Critica e militanti

Buongiorno da critica e militanti la Nuova Editrice Berti in un volumetto al solito deliziosamente concepito e anche illustrato
Ha pubblicato da poco alcuni saggi e articoli di Mariolina Bertini scritti tra il mille novecentosettantanove nel due mila ventuno e incentrati come recita il titolo su Liala
Saggi articoli a loro volta tutti deliziosamente intelligenti per le osservazioni certo ma anche per la mano leggera per l'impeccabile tatto stilistico con cui sono svolte
Liala si sa è stata la più leggendaria autrice di romanzi rosa del nostro Novecento un emblema un'antonomasia e a inizio anni sessanta in una famigerata polemica
Tra il Gruppo sessantatré Cassola poi Bassani anche un insulto che però giudica forse più impietosamente chi l'ha lanciato magari senza nemmeno conoscerla bene
Che chi lo ha ricevuto
Liala all'anagrafe Amalia Giovanna Maria Negretti attraversato quasi l'intero Ventesimo secolo e letterariamente
L'arco centrale tra gli anni trenta e settanta la sua opera ci dice la Bertini costituisce citiamo al tempo stesso il tempio e il museo
Del luogo comune
E non solo per i tipi e le scene di RAI ovvero per le rapinosa bellezza femminili e per gli aviatori Vieri Lissi mi per i mobili
Da Vittoriale per le stole di volpe azzurra per i nomi i personaggi confinato in consonante un po'da ricciolo liberty e per quelli dei paesi della provincia italiana cui viene
Restituito una sorta di comico saporito estetismo ma anche perché Liala utilizza forse l'ultima vera
Corinne della prosa letteraria italiana ovvero quella in senso lato dannunziana che del resto tanti autori cosiddetti raffinati di oggi
Riutilizzano sotto altre vesti senza senza saperlo
E perché lo fa con una oggettività di primo grado che i Benelli e i da Verona non potevano avvenire oggettività sottolinea l'autrice
Che ricorda quasi un museo delle cere nel suo grottesco iperrealismo e dunque una specie di avanguardia inconsapevole lo strato più alto e quello più basso dell'arte
Nella prima metà del Novecento lavorano infatti concordi nell'abolizione della psicologia ridotta in entrambi i casi all'assurdo
Ha una sua interlocutrice della generazione oggi di mezzo quindi ideologicamente dominante la quale deplora cliché sessisti e cripto fascisti della romanziera dicendo
Che quasi quasi la riconciliano con la casa del calcio Mariolina Bertini ha risposto col suo
Umorismo torinese nel due mila ventitré diciamolo decisamente raro che in realtà ormai anche senza ruspe il mondo di Liala
E andato in briciole le lettrici di chip Clipper elettrici di Kinsella Bertola non hanno certo più nulla a che fare coi turgori stilistici e con l'idea della vita della quotidianità e della morale sessuale che quei turgori parola
Quant'altre mai maliziose detta veicolava no
Date le premesse per lei si tratta anzi di tenere viva con questo libro la memoria di un mondo scomparso il cui valore estetico non lo dimentica mai anche quando loda la lì alla sua viso più matura degli anni Cinquanta
è paragonabile comunque citiamo di nuovo a quello delle figurine libica o delle copertine dei Gialli Mondadori e della domenica del Corriere e la Bertini nel suo recupero riesce molto bene mettendo in campo certo la sua vigili sì ma coscienza storiche narrato logica che le permette ad esempio di ritrovare una trama di sola dietro una trama di Liala ma lo fa anche stando ben lontana da quella letteratura sommamente pletorica
Che nel tardo Novecento in tempi e sia anni ha triturato Liala come altri mille indifferenti oggetti pop
Per inserirla in cassetti che macchina semiologica linguistiche sociologiche ermeneutica del tutto incapaci di restituire il reale contatto del lettore con le sue pagine nonché la qualità appiccicosa ipnotica di queste pagine no qui come ci ha detto siamo
Davvero davanti all'autobiografia di una lettrice una lettrice tranquillamente vorace di parallelepipedi romanzesca
A un'esperta certo di fama internazionale di Proust rimbalza anche in cui però non è mai venuta meno la ragazzina educata assai torinese mentre a tenersi alla larga dai sentimentalismi dall'armaiolo
In nome di una formazione sportivamente diciamo Bernie Anna ma che proprio per questo col gusto inevitabile del proibito si è subito appropriata invece
Dei romanzi rosa della domestica Piera nel caso quella domestica
Descritta splendidamente pochi anni fa nel memoir Bertini hanno Torino piccola ovvero si è appropriata del patrimonio
Di cui il romanzesco che è stato sconfitto durante il Novecento provvisoriamente o meglio il sopravvissuto nella cosiddetta para letteratura che oggi riemerge vittoriose in altre forme sugli schermi sugli schermi più che le nostre televisioni forse dei nostri PC Lambertini si chiede se la sua lettura assomigli di più a quella scanzonata di Camilla Cederna che giudicava
I romanzi detti realisti roba per casalinghe frustrate Manin cure senza orizzonti ma che pure col suo atteggiamento di superiorità mostrava
Di aver rigettato ben più di un'occhiata o se la sua lettura assomiglia invece di più a quella della domestica Piera trascinata senza argini dal chi certo
Le due cose conclude saggiamente
E Proust fieramente balza chiaramente il non si escludono e allora noi sempre restando nei paraggi di casa Albertini potremmo aggiungere che il suo tentativo di recupero un tentativo Gozzadini hanno di che significa
Malgrado tutto partecipe e anche al tempo stesso nel senso migliore del termine critico e questi patti sono infatti pieni di notevolissime intuizioni critiche una tra tutte il nocciolo duro dichiarate scriverà Bertini è una passione un desiderio femminile che sfocia a volte in un trionfo fiabesco e a volte nel culto tragico di un amante in qualche modo scomparso ma che in ogni caso non si esaurisce mai che resta sempre citiamo ancora una Energia senza limiti che si incarna
Nella donna innamorata cioè chiosa l'autrice nel contrario della passività delle rovine ottocentesche qui tra parentesi davanti a certe descrizioni
Ci viene da pensare a quella straordinaria anticipazione dannunziani Ciano in chiave femminista che fu
A inizio anni ottanta del Novecento la protagonista del romanzo notti al freddo Oriani questa energia si sprigiona
Nel debordare di descrizioni sontuose e dalla sociologia piuttosto esatta che danno corpo personaggi altrimenti spettrali inconsistenti
E insieme distraggono il lettore far cenno una trama altrimenti troppo immediatamente schematica così come
Lo intrattengono quelli infallibile intermittenze del pettegolezzo che prendono in cui il posto delle intermittenze del cuore dunque per concludere il mondo di Liala
è un mondo senza ostacoli irreale come quello dei fumetti o dei filmacci seriali non a caso amati dai surrealisti la volgarità straripante dei suoi colori
La ritroviamo oggi negli sfondi di certe you tube suoi personaggi si direbbe due punto zero ma
Al tempo stesso ecco il punto la spregiudicatezza con cui ci mostra il desiderio nella sua monotonia basica conformista eppure
Insieme antisociale perché inesauribile appare oltranzista non solo rispetto all'Ottocento ma anche al due mila
Per i nostri nuovi bacchettoni ismi soprattutto direi di Liala
Ci ricorda che per paradosso ce lo ricorda con il suo basso estetismo che l'amore none estetico
Questo è un grande scandalo per le nuove generazioni per scolarizzato in terrorizzate come dicono dal Krieger
Generazioni che si difendono così spesso dietro una Pseudo raffinazione estetica di ogni atto della vita senza rendersi conto che questa prassi
è infinitamente più kitsch di un qualunque ti amo alla follia pronunciato con la macchina aperta sul petto
Dunque il Consiglio di oggi è Mariolina Bertini su Liala Nuova Editrice Berti
Un libro esile ma di straordinaria densità a risentirci venerdì prossimo