Manifestazione conclusiva della Festa nazionale de "l'Unita'" del '95 (Raggio Emilia, 25 agosto-18 settembre)

Vive una stagione non particolarmente entusiasmante questo risultato poteva considerarsi scontato
Per il L'Unità per il nostro giornale
Questi tre anni quelli almeno che separano
Lavoro che io ho cominciato nel mille novecentonovantadue
Sono stati anni importanti anni difficili anni insieme drammatici ed entusiasmanti
Quando cominciamo questo lavoro
Il giornale viveva una condizione di grande difficoltà
La viveva in termini di copie la viveva in termini di identità politico-culturale là viveva in termini economici abbiamo fatto un lavoro ventre a terra si potrebbe dire
Abbiamo cercato non solo di salvare questo giornale ma di cambiare questo giornale abbiamo cercato di farla diventare un grande giornale nazionale di un'area politica e culturale che è quella della Sinistra democratica di questo Paese abbiamo immesso nel giornale tutte le energie e tutte le idee delle quali potevamo essere a disposizione
E oggi qui di fronte a voi
Che siete i lettori del nostro giornale che siete coloro che sostengono il nostro giornale che siete in qualche misura i proprietari del nostro giornale
Io voglio dare il conto del risultato che questi tre anni di lavoro della redazione dell'azienda
Hanno prodotto
Rispetto al mille novecentonovantadue o meglio nei tre anni che sono passati dal mille novecentonovantadue al mille novecentonovantacinque L'Unità
è passata da quarantadue milioni di copie vendute nel novantadue a cinquantadue milioni di copie vendute nel mille novecentonovantacinque
Nel primo nel primo quadrimestre di quest'anno
Che è stato particolarmente drammatico per i giornali italiani con una riduzione di vendita molto forte L'Unità ha incrementato le sue vendite del dieci virgola otto per cento
I lettori sono passati nel giro appunto di tre anni non gli acquirenti ma i lettori del Giornale sono passati da settecentoquarantuno mila a novecentodieci mila questa è oggi L'Unità questo è il nostro giornale è il giornale che oggi festeggiamo e io vi ringrazio per essere qui come testimonianza di apprezzamento di stima e di fiducia nei confronti del nostro quotidiano
Come è potuto avvenire guardate invertire la tendenza di vendita di un giornale invertire le tendenze economiche di un giornale non è operazione fasce di solito quando i giornali cominciano ad andar male molto difficile sono come gli aerei è molto difficile rimetterli in quota come ci siamo riusciti io credo che vi sia una ragione che attiene alla sfera della cultura naturalmente
Ma tiene anche alla sfera dell'atteggiamento politico con il quale abbiamo vissuto questo periodo nel giornale
Noi abbiamo credo sperimentato una via di salvataggio di rilancio di un giornale un po'diversa da quella che usualmente viene praticata e cioè invece di limitare e contenere abbiamo cento di rilanciare di investire in idee di cambiare la natura del giornale di farlo diventare qualcosa di autenticamente nuovo e basti vedere le firme che sul giornale scrivano
E basti vedere il carattere del giornale la sua ambizione per parte consistente realizzata di essere primo giornale per capire quanto questo si sia accompagnato l'intervento sul prodotto anche ad uno sforzo di definizione di una precisa identità politico culturale
Che forse noi per la leggerezza naturale la gerente nel senso che al diniano per riprendere citazione di Zanichelli per la leggerezza naturale di uno strumento come il giornale abbiamo potuto fare prima ancora che questo processo si realizzasse in politica io sono orgoglioso
Di poter dire che nel corso di questi anni L'Unità a in anticipo
Per la sua parte creato le condizioni per le quali si realizzasse in Italia la prospettiva politica che oggi è una certezza e cioè l'alleanza di tutti democratici delle forze di Sinistra democratica di questo Paese
E abbiamo voluto fare dell'Unità un luogo nel quale si potessero incontrare incrociare idee opinioni esperienze linguaggi e culture diverse
Non citerò quest'anno l'ho fatto in altre occasioni
Gli apporti di nuove firme di nuove collaborazioni che aggiorna le sono venute che qualificano e che danno peso al giornale spesso vorrei però invece oggi qui
Citare due firme in qualche misura storiche dell'unità
Citarla perché esse costituiscono l'appuntamento quotidiano per noi ma credo per larga parte dell'opinione pubblica che legge i giornali
E cioè la rubrica che compare tutti i giorni prima pagina dell'Unità in cui c'è sempre una vignetta geniale di Laura Pellegrini Dl K
E ci sono venti righe tutti i giorni scritte
Da una parte dal sangue del sangue dell'unità in questi giorni avrete forse ha letto su qualche giornale
Che si diceva di questo nostro collega
Che sarebbe probabilmente passato anche questo giornale o quell'altro sicuramente più grandi più potenti Dinoi
è invece Michele Serra rimarrà con L'Unità continuerà a scrivere con il nostro giornale e anzi arricchirà la sua collaborazione scrivendo come ha fatto a oggi suo mattina
Noi cerchiamo di raccontare c'era un grande filosofo che diceva quello che difficile teorizzare e meglio raccontare noi cerchiamo di raccontare
Le cose che accadono in questo tempo tumultuoso cerchiamo di aiutare i nostri lettori a capire a organizzare un ragionamento attorno alle cose che accadono cerchiamo anche di alzare lo sguardo rispetto alla dimensione talvolta che appare autenticamente angusta della vita politica uno e non solo politica del dibattito spesso che c'è nel nostro Paese e vogliamo che l'unità sia uno strumento vivo
Uno strumento che si impegna anche in battaglie nelle quali spesso a un giornale che esce tutti i giorni e non ha il tempo necessario per la meditazione di una posizione o che non può usare le paure rotonde che spesso la politica porta con sé un giornale deve prendere una posizione noi lo abbiamo fatto voglio fare un esempio solo lo abbiamo fatto sulla questione della Bosnia
Quando abbiamo avvertito che le parole non bastano più e bisognava fare qualcosa di concreto per aiutare la gente di Sarajevo e della Bosnia a uscire dall'incubo nel quale anni
Di disattenzione
E di passività della comunità internazionale l'avevano cacciata e sono altrettanto orgoglioso
Di poter dire che per avere un giorno a L'Unità guardando una foto che ci aveva fatto venire i brividi
Guardando la foto di una bambina colpita a Sarajevo che stava in braccio a sua madre urlava il suo dolore
Per aver deciso di scrivere un editoriale nel quale si chiedeva alle autorità italiane di fare qualcosa perché quella bambina potesse venire in Italia in Italia a essere curata e per aver incalzato le autorità che si sono comportate da questo punto di vista con grande efficienza io quando sono andato a trovare all'ospedale di Siena
Lei la l ho portato il segno della solidarietà dell'unità sono stato orgoglioso di essere il direttore
Di questo giornale
Un giornale è immerso nel tuo tempo nel suo tempo
Il nostro ha una storia bella
Ha una grande storia
Giornale fondato da Antonio Gramsci morto
Per le torture subite nelle carceri fasciste
Le torture costituite no la segregazione
Siamo il giornale che è stato passato di mano in mano
Durante la lotta di liberazione dal fascismo quando l'unità fu chiusa e tante compagnie tanti compagni e tanti democratici tennero invita questa voce libera
La nostra storia nasce da lì
E oggi nove la conteniamo con l'obiettivo di far diventare l'unità come è già diventato uno dei grandi giornali di formazioni italiane
E credo che questo ci porti anche a fare una riflessione sul tono sul carattere del gioco
Una riflessione a noi che facciamo questo mestiere che ogni giorno dobbiamo fare i titoli su come si usa uno strumento come il giornale
Talvolta per noi un titolo è solo un certo numero di battute su una macchina da scrivere o su un computer
Per tante persone soprattutto per le persone più deboli un titolo di giornale può essere come un coltello acuminato può fare davvero molto male chi fa il mestiere che facciamo noi non deve mai dimenticare
è stato scritto l'ho letto oggi su un giornale
I giornali italiani continuano ad essere affollati da titoli scoop da titoli violenti perché evidentemente credono che questo attivi la gente
Invece nel pubblico noi osserviamo un crescente rifiuto della violenza la violenza si ci ci circonda nella vita di tutti i giorni le grandi città ne sono piene la gente non ha voglia di portarsela anche dentro le mura di casa con i giornali
Non è un moralista ma è il capo di una tra i più grandi agenzie pubblicitarie che usa questo linguaggio non è un problema di rapporto con la drammaticità degli eventi
è un problema di tono di voce è un problema di serietà e vorrei dire di assenza di cinismo che deve essere applicato alla realizzazione di un prodotto delicato
Come un prodotto nel quale si può raccontare a milioni di persone la vita di una persona
L'unità si è sforzata di tenere questo tono anche nella lotta politica
Ho letto sulle agenzie
L'altro ieri
Che è un deputato di Forza Italia insieme ad altri suoi sei colleghi
Aveva brindato alla Camera dei deputati alla notizia dell'avviso di garanzia inviato a Massimo D'Alema e ad Achille Occhetto
Io vorrei dire
Vorrei dire che non mi meraviglia tanto
Che lo abbia fatto mi meraviglia che nessuno dei dirigenti della destra italiana abbia sentito il dovere di dire una parola di condanna
Mi pare che ci sia qui
Mi pare che ci sia qui
Invece il modo in cui la destra intende la lotta politica
Lo sforzo di alimentare l'odio di far vivere la vita politica nella forma di grida
Di insulti di aggressione
Di demonizzazione torna questa parola
Nei confronti dell'avversario
Noi
Abbiamo fama di essere un giornale serio rigoroso noi come giornale ma aggiungo anche come partito vorrei dire come cultura democratica
Quando sono accadute nel fronte annoia avversario vicende giudiziarie dal peso assai più rilevante
Di quelle delle quali in questi giorni si sta parlando noi abbiamo teso sempre a distinguere
Noi dicevamo ieri e continuiamo a dire oggi e non cambieremo opinione che noi i nostri avversari politici Berlusconi in testa li vogliamo sconfiggere con le armi della politica è così li sconfiggeremo
Quando uno dei massimi dirigenti di Forza Italia uscì dopo un periodo di reclusione
Disse
Che era grato al PDS e al suo segretario per il rispetto con il quale quella vicenda era stata seguita questo siamo noi
Noi non siamo nei più buoni nei più ingenui né più fessi no noi abbiamo un'altra concezione dalla loro della lotta politica in questo Paese
Il paese è stanco
Sono sei anni che vive in un terremoto senza fine
è un Paese che cerca soluzioni non distruzioni
E invece noi abbiamo registrato proprio sui giornali in queste settimane una forma di regressione della destra evidentemente maturata al sole caldo delle Bermuda
Noi abbiamo seguito con interesse
L'evoluzione della destra italiana noi non abbiamo Nostalgia
Per il tempo nel quale la destra italiana e anche il partito che oggi si chiama Alleanza Nazionale era invece un'altra cosa era il movimento sociale era un partito molto legato a quella storia quella tradizione
E persino a quel regime che ha fatto tanti danni e tanti drammi questo Paese noi non abbiamo nostalgia per questo
Noi siamo interessati all'evoluzione della destra italiana nel senso della sua assunzione di un carattere analogo a quello della destra europea che bello sarebbe vorrei dire ora che bello sarebbe stato se la destra italiana avesse fatto un cammino analogo e parallelo in termini di rinnovamento e di mutamento a quello che noi per la nostra parte abbiamo avuto il coraggio di fare pace endo nascerà una grande sinistra democratica in questo Paese
Non è così purtroppo
E nelle ultime settimane la destra è tornata indietro ha fatto come i gamberi invece di andare avanti verso l'Europa è tornata indietro nel tempo io
Ho apprezzato come tutti coloro che erano lì le parole che sono state pronunciate nel dibattito che abbiamo fatto col presidente di Alleanza Nazionale non ho dubbi che quelle parole scordi no
Da un travaglio e tuttavia quello che gli ho detto quella sera
Ripeto qui
E cioè che le sue parole che valutiamo come tali e le parole pesano in politica le parole sono pietre in politica
Non convincono fino in fondo perché c'è una parte almeno una parte consistente del suo partito del suo gruppo dirigente che sembra invece avere grande Nostalgia per il movimento sociale forse persino per qualcos'altro
C'è una campagna politica
è del tutto evidente che peraltro c'era stata annunciata io non smetterò di ricordarlo loro l'onorevole Gianni Pilo una delle menti diciamo più fare vide dello schieramento a noi avversario aveva prodotto aveva prodotto per le vacanze estive di Berlusconi un proprio un rapporto segreto
Dal nome in codice
Assolutamente geniale per la sua per il suo carattere criptico
Pilo aveva consultato tutti gli esperti possibili e immaginabili la CIA e KGB io non so chi altro e alla fine aveva denominato questo rapporto in modo tale che l'avversario non potesse decretarne il nome
Era Anna elezioni anticipate geniale
Assolutamente mirabile
Comunque in quel rapporto nel quale si diceva Berlusconi tutto quello che si doveva fare c'era aperta la linea dello scontro frontale
Il tentativo che si fa e quello di farci tornare indietro ma non dobbiamo sottovalutarlo di immergere
Noi stessi in uno scontro campale all'arma bianca di tipo magari ideologico in cui finisca con lo sparire il Paese i problemi
Le proposte
Costringerci di nuovo ad essere solo contro
Io mi sono chiesto lo dico molto semplicemente perché tutto questo
Perché avviene perché quando si devono evocare i nemici
In quel rapporto segreto si evocano Prodi D'Alema Veltroni e probabilmente altre dello schieramento di centro sinistra e non si evocano altri
Perché ci si accanisce su quelli che avvengono definiti come i buoni quelli che cioè sono più impegnati a creare le condizioni per la ricostruzione in Italia
Di un dibattito politico di un confronto civile di uno scontro di idee e di valori e non di una guerra ideologica
Perché ad esempio lo dico con molto affetto nei confronti del mio amico Fausto Bertinotti perché in quelle schede non c'è il suo nome
Perché non viene considerato avversario da combattere o da distruggere come qualcuno pensa per una semplice ragione che è politica
La destra non ha paura di una sinistra che urli
Di una sinistra che si ponga supposizioni radicali
Supposizioni incapaci di convincere la maggioranza del Paese c'è una sola sinistra di cui Berlusconi agli altri hanno paura e la sinistra democratica che vuole governare questo Paese
E a proposito di governo
Si dice bene del governo Dini che noi abbiamo sostenuto noi del centrosinistra
Si è detto molto bene giustamente dal governo Ciampi che noi abbiamo sostenuto noi dal centrosinistra
Si dice bene lo hanno detto gli elettori non qualcuno
Dei governi degli enti locali dei Comuni delle Province e delle Regioni
Ho visto l'altro giorno un rapporto dell'Istat sullo stato dell'Italia
Nel quale si dice che ci sono tre regioni italiane nelle quali si vive più a lungo la vita dura di più
E queste tre regioni si chiamano e non credo sia un caso Emilia-Romagna Toscana e Umbria
Vedete
Se io facessi
Se io facessi L'Unità
Se noi facessimo i titoli come altri lo fanno dall'altra parte noi avremmo quel giorno potuto aprire l'unità con un titolo a sette colonne con la sinistra si campa di più
Forze a loro saranno più bravi a fare immaginano più strumenti hanno più forza quello che è certo e che noi siamo più bravi a governare e questo è il problema italiano in questo momento
L'unità racconterà questa tensione racconterà
I connotati nuovi dello scontro politico in Italia è tutto cambiato rispetto a luglio a luglio poteva sembrare che ci fosse uno scontro tra un centrodestra e un centrosinistra nel giro di due mesi lo scenario politico è cambiato
Lo scontro oggi è tra una destra estremista è uno schieramento di centro sinistra che invece vuole continuare tenacemente continuare a tenere il dibattito politico del Paese legato ai problemi ai programmi alle idee ai valori
Io vorrei a questo proposito subito prima di concludere dire
Che l'unità vuole essere il giornale che accompagna la crescita dell'Ulivo
L'unità
Vuole lavorare come ha lavorato negli anni passati per rafforzare
Questo incontro è questa coalizione tra tutti i democratici che si raccoglie attorno alla leadership di un uomo che ha caratteristiche di competenza
Di serietà e di rigore che lo farebbero un ottimo presidente del Consiglio di questo Paese cioè Romano Prodi
A proposito
A proposito
Vi ricordate al congresso del PDS
Berlusconi venne e ci disse che non sapeva bene se poteva accettare che Prodi fosse il suo avversario era indeciso doveva valutare
Io ho letto quello che hanno detto i suoi colleghi di Alleanza durante il mese di luglio di agosto e di settembre e allora il problema si è capovolto non è più l'unica deve legittimare Romano Prodi siamo noi che vogliamo sapere chi è l'avversario da destra e si scontrerà contro di noi alle prossime elezioni
E vogliamo nel sostenere l'Ulivo dar conto delle culture delle idee che lo attraversano oggi l'unità è un grande giornale
Anche se ancora un giornale penalizzato noi abbiamo il quaranta per cento di pubblicità in meno di quella che dovremmo avere per le copie che ti diamo ma vi sono ragioni di varia natura
Abbiamo fatto il doppio giornale siamo il primo giornale nazionale che è andato su internet
Abbiamo inventato iniziative editoriali per le quali derivano accusati di follia dici ma chi te lo fa fare quando mai riuscirete ad andare bene per esempio con le videocassette e ora vedo che
Tutti in Italia o quasi fanno le videocassette e ora
Lo dico
Ai lettori dell'Emilia Romagna ma lo dico anche ai lettori della Toscana
Che dal ventisei settembre potranno anche loro avere questo strumento ora noi abbiamo fatto nascere un nuovo giornale che si chiama mattina e che a un giornale tutto di cronaca locale che era l'obiettivo di far sì che l'Unità diventi davvero un primo giornale cioè un giornale comprato il quale non vi è bisogno per avere l'informazione fondamentale di comprarne arti
Il giornale di una sinistra di governo e moderna
Che rilancia valori e idee della sinistra c'è un dato tra quelli la diffusione del giornale
Che ci fa particolarmente contraenti noi abbiamo un incremento
Del cento quarantasei per cento tra i lettori giovani
Tendenza che non si era mai manifestata nella storia dell'unità
è chiara testimonianza di qualcosa di importante un giovane che oggi si occupa di politica
è in qualche misura un eroe perché deve sfondare dei muri che la mia generazione per esempio non ha incontrato perché per i giovani di oggi la politica sono le risse televisive gli insulti la demonizzazione o peggio le cronache giudiziarie degli anni passati
Se vogliono occuparsi di politica perché evidentemente hanno dentro una grande energia di quell'energia ha bisogno questo Paese che ha anche bisogno di un ricambio generazionale c'è
Care compagne e cari compagni cari cittadini che siete venuti alla festa del nostro giornale ci oggi una nuova Italia
Solare positiva impegnata creativa mille miglia lontana dalla cupezza di una destra impegnata in una lotta ideologica c'è una nuova Italia che vuole fare grande questo Paese
Ecco chi deve scendere in campo non un leader unto dal Signore ma milioni di nuovi italiani la vera energia di un Paese nuovo
Diamo la parola a Massimo D'Alema segretario nazionale del Partito Democratico nella sinistra
Carissima e compagne e compagni
Siamo
Siamo veramente tanti
Eccome
Grazie
E pensa
Grazie
E pensare compagni
Che
Qualcuno diceva
Che avremmo dovuto scioglierci ve lo ricordate
E pensare che dicono no
Che tutto ciò
Queste nostre feste
Il sacrificio
E l'entusiasmo
Di chi ha fatto vivere
Questo evento straordinario
C'è chi pensa che tutto ciò
Sia l'espressione di un vecchio modo di fare politica
Che sta tramontando
Non è così
Basta vedere quante ragazze quanti ragazzi sono protagonisti di questo vecchio modo di fare politica
Quante ragazze quanti ragazzi ho incontrato
Tra le compagne e i compagni di Reggio Emilia
Ai quali va
Non per retorica il nostro ringraziamento più affettuoso
Questo
Questo ritrovarci nelle migliaia di feste che dedichiamo al nostro giornale
è una delle prove
Il PDS è vivo e vitale
Che rappresenta una risorsa preziosa della democrazia una forza solida e intelligenti
Un anno fa a Modena
Una piazza gremita
Come oggi
Il popolo della libertà aveva vinto le elezioni
Berlusconi da quattro mesi era insediato a Palazzo Chigi
Già ne stavano facendo di tutti i colori
Era iniziato
L'assalto ad ogni postazione di potere la RAI gli enti pubblici le banche
L'aggressione ai magistrati
Gli attacchi alla corte costituzionale alla Banca d'Italia al Capo dello Stato il nuovo avanzava come un treno blindato non si direbbe
E ci si preparava a colpire
Con una manovra odiosa ed iniqua i diritti e le pensioni della povera gente
Eravamo nel pieno
Di quella impressionante sequenza di errori di atti e di parole arroganti
Di quello che si può definire
Come uno dei governi più disastrosi
Forse per tutta la confusione che ha seminato il primo ed unico governo bellico del dopoguerra
Vedete
L'onorevole Berlusconi si è lamentato
Ha detto che noi non lo abbiamo lasciato lavorare
E e persino io penso che forse se fosse stato possibile
Non sarebbe stato male lasciarlo lì qualche mese ancora
Per tutti quegli italiani che lo avevano votato e che era bene che ne facessero una prova
Ma
Ma non è sempre possibile fareste proprio quello che si vorrebbe
Si è presentata l'occasione e l'abbiamo colta
Non dovevamo cacciarlo via quel governo
L'Italia doveva ancora sopportare allungo quell'armata Brancaleone io credo di no
Era necessaria un'azione seria e determinata
Per restituire dignità alle istituzioni
E riaprire una speranza per il futuro del Paese
Noi l'abbiamo avviato
L'abbiamo portata avanti insieme alle altre forze democratiche
A giudicare da come sono andate le cose e non ne siamo affatto pentiti
Svolgemmo allora
Con efficacia e rigore il nostro ruolo di opposizione nel Parlamento e nel Paese
Certo ci hanno dato una mano anche loro perché vedete un governo può fare cose giuste sbagliarmi e delle altre cose buone cose cattive
Ma un governo che le sbaglia tutte proprio tutte bene questo non capita tutti i giorni
E stato questo sì l'unico vero miracolo italiano del governo Berlusconi
E così si è riaperta dopo pochi mesi
La questione del governo del paese
Abbiamo sostenuto con la forza dei nostri comportamenti responsabili
Un nuovo governo un nuovo presidente del Consiglio
Un governo che non è il nostro governo
Un governo che è al di sopra delle parti
A chi ha saputo in questi mesi comportarsi bene
Restituendo fiducia ai mercati e credibilità internazionale all'Italia
Ricostruendo su questioni delicate la certezza del diritto garantendo un confronto positivo con il Parlamento e con le forze sociali
Nelle settimane scorse ed ancora in questi giorni
Si sono moltiplicate le lodi nei confronti del Presidente del Consiglio
Lodi militante grande parte
Perché Dini ha saputo mantenere gli impegni presi
Ha affrontato di petto senza inutili forzature una questione complessa come la riforma delle pensioni
Ha corretto la manovra finanziaria del governo Berlusconi che si era rivelata del tutto inadeguato
Ha garantito l'approvazione di una nuova legge elettorale per le regioni e per decreto ci ha dato a tutti pari in condizioni televisive in campagna elettorale
Beh credo che ci auguriamo venga convertito dal Parlamento
Nel pieno rispetto degli accordi maturati tra il Polo e l'Ulivo
E però guardate che paese bizzarro e l'Italia
Tra gli sponsor di Dini si sono improvvisamente arruolati alcuni dei principali leader del Polo della libertà
Cioè gli stessi già questo Governo hanno negato la fiducia
Quelli che non hanno votato la legge di riforma della previdenza che hanno frapposto mille ostacoli all'azione del governo
Quelli che fino all'altro ieri gridavano elezioni subito Dini ventriloquo di D'Alema in Italia non c'è democrazia
E ora
Lo vorrebbero come candidato del Polo
Noi invece abbiamo mantenuto sempre uno stile diverso
Abbiamo sostenuto questo governo con lealtà e rigore
Abbiamo votato ciò che si doveva votare
E non abbiamo partecipato al giochino estivo sul futuro politico del dottor Dini
Per rispetto verso la persona del presidente del Consiglio ed anche perché siamo un partito serio
Senza clamori
Abbiamo fatto ciò che ci eravamo impegnati a fare
Davanti al Parlamento che al Paese
E se non c'eravamo noi
Lo dico a chi fa le lodi del governo
I risultati
Non si sarebbero mai visti perché questo governo non sarebbe nato né durato questa è la verità ed è bene che tutti se lo ricordino
D'altro canto vedete
In questi difficili anni di crisi del vecchio sistema politico
Il nostro Paese
Senza la sinistra non avrebbe retto
I risultati conseguiti prima da Ciampi e poi da Dini non sono venuti
Solo per l'operato di tecnici capaci onesti prestigiosi
Quei risultati sono stati anche il frutto di una battaglia politica
E di un impegno che ha visto la sinistra
Il movimento sindacale convergere nell'opera di risanamento dell'Italia con la parte più seria e più consapevole della borghesia italiana
Senza quel compromesso
Nessuna strategia di risanamento sarebbe stata possibile
Senza l'impegno la moderazione il sacrificio dei lavoratori italiani del mondo del lavoro
Non vi sarebbe stato rientro dal debito pubblico contenimento dell'inflazione l'Italia avrebbe rischiato la bancarotta
E quanto meno superficiale
Dire che non c'è stata politica in queste scelte della sinistra
La verità è che noi
Con piena consapevolezza
Abbiamo impedito in questi anni
Che il Paese precipitasse nel caos
Ed abbiamo contribuito più di chiunque altro
A tenere aperta una prospettiva di rilancio e di rinnovamento dell'Italia
Oggi questa prospettive più vicina
E la sinistra è chiamata a nuove scelte
Di valori interessi priorità da sostenere
Dunque il tema non è quello della politica che si sostituisce o si contrappone alla tecnica
Ma è quello del passaggio necessario per il nostro Paese
Da un'azione di risanamento ad una strategia di riforme
Ecco il vero tema
Che noi mettiamo al centro della nostra azione politica
Una strategia che consenta al Paese e al Mezzogiorno in primo luogo
Di superare una condizione storica di fragilità e di arretratezza riorganizzando i settori strategici della formazione e del lavoro dell'innovazione
Delle grandi e moderne infrastrutture
Esattamente i terreni sui quali più debole e inadeguata e la cultura della destra
La sua capacità di governo
La sua capacità di rispondere
Ai problemi nazionali
Queste sono le ragioni di fondo
Che hanno condotto le grandi forze democratiche popolari del Paese
A dare vita al Progetto dell'Ulivo
Cioè alla prospettiva di un'Italia più moderna più giovane proiettata verso il futuro
Ed è questa
La vera grande novità nella vita politica italiana dell'ultimo anno
Intorno ad un'idea alta di riscatto democratico di rinascita economica di sviluppo sociale si sono ritrovate le forze migliori della società italiana
La sinistra la tradizione del movimento operaio il cattolicesimo sociale e democratico la cultura laica l'ambientalismo lei mille espressioni di una società civile colpita forte associata nel volontariato nei sindacati
Tanti i singoli cittadini motivati ad un progetto comune
Questo è l'Ulivo non un puro patto fra partiti ma l'unica vera speranza per il futuro dell'Italia
Una falsa che esiste
Che si è radicata nel Paese
Che ha già portato all'elezione di una nuova e giovane classe dirigente nel governo locale
Oggi l'Ulivo governa oltre settantacinque per cento delle città italiane oltre l'ottanta per cento delle province dieci regioni su sei dice che hanno rinnovato i propri consigli
Un patrimonio enorme
La migliore carta d'identità
Per una coalizione che è già al lavoro per risolvere i problemi della vita di ogni giorno degli italiani e che possiede le risorse i valori le idee per governare il Paese
Una coalizione ed un leader
Romano Prodi
Che ne interpreta l'anima con il suo rigore
Con la sua competenza con la sua serietà ed anche con la sua bonomia con la sua simpatia umana
Che non è una qualità da buttar via in tempi di uomini di plastica
Noi
Mettiamo tutta la nostra forza
La nostra intelligenza al servizio di questo grande progetto a partire dall'impegno generoso di Walter Veltroni al fianco di Romano Prodi
Senza pretese di egemonia
Solo chiedendo di essere rispettati per ciò che siamo per le nostre idee
E per la nostra gente
è dentro questa visione strategica
Che acquista significato
Il dibattito sulle cose da fare prima del voto
A partire dalla legge finanziaria
Ha ragione Romano Prodi non c'è dubbio che questa legge finanziaria dovrà proseguire l'opera di risanamento avviata in questi anni
Altrettanto netti e convincenti diciamo noi
Dovranno essere per le ragioni che ho ricordato i segnali di equità e di giustizia sociale
La stagione dei rinnovi contrattuali sarà da questo punto di vista un banco di prova ravvicinato
Un passaggio determinante che segnerà la politica sociale e dei redditi per milioni di famiglie
Non è pensabile
Che i salari degli operai Contini ma perdere rispetta l'aumento del costo della vita
Ma anche
Gli stipendi dei lavoratori dei tecnici dei dirigenti
Della pubblica amministrazione senza il cui contributo non sarà possibile una riforma radicale dell'amministrazione l'ammodernamento la qualificazione l'aggiornamento del suo personale
Così come non è giusto che siamo fermi da anni gli stipendi degli insegnanti una condizione
Che oltre ad umiliare una categoria di lavoratori colpisce l'efficienza e la credibilità stessa del nostro sistema formativo
Dunque una grande occasione di riforma
Per settori vitali della nostra economia e dello sviluppo civile del Paese
Ma anche una occasione per riconoscere i diritti e la dignità del lavoro
Nello stesso tempo la prossima legge finanziaria
Deve affrontare la grande questione del Mezzogiorno
Vedete io capisco
Credo di comprendere a fondo la stanchezza
E l'esasperazione di quei ragazzi del Sud che sentono ripetere danni le stesse promesse sugli impegni ed obiettivi che poi non arrivano mai
A questi giovani noi chiediamo di non arrendersi noi siamo con loro e vogliamo dimostrarlo
L'Italia ha bisogno delle grandi risorse
Intellettuali
Inespresse e umiliate dei giovani del Sud
Solo a volerlo
In dieci anni il Mezzogiorno può cambiare molto
Può agganciarsi alla parte più sviluppata dell'Italia e dell'Europa
Ma bisogna cominciare subito
Una politica dei suoni
Un grande progetto per portare l'acqua le infrastrutture di base e quelle tecnologicamente più avanzate
L'acqua e le telecomunicazioni
Le ferrovie che non possono fermarsi a Napoli
Le autostrade che non possono avere tre corsie qui ed essere un sentiero cespuglioso al di sotto di Salerno
Fuori dal vecchio assistenzialismo certo
Ma per dare una speranza di lavoro
Per creare impresa creare impresa per creare lavoro
Significa formare giovani diplomati e laureati
Offrire
Magari con le proprie gambe
Questo è possibile
Anche attraverso nuove coraggiose immediate scelte a favore dei giovani del Mezzogiorno
Come la possibilità di accordi fra enti locali imprenditori e sindacati
Veri e propri gemellaggi fra realtà del nord e del sud che abbiano come scopo la formazione di giovani meridionali al Nord
Ma non per immigrare
Ma poi per ritornare e riportare il la
Una formazione più qualificata
Un modo per alleviare subito il dramma della disoccupazione
Al sud della mancanza di manodopera in alcune zone del Nord che è poi uno dei grandi paradossi italiani
La fotografia amara dei nostri squilibri
Questi sono alcuni degli impegni necessari
Perché si avverta il segno di un cambiamento
Rigore ma anche una nuova equità una nuova attenzione ai grandi problemi sociali dell'Italia
è l'intera politica economica del paese
Che deve porsi obiettivi più ampi del semplice aggiustamento dei conti pubblici che pure resta importante e del rigore nella sospese
Sono oramai indispensabili nuovi interventi di promozione e sostegno delle fasce sociali più deboli
Vedendo vecchi e nuovi fenomeni di povertà che attraversano le nostre città
Non c'è solo la realtà dell'estrema emarginazione eppure c'è e di fronte alla quale tante volte la sinistra non ha avuto occhi abbastanza attenti
C'è anche una povertà del mondo del lavoro
Quando in una famiglia con i bambini da mandare a scuola nella periferia di una delle nostre grandi città uno solo lavora
E porta a casa milione trecento un milione quattrocento mila lire al mese questi sono i salari di tanti operai
Anche lui
C'è povertà
Non è una condizione di pochi milioni di nostri concittadini la vivono
Una vergogna di fronte alla quale la politica non può restare inerte
Noi solleveremo questo tema in Parlamento e chiederemo scelte concrete a partire dalla legge finanziaria
Come vedete care compagne e compagni sono impegni seri urgenti
Quelli che abbiamo davanti
Eppure
Sembrano essere in secondo piano nell'attenzione della politica
Di fronte al fastidioso e martellante ritornello sulla data delle elezioni
Noi non siamo fra quelli che vogliono evitare o rinviare le elezioni
Di ciò vorremmo rassicurare tutti
Compreso il direttore del Corriere della Sera che ci ammonisce quasi ogni giorno
Siamo consapevoli
Che dopo il fallimento della maggioranza politica formatasi dopo il voto del novantaquattro
Saranno le elezioni
A definire una nuova maggioranza politica in grado di dare al Paese un governo di legislatura
Ma appunto questo è il problema che ci siamo posti
Come arrivare a quell'appuntamento
In una cornice di regole e di garanzie certe
Tali da offrire al Paese
Qualunque sia il vincitore
Un governo stabile ed una maggioranza solida
Per questo
Abbiamo sollevato il problema delle regole
Abbiamo posto l'esigenza di una nuova legge elettorale quella attuale ha funzionato male come tutti riconoscono e può funzionare male anche la prossima volta
Potrebbe essere impossibile formare un governo e garantire stabilita
Dell'immagine venti immaginati il ridicolo di questa cosa
Dopo aver detto andiamo alle elezioni per dare un governo politico
Non riuscirci
Ride Rebbe Dinoi
Tutto il mondo
Ecco questa questione non ha nulla a che fare con il nostro interesse
Riguarda o dovrebbe riguardare tutti se c'è in questo Paese è una classe dirigente degna di questo nome
Noi abbiamo fatto le nostre proposte
Che si ispirano a quel sistema a doppio turno che garantisce la governabilità
Dei comuni nelle province italiane in modo efficace
Non pretendiamo di imporre il nostro a punti di vista
Avanzate le nostre proposte
Discutiamo confrontiamoci
Ricerchiamo in Parlamento una convergenza e un compromesso se questo è possibile
Una classe dirigente seria dovrebbe porsi questo problema prima di condurre il Paese alle urne
Cosa che come abbiamo detto
Ragionevolmente e spero senza inutili inutili polemiche
Noi riteniamo potrebbe avvenire a conclusione del semestre italiano di presidenza della comunità economica europea nella primavera prossima dunque
Questa è la nostra posizione
Chiara responsabile
Non ci nascondiamo dietro ad un dito
La destra non considera possibile completare in maniera più organica il disegno di una grande riforma istituzionale bene
Si vada verso le elezioni
Ma ricerchiamo però è un appello sincero che rinnovo
Un'intesa sulle cose da fare subito un patto perché queste elezioni siano utili al nostro Paese
Di questo vogliamo discutere
Su questo lavoreremo nei prossimi mesi
Scelte concrete
Obiettivi da portare avanti
Fermezza e disponibilità al dialogo
Nulla ci farà cambiare idea
Nulla ci farà deviare da questa strada maestra
Che è quella della politica e dei programmi
Nessuno pensi
Che possano saltare i nervi del più grande partito italiano
Le indecenti campagne che hanno segnato in queste settimane la ripresa dell'attività politica
Non ci fermeranno
Sono l'espressione di una cultura che punta unicamente a screditare e a delegittimare gli avversari
Noi care compagne e compagni non amiamo le dietrologie e non usiamo atteggiarci a vittime ma deve essere chiara una cosa
Chi pensa di ridurci al silenzio alla paralisi
Usando le armi e degli attacchi personali della calunnia verso i dirigenti del PDS ha fatto male i suoi conti
Chi pensa
Che la prossima scadenza elettorale quando essa verrà potrà giocarsi a colpi di dossier di scandali costruiti di speculazioni inconsistenti rischia un risveglio molto amaro
Noi siamo sereni vigili e forti non abbiamo nulla da nascondere
E risponderemo ad ognuno di questi attacchi
Con la forza degli argomenti
La sobrietà dei comportamenti la realtà degli stili di vita le nostre storie personali
Sarà difficile
Trovare una fotografia del gruppo dirigente del nostro partito che corre in mutande in qualche giardino delle Bermuda tutti in fila dietro il segretario canali il
Così abbiamo risposto ed Egitto sulla cosiddetta questione
Gonfiata in una campagna qualunquisti Ca'incredibile degli affitti facili
Come la correttezza e lo stile ci imponevano di reagire si è montato uno scandalo ridicolo
Da parte di un giornale che è proprietaria di una famiglia che non ha il problema della casa diciamo così
Si è scatenata una campagna di odio che non aveva il fine di sollevare un problema pure fondato quello della
Ingiustizia che separa tanti cittadini che pagano fortunatamente ancora ve ne sono l'equo canone e tanti altri che devono pagare un canone più alto
Regole da cambiare criteri di assegnazione
Non era questo il tema che si voleva sollevare
Ma l'aggressione verso gli avversari
Questo non è né politica né giornalismo lo abbiamo detto è squadrismo
Non si può trattare
Non si può trattare da criminali non si può
Quelli che pagano l'affitto previsto dalla legge
E per quanto ci riguarda abbiamo compiuto atti che dimostrano con chiarezza che non difendiamo condizioni di privilegio o affitti di favore
Mi si è detto che un leader politico non può vivere in un alloggio di proprietà di un ente pubblico è una teoria strana e che non accetto
E tuttavia io trasloco
Noi
Abbiamo spiegato e stiamo spiegando da molto tempo all'onorevole Berlusconi
Che un leader politico non può avere dallo Stato non l'alloggio d'epoca non è ma le concessioni per tutte le reti televisive
Ma l'unico dalla Fininvest non trasloca
Sono due diverse etiche pubbliche
Restiamo inattesa
Poi
Poi è giunta la Procura di Venezia che ha inviato al compagno che ti rammento un'informazione di garanzia
Fondata sul Brad Pitt o supposto che noi
In quanto dirigenti di primo piano del PDS
Non potevamo non conoscere o meglio voglio essere più preciso perché questa formulazione è stata contestata
Avviso di garanzia fondato sulla convinzione che la combinazione logica
Dei punti indicati
Non consente una soluzione diversa da quella di ritenere che gli onorevoli Occhetto e D'Alema fossero al corrente di questo flusso di risorse gestito dal Fontana
Persona che non ci conosce e che noi non conosceva
Lascio che siate voi ad apprezzare la differenza tra non c'è e soluzione diversa che ritenere che fossero al corrente oppure dire non potevano non sapere lasciate a prezzi ha premesso fugge la differenza
Il tutto dico senza una ho una testimonianza o prova documentale
Un addebito specifico niente di niente
Una combinazione logica
Io non voglio aggiungere altro alle cose che abbiamo detto in queste ore
Chiariremo nelle sedi troppo se non ringraziare e lo faccio dal profondo del cuore
Ringraziare Achille Occhetto per le parole di incoraggiamento e di amicizia che ha voluto rivolgere
No ai
Noi che vengono Chamot
L'integrità e il rigore morale di Occhetto lo abbracciamo affettuosamente sarà l'inchiesta
A dimostrare e presto la nostra totale estraneità
Ma da questa vicenda vedete compagni
Emergono due questioni più generali
Sulle quali desidero soffermarmi
Vi è innanzitutto il pericolo
Che inchieste non sufficientemente scrupolose
Inficino il lavoro meritorio che la magistratura italiana condotto e sta conducendo contro la corruzione politica
Se cresce la sensazione
In una opinione pubblica nella quale già si è attenuata la fiducia verso i magistrati se cresce la sensazione generica
Di un abuso di potere e di strumenti da parte della magistratura
A pagare il prezzo maggiore saranno i magistrati più seri più impegnati e che rischiano di più
Per questo
Noi siamo interessati a che le inchieste compresa quella Vigata del giudice Nordio proseguano si accelerino si completino
Per questo ho chiesto di essere ascoltato quanto prima
Dato che sono venuti a casa mia verso le sette del mattino pensavo ci fosse urgenza era una convocazione per il ventitré di ottobre
Ci si può vedere molto molto prima per fare chiarezza e perché non vi sia ombra innanzitutto sulla nostra posizione
La seconda questione riguarda
Una valutazione questa sì storica politica
Sul movimento cooperativo
Hanno scoperto
Dopo indagini
Che tra il movimento cooperativo e le forze della sinistra c'è un rapporto profondo e radicato
Lo confessiamo è così
Nasce
Nasce dalla storia
Nella storia del movimento operaio italiano ed europeo
Questa straordinaria e originale forma di associazione tra i lavoratori
Che sorge come mutuo sostegno e che diventa impresa
Hanno scoperto
Che tanti nostri compagni lavorano nelle imprese cooperative
Nel movimento cooperativo
E che essi hanno sostenuto e sostengono
La sinistra politica sì e così
Con le pubblicità
Nelle nostre feste dell'Unità
Nelle sottoscrizioni
è anche accaduto
Che in qualche caso
Come è emerso determinati episodi
Vi siano stati i contributi non regolarmente dichiarati
è giusto che in questi casi la magistratura faccia il proprio dovere
Ma io vorrei difendere un punto cari compagni che è un punto di fondo
Sostenere e finanziare i partiti politici
Nelle forme previste dalla legge
Non solo non è un reato
Ma è un atto meritorio
Dato che i partiti politici sono
Un elemento essenziale della democrazia
Nella Costituzione repubblicana
Se fosse reato sostenere i partiti allora noi chiediamo la metà abbondante del nostro stipendio tutti i mesi dovremmo consegnarci diciamo siamo delinquenti
Altra cosa altra cosa non accettabile è una campagna
Che tende a presentare l'intero movimento cooperativo come una sorta di associazione per delinquere un centro di raccolta di fondi neri per la sinistra queste sono mostruose sciocchezze
In Italia ci sono
Oltre settanta mila cooperative di tutti i colori
E la sola lega delle cooperative
Conta oltre tre milioni e settecento mila soci e le aziende associate alla lega danno lavoro a più di duecento mila persone
è una parte importante dell'economia italiana costruita con sacrificio con intelligenza da generazioni di lavoratori dei tecnici di era già
Quella contro la quale ci si accanisce
Per ignoranza è però odio provocando danni economici ed umani incalcolabili
E questi sarebbero quelli che difendono i valori dell'impresa
Tutto ciò non è tollerabile torno pacato no non è così che si conduce il Paese verso un futuro sicuro
Non è con queste campagne con questi metodi di lotta politica e comunque noi non ci stiamo
Non ci staremo
Ci sono amici che ci dicono in questi giorni siete degli ingenui
Pensate di potermi confrontare con civiltà e mitezza con avversari che tali non sono
Può darsi che abbiano anche qualche ragione a volte sono assalito anch'io da questo sospetto ma noi vogliamo insistere
Non ci arrendiamo all'idea che la lotta politica in Italia debba essere barbarica violenta esasperata
Anche il nostro obiettivo di fare dell'Italia un Paese normale fa discutere
Quasi che questo significhi una rinuncia
Ad obiettivi più ambiziosi
Certo è più facile
Molto più facile
Promettere cose impossibili sapendo che non si potranno raggiungere
è più difficile invece fare
Cambiare davvero la vita quotidiana della gente offrendo ad ognuno la possibilità di condurre una vita serena
Con i diritti le opportunità i doveri di una persona normale
Alcuni ci hanno rimproverato di non aver indicato una meta elevata
Ci hanno chiesto perché un Paese normale che cosa c'è di tanto importante in questa idea da farne l'obiettivo di un progetto di governo
La risposta è nelle cose
Nella storia individuale nella cronaca quotidiana nella vita comune della gente
Ma è mai possibile
è normale che una giovane turista
Dell'Italia alle soglie del Duemila che si punge con l'ago di una siringa su una spiaggia calabrese debba pagare per ore da un pronto soccorso all'altro cercando qualcuno che le offra l'assistenza elementare di cui ha bisogno
O che i parenti di un anziano ricoverato debbano acquistare di tasca propria le batterie per un esame medico che non si può fare perché il riparto è sprovvisto di pile di ricambio quanti soldi si sprecano ogni giorno
Il ricoveri che si prolungano assurdamente per ragioni così banali
Un Paese normale prima di tutto un Paese dove la sanità è considerata un diritto primario
Dove ammalarsi non è un rischio dove l'efficienza la professionalità il rigore prevalgono su burocratismi incompetenza ed arroganza
In un Paese serio è normale
Bisogna avere la certezza non la speranza che se ci si ammala si verrà curati bene e presto è un obiettivo da poco francamente non lo credo
è credibile giusto che scioperi sol Vaggi e conflitti sindacali non affrontati e mai risolti
Conducano d'un tale disordine nel traffico aereo da mettere in pericolo la sicurezza di centinaia di persone
O che non sia possibile neppure per sbaglio che un volo rispetti l'orario previsto di partenza e di arrivo
E chi paga quel chirurgo che diretto a Catania per operare un paziente si è visto dirottare su una destinazione diversa
E chi ripaga i disagi le difficoltà i mille problemi che finiscono per lesa sperare cittadini comuni
Desiderosi soltanto di pagare il dovuto per servizi efficiente
è davvero inevitabile
Che ogni contatto quotidiano fra il cittadino il pensionato la casalinga e la sanità la previdenza e l'assistenza rischi di diventare un incredibile calvario burocratico fatto di code
I certificati di piccoli e grandi ostacoli che rendono tutto più lento più difficile più esasperante
In un Paese normale può accadere come è successo a Bari che i consolati di ventisette nazioni denuncino un ente loro intollerabili condizioni d'insicurezza
Per i propri connazionali minacciando di cancellare quella città dai Circuiti turistici
Ecco in un Paese normale il diritto alla sicurezza individuale la possibilità di passeggiare liberamente sentì degli obiettivi
Per la strada anche dopo il tramonto è un diritto che si deve garantire con mezzi risorse politiche
E servizi adeguati a perseguire quello scopo
Mentre noi qui stiamo ancora lottando per ottenere una legge che consideri la violenza sessuale un reato contro la persona e non contro la morale
Che cosa c'è di normale in un Paese dove da decenni si spendono parole contro l'evasione fiscale mentre tanti lavoratori dipendenti
Di quelle che faticano per arrivare alla fine del mese continua a dichiarare un reddito talora superiore a quello dei loro datori di lavoro e che glielo spiegare
A quella commessa di una gioielleria del centro di Milano che il proprietario del negozio guadagna meno di lei o per lo meno che paga meno tasse di lei
In un Paese normale chi ha di più paga di più e soprattutto non pagano sempre e solo gli stessi
Tutto ciò care compagne e compagni non è degno di un paese civile e moderno il nostro non è un sogno
Non è un irraggiungibile utopia
Ai nostri critici io voglio dire con nettezza che qualche pezzo di paese normale c'è già
Questa terra che ci ospita
Città come questa
Dove la sinistra governa da decenni
Dove c'è una solida rete di imprenditoria diffusa servizi che funzionano scuole modello strutture per l'infanzia e per gli anziani politiche per la famiglia e per la donna
Dunque e possibile si può
Ed è possibile un futuro migliore per tutti per le donne di questo Paese per gli anziani
E per quei giovani del Mezzogiorno che a trent'anni non possono uscire di casa e andare a vivere per conto proprio perché non hanno un lavoro un salario una prospettiva certa
Per quei tanti ragazzi capaci che vogliono mettere su
Un'attività imprenditoriale non sono aiutati dallo Stato da una macchina pubblica che invece di stimolarli aiutarli spesso li castiga con mille ostacoli burocratici
E tutto questo perché il lavoro è sempre stato concepito come un favore e non come un diritto
In fondo in fondo guardiamo alle grandi democrazie dell'Occidente
Guardiamo ad un capitalismo normale moderno caratterizzato dalla concorrenza dal pluralismo
Dove nuove in prese nuove attività si fondano sulla capacità e l'inventiva dei singoli e non su vecchie rendite di posizione
Dove funziona un mercato reale
E non un suo feticcio dominato da poche famiglie che controllano tutto
Un capitalismo normale
Che sa affrontare la crisi di una grande azienda come l'Olivetti non attraverso il taglio dei posti di lavoro con l'assistenzialismo
Ma orientando e finalizzando il sostegno pubblico alla riorganizzazione dell'azienda orari qualità e carattere della produzione introduzione di tecnologie più avanzate un'altra filosofia
Fondata sulla condivisione di obiettivi comuni dell'impresa e del mondo del lavoro
Una strada sperimentata
Quella dei contratti di solidarietà
Quella che si è ricercato ad esempio in Germania la Volkswagen
Con risultati che incoraggiano la sperimentazione e l'innovazione
Un capitalismo normale con un mercato finanziario in cui agiscano più soggette che attivi in nuove risorse che ci facciamo uscire dalla dimensione asfittica della nostra economia fondi pensione e piccoli risparmiatori
Fonti di nuova crescita e sviluppo dell'economia con regole certe ed una politica che sappia fare la propria parte
Ecco questo Paese che vogliamo deve essere governato da una classe dirigente capace di garantire questo complesso di norme e di interventi
Se manca questa capacità
Per un tempo troppo lungo non è vero che l'economia il mercato rimangano privi di una guida non è vero
Semplicemente quella guida
Non sarà più l'espressione della volontà dei cittadini sarà l'espressione di chi e più forte
Della parte più ricca e ristretta della società
Ecco perché noi non solleviamo soltanto la questione della concentrazione nel campo della televisione
Noi poniamo il tema essenziale in una democrazia moderna del pluralismo economico e finanziario e di un controllo trasparente delle procedure che ne regolano lo sviluppo e il funzionamento
Così si diventa un grande Paese europeo
Protagonista della costruzione di un diverso sistema di relazioni economiche e sociali di respiro internazionale
Un grande paese protagonista dell'Europa questo è l'obiettivo questa è la posta in gioco
L'Italia
L'Italia possiede
Le risorse umane per diventarlo
Basta che il genio l'inventiva
La voglia di fare lo spirito creativo di cui gli italiani sono dotati
Possano esprimersi
In un quadro di regole e di Progetti
Che ci consentano di compiere un grande balzo di qualità
Ed è esattamente questa
La funzione di una classe dirigente
Indicare le compatibilità le opportunità le regole di una nuova stagione di crescita
Di tutta la società italiana
Dal Nord al Mezzogiorno una sfida una sfida per il governo del futuro su questo
Chiederemo agli italiani di pronunciarsi e di scegliere
Tra una prospettiva capace di indicare una società migliore e più ricca più moderna
E la vecchia Italietta dei privilegi degli egoismi delle velleità e delle pose gladiatorie che la destra ha scelto di incarnare
Conservando immutati
I vecchi vizi le antiche consuetudini di un ceto dominante
Che ha sempre puntato su quella parte della società civile pronta a scambiare favori promesse privilegi altro che seconda Repubblica altro che fine della corruzione
A destra italiana incarnato la parte peggiore non solo del vecchio ceto di governo
Ma di una cultura politica che in Italia si è fatta Stato priva di ogni rispetto per le regole con una concezione fragile della democrazia
Chi ha fatto leva sulla latitanza storica di uno spirito pubblico moderno questa è la verità
Ed è stato questo il vero paradosso dell'ultimo anno politico
Lo spettacolo offerto da un ceto di ricchi e potenti il nuovo
Che nel nome del liberalismo materia nella quale davvero non eccellono
Hanno riportato fin dentro al cuore della politica e del governo senza mediazioni e falsi pudori il loro Gretto interesse di casta di gruppo e persino di persone
Solo così
Si spiega perché la destra di Fini e di Berlusconi ha lanciato una crociata non contro le vecchie storture del nostro modello economico e sociale
Ma ha scelto di impegnare tutta se stessa in un attacco frontale violento contro la politica
Contro l'idea stessa di politica intesa come lo strumento in grado di equilibrare le diseguaglianze che inevitabilmente in una società ricca si producono che si perpetuano
Questa è la destra che abbiamo di fronte
Purtroppo questa cultura poggia su radici antiche
E su un certo modo di una parte degli italiani di intendere la propria appartenenza ad una comunità
Nella quale operano diritti doveri identità di aspettative
Questa cultura per decenni ha impedito all'Italia di diventare una nazione moderna è unita accentuato gli elementi corporativi ha esaltato la logica di fedeltà di gruppo di clan
Che troppo spesso prevale sulla lealtà alle regole e ai principi stessi dello stato di diritto
Questo il significato più alto del concetto di normalità
L'esatto opposto
Di una presunta normalizzazione delle relazioni sociali o delle diseguaglianze presenti
E invece l'investimento sull'unica vera rottura storica
Che può trasformare alla radice quei rapporti di forza quelle diseguaglianze
Modificando l'idea fino ad oggi prevalente dello Stato e della politica del governo democratico delle risorse e del patrimonio della nazione
Intendiamoci
Delle ragioni profonde che hanno impedito la modernizzazione del Paese non sono state solo ed unicamente responsabili le vecchie classi dirigenti e la destra italiana
Anche la sinistra delle responsabilità su questo piano
Perché per troppo tempo non ha saputo e potuto offrire una concreta possibilità diversa di governo del paese
Perché non ha saputo liberarsi del tutto dal vizio di una certa presunzione
La presunzione di chi è atteso ad isolarsi
Ed è sembrato talora più preoccupato nella difesa di una propria non scalfita diversità che impegnato a conquistare la fiducia della maggioranza degli italiani
Questo è stato il nostro paradosso
Il limite storico della sinistra italiana
Una grande e nobile tradizione pensiero azione lotte conquiste governo locale che però mai gli è riuscita ad ottenere il consenso necessario per governare il Paese la nazione lo Stato talvolta ancora oggi
Vedo affacciarsi questa cultura è la cultura che vede nell'innovazione è un pericolo o per lo meno un'incognita
Che rifiuta la Ford la frontiera dell'oggi
Ciò che si può conquistare ora preferendo inseguire utopia e astratte irreali
Noi invece vogliamo guardare i problemi con uno sguardo diverso vogliamo risolverlo
E per risolvere i vogliamo indicare tempi modi risposte che una classe dirigente seria ai dovere di San saperi indicare ho sentito qualcuno stupirsi
Domandare anche un compagno in un cartello Massimo spiegarci dove vogliamo andare
E io ve lo spiego dove vogliamo andare se ci riusciamo vogliamo andare al governo dell'Italia
Vogliamo
Offrire all'Italia la speranza e la certezza di un futuro sicuro
Vogliamo battere quella vecchia cultura che ha impedito lo sviluppo di un'intera nazione che ha compresso e mortificato le migliori energie
Io penso che ce la faremo
Ce la faremo con l'Ulivo e con Romano Prodi con tante donne e uomini di buona volontà che vogliono davvero voltare pagina
Si avvia la preparazione di una grande assemblea programmatica dell'Ulivo uno straordinario appuntamento democratico
Che coinvolgerà associazioni cittadini volontari
Così nascerà il programma dell'Ulivo non da un tavolo fra partiti
Ma dalle esperienze vive e dalle scelte che maturano nelle cose e che diventano così Progetto comunque
Ce la faremo perché abbiamo messo sul tappeto dopo molto tempo un'idea dell'Italia
Un progetto per questo Paese una prospettiva lunga che si fonda su scelte impegnative su obiettivi chiari
Una strategia di governo per la riforma dello Stato lo sviluppo del Mezzogiorno i diritti il lavoro delle generazioni più giovani
Ed è intorno a questa visione che stanno convergendo le componenti democratiche popolari del Paese
Questo è il più grande vantaggio che abbiamo nei confronti della destra
Qui da questa parte
Cioè la politica
La forza delle idee la passione della gente dall'altra parte c'è la voglia di potere
è stato scritto che una delle differenze più elementari ma anche più profonde fra la destra e la sinistra
Starebbe in questo
Che la destra quando parla sa dire soltanto Dio
La sinistra quando agisce pensa sempre al noi io credo che sia vero
Così
Come è vero che altre differenze in questi anni non sono scomparse
Possono essere multati i caratteri che storicamente avevano avuto sono cambiati i soggetti e le forze protagoniste della lotta politica
Ma sono rimaste profonde le diversità
La campagna assurda che nel nome del nuovo ha tentato di cancellare queste differenze
Annegando la storia in un unico magma indistinto di idee sentimenti passioni oggi inizia a lasciare il passo al ritorno di un più maturo spirito pubblico
Ho visto un sondaggio recente
Dice
Che una maggioranza dei cittadini dichiara di avere interesse diretto e personale verso la politica
Verso la politica delle idee appunto dei Progetti delle cose da fare
Non potrebbe a mio avviso essere diversamente
Anche in questo io vedo una forza degli eventi nel fatto che di fronte ad una realtà straordinaria
Come quella che stiamo vivendo in questa fin e secolo fine millennio ci siano milioni di persone che riscoprono il valore essenziale della politica e di una passione civile
Guai se ciò non accadesse
Ed è proprio in questa ritrovata sensibilità che riacquistano significato le differenze di cultura di valore di strategia di azione fra destra che sinistra
Pensiamo un istante ad un grande Paese come la Francia
La destra è tornata al più al potere e per festeggiare non si è limitata ai fuochi d'artificio
Jacques Chirac
Ignorando ogni appello alla ragionevolezza
Ha fatto esplodere in un atollo della Polinesia un ordigno nucleare potente quanto la bomba di Hiroshima
E questo dopo l'accordo per la non proliferazione delle armi nucleari
Dopo la fine della guerra fredda e dell'equilibrio del terrore
A che serve
Quali prove dovrebbe offrire la politica più di questo
Per dimostrare quante sciocchezze sono state dette e scritte nel nome della fine di ogni distinzione fra destra che sinistra
C'è stata persino una coincidenza simbolica nella scelta del governo francese
Riprendere i test nucleari esattamente cinquant'anni dopo la loro prima e sinora unica agghiacciante sperimentazione sugli esseri umani
Noi non possiamo che sentirci vicini e solidali alle parole del Pontefice Giovanni Paolo secondo
E riproponiamo l'appello di giugno dei leader socialisti basta con questi inutili gli esperimenti nucleari
Si riannoda il filo di un disegno di pacificazione e di disarmo completo e generalizzato degli armamenti atomici
Vedete
Dietro quella scelta del governo francese
C'è ancora una volta l'idea che la politica possa essere soltanto Atto di forza
Strumento di Potenza
Eppure la politica può essere altro completamente altro
Può essere solidarietà
Pensiamo alla Norvegia guidata dal governo socialista della signora Brundtland
La nazione al mondo che spende di più del suo bilancio per la cooperazione con i Paesi più poveri anche questa è una scelta politica
La politica può essere impegno per dare speranza e sicurezza i giovani
Penso ai socialdemocratici svedesi che sono tornati a vincere mettendo al centro di tutta la loro azione di governo l'obiettivo della piena occupazione
La politica può essere lotta per la libertà
Costruzione paziente e tenace
A volte persino eroica del dialogo e della pace
Penso a Nelson Mandela
Come ci sentiamo commossi e fieri che egli sia con noi nella Internazionale socialista nella Sinistra democratica
Penso care compagne e cari compagni
Yasser Arafat
Ti ho potuto abbracciare a Roma qualche giorno fa al suo coraggio non solo nella lunga lotta per i diritti del popolo palestinese
Ma anche oggi nella scelta della pace nella sfida contro il fanatismo e l'estremismo
Questa è la sinistra
Queste aree la grandezza famiglia di cui ci sentiamo e siamo parte
Altro che fine dei valori delle idee delle differenze
Alle ragazze e ai ragazzi del nostro Paese noi diciamo
In questo mondo insanguinato dalla violenza dal razzismo
Percorso da ingiustizie profonde venite con noi per dare forza ad una politica che vuole solidarietà e pace libertà e diritti del lavoro
Vediamo riaffacciarsi
La differenza più profonda tra la grande tradizione democratica e riformatrice della sinistra
E le spinte autoritarie della destra
Contro una politica di potenza una politica della ragione
Ma anche ispirata ai sentimenti e ai valori
Condurre questi valori al centro della politica tornare a far sì che la lotta per il consenso sia confronto di contenuti di di idee e di scelte queste la via per consegna
Mare la politica alle persone
E quando diciamo che al centro del programma di governo dell'Ulivo vogliamo ci sia un'idea dell'Italia di domani anni noi ci rivolgiamo ad ogni cittadino di questo Paese e gli chiediamo di farsi protagonista di quell'obiettivo gli chiediamo di sentirsi parte di un gran
Percorso comune come tanti anni fa all'indomani della guerra un Paese distrutto dai bombardamenti lascerà nato dalla guerra civile attraversato dà i primi segni di una lunga divisione ideologica eppure al l'ora nel cuore profondo dell'Italia scattò un amor
La
L'opera di ricostruzione non annegò le differenze ma neppure impedire a milioni di cittadini di sentirsi par
Martedì un'unica speranza collettiva di crescita di benessere
Di una fiducia verso il futuro
Noi
Il partito dal quale venne
Amo demmo un enorme contributo a quella causa la politica testimonia
Da quella passione civili le quel sentimento di appartenenza sia ad un partito ma
Che ad una grande nazione ad una giovane democrazia che stavano nascendo possiamo dire che quel tam
Punto di etica pubblica e di coscienza civile che ha segnato la storia italiana di questi cinquant'anni nasce da lì da una generazione di militare anche di dirigenti comunisti socialisti cattolici laici che hanno offerto nella politica e con la politica una testimonial
Salta di passione civile e allora io capisco perché la destra abbia puntato tam
Tutto sulla distruzione superficiale
Male e rozza di questo passato
Perché il suo nuovissimo ha bisogno di silenzi io e di passività non della passione e della partecipazione consapevole dei cittadini
Della politica che è innanzitutto senso della comunità rispetto delle regole e dei diritti di tutti coscienza che gli interessi collettivi e generale
Vengono prima di ogni particolarismo egoista questa idea a in Italia radici solide radici forti
Sono le radici che fanno di noi del PDS il più grande partito italiani
Sono le rate
Che hanno portato
Una parte della DC e del movimento cattolico a fare i conti con lo spirito bipolare del maggioritario e a scegliere di dare vita ad una che
Leanza delle forze democratiche per il governo del Paese tutto questo è un patrimonio unico che la destra non possiede perché badate si può avere piena
Erano televisioni e giornali ma non si inventa la storia e non si improvvisano le radici quando non ci sono
Ecco perché
Noi puntiamo sulle risorse Rea
Ali di questo popolo e di questa comunità
Del popolo della comunità
Quanto più tram
Antica diviene una condizione di vita allora tanto più è la politica vissuta come disponibilità e passione e motivazioni idea
Vale a rendere possibile la speranza fu così nell'Italia del passato e così oggi in tante parti del mondo ho letto alcuni giorni fa che il vescovo di Sarajevo ha detto che l'anima della sua città e ormai la disponibilità a solidarizzare ma lei con il proprio vicino senza chiedersi chi sia come fa tutti i giorni dopo quattro anni di guerra un giovane medico diventato prima Mario del suo reparto perché tutti i suoi colleghi se ne sono andati Luís è rimasto lì da solo dodici ore al giorno per dieci marchi al mese di stipendio
Ci sono
Altri cittadini di Sarajevo che hanno fatto la stessa scelta quello che colpisce è lo spirito l'animo che porta alcuni non Bocchini a sentirsi par parte di una comunità anche quando tutto sembra congiurare per la sua distruzione questo accade persino lì in quella città distrutta e umiliate dalla guerra tanto più è possibile è necessario che questa spinta torni ad invadere la politica del nostro Paese che se ne riappropri sottraendo all'egemonia
E ai riti star
Anche delle dichiarazioni inutili delle polemiche superficiali delle dichiarazioni sulla data delle elezioni dei salotti televisivi
Ha fatto bene Walter ricordarlo nel suo libro la politica può tornare ad essere una parte bella importa
Niente nella vita di tanta gente comune
Per questo dobbiamo fare in modo che vinca la passione civile noi chiediamo agli italiani di sentirsi par
Arte di una scommessa comune anche quelli che non sono d'accordo con noi quella che punta a fare dell'Italia una democrazia compì Giunta un grande Paese civile
Ecco care compagne e compagni perché noi la sinistra sia
A Motta
Do più oggi un che
Manda e patrimonio al servizio di questo Paese vorrei persino dire qualcosa di cui l'Italia non può fare a meno neppure quelli che ci criticano
Il dato di sostenere in questi mesi che il compito della mia generazione condurre questo patrimonio di idee e di valori di proposte al governo del paese fa
Aree ciò che non siamo ancora riusciti a fare dove stiamo lavorando per questo obiettivo e lo voglia mora aggiungere presto
E allora care compagne e cari compagni lasciamoci con un augurio che ci si possa ritrovare
In un'altra festa in una piazza più gran un dei più gremita di questa a festeggiare il successo di questo progetto
La vittoria del
Romano Prodi
è inedita sa democrat che stiamo a posto
A festeggiare la sinistra per la prima volta al governo dell'Italia
Ancora
Una parola prima di lasciarci qualcosa di più personale che non fa parte dell'
Io discorso ufficiale
Io vi sono grato per la solidarietà e per l'affetto
L'incoraggiamento che ho ricevuto da tanti compagni ad essere forte e a tenere duro
Un vecchio compagno mi ha detto ieri guardandomi con affetto paterno forse ti abbiamo messo sulle spalle un peso troppo grande ce la farà
Mai da solo vedete care compagne cari compagni niente io non mi sento solo non sono
Non solo
Vedete
Noi abbiamo senti
La solidarietà
Persona che gli Occhetto era
Di amici tant'
Vedete io voglio ricordarne uno solo
Di questi amici
Non solo per la nettezza è per la signorilità delle parole che ha usato ma anche perché con questo amico mi era capitato di litigare qualche settimana fa voglio ricordare solo con gratitudine le parole di Mario Segni
Lei ha detto come fanno i sardi ha detto Achille Occhetto e Massimo D'Alema sono due persone perbene parole chiare gran
Sino c'è stata Peres
Sino ma non voglio tradirli la solidarietà meno pubblica ma non meno gradita persino di un certo numero di i nostri avversari
Io dico
Non si vergognino di essere persone civili egli non confondersi con quelli che brindare
C'è poi cari compagni questo gruppo dirigente una solidarietà che nessuno potrà
Che affonda le sue radici
Nella coscienza
La sfida che abbiamo di fronte
E poi e poi ci siete voi
Per la vostra
Per il vostro affaire
A ecco si conclude così il comizio di Massimo D'Alema dall'arena centrale della festa nazionale