Rivoluzione in corso: intervista a Renato Brunetta

Radio radicale rivoluzione in corso il programma con il professor Renato Brunetta economista presidente del CNEL bentornato professore
Buongiorno a tutti voi buongiorno agli ascoltatori argomento molto molto importante questa settimana
è quello del rapporto presentato presso la sede del che è la presentazione dell'Employment Outlook dello esserci che l'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico un appuntamento importante che hai Stir istituito il che nel che ci dice adesso non per parafrasare il nostro il titolo della sua trasmissione ma che anche nel settore del lavoro e quindi nel sociale è in atto una rivoluzione molto molto profonda
Allora intanto raccontiamo perché che nella voluto riprendere istituzionalmente la presentazione dei rapporti OCSE sul mercato del lavoro che mancava dall'Italia da qualche decina d'anni
Perché io ho notato che il dibattito interno nel nostro Paese è un dibattito molto provinciale
E cioè che ci divide dal punto di vista ideologico dal punto di vista delle infrazioni in campo filogovernativi e antigovernativi
Per cui tutto diventa oggetto di contesa di contesa
Appunto provinciale
Laddove invece il mondo è grande vario
E l'OCSE ce lo racconta l'OCSE che questa grande organizzazione dei paesi una volta si diceva industrializzati oggi inciso trentotto Paesi più grandi paesi al mondo anche in via di industrializzazione decide che c'è il Giappone in tanti altri Paesi tra l'altro ricordo a me stesso che l'OCSE e ne vede dello voi sì invece erede
Di tutti i Paesi che avevano fruito dei piani Marshall
Nel secondo dopoguerra quindi è quella grande organizzazione che mette insieme tutta la cultura occidentale di mercato di matrice anglosassone soprattutto americana che dal dopoguerra
Nel secolo scorso
Come dire era pranzi ma definisce costruisce o ha costruito le società quelle democratiche ecco che di mercato che sono le nostre società che abbiamo potuto conoscere e e apprezzare bene l'OCSE questa grande organizzazione che conosco molto bene che ha sede a Parigi ed è una sorta del Servello liberale del cervello di mercato
Nel cervello occidentale anche se a Paesi via d'Oriente
E che il governo del mondo sostanzialmente adesso vedremo cosa dirà l'OCSE per esempio sui dati di Trump ma questo è un altro capitolo a volte allattato in altre occasioni ora lettori nient'altro che dell'OCSE è uno degli strumenti
Più famosi più noti e che mette insieme tutti i mercati del lavoro
Dei Paesi del mondo quelli importanti e ne vede gli andamenti tendenze le caratteristiche e gli squilibri egli compare soprattutto la comparazione
Per cui non c'è nessun'altra istituzione al mondo che abbia questa capacità di comparazione
Perché come sappiamo la comparazione delle cose più difficili perché ogni Paese ha le proprie statistiche ogni paese ai però che il merito di ogni Paese ha le proprie tradizioni le proprie cultura per cui ogni paese diventa incomparabile no
L'OCSE per fortuna compare anche avendo proceduto nel tempo
A una serie di standardizzazione statistica un po'come ha fatto
L'unione europea come Eurostat per cui le comparazioni sono possibili ed è possibile anche per altre lezioni da quello che hanno fatto gli altri Serse che se un Paese ha delle grandi performances lavoro giovanile del lavoro femminile o nel lavoro dei carcerati piuttosto che nell'occupazione femminile e così via
Ebbene saperlo e copiare perché questo si fa anche e grazie all'OCSE e quindi abbiamo rilanciato questa per l'eternità OCSE non di parte
Longo non partigiano tirandolo per la giacca essendo quindi molto e questo dimostra quello ma per sostanzialmente trarre lezioni da chi ha saputo fare meglio di noi ecco questa è la ragione per la quale ho voluto riprendere questa bellissima tradizione dei rapporti OCSE evidente è stata una bellissima giornata
Cosa si dice questo rapporto in relazione al nostro Paese alle cose da fare
Intanto dove ne portò OCSE nessuna imponente Outlook dell'OCSE ci dice come sottotitolo USA riusciremo a superare la crisi demografica
Ecco Democrazia la demografia è il grande problema è grande cruccio non anche dello chiese ma soprattutto dei prossimi anni dei prossimi decenni quindi tutti i Paesi del mondo
Democrazia per i Paesi ricchi che vuol dire in declino demografica per i Paesi poveri guarda caso vuol dire
Esclusione espansione
E cioè di fatto un un riequilibrio per cui i paesi poveri migreranno verso i Paesi e ricchi uno dice bene così si fa il riequilibrio
Ed è questo migrazione chiamiamola così super macro
Comporta però preferiti effettivi spaventosi
In termini di flussi in termini di legalità in termini di flussi dei migranti in termini le vediamo quello che sta succedendo negli Stati Uniti con rimpatrio vediamo anche quello che sta succedendo in Europa
Le regole sui rimpatri Rino diventati quello che sta succedendo è successo nel nostro nel nostro Paese come vedi escono le opinioni pubbliche rispetto a tutto questo perché è facile dire
Bene si risolve con l'emigrazione sempre un tema divisivo e sennò divisivo e vuol dire dividere la torta diversamente e che cioè i Paesi ricchi e che sono ricchi e che hanno un declino demografico
Devono assorbire ospitare e i i poveri e dei paesi poveri
Per avere un riequilibrio demografico ma questo vuol dire eh cambiare di stili di vita cambiare le condizioni le condizioni di vita dei Paesi ricchi per riequilibrare demograficamente quindi a democrazia
Uno dei problemi seri norme il problema più rilevante dei prossimi dei prossimi decenni ed è un problema generalizzato
è un problema per quanto riguarda i Paesi OCSE totalmente generalizzato per quanto riguarda l'Europa ovviamente è un problema assolutamente perdente
E in particolar modo nel nostro Paese dove la demografia
Se possibile è ancora più insofferenza e cioè cominciamo ad avere troppi over sessantacinque in Italia
E troppi pochi under quindici e cioè gli over settantacinque cominciano ad essere di più negli under quindici
E cominciamo ad aprire come dire poche coppie che si formano e che abbiamo poche coppie che si formano coppie Bini giovani che si formano vuol dire che sono in atti sono sempre di meno
E che sono sempre di meno in atti vuol dire che non c'è più equilibrio tra gli archivi che sono quelli che hanno l'età attiva e che normalmente
Lavorano e quindi producono reddito producono valore aggiunto ma producono anche le tasse producono i contributi sociali che servono per pagare tra l'altro le tasse dei loro genitori
Con il sistema attualmente in vigore di assicurazioni sociali chiamiamolo così che e abbiamo questo paradosso all'apparenza insolubile
Per cui Limongelli sono sempre di più gli over sessantacinque e ci costano sempre di più
E gli atti tendenzialmente sono sempre di meno e quindi o si aumentano i contributi sul loro lavoro le tasse che devono pagare altrimenti e rischiamo di non avere più i soldi per pagare lo dico brutale le pensioni dei Vangeli che vivaddio sono sempre più longevi
E quindi raccordo patto generazionale
E è stato in vigore per tutto il secolo passato e che cioè gli archivi di oggi pagano che gli artiglieri comuni variazioni prima e dopo la guerra la seconda guerra mondiale con i sistemi di calcolo delle pensioni che poi sono cambiati
Ma sostanzialmente il patto era questo viva la rivoluzione industriale
Viva l'occupazione industriale che produceva tanto valore aggiunto tanta ricchezza tanti posti di lavoro
E Ivan welfare che viene pagato con i frutti con la ricchezza prodotta dalla rivoluzione industriale e quindi con i tanti posti di lavoro nella seconda metà il secolo scorso soprattutto verso la fine della seconda metà del secolo scorso questo equilibrio è saltato
Oggi è già cantato
Il risultato è che se non corriamo ai ripari noi non teniamo più il patto tra generazioni e quindi i longevi non avranno più la pensione
E i posti di lavoro saranno sempre di meno anche sotto la spinta nelle nuove tecnologie
Pensiamo ai robot credo pensiamo all'intelligenza artificiale quindi questo e il tema sessuale zero e che a livello italiano si declina come sempre in maniera del tutto particolare perché perché se è possibile noi abbiamo una condizione strutturale
Ancor più problematica che nel resto d'Europa e cioè tassi di fertilità più bassi della media europea longevità più accentuata rispetto alla media europea abbiamo più giovani
Che non studiano non lavorano e non ricerca nuovo e non si formano i cosiddetti né né ogni tre che dir si voglia inglese e cioè una potenziale forza lavoro
E non è disponibile a lavorare e vedremo poi le ragioni noi abbiamo soprattutto di tassi di attività i tassi di occupazione femminili spaventosamente bassi allora perché ho citato questi elementi peculiari rispetto al nostro Paese perché qui ci sono attualmente le nostre debolezze maggiori ma pensandoci bene sono anche le nostre lì
Potenziale crescita
Che potrebbero essere utilizzate
Più opportunamente stimolate o regolate per contrastare il declino l'inverno il gelo demografico come e noi abbiamo contrariamente agli altri Paesi europei tassi di attività femminili venti punti trenta punti più bassi della media europea e lo sappiamo da sempre
Le donne da noi lavorano di meno o meglio lavorano come gli uomini se non di più ma in gran parte lavorano o come casalinghe o lavorano in nero
Perché questo purtroppo è il retaggio della nostra cultura patriarcale chiamiamola così o della nostra cultura mediterranea questo che non ha impedito all'Italia di diventare un grande Paese industrializzato che non ha impedito il made in Italy ma che anzi è stato favorito proprio da questo
Sacrificio Dahrendorf che evidentemente ci sono sacrificate per la famiglia volenti o nolenti che ci sono sacrificate per i loro territori pensiamo al sud
Che ci sono sempre le carte più complessivo andamento positivo dei processi di industrializzazione
Non traendone direttamente i benefici perché ancora verso le donne son pagati vedendo sono meno occupate dei maschi hanno carriere più più meno intendesse meno dinamiche di quella degli uomini e questa è una ingiustizia insopportabile e intollerabile
Perché dico che le donne possono essere una risposta al declino demografico perché noi abbiamo un serbatoio di potenziale di crescita di forza lavoro intelligente ovviamente riporta lavoro che potrebbe essere liberata mercato veramente
Che si potrebbe riuscire in tutto parte Agli equilibrare il declino degli atti il declino nella produttività il declino nelle forze di lavoro il declino nella prodotto interno lordo pro-capite
Io dico ormai da vent'anni mancano circa tre milioni di posti di lavoro dedicati solo al genere femminile
Sì si riuscisse
Corsari Marialuisa questo noi non solo avremmo le statistiche omologate al resto d'Europa alla media europea i tassi di occupazione Italsider attività
Ma avremmo più produttività ma avremmo anche più figli perché quando una donna ha un lavoro regolare a più consapevolezza del suo ruolo sociale nella suo potere economico e quindi e anche più sicura di fare figli quindi
L'occupazione più occupazione femminile vuol dire anche l'inversione democratica per quanto riguarda il numero di figli per donna fertile Quetta sembrerebbe paradossale ma invece così vale a dire pianura donna
Ha un lavoro vero stabile in cui può fare carriera pure diventando madre con tutte le garanzie con tutte le assicurazioni del caso
E qui una donna fa figli eppure copie fanno figli e tre copie sono equilibrati e c'è anche più mi consenta Democrazia che più equilibrio equilibrio intergenerazionale un'altra riserva che noi abbiamo è quella dei giovani
Che attualmente sembrano come dire non amare molto il mercato del lavoro per tante ragioni scolastiche e sociali familiari solistiche
E per cui i che è stata l'opzione del né né no studio e non un lavoro inattesa non si sa di che cosa
Ecco qui che servirebbe anche qui uno scossone una una rivoluzione
Vale a dire un patto intergenerazionale che indica i nostri giovani entrano nel mercato del lavoro rischia competenti
Perché in cambio noi chiediamo scuola formazione continua pigliamo la garanzia di lavori buoni ma anche di salari buoni e qui scatta il secondo paradosso quindi si vince tutti noi andiamo a bassi salari bassi salari perché ti a bassa produttività in un circuito
Perverso e vizioso e bisogna cominciare a rompere questo circuito perché le imprese normalmente
Vanno a caccia cercano lavori come dire generici a bassa produttività li pagano poco
Perché temono di non trovare alte qualificazioni perché non ci sono nel mercato altre qualificazioni qui e il gatto che si mangia la coda non ci sono altre qualificazioni sul mercato perché la scuola
E sempre in ritardo e perché non vengono pagate ma se non ci sono non ci sono gli imprenditori che sono disposti a pagare il risultato è che questo nostro Paese stagna
Nella bassa produttività del lavoro che poi vuol dire bassi salari ora bisogna rompere
Questo circuito perverso
E e lo si rompe con la scuola con la formazione continua con un patto intergenerazionale di diritto alla formazione diritto alla scuola di alta qualità se mi consente ma ne abbiamo già parlato
Il merito questo Paese vede riscoprire il merito in merito vuol dire che se sei bravo
Medvedev dal posto di lavoro
Che il bravo devi avere un lavoro sicuro che che il bravo e impegni sei febbraio perché il bene il tuo dovere vedi essere pagato in maniera adeguata come avviene all'estero dobbiamo inventarci nulla perché i nostri giovani
Qualificati
E spazi enormi chiamano ex spacca
Cinquanta sessanta settanta non sappiamo neanche esattamente quanti cento mila all'anno se ne vanno per non tornare perché perché all'estero pensano di avere più speranze in cammino più speranze di lavoro più speranze di realizzazione personale dentro l'attività
Chi siano confacenti con le proprie attitudini perché se ne vanno non tornano perché le deve andare all'estero per studiare all'estero per fare un'esperienza la cosa più bella del mondo
Ma la cosa anche altrettanto vedrai tornare e far fruttare i propri talenti che uno ha valorizzato all'estero portarli dentro il proprio Paese uno occhio buone mandarsi dei per non tornare vuol dire
Dare un giudizio assolutamente negativo sul proprio Paese ma soprattutto si tocchi pagliaccio senza appello l'appropriazione sull'accento appello su sui propri padri sui propri territori perché quando ti tuo figlio se ne va via
Da un giudizio sulla generazione dei padri cioè sulla nostra generazione e questo è un giudizio spaventoso che noi abbiamo ecco con da come scelta va fatta nel più breve tempo possibile quindi abbiamo detto le donne
Fare una grande operazione e per le donne soprattutto con la formazione detta stemma vale a dire nelle materie scientifiche perché non è possibile che le donne abbraccino quando studiano
Danno professioni o percorsi di studio comuni umanistici mentre i maschi prendono percorsi di studio scientifici
Chi l'ha detto questo perché anche questa è una segregazione anche questa è una discriminazione vediamo un tasso stenda doppioni marchi rispetto alle alle femmine questo non è possibile quindi donne stemma in Giovanni saraghi produttività sono
L'altro tema è che guarda caso la sofferenza di questi squilibri
Applica soprattutto il vecchio detto piove sul bagnato sulle aree e i territori più deboli più fragili economicamente in generale il Sud
Il più in particolare le aree interne disturbo e di norme e le periferie perché allora noi avremmo solo grandi agglomerati urbani
Indiscutibili e tutto il resto desertificato
Ecco questo sarebbe una visione assolutamente distopica nel nostro Paese cioè negativa insopportabile mentre nuovissime utilizzassimo è questo il messaggio che abbiamo voluto dare i rilievi
Leggendo i dati comparativi dell'OCSE essendo utilizzassimo tutte le nostre risorse umane dai giovani alle donne
Alle risorse nelle aree interne del nostro Sud e noi avremmo effetti positivi
Sulla produttività sugli equilibri intergenerazionali sonorità sostenibilità di medio lungo periodo del nostro welfare perché ci sono con un mercato del lavoro efficiente ad alti salari ad alta produttività ad alta tassi di occupazione noi possiamo difendere
Guardi così come l'abbiamo costruito e daremo passato dal nostro Paese e e il futuro e ci sarebbe anche una grande scelta di democrazia perché potremmo essere anche
Accoglienti generosi nei confronti degli immigrati attenzione anche su questo
Più
Immigrazione regolare più immigrazione qualificata perché a oggi noi abbiamo l'immigrazione serie di perché è un'immigrazione cui noi offriamo soprattutto lavoro stagionale
Lavoro precario lavoro a bassi salari e direi gli immigrati Sonica stupidi non vengono da noi i migliori e quelli che scelgono ma vengono quelli che non non scelgono o scelgono come dire un Paese che ha grandi la chi oscuri come il nostro pensiamo alle baraccopoli e alle tendopoli dei nostri lavoratori stagionali soprattutto soprattutto al Sud e tutte e due gli squilibri
Del del del caporalato Linda agricoltura ma non solo in agricoltura quindi un mercato del lavoro che non funziona
In un mercato del lavoro indigeno che non funziona attrae immigrazione altrettanto squilibrata
A compensare i propri squilibri quindi anche qui un altro circuito perverso che se non funziona il mercato del lavoro il vincerò alla fine anche i flussi migratori sono di scarsa qualità
Per non essere poi quelli da offerta e quindi totalmente totalmente fuori fuori controllo quindi la possibilità di governare c'è
Ed è legata alla capacità di far fruttare i nostri potenziali di crescita e i nostri potenziali di crescita
Sono quelli dei giovani per cui serve anche noi ci stiamo lavorando un grande patto intergenerazionale
Più scuola più formazione più occasioni di lavoro stabili più specializzazioni
Perché questo ti consente di attrarre più giovani e tirar fuori i giovani dalla negatività o dai soliti Sismondi guardarsi l'ombelico
Guardarsi l'ombelico seduti sul divano che è la condizione peggiore per loro e capitali enormi e le donne e sovente e le aree interne
Ecco in più scuola perché quando c'è un calo demografico uno non è che dica beh allora chiudono le scuole no è il momento di dire che o scuola
Che è un qualifiche più formazione professionale continua perché vuol dire allora acclusa rari più produttività e quindi più sostenibilità
Della nostra coesione sociale che era noto e coesione sociale è legata ovviamente al tutti gli schemi di welfare e da ultimo ce lo dice l'OCSE
Il lavoro degli anziani lavoro dei congedi in buona salute
E c'è anche qui sfatare un mito che era il mito se vogliamo industrialista dopo gli anni duri vengono lavoro in fabbrica era giusto
Quanto prima possibile andare in pensione
Oggi le cose stanno cambiando il lavoro non è più così interessante per non è diventerà sempre meno ovviamente e quindi pensare questo ce lo dice l'OCSE ha un lavoro delle persone in buona salute anche il letargo diceva
Questo è un'altra risposta magari lavoro di tipo diverso magari un lavoro a staffetta alcuni giovani le forme di flessibilità sono infinite ma anche qui come sappiamo con l'aumento della speranza di vita anche gli schemi
Del pensionamento necessariamente cambiano perché privato si andava in pensione sessanta sessantacinque proprio perché le aspettative di vita erano più ridotte
Concorda aumento delle aspettative di vita è chiaro che anche il limite del pensionamento delle eccedenze precario in maniera in maniera flessibile commestibile insieme tutti questi potenziali noi potremmo in Italia che abbiamo gli squilibri più forti di tutti
Potremo pensare a una compensazione ogni equilibrio del re d'inverno demografico anche perché ripeto e noi adesso stiamo sperimentando livelli record di occupazione
Livelli record di occupazione che sono dati dal particolare momento congiunturale e strutturale
Negli ultimi anni noi abbiamo incrementato di uno corsi due milioni i i livelli occupazionali nel nostro Paese e questo è certamente un dato positivo nel breve periodo
Però questo dato positivo nel breve periodo noi dovremmo farlo diventare strutturale perché vede se avessimo la virtuosità dei Paesi del Nord Europa noi non dovremmo avere ventiquattro milioni quel e tre ventiquattro milioni e quattro disoccupati ma dovremmo averne ventisette ventotto
E veniamo regolari arrendevole naturale questa ricchezza
R. regolari per dare delle risposte
Ecco e in questa maniera avremmo un PIL maggiore ovviamente una sostenibilità maggiore
Avremo anche una produttività maggiore apriamo anche avremo anche una fertilità maggiore e quindi avremmo un riequilibrio forse tra i primi in Europa quindi sfruttiamo queste e mi serve
Vivi ricchezza di capitale umano che abbiamo e che forse la nostra miopia dal nostro egoismo del Novecento chiamiamolo così non hanno compiutamente messo aveva al lavoro si potrebbe dire così e abbiamo tutta la possibilità per farlo per farlo occorre evidentemente riforme Investimenti
Non ci bilancia non egoismo e civiche sempre che le classi dirigenti
Miope miopi
Guardano a all'oggi e al domani
E poi vivere lungimiranti
E ovviamente si preoccupano dei decenni Rossini e anche la politica dovrebbe aumentare la propria gittata
Di programmazione o di riflessione non egoistica ed è luogo comune vive il politico è quello che riguarda le prossime elezioni uno statista e quelli che guarda alle prossime generazioni
Ecco sarebbe bello avere chissà che condivide non sia questo il momento di avere un paese di statisti polemiche sanno ma non sono quelli che fanno politica perché la politica di tutti quelli che prendono delle decisioni il mondo dell'impresa e il mondo della politica il mondo delle istituzioni
Noi abbiamo bisogno lungimiranza di lungo periodo di senso di responsabilità ingenerosità e di ritornare gli scambi
Crac generazioni ripeto non è possibile Adele intere generazioni di giovani
Fuori dal mercato del lavoro oppure fuori dall'Italia perché sono scappati perché hanno pensa che non ci credono più e non ci credono ci sono poeta la grande sfida ci dovevo fermare persone grazie al professor Renato Brunetta e grazie rivoluzione in corso
Grazie a voi