I dati del Cerved sui default e il Def. Intervista a Massimo Bitonci

Radio radicale siamo con il sottosegretario al made in Italy Massimo Bitonci della della Lega per parlare con lui di
Di un tema non proprio bello di di di di fallimenti un po'perché questa questa mattina c'è stata c'erano state delle interrogazioni interpellanze qui a Montecitorio e c'è stata anche un un atto di sindacato ispettivo su questo tema che riguarda anche le le le garanzie che può dare lo Stato in questi casi allora l'atto di sindacato ispettivo ricordava un dato preoccupante che stanno aumentando i fallimenti default allora perché sta succedendo questo a è un un dato che fa parte del del ciclo in che misura siete preoccupati e cosa fa il governo
I dati Cerved ovviamente sono dati esatti
Che Stati riportate anche dai quotidiani economici proprio in in questi giorni
I fattori sono essenzialmente l'uscita dalla pandemia quindi periodo la pandemia c'è stato un forte rimbalzo economico però è anche vero che nello stato ampiamente garantito i crediti attraverso anche il fondo di garanzia e sagge
Siamo arrivati quasi a duecentocinquanta miglia di garanzia infatti io continua a ripetere che non ci sarebbero le garanzie in Italia senza il fondo di garanzia PMI
E senza i fondi Sace che servono anche per all'esportazione su questo si è appoggiato moltissimo sistema bancario
Qui sono poggiate moltissimo anche l'impresa è successo è successo che c'è stato anche un aumento dei tassi d'interesse nel senso che
I tassi d'interesse a che erano appare sotto l'un per cento per un lungo periodo di tempo adesso il tasso di riferimento europeo è arrivato al quattro e mezzo per cento anche se sappiamo che ci sono già
Previsioni della BCE per una diminuzione entro fine l'anno che dovrebbe arrivare dietro ti circa uno zero virgola sessantacinque punti percentuali e quindi andare sotto il quattro per cento e tre stando a cinque con quel credito molto costoso letto da molto costoso per le per le imprese
Una solitamente il default a comincia iene PL comincia arrivare dopo tre quattro anni rispetto la fonte poi di finanziamento
Però a dire la verità i dati che abbiamo noi al ministero non sono così negativi abbiamo fatto un'importante riforma
Non sono diversi da quelli del server
Sono diciamo così degli ultimi mesi sono Costantino sono in grande omento come erano le previsioni anche del ministero dell'economia che aveva forte preoccupazione anche sulla tenuta del fondo di garanzia PMI perché allora l'ovviamente come funziona le garanzie le garanzie sono moltiplicatore quindi il il ministero l'anno scorso ha messo due due miliardi e nove sulle garanzie
E queste garanzie vanno moltiplicate per dodici per quattro cinque volte perché ovviamente e i default possono intaccare all'entità del del fondo che quindi ha un fondo
Di carattere di carattere continuativo però i dati che abbiamo ma non sono negativi perché perché la riforma io proprio la delega al Fondo di garanzia PMI
Dallo scorso abbiamo fatto un'importante riforma che vale per tutto il due mila ventiquattro questo al seguito del fatto che finiva il tempo li framework a quello europeo e quindi si ritorna vuole garanzie due mila diciannove
E quindi abbiamo voluto continuare comunque a dare garanzie alle imprese perché perché sapevamo che operi un periodo particolarmente difficile visto anche l'aumento dei tassi e l'uscita anche dal periodo della del corretta
E l'operazione è stata fatta anche dando maggiore spazio ai Confidi i Confidi sono quelli artigiani e commercianti che danno loro volte garanzie hanno le banche tendono a dare poche garanzie alle piccole imprese alle alle alle micro imprese questo perfetto
Della valutazione del merito creditizio cioè i piccoli difficilmente riescono ad a a farsi valutare positivamente come azienda come succede una volta con le banche dove e i direttori avevano più spazi più ampi adesso invece i criteri di Basilea e il fatto comunque che le imprese hanno a questo problema di stretta di stelle che gli creditizia ha portato il ministero e questa è una cosa che ho fortemente voluto può voluto io a dare maggior spazio i Confidi dando la possibilità ai Confidi operare fino a ottanta mila euro
E abbiamo visto che già nei primi tre mesi i Confidi si sono riappropriati di un ruolo che avevano perso le prima della pandemia
Perché durante la pandemia lo Stato garantiva fino al cento per cento fino a trentacinque mila euro
Ma anche con le altre garanzie di Sace guidati sono secondo me positivi si stare appropriando al mondo artigiano e dei commercianti e dei commercianti e di un ruolo direi importante per quanto riguarda le micro impresa
Ne abbiamo in corso adesso una ulteriori forma perché la riforma che abbiamo approvato lo scorso anno finisce domina ventiquattro quindi stiamo già ragionando insieme col ministero dell'economia perché la competenza è ministero delle imprese e ministero della delle economia
Stiamo già lavorando per il due mila e venticinque anche una riforma del sistema Confidi avendo visto che
Diventa molto importante soprattutto per le per le micro fa impresse e quindi su questo direi che ma non c'è da preoccuparsi non vediamo un grande aumento della a degli Npl
Non vediamo un un grande omento della dei dei fallimenti come come è stato ma c'è una costante che ciclica che non va a intaccare quello che è poi l'erogazione del credito da parte del sistema bancario avendo dato anche un ruolo importante a questo settore collaterale che quello dei Confidi secca la cosa che le volevo chiedere questa in merito ai di fronte
Voi avete fatto un calcolo sulla collocazione geografica di dove avvengono questi default anche in relazione alle politiche che avete messo in atto in alcune aree geografiche lecito l'accesso allora
C'è qualche elemento di preoccupazione spetta la concentrazione geografica di queste situazioni Beha è abbastanza chiaro che i ma il il sistema Italia va valutato nel complesso ma anche ovviamente a livello territoriale
E sappiamo che l'Italia ha una una particolarità rispetto agli altri Stati europei e anche extra-europei che l'economia è basata su distretti produttivi
E quindi dipende molto dai distretti produttivi della crisi del singolo distretto produttivo che dovuta
Magari a problematiche di carattere locale ma nazionale ma moltissimo da dinamiche di carattere internazionale
Per esempio un settore che va molto bene è il settore dell'all'industria lago industrie l'Italia è un quarto del PIL nazionale ma ci sono settori che hanno aumentato ecco continuano aumentare l'export in me invece in altri in altri settori
Che sono più facili alla concorrenza di carattere internazionale soprattutto quella che viene su tutti quei prodotti facilmente riproducibili e quindi a basso costo ecco che c'è la concorrenza cinese questa grandissima concorrenza cinese che non soddisfa tanto il mercato interno ma la produzione molto per l'esportazione perché si pensava una grande crescita del mercato interno cinese ma questo non è successo
E i cinesi esportano a bassissimo prezzo quindi c'è un tema legato anche alla concorrenza e quello che dovrà fare l'Europa insomma dopo le prossime elezioni europee cioè e e che è un po'nel mood di quello che si vuol fare cioè l'introduzione anche dei dazi per quanto riguarda le importazioni di poi di prodotti di scarso valore magari di scarsa
E anche di scarsa qualità oppure di prodotto di carattere strategico perché stiamo incentivando per esempio il settore dei microchip attraverso il nostro
Al ministero stiamo cercando di incentivare i settori per quanto riguarda nelle materie prime critiche il settore dell'energia ma anche per quanto riguarda
Altri settori che sono fondamentali per l'economia paese sarebbe anche di riaprire le miniere
C'è c'è un tema di bassa produzione rispetto ai siti potenziali
Questo è stato insomma certificato quindi non è tanto riaprire ma Fata lavorare in maniera efficiente
Dei siti produttivi di prodotti che servono proprio per a tutta quella industria illustra che guarda al futuro che
L'industria dell'elettronica l'industria dei chip il gusto delle materie critiche che sono limitate assolutamente necessarie
Nel complesso in che misura è preoccupato lei mi ha un po'risposto però è preoccupato però non troppo anche se i dati del Cerved tre non non non ci sono
Ma non sono preoccupato perché perché in realtà ma adesso oggi villa in consiglio dei ministri approverà il documento di economia e finanza
Ma con ma ovviamente non ci saranno i dati ma programmatici però ci saranno i dati tendenziali e i dati tendenziali rispettano la le previsioni dell'another frenano perché chi ci ascolta magari per non essere troppo tecnici cioè il Documento di economia e finanza poi c'è l'aggiornamento successivo che si chiama Nader farà ed è una nota il giornale noto ragionamento che lo strumento di programmazione economica allora questa nave passerà ovviamente una nave fu molto ridotta
Perché perché c'è il tema di quelle che saranno le regole europee cioè non sapendo quelle che saranno le regole
Europee elogio che la nave sarà e gli obiettivi saranno obiettivi tendenziali e nun di carattere programmatico che perché probabilmente andranno coi nella prossima Nader fra quando ci sarà ristabiliti
Quelli che saranno i criteri i criteri
Del calcolo del deficit e del Patto di stabilità europeo che è in corso di approvazione da parte della stessa comunità quindi io non sono molto nono ma un'idea così negativa come quella che sta uscendo nel senso che i dati della NATO F con le previsioni sul PIL
E per quanto riguarda poi il deficit e il debito pubblico vengono sostanzialmente rispettati c'è un grosso punto di domanda
Che legato ovviamente al tema energetico c'è un grosso punto di domanda legato a quanto influirà ancora i crediti latenti del superbonus e quindi che potrebbero inficiare
La manovra economica di fine anno
Grazie come sempre a Massimo Bitonci sottosegretario al made in Italy col quale abbiamo parlato dei dati serve Cerved del sulle sui default e anche un po'del del teste grazie grazie a voi