"Passaggio in ombra" presentazione del libro di Maria Teresa Di Lascia

Per cominciare la la presentazione del libro di Mariateresa Di Lascia Passaggio in ombra abbiamo chiesto e Lario Chini di leggerne subito un brano prima dell'intervento delle persone che parleranno del libro
La malattia
Mi prese che era ancora una bambina
Alcuni direbbero che sei psicosomatica
Intendendo con questo l'oscena banalità che l'esercizio della valle Mita basterebbe impedirle di impossessarsi di me perché una mia creazione ho sempre convenuto con chi sostiene che la malattia
Rappresenti
Il capolavoro di un'intera esistenza
E che esprimendo con i suoi terribili segni l'espansione negata del lino racchiuda volte
Il segreto più intimo di una lite
Quando soffocò
Incalzata dall'Anas ma e non trovo respiro sottile che pei metri chiuso pungente dei miei polmoni
Mi dico
Chiara questo è il tuo canto
Questa è la tua ribellione
E ciò che rimane delle tue aspirazioni queste sei tu
Accetto
E allora
è come se un nodo di pianto si sciogliesse dentro me respinto nelle mie viscere assieme al rigurgito amaro che vuole soffocarmi
A volte soltanto però
Altre volte non Domino la fanno
Ed esso sopravanza assume con furia distruttrice
O con la tranquilla invasione della sua forza accerta
Allora l'otto come farebbe un domatore assalito da una belva improvvisamente recuperata al proprio istinto Ferrigno
O della mia malattia al tempo stesso conoscenza e insipienza
Ed essa possono prendermi ogni volta con nuovi e inimmaginabili inganni
Così certe volte debbo trattarla come una piccola cara bambina che vuole soltanto essere brandita
Altre volte per placare l'immenso orrore che mi pervade
Debbo confondermi con la parte più violenta di essa mescolando mi fino a somigliare l e a divenire io stesse alla causa del mio malessere
Solo allora quando sono insieme vittima e carnefice
La malattia che mi ha spiega permessi
Abbandona le stigmate prescelte
Io sono asmatica in quel modo asfissiante che coglie all'improvviso come uno choc respiratorio e inibisce in un attimo ogni funzione vitale
Per alcuni anni dell'infanzia
Quando dubitarne
Che l'incommensurabile ingiustizia che si stava consumando
Contro ciò che avevo di più caro al mondo
Sarebbe mai terminata
Finivo colta dal attacchi ripetuti che di speravano mia madre e la facevano tremare per la mia vita
L'assoluta inesperienza del mio corpo e delle sue reazioni mi consegnavano inerme alla furia selvaggia dell'attacco
In quella corsa dentro il male ero tanto ignare e la possibilità di resistere e tanto abbandonata dagli eventi
Che esso non trovate inni alcun argine da forzare
E mi batteva
Come le onde di un mare roso battono Marisa
Ricordo lo sfinimento
E il cliente
Che accompagnavano i miei ritorni alla ditta
Era come se dentro di me
Si fosse consumato ogni timore della catastrofe e l'attacco partito fosse il prezzo per la sua sospensione
O almeno per il suo rinvio
Nel tempo la mia malattia è cambiata
Qualcuno potrebbe pensare che è divenuta esperta nel dominare il o anche più divenuta abile nel riconoscerne i segni premonitori
Non mi faccia più cogliere di sorpresa
La verità
è che la mia malattia
Ha perso la memoria della sua origine
E a volte si manifesta stancamente
Con i segni scomposti della propria presenza e si sono tutti riconducibili alla banale patologia respiratoria che forse riuscirà a uccidermi soffocando mi o forse mi lascerà morire altrimenti
Così è addomesticato lattico male mi soccorre dall'invasione di diversi e più terribili morbidi che cercano di espandersi in me
E si originano nella paura
Una specie di serpente d'acqua che mi scivola in mezzo al tetto
Raffreddando mi muscoli come una pioggia invernale che batta sulla pelle nuda
Stranamente negli attacchi infantili non avevo paura
Ricordo l'odore
Ma era un sentimento che non aveva alcuna intimità con le mie fibre e non cercava la mia complicità
Non ricordo e la seduzione della paura e neanche la ripugnanza o il disprezzo contro me stessa che accompagnano l'invasione sine materia che si impossessa di mi
Allora il soffocamento che mio soccorre
è l'unico principio di realtà
Ai cui posso appellarmi e sono induce a lottare per vivere
E pone un limite preciso
Tra l'immaterialità angosciante che occupa le pieghe più segrete dell'anima
E la realtà del mio corpo
Scaccia i miei fantasmi
Così come un tempo
Allontanata da me la catastrofe
Grazie Ilaria Occhini
Come
Abbiamo pensato di iniziare con una lettura questa presentazione con la con intenzione così di rianimare un po'di provocare anche comincia a conoscere ora questo libro la sorpresa la sorpresa straordinaria
E che questo libro rappresenta per chi lo ha letto perché io l'ho avuto in mano qualche anno fa quando Maria Teresa d'Avila e girava uno girava dattiloscritto di questo libro ma credo anche Paolo vedremo per chi l'ha letto solo ore a letto il libro stampato la sorpresa
Non solo quella banale di conoscere l'altro volto di una persona che alcuni di noi conoscevano
La sua attività
Pubblica e politica ma soprattutto soprattutto la sorpresa di un letteratura straordinaria che più nel senso proprio di fuori dell'ordinario fuori da quello che è il dato di leggere in questi anni che come avete forse già capito ascoltando queste scrive pagine che abbiamo letto
Si confronta con una dimensione della letteratura che in questi anni abbiamo forse dimenticato che gli scrittori di questi anni con cui scrittori di questi anni in un anno in grandissima parte voluto confrontarsi questo è un aspetto nel libro che certi quindi cui cercheremo di parlare oggi una iniziale
Iniziamo l'interventi con quello di Adriano Sofri
Pur sapendo che molto noioso per ragioni di tempo io leggerò degli appunti che ho preparato del veramente degli appunti
Prima voglio semplicemente dire
Che questa specie di doppia vita di Maria Teresa
Ha lasciato tutti noi
Assolutamente
Turbati e sconvolti il tempo che passa non attenua questa sensazione io ho riletto ora stampato questo libro che avevo letto credo tre o quattro volte prima che venisse stampato seguendo le le successive versioni tra amicizia e poi perché mi piaceva molto
E questa sensazione mi pare che sia cresca ora in questo cielo sicuramente la commozione e la suggestione per la sua
Morte per la sua morte prima di vedere pubblicato il libro
Matchless secondo me qualcosa di più allora vorrei fare proprio delle breve di chi brevi dichiarazioni di principio insomma la la prima e che io credo che questo sia un grandissimo libro
All'antica per così dire un grandissimo libro come si scriveva nell'ottocento e qualcuno se ne è scritto nel nostro secolo e cercherò poi di documentare ma poveramente insomma questa affermazione sta enunciazione questa dichiarazione la seconda cosa e che davvero mi riesce molto difficile
Pensare e dire
Se ci se ci fosse sono stato molto combattuto insomma intorno a questo questa
E questo dilemma
Se ci fosse una vera Vittadini di Maria Teresa se se se la sua attività quotidiana indefessa invadente assillante straordinariamente militante impegnata nella partito radicale per la lega contro la per l'abolizione della pena di morte per tutte le le buone cause per le quali si è adoperata fosse un'attività di copertura della sua esistenza di scrittrice di narratrice mi ricordo che mi diceva
Ironicamente quando quando io le rinfacciavano il linguaggio usato nel nei documenti politici del Partito Radicale
Linguaggio quasi sempre abominevole come come dovunque insomma
E anche distrattamente abominevole lei mi rispondeva
A proposito della propria corresponsabilità io comunque non sono una scrittrice non sono una che scrive bene volantini dispone anche poi prendendomi in giro quattro che invece sono lo scrittore volantini e cose analoghe ma io non sono una scrittrice io sono una narratrice
Rivendicava insomma con forza questa cosa o se viceversa la sua attività di scrittrice sia stata una seconda attività un attimo una copertura della sua del suo reale impegno io credo che alla fine
Diciamo quando avremmo pensato bene e letto bene questo libro forse avremmo una
Introduzione alla
A questa questa specie di di di scissione veramente in lei molto forte e accentuata da un pregio straordinario perché voglio dire anche questo e cioè da una discrezione molto forte
Maria Teresa persone invadente Nori per ripeto questo aggettivo perché da quello che lei usava per sei cioè persone che dalla mattina alla sera assillava il prossimo per reclutarono alle sue buone in prese chiunque di noi partecipasse pigramente di una buona impresa e lo facesse sapere a Maria Teresa era sicuro che nel giro di un'ora mi avrebbe fatto quello che noi avremmo fatto nel giro di sei mesi
Maria Teresa
No nonostante questa specie di sfacciataggine questa specie di rue Enza questa cosa che mi fece credere per molto tempo e adesso capisco che era un un un un equivoco s'incredibile insomma che lei fosse una persona quasi superficialmente allegra per così dire bonaria e allegra non cioè si vedeva nel suo impegno politico una straordinaria intransigenza a Voltaire spinta fino all'insofferenza l'impazienza eccetera però si vedeva anche questa specie di allegra invadenza fra virgolette a fin di bene
Eppure in un rapporto che per esempio nel mio caso è stato intensissimo
Al al di là delle di qualunque mio merito ovviamente ma di qualunque mia intenzione insomma Maria Teresa mi sta molto addosso
Attribuisco questa sua premura straordinario semplicemente al fatto che ha ha pensato a un certo punto che io avessi bisogno di aiuto quindi questa è stata la la ragione per cui è arrivata così com'è arrivata una quantità di altre persone forse persino da Sergio che poi è stato il suo uomo il suo compagno e poi suo marito persiana Sergio è arrivata forse perché lui aveva bisogno di aiuto cito Sergio non solo perché mi fa piacere citarlo
Per affetto ma per una questione più sostanziale che voglio solo accennare insomma c'è qui il padre di Maria Teresa insomma i suoi parenti che io penso che questo libro non vada letto come un'autobiografia
Che in questo libro la memoria è veramente diciamo l'occasione per per la fantasia che nonché la memoria non serve a ricostituire i fatti così come sono andati diciamo a attrarre rivincite dalla dalla propria storia familiare eccetera eccetera insomma
Altrimenti non si capirebbe come mai in questo libro
Lo scacco principale della figura forse più importante cioè la madre della protagonista avviene nel momento in cui lui lei cede al proprio amore per compassione del
Dell'uomo con cui ha avuto questa bambina che è finito ingiustamente in carcere insomma
Tant'è vero che Maria Teresa nonostante abbia scritto questo ricostruito questa vicenda ha continuato a occuparsi di chi finiva in carcere di chi ne sta uscendo o di chi rischiava di andarci con la stessa premura questo lo dico proprio perché una lettura diciamo rigidamente
Autobiografiche questo libro sarebbe la cosa di qualunque libro forse nodi di qualunque grande libro e letteratura ma insomma questo non è compito mio di Roma sarebbe la cosa più fuorviante più e più penosa diciamo più
Più fuori luogo
In Maria Teresa c'era una stima una discrezione incredibile io mi ricordo che la prima volta che mi ha detto
Quasi en passant e al telefono non in un incontro personale che lei aveva scritto un libro che stava rivedendo eri finendo un libro ed era questo libro questo è avvenuto diciamo dopo veramente anni di vinti in cui la sentivo continuamente parlavamo della più sbagliata quantità di cosa era molto chiacchierona non molto capace insomma di di di investire il prossimo con caldo menti
Più più vari dunque Maria Teresa diciamo
Ha portato con sé il stile questo tesoro perché lei sapeva benissimo di aver scritto un gran libro Maria Teresa non era in ansia aspettando il giudizio degli altri sul suo libro
Era in ansia circa l'eventualità che questo libro uscisse esistesse e andasse in giro per il mondo come qualunque autore ma era straordinariamente sicura di sé
Io quando mi disse che aveva scritto un libro fui molto imbarazzato come sempre quando qualcuno vi annuncia che ha scritto un libro poi molto a disagio mi aspetta il peggio come sempre
Quando lessi questo libro lo fece abbastanza presto insomma
Naturalmente cadde in qualunque imbarazzo e qualunque disagio mi accorsi immediatamente come chiunque prenda in mano qualunque pagina di questo libro le pagine come quella che ha scelto ora Ilaria di leggere o le pagine più dedicate all'intreccio agli eventi
Alla alla trama eccetera si accorge avere a che fare con una stoffa
Assolutamente straordinaria dunque i lei c'era una discrezione profondissima ma al tempo stesso una grandissima aspettativa una grandissima ansia che il libro uscisse
E guardate una grandi io credo una che sinceramente una grandissima ansia che il libro uscisse perché
Delle persone le volessero bene
Questa è esattamente la cosa che lei mi ha detto in particolare mi ha ripetuto per l'ultimissimo periodo della sua vita quando sapeva che sarebbe morta
Mi ha ripetuto che
In un momento in cui rischiava di vacillare ai suoi occhi tutto quello che ne ha fatto nella sua vita in cui pensava non solo che le stesse capitando qualcosa
Che la spia Sava nel tempo insomma che le toglieva il suo tempo diciamo che deplora che la toglieva i suoi progetti l'altro romanzo che è appena cominciato
In realtà il tutte le cose pubbliche per le quali si batteva eccetera eccetera ma che
Destituita forse di senso ai suoi occhi insomma le cose che erano state più importanti qualificanti per la sua vita
E che in certi momenti sentiva che questa sua attività politica stessa l'aveva resa una persona fuori posto dovunque insomma questo suo essere ubiqua essere dappertutto inseguire tutte le circostanze le occasioni essere per l'appunto presente cercare gli altri e così via rischiava di non farle avere un suo posto insomma di farla sentire fuori luogo
Tollerata più o meno in sofferente mentre dalle persone eccetera aveva affidato a questo libro non un successo la possibilità di un successo letterario guardate che lo dico sul serio non perché Maria Teresa è morta
O diciamo il l'avvento di critiche lusinghiere certo le avrebbero fatto piacere come chiunque ma affidava questo libro come molti molte altri altre grandi scrittrici e scrittori la possibilità di essere amata
Adesso leggere
Questi appunti che sono molto unilaterali sulle riguardano solo
Alcuni dei temi
I destini dei personaggi già qui usare la parola personaggi non so se come vi trovereste voi in questo libro proprietario parola maschile in italiano in questo libro i personaggi maschili sono del tutto i secondari rilevanti
Diciamo non antipatici neanche insomma veramente margini secondari persone di di di di scarso rilievo i personaggi sono donne
Diciamo bisognerebbe trovare un un una persona femminile sono chiusi sigillati in un solo carattere in un solo evento
Giustina
Poco più che bambina resta incinta
Per la violenza di un
Signore e vivrà sempre del suo figlio nascosto e negato
Donna Peppino vive di una domestica esaltazione regale e del sequestro magniloquente della nipote la protagonista Anita la madre vive dichiara la protagonista di un breve amore simile alla compassione
Della sua ripetizione perché Francesco in carcere ingiustamente dell'umiliazione dell'abbandono da parte di Francesco sull'altare nuziale
Chiara è solo spettatrice e testimone bambina del destino di una stirpe
Esce da questa figura da questo ruolo solo una volta e si ha l'impressione nel libro che per la prima volta esca Dust da sola da casa
Chi ha letto il libro insomma avrà avrà notato questa cosa la bambina chiara anche quando diventa grande
Fa delle delle Brady evasioni dalle case in cui viene per così dire reclusa che in cui si ripara ed esce una sola volta da sola tutte le altre volte è uscita con le sue donne come dice con Rosina la la balia con Anita la madre Congiu Pina
La zia
Ho qualche volta all'epoca in cui esisteva il padre con il padre ma esce per la prima volta di casa da sola come per un'avventura temeraria impavida l'amore per il cugino il riscatto dei bastardi della bastarda che lei del bastardo che suo cugino di questa comunanza di vite detti restino fra loro per il compimento di ciò che è stato per generazioni deluso ma è solo Maritain malinteso per la sua fuga quella suscita torna dentro si annulla e si infagottati perde sangue sesso
Resta solo come ospite per sempre bambina nella memoria delle della memoria delle altre donne
Questa perdita del sangue questa perizia delle mestruazioni con cui si apre il libro la la la la dichiarazione della della precoce perdita del sangue da una parte e la conferma della affermazione forte del libro che con ogni sua fibra desiderati abbandonare la sua identità muliebre femminile
Chiara la protagonista mai qualcosa di molto di più a mio parere le tre parole chiave per la mia esperienza di lettore di questo libro sono le parole sangue razza e bastardo
E il fatto che un libro del e sta in Italia nel mille novecentonovantacinque non essendo affatto anacronistico se non dall'anacronismo di tutti i grandi libri
Diciamo che che ignorano totalmente la qualità senza porsi neanche il problema ma abbia queste parole come chiavi di di di volta di interpretazione e se un un segno diciamo un sintomo della del mondo in cui viviamo mi pare fra i più significativi la perdita del sangue del del del flusso del sangue da parte della protagonista Chiara
Ancora ragazza praticamente da ancora molto giovane
è una specie di
Fine insomma di catastrofe finale di una storia invece dove la la voce del sangue per così dire la la la violenza del sangue la violenza della stirpe dei caratteri ereditati imposti della delle dei dei maschi che usano le donne per come come fattrici di figli eccetera
Dopo generazioni finisce e questa questo significato è ulteriormente accentuato dal fatto che la madre creatura straordinaria Amitav il del del libro forse la la creatura più più straordinaria figura più importante per me forse sì
Di tutto il libro ma insomma ognuno
Avrà reazioni diverse
La madre ha trovato una sua indipendenza fino a un punto in cui ha dovuto cedere e crollare la sua indipendenza sarà nel suo lavoro autonomo nell'assumere nel suo lavoro di ostetrica
La madre fa fare i figli degli altri in questo paesino dove dove immigrata e fa a sua volta da sola senza avere un padre la figlia che sarà chiara e chiara per così dire conclude insomma isterici
Questa storia di sangue di razza di bastardi ride di di di di legittimi eccetera
Questa questa vicenda terribile con la con la con la propria sterilità
I destini degli uomini dei maschi sono lo detto insignificanti in nei destini che contano nelle vite delle donne c'è solo un episodio un incontro una passione una disgrazia e dopo quello mai più
Non c'è la Storia con la esse maiuscola nel libro Maria Teresa non è ha sentito il bisogno la sua storia le storie dei D'Auria di questa famiglia delle generazioni successive di questa famiglia e delle sue donne bastano a se stesse un'osservazione simile venne fatta a proposito di menzogna e sortilegio il romanzo di Elsa Morante
Che tuttavia era stato scritto durante e subito dopo la guerra quando si fece questa osservazione a proposito di menzogna e sortilegio si trovo strano che il libro fosse così regalmente sovranamente indipendente diciamo dalle vicende storiche
Terribile cruciali insomma nelle quali era stato composto c'era stato il passaggio della seconda guerra mondiale
Molto più tardi Elsa Morante contrappose la storia quella con la s maiuscola come sapete alle storie imputo alla prima la rovina delle altre
Sembrava una tesi pessimistica si sarebbe visto poiché era ancora diciamo uno spiraglio aperto alla speranza insomma no il l'idea che fosse la storia la responsabile della rovina delle creature innocenti inermi Jusepe Dida eccetera
In realtà immersa Morante tutto presto sarebbe precipitato come sapete in in Aracoeli
In una pena ormai senza ritardo ma nel libro di Maria Teresa l'assenza la disattenzione alla storia fa pensare di più
Perché Maria Teresa è stata un personaggio pubblico e politico
Perché nella sua vicenda hanno una parte del consorzio il Consorzio agrario e l'onorevole la giustizia e gli intrighi del dopoguerra e tuttavia questo è un teatrino irrilevante rispetto alla vicenda antica infatua fatte fatale
Di sangue di pudore violato di bastardi insultati che attraversa il romanzo
Questa antichità questa lunghissima durata è una delle delle risposte alla domanda impressionante com'è possibile che un libro paragonabile a menzogna e sortilegio con un'ambientazione
Nel Sud un intreccio uno stile perfino paragonabili venga scritto cinquant'anni dopo e non sia un epigono soffocato ma un bellissimo libro
Quando Peppino è chiara quando Peppino la zia
Di della della protagonista che la prende nella sua casa la sequestra per così dire amorevolmente in modo esaltato contando
Nessun suo futuro radioso eccetera
Quando Peppino è chiara vengono in città mettono il telefono in casa ascoltano la televisione oltre la parete stretta dei vicini in un condominio allora davvero finisce almeno per la loro stirpe quella storia antichissima e indifferente alla Storia con la esse maiuscola
Chiara che fruga fra i panni altrui e accumula pacchi da barbona e la fine di ogni identità della propria femminile soprattutto ma di un'intera società
Ho citato Elsa Morante ne avrei fatto a meno tutti noi abbiamo fin troppo citata in questi anni il resto questa sera
Venendo non potevo fare a meno di pensare che questo libro serve a avrebbe dovuto essere presentato da Maria Teresa qui
Che sarebbe dovuto venire dalla sua casa in via dell'Oca circa cento metri da qui insomma avendo sentito dire che ve ne è uscito un libro che sembra scritto da lei ulteriori siamo sicuro che anche tu l'abbia scritto mi dispiace sono di Thuram è scritto meglio di me ma no non solo divertire come no no no ci credo com'è vero quello che dice spero che tu lo dico lo stesso perché ovviamente
Lo fin troppo citata in questi anni del resto quella magari sa Morante si fa viva continuamente nella nostra vita più di quello che ci aspettassimo voglio raccontarvi questa cosa che è una pura battuta ma che mi piace molto
Mi dispiace di non aver avuto la la l'attenzione richiamare questa sera Lucia che era la persona che è sempre vissuta con essa
La sua capretta per così dire insomma la sua assistente la sua vittima la sua serva padrona insomma Lucia un un un un intero mondo una persona di Ravello
Qualche tempo fa pochi anni dopo la morte di Elsa abbia incontrato io degli altri amici di quella cerchia incontrato Lucia e l'abbiamo detto così senza nessun'impegno come la luce hai bisogno di qualcosa in e bisogno di soldi e lei ha detto no macché figurati sono arrivati dalla Spagna li sordi dagli sortilegi di Enza
Io ho trovato questa cosa bellissima i sordida di sortilegi chiesa voleva dire che non so quali diritti d'autore che la versione spagnola di Elsa di menzogna e sortilegio erano arrivati però in quella frase c'è qualcosa di molto più insomma no in realtà insomma continuamente arrivano frutti degli sortilegi di Elsa non solo a Lucia
Ora
Quando io ho detto a Maria Teresa che nel suo romanzo c'erano molti episodi che ricordavano la biografia di Enza
Forse molti di voi lo sanno perché ormai tutto questo diventato molto pubblico ma insomma in particolare la storia della madre e dei due padri riescano del del padre reale del padre putativo storia decisiva per la sua formazione umana e letteraria
O addirittura un passaggio cruciale per la biografia di share di Leonardo Sciascia che Maria Teresa naturalmente aveva conosciuto
Anche qui non so se lo sapete ma è un caso molto molto citato insomma nel dagli conoscitori di Sciascia
Ci fu un tempo in cui lui era impiegato in un consorzio agrario e ci fu una vicenda giudiziaria abominevole che lui considero gravissime eccetera che lo decise a cercarsi un altro mestiere soprattutto fu una delle circostanze non l'unica nella più importante ma una delle circostanze della sua diffidenza
Perenne e certo non tardiva per la per il funzionamento della giustizia per lo meno della giustizia terrena Maria Teresa mi rispose che non ne sapeva niente ed era senz'altro vero però questa cosa più puntuale il paragone con menzogna e sortilegio e obbligato
Come è facile che noti ogni lettore che abbia un po'di orecchio
Quando scrivendo dopo la morte di Maria Teresa io feci questo paragone a proposito cita in menzogna e sortilegio a proposito cita i le parole non il titolo le parole menzogna e sortilegio a proposito del libro ancora inedito di Maria Teresa
Non arrivo non avevo visto un suo appunto sul libro che poi Sergio mi ha dato con molti altri documenti rimasti di lei un appunto
Al computer
Sulla sulla trama della
Di questo libro di Passaggio in ombra e li Maria Teresa aveva scritto fra le altre cose donna Peppino a curatore due punti la magica zia pettine la e l'intreccio di menzogna e sortilegio scritto minuscolo no e non è non è una citazione di un titolo
E poi ricordare mi piace più ancora che vivere chiara
Invece di eludere questo paragone ovvia negarlo in tanti altri accostamenti possibili vorrei prenderlo in parola perché in questa rassomiglianza sta forse la chiave della singolarità della prova di Maria Teresa
Menzogna e sortilegio il libro di Elsa Morante più bello sempre pensato Elsa Morante mi dava ragione forse mi avrebbe dato ragione qualunque il suo libro Capri li avesse citato come il più bello ma credo che che ci fosse una convinzione maggiore mi limiterò all'esordio dei due libri senza spingere oltre i confronti perché basta per quello che voglio dire
Anche perché il confronto delle prime righe e delle prime pagine e così schiacciante da permettere quasi una sovrapposizione
In ambedue i libri la narratrice dominati coincide con un personaggio femminile Teresa se non sbaglio è l'unica volta fino alla catastrofe di Araceli dove la prima persona vennero pone
Ho spento il microfono nel parco ho spento avevo spento senza volere microfono però né un diciate niente
Va bene vero
Guardate nel nei libri successivi ai a menzogna e sortilegio
Il il non solo si abbandona questa prima voce femminile di un personaggio del libro che Elisa in menzogna e sortilegio preso molti di voi non non sono ricorderanno magari non l'hanno letto scusate se faccio delle citazioni questo tema magari per vi verrà voglia di dare a confrontare
Ma d'ora in poi
La condizione a cui si riferiva identificandosi con lei Elsa Morante sarà sempre la condizione di un figlio sarà sempre diciamo lo sguardo materno di madre della scrittrice che domina gli eventi dal dal di fuori ma con un soggetto che un figlio maschio
Nel caso di Arturo Dell'Isola di Arturo essa dice esplicitamente il rimpianto di una condizione da ragazzo a cui mi sembrava di di aver appartenuto eccetera ma poi il piccolo userete
Della storia e poi naturalmente il il Manuele di
Caraceni
Sono ambedue le protagoniste di menzogna e sortilegio e del libro di Maria Teresa
L'ultima donna di tre generazioni nel citazione da Enza
I due libri cominciano ambedue dalla fine da quando tutti sono morti alla lettera
Permettetemi di fare delle citazioni parallele
Non è gratuitamente che che lo faccio spero che si capisca Maria Teresa beh mi riferisco al proprio le primissime pagine addirittura queste sono le prime righe del libro Maria Teresa nella casa dove sono rimasta dopo che tutti se ne sono andati e finalmente si è fatto silenzio
Hanno cercato in molti di convincermi a lasciare questa casa perché è piccola è affogata Elsa Morante son già due mesi che la mia madre adottiva la mia sola amica e protettrice è morta nessuno sale più a questo piccolo appartamento dove io so dove sono rimasta io sola
Maria Teresa il mio aspetto dimesso e le rughe che tardano a venire mi difendono ancora più degli Ciatti vestiti che mi coprono il corpo Elsa Morante infagottati a nel solito abito Rossignol
Maria Teresa quando donna Peppino attimi amata più di ogni cosa al mondo avevo dodici anni Elsa la mia seconda madre la sola cui piacque di lo darmi e perfino di trovarmi bella al giorno che mi vide bambina di dieci anni entrar qui per la prima volta Maria Teresa la creatura sgraziato a che mi viene incontro dallo specchio solo io
La consistenza delle carni e la foggia confusa dell'abbigliamento mi sbalordisce cono non meno dello sguardo opaco Elsa il mio riflesso mi si fa incontro a tradimento io sussulto e poi quando mi riconosco resto immobile a fissare me stessa come sei mila sì una medusa e mi domando chi è questa donna chi è questa Elisa
La Elisa la Elisa dell'esordio Bielsa e fatta sensibile morbosa da straordinarie commozioni e luttuoso e commozioni esattamente quello che è avvenuto alla alla Chiara del libro di Maria Teresa ha una sola compagna la memoria non soltanto il mio passato in particolare l'infanzia ma anche il loro passato quello di mio padre di mia madre e della mia famiglia defunta
Nella stessa memoria Chiara vive dopo la caduta della sua breve fuga verso la vita sognata vera oggetto è quasi schermo su cui si proietta la fantasmagoria dei ricordi propri e altrui
Le altre più esteriori similitudini saranno facili da segnalare il Meridione la morde il cugino che al centro del di menzogna e sortilegio come ricordate anche di questo libro il morbo fantastico della genealogia familiare Bielsa il sangue dei D'Auria
Perfino nei nomi dei genitori Anna e Francesco di menzogna e sortilegio Anita e Francesco di passaggio di Passaggio in ombra i Maria Teresa c'è forse un rimando io credo senz'altro di sì
E la più forte similitudine almeno in apparenza la lingua
Di quest'ultima voglio dire che l'affinità e vera e profonda e che ha a che fare con due qualità essenziali l'adesione a un linguaggio femminile di quelli che usano le madri e le balie e lei non con le nipoti e le bambine con loro
è uno stile regale edotto ma non curante e indifferente all'opinione altrui
Di questo per Maria Teresa ho esperienza diretta rispetto alle versioni nel suo lavoro alla condiscendenza distratta verso certe correzioni che proponevo e al puntiglioso rifiuto di altre correzioni una padronanza senza sforzo e senza soggezione della propria scrittura
Ma la scrittura degli rigogliosa e lussureggiante che era Bielsa in menzogna e sortilegio che fece parlare di un barocco Moranti hanno questa estranea Maria Teresa
Non è estranea né una forza di eccitazione nella magia delle parole dette e taciute
Ma il vento che gonfiava e portava in alto le frasi di Enza costringendo la di tanto in tanto a bere intermezzi poetici filastrocche di sepolte o canzoni sue
Solleva le parole di Maria Teresa solo come un aquilone dal filo corto tenuto stretto nella mano e richiamato presto a terra
La lingua del racconto di Maria Teresa ha bisogno di chiudersi a ogni capitolo su se stessa facendo sì la conica e asciutta come appunto un coperchio che torni a calare una porta che si rifiuta
Di case chiuse
Di una claustrofobia e reclusione monacale fatto anche menzogna e sortilegio ma qui la bambina si muove fra una casa e l'altra segrete tutte nessuna davvero sua
E avventurarsi fuori oltre il Paese fino sul treno nella città vicina e causa della perdizione
Ti ricordi chi leggerà il libro troverà questo calvario della camminata della
Della ragazza che è arrivata nella cittadina dal suo Paese perché cerca il cugino naturalmente non lo troverà sarà il momento la catastrofe della camminata
Direi bella giovane che per la prima volta esce da sola per l'appunto il calvario di questo cammino sotto gli sguardi degli uomini maschi insomma
è una è una cosa breve appena accennata ma tremenda di di di di di violenza insomma
Ne torna chiara riportata questa discussione riportata indietro esanime in quell'episodio la lingua cambia e anche il tempo chiara per la prima volta sta parlando di sé e di un asse che agisce tuttavia nel suo slancio convulso e rovinoso e più distante che mai più vista dal di fuori che in qualunque altro episodio
Altrove la bambina che è stata era vista con gli occhi delle altre donne ciò che toglie alle descrizioni disse della propria bellezza della propria promessa ogni compiacimento e leziosa agile
Io credo di avere parlato troppo dunque
Ne aveva parlato bene
Salto diciamo il il resto degli appunto tanto pubblicherà una recensione questo libro in cui non dovrò saltare niente però volevo
Dire una cosa finale
Soltanto
L'uno l'unico punto che vorrei fare a una casa editrice da una casa editrice Feltrinelli che ha prontamente capito quel di che libro si trattava e la prontamente pubblicato
Lo dico senza nessun interesse senza nessuna piaggeria
Questo libro è un libro molto difficile i lettori usuali di case editrici si sarebbero spaventati di questo libro questa era la mia impressione quando lo lessi
Non di via questo libro non è per così dire di questo tempo i lettori editoriali di questo tempo non meritano questo libro
Lo dico insomma senza generalizzare ma mi aspettavo questo questo libro uscito nella non mi ricordo se nell'affare nel retro coperta si dice l'espressione la scrittura rasserenante allora
Questa è l'unica l'unico emendamento che proporrei questa scrittura non è affatto rasserenante è il contrario in nella scrittura di questo libro insomma nella vicenda del libro nel modo in cui
E raccontata insomma si compie senza nessuna possibilità di rasserenamento
La rovina di tutte le cose la rovina non solo di una famiglia di una stirpe eccetera ma la rovina nel nostro mondo e si compie per così dire anche la la rovina personale
E gloriosa insomma dell'autrice di questo libro questa bellissima immagine l'ultima parte del libro a me piace un po'meno ma questo bellissima impagina finale con il ballo fra la memoria e il futuro
E è una è una pagina meravigliosa forse non so forse la potrai leggere è una pagina meravigliosa ma il ballo fra la memoria e il futuro oggi Emo e più chiaro di quanto fosse quando abbiamo letto per la prima volta questo libro e Maria Teresa era vivo e la morte
E solo nel nel punto della morte che la memoria e il futuro
Intrecciano i loro il loro ballo finali
Dunque queste sono le cose che
Che mi fa pensare questo libro
Infine del senso del dell'impegno politico e civile di Maria Teresa chi di voi leggerà questo libro e poi si ricorderà che l'autrice di questo libro è stata a sua volta un tempo onorevole nel Parlamento italiano deputata nel Parlamento italiano
Sarà straordinariamente sorpreso e da una parte rivaluta era come sempre giusto fare L'anima buona del Partito Radicale
L'anima buona buonissima la migliore anima il partito radicale era Maria Teresa Di lascia diciamo
E contemporaneamente perché non voglio conclude nemmeno il modo rasserenante le cose che ho detto
Capirà anche come in questa persone probabilmente molte altre insomma nel modo più più nobile più degno il partito radicale era un'occasione per fare delle buone cose che comunque avrebbe fatto depositato
Allora Adriano Sofri ha
Mi sembra raccontato la sorpresa del dattiloscritto questa folgorazione passi di un dattiloscritto di di per la persona che lo che lo portava ma subito anche delle la pagina l'intensità l'intensità della scrittura ora Raffaele la Capria che lo scrittore importante ma e anche un lettore molto molto acuto intransigente insomma non non facile ecco la la cavea alletti romanzo ora cioè non non appartiene a questa cerchia in qualche modo amicale in vario modo amicale o complice diciamo che ha avuto in questi anni il dattiloscritto allora sa sarei curioso di sapere se e nella su quell'auto neanche suscitano conosciuto mai neanche Maria Teresa per me Maria Teresa
C'era soltanto una voce che sentivo al telefono
E sono stato anche io un oggetto di quella generosa invadenza di cui parlava Adriano Sofri
Ma se l'è vero che lei voleva con questo libro che chi lo leggesse le volesse del bene
Ebbene io appena ho letto questo libro posso dire sinceramente che le ho voluto bene
Quando ci capita
Nel nostro mestiere di lettori di imbattersi in un libro che si lascia pieno di stupore e di ammirazione
Noi rimaniamo
Così un po'sorpresi anche perché uno evento
Che si verifica sempre più di rado
E quando questo evento accade noi cerchiamo di spiegarci le ragioni di trovare ascendenze discendenze linee di influenze eredità perché un po'misterioso l'apparizione di un libro
Come questo
Ma questo libro di Maria Teresa Di lascia sembra uno di quei casi così eccezionale almeno così è sembrato ed unici
Che solo la morte crudele prematura dell'autrice
Poteva sigillare
Perché questo è un libro definitivo e ultimativo
Dove tutta l'esperienza di una vita si consuma e potrei dire con le parole dell'autrice Maria Teresa questo libro il tuo canto questo è la tua ribellione ciò che rimane delle tue aspirazioni questo libro sei tu
Un libro nato dall'esperienza del dolore
Ma patita fino in fondo fino alle sue ultime conseguenze fino all'annichilimento per auto distruzione
E capito fino in fondo analizzato fino alla sua più intima struttura cellulare
Per l'esperienza del dolore che include nel suo interno anche la gioia e la felicità e l'amore
Qui in questo romanzo
Dal luogo ad una forma di conoscenza fantastica
Dell'intelletto che vivisezione il cuore e dell'anima che si impossessa della mente
Una forma di conoscenza fantastica dicevo più sottile e raffinata della conoscenza appresa dai libri e dalla normale esperienza della vita o dallo studio di questo quella disciplina
Una forma di conoscenza fantastica
Che per essere espressa richiede un linguaggio particolare
Che anche se rassomiglia linguaggio comune
è fatta di parole pensieri e connessioni e accostamenti di sintassi e sensazioni
Dove predomina quel raffinato spirito di Scelta e quel delicato istinto di selezione
Coi quali l'artista come diceva Wild capisce per noi la vita
Dandole una passeggera perfezione
Questo tipo di conoscenza fantastica di speculazione immaginativa io ho trovato in Passaggio in ombra
Non sono molti gli scrittori che attingono a questo tipo di conoscenza
In Italia conosco solo due scrittrici che lo hanno fatto
Sono Elsa Morante e Anna Maria Ortese cioè le due nostre più grandi scrittrici di questa fine di secolo ebbene non voglio esagerare ma non ho alcuna difficoltà a mettere accanto a loro anche Maria Teresa Di lascia e sono lieto di questa occasione che mi consente di dirlo tra i primi e pubblicamente
Riconosco nelle sue pagine lo stesso incantevole egotismo la stessa vibrazione passionale la stessa cognizione del dolore
Non è una questione di derivazione o di influenza
è una questione di qualità e di livello
Di qualità e di livello dell'immaginazione della scrittura
Mentre leggevo passaggi in ombra pensavo che oggi le donne stanno portando nella narrativa italiana in progresso uno sguardo diverso forse più libero comunque più intenso
Su temi ed argomenti come la famiglia e i rapporti tra le persone della famiglia di affetti legami l'amore il dolore la tesa
Su una realtà insomma vista dalla loro parte con un occhio nuovo e meno convenzionale
Come appunto capita a chi è stata a lungo in silenzio e si sorprende improvvisamente libero di parlare
Certo è che con loro il romanzo ha riconquistato quel senso di romanzesco che stava perdendo
E quella voglia quella capacità di raccontare quella cadenza quel modo di far lievitare man mano che emergono i fatti e i personaggi intrecciando l'insieme in modo fatale ed imprevedibile che io chiamo il passo del romanziere
E il passo del romanziere
E tutto questo femminile risveglio si sente anche nel libro della Di lascia
Questa specie di Energia che si libera questa vitalità che esplode questa dei reggini Tati fronte all'atto di narrare
Che rassomiglia tanto in lei ha un inizio e a una rinascita
Ma si sente anche che in questo libro ci sono due romanzi sovrapposti ed intrecciati
Uno è un romanzo realistico il motore che manda avanti la storia e l'altro è un romanzo visionario fatto di geniali meditazioni monologante
Una di queste dalla letta poco fa Ilaria
Nel primo romanzo si racconta dal punto di vista di una bambina la storia dei rapporti con un padre che come si dice non ho ancora regolarizzata la sua posizione
E con una giovanissima amatissima ragazza madre che attenderà invano insieme con la figlia sotto gli occhi di tutto il Paese è un paesino della Puglia l'arrivo in chiesa dello sposo e padre
Ma lui scompare si rifiuta al matrimonio alla paternità
Più per con tra naturalità irresponsabilità che per disamore
Per quella buia che non permette di trasformare un proposito in cosa vera
Sempre lei la bambina racconta poi la morte della madre sopravvenute
Racconta l'amore assoluto totale che nasce in lei ormai giovinetta per il cugino
Ma anche il cugino così come aveva fatto il padre nel momento decisivo fuggirà è la lascerà sola
Questo doppio abbandono quello del padre è quello del suo amore determinerà in lei una lenta dissoluzione dell'anima e del corpo ed è qui da questa dissoluzione che prende l'avvio il romanzo ed è da questa voce che sembra quella di una sopravvissuta non di una scampata che il romanzo viene raccontato
Ed è un romanzo che procede perciò come un sentir parlare di cose che si sono impigliate nella memoria
Mai come un racconto filato
E solo così scrive l'autrice ho potuto tessere la trama del mio disfacimento
Nell'atto di trasformare in scrittura questo penoso ricordare
Ha infatti come dei trans alimenti dei momenti di rifiuto dei soprassalti
E i tempi si scompongono e si accavallano il presente si manifesta già intriso di futuro e di consapevolezza presa sentite
Per me che appresi giovanissima l'impossibilità su cui si erge l'esistenza di ognuno
E quindi non avevo nella nulla da imporre se non questo sgretolamento interiore eccetera
Insomma il senso di un'angoscia esistenziale profonda
Fatta di tragedie e di dolore pene tra tale pagine e diffonde ombre oscure anche laddove la scena familiare come spesso accade in questo libro e dolce ridente tra le più belle pagine ci sono quelle in cui madre e figlio
Nell'approssimarsi del sonno si parlano a voce bassa nell'oscurità
E non bastano di affetti a proteggere dalla malattia dell'anima
Vi sono sempre vi sono in questo libro esempi di scandaglio psicologico nel rapporto tra madre e figlia e tra la figlia e il padre
Di una sottigliezza inedita nella nostra narrativa di oggi così formale e perciò sempre più attenta alle Sico che alla sostanza
Qui invece il tono è un altro
Indifferente sto citando alla platealità degli avvenimenti
Quando
Quanto a occultamento indifferente alla platealità degli avvenimenti quanto acutamente sensibile a ciò che non accadeva restava nell'aria incompiuto e minaccioso
E avvolta sembra che anche l'autrice del libro non abbia come lei dice della madre
Una vera dimestichezza con le parole e che esse una volta dette le si rivolgesse ero contro a riprova della loro reciproca incomprensione
Per queste incapacità scrive mia madre le tratteneva allungo le parole
Celando le agli altri forse anche a se stessa
Negli anni
Quando l'ho guardata a vista di battersi sotto i colpi delle parole che non sapeva fronteggiare si insinuò in me il sospetto che le sue stesse qualità
Fortificate nel rigore del silenzio potevano d'un colpo e proprio a causa sua divenire debolezza tragica e Ina ci
Qui si parla della madre naturalmente
Con quella penetrazione che ho chiamato conoscenza fantastica
Il dono di questa scrittrice
Ma sembra anche una confessione di carattere personale
E ci riporta alla genesi alla formazione di questo romanzo forse e alla lotta impari della scrittrice per far sì che dal silenzio uscissero le sue parole
E per trasformare la sua verginità di fronte all'atto di nascita di narrare
In uno straordinario romanzo
Quale coraggio intrepido
Ha avuto bisogno di quale coraggio intrepido avuto bisogno scrivendo il suo canto e la sua ribellione questa giovane scrittrice
Alla sua prima prova il coraggio di creare finalmente dei personaggi stretti in un nodo fatale di fatti
Il coraggio di dipanare questo nodo con un'analisi sui generis tutta sua un'analisi dell'anima e del dolore analisi fatta col bisturi della Fantasia
Il coraggio di scrivere un romanzo insieme naturale costruito come un agglomerato di cristallo dove la costruzione sembra dovuta ad una forza la cui provenienza ci sfugge perché per ora assomiglia rassomiglia soltanto alla nostra ragione
Il coraggio di creare tre personaggi femminili che come i personaggi dice Coffa non hanno doti speciali se non la profondità del sentimento
Di donne umili di una piccola provincia italiana di un Sud che non viene mai caratterizzato ho abbassato
Come avviene in tanti romanzi che descrivono una realtà meridionale
E di fare tutto questo mantenendo sempre invece un livello intellettuale alto che si riflette anche nella lingua
Il coraggio di creare con questa lingua
Tre personaggi maschili il padre Amato e odiato sempre visto dall'occhio della figlia bambina il nonno violento è un po'padre padrone il dolcissimo ma sfuggente cugino tutti questi personaggi quelli femminili e quelli maschili
Esprimono la loro meridionali ITA Traverso il le loro manifestazioni affettive attraverso l'escussione del sentimento e lì poi l'iperbole amorosa
Ma fra tutti ce n'è uno
Quello della zia giù Pina
Che davvero all'altezza degli Umiliati e offesi dei romanzi russi perché sembra che in lei ignoranza e soggezione si riscatti no in una forma di superiori intelligenza del mondo
Beati i poveri di spirito come giù Pina che rappresenta tutte le donne oppresse del sud
Beata la sua stupidità e la sua conoscenza
E la sua innocenza ferita
Questi personaggi in cui la semplicità non esclude la complicazione
Ha avuto il coraggio di plasmare nel suo primo romanzo Maria Teresa Di lascia
E non è poco
Ma non ho detto del personaggio principale della bambina che vede osserva racconta e che non viene mai trattata come di solito si tratta non nei romanzi i bambini
Facendoli diventare bambine dischi
Ma come una donnina che essa è soprattutto sente tante cose a modo suo
Ma in un modo articolato e completo come quello di un adulto
Il carattere di questa bambina che poi diventerà la narratrice adulta di passaggi in ombra
E anch'esso molto particolare Semplice Complesso come ho detto
Così come sono tutti i personaggi di questo libro semplici complesse
La sua angeli castrazione ha a che fare con un rifiuto della realtà e con un mondo in cui le cose cessavano di essere unite
Ma in un modo diverso dall'alienazione
Un unico mondo possibile
In confronto al quale tutti gli altri mondi
Quelli che aveva sognati e quelle che l'avevano atterrita scomparivano come nuvole spazzate dal vento come fantasmi senza forza e dove si aveva sto citando la libertà dei non ha vere nessuna forma
Credo di aver detto abbastanza sul coraggio che ci vuole per affrontare un romanzo con questi fatti questi personaggi e questi temi
Ma in passaggi in ombre non c'è solo questo romanzo
Come ho detto
Sovrapposta questo intrecciato con questo c'è l'altro romanzo un romanzo intellettuale e fantastico mentale visionario che veramente straordinario e di straordinaria fattura
E in questo secondo romanzo distintivi stanare articoli Bertarelli o
Di fantasia naturalmente che la Di lascia si colloca per forza espressive originale accanto ad Elsa Morante ad Annan ad Anna Maria Ortese corrono a sua voce ed una sua forza autonoma
In questo secondo romanzo che si intreccia col primo
Regna una specie di mistero e di silenziosa cortina protettiva
E anche la scrittura
Nonostante l'eccesso di immaginazione e forse proprio per controllarlo diventa densa dell'uscita di una lacerante violenta originalità specie laddove indaga come avete sentito prima sulla malattia
L'angoscia e le cause più profonde del male di vivere
Da questa indagine spietata ed orgogliosa
è venuto fuori questo romanzo
Dove il passato si incarna nella fantasmagoria del sogno e attraversa la sconfinata regione della salvezza sono sue parole
E infatti un libro salvifico mi pare che risale dagli abissi di un dolore indicibile
Dalla spirale del suo DNA
Per arrivare appunto in vista di una possibile salvarsi ione
Allora prima di di ascoltare anche conoscitore Stefano Giovanardi richiedeva e la lo richiedi leggere un altro brano del libro anche perché ha a che fare con le cose che diceva la Capria un brano dal tratto da come dire con
Dall'alto di auto coscienza del libro come diceva la Capria prima c'è c'è una specie di intreccio fra diversi romanzi per esempio tra un romanzo e di trama e stilisticamente
Dicono
Bibite no e magari interessanti
Di trame di dialoghi c'è una grandissima capacità tra l'altro anche tecnica nei dialoghi che è un'altra un'altra dimensione rara nella letteratura italiana recente quello che leggeremo ora fa parte invece di questa dimensione intense lucida
Riascolteremo ora non legge nemmeno leggerla e per noi di di avere
Di auto coscienza e di autori riflessione
Hanno già penso di appartenere a un'altra specie
Questo pensiero che avanza e nei assurdo come una mostruosità contraddetto dall'apparenza ordinaria dei miei tratti dalla mappa fantastica né con lo so mi ha il potere di Russell in armi
Le elezioni che ascoltai quando vagabondando per le università le uniche che ebbe il potere di incatenare la mia attenzione richiamandomi alla coscienza estranei diverse mozioni
Mostravano il mirabile codice della specie
DS
Rimanevo stupita
Come l'asse la spirale della vita fosse un'alta
è possibile versione della chiave musicale del violino una sorte di verrebbe di vibrazione sfuggita alla deflagrazione originaria da cui ogni cosa prese forma
Non volli imparare la catena di formule che intrecciandosi in una magica danza non ripeteva mai steste essa e con certezza assoluta custodi valida in ticket scusa e con certezza assoluta custodiva l'identità unica di ogni nuova vita
Mi sembrò sempre
Che la riduzione di un simile prodigio all'apprendimento sterile del nome scientifico
La sua evocazione d'ottava e assurda nella luce morta dei lavoratori avrebbe aperto attirando la su Noemi
La catena infinita e ottusa del dolore
Bisogna essere molto ciechi per aggiungere nuove sofferenze all'eredità di dolore lasciata da chi è passato prima di noi
Così
Quando in un Paese qualunque forse nell'emisfero australe o nel Silenzio dimenticato degli Incas qualcuno ha trovato serbata la chiave della vita nel cuore indifferente di una pietra
Come se questa fosse la cellula di un corpo o la memoria Tomic Zatta dell'unica esplosione
Io ho avuto più a conferma di ciò che è sempre pensare
Nello spartito della vita
Bisogna amo tutti
Con un'unica nota le cui vibrazioni multano impercettibilmente per la materia che ci accade di essere allo stesso modo
Orrore dell'inno dell'onnipotenza feroce della dogmatica sordità che traccia il confine fra ciò che è sano e il suo contrario
Tremo di fronte all'arroganza impietosa dei corpi sani all'oscena prepotenza della loro forza alla sicumera gloriosa con cui avanzano nell'universo pretendendo di essermi padroni invulnerabili
Niente più vano e folle di queste illusioni
Bisogna essere un po'di pietra e dall'Impero un po'di mare e di tuono per ricordarsi la nota originaria
Bisogna essere un po'mostri per sentire risuonare la meraviglia e l'orrore di altri mondi lontani
In me vive il dubbio che l'errore genetico da cui prendono vita creature mostruose tenerissimo
Piccoli tartari con gli occhi all'insù
Dalla memoria prodigiosa di Pico della Mirandola che suonano a volte come angeli
O vecchi bambini destinati a vivere un quarto di secolo nascosti come ragni e nelle case per non offendere la protervia va salute dei normali
Incarni un'altra razza
O forse
Creature di altri spazi abitanti di pianeti lontani i cui frammenti vitali carattere uno urlando nel luogo sbagliato
Questo spiegherebbe la malinconia alcun movente di certi occhi fissati nel vuoto che guardano Mundi perduti
E sorridono sola essi
Resistendo a tutte le seduzioni delle nostre inutile umanità
La follia infine
Non so se i suoi segni siano iscritti
Nell'abbraccio elicoidale della vita
E neanche si appartenga il codice segreto di un'altra specie precipitata sulla Terra
Credo piuttosto
Che sia sia un tramite
Un sesto senso rimasto aperto per vocazione o per destino
Dove le mostruosità svelano la propria origine autentica
In altri luoghi lontani dagli orridi tavolini di settori che in nome della scienza profana Noches la mente i misteri della vita e della morte in altri tempi da quelli in cui l'angoscia ci stringe a vivere
I folli furono celebrati come creature divine nelle quali circolava leader alla Sapienza un discente
Erano tempi e luoghi dove la sadica struttura normativa che ci conculca
Non aveva ancora vinto ne aveva ancora sedotto l'intera umanità al peccato originario dell'invidia e alla pestilenza della sua vanità coattiva
Così essa non tollera che una creatura fuga al gioco della rivalità fra uguali e attraverso i mondi della follia
Scelga l'identità eversiva a cui lo destinava l'unicità della sua nascita
Con un ukase che non ammette eccezioni l'alieno viene piegato alla quinta amento dei suoi mondi e il veleno sottile dell'invidia raggiunge il suo centro creativo distruggendone le centraline
Ridotto a un'oscurità senza mostri e un silenzio senza pensarci
Finalmente appartiene all'aspetto
Allora
Già molto si è detto di una
Queste Polar molto si è detto si è accennato di queste polarità maschile e femminile Kemp
Connotano molto questo libro me sembra siano molto decisive in questo libro le figure maschili figure femminili loro rapporti Adriano Sofri diceva la marginalità
Delle figure maschili e l'adesione al linguaggio femminile che che che già una formula questa della scrittura femminile che molto e ha circolato in questi anni senza che bene si capisse
Cosa fosse senza che si capisse bene dimensioni l'esistenza al valore lo spessore ecco qui affetti impressione maschile quella di assistere in questo libro una una
Dominio matriarcale è quella di di un matriarcato di un luogo un potere femminile
Separati quasi segreti come quel bisbigliare tra madre e figlia di cui Chicchirichì aveva colpito anche anche la capriola che non so se Anna Rossi Doria di questo vuole parlare noi come dire banalmente ci aspettiamo qualcosa del genere
Io non so se risponderò a queste no
E a differenza di chi mi ha preceduto io non sono stata ne è un'amica di Maria Teresa Di lascia che non ho mai conosciuto
Ne sono una scrittrice io parlo soltanto da lettrice che ha molto amato e ammirato questo libro
E vorrei dire alcune cose sulla memoria e su alcuni temi che mi sembrano sì profondamente femminili ma proprio perché è radicato in una specificità
Universali
A niente gioco Tina parlano dei loro segreti che la narratrice bambina infondo conosce ma finge a se stessa di ignorare con un timbro lei dice sommesso e audace
E mi sembra che questo timbro sia proprio quello che domina in questo libro ed è il timbro della memoria di chi ha il coraggio di narrare e ha il coraggio di parlare dei grandi sentimenti
In questo senso anch'io ho fortemente sentito una eredità non imitazione
Di Elsa Morante in particolare di menzogna e sortilegio ma con una differenza che io sento rispetto a quello che ha detto Adriano che ora dico subito
E anche in modo diversissimo del Cardillo addolorato
Io sento in queste tre scrittrici il Filo d'Oro comune della pietas
In questo libero parlando del suo sentimento per il cugino Saverio Maria Teresa Di lascia dice con passione amorosa
Questa con passione amorosa è quella che sua madre Anita avuto per suo padre e quella che tutti i personaggi
In qualche modo hanno in comune
E in questo senso
Accostandola questi grandi libri del passato io sono sicurissima che questo libro troverà nesso i suoi lettori Ernesto elettrici
Esattamente come li trovo la storia malgrado le vergognose sciocchezze che scrisse la critica letteraria quando uscì esattamente come l'ha trovato il Cardillo addolorato cioè libri come questo trovano le loro strade
Trovano le persone che rileggono non non ha proprio dubbi su questo indipendentemente da quello che dirà la critica
Volevo solo dire tra parentesi
Che penso Adriano abbia ragione che l'unica grande differenza con menzogne sortilegio della lingua ma che credo questo sia legato a una differenza di sostanza
La sventura di menzogna e sortilegio viene trasfigurata
La squallida storia dei genitori di Elisa viene nobilitata in una augura magnifica
Mentre Maria Teresa Di lascia e profondamente attaccata alla realtà e su questo io vorrei tornare dopo malgrado ovviamente la potenza della sua fantasia non c'entra nulla questo
E naturalmente grazie al dominio del suo stile di quei già avete avuto esempi nelle letture di Ilaria Occhini che lo strascico del dolore infantile che è sempre il più radicale il piglio irreparabile
E delle tracce di finitime che nella narratrice questo dolore ha lasciato e che sono forse ancora più terribili cioè le difese che si è dovuta costruire da questo dolore da un lato la malattia
Dall'altro il sottrarsi alla vita come è stato già detto ebbene tutto questo a me sembra non uccide la nostra Virginia e persino la tesa della felicità
Questa è una cosa che mi ha straordinariamente colpito circa a metà di questo romanzo c'era una specie di inno alla felicità che
Magari se lo leggi prima perché il contributo a lei prosegue dovete
Non puoi andare preferiva sinceramente mediana lo deve fare per beh mi deve scusare adesso svolgiamo il signor
C'è stato un momento delle nostre storie amorose
Nella vita dei miei genitori amatissimi nella meravigliosa corte dei parenti e delle creature che accompagnavano la mia infanzia in cui la felicità brillato a dentro ogni cosa
E se era una piccola moneta adoro finissimo un raggio di luce che attraversava finanche i tormenti e si riverberava come un canto con una lunga nota dolcissimo la felicità che è prigioniero dentro di noi
E che chiede solo di essere lasciata libera di alzarsi in volo come un angelo rimescolarsi all'aria come il vento circolata nelle nostre vite e si affacciava all'improvviso senza che nessuno domanda se di essa c'è stato un tempo in cui conoscevamo il valore della vita di questa letizia donata di questo Giubileo senza compenso
Di questo tripudio dell'essere di questa straordinaria beatitudine di esistere
O trovare le parole per revocare la grande esiliata colei che Langue prigioniera in un punto segreto di ogni essere vivente mentre noi ci dibattiamo nel vicolo cieco del dolore
O liberare dalle catene la nostra felicità
E infatti la fuga dalla ditta il sottrarsi alla vita che seguono quella catastrofe iniziale che si è consumata tra l'infanzia e la prima adolescenza
In una catena di fraintendimenti io qui leggo diversamente forse io non vedo tanto una storia di oppressione maschile
Questa è una catena di fraintendimenti che sbarra l'amore tra i genitori prima l'amore tra la protagonista chiare e il cugino Saverio dopo
E quell'incommensurabile ingiustizia di cui prima nello agli occhi mi ha letto e la sconfitta amorosa e di cui lei in un altro passo pagarla
Ebbene tutto questo non impedisce quella nostalgia della felicità e quella tesa che lei dice lei ha trasmesso la zia per Pirina pur visionaria
Profetizza andò le un grande futuro e lei dice di aver mantenuto la lunga attesa di un evento magnifico che si sarebbe compiuto nonostante me e la mia vigliaccheria coprendo mi di gloria
In effetti il dolore pervade la vita di quasi tutti i personaggi
Tranne forse due personaggi maschili sempre nell'ombra insignificanti però che sono uno il più nobile e l'altro il più per gli offro il primo esce Armano
Che è un bellissimo personaggio appena adombrato empio gaglioffo e il nonno Tripoli che poi probabilmente come dire questo terribile padre che spiega anche la perenne fuga di Francesco che è un fondo un figlio
Che adora questo padre non ce la fa a ribellarsi e scappa sempre
Però ripeto la possibilità della felicità il ricordo che la felicità è possibile ed è prigioniera esiliata ma non è scomparsa dalla faccia da terra
Ecco io non so spiegare perché ma questo a me sembra molto femminile questo attraversamento del dolore ad occhi aperti che però non non solo non dimentica che la gioia esiste massacri alla fine è più importante
E mi ha fatto venire in mente questo libro una penso trecce che non c'entra nulla e che non so se Maria Teresa Di lascia avesse mai conosciuto ma non importa che Hannah Arendt
Che in una sua bellissima Lettera a un suo amico dice
Il male non è mai radicale ma è soltanto estremo adesso può invadere devastare il mondo intero perché si espande sulla sua superficie come un fungo ma solo il bene e profondo e può essere radicale
Forse c'è un nesso tra questa memoria della gioia e la memoria dei morti che
Un tema di nuovo molto femminile e molto femminile nel Mezzogiorno d'Italia dove tuttora sicuramente su questo ci sono degli scritti molto belli di un'antropologa che si chiama Maria Minicucci le donne conservano
Proprio questo ruolo proprio perché lei dice sono capaci di viaggiare nel tempo della memoria e quindi proteggono i morti dall'oblio proteggono i vivi dalla minaccia dei morti
E in effetti questo libro narra di donne e di mezzogiorno non c'è dubbio
Nelle due parti del libro che si chiamano l'audace la prima e il Silenzio la seconda e io a differenza di Adriano Sofri sento come parole chiave di questo libro oltre alla memoria il coraggio
E il silenzio che poi il titolo della seconda parte coraggio
Sempre saltato come grande virtù della madre Anita e che sicuramente Anger Teresa rilascia in persona ha avuto come ci ha ben detto poco fa Raffaele la Capria
Il Silenzio della seconda parte essi questo ritiro dalla vita questo infagottati sì questo non aver più le mestruazioni tutto quello che ci è stato detto
Ma a me sembra e anche la salvaguardia della possibilità di un ritorno di quella salvarsi oneri cui si parla nell'ultima pagina e di quel forse che l'ultima parola dell'equilibrio
E niente questo mi ha ricordato questo doppio valore della Parola silenzio della seconda parte cioè un silenzio di desolazione di devastazione compiuta manco il silenzio che difende e protegge una pallidissima possibilità di ripresa della vita mi ha fatto ricordare un verso di Anna Achmatova che il Silenzio al silenzio fa la guardia
Io non so se questo sia un romanzo autobiografico fino a che punto è credo senz'altro ha ragione Adriano Sofri mai nel senso stupido in cui a volte no
Pensa non a nessuno importa
Certo che questo taglio autobiografico non toglie mai spazio alla narrazione degli altri degli altri personaggi e al mondo più grande che pulsa intorno a questo libro e che
Quel mondo estraneo o indifferente alle sventure dei singoli
Dunque si parla di donne ed il Sud gli uomini è vero
Sono più che insignificanti sono in genere dei vinti dei vinti magari non rassegnati come Francesco che tenta una ribellione a me sembra che il suo rifiuto di sposare
Anita che lui amava insomma mi sembra così e che il suo rifiuto di sposarla sia un terribile
La terribile vendetta autodistruttiva soltanto l'unica ribellione che gli rimane però fallisce perché a me sembra che il suo problema sia appunto suo padre quindi
E comunque
Questi uomini sono in ombra come lo sono nelle famiglie meridionali la famiglia D'Auria è una straordinaria rappresentazione ma non solo per la tragica saga del sangue del no
Che ci ricordava Adriano Sofri
Perché questa famiglia è una famiglia dominata l'autrice torna spesso su questo tema dal disordine
Dalla confusione
Questa parola torna
Ed è una confusione che impedì piena è una confusione fisica e domestica lei non riesce con tutta la sua generosità sebbene portare le persone a tavola
Ci riesce forse verso le quattro del pomeriggio perché no come dire c'è questo continuo tema del disordine
Che è una confusione profonda che è una confusione morale Point Tripoli fratello di Peppino
E che è una confusione che dilaga in quella proprio debolezza non rassegnata di Francesco e invece nella rassegnazione di Suarez sorella Giuseppina
Che si trasforma alla fine in una determinazione perché Gioppino alla fine va vivere con suo figlio svizzera piantando tutto quanto cioè l'unica che riesce a fare un vero atto poi di rottura e di ribellione
Queste donne sono tutte donne apparentemente molto potenti come è diceva Marino nel matriarcato ma in verità a me sembra impotenti
Delle sue due care donne la madre e la zia
Rivali e in così diverso modo sue protettrici la protagonista da loro eredità mi sembra una sorta di genealogia femminile accecato
Quello che acceca queste donne che esse si precludono la visione della realtà con tutto l'amore con cui le tratteggia la figura della madre figura effettivamente straordinaria ma anche della zia per Pina
Questo negare la realtà rifiutarsi ostinatamente di vederla raggiunge nella già per Pina veramente la grandiosità epica
Quando per esempio nei momenti in cui la realtà si fa davvero troppo minacciosa lei la nega chi legge il romanzo capirà quanto è straordinario questo
Con due frasi definitive la prima è noi siamo sempre state sterili nella nostra famiglia dunque illegittimi non ne sono mai nati
E lei stessa ha avuto una vicenda ben diversa
E la seconda in un altro momento in cui la minaccia della realtà che sfasci tutto è troppo grave mia nipote non ha cugini ed è stata lei a costringere giù Pina separarsi dal figlio che il cugino di cui poi la protagonista si innamorò
E questo è il furore missionario per l'appunto di che è un modo di negare la realtà ce n'è uno più sottile che il mondo della luminosa figura di ammicca che è una figura luminosa non solo di luce materna e sensuale com'era per esempio la madre adottiva di menzogna e sortilegio Rosaria
Questa è una figura luminosa anche di una luce morale veramente una figura di questo tipo
Eppure nel suo coraggio
L'autrice dice
Dice io non a un certo punto all'inizio del libro io non sono tra coloro come era mia madre che non credendo si capaci di sognare concepiscono il sogno più folle e scambiano il proprio coraggio con la vita
Cioè anche Anita in questo modo più sottile nega la realtà essi come dire la tiene né accettata in qualche modo per questa stessa forza del suo coraggio e questo è confermato dal passo che leggeva laccati Aprimatic
Dunque donne potenti ma in verità impotenti e a me sembra naturalmente posso sbagliare non tanto per l'oppressione degli uomini rimasti
Ne tanto potenti per solo per la maternità
Ma perché questa potenza impotenza vengono dal fatto che le sfere di vita di linguaggio dei due sessi sono corsie separate
Da diventare incomunicabilità
Persino l'amore in questo senso mi sembra prende in questo mondo le sembianze dell'amore non corrisposto anche quando corrisposto e perché tra i due sessi non può passare ombra di comunicazione
E quindi nel regno generoso e disordinato di Pettinà come in quello sventurato ma veramente denso di amore alla vita di Anita quando Anita canta accennando passi di ballo
Questa separazione degli uomini dagli uomini cioè le donne stanno da una parte e gli uomini stare un'arte e questa è la cultura contadina queste la cultura contadina
Che sopravvive e non solo nelle campagne mezzogiorno nei piccoli paesi sopravvive in tante famiglie meridionali non rubate a Roma Milano Torino credo
Ma nessuno se ne occupa non ne sappiamo nulla
A me sembra che il Sud sia potentemente presente in questo libro persona Aubry accenni
Non solo quindi in questa questione della famiglia e del potere impotenza delle donne e della separazione tra le due sfere sessuali ma anche in altri mondi
Anzitutto nei paesaggi appena abbozzati raramente abbozzati e fortemente evocativi
Piccole frasi sulla visione del Paese da lontano delle povere campagne abbandonate c'è un solo aggettivo dove crescono ormai fiori stenti dell'aria mite e ventosa che spesso spazza i paesi meridionali che stanno in alto sulle colline
E queste descrizioni di paesaggi vengono sempre in occasione di narrazioni di questa vita Erra abbonda e sventurata del padre
Ma mi sembra che il Sud ci sia anche presente per accenni sobri ma molto importanti
Nei due poli della società meridionale nella durezza dei rapporti sociali
Il dominio dei potenti locali che schiaccia le vite individuali la trappola tesa da Rocco già sanno che distrugge la vita di Francesco e di conseguenza di Anita e di conseguenza della protagonista e così via
Non pronti in nel narrare questa trappola non si pronuncia mai la parola mafia né nessuna parola analoga essendo in Puglia Shepherd sarebbe venuto solo un'altra ma di questo si tratta
Ma accanto alla durezza dei rapporti sociali la dolcezza altrove ignota dei rapporti umani
In certe attenzioni l'indimenticabile soldato che nella spasmodica tesa dichiara davanti alla caserma dove ha avuto appunto come vi è stato già raccontato
L'incredibile coraggio di andare da sola per trovare Saverio diede il suo amore sposarlo e finire tutta questa catena di iattura
Nell'ansia mentre lei aspetta e sarà un'attesa vana per per sempre
Il soldato che lo ha mandato a chiamare la vede in questo Stato vede che lei fruga nella borsetta per pettinare sì per farsi bella per l'arrivo sperato di Saverio
E le offre il piccolo pettine bianco della sua fidanzata dicendo ai ricci come voi ma li ha più scuri
E la consola
Lei dice mi Pettinari sotto quegli occhi seri che mi confortavano sul mio aspetto occorra i dibattiti di ciniglia
Io come ho detto non ho conosciuto Maria Teresa Di lascia e vorrei salutarla con le parole di una scrittrice molto lontana da lei nel tempo nello spazio nella cultura
Scritte per un'altra scrittrice ancora più lontana ed è l'ultima parte di un saggio su George Eliot di Virginia Wulff laddove dice che l'aveva dato voce all'antica coscienza delle donne carica di sofferenza e per così lunghe età rimasta multa come poi allargando il suo sguardo al di là delle donne non avesse cito non avesse voluto rinunciare alla sua specifica eredità
Di Donna sottinteso la differenza di sguardo la differenza di misura non so come tradurre standard in inglese insomma di criterio
E infine
Scriveva
Quando ci ricordiamo quello che lei ha osato e quello che è riuscita a raggiungere con ogni ostacolo contro il sesso la salute le convenzioni quando ci ricordiamo come il circostante contro ogni ostacolo più conoscenza e più libertà
Fino a che il suo corpo appesantito dal duplice far bello si consumo e andò a fondo dobbiamo andare sulla sua tomba e sparge dubbi quanti più allori erose possiamo
Allora Stefano Giovanardi
Non lo so però so che motivi proposti
Un
Intanto c'è questo
Motivo dei sentimenti così forti e veri in questo libro nella letteratura italiana recente ha avuto fortuna delle per delle delibere le operazioni editoriali in cui l'esibizione del sentimento della
Ritrovata sembra centralità del sentimento e molto esibita questi intime Inti sono fortissimi profondi ambigui come non sono in quei casi dove si presentano con una loro Forte piattezza persino persino stucchevole questo corso lo porti pace questa comparazione che qui sia aggirata tra tra Mariateresa Di lascia altre scrittrici tumore
Prima insomma incontrandoci per caso mai proponevi nelle procure di un'altra sorprendente e allora ascoltiamo Stefano Giovanni
No no io
Credo che il sogno segreto di qualsiasi critico militante
Quando non è occupato da scrivere vergognose sciocchezze dove diceva che mi ha preceduto
Sia
Quello di aprire un libro così di un esordiente di cui non sa nulla
E dopo qualche pagina accorgersi di avere di fronte un vero scrittore ecco dico è un sogno che che non si realizza quasi mai e questa volta dico devo dire mi è capitata la fortuna invece di di scoprirlo
Molti hanno parlato di sorpresa per quanto riguarda questo librino affetti è un libro è un libro sorprendente un libro sorprendente
Prima di tutto perché completamente fuori squadra rispetto alla generazione a cui cui l'autrice apparteneva cioè una generazione che a ha praticato forse al anche subito in parte una sorta di desertificazione del del narrare bile
Che ha costruito così la propria la propria narrativa sul nulla praticamente su sull'assenza di fatti da raccontare mentre nel libro della di lascia di fatti ce ne sono moltissimi ci sono moltissime storie molti addirittura spesso ci sono degli ingorghi di di di racconti di situazione di personaggi di fatti e questo già è un elemento diciamo abbastanza sorprendente
E un altro elemento di di sorpresa è il fatto che ci troviamo di fronte a un romanzo
è profondamente ottocentesco
Soffrì parlava prima di un romanzo all'antica ma effettivamente è un romanzo in cui sembra anche per volontà dell'autrice non so i capitoli per esempio che spesso sono dei Brevi sommari
Di quello che viene detto no dico secondo appunto un un sistema ottocentesco
Ma poi per esempio il genere a cui questo romanzo appartiene cioè è un romanzo familiare una manzo familiare come ne scrivevano Dickens come scriveva Balzac cioè è un è un un romanzo che potrebbe Pin benissimo rientrare appunto dico in quel tipo di di civiltà narrativa è un romanzo in cui gli spunti veristi sono molti ma non solo il Meridione dico ma il piccolo centro del paese quella sorta di coralità che c'è anche se poi non si esprime direttamente ma è sempre presente noti con la coralità della gente intorno intorno al al paese direi ci sono addirittura degli elementi che fanno pensare
Alla alla un'altra tradizione ottocentesca cioè quella del romanzo d'appendice se voi pensate non so al ai figli legittimi e figli segreti alla sposa abbandonata sull'altare il giorno del matrimonio
Agli amori tra cugini eccetera sono tutti elementi che circolava noiosa no dico nella nella tradizione della narrativa popolare della narrativa d'appendice però ecco qual è l'elemento elemento sorprendente
Il fatto sorprendente che leggendo questo libro non sia mai per un attimo dico per un attimo la sensazione del dieci aprile non sia mai l'impressione di stare leggendo un un rifacimento un recupero un remake di di
Di qualche cosa
E questo perché io credo sostanzialmente perché c'è un un corto circuito deciso nel libro insomma dico c'è
Il fatto che già dalle prime pagine dalle prime pagine le primissime pagine questo io narrante si presenta con dei caratteri dei caratteri abbastanza disturbanti diciamo cioè è un io narrante che immerso in una sorta di tempesta psichica
Che così che il team che si aggrappa alla memoria come a pagine di un quaderno strappato in una situazione appunto ecco diciamo che di notevole desertificazione per ripetere il termine che avevo usato prima del vissuto e del di scintille soprattutto e quindi da questo io narrante e ci aspetteremmo una una un un racconto frammentario confuso sfumato un racconto così con caratteri piuttosto nebulosi no dico della rispetto alla storia da raccontare invece no invece questi personaggi che che emergono diciamo da questa da questo da questa nebbia iniziale sono personaggi regolati sentita da un destino ferreo personaggi regolati da una mano fermissima contro dico che è la mano di un narratore
Più narratore onnisciente di un narratore che sa esattamente quello che vuole che sa esattamente dove
Vuole vuole condurre la storia il lettore e io neanch'io conoscevo Maria Teresa Di lascia e quindi non non so valuta
Appunto dico che ho come come critico militante ci si accorge immediatamente anche senza senza conoscere l'autore se un libro è pura autobiografia oppure se se è un romanzo
E il criterio è semplicissimo Chess dopo qualche pagina se quello che viene detto interessa soltanto all'autore e non riesce a a forare diciamo la la la corazza che il lettore oppone significa che pure autobiografia che è un romanzo fallito ecco dico questo invece è un romanzo che immediatamente
For a quella quel tipo di
Di corazza proprio perché le cose che vengono dette riguardano riguardano inevitabilmente tutti e questo è un altro forse è un altro elemento anacronistico tra virgolette che il il il romanzo ci propone ora io credo comunque che al di là di tutto quanto è stato già detto che io non inutile ovviamente che io ripeta il fatto di parlare per ultimo mi dà anche questo questo privilegio
Al di là di questo io credo che in questo romanzo ci proponga un un un elemento di riflessione proprio come come fruitori di letteratura
Cioè qui non c'è non c'è dubbio che l'elemento decisivo della storia l'elemento decisivo della della riuscita letteraria del romanzo risiede nella scritto nel tipo di scrittura di cui avete avuto ampi ampi saggi prima una scrittura che e
Che
Diciamo ecco è stato fatto il nome di
Di Elsa Morante sicuramente qualche
Qualche suggestione da Elsa Morante nel libro c'è su questo su questo non c'è dubbio ma credo che siano suggestioni più di tipo tematico
Se non che non di riscrittura perché l'esito della scrittura di di Passaggio in ombra e un esito clou profondamente diverso quasi agli antipodi rispetto a quello all'esito della scrittura della Morante
La scrittura della Morante in sintesi passa l'immagine una scrittura raccontava è una scrittura
Friabile umida barocca una scrittura in cui appunto a ogni riga uno all'impressione che sta lì lì per precipitare in un abisso senza fondo
E la scrittura della Di lascia esattamente il contrario una scrittura convessa è una scrittura d'adamantina granitiche cioè quanto la scrittura della Morante barocca tra virgolette ecco altrettanto questa scrittura mi sembra neoclassica delle virgolette
Cioè una scrittura che cerca l'equilibrio che cerca la misura che cerca il diciamo che attraverso la forma arriva veramente a dare una un impianto architettonico romanzo un'architettura perfettamente proporzionale perfettamente simmetrica dal dal periodo più Breve fino alla macrostruttura diciamo del del romanzo in sé perfino quando c'è in qualche suggestione magari più più immediata o più recente non so mi offre brevissimo passo che posso citare
Quando dice scusate ma io non sono all'altezza dei lettori che mi hanno preceduto
Quella volta i piani del suo viso mutarono di colpo la fronte che si copriva di pieghe si accorcio e il naso già a lungo e qui Lino si accrebbe occupando uno spazio ragguardevole davanti a sé
Gli occhi lunghi obliqui scomparvero dietro le palpebre e al loro posto comparivano bagliori verdeggianti all'inizio fu come se stesse soffocando per un improvviso colpo di tosse poi la sua risata assunse una una tonalità Stromberg tante e nasale in effetti il naso offendeva l'aria come un fischietto mentre la sua figura nervosa era scossa dal Comune
Ecco un brano come questo è un brano che in cui mi sembra di cogliere anche qualche ricordo diciamo delle col dire che a qualche regola questa questa descrizione fatta con la lente di ingrandimento e con l'amplificazione diciamo sia degli effetti visivi sia
Sia degli affetti degli effetti sonori
Però e l'esito è un esito profondamente costruttivo cioè mentre mentre appunto dico quel tipo di descrizione era una descrizione sostanzialmente de strutturante una descrizione
Che tendeva appunto dico al a una sorta di grado zero della comunicazione qui invece proprio in virtù della scrittura
E dico questa comunicazione diventa piena totale voglio dire e pieno di belle pagine di Libero no nella letteratura italiana del Novecento
La tradizione della bella pagina è un po'è un po'da guardare con sospetto almeno guardata con sospetto da molti nel senso che sembrava
Così vive una specie di trionfo della forma a scapito dei contenuti a scapito di quello di quello a scapito dei messaggi
Beh qui accade invece un fenomeno curioso e altrettanto sorprendente cioè che la la bella pagina che è sempre perseguita diventa essenziale proprio al propagarsi del senso cioè e il senso è predisposto alla bella pagina mai la bella pagina che a sua volta permette il pieno realizzarsi del senso
E quindi il pieno la piena comunicazione di quei sentimenti forti di cui parlava appunto
Prima Marino ma sentimenti sentimenti forti che non scadono mai nel melodramma non scadono mai nella nella pura esibizione di sì proprio perché sono controllati da questa forma di di per questa scrittura architettonica da questa scrittura equilibrati Issime appunto dico che mi sembra l'elemento veramente caratterizzante del libro
Ore
Da questo punto di vista se mettiamo insieme questo di tutto un po'in tutto
Così il quadro che cercato così brevemente di delineare che cosa che cosa ne deriva ne deriva sostanzialmente che la forma
La forma la scrittura diciamo l'aspetto formale della scrittura
A una valenza per Maria Teresa Di lascia ha una valenza salvifica cioè quella quella tempesta psichica da cui si origina il discorso della memoria da cui si origina il il
Da cui si origina poi il meccanismo dell'intero libro beh dico quella tempesta psichiche sì risolve in scrittura e si risolve quindi in in positivo cioè la la la forma a
è veramente costituisce veramente un un momento di salvezza e anche questo mi sembra profondamente diverso da Elsa Morante per la quale invece la forma in definitiva dalla forma cercava la conferma di una condanna non una salvezza
E allora anche se
Credo che
Il paragone sia molto Esterno ma questa idea questa idea della forma come salvezza io la ritrovo in un in un libro che
Parecchi anni fa suscitò un effetto di shock
Molto molto forte dico probabilmente un effetto di un effetto di Shock che potrebbe suscitare anche questo libro quel libro al Gattopardo
Cioè io non non non
Non sembri non sembri peregrino il il paragone
Perché in fondo dico nella nel Gattopardo che apparve in un periodo che somigliava molto a quello in cui in cui ci troviamo adesso un periodo Pericle tante sia dal punto di vista
Letterario sia da altri punti di vista
Ecco il Gattopardo in fondo era un libro che al di là di qualsiasi giudizio ideologico ma comunque era un libro che recuperava
In modo sorprendente allora quando uscì che recuperava recuperava questa questa saldezza della forma questa saldezza dell'architettura
Questa sera questa saldezza della capacità di costruire mondi da parte dello scrittore ecco ho l'impressione che sia pure partendo da da posizioni completamente diverse da da datemi anche completamente diversi
Passaggio in ombra Possessed in qualche modo il Gattopardo degli anni novanta e in questo diciamo rinverdire ebbe anche la tradizione di una casa editrice come la Feltrinelli che appunto
Il Gattopardo pubblico allora
Però non so se ci sta
Qualcuno di voi vuole leggere
Provocando allora
Legge anche tu Mario Vaudano e distante glielo che è molto
Lungo non ne abbiamo lette alcune abbiamo lette molte parti ma sono una farà il nigeriano agenzie internazionali
Io devo dire solo che ho finito di leggere il libro stamattina all'alba
Per essere qua oggi adesso stavo per scappare perché ho un appuntamento della serata si è prolungata ho sentito cose interessantissime per me cioè il libro mi ha dato mi ha fatto bene alla salute nel senso che cioè le emozioni sono la mia salute e e libero è pieno di emozioni per me e poi la Caprese sono anch'un'altra cosa e pieno di stupori ecco un film c'è un libro che stupisce e
Provoca emozioni le mozioni
Per me
Sono fondamentali allora allora diversi pezzi del tra l'altro Ilaria Occhini
Mi ha tagliato prelievo segnato qualche cosa ma stamattina all'alba e ciò
Che cosa ancora
Questa è paura
L'unico coraggio bisogna avere nella vita è quello di amare anche una cosa qualunque è la più stupida la più impossibile
Tu ce l'hai questo coraggio
Mi domandava con gli occhi inquieti di sospetto si parla di Tona Peppino che parla a chiare
Ce lo ha questo coraggio
Non ho bisogno di guardarmi allo specchio per conoscere l'espressione vuota del mio sguardo nel disordine dei capelli e come siano disposti
Attorno a mio avviso che ricevo
In questi tempi di viltà e di paura
Io sento che il mio corpo e pavido non meno del mio spirito
E che questo tremore meschino e quel che resta della mia comunione con la specie umana con milioni di individui che attraversano la vita senza lasciare seggi
Furiosa verso me stessa mi colpisco le carni come un tristo figuro farebbe per impotenza o per malvagità contro una limare indifeso o un bambino
Maledetta finta record rivolgendo insulti inascoltabili verso me stessa
Maledetta per me della terra quando smetterà e di tremare davanti a ogni cosa
Allora mi chiedo se il coraggio non sia una qualità innata
Definitiva e inesauribile
Di cui non si ha alcun merito
Che sceglie solo certe persone
Essere predestinati
Che voleranno appesi al filo di un aquilone o si faranno ammazzare per difendere le proprie idee
Per essere della specie
Degli eroi
Questo pensiero dogmatico e ingenuo come tutte le certezze assolute che amo conservare mi consolo dal dubbio che il coraggio sì impari
Al pari di una lenta e preziosa disciplina
Lo so bene
Kimi incontrasse per la prima volta volge avrebbe perso me uno sguardo vuote lontano né di questa noncuranza si potrebbe fargliene una colpa facilmente si accetterebbe che si non si sono proprio accorti di me che non mi hanno venduta
Mi conosco sciocca
è inutile come sono
Ma non posso evitare che la mia pelle sia Ricci in un brivido di spavalderia già
Mentre penso a quei giorni
Al punto nel quale mi spinsi
A ciò che avrei voluto fare di me stessa
Se prova a cercare quella chiara indomita che pure è esistita
Mi sembra che sia ormai tanto estranea alla mia pavidità quanto nessun altro
Lo è stato mai
Eppure mai prima di allora avevo osato tali mai avevo pensato che nel mondo ci fosse una cosa che attendevano me per complessi mai prima di allora lo pensai netto
Di quelle Periodo sovrumano di quell'epoca mitica
Mi è rimasto lo struggimento
Sul cemento per qualcosa che mi animo col suo soffio prendendomi ardite viva fino allo spasimo
Si trattò di una forza che nasceva dalla mia carne e dalle mie paure e tuttavia li trascinerà in un impeto nuove dominatore una forza che fintanto Issime mi rese invulnerabile
Adesso che i giorni dalla mia passione mi affiancano con la consistenza della materia dei corpi
Io sussulto sotto la spinta di e intesi
Che credevo sepolti per sempre
E nella mia mente accidiosa si affacciano melodie mai ascoltate di di tiranti
E quella fascinazione dolorosa e inquietante della possessione
Amorosa
Allora mi sembra che donna Pettinà avesse ragione
E che il coraggio sia il dono transitorio dell'amore
L'unico coraggio fragile è spietato concesso agli esseri umani