La nota antiproibizionista

Non ho mai creduto che la strada per ridurre il sovraffollamento siano indulti svuota carceri
Uno stato giusto adegua la capienza alle necessità non i reati al numero di posti disponibili servono misure strutturali per ampliare gli spazi a disposizione per migliorare le condizioni carcerarie lo ha detto Giorgia Meloni in un'intervista al direttore dell'Adnkronos pubblicato il due maggio
Niente di nuovo la Presidenza del Consiglio conferma una linea già espresse in una conferenza stampa rispondendo alla domanda di radio radicale disse una soluzione strutturale al problema non è quella di tagliare i reati ma quelle di aumentare le carceri
E regge il quattro gennaio del due mila ventiquattro dunque il sedici mesi fa
Strutturare indica la base il fondamento di qualcosa un aspetto portante essenziale
Dunque per la presidenza del Consiglio per risolvere il drammatico e vergognoso problema del sovraffollamento l'aspetto fondamentale non è quello di agire alla base cioè ragionare sulla politica penale
Verificare l'efficacia delle leggi riflettere sulla congruità del ricorso la detenzione
La soluzione è costruire nuove carceri
è però
La domanda è con quali soldi il governo pensa di costruire queste nuove case rivista la situazione economica del nostro Paese e poi in quanto tempo pensa di farlo tra avvio delle procedure progettazione gare di appalto
Assegnazione dei lavori costruzione e collaudo effettiva entrata in funzione
E siamo sicuri che tutto procederà senza intoppi e senza imprevisti e dove si pensa di trovare il personale se già oggi mancano gli agenti di polizia penitenziaria i direttori gli impiegati amministrativi gli educatori gli stessi giudici di sorveglianza
Quanti dovrebbero essere poi queste nuove carceri e dove si pensa di realizzarle e i cittadini accoglieranno la costruzione di un carcere vicino alla propria casa senza sollevare obiezioni e nel frattempo cosa si pensa di fare di quelle esistenti
Per il momento l'unico dato certo e quello del sovraffollamento
Oggi ci sono quindici mila detenuti in più rispetto alla capienza regolamentare e continuano ad aumentare la causa principale come ho ricordato un'infinità di volte
è l'attuale legge sulle droghe un terzo dei detenuti è in carcere a causa di essa una percentuale quasi doppia della media dell'unione europea
E molto superiore a quella mondiale oltre un quarto dei detenuti entra in carcere per detenzione di sostanze vietate più del quaranta per cento di chi entra in carcere usa droghe i detenuti certificati come tossicodipendenti sono quasi un terzo del totale
Nell'intervista l'Adnkronos la presidente Meloni lamenta di avere ereditato una situazione pesante
Vero però dimentica che la parte politica a cui appartiene ha sempre sostenuto le norme più repressive in materia di droghe
Fu il centro destra guida Berlusconi a volere la legge Fini-Giovanardi nel due mila e sei che aggravò la situazione già pesante determinata dalla legge Jervolino Vassalli del mille novecentonovanta che la destra di allora appoggiò senza riserve
Nonostante non esista nessuna emergenza nonostante il numero dei reati sia in calo l'attuale governo dal momento stesso in cui è entrato in carica ha introdotto decine di nuovi reati aggravato le pene per alcuni già esistenti e ultimo in ordine di tempo il decreto cosiddetto sicurezza e dato che ciò non è ancora sufficiente attraverso il nuovo Codice della Strada si è arrivati a punire anche il semplice consumo di sostanze illegali anche in assenza di uno stato di alterazione
Il nome di una guerra alla droga che ormai ha tutte le caratteristiche di una vera e propria crociata il governo ha deciso anche di distruggere l'intera filiera della canapa industriale facendo chiudere migliaia di aziende facendo perdere decine di migliaia di posti di lavoro e anche di trattare come droga i cibi di uno dei principali principi attivi della cannabis che non ha effetti droga anche dunque che non è una droga
Uno stato giusto adegua la capienza alle necessità non i reati al numero di posti disponibili ha detto la presidente Meloni sembrano parole ragionevoli ma sono invece inquietanti
Uno stato giusto dovrebbe ragionare sulla funzione del diritto penale riflettere sullo scopo e la misura delle pene
La presidente Meloni ha detto di essere rimasta molto colpito dalle parole di papa Francesco quando diceva che ogni volta che vedeva dei carcerati pensava perché loro e non io
Ecco se l'idea resta quella di organizzare la società attraverso modalità repressivi e punitivi la necessità sarà quella di costruire sempre più nuove carceri la pena la prigione la minaccia della prigione resteranno l'unico modo possibile di governare
L'unico ineluttabile orizzonte di qualunque politica sociale e chiunque vedrà un carcere dovrà chiedersi non perché loro e non io ma quando toccherà a me