11 MAR 2023
intervista

L'odissea ferroviaria di Angelo Bonelli da Napoli a Cosenza

SERVIZIO | - Radio - 09:27 Durata: 56 sec
A cura di Delfina Steri
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"Stamattina mi stavo recando a Steccato di Cutro per partecipare alla manifestazione in ricordo delle vittime del tragico naufragio ed è stato un viaggio nell'abbandono delle Ferrovie italiane." Così scrive sui social, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.

"Prendo alle ore 6.50 alla stazione di Napoli centrale il treno regionale 5577 direzione Cosenza.

Dopo 20 minuti di viaggio il treno si ferma in mezzo alle campagne - racconta Bonelli - perché si rompe.

Rimaniamo fermi per due ore, quando arriva un treno regionale che affianca il
treno rotto.

Viene fatto il trasbordo con i passeggeri che saltavano dal treno e salivano sull'altro treno passando per le traversine dei binari.

A quel punto si ritorna a Napoli, dove c'è un altro treno regionale, il 5581 che parte alle 9.42 direzione Cosenza.

Arrivati alla stazione di Battipaglia il capotreno ci comunica che c'è un guasto e che non sa prevedere la partenza.

Salgo su un altro treno il n.8863 che parte alle ore 11.20 con ritardo da Battipaglia.

Dopo altri 10 minuti si ferma nuovamente a Capaccio scalo." "Siamo di fronte all'esempio di come l'Italia sia divisa in due, e questo è un esempio di come si potrebbero aggravare la situazione dei trasporti con l'autonomia differenziata.

Da cittadino che usa sempre i treni e i mezzi pubblici trovo intollerabile l'assenza d'investimenti sul materiale rotabile nel nostro Paese e delle condizioni vergognose in cui si trovano a viaggiare i pendolari.

Il ministro Salvini invece di occuparsi del Ponte sullo Stretto di Messina, si dovrebbe occupare di far funzionare le ferrovie e i treni regionali." Conclude.

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