"Giovani e lavoro: incontro ravvicinato del terzo tipo" festa dell'Unita'

Siamo pronti gli enti dall'inizio così come
Non c'è c'è messa
Farei un altro dibattito tra esperienze restringendo impegna del flusso l'affluenza della gente si comincia a concretizzare verso le noi un quarto nove
Cioè visto tutto dipende anche dal tempo direi
Inizio presentando i nostri ospiti
Che sono Raffaele Minelli segretario dalla Camera del lavoro di Roma
Compagno Antonio Bassolino la direzione nazionale e Franco Giordano dalla segreteria nazionale dalla FIGC responsabile alle leghe
Lega del lavoro
Abbiamo voluto questo incontro anche nella impostazione di questa festa e gli abbiamo dato un titolo che
Pare molto diciamo anche ambiguo
Abbiamo titolato incontro ravvicinato del terzo titolo
Giovani e lavoro
Perché incontro ravvicinato di terzo tipo perché da quello che adesso si comincia a vedere ma ormai sono diciamo più anni
E che c'è la possibilità che intere generazioni vengano completamente tagliate fuori dal dal mondo del lavoro
Io ho vissuto di sfuggita
Esperienza che poi Giordano potrà anche a raccogliere meglio visto che è stato uno dei protagonisti
Che è stato quello della Marcia per il lavoro di dicembre a Napoli in cui si eleggeva poi alle nei volti questi nuove generazioni
Sì al dramma disperazione ma anche in qualche cosa Nord voglio de poter essere proprio protagonisti di un cambiamento
Cambiamento che è possibile
Che è possibile se noi questo
è un punto che io voglio già mettere
Nel dibattito prima di dare la parola a Franco Giordano che farà una breve introduzione
Se leghiamo questo tema dell'occupazione del della questione giovanile innanzitutto alla questione del Meridione per me
Forse la leggo perché sono anch'io un meridionale
Quindi è un è un pezzo di d'Italia dove
Si sviluppano le maggiori contraddizioni qua da questo punto di vista dove trovare lavoro tocca anche sottostare a dipendenze a volte anche i terroristi ma anche difendendo dipendenze clientelari Cione se ne sente o delle un ufficio postale dai parti Mia Isernia
Dove ci sono più impiegati che assedia addirittura c'è tutta gente che entrata attraverso
Niente concorsi Matrei entrata attraverso invalidità civili dove proporre una una visita di controllo a Roma Firenze potrebbe diventare addirittura rivoluzionario
Comunque lì si entra ancora attraverso raccomandazioni
E quindi clientele
Ci sono altri posti sempre ecco per cui dico e il punto nodale che adesso la questione meridionale anche dal punto di vista del dell'occupazione Sogliano
Perché intorno a questo tema se scontro coi tutte se questioni che oggi cominciamo a vedere sulla sulla stampa la camorra alla mafia
Non lo sviluppo del Paese
Per cui io inserirei subito poi rivolgerò anche nel preciso una domanda anche al compagno
Raffaele Minelli prima vorrei sentire anche introduzione del Franco Giordano perché rispetto anche alle alcune valutazioni che sempre si sul problema lavoro
Queste anche inesperienza che sto vivendo in parte se anche all'interno CGIL cominciamo ad affrontare rispetto a tutta una serie di cooperative
Da appaltopoli la Mellon lo vediamo in seguito come domanda per cui dare subito la parola al compagno Franco Giordano della segreteria nazionale dalla FIGC per una breve introduzione
Ieri
L'archivio sulla disoccupazione
Ci dicono
Ci troviamo di fronte
Il nome
Fazio nel nostro Paese
Drammatico
E ci troviamo di fronte a questo l'elemento su cui io credo si debba appuntare la nostra riflessione in una fase in cui tutti quanti affermano ci troviamo
A dovere governare una fase di espansione produttiva
I dati di oggi di oggi riportati dai quotidiani
Affermano che
Proprio in una fase di espansione produttiva
Proprio in una fase in cui la Borsa continua a
Accrescere proprio in una fase in cui i profitti continuano ad aumentare la disoccupazione
In Europa tende a diminuire ma questo non succede nel nostro Paese il nostro Paese mostra con più evidenza e con più nettezza le difficoltà
A
Dover
Registrare una diminuzione della disoccupazione
Anzi dati recenti e l'Istat affermavano che ogni giorno ci sono mille disoccupati in più nel giro di un anno abbiamo avuto trecento mila nuovi disoccupati
Io credo che sia utile in questa nostra discussione poter comprendere la natura di questa disoccupazione la qualità della disoccupazione
Ma
Ci si potrebbe chiedere in questo momento dalla disoccupazione ma il mercato del lavoro è fermo si affacciano solo ed esclusivamente giovani sul mercato del lavoro senza che succede nulla dentro il mercato del lavoro
La verità è che noi stiamo assistendo nel mercato del lavoro ad un flusso d'un dinamismo
Ma
La capacità di produrre nuova occupazione da parte del mercato è assolutamente insufficiente a recepire la straordinaria offerta il lavoro che viene oggi ad essere esplicitata
E in particolar modo la straordinaria offerta di lavoro giovanile
Io credo che questo dato ci deve poter far riflettere sul dato che occorrono interventi non solo e non semplicemente congiunturale di per poter intervenire nel è risolvere il problema della disoccupazione ma occorrono grandi riforme di struttura occorre intervenire in maniera assolutamente diversa da come si è intervenuto sinora
Io credo che per poter costruire politiche attive per il lavoro immediatamente voglio entrare proprio nel nel merito delle questioni sia oggettivamente difficile in una fase come questa costruire politiche attive per il lavoro se non cambia complessivamente la politica economica del governo
è come dover lavorare controtendenza contro contro controcorrente
E oggi qua quali tipi quali tipi di politica di lavoro sono state prodotta nel nostro Paese
La mia sensazione è che sono state prodotte
Politiche del lavoro
Che guardavano solo ed esclusivamente al alla riduzione del costo del lavoro giovanile ad incentivare l'occupazione giovanile solo in in virtù del fatto che il costo del lavoro
Questa è una vecchia questione che ritorna in spesso nel nostro Paese solo che il costo del lavoro dovesse dovesse diminuire questo sono state le politiche le politiche del governo sinora un'idea della cosiddetta flessibilità che spesso è fatta di precariato che spesso il fatto di non garanzia reale nel terreno sul terreno del del lavoro che spesso significa per tanti giovani doverlo avere un approccio con il mercato del lavoro fatto in love appunto di un lavoro e di media del lavoro assolutamente saltuario precario
Proprio perché c'è l'idea che il problema è solo ed esclusivamente quello di dover entrare nel flusso del mercato perché una volta entrati nel flusso del mercato si troverà una lineare progressione di carriera
Perché una volta entrati nel flusso del mercato attraverso politiche flessibili e delle delle colate di ci si potrà tranquillamente poter lasciar fare al mercato e sui poteri taumaturgici e divini al mercato la possibilità di poter rendere una stabilità
Nel mondo del lavoro ai giovani le cose non stanno così tanto che oggi assistiamo insieme ad un crescente fenomeno di disoccupazione di massa anche ad un vero e proprio precariato di massa io invece credo che sia utile importante e necessario attivare una serie di politiche del lavoro
Che sollecitano direttamente la domanda di lavoro aprendo nuovi mercati riorganizzando settori penso per esempio ai voglio proporre alcuni temi al turismo culturale del disinquinamento la valorizzazione dei beni ambientali
Penso per esempio i servizi urbani e sociali nelle città
Penso per esempio ai vari controlli sulla produzione sugli effetti contro gli inquinamenti penso ai servizi all'impresa ci sono diversi settori dentro cui si può come dire in sollecitare direttamente la domanda di lavoro Tare un impatto produttivo alle politiche attive per il lavoro
Tutto questo nel nostro paese non è stato fatto nel nostro Paese le politiche per il lavoro continuano ad essere solo ed esclusivamente se vogliamo parlare molto concretamente molto
In maniera ravvicinata
Nel nostro Paese le politiche fatte dal ministro per il lavoro sono politiche tutte congiunturali pensiamo per esempio a al fatto che dopo tanti anni che veniva pro proprio proposta promessa per esempio la legge De Vito solo adesso si è sbloccata con il decreto attuativo se pensiamo al fatto che si tengono proponendo
Degli interventi per esempio nei cosiddetti giacimenti culturali che dovrebbero partire ad ottobre
E ci vorrebbero otto mila cinquecento miliardi per i seicentosessantatré progetti che sono stati già presentati in realtà di questi sì seicentosessantatré Progetti di questi otto mila cinquecento miliardi che dovrebbero essere insufficienti per poter espletare questi progetti ce ne sono disponibili solamente seicento se pensiamo al fatto che l'unico strumento con cui il governo concretamente sta intervenendo sull'occupazione sono i cosiddetti contratti formazione lavoro ecco io su questo approfittando anche la presenza del fatto che ci sono compagnia il sindacato vorrei dire con grande nettezza con grande sincerità
Che non credo non credo che con questi strumenti con questo tipo di politiche si possa attivare nuova occupazione e quando dico questo ludico in virtù di alcuni dati elementari
Il ministro del lavoro De Michelis ha affermato che l'anno scorso grazie ai contratti formazione lavoro sono stati attivati cento mila nuovi posti di lavoro
La verità è che l'ISFOL ci ha detto che di questi novantatré mila contratti di formazione lavoro
Solo il sei virgola otto per cento per esempio sono stati attivati nel Mezzogiorno proprio laddove invece occorrerebbe attivare un'autonomia produttiva
Proprio là dove la disoccupazione entro il mille novecentonovantuno assumerà dimensioni tali per cui il novanta per cento la forza lavoro si concentrava prevalentemente del Mezzogiorno
Solo il trentadue per cento al centro del paese la stragrande maggioranza i contratti formazione lavoro sono stati attivati al nord con il sessantadue per cento
Che cosa significa questo significa che i contratti di formazione lavoro vengono applicati là dove sta c'è una dinamica tra domanda e offerta di lavoro laddove già c'è un'autonomia produttiva
E non rischia questa politica che punta solo ed esclusivamente contratti formazione lavoro di istituzionalizzare un divario
Di non dare Biamonte ad un'autonomia produttiva in quella parte del Paese che al contrario avrebbe bisogno di grandi politiche per poter attivare l'autonomia produttiva
Ma la verità e che noi dobbiamo vedere che questi novantatré mila contratti formazione lavoro che sono stati determinati nell'arco di un anno in realtà non solo che l'aspetto e la medaglia nello stesso periodo noi abbiamo ottantotto mila contratti di apprendistato in meno
Che cosa significa questo significa che gli imprenditori datori di lavoro utilizzano questa legge è quella dei contratti formazione lavoro perché possono abbattere il costo il lavoro giovanile perché questa legge da parte dei datori di lavoro da parte dei degli imprenditori è molto più vantaggiosa
E in realtà questi contratti formazione lavoro sono solo ed esclusivamente sostitutivi di vecchie forme di ingresso nel mercato del lavoro ripeto nello stesso periodo
L'anno scorso di questi novantatré mila contratti formazione lavoro noi abbiamo parallelamente ottantotto mila contratti di apprendistato in meno è una cifra assolutamente
Simmetrica è una cifra che parla che parla da sé e la verità è che questi contratti formazione lavoro non garantiscono la formazione penalizzano le ragazze non attiva no un nuovo processo produttivo
Allora il problema è quello di dare gambe ad un'altra diversa politica per il lavoro
Attivando un vero e proprio piano straordinario per il lavoro e io qui voglio dire anche con con tono polemico esplicito Franco che non credo che il piano decennale De Michelis possa essere chiamato pomposamente piano per il lavoro
Perché a fronte di un'analisi interessante giusta per certi versi anche condivisibile
Nell'impostazione noi abbiamo una serie di proposte concrete
Previste in questi anni
Che oggettivamente ripercuotono
Solo ed esclusivamente le politiche congiunturali l'idea è quella di avvicinare i giovani al mercato ma non è quella di trasformare il mercato il mercato rimane inviolabile dentro questo tipo di politiche io credo che per intervenire in maniera strutturale
Strutturale
E attivare il nuovo occupazione occorre al contrario fare una serie di interventi noi oggi con grande forza chiediamo un piano straordinario per il lavoro
Che abbia al centro alcune priorità penso per esempio la valorizzazione ambientale e al recupero di un divario
Per esempio della parte del paese che oggi soffre particolarmente in auto di una mancata autonomia produttiva che il Mezzogiorno
Di dare gambe cioè alla possibilità di guardare di una trasformazione del Paese che parte da quelli che sono i nodi fondamentali
Questo abbiamo detto con la Marcia per il lavoro passa accanto ad alcune proposte concrete e precise
Abbiamo detto con grande nettezza che occorrono alcune priorità
E gli investimenti vanno finalizzati che occorre una nuova diversa qualità dello sviluppo una nuova politica economica ma guardate quando pensiamo ad una nuova politica economica non pensiamo a qualcosa di predeterminato di prevedere di presto definito non pensiamo ad un qualcosa di predato
Oggi nel nostro Paese la Marcia per il lavoro è un pezzo di questo percorso ci sono esigenze bisogni aspirazioni che sono state bloccate da soggetti sociali l'idea che c'era dietro la Marcia per il lavoro e quella che di giovani che a partire da una migliore qualificazione del della loro formazione che a partire del raccordo tra scuola e lavoro che a partire da una nuova idea dello sviluppo che veda l'ambiente comunque un valore una risorsa in in serie che a partire da alcuni grandi opzioni culturali richiedono un intervento che non è più dentro i limiti compatibili delle attuali forme di sviluppo
Io credo che per parlare concretamente che per parlare in maniera realistica bisogna partire da quello che oggi gli altri considero irrealizzabile e realistico cioè un piano reale di trasformazione sociale del nostro Paese
Siamo compagno Franco
Io dica di voler procedere come ci siamo mossi nelle sere precedenti
In cui abbiamo rivolto anche delle domande i consumatori
Senza dare immediatamente la parola Bassolino Minelli
Se ci sono dei compagno degli amici già vogliono comincia a rivolgerle che se domande io direi
Diurna rimanda correnti
Il re che che i figli volevano non funziona per niente
Tu non c'è anche Candy testualmente
Perché
Che ha fatto una legge
A Paolo letteratura oggi
Io me parco magari perché l'otto che la disoccupazione non più con tutti il mio arrivo nel in Turchia con l'agricoltura
Di Eva ricompare terra riguardi farà passo
Che il non inutili
Le le le le disoccupati Dunning risulta
La
Poi carico vai
Io qui che tal molti cantieri abusivi
Enti antico non sento un punto nulla perché niente una legge in ufficio volutamente che il Comba invitavamo dividendi esce in una Patton da Trento di mandare la polizia greca piena di come lavori tu
Queste tanto uno fa veramente una pazza pasti infinita dal mutuo perché questa intende che importo attento rigoroso
Vogliamo arrivare
Certi compromessi almeno sarebbe che poi i sindacati aiutato un po'lenti molto lenti perché quando io lavoravo nei miei lavorati che allora fu anche al piano arcaiche compagni abbiamo fatte lotta tutti ma anche
Perché
Che oggi attenti all'ente inutile portare avanti così noi affettivamente io
Non fa anche una questione personale aiuto due file di comaschi
Recammo Columbia vien giù va Guarguaglini una giornata dura più o perché la disoccupazione oggi a Roma che stanno Quellinus Tandu amici addirittura in cui si tratterà quando invece quando lungo anno ci chiamate avvocati Acquarium Guarna più latte avvocati arrivi a compromessi non lo so frequente cosa intendo alla la regola a venti posti quando qua che che atteggiamenti Capablanca chiamiamoli che stanno agli utili le cooperative cos'è al sette milioni che in quanto è quarto comincia a vantare avanti questo tema dal e l'ora qui affettivamente incinta a cultura impartite Abete io non trovo nulla che che non partecipa alla lotta al Guanda Baloo furono tutti i compagni che offrendo ad partite una calotta ma libertà a priori abbiamo parto di compagni li fa abbiamo party abbiamo combattuto ho ricordato volti loro ne abbiamo fatte lotta sgomita badate dominate l'accetta
Quello che poi anche il referendum metastabile che si che alcuni sindacalista chirurgico adottati
Perché Chievo davanti galoppa come allora decide il ventiquattro marzo appare la rotta invece il tema pontile devo andare avanti
Ecco perché abbiamo perduto avremmo avuto all'umiltà a carte abbiamo buttato qui la difficoltà di più a aree inventando qualche quel tempo prudenti pattugliamento lesto l'agonia Finlandia arrivata sul effettivo
Il compagno nella prima parte del suo intervento ha toccato un tema che molto l'attualità che credo che poi sia Minelli che Bassolino potranno risponde quello riferito all'ufficio agli uffici collocamento c'è una primissima parte anche perché è un tema molto scontato cui tanto si discute in questi questi periodi
Io passerei ad altre domande se ci sono
Vorrei inserire un'altra cosa e io l'ho assunto così poi si potrà anche possiamo dare anche la parola Tumminelli
E mi riferisco in quanto si parla nuove formule anche di occupazione proprio una domanda un po'flash
Mi riferisco al mondo artigianale cioè non si potrebbe la butto lì proprio cioè impegnarci anche in modo diverso finché
Un organo pensa a una fabbrica in industria tutte se vale formula
Diciamo delle difesa per quanto riguarda l'Italia si ottiene per quanto riguarda una piccola un piccolo laboratorio artigianale non riusciamo ad ottenere ancora niente ci troviamo anche da questo punto di vista con tutta una serie di mestieri anche di valore notevole che vanno sparendo perché realmente voi piccolo artigiano non è in grado poi di poter prove cioè anche la stessa regione Lazio procede però non potremmo in questo avvio di un in campo di battaglia che cosa politico io dico avere un pendaglio anche
Le forze notevole perché ogni volta questo lo dico dalla ricondotti alla domanda perché
Del tema del ginecologo ci mettiamo intorno a un tavolo anche rispetto ai contratti se se privilegia sempre sul tavolo della grossa industria rispetto ad altri tavoli diciamo così detti separati dalla piccola prese quindi inserirei anche questo tema qui della subito la parola
Io scelgo di rispondere
Brevemente
Tutte e due le questioni che se tu mi ha posto delle questioni che erano presenti nell'intervento del compagno
Prima una brevissima così la Giunta a quella che è stata l'analisi che ha fatto il compagno introducendo questi lavori
E che è una nostra attenzione che dobbiamo assolutamente assegnare a quanto sta modificandosi con la ormai con la definizione di un nuovo tipo di società una società basata appunto più sullo scambio dell'informazione di servizi piuttosto che sullo scambio di beni materiali questo la situazione completamente nuova la rivoluzione che sta in atto la diffusione a livello orizzontale delle nuove tecnologie dell'informatica
Ha introdotto costringe in tutti i Paesi occidentali il movimento sindacale le forze progressiste a fare i conti con questa nuova fase di innovazione tecnologica che ha caratteristiche completamente diverse
Da quelle che abbiamo verificato dal dopoguerra ad oggi
Esistono ormai gli elementi stravolgenti un'impostazione rispetto alla quale avevamo anche definito nel nostro tipo di contrattazioni nostro tipo di rapporti di dialettica sociale
C'è una necessità quindi di valutare i davanti alla nuova situazione che verifichiamo in tutti i settori
L'aggiornamento della nostra strumentazione contrattuale l'aggiornamento di quella che è la leggi la capacità di legislativa del Parlamento
La capacità insomma di adeguare l'insieme delle strutture che debbono assolutamente affiancare e in qualche misura condizionare l'evoluzione la rivoluzione informatica in atto
Da questo punto di vista sicuramente noi siamo il Paese più arretrato in termini delle modifiche degli strumenti formativi basterebbe pensare che ancora siamo alle prese con la proposta di riforma della legge secondario ormai da decenni in discussione abbiamo visto tanti progetti ma ancora stalli
Abbiamo una situazione il sistema formativo che al di là della definizione J. quadro ancora sicuramente non è assolutamente in grado di accompagnare le nuove realtà in atto nel mondo del lavoro
E abbiamo soprattutto una strumentazione relativa ai meccanismi di governo del mercato del lavoro che in pratica ancora oggi si basa sulla legislazione del quarantanove una legislazione in pratica
Fatta allorché la nostra il nostro Paese verificava la presenza massiccia di un'economia e di carattere agricolo piuttosto che indica e industria
Questi sono gli elementi sui quali intervenire sui quali si verifica il maggior ritardo
Delle forze politiche dell'esecutivo
Io sono d'accordo anche quel giudizio che diceva il compie perché spiega il compagno è vero che esiste nel piano decennale di De Michelis tutta la parte descrittiva estremamente interessante che coglie questi fenomeni questi processi in atto all'interno del nostro Paese
Ci sembra che non corrispondano acquisto la strumentazione adeguata per rispondere in termini di ampliamento delle basi produttive e di nuovi strumenti di governo del mercato del lavoro adeguati a questa realtà
Soprattutto non si coglie una volontà di accelerare l'iter di disegni di legge attorno a queste materie che stanno in piedi danni attorno ai quali danni vengono fatte proposte e controproposte
Gli unici interventi come si diceva giustamente sono stati quelli tendenti in qualche misura a deregolamentare l'accesso al mercato del lavoro con l'introduzione dei contratti di formazione lavoro
Che ha l'aspetto a lineamenti debolezza che coglieva il relatore e che soprattutto in Effeti hanno alle spalle la necessità da parte del di chi alle IGT carato di rispondere a delle esigenze che a nostro parere non dovrà essere affrontato in questo modo cioè dovevano essere definite nuove leggi per l'apprendistato
Dovevano essere definite nuove discipline per i conti per il tempo o per il rapporti di lavoro a tempo determinato
Aver immesso invece in un contratto di formazione lavoro questo tipo di impronte cioè aver assegnato a questo strumento una risposta trasversale ai problemi di una nuova legge sul tempo determinato e ad una nuova legge sull'apprendistato sta definendo
Questi elementi di debolezza soprattutto diventa più grave nel fatto
In in una situazione in cui la formazione dappertutto non viene fatta in cui malgrado un'impostazione che avevamo dato come momento sindacali Nietzsche al mente cioè che attendevamo a limitare questi contratti di formazione e lavoro ad alcune figure professionali
Ad alcuni livelli oggi verifichiamo invece la generalizzazione contratti formazione lavoro essenzialmente per i bassi livelli per la manodopera generica in pratica quindi senza alcuna contenuto reale di formazione
Compagno diceva il collocamento non funziona questa è una verità ormai evidente per la verità non è soltanto il contratto di formazione lavoro che a depotenziare il collocamento
Questo è un altro elemento che dobbiamo avere chiaro nella nostra mente nel senso che non è che i contratti di formazione lavoro hanno depotenziato il Collocamento
Nella nostra realtà a Roma in pratica il massimo storico
Di avviamenti al lavoro attraverso chiamata numerica al Collocamento cioè quei posti che realmente dovrebbero essere assegnati secondo la graduatoria chi cerca lavoro
Il massimo storico è stato alla fino all'inizio degli anni Settanta intorno al sei per cento per cui nella nostra città ad esempio mai nessuno possiamo dire se non una piccolissima percentuale
Ha trovato lavoro attraverso il collocamento cioè non esiste un'età dell'oro del Collocamento per cui era attraverso quello strumento che si andava a lavorare
Oggi abbiamo un ulteriore abbassamento di questa quota chi era minimale e che raggiunge apposta nella nostra realtà il tre o quattro per cento
Questa è la situazione che abbiamo davanti ai nostri occhi rispetto alle quali giustamente del momento sindacale sta facendo una battaglia non possiamo non sottolineare l'impostazione momento Sindona in questa fase che ha recuperato una fase che è stata quegli ultimi tre anni una fase di rottura all'interno del movimento sindacale una fase di aspro scontro dialettico l'intervento sindacale al anche sulle questioni strategiche
E con le quali affrontare la situazione oggi verifichiamo nuova realtà c'è di nuovo una piattaforma unitaria
Che assegna enorme importanza i problemi dell'occupazione soprattutto siamo di fronte ad una stagione di contratti che stanno definendo oggi la nuova strategia col con la quale il momento sindacali intende affrontare questa realtà e qui cerco di chiudere brevemente perché tra l'altro non voglio abusare del mio tempo primo problema le piattaforme contrattuali che tra l'altro riguardano la stragrande maggioranza del lavoro dipendente
Hanno al centro della l'impostazione diciamo di quella parte politica non di quella relativa agli inquadramenti alla parte salariale hanno accetto il valore dell'occupazione
E
Chiaramente questa è una risposta parziale non può essere il movimento sindacale che con i contratti risponde all'esigenza di uno politiche economiche
Il sindacato si fa carico in questo caso semplicemente di una distribuzione con i contratti del lavoro che già c'è
Con uno schema di solidarietà rispetta chi non ha lavoro puntando essenzialmente su due strumenti da una parte la riduzione dell'orario di lavoro rispetto alla quale troviamo le resistenze noti a tutti
L'altra parte con l'introduzione di elementi di flessibilità nell'uso della manodopera l'introduzione di nuovi rapporti di lavoro il part-time
E altre forme che introducono elementi di questo tipo
Che sicuramente riescono ad allargare gli spazi e riescono a distribuire a più un lavoratori dipendenti il lavoro che oggi però l'apparato industriale l'apparato dei servizi potenzialmente in grado di dare è una risposta parziale ma è la prima risposta che il movimento sindacale può dare attivamente utilizzando il suo potere contrattuale utilizzando una stagione di rinnovi contrattuali che avrà sicuramente incidenza in quello che è l'evoluzione del quadro economico e politico del nostro Paese
Il secondo aspetto sul quale il sindacato sta recuperando capacità di iniziativa sono le vertenze territoriali vertenze territoriali basate essenzialmente sull'occupazione l'ampliamento delle basi produttive
La capacità di controllare le innovazioni tecnologiche
Utilizzando gli ampi spazi di recupero della produttività cercando in un quadro in cui diamo per scontato una capacità di recupero
Della forza contrattuale a livello decentrato nel sindacato grazie anche alla ripresa dei rapporti unitari grazie a questo tipo di recupero di capacità contrattuale utilizzare dicevo i nuovi margini produttività essenzialmente finalizzandoli all'occupazione
Questo è un po'l'impianto l'impianto teorico con il quale il sindacato sta affrontando la questione a questa va affiancato dicevo una grande stagione di definizione di vertenze contrattuali di vertenze territoriali
Come CGIL tra le altre cose noi abbiamo già da qualche mese definito piattaforme per le aree metropolitane in un convegno che facemmo qualche mese fa a Palermo
Che cercava di definire anche i ritardi tra le altre cose che verifichiamo la pubblica amministrazione perché noi un elemento che spesso non valutiamo
è che esistono migliaia centinaia di miliardi che anche gli enti locali non spendono che vanno a residui passivi
E che invece possono essere un'importante moltiplicatore occupazionale visto che per stime che noi facciamo attorno ad ogni mille miliardi di investimento c'è un'occupazione diretta
Di circa ventiquattro mila persone
E che quindi residui passivi della dimensione di quelli che si registrano in regioni particolarmente debole sul versante occupazionale la Sicilia la Campania la Calabria
Hanno una valenza politica indicano dei ritardi delle stesse forze politiche locali
In una direzione che secondo lui va attivata il discorso poi più ampio e quello appunto del ruolo della pubblica amministrazione in questa direzione della Pubblica mista c'è in tutte le sue articolazioni fino appunto agli Enti locali
Enti locali che nel nostro Paese sicuramente non hanno mai attivato capacità di intervento manageriale proposte proprio in questi giorni per esempio e qui chiudo veramente mi scuso con Bassolino
Per esempio nella discussione del bilancio di Roma
Nell'ambito della nuova impostazione di questo strumento di bilancio si è definito una riduzione degli investimenti che andava nei settori produttivi
Rispetto al bilancio dell'anno passato abbiamo visto in pratica la riduzione del c di oltre il cinquanta per cento gli degli investimenti che andavano Allegri coltura l'industria l'artigianato
E questo Herring serra arsi dell'ente locali in un'accezione asfittica in questa mancanza di fantasia di intervenire per essere esso stesso elemento che promuovere iniziative imprenditoriali che agevola capacità imprenditoriali presente che mette insieme i fattori produttivi che pure esistono in vaste aree del nostro Paese è uno degli elementi che va sicuramente attivato la cornice di tutto questo certamente una diversa politica economica complessiva
Che è uno degli elementi di fondo che la CGIL CISL e UIL a livello nazionale hanno in pratica esposto con tutta una serie di punti
Nel documento presentato il Presidente del Consiglio
All'interno di questo uno dei capisaldi deve essere una politica del sistema delle partecipazioni statali che non può essere quello che attualmente verifichiamo una politica che in particolare nel settore dell'IRI vede per esempio la volontà di uscire fuori dei settori direttamente produttivi di assecondare soltanto una presenza nei servizi noi non è che siamo contrari nell'ampliamento della presenza pubblica del settore dei servizi specialmente all'impresa e non siamo a solamente l'accordo in questa fuga in atto dei settori direttamente produttivi da parte dell'IRI
Questi sono penso alcuni degli elementi di riflessione certamente le domande fatte presupporrebbe Oro un più ampio tempo di risposta
Passiamo al passiamo ad altre domande allora
Non ce ne sono devo fa domanda
Non abbiamo un attimo la parola al compagno Bassolino
No io brevemente essendo un molto d'accordo con l'introduzione compagno Giordano adesso con alcune osservazioni di facile Minerva
Ma io è un po'il punto mi sembra questo il punto
Più importante di fronte al quale siamo
La disoccupazione di massa
Che poi fondamentalmente disoccupazione meridionale femminile e giovanile
Da tutti considerata da tutti o quasi tutti
Considerato il problema sociale più grave
Però questa stessa disoccupazione di massa che molti considerano come il fatto sociale più importante e più grave non è il problema
Centrale essenziale nel nostro Paese
Dal punto di vista politico
Non lo è da molti anni
E non lo è sia per limiti e difetti che noi non dobbiamo nasconderci del movimento operaio italiano
E sia soprattutto per responsabilità della politica economica del Governo
Delle scelte delle classi dominanti
Dato che tutto il grande tema dell'occupazione è stato in fondo
Ormai da molti anni visto come un aspetto residuale rispetto alla politica economica generale
E invece ecco mi sembra un po'il problema tutto lo sforzo nostro deve tendere a mettere al centro della politica economica io vorrei dire della politica italiana
Come dire punto di partenza il fine della politica italiana il tema della disoccupazione
E di una disoccupazione la cui dimensione è quella che Giordano ha ricordato c'è una dimensione senza precedenti per quantità e soprattutto per qualità
Dovuta come Minnelli diceva un attimo fa in parte
Alle ristrutturazioni industriali alle innovazioni di questa fase
Della rivoluzione tecnico-scientifica in parte ma ha dovuto a questa dimensione senza precedenti soprattutto ad una componente strutturale della disoccupazione la componente meridionale
E dovuta anche qui c'è un punto credo di discussione
Al fatto che queste disoccupazione come dire
Non è solo il frutto delle innovazione e strutturale e non e non è neanche però soltanto naturale
In parte la disoccupazione di massa e anche creata prodotta
Dalle politiche economica
Dalle politiche economiche che in questi anni hanno segnato sotto il segno di liberismo tutto l'Occidente capitalistico
E dalle politiche economiche portate avanti nel nostro Paese
E creata ed accentuata si queste disoccupazione di di massa
Malgrado il fatto che in questi anni di tentativi si siano fatti noi dobbiamo riflettere su questi tentativi
Dobbiamo riflettere vorrei dire anche criticamente sua Kunis fatti dati
Che sono stati anche un po'di luoghi comuni
Adesso l'esperienza è sotto gli occhi nostri
E noi crediamo che ha un minor costo del lavoro
Che indubbiamente c'è stata nel nostro Paese
Non ha affatto corrisposto un calo della disoccupazione
Vediamo chi ha un aumento notevole della flessibilità
E l'aumento della flessibilità c'è stato e notevole fino al punto che in molte situazioni produttive e industriali patronato
Ha avuto le mani a volte quasi completamente libere in questi anni anche grazie ai colpi che erano stati inferti al sindacato
Ad un grande aumento della flessibilità nona corrisposto
Una lenta mento della disoccupazione di massa
Queste le esperienze che abbiamo alle nostre spalle anzi i dati sono di oggi c'è questo dato singolare che mentre negli ultimi mesi la disoccupazione sia pure di poco diminuisce in tutti i paesi europei l'Italia è l'unico Paese d'Europa nel quale la disoccupazione aumenta
Infine la questione che Giordano apposto
Le politiche attive del lavoro sono importanti contano
Ma noi dobbiamo avere anche una riflessione di merito su di esso
E anch'io penso che noi dobbiamo stare attenti a che non vada avanti in Italia quella che io chiamo una possibile utili osa tassa sull'età
Una possibile uggiosa tassa sulla gioventù e contro la gioventù
Le politiche attive del lavoro invece devono essere politiche che aiutino davvero le nuove generazioni
E non possono essere lei politiche fondamentali per l'occupazione
La politica fondamentale per la occupazione questa mi sembra il punto
Non può non investire il tipo di sviluppo i la politica economica in generale
Non può cioè non riguardare le grandi scelte strutturali
E questo perché l'altro dato che vorrei dire
Noi abbiamo ormai tante contraddizioni stridenti presso voglio essere bene ma in Italia abbiamo questi dati singolare
Nell'industria italiana
Questi ultimi cinque sei anni
Abbiamo avuto una riduzione drastica degli occupati nel complesso dell'industria Italia ed ecco la prima contraddizione stridente
E abbiamo contemporaneamente uno dei massimi storici degli straordinari
E quindi anche una grande intensificazione dello sfruttamento
L'Italia è il Paese singolare perché ha un grande risparmio della bolletta petrolifera
Migliaia di miliardi
Nei primi mesi del mille novecentottantasei corrispondere anche in questo caso non non una diminuzione ma un aumento della disoccupazione
Questo perché gran parte il novantaquattro novantacinque per cento dei risparmi del petrolio e andata i profitti industriali i ai profitti da intermediazione commerciale e finanziaria per cui di fronte noi questo singolare paradosso
La disoccupazione italiana e meridionale
E aumentata negli anni scorsi
E cioè dopo il grande choc petrolifero iniziato nel mille novecentosettantatré lire
E la disoccupazione aumenta quando la situazione esattamente inversa e do ed opposta
Quando c'è il danno del petrolio aumento Ring io disoccupati ma aumentar o anche quando c'è il beneficio
Del risparmio il petrolio
E quando ce l'hai il risparmio poteva essere indirizzato anche verso la disoccupazione per questo io credo che dobbiamo ritornare a discutere da un punto di vista strutturale
Di politiche strutturale
Di una nuova politica industriale che da anni manca nel nostro Paese
Di grandi interventi nel terziario e di una politica meridionalistica degna di questo nome
E dentro un'altra visione dello sviluppo una nuova qualità dello sviluppo come Giordano e Minnelli hanno detto che noi possiamo poi collocare anche il tema di un piano straordinario
E cioè di un piano
Rivolto all'immediato anche con una terapia d'urto
Piano però io questo vorrei sottolinearlo nonna assistenzialista
Ma un piano che potrebbe essere fondato a mio avviso attorno a un grande intervento lo dico adesso in questo modo di modernizzazione ecologica ambientale i civile del nostro Paese
Di modernizzazione ecologiche civile dell'Italia
E di modernizzazione delle strutture urbane civili e sociali delle grandi città meridionale
Così si può dare il lavoro
A tanti giovani
Attraverso il c'è interventi appunto non solo non assistenziale
Ma che abbiano una ricaduta in qualche modo strutturale cioè che servono ad alzare i livelli di civiltà e la produttività media del sistema italiano e con quest'ottica io credo che dobbiamo muoverci politiche strutturali e un piano straordinario idee attorno a questo poi che il sindacato il movimento operaio italiano giocherò gran parte del loro futuro
E cioè attraverso un rinnovato rapporto con le nuove generazioni e riuscendo a mettere al centro il lavoro i contratti saranno uno occasione
Però credo dobbiamo saperlo bene non l'ho solo di per sé in partenza
I contratti da settembre in poi potranno essere il punto di partenza per una nuova stagione di lotte sociali
E possono aiutarci a creare un legame
E invece il grande problema dei disoccupati
Spetta molto al sindacato e a mio avviso anche al nostro partito alla sinistra le forze di progresso italiane
Uscire creare questa saldatura e aveva un grande fronte nel quale operaio forze lavoro dipendente ma anche grandi masse di giovani disoccupati dia meridionale riescono a porre il tema del lavoro come la grande priorità del nostro paese
Seguito ulteriori elementi per la discussione per cui io direi
Rinnovare l'invito per una serie di domande che anche delle dichiarazioni
Sì sia non c'è nessuno
Se non ce ne sono io vorrei ridare un attimo anche la parola a Franco Giordano rispetto
Beh
Franco
Non è l'assoluto ringraziamo tutti
Gli amici e compagni hanno partecipato
Se un dibattito Colbrelli rispetto agli atti inseguiti siamo stati giochi passaggi sul tema anche abbastanza scottante
Per cui rinnovo il ringraziamento ai partecipanti anche gli oratori
E c'eri vediamo domani per il dibattito che è stato rinviato martedì quello su sistema preciso
Invito a cena con veleni un tema tanto discussa oggi dopo la questione della del vino al metanolo ma anche tutte altre questioni che stiamo seguendo di nuovo grazie cediamo domani