Sono stati discussi i seguenti argomenti: Esteri, Europa, Gaza, Guerra, Hamas, Israele, Medio Oriente, Nato, Palestina, Rapimenti, Rassegna Stampa, Russia, Saied, Tunisia, Ucraina.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 21 minuti.
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Buongiorno discute autori di radio radicale giovedì trenta novembre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura questo oggi Medioriente la tregua tra Israele e Hamas a Gaza più in particolare
La questione dello scambio tra ostaggi e
E prigionieri ed il tentativo di amarsi in qualche modo di manipolare questo scambio per trarne vantaggio sia sul piano dell'immagine internazionale
Sia su quello militare sul sul terreno leggeremo
Due commenti a questo proposito l'editoriale di ieri del Times nessun credito ad Hamas per il rilascio degli ostaggi israeliani e poi editoriale di mio figlio ho sempre di ieri
L'umanità del Carmen uffici quella di Hamas propaganda senza scrupoli scrive tra l'altro il quotidiano
Conservatore francese poi torneremo ad occuparci di guerra della Russia contro l'Ucraina lo faremo
Con un editoriale del mondo la crisi a Gaza non deve ridurre il sostegno all'Ucraina e con un commento pubblicato oggi da l'Hammond a firma Sylvie Kauffmann
Sull'Europa che attende la sua per carbonaro Ucraina vedremo leggendo il testo perché per Harbor
In ogni caso Kauffmann spiega che tra alcuni alleati di chi Harris prevale un sentimento diffuso di impotenza
Eppure c'è un modo di difendere l'Ucraina
Aprire le porte della NATO e dell'Unione
Europea in chiusura poi se avremo tempo torneremo a parlare anche di Tunisi del regime di Cai Sayed figlia o ieri aveva tutto una pagina firmata Tieri
Poco Tess con questo titolo ok is El Sayed il grande inquisitore
Il presidente tunisino fa concorrenza al suo lontano predecessore i fu dittatore Benali
Per numero di oppositori sotto inchiesta ho in carcere la lista molto lunga sottolinea
Tra l'altro lo fingiamo partiamo però dal Medioriente e dall'editoriale pubblicato ieri dal Times nessun credito ad Hamas per il rilascio
Degli ostaggi israeliani il rilascio di altri ostaggi benvenuto ma Hamas è un'organizzazione terroristica malevola
Che non merita alcun credito politico-morale per l'attuale tregua scrive il quotidiano conservatore di Londra
Il rilascio di altri dodici ostaggi da parte di Hamas è stato motivo di gioia per le loro famiglie che hanno aspettato sette settimane dolorose per conoscere
Il loro destino quel rilascio ha dato speranza anche alle famiglie di almeno centosessantacinque israeliani sequestrati il sette ottobre e che sono ancora trattenuti da qualche parte nei tunnel di Gaza
Ma questa speranza dipenderà anche da un'ulteriore estensione della tregua nelle ostilità
Una questione che ora deve essere affrontata da un Governo di guerra israeliano diviso mentre cerca di rispondere ai crescenti appelli da parte delle famiglie degli ostaggi di alcuni governi occidentali
Per una tregua molto più lunga per il Times questi scambi quotidiani di ostaggi israeliani o stranieri
Con palestinesi detenuti nelle carceri di Israele sollevano tutta una serie di interrogativi scomodi primo non può esserci equivalenza gli uomini le donne in modo vergognoso i bambini sequestrati a Gaza sono in tutto e per tutto degli ostaggi
Merce di scambio da scambiare con palestinesi detenuti dopo una condanna per reato penale o
Dopo un arresto amministrativo per aver violato la legge
è vero che alcuni di quelli rilasciati dalle carceri israeliane non sono terroristi ma a a volte minorenni coinvolti in un lancio di pietre
Sebbene anche le loro di famiglie sito Allegrino per questa liberazione Hamas non si è comportato in modo eroico per garantire il rilascio di questi palestinesi
Si tratta in realtà di un commercio umano rozzo spesso sporco che bilancia e contro bilancia gli interessi umani con quelli politici di Hamas ed è un commercio quasi privo di principi morali Hamas avvalendosi degli intermediari del Qatar e anche in grado di affermarsi come unica autorità legittima Agasa attraverso questo scambio ostaggi prigionieri
Questo non fa altro che rafforzare il suo status in molti paesi soprattutto nel mondo musulmano ora Hamas può presentarsi come il gruppo che cerca di prolungare la tregua facendo sembrare l'esercito israeliano
Come quello che non vede l'ora di riprendere la distruzione di così tante infrastrutture civili
Nella striscia di Gaza sovraffollata questo pone anche un dilemma per molti in Occidente soprattutto in America
Dove si è sostenuto il diritto di Israele a difendersi dal terrorismo ma ora ci si trova di fronte al terribile costo umano dei ripetuti attacchi missilistici contro Gaza
La tregua può portare sollievo ai civili palestinesi gli aiuti umanitari essenziali possono essere inviati via camion dall'Egitto Ugwo Scinto Nasta discretamente in modo discreto sollecitando Israele a trovare un modo per estendere questa pausa
Il problema è che se la pausa dovesse prolungarsi anche Hamas vedrà giustificata confermata la sua spietata Realpolitik
Potrà vantarsi con il mondo arabo di essere un'organizzazione pronta la pace prolungando al tempo stesso il ricatto dello scambio ostaggi prigionieri
Questo renderà le prese d'ostaggio un'opzione sempre più allettante non solo per Hamas ma per qualsiasi altro affiliato estremista dei futuri attacchi terroristici contro Israele così tra l'altro il Times e anche la figlia o ieri rimetteva un po'le cose in ordine al rispetto alla percezione di Hamas come attore umanitario gentile che rilascia
Dei dei degli anziani uno dei ragazzini l'umanità del carnefice il titolo dell'editoriale la propaganda di Hamas senza scrupoli scrive il quotidiano conservatore francese dopo
Essersi ripresi
Con le telecamere mentre commettevano le peggiori atrocità in Israele il settore ottobre
I combattenti di Hamas hanno cambiato tono ora porgono il braccio un'anziana signora per scendere un gradino leggermente alto
Battono il cinque a un a un adolescente portano in braccio un bambino fino all'ambulanza
Della Croce Rossa se non fosse per le loro uniformi le loro armi i loro volti incappucciati potremmo perfino pensare ad operatori umanitari al punto da trovare gente sui social media
Pronta ad applaudire il comportamento di Airbus come umano perfino morale ma questa gente è a conoscenza della situazione chiede in modo opportuno figlia o stiamo parlando infatti di civili catturati per fungere da merce di scambio spesso dopo che i loro cari sono stati massacrati senza pietà il sette ottobre
Quindi civili sono stati prigionieri per cinquanta giorni in tunnel lo stanze buie nutriti al minimo alcuni sono stati lasciati senza farmaci la loro liberazione è una messa in scena senza alcuno scrupolo per video di propaganda destinati a umanizzare
Coloro che c'è il dono senso che aderiscono alla barbarie
Su uno di questi video si sente l'ordine di un carceriere continua ad agitare la mano dice
La maggior parte degli ex ostaggi lasciano alcuni cari nelle mani di Hamas i momenti di gioia delle famiglie finalmente riunite valgono sicuramente alcune e concessioni alla guerra delle immagini ma non dobbiamo dimenticare il prezzo pagato per questi momenti la tortura delle attese dell'incertezza la crudele sostanza degli elenchi di nomi pubblicati giorno dopo giorno i ritardi e le delusioni
Questo gioco perverso contribuisce a dividere la città israeliana intrappolata nell'impossibile dilemma tra la compassione per le vittime e il rifiuto di lasciare che Hamas detti la sua legge
Il movimento islamista utilizza la tregua i trasferimenti di prigionieri per consolidare il sostegno dell'opinione pubblica palestinese e araba e per incoraggiare l'Occidente
A fare pressione su Israele per prolungare la cessazione dei combattimenti
Questa aveva ragione il vero obiettivo
Degli scambi di ostaggi così il figlio nel suo editoriale di ieri ieri al mondo altro giornale conservatore in un editoriale ricordava invece che la crisi a Gaza non deve ridurre il sostegno all'Ucraina ucraina che è stato tema centrale di una riunione dei ministri degli Esteri della NATO
Oggi tra l'altro ci sarà una nuova ministeriale questa volta OSCE boicottata proprio dalla dal dall'Ucraina dai dai paesi baltici per la presenza del ministro degli esteri russo Sergei Lavrov
E l'Ucraina sarà al centro dei drammi europei delle prossime due settimane perché il Consiglio europeo del quattordici quindici dicembre deve dovrebbe dare il via libera ma Cervetto di Viktor Orban ai negoziati di adesione
Dell'Ucraina poi un pacchetto da cinquanta miliardi di euro di aiuti le sanzioni contro la Russia insomma e su tutto questo pesa per l'appunto l'opposizione del premier ungherese
Ma andiamo a leggere il mondo la crisi di casa non deve distogliere l'attenzione dell'Occidente dall'Ucraina una guerra esistenziale in cui l'Europa sta mettendo a rischio la propria sicurezza e difesa
E la difesa del proprio modello democratico basato sui valori dell'umanesimo liberale sul rispetto dello Stato di diritto
La NATO ieri ha sottolineato l'importanza di questo impegno di serrare i ranghi con chi osa nonostante esista un logo Ulivo che alcuni alleati stanno vivendo a causa della lunghezza di un conflitto che in corso Giada ventuno mesi
E anche a causa della crisi Medioriente che sta prosciugando sempre più gli sforzi e le energie diplomatiche
Tuttavia all'Alleanza atlantica ha inviato un messaggio di fermezza avvolto dissipare i dubbi sulla stanchezza dei suoi membri soprattutto degli Stati Uniti relativi al rischio che tutto ciò costringa l'Ucraina a fare una pace a qualsiasi costo con la Russia il mondo sottolinea la presenza in particolare del segretario di Stato americano Anthony Blinken a questa riunione
Della nato a Brussel
Gli Stati Uniti dimostrano così la la solidità della loro alleanza con Volodymyr Zalinschi
Inattesa dei mesi invernali durante i quali gli ucraini rilanceranno la loro offensiva e Vladimir Putin
Mentre Vadim Vladimir Putin scommette radi perpetuare il conflitto inattesa di una svolta a Washington in particolare la possibile elezione di Donald Trump
Il viaggio di Blinken per il mondo e il mondo ha grande significato simbolico nel pieno della campagna presidenziale nel momento in cui by the ma si batte per convincere i repubblicani ad approvare al Congresso un altro pacchetto da sessantuno miliardi di dollari di aiuti militari all'Ucraina iniziativa che in parte ostacolata proprio dalla crisi di Gaza perché alcuni repubblicani vorrebbero concentrarsi unicamente su Israele anche l'Europa però soffre di stanchezza
Sfruttata questa stanchezza da un preoccupante asse euro fondi col vicino proprio Vladimir Putin al quale appena definito anche i Paesi Bassi la vittoria dell'estrema destra del leader dell'estrema destra Geert leaders è un'ulteriore prova della crescente influenza di queste forze un tempo marginali sui governi europei in una tendenza che sta mettendo alla prova la resistenza del tessuto istituzionale dell'Unione europea e del consenso in politica e l'impegno nei confronti dell'Ucraina è forse quello più importanti di tutti ciò che in gioco è il nostro futuro il libertà conclude tra l'altro il mondo
Sembra proposito di Ucraina oggi nel mondo a un commento di Sylvie Kauffmann e che vale la pena leggere quasi integralmente
Dal titolo inattesa del
Arbore Ucraina e chi è che l'attende fondamentalmente gli europei
Per darsi una scossa per muoversi davvero
Scrive Kauffman come si esce da un in tasse da quando il capo dell'esercito ucraino delle forze armate in generale Jalloud Zinni ha detto pubblicamente che la guerra dopo più di venti mesi di combattimenti e cinque di controffensiva in stallo un sentimento diffuso di impotenza ha contagiato alcuni alleati di Kiev che vorrebbero dimenticare la guerra ma la guerra non solo non si ferma si annuncia anche come molto lunga
Riassunto delle puntate precedenti la Russia invaso l'Ucraina al ventiquattro febbraio
In un primo momento le forze russe si sono scontrate alla resistenza accanita dell'esercito della popolazione ucraina fino al ritiro
Dalla regione di Kiev e dal nord dell'Ucraina seconda sorpresa per Putin gli occidentali in particolare gli europei
Sono rimasti uniti hanno reagito hanno sanzionato la Russia con la quale hanno rotto totalmente apportando tutto loro sostegno all'Ucraina
Autun due mila ventidue chi Emma ha condotto una prima controffensiva nell'Est è riuscita a riprendere alcune città
Alle forze russe mal preparate mal equipaggiate
Tuttavia la dinamica si è invertita nel corso del due mila ventitré
L'ampiezza delle perdite umane ha penalizzato gli ucraini che sono tre volte meno dei russi
Il comando russo ha imparato alcune lezioni delle disfatte del due mila ventidue ha riorganizzato le sue forze fortificato e minato le linee di difesa al fronte
Una seconda controffensiva Ucraina lanciate in estate è andata a sbattere contro queste fortificazioni
All'arrivo dell'inverno il fronte congelato i combattimenti continuano ma non permettono ad alcuna delle due parti di fare progressi
Ecco cos'è lo stallo lo scontro militare e bloccato a Mosca però Vladimir Putin che ha passato la velocità superiore spiega Kauffmann per lui questa guerra esistenziale
E dunque ha mobilitato tutte le forze del Paese per la produzione di armi ciò che non può produrre se lo compra presso regimi amici come la Corea del Nord
Putin vuole vincere disperatamente di fronte la situazione è diverso da anche per l'Ucraina questa guerra non voluta è esistenziale in gioco c'è la sua sopravvivenza
Ma l'Ucraina dipende dall'aiuto degli alleati e loro sono meno determinati di Putin se non scettici
C'è il fattore fatica della guerra che è un fenomeno proprio alle Società che vivono in pace
E che recita in guerra non possono avere offrirsi il lusso della fatica
C'è poi il fattore quale strategia militare punto interrogativo interrogativo che agita gli stati maggiori occidentali convinti che loro farebbero meglio degli ucraini solo che dovrebbero inviare i loro di soldati a farsi uccidere e non se ne parla
C'è poi il il fattore armi gli occidentali dovrebbero essere in grado di produrre armamenti allo stesso ritmo della Russia e non è così c'è infine il fattore negoziati avanzato da alcuni esperti americani
Lo stallo al fronte secondo loro dimostra che questa guerra non può essere vinta dunque arrivato il momento di negoziare per salvare l'ottanta per cento del territorio ucraino non ancora occupato in realtà però scrive Sylvie Kauffmann sulle montagne né Mosca né chi è vanno ragione
Hanno ragioni per negoziare
Putin non interessa perché convinto che il tempo gioca a suo favore preferisce attendere di vedere la fatica a conquistare gli europei e Donal Trump conquistare la Casa Bianca
Se lei rischi non è pronto e non si fida della Russia dati dato ciò con la Russia ha fatto in passato con altri accordi ha perfettamente ragione
E guardando da vicino dato che nessuno sa cosa succederà alle elezioni americane una buona parte dell'esito di questa guerra in realtà dipende dagli europei
Se gli europei non vogliono cedere al disfattismo è il momento di prenderne coscienza e non ci siamo ancora lo ha detto chiaramente il ministro degli esteri della Lituania Gabrielle USL alberghi disse
Se non riusciamo a pensare che questa guerra ci riguarda direttamente allora la sconfitta dell'Ucraina sarà la nostra sconfitta
Non siamo abbastanza lucidi aspettiamo una Arbore dicendoci non c'è stata per Harbor e dunque tutto va bene
Non abbiamo ancora compreso che si tratta di nuovi se non lo comprenderemo non invieremo tutto ciò che abbiamo a chi
Prosegue Sylvie Kauffmann appena albore appunto un attacco contro gli europei per risvegliarsi prosegue
Kauffmann sulle mondo un altro modo di difendere l'Ucraina però ci sarebbe
Aprire le porte della NATO e dell'unione europea come erano state aperte con successo i Paesi postcomunisti vent'anni fa
I ventisette dovrebbero prendere una decisione su questo il quattordici e quindici dicembre tra appena due settimane
Questa decisione però richiede l'unanimità
E l'unanimità e lungi dall'essere assicurata così così le monta
E non abbiamo più tempo però mi segnaliamo comunque le figlie o di ieri Thierry poco Tess la Tunisia Qays Sayed il Grande inquisitore
Che Sayed presidente tunisino sta battendo il sul lontano predecessore il dittatore Ben Ali per numero di oppositori
Politici attivisti militanti diritti umani sindacalisti capi d'impresa imprenditori giornalisti
Sotto inchiesta o in carcere ci fermiamo David Carretta una buona giornata con Radio Radicale
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