Conferenza nazionale sulle politiche industriali "Le rotte del futuro, re-industrializzare l'Italia e l'Europa (11 - 12 luglio 2025, 1ª giornata)

Buongiorno benvenute a tutti a tutti grazie alla nostra segretaria Elisha in e ad Andrea Orlando per Provera per aver promosso questa iniziativa grazie a tutti voi per essere qui
Questa conferenza si svolge oggi ma come sappiamo è frutto di un lavoro di ascolto avviato mesi fa in tutta Italia proprio da questo prezioso processo di ascolto condotto sui territori
Possiamo creare insieme uno spazio per programmare la rinascita di un'industrializzazione e più forte e più giusta in tutte le sue articolazioni dell'Italia dell'Europa grazie alle testimonianze contributi degli attori qui oggi presenti ciò assumiamo la responsabilità di rifondare un sistema paese in cui l'economia le potenzialità per attive e le grandi sfide del futuro come ad esempio l'intelligenza artificiale non consumino di Welfare abbia e diritti ma facciano dei guai fare dei diritti le proprie fondamenta
Un sistema paese che tragga la sua forza dalla operazioni e dal perseguimento della pace come si insegna la nostra costituzioni
Un sistema paese che protegga invece di saccheggiare in ambienti beni comuni
Che prevenga invece di reprimere il disagio sociale o il dissenso
Che si prenda cura delle fragilità anche di emarginare le invece di emarginare le o criminalizzare dei
Un sistema paese Carey disegni una società dove il prendersi cura di venti il vero criterio di sicurezza
Solo così potremmo prendo schiavizzare un'Italia che attiri le competenze e talenti di tanti giovani di tanto in e invece Riscone immigrati
Solo così potremmo al Tinari in calo delle nascite e secondo l'Istat nel due mila e ventiquattro ha superato il minimo storico del mille novecentonovantacinque e che mette in discussione la tenuta stessa del web
Molti sono già riusciti a realizzare queste rotte il futuro sui territori
Tra queste buone pratiche ce n'è una in contrada proprio da Andrea Orlando durante struttura ed oggi a raccontarcela è Guido terzo
Direttore di sta bene in di stabilimento Stena dai in di Castenedolo in provincia di Brescia che invita a salire sul palco
Guido Terzi ci racconta di un'esperienza di grissini e di grave difficoltà industriali del Partito Democratico approvata seguire e ad affiancare sin da subito anche grazie al coinvolgimento del sindacato
Un giorno un proprio statuto in quell'invito
Lingotto oggi l'opportunità di raccontare l'uno storione pericolante alcune riflessioni sul diverso la storia forse la conoscete già perché siamo finiti sui giornali e alla televisione questa qua tanta ottantuno mediatico lo store Lo Foco bruciava il nome stato ad aiutare ribelle una proprietà americana
Ma da qualche anno dopo avrebbe preso più sul territorio regionale horror cinquantanove
Vede Presidente quel fabbriche è un Paese dove nel corso dei decenni si sono succeduti alla padre figlio marito moglie ecco sto parlando di una di queste fabbriche importanti per il territorio
Un'azienda che ha saputo crescere nel corso degli anni sviluppare competenze importanti nelle lavorazioni meccaniche di precisione diventare punto di riferimento per la produzione di iniettori per motori diesel
Purtroppo il gasolio che è stata l'anima dalla nostra aziende della crescita è stata anche la causa poi un lento declino a causa del calo del mercato dei motori diesel legati ai noti problemi di tipo ambientale
L'azienda di siamo un'azienda di proprietà americana negli ultimi ventotto anni si sono succeduti fondi di investimento americani non sappiamo di fondo di investimento spesso a una strategia sud a breve e medio periodo poco focalizzato su strategie di reindustrializzazione sul lungo periodo e questo ha portato a un lento declino dell'azienda
Vento declino che nel due mila e ventitré
Raggiunge l'epilogo e se volete anche l'inizio della parte più interessante della nostra storia
Nel mille ventitré ennesimo cambio di proprietà il fondo medicando acerbe russo entra e subentra al pulendo i parametri Equity Fund che le teneva la società
Immediata americano fa una rapita escussione ora per l'esame dei conti economici delle previsioni di vendita sul breve periodo
Determina che dall'Italia non può arrivare la marginalità economica finanziaria da loro richiesta per remunerare i i finanziatori del fondo
Inoltre
Decide di cambiare Menethil mete storico della direzione aziendale
Che per anni aveva seguito l'azienda si affida a dei presunti Esperti Zarra ramo d'per la fine di questo processo decide di disinvestire
Disinvestire dall'Italia
Se volete anche una decisione legittima nel business si compra e si vende si investe si disinveste dove decidono di disinvestire nel modo più sbagliato possibile chiudere
Ovvero decidono di chiudere un'azienda con oltre cento persone condurre consolidato portafoglio ordini e senza debiti semplicemente perché decidono di che voglio uscire dall'Italia
E qua inizia se volete la parte più triste della nostra storia la decisione di dare addio a una presenza industriale consolidata e con oltre cento persone per fortuna c'è stato un'immediata reazione da parte del sindacato
La figlio Marco
Non importante ed energica reazione del sindacato che ha saputo subito coalizza ritornammo in un solo sindacato ma anche il mondo politico mondo politico a tutti i livelli
Da quello
Il Paese il sindaco donne veniva quasi tutte le settimane a porta la sua solidarietà ma anche a livello regionale a livello nazionale e devo dire senza coloritura politica abbiamo avuto rappresentati tutti i partiti che sono avvenuti da noi apportare
Solidarietà a raccogliere le nostre istanze e ad aiutarci a portare avanti una lotta una lotta che sembra finalmente portarci ad una speranza
è stato individuato un investito l'industriale che intenzionato a rilevare l'azienda dando continuità all'attività dando quindi continuità anche e posti di lavoro
Non viene ancora tutto definito ma ogni giorno ci avvicina sempre di più questa soluzione positiva
E in un documento Bilift tarare anche delle considerazioni la prima perché come detto sente supporta la presidente del sindacato
I lavoratori e le lavoratrici della strada in non siamo stati in grado di condurre una partenza che ormai entrato nel suo ottavo mese
Senza la solidarietà e la vicinanza del mondo politico quanto fatto in questi mesi dalle lavoratrici e dei lavoratori non avrebbe avuto la necessaria visibilità il necessario supporto cosa vuol dire
è fondamentale che i corpi intermedi esistano essendo presenti attivi laddove ce n'è bisogno
Nelle fabbriche nelle piazze nei territori e vicino chi lavora
Un'altra osservazione
Il posto di lavoro e la cultura aziendale sulla quale esso si basava difeso tutti assieme in modo collettivo
Ne consegue che chi ha una responsabilità educative di indirizzo deve lavorare per creare e rafforzano il sentimento solidaristico tra persone e lottare contro l'individualismo imperante
Un'ultima riflessione permettetemi
In modo industriale ha bisogno del supporto finanziario dei fondi di investimento
Perché i fondi hanno la capacità di dispiegare quelle norme risorse finanziarie necessarie per affrontare le sfide del cambiamento e dello sviluppo tecnologico che spesso in modo industriale non hanno
Lo Stato
Mette ha messo a disposizione fondi talvolta presi anche dalla fiscalità generale per favorire investimenti e sviluppo industriale e tutto per garantire la continuità dell'impresa sul lungo periodo
Sto pensando che sia dei finanziamenti indusse a quattro punto zero cinque punto zero eccetera
Ebbene chi dall'estero viene qua nel nostro Paese a fare impresa
E benvenuto
Va bene che prenda ciò che messe a disposizione dallo Stato
Tu
Ruolo di utilizzare per la finalità per la quale è stato pensato dallo Stato nel nostro caso nel caso dell'Astana d'anime
Sono arrivati annusato incentivi come nel Sivori gli incentivi per il tre quattro punto zero ammortizzatori sociali
Tutte strumenti fatti per garantire la continuità industriale sul lungo periodo e più è stato fatto han detto diamo via soprattutto no e qualche deve intervenire la politica non bisogna accettare questi comportamenti
E la politica che deve creare delle regole
Una politica che si è attenti territori vicine lavoratori e premi del lavoro capaci di sviluppare e far rispettare delle regole di mercato che portino equità rispetto e dignità
L'asse
Grazie per questa bellissima anche Simonian sa a Guido testi sinti
Sì oggi siamo qui è grazie alla sua tenacia e capacità visionaria già ministro del lavoro ministro della Giustizia ministro dell'ambiente e oggi responsabile del Forum industria del partito democratico
Diamo il benvenuto ad Andrea Orlando che ci illustrerà la relazione introduttiva della conferenza nazionale del Forum industria del partito democratico
Va beh a parte del visionario no ma
Vorrei prima di atto vorrei prima di
Dire due cose dare
La possibilità di
Mandare un piccolo video che ha un po'riassunto la come dire l'analisi della politica del ministero dello sviluppo economico del made in Italy come si chiama oggi nella prima fase della legislatura se possibile mandarlo
Dalle strade col quale io dico sul serio
Per ora rimasto senza benzina avevo una domanda non avevo i soldi per prendere il taxi Lotito io mi aveva portato il tight c'era il sole innovatore
C'è stato un treno autobus azione lascia
Sono
Naturalmente
Ci dice molto dello stato di incertezza che segna oggi l'Europa come conseguenza della politica dei processi di innovazione
La lettera con cui una cinquantina fra i grandi marchi industriali europei hanno chiesto una moratoria
Sulle regole europee in materia di intelligenza artificiale che costituisce una sorta di corrispondenza di amorosi sensi alle sollecitazioni del vicepresidente degli Stati Uniti Vance
Eppure noi siamo o non siamo un nano fra giganti né come Europa né con me Italia siamo come Paese una potenza computazionale la terza nel mondo per capacità di calcolo e come abbiamo costruito questo primato chiediamo a Cineca di Bologna Alenia Leonardo alla Federico secondo di Napoli che sono i titolari dei quattro supercomputer italiani che stanno nella lista dei dodici più potenti del mondo
è un patrimonio costruito con una grande lucidità e visione nel promuovere una proficua collaborazione tra pubblico e privato
Piuttosto chiediamoci perché rimaniamo ancora subalterni alla raccolta e alla gestione dei dati sia economici che funzionali del sistema Italia e perché non tramuti amo quella potenza di calcolo in primati formativi garantendo una ricaduta sul sistema le intelligenze artificiali non sono un prodigio una materia di con me come quelle critiche
Sono un modo di vivere di produrre secondo culture linguaggio gerarchie cioè sono poteri allo stato puro
Le regole in questo campo quelle che all'attore Europa non sono dei lacci e di laccioli ma dei percorsi di civilizzazione della potenza digitali e questo è il modello europeo da far crescere
E qui dovrebbe stare la politica
Valorizzando le potenzialità rassicurando rispetta le minacce americane
E in questo quadro costruendo perché ci sono le condizioni un primato italiano
Ma i sovrani Lesmo è anche questo impedire a questo continente a questo Paese di essere consapevole della propria forza
Negli ultimi due anni Luck
Tuta della produzione industriale è stata pressoché costante
Sono di ieri i dati che fotografano un ulteriore calo dello zero sette a maggio rispetto al mese precedente e dello svizzero nove rispetto al maggio del ventiquattro e a trascinare verso il basso con l'eccezione di questo ultimo trimestre sono stati due settori che un tempo costituivano la forza del nostro manifatturiero Automotive della moda
In questi due anni abbiamo assistito a due no ancora nuove forme
E vecchie forme di spoliazione del patrimonio industriale ne abbiamo sentito nel primo intervento
Delocalizzazioni smottamenti progressivi cessioni opache di asset strategici da parte di multinazionali e fondi speculativi
Il quadro della crescita per il prossimo anno è tutt'altro che confortante nonostante i proclami ma non è della congiuntura che vogliamo parlare
Vogliamo partire da due domande di fondo
I fondamentali dell'industria italiana sono adeguati ad affrontare questo tempo di tempesta
E che cosa fare per scongiurare un'accelerazione del processo di deindustrializzazione che iniziato negli anni ottanta
Rivendicando e questo io credo sia il punto politico centrale al contrario l'ambizione di una reindustrializzazione dell'Italia e dell'Europa
Perché un Paese che perde la propria industria perde anche una parte rilevante della propria indistinto Ústí Rosita
Nel proprio saper fare che è un elemento essenziale dell'identità di una nazione
Una base industriale solide innovativo e sostenibile è condizione necessaria per la qualità del lavoro la creazione di ricchezza la coesione sociale
Ed è la possibilità di riconoscere al lavoro i lavoratori il loro ruolo a fondamento della democrazia a secondo del sistema a seconda del sistema
Economico che si costruisce si definisce la cifra di eguaglianza della nostra società e le modalità di redistribuzione della ricchezza
In tempi così incerti
Ciò che si produce come lo si produce e la possibilità di continuarlo a fare
Sono questioni che toccano il cuore stesso della sovranità economica
Nazionale ed europea
Vogliamo parlare della prospettiva ma non possiamo tacere anche dell'inerzia di questi anni sulla quale abbiamo anche scherzato e di come abbia inciso sui fondamentali
Il ministro Urso di fronte alle commissioni di Camera e Senato ha avuto modo di spiegare l'undici dicembre del ventiquattro la sua Cancun fusa strategia negoziale costellano Outis per garantire che quest'ultima avrebbe prodotto un milione di veicoli nel nostro Paese
Secondo Urso l'idea era quella di individuare un secondo produttore di auto elettriche ma al contempo spiegava lo stesso Urso chiederà all'Europa di rallentare rivedendo i regolamenti il passaggio all'elettrico
L'efficacia di questa strategia è stata chiarita dalla sprezzante almeno nei contenuti audizione di altri dieci campo al che mese dopo il diciannove marzo
Di fronte alle stesse Commissioni in quell'occasione Atel che hanno assunto impegni generici
Ha sollevato la purtroppo vera questione dell'ipoteca del costo dell'energia e l'ha affermato in modo assai discutibile tibi le di un debito che il nostro Paese avrebbe con il suo gruppo curiosamente però lasciando i debiti il fatto è che oggi non c'è un secondo produttore e che il numero di veicoli prodotti nei prossimi sei mesi nei e che oggi non sono secondo produttore e che il numero dei veicoli prodotti nei primi sei mesi di duecentoventuno mila ottocentottantacinque ed è difficile pensare che nel secondo trimestre semestre si possono produrre sette il più di settecentocinquanta mila veicoli
In questi mesi ENI ha sostanzialmente deciso di smantellare la chimica di base in barba le indicazioni europee sulle filiere sulle loro Seat sulla loro sicurezza
Il ministro Urso ha cercato di resistere
Ma da Palazzo Chigi è arrivato un diktat per il via libera
A quella che ormai più che un'azienda è un soggetto che rischia di diventare consustanziale alla maggioranza di governo e addirittura la governance del Paese
Dopo la controversa esperienza del centodieci per cento l'edilizia è stata privata di ogni riferimento
La diminuzione del fatturato degli interventi legati ai residui bonus di cui ha scritto ieri il Sole ventiquattro Ore
E la fine dell'effetto Pnr R lascia presagire un ritorno all'economia informale in questo settore e ad una frenata di dello stesso proprio mentre diventa sempre più cruciale il tema della trasformazione delle città e quello della casa
La vicenda di Ilva è sotto gli occhi di tutti
E noi vogliamo collaborare ad evitare che un soggetto Strozzi strategico di questa portata si fermi
Però va detto che un Paese che perde l'Automotive che smantella la chimica con la con l'edilizia in ambasce e che rischia di perdere l'acciaio sta completo compromettendo il proprio standing industriale
Le fragilità dell'Italia sono note
Condivide molte debolezze del continente ma lei vide in forma più acuta
Nel continente con i costi energetici più alta liquidità più alti d'Italia alla bolletta più cara soffre col nell'Europa di una crisi demografica ma gravata dei salari stagnanti che spingono i giovani più qualificate ad emigrare
Generando il paradosso di un Paese che esporta competenze e manodopera qualificata ed importa manodopera da formare
Connessa a questo aspetto cioè la stagnazione della domanda interna comete più di quella europea
L'Europa in confronto ai suoi competitore stenta a creare innovazione e così l'Italia ma l'innovazione la ricerca prodotte nel nostro Paese con un profilo che resta comunque eccellente non Oscar nonostante le scarse risorse investite
Hanno più difficoltà a trasferirsi nel tessuto produttivo caratterizzato da imprese sottodimensionate e con difficoltà ad internazionalizzarsi
Tutto ciò reclami Rebbe una politica industriale strutturale capace di andare oltre la contingenza e di sottrarsi alle scorciatoie elettoralistiche purtroppo non è stato così
Il regime forfettario sicuramente un ottimo strumento di consenso ma non certo un modo di far crescere le imprese
E cosa dire di un fondo sovrano che dovrebbe stimolare l'innovazione degli investimenti con una dotazione che è un quindicesimo del più piccolo esistente al mondo
Sul tema Energia se ad ogni invocazione del nucleare ad espressioni vocazione del nucleare avesse abbassato
Il prezzo di un centesimo oggi avremo la bolletta più bassa d'Europa ma il nucleare pulito sporche sia non è all'orizzonte
Manca ancora oggi un deposito nazionale delle scorie della prima ondata di utilizzo di questa tecnologia e così un megawatt prodotto con le rinnovabili continua a costare quanto uno prodotto con il gas
Intanto mentre ci si balocca va con i coralli con i carrelli tricolori le speculazioni sulle energie l'ho detto Arera nei giorni scorsi
E quelle sui trasporti in questo caso non lo ha detto nessuno ma se ne sono accorte le imprese hanno fatto crescere i costi e l'inflazione
Lo strumento industria punto zero è stato utilizzato pochissimo
Ostacolo ostacolato da meccanismi inaccessibili per le piccole e medie imprese
Era pensato per sostenere gli investimenti ma è stato progettato ignorando la realtà produttiva italiana cioè il fatto che le piccole imprese non hanno la struttura necessaria ad affrontare procedure complesse e costose
Noi partiamo da queste fragilità che abbiamo indirizzato nel confronto con gli esperti con i portatori di interessi e che abbiamo incrociato nelle visite sul territorio in un viaggio che ha già toccato metà delle regioni italiane
Abbiamo cercato di offrire alcune risposte
A queste fragilità e alcune proposte e indicazioni programma vi è soprattutto l'idea che servono nuova programmazione fondata su un patto tra stato imprese e lavoro
E che lavoro di qualità debba tornare al centro delle politiche industriali
Che le transizioni debba essere liquidate non subite
Possiamo fare leva peraltro su un tratto che caratterizza il nostro sistema economico ed è fattore di coesione partecipazione mi riferisco alla vasta area del patrimonio cooperativo e al privato sociale che vogliamo sostenere nel cambiamento
Proponiamo investimenti orientati alla logica di missione concentrati sulle filiere strategiche della tradizione secondo principi di selettività e condizionalità
Una nuova governance nazionale ed europea dotata di risorse e bilancio adeguati una diplomazia industriale al servizio dell'autonomia strategica del continente in sintesi un'idea dell'Europa nel mondo e del ruolo dell'Italia che può e deve giocare
Con un protagonismo delle forze democratiche progressiste a sostegno di questo processo
Vogliamo una discussione vera ed aperta sappiamo che anche tra noi esistono idee approcci diversi ebbene che emergano perché credo che la chiarezza della discussione possa dare forza ad un approdo comune espansivo
Questa è la base di partenza che offriamo
Prima di tutto al partito
Per poi rivolgerla al Paese
Nei prossimi mesi sottoporremo il libro verde alla discussione degli organismi dirigenti e questo passaggio sarà fondamentale per trasformare le proposte in iniziative condivise
Successivamente in autunno avvieremo una consultazione strutturata con tutti gli stakeholders filiera per filiera territorio per territorio
L'industria degli alibi
Di cui abbiamo parlato avuto come bersaglio prioritario l'Europa
Senza l'Europa e le sue farraginosi ricette l'Italia correrebbe questa è stata la parola d'ordine della destra
è inutile dire che è vero esattamente il contrario se ancora ce ne fosse bisogno il balletto sui dati di Trump ha evidenziato come nessuna salvo fuori dall'Europa e semmai ci sarebbe da chiedersi quarto il balbettio subalterno del nostro governo su questo tema
Stia contribuendo ad ad accentuare l'incertezza
E la costruzione di una risposta organica
Nessuno si salva fuori dall'Europa ma questo vale a maggior ragione per l'Italia per il suo mix energetico per il peso del suo debito pubblico e per la sua fortunatamente ancora viva caratterizzazione come Paese manifatturiero
Forse l'Italia il Paese che ha più interesse ad una mutualizzazione del peso delle transizione il che significa integrazione lo abbiamo visto durante la sospensione del divieto di aiuti di Stato abbiamo visto che ha fatto la parte del leone
Senza politiche fiscali e industriali integrati l'Italia rischia molto e sganciarsi dunque come propone la destra dall'in Brioni e di politica industriale europea non è affatto una buona idea ed è sicuramente contro l'interesse nazionale
La crociata contro il grind il è il capitolo principale dell'invenzione degli alibi
Come se la cancellazione degli obiettivi europei cancellasse l'esigenza testimoniata ogni giorno dal pianeta e ancor più dall'ineluttabilità dettate dalla programmazione dei grandi player di un processo che si è ormai innescata
Il risultato è una strategia negoziale che menti che ha prorogato Europa anziché esigere risorsa quelle necessarie alla transizione di un grande Paese industriale mettendolo al riparo dalle foto varie forme di dumping
Un Paese il nostro senza l'apporto industriale del quale l'Europa perderebbe gran parte del suo standing produttivo
Cioè c'è infatti a mio avviso una riserva da sollevare però alla strategia europea sin qui impostata al di là di alcune rigidità attuative è proprio la mancanza di una commisurazione tra la giusta ambizione degli obiettivi e l'esiguità dei mezzi
Sin dal ventidue proponendo l'istituzione di un fondo per la gestione delle trasformazioni produttive determinate
Dal green di mediante la stabilizzazione di sciura credo che ne parlerà anche nel più tardi Enzo amento la misura che aveva consentito di affrontare difendendo la capacità produttiva del continente il dramma del Coni
La contrarietà dei cosiddetti frugali e della Cina Germania impedì di raggiungere questo obiettivo ma in questa simmetria tra fini e mezzi che si è inserita con successo la campagna della destra facendo presa sul lavoratore i consumatori e di impresa
Sui quali rischiano effettivamente di scaricarsi gran parte dei costi non affrontati dalle politiche europee
Sappiamo che l'Europa è l'orizzonte ma sappiamo anche che non possiamo aspettarci molto dall'attuale governo europeo né dalla Commissione con la sua doppia maggioranza ne dà un consiglio dominato dalle destre
L'ho dimostrato molto bene la vicenda della cosiddetta bussola per la competitività elaborata dalla commissione
Uno strumento che ha correttamente individuato le cose da fare per poi non farle
Come un malato con la ricetta in mano che decide di non comprare i farmaci in grado di salvarlo
Dobbiamo evitare però di restare incastrati nella trappola della destra che da un lato destruttura le politiche europee in atto e dall'altro impedisce impedendo all'unione di esercitare un ruolo nell'ambito delle politiche un industriali e facendo cresce il rischio di un sosta di una sostanziale colonizzazione produttiva del nostro continente e dall'altro addossa all'Europa le proprie inadeguatezza
Per questo la sfida io credo sia duplice dare una base di massa collegando se corpi sociali europei alla battaglia per la reindustrializzazione sostenibile e sfidare il governo Meloni con un piano nazionale per l'industria
Però qua non può essere usata come alibi per evitare di fare ciò che si può fare nella dimensione nazionale e vogliamo dire da qui con il massimo della sobrietà ma anche della fermezza
Che la risposta a rischio di deindustrializzazione del nostro continente non può essere la politica di riarmo
Certo
In questo percorso vogliamo fare emergere le nostre proposte per l'alternativa confrontarci con le forze del lavoro e dell'impresa e cercare un terreno comune con le altre forze dell'opposizione
Ma a mio avviso e consentitemi quest'ultima considerazione personale
C'è un'esigenza più essenziale direi esistenziale per la politica
Per la politica in generale ma anche per il nostro partito in particolare
In questo tempo nel quale il rapporto tra l'uomo e le macchine sta così rapidamente che
Cambiando
Diventa ancora più stringente audio automatico direi un dato che ci accompagna da sempre
Se non rappresenti qualcosa nel processo produttivo rischi di non rappresentare nulla in quello politico
L'organizzazione del lavoro la società la famiglia sono destinati a mutare con una rapidità che non ha precedenti nella storia umana sotto la spinta del cambiamento del modo di produrre
Non cogliere questo significa perdere qualunque forza politica io credo che vada almeno così in parte letto il rischio di espulsione dalla scena di molti soggetti della sinistra nei Paesi europei
E questa considerazione implicati scelte conseguenti sul piano politico organizzativo ma prima di tutto occorre comprendere ciò che sta cambiando e farlo diventare consapevolezza comune
Capire per cambiare con la forza di una collettività organizzato altrimenti anche l'encomiabile intento come abbiamo fatto di tornare nei luoghi di lavoro e nelle periferie rischia di apparire come un cambio di quinta scenografico
S'areni luoghi significa conoscerli
E offrire una lettura è un'ipotesi del cambiamento a chi li vive
Questo è il senso del lavoro che abbiamo iniziato
E questo è il senso della profonda ambizione politica del lavoro che abbiamo iniziato voglio ringraziare tutti quelli che fino a cui hanno collaborato e tutti voi che fino a qui minaccia avete ascoltato grazie
No avevo era giovani
A lei va il merito di aver rianimano del dibattito non solo all'interno del partito democratico ma in tutto il centrosinistra facendo della più oralità e della convergenza la sua cifra politica
Una donna che davanti alle grandi sfide invita noi tutte e noi tutti a gettare di continuo il cuore oltre l'ostacolo diamo il benvenuto alla nostra segretaria nazionale è lì slide
Buongiorno tutte Buongiorno tutti grazie di essere intervenuti grazie davvero di questa partecipazione che è preziosissima per noi
Voglio fare il primo ringraziamento proprio ad Andrea Orlando per non solo per questo evento per questa due-giorni densa di contributi e di proposta
Ma anche per il viaggio che stiamo facendo insieme attraverso le realtà industriali del Paese
Attraverso le eccellenze e attraverso quelle che invece sono in crisi in crisi profonda è a rischio di deindustrializzazione di desertificazione
Qui stiamo facendo questo percorso per ascoltare per fare insomma quello che non sta facendo il governo nazionale di Giorgia Meloni
Io faccio solo un saluto questa mattina perché poi vorrei intervenire domani invece alla conclusione di questa bella due giorni
Però ci tenevo a ringraziarvi da principio ringraziare non soltanto Andrea ma tutte tutti coloro che hanno lavorato collo alla costruzione di questo evento a partire dal nostro responsabile Impresa industria che Antonio Misiani dentro la segreteria nazionale tutti i loro collaboratori
Voglio ringraziare appunto gli organizzatori ma anche tutti i relatori e le relatrici che animano questa due giorni
E ringraziare tutti voi che avete deciso di partecipare e di ascoltare insieme a noi la promessa che rifacciamo l'impegno che ci assumiamo è quella che il vostro contributo a questi due giorni non rimarrà qui dentro nella sede che ci ospita
Ma andrà ad arricchire le proposte del Partito Democratico sulla politica industriale che serve al Paese e sulla politica industriale che serve all'Europa
Non è un caso se io tengo sempre insieme questi aspetti poi ci arrivo né crediamo che sia indispensabile costruire l'embrione di una vera politica industriale europea
Un confronto che è necessario che faremo in questi due giorni
Proprio con le associazioni di categoria con le parti sociali sindacati con il terzo settore con molti Esperti centri studi e centri di ricerca
Con economisti con interlocutori europei con commissari europei o chi ha già svolto questo importante incarico
Con parlamentari italiani ed europei e anche amministratori amministratrici del nostro partito
E lo facciamo in giorni in cui queste questioni sono di fortissima attualità nonostante il governo cerchi in ogni modo per il suo imbarazzo di coprirle avete letto tutti che questa mattina Trump avrebbe annunciato che arriverà una lettera sui dazi anche per l'Unione europea
Bisogna sventare una guerra commerciale che il nostro Paese pagherebbe più cara di altri bisogna sventare la mi appello anche da qui al governo affinché faccia ogni sforzo di supporto al negoziato che sta conducendo l'Unione europea
Per evitare questa guerra commerciale ho criticato in questi giorni la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per le sue affermazioni
Quando ha detto che se si fermassero al dieci per cento questi dazi non sarebbe un impatto così importante sul nostro Paese
Ora io cito i dati non dell'ufficio studi del PD Nonda del team di Misiani e Orlando cito i dati di Confindustria che sarà qui ospite anche oggi con il suo Presidente Orsini anche soltanto al dieci per cento l'impatto sarebbe devastante
Perché vorrebbe dire venti miliardi in meno di export solo nel due mila ventisei e vorrebbe dire il rischio di perdere centodiciotto mila posti di lavoro
Ora che c'è una cosa che si è detta poco su questa vicenda dei dazi che vorrei proprio raccogliere dalla giro che stiamo facendo ha in contatto stretto con le industrie con le imprese di questo Paese
Più ancora della tariffa il danno lo fa l'incertezza
E questo signore che oggi governa gli Stati Uniti un nostro importante partner a cui non vogliamo rinunciare nonostante le difficoltà è un signore che via Twitter si permette di generare da quando si è insediato otto mesi di incertezza
Otto mesi di incertezza sono in questo Paese il peggior nemico dello sviluppo
Cinquantotto per cento è il dato di imprese italiane che hanno ritardato i propri investimenti a causa esattamente di questa incertezza quello che voglio dire
è fidarsi ancora prima di essere firmati il due di aprile di quest'anno avevano già cominciato a fare danni all'economia italiana
Perché abbiamo sentito i racconti proprio attraverso questo Giro di merci bloccate nei porti di commesse che sono saltate
E questo ha già creato un danno enorme che non va sottovalutato
Altri Paesi la Spagna di Sanchez hanno messo subito in campo una risposta con quattordici miliardi a disposizione dell'economia per reagire
E reggerà questa incertezza e l'hanno fatto mettendo per la maggior parte risorse fresche mentre dei ventiquattro miliardi promessi qualche tempo fa da questo governo si è già persa ogni traccia e comunque non c'era un euro che fosse di risorsa nuova
Allora non sottovalutiamo quello che sta accadendo ma abbattiamo ci fino all'ultimo momento utile per sventare una guerra commerciale sperando che si trovi un accordo e che questo possa affermare questa incertezza dicevo i dazi di cui si discute proprio in queste ore ma poi anche le colpe un po'tutte italiane perché non è che la sofferenza le fragilità che ci ha raccontato perfettamente adesso Andrea
Nascano con questa minaccia di guerra commerciale intendiamoci abbiamo tanti problemi strutturali da affrontare e devo dire che mi ha fatto molto piacere sentire il raccordo il racconto prima di Guido sulla starà dai che è un esempio nodi come dobbiamo evitare che le grandi multinazionali pensano di poter venire in Italia a fare il bello e cattivo tempo lui c'ha parlato del fatto che avessero giustamente ottenuto incentivi importanti dal supporto per le imprese energivore alla cassa integrazione all'ammortizzatori sociali
Al industria quattro punto zero ecco quello che non è accettabile è che dopo aver ottenuto questo sostegno per una lavoro in questo Paese con disinteresse si decida di portare via tutto come se fosse niente ed è per questo che noi dobbiamo continuare a insistere anche in tema
Di delocalizzazioni e di come intervenire per frenare questo tipo di atteggiamento predatorio mi viene da dire
Ora tutti abbiamo consapevolezza che il primo problema che c'hanno sottoposto le imprese le industrie in questa in questo viaggio di ascolto è quello del costo dell'energia
E guardate che non siamo condannati ad accettare di a vere le bollette più care d'Europa
Non lo siamo perché altri Paesi hanno fatto scelte significative
Hanno fatto scelte che hanno funzionato e anzitutto hanno disaccoppiato il prezzo dell'energia dal prezzo del gas
Guardate la Spagna dieci anni fa era messa come noi
Hanno fatto delle politiche serie non solo di investimento per infrastrutturare le filiere rinnovabili nel loro Paese ma pure questo intervento per scollega are il prezzo dell'energia dal prezzo del gas che è la fonte più carne
Dobbiamo essere consapevoli che il prezzo del gas oggi che detta il prezzo delle vostre bollette
E questo esclusivamente per il modo tutto italiano e tutto inaccettabile con cui si forma il prezzo unico nazionale in questo Paese
Uniamo la nostra Borsa forte la voce e la nostra denuncia quello che stanno facendo da Confindustria tante altre categorie associazioni perché è inaccettabile e io mi ricordo ancora una volta alla Presidente Meloni su questo chiedendo le di trovare il coraggio che fin qui le ha mancato
Di intaccare un sistema che fa maturare extra profitti a un pugno di società energetiche a scapito di tutte le altre industrie impresa e famiglie italiani questo noi chiediamo al governo
Certamente anche qui c'è da fare tanto per infrastrutturare l'energia pulita e rinnovabile su cui abbiamo un grande potenziale ma al contempo l'altra grande questione che ci hanno consegnato le imprese in questi interlocuzioni è la necessità di semplificazione e altri Paesi europei ci hanno mostrato una via interessante che quella di fare semplificazione attraverso l'investimento nel digitale quando parliamo di digitale noi del partito democratico intendiamo
Entrambi i versanti attenzione
Quello della infrastruttura dell'intelaiatura digitale quello del supporto alle imprese per la digitalizzazione che apre a nuovi mercati
E quello delle competenze digitali perché se al contempo non facciamo un grande investimento nelle competenze dei saperi a partire dalla formazione
E dall'educazione
Noi non riusciremo a fare questo salto in avanti siamo purtroppo tra i Paesi più indietro in termini di competenze digitali in un paradosso che ci vede anche all'avanguardia in alcuni settori ad esempio quello del calcolo computazionale come prima ricordava Andrea
E allora investiamo di più anche nella competenza digitale e nella potenzialità che il digitale può offrire per un nuovo patto sociale tra pubblica amministrazione imprese e cittadinanza hanno fatto in Paesi come l'Estonia
Ha avuto l'effetto di facilitare la vita delle imprese e dei cittadini a questo noi possiamo ambire e dobbiamo ambire
Crediamo pure che quando parliamo di questi temi è importante ricordare alcune delle proposte che abbiamo fatto in questi anni che torneremo a fare anche nel quadro delle proposte che domani insieme ad Andrea Orlando vi presenteremo proposta per una politica industriale italiana ed europea
Alcune le abbiamo fatte anche nelle scorse manovre purtroppo inascoltati
Penso alle nostre intuizioni Antonio Misiani su come fare uno strumento di credito d'imposta che aiutasse soste incentivasse l'investimento insieme informazione e macchinari tecnologici innovativi
Queste due cose per noi ossessivamente vanno tenute insieme queste anche quello che ci chiedono appunto le vari interlocuzioni che abbiamo avuto con i settori di impresa al contempo però ce n'era un'altra quella che riguardava l'efficientamento energetico guardate
Poi ci torno domani nel mio intervento però badate che questa narrazione
Delle destre contro tutto ciò che riguarda l'emergenza climatica e come aiutiamo le nostre Impresit nostri agricoltori le nostre famiglie di lavoratori affrontarla
Non dice una grande verità
Che certamente la la transizione ha un costo ma è molto più alto il costo di non farla chiedetelo a quegli imprenditori che ancora aspettano i Ristori al cento per cento promessi durante l'alluvione in Emilia Romagna
E che non sono mai arrivati
Allora ne abbiamo il dovere invece di rendere conveniente questa transizione e lo possiamo fare esattamente con politiche industriali innovative
Con politiche che accompagnino le imprese e il mondo agricolo ai cambiamenti che sono necessari
Lo voglio sottolineare perché questo è un elemento per noi molto importante ed è per questo che noi chiediamo di proseguire gli investimenti comuni europei perché se c'è stata una debolezza non è stata quella di voler dettare obiettivi che sono comunque indispensabili alla sopravvivenza del pianeta
Ma quella che accanto ad ogni obiettivo alta accanto ad ogni regola ci devi mettere tutti gli investimenti che servono alle imprese agli agricoltori alle famiglie per arrivare là
Ed è la stesso motivo per cui chiediamo un fondo sull'efficientamento energetico delle case per non lasciare le sole le persone
E spiegare loro che lavorare all'efficientamento energetico con un sostegno di politica industriale italiana ed europea significa dimezzare per sempre le loro bollette
è così che rendi attrattiva è così che rendi conveniente la transizione ecologica e mi piace ricordare come ho fatto qualche giorno fa alla Camera
C'è un grande pensatore che purtroppo ci ha lasciato troppo presto e di cui ricorreva l'anniversario di morte il tre di luglio il trentennale della morte
Aveva detto che la conversione ecologica avverrà quando apparirà socialmente desiderabile ma stanno voi renderla desiderabile si trattava di Alexander Langer col piacere di ricordare anche oggi per la sua capacità di lungimiranza e di visione chiudo appunto dicendo quest'
Sono le questioni che vogliamo affrontare con voi in questi giorni io domani insieme ad Andrea naturalmente raccoglierò
Gli interventi e le proposte che sono state fatte ne faremo sintesi
Arriveremo a far partire già domani un primo confronto vero sulle proposte del partito democratico di politica industriale che poi nei mesi successivi ma lo farò dire Andrea continueranno a camminare sulle vostre gambe e con le vostre teste
Dopo però per chiudere la parola con enorme piacere
A un'amica
A una persona che ha animato il dibattito in questi anni in maniera straordinaria
E che è professoressa di economia dell'innovazione e direttrice dell'istituto fuori nove sono in Public preclusione versi piccole chaff London economista che è riuscita tra le prime insomma
Parlare delle giuste condizionalità che servono alle politiche industriali pubbliche per orientare quelle stesse politiche a delle specifiche missioni a cui devono dare il loro contributo tutti i rami delle pubbliche amministrazioni e dei governi in modo esattamente da accompagnare una conversione ecologica e digitale che sia giusta cioè che non la si indietro nessuno con uno Stato che riscoprono un ruolo di promotore di politiche dell'innovazione che punti nonché modello di sviluppo nuovo che sia finalmente sostenibile da ogni punto di vista quindi con enorme piacere di saluto
Ci rivediamo domani e lascio la parola alla professoressa Mariana Mazzucato grazie
Buongiorno a tutti e tutto e non so se mi sentite forse devo far causa un attimo tutto bene e mi dispiace che non sono lì sì chiaramente ma e mi dispiace anche che in italiano non è come dovrebbe essere comunque voglio ringraziare soprattutto ad Andrea Orlando per avermi invitato soprattutto per come dare su questo importantissimo libro verde del PD
A dell'Islam per il suo libro esce in questo momento nel mondo purtroppo c'è una troppo poco quindi grazie a lei
Sei molto importante per molti di noi che ogni tanto ci decliniamo però avere questi leader che ci ricordano di come dobbiamo lavorare assieme sia nazionalmente ma soprattutto internazionalmente in questo momento
Fondamentale siccome sono sul video
Non è bello ascoltare le persone sul video quando avete tutte quelle persone lì in vivo vorrei teneri nei commenti un po'Brad io cinque sei punti previ da fare
E son tutti indirizzati essere sicuri che questa conferenza che state avendo
è i più diciamo provocatorio possibile e che non ricade nel buonsenso Sismondi perché la politica industriale ogni tanto viene poi va via poi ritorna
Il punto non è Vieri inventare la politica industriale ripetere diciamo quello che hanno già scritto diciamo cinquant'anni fa alcune persone poi ci siamo scordati
E poi li ricitiamo diciamo è importante proprio metterla al centro
Di come pensiamo alla crescita cioè la politica industriale e politiche di crescita
Quando invece pensiamo alla politica industriale con una cosa a parte per esempio di quello che succede nel ministero di finanza non funziona
Perché dobbiamo sempre prima chiederci cosa che vogliamo per il Paese vogliamo tipo di crescita inclusiva sostenibile partecipativa allora cosa vuole dire per l'economia
Cosa vuole dire per il tipo di finanza che abbiamo cosa vuole dire per il tipo di qualunque data nella sua governata proprio dell'impresa cosa vuol dire per esteso settore pubblico che
Purtroppo anche proprio come come si dice ci spinge dei master della pubblica amministrazione se guardiamo proprio il curriculum è parte del problema
Se il servizio pubblico pensa che il suo ruolo allora al migliore è di correggere i problemi che avvengono nell'economia
Sarà un servizio pubblico una pubblica amministrazione che brava mettere cerotti qui e lì ma troppo tardi né per i cerotti bisogna prevenire problemi e soprattutto cocleare l'economia non aggiustarla
In e e su questo diciamo che la parola forse un po'accademica però che è importante di avere un approccio prove distributivo cioè di avere la relazione
Fra capitale e lavoro giusta dall'inizio non non dopo chiedere che sia giusta
Una relazione fra pubblico e privato giusto da l'inizio proprio nei contratti il fatto per esempio che l'ottanta per cento
Dell'acqua industriale diventassero Westboro e non so come si dice in italiano ma più o meno avete capito non non è recitata ha un problema di relazione ridicolo dato che l'acqua è data il il diritto Dell'Acqua è data dallo Stato al privato bisogna metterlo nel contratto
Quello un approccio oppure distributivo
E e quindi la politica industriale molto importante questo sempre scusate il primo punto che non sia vista come sussidi a settori strategici
O si infidi e tipi di impresa
Ma proprio una politica che cambia come pensiamo alla crescita al valore arco creare valore
A orientare l'economia verso degli obiettivi condivisi Toni stessi cittadini gli stessi lavoratori aiutano a disegnare proprio quel progetto
Non solo alla fine poté il salario un po'più periferici devono essere devono avere una voce dall'inizio
E e quindi tutto questo per dire che l'economia Despar donne il la politica industriale è una politica di crescita con una direzione
No verso l'inclusione e la sostenibilità e questo richiede innovazione investimenti nel capitale umano capi tutti i tipi di capitali
E siccome la crescita ha una funzione endogena tetti questi investimenti
Per questo dico che le due cose sono la stessa cosa
è il secondo punto questo sulle emissioni sono molto contenta che sta riprendendo anche in Italia questo concetto però missione non vuol dire solo visione o diciamo è mette è proprio un modo diverso di pensare la stessa politica industriale non più intorno a settori perché tutti i settori sono importanti non mi viene in mente un settore che non sempre tante tra questi settori devono trasformarsi devono investire non solo fare profitti in modo finanziari Inzago che abbiamo sentito nel primo intervento molto importante
Ma fare profitti attraverso l'investimento intorno alla direzione quindi per esempio una tradizione verde
Per missione deve avere una direzione chiara delle nette e chiare ma questo include ad era un tipo di trasporto mobilità sostenibile
Un tipo di pensare a libri cultura cibo sostenibile immateriali con cui costruiamo le case sostenibili in servizi digitali importantissimi per questa
Transizione infatti la Danimarca un Paese piccolissimo
La numero uno al mondo che sta dando servizi digitali interni alla Cina
Che sta spendendo più di quattro trilioni sul dodici zeri
Su permette a de metà di realizzare il processo produttivo
In cui e quindi questa transizione vede così importante deve essere intersettoriale ovviamente importantissimo l'Energia ma anche questi altri settori è un esempio in Germania
Solo quando avevano introdotto questo programmi di ed è evidente questo ha voluto dire che per esempio il modo quello stato interagiva con il privato ha dovuto cambiare per esempio i fondi prestiti
Dalla banca pubblica in Germania che è stato dato all'acciaio in tutto il mondo sta chiedendo sussidi inclusa in Italia dove ci sono enormi problemi con industria dell'acciaio
Questo prestito è stato fatto a condizione nel settore d'acciaio abbassasse contenuto materiale in tutto il sistema produttivo
L'hanno fatto in modo loro perché se lo stato di dice anche come farlo questo impedisce diciamo
L'innovazione ma il fatto è che c'era una direzione chiara e vestito era condizionale all'investimento ha un modo di interagire molto diverso di quello che c'è in Italia dove la Cassa depositi e prestiti e prestiti almeno nel passato
Dava prestiti solo ai settori che avevano problemi che chiedevano aiuto senza chiedere ma perché avete tutti 'sti problematiche perché non avete investito nel passato e quindi questo concetto dimissioni e condizionalità
Sono in inglese si dice su Sainz presente poi di ogni italiano due non so sono la la stessa cosa perché non c'è bisogno di condizionalità se non c'è una missione se solo commercializzare se solo privatizzare se solo facilitare una parola che detesto prendere una cosa più facile per qualcun altro
Non c'è bisogno di condizioni le condizioni sono necessarie se c'è una
Una meta come andare sulla Luna la massa si era resa conto subito che per andare sulla Luna dovevo cambiare per esempio il sistema degli appalti
Dove sappiamo che sia in Italia ma in tanti Paesi c'è stata corruzione nel passato proprio negli appalti proprio perché quando non c'è una direzione le parti diventano solo un contratto per dare soldi da una parte a un'altra invece se c'è una meta difficile da raggiungere
Dove bisogna socializzare sia il rischio che i ricavi profitti allora bisogna avere delle condizioni anche sugli appalti un esempio interessante ha in questo momento sia in Svezia
Che in Brasile dove hanno una missione molto importante il Brasile soprattutto sulla fame sulla diseguaglianza dove hanno portato questo approccio di
Missioni agli appalti per il cibo nelle scuole
Se il cibo deve essere salute saluta bizzosi altri sostenibile ma anche buono da mangiare questo rapporto fra Stato e impresa diventa ne esce noi ante anche in una cosa così semplice come cibo ma richiede di nuovo investimento con una direzione
Una per esempio veloce che è importante perché se non ci scordiamo che c'è stato by del prima di Trump
By day forse la cosa più importante che ha fatto più che solo investire soldi pubblici era questo tentativo di portare un nuovo contratto sociale attraverso le condizionalità alla politica industriale
L'ha fatto soprattutto per esempio proprio nella questione dei Cercas Lecce a
Siccome volevano più sovranità succedersi essere meno dipendenti sull'Asia non solo hanno dato un'enorme quantità di soldi all'industria semiconduttore nera condizionale
Che queste industriali smettesse di finanzia Rizzari profitti cioè la condizione era che questi profitti dovranno essere investiti dentro le dell'economia reale
Uno due di migliorare le condizioni di lavoro e la paga del lavoro
E tre di cominciare a usare la catena più sostenibile attraverso tutta la produzione e questo era in un programma tecnologico cioè dei checks non era il programma verde il verde andava attraverso tutto
E proprio per questo di nuovo questo nuovo contratto sociale
Con le imprese
Tre il terzo punto è che tutto questo è impossibile farlo con un'amministrazione pubblica in cui non si investe ogni volta che in Italia sta fatto una riforma della pubblica amministrazione alla fine sono stati tagliati
Non c'è stato un vero investimento il renderla inflessibile più agile più capace voi parliamo di capacità e papà dignità dinamiche invece di statiche
In Cile per esempio hanno anche introdotto un concetto molto interessante che sono questi laboratori il Governo cioè un laboratorio intento del governo che ammette che fare tutto quello che ho detto fino ad ora è difficile
E quindi non si può essere così
Vespa basta aver paura diciamo del rischio dentro della amministratore amministrazione pubblica bisogna ammettere che sarà difficile però anche avere un investimento nel processo di apprendere attraverso mi sbagli che si fanno sempre anche per andare in bicicletta bisogna credere
E quindi questo tentativo di accompagnare questa importantissima
Nuova politica industriale che il PD stante mettendo avanti deve essere accompagnata con un investimento dentro dell'amministrazione pubblica e ricordiamoci che nel passato
In Italia per anni abbiamo istituito i soldi in Europa attraverso i fondi strutturali perché a volte non siamo riusciti neanche a ad implementare ha vinto amministrare spendere questi soldi quindi non bisogna far finta che su un solo problemi diciamo che non c'è la finanza visione delle più fondi dall'Europa bisogna anche soprattutto investire nella capacità di investire sapere anche la differenza fra investire a lungo termine
Al corto termine
E tutto questo vuol dire anche inventare diciamo ridisegnare le stesse istituzioni pubbliche ho già fatto l'esempio della Cassa depositi e prestiti che sinceramente molto diversa
Dall'equivalente in Germania proprio per via di questa mancanza spesso invece ma anche di rapporto simbiotico e rubare asfittico con il settore privato
Ma anche abbiamo una mancanza di alcune istituzioni per esempio equivalente dei fra un forte in Germania dove ci sono questi
Queste connessioni forti tra scienza
Governo e Impresa e lavoro
Anche l'esempio che ho dato sugli appalti il fatto che gli appalti in Italia rimangono a questa agenzia nazionale dall'anticorruzione anche se c'è stata corruzione negli appalti bisogna liberarla
Proprio per renderla meno corrotta perché averla in un'agenzia dell'anticorruzione quella fa diventare ancora più diciamo o
Non pensa diciamo cosa stiamo cercando di fare attraverso gli appalti correzione bisogno ovviamente
Lo darla
Non Attraverso mettere questi importantissimi
Gli strumenti bisogna proprio renderli molto più capaci di avere una relazione
Diciamo dinamica
Pone sia cosa stiamo cercando di raggiungere e quando si fa quello bisogna poi lavorare con i migliori nel settore pubblico e privato per raggiungere questa sfida la quarto punto quasi finito la previsione giusta e che molto importante che e l'Islam ha parlato di Alexander Langer questo come di Gelli non è dire da solo non sono solo parole
Abbiamo sempre dovuto lottare per la giustizia l'unica ragione che abbiamo implicanti sabato e domenica una delle più grosse innovazioni istituzionali del capitalismo e perché i sindacati hanno lottato per quello
Tantissime cose che i giovani purtroppo non si ricorda un blocchetto è stato una lotta per ottenere moltissime cose che sta nostri pensa che son state introdotte o dai governi o dal cielo
E queste quindi nuove politiche industriali debbano essere non solo più giuste ma per essere credibile devono mettere al centro salari dignitosi condizioni lavorative e di qualità
Come parti integranti di queste missioni ma non solo bisogna proprio dare una voce al lavoro al progetto dall'inizio
Dall'inizio deve una partecipazione nel disegno di queste politiche
Ma anche ai cittadini abbiamo lavorato a Londra con
Delle persone che lavori che vivono nelle case sociali nei lei causa inesistenza qua su introdurre un nuovo modo di avere questo Brescia in Oriente appalti la cura degli adulti tento di queste case sociali e abbiamo messo le persone che danno la cura quasi tutte donne e che sono curati al centro di un nuovo disegno di questa politica sociale certi ha esperienza di come queste politiche AbeM sulla terra dovrebbero avere una voce synth disegnare queste politiche
Nuove se no son sempre solo fatte alle persone e non con le persone e quinto punto ed ultimo
Che dobbiamo assolutamente evitare che la politica industriale diventa un nuovo tipo di protezionismo bisogna lottare con una giustizia globale
Interessante se non l'avete ancora letta la lettera che appena è stata scritta un paio di settimane fa dal Presidente dalla Spagna Sanchez presidente del Brasile del Brasile Lula e il presidente del Sudafrica
Era ma cosa su questo bisogno di di rafforzare il sistema multilaterale più che mai il G venti quest'anno abbia sulla terra africana per la prima volta nella storia
Il presidente sudafricano ha detto che è al centro di tutto il G venti bisogna mettere dei principi di inclusione solidarietà sostenibilità ma questo sinceramente io los lo sto cercando di evitare non sta tenendo perché poi quello che succede che ci son tutti questi Cyclones sì lo no IPA finanza chi parla di politica industriale e ci scordiamo di dire cosa vuol dire inclusione
Solidarietà devi tipo di finanza di cui abbiamo bisogno invece di pensare solo a Financial gas come se ci fosse un un buco da riempire con i soldi invece di dare molte più importanza alla struttura al al al tipo di finanza in cui abbiamo di nuovo il primo intervento importantissimo sul tipo di finanza che sta distruggendo anche l'Italia
Quando interviene in modo padre stizzito
Forse non l'avevo ancora messo dei punti però voglio solo dire che su questo bisogna anche ricordarsi che i
L'attuale sistema fiscale che abbiamo in Europa in Italia non è un sistema questa diciamo incentivi chiamando il lungo termine
Infatti proprio le riforme fiscale
O la trasformazione di strali diciamo non può avvenire con regole di bilancio del passato da tempo sostengo questa necessità di un nuovo assetto fiscale europeo che considera gli investimenti veri e sociali come investimenti attivi
è proprio di sapere anche misurare questa questi ricavi di lungo termine ma ricordiamoci che
Europa quando dopo la crisi finanziaria
Condizioni dell'aiuto europeo in Italia in Spagna in Grecia erano condizionali a ridurre i testi sì
Quello che è successo che siamo stati tutti bravissimi a ridurre i dati sì ma cosa è successo il rapporto debito PIL accresciuto
E ovvio chiunque abbia fatto un po'di matematica questi testi numeroso sopra zero l'infinito quindi si può tagliare tutto quello che vogliamo ma se stiamo tagliando abbiamo delle regole fiscali che non hanno senso tutti determinanti del lungo termine del PD che denominatore possiamo ridurre quanto vogliamo il numeratore ma la proporzione basta va sempre in su comunque
Passo mi sto un po'diciamo distraendo stufi punto matematico però molto importante quello impossibile avere una trasformazione industriale di lungo periodo senza avere una riforma fiscale ed era ma anche proprio questi sulla finanza di corto termine deve essere anche un tipo di riforma fiscale che dia incentivi a lungo termine
E il tatuato che insacca in Italia per esempio l'enorme problema in questo momento in Italia si fanno profitti semplicemente vendendo assetti
Esistenti non tutti crea diciamo il valore creativo uscente Teri hanno e quindi questa differenza fra vendita
E profitti a una cosa molto importante per il partito democratico da inserire in questa visione importantissima su questo chiudo di con grappolo non solo per la conferenza ma per questo libro verde molto importante per l'Italia tratterà
La parola laureanda Antonione Mignani senatore del Partito democratico è responsabile economia del partito democratico
Grazie buongiorno a tutti buon giorno a tutti io desidero ringraziare Andrea Orlando tutti coloro che hanno lavorato a questo appuntamento perché c'è un grande lavoro
Di mesi sul territorio di approfondimenti di workshop per questa conferenza e PRI libro verde
Che verrà presentato le politiche industriali vanno rimesse al centro
E il senso di questa conferenza che lo vogliamo fare innanzitutto noi della Partito Democratico nel due mila e ventidue la destra ha vinto le elezioni proclamando di essere vicina all'impresa lo slogan qualcuno se lo ricorderà
Non disturbare chi vuole fare bene
In meno di tre anni il governo Meloni ha tagliato dell'ottanta per cento i fondi del ministero per le politiche industriali
A aumentato la pressione fiscale sulle imprese ha gestito male le grandi crisi industriali e i nomi di queste crisi e le conoscete tutti
Da Lexil va a bersaglio is ai semiconduttori di ST Macro alle Tronics fino aste Landis e all'Automotive da il governo aveva a disposizione i miliardi di euro del PNR R.
Non stanno riuscendo a spenderli e il fallimento di transizione cinque punto zero e lì da vedere altro che non disturbare
Il messaggio che emerge da questi tre anni di attività di governo Meloni nei confronti dell'impresa che è arrangiatevi
La verità a mare che l'economia reale conta molto poco nell'agenda di questo governo e l'unica cosa davvero importante per Palazzo Chigi oggi
è un'altra cosa
E la grande finanza e il risiko bancario e il destino di Mediobanca e di Generali le operazioni sgradite da bloccare e quelle invece da favorire con ogni mezzo
E se nel frattempo la produzione industriale crolla come sta accadendo da ventotto mesi quasi ininterrottamente se l'edilizia nel due mila e venticinque farà meno sei per cento nonostante il PM RR
Se la produzione di veicoli l'anno scorso è scesa a livello del mille novecentocinquantasei l'Italia se le farà una ragione basta darà la colpa all'Europa e dare la colpa alla green deal alimentando una narrazione distorta
Una politica degli alibi da citare Andrea che lasciatemelo dire troppe associazioni d'impresa
Alimenta ne accreditano
Sbagliando certe o il green deal va corretto va aggiornato va drasticamente semplificato va adeguato perché le condizioni sono cambiate la decarbonizzazione necessaria si necessaria
Per la nostra generazione non soltanto per quelle future ma la via burocratica alla decarbonizzazione non funziona dopodiché dobbiamo fare due operazioni verità
La prima in alcuni settori penso innanzitutto all'Automotive d'la crisi deriva innanzitutto dal ritardo tecnologico che i nostri produttori hanno accumulato nei confronti di quelli cinesi di quelli americani e alcuni grandi manager dell'Automotive che sono sempre pronti a salire in cattedra
Dovrebbero fare autocritica perché per anni hanno distribuito decine di miliardi di dividendi ai loro azionisti
Non reinvestendo lì nell'innovazione tecnologica e nel rinnovamento dei prodotti e se oggi siamo nei guai
Lo dobbiamo innanzitutto a queste scelte sbagliate secondo operazione verità oggi Il Sole ventiquattro Ore titola che l'Europa si deve deve smetterla di galleggiare vero
Ma l'Europa continuerà ad avere le mani legate finché le decisioni che contano continueranno dover essere prese all'unanimità
Continuerà ad avere le mani legate all'Europa se il suo bilancio
Rimarrà all'uno per cento del PIL contro il ventitré per cento del PIL del bilancio federale americano e il trentatré per cento del PIL del Bilancio cinese non si fanno le nozze con i fichi secchi
Non si fa un nuovo Next Generation New per la politica industriale con il bilancio un microscopico
Dell'Unione Europea
E se è vero che l'Europa è lo spazio dove si giocherà il nostro futuro ed è vero allora l'Italia dovrebbe essere in prima fila per chiedere un'Europa più forte più unita peccato de Giorgia Meloni in questi mesi sia andata in una direzione diversa
Sarà il richiamo della foresta sopranista ma la Meloni in questi mesi ci ha raccontato che lei avrebbe fatto da ponte tra l'Unione europea e l'America di Trump guardiamo che cosa sta concretamente venendo avanti le multinazionali americane sono state escluse dalla Global minimum tax
L'accordo in sede NATO ci vincola ad arrivare al cinque per cento in dieci anni
Di spese per la difesa e la sicurezza sottraendo risorse non solo alla sanità e alla scuola ma anche gli investimenti alle politiche industriali e infine la letterina di Babbo Natale Trump
Se come pare arriverà delinea uno scenario sui dazi forse addirittura peggiore di quello che Confindustria quantifica come infetti in venti miliardi di euro e oltre cento mila posti di lavoro persi
Non c'è nessun ponte quella che si prospetta è una resa senza condizioni decisa con la complicità del governo sopranista italiano e chi ha a cuore il futuro dell'industria dovrebbe dire queste cose con grande forza detto questo
E mi avvio alla conclusione la globalizzazione del come l'abbiamo conosciuta e in crisi terminale il mondo di prima non tornerà Trump o non Trump e siamo entrati in una fase nuova dobbiamo attrezzarci e dobbiamo farlo in fretta
La deindustrializzazione non è un destino ineluttabile il senso delle parole di Andrea di questa conferenza dite quello che uscirà dai dibattiti tra oggi e domani
E che noi raccogliamo e in vogliamo ingaggiare una sfida in una direzione esattamente opposta re industrializzare l'Italia re industrializzare l'Europa e possiamo fare leva su risorse importanti
La forza e la creatività di un Paese che ha nel suo DNA
La vocazione manifatturiera che può contare su un tessuto di imprese che ogni anno esportano seicento miliardi di euro di prodotti in tutto il mondo con un enorme avanzo commerciale
Possiamo contare su una rete di quattro mila medie imprese straordinariamente dinamiche e competitive e su alcune grandi imprese multinazionali molte meno di quelle che servirebbero al nostro Paese
Prevalentemente a partecipazione statale e questo la dice lunga sui limiti del grande capitalismo privato italiano
Ma sono imprese multinazionali che sono capaci per fortuna di competere e di presidiare settori chiave dall'energia all'aerospazio fino alla cantieristica
Ce la possiamo fare allora ma serve una svolta
Serve un grande patto per l'industria del futuro tra la politica le imprese lavoratori un patto da costruito attorno ad alcuni capisaldi il primo il lavoro il buon lavoro quello stabile ben retribuito e dotato di competenze come chiave per rilanciare la produttività perché se l'Italia rimane ancorata al modello del lavoro precario sottopagato e abbassa formazione non andiamo da nessuna parte
Secondo gli investimenti per la doppia transizione nel due mila e ventisei finisce transizione quattro punto zero transizione cinque punto zero e finisce anche il PM RR
Dobbiamo decidere ora che cosa fare dopo dove reperire nuove risorse e nuovi strumenti per aiutare l'impresa ecco le condizionalità che ricordava Mariana Mazzucato
A affrontare la sfida della doppia transizione innovare e a modernizzarsi terzo l'Energia
Le imprese italiane la pagano molto di più dei competitori
O pay
Guardate quello che ha detto Arera
C'è un meccanismo di distorsione nel funzionamento del mercato energetico italiano che costa miliardi di euro all'impresa e alle famiglie il governo è fermo alle chiacchiere ma tagliare i costi energetici si può fare
Con le rinnovabili aiutando le imprese a ridurre i consumi cambiando i meccanismi di formazione dei prezzi quarto la governance delle politiche industriali riorganizzando gli attori e le politiche
Quinto punto che non è propriamente di politica industriale ma pesa
Il credito e la finanza non la finanza del risiko bancario la finanza quella vera concreta in tre anni di governo Meloni lo stock di prestiti alle piccole imprese si è ridotto del ventuno per cento
Questo dovrebbe essere il nodo da discutere quando si parla del futuro del sistema bancario così come abbiamo bisogno di una strategia per rilanciare la borsa
Per creare e far crescere soggetti nazionali del Venture Capital le provette equity dobbiamo rafforzare il ruolo degli investitori istituzionali nell'economia reale italiana anziché investire nei mercati finanziari
Del resto del mondo l'elenco delle cose da fare e lungo mettiamoci al lavoro siamo la principale forza di opposizione
Ma vogliamo tornare rapidamente al governo del paese per farlo abbiamo bisogno di costruire con i nostri alleati una piattaforma di governo forte e credibile
Questa conferenza la Conferenza nazionale per le politiche industriali il libro verde sono tasselli molto importanti cruciali di questo percorso buon lavoro a tutte e tutti noi
Diamo la parola a Simone Oggionni dell'Università degli Studi di Roma Tor Vergata che affiancato Andrea Orlando nell'organizzazione della Conferenza è nell'aria elaborazioni
Del documento politico della conferenza
Grazie io vorrei ringraziare anche da qui Andrea Orlando per la fiducia
Avermi dato la possibilità di offrire un contributo a un lavoro è un percorso che mi paiono oggettivamente necessaria è stato detto da tutti
Mancano nel nostro Paese da troppo tempo vere politiche industriali cioè vuol dire che manca un'idea strutturata manca un impianto teorico e operativo solido manca
Un disegno dentro cui collocare anche le risposte contingenti problemi
Che di volta in volta emergono non c'è a destra ovviamente dove la politica industriale è da sempre la somma di decontribuzione incentivi a pioggia interventi spot misure tampone talvolta a valle della crisi e talvolta nemmeno lì come dimostra la vicenda drammatica Dieni per fallisse
Ma la mia impressione se posso essere sincero è che anche a sinistra sia necessario rimettersi in cammino perché se guardiamo al problema con la lente
Dei lunghi processi con la lente della storia
Possiamo dire che la stagione iniziata
Nei primi anni ottanta con la svolta neo liberale sia chiusa sul piano storico ma sul piano politico non è ancora del tutto archiviata sul piano soggettivo non è ancora del tutto superati intendo dire che quel lungo trentennio
Diciamo così
Caratterizzato dalla stabilità dei prezzi come priorità macro economica dalla compressione dei salari dalla compressione del luogo del il ruolo del lavoro nelle democrazie
E dalle deregolamentazione mi ha fatto franare una parte importante della nostra cultura economica e ha fatto franare di conseguenza una parte importante la nostra cultura politica e in quell'indebolimento
E sotto il peso di quella frana a pagare il prezzo più alto è stato il lavoro
E di conseguenza l'industria e di conseguenza alla politica industriale che ha perso via via legittimità spazi importanza ruolo ridotta a funzione accessoria subordinata la competitività confinata
Salvo eccezioni importanti che saranno rivendicate dai loro protagonisti in questi in questi giorni perché sono la punta di diamante di alcune scelte di politica industriale fatte dai governi di centrosinistra a interventi orizzontali senza una reale ambizione redistributiva allora io penso che così facendo abbiamo rischiato negli ultimi anni di archiviare una stagione è una tradizione
Che è quella della programmazione economica che Andrea Orlando giustamente richiamava e che porta con sé è un'idea virtuosa positiva peculiare innovativa del rapporto tra Stato e mercato e però ancora con la lente dei processi lunghi io penso che gli shock globali di cui parleremo tra poco dell'ultimo decennio in qualche modo cambino le carte in tavola rimettano in moto la storia
Non sto dicendo che sono processi positivi sto dicendo che sono processi oggettivi il Di Capri né tra Stati Uniti e Cina le tensioni sull'approvvigionamento energetico
Le straordinarie difficoltà che investono le catene il valore la pandemia le guerre tutto questo accelera
E ha accelerato un processo di revisione strategica nelle politiche economiche industriali in direzioni diverse talvolta contraddittorie avvolta in direzioni sbagliate
Marri attivando e questo è un dato oggettivo la domanda e l'offerta di nuove strategie industriali
Stati Uniti e Cina hanno messo in campo in questi anni i propri apparati industriali anche i propri think-tank Mario Draghi lo ha detto chiaramente
Non è più il tempo della competizione tra impresa e il tempo della competizione tra sistemi e dunque il significato del nostro riunirci oggi è esattamente questo quale la nostra posizione rispetto al nostro sistema come attrezziamo noi oggi il nostro sistema
Io credo che ci sia davvero uno spazio reale politico strategico per una politica industriale orientata alla sicurezza a un nuovo multilateralismo razionale alla difesa della capacità produttiva
Con l'obiettivo lasciatemelo dire così
Di saldare un nuovo blocco sociale alternativo alle destre mondiali e che trova il proprio punto di convergenza tra interessi sociali diversi
Nell'obiettivo della re industrializzazione dell'Italia e dell'Europa
è stato detto che questo spazio si occupa sì sappiamo dimostrare che le transizioni possono essere una grande opportunità per il lavoro e per la crescita ma allora il tema è precisamente il governo dei processi
Cioè precisamente quello di una politica industriale selettiva programmata ordinata concertata all'interno di quel patto tra Stato imprese lavoro di cui abbiamo detto a livello europeo perché è evidente che non c'è dimissioni minima inferiore a quella dell'Europa per fare economie di scala
Per stare nella partita delle materie prime critiche per costruire una politica energetica autonoma e però anche a livello nazionale
Dove serve una proposta seria articolata precisa sia nella scelta verticale dei settori delle missioni sia nell'articolazione di una nuova governance e su questo il documento che abbiamo scritto che presenteremo in questi giorni dice cose concrete a partire da un nuovo Hideo da una nuova idea
E da un nuovo modello di relazioni che coinvolga Invitalia e Cassa depositi e prestiti
Dall'idea di una nuova Agenzia per il trasferimento tecnologico e la ricerca applicata e anche da un soggetto di coordinamento delle politiche e della presenza pubblica nell'imprese partecipate
Tutto questo ovviamente serve dentro una prospettiva perché la politica si fa con le grandi idee con le grandi visioni quindi dentro una prospettiva di trasformazione provando a rimettere in campo quello che manca anche sul piano valoriale
Cioè un'idea di un'Europa che sia modello di sviluppo di lavoro di relazioni industriali
Con l'ambizione di una nuova regolazione del modo di produzione capitalistico è chiaro
Che la proposta politica noi la vogliamo costruire a partire dal confronto che parte in questi giorni che è cominciato nei mesi scorsi ma che soprattutto proseguirà nei prossimi il testo che abbiamo scritto il libro verde sulle politiche industriali noi ci auguriamo che sia letto corretto emendato cambiato trasformato migliorato
Fatto diventare un libro bianco e poi come diceva Antonio adesso un programma di governo con una condizione molto chiara coinvolgendo la spina dorsale produttiva del Paese la grande manifattura le reti dell'innovazione la piccola e media impresa
Le università i centri di ricerca tutto quello che può mettere a valore un'idea strategica di futuro
E lasciatemi dire concludendo che noi non esistiamo cioè la sinistra italiana non esiste non può esistere senza stare
Anima e corpo testa e cuore qui dentro
Dentro questo mondo dentro i suoi territori se non parla la lingua del lavoro e dell'industria se non riflette le sue culture se non riflette sulle sue culture se non prova in qualche modo a dialogare
Con le Paure con i problemi con le fragilità e anche con le passioni gli elementi di di di potenziale che ovviamente ci sono avviare questo percorso vuol dire quindi a proposito di navigazione trovare o ritrovare la rotta e dunque per molti di noi sicuramente per me vuol dire tornare a casa grazie
Arrivati in merito di aver riportato Roma sullo scenario internazionale anche con la buona riuscita della gestione di eventi tanto importanti quanto Complessi come ad esempio il Giubileo
Diamo il benvenuto al sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri già ministro dell'economia e finanze ed è a loro parlamentare tra i più influenti
Ma grazie davvero
Andrea Orlando al Forum
Industriale del PD al Partito Democratico per questo lavoro davvero
Importantissimo
è molto positivo che è stato svolto attraverso questo lungo viaggio nell'Italia dell'industria che ha portato a questo incontro e poi che porterà alla presentazione del libro verde sulla reindustrializzazione del Paese
Un lavoro cruciale perché
La sfida del rilancio dell'industria italiana
E decisiva nella prospettiva di un rilancio del Paese e perché non ci troviamo in una condizione davvero
Inedita è paradossale
Dopo una lunga stagione di crescita
Della produttività e del prodotto dell'industria manufatturiera italiana
Che ha conosciuto negli anni per quasi dieci anni
Un ciclo di crescita e di innovazione molto significativo sostenuto da politiche pubbliche che s'su alcuni punti si sono anche evolute ma che hanno avuto anche alcuni elementi di continuità con dati davvero importantissimi
Nel ventidue gli investimenti in macchinari italiani hanno superato quelli del G7 compresa la Germania
La crescita
Delle esportazioni manifatturiere italiane a raggi x ha toccato dei picchi altissimi
All'inizio del nuovo governo come ovviamente effetto dell'epoca lungo ciclo di politiche precedenti che hanno iniziato già dal due mila quindici e poi con una crescente intensità a sostenere un processo di innovazione
Di Investimenti della nostra manifattura che la resa
Un campione mondiale capace di affrontare una gara una lunga stagione di ristrutturazione noi oggi ci troviamo come è stato ricordato nella bellissima produzione di Andrea Orlando e poi anche da Antonio Misiani
In un ciclo di declino davvero che sembra distante anni luce da quei dati e che ci vede
Su trentuno mesi in ventinove con mezzi su trentuno di calo della produzione industriale
I dati che sono impietosi sia dal punto di vista macro che dal punto di vista voi della situazione micro dei diversi ambiti produttivi
Risultati
Che non possono essere spiegati solamente col clima internazionale con i dazi annunciati e quelli realizzati ma che ci parlano di un settore che è stato lasciato privo di guida
Dopo che invece si era riusciti
A concentrare un numero molto significativo di interventi e di investimenti e a fare evolvere anche le politiche industriali proprio verso il concetto di missioni in cui ci parlava Mariana Mazzucato che ha avuto dei risultati molto importanti io
Solo ricordare che l'ultima versione del quattro punto zero che facemmo del nostro governo
Obama venticinque miliardi che furono tutti tirati
E tutti trasformati Investimenti in innovazione da parte della nostra industria vorrei ricordare Lace sulla capelli d'azione dell'impresa e vorrei contrari Cordaro e la decontribuzione sud
Vorrei ricordare gli investimenti sul costo del lavoro
Vorrei ricordare il il piano sui il va vorrei ricordare il lavoro suo ST Microelectronics per sostenere e rilanciare il polo di Catania come più grande d'Europa sui semiconduttori vorrei
Guardare l'impianto del Pnr a sostegno della ricerca dell'innovazione del trasferimento industriale
Cioè quei numeri non è sono figli del nulla sono figli del fatto che c'è stata una politica industriale peraltro coerente con una politica di bilancio
Che come ci ha ricordato Mariana Mazzucato ovviamente la politica industriale non vive nel vuoto delle politiche economiche sociali ma sta dentro
Quelle politiche
Noi adesso invece ci troviamo una situazione davvero complessa e difficile
Abbiamo un governo che effettivamente state equanime perché Marcora Nardi ci ha ricordato che la buona salute di del bilancio dello Stato in assenza di una politica di una riforma fiscale che come avevamo iniziato a fare riequilibra asse il carico fiscale riducendo lo sul lavoro e l'impresa è spostandolo sulla rendita sull'evasione in assenza di questo la salute dei conti
è stata sostenuta da venticinque miliardi di fiscal drag che di aumento dalla pressione fiscale su salari e pensioni venticinque miliardi li hanno pagati i lavoratori dipendenti e pensionati di maggiori tasse ma bisogna riconoscere il Governo è stato equanime perché
Non non è vero che ha fatto pagare solamente i lavoratori ha fatto male pure l'impresa perché se facciamo i conti alle imprese sono salito molti altri venticinque miliardi perché se sogniamo
Soldi tolti per lasciare i soldi tolti per la decontribuzione del sud i soldi tolti dall'Automotive i soldi tolti e non spesi non tirati su cinque punto zero
Però sono do e mi sono sicuramente dimenticato qualcosa il fondo che di chi ricordava Antonio sono circa venticinque miliardi quindi
Non è che uno si può stupire se della manifattura crolla se in un colpo solo e lavoro e l'impresa hanno una botta da cinquanta miliardi diciamo al netto poi degli errori sulle filiere specifiche il quadro macro
Come dire parla da sì
Se il quadro micro per carità di patria non lo approfondiamo sulle singole comparti e sulle gli interventi specifici sui semiconduttori addirittura si è parlato di
Dividere in due ST Microelectronics sull'Ilva sulla chimica sull'Automotive fra e su tanti altri ambiti perché è già stato fatto quello che ovviamente su cui occorre riflettere e cosa fare e penso che le linee di fondo che sono state già indicate da
Andrea D'Antonio Danelli
Di una nuova fase stagione di politica industriale
Che sostenga
Nostro sistema manufatturiero anche in una fase di straordinarie innovazione cambiamenti di carattere epocale perché l'accelerazione dell'innovazione sul piano dell'intelligenza artificiale
Con ormai siamo già alla fase degli hedge Haendel molti agent cioè non più che ti risponde ma che fa e fa per te richiede non può non richiedere una gigantesca operazione di riflessione di strategia di investimento
Io indico solo dei punti che mi sembrano quelli più significativi anche perché Ski condivido sono contenuti nelle cose che sono state dette
Innanzitutto ovviamente come è stato ricordato non si può pensare di fare una politica industriale se il quadro delle politiche macroeconomiche e orientato alla stagnazione non è orientato alla crescita agli investimenti
Se non si combatte
Per un'Europa
Che rilanci strumenti di investimento comune e di debito comune
Che sono stati fatti di fronte all'emergenza Cofide non si capisce perché non possono essere fatti nel momento in cui diciamo addirittura che l'emergenza geopolitica in cui ci troviamo davanti giustificano numeri assolutamente fuori dalla realtà come quelli che sono stati decisi in un vertice nato e ci avevano spiegato servivano a fare in modo che Trump questo mi ha spiegato nei corridoi perché tutti c'ero ma questi numeri non esistono che sì ma noi dobbiamo
Così Trump non ci mette i dazi normalmente quando si fa un negoziato prima si ottiene e poi si dati noi abbiamo detto gridate ho dato il cinque per cento coi quello incassato cinquecento Mario Agazzi veramente uguale
Geniale strategia questo dico non è solo il governo italiano insomma un più sarebbe così mi sembra ha purtroppo più ampia ma insomma questo è quello che è accaduto adesso ci troviamo con questa doppia cosa per cui dovremmo capire dove troverete d'altro in assenza di una base industriale produttiva della difesa robusta
Almeno una prima fase tutto questo significa acquistare prodotti finiti da altre diciamo filiere industriali quindi con quali risorse prese dove a me non è chiaro
E quindi è un grande problema un grande problema di anche su questo tema
Non solo sui numeri sulle scelte sulla Thema
Della pace e della guerra ma anche se dal punto di vista industriale su come un'opera una la scelta di rafforzare la capacità di di difesa e di sicurezza e l'Europa non può non essere accompagnata a una ha una strategia sul nostra filiere produttive persino su questo ambito quindi davvero
Diciamo serve un quadro macro diverso con politiche
Espansive orientate che sostengono investimenti comuni a livello europeo a livello nazionale altrimenti lo diceva Antonio le nozze con i fichi secchi non si possono fare questo rendere rende anche ENI inevitabile una riforma fiscale non fare una riforma fiscale
E non
è chiaro che è noi siamo contenti che non sia ancora stata fatta la Flat Tax estrema
Ma è anche vero che noi avevamo chiarissimo che se non si riequilibra il nostro sistema fiscale
Che fa sì che se uno c'ha affitta seduto a casa sua quaranta appartamenti paga il dieci per cento e se fa il manager dell'impresa paga il quarantatré per cento di tasse se non si riequilibra questa roba qui
è non ci saranno mai le risorse per politiche a sostegno del lavoro e dell'impresa quindi non purtroppo non conta solo quello che si fa
Di sbagliato conta pure quello che non si fa di giusto che non si può non fare perché se non si riequilibra il nostro sistema fiscale le risorse per lavoro all'impresa non ci saranno e quindi per tenere i conti in ordine e si è molto semplice non si fa nulla si fa pagare al fiscale il conto a alte ai lavoratori dipendenti o fiscal drag si toglie lo si tolgono tutti i fondi alle prese
E poi certo i numeri sono quelli che sono non possono essere diversi da quelli che sono quindi il quadro macro mi sembra il primo punto poi naturalmente c'è il quadro micro i punti sono quelli sono stati letti il disaccoppiamento sull'Energia
Una missione Energia sostenibilità che diventa cruciale rispetto a questo diciamo di vario peso sulle spalle dei costi
Il grande tema di alcune azioni mirate
E che è evidente che il nostro settore della meccanica di precisione deve essere sostenuto Amoruso fondo di turnaround per essere riconvertito ora io siccome dubito che potremo Saras fare i carri armati con vedove facciamo le auto diesel
Magari qualcuno ma insomma
Credo che noi dovremo fare in modo che sulla robotica ci siano delle risorse mirate su questo enorme tema di che fine fa la capacità produttiva italiana della meccanica di precisione
E dove evolve eccome e aiutata e sostenuta non essere semplicemente dissipata e distrutta perché questo è un rischio Aime molto molto grande poi c'è un grande tema di
Mercato di capitali a sostegno dell'innovazione delle nuove imprese
Da un iniziato a lavorare su questo col Venture Capital adesso vediamo che anche qui si tirano i remi in barca non si lavora peraltro per un mercato europeo dei capitali per Unione Europea rimette a dei capitali e si rischia anche di non valorizzare le opportunità che invece un mercato più liquido più orientato all'innovazione possono avere di sostenere e nove in prese le start-up lì esperimenti più innovativi che noi abbiamo bisogno anche con ambiti come stanno facendo in Francia in Germania di aiutare in ambiti che aiutino che sostengano questo tipo di innovazione penso quello che sta facendo Bepi ai in Francia da questo punto di vista
Le emissioni sono tanti naturalmente lo voglio richiamare ma è evidente che a fianco di tutti questi altri temi fondamentali sulle nostre filiere più strutturate
Noi non possiamo non assumere come centrale il grande tema del Governo e della valorizzazione delle potenzialità ma anche di di governo dei rischi della rivoluzione dell'intelligenza artificiale
è un'innovazione senza precedenti
Che ha delle potenzialità enormi noi a Roma ma non vi voglio annoiare ci stiamo investendo in maniera molto significativa per costruire una base dati
Nostra e degli strumenti abbiamo già iniziato con Giulia come sapete ma ci sarà un'evoluzione che di che integrerà il modello o Pilot del degli edili multi aid gente dentro tutto il rapporto tra cittadini e amministrazione dentro il lavoro e l'amministrazione e dentro anche la facilitazione diciamo della vita dei cittadini
Ma questo dal punto di vista della sistema produttivo e del sistema amministrativo italiano è una sfida gigantesca che richiede rafforzamento dell'impegno per le infrastrutture digitali un grande lavoro sulla sovranità e la sicurezza dei dati perché intelligenza artificiale si fa se ci si lavora sui dati
E se su questo non si fa nulla lo faranno altri ma allora non si potrà poi
No sempre non è che esime impresa Podenzana grande impresa può far l'intelligenza artificiale
USA usando andando sul web usando quella deve avere il Sassu guardata Platform con i suoi dati e i dati devono essere gestiti organizzati difesi protetti anche un tema di di sicurezza strategica oltre che di innovazione Investimenti dello sviluppo industriale quindi su questo io penso ne dobbiamo fare una riflessione chiedere
Una grande piano un grande
Piano di Investimenti e di innovazione di sostegni o sia dal punto di vista delle competenze che dal punto di vista delle infrastrutture che dal punto di vista delle regole che dal punto di vista dei processi per guidare e governare
Una transizione umanistica all'intelligenza artificiale che aiuti e sostenga la capacità amministrativa pubblica e la capacità produttiva del nostro straordinario sistema manifatturiero eh urgente non possiamo pensare che poi andremo dalle consultants i greci presenteranno le slide dei pacchetti chiavi in mano da acquistare dobbiamo sostenere questo lavoro
E chiede mettere questo tema al centro anche del nostro libro verde noi ci siamo il sistema dei comuni è a supporto di questo lavoro pensiamo che i territori possono contribuire anche a de diciamo dislocare su base territoriale una strategia di politica industriale che deve vivere anche del protagonismo degli attori territoriali
Roma Capitale comuni ci sono questa sfida che il Partito Democratico lancia con libro verde per la riduzione dell'Italia
è decisiva e può essere un perno fondamentale di un programma di una credibile alternativa di governo grazie buon lavoro
Grazie al sindaco Roberto Gualtieri entriamo ora nel vivo dei lavori della Conferenza e iniziamo con la prima parte intitolata navigare nella tempesta alle sfide globali per l'industria europea
Partiamo quindi con il primo Pannella competizioni tra i sistemi e sicurezza delle filiere la nuova già o politica del commercio
Invito a salire sul palco Giorgia bombola giornalista di del TG tre che modera i lavori Vincenzo De Luca ambasciatore Lorenzo Guerini deputato del partito democratico e presidente del Copasir Paolo Guerrieri professore di economia Giuseppe Provenzano
Deputato del Pd e responsabile esteri Valentina medici anni professoressa di economia alla Luiss Guido Carli
Vi ringrazio per l'attenzione augura a tutti a tutti un buon lavoro a quello speso anche da qui apparsa passare un processo di miglioramento in grado di ridare speranza al nostro Paese ne faremo del nostro meglio buon lavoro
E a
Allora buongiorno a tutti
Cominciamo dunque siamo nel vivo di questa due giorni di di
Appunto perché siamo un po'più kamikaze mi hanno detto i Soros
Allora la storia coming
Da lei perché
C'è un'espressione causato prima Andrea
Dico visto che parliamo della nuova geopolitica del commercio
Dice Adornato serve una diplomazia industriale la nuova governante europeo ora più di oggi cui si attende forse questa lettera di Taranto ha l'Europa vedremo che cosa succederà ancora non non non si è svegliato porte Presidente americano quindi finale due forse siamo tranquilli
Che cos'è questa nuova diplomazia industriale che cosa serve questo momento storico
Grazie ringrazio Orlando e grazie al Pd per quest'invito partecipato un po'a qualche lavoro preparatorio in particolare
Sulle materie prime critiche e voglio spiegare perché e così importante questo lavoro sulle materie prime critiche perché quando parliamo di diplomazia economica commerciale dell'Unione Europea dell'Italia e dell'unione europea
Non parliamo soltanto di commercio
Parliamo di tecnologia parliamo di acquisizione di materie prime critiche parliamo di energia parliamo di politica della difesa allorquando vogliamo definire un perimetro di autonomia strategica dello europea
E l'abbiamo difesa certamente dentro il raccordo con la NATO ma negli altri ambiti per avere una capacità tecnologica è un'autonomia che abbiamo visto quanto importante sia dopo il CUP codice dopo il corrente ecco l'abbiamo bisogno di una diplomazia ripeto Diba dimensione europea
A tutto campo significa che se noi vogliamo assicurarci tecnologia sviluppo e capacità dobbiamo definire una serie di programmi e di polizia e ambito europeo e partendo dal commercio guardano
Un più capacità anche auto di sviluppare
Ora abbiamo in conclusione l'accordo con il Mercosur abbiamo negoziazione l'accordo con l'India abbiamo in discussione con la Cina una possibile revisione dell'accordo comprensivo degli interessi ora stiamo parlando quindi dei mercati fondamentali eguali possiamo rivolgerci
Come Europa
Tanto la situazione di incertezza e di imprevedibilità di quello che succederà tra l'Europa e gli Stati Uniti
Quindi sicuramente una diplomazia commerciale europea una diplomazia commerciale che si unisca una politica estera dell'Unione Europea
Perché troppo e vi è una politica commerciale senza focalizzare quali sono le capacità i partenariati i rapporti strategica europea vuole assumere
Quando parlo di materie prime critiche sono tutte le materie prime idee che servono per la doppia trazione sia quella digitale e quella ambientale senza quelle materie noi non saremo in condizione ma anche della politica della difesa
Non saremo in condizione di esercitare un suo ruolo
Perché adesso scusate voglio fare riferimento poi ci penserà nostro Lorenzo Guerini
Però ed ho parlato di numeri sull'aumento della difesa poteva essere cinque potesse quattro e mezzo potesse sette non cambia niente
Non abbiamo parlato e non abbiamo ancora un'idea di quale può essere un modello europeo i racconti entro la NATO per sviluppare quali tecnologie
Per sviluppare quelle tecnologie hai bisogno di una dimensione europea io voglio fare riferimento perché a quell'epoca lavoravo col ministro Bersani a ministro dell'industria eravamo uno stretto raccordo tra industria e difesa visto Andreatta
Quando ci fu l'operazione definita Big Bang dell'ictus la difesa che fu promossa da quattro capi di Stato e di governo che erano come erano Chirac era Blair allora nel mio europea e Prodi che poi anche la Spagna Pennetta quella idea di avere un'aggregazione tecnologico industriale sono tante e tutte le alleanze dell'industria della difesa attualmente esistenti impasse EPS
Da ed invidia a Alenia Scuderi a uno semestre e tutte le alleanze che ci sono oggi sono nate da quella idea da quella visione politica
Di costruire nello stesso tempo un esercizio dei ministri della Difesa con la le trovi intende per il procurement e una lettera unite dei ministri dell'industria
Ora quell'episodio ci fa capire di che cosa avremmo bisogno oggi quando parliamo di difesa europea e quando parliamo di tecnologia europea possiamo pensare di acquisire materie prime critiche isolatamente anche solo la Francia anche la Germania da sola come può esercitare un'azione di politica estera di strumenti finanziari un Paese che posseggono queste materie più come possiamo mettere in sicurezza perché tenete presente dove attualmente importiamo il cento per cento delle terre rare dalla Cina
Il cento per cento del boro dalla Turchia il settanta per cento del platino dal Sudafrica pensate che possiede una politica industriale tecnologico europea se non abbiamo una capacità di diversificazione degli approvvigionamenti
Ti maggiore estrazione del territorio europeo di trasformazione in Europa anziché in altri Paesi ecco queste sono tutte degli esempi che ho dato finisco per dire che la direzione di marcia deve essere una forte leadership
Pone in India ed economica in Europa percuoteva a vederli condizioni per un salto tecnologico che per una capacità autonoma dell'Europa di avere sul
C'è sul piano commerciale c'è sul piano tecnologico sia sul piano difeso grazie ambasciatore
E anche per è stato così concise appassionato allora visto spunti che ci ha dato l'ambasciatore vorrei dare la parola a per Provenza Lorenzo Guerini perché ci diceva l'ambasciatore serve una governance europea evidentemente c'è un poco piano bravo diciamo anche sul piano no investimenti comuni avremo modo di parlarne corso nella giornata
Una governance europea però sia del commercio una diplomazia riguarda la politica estera unitaria diplomazia della difesa voi siete responsabile esseri ex ministro della Difesa presidente del Copasir insomma
Chiedo a voi di commentare queste
Ma innanzitutto grazie
Ma io non rispondo lasciami dire che fondamentale che il Partito democratico abbia messo in cima alle sue priorità il tema dalla politica industriale qualche anno fa era una bestemmia anche tra di noi
Era in pochi a cominciare a parlare di politica industriale tra questi c'era Andrea Orlando voglio ringraziarlo per questo non perché alle visioni perché quando una le visioni meglio che vada dal medico ma perché ha fatto una battaglia politica che ci conduce
Anche qui oggi a mettere a fuoco questo tema a mio avviso essenziale
Mi piacerebbe entrare nel merito anche delle proposte io mi attengo alle questioni geopolitiche che sono emerse oggi o anche per il mio lavoro
E perché facciamo i conti tutti i giorni con alcune parole d'ordine dei rischi in il tema della sicurezza dell'autonomia strategica la ricetta per tutto questo di cui si discute nella tempesta del mondo è la diversificazione
Diversificazione mercati sbocco diversificazione dell'approvvigionamento energetico diversificazione nell'approvvigionamento delle materie critiche
Prime adesso diceva Enzo De Luca
Ecco si dice che
Diciamo bisogna fare questo perché c'è la guerra
Io la prima cosa che voglio dire bisogna ribaltare questo concetto
Per fare questo la diversificazione bisogna fare la pace
Bisogna che mettiamo in cima all'attività politica dell'Europa il tema della pace perché altrimenti questa dimensione multilaterale che è la condizione fare quello di cui stiamo discutendo semplicemente non riusciamo a realizzare
Ed è il multilateralismo che ben prima delle lettere surreale trafugate io vi invito
Alleggerirle
Era già in crisi a cui la nuova amministrazione americana sta andando il colpo Di Grazia producendo quello che ha detto è lì prima instabilità insicurezza nel mondo che incide sulla sulla nostra industria che impatta sul nostro lavoro
Dico una cosa al lavoro un'immagine
Il commercio marittimo mondiale era già in fase calante Panama prima delle minacce di Trump per effetto del cambiamento climatico già determinava rallentamenti al commercio mondiale degli sette stretti
Più importanti al mondo solo uno non è a rischio chiusura per le tensioni geopolitiche ed è Gibilterra almeno finora sappiamo adesso Guerini magari ci dà qualche notizia fresca diciamo
Così detto se questo è il quadro cioè qual è la risposta che sta dando l'Unione europea questo il punto
In cui collochiamo a nostra politica industriale perché qui ci sono spazi pure nazionale una risposta parziale o sbagliata sbagliata io voglio dirlo subito nel negoziato con Trump in cui stiamo facendo
Molti errori che vanno al di là della posizione servile rappresentata dalle parole vergognose del segretario generale della NATO ettari sono e non dobbiamo nascondercelo ma per esempio per aver accettato di fare un favore alle multinazionali americane del capitalismo tecnologico esentando dalla dopo la minimum tax
Che il contrario di provare a difendere la nostra industria di provare a difendere la nostra impresa così come sul green ville che pure se c'erano delle correzioni da fare si possono fare ma quello che non si può fare prima e l'Europa di uno strumento strategico dalla politica industriale così come favorire come ha voluto fare Ursula von der l'Allende un piano di riarmo nazionale che al di là di tutte le contrade
Vi tutte diciamo le considerazioni di merito
è un piano che favorisce sostanzialmente il riarmo tedesco perché l'unica la Germania che nelle condizioni di farlo
O dico che anche una risposta parziale e non solo perché
Sbagliata perché in questo modo per esempio non si segue un percorso che pure noi abbiamo indicato dopo una discussione che c'è stata anche il Partito democratico per la costruzione di una vera difesa europea
Perché questo ci serve e serve anche a nostra industria e noi questo lo dobbiamo dire ma non ci serve solo questo perché se la minaccia
Dell'Europa è quella che ci diceva anche prima Enzo De Luca la risposta non può essere solo sul terreno la difesa la sicurezza se mai spostato globale della ragione per cui noi abbiamo provato ad avanzare l'idea e ci stiamo facendo battaglia politica anche all'interno del PSE
Di l'abbiamo chiamato così un ex Generation sull'autonomia strategica che è certo sicurezza ma non è solo sicurezza
E anche industria perché il tema di Airbus Airbus e l'unica cosa sostanzialmente che ha davvero funzionato oggi e che è un primato del proprio fatto patent la paragona i tre Airbus e Boeing
In questo momento de la cosa di cui si può andare Vieri e mi mi fa piacere che veri ha ricordato
Significa intelligenza artificiale non solo sul piano regolatorio perché l'altro elemento di parzialità della risposta europea che noi diamo risposte regolatorie spesso diciamo arrivando tardissimo spesso anche un po'ridicole presente sull'invidia abbiamo detto che diciamo era troppo piccola invece offre adesso c'è praticamente monopolio
Mondiale ma
Sei mesi fa già un anno fa allora io non posso farla troppo lunga ma voglio chiudere su questo quando noi diciamo
Perché Next Generation o perché i debiti di bilancio europeo oggi non consente di fare queste politiche e su questo dobbiamo fare battaglia perché un bilancio rivivo unendosi per esempio la proposta della Spagna e su questo stiamo incalzando il governo e su questo bisogna incalzare Ursula von der Laye né
Anche a livello di socialisti e democratici dove finalmente si è aperta una discussione per non dare per scontata la nostra posizione se non c'è un Indirizzo politico chiaro nel senso dell'integrazione dell'Europa che quello che serve oggi che
Serve anche poi ai nostri interessi
Nazionali
Tra gli elementi di competitività da realizzare con le risorse comuni c'è anche il tema da cui se ne sociale che purtroppo è rimasto un po'fuori da questi rapporti pure imprescindibile che invece è un elemento distintivo della competitività europea
Perché il modello di compiti vita europea si fonda su una forte coesione sociale su un'alta qualità del lavoro è il fondo guardate in tempo di protezionismo io sarò all'antica ma Ciancio date risposte
Dose su investimenti e salari per rilanciato manda in Terna è questo lo fai
Difendendo il tuo modello chiudo
Perché ho esaurito il tempo dicendo che abbiamo anche uscita di allargarci altre aree del mondo ora qui non parlo di Asia ricche censo De Luca però parlo di Mercosur
Dove il Governo in questo momento sta continuando a mantenere una posizione altalenante e cui noi abbiamo a parte che ci aspettano da vent'anni in questo accordo ma abbiamo non solo dei vantaggi commerciali
Ma abbiamo anche un vantaggio industriale perché quello è un continente ricco di queste materie prime critiche ricco di terre rare e serve anche a ricostruire nostre filiere industriali peraltro con un pezzo di sud del mondo che ci consentirebbe di uscire da questa contrapposizione in cui noi finiremo per perdere perché siamo rimasti in pochi
E dico che in questo caso non si tratta solo ecco davvero di diversificare
Si tratta di mettere l'Europa e l'Italia che per esempio con quel per la parte immondo già relazioni di sangue e di lingua di sudore con la nostra emigrazione di fatica di lavoro e quindi anche volendo un legame preferenziale insieme all'Europa
Non solo per diversificare ma per far diventare l'Europa appunto di riferimento di chi nel mondo ancora
Crede e la cooperazione pacifica della cooperazione globale anche sul piano economico e questo è un fatto importante perché cioè nessuno può mettere le braghe al mondo nemmeno Trump e questi dati siamo domanda la guerra fredda come se non ci fossero potenze che invece cercano al loro ruolo a Rodi menzione del mondo
E quindi voglio nel multilateralismo e il multipolarismo e qualcosa diciamo di profondamente sbagliato ma soprattutto è qualcosa che non è nell'interesse dell'Europa perché in un mondo multipolare in un mondo multilaterale
L'Europa ci può stare meglio e ci possiamo stai ma stare meglio anche noi come Democratici progressisti perché
Ora
Liber globalizzazione senza regole da cui venivano che ha prodotto anche quegli squilibri che poi determinano la reazione che c'è stata
Il protezionismo la guerra commerciale ci può essere un'altra figlia chela nostra figlia
Con i nostri strumenti che se avessimo la forza di riprendere in mano proporre con coraggio a livello europeo non rimarremo senza il vento
La storia ma avremo a mio avviso in questo tempo molto da dire per le risposte giuste per l'Italia e per il nostro compito
Allora Guerini diceva Provenzano si è concentrato più sul Mercosur io invece le chiedo
Lo sguardo verso la Cina perché questo è una una possibilità per l'Europa
è anche però un rischio quali sono i rischi come si protegge l'Europa come si difende l'Europa le politiche per la difesa prima
Diceva Andrea Orlando mano ribadito anche ora Provenzano la politica del riarmo non può essere la risposta
Per la maggiore resta industrializzazione del continente
Innanzitutto grazie dell'invito grazie di questa due giorni credo sia davvero molto importante per il partito democratico
Mettere al centro dalla riflessione i temi su cui stiamo per dirci stiamo discutendo e su cui discuteremo in questi due giorni
Voglio innanzitutto tranquilizzare Provenzano Gibilterra sicuro vendessero nella Covella siamo tranquilli da della battuta
Ma io
Partirei da questo
Parto dalla fine diciamo dal tema della difesa europea che è un tema sui diciamo mi mi sono applicato mi applico ancora
Innanzitutto come dire
Dare uno sguardo un po'più lucido alle conclusioni del summit dalla NATO perché a mio parere stiamo facendo la discussione
Molto enfatica molto come dire emotiva su un passaggio che dovrebbe essere interpretato secondo me in maniera differente io non sono tra tra quelli che ritengono che quella fissazione degli obiettivi che sono stati definiti in sede NATO nell'ultimo summit sia una cosa diciamo così che abbia una sua struttura credo che sia stata soprattutto per figlia di un esigenza comunicativa
Innanzitutto di Trump nei confronti della politica per l'opinione pubblica americana che sia stata poi come dire una tentativo attraverso quell'accordo con quella con quei contenuti e di costruire le basi di un negoziato più friendly diciamo così tra Oropa Stati Uniti sulle altre sulle altre questioni che sono da questo punto di vista condivido le valutazioni dall'ambasciatore anche di di di Peppe non è perché dico che è tutto da vedere a quel cinque per cento così come è stato declinato con l'uno e mezzo in infrastrutture strategiche non militari
E il tre e mezzo invece incapacità militare è tutto da capire tutto da comprendere non ha diciamo passaggi di verifica annuale
Ha rimandato un passaggio del due mila ventinove in cui si vedrà qual è lo stato dell'arte
Mi pare ripeto più un'esigenza di carattere comunicativo tra l'altro l'Italia passata in quest'anno dall'una e mezzo al due per cento supplici mentre classificando alcune voci di spesa
Alcune voci di spesa che prima non erano
Conteggiate nella nella rendicontazione in sede NATO oggi sono state invece così conteggiate ma non è che c'è stato un incremento degli investimenti in ambito difese quindi vedremo questo aspetto vedremo come
Come si svilupperà
Vedremo come
Evolverà la relazione tra sta tra Stati Uniti ed Europa io credo che sia
Uno dei punti centrali di di di di di riflessione
Dal mio punto di vista anche un po'angosciata lo dico molto francamente vedo che diciamo che però diciamo questo sentimento d'angoscia forse non è così così diffuso però un po'angosciata perché nella
Come dire nella nella nostra architettura di sicurezza il pilastro dalla relazione transatlantica era il Pilar fondamentale oggi questo tema un tema che c'è che esiste ma che come sarà sviluppato negli anni a venire è tutto da vedere perché da un lato c'è
Certamente le sue l'esasperazione tra ampia dalla dall'altro lato
C'era anche diciamo così una linea di indirizzo profonda americana che guardava più in altre direzioni soprattutto alla competizione nell'area dell'indoor pacifico con la Cina rispetto invece al tema della sicurezza
Transatlantica e dentro la sicurezza transatlantica l'assicurazione abbia quindi è tutto da vedere come si svilupperà questo tema e lo dice uno che quando deve essere attaccato all'interno viene definito iper atlantista diciamo quindi ma se lo dico io perché dico che a questo punto è un punto che ha una sua criticità in questo momento
Voi pensate che se nella dichiarazione finale ANSAmed alla NATO abbiamo dovuto sottolineare con enfasi il valore dell'articolo cinque
Questo significa qualcosa articolo cinque quello che diciamo che definisce è il pilastro dell'Alleanza atlantica lo definisce appunto la difesa collettiva e l'intervento
E dall'alleanza quando un membro dall'alleanza viene attaccata abbiamo dovuto dire nella relazione nella delle conclusioni finali che quel punto abbiamo enfatizzato l'intesa la riaffermazione del valore di quel punto
E questo significa qualcosa sì qualcosa che io penso insomma dovrebbe essere al centro della nostra attenzione quando parliamo di politica di sicurezza e difesa cieco dovuto dentro questa cosa c'è il tema della difesa europea
Che certamente non è la risposta alla al momento diciamo così di discussione di riflessione dal punto di vista strategico dell'alleanza atlantica ma è un'esigenza ineludibile perché a parlare
Di autonomia strategica europea senza parlare di difeso rapina significa di fare un ragionamento Moco in questo caso di dentro la prospettiva di Pesaro Pea
C'è il lavoro che deve essere compiuto che un lavoro che ha che ha caratteristiche tecniche ma ha caratteristiche soprattutto di natura politica
Perché
Parlare di difesa europea significa ad avere una condivisione dell'analisi della minaccia significa
Come dire riflettere comprendere e costruire ecco e a ragionare sul sulla costruzione della relazione
Tra la difesa europea l'Alleanza atlantica quanto la difesa europea rafforzamento del Pilastro europea dall'altra pratica ma col cane che dicevo prima cioè
Cosa stiamo discutendo oggi qual è il punto di discussione oggi sull'alleanza atlantica difeso europea significa
Costruire una condivisione ecologica industriale molto più forte rispetto a quello che abbiamo oggi difesa europea significa costruire capacità militari comuni
Dentro la pianificazione comune dentro comando comune e guardate questa cosa non è una questione solamente tecnica è una grande questione politica ed era ed è la grande questione politica che in questo momento io penso l'Europa deve fronteggiare nel campo appunto della sicurezza e della difesa colmando lacune che ci sono perché poi io
Può non piacere ma ci sono lacune profonde alla capacità di difesa europea penso tutta la matematica che ha a che fare con la difesa aerea missilistica e anti drone di cui l'Europa è sprovvista di cui l'Europa è sprovviste il cui ombrello oggi è solo l'ombrello della diciamo del di ciò che dispiegato di americano sul continente e alcune cose
Diciamo integrate ma molto minimale allora vediamo l'esigenza da questo punto di vista di fare Investimenti di fare scelte di fare come dire di mettere in campo tutti gli strumenti che vadano in quella direzione come io
Anche qua un punto diciamo di così di discussione anche dentro il Partito democratico anche compere pece
Il tema del riarmo nazionale vs riarmo europeo o comunque di diciamo rafforzamento delle capacità ci piace la parola riarmo rafforzamento delle capacità militari verso nazionali vs
Rafforzamento delle capacità militare europea è un tema
Perché se guardiamo anche la NATO il modello dalla NATO il primo dato dalla NATO è un modello che si basa sulle capacità militare nazionale colloca coordinate pianificate gestite dentro una visione di carattere uni unitario che appunto la prigione dell'alleanza la stessa cosa avviene sulla difesa europea può questo significa che bisogna lavorare
Solo come singoli stati no significa che si rafforza la capacità militare nazionale dentro gli strumenti che richiamiamo priva di carattere europeo e che però gli investimenti che devono essere realizzati siano fatti in un'ottica europea che significa
Razionalizzazione delle risorse della spesa significa economie di scala significa base tecnologica comune significa base industriale comune ma anche questi aspetti sono scelte politiche
Perché prima è stato richiamato e chiudo è stato richiamato sono state richiamate le scelte importanti che state fatte anche come dire esperienze positive bus Augusta Westland MP via solo per citarne alcune ma con i grandi programmi sono stati il frutto di mettere insieme capacità industriali comuni penso programma Eurofighter nell'ambito aeronautico o al programma freme nel in abito marittimo
Sono state abbiamo messo insieme capacità e industriale
Ma farlo significa fare scelte perché se poi esce ogni processo il gobbo ogni governo nazionale utilizza le clausole di salvaguardia per evitare che vi siano appunto processi di unificazione e pace non si fa perché se noi su ogni operazione Milan siamo al golden power per non far l'operazione oppure altri paesi
Usino usano altri strumenti per non farlo operazione l'indulto dalla dalla difesa non si fa ne abbiamo fatto abbiamo fatto alcuni passi si sicuramente abbiamo fatto alcuni passi ma sono parsi ancora insufficienti e che se ne necessito di certe che Pato il ministro alla Difesa
Però c'è stato un momento su cui sulla nostra su una nostra azienda c'era un interesse da parte di aziende francesi per costruire e però la relazione di tutti di tutti è stato uno se tocca niente non fare scherzi
Non si tocca niente
Non ci manteniamo la nostra loro si mantengono la loro
Così non si fa l'industria della difesa uno per non ho risposto sulla Cina però non so se poi però non voglio togliere tempo ad altre no sull'analisi Minotti e sulla Cina dico solo questo
Così come è adesso
Ma non ossessione ok queste io l'uso questa frase ma dobbiamo avere consapevolezza della Cina
Anche nella sfida sistemi anche la Cina rappresenta verso di noi anche che su alcuni settori bisogna avere molta attenzione molta prudenza
E penso ad esempio al tema diciamo legato alla tecnologia alle tipologie poi applicate in ambiti sensibili
Però hanno bisogno della sessione perché l'ossessione rischia di far fare scelte sbagliate
Che io credo in questo momento l'Europa non deve compiere
Che traduco io perché se no poi lui perde l'etichetta liberata dantista significa che è consapevolezza anche che forse l'interesse europeo non necessariamente coincide con l'interesse a me
Dicano le questioni a sollevare esame pratica estrema No No No Nanette Guerini tra le strade protette aprendo avremmo vendica compare darà l'orario
Però insomma il secondo round Paolo
Professor Guerrieri allora vengo da lei e poi vado anche dalla professoressa Americi anni
Che si diceva appunto della difesa però l'Europa si protegge anche oggi
Ha il Governatore di Bankitalia rilancia la necessità di un'unione dei mercati o creare un debito unico creare una sorta di investimento unico europeo un po'sulla scorta dicevamo prima di quelli che erano diciamo le relazioni dirette ai di Draghi alla Commissione europea
Ecco da questa guerra commerciale che insomma è all'orizzonte che già iniziata perché appunto alla all'incertezza genera comunque già conseguenze importanti
E l'Europa può in qualche modo avere delle conseguenze positive ad esempio accelerare questo processo magari in un momento in cui il dollaro rischia di diventare sempre meno una moneta riserva e ci possono essere anche delle conseguenze positive per l'Europa
Allora innanzitutto sente sì grazie
Per quest'invito
Per trattare temi punto così cruciale come sono
Questo del
Reindustrializzazione dell'Italia dell'Europa
E naturalmente qui cioè il tema che lei adesso
Toccava cioè in che modo poi l'Europa può rilanciare un suo ruolo e una sua posizione
Lo può fare naturalmente partendo da la consapevolezza di che cosa è cambiato nel mondo in questi perché parliamo di Trump ma in realtà nel mondo è cambiato radicalmente molto prima di Taranto
è cambiato diciamo a cavallo tra la fine
Dello scorso secolo all'inizio di questo con la globalizzazione come si dice perché a un certo punto quello che è successo in abbiamo poi avuto consapevolezza poca e che noi per noi europei e americani per due secoli e mezzo ci siamo spartiti l'economia mondiale
L'ottanta per cento delle risorse ce li spartivamo con il venti per cento dalla popolazione queste Successo e questo è finito però con la globalizzazione
Perché è entrato un terzo polo non solo la Cina ma l'Asia e del Pacifico
Che in vent'anni quindi un altro spazio di tempo brevissimo è diventato la terza grande area ed oggi è la prima area manifatturiera del mondo
Questa constatazione deve essere alla base anche del tema reindustrializzazione
Reindustrializzazione e in che termini non certo per guardare a quello che è stato ma come si può in qualche maniera avere un ruolo in un mondo che a questo punto è cambiato anche come e è governato le istituzioni le regole che avevamo creato con gli Stati Uniti non hanno più alcuna Teresa
Sulle relazioni commerciali ed economiche oggi domina molto di più quella che diciamo la tradizionale forza dei paesi c'è da questo punto di vista e quindi anche rapporti che vanno ripensati
Questo è il mondo su cui poi è arrivato il ciclone Trump
Che è poi un ciclone di un degli Stati Uniti che sono oggi non Isola d'azionisti sono nazionalisti protezionisti e quando girata rampe anche interventisti possiamo dire no da questo punto di vista bene con questo mondo deve fare i conti d'Europa e naturalmente l'Italia in Europa perché l'Europa e poco attrezzata per competere e come dire in una competizione tra potenze noi siamo nati in un altro mondo per altri scopi però adesso dobbiamo rapidamente adattarci perché dobbiamo misurarci con questo mondo
Anche il penoso negoziato perché di penoso negoziato si può trattare urlare con gli Stati Uniti e il riflesso delle difficoltà che vive l'Europa
Non è che nasce dalla dal dal dal dal niente il fatto che diciamo come dire stiamo per accettare una una una forma di di di di di compromesso che per noi sarà sicuramente fortemente penalizzante allora che cosa può fare l'Europa ma secondo lei è stato già detto le sfide sono sostanzialmente due
Tele e lanciare una sua reindustrializzazione ma attenzione
Questo vuol dire cambiare un modello di sviluppo Loi per vent'anni siamo andati a cercare chi ci comprava i beni negli Stati Uniti in Brasile dobbiamo rilanciare un grande mercato interno che abbiamo e quindi rilanciare una un motore della crescita interna altrimenti che cosa le industriali diamo facciamo quello che facevamo cinque dieci anni fa non se ne parla nemmeno allora questo è un primo punto fondamentale
La altri conversione modernizzazione deve vedere come baricentro il rilancio del marchio mercato interno e qui naturalmente viene il grande tema dell'eliminazione delle barriere
Della costruzione poi di in prese e di settori genuinamente europee con i problemi che sappiamo però che a chiacchiere siamo tutti d'accordo poi quando ci si tocca come dire un campione nazionale
Sicilia reagisce come sappiamo quindi questo è un primo punto il modello europeo
Non funziona più
La reindustrializzazione può venire solo in un nuovo modello di sviluppo e di crescita
Secondo dato fondamentale immonde cambiato e gli Stati Uniti non sono più al centro del mondo
Rappresentano il tredici per cento tredici delle importazioni mondiali perché significa che l'ottantasette per cento fuori allora vogliamo uno preoccuparci di questo ottantasette per cento di voi naturalmente facciamo parte
E ci sono la stragrande maggioranza dei paesi che non vogliono seguire gli Stati Uniti in questa follia di crociata protezionistica
E quindi questo è l'altro grande compito all'interno l'il rilancio di una crescita sostenibile
Con il mercato interno come baricentro all'esterno dobbiamo darci da fare per costruire a questo punto l'onda una grande nuova Bretton Woods quella non esiste più
Per costruire grandi accordi diciamo plurilaterale i regionali con potenze intermedie che oggi parliamo della del Brasile dell'Indonesia parliamo o dell'India parlerà cioè sono veri e non vogliono seguire la la la dicotomia Stati Uniti Europa perché non gli conviene
E quindi fanno il gioco di andare da una parte e dall'altra ma poi fanno i loro interessi
Qui l'Europa uno spazio enorme in cui inserirsi
E qui abbiamo uno spazio anche perché non è vero affatto che il multilateralismo è morto l'ottantacinque per cento delle relazioni commerciali continua a svolgersi secondo le regole multilaterali questo è il dato che riguarda gli altri paesi allora credo che questo sia uno spazio enorme all'interno un rilancio della crescita su questo mercato che diciamo è il più ricco del mondo almeno oggi
E secondo questa azione che abbiamo cominciato ma chi aveva ragione perché Provenzano ma cosa facciamo con il Mercosur adesso bocciamo raccordo come Italia sarebbe follia assoluta
Quindi da questo punto di vista come deve il tema fondamentale è che questa nuova rete che dobbiamo Pai nuova ne abbiamo tanti ha già accordi ma queste nuove interdipendenze ce le dobbiamo costruire e l'Italia deve essere uno dei paesi che più spinge in questa direzione
E devo dire che in questo momento non Lori perché noi siamo molto interessati
Come industria come sistema produttivo ad avere queste nuove opportunità
E questo non è un progetto come dire astratto e molto concreto e si può percorrere nello spazio anche di questa legislatura
Allora professoressa nemici anni forse proprio Provenzano delle meravigliose riesce ad aspettare h
E questa quindi la via europea la risposta europea quella che diceva il professore cioè un rilancio del mercato interno per ribilanciare anche gli equilibri commerciali mondiali e magari anche per pensare di investimenti diversi e nuovi ad esempio sul green
Grazie grazie grazie per l'invito e per questa conferenza che tocca questi temi che sono veramente strategici per il nostro Paese per l'Europa
Si sono molto d'accordo
Ritornando un po'quello che si è detto fino a questo momento quindi ha come l'Europa si trova tra virgolette spiazzata in un mondo che fortemente cambiato in questo direi che alcuni paesi dell'Europa il nostro in particolare insieme alla Germania sono forse quelli che si trovano tra virgolette particolarmente spiazzati perché sono i Paesi che hanno un molto diciamo basato il il il loro sviluppo la loro crescita sul sulle esportazioni e e quindi ovviamente
Questa cambiata configurazione della globalizzazione in un certo senso li preoccupa mi preoccupa di più però sono anche d'accordo sul fatto che questa non non si torna al passato quindi
è necessario cambiare il modello il modello europeo
E in questo senso se andiamo a vedere appunto ad esempio a al mutamento delle catene globali del valore ci accorgiamo che dopo la crisi finanziaria l'Europa cresciuto fortemente la sua dipendenza dalla domanda estera
Mentre fino al due mila otto
La partecipazione alle catene del valore diciamo gran parte del valore aggiunte europeo veniva assorbito dalle catene del valore europee a partire dal due mila otto non è stato più così nello stesso tempo accadeva l'opposto in in Asia dove l'Asia stava sviluppando un fortissimo mercato mercato interno quindi il rilancio del mercato interno importante ma quando parliamo di rilancio del mercato interno significa anche rilancio in generale della domanda europea
Quindi quando parliamo di domanda parliamo di investimenti e di consumi quindi ovviamente è chiaro che i modelli diciamo di sviluppo basati sulle esportazioni tendono a in parte diciamo così contenere
I salari e e quindi diciamo creare in questo modo una competitività esterna chiaramente un modello di sviluppo diverso passa per un rilancio della domanda interna che passa quindi per un aumento
Degli investimenti e un aumento dei consumi che può avvenire soltanto attraverso un aumento
Un aumento anche dei dei salari
Ritornando appunto alla parte relativa agli investimenti come come appunto giustamente suggeriva lei che tipi di Investimenti quindi è chiara stiamo parlando di politiche industriali europee e quindi parliamo anche di politiche che sono a volte non
Ad andare diciamo così a stanare piccoli fallimenti del mercato ma a creare capacità produttive in settori strategici questo l'Europa diciamo sembrerebbe in parte
Averlo capito teoricamente nel senso che ha definito un po'alcuni settori i semiconduttori nel giro Industrial però Dozza
Filiere diciamo
Diciamo ecosistemi sensibili tra cui appunto quelli del della della sanità della sicurezza e così via
Però dopo averli diciamo così individuati diciamo non ha fatto moltissimo per arrivare a creare capacità addomestica all'interno di questi
Di questi settori ed ha lasciato molto anche se guardiamo ancora si parla molto dell'utilizzo
Degli aiuti di Stato per andare appunto a diciamo costruire capacità all'interno di questi di questi settori e se andiamo a vedere come questi aiuti di stato sono stati utilizzati fino a questo momento dal l'ormai serie storiche dal due mila due mila ventidue vediamo che sono stati fortemente accentrati all'interno di pochi di pochi Paesi
Hanno sortito diciamo degli effetti ovviamente limitati perché come è stato giustamente detto prima
Ci sono problemi importanti di scala e di diciamo efficienza nelle politiche nelle politiche industriali che non possono essere la somma così come lo si dice
Per la difesa questo vale anche per l'industria non può essere la somma di tanti piccoli interventi non coordinati patti a livello a livello nazionale
E c'è stata un'importante iniziativa che non era un'iniziativa di politica industriale che Next Generation TV
Mi sembra
Abbastanza logico che
Se veramente si vuole pensare all'autonomia strategica europea non lo si possa fare
Senza un'autonomia di tipo fiscale quindi le il fatto che le politiche industriali e le politiche fiscali debbano in qualche modo andare nella stessa direzione e che quindi con un paginetta europeo di dimensioni così esigue diventa veramente insomma
è difficile fare politiche all'altezza di quelle che si fanno nelle altre negli altri diciamo grandi aree Stati Uniti e Cina in particolare
è è sicuramente un un problema che va che va affrontato alcune cose sono sono state alcune iniziative europee hanno funzionato a parte bassa anche ad esempio tutti l'importante l'oggetto Ofcom ognuno piani Interest
In quell'ultima tornata è stata in parte finanziata anche con i fondi del Next Generation io
E sono diciamo un tipo di via che può portare ad evitare questa diciamo frammentazione nelle politiche e questo rischio di duplicare duplicare gli sforzi che altrimenti sì produce
Attraverso appunto politiche nazionali con un poco coordinamento o poco coordinamento europeo in questo senso ci sono delle proposte secondo me
Importanti che sono quelli di di di diciamo di di dare un maggiore diciamo
Potere anche a livello europeo di screening di questi di questi progetti
E che ovviamente deve essere poi accompagnato però anche da un maggiore finanziamento europeo perché è chiaro che nel momento in cui si decide quali progetti finanziare e quali no lo si fa maniera più facile se c'è anche un cofinanziamento europeo e questo richiede quindi quello che dicevamo prima continuare a progettare
Investimenti diciamo comuni comuni europei per le politiche e per le politiche industriali
Che devono essere poi ovviamente armonizzati con tutta l'altra parte che una parte grossa del bilancio europeo che è quella dei fondi di coesione quindi come fondi di coesione e fondi per la competitività i settori strategici si parlano gli uni con gli altri
E in questo senso
Secondo me c'è molto c'è c'è c'è molto da fare perché se andiamo a guardare anche un po'con i dati
Le diverse specializzazioni dei diversi euro dei diversi Paesi europei ad esempio né i prodotti del nazi Rowing FIAT tutto sommato la la la situazione non è così negativa nel senso che i Paesi europei non sono lontani per
Relativamente alla loro struttura produttiva da queste da queste produzioni quindi
Una diciamo così maggiore coordinamento a livello europeo per raggiungere gli obiettivi
Della transizione verde che sia inclusiva e che porti ha diciamo al contributo dei diversi territori europei eh
è una linea diciamo possibile e quindi diciamo coordinare meglio le politiche industriali con le politiche di coesione è importante anche in questa in questa per raggiungere questo tipo di di di Obiettivo
Mi fermerò grazie professoressa lei ci fermiamo perché abbiamo finito il tempo grazie a tutti gli ospiti per interventi puntuali anche consiste grazie
Allora salutando gli ospiti che ci stanno lasciando ringraziando gli ancora mi presento Buongiorno a tutte e a tutti sono mano alla droga e sono una consigliera regionale del partito democratico del Lazio permettete anche a me di ringraziare Andrea Orlando e tutto il Forum industria del partito democratico naturalmente la nostra segretaria per questa due giorni di riflessione ha ragione parte Provenzano erano a due giorni molto coraggiosa che finalmente mette al centro anche nella riflessione del nostro partito un tema strategico per il Paese
Abbiamo un po'di cambi in in corsa per ragioni per ragioni di tempo quindi il contributo di Teresa ribellerà e di e di Nicholas Schmitt verranno invece proposti nel pomeriggio quindi io chiamo immediatamente per recuperare tempo intanto Daniela Preziosi giornalista de il domani
Che modererà questo importantissimo panel demografia migrazioni diseguaglianze
L'impatto sulla società e sull'industria invito Daniela raggiungermi e nel frattempo chiamo anche con me Alessandro Rosina professore di demografia dell'Università Cattolica di Milano
Marianna filande lei professoressa di Sociologia delle diseguaglianze economiche sociali dell'Università di Torino Arturo Scotto vedo che si è alzato deputato del Pd e capogruppo in commissione Lavoro alla Camera dei deputati e Laszlo Andor segretario generale del Phelps
Io credo che questo panel nel frattempo che si si accomodano le relatrici relatori abbia a una parola centrale che proprio la parola diseguaglianze lo vedo anche nella nostra regione appunto che Lazio che una Regione che come sapete non governiamo ahimè non governiamo e che già al proprio interno pur avendo un territorio molto bello né vive tante vive la diseguaglianza tra lo stato di Roma e lo stato del resto delle province tra quello che accade nel nord della regione quello che accade
Nel sud il sud da un'area molto industrializzata a proposito proprio ne delle dei dei temi di oggi c'è l'industria del farmaco che va bene anche se diciamo potrebbe ancora
Avere una visione di sviluppo più importante qua invece c'è la grande crisi nel sud del Lazio dell'Automotive insomma anche all'interno della capitale ovviamente ci sono
Un i civili centrali che vivono una sarta condizione di benessere municipi periferici che fanno più fatica quindi abbiamo molto di cui discutere e senza rubargli altro tempo la sola parola
A Daniela Preziosi grazie
Ma ne chiedo l'ascoltava ma volentieri cara consigliera Trochei Buongiorno a tutti a Totti andiamo diciamo un poco veloci perché siamo un poco in ritardo rispetto a queste rotte del futuro e quindi cerchiamo di recuperare un poco il tempo il panel che
Da per cui farò diciamo il traffico dirigerò semplicemente il traffico ha sentito la demografia IMI immigrazione diseguaglianze l'impatto sulla società e sull'industria che naturalmente il core business nel del nostro discorso
Presento subito
I i relatori come si diceva un tempo gli oratori e le ore attrici così abbiamo fatto una cosa
Il professore Alessa Alessandro Rosina professore di demografia alla Cattolica di Milano uno dei maggiori demografi italiani Marianna professoressa Marianna filande la professoressa di filologia
Delle diseguaglianze economica e sociale dell'Università di Torino Arturo Scotto è di casa comunque lo presento lo stesso
Perché è un deputato di di e soprattutto qui in funzione di capogruppo del PD in commissione lavoro che uno dei gli oggetti la nostra discussione Oggioni lo abbiamo perso
è un caduto diciamo da sul lavoro in questo momento ha rinunciato al suo intervento
Perché lo avete già ascoltato prima allori lo ringraziamo per questo e infine abbiamo il nostro ex ecco commissario europeo Laszlo Andor che oggi è segretario generale della pezza che la Fondazione europea degli studi progressivi ma grande formazione fondazione che si occupa esattamente di questi studi e è stato commissario europeo per l'occupazione e gli affari sociali l'integrazione
A lungo non so se ancora il responsabile economico del Partito socialista europeo
Il il il vostro Misiani per capire con la differenza che Misiani non ha fatto ancora il commissario europeo ma speriamo che in un'altra stagione stessa cosa possa succedere fatte le presenterò e commissario in Campania non volevo dire questa cosa perché so che
Non è insomma l'argomento del giorno mettiamo casi allora andiamo a entriamo
Nel tema inizierei a parlare del grande tema del grande rimorso forse che quello della demografia anzi dimette vorrei mettere insieme la democrazia e la demografia e l'immigrazione mi ero preparata una lunga serie di numeri che vi risparmio del resto sono piuttosto noti e sono i numeri intanto dell'inverno democratico direi dell'inferno democratiche in qualche misura forze
Che ci sembra irreversibile di questa parte del mondo naturalmente non di tutta la parte del mondo a volte quando noi pensiamo ai ai problemi geopolitici dell'Africa o del Medioriente
Nel lungo tempo li dobbiamo pensare al contrario
Perché ci una parte del mondo che invece si riproduce ha una forte incremento demografico e quindi è forte tre quando c'è un incremento demografico significa essere forti
E qui stiamo superando qui in questa sezione piccola sezione europea stiamo superando i livelli di guardia per quanto riguarda il la il l'assenza di nascite siamo superando i picchi negativi ma d'altro canto le due cose sono legate vorremmo ma si potrebbero citare anche i numeri dell'ultimo decreto flussi
Perché dico questo perché se non nascono se non nascono qua qualcuno deve pure
Arrivare nella nostra industria pagare le nostre a pagare le nostre pensioni ecco il nostro decreto flussi l'ultimo che approvato dal Consiglio dei ministri prevede l'ingresso di cinquecento mila voglio essere precisa quattrocentonovantasette mila cinquecentocinquanta lavoratori nel prossimo triennio ventisei ventotto
Un aumento mi minuscoli Simo rispetto al triennio precedente del dieci per cento
Per circa centosessanta mila l'anno in gran parte sono saranno stagionali ecco lo sentirete forse più tardi che Confindustria ne chiede cento mila non stagionali all'anno e col commercio duecentocinquanta mila solo che in questo Paese quando si parla di migrazioni ed immigrazione
è lo strumento formidabile narrativo
Per appunto per non raccontare la vera storia della demografia e cioè del futuro di questo Paese del futuro anche soprattutto anche non soprattutto dell'industria se continuerà continueremo con queste narrazioni
Nazionaliste e in cui appunto l'immigrazione che e considerata il pericolo e non la grande risorsa
Per le nostre società sembra retorico ma è un fatto diciamo che poi ve lo spiegherà Confindustria più tardi quando Capello è proprio il presidente Rossini
Vorrei appunto partire e così se non che il professore Rosina se non ma cambia questo racconto noi non guarire mo'mai dall'inferno democratico e soprattutto Italia l'Europa avrà uno strumento in meno per la competitività per lo sviluppo e poi anche per le diseguaglianze contro le diseguaglianze
E via dicendo per il benessere
Della continente e possibilmente del pianeta lei all'il professore alle al microfono
Un microfono grazie eccolo qua
Grazie per essere
Intanto un giorno sì se non cambiamo questa questa narrazione
Possiamo solo andare a peggiorare continuamente i dati sono implacabili a questo punto di vista però chiediamo subito alcune cose la prima
Demografico non è l'invecchiamento della popolazione
E l'invecchiamento e occupazione è la conseguenza del fatto che ereditiamo quello e quindi la sfida per l'Italia dell'Europa per tutti i Paesi aspetti IVA ecco lei trasformarla quantità di armi in più in qualità di vita da vivere e questo riguarda l'Italia
Va da stress e riguarda tutti
Non è questo che ci sta complicando le cose non è questo che crea l'Italia lo svantaggio competitivo quando si confronta quale altre
Il problema e quello che appunto alimenta gli squilibri è la riduzione delle nuove generazioni
Riduzione quantitativa delle nuove generazioni quindi enti giovamento quindi la repressione dei giovani ora è vero che tutta Europa in tutti i Paesi occidentali hanno perso la condizione di abbondanza di Giovanna pedaliera abbiamo sempre avuto per tutta la storia dell'umanità ma che avevamo ancora negli anni cinquanta sessanta settant'
Non ha più nessuna punta sui giovani tranne
L'Africa e tesi che sono tornate in crescita
Non sono abbiamo perso l'abbondanza di giovani
Che è sempre stata la fase dei di alimentare i processi di crescita e sviluppo del paese
Questi consistenza dei giovani che dava dinamicità entusiasmo superata all'interno del mondo del lavoro sia ridotta forte nei
Ma abbiamo recentemente entrando in questo secolo perso anche il dividendo demografico cioè l'abbondanza di popolazione in età lavorativa
Che è per quella fase della transizione demografica in cui la ringrazia il maggiore impatto sull'economia perché
è vero che
E le nascite si riducono ma ancora al centro della vita attiva le generazioni nate con la seconda la sua fede figli per donna
E quindi
E quindi crescita consistente perché quella che tradizionalmente anime della cresta augurarsi in età lavorativa quella ce l'avevamo già abbiamo avuto fino a qualche decennio fa quindi passa l'abbondanza di Giosetta suddivide il democratico perché adesso stanno entrando invece leggere da Sinatra seguita scesa sotto i due figli per donna ma ovunque
E però
Stiamo entrando anche una fase di forte deficit demografico cioè da una transizione una crisi perché tutti i paesi europei gli occidentali solo sono scesi maglietta dalla fecondità levata del passato a valori attorno che si dipartono che sono quelli garantire quell'equilibrio bastano dodici indenne sotto sensibilmente sul e l'Europa ormai Cesa uno virgola cinque a sud uno virgola cinque tiene verranno abbassate contaminazione era molto bassa che sta produce discutiamole squilibri particolarmente accentuata qual è la questione che riguarda il nostro Paese anche se
La Francia si sta preoccupando per ogni figlio sceso a uno virgola sette la Spezia gli altri Paesi troppo buono perché si stanno avvicinando attorno a uno virgola cinque dell'Europa anche
L'Italia è da oltre quaranta anni sotto uno virgola cinque e le dinamiche più recenti sordi ulteriore peggioramento cioè siamo scesi a uno virgola due
Questo crea
Vantaggio competitivo rispetto agli altri Paesi con cui ci confrontiamo e questo crea squilibri più accentuati che dovrebbe in qualche modo gestire ora se la causa di questi squilibri passa persistente bassa fecondità riduzione delle nascite
La risposta a questa riduzione quantitativa dei giovani nulla può essere solo quello di alzare l'età
Non basta
Non basta perché ne abbiamo bisogno subito popolazione in età lavorativa peraltro tema non semplice aveva diverse nascite comunque
Però adesso ci arriviamo perché dell'organo visione sistemica integrata di tutto quello che serve a Trento e non capiamo come dare una ragazza diversa che può aiutare affrontare le questioni e trovare la rotta giusta verso il futuro quindi attenzione ragioniamo in questo senso
Perché le nascite scendono da cosa deriva la scelte le nascite da due fattori uno fecondità passa due anche perché la popolazione in età ad avere figli si sta riducendo a causa della bassa fecondità in italiana del passato
Allora cosa possiamo fare dobbiamo rafforzare la popolazione Pinhead ad avere figli che guarda caso è anche operazioni meta lavorativo
Quindi e che cosa dobbiamo fare su quella fascia lì
Abbinare combinare integrare efficacemente la possibilità di zavorrare
Entrambi era solito nel mondo del lavoro
Questa qua se si sta riducendo che dobbiamo compensare riduzione quantitativa con una possibilità maggiore di entrare in maniera solidale di avere salari adeguati di avere capitale umano paralizzato
E dobbiamo mettere in condizione perché chi desidera possa avere figli
è evidente che gli ha la prima era in questa direzione è quella dell'immigrazione
Perché ci consente subito di avere manodopera che può essere utile a vari settori dell'economia italiana
Che appunto si sa riduce Abidjan qui di manodopera molti settori
E che può in combinazione anche come adeguate politiche familiari di integrazione
Favorire anche la natalità quindi contribuire
Aumento delle delle nascite quindi queste cose si tengono assieme
Quindi uno noi abbiamo bisogno di rafforzare ulteriormente augurarsi in età lavorativa e quindi rafforzare ancora di più l'immigrazione perché c'è una domanda
Fabbisogno che tra l'altro uno stiamo misurando bene negli USA di misurare bene il fabbisogno effettivamente cioè nei territori dei vari settori e poi migliorare la capacità quindi di poter fa incontrare in maniera efficiente domando ha perso il lavoro investire sulla formazione pre partenza e inserti di investire sull'integrazione politiche attive nel nostro Paese non solo poi noi dobbiamo anche valorizzare chi c'è già nel nostro Paese
Chi c'è già la sua queste che sono i figli della degli immigrati le seconde generazioni
Sono già qui
Essendo non investiamo positivamente sulle nuove generazioni che sono quelli più sensibili all'investimento che si fa su di loro cioè soli aspettare di capire se fanno parte di un progetto Paese che dicono a poco non ingloba
Il rischio appunto che rivedono al ribasso le aspettative e quindi rischia di diventare niente giovani che non studiano lavorano Ostuni prima decidere di andare all'estero
E che in questi dati lista Tristan già evidenzia Lecce guida giudizi messaggio di narrazione non positiva nei confronti delle nuove generazioni e delle seconde generazioni sta indebolendo la loro progettualità e il loro crede nel proprio investimento nel Paese e e quindi poter contribuire alla crescita e lo sviluppo qui nel nostro territorio
Chiudo dicendo che ci sono comunque altri due date fondamentali che si interroga su queste perché ne abbiamo bassa occupazione giovanile bassa occupazione femminile
E queste sono risposte immediate che possiamo dare per rafforzare lavorasse in età lavorativa se si riduce a ovulazione imitativa
Noi che abbiamo vivono occupazione giovanile Milano Kusatsu degli espatriati Paesi abbiamo più margine di poter compensare questa riduzione quantitativa
Ma attenzione migliorare l'occupazione dei giovani vuol dire la forza la transizione scuola-lavoro la forza l'incontro tra domanda fantasmi servizi per l'impiego investire su ricerca e sviluppo innovazione
Valorizzare il capitale umano dei giovani nel mondo del lavoro quindi aumentarla così taccheggio rafforzati la platea degli occupati di conseguenza
Però così i giovani che desiderano potranno anche formare una famiglia ad avere figli anziché rinviare continuamente e decide di fare l'Italia anziché andare all'asta
Lo stesso vale per l'occupazione femminile se non aumenteranno l'occupazione femminile Elam abbiniamo a politiche di conciliazione tra famiglia e lavoro avremo anche maggiore qualità per le donne che decidono di avere figli
Qui abbiamo risposta immediata maggiore occupazione femminile maggior occupazione giovanile maggiori migrazione subito immediate qualitativa ma anche di conseguenza maggiore qualità e nasce dagli immigrati maggiore qualità e nascite dai giovani per una generazione di maggiore qualità
E nascite anche dall'equazione femminile
Noi
Se vogliamo una rotta che va verso il futuro eccolo costruisci fare la solita dobbiamo agire su queste leve in maniera integrata
Se continuiamo a non agire in questa direzione questi squilibri e rischia di essere insanabili e poi se c'è un secondo giro
I dati la dica subito perché forse non ci sarà sparì subito alla alla Sala Fontana subito perché questo fa capire quanto stiamo rischiando ecco
Ci faccia aveva paura futuro perché la demografia già consente di anticipare quale si vediamo l'abito giusto passeggiata in che direzione grazie
Allora prendendo i dati gli scenari visto che le previsioni è stata se noi andiamo nella direzione giusta cioè integrando tutte queste leve positivamente direzione diciamo Rosina aumentare occupazione femminile popoli di conciliazione giovanile ne siamo per lavoro sono adeguati immigrazione eccetera
Questo ovviamente aumenta anche la natalità le nascite possono salire fino a quattrocentocinquanta mila una mariti figli che già che sale sopra uno virgola cinque
Non raggiungeremo i due figli per donna che il divario di equilibrio certe ma almeno chi è uno si sopra uno virgola cinque quindi sopra la ha fatturato medio Ruperto altrimenti verrà pensare alla città che si consolidano un po'più su rispetto verso
Altrimenti lei nascite andranno continuamente a ridursi cioè se il numero medio di figli si ferma a uno virgola due per il livello attuale non rimaniamo trecentosettanta mila nascite calibrato il più basso di sempre siccome si riduce o quella segreta in età riproduttiva di nascite scenderanno a trecento mila nel due mila e cinquanta e sotto i duecento mila entro il due mila e settanta e continueranno a ridursi costantemente il che vuol dire squilibri che si accentuano
L'immigrazione
Possa dire verso le quattrocento mila flussi annui il che vuol dire un saldo migratorio è di trecento mila ma se noi andiamo nella direzione giusta le
Mi il flusso migratorio dall'estero scende verso i duecento viveva
E invece sale attorno a duecento mila il flusso di persone che vanno verso l'estero gli ex pattisti
Perché ovviamente in un contesto prende il palese fa Senato spendibile saranno sempre di più i giovani che decideranno che questo futuro non riesco a costruirlo qui entrano farlo all'estero quindi vuol dire che il saldo migratorio va perso zero
Qui ci troviamo con una città Ecpat End una incerta saldo migratorio che va
Verso zero e quindi un paese in cui chi rimane invecchia invecchia male in maniera sempre meno sostenibile chi potrà scegliere anziché a venire in Italia se andrà in altri Paesi dove tre avrà maggior valorizzazione e i giovani italiani sceglieranno di trovare opportunità dove appunto maggiormente gliele possono dare ecco che abbiamo di fronte a questi due scenari
Questi assumendo scenari alto basso dal su cui c'è un romanzo dobbiamo decidere da adesso quale rotta prenderà perché se andiamo progressivamente verso lo scenario basso
Diventerà anno dopo anno più probabile essere vincolati si fermi nel che Senna estate diventano io che qui pratica democratica
Qui chiazza
Da una parte diciamo una prospettiva dall'altra un dopo un romanzo distopico e non è non è l'oggetto della della discussione di adesso però insomma i conseguenze sulla narrativa politica della destra su quello che sta facendo la destra come diceva il mio Prete quello che mi ha cresciuta Armand parrocchie e la predica ciascuno se la fa
A casa sua in questo momento non è la progetti poteva parlare ma se naturalmente in negativo e vengono raccontati in quell'altra maniera
La professoressa di Landry lei è un'esperta diciamo di diseguaglianze
Naturalmente lei le devo necessariamente chiedere quali sono poi l'impatto nella Società delle diseguaglianze anche qui avevo tante smesso cantanti tanti numeri ma che poi la la la cosa straordinarie che in questo momento no il il CNEL dice una cosa e l'Istat corregge in negativo le stime dette nel va be'uno lo capisce anche un po'perché però insomma in realtà succede che le stime essi peggiorano sempre rispetto
Alla povertà alla rischio povertà assoluta al al numero di persone che scelgono per esempio di norma curarsi non avendo i soldi
Per andare alla sanità privata insomma concludi facciamo che diamo tutte questi numeri per per dati le chiedo qual è quindi poi l'impatto sulla società però mi viene visto che la casa
Oggi è stata piuttosto sfidante sui temi delle politiche industriali e delle Investimenti
Ispirata dalla relazione di Orlando e anche da un intervento che ha fatto per te Provenzano le chiedo ma esiste
Non si può dire che c'è una relazione tra intervento pubblico nell'economia e diseguaglianze capisco che la domanda un po'così però però che ci siamo diciamo mi sono fatta capire
Allora grazie molte per cui l'introduzione a questa domanda per invitò mi sembra che questa due giorni inizia particolarmente meritoria perché affronta la questione del politiche industriali tenendo conto della complessità delle politiche industriali questa sessione in cui si parla anche di disuguaglianza la restituisce molto bene
Rispondo a a questa domanda alla fine del mio breve intervento in cui io mi concentrerò sul l'impatto delle disuguaglianze associa all'industria sostenendo la tesi
Che la riduzione delle disuguaglianze e la condizione imprescindibile per avere per le politiche industriali di successo
Se non si riducono le disuguaglianze non è pensabile di svilupparle pensabile sviluppare con successo delle politiche industriali nel nostro Paese
Lo faccio citando tre conseguenze del livello così elevato di disuguaglianze nel quale ci troviamo oggi non dotati ma riguarda come dire il nostro la situazione globale anche molto la situazione
Attuale riguarda ad esempio il fatto che alcuni imprenditori italiani oggi tra le sessantuno persone più ricche
Del nostro Paese sappiamo tratto sanno in questi giorni diciamo sui giornali acquisendo anche delle grosse imprese americane di fatto decidono di costruire ospedali che una cosa meritoria ma vuol dire che il livello di ricchezza di cui dispongono è così elevato
Che di fatto intervengono sul livello disuguaglianza avendo un potere sostanzialmente indiscutibile
Quali sono queste tre conseguenze una e a livello macro di contesta una livello micro sulla vita degli individui una terza a livello di mercato la prima conseguenze a livello macro a che vedere coro così sociale che è già stata citata
Il livello di disuguaglianza così elevato ce lo dicono moltissimi studi si riflette in una società peggiore
Le società più diseguali sono società nelle quali si vive peggio si vive peggio perché perché c'è più sfiducia c'è più sfiducia verso le istituzioni dato di astensionismo emblematico ma anche tra le persone non ci riconosciamo come simili
E anche ci sono più problemi di salute fisica di salute mentale aumenta la percezione dell'insicurezza questo vuol dire che le politiche industriali che hanno bisogno di rapporti coesi tra industrie tra soggetti tra in prese di fatto fanno fatica ad essere sviluppate e questo è un problema di contesto nel quale si sviluppano pensate a quei addirittura con testi territoriali dove più ci sarebbe bisogno di investimenti in termini di politiche industriali dove non ci sono le condizioni materiali per i livelli di disuguaglianza
Così elevati per poterle portare avanti
Seconda conseguenza a livello micro e il fatto che le disuguaglianze così elevate portano un grosso malessere della forza lavoro su le conseguenze sulla curatrice lavoratori beh questo come dire
A che vedere con il fatto che le disuguaglianze incidono profondamente sulle sulle attività imprenditoriali influenzando anche quelle che sono le strategie delle imprese in termini di gestione della forza lavoro e di politiche salariali perché perché quando ci sono delle disuguaglianze così elevate
Gli investimenti di grandi prese a volte possono orientarsi verso una riduzione dei costi del lavoro e inizialmente sembra come di una scelta comprensibile perché io con petto sul mercato del lavoro riducendo il costo del lavoro in realtà questo la città vivo Poet perché sul breve periodo io rimango competitivo del mercato del lavoro ma il lato negativo di questa politica imprenditoriale di fatto emerge subito perché perché le imprese che competono sul mercato del lavoro in questa maniera di fatto poi hanno una forza lavoro che ha un'attività imprenditoriale che caratterizzata da grande turnover quindi lavoratori che cambiano il più possibile l'impresa assenteismo hanno politiche hanno come dire in generale la scelta di avere una forza lavoro a buon mercato con bassi salari contratti a termine
Alternanza
Porta di fatto ad avere un calo di produttività perché sono imprese dove la produttività è più contenuta
E anche non da ultimo Chan coriste di reputazione in questo disco di reputazione dell'impresa anche degli effetti su quelli che sono i possibili investitori su quelli che sono i possibili
Anche mercati disinvestimento e quindi questo è il secondo elemento unico il terzo elemento ancora più cruciale è quello del mercato che è già stato un po'accennato ma io lo riprendo e prova sistematizzare un attimo
Quale la condizione più visibile della disuguaglianza Venosta Società e la diffusione della povertà la povertà e la forma più visibile della disuguaglianza ne siamo un Paese che come dire qualsiasi fonte di dati prendiamo possiamo discutere sui livelli ma comunque c'è un grande accordo sul fatto che la povertà
Nel nostro Paese e molto diffusa in maniera molto grave li abbiamo tante famiglie povere e gravemente povere
Benissimo qual è la conseguenza di queste famiglie perché ne parliamo oggi un seminario sulle politiche
Industriali perché siamo persone carine si preoccupano del queste famiglie povere sì ma anche perché queste famiglie povere di fatto riducono i loro consumi e li riducono in maniera molto forte la consuma di domande di beni durevoli semi durevoli ma anche alimentari sono importanti per le politiche industriali quello che si citava anche nella sessione precedente il mercato interno ecco
Noi abbiamo un livello di disuguaglianza per cui sessantuno milioni miliardari del nostro Paese in un anno hanno visto aumentare la loro ricchezza non tutta l'urgenza sono l'aumento in un anno
Pari a quanto servirebbe per eliminare la povertà assoluta nel nostro Paese parlo di sei milioni di individui
Sessanta persone sei milioni
Quindi stiamo parlando di un grande mercato possibili per sviluppare e e questo ha a che vedere col fatto che non possiamo pensare di portare avanti quelle che sono delle politiche industriali tenendo conto di questo livello di disuguaglianza benissimo come facciamo allora a intervenire efficacemente su quello che è il livello di disuguaglianza così elevato bene organizziamo altri due giorni per discuterne perché qui io una risposta non me la posso dare in un minuto
Però vi dico una cosa che c'è sempre insegniamo le relazioni a a Orlando ne farà tesoro
Dico una cosa che è già stata detta due volte a conclusioni della stessa di prima e anche in mattinata
Le politiche sociali
Sono complementare alle politiche industriali e devono non solo essere portate avanti insieme ma portate avanti insieme con la stessa visione che cosa sto dicendo sto dicendo
Che molto spesso le politiche sociali sono disse comunque posto e le politiche industriali come investimento no le politiche sociali sono un investimento perché sono la creazione di quel terreno
Nuovo rito
Nel quale possono essere portate avanti quelle che sono le politiche industriali equestre contraddittorio con tutto quello che è il problema del debito nel nostro Paese il debito PIL che è già stato citato ma come usciamo da questo per me norme del debito con la crescita
E la crescita si fa nel momento in cui si considerata una parte la popolazione non può essere a vere risorse così distanti rispetto a quella di un'altra parte della popolazione
E soprattutto
Grazie professoressa filande
Siccome non l'ho sentito nominare non ho sentito citato oggi un sasso sopra abbastanza attenta ma lo sono stato volevo ricordare il nostro ministro dell'economia che ha detto che le politiche industriali per rispondere quello che le diceva le fanno gli imprenditori non ricordate
E quindi per il compito del governo è quello di agevolare e e sostenere l'attività delle imprese ecco questa è l'idea della politica industriale che ha il nostro Governo c'è una politica industriale che non c'è sostanzialmente e nel libro verde di della casa del Forum industria e credo di cui stiamo parlando oggi adesso si c'è un capitolo che dice andare oltre il salario minimo
Cioè andiamo oltre il seminario mimico
Avendo il salario minimo
Che ci fece insomma al momento
Una encomiabile e anche indefessa se mi posso permettere battaglia che fanno ai deputati e senatori
Progressivi tutti insieme quasi tutti insieme con pochissime eccezioni mai quasi se diciamo ormai senza nessuna eccezione
All'opposizione
Ma che
Il governo la presidente del consiglio e mi ricordo l'estate scorsa era che c'avete chiamato al in pieno agosto
Due estati fa in pieno agosto per discute di salario minimo a Palazzo Chigi ma di lì
Non è successo niente ora encomiabili battaglie dell'opposizione naturalmente da ricordare assolutamente un giorno però che andrete io me lo auguro naturalmente al governo
Ma di
Io sono d'accordo andare oltre il salario minimo
Ma sono anche d'accordo con la definizione che nel libro verde di Orlando non quello di Gheddafi non l'ho detto io io no non c'è citazioni in un salario minimo
Dispositivo selettivo di politica industriale che disincentivi
Pratiche produttive a basso valore aggiunto
Che significa in sostanza provare a dare un orientamento diverso al capitalismo italiano che nel corso degli ultimi
Tra tra il o sul tour completo sullo scavo Arturo qui il microfono perché se ne lei ne sarà dell'antifurto salari Vassallo avanti
Su salari bassi mercato nel mercato del lavoro sempre più flessibile e precario
Nessuna specializzazione produttiva ho pochissima specializzazione produttiva e prevalentemente diciamo impiego di mano d'opera a basso costo e con scarse competenze
Io credo dunque che la strada del salario minimo sia la strada che abbiamo deciso di imboccare come lei va
Per un'altra idea di sviluppo economico
E lo abbiamo fatto niente e continueremo a farlo per prossimi bensì
Anche Sand un po'diciamo ripetitivi
Se posso dire una cosa un po'polemica con il governo non mi capita spesso
A me composte esce che di fronte a dati abbastanza ormai omogenei da Eurostat ha intestata all'OCSE di due giorni fa
Loro continuano a ribadire che i salari in realtà sono aumentati anche se non siamo riusciti a ritornare ai livelli pre pandemia
E l'OCSE l'altro giorno scientifica meno sette virgola cinque perché perché hanno fatto politiche attive
Quale
I contratti li hanno rinnovati le parti sociali
Quando è toccato a loro penso al contratto del pubblico impiego hanno deciso di riconoscere un terzo dell'inflazione perduta tra il due mila e ventidue e il due mila e ventiquattro
Ellade elegga sui salari che
Loro hanno rotto su
Cancellando
La nostra proposta le opposizioni al salario minimo
In realtà giace al Senato da un anno e mezzo e non è stata ancora discussa se era un'emergenza la questione salariale avrebbero fatto quello che si erano impegnati a fare quadrato a dicembre del due mila e ventitré dopo quell'estate decidono di accelerare la proposta del salario minimo avrebbero approvato in due settimane anche al Senato la delega sui salari non l'hanno fatta perché in realtà il tema è cancellare la questione del salario minimo
Io credo che noi invece dobbiamo rilanciare la
Accanto al grande tema del rinnovo dei contratti a chi cui lasciatemi dire la politica post fare
Perché se domani parla il segretario la FIOM qui e spiega come sia possibile che siano passati quaranta che i lavoratori metalmeccanici unitariamente hanno scioperato per quaranta ore
E il Governo ancora oggi non ha convocato le parti per costringerle a un negoziato significa che anche qui ieri aumenti salariali
Sono legati esclusivamente al lavoro per le parti sociali e non c'è nessuna manovra il governo vado rapidamente a concludere su altre due questioni
Che penso siano importanti
E chiaro che non basta tutto questo c'è bisogno di mettere mano alla struttura del mercato del lavoro
Che l'altro pezzo fondamentale e il declino produttivo del nostro Paese di quello che spiegavano le relazioni di stamattina di Orlando indizianti aderisce lagna
E quindi noi dobbiamo costruire una battaglia per
Fare c'è scritto nel documento
Come hanno messo in campo e Spagna la regola è il contratto a tempo indeterminato l'eccezione sono i contratti a termine intermittenti e precari Enti e aggiungo
Proprio perché parliamo di demografia io ho ascoltato le questioni poste dal professor Rosina e sono d'accordo e premesso che la maternità e sempre è soltanto una scelta delle donne
Io credo che il tema sul quale dobbiamo battere un po'la testa
E che non è possibile non è immaginabile che se una donna sceglie di fare Vinci un figlio una volta su quattro perde il lavoro e oggi noi ci troviamo di fronte a un'emergenza che gigantesca che riguarda la qualità dell'occupazione femminile in questo Paese che l'altro pezzo per la perdita della qualità
Per lavoro o per la produzione
E quindi combattere senza quartiere il part-time involontario incentivare il lavoro da me dare molto
Retribuire il lavoro di cura mettere al centro il tema di una riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario che un'altra sfida
Che la destra vuole cancellare e infine lancia un appello
Lo stiamo dicendo da diverse settimane
On anche lì come la goccia cinese
La settimana prossima alla Camera discuteremo e ci confronteremo con il centrodestra su una mozione sul lavoro povero
Non c'è solo il salario minimo c'è il tema dei contratti scelte ma la qualità del lavoro sul tema del reddito
Ma c'è un'altra grande questione e qui facciamo appello al governo italiano
A non fare gli stessi scherzi delle volte precedente
Chiediamo la calendarizzazione della legge unitaria delle opposizioni sui congedi paritari perché se vogliamo dare un'iniezione di forza alla grande questione dei salari e della qualità del lavoro e fondamentale dare una risposta anche a questa altezza grazie credo resta sulla
No sarà uno zero zero zero zero che perfezione anche perché anche io sto composta quindi però non è che non abbiamo sentito quello che ha detto che le stesse fila andrei a proposito di delle politiche di contenimento salariale e della miopia di queste politiche quindi nel nel forum industria del Partito Democratico quel certo punto si farà anche una riflessione perché mai ce l'ha raccontata questa vicenda nientemeno che Mario Draghi non avevamo un sospetto
Negli anni in cui il sindacato veniva sbeffeggiato perché faceva battaglie
Per agli aumenti salariali
Macerie ce ne ricordiamo e quindi prima o poi si rifletteremo insomma per Coppi così è successo del perché siamo stati un po'disattenti se non complici anche di quelle di queste politiche
Dulcis in fondo non so se proprio dolci se posso dire alla nostro amico un socialista ungherese Lhasa intanto devo ringraziare tantissimo Claudia Marchetti che farà la traduzione che sta già traducendo e che eviterà di esibire diciamo le mie il mio inglese e ma all'altro alla Sandor albo diciamo farei tantissime domande cerco di sintetizzarle o un ampio e intanto
E prima ce lo diceva Andrea Orlando che intanto benvenuto rasero
Ci diceva Andrea Orlando che se l'Unione riesce a l'Unione europea riesce ad avere una bussola sulle politiche industriali poi non riesce a metterle in pratica certamente non c'è questa priorità in questo momento viviamo una situazione di terremoto darsi anche se c'è al Governo chi spia al nostro governo italiano chi sottovaluta e quindi in un momento così difficile e possibile immaginare una politica comune dire industrializzazione che non sia solo quella già complicata dell'industria militare di cui si è parlato nella dibattito nel panel precedente
Per la stessa cosa anche del macho venditrice nelle aziende meno nella sala sorella in mezzo spicca invece battenti derivanti Zulu in seguito al Derby serviti snocciolano Pittis troppo Knight demografici note profondo cioè profezie queste specie leva difende fosse assortiti scarsamente dei dei così industry o di sesso is no son lì e Nizza le impressionanti Zenoni rapidamente issue
E quindi andremo quando voi osserva e fisse in da dire opinioni anni studia dirai policy rispettoso Institutions
Nato sì
Vuole quest'altro microfono Claudia ce l'ha anche lei nata
Allora grazie a tutti per avermi invitato a tenere imitato questa opportunità di parlare in inglese prima di tutto vorrei dire che l'Italia non è storia nel far fronte a questi problemi
Il problema demografico il problema della disuguaglianza il problema della reindustrializzazione su cui ci concentriamo in queste due giornate
Tutti questi programmi tra programmi non solo italiani ma anche dell'Unione Europea e diceva giustamente Orlando che tutti insieme dell'Unione europea abbiamo bisogno di politiche che siano giuste e istituzioni che stiano giuste
Chiedo che ebbi degli open Glass esami della al fungo altre antenne Badin dette disloca tre più podio Emin Bedeschi
Last sia disorienti istituisce anzi si rifiuta allora soccorso un tuffo Matt rendereste sconfitte a me
Lo hanno Old Mario traghetti arrivano Enrico Letta e ne aveva detto se parte di porsi contro anche letta vita eccelleva sito internet ridare Cerri proprio le Understanding
Allora che guardiamo il bicchiere dell'Europa lo possiamo considerare mezzo pieno o mezzo vuoto ma la cosa certa è che ci sono tantissime cose da fare
Un anno fa l'Unione europea ha ricevuto un sostegno immenso da parte di due ex presidente del consiglio italiani Draghi e Letta e tante persone parlano di loro e dei loro rapporti però in realtà vestono gli eletti e ne sono quasi nessuno è realmente in grado di comprenderli
E sì che Phil Read tetra anche di potrà per lei pie'ce li exploit Institute a un Mashiro lo stand by notte vengano Industry poi si e devasta Sensi file pièce ed inviti chiesto enti decessi
Tutti della posso di Caja sette maggio struzzo capace peloso tutti dall'ottica passeggeri c'è senso di tutti i tipi confisca che perse Thirteen opinion for investendo io sesto Enzo De De Noce ancor Competitiveness che non vede sente sito ostensivi Teniers Duomo band mostri offriva Piepoli si mega spesso delittuose
Di Liberti e senso di Competitiveness is love corregge Lozza ex andato sposo Vaime anime dei Canzese neo affinché ritorni verserà Understanding volgono Thirteen application
Del inviti mai capito udito il poeta Max Song Rolo e Mac incarico l'ha messo mo'competitive
Allora quindi se consideriamo il rapporto di Raki io e dice che l'Unione europea ha perso moltissimo
Per il fatto che non l'ha avuto una politica industriale negli ultimi venticinque anni e quindi ne parla dell'urgenza di avere una politica industriale in modo da sviluppare sviluppare realmente non solo parlare ma sviluppare una capacità Ostia una capacità comune fiscale per gli investimenti nell'Unione Europea inoltre tarda della competitività e dice che negli ultimi quindici anni i i politici europei che io guardo da molto vicino hanno pensato per molto tempo che la competitività si dovette basare su salari bassi e tasse basse
Questa cosa ha detto e si sta iniziando a comprendere meglio si comprende sempre di più che invece il capitale umano ed elemento che può realmente contribuire a una crescita economica
McKinsey esalta inserito Matica tantissimi impasse ordine Strasburgo inchieste quante mostra importanza nel servizio mensa il supporto il malcapitato investment indire o più e io niente io mi associo Fund questo Olmo stucchevole
Vai un paio di Comiso in Presidente
Consente di gestire sentito testo se le sente democrazie se prevenzione dei sei vittime benché
Tiscali Sant'vicies conservanti confidenza quindi comincia in presidenza occorsi snodi io volli proprio vidi comici al presidente
Baci conteggi chirurgie social fanta desideri impotenza o riceve presenzialista Fante innesca proprio l'ambiente crescente socio fango spetta una intensifica X
Anzi direi confonderla Hemmings distese Nolte Instrument Fo molto fastidio Misfits Fund menzione instruments of European collisione conferma
E vi devo dire che questa settimana è successa una cosa drammatica a Bruxelles e a Strasburgo
Uno strumento finanziario essenziale per l'Unione europea e il Fondo speciale è stato quasi distrutto per volere della presidente della Commissione ed è stato scartato proprio da noi dei socialdemocratici
A seguito di una lunghissima discussione con la presidente della Commissione ma questo naturalmente non è l'unico problema che abbiamo riunione europea però è un elemento importante vorrei dirvi che per la presidente autore di liriche questo strumento il fondo sociale è molto importante in particolar modo per Italia perché l'Italia è uno dei Paesi fondatori dell'Unione europea e questo fondo sociale
Risale al mille novecentocinquantotto materia fonda l'alieno una cosa che evita nel mille novecentocinquantotto è semplicemente vecchia invece per me è una cosa che risale al mille novecentocinquantotto è fondamentale ed è fondamentale per la coesione e per la competitività
Proviene da
Grazie vendere parte dei problemi Odello facili semplice scontro in demografiche intensa NBC se morirò vien proprio in vari strudel pizze lì esige infausta da indire per ricchi European Society
Vede vario Sarin probabilmente è Nizzola solista importante pizze Linares more più sani probabilmente ne spesso alle in Activity tende di opinioni
Avere dei anch'io vi avverte alle spalle o che va in senso antiorario con strette posti Italian Vargas
Qualcosa paia collettive demenza
Non io ne ho piene le richieste modem siti presenti penso ed esoso che & S in in indistinti solite Livorno inizio giù Lozza e più crudi scarsi studi in crisi fine eventualmente su dress Iuss Pivetti di Tienanmen probabilmente recante Villains omaggio con mai Cancer fosse Nizzoli investe Paulson & Eva che in sapesse Tyrande scherzo s'è mai pensando eccellenza
è un dente Piquet si rovinasse poi suo desiderio rabbioso ce la fanno lì che hanno le testate
Avete parlato di veri problemi fondamentali
Con mela fecondità così basta e che naturalmente incide sulla di Voghera sul sull'elemento demografico nell'Unione Europea ed è vero che in Italia è più grave anche perché c'è un invecchiamento più rapido inoltre abbiamo operato della disoccupazione giovanile che è presente in tutta Europa tra deroghe in Italia questo prelevati accentuato e devo dire che i giovani sono il gruppo che è meno organizzato anche rispetto all'Unione europea perché il solo un terzo di questi lavoratori sono coperti da contratti collettivi mentre invece nell'Unione Europea il cinquanta per cento dei giovani hanno questo tipo di sostegno e quindi questo significa che l'Italia in relazione a tutti questi elementi ha moltissimo da fare quindi per anche coltelli così che ho detto anche per creare posti di lavoro per per l'occupazione femminile l'occupazione dei giovani e inoltre unità del paese che scherzi
Affida così tanto ci si deve affidare i così tante al lavoro di migranti dovrebbe investire sui migranti per accrescere dei loro competenze e le competenze dei loro figli
E quindi per fare tutto questo l'elemento fondamentale è il fondo sociale che non deve assolutamente esteri distrutto
Finalmente e lei ha finalmente sono verso il finale ai centri che la deficienza Mazzoccato RAI di diritti-doveri cioè non rientri mi sono lente di forno sito dedicato vent'il giudice riceve battito storico anzi new Institutions
E ne ha messo Spectator sentirlo che io mi ha le parole ai finché fisso diciamo cui Piperis Consoli chi Aizhen siti dove i santi investendo
E ancora diciamo ci speri importante territoriale indire aprire andarne XT BPU a
E che strozza Pina o che abbia diritto al semestre spetti Richie spese cliché pizzeria in fondo è la è l'osso Melloni richiuse vedete intimi leggeri sessanta fine e ce l'hai sessant'entro la fine di per impotenza o di dire che lei sa leccesi Candy Candy in & compilation
Achille problematica indizi tu contrasti e se retribuite del progressivo dicono i al socio alterati
Allora dell'operato delle riserve di marzo Mazzuccato che si deve basare su nuove istituzioni sia a livello statale che a livello di Unione dell'unione europea io penso che la dizione si debba basare su tre elementi
L'innovazione e gli investimenti e la questione che è essenziale dell'unione europea soprattutto la questione territoriale invece fondere Lionel Meloni hanno la dizione che si basa su altri elementi ossia la militarizzazione
La finanziarizzazione e inoltre la deregolamentazione tutte queste cose insieme stanno particolarmente problematiche dobbiamo combattere contro tutto questo
Grazie al nostro tutte progressista grazie invece all'asilo
Andorra allora grazie a tutti a tutti e grazie professoressa filanda grazie professore si ragazza Scott abbiamo dato il nostro contributo alla reindustrializzazione del partito democratico oltre che della Paese e andiamo avanti grazie al Foro Ming sembra Randazzo
Grazie davvero
Credo sia spento grazie
Grazie ai nostri relatori alle nostre relatrici grazie a Daniela Preziosi per aver animato questa discussione molto importante riprendo solamente brevemente quello che ha detto l'ASL Andor sul sul fondo sociale
Come sistema regionale naturalmente per noi è un fondo molto molto importante che ci permette innanzitutto ad esempio di investire sulla formazione delle giovani dei giovani quindi grazie anche per questa battaglia noi adesso andiamo avanti io chiamo qui
Fabio Salamida che invece si aiuterà che sta molto lontano in fondo alla sala e ci aiuterà però moderare questo altro panel che parlerà invece di climatiche nel Jihad digitale come le grandi trasformazioni
Del ventunesimo secolo ne discuteremo con Annalisa Corrado
Che euro deputata del Partito democratico responsabile della conversione ideologica del clima della green economy dell'Agenda venti trenta della segreteria nazionale del Pd la vedo prego accomodatevi pure sul palco
Con Valeria termini professoressa di economia politica dell'Università di Roma Tre Edoardo Zanchini direttore dell'ufficio clima di Roma Capitale
Annarosa peso le economista del lavoro e dell'innovazione Marco Bentivogli esperto di innovazione industria
Il lavoro lo dicevo prima prima le parole d'ordine di questo panel mentre vi accomodate sono clima-energia digitale anche qui
Grandi disuguaglianze rispetto ai territori di provenienza e quindi no al proprio anche la costruzione del del proprio progetto di vita e non solo diciamo della parte di sviluppo industriale
Grazie ai nostri relatori vi lascio subito la parola
Grazie
Buongiorno a tutti buongiorno i nostri relatori
Iniziamo parlando del tempo nostro scherzando anzi sarebbe un tema sarà contano molto importante niente diciamo questo panel potrebbe durare circa due settimane se ci mettessimo a parlare sviscerare tutti questi temi che sono tra l'altro la la più stretta attualità la crisi climatica crisi energetica la trasformazione digitale intelligenza artificiale ero proprio l'altro ieri alla Camera dei deputati dove c'è stato questo interessantissime Ovo convegno con una lectio magistralis del professor floridi
Qui sì annunciato che anche il Parlamento italiano il Parlamento che le nostre il primo utilizzare l'intelligenza artificiale
Per sia per aiutare il lavoro degli eletti dei deputati che per mettere diciamo sistema di trasparenza tra gli eletti e gli elettori e potranno andare a consultare il lavoro degli eletti attraverso un sistema un un ciak botta di intelligenza artificiale ma è un tema di cui discutiamo molto
In questi mesi in questi anni ne abbiamo discusso tanto ma discutiamo molto a livello tecnologico un po'meno a livello di impatto ambientale impatto energetico perché l'intelligenza artificiale qualcosa che consuma energia inquinanti diciamolo diciamo Andreana
Diciamo le cose come stanno
Allora io per iniziare chiederei alla la professoressa Valeria Termini lei ha terminato verso di essa di economia politica di Roma Tre ma anche rappresentante al CNEL per la Presidenza della Repubblica
Dovrebbe essere acceso
Mi abiti e do di due cose tenere il microfono vicino la bocca se no la diretta non non si sente che cercare di stare nei tempi perché teoricamente dovremmo concludere
Questo panelle entro una cinquantina di minuti al massimo
Professoressa termini devo chiedere a
La crisi climatica
Che insomma tutti siamo stiamo vedendo
Richiede una risposta politica una risposta politica che
In parte si cerca di dare a livello europeo in parte i singoli stati cercano attraverso una serie di regole di norme e di di attuazione anche delle direttive europee di mettere in pratica
Cosa si può chiedere secondo lei
Siamo a casa del Partito Democratico è un grande partito che si candidata guidare il Paese da questo punto di vista
Grazie a volte io vorrei ringraziare per questa opportunità in particolare Andrea Orlando si è fatto eccoli insieme a molti altri che si è fatto promotore di questa iniziativa costruita nel tempo e così importante nel pensiero
Che dire il cambiamento climatico è un problema epocale naturalmente globale io al PD
Chiederei penso che il Pd la sinistra in generale abbia una responsabilità storica che è quella oggi di costruire guidare un patto tra generazioni perché si parla del clima sul futuro e territori
E questo al momento per il Pd chiarito di proporsi non com'è stato detto non con il partito della gestione come partito della trasformazione e giusta
Quando parliamo di questi problemi parliamo di trasformazione giusto che vuol dire costruire non solo una visione del futuro ma anche una piattaforma programmatica concreta che quello che io apprezzo moltissimo cui maggioritaria ora cosa vuol dire vuol dire che io chiedo al Pic cederei chiedono di tutti al Pd di anticipare progettare costruire una piattaforma di criticità è stato detto prima di un nuovo modello di sviluppo di un diverso modello di sviluppo che non implica solo il clima da questo punto di vista io vorrei soffermarmi su tre aspetti e su quelli che Andrea chiamato fondamentali del tema che discutiamo e poi offrire un paio di esempi per l'Italia perché qui stiamo sull'Italia
Direi come parte del Progetto da attuare quando saremo al governo non sono così pessimista nel tempo
Prima una premessa clima sviluppo e giustizia sociale e sono parte della stessa sfida non si possono contrapporre ovvero l'emergenza climatica Andone questo vorrei che fosse chiarissima come promessa non è una questione ambientale
La questione ambientale la competitività del Paese l'equità sociale
Sono tre facce della stessa
Sita della stessa trasformazione necessaria quando vediamo alluvioni incendi siccità eccetera non abbiamo in mente che colpiscono i cittadini più poveri per le dobbiamo rappresentare proteggere coprire
Costruire insieme per loro questa è la premessa data questa premessa GT dei tre aspetti che voi
è rapidissimamente
Toccare il primo è la confutare la necessità nostra oggi di confutare le distorsioni grazie de distorsioni strumentali che sono parte di una comunicazione mortale per il Paese distruttiva
Gli inganni sono strumentali e devono essere posti confutati faccio un esempio mi son trovata settimana scorsa AG sfottere con in panne come posso questo con il ceo della Shell Italia della varie altre
Varie altre grandissime imperiese
E l'alternativa che è stata posta strumentale e falsa è l'alternativa tra decarbonizzazione e criticità questo è il primo punto che io credo sia essenziale confutare
E naturalmente è stato più introdotto più volte il concetto di politiche industriali integrata quindi non occorre riparlarne ma questo è un punto per noi drammatico questa diffusione di comunicazione falsa strumentale politica certamente politica
Ecco da questo punto di vista penso che il Pd debba guidare la transizione storica in modo da unire l'utilità climatica la dignità del lavoro di cui abbiamo appena sentito parlare e alla coesione territoriale Micheli mente
Beh il ritardo è evidente nel senso che manca una visione di sistema ma anche una regia nazionale manca una cornice certa per le imprese si è parlato di incertezza cosa c'è di più incerto dei cinque
Esempi di
Sono tre mesi di Boldi bonus per ridurre il costo ed eticità ma stiamo scherzando stiamo parlando della politica industriale del Paese non possiamo non confutare a accogliere questi aspetti
E da questo punto di vista appunto certezza per imprese e cittadini peritati essenziali esterno al secondo punto altrettanto rapidamente dopo ben pensato
Confutare quelle
Quelle falsità è che la svolta imposta dall'emergenza climatica è una opportunità
E il Paese richiedibili deve accogliere ora
Allora opportunità una parola vuota se non la rinviamo dobbiamo dirlo con chiarezza la transizione ecologica e anche una straordinaria opportunità industriale di occupazione tecnologica
Ma e qui c'è il ma bisogna essere consapevoli delle criticità non può venire spontaneamente va guidata va finanziata va pianificata
E deve essere giusta
Altrimenti non sarà politicamente sostenibile questo potrebbero di nuovo per rispondere alla sua domanda
Per il partito democratico è la sfida che definisce il ruolo storico di questo partito quello di costruire una Spoon futuro del Paese che tenga insieme d'innovazione necessaria per cambiare moderno
Diritti efficienza e solidarietà questo è un punto essenziale è ovvio che serve un nuovo intervento pubblico ma non assistenziale per piacere strategico vorrei fare due esempi in questo senso ne abbiamo delle eccellenze nel Paese straordinarie
Sparse per il territorio
Faccio un esempio rapidissimo semplice Prysmian ha per i cavi sottomarini alla prima al mondo per i capi degli elettrodotti sottomarini e la prima al mondo
Ne parlo poi in modo più dettagliato rapidissimamente le reti intelligenti e noi siamo stati i primi in Europa io ero nell'Autorità europea dell'energia siamo eravamo i primi averla dagli anni due mila
Ad avere messo in bolletta dopo grandissime discussioni in autorità il costo della trasformazione delle reti per avere smart grid che sono quelle cose che hanno salvato la seconda
Secondo blackout dell'Ucraina ma su questo non posso fu dilungarmi sono state già fatte le reti intelligenti gli sbarchi meter anche già patteggia pagati da noi per paghiamo l'energia elettrica e poiché c'è le comodità energetiche rinnovabili sono tutti esempi di eccellenza sparsi sul territorio la Germania ne ha sette mila ne ne abbiamo duecentosessantadue oggi per per motivi oggi per barbiere di natura chiaramente politica
Abbiamo innovazione Pili sestiere strategiche
Si tratta di scegliere la traiettoria dello sviluppo questo secondo punto l'ultimo ed ho finito se posto se non c'è non c'è l'ultimo diciamo così adeguatezza l'equità
Che è la chiave della sostenibilità politica di questa trasformazione
La transizione ecologica sarà giusta oppure non sarà
Non si può immaginare di avere esclusi da questa transizione ecologica cosa significa deve essere popolare deve offrire cosa lavoro di qualità
E cosa vuol dire lavoro in quel tavolo dire formazione periti rischia di essere espulso dalla transizione
In questo caso ecologica penso ai sindacati peso le centocinquanta ore penso
Alla formazione necessaria agli investimenti territorio appeso a mezzogiorno abbiamo e su questo concludo abbiamo una straordinaria opportunità geografica
Che da laica attiva posso dire Dio ci ha concesso nel senso che l'Italia è ha nel cuore del Mediterraneo con tutte le difficoltà
E questo comporta ma è anche il ponte con l'Africa abbiamo la più grande impresa di elettrodotti sottomarini straordinaria
Abbiamo i Paesi delle rinnovabili sole mai non solo nel nostro Mezzogiorno ma nell'Africa di fronte beh è incredibile che noi noi anzi non Northern noi non facciamo ora ma noi faremo
Questo Progetto attueremo questo progetto questa piattaforma
Come forse prima cosa qui purtroppo ricordo per chiudere la comunicazione difficile perché questo Tirrenia per esempio il Tirrenia non come si chiama Tirrenia Anna le indica che unisce la Sardegna alla quindi ritenne che da anni per il pronto e preparate osteggiato da come dire distorsioni strumentali sul gas petrolio su altro sul gas liquido dagli Stati Uniti quindi attenzione questi tre punti intermedi sono l'aspetto fondamentale io chiedo alla sinistra
Grazie alla professoressa Valeria Termini
Per aver disegnato quella che di fatto è una nuova rivoluzione industriale se se ci pensiamo noi stiamo parlando anche di questo trasformazione così importante che chi ama la politica delle scelte anche
Diciamo dirimenti per cercare di rilanciare un'economia che si sta abbassando sul nuovi principi su nuovi sistemi di sviluppo uno di questi principi è uno di quei sistemi sviluppo appunto la digitalizzazione
Di digitalizzazione parliamo con Annarosa peso la che economista del lavoro e dell'innovazione lei vorrei chiedere di farci un quadro su quello che diciamo rappresenta un po'questa nuova tecnologia solo titolo intelligenza artificiale all'interno di quello che poi alla fine unico è un ecosistema non ecosistema
Che richiede anche lì una serie di interventi politici interventi sia a livello di figli diciamo in qualche modo di investimenti economici
Ma anche a livello di norme perché siamo di fronte a una di quelle ai muri quei cambiamenti che coinvolge un po'tutto dalla privacy da all'utilizzo dei dati personali
E anche diciamo la l'utilizzo di fonti energetiche l'utilizzo di risorse che stanno qui iniziano a scarseggiare o che sono diciamo in e scarseggiano visse una serie di questioni geopolitici querce o politica che conosciamo le guerre eccetera
Quindi la chiedere alla dottoressa soldi faccio diciamo un quadro su questo
Grazie
Funziona
Sì tenerlo sempre vicino ma ecco arrivare a Roma quello insomma
No grazie mille grazie mille per questo invito e per la domanda ambiziosa perché fare un quadro generale di vuole dovrebbe essere la nuova ristrutturazione di tutta il sistema all'ecosistema considerata la digitalizzazione in dieci minuti e ambizioso anzi in cinque minuti proverò ma fase dello spessore proverò a farlo e ma partiamo dal presupposto che cosa mi aspetterei io dal Partito Democratico quali sono le scelte che io mi aspetterei rispetto alle alle politiche da promuovere in questa fase prima di ritornare come si augurava anche la professoressa termini
Velocemente al governo
Io quello che mi aspetto
Cambiare un leggermente la rotta e la visione
Invece di guardare esclusivamente all'utilizzo di queste tecnologia che comunque mi sembra uno degli elementi che si è discusso in maniera più ampia
Negli ultimi tempi e quello di iniziare a pensare ad avere una politica che più di tipo interventisti col interventisti col non militare interventisti con quello che intendo e inizierà a pensare come si governa il cambiamento di questa struttura
Che cosa è necessario fare affinché questo Paese non sia semplicemente il recettore il recipiente di tecnologie che sono sviluppate all'estero che sono adottate all'estero che producono effettivamente profitti all'estero e di cui noi un siamo Imeri utilizzatori senza poi di fatto riuscire a o ad avere l'opportunità di sfruttare al cento per cento quelle che sono le potenziali che potenziali che sono state brevemente
Ha già accennate dalla professoressa termini ma mi potremmo aggiungere tantissimi altri di casi isolati quindi che cosa bisogna fare per per prima cosa bisogna creare una base di questa infrastruttura
Creare una base di questa infrastruttura significa rendersi conto che abbiamo bisogno
Di approvvigionamento di materie critiche di materie cosiddette materie prime critica questo quello che c'è all'interno c'è all'interno volo possiamo modificare però quello che si può fare e iniziare a pensare che si sono rotte commerciali resistono anche scambi commerciali diversi da quelli che sono dis diciamo i tipici
E che bisogna iniziare ad avere una visione che permette effettivamente non di sottostare ad alcune logiche della globalizzazione che ci vedono schiacciati ma che ci vedono anche capaci di modificare a nostro vantaggio
Quelle che potrebbero essere le nuove rotte commerciali
Giusto per dare un'idea la Cina è novanta per cento pronti è il la Provincia l'approvvigionamento delle risorse critiche delle materie critica ed è materie prime critiche viene per il novanta per cento dalla Cina
Quindi bisogna iniziare anche a riflettere su questi numeri
Un altro elemento fondamentale oltre le risorse critiche e anche quello che vede le infrastrutture digitali che permettono di gestire i dati che permettono di avere controllo si dati che vengono prodotti che permettono di utilizzare l'intelligenza artificiale assilli ma non come prodotto
In cui questi dati non sappiamo né dove vanno a finire né che cosa succede con questi dati da come vengono sviluppati modelli giusto per dargli un numero adesso il settanta per cento di modelli di intelligenza artificiale sono sviluppati dagli Stati Uniti il restante venti per cento è sviluppato dalla Cina e poi misure molto minori ci sono gli altri Paesi
Che significa questo significa una cosa importantissima quando si sviluppa un modello di intelligenza artificiale quello che si sta inglobando e il valore del sistema politico economico sociale della nazione con lo sviluppo il che significa che non necessariamente questi sistemi sono capaci di rispondere ai valori politici
Dell'Italia e dell'Europa più in generale questa è una riflessione importante perché quando noi adottiamo un modello ne stiamo dotando i parametri che moltissime volte non sono riconosciuti e non solo dalle modificabili
Questo non è un dato minore quando si va benissimo l'adozione dell'intensa dell'intelligenza artificiale però da anche riposizionata se posso interrompere e dovremmo evitare di fare lo stesso errore che è stato fatto quando si è sviluppata la sono sviluppati esempi social network in cui si è confuso un diciamo quello che è diventato appunto un altro ambiente
Che si è creato
Come un buon sistema di comunicazione con il conto che il dire col con un'aggravante se posso che i livelli di influenza dei nuovi modelli intelligenza artificiale sono competenza stiamo parlando di settori completamente diversi stiamo partendo stiamo parlando di servizi pubblici
E la sanità della politica perché poi utilizzarlo alla Camera significa che questi dati dove vengono corretti gli emendamenti da qualche parte finiscono dove finiscono chi li usa
A che scopo ci siamo già queste sono domande che è necessario porsi non possiamo avere un atteggiamento nel liutista perché per niente io sono una una grande fan della tecnologia da Santa però allo stesso tempo bisogna avere un atteggiamento critico di sapere cercare di capire effettivamente dove questi a dove dove vanno a finire e a che scopo vengono utilizzate queste informazioni
Un altro elemento fondamentale e per esempio anche quello di assicurarsi delle catene nelle catene di valore assicurarsi di avere una certa stabilità
Nell'approvvigionamento di quelli che sono gli elementi fondamentali che permettono a questo sistema questa struttura
Di funzionare faccio un esempio banalissimo quando durante il coma vigile a un certo punto sono venuti meno i chip la pozzanghera perso ora non mi ricordo la quantificazione ma ha perso
Tantissimo perché arrivano tutte queste macchine ferme che non potevano essere vendute perché gli mancava il CIP ora per dare un altro numero
L'Europa è il consumatore cioè consuma all'incirca il venti per cento della produzione di chip a livello mondiale ne produciamo il non fare
Quindi questi sono gli elementi e questa secondo me la il l'approccio che io mi aspetterei e più basato su questo tipo di analisi ma poi anche e soprattutto è chiaro che viviamo in un mondo globalizzato ed è chiaro che le grandi le bistecche americane non sono facilmente eludibili basta pensare che il settanta per cento dei provider dei servizi cloud di di qualsiasi cosa che ne utilizziamo sono sostanzialmente Amazon Google Microsoft sono i soliti noti pienamente disabile di reale dall'oggi al domani ci stacchiamo Priamo un'altra rete no è chiaro che non è possibile
Però allo stesso tempo insiste una possibilità di controbilanciare questo predominio utilizzando delle strategie che ovviamente devono essere adottate a livello europeo cioè in Italia ma in accordo con l'Unione europea perché se no non non abbiamo come dire la grandezza necessaria per bilanciare
Ma non non è ineluttabile
Ecco non non c'ha questa ineluttabilità c'è una possibilità di avere
Delle condizioni per l'utilizzo per esempio di questi sistemi all'interno del servizio pubblico
Mettere delle condizionalità questa potrebbe essere una strada oltre al fatto che contestualmente andrebbero sviluppate delle risorse interne a livello europeo che permettano poi a un certo punto di sganciarsi e di essere diciamo autonomi rispetto a rispetto a questa situazione
Un ultimo punto che magari giusto così per per rafforzare un po'l'idea e quello anche per far capire qual è il passaggio quando si costruisce l'infrastruttura e poi dopo sull'infrastruttura si costruiscono la raccolta dei dati la gestione dei dati che si costruiscono i modelli computazionali che riescono a a gestire questi dati attrarne valore e gli si dà una forma questa forma è quello che fondamentalmente definisce il modello economico e sociale dell'ecosistema in cui viene adattato noi in questo momento stiamo utilizzando un modello che viene ho stabilito dagli Stati Uniti ha stabilito dalla Cina
Quindi questa è una riflessione importante a livello nazionale che a livello europeo
E non c'è non c'è un'alternativa
Se non quella di iniziare ad agire e quella di iniziare ad utilizzare di strumenti nostro potere per poter bilanciare questa situazione una del nella domanda c'era anche servono le norme taccio poco un'ultima chiusa sul web un flash
Allora vennero che assetata un sacco di norme
Nelle vesti immensa come paladino diciamo delle norme abbiamo Gidp are abbiamo le acta vide né possono minare tantissime cella Pete Dubini ce ne sono
Che tra l'altro stanno copiando negli Stati Uniti russo Sacher-Masoch quali non c'è non non voglio mettermi nella seconda la qualità del sistema normativo perché non è quello
Quello che però manca non è accompagnato da un investimento
Che permetta ha la capacità interna di soddisfare attraverso l'uso lo sviluppo di tecnologia che siano adeguate a queste norme di soddisfare i servizi e l'enorme quindi di creare effettiva i dichiarare veramente l'ecosistema noi siamo sbilanciati in questo momento ad avere un quadro legislativo un quadro normativo che per ci penalizza perché se poi dopo non abbiamo nessuno
All'interno che capace di produrre di soddisfare all'interno di quel quadro siamo sempre soggetti a dover pagare il costo della norma che ci viene imposto dal fatto che appunto le produzioni dall'estero
E devono in qualche modo adeguarsi
E con questo grazie posso chiudere grazie
Passare la palla questo punto Marco Bentivogli sindacalista vista
Sperto di innovazione industria
Tutte queste diciamo se cose di cui stiamo parlando hanno per forza di cose sia la transizione ecologica che e la digitalizzazione tutte queste questi fenomeni acquisiamo si sentono e sono fenomeni molto molto veloci hanno rimani caduta su quello che il mondo del lavoro
C'è chi diciamo fa ipotesi più catastrofiche si perderanno milioni milioni di posti di lavoro invece dice no guardate si trasformerà tra i posti di lavoro non se ne perderanno così tanti
Ecco qual è la verità intanto e soprattutto cosa può fare la politica per evitare che questi enormi cambiamenti a cui stiamo assistendo a dei cambiamenti che due sono sta non hanno tra l'altro molto più veloce di quello ci si aspettava che sarebbero stati molto più lenti invece stanno andando velocissimo ecco quali saranno le ricadute possibili cosa può fare la politica per cercare di arginare diciamo l'impatto negativo per tutto questo potrà avere sul mondo del lavoro
Ma intanto grazie per l'invito condivido l'impostazione che è stata data credo
Promuove diceva Andrea nella relazione che sia fondamentale soprattutto per ritornare a dare un po'più di sapore
Alla politica di rappresentanza di occuparsi di dei modelli produttivi della produzione del lavoro in maniera non sporadica ma intensa costante
Da questo punto di vista siamo in una situazione piuttosto complicata noi abbiamo un mercato del lavoro fortemente polarizzato
Possiamo parlare delle disuguaglianze sì ma la questione vera è la porrà Lizza azione io do sempre l'esempio della clessidra abbia un pezzetto in alto di lavoro scelto altissime professionalità buoni salari eccetera eccetera
Quello che è sparito sotto i colpi dell'inflazione ventidue ventitré la parte intermedia che è scivolata verso il basso
Questo perché il nostro sistema contrattuale non ha tenuto non ha retto il colpi dell'inflazione
Io a parte i rinnovi contrattuali sotto l'inflazione quelli che ci sono stati complessivamente il la prima piccola ripresa di salari reali c'è all'inizio del due mila e venticinque ma è una cosa assolutamente poco riscontrabile
è chiaro che questo tema è un tema problematico se
I uno dei degli elementi chiave del nostro Paese e quanto sia redditi la povertà questo significa che in tema di capacità di costruire le occasioni di mobilità sociale
Ed dovremmo concentrare la nostra azione
Cioè io penso soprattutto per essere sinistra di governo che il punto di fusione tra i rancorosi gli operosi va in qualche modo sciolto e proprio sulla questione ambientale non è invece rischiamo di
E a regalare quote di rappresentanza la cosa più lontana dalla mia cultura politica sorti gilet gialli
Qualcuno che ancora nel centrosinistra invece diceva che erano
In fondo loro dicevano una cosa un po'paradossale che però fa riflettere dice hanno voi vi occupate del futuro del mondo noi del di arrivare alla fine del mese
Ecco voi quella saldatura litra il rancore l'estrema destra i nazionalismi e la protezione della pancia
E invece quella che diverso nastroteca strategia di riconquista di riscatto delle persone in mezzo bisogna esserci
Lo dico perché in queste righe ore subito dopo le elezioni di Trump dopo aver sostenuto Kamala Harris i miei amici siderurgici e Dell'Automotive americana
Di nuovo sono ripartiti a dire il nostro nemico in in Pondo è stato il mercato libero e per cui gli accordi di libero scambio sono il nostro guaio e per cui in fondo il nuovo presidente Trump non ha tutti i torti
Attenzione che questo è di nuovo lo stesso problema e su queste scelte non possiamo stare nel mezzo
Dire ma in fondo adesso riparte lo diceva guerrieri poco fa riparte la reindustrializzazione riprendiamo le fila dei settori dei fattori come si diceva una volta e li rimettiamo
Dentro una composizione che poi chiamiamo astrattamente politica industriale
La fotografia italiane è chiarissima
Noi abbiamo
Tutti i settori in difficoltà tranne la farmaceutica all'Energia la chimica come veniva detto D'Antoni ad Andrea
è assopita mette in svendita e su questo però qual è la reazione che si costruisce qual è la risposta a livello europeo e a livello nazionale
Anche perché quello che è accaduto e tutto una cinema di film già visti quello che accade all'automotive e quello che è accaduto alla siderurgia vent'anni fa esattamente nello stesso modo e la risposta arrivata non è stata solo europea
è stato accidentale
L'abbiamo pensato di di non fare entrare nel mercato asiatico tenendo i prezzi bassi sulla cioè l'alluminio battaglia persa per dotazioni di materie prime di materie critiche finanziamenti pubblici scarsi standard sul lavoro e sulle sull'ambiente e è chiaro che
La nostra risposta però non può essere schizofrenica che dico questa cosa che può sembrare
Paradossale io sono favorevole al mantenimento del due mila e trentacinque per la fine degli endotermici attenzione che però non si può arrivare al due mila e trentacinque così
Mancano dieci anni in campo non c'è nulla
E dentro l'Europa non va tutto allo stesso modo io che o queste fisse isola ognuno c'ha i suoi problemi che io guardo i dati ampia cioè tutti i mezzi
è dove se vediamo culla costante di tutta Europa che va ogni mese male stellare tese il pezzo Recoba quasi sempre bene per cui evidentemente l'Europa non è in in nemico non è solo è il problema di come costruisce il player che qui che fa auto e come l'Europa cerca di seguirle senza fissare solo traguardi perché ricordiamoci anche avere a cura le ambiente fissando solo traguardi non le strategie per arrivarci è la cosa che ha fatto fallire
Nella storia traguardi ambientali allora ci sono modi e modalità molto diverse ne abbiamo tutti incassi in tutti gli stabilimenti tranne la mitica Pandino a voi pensate tra le prime dieci auto che si vendono in euro in Italia la prima è la Panda su una Panda a Pomigliano il margine che si fa su ogni auto e qualcosa di ridicolo
Si vuole del guadagna pochissimo la gente le altre nove delle classifiche successive non ce ne è una fatta in Italia
Significa che c'è qualcosa che non va e non va anche come strategia aziendale significa anche che i produttori di auto un po'più di sfida bisogna dargliela se immaginiamo che e i muri amo quello che sta facendo il governo o e cioè mettersi d'accordo con Confindustria sul fatto che il problema è l'Europa è questo
E la diciamo un po'più di sinistra questa stessa cosa noi non affrontiamo il tema noi rischiamo di non essere di non rientrare dentro la discussione sulle grandi politiche industriali noi dobbiamo sfidare il capitalismo
Dentro una fase di industrializzazione nuova siccome il baricentro del mondo si è spostato verso Est
Noi dobbiamo cercare di e si fa industria come si fa in Italia come si fa in Europa
Su questo
Voi abbiamo questa ossessione che se c'è l'intervento pubblico è una cosa di sinistra
Attenzione io l'ho scritto stamattina sul Sole ventiquattro Ore e dall'intervento appunto l'intervento pubblico che abbiamo fatto nella siderurgia è stato il più grande regalo alle multinazionali che sono arrivate
La spremuta un po'e poi sono andati via
Cioè Lezzi l'intervento pubblico è utile quando si mobilitano Inter investimenti privati ma soprattutto quando si hanno le idee chiare su come fare sostenibilità e come fare
Industria allora io su cui chiudo che scaduto il tempo e sarebbe sicuramente tantissimo altro
Da dire su queste cose e arrivo a dire solo tre cose il primo si parlava di centocinquanta ore bisogna battersi per il diritto soggettivo alla formazione formazione sere fa pochissima in Italia e India si fa di bassissima qualità
Secondo si parlava di agenzia sul trasferimento tecnologico questo è il nodo principale della politica industriale italiana
La mia ex categoria metalmeccanici le aziende associate a Federmeccanica l'ottantacinque per cento sono hanno meno di dieci dipendenti
Questo è il grande punto debole del Pnr A.R. di tutte le versioni scusate anche le centrosinistra
Che sul trasferimento tecnologico abbiamo l'idea che l'azienda di sette dipendenti va nel dipartimento di ingegneria chiedere tecnologie competenze è una follia che accontenta molti rettori
Ma lascia sole le aziende lascia soli quei lavoratori e lavoratrici che hanno invece bisogno delle nuove competenze delle nuove tecnologie per cui questa questione della trasferimento tecnologico a esperienze significative in Europa e nel mondo la non sarebbe male che come Partito Democratico si raccolgono e si inseriscono in una proposta
Grazie Marco Bentivogli
A questo punto
Avute queste sollecitazioni altissime sollecitazioni
Le le trasferisco volentieri ad Annalisa Corrado eurodeputata del Partito Democratico responsabile della conversione ecologica clima Grinder fiorire pinne covano viaggia in Paradiso la controprova Maria no tante cose la tra l'altro l'amica Manuela droga e di aveva presentato l'amica Manuela Drogheda presentato come responsabile della conversione ideologica allora il compagno Stalin invece conversione esatto conversione ecologica
Allora tutte queste sollecitazioni sono tante richiederebbero una risposta anche qui molto molto lunga ma dobbiamo stare nei tempi quindi non si potrà ecco domani mi in un domani poteri col Partito Democratico si trova a dover nuovamente guidare il Paese
Si ritrova in questo mondo che da quando diciamo già dal governo Draghi è cambiato radicalmente continua a cambiare giorno dopo giorno ecco di tutte quelle cose queste cose che abbiamo detto dalla digitalizzazione al lavoro alla conversione ecologica ecco quali sono almeno tre cose che il Partito democratico dove far subito
Allora grazie tantissime a tutti iniziare la Andrea ed Antonio che sono qui in prima fila da tutti gli staff che hanno collaborato
A queste due giornate perché io credo che innanzitutto una delle tre cose che dovremmo fare
E che con quello che stiamo facendo oggi mi sento di dire stiamo facendo è quello di cambiare totalmente la narrazione su questi temi perché in in questo momento storico in cui il green di il è diventato il nemico no perché tutte le destre lo hanno scelto come nemico
Noi dobbiamo uscire dall'angolo della difesa e raccontare che invece abbiamo le soluzioni per portare fuori il Paese da questo stallo da questa stagnazione le soluzioni che sono reali concrete pragmatiche e che quello che appunto il gilet gialli giustamente dal loro punto di vista dicevano occuparsi della fine del mondo come se fosse una cosa che non riguarda la nostra vita di tutti i giorni
In realtà è occuparsi proprio della nostra vita di tutti i giorni a partire dall'abbattimento delle bollette che sono insostenibili non solo delle piccole e medie imprese ma anche per le famiglie in
Questo momento storico così difficile no in cui tra l'altro bisogna scegliere se pagarle se andare a farsi curare nel privato perché nel pubblico non non ci si riesce se comprare cibo di qualità oppure no stiamo messi così tra l'altro l'energia che ha trainato l'informazione quindi paghiamo il costo dell'energia tantissime volte anche per chi poi sta in cassa integrazione e a un potere d'acquisto ancora più bassi sono quindi noi dobbiamo essere innanzitutto capaci di legare le grandi scelte della transizione e delle transizioni
Ai problemi comuni ai problemi di tutte e di tutti perché altrimenti la facciamo sembrare una cosa alta
E poi dobbiamo essere in grado e veramente il lavoro di oggi documento che sta uscendo da questa giornate e che poi sarà pronto un documento dinamico no
E è fondamentale perché noi il futuro non lo dobbiamo subire il futuro lo dobbiamo governare queste crisi le dobbiamo governare
Le nel mondo dell'ecologia dal quale provengo e spesso si dice
Va be'ma queste cose ormai stanno già accadendo nel mondo
No per quanto qualcuno possa mettere i bastoni fra le ruote stanno accadendo che del vero quando io ho cominciato ad occuparmi di fonti rinnovabili
Un discreto numero di anni fa dieci occulta una venticinque Ina
E effettivamente nessuno si sarebbe potuto mai aspettare che la nicchia che costava troppo che sarebbe diventata
La la la fonte di salvezza il su cui anche la Cina sta investendo tantissimo
Che è l'energia che costa meno quella più diffusa quella su cui tutti si stanno spostando tanto che la International Energia agenzia ha cambiato ogni anno le sue proiezioni perché
è stato un boom tecnologico di fotovoltaico eolico talmente grande che ha cambiato completamente le proiezioni tutti del mondo
Noi siamo in questa trasformazione
Come Paese dico abbiamo investito in questa trasformazione abbiamo costruito le filiere no non abbastanza siamo in questa trasformazione perché manteniamo delle eccellenze quasi incredibilmente in assenza di strategia industriale in assenza di un ecosistema sano di
Era come dire di interconnessione fra mondo dell'università molto mondo dell'industria molto delle imprese e istituzioni no malgrado questo noi manteniamo delle eccellenze
Eccellenze anche nel mondo dell'economia circolare no prima si parlava di materie prime anche di quelle più complesse da ottenere
Su quello noi sia abbiamo delle competenze che circa ricordano che forse possiamo ancora dire qualcosa
Mi quel livello alto della clessidra no che però è quello che porta in aree anche un riposizionamento della nostra impresa nella nostra capacità di costruire un'economia sana e forte quindi ecco
Il lavoro di oggi ci dice che noi dobbiamo governarla questa questa crisi e dobbiamo fare emergere tutte le opportunità che stanno all'interno
All'interno di questa crisi io adesso dalla dal mio osservatorio diciamo in Europa
Mi rendo sempre più conto quanto l'indipendenza strategica che deriva anche dall'indipendenza energetica
Sia un perno senza il quale non ha senso parlare di nient'altro quasi non ha senso parlare nemmeno di difesa no se detto prima
Portare le spese militari a cifre folli smontare tutta la coesione sociale tutto è uguale per tutta la sanità tutta la scuola eccetera per fare cosa per pagare le armi di Trump non mi sembra una un ottimo modo per difendersi tra virgolette no io in questo periodo spesso cito un dato perché mi ha sconvolto
La i soldi che abbiamo dato all'Ucraina per difendersi
Da Putin e nel due mila diciannove sono stati circa diciannove mila miliardi di Euro come paesi europei da tanti soldi no giusto si devono difendere l'aggressione i confini non si riscrivono con la forza e bla bla bla
Abbiamo acquistato nello stesso anno
Ventidue miliardi di Euro di gas e di petrolio da Putin perché non siamo in grado di liberarci né ancora quindi diciannove e tanti ventidue di più
Oppure siamo andati in Azerbaijan e siamo andati in Algeria siamo andati in Libia siamo in Egitto siamo e che voglio dire con i diritti e le grandi democrazie grandi democrazie si infatti e da cui poi siamo ricattabili famoso tema della ricattabilità è su questa roba qui
Rimandiamo i criminali stupratori Libia non facciamo la voce grossa sulla verità per Giulio dei geni non possiamo negoziare il sui tavoli della pace se dipendiamo dall'aggressore su quel tavolo no
Altro tema allora che facciamo andiamo da Trump a comprare il gas liquefatto che c'ha dichiarato una guerra commerciale a botte di razzi anche quella è una follia
Quindi quando Draghi all'inizio della legislatura mi mi mi mi vien da sorridere citare grati grazie Draghi invece di Greta tombeur de nove la mia storia personale ma è così quando Draghi diceva all'inizio della legislatura senza decarbonizzazione non c'è competitività in Europa
Questo intendeva o noi ci liberiamo da le fossili che sono le più costose che sono quelle che ci poi mettono in ginocchio dal punto di vista della competitività internazionale oppure non solo ci giochiamo l'industria ci giochiamo l'economia e ci ritiriamo l'welfare perché non ci sono le risorse ma anche ci giochiamo la nostra credibilità nei in termini di difesa
No quindi voi noi europeisti o oggettivamente vogliamo lavorare sempre per difesa comune
Strategia industriale comune autonomia nel senso comune no questo è quello per cui dobbiamo lavorare ma mai come in questo momento storico è evidente
Che questa cosa si aggancia alla decarbonizzazione come mi ha fatto tipo la benzina quando hai ancora venti chilometri ma diciannove chilometri zero riapra prima di decidersi di cui sopra a caccia proprio tumori man mano
Comunque insomma il punto è questo le tre cose quindi sono uno cambiare completamente la narrazione e giocare
Non voglio dire in attacco piuttosto che in difesa ma insomma non far dettare l'agenda da chi cerca di smontare il green deal e raccontare invece le soluzioni innanzitutto ai problemi reali e quotidiani che poi si inseriscono invece in un quadro complessivo che regge perché quello delle destre banalmente non regge perché solo fuffa e propaganda effettivi USA no
Poi lavorare alacremente sulla decarbonizzazione e sulla lotta alle speculazioni perché e è vero che la bolletta si abbassa quando penetrano le rinnovabili ma è anche vero che in questo momento storico le speculazioni
Sono talmente tante che ne abbiamo assistito nel nostro paese a venticinque mesi consecutivi di arretramento industriale mentre i big dell'Energia facevano
Prime strali e semestrali
Incredibili storiche record c'è qualcosa che non va o no quindi abbiamo due livelli di speculazione la prima è sul mercato al gas alti TF e su quello ovviamente bisogna ragionare a livello europeo non è solo una questione italiana
La seconda e a livello italiano ed è quello che abbiamo sempre detto in questi mesi e che adesso i dati Arena ci danno ragione se il gas costa dieci in un Paese normale dove anche sì al gas a fare il prezzo dell'energia
L'energia costa venti ventidue in Italia del gas costa dieci l'energia costa trenta quaranta perché
No quindi questo il il primo problema che dobbiamo affrontare perché altrimenti la competitività del nostro Paese
Ce la sogniamo e poi chiudo su questo
Anche lavorare tantissimo e seriamente a tutti i livelli istituzionali
Perché la trasformazione del di rinvii il prevede una trasformazione dei territori
E questa trasformazione deve essere governata perché se noi in Francia o sull'ultimo miglio che a quello banalmente della realizzazione degli impianti
Sia quando si parla di economia si il Colari sia quando si parla delle reti e degli impianti da fonti rinnovabili tutto questo impianto meraviglioso crolla
Quindi dobbiamo essere in grado di governare il cambiamento anche sui territori
Di far convivere le istanze di fare emergere i progetti migliori e di non farci intrappolare negli annienta l'ismi che non hanno niente a che fare con gli ambientalismi che sono una cosa molto più seria
Grazie nazionalista vorrei chiudere diciamo questo panel con una domanda un po'più politiche atte ovviamente di chiedo di essere veloce tu che è un punto d'osservazione dall'Europa
Visti gli ultimi gli ultimi fatti che si sono ma il voto su sulla lotta client
Chi vuole smontare il green di Leno lo con le forze che vogliono smontare Greenville in questo momento sono più forti
No per quel ce la faranno e no nel senso che la il perimetro della maggioranza
Ha tenuto diciamo il perimetro della maggioranza
Che si è ricompattato attorno al Greenville in cui sono entrati i Verdi anche per il green deal
E che nelle lettere di missione alla a vendere una commissione che nelle lettere di missione a tutti i commissari ha citato il green di negli obiettivi al due mila trenta la Van der Lai Anna
Vuole tenere la leadership sul sul green deal e e sugli Obiettivi climatici anche alla Coop trenta quindi
In qualche modo questo impianto sta tenendo malgrado
In consiglio e mandata in Commissione perché ricordiamoci che i commissari li scelgono i governi in questo momento storico sono quasi tutti a destra e quindi è chiaro che c'è una frizione forte da questo punto di vista
Ma se la scorsa è stata la legislatura dei target questa deve essere legislatura degli strumenti e su questo noi non dobbiamo permettere che si torni indietro si flessibilità si pragmatismo sì
Discussione cambio di rotta risorse quello che volete ma assolutamente no alla deregolamentazione e al tornare indietro è una cosa che si combattere dossier per dossier
Non è una cosa che dipende solo dai grandi numeri ed è quello che stiamo cercando di fare
Grazie grazie alla lista grazie a tutti
Relatori
Diamo qui si passa al prossimo pane
Ok buona sera a tutte e a tutti comincio col ringraziarlo enti per questa bellissima iniziativa ad Andrea Orlando e gli sci Line tutto il forum per le politiche industriali un'iniziativa che diciamolo subito riempie un vuoto che il vuoto della riflessione sulle politiche industriali
Che purtroppo questo governo ci ha fatto conoscere nonostante qualche tentativo di ammiccamento di fatto questa una destra che non ha la più pallida idea di come immaginare uno sviluppo del Paese nel panel che seguirà si parlerà in realtà se già cominciato a fare il seguito del dibattito di questa mattina via YouTube e ho seguito il panel
Adesso si è già cominciato a parlare di autonomia strategica dell'Europa ma si entrerà più nel merito degli elementi che costituiscono questa
Autonomia strategica da dove passa
La possibilità di essere un attore globale influente
In una fase geopolitica in cui i grandi imperi si sono riorganizzati e attraverso l'impatto economico delle loro politiche agiscono con una forma di neocolonialismo che evidentemente a volte vero e proprio molto simile a quello che abbiamo conosciuto altre volte invece agisce con altri meccanismi io mi sono occupato a lungo di intelligenza artificiale e probabilmente questo è uno degli elementi centrali quando si parla di autonomia strategica dell'Europa perché è evidente che la nostra sicurezza la possibilità di creare nuovi posti di lavoro la possibilità di andare sostenibile la nostra economia si è parlato di ambiente sappiamo quanto le due transizioni siano intrinsecamente legate tra di loro la transizione verde e quella digitale ma prima e più di tutto la possibilità di essere appunto un attore credibile non una colonia di uno dei grandi imperi globali
Passa dalla nostra capacità di sviluppare tecnologie che siano europea
Diciamoci chiaramente che aver rinunciato alla partita del cloud è stato probabilmente l'errore più grave degli ultimi decenni in Europa
Non aver costruito un Claudio europeo vero al quale affidare i dati d'Europa sensibili meno sensibili strategici
è stato un errore gravissimo perché in questo momento noi sappiamo di dipendere
Da colossi che hanno sede altrove al netto delle regole che ci siamo dati del Gidp arderà necessità di avere almeno fisicamente stabili in Europa le cassette sappiamo però che la tecnologia che governa quella quel quel mondo dei dati altrove allora prima di tutto dobbiamo riprendere da lì dalla necessità di sviluppare un Claudio europeo e questo si può fare soltanto attraverso un investimento congiunto dei ventisette Paesi e se riprendiamo dalle allora possiamo anche tornare in campo sulla partita gigantesca dell'intelligenza artificiale generativa
Oggi player sono altri principalmente Statunitensi oggi chi vuole lavorare sui verticali dell'intelligenza artificiale generativa deve basarsi su un sistema tecnologico sviluppato altrove proprietario spesso chiuso ci sono dei sistemi io penso
S'ma diciamo dal punto di vista delle performances anche della trasparenza non sono esattamente le Dorado quello che vorremmo
Dall'altro lato c'è la Cina che ha sviluppato un suo sistema dopo la famosa corsa dei cento tipi di intelligenza artificiale arrivata a presentare al mondo di si crea che costa molto meno ma a un sistema di trasparenza diciamo così abbastanza discutibile
E l'Europa non ha una propria tecnologia e nona vere un linguaggio di base europeo su quale far correre i nostri verticali significa essere colonia di qualcun altro
Allora se parliamo di autonomia strategica dell'Europa di qui ai prossimi cinquant'anni prima di tutto dobbiamo capire dove prendiamo i soldi
Per
Rimetterci in vista da questo punto di vista e credo quindi che il dibattito che faremo che parlerà della grande manifattura europea
Che parlerà dei posti di lavoro persi e di quelli che dobbiamo ricostruire in Europa che parlerà del ruolo che vogliamo avere nel mondo deve però tenere conto di questo
Rispetto agli investimenti che si fanno nel mondo nove negli ultimi dieci anni abbiamo perso
Enormi pezzi di strada dobbiamo tornare in campo
Chiudo Cova iniziato dicendo che purtroppo anche su questo il nostro governo non dice nulla non realizzato un G7 scomodando papa Francesco allora
Sull'intelligenza artificiale sembrava che l'Italia dovesse essere l'avanguardia del mondo hanno presentato lì un disegno di legge sull'intelligenza artificiale anche quello sembrava dovesse essere il primo tentativo di legislazione prima ancora che arrivasse
Ma importo lei Hayat europeo
Ce l'hanno portato in aula sono ventotto articoli di nulla
E l'ultimo invarianza finanziaria ecco diciamo che si commenta da sola rispetto alle cose che ci siamo detti e quindi è bene che il Partito democratico anche su questo mette in campo la sua proposta rispetto a come l'Europa può ricostruire la propria autonomia strategica la propria capacità di essere un player globale credibile forte serio e affidabile
E di questo quasi parlerà nel panel che modererà Emilia Panatta giornalista del Sole ventiquattro Ore che invito a salire sul palco insieme agli altri ha il mio a al nostro Giorgio Gori eurodeputato del Pd al mio collega Enzo Amendola deputato il partito democratico
Io ne cupole e vice segretario generale nel PSE con delega alla politica industriale Marcella Panucci dell'Università LUISS Guido Carli e Irene Agnolo uccide l'università Bocconi di Milano un dibattito
Ascolti figure cita
Sale
Ecco buonasera iniziamo
Prima di dare la parola al primo ospite volevo ricordare che il tema dell'autonomia strategica dell'Europa e chiaramente collegato a quello della competitività come ha ben detto prima hanno Ascani
L'Europa è come sappiamo un gigante economico secondo alcuni dati
Anche il secondo gigante mondiale dopo gli Stati Uniti secondo altri il terzo dopo Stati Uniti e Cina ma comunque è un gigante che è costretto a correre con mani e piedi legati questo è il primo dato quindi il primo obiettivo sarebbe quello di slegare mani e piedi
Che significa anche soprattutto togliere lacci e lacciuoli burocratici
Attuare un vero mercato comune europeo e soprattutto scelte ma degli investimenti che è stato ricordato prima Mario Draghi nel suo importantissimo rapporto sulla competitività
Stima in settecento miliardi di euro aggiuntivi l'anno quello che servirebbe alla l'Unione europea
Per recuperare il gatto di competitività conigli gli Stati Uniti le Cina soprattutto per quanto riguarda le tecnologie l'intelligenza artificiale sia ancora tempo e modo di recuperare questo gatto
Ma bisogna investire ed è chiaro che questi investimenti non possono essere fatti dai singoli Paesi ognuno per conto suo
Servo degli investimenti comuni non solo privati ma anche pubblici serve un debito comune
E una sorta di come dire standardizzazione del meccanismo del Next Generation Duke è stato virtuosamente usato per la pandemia sappiamo che su questo i Paesi i ventisette sono divisi che c'è un asse del Nord più contrario a fare debito comune
E allora volevo dare intanto la parola a io Nappo le che vice segretario generale PS con la delega proprio la politica industriale per capire a che punto siamo
Su su questi temi e cosa realisticamente si può fare in questa legislatura europea
Tenendo conto del fatto che il quadro politico e molto cambiato rispetto alla legislatura scorsa è che le destre nazionaliste sono più forti
In Parlamento è probabilmente prima della fine della legislatura europea
Conquisteranno il governo anche di altri Paesi rispetto a quelli di adesso quindi un conto è dire cosa vorrebbe fare il PSI quali sono quali libro dei sogni
Un conto è forse il più urgente capire cosa si può fare qui ed ora in questo contesto politico
A Air One Pentium manifesto vuol foto inedite Jean Amber e che il tubi presenta quesito tutte sorta in salotto detto Pd tu e li frantuma Andrea Orlando ventuno speaker Theater Intini inghippo
Il severo i intestini
Con France e Nietzsche aveva vent'anni moments turca rischiano contrari dico scoperta dispiace un abbozzo per più giorni io l'ho visto che era di beta volto indiscreti
è giusto che si discuta Luiso indistinguibili in situ Orso sexy s'è in tour
E in short e più c'è una oggi economici social model ignoro suo da suoni turche visti bene no voi spero importanti cosa questi sì sesto quelle corso d'provenisse Jean poco Economic social modellini euro
Su al dei pidiessini ma poco
Allora grazie mille per avermi invitato sono molto felice di essere qui ringrazio il PdL si Klein e Andrea Orlando alla conferenza molto interessante che si tiene in un momento cruciale
Perché questa conferenza è così importante in questo momento perché parlare del futuro dell'Europa significa parlare dell'industria estive e l'industria Averardo insuccesso potremo accennare il nostro modello economico-sociale nell'Unione Europea
Solo Winterthur poi avulse ucciso e mi chiedo completamento di ieri rientro si vuota del misfatto Mickey Rourke tuo serto sexy
Io in lieve Trevi assai sette istruzione provenisse esce Novo eternamente il social model e negli elenchi dato quel cluster stazza quindi o inno né men destrezza quel continuous
Sai che anzi che ieri and can visto Menchov da Bari tutta rosa scelti questo incidente dei carboni seicento decide tu elemento atto primo anno tossici inno del Tour perda cui nitore
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Allora dobbiamo capire quali sono gli obiettivi principali che ci poniamo i una volta che questi sono chiari possiamo capire quali sono i mezzi di cui dobbiamo disporre per perseguirli prima di tutto c'è l'obiettivo benda nostro modello economico-sociali così a garantire che possa continuare il nostro guai fare il secondo obiettivo fondamentale è la decarbonizzazione entro il due mila cinquanta quindi sono questi due obiettivi cruciali
Grazie a questi due obiettivi potremo ricca di lire la competitività dell'economia e la sicurezza nell'Unione Europea
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Per il perseguire questi obiettivi dobbiamo fare alcune cose di fare una lista delle cose più importanti allora dobbiamo prima di tutto a garantire la cosiddetta trine Transition Ostia la transizione digitale che si accompagna alla transizione
Ecologica dobbiamo quindi per seguire l'obiettivo dell'andante del tiro cioè zero emissioni e l'industria pulita
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Allora per fare tutto questo dobbiamo perseguire la decarbonizzazione della nostra economia che significano anche decarbonizzazione della nostra società
Questa decarbonizzazione deve essere vista come un'opportunità per tutti non solo come un fardello come viene presentata normalmente ma come un'opportunità per la nostra società
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Allora la decarbonizzazione significa anche liberarsi da un'economia che dipende dei combustibili fossili e questo è fondamentale per l'economia e per l'ambiente e le due cose sono intrinsecamente legate pochi giorni fa la Banca centrale europea ha detto che Steno combatteremo realmente contro il cambiamento climatico e al e e X non eviteremo
Le future crisi catastrofica ambientali avremo una perdita del cinque per cento del PIL
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Allora ed è per questo che dobbiamo sostenere Teresa libera e i lettini inchiostri
Dio la da per realizzare tutto questo deve leggere la decarbonizzazione c'è un elemento esistenziale che è il costo dell'energia sappiamo che questo costo è diverso e dei vari Paesi dell'Unione europea con differenze significative tra il nord dell'Est dell'Unione europea e quindi noi dobbiamo investire su tutte veri notabili
Per rendere l'economia dell'Unione europea più competitiva questo è uno degli elementi centrali se vogliamo avere successo
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Allora inoltre noi dobbiamo sostenere lindo con lo sviluppo e e dell'industria europea e dobbiamo quindi promuovere idealmente in Europe possiede le materie più prodotti che stiano prodotti in Europa
Affinché l'Europa diventi meno dipendente da altri mercati li abbiamo visti in occasione della pandemia da comodi diciannove in occasione dell'invasione dell'Ucraina abbiamo demo crepito in quelle occasioni quanto sia importante che l'Europa diventi autonoma quindi dobbiamo sostenere il made in Europe per sostenere la nostra industria tornò al suo uso studio rosso insomma Linz
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Allora do quindi per fare tutto questo dobbiamo dotarci Demezzi necessari e per avere successo e questo basta per gli appalti pubblici
E per una grande spesa pubblica al fine di sostenere l'economia europea però tutti questi soldi pubblici devono essere dati a sulla base di condizionalità lordo previsto negli Stati Uniti quando il Presidente Obama intenda ha introdotto dalla legge contro l'inflazione in quell'occasione attività imposto di condizionalità pelle aziende e lo dobbiamo fare la stessa cosa con condizionalità sociali e ambientali
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E è prima di tutto abbiamo bisogno degli investimenti privati per non perdere trecento miliardi
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Allora
Inoltre adesso abbiamo una grande battaglia che dobbiamo intraprendere nel nell'Unione Europea perché è quella della definizione della nel senso del molti anni vuol Financial framework sostiene Baget dell'Unione Europea
Noi riteniamo che questo debba essere più ambizioso come l'ha detto anche saggezza
E inoltre riteniamo che all'interno di questo nuovo Bagge Cebano estere degli elementi che sono essenziali per l'Unione europea ossia le IPO come ad esempio le politiche di coesione una euro speso
Per politiche di coesione etica si trasforma in un euro e trenta di servizi per la comunità quindi questo è un elemento essenziali inoltre abbiamo un problema di sicurezza negli USA ed europea in questo momento perché naturalmente vogliamo garantire la pace però la pace non è qualcosa
Di limitato è qualcosa di globale non si basa solo sulle stese militari ma anche sulle spese per la coesione delle nostre società e del nostro modello sociale
Sono agenti Fred
Ho chiesto estro conclude puzzle
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Più solforico allora coincidono queste queste per concludere ci sono questioni fondamentali bisogna aumentare il reddito dell'unione europea e quindi
I soggetti più più ricchi devono contribuire in maniera maggiore inoltre come dicevo il Budget deve aumentare dobbiamo dire un Budget cupole con investimenti comuni inoltre dobbiamo combattere contro il PPI e i conservatori perché non solo vogliono mettere voi Pagliaro vogliono mettere in pausa il green di orgoglio la dirittura andare indietro rispetto a quello che c'è realizzato finora
Inoltre se non riusciamo a fare tutto questo avremo danno democratico se non creeremo nuovi posti di lavoro dell'Unione Europea ma temo un rischio di una scelta è una diffusione maggiore dei partiti di estrema destra in Europa
Grazie vuole grazie ora do la parola insomma & dona deputato del PD che tutti conoscete già ministro
Degli affari europei se vuole aggiungere qualcosa questa panoramica di obiettivi
A partire proprio dal fatto del del debito comune perché come ha dimostrato anche la discussione sulla difesa comune europea delle ultime settimane
Lo scorporo dal computo uno PIL non basta perché di Paesi fortemente indebitati come l'Italia comunque anche se le se se non viene computato sempre debitore e ci giudicano in i mercati innanzitutto quindi serve più sforzo comune è possibile farlo
Grazie per la domanda io McCall e che ero direttamente a quello che diceva io ne cupole alla fine
I soldi perché dato per assodato io sono molto d'accordo in tutte gli elementi presentati da ultima prima dell'inizio del panel danno Ascani cioè su quella che significa autonomia strategica
Innovazione tecnologica investimento sul capitale umano capitale sociale premesso che siamo tutti d'accordo su
Su quello che c'è scritto nelle centosettanta raccomandazioni del piano Draghi nella bussola sulla competitività della Commissione nel Clean Act nel Roatta posso fare un elettore mese siamo d'accordo su tutto questo
Dove troviamo i finanziamenti per fare queste scelte
A perché dico questo perché io non è che giustamente diceva a settembre si apre a partire dal bilancio europeo bilancio europeo con una proposta dell'un per cento del Pillay europeo l'un per cento del PIL europeo è assolutamente di fronte a tutto quello che dovremmo fare per costruire un'autonomia strategica al tempo il capitalismo digitale della transizione ecologica è un giro di valzer se tutto va bene
Per farci almeno cinque anni come si dice in cui i negoziati procedono in maniera spedita allora io
Vorrei ragionare su questo perché per me la partita politica che si sta giocando adesso con la Commissione fondarla e con gli altri
Gruppi politici europei non è tanto solo sui due forni o su un fitto con vice presidente la commissione di cui mi interessa relativamente ma e come si realizza l'urgenza di una scelta eccome questa urgenza è una scelta sia coerente con quello che abbiamo fatto allora torniamo da mezzo un po'di tabù
Esisteva una mano pubblica europea molti dicono no noi dobbiamo cercare di di spingere sull'investimento privato e giusto
Perché per esempio alcuni progetti che hanno funzionato investì Uta i tempi di un QR fino a tutti i progetti che ci sono sono progetti alleva che spingono i finanziamenti privati ma è evidente che hanno bisogno di una base pubblica di bilancio scusate il K Rice che Draghi fece per per
Battere la speculazione quello mi sembra che sia un esperimento di mano pubblica il PNR R che cos'era se non un investimento pubblico coordinato su delle scelte che dovevano andare congiuntamente
Allora per questo per me il rilevante il bilancio che si aprirà a settembre perché l'autonomia strategica si costruisce su una base di negoziato
Che non è solo sulla quantità e io spero che si raddoppi come minimo ma è anche sulla visione che tu hai
Io sono un patito Bentivoglio è un patito Marco è un patito dei dati dell'industria sono un patito delle conferenze stampa della commissione son bellissimi io vi invito a guardarle
Perché ogni volta che c'è una conferenza stampa dagli ottocento miliardi riarmo IW ai cento miliardi degli oceani ai trecento miliardi globale che dove io mi sento in Paradiso siamo ricchissimi come Europa poi vai a vedere i dati veramente
E non c'è assolutamente niente ottocentocinquanta miliardi diventano centocinquanta miliardi di di fondi comuni per la difesa di altri sette cinquanta ve la vedete voi
E sugli oceani c'è forse qualcosa per fare qualche progettino e poi vediamo alleva nel quadro multilaterale il Global Gatwick cioè la strategia di connessione commerciale economica cooperativa con l'Africa
Stiamo a discutere apro una parentesi restiamo ancora
Come paese aspettare come si utilizzeranno tre miliardi del Fondo Mattei che dentro il Global quei tetti nella visione ma non abbiamo notizia allora perché dico questo
Perché per fare quello che giustamente Andrea Orlando il libro verde ce la rendi Stroili Zazzera all'Europa che significa costruire un'autonomia non solo difendere quello che c'è balordi valorizzare quello che c'è
Diciamolo sempre noi siamo la più grande economia circolare d'Europa l'Italia quindi non è che siamo proprio gli ultimi sfigati di questo continente per fare sicché questo progetto diventi
Nell'incrocio non delle due transizioni ma delle due gemelle perché transizione crine digitale non sono qua corpi paralleli sono corpi che si uniscono
E vanno in un'unica direzione bene per fare tutto questo noi abbiamo bisogno di scelte e la scelta maggiore che noi dobbiamo nel quadro del Parlamento europeo dirà Giorgio meglio di me e quello di cercare di fare uscire da una morta gora questa Commissione
Una morta gora politica un elenco di documenti quello di Draghi credo che l'abbiano messo nello scaffale a destra in alto quello di letta non lo so in quale compartimento l'hanno messo
In cui tutto sembra che la discussione politica sull'Indirizzo sulle strategia sulla riforma del mercato l'energia per fare il disaccoppiamento sull'unione dei capitali il mercato alla riforma
La riforma per quanto riguarda i capitoli sociali e la riforma per le piccole e medie imprese la riforma per la burocrazia burocrati sburocratizzazione sia un qualcosa che avverrà
Non si sa quando
Se il nostro punto di partenza è che siamo non in ritardo siamo in una turbolenza
Noi la chiamiamo competitività non è competitività è un qualcosa del mondo si muove e gira e soprattutto costruisce soluzioni tecnologiche industriali e non lo fa inattesa dell'eleganza delle regole europee io credo che forse l'urgenza
Non è tanto nel capire il doppi forni ma se c'è un unico forno in questa Commissione in questo Parlamento europeo che produce scelte faccio alcuni esempi molto pratici e vado a concludere c'è un minuto e sette ancora
Non crediamo alle balle perché io sul green deal io non sono una non non posso essere schierato come il più grande difensore il green deal confesso di aver criticato Timber Manza
Perché Annalisa Corrado diceva abbiamo pensato alla tempistica non ha gli strumenti noi il contestavamo attimi Almanza questo perché è facile mettere le date ma se tu non costruisce la transizione la strumentazione oggi il problema dei nostri europarlamentari e trovare la strumentazione di una cosa giusta
Il green della nove lo firmammo prima del colpiti a ventisette
E fu una scelta politica non fu una scelta così di buoni sentimenti però il punto che io vedo attenzione alle balle perché il fit forzisti fai perché il documento che dar realizza il green ville in Europa questo governo italiano da dicembre del ventidue a tutto il ventitré ha sottoscritto tutti le direttive e regolamenti metri loghi
Cioè noi stiamo oggi a discutere direbbe Flaiano che sono talmente impauriti del futuro che fanno i progetti sul passato ma loro hanno firmato tutto perché lo sappiamo benissimo lo sa l'industria lo sa
Il mondo del lavoro che quelle è una direzione che ci serve per costruire nuove industria nuova occupazione soprattutto per alleggerire il carico
Energetico che abbiamo
Però per fare tutt'
Perciò cioè per avere una strumentazione evidente che serve un bilancio che sia una visione ma serve anche quello che io vorrei dire soprattutto per i progressisti europei e anche essere un po'fuori dagli schemi avere un po'più coraggio che non significa criticare la commissione ma chiederà questa Commissione dove vuole andare
Perché riaprire tutti i dossier che abbiamo voterò adesso fino adesso le scelte fatte
Senza una politica che sia comprensiva di qualche direzione io credo che sia un rischio non solo per il nostro mondo che ci guarda il nostro elettorato ma se è un rischio proprio per la tenuta dei ventisette
Ho l'impressione gli e chiudo che spesso quando si parla di autonomia strategica si si scorpora da tre elementi che sono prego precondizioni qualsiasi autonomia strategica nazioni To la politica estera
Non esiste autonomia strategica senza una visione del mondo un operato sul mondo e la politica estera oggi è politica commerciale politica dell'immigrazione e gestione dei flussi è qualcosa di più complesso
E io non vedo adesso in Europa una capacità di gestire lasciamo stare le le le tragedie casa nostra con ministri respinti in Libia ma ci credo in Libia nessuno va a fare politica estera vanno sola parla di immigrazione evidente che è quel carico
Secondo questo è un tema molto caro a Giorgio Gori che lo ripete sempre la demografia
Nel nostro Paese nel nostro continente sta diventando una grande questione non solo economica ma anche di tenuta e terzo punto su questo Andrea nel libro verde ma anche con l'agenzia che deve fare programmazione ne siamo l'unico Paese che non ha un'agenzia che fa programmazione mi ricorda i tempi del Pnr R. dovevi fare le riunioni con gli avvocati dei ministeri perché nessuno aveva mai un progetto di sviluppo industriale
Ovviamente sono tutti collegati al presente nessuno ha sa come si sviluppò un progetto
Fondamentale per il futuro il terzo punto come vi dicevo e la cura del territorio la cura del territorio sarà uno dei settori di più grande impatto industriale lavorativo non solo per il l'Italia ma per il nostro continente che non significa solo occuparsi di ricucire la bellezza del territorio Masera anche quello e forse questo l'unico punto su cui do non me ne voglia gli al Mac
Un punto favorevole alla trattativa ha fatto il PD il PSI sull'housing sociale sulla ricostruzione della questione abitativa in Italia come in Europa però per farla breve per fare tutto quello che c'è scritto nel libro verde e tutte le condizioni che sono state elencate prima ci volle grande capacità di fare a sportellate su quelle che sono le risorse economiche non è solo un numero ma è una scelta politica oggi da fare in Europa in Italia
Grazie al meritorio aggiungerei che autonomia strategica difficile se non si riforma anche il meccanismo decisionale cioè già fare il voto a maggioranza e non all'unanimità storica richiesta
Dei dei democratici e dei socialisti Marcella Panucci
Docente alla LUISS Guido Carli di Roma poco di politica industriale europea
Parliamo di autonomia strategica che significa parlare soprattutto di Energia no in materie prime ma autonomia strategica non vuol dire autarchia c'è anche il tema della diversificazione
Degli approvvigionamenti e della rapporto con i paesi terzi
Grazie grazie mille grazie ad Andrea Orlando per avermi invitata mi fa molto piacere partecipare è un dibattito quanto mai necessario
Non sale in questa fase storica come da sempre perché poi la politica industriale c'è sempre stata anche quando non è stata chiamata con questo nome
A così come il tema dell'autonomia strategica in realtà non è un tema nuovo perché rileggevo nello scrivere un paper come un amico comune
Gian Paolo Manzella RP domani
Rileggiamo alcuni vecchi documenti della Commissione in realtà prima forse una questione di autonomia strategica chiamandolo con questo nome fu D'Avignon negli anni ottanta quando rilevò l'assoluta carenza della produzione di chips in Europa quindi già a quaranta anni fa e carenza che noi offrivamo perché c'era una industria di computer che si stava sviluppando che che richiedeva quel tipo di produzioni quindi però purtroppo è spesso un documento ma non se ne fece nulla poi l'autonomia strategica torna nel due mila tredici del due mila sedici nello Statuto nel discorso sullo Stato dell'Unione di Juncker e infine ci svegliamo drammaticamente rendendoci conto di avere delle enormi fragilità delle carenze delle debolezze con il compito quando realizziamo che alcune produzioni sono sparite dall'Europa
L'autonomia strategica quindi diventa un obiettivo ma in realtà è sbagliato considerarla tale detenuto lui è strategica dovrebbe più essere uno strumento con cui noi manteniamo alcuni obiettivi dell'Europa che erano quelli di garantire Pace protezione prosperità i propri cittadini quindi un con modello economico sociale sostenibile che garantiva benessere un mercato interno di quattrocento e passa milioni di abitanti allora cosa bisogna fare adesso non c'è una ricetta se io l'avessi non sarei prima magari sarebbe dall'Europa quindi non non ho una ricetta su quello che bisogna fare però quello che io penso guardando anche ad alcuni esenti
Fallimentari purtroppo di politiche in particolare in quei casi specifici che ci dona dalle elezioni penso che dobbiamo essere in grado di fare scelte dizionario significative due casi che cito sono North quota una
Ciò compromettenti stima scartato che è stata super finanziata sia con risorse pubbliche che con risorse private nell'illusione di poter
Costruire batterie elettriche in Europa per garantirci proprio l'autonomia rispetto ai produttori cinesi
Non rendendoci conto che andavamo incidere in un settore dove Technology erano mature dove sono già stati grandissimi investimenti cinese due del mercato era stato uno tante
Che no volto purtroppo è fallita
E lo stesso o meglio diverso il caso ma con effetti simili a quello di intendere che aveva promesso un investimento importante in Europa in Germania particolare per produrre semiconduttori che qui è stato rinviato di due anni non sappiamo se si farà
Anche a casa a causa della crisi del settore automotive quindi c'è perché non sono scelte che si fanno a tavolino bisogna anche capire diciamo quali sono i nostri punti di debolezza e dove non abbiamo più spazio perché appunto settori sono maturi i quali sono invece i nostri punti di forza e dove dobbiamo investire
Io penso che se loro proporrà esseri leader industriali continuare esterno perché ha delle leadership importanti dovrà avere la capacità e il coraggio di puntare su alcuni settori su cui a delle ampi
Potenzialità in particolare le tecnologie avanzate il dipendente
Dove sono necessari imponenti investimenti pubblici ma soprattutto privati qui io condivido quello che diceva Enzo Amendola cioè l'investimento pubblico serve soprattutto nei settori dove diciamo c'è bisogno di innovazione ma serve soprattutto all'investimento privato cioè la quello pubblico non può sostituire le risorse private
E qui evidente che l'elefante nella stanza e il mercato unico di capitali che viene bloccato a ogni diciamo
Possibile occasione ma sul quale purtroppo ancora nulla si è fatto è stata presentata una comunicazione di recente da parte della Commissione europea sulla Céline Céline astensioni un
Ma non sono stati ancora fatti passi concreti
E poi c'è la dimensione internazionale anche qui sono d'accordo Parenzo Renzi cita si cita poco in questa fase la siccità il senso diciamo protezionistico cioè come ci proteggiamo dalle aggressioni esterne e pressioni commerciali ma non solo
Taranto ha dato una scossa al mondo il mondo sta cambiando ma il protezionismo c'era già da prima
E la festa Europa ha messo giustamente anche in campo alcuni iniziative a protezione della propria industria ma che si basano su degli importanti principi di reciprocità penso non solamente alla Regolamento sui Fori issarsi disse che vuole proteggere diciamo l'industria UPEA da pratiche di finanziamento diciamo statali iniziative privatistiche
Quindi la dimensione esterna le dimensioni importante io credo ancora che diciamo per dimensione esterna debba portare ad aperture collaborazione rispetto a grandi Paesi che possono collaborare nel garantirci l'autonomia strategica perché non possiamo avere l'illusione di poter produrre tutto in Europa
Tutte le produzioni di alcune per alcune non ce le faremo alcune materie prime noi non le abbiamo dobbiamo a terra e dai paesi sì e quindi con questi noi dobbiamo negoziare accordi di libero scambio ricordo che non mi ricordo chi chi parlava dell'anno
Diciamo del problema degli operai americani industrie che erano purtroppo in forte crisi e dicevano la corte degli accordi di libero scambio o ricordiamoci di quella cioè non abbiamo mai avuto un accordo di libero scambio eppure siamo stati invasi dei prodotti cinesi
Quindi l'accordo di libero scambio in sé è uno strumento che ne dobbiamo dobbiamo saper utilizzare chiudo con questa diciamo con questo suggerimento sapendo anche che abbiamo una lega leva negoziale straordinaria che il nostro mercato interno
Lui tutti vogliono accedere perché è un mercato interno di quattrocentocinquanta milioni di abitanti ad alto reddito
Quindi è un mercato importantissimo allora negoziamo accordi di libero scambio con altri Paesi versi quali vogliamo esportare ma soprattutto dei quali vogliamo importare prodotti e materie prime critiche questa per me l'autonomia
Grazie Panucci Giorgio Gori eurodeputato è stato prima sollecitato un paio di volte all'intervento di Amendola qui c'è anche il tema dell'obsolescenza del modello produttive europeo no rispetto a USA e Cina tra gli altri e quindi degli investimenti e delle cose da fare per ridurre questo gatto
Sì perché il
Ivi il quadro dentro il quale sviluppiamo la riflessione di oggi è un quadro molto complicato secondo me
In cui non soltanto noi abbiamo a che fare con delle minacce fisiche sono quelle che Putin ha portato ai confini del nostro continente o minacce commerciali
Ma abbiamo anche un problema di fragilità
Del nostro continente il quale si era abituato bene probabilmente ne parlava
Paolo Guerrieri questa mattina raccontando che non eravamo abituati a ridistribuire la torta dentro o una un perimetro molto ristretto perché c'era gran parte del mondo
Motorini
Dicevo
Con questo mi sentite sì
Richiamavo quello che raccontava Paolo Guerrieri stamattina nel
Osservare come l'Europa
Si fosse abituata
A vivere bene in un mondo in cui la ricchezza si re distribuiva in un ambito molto chiuso poi quando tutto il resto del del globo ha rivendicato la possibilità di averne una parte di contribuire alla ricchezza ma soprattutto anche di di crescere e migliorare le condizioni Tropici che cittadini allora lì il mondo
Drammaticamente cambiato abbiamo costruito il nostro benessere fino a qualche anno fa su energia a basso costo su difesa pagata in larga misura da altri e sulla possibilità di esportare i nostri prodotti
In particolare verso verso la Cina bene queste condizioni sono tutte cambiate
Perché non abbiamo più la certezza che ci sia qualcuno che è disponibile a pagare per la nostra sicurezza perché il gas russo a basso prezzo non c'è più e quindi ci riforniamo e di gas e di altre materie prime a a costi molto elevati
E perché la Cina anziché comprare i nostri prodotti tendenzialmente invade i mercati europei con i suoi che non sono più prodotti di basso profilo
Tecnologico ma al contrario hanno sviluppato valore aggiunto e sono competitivi sulle aree in cui l'Europa aveva costruito la propria prosperità
Parliamo di di obsolescenza del modello produttivo europeo perché siamo un tecnico un un continente che ha sviluppato e utilizzato e continuo utilizzare tecnologie Di Mezza classifica
Nel senso sono tecnologie sostanzialmente solide mature e che non ha intercettato come invece hanno fatto i nostri maggiori competitor tutta l'onda nata alla fine degli anni Novanta con internet da cui sono nate tutte le tipologie di digitali
Da quel momento cioè dalla fine degli anni novanta i capi di di produttività
Tra gli Stati Uniti ed Europa
Ad oggi è diventato del quaranta per cento e come se noi non avessimo proprio soddisfatto su quell'onda
Nel frattempo abbiamo ascoltato quali sono i problemi demografici che affliggono il nostro continente abbiamo una struttura produttiva che è fatta per lo più di piccole imprese
Anche perché abbiamo interpretato va detto i principi dell'Antitrust a livello europeo
Molto dalla parte del consumatore ma senza mai pensare al fatto che c'erano grandi campioni globali ai quali aveva un senso provare ad opporre invece delle
Società delle aziende europee
E perché continuiamo dipendere ancora molto dalle esportazioni
Il ritardo tecnologico che abbiamo accumulato in questi anni è un ritardo importanti e non so se spiccia di Anna cioè quello di poter tornare ad essere competitivi anche sulla frontiera delle tecnologie digitali sia oggi un proposito
Concreto che ha possibilità di di realizzarsi
Quello che sappiamo e che oggi la torta e ridistribuite in modo molto diverso da com'era trent'anni fa
Allora gli Stati Uniti
Producevano il ventisei per cento del PIL del mondo altrettanto l'Europa eravamo esattamente lo
Stesso livello la Cina stava al quattro per cento oggi gli Stati Uniti ancora producono il ventisei per cento del PIL del mondo l'Europa è scesa al diciassette la Cina è salita al diciassette
Allora se questo è il quadro tutto ciò di cui abbiamo parlato fino ad oggi a a qui ovvero la necessità di produrre grandi investimenti
Che ci consentono di recuperare competitività dal punto di vista delle competenze da un lato dal punto di vista delle innovazioni tecnologiche dall'altra
Dal punto di vista anche della autonomia del nostro continente dal punto di vista dell'Energia perché anche quello è uno un un obolo estremamente pesante che l'Europa paga ogni anno
In ragione della sua dipendenza dai combustibili fossili bene tutto questo
Molto ben delineato dal punto di vista degli obiettivi lo è molto meno dal punto di vista degli strumenti
Perché le cose di cui noi continuiamo a ripetere da necessità ovvero gli investimenti comuni il piano Draghi da ottocento miliardi di euro l'anno la difesa comune il superamento delle regole di governance europea tutte queste richiederebbero un quadro politico molto diverso da quello che noi abbiamo di fronte
Io non so se può andare ancora peggio come veniva suggerito nel primo intervento cioè se non lo facciamo allora le le destre guadagneranno ulteriormente terreno è possibile che accada
Sì non rilanceremo la retta reindustrializzazione europeo come come meritoriamente recita il titolo di questo nostro appuntamento ma sicuramente abbiamo già perso una parte delle occasioni che avevamo a nostra disposizione c'è stato un momento in cui i partiti progressisti governavano la gran parte dei Paesi europei avevano la gran parte dei commissari europei e forse in quel momento avrebbero potuto imprimere la svolta che invece non si è realizzata oggi noi siamo in un quadro politico in cui Teresa sono su ventisette i governi governati da partiti progressisti tutti gli altri sono governati o da centrodestra o da destra la vera e propria
L'orientamento dei governi si riflette come sapete
Nella composizione della Commissione europea i Parlamenti in Parlamento va un po'meglio ma non troppo meglio nel senso che rispetto alla scorsa legislatura succede che il Partito popolare europeo è assolutamente essenziale per qualunque decisione si debba prendere dalla più grande alla più piccola senza i voti del Partito popolare europeo non c'è maggioranza nel Parlamento europeo e voi capite che questo attribuisce ai nostri colleghi del PPE un una un potere negoziale estremamente elevato che quello che qualche volta riporta e li conduce a scegliere la cosiddetta politica dei due forni cioè Stone poco quelli con cui ho votato la rielezione di Ursula von der Lai né e un po'con con gli altri se mi conviene soprattutto sui temi industriali e della transizione Green su cui il Partito Popolare Europeo ai in corso visibilmente una correzione di rotta piuttosto marcata
Io credo che quindi i il problema nostro sia che le cose dette sappiamo questo punto le diciamo probabilmente staranno anche nel libro verde ma io vedo poche possibilità che si realizzino
Il bilancio da uno per cento del PIL europeo e evidentemente un bilancio insufficiente sono centottanta miliardi a cui affidiamo ogni volta più aspettative adesso abbiamo messo la casa
La difesa però il cinquanta per cento per carità non si può toccare perché quello s'è fatto dai fondi di coesione dei fondi per l'agricoltura il novanta per cento del bilancio europeo è già presi allocato ora io non so se il sedici di luglio
La Commissione europea vorrà sorprenderci con un bilancio di misura di perimetro più ampio ma non credo che sarà così io credo che sarà esattamente dal punto di vista delle quantità
Simile al bilancio del di sette anni che lo hanno preceduto
Il leader entro noi dovremmo andare a fare ogni giorno a sportellate per riuscire a salvare le cose che ci stanno a cuore e per riuscire a mettere un po'di soldi su quello che in qualche modo va nella direzione che in questa giornata stiamo cercando di di evidenziare
Voglio dire che la partita si gioca innanzitutto delle elezioni nazionali il problema che noi stiamo affrontando e che sia ci scopriamo molto fragili in un mondo molto più difficile complicato minaccioso di quello a cui eravamo abituati fino a pochi anni fa
Nella peggiore condizione politica a cui ci ci possiamo ritrovare in questa in questa concomitanza
E quindi il fatto di perdere le elezioni nazionali in tanti Paesi europei qualcuna prefigurato che posso andare anche peggio in effetti in Francia speriamo che vada bene del ventisette ma non è scontato
è la causa dei nostri problemi e difficilmente noi riusciremo a far passare oggi le idee per le quali ci battiamo gli obiettivi alti per i quali combattiamo e non è soltanto però badate una questione di destra o sinistra perché il governo della Danimarca un governo progressista
Con un primo ministro socialista che però su questi temi io credo che esprimerebbe se fosse seduto accanto a noi un punto di un punto di vista molto diverso da quello che noi stiamo esprimendo perché c'è anche come accennare una cultura di Bilancio del nord Europa marcatamente diversa da quella a cui noi stiamo per le per le quali ci battiamo il la fatica che dovremmo fare secondo me e finisco su questo per restare su un tema politico
Provare attenere agganciato sui compromessi più alti a cui possiamo ambire il Partito Popolare Europeo
Perché l'alternativa è che il Partito popolare europeo sia consegnato invece ad una collaborazione non estemporanea ma regolare con le destre del Parlamento europeo questo sarebbe secondo me è la fine
Dell'Unione Europea
Qualche volta devo dire che anche a me sfiora l'idea di dare sfogo
Al senso di impotenza
Alle critiche che muoviamo quotidianamente alla Commissione europea assumendo una posizione più dura in questi giorni abbiamo fatto dibattiti se sottoscrivere la fiducia il nuovo alla alla presidente la Commissione europea oppure no io penso che dobbiamo essere molto lucidi in un mondo in cui Donal Trump permette in discussione
I cassetti multilaterale che ci hanno accompagnato per tanto tempo in cui la principale democrazia liberale del mondo si tramuta in un regime
Molto simile alle Autore alle autarchiche in cui l'Europa si scopre come dicevamo
Particolarmente vulnerabile noi dobbiamo cercare di tenere la Commissione europea e l'Europa all'Unione europea sul binario saranno anni difficili anni di non grandi soddisfazione io m'aspetto ma questo è l'impegno che insieme ai colleghi della delegazione Partito Democratico dobbiamo condividere
Grazie d'Oriente last but non least Irene Ennio Lucci che è ricercatrice professoressa contratto di diritto europeo dell'Unione Europea alla Bocconi di Milano
Abbiamo capito che non è tempo di grandi rivoluzioni quindi ragioniamo a Costituzione vigente a regole vigenti
E c'è però alcune cose che si possono fare senza fare grandi rivoluzioni come ad esempio un maggiore coordinamento delle politiche industriali dei vari paesi perché il tema troppo questo dei lacci e lacciuoli a cui accennavamo all'inizio ecco concretamente cosa si può fare senza rivoluzionare tutto ora
Grazie
Non non mi sa che non funziona funziona sì funziona piazze della domanda effettivamente quello del coordinamento tra gli stati è un po'andava in un momento Hamiltoniana diciamo perché o si fa adesso o mai
E il coordinamento anzi Marco il mancato lo scalzo mancato Condi coordinamento degli stati membri
Ci deve portare secondo me ad una riflessione più ampia che ma alla fine la politica industriale europea esistere la mia risposta è no
E questo non brutta notizia
Ci stiamo lavorando alla soprattutto a partire dal due mila venti e questa è una buona notizia se lo facciamo dandoci come obiettivo l'idea della decarbonizzazione della società ma anche coinvolgendo le lavoratrici e lavoratori di tutte le regioni d'Europa
Senza iniquità questo sarebbe ancora una notizia migliore
Come sappiamo la politica industriale lo perdi fatta di fatto da ventisette politiche nazionali di Stati che
Fanno e gradiscono a vario livello la politica industriale perché ci sono alcuni governi e alcuni Stati che le tradizionalmente applicano molto la politica industriale convocano una pianificazione più rigida e penso tra quelli europei alla Francia tradizionalmente
E Stati che invece per motivi politici o dirette motivi ideologici perché l'Unione europea dal cinquantasette in poi si fonda
E si è fondata su politiche non liberali
Di concorrenza del mercato oppure perché non hanno le capacità del tessuto industriale questo è vero non la applicano e già questo primo dato ci porta
A dire ci porta a leggere i risultati industriali di oggi con una lente diversa perché ventisette politiche nazionali naturalmente non fanno un coordinamento
A per risolvere questo la commissione negli anni si è dotata di strumenti alternativi
Come già citati oggi le politiche di concorrenza soprattutto degli aiuti di Stato ma a complicare ancora di più questo quadro già Complesso cioè il fatto che su alcuni temi anche importantissimi per la politica industriale
L'Unione europea
Tuttavia dei portieri anche per me anti di coordinamento e di regolamentazione quadro come sul tema dell'ambiente e dell'energia
Ma ecco io vorrei brevemente parlare di Comegna secondo me la politica industriale europea ha dato questo quadro e come dovrebbe essere la politica industriale europea oggi è innanzitutto inefficiente perché come già ricordato ventisette politiche nazionali
Mitri mischiano a Milano alla base il raggiungimento di quegli obiettivi secondo me giusti che c'eravamo dati come Unione europea la transizione ecologiche la transizione digitale e anche quella sociale
Faccio subito per essere molto concreta un caso pratico
La diversificazione delle fonti già ricordata da te prima
E a partire dal due mila ventidue loro sgancio dal dall'approvvigionamento del gas russo è un obiettivo dichiarato dall'Unione Europea e perseguito tuttavia gli stati sono liberi di decidere il loro mix energetico
Ma gli stati hanno opposizioni politiche molto diverse su fonti rinnovabili fonti di approvvigionamento differenti pensiamo al dibattito in Europa sul nucleare e hanno anche capacità di raggiungere degli obiettivi con fonti tirarsi non tutti gli stati hanno le stesse capacità sul solare o sull'eolico per esempio
Ma non è solo inefficiente e anche iniqua
Perché e faccio subito un esempio per molti decenni la politica e anche oggi la politica industriale di fatto condotta dalla Commissione usando il regime degli aiuti di Stato e tuttavia durante la crisi sociale ed economica del cori d'c'è stato un rilassamento delle regole sugli aiuti che sebbene abbiano aiutato molte aziende in crisi hanno anche rilevato negli anni nel breve termine nel medio termine
Dei squilibri e delle distorsioni di concorrenza e gli squilibri cito appunto
Per esempio l'aiuto a Lufthansa di nove miliardi durante la pandemia non tutti gli stati hanno potuto sostenere le proprie compagnie aeree come ha fatto la Germania nel due mila venti
E quindi ci sono stati questi squilibri che minano anche un principio importante nell'Unione Europea
Che va proprio a risolvere che va proprio a fine a essere finanziato con quei fondi che Giorgio Gori ricordava che sono i fondi di coesione il principio di coesione territoriale
A e faccio un ulteriore esempio di iniquità ricordando quello che secondo me è l'esempio di politica industriale paneuropea per eccellenza al momento nell'Unione Europea che sono i progetti importanti di comune interesse europeo sono stati realizzati dei progetti importanti su catene del valore strategiche
Come sono quelle sull'idrogeno quelle sulle batterie quelle sui semiconduttori
Ma anche sulle tecnologie di Aceh computing avanzate che sono importanti vengano europea e da ultimo della medicina del era medicina telematica
Ecco questi strumenti che hanno una flatus per così dire lo Peo sono però finanziati con risorse totalmente nazionali
Certo hanno una un aiuto dal privato però sono sostanzialmente finanziate da soldi degli stati membri nonostante poi vogliono raggiungere degli obiettivi europei io credo che la mancanza di una regia
Della Commissione europea su questi progetti importanti e la mancanza di una un finanziamento europeo
Obbligatorio sia da rivedere e devo dire la verità questi pregiati importanti sono stati già rivisti alla fine del due mila ventuno quindi è proprio un mercato e delle tecnologie che vanno o più avanti di quanto può essere la regolamentazione europea delle volte ebbene North pole già citata lo dimostra perché la batteria all'alleanza per le batterie del due mila diciassette poi non sia realizzata non si è concretizzata in una catena del valore dalle terre rare che non abbiamo ha poi lo smaltimento e North svolta il suo fallimento ne sono una testimonianza
Come dovrebbe essere innanzitutto il poco tempo che Emily che mi rimane dovrebbe essere innanzitutto il Partito Democratico ricordo insieme al Partito socialista europeo hanno appoggiato anche in campagna elettorale
Una riforma dei Trattati che vuole concedere più competenze all'Unione Europea
La porzioni di sovranità statali tra questi la tassazione già ricordata ma anche la politica industriale mi sembra una buona idea sono molto scettica sul tipo di di maggioranza che possiamo avere nelle istituzioni e anche l'euroscetticismo che permea le istruzioni in questo momento e quindi la realizzazione di questa riforma
E poi dovrebbe essere e qua e non dovrebbe e non dovrebbe secondo me tralasciare una transizione che il spesso ci scordiamo perché accanto alla transizione ecologica e a quella digitale c'è anche un'altra una transizione sociale che per me in tema di politica industriale vuol dire coinvolgere tutti i settori dell'industria europea emotiva che coinvolge tutte le lavoratrici i lavori dei lavoratori dell'Unione Europea che non è soltanto certo la conquista dissi va circolazione libera circolazione dei lavoratori e delle lavoratrici di unione europea nel mercato unico che il più grande
Ma anche un'azione di rischi link che a mio parere l'unione europea deve affrontare con risorse del debito comune e non deve affrontare con risorse invece lasciata agli Stati
Chiude l'ultimo con a una nota se posso sulla sulla difesa perché è chiaramente un tema che si intrecciò oggi con un solo la sicurezza ma anche la politica industriale
Registro a me non sembra che il pacchetto approvato anche logoramento approvato dal dell'unione europea vada nel senso di quello che dicevamo anche in campagna elettorale che era una difesa integrata comune quindi sicuramente una politica industriale va trovata in comune nell'ambito della difesa e quindi questo vuol dire fondi comuni e risorse proprie e non risorse statali
Grazie Angelucci dare la parola per una breve brevissima conclusioni abbiamo ancora il tempo anche voi se volete aggiungere qualcosa a polenta
Nostro ospite straniero e l'immagine di Gori del Partito socialista europeo il cui compito è nei prossimi anni soprattutto quello di non farlo
Deragliare a destra il Partito Popolare Europeo è forte
Possiamo dire che è così
E indizi dato il via compiti eccellente Schippers
Quell'unica si poté
Quando va in camice matto e quindi ovviamente su cui Express cliente immensa né che il programma suo quattro bimbi impotenti no visto Cantini hutu tutto ti Mendole spezza ordini sacri mento sotto se solo io chiedo proprio pendente cresce in politica fortissimo quattro qui alla Uncini invettive si sa becchi momento solo Internal Willow un segno è una presto io pensi Pleasence Enough io non so no in orto volevo congressi col Bari
Ti espresse danze farlo in De Nederlandse in Amsterdam Monteduro Dax fossero riso buonista Tex nota
A business as usual controversa Itza mondo antistaticità momento sullo spoglio open progressiva
Solo quanto serietà momento progressi mobili sedicente perché quanto un sottogenere Trasamondo anzi o si è posto di Cosenza gotico in Seven Steps percorre subite veste Endesa di foto del Che Lecce
E voi quanto Justa momento tende a Tahiti tubi in A contro chiunque Pitton sorretti USA proveniente questo Maura X tutti i film in talk show tu European sì presentato qui oggi alternative & attimi presente nel tentativo del da al suo arresto People consenso e andarsene
Dunque è da attribuire a erto doveroso quattro qui si sta di i tipi di sperma cifrati in questo formalizzi e lui è il talk show tazza guidati alternativi di alternative Mask notabili aste parchi in the quindi petto continuous e quindi Battocletti accertamenti dice per traghetti oggetti Cristo Mac ce l'ha data Pietro intrinseci Anisa Frangi scende Attis beneficio due prestiti Sensini euro
Allora sì questo compito che ha indicato è molto complessa so quando noi abbiamo sostenuto alla commissione la fonte Laiana lo abbiamo fatto sulla base di un programma chiaro quindi la dobbiamo continuare adesso a richiedere il rispetto di quel programma come era stato detto all'inizio della legislatura
Inoltre stiamo organizzando un grande congresso in ottobre con i nostri presidenti Stefanel bene Amsterdam
E perché vuoi perché l'abbiamo organizzato perché non è il solito Congress insomma sarà soprattutto un momento di verità e di mobilitazione e vogliamo mostrare che i progressisti
Devono essere sostenuti questo avverrà dieci giorni prima delle elezioni nei Paesi Bassi dove l'estrema destra è in ascesa ed è anche al governo ne vogliamo mostrare che la possiamo sconfiggere o che comunque noi siamo un'alternativa
Importante e anche perché abbiamo notato che Lippi pista fedele portando con l'estrema destra invece vogliamo mostrare la nostra presenza e vogliamo dire che che che sul green Dio lo si deve tornare indietro si grandi invece andare avanti verso una transizione
Giusta che sia giusta per tutti i cittadini
Grazie Amendola una battuta
Sì no non me ne voglia Giorgio che ha fatto un discorso che io apprezzo molto però li faccio una domanda
Sostenere questa Commissione per evitare che si sposti verso destra con delle cose comiche ieri le CRC del gruppo che sostiene vicepresidente Fitto non se manco presentata le votazioni a Bema questo
In Italia passa tuttora mai siamo tutto nel mondo del possibile
Però e e la la mia domanda è sostenere una commissione che sul piano Draghi sul piano letta sui beni pubblici europei sui fondi per l'industria sui fondi per il green ville sui fondi per il digitale sull'immigrazione va in una direzione che scusate lo dico per brevità che è una morta gora mentre la competizione mondiale e violenta ma questo non è un assist proprio a quelli che stanno dicendo che questa Europa non serve a niente cioè noi nel sostenere un qualcosa che non va da nessuna direzione perché stiamo facendo proprio un assist avrà come si fa come fanno look Manna nell'Atalanta che li fa proprio un assist centroarea per questa per questa situazione perché io ho paura che noi ci troviamo a discutere un bilancio settembre dell'un per cento dell'un per cento del PIL europeo senza beni pubblici senza niente sarzanese investimento
E ci troviamo pure a destra che dice avete visto si trova non serve a niente allora io non chiedo assolutamente voi fate un lavoro egregio al Parlamento europeo sito l'assist su questo
Però attenzione
Perché di fronte alle turbolenze mondiale avere una commissione un quadro politico
Che non produce scelte e decisioni sul niente io non credo che sia un favore alla tenuta democratica sia uno sfondamento verso quelli che questa tenuta democratica la vogliamo far saltare
Varie Pontisola ho diritto di replica criteri no
Io penso Enzo che il problema è in parte la Commissione ma molto di più eh la geografia politica dei ventisette Stati membri e sono quelli gli stati membri che non vogliono fare piani di investimenti o comune che non vogliono superare la regola del veto dell'unanimità che non vogliono dare il via ad un grande fondo per la difesa comune perché perché sono ciascuno geloso del proprio potere del proprio bilancio delle proprie prerogative
Ecco presero per riflette questo quadro sapendo che la geografia politica di oggi non è quella di cinque anni fa
Nel senso che i governi
Che si sono spostati a destra sono moltissimi ahimè ora io non credo che faremo grandi passi avanti in questa legislatura per proprio per queste ragioni ma penso che ne potremmo fare molti indietro
E io penso che il nostro dovere sia quello di provare tutti i giorni combattendo sui contenuti
A trovare il punto di compromesso i più alti possibile
Non vuol dire rinunciare al nostro programma non vuol dire fare sconti Alpa presidente von der line ma vuol dire non cedere alla tentazione di dire noi siamo quelli buoni quelli bravi e quelli che hanno le idee giuste governate voi perché me interessa alla fine quello che si fa davvero concretamente
Grazie a tutti agli ospite kitsch ascoltato il tempo è davvero scaduto
Bene allora buon pomeriggio a tutti iniziano i lavori del pomeriggio sono Fabrizio AGEA
Nei lavori del pomeriggio dopo l'intervento del presidente di Confindustria Emanuele Orsini se ci saranno cinque workshop
Abbiamo fortemente voluto questi workshop per dare importanza alle fiere della nostra industria e i cinque volte workshop avranno come titolo le filiere della transizione ecologica il primo che sarà coordinato da Chiara Braga e da Michele Torsello
E ne approfitto per dire che questo workshop si svolgerà lì nella sala principale
Il secondo workshop The con una tecnologia avanzata e scienze della vita che sarà coordinato da me e da Beatrice Lorenzin e si svolgerà nella saletta di in questa sala
Il terzo workshop l'industria che crea l'industria sarà coordinato da Camilla lavoretti e da Susanna Camusso e sarà nell'adiacente teatro sei
Il quarto la creatività italiana la prova della competizione coordinato da Simona Bonafé che da Cristina Tajani anche questo sarà Carlo nell'adiacente il Teatro sei lasci l'ultimo comunicazioni spazio infrastrutture per l'autonomia strategica
Coordinato da Lorenzo Basso e da Marta buona foni si svolgerà in questa sala nella saletta e siamo quindi io cedo la parola Giorgia Rombolà che intervista quello che per me i suoi predecessori è stato il mio Presidente Terragni il presidente di Confindustria e quindi ben tenuto
Buon pomeriggio a tutti grazie
Caforio
Grazie
Un giorno tutti un giorno un giorno grazie dell'invito o pomeriggio presidente allora andiamo subito perché poi il tempo è tiranno
Non posso non partire riso e qua parliamo di industrializzazione reindustrializzazione dai dati di ieri che tu hai commentato già che lei ha commentato tu
Sono questo don sfociavano in calo della produzione sia sul mese senso hanno le abbiamo già dati i dati l'Europa non può galleggiare quindi cosa deve fare poco fa a palazzo Chigi c'è stato anche il commissario Dombrovskis si è parlato con Giorgia Meloni anche della competitività delle imprese che cosa deve fare l'Europa peraltro ieri voi avete incontrato anche Ursula von der lie
Beh intanto bah se funziona bene tanto cui Cevo grazie grazie veramente l'invito mi fa piacere essere qua
Ieri abbiamo incontrato il presidente della Commissione europea anche per ricordarli ovviamente le istanze e non l'abbiamo fatto da soli perché l'abbiamo fatto insieme alla Confindustria francese Medef sembra ma non è un diciamo richiesta che nasce solo da Confindustria Italia manca la vidi anche di Confindustria tedesca dalla Spagna e dal Portogallo
Dalla Repubblica ceca dalla anche dalla Polonia quindi e diciamo solo le Confindustrie produttive libiamo sono partiti nel dirgli che ovviamente Alice avete letto ci avete visto siamo stati abbastanza critici ma siamo stati critici non tanto abbiamo premesso una cosa perché molto spesso si rischia nel dire
L'industria italiana europea e contro l'ambiente cosa che invece per noi non è così anzi l'ambiente l'oggetto a cui noi e gli obiettivi che l'Europa si sta dando per noi sono importanti perché capiamo che sarà anche un tema di competitività il vero tema è come raggiungere quell'oggetto e qui gli obiettivi perché per la perno e la partenza
Spero tema e che poi lo stiamo vedendo perché tanto sono dati oggettivi cioè il fatto quello che abbiamo costruito e fatto purtroppo sul mondo dell'automotive per sul pack agì in quello che si sta provando a fare sul patendo il farmaceutico
Quello che si è fatto lo si sta facendo sui temi energetici che comunque sta diventando un problema e anche siamo stati abbastanza critici Picasso riprovo enunciare tutti
è ovvio che tutto questo abbiamo cercato di renderlo in una chiave dove larghissimo partitivo dicendo siamo stati critici ma pare essere costruttivi perché questa è la partenza perché il vero tema
è che io ho iniziato il mio discorso dicendo che sono le ore purista onere questa convinto e credo dell'Europa dei vaccini c'è l'Europa che ha saputo dare una risposta immediata ai Paesi e alle necessità è ovvio che in quel momento c'erano anche delle vite da salvare però è stata rapida riuscita a rispondere nei tempi oggi il tema della burocrazia ed europea per noi è un tema di competitività coso direzione di competitività perdiamo altri Paesi altri continenti che stanno correndo alla velocità talmente tanto più elevata a confronto la nostra che i problemi burocratici ci spingono ovviamente nelle
Scelte che stiamo facendo a essere meno competitive sull'automotive che non sto dicendo che sono contro l'auto elettrica figuriamoci
Ma dietro l'auto elettrica vuol dire essere pronti anche nelle tecnologie ma essere anche pronti nel poter dare anche l'Energia stesse sapete i problemi energetici che abbiamo in questo Paese dare energia per poter fare funziona
Quindi è ovvio che quello che stiamo dicendo è mettere al centro la neutralità tecnologica perché per noi quello fondamentale ieri l'abbiamo definita come una libertà tecnologica
Che non vuol dire non mantenere l'oggetto anzi mantenere trovare diciamo la diminuzione ovviamente dell'ICI o due
Però stiamo attenti perché oggi
Il problema è che anche a rischio di avere delle imprese che pensano alla delocalizzazione perché a un certo punto di vista se io non ho le condizioni poi tema dazi tema guerre cioè è quindi quello quello quello succede che la gente pensa che comunque si possa spostare l'azienda ma quando si sposta l'azienda si sposta la filiera gravemente c'è un indotto che lo dobbiamo solo guardare
E quindi lo dobbiamo stare attenti perché anche sui temi energetici sui temi delle chiese quindi Greenpeace voglio dire che so che di cui siete molto attenti ma come lo siamo noi però anche sui timidi di Tieste quindi sull'emissione di CO due
Quella norma è nata
Giustamente per salvaguardare e dare dei compromessi
Oggi la speculazione finanziaria costruita su quella norma mette fuori mercato le nostre imprese le speculazioni fatte sui Ttf sull'energia e sul gas mettono fuori mercato le nostre imprese sull'energia quindi io dico
Lavoriamo tutti insieme in una responsabilità non sociale nel mantenere le nostre imprese in Italia perché io sono veramente l'Italia ma soprattutto anche a rendere le condizioni perché possono essere competitiva però
Voi avete chiesto come Confindustria proprio che vengano rimodulati i tempi per questa transizione Green ma non è che rischia di essere un alibi qualcuno prima è stata detta questa cosa qui che rischia appunto di essere un alibi che costi poiché la mancata transizione siano più alti di qualità la transizione
Ma avere il tema non è il tema della Libia
Cioè quando io penso al mondo del farmaceutico ce ne sono faccio un ragionamento
Per poi farvi capire dopo loggiato in gol Green perché sull'alibi vuol dire che stiamo parlando di ambiente
Parto dal presupposto che riconosciuto dallo dal mondo dall'ONU le imprese italiane europee sono quelle che emettono meno
Di tutte le imprese del mondo le imprese europee quindi ricordiamo sempre che noi abbiamo l'emissione
Che è inferiore a tutti c'è chi dice sette c'è chi dice il sei virgola sette c'è chi diciassette virgola due di emissione dell'Europa a fronte di un PIL del quindici per cento quindi voglio dire poi
Quando voi sposiamo tecnologie importiamo auto dalla Cina
Dove in Cina per fare le batterie l'anno scorso hanno aperto cento nuove centrali a carbone e non penso che stiamo facendo il bene dell'Europa nelle scelte che sta prendendo l'Europa zero Asso
Nel uccidere ovviamente delle imprese io penso d'impresa nostra filiera io arrivo da Napoli verso le rogge l'assemblea di Napoli dove c'è l'indotto della costruzione dell'automobile
Abbiamo fatto un meno trentadue per cento Che primo dire posti di lavoro recente persone a caso perché io quando parlo di d'impresa Parma impresa lavoratori sulla stessa cosa
Cioè non c'è in distinguo quindi noi dobbiamo stare attenti a che comunque ci sia una competizione una compatibilità nel potere essere sostenibile l'economia con l'ambiente questo io quello che noi stiamo vivendo e sui tempi è ovvio che sarà quello a cui noi dobbiamo arrivare ma per arrivarci servono le condizioni oggi le condizioni dell'energia non ce l'abbiamo
Ed ENI come faccio io a spingere un prodotto di cui non ho la tecnologia di cui la compro e poi fatemi dire leggiamo io l'ho detto la nostra assemblea del ventisette di maggio
Cioè quando leggiamo nei bilanci di Biwa Idi e Tesla quasi quattordici miliardi di crediti di carbonio in compensazione per le sanzioni dati dall'Europa
Dico che siamo pazzi perché sono i soldi degli europei allora se quella è la mia io credo che non sia la via la via è quella di dire cerchiamo di trasformare le nostre imprese a migliorare nell'ambiente
Ma non distruggerle perché a questo punto sta facendo il bene di altri continenti tempo e procurando il nostro e questo non è un dire un alibi vuol dire creare le condizioni elettrico e soprattutto l'altro capitolo che a me
Interessa e la neutralità tecnologica perché se io non posso usare i più di usare gli effluenti ma lo posso usare il biofuel
Perché nella sera prima si è trovato l'accordo del programma
E la Fonda Maya che va bene lei fu il mal di fu il no tipo perché cioè di quelle politica non è neutralità tecnologica
E dico stiamo attenti perché io credo che invece la neutralità tecnologica
Se l'obiettivo è che quell'auto e metta quelle emissioni io lo posso raggiungere con qualsiasi tipo di Croce
A quel punto lo fare ricerca e sviluppo per poter arrivare a quel tipo di missione ma non devo essere obbligato la tecnologia che in tutta l'intera Europa non fu annuncia non ha e questo succede infatti devo dire penso che anche l'ultima grande azienda invece a batteri europea fallita
E quindi
La fine non è un alibi
Se tutti quanti quelli che fanno sono di quel settore alla fine fa trentadue per meno perciò in pieno trentadue per cento l'Italia e tutte le aziende europee che fanno solo di quel settore stanno morendo forse non è un alibi ma la preoccupazione allora
Quel settore il settore dell'auto motive potrebbe essere uno dei più colpiti dai dazi nati noi già no perché siamo in attesa di una possibile annunciata lettera di Teramo quale le ha lette le lettere di Trump no dicevamo prima sono tutte uguali cambia l'intestazione cambia poi il numerino che viene assegnato a ciascun Paese che si fa in questa situazione sta facendo abbastanza l'Europa l'Italia ha balbettato un po'almeno all'inizio quando si
Ma allora cosa dobbiamo fare perché il dieci per cento ma ma il rischio è che noi noi noi abbiamo sempre detto che servivo negoziato di un'Europa unita per perché ovviamente non potevamo avere Paesi
Che magari pensavano di fare delle fughe in avanti perché non ha necessità una significato perché anche qui per i tenori esportiamo circa sessantacinque miliardi di prodotto verso gli Stati Uniti nostro partner storico un saldo positivo di oltre ventisette quasi ventinove miliardi il saldo positivo
Va da sé che quel paese quel mercato interconnesso
Con col nostro Paese parlo dell'Italia
Però dobbiamo anche qui dirci una cosa cioè
E è ovvio che se uno mi dice meglio darsi al cinquanta per cento al dieci per cento va be va da sé no cioè di cosa stiamo parlando pareo credo che oggi l'ho detto anche stamattina
Non dobbiamo fare un ragionamento solo sul dal sei al dieci per cento perché oggi c'è un tema anche di cambio
Perché quando oggi comunque la media degli ultima settimana il cambio al tredici per cento lordo unisco al dieci per cento fa un ventitré per cento quando io
Che avremo dei prodotti ce la faranno perché abbiamo dei prodotti che sono eccellenze che continueranno a essere venduti negli Stati Uniti ma ci sono altri prodotti che non ce la faranno quindi dobbiamo fare in modo oggettivo per filiere e perdi diciamo per settori una valutazione seria e qui serviranno compensazioni se vogliamo essere competitivi e dobbiamo rendere quelle filiere quei settori competitivi per poter rimanere nel mercato perché io penso a chi costruisce macchine per ceramiche se io gli metto la macchina per ceramiche al limite un più ventitré ventiquattro per cento non è più competitivo
Quindi non certo punto di vista questo per noi la grande preoccupazione detto stiamo attenti quindi abbiamo tre capacità rinegoziato perché tanto inutile nasconderci noi oggi l'ottanta per cento da difeso l'opera comprava dagli Stati Uniti quindi è un tema le energie AG NL lo stiamo comprando agli Stati Uniti è un tema contiene regia Chiara energia l'altro capitolo è sicuramente
E le bistecche che oggi sappiamo tutti che si spingono se se spengo le Salter nostri occhi non a Apple chi non ha mai perso cioè sa siamo a piedi ci quindi oggi noi dobbiamo ovviamente vero negoziato sappiamo che quello un partner sappiamo che quello per noi è un'esigenza di mercato non abbiamo dato un dato
Se sarà così
Più o meno impatterà circa diciotto miliardi meno diciotto miliardi esportazione oltre cento mila fosse e ottocento devo quindi attenzione su questo capitolo lo dobbiamo fare un ragionamento aprire subito nuovi mercati
E quindi Italia sarà fondamentale anche qui non ci può essere divisioni politiche c'è qui il Mercosur è un pezzo fondamentale a regime il Mercosur potrà dare dai quattro ai sette miliardi di esportazioni del nostro prodotto
E quando parliamo di sette miliardi non solo i diciotto di mancanza quindi correre e devo dire stiamo facendo missione con il ministero degli Esteri
Devo dirti tante missioni oggi voi sapete io sono sono qui ma io non lo sono appartenute politico io sono abituato a dire le cose come sono molti di voi mi conoscono estimo e abbiamo anche amicizia
Per certo purista le missioni che stiamo facendo all'estero stanno portando risultato quindi noi dobbiamo sicuramente affrontare o nei mercati ai mercati sono i mercati Arabia Saudita il Golfo spingermi lindi a spingere i paesi dell'Asa spingere e chiudere subito il negoziato del Mercosur che è fondamentale il voto italiano
Il governo italiano quindi
Io sono fiducioso che questa cosa ci sarà si troverà la compensazione quegli agricoltori però non possiamo pensare che per il rio sul pollo
E lo zucchero si blocchi un mercato così importante che può dare comunque una risposta la mancanza del venduto che potremo avere dai dati storici e il ministro degli Esteri sull'arco storico che diano
Devo dire acqua bio credo che stiamo cercando di ragionare sulle compensazioni quegli agricoltori che da un certo punto di vista anche giusto perché
Se noi esportiamo del pollo senza antibiotico importiamo del Polo con l'antibiotico su quello ci devono essere dei criteri invece giusti cioè io credo quello sia ovviamente dei criteri di reciprocità e quindi su questo è ovvio che si deve fare i negoziati c'è quindi a sia si sta costruendo un percorso di verifiche che comunque il i prodotti esportati quelli importati abbiano la stessa
La stessa diciamo caratteristica perché se no il vero tema è quello quindi trovata queste Quadrio credo che il voto sul Mercosur sono fiducioso che andrà però serve far presto perché in un'azienda non ci metteremo sei mesi ha deciso
Senta Dombrovskis tra l'altro poco fa con Belloni ha parlato anche della possibilità lo lo traduciamo di intervenire sul patto di stabilità per coprire un po'le spese di sicurezza della di fare ecco si potrebbe immaginare degli attività di questo genere anche per coprire
Cioè quello che potrebbe dargli derivare nata possibile guerra commerciale centosei direte voi perché voi anche anche su questo noi siamo stati nel che Giorgio cioè il fatto che comunque
Allora su questa cosa dobbiamo io sono contro tutte le guerre io credo che nel due mila venticinque parlare di guerra si è una pazzia cioè io credo Bove mise la Naba
Pazzesca però dobbiamo anche pensare dobbiamo anche pensare noi come il Paese stilistici manca l'ombrello degli Stati Uniti dobbiamo avere una una difesa quindi ok sforare il patto di stabilità per la difesa noi abbiamo aziende eccezionali che comunque fanno difesa
Però dall'altra parte non possiamo sforarlo solo per la difesa e l'abbiamo lanciato abbiamo chiesto un grande piano straordinario industriale per l'Europa e per l'Italia perché in un momento come questo se vogliamo raggiungere quell'oggetto che ci siamo detti abbiamo bisogno anche di avviare comunque
E una folla forza propulsiva sulle sulle imprese sui giusto sull'innovazione quindi ok però non scordiamoci dell'industria come purtroppo delle precedenti Commissione europea è stato fatto oggi industria impresa catrame industrie imprese lavoratori sono stessa cosa
Salvaguardare quello vuol dire solo guardare i posti di lavoro e soprattutto il benessere sociale e son qui la tenuta sociale dei territori del welfare perché
Nell'esportazione dei seicentoventisei miliardi che fanno novantotto per cento le imprese di Confindustria
Ha un saldo positivo di cento miliardi a questo Paese quindi vuol dire che la tenuta del welfare di questo Paese
Stanche delle esportazioni che facciamo
è che se esportiamo meno e abbiamo meno saldo positivo ovviamente abbiamo meno soldi da mettere nel welfare di questo Paese
Siccome oggi si parla anche di proposte e di idee che poi finiranno tra le proposte per la legge di bilancio lei oggi ha detto non puntiamo degli aggiustamenti bisogna cambiare radicalmente bisogna
Cosa chiederete voi quando si parlerà di leggi bilancio qualsiasi porteranno anch'io sono stato abbastanza criticato sul fatto dice Confindustria chiede
Ma anche qui voglio fare un ragionamento semplice quando noi abbiamo l'abbiamo chiesto di avere strumenti facili confido sta rappresentando vanta quattro per cento medio micro piccole imprese e il sei per cento le grandi imprese bocca
Quindi abbiamo bisogno di aiutare i nostri imprenditori sempre per portarli a essere più produttivi e più competitivi perché quello e vuol dire trasformarli da mettere al centro la parola Investimenti servono misure facili
Misure che comunque ovviamente su ripara morta mento che è stato fatto i crediti d'imposta in busta quattro punto zero saputo dare una risposta fantastica la ricerca e sviluppo e nuovamente da mettere al centro
C'è un grande pezzo di comunque possiamo utilizzare dei fondi di fu coesione salvaguardando ovviamente
Le quote per il Sud che possono essere messi al cento per eliminare qui divari penso anche alle case per i lavoratori e non solo perché poi ci sono non solo le case per i lavoratori perché ne parliamo del nostro mondo ma spesso ai ragazzi della polizia se penso americana diciamo agli insegnanti se penso a chi lavora nel pubblico hanno bisogno di case che abbia un costo calmierato che non superi il venticinque trenta per cento
Lo fai con mettendo al centro ovviamente utilizzando il pezzo della coesione
Allora noi abbiamo bisogno di accetto gli investimenti cambiare ovviamente le misure incentivi sui contratti di sviluppo perché oggi portato sviluppo per le grandi potrebbe essere sicuramente alla risposta lo puoi fare ovviamente modificando
La norma perché oggi vediamo che è sempre stata lunga nella risposta perché le istruttorie tutto quello che comunque concerne per dare l'aspra formazione ovvero avvio perché contratti sviluppo vuol dire
Voglio fare in modo che accerta filiera possa incrementare per fare questo ovviamente serve spingere gli investimenti e lo ricordo che ogni volta che c'è un investimento dove utilizziamo un prete imposta anche al trenta per cento vuol dire che dietro c'è un imprenditore che ci mette settanta
E questo a volte ci si scorda diciamo dell'industria regaliamo il venti per cento il trenta per cento ferma la quando tu dà il trenta per cento giusto che quella ragione di Stato non ragiona così fattualità il trenta per cento
Di credito di imposta e ci mette settanta comunque quando Dean di prodotti per costruire il nuovo stabilimento non è che non paghi l'Iva al ventidue per cento quindi il fuori e l'otto per cento
Ai sposava vorrei post lavori creme dei posti lavoro quindi lanciato buddista do per Ifi chiamo cioè che comunque ci siano sempre l'effetto positivo della nuova degli investimenti che è quello che vogliamo e tracce
Senta Presidente
E si parlava appunto dei dazi e si parlava prima anche di come rispondere anche con delle politiche interne lei ha detto più volte per me l'impresa non solo l'impresa e chi fa l'impresa ma anche il lavoratore
Non è davvero il caso di porsi il problema dei salari che non crescono in Italia sono quelli che sono cresciuti meno tra le economie OCSE perché io qui già c'è un tema anche dire export di manodopera dicevano prima
Che formata e poi manodopera che invece arriva che bisogna formare Che non sarebbe anche più
Beh allora io qui ciò ci tengo sempre a dire che fare la media del pollo con lui è sempre facile no cioè nel senso che
Noi rappresentiamo venticello Italia ventidue ventitré milioni di euro Torino e rappresentiamo cinque milioni cinque milioni come sei cinque milioni e mezzo
I nostri ricordo sono i salari migliori di tutti gli altri settori non sapeva che poi ci ricordiamo chiedeva che chi governa oggi o che governato ieri che voi sul pubblico non è che sia stato fatto tanta roba che voi
Quando me mi si dice ed anche qui ci dobbiamo dire le cose come sono perché c'ha ha voi non fate nulla nel io io ho detto il primo ai salari è un problema nazionale
Quindi questo non rinunci sospendiamo dietro un dito non lo abbiamo mai fatto il sicuramente la mia presidenza lo farà però anche vero che non è che solo la manifattura
Può essere quella che tiene i piedi perché oggi la cassa integrazione a paga solo l'industria pro Poglio ricordarlo c'è l'industria italiana paga la cassintegrazione anche per gli altri settori
Rock duro se lo scorda
Poi ok sulla parte
Pubblica incremento dei salari pubblici
Non è da oggi che il problema o questo governo il governo precedente sarà entre quattro governi che ci sarà c'è un problema quindi oggi imputare sempre a noi il problema può io noi abbiamo trovato la ricetta per dire vogliamo incrementare i salari certo
La seduta comincia ma eliminare i contratti pirata
E oggi molto bene l'incontro avuto con i sindacati devo dire che è cominciato finalmente dopo quattro anni che non si controlla con Confindustria siamo riusciti a ragionamento almeno sederci
Avremo che nessun altro introdusse riusciamo entro la fine di luglio e abbiamo cominciato puro giovamento di dialogo perché poi anche al centro c'è la sua politica industriale
Poi è ovvio che si può fare meglio abbiamo proposto di contratti di produttività che anche su questo stiamo cominciando a ragionare che Prodi evitano vuol dire far andare le persone a doppia velocità
Ma vuol dire che anche in questo caso dobbiamo fare tutti i compiti a casa dove dobbiamo investire di più cadere il modo per fare i buddisti le nostre imprese perché possano produrre di più
Ci vogliono misure per l'aggregazione perché quando le imprese sono piccole abbiam bisogno che comunque si uniscano per essere più efficiente abbiamo se ho bisogno di un sistema paese sulla logistica perché oggi siamo
Da una vita al diciassettesimo posto
Come logistica europea
Germania al quarto posto e logistica abbiamo
Sette mila e settecento chilometri di costa nove siamo al diciassettesimo posto c'è quindi se mettiamo insieme
Le sfortune che abbiamo più certa che il costo dell'energia le metti insieme è ovvio che non possiamo distribuire più più capacità poi anche qui ci sono aziende
Che stanno funzionando e stanno funzionando bene e che comunque riescono distribuire di più uno e siamo ben contenti o l'eccellenza di fianco a casa io abito a Maranello cioè Ferrari Auto che ha la capacità di distribuire dai sette ai dieci mila euro all'anno in più ai propri ragazzi
Io sono solo che contento che venga fatta questa cosa però cominciamo nel dire le cose come sono uno che non era presente al cinque milioni e mezzo e non ventidue milioni
Che la media del pollo meno mista e che si diamoci tutti insieme per capire qual è la via vera perché parlarne basta secondo me
Non è che sia corretto quindi ci sediamo
E quello che abbiamo detto i sindacati capiamo quella via per poter incrementare sai bisogna fare cose tutti insieme e quello l'unico modo
Qualche altra domandine poi la lascia andare se non mi uccidono ma
No sono contenta che ci sia questa nuova fase anche dei rapporti sindacali che è un bene per tutti insomma non è stato facile devo dire
Abbiamo fatto più cercato di fare più sinergia tra di loro che tra di noi comunque
Visto questa possibile nuovo protezionismo che ci aspetta che si fa con Lexil va perché a questo punto l'acciaio diventa davvero fondamentale forse per questo Paese per io dico una cosa semplice
L'abbiamo aziende leader al mondo mi cito una Fincantieri a dieci anni di contratti ce lo invidia tutto il mondo
è inevitabile che diceva sarò vogliamo incrementare la difesa
Investimenti sulla difesa il ferro
Servirà
C'è quindi di questo Paese ha bisogno DS di a vere la produzione non compete Europa bisogno che ci sia la produzione italiana europea di acciaio
Poi logico che mi preoccupano i dodici mila lavoratori tre mila lavoratori ci sono gli occhi sono quindici mila però ricordiamoci che lì ci sono settecentocinquanta sette oggi restrizioni ambientali
Perché dobbiamo dirci questo cioè dobbiamo partire da da quell'oggetto poi sarà per fare per fare andare l'Ilva serve il gas
Perché tanto che chi così
Fino a quando vogliamo andare a dire che il servirla faremo andare idrogeno impossibile perché gli alto forni che servono per fare le carrozzerie delle macchine o l'acciaio denari
Ci vuole il caso per fare la ceramica nel mio paesello di Maranello che Fiorano che è il migliore considerato al mondo come Jack ci vuole il gas lo si fa con l'elettrico
Quindi di ciò che è un altro problema che ci vuole l'acqua quindi bisogna risolvere secondo me di problemi strutturali e se hanno la volontà di farlo nuovi sicuramente ne cosa che possiamo dire e che serve l'industria italiana europea che faccia l'acciaio perché noi abbiamo eccellenze
Italiane come ho detto prima che sono in grado di vendere in tutto il mondo e quindi di queste a mio avviso
Un'ultima cosa visto che lei parla di energia è un tema molto caro al PD quello del colosso energetico delle bollette del calcolo anche noi delle bollette se nel prato pure prima ne ha parlato anche la segretaria e poi mi chiedo bisogna guardare al nucleare per anche per dare risposte perché io so che su questo punto riduciamo d'accordissimo
Allora io dico una cosa semplice
Oggi l'energia il vero elemento competitivo per l'industria
Cioè non è che le aziende automobilistiche scelgono di non stare in Italia perché siamo brutti io non sappiamo fare le cose
Scelgo io stare in Italia perché il costo Energia in Spagna costa ventotto euro a megawattora e nove la paghiamo lo vanta nove cioè
Nel bilancio di un'automobile il primo col secondo costa l'energia
è questa la verità c'è sulle in prese come io l'impresa che consuma venti milioni di kilowatt a trama e gli spagnoli c'è una differenza di bilancio di tre milioni di euro lui distribuisce di più e fa più investimenti non vi è dubbio
E questo capitolo ora a poco tutti insieme capiamo che quella
Vuol dire sicurezza nazionale quindi non c'è da essere secondo me le bandiere politiche sul sì o sul no
Ma trovata la tecnologia giusta bisogna fare in modo che quella tipologia sia per tutti perché l'unica vera tecnologia che
Voglio dire conta un Energia che continuativa che continua a differenza dei rinnovabili chi non è che non sono per le rinnovabili qui o qui sostato critico io l'ho detto anche è lì che saluto che so che oggi non piaccia sentiti ieri
Tre italiani dicevo vogliamo le rinnovabili poi quanti sindaci o del PD che mi stanno dicendo che comunque lo mio provano l'inno rinnovabile il territorio facciamo l'elenco allora guardiamoci non anche tra di noi facciamo l'esame di coscienza diciamo
Non vogliamo nucleare non vogliamo le rinnovabili non vogliamo il fotovoltaico l'eolico e questo è un problema
Perché qua ci dobbiamo dire la verità
Allora
E veramente un elemento di salvaguardia nazionale Energia
Non possiamo pensare metterci delle bandiere politiche né di destra di sinistra i sinistri destra c'è quel un elemento di garanzia dalla tenuta sociale per il mantenimento delle persone all'interno delle nostre imprese perché vuol dire che non siamo competitivi viviamo
E questo è poiché ne Oropa e lo lo dico nata a Giorgio e gli amici che sono in Europa quando vedo che comunque cinque aziende non vigilate sui Ttf speculano
Dove il prezzo del caso arriva dagli Stati Uniti
A quattordici euro meticcio marca più voglio che guadagnano tanto le nostre aziende che producono che sono pure contento venticinque euro a megawattora e poi vedo dei prezzi e cinquantacinque era cattolico ma quei venticinque Roma giocatore che che ci resta come dicono in Po fu tendo
E che questo ce lo dobbiamo dire anche questo però io sto dicendo a sei mesi e non c'è nessuno che ci guarda cinque aziende non vigilate
Che stanno speculando
Però queste è un tema perché su quei venticinque euro di differenza allo moltiplico per due e mezzo fa settantacinque Romito Nottola d'energia elettrica
E allora io credo che su alcuni temi dobbiamo essere uniti perché a io qui palme il
Impresa poste loro la stessa cosa e dove se li vogliamo tenere salvo fare cose e questa è l'energia e il punto oggi più importante da sistemare ero stiamo cercando di sistemare almeno nell'immediato come così vado veloce vero
Nell'immediato stiamo cercando ovviamente poi l'abbiamo in casa che noi perché c'è il produttore in casa i consumatori quindi figuriamoci
E però io l'ho detto anche qui sono stato molto chiaro dubbi il Presidente del Consiglio ci sta seguendo su questa cosa dopo un po'di spinta
Accesa da parte nostra dove abbiamo detto scusate ci sono c'è l'idroelettrico
Pedretti cova in concessione diretta al fatto sono investimenti fatti che hanno sessanta settanta anni fatturava Cicala di quella roba lì noi vogliamo il venti per cento venga data l'impresa
Soli Investimenti sulle rinnovabili arrivati a fine vita Fini incentivano fine di Tosca Fini incentivo
Chi li abbiamo pagati Nuys c'è motivo di Ricci Tadini tenere in prese non l'ha pagato né il il Governo nei governi precedenti nel governo attuale
Quella roba l'abbiamo pagata Novi per centosettanta pagine centottanta miliardi
Quella può essere messa in custodi sporgere un costo sostenibile alle imprese e credo che si e questo fu questa sull'Energia del GSE
A contratti a lungo termine deve essere messa a disposizione di PG e quindi la parole disaccoppiamento quel disaccoppiamento di quelle tre fasi fai in modo che comunque venticinque trenta euro a megawattora un po'di sollievo lo diamo
Gli energivori e Cecioni grandi energivori che hanno l'Inter cornetto
Abbiamo le energie le lische colpirà circa quattro mila imprese più o meno quattro mila e otto quattro mila noi ne rappresentiamo centocinquantuno mila su quattro milioni che poi anche su questo e voglio dire una cosa
Sui centocinquantuno mila che rappresentiamo noi ti rovini quattro mila tre deteriorata me ne abbiamo poi c'è il bonus bollettini colpirà otto nove mila l'abbiamo centoventi mila imprese oggi che pagano l'energia Camara
E quelle dobbiamo dare soddisfazione a quelle perché possono essere più competitive
è e questo sarde farlo subito mi auguro che entro luglio si possa arrivare a una soluzione di Taggia
Ci dobbiamo salutare Orsini francobollo prima di salutarci ma proprio velocissimo mentre siamo qua parliamo facciamo finta è arrivata la lettera di Trump c'è scritto più del dieci per cento come rispondevano agli Orsini
Salgono compensazione
Buongiorno a tutti
Ringrazio Andrea Orlando dell'invito voi soprattutto del lavoro fatto in questi mesi
Di dialogo con il mondo delle imprese
Siamo di fronte parlando di politiche industriali a un contesto di colossali trasformazioni
Un'economia globale che rallenta
Una contrazione probabile nel prossimo futuro anche degli scambi commerciali
A livello globale vi aderì dei dazi delle tensioni commerciali con la Cina
Una
Rivoluzione tecnologica una nuova rivoluzione tecnologica indotta dalla intelligenza artificiale della l'attuazione del intelligenza artificiale
E la transizione climatica che continua ad essere una delle sfide presenti in tutti i nostri comparti industriale
La parola politiche industriali che era stata per anni una sorta di tabù nell'Unione Europea
E diventata ormai da sei o sette anni un terreno d'intesa Comune di un tempo si pensava che la l'Unione europea potesse accontentarsi di avere buone regole
Di garantire la concorrenza tra le diverse in prese in seno al mercato unico e che questo gli avrebbe assicurato una competitività una forza a livello internazionale
Da qualche anno è maturata la consapevolezza dell'importanza anche a livello europeo di avere politiche pubbliche capaci di indirizzai
Le politiche industriali non può essere soltanto la dinamica competitiva dei mercati a a indirizza
Oggi queste politiche a livello europeo sono avvolte in primo luogo a difendere quel che resta ed è molto del commercio globale
Certo indebolito al la l'organizzazione mondiale del commercio molto più debole
C'è i dazi americani la minaccia cinese perché la sovrapproduzione cinese ovviamente una competizione difficile da sostenere per l'economia europee quindi primo impegno europeo ecco ritenere aperta la porta del commercio che internazionale in secondo luogo non rinunciare alla competitività europea
E abbiamo avuto sia da Mario Draghi ed Enrico letta delle vere e proprie agende che adesso si tratterebbe di attuare certamente non è facile
Attuarle
E in terzo luogo direi indirizzò europeo va verso la transizione climatica
E controversa questione come sapete bene soprattutto in seno ai popolari europei c'è il tentativo di metterla in discussione
Però non dimenticano mai che la presidente della Commissione europea appartiene al popolo al Partito popolare che il commissario olandese che extra che è responsabile della transizione ambientale appartiene al Partito popolare e quindi al di là di qualche accordo su qualche dossier con l'estrema destra
Che certamente mette in crisi la maggioranza europeista a Bruxelles
Credo che anche la transizione climatica resti un indirizzo fondamentale per l'unione europea
Da noi questo deve significare anche sostegno agli sforzi europei da parte italiana
Per condurre progetti comuni
Se possibile anche finanziati come perché la vera svolta arriverà gradualmente si arriverà quando oltre a descrivere la necessità di politiche competitive europee si individueranno progetti comuni e si metteranno dei fondi comuni attraverso eurobond per sostenere e questo è fondamentale sia che si parli dei microprocessori
Dei quantum computer dell'economia circolare di tanti altri settori senza la forza di progetti comuni e il finanziamento di questi progetti comuni essere competitivi non sarà facile
Dal punto di vista italiano credo che noi dobbiamo fare i conti con la grande ricchezza del nostro patrimonio d'impresa la qualità dell'impresa del loro legame con il territorio
In molti casi legame straordinario che tende a valorizzare anche le competenze dei dei lavoratori cede
E del tessuto sociale che circonda l'impresa parlo delle imprese
Di eccellenza di quelle che primeggiano anche nella transizione climatica di quelle che hanno un ruolo a livello internazionale
Questa impresa e oggi si trovano di fronte a tre grandi sfide la prima e quella di continuare o meglio riprendere perché negli ultimi anni c'è stata qualche battuta d'arresto
La strada dell'innovazione tecnologica e se non innova la manifattura non ce la fa
E come Andrea ricorda bene i nostri governi furono Capaci di finanziare in modo sostanziale l'innovazione tecnologica delle imprese cosa che purtroppo negli ultimi anni si arresta quindi primo non perdere il treno dell'innovazione tecnologica perché chi perde quel treno non riesce a fare i passi in avanti che sono necessarie
Secondo direi bisogna puntare di più quanto quello che siamo stati capaci di fare in passato
Sul nostro mercato interno
Sui consumi interni
Perché al di là degli sforzi europei che mi augurarvi hanno successo
Sul rapporto con gli americani sui nuovi mercati da aprire nel mondo avremo una contrazione del commercio globale sia pur limitata ma l'avrei
Questi idee anche
Le nostre imprese possono crescere rafforzarsi
Come si può dire a prescindere semplicemente perché crescerà il livello delle loro esportazioni potrebbe nei prossimi anni essere messa in discussione
Gli anni d'Oro della globalizzazione in cui i volumi del commercio globale crescevano per default anno dopo anno sono alle nostre spalle
Ed è anche un'opportunità queste quella di dire puntiamo molto di più
Sui consumi interni il che vuol dire però incrementare la produttività incrementare il potere d'acquisto
Quindi salari stipendi perché è molto difficile puntare sul consumi in un momento in cui il potere d'acquisto non regge nemmeno i livelli dell'inflazione
La produttività non riesce a fare dei passi in avanti terza grande priorità e quella di rendere il nostro sistema di in prese da un lato
Più in grado di
Districarsi nelle difficoltà delle complicazioni burocratiche delle lentezze dei processi decisionali c'è una grandissima domanda di semplificazione da parte delle imprese
Alle quali tutti dobbiamo rispondere ma significa anche proseguire quelle riforme che in parte si sono avviate con i fondi del Pnr R. per rendere il nostro Paese
Più veloce sia dal punto di vista delle autorizzazioni sia dal punto di vista delle procedure giudiziarie nella giustizia civile sì molto dipenderanno i prossimi anni dalla capacità del nostro sistema di essere attrattivo per gli investimenti esteri e per questo genere
Di attività che le imprese devono poter svolgere un grande semplicità è facile dire riduciamo la burocrazia a Bruxelles e certamente bisogna ridurre alcuni sovraccaricati di regolazione da parte dell'unione europea
Ma guardiamo anche in casa nostra non è che noi viviamo in Estonia viviamo in Italia e si è pian sappiamo che il fardello di lentezze autorizzative giudiziarie burocratiche dobbiamo affrontarlo noi in prima persona
E qui è la grande funzione
Dell'opposizione del Pd perché certamente se riusciamo a dialogare con il mondo dell'impresa se riusciamo ad essere credibili riusciamo anche a mettere in campo
Un'ipotesi di alternativa che può rivelarsi vince sei vincente se sei credibile
E con questo di nuovo vi ringrazio e vi auguro buon lavoro per questo evento