Critica e militanti

Buongiorno da critica e militanti il paradiso raccolta di voci femminili del braccio Moravia inizia con un racconto pieno di fatti sconcertanti descritti come fossero naturali o meglio insignificanti una donna prende un tubetto di sonnifero si propone di andare a una festa cui partecipano tipi dai nomi improbabili tratti dalla storia dell'arte
Sì Tatò addormenta al suo cane di nome zen
Rischia di farsi violentare da un tassista che la scarica sulla strada sente di fondersi con una margherita si fa caricare da un gruppo di suore torna a casa si addormenta trova Zen morto
Ricorda infine che voleva suicidarsi da giorni ma non ricorda più perché questa donna registra i dati ciò che fa e che subisce senza fare davvero esperienza di nulla
E i suoi comportamenti somigliano gusci vuoti mi è venuto in mente questo Moravia davanti a vuoto di Ilaria Palomba edizioni la strana
Un libro in cui l'io narrante omologante la trentenne ire esserci sballottato allargato dopo paragrafo tra la Puglia della sua adolescenza e la Roma della sua vita di scrittrice che aspira ad essere riconosciuta una Roma
Di gente che mendica minaccia insidie brucia
E c'è sballottato anche tra il matrimonio diciamo così ciclo chimico con lo scrittore già riconosciuto Federico e l'amicizia amorosa con il giovane poeta Giulio che la morte fa diventare un piccolo mito della società letteraria
Ho detto che i Rizzo sballottato il lettore ma forse non è esatto i brani
Di vita quotidiana di ricordi si alternano a cui gli onirici senza apprezzabile distanze di tono o perfino di contenuti il fatto è che quello che ci viene messo davanti col gesto bruto del macellaio
Che mette sul banco un trancio di carne è una sorta di inferno della ripetizione in cui tutto è ugualmente irreale e da questo punto di vista un senso che le parti del libro
Che non è un romanzo ma neppure un memoir piuttosto appunto il documento di un inferno boh baristi cura contato dall'interno da una caldaia
Che questa parte dicevo abbiano titoli stagionali perché non si avanza negli anni rissa
è fissata una forma di narcisismo infelice tutto è specchio per lei non ho mai provato emozioni legate all'esistenza degli altri dice a un certo punto e più avanti mio marito mi è estraneo allo amato dal primo momento ma non l'ho mai visto
E lui risolve ebbe solo un miraggio di talento un sono migliore dite
Quanto al Julien morti vincono sempre facilmente il confronto i RIS idolatra le poetesse suicide e Giulio crepuscolari minori ma l'ironia è che e Luís che è morto e non per consunzione ma come per un beffardo gioco di prestigio mentre Iris deve affrontare un degradato crepuscolo
E quindi si potrebbe dire che Federico dovrebbe rappresentare la letteratura o meglio la sua retorica ma in realtà solo la vita lo rende vero nella sua mediocrità mentre Giulio
Che sarebbe la vita che è inseparabile dalla morte quando si svolge per davvero in realtà incarna la letteratura la fissazione di RIS
Verrà forse dallo stupro uno stupro subito da ragazzina e più volte evocato e a causa di quel trauma che cerca di continuo ritornare a subire non importa con chi o forse invece mistifica mitizzo l'episodio per farne un'arma ulteriore del suo narcisismo che è sadico almeno quanto masochista
Difficile saperlo in fondo inutile ciò che importa è che non si esce dalla mistificazione o meglio sembra che non ci sia altra strada
Per uscirne che suicidarsi ma il fatto che la narratrice vorrebbe poter togliersi di mezzo insieme assistere finalmente al suo trionfo dall'alto e così vincere magari anche la lotta con il terzo uomo un padre
Quasi amante che è psichiatra come Idris e paziente finché invece stagna nella sua Cronica vita non vita è condannata alla cattiva infinità e alla piattezza di un inferno
Di identificazione e di abiura ininterrotte condannata
Soprattutto alle invidie alle dipendenze da farmaci socio al sesso di chi non si sente insistere per questo si aggrappa qualsiasi appiglio
E non sopporta nessuna frustrazione ogni scoperta filosofico estetica ogni frase buttata lì
Diventa un talismano un epigramma ogni evento sessuali un idolo una verità assoluta ma sfregiata subito un secondo dopo IRI se la caverà insomma di un mondo che stizza tutto pure vilmente perché non ha un centro emotivo saldo un mondo sempre ricattatori ricattato
Dai miti della cultura e dell'oltranza ma è una cavia diciamo così sottile ed estremistica quando si tratta del gioco della manipolazione sentimentale
I suoi autolesionismo i ricoveri come ricatti è una carne invece se mi innocente
Davanti alla cultura questo è l'aspetto forse più sconcertante della sua posizione per lei i paragoni quei tramonti di multe e i piani di delle zone fanno tutt'uno e le basta assai poco per essere in un romanzo di Bernhard
Ivi scusa i compositori per definire la sua identità snocciola teorie vittimistica e teorie sul declino dell'Occidente
Un tatuaggio su una coscia un rave salentino un miscuglio di vice realismo Tarozzi oscure chiese barocche droghe buddismo sciamani abusi della metafora mistica ed ecco la subito a tu per tu con Ernesto De Martino oppure il presagio un sogno di serpenti ed è subito Lince una vaga Steam mondo dal grande stile da scesi e siamo a spenderne o Beethoven perfino dato autentico della labilità identitaria e alienato ai RIS dalle letture un po'la canea né che le rubano le parole senza tuttavia diventare una chiave di lettura utilizzabile
E la confusione tra sogni d'arte sogni di vita con le relative frustrazioni Siris si riassume in poi nel tentativo equivoco di scrivere un romanzo con il marito cioè in una fusione abortita che segna una doppia perdita ma prima di tutto uno scambio di mezzi e di Fini
Resta il sesso ma è un senso in cui bisogna sempre essere altri immaginare gli altri come estranei per poter provare piacere
Il RIS pretende amore dalla violenza o dall'estetica e così per farlo per ottenere questo violenta gli ambiti dissenso per farli essere ciò che non sono sprofonda di conseguenza nel sadomaso che a sua volta apre la botola a sua volta la sul vuoto e attraversa intanto kitsch su cui però non può adagiarsi perché lo avverte tale lo sa tale ne è cosciente di quel movimento
Continue vanno della sua psicologia al suo continuavano divincolarsi
Tra vari linguaggi di riporto ma il ritmo della narrazione a suo modo sapientemente liquidare senza peso contrasta o comunque crea un'intercapedine rispetto a questo brutto trancio di estetismo da cavie è un ritmo che riflette ma insieme si stacca dalla moto dalla monotonia che si fa tanto più soffocante quanto più i Rizzo si sbraccia per uscire dalla sua continua crisi della presenza e un ritmo insomma che riflette insieme si stacca dalle sue velleità danno sapore abbastanza inusuale a questo libro a vuoto
Essendo suo io murato nel suo inferno qualunque di estetismo diffuso sadomaso da instabilità cronica la narratrice non può sviluppare un romanzo d'altra parte neppure fingere
Di essere dentro un documento psichiatrico di quelli per intenderci che ospitava nelle sue raccolte Elio Facchineri l'unica a oltranza che le ha concesse quella di dire brutalmente crudamente frontalmente
Quanto sia illusorio nel suo finto con la sua pretesa appunto dell'oltranza è un po'come se la ragazzina qualcuno la ricorderà che interviene a un certo punto al Costanzo Show del Carmelo Bene contro tutti e ipnotizzata dall'attore grida qualcosa del tipo anche io voglio essere nulla mischiarsi e la sua voce con quella della donna mora Liliana
L'effetto di realtà bizzarro che si ottiene è spremuto da un massimo di irrealtà e fungibilità
Ma che questo effetto sia più singolare del previsto ce lo dice perfino un dettaglio in apparenza laterale il fatto che i RIS non dimentica mai la sua prosaica condizione economica di figlia di un ceto medio che più medio non si può
Circostanza che invece crediamo una caviglia totale e inconsapevole avrebbe velato è abbellito nascosto dietro un ulteriore paravento da maledetti Simo adolescenziale
A risentirci venerdì prossimo