Che quindi entrò nella scuola come docenti che dopo un po'hanno anche la possibilità di dare voti proprio nel trentotto questa materia Rina fa anche affiancata puericultura nel trentotto e l'hanno delle leggi razziste in Italia per cui no non ci sono solo gli uomini che fanno un servizio ma anche le donne e il servizio è come dicevamo di purezza di
Diciamo eugenetica produzione genetica
Andiamo avanti
Guerra di Etiopia dalle figurine a ai testi dei bambini insomma qua stiamo neanche a parlarne però veramente un momento Del Boca Rizzi che aveva il suo diario e tutti i giorni
Dovevano scrivere il bollettino di guerra qui a un anno proprio che nasce con lo strappa cioè inizia quando viene oltrepassato Marebbe e finisce un po'prima subito dopo la preparazione dell'impero e un po'prima di giugno
Le proprie e l'hanno degli interni la scuola viene visto come l'anno della guerra
Gli ambulanti e ovviamente l'Effetto è molto forte la prima moglie pubblicitari Lovati negli anni Venti la seconda il Corriere dei Piccoli nel trentacinque trentasei
è evidente che lì le questo per dire che l'impatto di questa mobilitazione generale come abbia visto né minore centoundici anche nel trentacinque trentasei l'impatto è fortissimo Sommatino né pagata per far questo è che lei che pensa che vendo di più se faccio questo
Voi
I libri di testo delle sedi per ultimo questa la parte più scontata io ritento per vedere la forza di penetrazione di questa in posizione che non è detto che sia diciamo ovviamente lo sappiamo stazionamento vetri sia consenso
No la la la Lee la libertà di coscienza rimane quindi c'è una tambureggiante ente un martellamento fortissimo che nel possiamo misurare andare a raccogliere dati su quanto di questo sia rimasto quanto di questa città Torino declinato riutilizzati maniera riversa modificato questo è molto più difficile però martellamento possiamo misurarlo ad esempio non avete le materie non tradizionali
Perché storia e eletti e letture è ovvio che fanno propaganda militarista tutto quanto però qua abbiamo problemi di matematica abbiamo fisica le altre due dall'altra immagine
Abbiamo sempre matematica abbiamo poesie del per per i profili di seconda elementare che devono sentirsi dei le belve in una giungla per strappare la propria esistenza di loro stessi del loro patria è un tentativo di immergersi in una in un mondo dove la guerra sia costitutiva costitutiva dell'identità degli individui con ruoli diverso
Chiudo l'ultima immagine
Per concludere quella la scuola dove consegnato un po'Trieste che su tutte le bambine si mettevano in divisa dalla gravi attriti nel trentotto trentanove no per incorporare anche esse il mito
E l'altra di rito Fusco e quel ragazzino uno dei vari ragazzini tre o quattro ce ne son stati che si sono imbarcati nascosto che questo stati tenuti poi e poi quando son tornati stati premiati dal Duce
Si dice raccontano che siamo stati anche impegnati in combattimento ma la cosa importante racconto il racconto di questi bambini che non sono più come quello del mille novecentoundici che viene riportato indietro
Per stare a casa per fare il fronte interno ma qui la distanza tra fronte interno tra impiego nel fronte interno come anche forse nel nel poligoni di tiro per per per le le giovani italiane che vengono impegnate anche dei poligoni di tiro anche le nomine Bino la distanza al fronte interno alla al fronte militare si assottiglia e quindi questi sconfinamenti ci sono grazie
Grazie a Gianluca Gabrielli a questo punto possiamo aprire il dibattito sia sulle due relazioni che abbiamo ascoltato questo pomeriggio sia ritornando ancora sui temi della mattina
Ricordo che il per interni della mattina c'era una prenotazione vinicola la banca che però mi pare
Non ci sia in questo momento quindi eventualmente seria più avanti
E anche il Giulio Albanese voleva dire una parola in più ma anche lei e
L'attacco
Sì momentaneamente assente
E quindi sì sì sì sì certo
Chi chiede la parola sia sui temi del pomeriggio sia su quella mattina
Prego
No no no qui qui
E non veda mamma inquadrato applica
Per spostare
Dice
Sì grazie entrambi
E per i vostri talk per le vostre presentazioni e realtà una domanda
In alto
In alto
Così
Era così sì
Ok
è una domanda per per temi Gianluca allora e che in realtà poi verso la fine appunto ai anche accennato a questo problema
Allora nella nella costruzione nell'immaginario fascista della prima guerra mondiale con Dario Lupi oppure in tutta la come la chiami fin dal titolo una pedagogia nella guerra tu ti sei soffermato probabilmente anche per una questione di fonti chiaramente sulla produzione di questo di questi immaginario della creazione di questo immaginario ma il problema è però fino a quando come dire questi Magi Dario sì radicale e conoscenza a Degrassi Ortoleva no come quanto diventa e e come è possibile ci sono delle modalità per indagare questo livello non so magari visto dei temi o dei componimenti prodotti
Che
Tipi di resistenza ci sono
Non lo so per la Chiesa all'Azione cattolica alla famiglia come dici tu in cui si producono forse quelli che James Scott chiamerebbe chi dentro ascritte no forme appunto non pubbliche ma quanto poi di queste forme avranno conseguenze anche negli anni successivi negli anni diciamo gli ultimi anni della seconda guerra mondiale negli anni successivi
Si vede nel qua
Le sue relazioni entrambi per i complimenti ma per Gianluca forti sono distratto non ho capito
Sì sentite sì scusate Mirabilis relazioni entrambe e per Gianluca
Luca chiedevo magari no ho capito io mi sono distratto ma c'è un un salto di qualità con l'Etiopia
Trovato Bresso bellissimo disco sul sul lungo periodo e c'è un appunto un'accelerazione e come ci dicono la banca come prova penso che domani grembo in alcun Di Natale Merovingio o no grazie
Va bene
E ho trovato si sente trovato molto interessante entrambe le relazioni e mi veniva in mente mentre ascoltavo Gianluca di cui conosco bene appositamente sui lavori
Recentemente abbiamo fatto con una amica studentessa un lavoro in un archivio dei di un liceo
Il liceo Dante di Firenze e come sapete Illy gli archivi dei licei delle scuole superiori non sono sempre di facilissima censo e quello che colpisce di più diciamo tutto questo materiale perché un archivio preziosissimo intatto inventariato eccetera e proprio la il peso di questa memoria della guerra no poi scesi c'è un po'di salto di qualità con l'Etiopia però qui ti dà proprio l'idea che c'è una continuità non solo di questo per questo materiale didattico della pedagogia per i i più piccoli
Ma c'è una continuità diciamo di formazione no fino all'istruzione diciamo secondaria e e poi superiori perché poi lo stesso noi lo ritroviamo quando stiamo facendo o questo lavoro sull'università dove la il tutta la l'attività di epurazione razziale dal trentotto in poi è accompagnata dalla Promos con la promozione dei di le nuove discipline e molte delle quali di cultura militare quindi ecco forse appunto il suggerimento è quello di provare a vedere un pochino la non solo diciamo lo sguardo sulla la formazione primaria ma rendersi conto che invece attraversa tutte le fasce d'età
Buongiorno dunque mi dispiace perché non presente stamattina ma ho ascoltato con molto interesse le le due relazioni o scoperto questo materiale molto
Interessante guardando impongono a ma ascoltando già ciò che ho sentito questa mattina mi dicevo che il programma del convegno interamente molto coerente il fatto di insistere molto su questa dimensione della guerra
Cioè mi convince molto e siamo tanti credo occorra essere convinti di questa impostazione cioè senza la guerra non si è facilissimo forse non si era prima insistito
Basta al
Tra su questo ma leggendo il la la citazione molto interessante di questo testo Gittardi Orrù il sul sulla sua lettura della continuità appunto sono la guerra lo squadrismo mi domanda fu sì non ce anche il fischio forse Izzy con mezzi a registrare il nostro una lettura molto con cioè molto coerente fatta dal fascismo
Stesso su Sessa stessi spesso siamo gli nell'Istituto Gramsci e volevo dire sembra anche strano perché alla fine ecco piangere lecco che le cose in un altro modo
Non c'è il rischio oggi sottovaluta con questo discorso insistendo sulla continuità lunga della lingua per di sottovalutare la dimensione di repressione sociale che ci fu pure dei conti bolscevismo dell'anticomunismo ecco volevo solo dire trattare in questa domanda
Io invece avevo una domanda peccati a e Tavano sì aveva una domanda
Antonella Meniconi
Ma tu parlino della pluralità di modelli di donna partendo appunto questo contrasto molto interessante che fai appunto dalla donna rurale abroad usata florida e la
E che devo fare non
E che sarebbe dagli infetta ogni
Allora visto che
Tu parli dei diversi modelli tra appunto di donna che non oppose appuntato bene spesso non sono in contrasto sono concorrenti in altre io penso ma il modello di donna borghese dei telefoni bianchi testi inglesi Cai etc in realtà forse un po'un modello alternativo perché il fascismo non propaganda che non fa proprio Manzi non dico contrastava insomma
Lo vede come modello alternativo punto interrogativo cioè non so ecco mi è venuto questo dubbio volevo condividerlo
Quindi posso cominciare a rispondere
Allora no segnalati tutti le cose molto molto importanti che per la brevità della relazione difficile che riuscissero a passare allora il problema del come vengono percepiti io me lo pongo anche in classe
Giorno per giorno
Io sono un insegnante quindi loro in tutti i modi a me
Sì censurano hanno un contratto di dati che possono essere più democratico del mondo negli anni allora non erano democratici gli insegnanti per cui immagino che tutte le molte delle scritture che ne troviamo se non quelle intime e familiari sono limitate da questa situazione oggettiva che per l'infanzia estremamente importante ad esempio anche le memorie
Non so pensiamo anche a San grandi e lettighieri scrive sulla sua esperienza ore l'infanzia oppure negli anni del fascismo
Insomma la la l'affidabilità di quel racconto è sempre limitata per cui è molto difficile io ho lavorato sui temi perché ho trovato tra i gruppi di temi di
Sulle colonie organizzati uno da lì fai uno dal degli Venini less e poi di nuovo da lì fine anno successivo eravamo già in guerra
E lì per fortuna in questi archivi non c'erano soltanto i vincitori ma diciamo i finalisti quelli che dalle scuole avevano mandato agli organizzatori e per quelli li fai l'esempio erano anche cento temi per cui tanti nelle scuole bolognesi
Lì qualche dissonanza si percepiva si percepivano più le dissonanze perché non capivano il messaggio della propaganda
E quindi lo interpretavano male
Non c'è dissenso
Chi vuol fare dissenso nella scuola sta zitto oppure viene punito con le punizioni disciplinari è molto difficile andare a rintracciare queste cose per cui per l'ho detto
Nella ricerca quello che si riesce a trovare più facilmente la proposta misurare la quantità della proposta l'articolazione la quanto quanto gli insegnanti riesco si fanno catena di trasmissione oppure no lì ai di segnali
Però arrivare veramente a quello che pensano i ragazzini forse
Ma settant'anni suo oggi
Gli storici sarà una gran fatica perché noi delle scuole intanto non teniamo i compiti degli esami
Perché non c'è una legge che dice di tenerli le scuole non tengono giustamente gli archivi in maniera abbastanza con con le cose interessanti ma tengono sulle burocrazie e inoltre gli insegnanti non sono così democratici da dire aspetta che sentiamo tutto quello che pensano su questo argomento quali poi lo mettiamo da una parte pochissima questa cosa ci sarebbe bisogno di una no di una produzione di fondi per il futuro per la le le il pensiero infantile però non c'è c'è quindi è un problema non solo storiografico dicevo
Il salto di qualità in Etiopia sì per me sì fortissimo
Una materia nuova nel trentaquattro un cioè e e cambia tutto i programmi della sua elementare prima era finivano con la Primavera mondiali fascismo sempre costruisce sempre i programmi li aggiorna di anno in anno noi siamo
Non non ce la facciamo dunque nell'attuale Repubblica no ha detto parte
Diciamo che il fascismo dopo fasi diciamo le vado là dice dice i programmi finiscono da primavera mondiale
I programmi della Repubblica guardato dicono i programmi finiscono proprio la guerra mondiale
Nel frattempo il fascismo aveva portato i programmi ad arrivare alla prima alla all'esercito del trentaquattro fallimentare e poi nel trentasei alla conquista d'Etiopia
Just in Time
Per cui è uno un ottica diversa sulla scuola e e quindi in trentasei veramente è un anno di grande svolta sibilo si percepisce dappertutto sono d'accordo
La continuità piccoli e grandi speranza io qualcosa ho scritto anche dell'università ma non ho mai fatto ricerca per cui ho scritto con molta attenzione citando durante la Rovere e però c'è sicuramente anche se ogni sembra che ogni settore della scuola e anche adesso qualora hanno le riforme forma su tutto
E all'infanzia e a scuola media son già due modi diversi forse per i ora ancora di più
Poi diversi quindi la scuola è veramente un Nenni norme qua cervo di tante situazioni diverse e nel fare gli studi sono importanti gli studi settoriali sui danni quell'archivio lì che va in quell'altro isolato in quello del privato il Bologna poi in alcune scuole
Quindi ti basi su quei sondaggi
E il fatto di poter fare il percorso in crescita sia importantissimo infatti io qua ho preso le spalle mentali perché la più comunicativa in questa situazione però in effetti ci sono grossissime differenze
No in edile capisce elementi in pratica no no investe diversamente come gli dai fucili Diversi gli fa fare attività fisiche sportive diverse immette in sequenza pedagogica
E quindi anche noi dobbiamo farlo sul fatto sì di introiettare sì noi
Lupi dice
I martiri squadristi sono in continuità con i martiri del fronte
E e propone questa come identità per tutta scuole del Regno
E progressivamente questa si afferma come proposta
Affermata del fascismo del rapporto tra
Primavera mondiale e squadrismo e nei libri di testo gli anni trenta è assodata Lupi il primo che la fa
Noi non ci crediamo ovviamente
E non sappiamo quanti ci credessero quando lo leggevano però era un bambini quindi sappiamo che questo martellamento è stato estremamente ingente ed è stato in questa direzione univoca e questo lo lo dobbiamo registriamo questo ecco
Sì allora non mi imbarcherà ovviamente in un'analisi
Decideva dei telefoni bianchi
Però che cosa quel mio accenno che cosa conteneva che cosa mirava
Conteneva le idee che uni l'idea che le configurazioni di di genere sono diciamo sempre compresse plurali
Cioè non non oppure se hanno una qualche Presa egemonica insomma no
E altrimenti non sarebbero tali e quindi il mio era come dire semplicemente appunto un un invito a leggere come d'altra parte in molti e in molti hanno già fatto insomma non è che
A leggere appunto come non conflittuali
I due i due i due modelli perché a torto o a ragione specialmente nella generazione diciamo cresciuta no negli anni Venti de di ceto medio quindi perché insomma che che qual è il modello di donna messo in scena da acque Lambeth modello della lavoratrice
Che appunto
Sta dentro il discorso purché sia la donna che è contenuta livelli inferiori ovviamente no cioè in uno strato insomma e che desideri abbandonare il lavoro
Quando e se avrà l'opportunità di trovare appunto il buon matrimonio
Non c'è una diciamo certo non c'è l'accenno non c'è il tedio del del fare figli per la patria non c'è il l'accenno a alla divisa
Però non è non mi pare sia contrastante con quella promessa di prestigio modernità bene Sereni di fascismo appunto a torto o a ragione
Diciamo che che che che i giovani di quella generazione a torta ragione immaginano che che il fascismo promette offrirà loro che poi è il motivo per il quale
Già non solo insomma no però ovviamente il crollo si basa sul fallimento rispetto a questo no cioè su una il fallimento di una di una promessa ripeto di benessere e di prestigio con loro la la perdita dell'intero e della guerra sullo un uno-due da questo punto di vista e quindi ripeto non non non sto affatto sostenendo che ci siano un'immediata cattura di quel tipo di linguaggio e di film marche non sono commessa abbiamo immaginato raccontato insomma non sono antagonisti in senso proprio non lo sono
Non lo sono come non lo sono appunto lo ripeto le foto di belle donne col vestito alla moda che fanno la crociera in Libia insomma che ci ha riportato
Cioè che pur contenuti Nene nelle riviste coloniali nonché che promuovevano la quarta sponda qui sono declinazioni
Dica se c'è accessibili appunto in modo diverso ogni con pezzi diversi che però stanno dentro possono stare dentro un quadro anche unitario perché no
Sì faccio questo aspettava un momento per capire se c'era ancora qualche domanda sul giornale di oggi pomeriggio perché altrimenti abbiamo un piccolo spazio per consentire a Nicola e anche a Giulia che forse voleva dire una mezza parola
A una domanda a non avevo capito prego
Cioè quanto è stato importante la guerra d'Etiopia ecco il senso che e un cambiamento diciamo costituzionale ciò che è stato nazione a intero
Che implica poi un cambiamento di tutte le valutazioni se se questo all'andazzo che accarezza il più concreta cioè prima da questioni diciamo delle donne che poi non è solo questioni dalle donne Pettini semitico capi colto molto bene
Cioè un fatto che apro un momento a Lipomo percezioni come sanzioni e la cui era in cui le donne sono completamente coinvolte ecco come con l'altra Kia
Proprio con la casa ma anche quel mobilitazioni politica
Allora si arriva a una specie di paradosso così
D'interpretazione che non si può andare anche molto mi sembra questo un po'ma la domanda che non è più questione di nuovi è una piena coinvolgimento politica e attualmente si passi sta direi all'ostracismo partiti di massa non fa più niente tutt'altro ci sto c'è una enorme mobilitazione
Che forse anche il porto in guerra
Chi ha le capacità che prima non c'erano tutto questo è un un po'non più cioè presepi non facciamo un calcolo dà un valore che portano le donne con Marta Kia con la mobilitazione che ci sentiamo per non alla statica ecco questa è stata un po'in ogni Mori mi sembra
Se se se ho capito bene e che abbiamo sbagliato a non ascoltare il fado ceo Cartosio e questo è stato
Il titolo ecco io mi ricordo che aspetti di testa sinistra e lei in qualche modo si trovava di mezzo proponendo un'idea che sembrava impossibile che il fascismo sia riuscito a fare questa mobilitazione
Sì va fatto attorno molti momenti sto costi di grande valore mi sembra così magari possiamo anche continuare questo discorso subgeneri donna per chi cambia veramente come si vede la politica
E classe né razza igiene lei nella nella fine degli anni Trenta che questa semplicemente cioè la Craxi capisco bene il suo
E che
Stavi dicendo che c'è un cambiamento approfondirli primo enti aspettativa assoluto
I ragazzini cioè se uno fa proprio raffronto fra le immagini durante la guida di Libia cioè la grande egoista ecco Anna ultima immagini che cioè STET stai dicendo che
C'è un uso diverso dei bambini
Si potrebbe chiarire quel punto un po'
O ha spento invece gli accenti
Volevo
Allora qui intanto volevo aggiungere diciamo una cosa sollecitata appunto dell'intervento ma veramente soltanto una battuta che io assolutamente non non mi sentirei mai di
Come dire depotenziare l'importanza del del dell'hashish del della guerra di Etiopia non c'è come
Però insomma avendo anche io
Cominciato il ministro di quasi sempre dalla Libia cioè vorrei anche non ci dimenticassimo come appunto c'ha insegnato Nicola ma anche gli studi che ha fatto Valeria che l'Italia è ininterrottamente in guerra
Cioè perché noi ci dimentichiamo quella famosa retoricamente chiamata riconquista della Libia insomma pacificazione scusatemi della Libia Somalia e via dicendo cioè c'è un a a a attenzione secondo me poi questo deve a non seguire una scansione in è una scansione che tende a minimizzare il fatto che questo lo dico perché appunto senz'altro l'Etiopia ripeto è una cesura un passaggio fondamentale però molti cioè tutti i temi insomma la dimensione coloniale presente sin dagli anni Venti nelle retoriche
Anche nelle retoriche femminili
Per la verità in Teresa Labriola già nel mille novecentodiciannove insomma che lamentava la concessione del suffragio o perché avrebbe in diciamo in qualche modo indebolito il il paese di fronte all'inevitabile guerra contro i negri che volevano conquistare il mondo
è una citazione quasi letterale
Quindi
è è una è uno sguardo di più ampia dopodiché appunto si cioè io credo che no ripeto che spesso la la questione per me lì l'ambiguità fosse quella di utilizzare il termine veramente molto compresso scivoloso di emancipazione no perché mettendo a fuoco bene questa questa categoria e scendendo ora dal discorso sulla politicizzazione fascista si debba e si possa ammettere il ruolo che hanno avuto le donne
Nel non solo insomma nella né nel nel corso della guerra detto d'Etiopia ecco
Allora io rispondo come penso risponderebbe Gibelli perché sostanzialmente io mi ispiro a Luís
Allora in Libia il bambino viene riportato indietro il bambino è fronte interno
Quindi nella realtà i bambini in Libia devono stare a scuola fare i loro temi durante la prima guerra mondiale all'inizio devono risparmiare perché più risparmi viene detto più prima finisce la guerra perché possiamo fare più armi però è un discorso che ancora episodico dipende dal luogo
Quelli che preparano gli scalda arancioni
Magari c'è l'associazione delle donne bolognesi che raccoglie la carte lo fa però ha invece a Firenze magari no oppure un altro citano episodica questa cosa iniziano delle pratiche di mobilitazione del fronte interno e il fronte interno è composto dai bambini anche è sono una componente interna il fronte interno e nel trentasei è cambiato tutto nel senso che gli gli ha Lazise azionismo del tempo libero è cresciuto e poi è stato preso al fascismo
Ed è stato gestito dal fascismo quindi il tempo libero viene gestito da regime ed viene gestito in maniera premeditare proprio condivise con schieramenti con questa cosa deve produrre gli uomini nuovi che saranno i militari però di fatto si trova anche a produrre dei bambini
Che quando c'è la guerra di Libia fanno cose
Vanno in piazza
Organizzati cosa che ne approverà mondiale era molto rara invece ci vanno in classe Militant piazza organizzati dall'alto in mazzette e i loro solo una presenza del fronte interno che però non proprio fronte interno di appoggio soltanto diciamo
Materiale la guerra ma è anche di schieramento di di di far vedere che saranno i futuri soldati
E raccolgono materiali
Hanno messo appunto le cose che facevo durante la prima guerra mondiale della carta adesso la fanno con i rottami metallici con quest'altra cosa le calze e la lana per ragioni delle le bambine per raccolgono tantissimi materiali ovviamente questo ad un duplice Vancouver scopo per me
Sì regimentare l'infanzia cioè la tieni controllata la controlli e la fai crescere
Saldamente la in mano mi fai fare quello che vuoi
Con i limiti che poi ogni di aveva perché non è che riusciva ad entusiasmare incerti in certi ambiti sappiamo però latini dall'altra
Avvicinava l'età della guerra
Gibelli dice con questo bambino che vandali effettivamente l'anno il è passato qualche qualche cosa egli in primavera mondiale hanno dovuto mettere al fronte alcune generazioni
Avrei se lo sarebbero risparmiato l'ha dovuto emettere perché a loro bisogno di uomini
Questa preparazione effettiva negli anni trenta hanno dei giovani che se la guerra va male possono scendere scendere scendere di generazione
E tant'è vero che il regime quando questi bambini vanno decide non di rimandarli a casi sta scritto ma di farne una pagina del libro di testo
Quindi di mostrargli come esempio positivo a tutti i bambini della nazione cioè è possibile che tu de dovrebbe aspirare far questo poi non ce la fate che noi l'organizzazione non è certo che ti permette di far questo finiti teniamo in pugno però dovesse servirci
Tutti voi giovani italiani maschi sappiate che possiamo arrivare a a a far combattere diciassettenne sedicenne quindicenni sono potrebbe coperta questo cara in catene e in effetti qualcosa poi capitano sulla guerra mondiale
Questa idea di preparazione di generazioni sempre più bassi di avvicinamento dall'infanzia all'età del militare questa ENI proposi di regime e questa viene praticata per me negli anni trenta a a una una una
Valutare quanto sia
Matrici di consenso quanto sia fatta forza oppure no quello è molto difficile però viene praticata queste sfilate queste queste vedere i i bersaglieri che partono per andare in Africa queste cose ci sono vengono Ribéry distratta nei Quaderni nelle nelle nelle radio la la radio li trasmette loro fanno dettato ce ne sono tantissimi e siti si trovano molto molto quindi questa alone crescente della propaganda per militarizzare strati sempre più ampi di infanzia c'è questo peso grande
Per me e le firme posso dire quest'ultima cosa che nel quarantuno quarantuno ed ad esempio tutte le scuole di Bologna devono fare la loro relazione
Sulle gli ospedali dovevano trovare i militari feriti sulla quanto anti del cioccolato quanti bottiglie di vino quanti libri portano per i militari per e lavorano proprio e si vede che proprio lì è una una successe adesso fosse qua se si fosse questa discussione sulla guerra contro la guerra adesso probabilmente avremmo una scuola italiana mi
Pronta a rispondere a interrogarsi su questi temi qua ecco
Era un un in un impegno costante e regolare e molto capillare era diventato
Relatori di oggi ma avevo un impegno quest'orario mi farò raccontare sono molto rammaricato
Grazie alla NATO si è ricordato la mia supplica
Allora pensavo di essere fuori luogo di Roma forse intervengo il pomeriggio la mattina a un altro no invece quella c'ha detto adesso Gianluca ripropone gli stessi temi di questa mattina e cioè che rapporto c'è tra fascismo alla guerra quale sono interpretazione storiografica
Quindi forse Press è una discussione alcune
Temi be
Trattati stamattina ci accompagneranno tutto al convegno non lo sono solo relativi alle origini del fascismo
Ma sono relativi al rapporto tra fascismo e guerra primo punto era
Silvio cioè gli aveva glielo racconterò dopo le ha detto è una tradizione dell'istogramma sci organizzare convegni grossi come questo
Può darsi io lo trovo particolarmente rilevante non è consueto devo dire
Sono molto soddisfatto
Che sia stato fatto
E riflette molte delle correnti e la sua grafia italiana come già rifletteva il fascicolo si storici del due mila quattordici
Con
Faceva vedere i pieni e faceva anche vedere i vuoti che abbiamo non dobbiamo ricordare solo i pieni tra l'altro un convegno come questo Milan Biagio dove fosse stato organizzato diciamo in compartecipazione tra il signor Gramsci e quello che una volta era l'Istituto nazionale per la storia come mentre Liberazione Italia adesso nazionale Ferruccio Parri
Ma questo dimostra l'istituzione tengo valida e quando uno trova qualche cosa riesce a fare Milano non ce l'ha fatta
Meno male che c'è la rivista Italia contemporanea che supplisce a mio avviso a questo
Il rapporto
Il rapporto tra un'iniziativa fatta dall'istituto nazionale esistenza del novantacinque se uno degli ultimi grandi convegni di bilancio sul fascismo quello poi uscito con la terza nel novantasette
In più rispetto al convegno di non so se posso dire di questi giorni
A aveva una parte comparati
Cioè aveva relazioni su altri fascismo e relazioni
Diciamo e questo credo sia una questione di cui sentiamo massimamente l'importanza oggi perché è difficile comprendere fascismo se non lo si compara uno con le democrazie del gli anni
Fra le due guerre mondiali attualmente l'Italia fascista aveva Rocco Di lascio alla Weimar in Francia
Il Gran Bretagna si alternavano liberi mentre laburisti liberali e laburisti c'era Fronte popolare insomma questa operazione importante sempre
E poi c'era un'attenzione agli aspetti economico-sociali
Molto bene richiamati da Leonardo Rapone nella sua nel suo commento di oggi che secondo me si strutturano permettono di strutturare un giudizio sul rapporto tra fascismo guerra altrimenti qual è il tris
Che noi oggi donne e uomini del ventunesimo secolo massimamente scandalizzati delle guerre
Accorpiamo al fascismo e la guerra come se fosse un problema se fosse negativo se fosse
La massima iattura e accusa che fascismo fatta di quelle che viene come dice il titolo
Da una guerra le altri
Ma intanto e la tutela Europa che passava dalla guerra alle altre dobbiamo aprire specificità italiane
Perché altrove le guerre sono People suore e rafforzano i regimi e invece in Italia l'abbiamo era mondiale dei polarizzare invece che e e da qui nasce il fascismo ho sentito dire la volta è stato Italia adesso non dobbiamo nel confronto con la Libia non dobbiamo dimenticare Italia liberale
Parlando del fascismo però chiare le differenze sono strutturali ce lo diceva già adesso Gianluca tra una mobilitazione occasionale
E invece uno uno Stato totalitario che maniera totalitaria nei limiti in cui può essere organizza il consenso quindi questa operazione
Altrimenti
Il rapporto del fascismo con le guerre
Perde la sua specificità
Perché è vero l'ideologia fascista vuole la guerra
Mentre le democrazie liberali no
Mentre l'Unione Sovietica in quel momento no
Però
Però tutti quanti si preparano a fare le guerre tutti quanti escono dalle guerre e ci rientra
Tra l'altro
Bisogna fare molta precisione quando si dice da una guerra all'altra
Perché nel caso Europa è vero e da una guerra mondiale all'altra nel caso italiano e da una guerra voluta da un sistema liberale da un regime oligarchico monarchico oligarchico liberale ma per fare una quella seconda non è una guerra normale secondo la guerra fascista
Altro punto è chiaro che uno pensa alle cose di cui un po'mi occupo io
E non può
Io non sono non posso non essere molto tetto e si parli di quella che gli storici come dire le storiche si confrontino poco quella dimensione bellica
Ma la guerra non è solo distruzione dell'ordine
E la guerra del fascismo elevare il fascismo non sono solo distruzione dell'ordine internazionale
Né possono essere giudicati con un tasso di moralismo molto alto come quelle spesso risente nelle interpretazioni sulla barba di trazione la guerra da cui viene il fascismo e soprattutto le guerre del fascismo servono ad un progetto politico sociale
Servono ad un certo rapporto diciamo così fra imprenditori industriali operai tra agrari e contadini
Se noi perdiamo questo aspetto politico sociale e quindi fare Leonardo facesse riferimento oggi implicitamente rischiamo di parlare solo
Della guerra in una
Con una prospettiva un po'fredda appunto un po'un po'morale
Altro punto chiudo queste mie osservazioni io ho enormemente apprezzato quanto il Kassam di oggi o credo perciò tutte le reazioni in maniera diversa ma tutte e enormemente l'intervento di Leonardo Rapone
In tante sue parti in particolare richiamo quelle in cui lui dice se noi ci mettiamo a guardare il fascismo dall'uso il tiro alla guerra do alla guerra e se lo guardiamo nel modo con cui questa relazione hanno iniziato
Ci allontaniamo da quattro interpretazione
Diciamo oltre a quelle nominate ce n'è una infatti in Italia ha avuto qualche peso e quella io direi la linea Salvatorelli Renzo De Felice ecco insomma
Ma è implicita nel tuo discorso ma conviene esplicitarla
Ora in realtà
Io non
Non prevederei di vista
Quanto di buono alcune di queste tradizioni storiografica alcune di queste interpretazioni possono offrirci
A partire dal punto della comparazione
A partire dal punto da un palazzo
Cioè ho trovato enormemente importante rifarci a Procacci mille novecentosessantaquattro su blocco prussiano
Però è evidente che anche un'interpretazione che richiama le contiguità
Non diremo mai oggi vietare della nazione o l'autobiografia della nazione così non lo diremo mai
Ma ho
Proprio come diceva Giuliano Procacci che ci sia una continuità forte tra una parte dell'Italia liberale e il fascismo operazione del solo San cronica ma anche diacronica
E la chiave altrimenti ripeto iscriviamo il fascismo italiano solo tra il mille novecento quattordici e il mille novecento col quarantatré
E ugualmente ugualmente l'altra interpretazione da cui io non mi allontanerei del tutto
Cioè quella Salvemini Anna
La prima era di Gobetti ovviamente
Beh insomma al suo tempo ebbe una fondamentale importanza lui poteva parlare altre ovviamente no altri erano in carcere altre a Mosca
Ma diciamo così lo studio sulla politica estera che Salvemini fa
è di grande importanza per legare politica estera politica sociale e politica interna e compararlo con gli altri con gli altri vogliate aspetti del regime quindi più che escludere io farei una sintesi sarei sincretica o ecco di questi rapporti eviterei di tutti
Tutti di conto insieme
Al fatto che se questi sono i grandi punti di riferimento alla storiografia italiana della tradizione storiografica italiana
Per
Tenersi aggiornato su quanto si fa all'estero e guardare cosa si fa all'estero e non meno rilevante o un così un un appunto proverò a dirlo nella mia relazione sui combattenti
Io credo che un battente anticipo non la velocità nessuno come dovrebbero essere studiati ma altri studiosi stanno studiando hanno studiato gli ultimi anni i combattenti italiani
Molto più di quanto abbiamo fatto gli italiani stessi
E quindi
Questi erano i tre punti che volevo offrire alla mia alla vostra riflessione e cioè
Che ci sono altri istituti che lavorano che tentava di lavorare su questo punto che la guerra non va intesa solamente in quanto guerra
Ma in
In che cosa serve ad un processo ad un progetto politico sociale
E che benissimo criticare l'uso privo delle categorie
Non sono mai stato molto soddisfazione del concetto di guerra civile né tanto meno del categoria di guerra civile europea invece affascinato tanti
Quindi se le si può utilizzare con precisione a me oggi è stato anche ricordato è ottimo ma alcune interpretazioni storiografiche di tradizione non credo sia ancora avuto il tempo di accantonare
Grazie a Nicola Labanca per queste sue considerazioni
Che credo
Si possono raccogliere perché
Non contrastano con lo spirito del convegno
Mi con l'intenzione
Che avevo io quando conteso marcare la differenza specifica le caratteristiche specifiche di questo approccio rispetto ad altri che hanno avuto hanno ancora
Corso nella storiografia italiana
Non si tratta di escludere
Ma di assumere come dire un osservatorio principale un punto d'osservazione principale
Dal quale
Si può con una visuale ampia abbracciare anche aspetti significativi che altre interpretazioni
Mettevano al centro
E quindi sia legami come dire le continuità di lunga durata con l'Italia liberale
E sì che il tema per carattere di è persino in classe
Questo diciamo anche per rispondere al dubbio che era venuto che era stato manifestato è chiaro che è un punto un aspetto imprescindibile ma altro e isolare irrigidire e fare di questo aspetto la chiave esplicativa fondamentale di tutto un processo storico
E così i temi della gestione della rete lettera tutt'altro e quindi certo la guerra anche certo
Non voglio dilungarmi perché già stiamo rubando spazio alla seconda sessione qui insomma la prospettiva non è esclusiva
Ma è una prospettiva inclusiva che però oggi all'interno questo convegno assume un punto d'osservazione in un punto di vista principale dal quale spazio certamente su un orizzonte più ampio
Questo punto io considero conclusa la mia funzione e quindi
Facciamo vedere in campo cinque minuti mi dicono di intervallo e poi si cambia il tavolo