Insieme a me per la prima volta in una REMS, Carmelo Olivella della Associazione Tirrenide di Paola e l'attore Alfredo Sammarco de "La Compagnia della Rosa" guidati dal Direttore, la psichiatra Stefania Ruberto e dal Referente per l'Ente gestore il dottor Gianfranco Tosti.
Il pensiero qui è andato … subito alla lettera che un anno fa il sindaco di Santa Sofia d'Epiro, Daniele Atanasio Sisca, invia al prefetto di Cosenza in merito alla facilità degli allontanamenti dalla Rems "GIUSEPPE GRANIERI" che procurano allarme, timore e paura tra la popolazione anche per la vicinanza della stessa ad una scuola.
Abbiamo appreso che l'allontanamento (erroneamente fuga) ha riguardato un solo ospite.
Questa la realtà.
Un solo allontanamento che però ha prodotto la decisione di prevedere all'interno della REMS una stanza di DE-ESCALATION che l'immaginazione porta ad una stanza di contenimento con letto e suppellettili ancorati a pavimento con porta riservata e di metallo con finestrella d'ispezione e telecamera protetta da una gabbietta di acciaio.
Un falso allarme dunque da una parte, una stanza per gestire l'aggressività dell'ospite dall'altra.
Ma sono anche le posizioni giuridiche dei ricoverati a emergere.
Ricoveri provvisori o ricoveri definitivi.
I primi riguardano coloro che sono ancora sottoposti a procedimento penale; i ricoveri definitivi sono coloro che sono già stati prosciolti perché non imputabili ma sottoposti a misura di sicurezza perché realmente pericolosi.
Esco da lì, con un pensiero fisso.
Il ragazzo robusto, dall'andatura lenta, con lo sguardo fisso per tutto il tempo rivolto in basso.
È disabile intellettivo dalla nascita.
Chissà se avremmo potuto impedire il suo ingresso in REMS.
Se avessimo orientato la sua forza in un altro tempo e spazio e soprattutto in altro modo.
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