Presentazione del libro "Flaminio Piccoli. Discorsi politici e parlamentari" (Camera dei Deputati)

Buongiorno Buongiorno a tutte e a tutti benvenuti bentornati dire gran parte alla Camera dei deputati oggi presentiamo la raccolta di discorsi politici e parlamentari dell'onorevole Flaminio Piccoli con cui la Camera
Ha inteso rendere omaggio a uno dei protagonisti della vita nazionale nella seconda metà del Novecento per lungo tempo parlamentare della Repubblica prima
Qui a Montecitorio da Laterza alla decima legislatura dal mille novecentocinquantotto al mille novecentonovantadue e poi al Senato nell'undicesima legislatura dal mille novecentonovantadue al mille novecento novantaquattro saluto e ringrazio i familiari qui presenti in particolare consentitemelo Flavia Piccoli Nardelli
Alla quale mi lega non rapporto di profonda stima professionale ma cosa rara in questo luogo anche una sincera amicizia
E gli autorevoli ospiti che con la regia di Stefano Folli ci guideranno nella riflessione sul pensiero di piccoli e sul ruolo svolto per oltre quattro decenni nella società nella politica e nelle istituzioni grazie dunque a Maria Luisa Lucia Sergio apre Ferdinando Casini a Giampaolo D'Andrea Ernesto Maria Ruffini che a breve ascolteremo
Non penso di esprimere un'opinione tanto originale affermando che Flaminio Piccoli è tra i principali leader della Democrazia Cristiana non c'è scelta compiuta da questo grande partito popolare
Tornante incrociato di svolte impresse dove non compaia il suo nome
Piccoli infatti partecipa da protagonista con ruoli spesso di vertice a tutti i passaggi più significativi e qualche volta drammatici come nel caso del rapimento e dell'assassinio di Aldo Moro
Della vita della DC che ha come dire tra il secondo dopoguerra è la fine del secolo della vita del Paese
Ho già accennato alla lunga stagione parlamentare che copre un arco di trentasei anni due volte segretario nazionale del partito di maggioranza relativa
Nel mille novecentosessantanove nel biennio mille novecentottanta mille novecentottantadue il Presidente del Consiglio Nazionale dal mille novecentosettantotto al mille novecentottanta capogruppo del alla Camera
Dal mille novecentosettantadue al mille novecentosettantotto ministro delle partecipazioni statali tra il mille novecentosettanta e il mille novecentosettantadue e poi presidente della commissione Esteri e dell'Internazionale dici ma c'è anche un'importante attività in ambito giornalistico oltre a scrivere numerosissimi articoli alcuni presenti in questa raccolta ha fondato e poi diretto un giornale il popolo trentino divenuto l'Adige
Ed è stato presidente dell'UCSI l'associazione che riunisce i giornalisti cattolici dal mille novecentosessantotto al mille novecentonovanta tre
Attendendo anch'io come voi di ascoltare i contributi dei nostri ospiti mi concentro su poche breve considerazione
La prima riguarda la vera e propria dedizione alla cosiddetta questione altoatesina che certamente a che vedere con le sue origini trentine ma che a me pare indice anche di un'attenzione particolare e proprie soprattutto di un tempo della politica
Oggi decisamente sul viale del tramonto
Alla rappresentanza degli interessi e dei bisogni dei luoghi ove si viene eletti nel cinquantotto piccoli deputato di prima legislatura partecipa attivamente alla preparazione del cosiddetto pacchetto di misure a favore delle popolazioni altoatesine che condurranno prima gli accordi con la Südtiroler forte Volkspartei
E con il partito austriaco nel mille novecentosettantadue al varo del secondo statuto di autonomia delle province di Trento e Bolzano
Ma della situazione delle popolazioni di quelle aree non smetterà mai di occuparsi e di sollecitare anche con numerosi interventi in Parlamento nel corso soprattutto degli anni sessanta attenzione e cura
Cosa che mi colpisce particolarmente se andrò anch'io legata a quella città per ragioni universitarie naturalmente
Insomma apprezzo tanto questo legame che Flavia peraltro mi ricorda ogni volta che ci incontriamo in amicizia cerchiamo di ripercorrere quella storia che poi anche la nostra storia
Aggancio qui la seconda considerazione che mi piace indicare come prassi dell'apprendistato politico anche questo spinto su sentieri ormai impolverati
Era consuetudine dei grandi partiti popolari ma non solo in verità che l'approdo in Parlamento fosse preceduto da attività politica locale l'apprendistato appunto
Piccoli è tra i fondatori della DC trentina svolge incarichi nel partito provinciale fino a diventarne segretario prima di essere candidato nel cinquantotto alla Camera
Dove arriva primo degli eletti e come detto il legame con la sua terra di cui è deputato fino al mille novecentonovantadue
Non si interromperà mai
C'è poi un altro aspetto questo per ovvie ragioni esclude l'altro partito popolare il PC proprio della formazione di una sensibilità sociale e politica dei democristiani ed è l'adesione alla militanza nell'associazionismo cattolico
Vera palestra per un'infinità di esponenti e dirigenti
Piccoli milita nell'Azione cattolica trentina diventando anche presidente della Giunta diocesana
In quanto tale e mi pare un episodio non irrilevante critica il grande capo dell'Azione Cattolica Luigi Gedda persone che tra le proprie virtù principali non annoverava la pacata tolleranza delle contestazioni
Lo critica sull'autonomia e l'indipendenza reciproca di azione cattoliche partito politico
Scriverà sulla dice nel cinquantasette che la DC non deve realizzare crociate
Ma una sana e civile affermazione per liberare il cittadino dalla schiavitù del bisogno dell'ignoranza della paura e per renderlo protagonista della rinascita morale e materiale del suo Paese
La laicità della politica secondo gli insegnamenti di De Gasperi e Sturzo sarà sempre solido punto di riferimento della sua visione
Come pure l'antifascismo che l'aveva condotto a lottare per la liberazione dopo che tenente degli alpini era stato catturato dai tedeschi e messo su un treno per i lager polacchi da cui era riuscito a scappare
Per la cronaca piccoli venne sospeso dalla Presidenza della Giunta e successivamente dopo un viaggio romano dove incontra anche De Gasperi reintegrato
Infine il proprio partito
Nel saggio introduttivo al volume Francesco Malgeri annota che piccoli non inseguiva incarichi di governo egli trovava scrive lo storico il suo ubi consistam né partito
Del resto basta scorrere la Biografia per rendersi conto di questo iniziando dalla fondazione della corrente dei loro temi nel cinquantanove in opposizione al segretario nonché presidente del Consiglio Fanfani
Attaccato apertamente nel congresso che lesse poi Moro con un intervento che iniziava così
L'onorevole Fanfani deve avere pazienza più o meno come suggerire a un carnivoro la dieta vegana
Lo stesso Fanfani con cui correva l'anno mille novecentottanta sottoscrive il preambolo per chiudere la stagione del compromesso storico e tornare alla segreteria
Ma il partito torniamo con la memoria quanto letto poco fa nell'articolo per L'Adige il logo prioritario per costruire la politica far maturare le idee unire gli interessi e i bisogni
Essere costantemente in dialogo con la vita delle persone
Comprendere ciò che si muove nella società e attrezzare decisioni di governo capaci di rispondere al cambiamento necessario
Poi come sappiamo quei partiti non sono stati campioni di fedeltà ma oggi penso possiamo dirlo senza incertezze
La riduzione del numero e del peso dei partiti non ha certo avvantaggiato la partecipazione dei cittadini alla res pubblica né irrobustito la democrazia
Rifletterci non mi parrebbe operazione sterile
Grazie ora do la parola volentieri a Stefano Folli che modererà grazie
Allora buongiorno grazie alle vicepresidente Ascani per questa ottima introduzione molto chiara ed esaustiva
Ora discuteremo di Flaminio Piccoli di quello che ha rappresentato nella nella sua
Epoca dalla sua stagione lunga stagione
Parleremo anche del fatto che molti dei segni che allora germogliare o no sono probabilmente ancora quelli che servono per diffondere alcuni dei valori alcune i messaggi politici che piccolina
Difeso e diffuso nel corso della sua esistenza politica
Come diceva adesso doveva scarni
Piccoli si può definire uno dei maggiori interpreti di De Gasperi uno dei maggiori continuatori del suo insegnamento politico
E questo è un elemento estremamente importante perché
Degasperi Isma'siamo aggiornato reso più idoneo a rappresentare i tempi che cambiano è stato secondo me è una delle grandi lezioni civili e politiche del del dopoguerra forse la più importante d'raccogliere la sua eredità
E qualcosa che ancora oggi
è un po'un punto interrogativo molti hanno approvato non tutti sono riusciti
Ma anche per questo motivo ebbene ripensare alla figura di Flaminio Piccoli che quello che gli aveva presentato anche di come non fu ben compreso in molti casi nel dibattito politico di allora i suoi anni
Male interpretato mal compreso in realtà con la tempo trascorso la distanza del tempo c'è ammette di valutare in tutta la sua interezza la sua rilevanza la sua figura
Ho molti mediazione uomo
Attento
A evitare gli spigoli bruschi della politica
Quelli che poi col passare del tempo sono sono sembrati quasi un un elemento di pregio in realtà no
La l'attitudine alla mediazione al comporre i fili
E al tempo stesso dei valori molto saldi sono stati una delle caratteristiche Maggiolini di piccoli come dovrebbero esserlo di qualunque statista di qualunque politico che voglia lasciare un segno adesso nel suo tempo
Io non voglio togliere tempo adesso ai relatori dico che
Il libro
Qui parliamo oggi discorsi politici e parlamentari
Si chiude tra l'altro con
Una lettera una famosa lettera che piccoli scrisse
A Berlusconi nel mille centonovantasei e che ha proprio come tema
L'importanza del centro
Porsi il problema del del centro che non significa più neanche in quel momento porsi il problema di una ritorno dalla Democrazia cristiana anche se piccoli sugli ultimi anni si pensava ci pensava molto a questa lettera che cos'è il centrismo
Assolutamente realistica si pone il problema del movimento del centro del
Il significato ideale e politico del centro
Nel equilibrio politico nazionale che merita secondo me di essere letta in chi si riconosce nel centrismo ma anche chi non si riconosce
Estremamente
Una lettera molto pacata molto equilibrata che va molto al punto della questione
Si conclude così rivolgendo sia a Berlusconi che aveva reduce dalla sua prima vittoria elettorale del novantaquattro
E si avviava occupare una la scena politica per molti anni
Il mio è dunque un caldo appello ai responsabili politici di gruppi di centro al governo e all'opposizione che si incontrino sperando di sentimenti personalismi e appartenenze per preparare
E per il Paese una prospettiva di stabilità Krithia alle giovani generazioni speranza e fede nella risposta del sistema democratico alle loro esigenze di giustizia e di lavoro
Era un uomo attentissimo alla dottrina sociale della Chiesa e come è noto era attentissimo far sì che il centro ma devo essere strana la sua visione non perdesse di vista la sua missione sociale
E naturalmente sul piano politico
Non era favorevole all'apertura Moro Thea al Partito comunista e questo è abbastanza noto ma qui è ben raccontato ben e ben spiegato anche su questo punto
Non è mai una un atteggiamento preclusivo prepotente al contrario
Polemizzando con con Moro nella sessantatré mi sembra dice
Fondamentalmente
Attenzione
Io non sono contrario a questa politica
Però in ogni caso c'è anche un problema di tempi la tempistica
Le persone di Moro sono anticipano troppo l'evoluzione c'è un'evoluzione fede comunista ma secondo me meno rapida di quanto Moro creda
C'era almeno un decennio che bisognerebbe aspettare per arrivare conclusione a cui arriva prematuramente Moro adesso
Ma questo non preclude un atteggiamento poi di dialogo lo stesso Moro di confronto continuo
Durante il terribile basterebbe tre G della prigionia
Piccoli molto attento a cercare di trovare qualunque possibilità ci fosse per
Dare a questa terribile vicenda una confidare meno tragico
E le stesse lettere di Moro da della prigionieri come sappiamo sono carichi di risentimento verso le masse cristiana
Qui c'è testimonianza e anche di questo nei confronti piccoli su resistono sempre un atteggiamento
Di di amicizia e di stima si avverte una stima profonda per l'uomo che pure non condivideva le sue idee
Ma c'è molto da dire intorno a questo personaggio perché ha rappresentato un pezzo importantissimo nella storia d'Italia del dopoguerra
Vorrei dare la parola per primo a Giampaolo D'Andrea sì perché
Sergio non è ancora arrivata quindi prego verde il abbiamo deciso che dalle sarebbe restare intorno ma a dodici quindici minuti interventi prego
Buongiorno grazie i promotori per avermi voluto coinvolgere in questo ricordo
Di Flaminio Piccoli e della sua stagione perché Flaminio Piccoli come è stata anche accennato finora
è uno dei tipici dirigente alti dirigenti della DC
Che aveva la capacità degli identificarsi con il contesto nel quale
Operava
E di rappresentarlo con tutte le sue difficoltà e tutti le sue spigolosità
Dico subito questo se ricordiamo Flaminio Piccoli
è stato eletto segretario nel mille novecentottanta
Dal congresso che dichiarò conclusa
Diciamo così la stagione della solidarietà nazionale
Anche perché la contemporanea indisponibilità l'ha ricordato questa
Del Partito Comunista dei
Assumere una diversa fisionomia rispetto all'ulteriore corso degli eventi alla evoluzione delle dinamiche politica
Pensò di inaugurare una fase nella quale la governabilità del Paese
Potesse essere assicurata
Dall'insieme degli alleati tradizionali della DC dico l'insieme perché la novità è che erano cinque non erano quattro cioè c'erano i liberali che avevano partecipato soltanto alla fase iniziale quella del centrismo
E c'erano i socialisti che invece avevano partecipato da alleati diretti
In tutta la fase che
Caratterizzò il periodo del centrosinistra
Questa fase del pentapartito
Cominciava tra l'altro con una novità clamorosa che nessuno si aspettava in quel momento io ricordi titoli dei giornali quando fu annunciata questa svolta
La presidenza del Consiglio affidata un non democristiano pensate novecentottanta era un'assoluta novità
Era il repubblicano Spadolini
Il designato presidente del consiglio incaricato di formare il primo governo di trenta partito
E
Il congresso della DC si trova in questo rinnovato diciamo così
Contesto istituzionale
Sia per la forma sia per la modalità di interpretazione della formula
Sia con la preoccupazione di non lasciar cadere nel contenuto se ve ne andate a leggere gli interventi dei massimi dirigenti del partito in quel congresso negli atti di col Congresso Nazionale vedete che c'è la preoccupazione
Di non lasciar cadente innanzitutto il contenuto delle politiche di solidarietà nazionale cioè la idea di una operatività che tenesse conto anche dei pareri altrui di coloro che non erano
Pronto anche a che non erano titolare in quel momento di cariche di governo l'idea di una di un ragionamento sulla evoluzione della società che tenesse conto di regole di trasformazione
Che
Erano ineludibili perché eravamo in una fase nella quale il mondo si andava trasformando sempre più
L'idea di non disperdere insomma nella Eredità del centrismo e nell'eredità dello del centrosinistra e nell'eredità della esperienza della solidarietà nazionale
Io vi ho riassunto con tre slogan in realtà riflessioni articolatissima eh che emergevano in quel congresso e che poi sono venute avanti anche dopo
Però c'era un punto ed è il punto sul quale gli organizzatori mi hanno chiesto di
Insistere particolarmente nel mio intervento
Che creava molta preoccupazione
Era il rischio della dissi io disarticolazione
Della Dc
Dal suo bacino tradizionale di riferimento
Attenzione qui piccoli acutissimo nella relazione al congresso
Perché dice che il problema non era il bacino tradizionale
E che il bacino tradizionale era cambiata a sua volta e il partito non aveva avuto la capacità di cambiare altrettanto di raccogliere le nuove domande di raccogliere le nuove sfide
Di raccogliere una lettura esigente delle trasformazioni sociali che invece veniva talvolta affrontata con approssimazione
Io devo parlare poco quindi non posso fare de molte citazioni che sarebbe l'interessantissimo perché
Piccoli voi aveva
Ecco una maniera di porre i problemi
Per metà ragionata e per metà Brusca cioè arrivava alla conclusione del ragionamento con una sintesi ed era netto nella indicazione o nella scelta che andava proponendo del tipo che in pieno congresso dice sia chiaro non possiamo continuare così e difficile
Un segretario che uno che aspira ad essere eletto segretario del partito in una fase come quella dica quasi sfidando il congresso non possiamo continuare così devono cambiare i nostri comportamenti
Deve cambiare la maniera con la quale la ma il metodo con il quale leggiamo
La la la trasformazione sociale
Deve cambiare il sistema di selezione della classe dirigente
Deve cambiare il nostro comportamento dedica alcune alcune riflessioni particolarmente severe alla questione morale che vedremo poi fu oggetto specifica
Specifico di una delle disposizioni approvate dall'Assemblea
Nazionale
Degli esserne cosiddetta del mille novecentottantuno che dovevano caratterizzare
La nuova la nuova fase ecco piccoli praticamente con la esperienza che è stata raccontata dalla dalla vicepresidente che saluto poco fa lunghissima di militanza nel partito
E anche in condizioni particolarmente travagliate non ci deve sfuggire in quella Biografia
Nasce mentre la sua famiglia e internata
E l'odissea