La sfida delle riforme costituzionali

Tutti quanti i DS Brutti innanzitutto grazie relatore alla relatrice
Alla Presidente della Camera alla Camera che gentilmente ci ospita che a tutte le autorità che che sono qui presente
Do subito la parola a presidente di un'azione futura Francesco Giubilei per per un saluto
Iniziale
Tra Giacomo
Buonasera a tutti
Grazie per essere presente a questo primo evento
Di lavorazione dell'osservatorio indipendente che era difformi istituzionali di nazione futura fa che sere siano presenti in sala tanti amici anche tante personalità non esiterò tutte per non dimenticarne qualcuno grazie anche agli illustri relatori che hanno deciso di inaugurare questo questo primo evento dell'osservatorio e sono certo ci saranno altre e venti di iniziative che porteremo avanti con il nostro centro studi di nazione futura con il nostro
Tinte anche grazie anche alle associazioni che hanno contribuito all'organizzazione di questo ed entrare te liberale saluto il presidente ricadono Carelli che poi interverrà grazie laica saluto
Il presidente avvocato perché in uno per aver contribuito alla organizzazione di questo importante
E evento come sapete l'evento doveva essere introdotto dal presidente della Camera dall'onorevole
Lorenzo Fontana
E il presidente purtroppo non può essere qua terre per altri impegni c'ha però mandato un messaggio che adesso vi vi leggerò al presidente Fontana oltre a ricoprire
Questo importante ruolo da qualche mese come come sapete
Da sempre vicino alla nostra associazione e chi ci conosce in questi anni sa che abbiamo organizzato con il presidente Fontana varie iniziative varie eventi saluto anche la sua capo segreteria
E Margherita Saltini saluto anche il consigliere Corrado Ocone nonché presidente del comitato scientifico
Di un'azione futura per non rubarvi ulteriore tempo poi lasciare la parola agli altri relatori anche
Agli accidenti l'associazione che faranno un saluto procedo alla lettura delle messaggio il presidente Fontana non prima di avere ricordato però un'altra grande figura che si collega alla tematica che affrontiamo questo pomeriggio questa serata che
La figura di Pinuccio Tatarella come avete potuto vedere anche dalla locandina la fondazione
Tatarella di cui diciamo o l'incarico anche come come presidente tra gli organizzatori di questo evento e per chi immagino tutti presenti
Conoscono la figura di Pinuccio Tatarella sanno che Tatarella è stato uno dei padri delle presidenzialismo tant'è che abbiamo ripubblicato di recente un libro che si intitola proprio la dea stava sul futuro che è un testo inedito di Pinuccio Tatarella uscito nel due mila ventuno e pensate che la prefazione diciamo anzi anzitempo e la risorsa Meloni e all'interno del prefazione dell'attuale presidente del Consiglio si spiega e si sottolinea proprio la centralità della tematica del presidenzialismo che non toccherò perché ci sono figure molto più qualificate di metter affrontare una delle tante riforme costituzionali se non altro è quella più nota e a nostro modo di vedere anche quella più il più importante senza nulla togliere le altre riforme costituzionali che vanno che vanno fatte però ci tenevo a ricordare in un evento di questo genere raffiguri Tatarella che è stato se vogliamo
Antesignano nel sottolineare la centralità di una tematica come presidenzialismo al punto tale da aver fondato una rivista schema proprio Repubblica
Presidenziale che nel libro riportiamo questo contributo che abbiamo scovato in fondazione
Che racconta proprio negli anni Novanta quanto fosse importante per la stabilità democratica il presidenzialismo mi taccio e leggo il messaggio del presidente Fontana
Desidero rivolgere il mio saluto più cordiale al centro studi in azione futura osservatore indipendente per le riforme istituzionali e a tutti i partecipanti
Il tema delle riforme costituzionali è dibattuto da decenni ancorché la Costituzione sia stato oggetto nel tempo di decine di modifiche attuate secondo i modi delle procedure previsti dei padri costituenti
Piero Calamandrei consapevole della necessità di questi mutamenti sostegno in un suo celebre discorso del mille novecentocinquantacinque con un'espressione quanto mai efficace che la Costituzione non è una macchina
Che una volta messi in moto va avanti da sé la Costituzione un pezzo di carta la lascio cadere e non si muove bisogno ogni giorno di metterci dentro combustibile bisogna metterci dentro l'impegno lo spirito la volontà di mantenere queste promesse la propria responsabilità ne consegue che ogni cittadino dovrebbe sempre sentirsi coinvolto nella vita politica affinché le istituzioni non siano mai lasciate sole di fronte alla sfida delle riforme
Di qui anche l'alto valore assunto da iniziative come questa che nascono dalla società civile coinvolgendo tanti giovani nella elaborazione nella condivisione di idee e proposte
Il vostro lavoro di studio approfondimento e comparazione la capacità che avete di coinvolgerà anche Sperti nonché le proposte specifiche che mature Rete potranno essere preziosi contributi per il lavoro del legislatore
Sarà un ulteriore modo per dare concretezza e valore al principio della sovranità popolare solennemente affermato dalla nostra Costituzione vi giungono quindi i miei più sinceri auguri per il pieno successo di questo evento presidente Lorenzo Fontana
Grazie nuovamente e grazie soprattutto al presidente per ed è un messaggio così denso di significato e di grande ospizio per quella che sarà l'attività dell'Osservatorio che ci apprestiamo a lanciare oggi lascio la parola a moderatore già con Canale e graffi nuovo tutti
Vogliamo le presidente dell'Aia l'avvocato Francesco Paolo Perchinunno grazie
Grazie innanzitutto un sentito ringraziamento alla Presidenza della Camera che ospita questo importante momento di confronto
Nel portare il saluto e l'Associazione italiana giovani avvocati ovviamente il ringraziamento a Francesco Giubilei internazione futura per averci voluto coinvolgere in questo importante momento di confronto
Il tema
Affascinante ed affascina
La giovane avvocatura italiana che non si è mai sottratta in questi anni
Dal dibattito presente il nostro Paese sulle riforme costituzionali
La separazione delle carriere soprattutto per quello che riguarda ovviamente nel settore della giustizia la separazione
Delle carriere
La presenza dell'avvocato in Costituzione come parte fondamentale della giurisdizione ma anche il giusto processo l'obbligatorietà dell'azione penale
E allora
Visto che il tema è affascinante con il permesso del moderatore vorrei porre agli illustri relatori due quesiti le considerazioni che personalmente
Sulle quali perse personalmente mi sono sempre soffermato
La prima mi riferisco al bilanciamento tra i poteri dello Stato
Nostri padri costituenti
Avevano
Costruito un perfetto sistema di bilanciamento tra i poteri dello Stato in particolare potere giudiziario il potere legislativo nel mille novecentonovantatré quando sull'onda di quel fenomeno chiamato Tangentopoli l'opinione pubblica
Sì indigno a tal punto che il legislatore intervenne e con la legge numero tre del del novantatré furono modificate le guarentigie parlamentari quindi l'autorizzazione a procedere fu eliminata in caso di inizio di un'azione penale di di avvio di un procedimento penale
Questo può in qualche modo aver sbilanciato il perfetto meccanismo di bilanciamento tra i Proci tra i poteri dello Stato
E poi una considerazione di metodo il Parlamento nelle ultime legislature approvato spesso a portare avanti delle riforme costituzionali più complesse
E purtroppo purtroppo i referendum costituzionali non sempre hanno confermato le riforme portate avanti dal Parlamento
E allora forse è il momento di pensare a un'assemblea costituente
Eletta dal dal Parlamento magari slegata dei partiti che possa essere e più libera di portare al Parlamento una proposta di una modifica della nostra carta costituzionale essi erano due interrogativi che volevo porre e grazie vi auguro buon lavoro
Però la la che sentirete Ribera Ali Bucarelli
Kakà buonasera grazie a tutti un ringraziamento a Francesco Giubilei al presidente per averci dato la possibilità di condividere insieme all'azione futura questo bellissimo momento di di riflessione
Noemi come rete liberale sono diciamo lancia diversi mesi che collaboriamo insieme a al think-tank di inazione futura e proprio nell'ultima occasione un
Recentemente in un convegno di Rogge scruta on avevamo insieme
Elaborato l'idea di affrontare l'argomento delle riforme
Costituzionali
Noi qui oggi diciamo come associazioni non siamo venute per dispensare consigli ma per raccogliere un messaggio che sono convinto che era fuori da questo dibattito vista anche la la qualità degli dei relatori
Conosco personalmente alcuni delle persone presenti questo tavolo che hanno una storia personale con un una storia anche professionale di alto di assoluto profilo e sono convinto che se pur diciamo nelle differenze di vedute anche nel diciamo nell'approccio metodologico alla materia
Appunto le persone seduti in questo tavolo sono tutte accomunate dalla necessità di dare al nostro Paese un sistema diciamo politico istituzionale più efficiente che sappia rapportarsi con le altre e nazioni europee anche a livello internazionale
Pur rispettando appunto la la il bilanciamento dei poteri che alla base di ciascuna democrazia come diceva poc'anzi l'avvocato come come movimento avremmo diciamo delle delle la volontà al piacere che venissero alla luce alcuni spunti di riflessione mi permetto
Di di di mettere sul tavolo l'aspetto riguardante la riforma del titolo quinto che è stata diciamo sicuramente importante ha dato diciamo un ruolo centrale alle Regioni ma inevitabilmente aumentato la spesa pubblica come insomma ben sapete per noi liberali
Non è proprio vista in modo sempre positivo
E questa e a queste allegato anche l'aspetto del dei conflitti di attribuzione tra stato e regioni che inevitabilmente sono aumentati con riferimento alle materie concorrenti un altro punto diciamo che stanno e a cuore è quello della dell'elezione diretta del presidente della Provincia perché le Province a seguito diciamo del mancato raggiungimento dell'obiettivo del quorum da parte diciamo del del governo Renzi sono rimaste in Costituzione quindi sono presenti nella Carta costituzionale ma con la riforma Delrio solo in un certo senso state
Depauperate di una serie di prerogative ad essi affidate quindi guardiamo con attenzione anche disegni di legge depositati in questa legislatura che in qualche modo dovrebbero diciamo consentire anche un ritorno ad un rapporto tra eletto tra elettore ed eletto
L'ultimo punto è quello legato appunto all'elezione diretta del presidente Repubblica
Chi ha seguito diciamo la nostra associazione negli anni sa che ci siamo sempre battuti per una riforma costituzionale che dia la possibilità ai cittadini di esprimere il proprio Presidente della Repubblica questo diciamo nostro
Punto di vista ma
E pensavamo tra l'altro che fosse diciamo uscito dall'agenda politica invece siamo ben contenti che si possa ritornare a parlare di presidenzialismo facendo cadere appunto dei tabù del passato che in qualche modo hanno limitato anche la nostra
Azione politica
Per cui vi ringrazio ringrazio i relatori sono molto felice di essere qui e di ascoltarvi punto con compiacere l'attenzione grazie
Dopo la fase dei saluti iniziamo i lavori io prima di di dare la parola a Pasquale Ferraro tutto Pascoli Ferraro che il direttore di tenere l'azione futura che introduce i lavori e poi ai vari relatori
Voglio dire in due parole la ratio dell'incontro
E e anche la tempistica nazione futura con questo Salvatori ha voluto interpellare l'Accademia con alcuni suoi autorevoli membri
Proprio adesso perché manca ancora un progetto di riforma articolato d'del riforme istituzionali ed è dunque adesso coralmente
Il momento ideale per sentire il parere degli esperti su quale potrebbe essere la forma di governo più adatta al che riguarda istituzionale italiano ed eventualmente con quali accorgimenti e e modifiche adottare per diciamo consentì nel migliore funzionamento e perché poi nel momento in cui ci sarà un articolato progetto di from avviamenti ti battito poi sarà più sulla rottura tecnico sulla congruità del del Progetto sulle sulla sua sul suo equilibrio complessivo del potere sarà più su un profilo tecnico
Costituzionale mentre adesso è il momento delle scelte di principio tre forse proprio nel momento in cui finito il giro di consultazioni ministro per le riforme la semplificazione normativa delle forze politiche è opportuno sentire
Degli autorevoli costituzionalisti per vedere se le varie ipotesi egli sul tavolo sono concretamente perseguibile quale potrebbe essere quella forma di governo preferibile dolore la prora Pasquale Ferraro dopodiché iniziamo
Grazie grazie ringrazio i nostri illustri relatori che ci hanno ci onorano della loro presenza e vi ringrazio per essere qui oggi con queste vento che apre inaugura il lavoro di del nostro osservatorio sulle riforme
è nato e giusto precisare perché l'abbiamo voluto e con Giacomo col dottor Canale abbiamo voluto lavorare a creare questo osservatorio sin da quando è nato l'associazione nazionale hutu nel centro studi ha lavorato per dibattere accendere riaccendere il dibattito sulle riforme costituzionali non è un caso che in azione futura nasce all'indomani del fallito referendum del due mila e sedici nel due mila e diciassette proprio il primo numero della nostra rivista aveva come tema il presidenzialismo
Inteso in senso ampio e poi andava all'interno ad esaminarlo e ad analizzarlo perché non abbiamo scelto in questi anni di usare uno slogan di vivere regista del Paese in riforme necessarie riforme necessarie urgenti e per fare una riforma costituzionale e una riforma necessaria e urgente perché la madre di tutte
Le riforme e perché come noi che sediamo il monito di Polibio sappiamo bene che tutte le forme di governo solo soggette a degenerazione ed occorre incanalare le e noi siamo partiti dalle parole non di un conservatore
Ma di Calamandrei quando già i lavori della sotto commissione
Poneva in esame a agli attriti politici ai compromessi che naturalmente nell'Assemblea costituente si sono dovuti raggiunge su quelle che erano i punti critici che nel corso del tempo poi avrebbero mostrato in effetti loro
Che spetti negativi o comunque limitativi e così è stato
Sia nella sottocommissione sia nella discussione generale Calamandrei apposto in esame tutti quelli che sono oggi i punti che noi riteniamo critici e la nostra forma istituzionale e la nostra forma di governo questo ci fa riflettere sulla necessità ripeto sull'urgenza di dibattere il compito di questo osservatorio tipi relatori codice onorano della loro presenza di inaugurare questo percorso vuol dire dare un'indipendenza all'analisi di quelle che sono le proposte ora preliminari e poi di quelli che saranno i lavori ma soprattutto di iniziare a capire che a coinvolgere anche l'opinione pubblica perché il il problema delle riforme costituzionali e quello per cui noi che ci occupiamo anche di informazione vogliamo connettere nel lavoro dello serbatoio e che sia io che presidente Jubilee abbiamo voluto che sin dall'inizio fossero oggetto l'osservatorio e raccogliere l'esperienza la professionalità di costituzionalisti
Di coloro che ogni giorno si muovono in una materia delicatissima ma fondamentale ma allo stesso tempo riuscire poi a comunicare all'opinione pubblica la necessità il perché
Di queste riforme perché purtroppo il limite spesso del di patto costituzionale al di là del diciamolo del rischio di cadere pone la polemica
Politica della personalizzazione delle riforme che sempre negativo quando si tratto la materia costituzionale e quello di riuscire a far capire alle persone alle persone comuni il perché dovremmo passare un sistema di una forma parlamentare alla forma presidenziale
Perché ovviamente nel dibattito comune vengono ritenuti spesso elementi futili noi invece abbiamo questo compito spiegare il perché spiegare che cosa effettivamente cambia nella vita
Della repubblica e sappiamo bene che non basta dire l'elezione diretta del capo dello Stato perché significa ridisegnare l'assetto istituzionale dello Stato significa ridisegnare non solo la parte seconda ma i rapporti stessi fra i ruoli istituzionali
Grazie per essere qui grazie a Giacomo e buon lavoro all'Osservatorio sulle riforme costruzione
Adesso iniziamo il dibattito degli esperti ricerchiamo eventualmente di fare più di un passaggio perché probabilmente sarà opportuno visto che immagino una una diversità di di punti di vista dei senatori
Porti saluta tutti quanti depresso fece Giuffrè che come sapete è stato da recentemente eletto a membro laico del Consiglio superiore a magistratura e quindi per impegni istituzionali non è potuto essere presente come invece aveva manifestato dicono ed essere in precedenza alla sua nomina alla sua elezione Dora la prora quindi al professor Francesco Clemente dell'unicità Roma la Sapienza grazie
Grazie Giacomo grazie dottor Canale grazie soprattutto voi di in azione futura dell'Aia e naturalmente la fondazione Torella presidente Francesco Giubilei perché avete avuto diciamo per primi con intelligenza la forza il coraggio della prima discussione pubblica importante
Sulla questione delle riforme istituzionali è stato detto più volte appunto voi il che siete intervenuti i come è relatore inizia l'introduttore i del ruolo e del rilievo che questo tema avuto per questo Paese nei suoi successi molto pochi a dirla tutta forse quasi nessuno
Ma certamente ne in molti e numerosi insuccessi
Quindi c'è a grande coraggio ed in questo appuntamento anche grande coraggio a farlo in giornata e naturalmente un po'complesse carte che in teoria sarebbero i primi elementi che potrebbero spingere a non affrontare un percorso lungo complesso e difficile come con le riforme quindi questo coraggio innanzitutto voglio dare merito perché questo è l'inizio il potenziale di una storia
In un tempo complesso in cui è inutile dirlo sistema delle riforme continua ad essere sempre di più centrale
Almeno ai miei occhi mano credo sulla mia occhi in fondo la pandemia ci ha mostrato come i difetti di alcune riforme su tutte la riforma del Titolo quinto da ultimo è stata citata
Porgono al nostro Paese evidenti domande che attendono risposte crescenti
Non decrescente
Per cui grazie
Giacomo canale grazie in bocca al lupo anche un osservatorio che ho capito parte dentro questo percorso io cercherò di fare con vuole tempi brevi ci siamo dati dieci minuti a testa per cercare di fare più giri affrontare la questione del tema delle riforme
Dentro uno due livelli il primo il tema metodologie consecutio come un tema di merito molto semplicemente ovviamente poi qui ho tanti colleghi comincia per primo va anche detto per ragioni esclusivamente alfabetiche questo mi sembra doveroso dirlo spetta tanti amici e colleghi allora
Il ritorno della politica ci pone un tema di merito
Ma certamente innanzitutto ci compra di metodo
Perché abbiamo fatto tre Commissioni bicamerali
Commissioni dei saggi
Come i comitati di esperti comitato di esperti e politici credo che abbiamo trovato tutte le formule che e dizionario
E il supermarket del diritto costituzionale italiano e comparato nel mondo offre per cercare di dare a questo Parlamento nelle sue varie stagioni nelle sommarie legislatore risposte ordinate e concrete beh
Credo che non si possa non ripartire da quello che è il luogo della democrazia fra del Parlamento non ci sono altre strade
Certo io credo serve dal punto di vista metodologico ripartire dentro una logica che dia un senso politicamente pesante in questa scelta
Io penso che la scelta più pesante che si possa dare dentro le mille opzioni inutile dirsi facciamo di mestiere anche i costituzionalisti con prospettiva comparatistico e quindi potremmo tirarne fuori tanti esempi ma io credo dovremmo stare nell'arco della storia costituzionale questo Paese affrontando con coraggio per la innanzitutto appunto il ritorno della politica
E quindi una una commissione bicamerale come luogo dedicato che in parte anche consente a questo Parlamento di fare le sue cose in pace
Il resto delle cose che non mancano dall'attuazione del PNR è recato per tener buona alle questioni più strettamente economica insomma la vita quotidiana del Paese
Che non deve interferire nella dialettica tra maggioranza e opposizione nelle riforme perché ne sappiamo che se quel dito viene messo in quell'ingranaggio l'ingranaggio si blocca
Allora la difficoltà oggi del ritorno della politica sul tema delle forme anzitutto queste darsi fiducia in un luogo dedicato tutto suo
Che naturalmente deve essere un luogo che ha uno stigma di parlamentarismo chiaro riserve anche difficile immaginare soluzioni diverse alternative non solo perché ne abbiamo sperimentate tante ma anche perché questo consumerebbe con lo spazio di disponibilità reciproca
Che in fondo in un paese costruito con elezioni che parla di tre mesi in tre mesi nei fatti
Un recettore regionali procederemo né arte poi avremo le le le europee eccetera rischia di consumare quel tenue filo che questo tavolo per esempio oggi esprime con chiarezza il desiderio di vedere la realtà Gino raccontarsi invece discorsi pienamente teologici
Allora io penso per entrare subito nelle cose concrete che ne dovremmo provare a ragionare innanzitutto potestà mitologico dentro un luogo dedicato il luogo dedicato per me si chiama bicamerale si diciamo non è un luogo Fortunato sono d'accordo con voi
Si può ricominciare da tre beh no cominceremo dalla quarta bicamerale ma la quarta bicamerale succitato Pinuccio Tatarella è stato uno dei protagonisti fondamentali di quella stagione anche lì con coraggio
Credo anche con certa come dire fatica confrontarsi dicono alcuni dentro una dialettica maggior ragione complessa politicamente molto rilevante ma io penso che non si debba abdicare a questo tipo di scelta
Perché questo consente appunto di risolvere il primo problema evitare che la politica del giorno per giorno e infine la discussione del tempo lungo o almeno medio che è una riforma costituzionale lo sappiamo benissimo prevista centotrentotto naturalmente prevede dentro questo tema io vedo che cosa beh a questo punto le questioni di merito
Io approfittando anche della possibilità diciamo di un di un ciclo di articoli che da gennaio perché io credo
Deve dirsi bene che questo Paese abbia bisogno di riforme a gennaio sul Sole ventiquattro Ore ha cercato un po'di smussare alcuni elementi che personalmente né mi sono sembrati doverosi da dire con chiarezza il primariamente questo io traduco
Anche da studioso se posso dire così permettetemi del sistema costituzionale statunitense scritto molto e molto punti nello studiare sto studiando in tema
Che la scelta di un modello conflittuale come quello classico del modello presidenziale proprio di tipo statunitense in una società molto divisa complessa e altamente diciamo
Affaticata come oggi la Società italiana rischia di aumentare i conflitti che quel sistema naturaliter comportano immaginate abbiamo visto non solo capitolo Phil ma che semplicemente la sopravvivenza di un presidente democratico la sua stessa maggioranza perché che trovarsi come come spesso accade quasi ormai sempre accade con il Governo diviso
Dopo due anni deposizione di midterm
Ponga il tema del presidenzialismo in senso tecnico parlando cioè della forma di governo presidenziale come un tema interessante
Utile utile a capire anche i limiti oggi della democrazia nel mondo ma non utile dentro una dialettica reale in dibattito pubblico
Però ci dice una cosa
Il tema del presidenzialismo che quella cosa io invece voglio conservare di quel dibattito negli e che naturalmente ritrovo anche nel semipresidenzialismo che io trovo dunque la parola presidenzialismo e diciamo c'è anche il consenso che gli italiani in qualche modo sembrano testimoniare non da ultimo perché io difendo
E proteggo la legge ottantuno del novantatré e l'elezione diretta anche del Presidente della Regione che arrivata come sapete tra novantanove due mila uno a seconda dei vari Stati
Io difendo un modello nel quale il cittadino sia arbitro della decisione politica voi direte questa questa cosa sembra come dire una banalità purtroppo in Italia non lo è
E questa cosa nasce da tanti baci anche qui durante il tiro delle riforme di un'altra epoca
Che sosteneva uomo gambizzato scusate ucciso dalle dalle Brigate Rosse che era Roberto Ruffilli il cittadino abito la decisione politica allora se questo è presidenzialismo discutiamo di queste traducendo la se permettete lessico giuridico vuol dire rafforzare oltremodo il desiderio che sia per un tempo lungo che a mio avviso dovesse i cinque anni della legislatura un governo stabile e radicato in una cosa nell'indirizzo politico allora ne stiamo oggi discutendo di come proteggere e difendere e tutelare nel dibattito pubblico democratico tramite una revisione costituzionale l'indirizzo politico delineato dagli elettori
Quale le tecnicalità secondo me importanti arrivo chiudere Giacomo ci sono appunto eliminato la dinamica del presidenzialismo in senso tecnico ci sono questo punto due grandi formule per la Direttore Area terrena parte con la Svizzera ovviamente medio-grandi formule sono modello semipresidenziale di matrice francese il modello primo ministeriale innanzitutto di matrice britannica nelle sue varie evoluzioni ma insomma quel modello le
Beh il modello semipresidenziale ha acqua grandi pregi
Ha certamente grandi pregi il principale dei quali c'è un modello apparentemente molto chiaro o di qua o di là avvince tizio vince o perde Caio
E crea una dialettica che vive naturalmente dentro questa dinamica ma nell'esperienza francese grazie all'esperienza francese abbiamo imparato alcune lezioni la prima lezione che ha un modello non rigido
E dentro la flessibilità che mantiene perché ne sappiamo che c'è un'elezione contestuale
Se mi contestuale diciamo così ma conta quasi contemporanea tra presidente e poi Assemblea qualche qualche
Il giorno dopo qualche settimana dopo ne abbiamo di fronte un sistema in realtà che rischia di non dare la maggioranza al presidente cioè di creare come chiamiamo la coabitazione e i francesi ne hanno fatti tre di coabitazione hanno cercato di
Arrivare ad una soluzione mettendo come dire dei vede delle delle Topper quelle falle
Con le falle oggi rendono il presidente Repubblica francese con l'inversione spendere tonale tra presidenziali e legislative e la riduzione del mandato a sette e cinque anni nei fatti un super trendy qual è il ma di questa situazione
Che in quella situazione non ce l'ha comunque la certezza
Sa se posso dire sperimentando anche nelle difficoltà di questi giorni del regime francese per cui il presidente ma Kron insomma con l'Assemblea nazionale sue difficoltà
In un sistema molto più frammentato come rispetto a quello francese che abbiamo noi battutista e partiti politici con delle legge elettorale che naturalmente non sono paragonabili che il sistema a doppio turno francese a a lo invidio diciamo tecnicamente io penso quel modello lì ci pone un ulteriore problema
Ed è quello che invece alla specifica caratteristica italiana che in Francia non hanno mai avuto per ragioni storiche suo parente o perché è tardi cioè dal caso ma ma non in poi mille ottocentosettantasette né parte troppo in là e cioè un Presidente della Repubblica con un motore di riserva con un sistema politico ancora molto debole è un sistema
Istituzionale che potenzialmente rischia di essere instabile quindi stabile ma non forte perché il presidente potrebbe non essere forte con l'Assemblea quindi entrare nel reciproco abitativo
Per noi avere come motore di riserva il Capo dello Stato ha una funzione utile
E allora chiudo io penso che ne abbiamo di fronte da porre innanzitutto il tema dell'indirizzo politico che possa passare da una solo il vero grande pertugio uno riconoscere che bisogna la necessità di rafforzare l'esecutivo il suo vertice tramite un premierato forte lo dico sin una battuta per non Paroto ci ritorneremo ma non eleggendo direttamente legittimando direttamente
Ci sono molti meccanismi tecnici e che si possono utilizzare ma di certo un punto chiaro non possiamo immaginare che il Presidente del Consiglio sia l'arbitro il vigile urbano del Consiglio dei ministri questo non è più tollerabile
Non è tollerabile non solo perché lo diciamo noi a questo tavolo forse credo quasi tutti ma insomma più o meno ma soprattutto perché la storia e la dinamica europea dove ne siamo dei protagonisti dobbiamo essere protagonisti che ci dimostra quindi io penso che come prospettiva questo possa essere un utile di battitura fare dentro questi due forchette tra il modello semipresidenziale alla francese delle sue varie evoluzioni razionalizzazioni è un modello di primo ministeriale forte
Che certamente non consigliere Causin rendiamoci conto sempre di tornare
Grazie
C'è
Già seccamente Henze da mettere abbastanza carne sul fuoco
Anche per alcuni profili tecnici come per esempio l'ipotesi della Commissione bicamerale dove potrebbe anche essere interessante ragionare sulla sostenibilità oggi con diciamo il primo Parlamento a ranghi ridotti enti di una Commissione bicamerale pro se se caso torneremo
E Dore dal professor Giovanni Guzzetta emerse dagli studi di Roma Tor Vergata per avere un suo primo riscontro sul sulla prospettiva sia metodologica di merito che penso che mentre prima di fatto grazie
Grazie a volte
Caro Giacomo
Grazie agli organizzatori che sono tutte persone che conosco molto bene sono onorato di questo invito
Quindi mi scuserete se
Manifesto come dire un po'di frustrazione che ovviamente non riguarda gli organizzatori ma riguarda il fatto che questo sarà il centesimo convegno a cui io partecipo per discutere sulle riforme costituzionali
E questo è un indicatore
Secondo me ed è un indicatore del fatto che prima ancora del merito
Beh
Ci sia un problema evidente di metodo
Quindi seguo la traccia che
A inaugurato
Francesco per giungere a conclusioni opposte rispetto a quelli
Perché se noi dovessimo dire
Facciamo tesoro di quello che è accaduto dovremmo andare alla commissione bicamerale D'Alema mille novecentonovantotto che ha approvato un disegno di legge di riforma semipresidenziale
Prendere quello discuterne in Parlamento
Cos'è cambiato dal novantotto ad oggi che renda quella scelta di allora di una Bicamerale adottata con tutte le forme della condivisione eccetera e cambiato Fort l'opinione dei dei partiti politici ma noi qua stiamo discutendo
Non stiamo facendo un disco dibattito politico sono sue preferenze ma stiamo discutendo su che cosa
Può essere utile all'Italia quindi il problema sarebbe risolto
E il piccolo dettaglio che questo non accadrà
Non accadrà perché il metodo delle riforme in Italia a un pattern non cioè un meccanismo che si riflette e cioè il tempo delle riforme è troppo lungo perché le convenienze di partiti che vi partecipino non cambino nel frattempo
Qui sia che ci sia l'iniziativa maggioranza sia che ci sia l'iniziativa condivisa consideriamo il Nazareno
La durata del tempo delle riforme
Non regge o meglio l'accordo che sottostà alla scelta fatta con bicamerale con comitati con commissioni con tiro al volo e quello che pare non regge fino alla fine a un certo punto scatta un meccanismo per cui le convenienze politiche
Fanno
Divergere le forze politiche anche se c'è l'accordo iniziale
E quando si arriva come nel due mila sedici al referendum referendum diventa una campagna elettorale
Non diventa un dibattito sul merito della riforma anzi l'argomento principale di queste discussioni e riforme troppo complicata non si capisce nulla gli i cittadini non posso complice del mare
Un dibattito simbolico come sempre accade tra leader che si confrontano a favore di Renzi contro Renzi a favore di Berlusconi contro Berlusconi
Quindi noi abbiamo un enorme problema di metodo un enorme problema di
Problema di metodo che
Sì più impedire si risolve se c'è una corda a maggioranza di due terzi ma il problema rimane uguale perché la corda maggioranze diverse non mi pare alle viste sinceramente
Di fronte a questo problema di merito e poi Odilo qualcosa sul metodo
Io non vedo soluzioni
Se non una
E la soluzione che io vedo viene dalla storia di questo Paese
Cioè la scelta di
Selezionare
Come dire la
La strada fondamentale delle riforme prima
E non dopo alla fine del processo che dura due anni e mezzo tre
Cioè lo dico molto chiaramente secondo me l'unico modo possibile anche per le forze politiche non lo dico da Pierino molo dico mettendomi dal punto di vista di chi si deve mettere adesso ad un tavolo e faticare due anni e mezzo discutendo su tutti i dettagli e tutti i commi
Sapendo che c'è ogni giorno il rischio che le convenienze politiche di colui con cui è seduto al tavolo cambino
E quindi salti il tavolo
Il metodo che io penso sia l'unico possibile tentare in questo Marx
E di fare una scelta prima
Cioè di chiedere ai cittadini prima qual è il modello che poi
E su questo c'abbiamo un precedente
Ci abbiamo presente con progetti importanti
Che il perché il referendum monarchia Repubblica del come voi sapete non era previsto originariamente
Originariamente nel quarantasei la previsione era la scelta istituzionale demanda dall'Assemblea costituente
Dopodiché
Qualcuno che aveva una statura
Che ineguagliata e che si chiamava Alcide De Gasperi
Si rese conto
Che quella soluzione non avrebbe retto ci avrebbe fatto esplodere l'Assemblea costituente
E prese una decisione in un Paese in cui c'era il cinquantanove per cento degli italiani che non aveva la terza media più della metà che era analfabeta
Di decidere che quella scelta divisiva per dei comprimere l'Assemblea costituente da da questo nodo che era così divisivo fosse affidata al popolo prima dell'Assemblea costituente
C'è una lettera di De Gasperi a Sturzo
Del mille novecentoquaranta quarantasei
In cui De Gasperi dice a Sturzo
I social comunisti opposero una tenace resistenza all'ipotesi di referendum obiettando che il popolo italiano non fosse maturo per tale vuoto
Per me il referendum ha un grande valore morale perché dà il senso democratico e pacificatore di una suprema decisione popolare di un consenso esplicito della maggioranza alla nuova forma di Stato
Io sto con De Gasperi
Non vedo altra soluzione possibile
Temo fortemente
Senza che ci sia la volontà il dono di nessuno che rischiamo di incamminarsi su una strada che fra tre anni ci consegni l'ennesimo fallimento
Con l'effetto che che non è un effetto neutro ma fa incrementare la frustrazione dei cittadini e il senso di impotenza perché sono quarant'anni che discutiamo di queste cose non sono dieci sono quarant'anni che approviamo e non riusciamo a fare la riforma
Passiamo al merito e dico due minuti poi mancato ci torno dopo questo parla quanto sono ancora
Tre minuti
Comparse abbassiamo al merito
Per per risolvere i problemi di cui ci dobbiamo diciamo siamo tutti consapevoli essere in grado di non so se lo vedete su una pubblicato sulla rivista scientifica del due mila ventidue queste Vivian Politics in questo grafico si indica dal mille novecentottantanove al ventidue
Il numero di crisi di governo nei vari Paesi europei sono venticinque ventisei Paesi considerati quelle dell'Est europeo indovinate qual è l'ultimo Paese quello che c'era il livello più altri che si vuole
Dica
Quindi non abbiamo un sistema in cui non c'è un solo governo dal mille ottocentosessantuno ad oggi che sia durato cinque anni
Berlusconi forse l'unica eccezione per il governo Berlusconi che però avuto due fasi c'ha avuto una crisi governo intermedia
Ma nessun'altro nessuno che sia durato quattro anni due che sono durati tre anni tutto il resto meno e la media un anno che qualche messe acque dal mille ottocentosessantuno ad oggi
Questo vuol dire che la nostra abitudine culturale alla frammentazione e alla crisi di governo eh praticamente inestirpabile perché siamo un Paese nel quale tutti ci lamentiamo però
Normalmente chi fa le crisi di governo è un benemerito
Perché ci toglie Dalida ai piedi un governo che non sopportiamo più
Sono dei paladini della della della politica italiana
Quindi in un Paese in cui il tasso di trasformismo e così alto il tasso di lealtà verso il corpo elettorale così alto
La necessità e la frammentazione impone governi di coalizione così alti c'è solo una grande regola che può disciplinare la politica
Ed è quella fondata sul potere sul deterrente del minaccia di scioglimento delle Camere
Cosa che nella forma di governo attuale il presidente Repubblica non può esercitare perché presenta Repubblica deve esercitare esattamente la funzione opposta cioè deve cercare perché questo richiede la costituzione di far far nascere comunque un governo e il e e lo scioglimento delle Camere secondo una consuetudine un'interpretazione un'opinione che oramai mi pare consolidata lo scioglimento delle Camere e l'extrema ratio
Quindi nessuno la vive come una minaccia e questo legittima l'instabilità
Primo punto secondo punto noi possiamo discutere di tutti i modelli forme soluzioni che vogliamo dobbiamo sapere che però siccome il processo ritorno al metodo che è quello che ed è fatto di Do ut des adesso che devono tenere in piedi una cosa che traballa dall'inizio perché le convenienze politiche tendono a modificarsi nel tempo
Siccome questa è la prospettiva deve essere un modello il più possibile arginare ante rispetto alle deviazioni
Il primo inviato non è un modello arginare ante purtroppo perché il premierato non esiste
Esistono forme diverse
Di rafforzamento dei poteri del Presidente del Consiglio
Quindi se noi decidiamo
Andiamo verso il premierato non abbiamo deciso nulla perché passiamo dal cancelliere tedesco
Fino al primo ministro risulti israeliano eletto direttamente con un sistema differenziato rispetto alla legge elettorale fino al al primo al primo ministro inglese che vorrei che fosse come dire
Sfatato questo mito non ha il potere di scioglimento delle Camere
Il fatto che il primo ministro decide lo scioglimento delle Camere dipende dal fatto che dipendeva dal fatto che oggi è sempre meno così
Essendo un sistema bipartitico essendo lui leader della madre partito di maggioranza nel momento in cui diceva alla regina cara regina il mio partito
Non vuole più continuare ed aveva la maggioranza in Parlamento la regina prendeva atto del fatto che non ci fossero alternative concernevano elezioni
Non esiste paese al mondo in cui il primo ministro ha il potere di scioglimento esisteva in Israele è stato cancellato
Quindi noi stiamo Baruffi misto stiamo parlando di un modello che ha talmente tante ambiguità che combinato con quel problema che dicevo all'inizio rischia di saldarsi su una strada in cui il fallimento
Garantito dall'altra parte abbiamo un modello che esiste di conosciamo pregi e difetti
Che ha funzionato che funziona e che ha risolto un problema che era estremamente simile a quello che abbiamo noi oggi c'è un problema di stabilità di sistema politico frammentato e tutto quello che sa ed è il semipresidenzialismo Vincenzo
Non è una questione di scelta etica è una questione di buonsenso
Sempre premesso che si scelga un metodo che consente di arrivare da questa parte secondo me l'unico metodo possibile e che la decisione sia anticipata dai cittadini perché se no le forze politiche non ce la farà
Do la parola al professor Francesco Saverio Marini abbiamo sentito già parere dei primi due costituzionalisti che hanno appunto spesso non ho molto ben argomentato due punti di vista radicalmente differenti sia su
Un metodo che sul merito
Esprimo un punto
Dapprima definitivamente sentiamo no no un terzo punto di vista nel senso che partire dalla anche qui dal metodo cosa che hanno fatto entrambi i relatori che mi hanno preceduto
Secondo me per rispondere al metodo dobbiamo interrogarci sul perché sono quarant'anni che si parla di riforme perché tutte le riforme sono miseramente fallite
La risposta che viene data è che i tempi delle riforme costituzionali sono troppo lunghi che imporrebbe a questo punto di cambiare l'articolo centotrentotto perché vuol dire che non funziona molto semplicemente
Ho oppure quando fuori si è trovata questa strada peraltro ha fallito perché si è tentato anche di incidere con una deroga su centotrentotto e nemmeno questo ha funzionato
Certamente questo è un problema perché effettivamente le convenienze dei partiti politici cambiano durante la legislatura e quindi gli accordi che si fanno poi vengono di volta in volta rivisti quello che è sicuro che le riforme unica riforma costituzionale che sono passate alcune anche significative
La riduzione del numero dei parlamentari cambia il modo di funzionamento delle Camere è una riforma comunque importante ma sono riforme che sono riforme in qualche modo puntuali circoscritta
E secondo me questo e il il primo punto da tener presente cioè per far capire a i cittadini per non spaventare i cittadini per
E riprendo il tema dell'opinione pubblica per spiegare all'opinione pubblica una riforma l'unico possibilità è quella di fare una riforma molto limitata facilmente spiegabile
è chiaro che se si va a incidere sull'intera parte seconda della Costituzione
E questo obiettivo si fallisce miseramente si spaventa l'elettore ed è questo stato uno dei motivi per cui quelle riforme sono tutte in qualche modo fallite l'altro tema è quella della personalizzazione della riforma e qui
C'è sempre un un ulteriore profilo di metodo
Se la riforma viene intestata esclusivamente alla maggioranza
Questa riforma finisce per essere personalizzata diventa un referendum pro e contro che in quel momento Presidente del Consiglio
Quale Presidente Consiglio anche lì fisiologicamente dopo un certo periodo di tempo quindi quando si arriva al referendum ha consumato gran parte del suo consenso elettorale e quindi quella riforma poi finisce per sgretolarsi quindi l'altra cosa tu su cui a livello di metodo bisogna assolutamente tener presente e che ci vuole un dialogo con l'opposizione c'è un consenso dell'opposizione su questo forse verità centotrentotto sui tempi a ecceduto ma sul metodo forse non ha sbagliato nel senso che prevedere maggioranze molto ampie aveva questo significato parliamo di testi che dovrebbero durare quarant'anni perdere anche la possibile costituzionalisti parlarne
Per i successivi quaranta e e e quindi un consenso e esatto un consenso largo e diciamo è necessario
Qual è il problema del consenso largo
E che chiaramente consenso largo impone delle forme di mediazione
E chiaramente la mediazione può essere una mediazione al ribasso e quindi si rischia di poi realizzare una riformi sia una riforma gattopardesca che non cambia nulla e di questo effettivamente il Paese non ha bisogno non ha bisogno perché i problemi che in questo momento ci sono nel sistema politico italiano
E nella forma di governo italiano sono problemi molto seri e molto incisivi
Ritornando passando dal dal metodo al procedimento questo convegno si sviluppa una fase molto
Positiva all'inizio della legislatura il ministro Affinito di sentire le altre forze politiche adesso dovrà fisiologicamente direi che cosa si fa
Cioè come si procede sentivo Francesco che parlava della Bicamerale e Giovanni che parlava del referendum certamente sono due opzioni entrambe hanno vantaggi e svantaggi la Bicamerale
Diciamo ha lo svantaggio di avere qualche precedente negativo e quindi il nome in qualche modo spaventa però devo essere sincero che anch'io
O diciamo la sensazione che neutralizzare la scelta cioè portarla fuori dal dibattito politico è è sicuramente un vantaggio probabilmente a lungo un pochino i tempi però consente un dibattito forse più serena e più tecnico su un argomento molto preciso io debbo dire che non ne vedevo nemmeno di cattivo occhio
L'ipotesi di creare un'Assemblea costituente oggi queste ipotesi non mi sembra effettivamente sul tavolo la la la lama li introduciamo legislatura la resa molto improbabile
E quali sono le altre opzioni che il governo faccia un proprio disegno di legge chiaramente questo comporta ancora una volta una forma di personalizzazione della politica però dobbiamo anche considerare che il il governo attuale
Ha nella propria
Diciamo
A in sede di campagna elettorale ha più volte fatto riferimento a una scelta presidenziale e quindi chiaramente fare un disegno di legge sarebbe una ci sono già conseguenza di quella di quella campagna elettorale la strada solo parlamentare a anch'essa dei vantaggi cioè partire da un disegno di legge parlamentare
è una strada peraltro che si è sperimentata secondo me con qualche successo anche se poi il procedimento non è arrivato a termine sul sul su Roma Capitale
In quel caso il governo comunque ha partecipato alla formazione dei dei lavori attraverso una commissione ministeriale che era stata istituita e che ha favorito il consenso trasversale su quel tipo di
Di di di proposte revisione costituzionale in quell'occasione addirittura la Commissione approvò all'unanimità il la la proposta di revisione costituzionale che nasceva da una forza politica all'epoca addirittura l'opposizione
Questo per dire che le possibilità in questo momento sono molteplici ognuna ovviamente ha dei vantaggi e degli svantaggi ed è questo il momento di scegliere il metodo perché poi il metodo chiaramente indirizzerà tutte le future le future scelte e peraltro rappresenterà proprio la scelta oggi del metodo la ladra
Il il la cartina di tornasole se quella più riforma potrà Ono arrivare ad arrivare in porto una sola parola e chiudo sulle esigenze che oggi devono essere soddisfatte non entro nel merito delle delle proposte premetto ognuno di noi ha le proprie idee e ogni proposta vantaggi e svantaggi come come è evidente però mi sembra che ci sia una certa condivisione su alcune minime esigenze che la riforma costituzionale debba soddisfare e la prima esigenza ecco appunto quella della stabilità dei governi quello che diceva Giovanni e molto noto è stato detto in ogni sede non esiste paese al mondo che ha una durata dei governi così ridotta in media come come in Italia quindi è evidente che i governi si debbano in qualche modo rafforzare si debba assicurare stabilita
Questo per una molteplicità di fattori non ultimo il fatto che esistono spinte centri per te e centrifughe che impongono al Governo centrale di avere un governo forte e stabile che possa avere anche un peso a livello politico sia negli ordinamenti sovranazionali sia nei rapporti con le autonomie territoriali
Poi c'è un secondo tema che quello legato alla cosiddetta crisi della democrazia
Che testimoniata da una pluralità di di di indici e il primo fra tutti è rappresentato da un tasso crescente di astensionismo e da una crisi che sembra essere ormai irreversibile dei partiti
E allora come si combatte la crisi della democrazia e si combatta anzitutto rafforzando rendendo più chiara a tutti a tutti i cittadini le fonti di legittimazione democratica
Cioè una forma di elezione diretta o una forma di lezione quanto meno chiara non arrivo ma nemmeno l'elezione diretta io ritengo che la strada
Ma essa sia l'elezione diretta del presidente La Repubblica o del Presidente del Consiglio e chiaro che rafforza fisiologicamente
La la il gioco democratico non solo la forza del gioco democratico ma poi i riesce a risolvere anche un secondo problema che è collegato alla crisi della democrazia
Che è quello delle funzionamento della responsabilità politica nel nostro ordinamento per una scelta del costituente che è stata quella di dettare poche norme e lasciare molta flessibilità al sistema alla forma di governo sostanzialmente le responsabilità non sempre sono chiare
I rapporti tra presidente consiglio ministri rapporti tra il governo e il presidente La Repubblica su diciamo si muovono in una logica molto grigia che rende difficile individuare chi è l'effettivo responsabile
Nell'ultima legislatura l'abbiamo diciamo sperimentato in modo chiarissimo tant'è che poi ha avuto successo elettorale l'unica forza che era l'opposizione e che pacificamente non poteva essere responsabile del di quello che era successo né in quella legislatura però ecco un un meccanismi che invece semplifichino di metti il la la la la responsabilità sicuramente possono aiutare anche il la democrazia rispetto a questo ovviamente poi ci sono conseguenze sul piano del merito ma su questo se facciamo un secondo giro ritornare
Adesso do la parola forse sette anni cosa che non sta degli studi di Catania
Quando magari oltre alle considerazione il metodo che vorrà esporre magari parte le colle proprio sulle questioni di merito che nel frattempo il professor Marini omesso di fare
Grassi innanzitutto ringrazio
Il dottore canale l'Osservatorio Dino azione futura per l'invito ma anche per aver inaugurato di fatto un dibattito pubblico su un tema annoso e antico in questa in quest'inizio di legislatura la questione delle riforme istituzionali sappiamo dura da da sempre da sempre perché già in Assemblea Costituente vi era la consapevolezza che la forma di governo parlamentare
Creata in quella sede era una forma di governo debole
Si ricorda Sempre quando si parla di questi temi l'ordine del giorno per assi che
Intendeva introdurre una forma di razionalizzazione la forma di governo proprio per rendere i governi più stabili e quindi più efficienti il complesso del tiranno
Lo ha impedito
Lo ha impedito all'ora e continua a impedirlo fino diciamo ai nostri giorni fino a ieri perché sono stati Recordati diversi tentativi di riforma
Convivere asse metodologia abbiamo praticamente inventato formule diversissime al per raggiungere l'obiettivo
Della modifica o dell'aggiustamento è la forma di governo e questo non è mai avvenuto ed io io vorrei riflettere sul fatto che in realtà le riforme costituzionali a dispetto di quanto si dice sono state fatte sono state riforme anche molto importanti
Non ultima l'articolo nove con l'introduzione della tutela dell'ambiente che tocca i principi fondamentali della nostra Carta ma i rapporti fra Stato e regioni Titolo quinto riformata una grandissima molle di norme costituzionali
è non ultima la riduzione del numero dei parlamentari che ha inciso appunto in ogni caso nel funzionamento della del bicameralismo è anche la parificazione del dell'età per il volto alla Camera al Senato come alla Camera quindi le riforme sono state fatte vorrei io un'ultima cosa prima Dinunno in intervento introduttivo si parlava della modifica dell'articolo sessantotto della Costituzione a proposito della vecchia autorizzazione a procedere
è stata eliminata
E lì evidentemente anche rispetto a quella prospettiva che il legislatore costituente aveva fatto dai quarantasei quarantasette le cose sono cambiate quel per quel quel perfetto equilibrio tra politica e magistratura che è dato dall'articolo centoquattro e la Costituzione l'indipendenza e l'autonomia della magistratura
A fronte di un'indipendenza e un'autonomia della politica dalla magistratura come sappiamo è venuta meno ed è stato in qualche modo raccontato l'episodio che poi portò il grande momento di crisi e della politica italiana delle istituzioni che portò a quella riforma per questo perché faccio questo questo riferimento perché in realtà se ci pensiamo bene l'unico tassello della Costituzione che non hanno mai subito cambiamenti è proprio quello della forma di governo per quel famoso Complesso che ci portiamo dietro allora se noi cerchiamo di ragionare partendo da questo aspetto ci rendiamo conto che forse dovremmo abituarci a evitare come posso dire la trasposizione di forme di governo chiede provengono da fuori
Nel nostro Paese
Cioè guardare Berlino piuttosto che Londra o Parigi dove penso che sia un buon servizio alle nostre istituzioni dovremmo ricco per riflettere probabilmente su quello che è stato fatto nel nostro Paese fino ad oggi
è per riflettere anche sul metodo il metodo ecco si è parlato di varie ipotesi io francamente sono molto perplessa sull'idea di un'Assemblea costituente perché l'Assemblea costituente vita
è stata utilizzata come tutti sappiamo una sola volta ed è legata a un un momento istituzionale di profonda discontinuità tra il passato e il futuro
E e io non credo che nel nostro caso sia questa l'ipotesi ma una l'idea di migliorare di rendere più razionale unno disegno costituzionale che è quello della carta del quarantotto quindi non vedrai
Un'assemblea costituente quanto il luogo come è stato detto delle Camere per affrontare il tema delle riforme cercando di portarlo in più dal lato del Parlamento rispetto al governo proprio perché sappiamo abbiamo già sperimentato sulla nostra pelle com'è andata a finire nel due mila sei e poi dopo dieci anni nel due mila tredici quando il corpo elettorale
Ha bocciato quelle riforme che potevano essere un passo avanti anche importante per
La rivitalizzazione delle nostre istituzioni ma tornando ai temi se no andiamo a vedere tutte le ipotesi che sono state messe sul tavolo in questi decenni troviamo due grandi alternative umane una in collegamento forte fra il Presidente del Consiglio il primo ministro è il corpo elettorale
La scelta fatta dal Presidente della Repubblica del premier sulla base dei primi risultati delle lezioni e questo è il grande primo tema grande più non poteva che mi consente
Devi fare una riflessione su quanto sia fondamentale collegare le forme il formule istituzionali con hanno il il la condizione la situazione il contesto politico-sociale di un Paese
Riflettiamo su quello che è accaduto
Abbiamo questa forma di governo che non piace a nessuno che ha tanti difetti e pure il venticinque settembre alle urne uscito un voto Cerro atto netto e chiaro che ha dato la possibilità al presidente La Repubblica di incaricare e quindi di mandare in Parlamento un premier che aveva quella maggioranza solida quindi la questione poi della leadership e della sua maggioranza quindi l'aspetto politico è importante tanto quanto quello istituzionale
Se mai il tema qui secondo me più sei io eh capire come un governo che ha una legittimazione forte e quindi in cui questo rapporto fra cittadini e politica è chiaro
è incontrovertibile sia messo nelle condizioni di Turano dare e di dare risposte questo è un tema diverso cioè come facciamo a stabilizzare la forma di governo e qui mi viene in mente ad esempio una esperienza che abbiamo in Italia senza andare in Francia o in Germania Omo
Da altre parti che è quella della riforma della forma di governo regionale in cui abbiamo un presidente la Regione eletto direttamente
E in cui abbiamo una formula molto chiara che la formula del simul simul simul stabunt simul cadent quindi se il consiglio e quindi in questo caso il Parlamento facesse venire meno la fiducia al governo si tornerebbe nuovamente a votare questo è scritto in costituzione nella Costituzione italiana non è la costituzione di fra l'altro Paese così come un altro strumento del quale si parla molto ma che ripeto non è stato mai sperimentato nel nostro Paese è quello della sfiducia costruttiva quindi considerare la possibilità che davanti a una crisi di governo
Ci sia
Un anno uno strumento un meccanismo che consenta
La sfiducia dai presidente del Consiglio in carica solo con l'indicazione di un successore e solo nel caso in cui non si trovi diciamo una figura
Che può sostituire il premier nel caso di crisi sì
Vada ad elezioni quindi sono tutti strumenti che potrebbero ecco risolvere l'endemica instabilità del nostro del nostro sistema
è chiaro che la la scelta finale
Dovrà essere il più condiviso possibile proprio per evitare di giungere nuovamente alla diciamo al momento finale delle l'iter che già è molto complicato delle riforme e poi trovarci di fronte ad una come dire ad una débâcle che è dipende
Non tanto dalla bontà della riforma quanto dalla personalizzazione delle riforme sulle riforme costituzionali sono le riforme di tutti non hanno un colore politico dobbiamo renderci conto che cambiare la forma di governo migliorare la forma di governo è nell'interesse di tutti se non non superiamo questo diciamo questo momento questa contrapposizione e difficile
Anche questa volta poter arrivare al risultato che tutti noi ci auguriamo perché poi le la stabilità delle istituzioni a una
Ricaduta sulla capacità dello delle istituzioni stesse dello stato di dare risposte concrete ricordiamoci che stiamo in Europa
è l'Europa non può certo aspettare i tempi lunghi anzi lunghissimi della politica italiana
Io mi fermerei qui
Ma concludiamo il primo giro di tavolo concorso Eduardo lo Schott del situati sui non Peacock a il quale a diciamo adesso
I privilegi de di avere un quadro esaurientemente diversi punti di vista aspre si dà dai relatori che lo hanno preceduto
Siamo interessati di di sapere su persone dal punto di vista
Sul su una materia
Sì arrivando per ultimo è facile essere sintetici che molto è stato detto o in particolare dopo la amica professoressa Ida Nicotra con la quale sono sempre
Molto d'accordo e sono molto d'accordo anche con questo suo intervento guardate
Avete visto però due posizioni sostanzialmente in questi interventi una parte un po'più pessimista e un'altra più ottimista
Dico subito che chi è pessimista sul buon esito delle riforme ci azzecca sempre
Però io primeggiò capacità d'accordo perché la storia è quella e quindi però io mi metto dall'altro invece dell'ottimismo perché credo nella fortuna e nelle coincidenze così astrali e forse questa questo è uno di quei momenti perché abbiamo effettivamente una maggioranza abbastanza forte
Dalla parte delle opposizioni penso soltanto al cosiddetto Terzo Polo
C'è comunque l'intenzione di andare e comunque sono stati dei fatti hanno promosso l'ex governo Renzi una riforma che andava comunque nel senso di modificare la forma di governo quindi tutto sommato diciamo sulla carta pensiamo un po'
Quando si passò dal sistema proporzionale al sistema maggioritario grazie referendum quale persona razionale
Avrei potuto mai immaginare o essere ottimista in quel contesto però si riuscì a fare appunto la storia il professor Guzzetta lo sa
Meglio di tutti e e quindi io spero che in questo momento ci troviamo un po'in quella fase in cui un po'per fortuna un po'per varie
Coincidenze si riesca a fare la riforma e quindi secondo me il metodo che dobbiamo guardare e gli errori del passato che non dobbiamo commettere
Non sono tanto su
Di camerali io commissioni o Esperti perché solo per individuare il metodo già perderemmo così tanto tempo il tempo è molto prezioso come hanno ricordato i colleghi che mi anticipato dobbiamo andare dal mio punto di vista con il metodo tradizionale previsto dal centotrentotto e chiarire quali sono gli obiettivi gli obiettivi sono emersi oggi e cioè sono la stabilità dei governi avere dei governi stabili governi di legislatura certo
Facile da immaginare difficile da tradurre in forma di governo intervenendo sulla Northern nostra carta costituzionale però la cosa
Importante da tenere in considerazione e che noi questa riforma costituzionale del resto abbiamo avuto dei tentativi importanti
Lo sapete di già è stato ricordato due mila e sei e due mila e sedici queste riforme non hanno passato il referendum perché non hanno portato il referendum molto probabilmente perché non era facile spiegarlo il corpo elettorale non le ha capite
E quindi noi dobbiamo sempre pensare
Io sono stato sempre per il sì per questi tipo di riforma
Che ci troveremo di fronte
Anche in questa occasione tutti quei difensori
Della Costituzione più bella del mondo dovremo ragionare compiti sostiene che la nostra Costituzione e la Costituzione più bella del mondo
Diciamolo appunto però a agli imprenditori che non hanno certezza delle politiche economiche
Che non sanno ci al governo quale politica porterà chi andrà a parlare nei tavoli europei che andrà a parlare nei tavoli internazionali
La nostra Costituzione sarà forse nella sua prima parte la più bella del mondo ma sul nella sua seconda parte sulla forma di governo davvero non lo è
Necessità di una riforma e quindi questa riforma deve essere una riforma semplice
Fatta di pochi interventi perché dobbiamo evitare che ci sia appunto la levata di scudi e poi la vittoria facile a referendum
Dei assemblearistica avvengono nel Parlamento la soluzione di tutti i mali in questo senso sono d'accordo col professor Marini perché appunto bisogna fare degli interventi
Puntuali magari evitare in questa fase di andare a toccare il Titolo quinto che del resto è stato già riscritto dalla Corte costituzionale e concentrarsi sulla forma di governo
Quale forma di governo ma io sono molto d'accordo quanto ha detto la professoressa
Nicotra sotto questo punto di vista
Eviterei di andare a guardare la forma di governo di Malta dell'India del ci sono tanti Esperti comparatistico ma guarderai davvero a casa nostra perché appunto abbiamo la nostra la storia le nostre peculiarità e abbiamo una esperienza positiva nelle regioni più o meno positiva adesso dirò qual è il pericolo anche lì
Ma ritengo che una forma di premierato in salsa italiana con un'elezione Diretta
Del Presidente del Consiglio si è una cosa strana magari con un potere Espresso di scioglimento oppure la clausola simul simul che poi comunque a quelle affetto lì
Potrebbe essere qualcosa di stravagante siamo un Paese diverso dagli altri dobbiamo fare i conti con questo
Sicuramente quali vantaggio quali vantaggi vedo anche in termini di comunicazione dobbiamo fare i conti con la comunicazione del corpo elettorale che dovrà votare
Questa riforma costituzionale noi teniamo il presidente costa il Presidente della Repubblica in questo modo
Teniamo quindi un organo di garanzia che come dire perderà alla funzione di scioglimento delle Camere ma è lì a custodire la Repubblica e quindi per tutti coloro che paventa non sempre la deriva autoritaria ricordate le feste
Perché l'abbiamo sentiti a tutte le riforme costituzionali la deriva autoritaria sicuramente sarebbe come dire un qualcosa che resta nel solco Della
Forma di governo parlamentare anzi pienamente
C'è una figura di garanzia con il Presidente da Repubblica accanto al presidente del consiglio e poi c'è una tendenziale stabilità perché dico tendenziale perché poi resta un problema quello delle leggi elettorali evidentemente
Certo lo diceva prima la professoressa Nicotra quando io leggo un un leader è chiaro che inizio a individuare o dei leader che giocano la partita elettorale e probabilmente portano con loro la maggioranza dei voti
Probabilmente è possibile che accada
Concerto è è e resta un punto interrogativo avere un sistema tendenzialmente maggioritario su questo dovremmo inventarci
Qualcosa io non mi scandalizzo visto che altri Paesi l'hanno fatto nell'introdurre quanto meno il principio
Diciamo di proporzionalità maggioritario incostituzionale una legge elettorale che abbia un principio che potrebbe essere conosciamo appunto in Spagna il proprio la proporzionale
Da cui si potrebbe introdurre un sistema maggioritario anche se sono abbastanza fiducioso guardando appunto non tutte le regioni perché in realtà non tutte ma la maggior parte codolo di una certa stabilità speriamo di a vere
Fortuna
Di certo è importante e
Come dire cercare previsto che le riforme le abbiamo avute approvate ma poi non hanno passato il referendum va bene delle riforme che siano appunto
Circoscritte facili da spiegare comprensibili e Chieri dono appunto le retorica perché questa instabilità dei governi la paghiamo tutti noi cittadini la pagano le imprese la più paga il Paese in Europa
Non è un problema dell'Europa nei confronti dell'Italia ma e dell'Italia e in Europa
Perché cambiare sempre l'interlocutore a livello
E di governo e capo di governo chiaramente è un problema di stabilità e di Indirizzo
Nella definizione anche delle politiche europee e soprattutto nel peso della definizione dei rapporti tra l'Italia e l'Unione europea qui mi fermo e quindi poi ovviamente sono felice di fare un secondo turno
Grazie
Allora ridare la parola supplementi nel secondo giro stiamo sui cinque minuti così poi alla fine andiamo daremo la parola le conclusioni a segretario generale cantieri a meno che non ci siamo domande
Per diciamo la tua replica alle eventuali obiezioni mosse da dagli altri relatori e e ti volevo anche sollecitare su due punti se posso
Appunto già uno ter ugualmente CIPAG
Poi la questione della commissione Bicamerale da un punto di vista tecnico seppi
Potrebbe rappresentare un onere
Significativo per diciamo l'attuale compagine parlamentare che che ha diciamo
E poi c'è un'altra questione che pongo carte ma a tutti i relatori un argomento che man convince tanto c'era questione di dire abbiamo la necessità di mantenere la figura del Presidente della Repubblica o come garanzie con motore di riserva
Io è diciamo questo concetto mi è particolarmente caro
Ma faccio questa domanda volutamente provocatoria Petter rammarico impazzito
Ma non è che per caso la riforma apparentemente più conservativa quella del premierato che incide meno sulla sul sul tessuto costituzionale sostanzialmente quella che modifica di più la figura presidente togliendo alcune sue prerogative fondamentali
Non so se chiarissimo
Provocatore
No il tatto molte grazie inetta Occhio il Cavallo del sì giustamente siamo nei tempi tutti assieme due punti certo che la sfida bicamerale è una sfida innanzitutto sui numeri ma questo a me non mi spaventa
Io penso che questo Parlamento io votato Bono difficoltà a dirlo perché ho scritto un articolo sul foglio all'epoca per sostenere la riduzione numero dei parlamentari non bisogna aver paura delle proprie idee anche se in quel momento
Quindi questo Parlamento che a proporci problemi sul suo bicameralismo che deve essere cambiato ma questo pani e un altro seminario dal Sud continueranno varie tappe auspico Titolo quinto del bicameralismo e nel mio cuore renziana tanti
Deve deve essere all'altezza della sfida ora se il tema è che i parlamentari dentro quest'Aula perché pare la Sala della Regina sarà protagonista delle altre bicamerale anche
Troveremo una soluzione troveranno una soluzione ma insomma
Non è certamente il problema di numeri non dà voti perché gli altri Parlamenti che hanno oggi numerica oggi all'Italia hanno fatto le revisioni costituzionali senza problemi anche vento disciplini questo di quindi questo mi spetta abbiamo al cuore della tua domanda però
Presente a Repubblica
Allora io qui faccio parto da un modello semipresidenziale
Il modello semipresidenziale secondo me a diciamo un problema nel nostro sistema
Alla luce uno dice molto bene la stessa Nicotra io condivido non si fa un ragionamento nel vuoto siamo troppo ormai ad usi non solo non lo facciamo di mestiere ma soprattutto gli italiani che conoscono il tema delle riforme
Hanno così tra le riforme entravano dentro la dinamica politica pubblica
Non possiamo considerare il contesto politico partito in cui le riforme vanno a calarsi perché l'approvano questi partiti con i referendum di questi italiani non quelli della quarantasei quarantotto e quelli che ci piacerebbe agli italiani gli elettori non si scelgono diciamo anche così
Allora se questo è e questo è non possiamo considerare anche la l'effetto della dinamica politica allora immaginare che noi ci priviamo di un motore di riserva in un sistema politico così fragile
Secondo me è un errore ma programma regionale dentro questo contesto privando cd col motore accetto la provocazione di Giacomo faccio un esempio concreto
Nel due mila ventisette chiudere questa legislatura chiude con il modello semipresidenziale
Molti di noi hanno fatto anche parte della Commissione quella dei saggi del presidente noi mici discutemmo molto seriamente sul semi presidenzialismo io non sono in sede contrario un lo scritto l'ho detto non è questo il tema però poniamo nelle riforme porte ma nel ventisette a
La modello semipresidenziale che comincia con la legislatura che parte dal successivamente al ventisette ne abbiamo d'un problema
Che vi pongo un dilemma che ho scritto anche sul Sole quindi diciamo non lo nascondo in pubblico il dilemma è questo se non accettassimo che parte il presidenzialismo il ventisette dovremmo provare da dire oggi una cosa
Che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella rieletto l'anno scorso lo scorso scusate sia tutto dall'anno scorso il cui domenica abbiamo festeggiato un anno dalla rielezione che scade nel ventinove si deve dimettere due anni prima
Si deve dimettere due anni prima perché cominciando una nuova storia nel ventisette con l'elezione presidenziale l'elezione parlamentare questa aspettativa spetta ad amici quando sono arrivato ad seminudi fallimento delega
Voce uscendo minuti va allora
Questo questo naturalmente una questione perché non potendolo evidentemente lasciarlo lì come fai a fare l'elezione diretta del Presidente della Repubblica con un presidente che deve stare ancora due anni che solo dirgli presidente al ventisette noi cominciamo
Lei si dovrebbe scadere nel ventinove il suo mandato sono andato nello deve chiudere prima
Questo io penso sia una forzatura insisteva molto fragile che fatica nel day by day quotidiana troviamo la seconda alternativa lasciamo allora una cosa più semplice cominciamo nel ventinove quando il Presidente della Repubblica scade
Dà mandato oggi settennato perfetto li avremmo però un altro problema che noi nel frattempo nel ventisette dobbiamo eleggere il nuovo Parlamento
E quindi avremo delle due l'una o un Parlamento che come lo yogurt scade dopo due anni cioè leggiamo per due anni ma poi lo dovete sapere che due durate due anni e che questo è davvero incostituzionale
La costituzione delle cinque anni la legislatura cinque anni elezione non si può vincolare l'elezione così
Oppure noi dobbiamo far dimettere due anni prima presente la Repubblica con effetti anche sistemici non non è inutile Dexia non vale rende con molta chiarezza perché la domanda era provocatoria che è giusto dirsi questa cosa naturalmente non parliamo della persona Presidente Mattarella ci mancherebbe
Aggiungo che Presidente è stato il primo a dire più e più volte in tempi veramente non sospette e quello precedente ancora di presidente indie non siamo parla di quel filone puri ma l'effetto sistemico che generalmente non solo nel nostro Paese no
Ma soprattutto rispetto al sistema politico che guarda in cui l'Italia è emerso pone una domanda
Allora io penso che il tema della garanzia presidenziale che certamente un tema vero secondo me forse un tema oggi non così rilevante proprio perché io penso che siano i presidenti della Repubblica da Napolitano a Mattarella che sono gli ultimi due che hanno posto possiamo testimoniarlo
E molti di noi fisicamente testimoniarlo il desiderio di un'altra forma di governo
Ma non possiamo non vedere che quella forma di governo il semipresidenzialismo ha innanzitutto un problema oggettivo dilemma antico
Se se in questa logica il modello a forma di governo primo ministeriale invece ha un grande vantaggio
Che non posso trarre nessuno dai suoi doveri costituzionali scritti già in Costituzione perché presente Repubblica è già irresponsabile né tutti i suoi atti
Ma non c'è scritto quello che dicevamo noi prima non c'è scritto Cosimo aspettativa apre con no non sono preziosi ma non solo per l'elezione del progetto per la la stessa cosa no non l'ho detto non sono vere
No no no e non so un paio scritto che uno mi leggeva è questo il problema rilevo che non lo sei per fare aspettami aspetta spera lo stesso nome di
No sto dicendo il premierato forte non è il modello israeliano se no davvero non leggere diritto costituzionale il premierato forte rafforzamento dell'esecutivo non elettivo
Che si basa su alcuni elementi chiave che oggi non ci sono dal decreto Zanardelli in poiché tu forse tu ricostruito nella storia repubblicana anzi prima detto fatto il passaggio dal sessantuno oggi i decreti d'Azeglio Depretis
Se volete metterci anche il passaggio Cavour cioè fino allo Zanardelli la hanno manifestato una cosa che noi non abbiamo mai avuto un Presidente del Consiglio non appunto vigile urbano arbitro delle forze politiche ma guida per fare questo ci sono alcune cose che che ci mancano nella Costituzione senza toccare il Capo dello Stato
La nomina e la revoca dei ministri l'elezione e dunque il ruolo elettivo non del Presidente del Consiglio diretto ma la forza politica che l'elezione politica determina sulla formazione del governo e quindi arrivo capito
E quindi per esempio l'inserimento di quella formula legge abbiamo presenta i trattati europei cioè il presidente del consiglio e quindi presidente la Commissione europea mutatis mutandis eletto tenuto conto dei risultati elettorali si può iscrivere questi in costituzione sfido un Presidente della Repubblica
A non nominare un presidente del Consiglio che non fosse figlio di quel voti perché in Italia tra queste denotava anche di recente
Secondo dargli la forza appunto della revoca dei ministri dargli la forza di una fiducia solo su di sé e non sull'intera compagine di governo
Dagli naturalmente tutti diceva prima Ida la sfiducia costruttiva o altri elementi insomma e naturalmente dagli una cosa fondamentale chiudo che diceva da ultimo
Edoardo
Una legge elettorale che facciamo una cosa io ormai sono troppo vecchio per per dire che il mio cuore battere il maggioritario perché batte per il maggioritario ma questo Paese ancora non ha capito l'importanza del modello maggioritario del sistema entrare benissimo ma allora dateci almeno una cosa
Che chi vince abbia un cappellino di maggioranza in più cioè maggiori Thing assumendo cioè dia la la la la maggioranza con un premio a chi governa al premio di maggioranza
Quello non ci serve garantire un indirizzo stabile politico sulla base di una maggioranza parlamentare e al tempo stesso dentro la logica della quale gli elettori scelgono una compagine
Un solo partito o una coalizione la rafforzano perché quella persona e depositare di una maggioranza parlamentare ma questo non elimina il fatto che nel sisma omento in cui il sistema va in crisi noi possiamo dotarci più di una via
Di riserva che appunto il presidente ma recupera
Grazie sette sei che abbiamo dato più tempo per l'integrazione e e adesso il richiamo alla prova professor Guzzetta e che che potrà diciamo articolare il suo dissenso motivato da dalle posizioni espresse dal professor Clementi grazie
Tanto da premessa io non sono per niente pessimista cioè io c'ho lavorassi curato per fino a quando vado in pensione perché siccome siccome sono abbastanza convinto di sapere come finisce la storia
Diciamo se va bene
O da commentarono Costituzione se non va bene o da rivedere più o meno sempre lo stesso discorso senza a fatica armi nemmeno troppo
Battute a parte e battute da fare
Ma io il ragionamento letto il Tortuga articolo sul coso sul sole ventiquattro ore su questo problema dell'imbarazzo del del Quirinale del il Quirinale preiscrizioni salgono l'insetto che francamente non lo capisco nel senso che a mio modo di vedere se si fa una riforma fu questo parlamento parallelo al primo la fa entrare in vigore quando vuole quando
Alla alla scadenza del Presidente della Repubblica a quel punto fino a quel punto a a prezzo ventisette sapere il Presidente da Repubblica sceglierà come ha fatto François Mitterrand per due volte
Se ritiene che quel parlamento e di va bene così come oggi lo scioglie
Quel François Mitterrand che era il più strenuo oppositore del presidenzialismo lasci un Parlamento eletto io lancio in Parlamento europeo verrà potrebbe sciogliere la precisazione il potere dei ovviamente le voci ordine perché metterà mi crea esattamente quello che ha fatto la gavetta bisognerà quando fu eletto vide che il parlamento che c'era ma non non gli andava bene ebbe il coraggio di scioglierlo
Chirac ebbe il coraggio di sciogliersi paese ma tram vada che ancora se la ride che ancora segrete punta quindi è una le ho chiesto la che che io non lo sa propri prego di evitare di dirmelo dico semplicemente che scegliere valuterà come presidente legittimato s'se gli convenga o meno tentare la strada dello scioglimento se non si devono infatti si terrà il Parlamento vice ma che che sia incostituzionale una riforma costituzionale
A me sembra difficile da sostenere
Io ho fatto ti ho interrotto volutamente perché tu stai parlando del usando l'espressione premierato parlando di una cosa che esattamente all'opposto di quella che di cui ha parlato Ida Ida ha parlato di un sistema simul simul
In cui cioè io e leggo direttamente il primo ministro e se il primo ministro si dimette muore e sfiduciata eccetera si torna a votare
Questa in esame solo quel no no appunto Rizza esattamente la mia tesi quando parliamo di premierato parliamo di progetti indefinito perché per te è una cosa
Perito è un'altra non so se per Francesco e la stessa cosa Dida o qualcosa di diverso e io voglio avvertire che questo secondo me
è un problema perché mi ricorda durante il dibattito sulla sulle soglie nella legge elettorale no quando noi ed il faccia cambiamo la legge elettorale si apre il problema delle soglie allora si comincia mettiamo al cinque
No va be'mettiamo al quattro e mezzo no mettiamolo altre
No mettiamo al due allora mettiamo al due però consentiamo al pulp primo partito che te non è che non ha raggiunto il due
Di essere comunque rappresentato in Parlamento centriamo in una logica negoziale senza avere nessun modello di riferimento che secondo me ma io io sono felice ti sbagliarmi
Io sono felice se noi fra quattro anni avremo un sistema una riforma della forma di governo che funziona che ci toglie dall'ANPAS della stabilità
Però non mi posso limitare a dire che abbiamo chiaro l'obiettivo perché c'è l'instabilità e quindi avremo la riforma perché non scritte questo fosse l'obiettivo mi pare una questione diciamo che abbiamo chiarito
Dal dalla nascita dello Stato italiano ad oggi mi rimetto a mi limito a dire che secondo me questi elementi mi fanno pensare che il rischio che ci sia il gioco delle soglie o la o la o la sindrome delle soglie
Dei delle soglie delle leggi elettorali che si che si possa ripetere felice di essere smentito sono quarant'anni che purtroppo invece che mi ha previsioni non lo conferma
Grazie
Mi anch'esso Marini
Il quale di Teresa De Sio ovviamente no non lo farò nono mancanza di fare quelle considerazioni meriterebbe una road map trecentodiciannove non le farà
Ma la verità e che è è prematuro fare considerazioni di merito devo dire solo due due cose molto rapida anche perché Campos Lazio Juve quindi diciamo dovermi chiama ma uno il tema della disciplina transitoria
Mi sembra sinceramente un tema molto remoto insomma in ogni riforma costituzionale
Sì detta una disciplina transitoria
Si può può stabilire di lasciare il presidente La Repubblica per tutto il settennato si può anche stabilire diversamente che si dimetta due anni prima non vedo nulla di perverso
In questo nel senso che una vicina transitoria quando si fa una riforma costituzionale una forma di governo che dovrebbe avere la pretesa di durare
Qualche decina di anni
Non c'
Ci trovo nulla di di di problematico dal punto di vista costituzionale
E l'altro tema che non mi è del del tutto d'accordo e che sicuramente le le le proposte che tu avanzi sono proposte che rafforzano la figura del Presidente del Consiglio temo che non risolvono il problema non temono soprattutto il problema dalla stabilità
Nel senso che per fare un esempio la nomina e revoca dei ministri ma ancor più il fatto che presidente Repubblica nomina presidente consiglio sulla base dei risultati elettorali
Sì non è scritto in modo così mettono la Costituzione ma non credo che il presidente Repubblica possano minare il suo uscire
E chiaro che nomina sempre sulla base risultati elettorali si sapeva alla fine di queste elezioni che avrebbe nominato la Meloni non c'era e non aveva nessun potere di scegliere diversamente per fortuna sì sì sì per fortuna
Quando ci sarà e regole tra l'altro però dicevo secondo me e per Briest provando a rispondere velocemente sul merito
Se non è qui non è un problema di di di nome ma semipresidenzialismo premierato premiato inteso in un modo o nell'altro deroghe dice Giovanni molte volte non anche tra costituzionalisti utilizziamo termini
Intendendo poi concetti diversi la verità che sono due i fattori qualificanti di qualsiasi riforma il il primo fattori su cui necessariamente bisogna mettersi d'accordo il primo fattore e l'elezione diretta cioè sì credo sistema con elezione diretta o no
E cioè diretta presente le bombe o del Presidente del Consiglio comunque il soggetto dovrebbe essere il vertice tendenze mentre l'esecutivo e questo è ampi è un primo passaggio chiaramente questo produce una serie di conseguenze chiaramente ci sono sistemi anche leggermente Diversi più morbidi in cui si arriva una lezione diretta ma in modo più o meno meno traffico ed immediato diciamo
Però questo è un punto sicuramente qualificante ed è un punto che facilmente comprensibile all'opinione pubblica fra non si può utilizzare ma terminologia che non corrisponda a una sostanza il secondo punto e sono i meccanismi di soluzione della crisi
Cioè anche su questo che poi l'elemento forse fondamentale per stabilire se ci sarà non ci sarà stabilità di governo
Chiaramente sono diversi i meccanismi responsabilità credo che stabilire solo che il presidente della Repubblica nome il primo ministro sulla base di dotazione sia troppo poco ci voglia qualcosa di sicuramente di di più incisivo la sfiducia costruttiva è qualcosa di più incisivo Simo stavolta ancora di più
La durata fissa ancora di più cioè voglio dire gradazioni possono essere varie però certamente per assicurare la stabilità di governo cioè una forma di governo Geoffroy riforma che diciamo in qualche modo minacci lo scioglimento e se non si ipotizza questo temo che la stabilità non si riuscirà a realizzare
Poi ecco sul nome da dare alla singola forma di governo come esce è un problema secondo me tutto sommato secondario
Penso che la stessa Ida Nicotra che ha già illustrato
Su punti di vista m'è piaciuto particolarmente anche diciamo una sottolineatura dell'importanza anche del quadro politico Almirante del profilo istituzionale
E quindi le vorrei chiedere fermo restando ovviamente può può partire può replicare alle alle varie osservazioni che sono state fatte
Come immaginerebbe in un'ipotesi diciamo di forma di governo analoga a quella regionale un un eventuale meccanismo elettorale quale potrebbe essere diciamo
Allora si innanzitutto volevo riprendere la provocazione sulla premierato forte funzione di garanzia del capo dello Stato provando a riflettere su un punto Senago abbiamo
La la linea dinamica della forma di governo e anche la posizione il ruolo del Presidente della Repubblica in questi anni non solo ultimi anni ma direi nella storia la Repubblica notiamo che il diciamo l'elemento che fa davvero la differenza e
La formazione del governo laddove vi sia un quadro politico confuso questo è che secondo me la cartina di tornasole di tutto perché poi mi poteri il presidente La Repubblica sono davvero poteri di garanzia quando cioè quella fisarmonica per utilizzare un termine ormai diffusissimo
Non solo tra una costituzionalisti sì allarga quando accade quando il quadro è talmente Complesso che il capo dello Stato si deve inventare una figura
Che sia capace di mettere insieme tutti o quasi tutti l'ultima ipotesi sappiamo nella tormentata
Legislatura che si è da poco conclusa noi abbiamo avuto tre governi con tutti praticamente dentro
Chi andava dalla dalla maggioranza all'opposizione e viceversa nell'ultimo step nella legislatura c'è stata appunto la indicazione del presidente La Repubblica rispetto a un Presidente del Consiglio che aveva la fiducia che ha avuto la fiducia di quasi tutto il quadro politico allora se questo è un dato ed è un dato certo incontrovertibile
E si sposta il premierato forte con la figura del Presidente della Repubblica di garanzia perché il presidente La Repubblica ritornerà a fare il garante bella dell'unità nazionale
Avvolgere cioè quelle funzioni che è normalmente
Il Presidente della Repubblica svolge
Perché tutto quello che si verifica in quelle situazioni di crisi istituzionale diciamo rappresentano quel ruolo di supplenza o se volete del Presidente della Repubblica quale reggitori della crisi quindi io
Riterrei che insomma antinomie da questo punto di vista ce ne siano poche fermo restando che poi dobbiamo sempre capire come funzionano i sistemi a noi parliamo qui di ingegneria costituzionale ma poi alla diciamo alla prova dei fatti ci dovremmo confrontare un'altra questione secondo me molto
Molto seria è quella del di cui parlava prima anche Giovanni Guzzetta il tema del semipresidenzialismo
E il tema della coabitazione perché vedete quando noi parliamo di elezione diretta noi dimentichiamo sempre un punto che nessuno in questi decenni parlando di riforme nel quadro politico italiano
A sganciato scollegato l'elezione diretta dalla relazione fiduciaria con il Parlamento
Cioè noi non dobbiamo dimenticare questo aspetto che è fondamentale ed è fondamentale per comprendere che è la astenuta
Di un sistema presidenziale con l'indirizzo politico voluto dal corpo elettorale nella figura del Presidente della Repubblica è eletto direttamente
Deve sempre fare i conti con la maggioranza parlamentare e anche in Francia dove si è tentato di evitare il problema della coabitazione recentemente con la riforma del due mila abbiamo visto che come è stato ricordato ma però hanno a Problemi
A cucire una maggioranza parlamentare a sua immagine e somiglianza
E questo è il grande nodo secondo me è il modo in Italia come potrebbe svilupparsi come potrebbe sciogliersi
C'è un tema il tema della disomogeneità di questo Paese
Guardiamo nord e guardiamo il subdolo le differenze sono sociali sono economiche è per questo inevitabilmente sono politiche
Quindi quando si parla di sistemi Poli ancora una volta cerchiamo di comprendere come basta vedere alle ultime elezioni i dati delle ultime elezioni come i partiti l quelle che erano coalizioni si sono divise
Poi il le simpatie del corpo elettorale questo è un aspetto secondo me è di grande importanza quando si Baluta il cambiamento di una forma di governo e poi l'ultima
Questione di cui appunto si parlava prima la la legge elettorale qui c'è evidentemente la possibilità di due alternative lo sappiamo
L'elezione a un turno cioè quella regionale l'elezione a doppio turno che è quella del del sindaco
Del che e nel nel delle elezioni diciamo amministrative comunali
E i cui anche qui bisogna fare una riflessione sullo sul tipo ovviamente di legge elettorale anche guardando e questo secondo me anche importante la a poi il la il l'esatta dimensione evoluzione di questi sistemi proprio a livello regionale e a livello dell'elezione del sindaco per capire quale è stato poi l'impatto di una legge a turno unico o di una legge a doppio turno quindi anche qui secondo me al di là ripeto dei modelli dei modellini costituzionali bisognerebbe fare una uno studio su come queste
Formule
Messi in concreto realizzano quella quell'obiettivo della stabilità e della durata dei governi
Grazie do la parola adesso a questo perché FIAT la conclusione dei lavori di questa tavola
Grazie
Vorrei soffermarmi su due punti allora il primo il limite con tutto il rispetto della proposta del dell'amico e collega professor Clementi secondo me sta nel fatto che giustamente sono preziosi gli strumenti che lui immagina per rafforzare la posizione del Presidente del Consiglio ma tu devi arrivare al governo lo devi creare il Governo c'è un problema
A monte dal mio punto di vista penso non è detto che sia così
Che meccanismi di elezione diretta o che insistono poi sulla legge elettorale possono favorire delle maggioranze più omogenee e poi dopo una volta che si è creata la maggioranza il Presidente avrà gli strumenti e poi il più forte ovviamente
E quello del simultanea stabunt simul cadent però diciamo così il problema che si pone è quello di avere una maggioranza che lo stesso limite
Che io rilevo che è stato già rilevato ed altri interventi nel caso anche del semi presidenzialismo alla francese dove si possono trovare dei problemi devi fare poi i conti sempre con il parlamento dal punto di vista invece tornando sulla legge elettorale che davvero il cuore del problema perché qualsiasi riforma tu farai se non è una vuole una legge elettorale che garantisca una certa stabilità chiaramente un problema io ritengo che gli italiani il Paese Miceli prima Francesco
Non abbiamo ancora paese capito al nostro Paese l'importanza di una formula maggioritario comunque un sistema che poi anche se proporzionale con premio di maggioranza evidentemente risultato è sempre ho detto più turno c'è sempre la tendenza ora io penso che il Paese l'abbia capito perché mi pare che le elezioni vadano sempre a premiare le forze che coalizzano maggior consenso né i referendum passati che abbiamo visto il sostegno elettorali che il sostegno che il corpo elettorale ha dato al al metodo tendenzialmente maggioritario quindi io penso che il Paese questa cosa s'impone Kanza apprezza ce l'abbia e quindi qualsiasi riforma costituzionali istituzionale elettorale che vada in questa direzione potrà semplificare a vere probabilmente consenso nel corpo elettorale il problema è che sono le forze politiche che a me pare diciamo tutti nel bene o nel male cercano di conservare il loro posto il loro diritto di Jude tribù una e chiaramente anche le forze più piccole ma anche le forze più grandi cercano poi di a vere attraverso i sistemi proporzionali una maggiore
Come dire resistenza tra l'altro è chiaro che con un sistema proporzionale non sai mai di chi è la responsabilità di chi fa le cose vicino le fa perché hai delle coalizioni dice io volevo fare la riforma delle pensioni ma non me l'ha consentito l'altro
Mentre invece se tu hai il Sindaco d'Italia questa formula purtroppo latita Tarenzi ma secondo me funzionerà e qui entri prima Segni prima di Renzi esatto il sindaco dirà d Italia l'elezione diretta un capo del governo che si assume una responsabilità che ha un programma gli elettori votano per quel programma ecco il punto ai il tempo anche per realizzare le cose perché la buca
Io lo voto direttamente i piacerebbe così però come dire tutto ciò che garantisce stabilità il benvenuto però il problema che dobbiamo passare un referendum probabilmente costituzionale grazie
Grazie e grazie a tutti i relatori alla relatrice do adesso la parola al dottor dalle gabbie vi siete la generazione futura per le conclusioni
Grazie Giacomo grazie a tutti Ra dopo questi interventi rischia di essere anche banale quindi mi limiterò a descrivere lo spirito del nostro osservatorio per lo spirito è proprio quello di fornire un uno spazio anche fisico di confronto un confronto dove la politica urlante presti alla porta in maniera tale da far discutere professionisti professionisti che come avete visto non sono tutti d'accordo tra di loro quindi è un confronto trasversale
Che magari possa dar vita a un dibattito serio a delle proposte a dei dossier da presentare a dei
Ore politico questo è lo spirito del del nostro osservatorio lo spirito di del Centro Studi nazione futura
Perché non si e scudetto sono state fatte tante conferenze ci sono tanti centri studi ben vengano
Ne vorrei migliaia e migliaia ancora e ancora finché il decisore politico non venga proprio messo alle strette
Messo alle strette e costretto ad una riforma costituzionale che siamo d'accordo tutti su questo è necessaria adesso da da da da chi più chi meno ma siamo tutti d'accordo che e le cose hanno margini certamente di miglioramento
Quindi io
Vi ringrazio per la vostra attenzione grazie per essere stati qui grazie a tutti i relatori intervenuti e ai presidenti delle varie associazioni che hanno collaborato con il Centro Studi nazione futura può essere fu
Grazie a tutti voi che avete avuto la pazienza di ascoltarci fino a questo presente