Rassegna stampa estera

Buongiorno gli ascoltatori di radio radicale martedì sedici aprile questo l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta due temi che cercheremo di approfondire questo oggi innanzitutto la tacco lanciato dall'Iran nel fine settimana contro Israele e poi la guerra della Russia
Contro l'Ucraina gli aiuti americani bloccati anche se è stato annunciato un accordo la livello di leadership al congresso per sbloccare un pacchetto da sessanta miliardi
Di dollari c'è molto da leggere quindi saltiamo il il sommario del partiamo
Dal Medioriente l'attacco iraniano contro lo Stato ebraico un editoriale uscito ieri sulle Fidia o dal titolo
Escalation l'incertezza delle rappresaglie per le rappresaglie scrive il quotidiano conservatore francese
L'Iran a scelto l'opzione più rischiosa per rispondere all'attacco israeliano del primo aprile
Contro il suo consolato a Damasco questo attacco aveva già segnato un'escalation nella guerra simmetrica tra lo Stato ebraico il regime dei Mullah
Guerra simmetrico fino ad allora confinata dazioni per procure operazioni clandestine considerando che il suo territorio sovrano era stato preso di mira
Il governo di Teheran per la prima volta preso direttamente di mira Israele dal suo territorio avviando uno scontro diretto che equivale a una dichiarazione di guerra
L'umiliante fallimento per attivo dell'attacco condotto con circa trecento droni missili neutralizzati al novantanove per cento
E quasi secondario non per gli israeliani ovviamente certi di poter contare su un sistema di difesa antiaerea ultra efficace e su alleati forti
Quali quale altro Paese al mondo avrebbe subito un tale diluvio di fuoco con così pochi danni
Non è secondario per gli iraniani che possono dire di aver calibrato i loro attacchi per sopra barre la Harron Drome israeliano
Il fatto che non ci siano riusciti non cambia la situazione strategica e da questo punto di vista il danno è fatto scrive fidiamo
Ora inizia un periodo incerto quello delle rappresaglie dopo le rappresaglie la teocrazia al potere a Teheran propone di finirla qui che anche ciò che vogliono la Casa Bianca e altri alleati di Israele
Il governo di Benjamin Netanyahu potrebbe accontentarsi di una clamorosa vittoria militare e diplomatica in suo aiuto sono corsi non solo Washington ma anche Londra Parigi perfino Amman in una reazione la cui rapidità e coordinamento hanno superato ogni aspettativa
Quel che resta e l'affronto dell'attacco diretto l'atteggiamento rivendicato dell'Iran di nemico irriducibile di Israele e la permanenza di questa minaccia percepita come esistenziale
Lo Stato ebraico può vedere in questo un opportunità e una legittimazione rafforzata per colpire a sua volta al territorio iraniano
In particolare le installazioni del programma nucleare che la comunità internazionale non è riuscito a contenere sarà capace di farlo senza l'aiuto degli Stati Uniti il rapporto rischio efficacia è cambiato abbastanza da convincere Netanyahu a cadere in questa vecchia tentazione
Il pericolo concluderlo figlia o la conflagrazione di tutta la regione così tra l'altro il quotidiano conservatore francese che in qualche modo inquadra e i problemi dei prossimi giorni nelle prossime ore forse anche rivelazioni ieri dedica alla all'attacco iraniano tutto un dossier l'editoriale dal titolo Iran Israele escalation fino a che punto scrive quest'altro giornale francese nella notte tra sabato
E domenica l'Iran a gettato il Medioriente in una
Terra incognita
Che non si vedeva dai tempi della guerra persiana del seicentoquattordici
E le cui conseguenze potrebbero rivelarsi disastrose e quindi più semplice cercare rassicurazioni come sembrano fare in queste ultime ore molti osservatori internazionali il problema è che i fatti sono testardi e sono allarmanti Teheran effettuato un attacco aereo
Di portata senza precedenti direttamente contro Israele e non più attraverso le sue milizie armate nella regione hezbollah in Libano beauty nello Yemen Hamas a Gaza
Queste centinaia di ordigni mortali inviati dal territorio iraniano tra cui almeno centodieci missili balistici
Hanno provocato l'intervento armato di altri paesi tra cui Stati Uniti Regno Unito Giordania ampliando di fatto il conflitto in Palestina in una guerra regionale i cui contorni restano incerti
Se i risultati di questa offensiva iraniane in termini militari sono praticamente nulli e pietosi resta comunque significativa in termini dimostrativi si tratta di una dichiarazione di guerra che va ben oltre la reazione proporzionata all'attacco che ha distrutto il consolato iraniano Damasco il primo aprile
Non ufficialmente rivendicato dallo Stato ebraico
Israele di conseguenza non ha altra scelta se non quella di reagire nello stesso modo proporzionato in altre parole la scelta di aggravare la crisi
Secondo Libération tutto spinge in quella direzione ci sono pochi ostacoli i due Paesi in conflitto sono governati dalle rispettive politiche interne
Benjamin Netanyahu impantanato nell'offensiva Agasa
E contento di avere un diversivo quello fornito dall'offensiva iraniana
Che gli offre l'opportunità di ripristinare la sua immagine di uomo di sicurezza dopo la pesante responsabilità
Che ha avuto nella cecità che ha portato i terribili attentati del sette ottobre
I Mullah per conto loro offrono al popolo una risposta nazionalista la crisi economica e alle prove proteste sociali e politiche del due mila e ventidue così tra l'altro Libération diversi giornali in particolare in Europa ma non solo
Insistono su un punto
Rispetto a questa nuova fase della
Della guerra in in Medioriente
Ed è evitare l'escalation
Un messaggio diretto più che essere più che all'Iran e Israele rinunciare fondamentalmente a una rappresaglia lo scrive le Monde nel suo editoriale di oggi ma useremo le monde per parlare anche di guerra
Della Russia contro l'Ucraina
E dunque spostiamoci su su El Pais quotidiano spagnolo editoriale di ieri evitare la guerra che nessuno vuole è necessario imporre la diplomazia
Alla retorica bellicosa e fermare la spirale di azione reazione tra Iran e Israele
Scrive El Pais l'attacco diretto dal territorio iraniano contro Israele portato avanti da Teheran questo fine settimana
Rappresenta un gravissimo salto di qualità verso uno scenario di guerra regionale che va evitato a tutti i costi la comunità internazionale le cui principali Democrazia hanno condannato l'aggressione
Deve attivare tutti i meccanismi necessari per fermare la spirale di azione e reazione in cui sono precipitati Israele e Iran e il cui risultato sarà inevitabilmente una guerra dalle conseguenze globali
La diplomazia deve prevalere sulla retorica bellicosa di entrambi i Paesi che evidentemente non fornisce alcuna soluzione e produce unicamente più paura più distruzione più morte
In risposta al bombardamento israeliano del consolato iraniano Damasco del primo aprile dov'erano morti tre importanti leader militari del regime di Taranto tra cui Mohammed Reza Zahedi generale dei guardiani della rivoluzione
L'Iran ha lanciato più di tre centocinquanta proiettili contro obiettivi in Israele si tratta a di almeno centosettanta droni centoventi missili balistici trenta missili da crociera
Il più grande attacco di droni della storia tra le altre cose il governo di Benjamin Netanyahu ha assicurato che il novantanove per cento di questi proiettili sono stati battuti prima di raggiungere gli obiettivi
Una bambina di sette anni è rimasta gravemente ferita oltre alla sua abitazione
Ricorda il Pais Israele possiede uno dei sistemi antimissilistici più avanzati al mondo la cui efficace è stata dimostrata in questo attacco iraniano
Ma anche l'aviazione americana e britannica la difesa aerea giordana il personale militare francese hanno partecipato all'abbattimento dei missili e di dei droni lanciati contro Israele altri quattro Paesi sono dunque intervenuti attivamente nello scontro e sia che lo abbiano fatto per difendere direttamente Israele o per evitare un il superamento di un punto di non ritorno da parte dell'Iran
Questa è la dimostrazione che l'internazionalizzazione del conflitto e già avvenuta
El Pais spiega che Teheran avrebbe potuto attaccare Israele attraverso hezbollah come ha fatto in passato
Ecco questa milizia ai islamica e controllata dall'Iran in Libano dispone di centoventi mila razzi
E invece terra hanno optato per una strategia di impatto sparare dal proprio territorio da quello controllato nello Yemen del dalle milizie uti ed alcune aree al confine tra Siria e Iraq
Cosa che ha permesso al mondo di sapere dell'attacco o ore prima che missili e droni raggiungessero lo spazio Rio israeliano senza negare la gravità degli eventi secondo El Pais questo atteggiamento da parte della Repubblica islamica
Può essere interpretato come un segnale di autocontrollo volto a eliminare l'elemento sorpresa
Allo stesso modo
Le reazioni del giorno dopo da parte di tutti i suoi giorni su soggetti coinvolti
Lasciano intendere che si hanno consapevoli della posta in gioco Washington ha già avvertito Benjamin Netanyahu di non contare sull'America per attaccare l'Iran Mosca ha chiesto a tutte le parti un esercizio di contenimento Teheran ha assicurato che non intende intraprendere ulteriori azioni di questo tipo pur mantenendo i sui tuoi toni minacciosi in caso di di rappresaglia israeliana
Su questo punto il Ministro della difesa israeliano Benni Brianza ha detto che la risposta di Israele arriveranno al momento giusto
Le l'espressione sembra implicare l'esclusione di una risposta nel breve termine implica però una minaccia
Il leader del G7 hanno chiesto una riduzione della tensione come avvertito l'Alto rappresentante della dell'Unione Europea per la politica estera USA Borrello
A volte nessuno vuole la guerra ma tutti la organizzano così tra l'altro El Pais
O una voce fuori del dal Coro diciamo
Visto che questa espressione viene utilizzata spesso è una voce fortemente presenti Anna è quella del wall street journal
Editoriale di ieri il minaccioso attacco dell'Iran contro Israele la deterrenza degli Stati Uniti fallisce ancora una volta terra anzi dimostra disposta a correre ulteriori rischi di escalation
Nel momento in cui by the in cerca di frenare Israele
Scrive il quotidiano economico americano l'attacco iraniano di droni missili contro Israele è un aperto atto di aggressione ma non è l'inizio di questo conflitto
Si tratta di un'escalation nella guerra che l'Iran sta conducendo da mesi contro Israele attraverso il i suoi delegati in Medioriente
La differenza è che il volto imperialista dell'Iran è venuto allo scoperto invece di restare nell'ombra e questo dovrebbe cambiare i calcoli in particolare Washing il leader supremo di Khamenei e i guardiani della rivoluzione islamica sono stati in burattini del cause in Medio Oriente per evitare di esserne incolpati direttamente
L'attacco israeliano del primo aprile contro i generali dei guardiani della rivoluzione in Siria in risposta agli attacchi per procura dell'Iran contro Israele
è stato apparentemente qualcosa di più di più di quanto il Mullah sono disposti a tollerare
Di qui la reazione nel fine settimana
Un attacco da parte dell'Iran diretto contro Israele che rende finalmente la verità pubblica ed è un segnale inquietante del fatto che l'Iran indisposto corre nuovi rischi di escalation
Per il Wall Street Journal l'attacco contro Israele dovrebbe anche chiarire leader occidentali le intenzioni malevoli dell'Iran
Il bombardamento iraniano non è stato mirato limitato obiettivi militari a differenza dell'attacco di precisione israeliano che ha ucciso i generali dei guardiani della rivoluzione Damasco il fatto che la maggior parte dei droni dei missili siano stati intercettati è un sollievo ma
Non è rassicurante contro futuri attacchi di questo tipo le difese aeree israeliane hanno avuto un successo spettacolare aiutate da Stati Uniti Regno Unito Giordania forse altri
Ma cosa succederebbe se il prossimo attacco fosse condotto tutto in una volta da Hezbollah in Libano dalla Siria e dall'Iran
Questo secondo Wall Street Journal è un altro caso di fallimento della deterrenza americana il presidente by the ne aveva avvertito l'Iran di non attaccare dopo che l'Intelligence americana
Aveva rivelato segnali di preparazione a Teheran non fate lo aveva detto bye ben ma come con Vladimir Putin Ucraina l'Iran è andato comunque avanti senza dubbio fiducioso del fatto che by the non avrebbe risposto militarmente e infatti domenica il principale messaggio di Baj Del è stato un appello al premier israeliano Benjamin Netanyahu a non contrattaccare
Le teorie della Casa Bianca sulla gestione dell'escalation non funzionano contro un regime che pensa che un presidente degli Stati Uniti tema
Più l'escalation dell'Iran
La moderazione americana dopo il massacro del sette ottobre in realtà a incoraggiato Teheran a pensare di poterla fare franca l'attacco Israele sottolinea anche il fallimento della politiche areniana di Baj per il presidente americano ha cercato di placare i Mullah allentando le sanzioni liberando decine di miliardi di di fondi
Congelati e cercando di rinegoziare l'accordo sul nucleare del due mila e quindici l'Iran annotato la debolezza e ha mobilitato le sue forze per procura contro Israele contro le truppe americane in Siria e Iraq e poi contro le navi commerciali nel Mar Rosso
Gli Stati Uniti hanno risposto con attacchi o bombardamenti puntuali e ora l'Iran sta nuovamente intensificando la sua escalation
Immaginate come si comporterebbe l'Iran se acquisisse armi nucleari come minimo una Teheran dotata di armi nucleari sarebbe meno contenibile nelle sue guerre pro Cuper procura e nel terrorismo
Si tratta di un regime messianico deciso a diffondere la rivoluzione sciita un regime del genere potrebbe essere fin troppo disposto a rischiare l'Armageddon per distruggere lo Stato ebraico
Insomma per il Wall Street Journal Israele non dovrebbe essere costretto a aspettare sulla difensiva finché l'Ira non deciderà di attaccare nuovamente
Israele ha tutte le ragioni di attaccare le risorse iraniane compresi gli obiettivi militari in Iran così
Così tra l'altro il Wall Street journal che poi che poi nelle conclusioni di questo editoriale aggiunge negli Stati Uniti i leader di entrambi i partiti dovrebbero iniziare a dire la verità agli americani su un nuovo mondo delle minacce globali Russia Cina Iran e Corea del Nord sono tutti in marcia lavorano insieme
Questo non cambierà magicamente in caso di vittoria di Donald Trump gli Stati Uniti hanno bisogno di un urgente programma
Di riarmo per ripristinare la deterrenza l'attacco di sabato non sarà non sarà l'ultimo
O a proposito di Russia vogliamo chiudere oggi con un editoriale che uscito sulle mondo nel fine settimana
L'Ucraina in pericolo Washington tergiversa seconda città dell'Ucraina situata a una quarantina di chilometri dal confino rosso calchi fare da settimane vive l'inferno di una città bombardata quotidianamente prima dell'invasione c'erano due milioni di abitanti alcune centinaia di migliaia di loro sono partiti altri sono tornati ma la vita diventa sempre più difficile
Missili e droni Rossi stanno distruggendo sistematicamente le infrastrutture energetiche della città
Nonostante il collegamento dell'Ucraina la rete elettrica europea le interruzioni di corrente stanno aumentando non solo a Kharkiv ma in tutto il Paese a causa degli attacchi contro il cielo centrali termoelettriche
Nel due mila ventidue Kharkiv zero dove gran parte della popolazione russofone a resistito valorosamente un tentativo da parte delle forze russe di prendere la città l'occupante è stato costretto a ritirarsi ma ora la Russia sembra aver optato per un'altra tattica rendere la città invivibile per spingere i suoi abitanti ad abbandonarla anche se questo significa distruggerla
L'Ucraina si trova quindi ad affrontare una fase cruciale ed estremamente pericolosa della guerra
In inferiorità numerica rispetto il nemico i suoi soldati sono esausti attendono con ansia un soccorso che è difficile da ottenere le armi e le munizioni che l'Occidente fatica a consegnare l'esercito russo può contare su un numero di uomini molto più elevate e beneficia dell'instaurazione dell'economia di guerra
Secondo il centro di ricerca americano Institute for del stadio fuori da gennaio le forze russe sono riuscite a invadere trecento chilometri quadrati di territorio ucraino
L'Ucraina si trova di fronte a una nuova grave carenza all'insufficienza dei mezzi di difesa aerea di fronte alla potenza di fuoco rossa morale di questo passo la vittoria l'obiettivo della vittoria dell'Ucraina che i Paesi occidentali affermano sostenere rischia di diventare
Illusorio
L'Ucraina a urgentemente bisogno di rinforzi per evitare il collasso gli europei
Stanno cercando di mettere in comune le loro risorse ma dall'altra parte dell'Atlantico il congresso i repubblicani tra alpinisti continuano a procrastinare sessanta miliardi di dollari di aiuti promessi dall'amministrazione Weiden
Porre fine rapidamente questi il Sordi di giochi politici che disonora hanno la democrazia americana e fanno il gioco di Mosca
Vitale per l'Ucraina così del mondo vedremo naturalmente se l'accordo annunciato livello di leadership congressuale darà darà i suoi frutti per oggi ci fermiamo David Carretta una buona giornata con Radio Radicale