Capire per conoscere

Odio radicale capire per conoscere abbiamo qui con noi al professor Mario Baldassarri economista professore a che numero siamo arrivati
Quattrocentoquarantacinque allora buongiorno allora secondo il alcuni dati dell'Istituto europeo mi pare Eurostat
E c'è una larga parte delle famiglie italiane se non ho capito bene addirittura il sessantacinque per cento che ha qualche problema arrivare alla fine del mese e è un dato che sempre da questo letto bene suo sentito bene supera ampiamente la media europea e professore sono sempre al solito problema
Beh certo nel senso che e che purtroppo gambe e tutti gli anni i salari in Italia sono rimasti abbastanza fermi
E ovviamente sono cresciuti molto meno del resto d'Europa
Perché perché la produttività è rimasta ferma e la crescita è rimasta praticamente ferma quindi scontiamo oggi questa situazione ultimo ultraventennale
Di relativa stagnazione dell'economia relativa stagnazione dei salari e su questo è piombata lombata dell'inflazione
E quindi è chiaro che verso l'inflazione si sta lentamente riducendo però il problema e sono i conti in tasca della gente cioè io prendo mille trecento euro al mese e mi viene una botta del dieci per cento di aumento dei prezzi
è chiaro che il mio potere d'acquisto si riduce del dieci per cento ora tutti i provvedimenti fatti a sostegno delle famiglie delle riprese i provvedimenti per le aiutarli a pagare le bollette i provvedimenti anche di taglio del Curio contributivo eccetera sono tutte cose positive
Ma non riescono a recuperare tutte insieme e la caduta del potere d'acquisto
Come si può fare a parte ovviamente lottare contro l'inflazione con gli strumenti di politica monetaria o altro mente come il cosa si può fare intanto nel brevissimo tempo si può fare ben poco
Perché ripeto è l'accumulazione di vent'anni di ritardi di mancante di riforme e così via
Nel breve tempo si può tamponare in qualche modo come si sta facendo in realtà però eh
In questo breve termine occorre una strategia almeno di medio termine quindi su una riforma fiscale che tagli sul serio le tasse ai lavoratori e alle imprese la strada intrapresa dal governo e anni abbastanza corretta però capita che l'entità di quel quel taglio di tasse dovute alla riforma fiscale che si sta discutendo è di quattro miliardi
Per avere il senso e petti dovrebbe essere di quaranta miliardi
E il tema rimane sempre quello e quattro miliardi riesco coprirli nell'ambito delle leggi di bilancio che discussione adesso quaranta miliardi non possono essere fatte in deficit quindi deve andare a cercare le coperture è lì
E sono un po'tutti i termini Superbike perché e perché per fare queste riforme strutturali occorre mettere in testa stolta ristrutturazione della spesa pubblica già dentro il mille quasi duecento miliardi di spesa
Che il golf e il Parlamento deciderà per l'anno due mila ventiquattro è lì dentro si devono ricavare risorse per la riforma fiscale la riforma della giustizia per il servizio sanitario e quant'altro parità i deficit e il nodo vero quindi non è tanto il problema di documentari sostegni comunque ridurre le tasse il nodo politico vero è dove vanno a prendere i soldi perché se vada a toccare spettri di quei mille duecento miliardi di spesa pubblica vada ad intaccare interessi di corporazioni interessi specifici che finora si sono dimostrati molto più forti
E gli interessi degli elettori che hanno espresso il loro giudizio in termini di
Ecco lei fa sempre riferimento al fatto che vi sono molti trasferimenti fondi perduti e così via che o anche le detrazioni fiscali che dovrebbero essere su cui bisognerebbe mettere l'accento per togliere perché spostare le risorse verso appunto per esempio la riforma fiscale
Ho l'impressione che l'intera struttura del bilancio pubblico che punta al trasferimento delle risorse pubbliche ai settori Munich meno produttivi della società e dell'economia ho questa impressione sbagliata
Guardi l'ultimo rapporto di economia reale presentato Porfirio due settimane fa
Ho dato il titolo riforme e investimenti contro sussidi e trasferimenti
Cioè quello che dimostriamo e che in realtà forse anche per la situazione economica poi la guerra poi inflazione e quant'altro sono già tre anni che facciamo imponenti manovre dei sussidi ai trasferimenti senza citarne due
Cento miliardi di manovra li abbiamo spesi per aiutare le famiglie imprese a pagare le bollette
Volete che una volta pagate sono diventate extra profitti delle imprese energetiche quindi cento miliardi sono usciti dal bilancio dello Stato per entrare
Nei bilanci di una diecina di compagnie energetiche italiane e questo è avvenuto in tutta Europa
Abbiamo fatto centodieci miliardi per il bonus al centodieci per cento
Quindi negli ultimi ventiquattro mesi abbiamo fatto duecentoventi miliardi di manovra
Ok
E e adesso facciamo una legge di bilancio che ha delle linee-guida prudenti la direzione anche abbastanza corretta ma in totale venticinque miliardi
Ecco queste era differente il problema è come passare da sussidi a trasferimenti a riforme investimenti e il problema è che tagliare i sussidi ai trasferimenti tagliare diciamo i fondi perduti per riordinare tutta la pletora delle cosiddette tax stendi citazione agevolazioni deduzioni fiscali eccetera significa andare a toccare alcune consorterie io le chiamerei così che su quella roba chi campane ci sguazzano senza parlare poi del problema dell'evasione fiscale
Che evidentemente poi bilancio pubblico ci all'altro dello Spisal lato nell'entrata in funzione dal lato delle entrate mancano cento miliardi e anche lì e andiamo a toccare interessi specifici
Che sono molto forti sono di parte sono di piccole congreghe ma piccole ma potenti
Chiarissimo meglio questo sarebbe un ottimo slogan da sussidi a trasferimenti a riforme Investimenti giusto pro chiunque è il titolo del diciottesimo rapporto del Centro Studi economie reali guarda caso uscito qualche giorno fa ora però le ripeto sempre la stessa domanda a tutto questo è evidente da tempo è evidente che questo sta aggravando la situazione economica dell'Italia qui su questo ovviamente pesa pure il debito che aumenta
Perché evidente che la crescita non è sufficiente
Per quale ragione diamine non si riesce c'è qualcosa di malato una struttura il sistema politico e stratega non è semplicemente sulle Dolomiti quelle là pesano tanto perché l'astuto il sistema politico non funziona
Sì quello in quel rapporto che ho già citato
Faccio notare in realtà se lei ha l'Italia da oltre vent'anni dal dal due mila sta vivendo un subdolo fenomeno di bradisismo socio economico l'ho chiamato così bradisismo
Cioè non è un terremoto non era una cosa violenta in cui tutti si accorgono c'è crisi Sergio il collega si sono accorti tutti della guerra si sono accorti tutti questo è un fenomeno molto più subdolo perché da ventitré anni
L'Italia lentamente sì allontana dalla media europea
Quindi si allontana in termini di reddito pro-capite di condizioni di benessere e quant'altro è un processo lento e Cecchi bradisismo sappiamo tutti che cosa vuol dire che ogni anno il terreno perde due tre centimetri e nessuno s'accorge e però francamente dopo vent'anni e abbiamo perso due metri di pavimento questo il punto perché perché in questi vent'anni l'Italia è stata praticamente ferma tutti gli altri sono cresciuti ecco il fenomeno di allontanamento
Di tipo bradisismo
Delle condizioni economiche sociali italiani rispetto alla media europea e questo bradisismo
Ripeto nessuno sa accordati addirittura gli ho fatto l'esempio della rana bollita
E c'è l'attenzione dicono facciamo come la rana bollita perché sappiamo tutti almeno Marinoni ce lo insegnavano che se metti una rana dentro una pentola d'acqua bollente daranno assente che scotta e scappa via
E quindi bisogna metterla dentro da una pentola di acqua fresca accendere pian pianino il gas sotto e in modo che l'acqua si scaldi lentamente
D'Alema non si accorge che l'acqua si sta scaldando e quando l'acqua è calda la rana non riesce più a saltare fuori e quindi rimane dentro la pentola belle che bollita
Ecco ora al di là di questo articolo ricordo delle ricette delle nonne
E questo è quello che rischiamo di fare cioè non accorgendoci del fenomeno letto ma continuo di questo allontanamento progressivo dell'Italia dall'Europa e rischiamo poi ritrovarci come ci siamo trovati già in questo due mila ventitré ledono ultimo dato nel due mila ventitré il reddito pro-capite Editalia sarà di circa ventitré mila seicento di Euro attesta nel Duemila ventitré anni fa era uguale in termini reali di potere d'acquisto metri tre mila e seicento europeo
Nel due mila quei ventitré mila seicento euro che avevamo attesta ci porremo hanno alla quindici per cento in più rispetto alla media dell'Unione europea e l'otto per cento in più
Nella media dei Paesi euro quegli stessi soldi oggi a parità di potere d'acquisto ci fanno trovare
Sette per cento in meno della media europea e tredici per cento in meno dei paesi dell'area euro ecco questa diciamo e e questo e dato immediato porci l'ulteriore dato in tema di
Finanza pubblica che essendo il reddito stagnante in termini via oltretutto di potere d'acquisto quindi in termini ancora più reali dato che il debito aumenta la faccenda diventa sempre più grave
è esatto perché accanto al bradisismo di cui ho parlato sociale economico
Che ripeto da un anno all'altro non ce ne siamo neanche accorti però se io prendo il dato del due mila lo confronto dopo ventitré anni con quello di quest'anno e a differenza enorme si vede subito
è che comunque sto bradisismo lentamente le condizioni finanziarie di finanza pubblica di aumento del debito
Diventano via via più fragili e via via turisti dalla palude si in punto di dice sempre di più in gamba di sisma più impalpabili va be
Esattamente è ovvio che qui occorre veramente la forza il coraggio della politica a mettere in campo riforme e investimenti
E piace mettere di continuare a fare sussidi e trasferimenti
Bene ringraziamo il professor Mario Baldassarri capire per conoscere numero quattrocentoquarantacinque giusto solo bene la ringraziamo un saluto come sempre da radio radicale