Un patto sul futuro, anche nell’interesse delle future generazioni

E ma da diversi punti di vista quindi partendo dai dati dell'Istituto Piepoli poi parlando di scuola formazione di informazione di divario di genere qui di cultura e infine anche di istituzioni e di partecipazione
Questo evento come avete visto prima era stato organizzato in occasione dell'Anno giubilare e della giornata mondiale dei futuri promossa dall'UNESCO
è stato organizzato dall'alle alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile ASL visse da ecosistema futuro che ormai nuova iniziativa promossa dazi rissa
E in collaborazione con la Fondazione italiana per gli studi di futuro i comitali a officine Italia Save the Children Italia lasciatemi salutare i ragazzi della quinta D ed è la quarta di e del liceo Caetani che sono qui con noi questa mattina
Vi ricordo che siamo indiretta su a casa punto it ti RAI per la sostenibilità i canali ASI disse
E adesso chiamo qui sul palco l'assessora al oggi comune di Roma per l'agricoltura e l'ambiente Sabrina Alfonsi e ringrazio il Comune di Roma per essere qui con noi questa mattina grazie
Ma grazie grazie a voi davvero anche per l'organizzazione di questo evento in realtà Porto un saluto anche a nome del sindaco Gualtieri che qui ieri sera tardi Diana FIBA purtroppo devo potrà decidere di di non essere pressante per altri impegni istituzionali
Però come dire As disse per noi è un punto di riferimento un punto di riferimento sia nella mission europea che stiamo portando avanti con le trenta città italiane le cento europee
Sulla possibilità di raggiungere la natalità climatica al due al due mila trenta che è una sfida talmente difficile che non si potrebbe fare se non con una collaborazione con le altre città e qui ringrazio davvero l'ex ministro in questo caso Giovannini perché ha messo su un ariete che è una rete che da forzata indicazioni da monitoraggio perché punto senza quella Rete veramente una città come Roma
Che è una metropoli e che è la metropoli più a sud che fa parte di questo gruppo di città quindi con tutte le difficoltà che ovviamente conoscete
E poi il Roma ci sta provando ci sta provando sul serio con il piano clima che è stato redatto con tantissimi stakeholder
E con la strategia di adattamento climatico che con sette punti un atto importante dell'altro
Stiamo mettendo in campo azioni per provare ferramenta far diventare Roma una metropoli sostenibile e sappiamo bene che se ci riescono le città ovviamente vinciamo due volte perché essendo le città il luogo oramai dove vivranno
La maggioranza delle persone del pianeta e soprattutto Health sono i primi e luoghi di inquinamento è chiaro che questo fa sì che noi messe noi portiamo il risultato ovviamente se ne veramente porta un risultato anche a tutto a tutto il pianeta
Dal mio piccolo ovviamente con la delega all'Ambiente è uno dei tratti salienti di questa strategia e quello della forestazione urbana
L'aver potuto utilizzare tutti i fondi provenienti dal pm RR insieme alla città metropolitana
E aver messo a terra diciotto nuovi boschi urbani che vedranno le le generazioni successive
E esattamente quella politica che viene richiesta dall'articolo nove modificato della Costituzione in cui la tutela dell'ambiente lo è non solo in seno ma perché guarda le future generazioni
Da quando ci siamo abbiamo smesso di pensare al futuro penso che questa sia la domanda più importante
La domanda più importante perché la politica che non ha guardato al futuro a quella politica mio pene che guarda al consenso immediato delle prossime elezioni che fa danno al al nostro Paese
Io penso che noi come e politici e come istituzioni quello che dobbiamo combattere di più è proprio questo metodo di agire la politica
E penso che se c'è questo cambiamento a partire proprio dalle città dagli enti locali lo possiamo sicuramente rafforzare la nostra democrazia
Che in questo momento è veramente in crisi e diciamo un dato per tutti perché il mio era solo un saluto quello dell'astensionismo che deve preoccupare più di qualunque altro perché la democrazia si regge prima di tutto sul primo diritto che è proprio il diritto al voto il diritto alla scelta il diritto a scegliere chi sono le persone che si rappresenta non mi rappresentano e che devono svolgere per me questo tipo di lavoro e quindi con questo auspicio che tutti quanti
Siamo su un cammino comune che parte dal rafforzamento della democrazia dall'abbattimento dell'Est disuguaglianze economiche sociali culturali ma anche ambientali e da un lavoro che ognuno di noi può fare
Con questo augurio il re vi chiedo una buona giornata di lavoro vi seguiamo con attenzione grazie
A Salina Alfonsi che ci ha ricordato che il cammino comune per il futuro rifatto di azioni concrete e di partecipazione
In egual misura e adesso cominciamo la nostra la nostra mattinata e naturalmente non può che iniziarla Enrico Giovannini tutti
La conoscete per la per i quei pochissimi distratti e ricordo che è direttore scientifico Dias visse presidente del comitato di pilotaggio dico sistema futuro
Buongiorno Buongiorno a tutte e a tutti
Quando ci siamo dimenticati
Del futuro
è una domanda che ci interroga tutti quanti e e come assessore Alfonsi a ricordato qualche minuto fa interroga in primo luogo la politica
Il problema è che la politica siamo noi
Ci siamo noi in mezzo al futuro ci sei tu in mezzo al futuro e se lasci che qualcun altro dieci del tuo futuro e il futuro si occuperà di te
In questo periodo non è proprio una buona
Ecco perché ecosistema futuro ecco perché Aso bis che ora sta per compiere dieci anni
Un'iniziativa costruita per attuare in Italia l'Agenda due mila trenta per lo sviluppo sostenibile che i ragazzi sanno cosa perché lo studiano a scuola grazie ad altri RIS ha voluto raddoppiare
Se volete
L'Agenda due mila trenta
Sta ad Asor rissa come il patto sul futuro
Siglato l'anno scorso dai Paesi delle Nazioni Unite sta a Ecosistema futuro quando dice anni fa partimmo con Asm visse nessuno conosceva l'Agenda due mila trenta ma non ci facemmo scoraggiare
Sappiamo bene che il patto sul futuro ben pochi lo conoscono ma noi ciononostante ci crediamo
E ci crediamo perché e dimenticarsi il futuro è una pessima idea
Il pensiero lungo termine infatti come ha ricordato assessore e pensare a quello che succederà non solo in futuro ma quello che io voglio fare oggi
Perché si realizzi il futuro che voglio
Quindi non è un modo per gettare la palla in tribuna tutt'altro
Immaginare futuri possibili ci deve spingere a capire qual è il futuro desiderabile cioè quello che vogliamo costruire
E anticipare gestire i rischi innovare per cogliere le opportunità e quello che ci è dato in questo tempo lo dico era Gazzi ma tutti noi ai meno ragazzi diversamente giovani come si dice
Il futuro dipende da noi
Purtroppo il dibattito pubblico in Italia ma non solo e molto orientato al presente al brevissimo termine
Ci sono tutta una serie di ragioni su cui non entro
Ma o noi affrontiamo questo problema oppure continueremo a lamentarci dei governi che cambiano rapidamente o che pensano solo alla prossime elezioni
Che in generale le imprese si occuparono solo del brevissimo termine invece che pensare a lungo termine che politiche pubbliche
Distribuiscono magari mance Heather destra sinistra ma non mettono le basi per un futuro diverso insomma
Ci la mente Remo e continueremo a lamentarci di non a vere acquisito e costruito insieme
Una visione di lungo termine e non di breve
Il punto è che le sfide del nostro tempo
Impongono
Una visione di lungo termine
Altrimenti saremo sempre sorpresi noi italiani siamo fare Mosè in tutto il mondo per la nostra capacità di reagire agli shock
Anche nel caso convinte ma quando accadono le alluvioni quando accadono i terremoti
La nostra protezione civile è un modello a livello internazionale per reagire a qualcosa che accade
Ma non ci chiedete di programmare prevenire anticipare i rischi
Quello non siamo capaci
Eppure questi cambiamenti che qui sono brevemente ricordati richiedono azioni oggi invece che lacrime di coccodrillo domani
Dunque se
Il
Dibattito e troppo concentrato sul breve termine la buona notizia e che altrove non è necessariamente così
Italiani lo vedremo tra breve solo il trentasette per cento sono ottimisti sul proprio futuro
Ma quella percentuale scende al ventidue per cento uno su cinque quando si chiede come sarà l'Italia da qui a dieci anni
Il ventitré per cento e ottimista sul futuro nei prossimi cinquant'anni una distanza siderale qualcuno potrebbe immaginare ma vi dà un idea che questo pessimismo
Ventidue ventitré per cento è sostanzialmente lo stesso dato non riguarda il ciclo elettorale riguarda da propri in profondità
L'Antropologia
Di chi vive in Italia
Io ricordo sempre quello che Francesco Guicciardini scrisse nel Cinquecento in cui disse lo spirito italico sì riassume nella frase Franza o Spagna purché se magna
Cioè come dire che ne so io chi comanderà
Ma la cosa importante che io me la cavo aggiornato poi nel famoso libro di qualche anno poco fa io speriamo che me la cavo
E il venticinque per cento a proposito di fiducia nella politica un uno su quattro pensa che i governi siano veramente interessati a
Operare nell'interesse delle future generazioni ecco dunque ecosistema futuro
Ecco dunque perché Aso fissa ha voluto mettere al centro o vuole mettere con tanti altri al centro questa tematica
Perché come si dice non se ne può più
Di vedere intorno
Battiti non solo nei talk show che veramente sono di una pochezza
Incredibile
Riuscire a mettere il futuro al centro però e difficile
Ed è per questo che siamo molto lieti nello stile appunto dall'Alleanza per lo sviluppo sostenibile che e molte altre istituzioni hanno scelto di condividere questo sogno questa idea
E sono istituzioni che si occupano di ricerca che si occupano dei
Della cultura
Istituzioni che si occupano di mobilitare i giovani nel pensare in modo nuovo per esempio
IMEI che fare quei giovani inventori che presentano le loro invenzioni in giro per l'Italia le università eccetera eccetera
Una ringraziamento ovviamente ai partner strategici che hanno deciso di investire in questo progetto e agli altri che vorranno andare avanti ma che cosa vuol dire
Fare rete
Ecco abbiamo già più quarant'di quaranta
Partner istituzionali partecipanti
E come vedete sono soggetti che a vario titolo si occupano
Di futuro c'è chi si occupa di ricerca per esempio il Consiglio nazionale delle ricerche il CNR ma poi ci sono delle fondazioni che si occupano di Bari attività tutte
Che guardano al futuro e vogliono lavorare insieme
Per fare cosa e per attuare il patto sul futuro
Questo documento straordinario insieme alla dichiarazione per le future generazioni allegato al patto che l'ONU ha approvato l'anno scorso in Italia lo vedremo ben pochi conoscono
Questa ne hanno sentito parlare
Ma come ha detto anche all'inizio dell'Agenda due mila trenta era così
Ma c'è una stretta connessione tra quello che ha scrisse ha fatto in questi anni e quello che proponiamo adesso a sviste si ebbe
Tutta per voi ragazzi e per chi verrà più avanti perché fin dal due mila sedici ha proposto il cambiamento della Costituzione
E in particolare dei principi fondamentali e nel due mila ventidue durante il governo Draghi di cui ho avuto l'onore di far parte il processo è stato completato e oggi all'articolo nove
Tenete presente che i principi fondamentali non erano mai stati toccati nella storia della Repubblica si legge che la Repubblica tutela l'ambiente le biodiversità e gli ecosistemi anche nell'interesse delle future generazioni quindi la parola futuro entrato nella nostra Costituzione le future generazioni sono entrate perché bisogna tutelare anche i loro interessi e poi l'articolo quarantuno è cambiato l'attività economica non può svolgersi contro l'ambiente e la salute io sono particolarmente lieto
Di aveva avuto l'occasione di casualmente di incontrare il Papa Francesco dicembre dell'anno scorso
Dicendogli abbiamo portato la lauda tossica ben ciclica nella Costituzione Italiana
Ma da questo nascono altre atti ne parleremo oggi
In particolare la legge sulla valutazione di impatto generazionale di tutte le nuove normative che è stata approvata qualche settimana fa di nuovo sulla spinta di Asterix
E poi la strategia europea per l'equità intergenerazionale
Cosa fa ecosistema futuro si occupa di divulgazione di educazione cultura di ricerca di partecipazione
Qui nella brochure che avete vedete le prime realizzazioni che sono avvenuta e oggi daremo conto di queste iniziative per ascoltare per ascoltare chi poi non solo è chiamato a mettere in pratica tutto questo ma anche per mostrare che questo sogno non è
Impossibile da realizzare
Ringrazio in particolare poiché non potrà essere con noi
Il ministro Valditara il ministro all'Istruzione del merito con il quale stiamo lavorando proprio per introdurre lo ascolteremo dopo nelle scuole l'educazione al futuro
L'alfabetizzazione al futuro così come è stata introdotta l'educazione allo sviluppo sostenibile
Molte sono le attività di cui parleremo questa mattina
E come dicevo la scuola l'università hanno un ruolo assolutamente centrale questa una foto della prima scuola di future sostenibilità che si concluderà tra breve
La buona notizia e che in molti stanno lavorando su questo e se voi vorrete far parte di questa avventura noi ne saremmo molto lieti
è un'avventura difficile è un'avventura controvento
Perché nel mondo
Spirano venti che invece ci spire ci spingono a dire che l'unico futuro che ci aspetta è un futuro di chiusura di difesa di guerre
L'altro giorno
è stato intervistato un fisico italiano famosissimo che gli è stato chiesto a qual è il futuro che ci aspetta ma
Se ascoltiamo in giro una guerra nucleare non ce lo toglie nessuno
Possiamo accettare tutto questo no non vogliamo accettare tutto questo così come non accettiamo la quantità straordinaria di giovani che che dei ragazzi e ragazze
Che vanno via dall'Italia
E noi non riusciamo ad attirare i talenti così come non accettiamo la povertà
Le disuguaglianze che Caretti teorizzano il nostro paese così come non vogliamo accettare un futuro fatto di disastri ambientali
Sappiamo benissimo che una visione difficile da realizzare ma come avrebbe detto un certo autore di canzoni John Lennon sì siamo dei visionari ma siamo dei sognatori ma non siamo soli
Questo è lo spirito con cui ecosistema futuro è nato questo è lo spirito con cui vuole crescere e io vi ringrazio nell'attenzione odierna ma anche per lo stimolo che volete darci la collaborazione che vorrete mettere in campo per trasformare in profondità la visione del futuro che oggi
Caratterizza il nostro Paese l'Europa diceva un altro famoso
Paroliere
Non so se lo conoscete si chiamava Karl Popper
Uno dei più famosi filosofi
Della nostro tempo e diceva il futuro che molto aperto e dipende da quello che noi faremo oggi domani e aggiungeva
Adesso la canticchiano da che dipende da come guarda il mondo tutto del pende perché lui scriveva proprio da cosa dipende il futuro da come guardi il mondo tutto dipende quindi
Credo che appunto in questo senso sia stata un grande paroliere
Effettivamente e così e noi lo vediamo come un futuro difficile ma un futuro possibile grazie
Grazie a avete avesse incontrato all'inizio che vive questa di questa mattina
E quindi come lo guardiamo il mondo e come guardiamo al futuro come stiamo mettendo delle solide basi anche per tutelare le future generazioni cominciamo con un po'di dati
Sa per avere un po'l'orizzonte entro il quale ci muoviamo e chieda alla all'Idi oggi Newton ero presente l'Istituto Piepoli di venire a illustrarci la ricerca che avete fatto proprio su questo tema grazie
Allora innanzitutto buongiorno buongiorno a tutti ringrazio naturalmente As distrutti partner dell'iniziativa Ali ringrazio prima di tutto perché ci hanno fatto fare una ricerca e questa è sempre una cosa bella
Ma perché ci hanno permesso di fare una ricerca un po'strana con il professor Giovannini abbiamo parlato perché di solito quando facciamo ricerche
Sull'opinione pubblica italiana gli chiediamo di raccontarci qui e ora quindi di raccontarci come vivono il presente la vita quotidiana le cose che facciamo tutti i giorni le Paure l
E aspettative tutte cose assolutamente meritevoli però è bello poter fare per una volta poter dare uno sguardo al futuro e allora come lo vivono il futuro i nostri concittadini come la vive
L'opinione pubblica italiana che abbiamo intervistato faccio notare da qui lo vedete abbiamo intervistato un campione rappresentativo della popolazione italiana ma al contrario di quello che si fa di solito in tutte le ricerche in tutti i sondaggi
Perché guardate nella maggior parte dei sondaggi che leggete quotidianamente e così nei non abbiamo intervistato i maggiorenni
Noi abbiamo intervistato gli italiani dei sedici anni in su
Quindi naturalmente una parte di popolazione non è stata ancora intervistata ma abbiamo intervistato tanti che ancora per dirne una non votano per dirne un'altra non guidano
Ma che hanno già un grande impatto sulla vita del nostro paese è lo vedremo
Che cosa abbiamo chiesto la prima domanda che abbiamo fatto agli italiani a questo campione rappresentativo degli italiani è banale
Quando tu pensi al futuro ti consideri uno che ci pensa tanto o che dire più nel presente ci pensa sì e no poi non così tanto ma insomma al primo dato prima lettura un dato molto positivo l'ottanta per cento che abbiamo aggregato
Ci dice che pensa al futuro ma tra le pieghe di questi dati vediamo un dato non estremamente positivo perché questo ottanta per cento è diviso a metà
Una metà dice io ci penso sempre ci penso spesso il centro della mia vita l'altra metà dice beh sì ci penso ma ci penso ogni tanto non è poi così determinante ed è tra le pieghe di questo dato che capiamo quest'altro dato
Perché qui abbiamo chiesto
Va be'tu ci pensi al futuro ma sei più concentrato sul presente o sul futuro o addirittura sul passato
E qui vediamo che il dato in qualche modo si inverte la maggioranza degli italiani alla fine riceve il centro della mia vita la mia concentrazione
E tutta dedicata e votata al presente io che ho fatto notare che c'è questa differenza abbiamo dentro anche sedicenni e diciassettenni perché ve lo faccio notare perché per noi sono la stessa generazione per noi un sedicenne uguale a un ventenne e non è così
Perché già da questo dato vediamo uno stravolgimento clamoroso tra una generazione all'altra
Il sedici diciannovenni
Pensano praticamente solo al presente il loro orientamento e sull'oggi su quello che stanno facendo in questa mattinata
Ma quando arriviamo alla generazione immediatamente successiva da i ventenni in poi ecco che riscatta qualcosa il centro della mente di quei ragazzi diventa
Il futuro e sono quelli tra i nostri intervistati che c'hanno detto più spesso futuro rispetto a presente ma allora come sarà fatto questo futuro qui
Giovannini presidente Giovannini CIA
Mi ha un po'spoil Erato cha ha già anticipato il dato uno dei dati più interessanti ma la ricerca è sua e quindi aveva il diritto diciamo di giocarsi qualche dato prima di noi
E di anticipato una delle cose più interessanti di questa ricerca perché qui vediamo che quando chiediamo agli italiani di orientarsi verso il futuro del Paese solo uno su cinque ventidue per cento ci dice sarà un futuro brillante positivo
Quando gli diciamo va bene fra dieci anni forse ora ci sono le guerre c'è stato il corridoio pensa fra cinquant'anni come sarà uguale dal ventidue al ventitré per cento quindi praticamente lo stesso tipo di risposta ma quando chiediamo invece parla del tuo futuro non quello del Paese
Il tuo futuro personale attualità come sarà
Il dato cresce non di tantissimo è vero ma a questo punto la maggioranza tra coloro che si esprimono
è una maggioranza che esprime sentimenti positivi sul futuro quindi
Questo Paese di questo strano paradosso per cui la somma delle traiettorie personali che la nostra traiettoria collettiva e una traiettoria negativa ma ciascuna delle singole traiettorie sono tra i tori tutte positive
E quindi qui vediamo che insomma c'è qualcosa che nella nostra percezione di futuro non va e ci arriveremo
Secondo lei il futuro un'altra domanda che abbiamo fatto un futuro chiuso lo decidono gli altri c'è qualcun altro che decide il fatto
Decide al posto mio o siamo noi a deciderlo questo futura decidere comandare tutto aperto è in mano noi un dato positivo perché qui la maggioranza degli italiani ci dice no il futuro e aperto
E dipende completamente dalle nostre scelte
Quotidiane quindi siamo noi a scrivere il futuro ma questo futuro che caratteristiche avrà quali sono le macro tendenze più rilevanti dei prossimi dieci anni le cose che succederanno da qui a dieci anni che saranno il centro
Dei dibattiti che faremo insieme con ecosistema futuro anche nei prossimi anni in prima posizione ci aspettavamo noi un po'ricercatori oziosi ci aspettavamo l'intelligenza artificiale perché tutti parlano di questo naturalmente
Eppure non è così perché in prima posizione vediamo all'aumento del costo della vita e l'aumento delle diseguaglianze il futuro e principalmente per gli italiani una cosa
Che ha delle connotazioni negative soprattutto dal punto di vista economico e voi direte bene comunque i giovani diranno sicuramente più l'intelligenza artificiale perché i giovani pensano solo al digitale al futuro tecnologico non è così
Perché anche i giovani c'hanno detto principalmente il futuro il trend più importante sarà proprio quello lì
Prima di diciamo di fare attenzione al tema individuo noi io noi io perché perché qui abbiamo chiesto secondo lei gli italiani sono più orientati al pensare al futuro comune o al presente individuale vedete gli italiani qui ci dicono
E due su tre dicono siamo un popolo di individualisti
Che pensa principalmente a se stesso
E allora abbiamo chiesto una però qualcuno ci penserà al futuro
Chi è che pensa più al futuro nel nostro Paese altro dato drammatico perché abbiamo dato tante alternative di risposta e ovviamente nel team misti speravamo ci fosse in prima posizione la politica la scuola la società civile insomma qualcuno
Invece in prima posizione per gli italiani non c'è nessuno
Chi si occupa del futuro al nostro Paese trentaquattro per cento degli italiani ci dice
Non se ne occupa nessuno poi invece e nelle altre posizioni troviamo soprattutto i giovani sono i giovani a pensarci di più ci dicono gli italiani fanalino di coda tristemente purtroppo lo dobbiamo però consegnare alla platea
E il quattro per cento solo il quattro per cento dice a pensare al futuro sono i politici solo il sette per cento pensa che sia la scuola che poi lo sappiamo dovrebbero effettivamente essere i protagonisti di questa di questa cosa ma anche su questo ci arriveremo
Perché facciamo un po'un viaggio in mezzo alle istituzioni e cerchiamo di capire quali sono quelle verso le quali gli italiani hanno maggior fiducia la fra gli USA è un fattore che poi incide sulla qualità del nostro futuro naturalmente e qui vediamo c'è proprio uno scalino clamoroso perché l'ottanta per cento degli italiani ha fiducia nella scienza
La seconda categoria che riceve più fiducia tra gli italiani sono le persone comuni cioè tutti noi
Ed è il quarantaquattro per cento quindi praticamente la metà
C'è un grande vuoto di fiducia degli italiani nei confronti delle istituzioni che qui abbiamo rappresentato plasticamente e in cui l'Unione Europea un po'più in alto delle istituzioni italiane ma diciamo non è esattamente una battaglia tra campioni tra soggetti che ricevono grande fiducia da parte degli italiani quindi ho messo tutto il dettaglio
Socio demografico ovviamente non entrerò in questo terribile in questa terribile slide piena di numeri me le faccio notare solo un paio perché i giovani sono quelli che hanno più fiducia nell'Unione Europea
Lo vedete lì nel dato sulla sinistra nelle istituzioni
Per nazionali in generale e perché vedete che tra i media c'è qualcosa di strano perché tra i giovani cresce molto la fiducia ai media
Moderni diciamo i social media i miglia nati più di recente mentre tra i meno giovani cresce un po'la fiducia in quel media tradizionali che comunque insomma
In generale il mondo della comunicazione non esce particolarmente particolarmente forte
Ma si parla Bassan sa di futuro in questo Paese cioè questa nostra riunione di questa mattina e in mezzo un oceano in cui si dibatte di futuro secondo gli italiani oppure e una cattedrale una cattedrale nei in un deserto di dibattito pubblico in cui il futuro non esiste gli italiani resta in maggioranza ci dicono così
Ci dicono non si parla abbastanza di futuro e di futuri nel nostro Paese tanto che ci chiedono una scuola di futuri
Qui lo vediamo tre italiani su quattro a maggioranza uno dei dati più alti di tutta la ricerca che abbiamo condotto tre italiani su quattro ci dicono serve una scuola che ci educhi al futuro e va bene ma a che cosa ci deve educare questa scuola futuro cioè di che cosa si deve occupare si deve occupare certamente di innovazione tecnologica abituarci all'intelligenza artificiale al rapporto con le macchine ma deve essere anche una scuola umanista
Questo è il dato più interessante di questa slide perché non abbiamo un dominio della tecnologia nelle competenze che servono per il futuro ma abbiamo un mix bisogna anche studiare come capire i cambiamenti del nostro tempo prima Giovannini citava Karl Popper insomma un po'anche di campo per un po'anche di Filosofia un po'anche di Antropologia un po'anche di filosofia non scienza della competizione diciamo così ci siamo inventati questa questa questo insegnamento perché solo il venti per cento degli italiani vedete
Ci dice per studiare il futuro per prepararci al futuro ci dobbiamo allenare alla competizione una parola che non sembra piacere troppo
Ai nostri concittadini e alle nostre concittadine
Stiamo ancora sul governo sul nostro rapporto con il Governo con chi prende le decisioni perché qui abbiamo chiesto in che misura fiducia che i governi agiscano anche nell'interesse delle future generazioni non abbiamo neanche detto solo nell'interesse delle future già ma almeno ci pensino
Secondo voi ci pensano alle future generazioni solo un italiano su quattro ci ha detto
Dissi e vediamo con non particolari picchi socio demografici forse lo pensa un po'di più gli over sessanta i giovani lo pensano un po'di meno degli altri
Che la politica pensi allora futuro che i governi pensino al futuro all'interesse delle giovani generazioni abbiamo anche fatto delle proposte o meglio abbiamo lanciato delle provocazioni anche un po'delle idee agli italiani per cercare di capire il loro sentimento su cose specifiche
E quindi vediamo i due terzi degli italiani ci dicono di essere d'accordo con una legge sul clima che limiti il cambiamento climatico i due terzi della popolazione italiana
Si dicono favorevoli a un'imposta patrimoniale dedicata quindi i cui proventi tutti andrebbero portati alla a investimenti che vanno a vantaggio delle giovani generazioni
Fin qui vi faccio notare non per essere cattivo però vi faccio notare che le prime due sono un po'generiche non toccano diciamo la pancia della popolazione italiana
Allora poi ne abbiamo fatte altre due di proposte una ridurre alcune spese pensionistiche per investire sui giovani e qui vediamo che il dato flette un po'diciamo la maggioranza ai nostri intervistati ha detto no vi prego le pensioni no
E aumentare la tassa di successione
E cosa diversa rispetto alla patrimoniale naturalmente per sostenere progetti giovanili per carità quasi il quaranta per cento degli italiani la pagherebbe è una tassa di successione un po'più alta per dare una mano ai giovani ma alla maggioranza evitare
Secondo lei chi dovrebbe sostenere maggiormente le nuove generazioni
Questo lo abbiamo fatto con la domanda che abbiamo fatto perché in questo Paese voi lo sapete ammortizzatore sociale straordinario sono le famiglie sono i genitori sono i nonni ma è giusto così per le italiane per gli italiani no in realtà a prendersi cura delle nuove generazioni dovrebbe essere lo Stato questo dicono
Il persone che abbiamo intervistato ovviamente lo pensano soprattutto i giovani che dicono no non deve essere mamma non devono essere non dovrà essere mamma e papà non devono essere i nonni l'essere lo Stato
A darci una mano ad affrontare il futuro prima si parlava dell'articolo nove della Costituzione italiana
E del dell'inserimento dell'interesse le future generazioni in Costituzione
Dal due mila ventidue gli italiani lo sanno io direi che la maggioranza degli italiani non lo sa i due terzi degli italiani non ne sono a conoscenza ma i giovani un po'di più si tra i giovani questo dato cresce arriva ad essere la maggioranza vi dico tutte queste cose perché qui presente in sala una parte di queste giovani generazioni le giovani generazioni sono informate su alcune cose che li riguardano
E
Invece adesso del Paese possiamo dirlo sembra un po'vivere nella propria nella propria bolla Bollate invece qui non c'è perché ovviamente abbiamo una rappresentazione larga di tutte le generazioni
Chiudiamo con gli ultimi dati legati alla scienza alla tecnologia che possono contribuire a un futuro migliore secondo i due terzi degli italiani su questo dato ci torneremo parliamo anche di intelligenza artificiale
Grandi spartiacque generazionale perché l'intelligenza artificiale come è sempre stato con la tecnologia e l'ultima tecnologia in termini di dibattito pubblico di diffusione e quindi spaventa un po'le persone un po'più Alice mentre raccoglie sentimenti un po'più positivi tra i giovani è sempre così per l'innovazione tecnologica le intelligenze artificiali in questo senso non fa
Non fa eccezione mi ricordo di aver letto un articolo in cui si diceva che il walkman tanti anni fa ci avrebbe escluso dal resto del mondo ci avrebbe isolato il walkman strumento demoniaco con cui saremmo stati estromessi dal dibattito pubblico
Evidentemente non è andata così però zoppo di timore ancora sull'intelligenza artificiale
C'è quali sono le priorità allora rispetto al futuro le cose sulle quali dobbiamo concentrare nostra attenzione da qui ai prossimi anni fino al due mila trenta che si avvicina naturalmente moltissimo vedete che le priorità sono priorità semplici
Rafforzamento della sanità dei servizi della scuola e dei trasporti molta attenzione al lavoro lavoro che si è dignitoso
Dato che cresce enormemente tra i denti trentanovenne che hanno questa paura che loro timore o non ci sa che loro futuro o non sarà segnato da una buona condizione lavorativa o da nessuna condizione
Lavorativa vedete ce lo dicono davvero in tanti chiudiamo con un ultimo dato ovviamente siamo ospiti Dias disse quindi non potevamo fare questa captatio benevolentiae di fare usare la parola sostenibilità nell'ultimo dato che dice citiamo oggi
E quindi abbiamo chiesto quanto è fiducioso che la scienza e l'innovazione possono contribuire a un futuro più sostenibile
I due terzi della popolazione italiana maggiorenne anzi tutti gli intervistati ci dicono
Dissi che c'è questo legame è un dato che ci deve anche un po'sorprendere perché una volta la sostenibilità era considerata in qualche modo contrapposta la tecnologia l'innovazione invece le due ora sì abbracciano insomma come vedete in sintesi questi quattro numeri rappresentano un poi
La ricerca che abbiamo condotto è un è cerca che ci racconta un nostro porto col futuro in chiaroscuro solo il ventidue per cento degli italiani è ottimista nei confronti del Paese però
Ci possiamo affidare i giovani che come vedete ci dicono che ci pensano più degli altri al futuro al nostro paese grazie
Grazie questa interessantissima ricerche tutta questa mole di dati che certamente richiederebbe richiederà un ulteriore approfondimento insomma il futuro è sostanzialmente fonte di ansia mi sembra del nostro drastico paese molto interessante il dato della fiducia della sulla scienza però certo ci sono temi come con le istituzioni e soprattutto anche quello della della scuole d'acqua proviamo a a partire dalla idea di introdurre l'alfabetizzazione futuri nelle scuole italiani
Chi meglio di Roberto Poli presidente la Fondazione italiana di studi del futuro può spiegarci che cosa si può fare che cosa si sta cominciando a fare e magari che cosa si potrà fare grazie
Provo sentito trarre quanto abbiamo sentito finora con due frasi in questo tag in questi tempi siamo tutti diventati degli ottimi profeti di sventura
Siamo tutti bravissimi a visualizzare i problemi in maturazione che sia la crisi climatica che siano gli squilibri demografici che essi hanno un'economia che non riesce a ripartire che siano le tecnologie che arrivano e che promettono di cancellare milioni di posti di lavoro eccetera eccetera eccetera per converso se chiedessi a ognuno di voi descrivete mi un'Italia positivo da qui a vent'anni che sono sicuro
Che molti barbette avrebbero che non saprebbero bene che cosa dire
E questo interessante questa opposizione fra l'essere tutti bravi a vedere problemi in maturazione
è in arrivo e la essere molto meno
Capaci di descrivere una possibilità positiva significa che c'è qualcosa da fare si è creata una situazione in cui è molto più facile insistere sui lati negativi che non su quelli
Produttivi qua se qualcosa di importante da fare ci viene utile un'idea avanzata qualche tempo fa
Dall'UNESCO quella della FIOM cherchez l'iter si dell'alfabetizzazione
Ai futuri
Entrambe le parole sono importanti è importante riferimento ai futuri ed è importante riferimento all'alfabetizzazione cos'è l'alfabetizzazione
Non ditemi che lo sapete probabilmente non è vero
Cioè se mi dice perché l'alfabetizzazione mi dite che l'alfabetizzazione l'aver imparato le regole della propria grammatica vi direi no non è quello quello lo strumento tecnico
Che permette di ottenere un certo risultato Carratta alfabetizzazione qualcosa di molto più importante è fondamentalmente uno strumento di libertà
Vuol dire mettere le persone in grado di raccogliere informazioni se ne hanno voglia quando ne hanno voglia sulle cose che interessano loro
è un evento e una k citazione delle persone ed è per questo che l'alfabetizzazione così importante ed è per questo
Che le scuole dedicano tantissimo impegno a queste all'ottenimento di questi risultati ecco non riscossi sta dicendo serve una nuova alfabetizzazione
Chi abbia le stesse caratteristiche di tutte le altre alfabetizzazione i ovvero che tendenzialmente sia per tutti ed è questo il motivo per cui la scuola e coinvolta
E l'alfabetizzazione non si terrà non si trasforma in
Campioni in professionisti
E ha imparato a leggere a scrivere ma sicuramente non sono diventato né Goethe Dostoevskij
O Manzoni son ben lontano dal pensare qualcosa che probabilmente molti di voi abbiamo acquisito gli elementi minimale con l'alfabetizzazione serve a quello acquisire gli elementi fondamentali che permettono poi di esercitare la propria cittadinanza in maniera più consapevole
Però l'UNESCO giunge qualcosa oltre alle normali alfabetizzazione i serve anche un'alfabetizzazione ai futuri qui primo aspetto è non sollecitazione al futuro
Ma sapete situazione ai futuri perché l'UNESCO vuole esplicitamente sottolineare ed è per questo che uso il plurale che in realtà il futuro non è deciso può andare in tante direzioni diverse
Se parlassimo di futuro sembra quasi sembrerebbe quasi che diamo per scontato che ci sia un'unica strada invece ce ne sono molte davanti a noi e abbiamo la possibilità e vorrei dire anche la responsabilità di scegliere quella che risulta più adeguata ma perché servono alfabetizzazione futuri perché non sono più sufficienti le usuali forme di alfabetizzazione ma per tutto quello che dicevamo prima siamo entrati in una fase di cambiamenti incredibile
In cui serve capire che cosa si può fare per farsi trovare pronti o almeno un pochi non più pronti davanti ai mille cambiamenti verso cui stiamo andando sono detti trazione futuri perché nei prossimi anni succederanno tante cose importanti
E la consapevolezza del passato non è più sufficiente ci vuole è utile è importante nessuno dice che non si debba rivolgersi anche al passato ma importante acquisire anche alcune competenze
Di futuro
E dare a tutti i ragazzi poi tra tutti i cittadini ma iniziare della scuola sembra la mossa più naturale dare a tutti i ragazzi la possibilità di capirne qualcosa di avere qualche strumento di iniziare a lavorare con il futuro per sviluppare delle competenze delle abilità che permettono poi loro di prendere le decisioni che riterranno più opportune
Vale lo stesso discorso che valeva per l'alfabetizzazione in generale non si dice che cosa le persone devono fare quella loro scelte fa parte della loro autonomia si tratta di fornire gli strumenti per prendere delle sette migliori in più consapevoli e quello di cui stiamo parlando ed ecco l'idea di provare a introdurre nel sistema scolastico italiano nelle forme che si riveleranno opportune
La di la l'abitudine
Gli strumenti per poter parlare per poter ragionare per poter riflettere sul futuro di acquisire le competenze per poterlo fare in maniera sistematica l'idea in fondo e di riuscire a sviluppare quegli elementi di creatività
Di capacità di leggere il contesto di flessibilità di trovare soluzioni dove sembra che non se ne sia no
Perché queste competenze saranno
Honda mentali e sempre più fondamentali davanti a un mondo che cambia in modi incredibilmente importanti in fondo si tratta di costruire una più avanzata forma di cittadinanza
Grazie a Roberto coliche
L'invito a restare qui con noi prego si può fedeli così commenteremo questa bah parte in cui vogliamo entrare dentro dentro le scuole vedere che cosa già si fa perché qualcosa comunque si sta si sta muovendo grazie alle iniziative
Guarda caso che sono iniziative create proprio da giovanissimi
Una discenti risse di di Diana Pinto che invita a salire sul palco Liliana Pinto a già una storia lunga perché è laureata in matematica prego specializzata in ingegneria matematica al Politecnico di Torino
Ma danni si occupa di innovazione didattica robotica educativa e mitologie metodologie ludiche per la scuola
Affondato questa associazione Società discenti rischia una start-up che proprio forma i docenti di ogni ordine e grado e fa laboratori nelle delle scuole l'idea è proprio quella che ci diceva Roberto Poli prima di introdurre metodologie capaci di stimolare la creatività la partecipazione il pensiero il pensiero critico e un'altra
Esperienza è quella di Eugenio Russo
Anche lui giovanissimo tre anni fa a diciannove anni a fondato contatto Fonti accada accantona una piattaforma che organizza appunto accanto competizioni ed eventi
Che servono avvicinare gli studenti al mondo dell'innovazione e dell'impatto sociale la sua iniziativa parte da una esperienza di Stati Uniti con il ministero dell'Istruzione
E e anche lui naturalmente in questo filone diciamo degli etilisti volare i ragazzi alla alla alla creatività e al al pensiero critico dunque voi avete un microfono dietro di voi
Tutti ce l'hanno perfetto quindi possiamo parlare allora io partirei intanto da da richiama Pin Triana Pinto ma come si arriva dalla matematica dall'ingegneria al Politecnico a fare formazione
Per i docenti come queste armi curiosi c'è già la la la sua storia ecco se lo chiede anche mio padre era ancora di tanto in tanto
Allora se il tema delle delle pizzerie è un tema che passava un po'da tutti nel senso che ci siamo passati tutti letteralmente io penso di essere stato molto fortunata ho avuto la fortuna di incontrare dei docenti straordinari che mi ha dato la possibilità di fare delle cose incredibili è bellissima
A un certo punto della vita mi son resa conto che non poteva essere una questione di fortuna benché non non dovrebbe essere permesso un una questione di fortuna
Forse proprio perché ora formazione matematica e quindi tendo a guardare gli schemi minima cercare di capire cosa è la conseguenza di cosa Cold dove da dove vengono i dati a leggere la realtà un po'sempre per grandi modelli mi sono resa conto che forse era il sistema della scuola che aveva bisogno di essere meno legata fortuna è un po'più legato a una strategia di lungo termine in cui ci occupiamo ci prendiamo cura della scuola e quindi sono passata da
Fare la consulenza la consulente in società di consulenza tecnologica s'sono specializzata in intelligenza artificiale in tempi non sospetti quindi prima che fosse così di moda e quindi nella consulenza tecnologica andavo benissimo
Però non era quel Cerundo mi dava nessuna gioia e mi sembrava che veramente lo stesso lavorando su niente che avesse un minimo di prospettiva
Ma che tutto fosse sull'immediato del risolvere un problema adesso un po'mettendo una pezza sulle conseguenze piuttosto che lavorando sulle cause
E quindi con un po'di passaggi di attività noi studenti Festival momenti di divulgazione e mondo della divulgazione saliva fa capire che forse il nodo cruciale di tutto questo mondo
Di necessità di un cambiamento sistemico passata chi poi nella scuola ci sta tutti i giorni è che quando si va a scuola
Quello che si fa delle scuole d'essere un investimento sulla scuola e non una spesa per la scuola e quindi quando ci sono i progetti questi progetti devono essere pensati perché qualcosa resti nella scuole quei cresca nel tempo
Chi più dei docenti può fare questa cosa loro che in quella scuola ci stanno tutti i giorni che lavorano con tutti gli studenti che avranno centinaia di studenti tutta la loro carriera
Egli sentì passeranno dalla scuola e poi usciranno dalla scuola e per fortuna avranno tutto il loro futuro è qualcuno tornerà anche perché a un certo punto qualcun altro ci fermerà
Ma i docenti restano lì nelle scuole restano gli è anche quando cambiano scuola comunque la scuola è fatta anche di quelle persone che fate in modo che la scuola possa esistere quindi prendersi cura di questi docenti aiutati ad avere gli strumenti per stare nella scuola tutti i giorni e per stare con la scuola che se la scuola del ventunesimo secolo e non una scuola
Del mille ottocento è insomma fondamentale e quindi da lì son partito ah perfetto verissima quindi insomma la centralità deve degli insegnanti perché ecco ancora abbiamo parlato magari poi ne parliamo
Anche su Roberto Poli perché e naturalmente stessi senza mai segnare a guerra il futuro bisogna anche saperlo saperlo fare qui c'è un problema
I dati che anche di
Di di persone Eugenio Russo invece lei lavora con gli studenti e docenti diciamo insomma tutti i giorni se posso dire al quale la domanda di sul futuro che i giovani fanno fanno più spesso qual è il tema del futuro
Sul quale lavorativi più o comunque
Su quali c'è più attenzione
Diciamo che uno dei temi più importanti al tema dell'orientamento cioè cosa sembra far dopo le scuole superiori le scuole medie di università perché nel mondo del lavoro di oggi c'è un aggiornamento continuo che non CD e permette di prevedere meno cosa ci sarà domani figuriamoci tra cinque dieci anni e dunque c'è quel quel grande investimento sulle competenze che i giovani stanno facendo per cercar di capire dove si potranno trovare tra cinque dieci anni dove ci potremmo trovare fra cinque dieci anni
Noi lavoriamo su questo lavoriamo sull'orientamento sulla formazione con i ragazzi delle scuole superiori e i ragazzi dell'università
E una delle più grandi Paure
Dove dove potrò lavorare tra cinque anni cosa potrà fare per cinque anni quale sarà la situazione del mondo tra cinque anni un periodo che e circondata da moltissime incertezze generali che si lecco la sirena essi vivono sicuramente una delle più grandi paure che poi tocca personalmente tutti i ragazzi giovani e cosa posso fare io tra cinque anni dove mi troverò che sicurezza però e il ruolo della scuola dovrebbe essere principale lavorare su questo ma purtroppo ci sono tantissime competenze nuove che che arrivano ogni anno e non non si riesce mai stare al passo con queste cose i programmi
Hanno bisogno di essere aggiornati
E bisogna cominciare a parlare anche di futuro c'è un grande focus sul presente su quello che succede oggi su quello che è successo nella storia
Ma si riesce poco parlare di futuro che magari la chiave che può aiutare i giovani ed essere attenti del dei contenuti che vengono condivisi grazie al valore la scuola va dalle istituzioni di istruzione e questo è uno dei punti principali su cui bisogna lavorare
Certo è vero credo assaporiamo degli studenti nonché a scuola spesso c'è qualcun può accusata dai ragazzi
Di naturalmente di fare parlare molto anche giustamente del del del passato ma di interrogarsi molto poco sul suo futuro mi chiedo se anche voi sperimentate questa paura di cosa sarete fra cinque anni o ancora o ancora nostra per c'è un po'di timidezza vedo però qualche attesta che si china o qualche lo pensa che è vero la scuola non sì ma è una delle grandi ricavi tecnico esterno un sembra preparare in modo specifico al futuro almeno il futuro prossimo alla preparazione insomma grande dibattito questo nome preparazione più complessiva generale e spesso anche
Binasco e scuole molto molto approfondita
A Roberto Poli ma nel nella pratica che cosa questa alfabetizzazione futuri dopo che posto dovrebbe trovare la scuola mi spiego
Deve rientrare l'educazione civica deve essere una materia che è stato diciamo del nell'imponente programma medio schiava di programmi no però insomma nelle varie discipline che in se ecco se un genitore in o un ragazzo che a chiedere ma che cosa facciamo o faremo di questa alfabetizzazione qual è una voce che cosa vi immaginate
In realtà si sono risposte diversificate perché il lavoro che posso fare l'elementare il lavoro che posso fare
Alle medie inferiori o il lavoro che posso fare superiore che anche in quel caso dividendo i diversi tipi di scuola ha delle caratteristiche diverso è quello che noi facciamo ormai da dieci anni sono forti letteralmente i laboratori di futuro in classe ovvero un percorso strutturato
Dove l'importante è che sia strutturato perché partiamo da due presupposti
Rispetto ai quali dobbiamo essere molto consapevoli il primo e che
L'idea tipica di futuro che si cerca di avere potrebbe non essere corretta cioè ogni volta che si dice il futuro come proiezione del presente siamo fuori strada il futuro qualunque cosa sia e quel posto in cui ci saranno sorprese
Però noi abbiamo la tendenza a proiettare quello che vediamo attorno a noi come se dovessimo trovarlo anche domani e quindi il primo aspetto e mettersi nella condizione di riuscire a vedere le novità le sorprese cambiamenti che questo è un qualcosa di significativo
Il secondo elemento con cui bisogna fare i conti che ragazzi spesso solo l'abbiamo visto prima sono spaventati vedono tante novità in arrivo nonché siamo che noi in realtà non è che sono color serve si vede che sta cambiando tutto fra le dita
Non si capisce bene la direzione verso cui si sta andando e quindi questo crea a sia una delle caratteristiche fondamentali del lavorare in modo produttivo con il futuro e quello di abbassare l'ansia
Perché altrimenti siamo troppo come dire vediamo le cose in maniera troppo unico unilaterale
E non riusciamo a sviluppare la nostra capacità di fate vuol dire mettersi in un contesto
Strutturato in cui le cose si fanno in maniera ordinata altrimenti quello che si ottiene invece qualcosa di positivo e di contribuire ad o mentale ulteriormente a casa se non è quello ovviamente che vogliamo questo derby c'è una metodologia alle spalle
Quello che noi facciamo è di formare gli insegnanti
Non siamo noi a entrare in classe e gli insegnanti che conosce la sua classe insegnante va formato e va reso consapevole di cosa vuol dire lavorare col futuro la grande maggioranza delle sognanti uso il futuro in modo implicito cioè non ne parla dà per scontato che l'educazione sia sul futuro
Questo è l'inizio e la fine e va be'ma se non ne parlo come faccio a usarlo come strumento proattivo come faccio a portare dei risultati
Quei pochi che ne parlano lo vedono spesso dal punto di vista della finalizzazione cioè per ottenere un certo risultato devi fare certe cose
Ma c'è ancora qualcuno che crede che per avere successo nella vita basti fare le scuole giuste
Non è più questo il caso quindi anche la finalizzazione ha un unico obiettivo predeterminato non è una strada che posso funzionale noi vediamo il futuro come quell'uomo in cui nel presente si possono sperimentare molte novità cioè ci si prepararsi in qualche modo simula se vuole
Possibilità future nel presente in modo da farsi trovare maggiormente pronti quando ci si troverà
Davanti
L'ho detto in termini generali perché come dicevo prima il lavoro che faccio le elementari e più nella forma del gioco inevitabilmente il lavoro che posso fare in una scuola professionale certe caratteristiche e quello che faccio in un liceo ovviamente né altre c'è un problema di come dire mettere appunto lo strumento per la specifica scuole vorrei dire anche per la specifica classe questo punto fondamentale l'apporto di futuro vengono sempre
Compro gettati con l'insegnante
Perché l'insegnante che conosce i suoi ragazzi che sa quali sono i loro punti di forza e i loro punti di debolezza poi lo si può fare in realtà con tutte le materie
E noi diamo materiali adeguati all'insegnante che vuole fare il ad esempio l'insegnante di inglese lo vendi forniamo il materiale in inglese
Così come dire fa il suo programma e contemporaneamente fa anche il laboratorio di futuro cioè c'è un tentativo di entrare nel modo più lieve possibile
In modo da far generalizzare l'idea è fare in modo che ci siano tanti ragazzi che passano attraverso queste sperimentazioni e di solito Piazzolla molti stesse piazza la cosa bella che piacciono ovviamente era Cassitto la garanzia ma piacciono anche i docenti
Hanno delle cose diverse non è nell'andare a insegnare sempre quello che magari son dieci venti o trent'anni che insegni tutti gli anni è una nuova esperienza però ci voglio insegnanti motivati
Questo è un punto discriminante poi vedo che il tempo è finito
Forse non si può fare all'inizio con tutti forse voi insegnanti più anche più desiderosi di sperimentare delle novità azione dei campioni con cui partire e poi piano piano eventualmente si generalizza
Comunque sono in maniera trasversale diciamo dentro un po'
è un po'dentro dentro la scuola Liliana Pinto ma
Ecco insegnanti non stiamo sereni insegnanti non tutti sono sono
Attenti ma anche se fosse magari anche più giovani o comunque più curiosi lo immagino sarà saranno sono i vostri
I vostri studenti
Quali sono le difficoltà maggiori ecopelle se antecedente prima si è parlato dell'intelligenza artificiale di questo tema sono
Tutti temi che Venezia-Padova insegnanti non non sono stati informati su questi su su questi temi quali sono le difficoltà o anche diciamo i punti su cui voi appuntate appunto per per la paternale per le proprie preferenze degli insegnanti
Ma allora faccio una premessa il l'età anagrafica non necessariamente corrisponde al a livello di innovativo cioè di quanto si è discusso disposti predisposti all'innovazione e sono d'accordo che non tutti
I docenti sono sono ben disposti all'innovazione ma tanti sì
Tanti sono sono curiosi anche perché credo che se una persona ha scelto di dedicarsi ai giovani nella vita a dedicarsi all'insegnamento a dentro una certa curiosità e una certa un certo amore per l'apprendimento che non passa
Quali sono le difficoltà tantissime in questo momento alcune difficoltà sono sistemica ci sono de alta de alta scolastiche che sono molto diverse fra loro
Con poca attenzione del sistema alle diverse realtà
Delle scuole perché molto diverso insegnare nel centro di Roma in un in una grande scuola o insegnare nella scuola più piccola d'Italia che ha ben tre studenti
Le scuole di montagna dove gli studenti dove ci sono le interclasse e quindi gli studenti sono tutti insieme sono realtà molto diverse dalle scuole dei piccoli paesi dove i docenti le famiglie effettivamente sono una comunità educante perché si conoscono tutti
E e quindi ci sono realtà molto diverse e non ci sono sistemi che si prendono cura di queste realtà diverse
C'è poi un tema di competenza e conoscenza specifica per cui il tema dell'intelligenza artificiale è un tema grande ma non è l'unico
Oggi appunto si parla di educazione futuri mettendo insieme all'educazione sostenibilità ma nelle scuole c'è ancora un tema grosso di riuscire a integrare
Gli obiettivi dell'Agenda due mila trenta e di parlare di sostenibilità un po'perché non c'è non c'è nessuna non c'è tantissima competenza sul tema da parte dei docenti e poi perché
Per chiunque di noi così che ci sentiamo di tranquilli a parlare di quello che conosciamo
Se però ne sa più niente è difficile pensare di insegnare qualcosa di cui noi non sappiamo tantissimo anche se ci formiamo e comunque incredibilmente difficile e quindi c'è un tema di procura di quello che i docenti sanno di quelle e di come anche possono portarlo nella scuola in un mondo che cambiano recita folle
Perché appunto l'intesa si artificiale fino all'altro ieri
Era un problema di quest'uomo non piena matematica qualche Spizzico qualche informatica qualche informatico e questo era tutto oggi è un tema di cui ognuno di voi adesso magari non tutti ma diciamo l'ottanta per cento accetti Pitti installato sul telefono
E quindi è un tema di attualità e di strumenti che abbiamo tutti i giorni quanto siamo consapevoli di questi strumenti
C'è del lavoro da fare che lo stesso lavoro che però abbiamo fatto quando sono arrivati i computer nelle scuole quando arriva su internet
Quando arrivato internet
Panico adesso non posso più assegnare la ricerca perché basta che cercava su Google è avesse faccia la stessa cosa panico non posso più dare un tema perché basta che lo chieda lancia CPP sì vero
è devono degli strumenti
E perché abbia gli strumenti bisogna darsi il tempo di capire
Dove stiamo andando e anche verso che cosa vogliamo andare
Perché e questo riprendo il tema di lavora per il futuro di pensare un po'più a lungo termine che tipo di scuola vogliamo non solo risolvere il problema di gli studenti che adesso hanno diciott'anni domani espone devono lavorare che cosa fanno domani perché
Cioè si è un tema ma non è il tema che ci per merce su cui possiamo impostare la scuola se parliamo il sistema scolastico dobbiamo pensare davvero che tipo di scuola vogliamo nei prossimi quindici anni per sapere che tipo di cittadini vorremmo nel mondo nei prossimi cinquanta
E quindi se vogliamo parlare di pace
I sistemi cioè che effettivamente raggiungano gli obiettivi dell'Agenda due mila e trenta dobbiamo cominciare a pensare oggi a che tipo di scuole di insegnamento dobbiamo fare
E di conseguenza che tipo di accompagnamento deve esserci al sistema scolastico perché questo insegnamento possano prendere quelle forme
Grazie parole sante queste ma invece ecco è vero se lecita una sostenibilità che tutti questi temi sono stati un po'messi dentro questo guscio di noce che l'educazione civica e delle imprese
Sentieri pazzeschi no profuse c'è tutto il mondo e che però è un po'ritagliato non si fa una settimana a all'anno a scuola e fatto dove poi pagine del libro usato con il pallino del Pollino nell'ancora potesse esatto invece forse andrebbero effettivamente come diceva anche Poli insomma come dire dove per entrare proprio nel nell'Est singole discipline comunque nel complessivamente nelle la scuola a questo punto qui questi temi che che abbiamo detto
Eugenio Russo voi allora fatte invece di occupa più che degli insegnanti occupate direttamente del degli studenti con questa piattaforma fatte questi Acton che quindi cosa consistono che cosa
Su che cosa si si misurano diciamo così gli studenti qual è questa
Queste questi atti in questo tipo di attività
Gli ha detto nascono direttamente per mettere in competizione una convinzione genuina diciamo studenti docenti e tutto diciamo l'ecosistema scolastico che effettivamente può può partire analizzando un problema gli accordi per sé partono da Problemi partono dagli hacker Paratore di Coding di ore e ore poi nel tempo sono stati anche delineati in diverse altre tipologie di atto gli ha detto che facciamo noi sono accordi progettualità dove partiamo da problemi concreti la scuola italiana o problemi concreti dell'istituto o degli studenti cercando di chiedere gli studenti
Partendo dal problema come lo vogliono risolvere perché a volte si parla sempre di giovani giovani giovane c'è sempre questa parola sempre pronta da dire ma mai da elaborare
E in cui si dice vogliamo il parere dei giovani ma non si fanno riflettere i giovani si chiede cinque minuti il suo parere
Dunque l'idea un po'diversa diamoci dei giorni del tempo delle ore per lavorare assieme tra giovani
Adulti tutte degenerazione sullo stesso tavolo perché i risultati escono così cioè è senza dubbio che mettere ad un tavolo di cinque persone solo giovani posso uscire alcuni risultati ma se si mettono gli adulti al tavolo esce qualcosa di diverso qualcosa di valore
E allora li interroghiamo tutti assieme nelle città nelle scuole nelle università nelle piazze comunque
Perché vedi i grandi pilastri questo è la sostenibilità l'orientamento leali qualsiasi cosa che riguarderà i lavori del futuro e sentiamo assieme questi giovani aziende anche che hanno un ruolo nel vedere effettivamente il ruolo di gioia il futuro e cerchiamo di chiedere
Cosa vogliono fare come voglio rinnovare quel settore
Ventiquattrore una sfida dei mentore per ogni gruppo a volte anche senza dormire sessile lunghi sia per cercare di fare uscire fuori dai dai da questi gruppi di persone che non si conoscono
Dei risultati possono essere direttamente implementati dopo
Perché a volte parliamo tanto di dati numeri e gli spieghiamo i giovani ma se i giovani non capiscono come gli possono attuare realmente la loro vita quotidiana questo rimane appeso di e non si può fare effettivamente nulla
In quelle questo quello e quell'facciamo
Collaborando con un po'distruzioni e altre associazioni altre realtà che si trova sul territorio italiano per chiedere ai ragazzi di alzare un po'la voce perché ce n'è bisogno non solo con delle proteste ma anche con delle idee perché facile a volte andare a protestare senza portare delle idee che effettivamente magari possono risolvere
Qualcosa
Grazie allora mi faccio un ultima domanda uguale diciamo per per tutti e tre un po'così insomma una sfida appunto ecco immagino l'abbiamo detto non si immagina il futuro allora immaginiamo la scuola diciamo
Del due mila trenta Lumia trentacinque non una scuola troppo lontana secondo voi quale potrebbe essere un futuro possibile chiediamo curate però possibile
E invece che cosa pence temete come rischio diciamo principale più grande che invece possano diciamo in cui verso cui possa evolvere la scuola italiana mi rendo conto con domando une però insomma magari avete un'idea secondo quello che state insomma
Partendo da quello che state facendo dentro le scuole per l'appunto un domando
Ma come obiettivo auspicabile direi l'introduzione sistematica di laboratori in futuro proprio come strumento normale così come ci sono tante altre cose
Che si fanno scuola anche la vera e dei momenti specializzati
In cui si possono acquisire alcune competenze di futuro credo che sia un un cambiamento importante al momento non esistono al mondo
Sistemi scolastici
Che abbiano deciso di introdurre sistematicamente strumenti di questo tipo di utilizzare la FIS riterrà siccome un a qualcosa di virgolette normale di usuale
Se riusciamo a farlo sarebbe una bella cosa questo splende un bel uno un risultato estremamente auspicabile se questo non succedesse o se non si andasse comunque in questa direzione il pericolo vero che io vedo è una scuola che diventa sempre più come dire rinchiuso in se stessa sempre più lontana da tutto il resto della società perché questo può diventare un periodo pericolo estremamente serio perché poi come dire
Non si capisce a cosa serva se non riesce a mantenere collegamenti a utenti c'è il pericolo vero da questo punto di vista danni permettere che si sostituisca l'idea di scuola come servizio pubblico con qualcos'altro
E lì forse ci sarebbe un po'datato sul grandissimo rischio certamente estremamente grazie a Roberto Poli Liliana Pinto che cosa
Signor resterà lì è possibile si parte dal dal negativo così riprendo questo tema della della scuola come servizio pubblico
Il il timore più grande è una scuola che non si è in grado di cioè che allarghi il divario
Di differenze culturali economiche e sociali degli studenti invece che funzionare davvero come motore per
Dare possibilità a tutti
E quindi una scuola che non riesce a fare quello che è stato il ruolo della scuola nella storia d'Italia l'ascensore sociale Bach anzi tende a diventare una scuola classista che
Appunto in cui il divario sia sempre più ampio tra chi ha la possibilità di pensare al futuro e lavorare sul futuro e chi invece fa fatica a vivere anche il presente
E invece la scuola che mi auguro il quello che che spero che succeda e che spero credo che saremo in grado di raggiungere prima di tutto la Scuola sicura
è un tema che nel nel nostro insomma nel nostro Stato è un tema rilevante abbiamo tanti edifici scolastici le scuole in Italia sono circa cinquantaquattro mila
Prendersi cura di così tanti spazi non è facile prosa sforzi dove tutti gli studenti passano e quindi c'è un tema di sicurezza strutturale proprio e dall'altra parte
Una scuola che dia a tutti la possibilità di immaginare il proprio futuro a immaginarlo con i propri strumenti e quindi una scuola che sia in grado di
Valorizzare le caratteristiche di ogni studente e che sia capace di tenere insieme le generazioni che vivono nella scuole che passano per la scuola perché oggi uno studente
è sta cominciando esso percorso scolastico a tre anni
Vuol dire che nel due mila e trenta non ha non avrà finito la scuola ma neanche nel due mila cinquanta avrà finito di studiare chi oggi e nella squadra sta cominciando la scuola e quindi nella scuola ci sono tante generazioni era sogno una scuola in cui queste generazioni possano costruire insieme immaginando si
Un futuro personale ma il futuro collettivo grazie a
Piatti in tavola anche
Genio russo riprendo anch'io un po'questo filone del ricomincerà assieme
Progettare e creare assieme c'è la scuola deve ascoltare deve saper ascoltare prima di tutto e deve anche far parlare tutti assieme altrimenti non non c'è scuola non c'è insegnamento non c'è valore tutto deve partire al dialogo tra tutti ci sarà una scuola che che lei i programmi fatti tra studenti docenti istituti cioè gli si tutela della libertà di riuscire a disegnare e di le aree in cui delineare alcuni vini del programma altrimenti sono linee ministeriali che non non dando spazio né alla creatività dei ragazzi nella creatività del docente e non si può innovare
La scuola il ruolo e di tutti degli adulti dei ragazzi che sulla scuola
Veramente di chiunque ruolo il rischio più grande e quello che questa cosa non si faccia e che continuiamo sempre di più ad appiattire quello che l'orientamento la formazione e il percorso scolastico dove diviene Mantova
Professori che sono gli eroi della scuola è che ci mettono veramente tutto se stessi per riuscire a creare loro come singoli rinnovazione della scuola ma con pochi strumenti poche risorse perché la situazione non cambia
Grazie allora ringrazio Roberto Poli gli han vinto e Eugenio
Poi ci hanno dato praticante spunti e stimoli per poter parlare di questo tema della della scuola del futuro di come la scuola pensa alla al al futuro grazie buon lavoro a a tutti a tutti voi adesso introduciamo un altro dei temi di oggi
Ed è quello della della valutazione dell'impatto generazionale nelle leggi perché realtà finora che niente si muove e vero che si muove molto poco ma qualcosina pur sempre si sta movente allora vorrei con Raffaela Milano che la direttrice la conoscerle tutti delle ricerche di Save the Children
Cominciare ad affrontare farci spiegare da lei che cos'è questo processo di analisi preventiva
Delle dell'impatto che rileggeranno sulle future generazioni grazie
Grazie grazie a tutti e grazie per avermi invitato a parlare di questa valutazione di impatto generazionale diciamo è un termine un po'tecnico se vogliamo un po'per addetti ai lavori però questo termine nasconde un'ingiustizia un'ingiustizia che è sotto gli occhi di tutti
E cioè una disuguaglianza che non riguarda lo spazio geografico non siamo abituati a a valutare disuguaglianze tra centro e periferie tra Paesi ricchi e Paesi poveri ecco qui parliamo di una disuguaglianza che non riguarda lo spazio geografico ma riguarda l'arco del tempo
Cioè la disuguaglianza tra le generazioni e non è una cosa molto teorica ed è un'ingiustizia che colpisce soprattutto i bambini
Solo un dato in Italia lo dice l'Istat più si è piccoli più si è poveri
I bambini e gli adolescenti hanno più del doppio delle probabilità di vivere in povertà assoluta rispetto ai loro nonni che hanno sessantacinque anni
E io e oltre
Questa linea del tempo si proietta anche sulle generazioni future che subiranno tutti gli affetti dell'aumento delle temperature e gli eventi estremi pensiamo a quello che si è detto solo pochi giorni fa la Cop trenta Belén ma e tutto questo accadrà o rischia di accadere per loro a causa delle scelte e delle non scelte che noi facciamo oggi ecco
Se volessimo dire questa valutazione di impatto generazionale è una lente sono degli occhiali
In pratica dovremo indossare per leggere gli Effetti delle leggi dei provvedimenti degli investimenti delle azioni che facciamo oggi per vedere quali effetti avranno sui diritti fondamentali dei giovani e delle nuove generazioni
Dobbiamo a Lhasa bis sia già detto l'impegno per mettere questo paio di occhiali per costringerci a mettere questi occhiali
è stato jury cordata ad Enrico Giovannini questo grande passaggio questa
Introduzione nella costituzione della impegno nei confronti della giustizia verso le future generazioni ma proprio pochissimi giorni fa c'è stata un'altra cosa è successo qualcosa c'è una legge c'è una legge importante la legge centosessantasette entrata in vigore tre giorni fa questa legge quindi nuovissima e introduce questo principio le leggi della Repubblica promuovono l'equità intergenerazionale anche nell'interesse delle generazioni future
La giustizia tra le generazioni diventa un principio guida della produzione normativa non solo e già sarebbe tanto per non scaricare i costi delle nostre decisioni su quelli che verranno dopo di noi ma anche come impegno attivo per garantire ai giovani alle future generazioni tutti gli strumenti che saranno necessari prima parlavamo dei laboratori di futuro del ruolo delle scuole
Tutti quegli strumenti che saranno necessari
A loro per affrontare le sfide del mondo che verrà e che sarà necessariamente diverso da quello che noi stiamo vivendo quindi è un salto culturale che richiama la politica alla sua espressione più alta riconoscerci tutti noi come custodi
Delle risorse che oggi gestiamo come un e non come proprietaria assoluti del mondo nel quale viviamo ecco
Concretamente questa legge quindi introduce una valutazione un'analisi preventiva degli affetti ambientali e sociali di tutte le leggi che verranno varate
Nel passaggio del Parlamento c'è stato un ulteriore elemento che è stato aggiunto che a mio avviso è molto interessante
Che è l'impatto di genere cioè questa valutazione dovrà andare anche a far uscire dall'indisse avvilita la condizione delle bambine delle ragazze delle giovani donne
Credo che sia importante l'abbiamo visto anche dai dati prima che sono stati presentati ma tutte le ricerche ce lo dicono
Purtroppo in Italia le ragazze sono anche più brave dei ragazzini risultati scolastici ma sono in assoluto le più sfiduciata e rispetto al futuro quindi questa ottica di genere credo che sia un elemento interessante
Come le migliori riforme che ci sono state nel nostro Paese anche questa nasce dal basso
Sono stati per primi gli enti locali a introdurre la valutazione di impatto di genere all'interno dei consigli comunali e sono stati gli stessi giovani già nella scorsa legislatura il Consiglio nazionale giovani a definire le prime linee guida sulla valutazione di impatto
Generazionale però sempre come le migliori riforme del nostro Paese anche questa rischia di rimanere incompiuta il rischio c'è se non ci sarà un sit sistema che la sostiene concretamente la fa camminare
Il rischio è che questi principi così alti poi si traducano in adempimenti formali una nuova check-list no da mettere accanto a tutte le leggi e questo rischio non lo dobbiamo assolutamente evitare
Dalla nostra gioca il fatto che questa valutazione oggi è un processo che viene portato avanti anche a livello europeo e a livello internazionale e ci sono molti Paesi che stanno lavorando su questo
Save the Children con As is ha dato vita a un comitato scientifico
Che sta studiando tutte le varie applicazioni che sono state fatte di questa valutazione per prendere tutti gli aspetti positivi ma anche gli aspetti critici
E a gennaio tre per presenteremo un policy per i perché vuole anche orientare quello che sarà il decreto attuativo di questa legge perché faccia tesoro di tutte le esperienze che ci sono
Citati
è chiaro che questa legge è un punto di partenza e non è un punto di arrivo è importante che abbia previsto la costituzione di un osservatorio permanente che dovrà monitorare
L'efficacia di questa legge nel tempo
E forse uno dei punti cruciali è quello di capire quale spazio e quale ruolo avranno i giovani rappresentanti dei ragazzi e delle ragazze per far camminare concretamente questa valutazione
Nella nostra nella nostra attività legislativa
è un cambiamento legislativo ma è anche un cambiamento culturale e questo credo che sia evidente
E e che anche questo come temi di cui abbiamo parlato prima riguarda lo spazio che nella vita pubblica noi vogliamo restituire all'infanzia alla partecipazione dei giovani al futuro quindi è una nuova legge ma è anche una spazio di azione di pensiero al quale credo che tutti noi non abbiamo nessun interesse a rinunciare
Grazie a Raffaela Milano che Ciampi ha spiegato i contorni di questa novità che sa potrebbe anche essere diciamo in qualche modo rivoluzionaria la prego di stare qui con noi abbiamo un video del ministro delle riforme Maria Elisabetta Alberti Casellati che ha seguito e lavorato particolarmente per l'approvazione di questa legge lo vediamo
Buongiorno a tutti per tutti un saluto al professor Giovannini all'Ansa messe e a tutti i partecipanti a questa giornata dedicata ai futuri possibili
Il tema che oggi porto alla vostra attenzione la valutazione di impatto generazionale non è soltanto una normativa è un cambio di paradigma culturale per il nostro Paese non è un semplice adempimento tecnico ma la scelta di assumersi una responsabilità politica precisa
Con questa norma una novità assoluta per l'Italia lo Stato misurerà e si prenderà cura degli affetti delle proprie decisioni
Non solo sull'oggi ma sulla vita delle ragazze e dei ragazzi di domani
La vittima chiede al legislatore di guardare oltre l'immediato di avere lo sguardo lungo e valutare ogni norma non solo per ciò che produce nel presente ma perciò che costruirà nel futuro
L'articolo nove della Costituzione c'aveva già indicato la strada con la tutela dell'ambiente ha riconosciuto le future generazioni come interesse fondamentale della Repubblica
La valutazione di impatto generazionale estende questo principio a tutti gli ambiti della società che riguardano i giovani diventando un atto di equità intergenerazionale un vincolo per il legislatore è un parametro per tutte le politiche pubbliche
Un criterio che resterà valido mentre la società evolve una norma capace di adattarsi e la complessità della modernità perché cambierà in modo spesso di progettare le leggi grazie a questo nuovo strumento ogni disegno di legge del governo sarà sottoposto a una valutazione preventiva obbligatoria sugli affetti per gli under trentacinque
è una scelta politica e culturale inserire la variabile generazionale nelle decisioni pubbliche e porre una domanda semplice ma decisiva
Che futuro stiamo preparando per i giovani italiani
La vinca nasce dalla consapevolezza che il mondo dei giovani muta sempre più rapidamente lavoro competenze tecnologie opportunità
Il loro futuro non è statico i bambini di oggi non sanno quali saranno le professioni del domani
Noi dobbiamo cercare per cercare di creare un quadro che permetta loro di crescere in un mondo che si trasforma
Per questo serve un sistema normativo capace di accompagnarli e di orientarle in un contesto in continua evoluzione
La legge è stata approvata e ora ci attendono i decreti attuativi un lavoro che dovrà essere snello chiaro efficace
La valutazione di impatto generazionale non è uno slogan è un metodo che richiede competenze serietà continuità per questo il nostro lavoro proseguirà con un confronto costante con Esperti e istituzioni
Continuando a valorizzare la preziosa collaborazione del professor Giovannini con i quali il dialogo proseguirà serrato solo così potremo costruire un modello italiano credibile
Solido capace di garantire equità intergenerazionale e orientare le politiche pubbliche verso il benessere delle generazioni presenti e futuri
Il tema dei futuri possibili al centro di queste vento è uno stimolo a dare i giovani gli strumenti per immaginare scenari progettare soluzioni costruire il domani
è un invito alla speranza come ricordano Papa Francesco il Papa Leone quattordicesimo ascoltare i ragazzi includervi renderli protagonisti introdurre la valutazione di impatto generazionale significa rendere le leggi più giuste e le decisioni più responsabili significa scegliere una politica che non guardi solo al presente ma al futuro del Paese
è questo il senso autentico della buona politica pensare alle prossime generazioni non alle prossime elezioni
E oggi finalmente stiamo iniziando a farlo
La vera rivoluzione è questa
Vi ringrazio
Grazie al ministero Alberti Casellati e adesso proseguiamo con una pompa nelle in cui abbiamo anche due giovani
Italiani che un impatto ce l'hanno una bianca Arrighini fondatrice amministratrice di fax danzante
è una perché prego che opera
è una media company
Che ha operato è venuta su tutte le piattaforme sociale conta un milione e seicento mila follower under trentacinque
Bianche Arrighini è stata del due mila venti ventuno scusate
Una delle scelta come una dei cento under trenta più influenti nel nostro Paese e poi è stata nominata da sciocca Italia tra i giovani che stanno portando un importante impatto sul sul Paese nel due mila ventitré
Linke mila selezionata come una delle cinque top voi sì sì in Italia per le nuove generazioni che parla soprattutto alle nuove generazioni con Lecce sarà Alberta Pelino fondatrice amministratrice di Yang Ambassador society
Anche lei è una delle voci più influenti di queste nuove generazione di giovani sorelle italiane a differenza internazionale e nella finanza tra Londra e New Yorker e poi ha scelto di dedicarsi all'innovazione sociale
Fondando qui Lian Cabassi dorso sai che ti che l'organizzazione ufficiale dei gruppi giovanili che partecipano al G7 e al ditte attive del del G venti e anche fondatrice di Fini che è una start-up impatto sociale che usa la tecnologia intelligenza artificiale per ridurre il divario di Jack finanziario di Genere altro tema che ci piace affrontare oggi
Perché guarda punto le donne che provano a investire sulla propria indipendenza evidenze economiche allora partiamo dalla informazione grande tema soprattutto le due proprio non l'avete tutti insieme per Secondo per i giovani perché abbiamo visto prima anche dei dati di Piepoli sua Emilia tradizionali e l'informazione
Non sono proprio diciamo come dire al primo posto per le nuove tre nuove generazioni e invece
Ci sarà un modo o c'è un modo per rendere informazione accessibile formazione di qualità naturalmente credibile anche coinvolge
Ente per per le nuove generazioni
Assolutamente realtà è molto più facile del previsto nel senso che adesso appunto perdiamo quanti due milioni di ragazzi under trentacinque e lo facciamo semplicemente perché
Da noi fondatrici e le persone che lavorano con noi hanno la stessa età delle persone a cui parliamo e quindi sapete che cosa siamo in grado di fare una questa serve come da qualche anno le nuove generazioni
Io ho fondato fa cantavano ventidue anni e guardandomi intorno all'università ho detto cavolo qua nessuna si informa
In quanto il tavolo questo è un problema però spesso
Pensiamo e diciamo abbiamo tanti stereotipi che ciò che gravano sulle spalle delle nuove generazioni una di queste i giovani si informano i giovani non leggo non non gli interessa mi interessa la politica
E spesso però non ci chiediamo perché
La nostra risposta è Teresa è stata semplicemente non è che i giovani non si informano perché non vogliano informarsi ma non si informano perché nessuno parla i giovani e non gli parlano
Sia a livello di canali la nostra vita è completamente cambiata negli ultimi anni con siamo nati col telefono in mano
O cresciuti perlomeno col telefono in mano a sia a livello di istanze che sono cambiate moltissimo nei negli ultimi anni
E ne parliamo un pubblico vasto che ogni giorno ci chiede informazione
E che purtroppo ha molto sfiduciata a swing media tradizionali perché si sente poco ascoltata perché vede che i temi faccio riferimento non so ad esempio il corride sui sui primi sulle prime pagine
Dei giornali c'era sempre la movida dei giovani a su moltissimi giornali leggiamo di giovani che non vogliono lavorare ai giovani che non si impegnano abbastanza e via dicendo e poi ci si chiede ma perché non mi ascoltano
E che uno dice è abbastanza materiale americane è una questione di narrazione di come mio tre stati
Raccontano i giovani o perché un tema di c'è un c'è un problema diciamo di temi che interessano i giovani
E che magari appunto non vengono intercettate due io credo che il problema più grande secche nelle relazioni tradizionali ci sono pochissimi giovani lavora del giornalista oggi è molto difficile spesso anche a poco remunerato
E quindi essendoci pochi giovani nelle redazioni avendo poco potere decisionale ovviamente Siria non si riescono a intercettare sia i canali che i linguaggi che le istanze che per un giovane in realtà sono scontate non non c'è nemmeno da pensarci sopra accusa interesserà perché ovviamente ci si sente coinvolti in prima persona
Benissimo e allora quando questo è importante specificazione e giovani però Alberta Pelino sono così ci dicono i dati dell'Istituto Piepoli facciamo riferimento a questi sono anche
Come dire si sentono poco ascoltate anche dalle istituzioni o solo il trenta per cento si fida addirittura delle istituzioni quindi insomma
Ecco come si fa comunque lo fate con con la società di abbassare lo sa a portare i giovani a partecipare al processo decisionale a capire l'importanza che della della partecipazione sostanzialmente
Assolutamente a chiaramente anche nelle vediamo tantissimo lo vediamo dei dati che spesso ha ai giovani non si fidano della politica delle istituzioni quello che cerchiamo di fare i nomi propria realtà di cercare di ribaltare questo processo dall'interno quindi proprio del dialogo concreto con le istituzioni
A Yasser nata ormai più di dieci anni fa a quando avevo diciannove anni quindi meritava anche un po'con Bianca nel fatta di iniziare progetti per i giovani da quando si parte
A essendo giovani e ed è nata proprio da fatta anche dalla mia esperienza personale era stata invitata in Canada Pier Raul esperienza con una cioè le istituzioni canadesi quando avevo diciannove anni quando passa un tornata
Mi sono resa conto che in Italia non c'erano delle associazioni e delle organizzazioni che permettessero esperienze simili non solo di confronto con le istituzioni ma anche qua di partecipazioni a processi istituzionali all'estero
Ed è così che con un gruppo di altri studente studentesche al studentesse di Tor Vergata stampo dato che avevo studiato lì
Abbiamo fondato i assai e adesso un'organizzazione no-profit siamo tutti tra i venti e trentacinque anni molto grande che coinvolge migliaia di giovani saliva l'italiano che internazionale
In particolare appunto a quello che succede che ogni anno quando ci sono i vertici G7 e G20
A non tanti e tanti lo sanno però all'interno dell'agenda dei vertici G7 diventi c'è anche proprio un momento dedicato ai giovani ed è proprio qui che ne interveniamo
Ai giovani qui hanno la possibilità di confrontarsi con ragazzi e ragazze di altri Paesi e poi di proporre le poi le policy a il leader del G7 e G20 quindi faccia anche un po'l'invito a tutti gli studenti e le studentesse che sono qui perché questi progetti partono quali dei primi anni universitari
All'anno prossimo avremo delegazioni che andranno negli Stati Uniti a in Francia e anche per la coppia in Turchia quindici son tantissime possibilità di partecipazioni Rali di confronto con i quali si Making con i quali stime che era
E anche di viaggio di Felicia Aloia regionale come si fa a a contattarvi se eccessi tramite il sito che come lei conosce la scuola a
Certamente un processo molto aperto quindi viene tutto pubblicato sul sito di gli assalto per informazioni anche sono svista gramo a Sibari social
E chiunque può fare application dal primo anno di università per partecipare a questo porto vita sia in Italia che all'estero
Benissimo
Alberto ha detto che nel suo della sua associazione ci sono soltanto dai venti lavorano persone dai venti trentacinque anni anche importanza siete tutti così giovani o c'è spazio per qualche
No creando anche il direttore commerciale di cinquanta è passato dalle proprio generale non ha e logos
No no volevo sapere se diciamo erano ancora Inter reduce generazionale oppure invece
Essendo un'auto sullo Swansea essendo esperienze che nascono o diciamo dei giovani restano e anche perché sia che vada fatta di Menaggio Isma'dalla della tua no certamente esige Novara-Milano alcuna similari bene una curiosità
Raffaella Milano allora abbiamo detto che sta male su questo come dire la cornice per cercare di tener conto dei giovani delle delle leggi avvisa disegni di legge di iniziativa del governo solo viene viene insomma è stata fatta ma perché non sia un esercizio burocratico come ha detto dalla dal palco c'è qualcosa pari sono le cose che avrebbero fatto cioè di con come si dovrebbe strutturale so che voi lavorate con As is per farla villa detto per fare per per proporre alcuni criteri senza spolverare il documento i punti essenziali perché appunto non diventi una delle altre tante come direbbe questioni burocratiche da svolgere ma sia vera
Ma i punti essenziali secondo me partono uno è proprio questo cioè capire che ruolo in questo processo hanno i ragazzi e le ragazze proprio nella costruzione delle policy bisogna trovare però meccanismo strutturato
Non una consultazione no perché adesso fa tanto qualcuno lo diceva prima no che abbiamo i giovani consultiamo diamo cinque minuti via no un processo strutturato quindi ci vuole del tempo
Quindi bisogna che sia un'azione preventiva cioè non è che una prima fa la legge poi va a fare la consultazione all'ultimo minuto e poi la prova ma deve essere un processo così ci vuole trasparenza ci vuole informazione ci vuole anche capacità tecnica bisogna mettere delle persone esperte dentro i ministeri
Che facciano un lavoro di analisi di questo tipo per capire veramente questi effetti di una legge
Nel lungo periodo disegnando scenari insomma quindi un lavoro impegnativo ecco che metta tutto diciamo a frutto tutte le capacità che ci sono ma poi soprattutto deve essere un percorso partecipato quindi magari è meglio non farlo su tutto io sarei anche favorevole a mettere dei filtri cioè quali atti
Di legge no affrontano tutto questo percorso magari non è indispensabile farlo sempre
Però anche qui con l'aiuto dei ragazzi e delle ragazze anche come ponte verso le future generazioni
Capiamo quali sono quei temi quei diritti che sono più importanti no prima si parlava delle scuole che cascano a pezzi questo problema anche questo divisione perché noi abbiamo è difficile scolastici che non hanno ancora certificato di stabilità ma da non so quanti anni ecco ci sono dei temi che devono essere messi come dire una mappa di temi dirige ribadito prioritarie e su questi fare questo esercizio tra generazioni
Speriamo che così insomma che che vi vivi ascolti in ogni
In qualche modo
Informazione giovanili va bene vengono coinvolti c'è un tema di di di qualità ahimè dell'informazione lo sappiamo c'è un tema di di disinformazione perché se guardiamo al futuro doveva l'informazione di qualità che comunque bene o male in tutto il Novecento è stata cargo come dire era garantita danza manda la pluralità e comunque da da due dal dalla responsabilità anche dei media tutto questo non ci sarà più non sarà più garantito questo il mondo diciamo in cui si si come dire si muoverà chi fa informazione Vasco forse già si comincia a muovere perché fare formazione
Del futuro prossimo su questo rischio su questi su questi temi voi ragionati quei ragazzi quei giovani che cosa
Quali misure si possono prendere
Allora vedete magari anche come fa Panza io credo che sì stiamo vivendo in un momento molto molto complesso per l'informazione
Sulla pluralità in realtà credo che non ci sia mai stata così pluralità nel senso che con la democratizzazione dell'informazione oggi paradossalmente chiunque può fare informazione anche il il tuo vicino di casa pubblicando una foto sui sa
E da un lato la democratizzazione dell'informazione che abbiamo visto negli ultimi anni a tanti però perché ad esempio son nate tante realtà dal basso e senza risorse perché durante le guerre vediamo arrivare le informazioni dalle persone in particolare penso a Gaza o a
A guerre in cui oggi stenta allacciare la democratizzazione dell'informazione non avremmo informazioni dall'altro lato ovviamente è un rischio gigantesco per le nostre democrazie
Io credo che la qualità in realtà non sia destinata a morire ci son tantissimi divulgatore di tantissime persone che lavorano sui social
Che fanno contenuti molto di qualità il tema è quello di saper distinguere
No per per una certa un con chi
Veramente bravo e chi invece magari a Dindo non non che non sembra ove bensì formazione difficile da fare fatta dei
Però è un'altra cosa dicono secondo me sì noi non ci siamo ancora coreutico come società del cambiamento epocale oggi socia al condono più di cinque miliardi di persone sessantatré per cento della popolazione mondiale
è un cambiamento enorme che non solo plasma completamente la nostra visione del mondo ma non abbiamo mai avuto uno strumento così subdolo nel plasmare la che hanno bolle informative e decidendo con gli algoritmi cosa vediamo
Ma sulle nuove generazioni in realtà ha credo che diciamo molto che le nuove generazioni non sanno riconoscere effettivi USA ma io vedo molte generazioni precedenti che fanno ancora più fatica ero poco tempo fa per un progetto a in un quartiere per periferico di di Napoli e c'erano questi bambini uno aveva circa sette anni Samo cercando delle foto di animali fama questa alle false fatta quel via
Cavolo mia mamma non l'avrebbe mai riconosciuta
Che vedo che i nostri le nostre istituzioni
Devono prendere atto del fatto che l'informazione se alla base delle nostre Democrito sia democrazia
E che quindi vada in Edu le persone vadano educate all'informazione a livello strutturale se penso
Al mio percorso scolastico il percorso scolastico di tantissime persone informazione sembra cosa a parte che non sembra l'educazione civica dal prezzo accontentare tra
E quindi credo che in un contesto in cui generare notizie false non è mai stato così facile così accessibile con l'intelligenza artificiale generativa
Sia fondamentale educare i ragazzi che oggi hanno in mano il telefono da quando hanno sette anni otto anni nessuna in spiega
Quelli sono i rischi di questi dispositivi o dell'accesso alle informazioni e quindi appunto che vedo che ci siamo quella troppa poca consona consapevolezza su quanto veramente sta impattando già oggi sulle nostre democrazia
Quindi un altro tema da mettere nell'educazione ai futuri e sicuramente l'educazione alla al l'informazione o comunque insomma a
Riconoscerà anche in virtù dei vari rischi sia dei giusti the day by day by se comunque della
Della della tecnologia così a portata di tutti
Altro tema dall'accennavamo prima da che praticamente va ammesso al centro d'educazione ai ai futuri quello del del divario di di di genere voi
Bianca Richini di School
Alberto
Vi occupate con Fini vi occupate e della questione del divario finanziario che un po'uno dei divari più importanti dal punto di vista del del genere è un divario che vedete anche nelle giovani generazioni
Assolutamente sì ravvediamo tantissimo anche quando abbiamo già parlato e nelle scuole e cerchiamo di farlo sempre di più
E è un problema sistemi che in Italia anche negli altri Paesi ci sono dei dati che a me impressionano sempre tantissimo italiane insieme alla Colombia si trova all'ultimo posto delle classifiche OCSE per il livello di educazione finanziaria
In Italia solamente villa quaranta quarantacinque per cento il quaranta quarantacinque per cento il danno in Italia non ha può
Toh intestato a proprio nome
E secondo il board Economic Forum ci vorranno cento sessantanove anni per andare a colmare il divario di opportunità economiche
Tra uomini e donne questo dipende tantissimo dalle detrazioni si sa che in Italia non c'è abbastanza educazione finanziaria di panni tantissimo anche dagli stereotipi ispirati più a qualche a che son formati insomma da Demi nidiata alle istituzioni dalla famiglia dava tutto un po'quello che ci circonda sono grandissima fame vacanza che invece cerca di ribaltare anche tutto questo tipo di di narrazioni
E a a proposito di stereotipi c'era questo studio secondo me interessantissimo di Stalin ma anche una grande ma anche inglese
Che analizzato più di trecento articoli e comunicazioni a per la vendita di prodotti finanziari rivolti a donne e rivolti a uomini ecco hanno visto che quando si parla di finanza e si Ricci si rivolge agli uomini vengono utilizzate parole come opportunità fare i soldi a crescita personale crescita professionale
Quando invece la comunicazione a ribaltare donne si parla Sante di sta spendendo troppo devi risparmiare quindi agli uomini vendiamo prodotti di investimento alle donne andiamo avvennero invece prodotti per seconda per il risparmio
E ecco addirittura viene spesso utilizzata nel sessantotto per cento dei casi la parola spendacciona io qui mi son chiesta se ne cresciamo costantemente con questo tipo di bombardamento di stereotipi per cui io devo risparmiare il mio collega uomo invece deve investire
Ha così come questo come in tante altre cose l'impatto è grandissimo
è proprio da questo che è nata miriadi di filiera startupper nata dalla mia esperienza personale in quanto io ho lavorato come trader di energia per otto anni a Londra ma eviterà proprio di utilizzare le complicanze che io ed altri ragazzi e ragazze abbiamo imparato
Per andare a ribaltare questa questa narrativa e soprattutto dare degli strumenti concreti quindi insegnare a gestire i soldi
Insegnare ad investire
A partire proprio dalle scuole perché anche quando andiamo nelle scuole spesso insomma vediamo che ancora accetto The discorso stanno anche il discorso dell'educazione finanziaria
E per chiudere dicendo che in realtà i dati ci dicono una cosa diversa da quella che è la realtà perché se tante ragazze se tante donne credono di non essere in grado di gestire soldi
O comunque in generale di fare i conti oggi investire a ci sono stati tanti studi tra cui la Warner vista la scuola ma anche uno dei più grandi asset manager al mondo fide aiuti
Che ha ha fatto uno studio su più di otto milioni di account e ha visto che che ritorni sugli investimenti delle donne nel maggio il lungo periodo sono più alti di quelli degli uomini
Quindi vorrei concluderà anche questo standard credo quanto agli stereotipi a volte sono addirittura più forti della realtà dell'altra tuttavia è veramente
Veramente imprese impressionante e a questo proposito volevo chiedere a Raffaela Milano
Quando si parla punto dell'impatto delle leggi sul futuro sì ci si riferisce a principalmente o comunque dichiara Costanzo diversi impatti ma mi chiedo quello economico finanziario quello sociale quello giuridico quello dell'equità cioè se dovessimo fare diciamo adesso fa una classifica mi sembra esagerato però insomma un ordine di privi di di di priorità
Signor da cosa dovremmo partire da e la questione economica o o no
Intanto voglio dire noi consente ci ci occupiamo di donne vittime di violenza domestica no no centri seguiamo le donne con bambini che sono scappate da situazioni di violenza domestica uno dei dati ricorrente proprio la violenza finanziaria cioè il fatto di trovarsi di fronte a donne che hanno vissuto un lungo tratto della loro vita senza avere nessuna potere sulla gestione economica della famiglia
E senza conoscere quindi dove nel conto totale cioè una dimensione della violenza di genere oltre che essere no un limite diciamo alla crescita quindi da questo punto di vista è uno dei temi
Importanti quali sono le dimensioni considerate allora nella legge si parla di impatto sociale impatto ambientale
In modo diciamo letterale
Chiaramente che quello che noi speriamo e che poi questo impatto sia considerato in tutte le sue dimensioni quindi né di patto sociale ambientare sicuramente ma l'impatto economico l'impatto di genere di cui stiamo parlando quindi io penso che un po'se noi pensiamo o no agli obiettivi venti trenta nella loro nel loro insieme ecco quelle dovrebbero essere le lenti a l'epoca attraverso le quali guardare
Una nuova norma per vedere se fra come dire influire in modo positivo in modo negativo in modo bloccante oppure in modo ANCI tante le giovani generazioni e le nuove generazioni Cetto
Diciamo impatto sociale si parlava prima delle disuguaglianze no pensiamo anche solo decidere di investire sugli asili nido quanto sta può essere importante per per i bambini per le ragazze per le donne
O l'impatto ambientale e qui non c'è neanche bisogno di fare senti perché sotto gli occhi di tutti
Però ecco probabilmente quello che occorrerà fare e avere una visione degli impatti che riguardino tutti diciamo almeno un'agenda venti trenta che ci dà un quadro di tutti i possibili impatti di una legge positivo o negativi che siano
Grazie a rata che la Milano e faccio un'ultima domanda tra tutte a tutte e tre perché qua oggi ne stiamo parlando di un patto per il per il futuro ecco se voi
Cosa vorreste dentro un uso questa era una cosa che per voi deve per forza esserci in questo patto per il futuro se potesse scrivere diciamo così
Un articolo di questo di questo patto per il futuro che cosa ci mettereste qual è il tema o la la la diciamo la necessità che sentite più impellente
Per patto interregionali generazionale
Allora la necessità più impellente secondo me a mettere al centro d'ascolto appunto se detto anche prima spesso i giovani vengono chiamati mai veramente
Ascoltati e la coprogettazione di un patto con un patto due interlocutorio più interlocutori
Che ero che questo sia fondamentale nell'ottica di cambiare come si pensa anche la alle istituzioni alla politica nel senso che è necessario cambiare questa visione che abbiamo oggi a breve termine
In cui si cercano ovviamente consensi consensi cerca la sua popolazione che non è giovane perché in Italia la stragrande maggioranza della popolazione i si cercano su tutto ciò
Che prenda la pancia e che quindi non a pensa al lungo periodo
E credo che questo patto
Serba
Pensarlo a trecentosessanta gradi nel senso non solo tra la politica e le nuove generazioni non solo con le istituzioni
Ma anche con i media quelle aziende con tutti quegli interlocutori che contribuiscono a plasmare a società e quindi la vita le nuove generazioni
Peso quindi a partecipazione
Allora mi ricollego a quello che diceva bianca sicuramente coprogettazione perché ne scendiamo conto a ogni giorno qui assai quanto è differente l'impatto di un pregiato
Copre gettato con le istituzioni o con le aziende piuttosto incrocia sin qui la partecipazione è solamente un tic The Box ma non è reale quindi sicuramente questo
E l'altra cosa opportunità io sono un po'di parte ma sicuramente opportunità economiche opportunità sociali perché penso che quelli siano davvero qua e là basse
Per a perbacco se in una società GP giusta che passi dai salari da abbattere la differenza dei salari tra uomini e donne c'è tutta la questione pensionistica perché non si sa se giovani ce l'avranno no
Quindi davvero pensare nel lungo termine opportunità economiche sociali in modo che tutti tutte partiamo dalle stesse possibilità per costruire il nostro futuro
Grazie opportunità ma io ci aggiungerei la lotta alle disuguaglianze perché penso vedendo l'Italia ma non solo guardando il nostro mondo
Non è a inquietare non è solo diciamo la povertà e ma proprio la forbice che si apre tra futuri Diversi assecondati quella lotteria della vita che ti dà modo di nascere no
Da una parte o un altro numero civico banalmente della tua stessa città ecco quindi ci metterei una responsabilizzazione di tutti per ridurre le disuguaglianze benissimo allora ringrazio Raffaela Milano bianca riemergere
Grazie
Adesso prima di passare il testimone al mio collega Riccardo Cavalieri di Rainews ventiquattro introduco il vidi io che ci ha mandato glam nemica all'ex Keller commissario per l'equità intergenerazionale la gioventù la cultura e lo sport dell'Unione Europea
Buongiorno a tutti
Sono davvero felice di essere con voi lui tocca balzo io sfiducia questo capo ottenne spettro in Generations del del secentesco in mente dei affetti ampi per Now pathos sordo oscure le veniva insomma
Da Gesù Why we are now anche in coda new strategiche orientarci cresce nel senso poi Tor de'suoi e Stu Explora Raffaele assente ex e ha idea è sempre e cioè Powell al Polo e si sa calabrese timido inizio volto a venti anzi dice Generations antifrode concepì tutto bello In the cut is qui oltre tendo ad ora di un mancato passo cercata andava infamanti
Enders due chi vuole dovendo Generation l'Anpac e sull'Espresso
E ciò osa asfalto Monforte Formula X tutta Alonso contro sei Pavan Caijing espormi ASCO mecenate in ciò è già più ci sia un capitolo invece insomma quindi quel disco shares il Brent speciali di Ras NRG Ando oso Son Sen statu quo Tweedy saliti dei metro esoso for Tomorrow
Tetti East spente Miyazaki wants Andes per il tiro Nietzsche ASL gozzo di grinta Ande giusto transactions alle ASL e ciò detto belt
Al Moro esordiente più certificata
Bentrovati allora ripartiamo da queste parole abbiamo sentito l'importanza di mettere in pratica le parole che stiamo sentendo con degli esempi concreti parliamo
Anche di questo mi ricorda intanto che siamo indiretta sia su il social Dias disse sia sua Anza punto it sia su la pagina Facebook di Rai per la sostenibilità quindi se volete
Dirlo a qualcuno che ci vuole seguire da casa insomma è sempre possibile farlo attraverso questi canali
Parliamo di un aspetto molto concreto il rapporto tra futuro e cultura e lo facciamo parlando dei musei del futuro musei del futuro
Sono dei luoghi dove a partire dal passato e dal presente sì elabora si riflette su un'idea di futuro possibile quindi è un modo molto pratico per esplorare la nozione di futuro e soprattutto per ipotizzare quale potrebbe essere
Il futuro che ci aspetta io per farlo do il benvenuto a Michela Rota architetto ed esperta di sostenibilità dico mia Italia
Trovata
Icom International Council of Museums Museums è il principale network di musei e professionisti museali Michele Rota ci introdurrà
Il progetto del network dei musei di futuri e anche il ruolo cruciale delle istituzioni culturali nell'alfabetizzazione futuri di cui abbiamo sentito parlare anche
Proprio grazie buongiorno a tutti a tutti
A
Sì innanzitutto ringraziare svista ecosistema futuro pare all'organizzazione della giornata e tutte le con le le diciamo il coordinatore le coordinatrici delle diverse task force di e così stiamo futuro con cui stiamo condividendo questo entusiasmante
Percorso io ringrazio ovviamente la la direttrice Minarelli il Museo dell'Ara Pacis per ospitare ci oggi
E vi porto anche i saluti del presidente di Comit agli a Michele Lansing Air che si dispiace di non poter partecipare ma anche della dice presidente Adele Maresca compagna siamo che il la la nostra la in questa importante giornata finalmente siamo felici di presentare questo progetto il network dei musei dei futuri che è stato pensato proprio da al sviste ecosistema futuro ai comitati via
E l'idea di base è quella di portare e di avvicinare
Il l'azione l'agire dei musei alla più generale esigenza di mettere il futuro meglio i futuri come abbiamo sentito oggi
Al centro del dibattito pubblico
E del contesto culturale italiano abbiamo sentito appunto come la nostra società stia attraversando dei cambiamenti enormi
Sulle tecnologie il clima la creatività la qualità delle relazioni il tutti questi aspetti anche sull'invecchiamento della società il cambiamento delle città e sicuramente su ciascuno di questi temi globali o macro trend come vengono vengono chiamati ciascuno di noi ha delle preoccupazioni delle delle domande ma anche delle delle speranze e sicuramente fondamentale conoscere questi questi trend
Interpretarli e poi imparare anche per poterli anche governare in qualche modo indirizzando quindi anche la Società ma soprattutto le nostre vite
Verso un futuro che desideriamo non solo quello delle narrazioni dominanti anche come dice l'UNESCO nel nelle indicazioni
E proprio per questo cc sovviene anche una riflessione di un fisico care che appunto Carlo Rovelli le dice che le nazioni le nozioni con le quali noi pensiamo il mondo sono state pensate plasmate dall'esperienza delle generazioni che ci hanno preceduto ma nuove esperienze e nuove conoscenze proprio forma modificano queste queste note
Se ogni quindici insegna ci inseriamo proprio su questi concetti e l'intuizione di questo progetto delle torte dei musei dei futuri è proprio quello crediamo che i musei siano dei luoghi privilegiati per costruire insieme un'idea di futuro
Perché musei si stanno già occupando di questi macro trend
Quindi menti persi in diversi modi e in diverse pratiche in diverse stazioni e possono coinvolgersi puramente le persone o i loro pubblici come vengono chiamati in questa missione attardarsi a come delle naturali
Laboratori di esercizi di futuri diciamo nelle dimensioni che si muovono tra l'arte il il patrimonio la scienza la tecnica
La partecipazione la creatività e diciamo che è una visione quella che abbiamo ma ha un sogno ma è anche un progetto culturale molto molto concreto
Forse come è noto ad alcuni il tema del futuri nei Musei è già presente nella musicologia internazionale
Con diverse pratiche che vanno da momenti di incontro a dei kit educativi a delle esposizioni temporanee poi ci sono dei grandissimi esempi che forse avrete incontrato anche appunto nelle comunicazioni questi musei come futuri enti per Lino Dubai o Rio de Janeiro e forse questi musei alcuni di questi non tutti hanno una degli apparati espositivi che forse peccano talvolta anche di una per essere del iper tecnologici a forse guardano più alla dimensione del territorio di promozione del territorio e turistica più che a guardare a uno spazio di partecipazione per per i futuri
E noi riteniamo che per il caso per il caso italiano invece sia necessario anzi sia più preferì sia preferibile o o comunque fondamentale muoversi sviluppare un progetto che includa più uno spazio di partecipazione a che abbiamo chiamato anche Agorà dove le persone sono invitate alla scoperta dei futuri aperti possibili è a partire dal patrimonio esistente materiale e immateriale
Ci tendiamo a precisare che il Progetto non intende rispondere la domanda qual è il futuro dei musei ma invece o fornire proprio gli strumenti e le competenze per lo sviluppo di un'altra etti alfabetizzazione ai futuri
E quindi secondo quello che abbiamo sentito anche prima più slittare si fiuto Forsythe che hanno proprio delle metodologie
Ad hoc che e riconoscendo questa alfabetizzazione proprio come una componente Enza necessaria per affrontare le sfide le sfide contemporanee per leggere quei segnali di cambiamento agire con consapevolezza nel presente e e sappiamo che i musei come luogo anche di conservazione e di valorizzazione a partire dalla memoria dal patrimonio dalle opere hanno possono aiutare il pubblico a interrogarsi su questi grandi temi del del nostro tempo e spronare questi scenari e provare anche ad anticiparli
Per immaginare e costruire insieme un'idea di futuro preferibile e possono diventare sempre di più dei luoghi di conoscenza e di di discussione per apprendere anche queste
Queste tecniche confrontarsi appunto Sud su domande di Futuro e nel farlo
Anche attraverso lo possono fare ovviamente rispetto alle loro anche missioni principali quelle dell'educazione oppure del gioco del dell'immersione del confronto
Ci tengo a sottolineare che questo progetto si innesta pienamente nella nuova definizione di museo questa definizione porta con sé di comma che porta con sé anche tra i suoi principi la sostenibilità anche orientata in invettive al mente al futuro e anche della per il principio della partecipazione
Che richiama ad un agire collettivo
Il pensare quindi al futuro come un esercizio di anticipazione è un compito pienamente
Coerente con la missione del museo contemporaneo e musei si stanno già aprendo evolvendo da approcci più tradizionali ruoli più tradizionali
Per promuovere degli approcci proattivi alle sfide alle sfide globali e valorizzano soprattutto anche il dialogo col pubblico in particolare con le nuove generazioni con tantissime attività in questo senso
Anche nella sfera del digitale
I commi tagli anche attraverso i suoi gruppi di lavoro e in particolare il gruppo di lavoro sostenibilità Agenda venti trenta ha ha già incluso da tempo il tema dello sviluppo sostenibile
Di recente i temi della Fincher Little resti della futures Saitta
E proprio se vogliamo la la natura diciamo associativa dei proponenti quindi di di ecosistema futuro di Asa vista ha visto fin da subito nell'idea di creare un Progetto l'opportunità di di creare un progetto che possa essere condiviso con il grande eco sistema dei musei italiani e quindi non sempre si è pensato sin da subito no no no ad azioni singole ma invece a provare a sviluppare un'idea un'iniziativa in Rete che poi possa essere sperimentata dai diversi musei in modo collaborativo
E come potete vedere dall'esempio dal dal scusate dal dall'elenco in network al network aderiscono musei che coinvolge Musei molto diversi abbiamo tra di loro sono dislocati innanzitutto
In in tutto il Paese e se abbiamo musei di scienza di arte di storia naturalistici musei archeologici ma anche del patrimonio immateriale come fondazioni anche in chi culturali e ad oggi abbiamo già sviluppato una prima fase del Progetto con una serie di workshop può seminari formativi sui temi della più solitaria sia dell'affitto sono Saita anche facendo tesoro
Delle diciamo alcune esperienza alcune pratiche che sono in corso in alcuni musei
E anche grazie alla alla competenza dei partecipanti dei professionisti che aderiscono al network in cui oggi hanno anche sono intervenuti in che in questa importante giornata punto questi seminari sono stati rivolti a questi quaranta Musei italiani e a conclusione di questo primo percorso formativo avremo poi un momento di laboratorio in presenza pensiamo a febbraio due mila ventisei con tutti i musei in modalità proprie anche di laboratorio e chi poteva in finti ospite speculativi Designer
Proprio come un momento di riflessione tra tra questi professionisti tra tra i musei
Per riflettere
Coprogettare anche pro Potì prototipale quegli strumenti per e le prime iniziative che poi verranno sviluppati dei Musei nel corso della a partire dalla primavera
Del prossimo del prossimo anno e le le molte Anita attuative se vogliamo di questo di questo progetto riguarderanno principalmente degli degli incontri Che cosa andremo a fare con questi con questi mode che cosa organizzeranno questi musei quindi dei dei momenti di incontro della guerra cittadine dei laboratori con i pubblici di prefigurazione coprogettazione
Ma anche coadiuvati poi dare dei kit educativi e delle esposizioni temporanee è un obiettivo poi anche quello di realizzare un Museo dei futuri in digital Twin digitale
E chissà anche un sogno quello poi di realizzare un museo dei futuri
Reale
I Musei partecipa anni quindi potranno utilizzare i materiali messi a disposizione nel network e ma anche contribuire al con delle iniziative troppe e dopo la fase di sperimentazione ovviamente questo network verrà poi aperto agli interessati anche stiamo ragionando anche per creare dei collegamenti internazionali con dei progetti dei progetti in corso per dare una dimensione italiana europea internazionale a questi ai contenuti che verranno portati anche attraverso le pratiche
Non ultimo perché riteniamo che sia comunque un aspetto importante del Progetto e quello di ispirarsi sicuramente
A quelle che sono le le attitudini del indicate dalla dall'anno giubilare della della speranza che richiama tutte tutti noi proprio a costruire delle comunità
Orientate al museo con fiducia apertura e responsabilità
E sappiamo che dobbiamo agire con delle azioni concrete sport Chaz sforzandoci di non farsi ci definire dal dal passato ma anche mettendoci in relazione con gli altri con fiducia diventando proprio delle dei costruttori di pace e questo sicuramente e è possibile farlo anche con le comunità e con mia con i pubblici dei musei e i luoghi della cultura in modo non retorico
Vi ringrazio
Grazie
Grazie anche alla realtà moltissimi gli spunti su come musa possano aiutare pubblica interrogarsi su come possano essere uno spazio di dialogo anche digitale poi su come aiutare una riflessione sullo sviluppo sostenibile la ringrazio molto noi continuiamo a parlare di questo argomento di Musa del futuro lo facciamo con chi se ne occupa ancora tutti i giorni con chi
Egli vive effettivamente allora Maria Assunta pesce direttrice generale della direzione affari internazionali ed europee del ministero della cultura allungo impegnata nella promozione dei beni italiani
Nelle liste UNESCO e si è occupata molto di diritti dell'infanzia grazie di essere con prego
Che paghi presenta che l'aria Garelli Mariani professoressa di musicologia soprattutto direttrice dei musei civici di Roma quindi un patrimonio museale enorme stupendo
Quando si parla dei musei civici si parla di musei Capitolini però si parla anche del Museo dell'Ara Pacis dove ci troviamo quindi grazie anche per l'ospitalità
E poi luci a Villanova mediatrice culturale del Muse di Trento conservatrice formatrice proprio al Museo Museo delle scienze di Trento dove lavora a progetti educativi e percorsi museali che aiutano proprio ad aiutare ad avvicinare i giovani
Ai temi di cui stiamo parlando grazie
Alle intanto una piccola notazione visto che prima si parlava di parità di genere mi fa piacere vedere che sia anche questo un panel tutto al femminile ed è una buona speranza anche per il futuro
Io parto da un brevemente da un dato del barometro che abbiamo sentito prima con Livio oggi tutto settantacinque per cento degli italiani cioè di una scuola di futuri però il ventidue per cento degli italiani
Guarda con una certa sfiducia al futuro del Paese i Musei potrebbero in qualche modo rappresentare un punto di svolta una scuola di futuri possibili
Ma nessun tra pesci oggi tra l'altro celebriamo la Giornata Mondiale dei futuri dell'UNESCO quindi parliamo di musei istituzioni lei è stato a lungo impegnato anche con l'UNESCO
Cosa vuol dire per lei questo progetto
Grazie grazie per questo invito grazie professor Giovannini io sono molto felice di essere qui oggi soprattutto perché abbiamo siglato un protocollo con altri S e ci sembra davvero interessante
Parlare di future perché oggi per me e così importante essere qui io mi occupo ancora di UNESCO lo faccio oramai che sei anni
è una questione fondamentale la visione che cita UNESCO rispetto ai futuri è come se ci fosse un'anticipazione no rispetto alla strada che dovremmo percorrere oggi mi è piaciuto molto l'idea di aver pensato qui ai futuri e non solo al futuro
Di aver messo al centro il tu
E di aver detto che c'è anche la possibilità per i ragazzi di poter in qualche modo essere protagonisti di quello che il loro futuro così come la cultura non può essere immaginata e pensata solo qualcosa
Da fruire passiva ma qualcosa di dinamico e qualcosa
Alla quale dobbiamo continuamente pensare metterci in discussione ma coinvolgendo soprattutto che future generazioni ecco il punto centrale secondo me
è la capacità che noi abbiamo la sfida e nel capire dove sono i ragazzi che linguaggio loro utilizzano ecco perché fare un discorso di futuri S immaginare qualcosa di anticipare compensi ero critico e questo fa scuola dovrebbe farlo ma insieme alle istituzioni
è importante parlare di ecosistema perché non si può immaginare futuri possibili che Demi quali ci si possa riconoscere dove i ragazzi possono fare questo percorso
Senza di loro e senza una concertazione una partecipazione uno coprogettazione tra le istituzioni
I musei possono diventare vivi ancora di più giallo sono ci sono esperienze importantissime su questo il ministero della cultura ha davvero la fortuna di avere una varietà di esperienze significative ma i musei come tutte le questioni UNESCO materiali in materiali se non hanno al centro la vitalità delle comunità nella loro interezza rischiano davvero di perdersi
Un approccio molto interessante l'approccio di comunità Ilaria Minarelli Mariani i musei civici hanno un patrimonio storico enorme forse uno quando pazienza civici pensa al passato eppure sono anche proiettati del futuro in che modo si possono inserire in questo network
Grazie intanto noi non siamo ancora nel network che avete nell'Elenco insomma dei Musei siamo entrati
Da pochissimo siamo sono stata contattata da poco siamo contenti di ospitarvi perché la i musei civici di Roma Capitale sulla realtà storica importantissima primo museo al mondo sono stati i Musei Capitolini museo pubblico
Adesso abbiamo circa venti musei
Ed è molto importante interfacciarsi anche con queste realtà
Soprattutto come vedo oggi molta scelta partecipazione del pubblico più giovane
Pubblico più giovane purtroppo sono state da poco a un rapporto su giovane cultura organizzato dall'Abi così sono stata invitata in cui i dati non sono stati poi troppo confortanti perché i giovani vanno poco al museo in realtà gli italiani fanno capo al museo i giovani ancor meno
Quindi non siamo come musei civici stiamo cercando di catturare il più possibile queste fasce di popolazione
A cui poi diamo il nostro turno il compito al somma nelle loro mani è il nostro futuro cercando di poter
Attuare sia delle esposizioni che poi potremmo partecipare Anna turco anche più attivamente spero nel futuro però come far fronte a questo problema intanto da noi vengono tantissimi giovani e giovanissimi attraverso una politica didattica molto aperta alle scuole ma le scuole già dalla materna in poi con una proposta gratuita di visite guidate in tutti i musei pensate per i giovanissimi per i giovani
Abbiamo tantissime offerte del dei ex principio e devo dire che noi impariamo moltissimo a questa esperienza dei musei perché e chiediamo ai giovani studenti ribelli della scuole superiori di poter raccontare Museo con i loro mezzi e questo ci aiuta molto a capire quali sono i linguaggi
Che non sono più quelle della classica visita guidata diciamo così ma attraverso tantissimi strumenti che passano dai social video alla fotografia alla musica
Anche al al teatro tantissime ci danno tantissimi spunti e quindi per me è sempre importante tratto quella rapaci se dove presentiamo sempre il catalogo scuola e anche il risultato di questi esperimenti di principio ma noi anche come direzione in musei e abbiamo pensato a varie attività per esempio
Insieme l'assessorato alla cultura abbiamo aperto ben tre musei delle Aler aule studio proprio mirate ai ragazzi che non sanno dove andare a studiare perché Mousavi sono aperti il sabato e la domenica
E quindi le biblioteche sono chiuse
A siamo arrivati adesso a ben dieci marzo aule studio in tutta Roma imposti anche bellissimi come Museo della forma Urbis acciaio la prima è stata Palazzo Braschi Museo di Roma
Quindi a piazza Navona ed è stata un esperimento che dato tantissime soddisfazioni perché sono sempre piene
Il fatto di entrare anche in un museo sono per studiare però a respirare quell'aria e poi magari incuriosirsi vedere le collezioni è stato veramente importante abbiamo tentato anche
Non so un esperimento che avuto tantissimo successo per esempio è stato far presentare un un disco un'anteprima di un cantante romano che si chiama Franco centoventisei
E proprio nel Museo di Palazzo Braschi nel cortile un unendolo a questa carta che ne abbiamo che si chiama l'amico Carda che tutti che peraltro viene regalata tutti diciottenni tutti ragazzi compenso panni maniera gratuitamente con per cinque euro l'anno può fare entrare dentro i musei iniziative sono moltissime anche la scelta delle mostre
Per esempio una mostra fatta con Luca calmi se avevo tante altre case e anche l'attenzione al gaming che è molto importante quindi anche questi modi per coinvolgere la comunità come ci diceva la direttrice penale salvo far coinvolgere anche i ragazzi con
L'iniziativa delle aule studio molto importante secondo me
E dicendo no va passiamo Museo di tipo molto diverso il museo di Trento che è un museo della scienza praticamente per semplificare secondo lei qual è il ruolo che Museo può avere nella formazione delle nuove generazioni e nell'idealizzare nell'ideare un un futuro
Io penso che i musei debbano far leva su
Il loro punto di forza il punto di forza dei Musei a mio parere il fatto di essere degli spazi fisici
Spaziosi permettetemi il termine viviamo adesso in un momento in cui è facile chiedere all'intelligenza artificiale di generare DTT realistici oppure di chiedere all'intelligenza artificiale di generale dei discorsi
Mea culpa ho provato uccidere all'intelligenza artificiale di generare dei discorsi però in poi mi sono trovato effettivamente a comunicare con qualcosa di poco umano quindi ho preferito rivolgermi e comunicare con i miei colleghi rispetto a questi temi
E dicevo relazionarsi con degli esseri umani in un posto fisico quindi io penso che i musei debbono essere un posto fisico un luogo riconoscibile accessibile e accogliente in cui poter ospitare tutti ma soprattutto le nuove generazioni per poter dialogare e come dicevamo prima anche partecipare quindi poter
Dialogare sui temi cruciali del nostro tempo e provare a proporre delle visioni di futuro per riuscire a incamminarsi verso i futuri che sono per noi desiderabili in quanto spazzi
Nati per esporre delle collezioni io penso che anche i musei piano questo ruolo di dover aprire delle finestre sul mondo
In questa epoca storica che chiamiamo antro concerne caratterizzata da complessità crisi rapidi cambiamenti
è indispensabile cioè è difficile riuscire a trovare sufficienti informazioni per collocarsi su un futuro per me insostenibile i musei devono aprire la strada a diversi visioni per permettere alle persone in particolare ai giovani di capire che il futuro non è una strada obbligata ma è una traiettoria aperti da che ci permette di riuscire a scrive nel nostro futuro
Faccio un esempio che mi è stato riportato dei miei colleghi quando si chiede ai giovani e alle giovani artiste artisti di trovare a rappresentare dei paesaggi degli scenari delle società future solamente con la propria immaginazione spesso quello che ne quello che ne deriva è una rappresentazione artistica piegata sul pessimismo
Quando in realtà quando tuttavia questi artisti vengono poi messi in dialogo con una pura nel con una pluralità di dati
Divisioni di innovazioni di tecnologia allora anche la loro rappresentazione cambia non prende necessariamente una Pironti mista perché è difficile passare dal nero al bianco
Però permette di creare delle visioni che sono meno pessimistiche e che permettono di vedere delle alternativa
Quindi non da non è immaginare semplicemente mai immaginare informati quindi penso che il ruolo di musei sia quello di dare gli strumenti per poter capire meglio il furto per poter capire meglio il presente e di conseguenza avviarsi verso il futuro
Molto interessante che è un po'potrebbero essere anche una palestra di ottimismo per esempio se lo raggiunga è sicuramente un'agorà quindi un luogo di dibattito come diceva
Maria Assunta pesci lei si occupa proprio di internazionalizzazione abbiamo visto che ci sono altri Paesi che sono più avanti rispetto all'Italia questa idea dei musei del futuro cosa si può imparare da questi Paesi che si potrebbe poi applicare in Italia
Io cambierei la domanda
Ma se noi potremmo offrire al loro rispetto a quello che loro hanno già prodotto è una provocazione la mia
Perché assolto da un punto di vista museale Italia ha insegnato insegna ancora al mondo nelle nostre proposte di accordo e negli ultimi rimaneva musicato circa novanta corde culturali con altri Paesi un punto fondamentale è proprio quello della formazione di come creare nuovi musei ce l'ha chiesto ottimamente
L'Albania c'eran ce lo chiedono in tantissimi
Però naturalmente ritorno alla mia però provoca ce n'è per dire che bisogna ripartire da un'apertura
Perché è chiaro che noi dobbiamo continuare a dialogare con un mondo che è sempre più aperto quindi le esperienze di Dubai esperienze della Germania esperienze degli altri Paesi sono estremamente interessanti
E Piero poc'anzi qualcuno era detto estremamente toccano logiche digitalizzate
Il punto secondo me è quello della possibilità di un network che ci possa permettere di capire
Quali sono le nostre reali esigenze e ritorno alla dimensione dell'ascolto e del confronto perché anche in una dimensione dello scarso numero di visitatori dei musei io mi domando oggi i ragazzi dovremmo che per loro davvero non ci fanno né mai sei e se ci fanno meno connessa no e così riconoscono in più un un dipinto piuttosto con altro perché poi li conoscono e quant'altro ecco che fanno quali sono i loro mezzi di comunicazione per arrivare a questo io ribalterei un po'questa cosa e in musei e tutto quello che siamo
Facendo anche questo discorso della corali trovare un momento di ascolto diventa fondamentale per capire come costruire insieme il nostro museo del futuro che poi deve sempre essere un museo che parta dai nostri bambini antichi ma il nostro passato
Perché è una base solida il nostro passato e quello che noi abbiamo è straordinario e proiettarlo come me anche ascoltando quelli che sono le possibilità che i ragazzi hanno a livello creativo
Di immaginare tutto questo perché se noi vogliamo continuare a pensare che costruiremo il futuro
Eccetera ma se il lo immaginiamo solo come una nostra interpretazione per loro
Già siamo andati fuori da quel futuro perché ci siamo dimenticati dei futuri e pensiamo solo un futuro a una dimensione che quello che ci porta a qualcuno che l'ha detto che l'uomo dimensione estremamente noioso e limitante
è un po'si torna a quello che diceva la dottoressa Perrelli e Mariani sul aprire il museo ai giovani anche con eventi che normalmente uno non si aspetterebbe negli spazi di un museo che però mi sembra di capire funzionano molto bene perché attraggono un pubblico diverso un pubblico che interessato a scoprire un museo da un altro punto di vista ma perché è così importante che musei istituzioni culturali si pongano questa riflessione sul futuro e siano che appunto un po'una palestra per il futuro
Intanto appunto sedevano Samp far sempre più parte della vita comune
Perché sono un bagaglio di di passato come come ha detto la dottoressa ma sono anche un luogo dove si può imparare molto ma se anche secondo l'ultima definizione i comma
Sono aperti a moltissime esperienze l'accessibilità deve essere al primo posto accessibilità non solo però anche l'accessibilità anche cognitiva è importantissimo perché deve rientrare la conoscenza del non sono della sala dell'arte perché Massimo se civici sono di archeologia e storia dell'arte moderna storia dell'arte antica e anche di scienza perché non abbiamo il Museo di Zoologia di Roma che è un museo frequentatissimo dai giovanissimi cioè se devo dire il museo più bocca che all'età media più bassa dei frequentatori apre Popolizio tragedia è veramente un un patrimonio
Importante dove vengono organizzati i centristi a tema animali
La notte di Halloween anche la notte al museo e sono ovviamente è molto molto molto fa parte del
Del patrimonio del della città quindi noi siamo dei Musei civici e siamo proprio al servizio del cittadino quindi attraverso poi una serie di facilitazioni anche di accesso
I giovani non hanno
Non hanno tantissimi soldi quindi anche questa all'amica Harper gli consente di poter visitare e anche hanno degli sconti e delle riduzioni perché anche magari pagare quindici euro per una mostra diventa abbastanza proibitivo quindi dobbiamo trovare dei canali che si hanno alla portata con eventi per esempio abbiamo appena fatto questo sabato
Un evento che si chiamo Sam Musella che ne facciamo una volta l'anno e poi una volta l'anno facciamo la notte dei musei abbiano quota quaranta mila presenze con il costo è di una euro per visitare tutti i musei di Roma aperti con eventi gratuiti
Di danza musica spettacoli e la grandissima partecipazione questi eventi ci dice che c'è molta voglia di di partecipare alla vita della città e la vita culturale della città quindi sicuramente dobbiamo ampliare questo Offerta e anche come sta facendo l'assessorato alla cultura portare la cultura nelle periferie Romano città molto complessa molto grande
Con tantissime realtà completamente diverse
E quindi sono state fatti tutta una serie di iniziative per esempio estive di portare attraverso un autobus dedicato dalle periferie compresa la visita guidata gratuita
Al centro di Roma ne abbiamo uno sei soprattutto nel centro insorge invece sta intorno a villa Borghese comunque sono sempre zone centrali o comunque molto molto benestanti quindi ci poniamo anche il problema di attirare le scuole delle periferie
E anche i visitatori cittadini e le cittadine quindi quello che dobbiamo offrire un servizio abbia attenzione a tutti i diversi tipi di pubblici
E in particolare ci teniamo tantissimo al pubblico dei a under trenta diciamo
Governo se riduzioni arrivano ti sei se non sbaglio era se non vorrei dire una cosa sbagliata però devono essere messe in campo tutta una serie di politiche per veramente far capire che questo patrimonio già confrontarsi non più citiamo dentro Museo con un'opera d'arte che potrebbe sembrare un un esperienza inutile dal punto di vista lavorativo invece tutti i ragazzi escono sempre con un bagaglio di
Conoscenze di anche mozioni che hanno di fronte a delle opere d'arte che non si aspettavano e quasi sempre per noi è veramente una una una vittoria anche una grande soddisfazione luogo però allargare gli orizzonti
Luci a Villanova torniamo al Musée come si costruisce un'esperienza musicale che possa essere davvero coinvolgente magari proprio nel racconto del fu
Puro
Allora noi come museo ci focalizziamo molto sulle nuove generazioni sulle future generazioni quindi sui pubblici più giovani io penso che sia indispensabile riuscire a trasmettere delle informazioni tramite delle esperienze quindi le esperienze che possiamo proporre i giovani sono ad esempio delle attività educative attività educative che parlano di temi cruciali del nostro tempo quindi dei cambiamenti in atto parliamo ad esempio di crisi climatica problema demografico perdita di biodiversità
Dopo aver fatto un focus su i temi di grandi cambiamento del nostro tempo è possibile ad esempio riuscire a fare immaginare il futuro ai giovani tramite la creatività
Porta un altro esempio dello spazio Agorà è stato è stata ospitata un paio d'anni fa nel due mila venti alla fine del due mila ventiquattro quindi l'anno scorso una mostra chiamato di sarà il futuro nella quale si mostrava
Le idee di paesaggio e di società delle narrate da romanzi di fantascienza fumetti serie tv
E
Quello che veniva chiesto ai giovani era di fare un attività che li proiettasse nell'immaginare degli oggetti presenti modificati nel futuro quindi ad esempio venivano date loro quattro carte grazie queste quattro carte vede venivano accompagnate accompagnati in un processo creativo che è la chiave no per immaginare un futuro e terapia apre aprire a tutti i futuri possibile quindi quello che è uscito sono stati degli oggetti che abbiamo ora nel presente ma che sono stati declinati in un modo diverso del futuro
Quindi veniva dato loro l'ambientazione nel quale questo getto doveva essere utilizzato le emozioni che doveva suscitare questo oggetto ma anche veniva dato il contesto della società evoluta nel futuro quindi poteva essere una società che era stata si era evoluta in un modo positivo quindi una crescita continua oppure poteva essere una società che era cresciuta fino a un certo limite una società che era nettamente cambiato oppure al contrario una società al collasso
Io penso che le attività educative per i giovani dedicati esclusivamente a loro siano la chiave
Chiarissimo molto interessato il modo per coinvolgerli sicuramente io vi ringrazio il tempo corre noi andiamo avanti stare ad ascoltare per ore le idee si Museo del futuro perché secondo me sono un argomento interessantissimo adesso noi passò però un altro tema quindi vi ringrazio
Gli anziani
Insomma gli spunti sono sono tanti abbiamo sentito per questo tema che riguarda il futuro dei musei che poi è un po'anche il futuro dell'educazione il futuro della società in senso più ampio
Parliamo adesso di un altro tema che riguarda il futuro della società e che l'Assemblea nazionale sul futuro perché l'abbiamo sentito prima nel rapporto Piepoli il trentaquattro per cento degli italiani
Dice che nessuno sta pensando al futuro dell'Italia mentre il cinquanta per cento quindi uno su due dice che dovrebbe farlo lo Stato insomma servono dei nuovi spazi di partecipazione la richiesta
Mi sembra molto chiara l'Assemblea nazionale sul futuro vuole essere proprio uno spazio di partecipazione per lavorare al futuro attraverso un percorso democratico per arrivare a questa riflessioni in modo condiviso allora ne parliamo con la Giulia Di Donato cofondatrice di officine tale che invita a salire sul palco
Grazie prego e dunque un percorso che dovrà portare proprio i giovani ad essere protagonisti e voce del futuro ma lascio a lei la parola per spiegarlo ancora meglio
Grazie mille
Buongiorno a tutte tutti ringrazio agli speaker il pane liste che mi hanno preceduto è stato devo dire molto emozionante oggi vedere tante donne su questo palco
E parlare di futuro in modo devo dire ottimistico cosa che oggi diciamo molto difficile da da fare da sentire
Oggi sono qui è molto tardi quindi proverò diciamo a tenere alta l'attenzione sperando di raccontarmi qualcosa di interessante
Per lanciare un esperimento mai fatto prima in Italia
Ripercorrendo molto velocemente le tematiche che abbiamo affrontato nel corso della mattinata abbiamo visto come oggi ci troviamo di fronte delle sfide epocali
Sono sfide connesse complesse di fronte alle quali spesso ci sentiamo spaventati impauriti soprattutto quando proviamo ad immaginarci futuro
Allo stesso tempo abbiamo però ha raccontato come soprattutto gli antichi organizzazioni che fanno parte di ecosistema futuro stanno provando a dare una risposta a queste sfide
Si è parlato infatti di alfabetizzazione ai futuri di cultura del futuro attraverso appunto l'istituzione di un turche di musei di futuri e ringrazio appunto la collega Michela rotta e e e i comma per questa bellissima iniziativa allo stesso tempo abbiamo visto come le istituzioni sono chiaramente un attore fondamentale per dare delle risposte concrete in sinergia con queste iniziative e quindi la valutazione di impatto generazionale da poco introdotta in Italia
Abbiamo quindi parlato di cosa intende fare ecosistema futuro rimettere al centro i futuri del dibattito politico sociale e culturale del Paese
L'abbiamo però ancora raccontato come abbiamo intenzione di farlo
Beh ecosistema futuro nasce appunto come un turca di tanti enti tante organizzazioni tante istituzioni
E nasce con un claim ben preciso
Futuro ci sei dentro tu
Il modo quindi comunque così stanno futuro vuole rimettere al centro i futuri e proprio rimettendo al centro le persone i cittadini e le cittadine e soprattutto i giovani
Sì perché il futuro è un progetto collettivo e deve essere un progetto collettivo soprattutto in un Paese democratico come l'Italia
Dove già ci sono strumenti canali piattaforme che permettono e dovrebbero permettere a cittadini e cittadine di partecipare in modo strutturato alla definizione di politiche soprattutto quando queste guardano molto da vicino al futuro
Ci siamo quindi interrogati per rendere questo processo partecipativo inclusivo
Ci siamo interrogati su come raggiungere due obiettivi in particolare quindi sicuramente creare spazi e opportunità di democrazia partecipativa
E sicuramente come tutelare gli interessi delle future generazioni
Per quanto riguarda questo secondo obiettivo ne abbiamo parlato in maniera molto approfondita all'interno del primo Fischer paper pubblicato dei così stiamo futuro proprio su la governance anticipa anche in Italia che riprende appunto
Agli impegni del patto sul futuro siglato nel nostro Paese e adottato in seno alle Nazioni Unite
Questi esempi best practices che rispondono appunto l'obiettivo di tutelare gli interessi delle future generazioni sono di vario tipo e molte sono le le soluzioni adottate da diversi Paesi
Si va dell'inserimento della tutela dei diritti delle generazioni future tra i principi costituzionali e quindi si possono si può guardare alla modifica degli articoli nove quarantuno della Costituzione italiana ci sono poi leggi a protezione delle generazioni future
O meccanismi di valutazione di impatto generazionale ad esempio la Libia appunto appena introdotte in Italia
E si finisce poi con istituzioni organi figure di promozione garanzia e vigilanza proprio sugli interessi delle future generazioni
Quando ci siamo chiesti però come da un lato appunto tutelare i diritti delle future generazioni ma allo stesso tempo assicurare coinvolgimento dibattito inclusione e partecipazione di cittadini e cittadine
Beh la risposta che ci siamo dati è stata molto ambiziosa
Per questo siamo qui oggi a lanciare questo esperimento ovvero la prima assemblea nazionale sul futuro in Italia
Il modello a cui ci siamo ispirati è sicuramente quello delle assemblee civiche ampi realtà molto ben noto e molto ben conosciuto cosa sono le assemblee civiche sono iniziative di democrazia deliberativa
Che coinvolgono gruppi di cittadini e cittadine estratti a sorte il più possibile rappresentativi della popolazione di riferimento
Che si incontrano per discutere dibattere analizzare e produrre poi proposte di polisti quindi di di politiche pubbliche da discutere in Parlamento e in altre sedi istituzionali
Nel nostro Paese realtà esistono già esperimenti a livello locale di assemblea civica per esempio possiamo menzionare il caso del dell'Assemblea permanente sul clima del Comune di Milano
Stessa cosa se si guarda oltre i confini del nostro Paese e quindi posso citare per esempio i casi molto ben conosciuti a livello nazionale di Francia e Norvegia
In Italia però ci siamo resi conto che mancava una piattaforma diciamo che a livello istituzionale di alto profilo e a livello appunto nazionale permettesse in modo strutturato cittadini e cittadine
Di essere in maniera strutturata coinvolti nei processi definizioni delle politiche e soprattutto quelle politiche sono cruciali per il futuro del nostro Paese
Lanciamo quindi questo esperimento e come lo stiamo facendo bene stiamo scrivendo insieme un percorso che ci porterà appunto auspicabilmente al due mila ventisette alla prima seduta dell'Assemblea nazionale sul futuro
Questo percorso si snoda in diverse tappe
Proverò a descrivervi brevemente quelle forse più più importanti sicuramente al la proposta della Costituzione la creazione di una costituente e quindi un organo composto da circa cinquanta persone prevalentemente giovani e dieci saggi
Con il mandato di produrre entro dicembre due mila ventisei un documento contenente proprio le regole di governance dell'assemblea e le tematiche più rilevanti per il futuro dell'Italia
L'obiettivo e quindi proprio quello di guidare il processo e lavori dell'Assemblea nazionale sul futuro
Ci saranno poi le piazze sul futuro
Quindi momenti di diversi tipi di eventi che stanno punto momenti d'incontro dialogo e confronto che vorranno contribuire proprio i lavori della Costituente cercando di coinvolgere quante più persone possibili
E discutere insieme di futuro favorendo il dialogo intergenerazionale
Se arriverà poi alla vera e propria assemblea nazionale sul futuro beh come l'abbiamo immaginata sicuramente come un organo composto molto molto ampio composto da circa centocinquanta duecento persone prevalentemente giovani
Che lavorerà attraverso momenti di dialogo e momenti deliberativi per arrivare poi al due mila ventisette auspicabilmente con la sua prima seduta
Al termine della quale si voterà proprio un manifesto per il futuro contenente quindi principi valori e proposte di polisti concrete da consegnare al Paese e alle istituzioni italiane ed europea
Riprendo le fila del discorso con il fiato per avviarmi diciamo alle conclusioni
Viviamo come sappiamo benissimo in un presente molto turbolento e spesso nei giovani categoria che mi sento di rappresentare siamo spaventati
Appesantiti dalle incertezze sul futuro e decidiamo di andare via dall'Italia e di costruirci il futuro altrove
Beh come ecosistema futuro stiamo provando a a contribuire a invertire questa rotta
E ci siamo quindi assunti la responsabilità generazionale dipendere l'eredità del passato utilizzare risorse e competenze che abbiamo a disposizione
Per immaginare tutti i futuri possibili scegliere quello desiderabile
E costruirlo già da oggi qui e insieme
Vi lascio quindi più che con una cultuali Sean con una Call for pattisti Passion quindi una chiamata alla partecipazione
Siate parte di questo processo siatene parte attiva e lasciatevi coinvolgere
Vi lascio davvero adesso avviandomi alla conclusione con un'immagine che penso sia molto evocativa dei tre obiettivi che ci siamo diciamo fissati
Che raccoglie la racchiudono l'essenza appunto di questo primo esperimento di assemblea nazionale sul futuro in Italia quindi la costruzione di una visione dell'Italia al due mila cinquanta
La coprogettazione di un'idea di futuro e la realizzazione inclusiva di un progetto collettivo
La bussola fortunatamente almeno quella ce l'abbiamo già ed è sempre la stessa quella dello sviluppo sostenibile
Buon lavoro quindi a tutte tutte per il lancio di questo esperimento e buon assemblea e buona partecipazione grazie
Gli altri livelli dall'alto
è un progetto molto interessante quasi rivoluzionario per certi aspetti oggi c'è con noi anche e l'assessore alla Gioventù del Comune di Parma Beatrice Aimi responsabile
Di Parma due mila ventisette capitale europea dei giovani la invita a salire sul palco per due brevi domande grazie
Prego
Benvenuta se si vuole sedere si brevemente perché le volevo chiedere questo ecco visto che Parma capitale europea dei giovani nel due nel due mila ventisette questo parla già l'avanguardia un po'su questi temi no in che senso lo è cosa ci dobbiamo aspettare da Parma due mila ventisette
Allora non so se Parma sia all'avanguardia nel due mila ventisei sarà oggi all'avanguardia sulle politiche giovanili sicuramente è stata l'avanguardia sulla valutazione di impatto generazionale in cui io muovo discusso molto oggi siamo stati il primo comune in Europa ad adottarla molto prima
Del nostro Stato
E perché crediamo fortemente che le politiche giovanili debbano avere un grande una grande svolta culturale passando per la trasversalità
I temi no fino parlo degli Enti locali vivamente fino a ad oggi Rai
Di giovani gli enti locali si occupavano fondamentalmente per di più per due aspetti spazi di aggregazione e protagonismo giovanile che nella maggior parte delle volte veniva attivato secondo processi che partivano dall'alto abbiamo cercato di capovolgere questo paradigma e di attivare tra per la valutazione di impatto per occuparsi di temi a cui i giovani chiede no che ce ne occupiamo diritti lavoro abitazione non possiamo più pensare come politiche giovanili di non intercettare questi temi di farcene carico ambiente e sostenibilità eccetera
Che cosa sarà a Parma due mila ventisette neve movimento il titolo esattamente un anno fa al ventuno di novembre scorsa Bruxelles e siamo stati nominati capitale europea dei giovani è stato un percorso molto intenso di intera partecipazione giovanile abbiamo costruito tutti i nostri tre dossier perché per tre volte siamo stati sottoposti a una valutazione è durato un anno circa il procedimento di diciamo di avvio al titolo
Oggi siamo nelle condizioni in cui abbiamo strutturato un consiglio locale dei giovani che parteciperà sia diciamo il processo della valutazione di impatto generazionale sia ci sta accompagnando della realizzazione
Del programma del titolo le parole chiave di questo progetto sono opportunità e riduzione del divario generazionale vogliamo creare opportunità per i giovani
Ambiziosamente non solo nella nostra città ma possibilmente per tutto il Paese e ridurre quelli varie bisogna generazionale che oggi abbiamo imparato a conoscere molto bene
L'output sarà anche quello un documento di policy che vorremmo consegnare poi ai decisori politici
E devo dire che il metodo è stato metodo che è riecheggiato molto oggi nelle metà nel precedenti che è un metodo del metro della coprogettazione abbiamo copre gettato con tutte le realtà del territorio quel più grandi realtà nazionali
Nel più grande realtà europee che si occupano di giovani battuto collaborativo ovviamente cosa provò quel prodotto lo stallo del futuro glorioso gruppo rispondente
Però veramente felici finale prima il presidente Giovannini mi diceva scherzosamente siamo un po'matti io dico no no deve assolutamente no è un sogno bellissimo io sono stata veramente onorata voi perché felicissima di accoglierà Parma l'Assemblea alla prima assemblea nazionale
Sul futuro
Devo dire che penso tutto il bene possibile la pesa perché credo che se noi non sogniamo anche un po'follemente non riusciremo mai a a muovere quella resistenza che è innata all'essere umano credo e quindi anche alla società
Di muoversi verso il cambiamento quindi è necessario e lo dico anche
Di pensando al mondo della scuola di cui sono appartengo perché sono un dirigente scolastico come formazione come mestiere
E quindi credo che veramente ci sia bisogno di muoversi verso anche un sogno anche volendo un po'folle ma che ci sia assoluto bisogno di farlo allora continuiamo a soli davanti agli occhi c'è grazie mille
Allora continuiamo però anche a parlare di percorsi per il futuro per costruire il futuro lo facciamo con un collegamento in diretta perché ci dovrebbe essere collegata sono Alessandra Smeriglio segretaria
Per il del dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale grazie di essere in collegamento con noi allora le chiediamo di raccontarci l'impegno della Santa Sede per il futuro e per la sostenibilità prego
Buongiorno buongiorno a tutti indesiderati mangiare è un cordiale saluto alle autorità civili religiose istituzionali presenti
A tutti i partecipanti a questo evento particolare
Ai ricco Giovanni con cui abbiamo collaborato e collaboriamo tanto e vi ringrazio per per l'invito e la possibilità di condividere con voi un momento di riflessione
Brevemente visto che siamo quasi influssi chiusura mi è stato chiesto di vivere qual è l'impegno della Santa Sede per il futuro e per la sostenibilità
E non non farei a partire ed è anche un evento oggi legato al Giubileo proprio dal tema del e il cammino del giubileo della speranza
Perché il Giubileo è un tempo di rinnovamento spirituale e morale ebbe un momento che invita
A guardare oltre a riconsiderare i nostri passi a ripensare la direzione verso cui stiamo andando quindi Giubileo speranza e futuro vanno insieme
Quest'anno ci chiama ci richiama alla forza che sostiene l'umanità nei tempi di cambiamento epicrisi la speranza non è una fuga dalla realtà ma responsabilità
E in questa direzione si colloca anche la Giornata Mondiale dei futuri però Massa dall'UNESCO
Il futuro non è inevitabile quale futuro dipende dalle scelte che facciamo oggi in questo senso alla Santa Sede offre una prospettiva che definisce la sostenibilità non solo in termini tecnici ma antropologici sociali e spirituali
Io sono segretario del dicastero che il servizio dello sviluppo umano integrale con sviluppo umano integrale intendiamo sviluppo
Per la persona in tutte le sue dimensioni ma anche per tutte le persone nessuno escluso
E quindi la sostenibilità per essere autentica e duratura deve essere radicata in una visione che riconosce la dignità della persona
Come principio non negoziabile e la fraternità come dimensione costitutiva della convivenza umana
Ecco lo sviluppo umano integrale non basta sapere quanto si cresce occorre chiedersi come con chi
Per chi e a prevalere so con quali conseguenze per le comunità più vulnerabili un quando infetti per il pianeta
In questo senso il paradigma dell'ecologia integrale offerto da papa Francesco ci mostra che economia cultura vita sociale spiritualità sono parti di un'unica trama
Papa Francesco amava ripetere e lo ha scritto nell'enciclica l'hanno dato sì il grido della terra e il grido dei poveri sono quasi lo stesso grido e quindi e sono lavorando in maniera olistica comprendendo tutte le dimensioni che possiamo fare qualcosa
A livello di documenti sappiamo che la l'avvocato sì scritta da papa Francesco nel due mila quindici estate ed è una pietra miliare miliare nei cammino della sostenibilità
Ma anche la Laudati ed è un scritta pochi anni fa e
Che voleva accompagnare il cammino delle coop
L'impegno che la Santa Sede ha anche nell'accordo di Parigi
E un gesto concreto e pratico che ribalta le huaca papa Francesco c'ha affidato papa Leone sta continuando a sviluppare in mostra proprio l'impegno concreto che la Santa Sede che è mi riferisco al Progetto del borgo laureatosi che vuole essere un modello
Di come si può vivere secondo i principi della lauda Tosi e quindi dell'ecologia integrale informa l'avvocato sì
Tutto ciò che insiste sopra la residenza estiva tradizionalmente ribatte a Castel Gandolfo cinquantacinque ettari di terreno in cui ci sono bellissimi resti romani in cui Archeologia storia natura bellezza
Dei giardini del Bernini e tanto altro
E agricoltura e
Aggiungiamo adesso la formazione si mettono insieme per mostrare che si può vivere riconciliati con se stessi con la natura cognitivo con gli altri e nel due mila tre proprio per un sogno di papa Francesco
Nella residenza estiva di Castelgandolfo è nato il borgo lauda Tosi con il centro di alta formazione poi un'azione che vuole essere per tutti dai bambini di tre anni fino esilio proprio qualche giorno fa ho avuto in un incontro con i rappresentanti del core-business Scanzi indossasse una quant'è bello niente
E iniziano a fare i possibili leadership e sostenibilità proprio in quel luogo
E così come stiamo costruendo percorsi tre studenti universitari
Executive per ma anche perché il messaggio di una sostenibilità che al tempo stesso ambientale ma anche sociale quindi il messaggio della l'avvocato sì è appunto che il grido dei poveri grido bar bisogna rispondere insieme al grido di Boia perché il grido della terra e quindi i corsi sono anche corsi di formazione professionale per migranti rifugiati persone vittime di violenza o della tratta persone con capacità diverse sono stati già avviati quattro corsi di giardinaggio e si applicheranno Mammano che nel luogo saranno implementate le attività per cui chi viene a lavorare con noi prende anche l'impegno di formare persone al lavoro porta il poi poter essere integrate
In società e poter ritornare a convivere insieme agli altri con la dignità che un posto di lavoro può offrire quindi disimpegni della Santa Sede sono sia a livello di accompagnamento e e anche di documenti importanti ma anche un impegno concreto che vuole essere un segno ma un segno che ha l'ambizione di diventare anche un po'moderno di come possiamo vivere in modo diverso per cui vi faccio tanti auguri
Per i vostri lavori e per tutto quello che nascerà anche da qui per cui e quindi l'appello a lavorare tutti insieme per una grande alleanza per il futuro un'alleanza che unisca
Tutti davvero tutti e che metta al centro non gli interessi del momento ma il bene delle generazioni che verranno e che sono già qui in mezzo a noi il futuro non appartiene né a chi lo in per me né a chi lo ignora appartiene a chi lo costruisce
E noi abbiamo la responsabilità di costruirlo insieme
Il Giubileo ci ricorda che ogni tempo può diventare una nuova opportunità
E allora con coraggio e con la speranza Sos lo scriviamo un patto per il futuro nell'interesse di tutte le persone
E vi ringrazio davvero di nuovo per l'invito io gli auguro da buona continuazione
Grazie a lei grazie a farsi belli la speranza è responsabilità ci ha detto e una di analisi bene questa responsabilità e la Rai che anche la mia azienda e lo fa con un suo impegno per la sostenibilità allora chiamò sul palco Francesca De Rosa per spiegarci
Come la RAI è impegnata per questo Italia più sostenibile anche più preparata ad affrontare il futuro e i futuri grazie
Buongiorno a tutti a tutti grazie sono qui in rappresentanza di Silvia Calandrelli direttrice RAI per la sostenibilità Airest G
Nonché coordinatrice dello steering committee dell'Iliade quindi da questi piccoli cenni di inizio evidente come il futuro sia il nostro lavoro di oggi perché la sostenibilità e tutto quello che ci garantisce oggi nel nostro agire di arrivare in maniera preparata irresponsabile al futuro l'intelligenza artificiale maneggiare con cura e quello quello e questo è quello che noi stiamo provando a fare
Perché la sostenibilità il digitale sono due concetti che tengono spesso accomunati però arrivare al sostenibile tramite il digitale rendere il digitale sostenibile sono due sfide
Che afferiscono ad ambiti diversi e che portano con sé grandi responsabilità e a proposito di responsabilità qual è la responsabilità del servizio pubblico che ci fa il servizio pubblico in questa giornata
La nostra immagine un po'polverosa in realtà si sta evolvendo rapidamente sotto gli occhi di tutti e come ogni cambiamento come il passare delle ore sulle lancette dell'orologio inesorabile ma certe volte non è visibile
Ci stiamo muovendo e ascoltare tutti i pannelli visti oggi è stato un po'massaggio al cuore per me perché tutto quello che avete raccontato tutti i progetti
E gli obiettivi che avete elencato sono nel nostro core business Rai non è soltanto un editore e anche un editore che garantisce una potenza di fuoco enorme
Abbiamo parlato di qualità dell'informazione abbiamo portato di responsabilità rispetto al futuro abbiamo parlato della memoria alcuni musei ma come non chiudere la memoria nel passato ma farla diventare una solida base
Sulla quale costruire quello che arriverà abbiamo parlato di formazione
Abbiamo parlato di parità di genere adesso cercherò di essere velocissima perché so di essere l'ultimo baluardo che mi porta poi alle alla chiusura del direttore Giovannini
E e che cosa vi posso raccontare vi posso dire che l'impegno di RAI per la digitalizzazione non è soltanto un impegno industriale
Non c'è un'azienda che sta cercando di passare al futuro certo un'azienda che sta cercando di farsi interprete del sentimento del momento
E sta cercando di usare questa nuova tecnologia per trasferire competenze conoscenza anch'
Che a tutta la sua platea
Esattamente come Successo siete in tanti siete giovani e ed è bene che non sappiamo di che cosa parlo però tanti altri evocando il maestro Manzi avranno un sussulto perché chi è stato il maestro Manzi
è stato la punta di diamante di un progetto illuminato che ha voluto usare la televisione che era un mezzo che in quel momento iniziava a diffondersi ma che già capitalizzava l'interesse di tantissimi
Si andava nelle piazze al bar per guardarla proprio perché a casa non c'era però si faceva ogni sacrificio per poter essere lì davanti partecipare a questo momento collettivo
E c'era un maestro che ha insegnato a scrivere e a leggere a tutta una generazione che purtroppo hanno avuto accesso alla scuola oggi gli accessi sono tanti sono molteplici la disinformazione ci dice che sono troppi
Perché prima ha gestito i flussi informativi era potere che potevano esercitare in pochi adesso è un'opportunità che hanno in tanti e non tutto quello che vi raggiunge io sono mamma di due ragazzi adolescenti
E lo vedo che cosa usano per informarsi però vedo anche sono molto rincuorato da che sanno scegliere chi iniziano a capire anche per esperienza personale quale una fonte attendibile e quale no però sapersi orientare non è ancora a conoscenza diffusa quindi RAI che partecipa a numerosi problemi sul GRA Progetti
Di alfabetizzazione si sta impegnando anche per raggiungere i ragazzi nelle scuole anche grazie ad esempio il progetto al progetto i promo
Per poter spiegare non che cosa è giusto e che cosa no perché non è più il momento per essere impositivi ma per dare gli strumenti affinché ognuno sia in grado di discernere un durante un panel prima
Si raccontava di una foto mostrata un bambino che come prima risposta detto bella fatta di intelligenza artificiale questa la dice lunga su dove siamo però è anche vero che c'è una grandissima parte della popolazione che queste cose non le conosce
Solo perché esso che Sala mi fa piacere citare Emilio Casalini che quindi nostro conduttore autore di punta il suo Progetto generazione bellezza per esempio fa parte di quella dice non ti fai che non vuole soltanto raccontare il paese il suo programma mostra delle crisi studenti Successo ma non è permettere un Flecha qualcosa di già fatto si tratta di essere portatori di cambiamento di dimostrare che se alcune realtà che sembravano scomparire estinguersi dei piccoli borghi dei centri che la natura aveva dotato di qualità immense che invece si stavano spegnendo
Hanno trovato una strategia che non è una fortuna non è una casualità ma è un lavoro scientifico perché quello che lui fa ci spiegava ci siamo conosciuti da poco
E racconta con passione ed entusiasmo quello che fa che non è girare il mondo e di raffica Latorre Fell adesso faccio una foto quella racconto quello che li fai studiare il metodo affinché il metodo e anche quest'oggi ce l'hanno detto altri pannelli visti
Sia il punto di partenza che può creare uno standard che può aiutare infiniti casi e quindi stabilire quali sono le best practice solo perché possano essere e mulatti e ripetute all'infinito
Numerosi sono i punti di contatto nel palinsesto in dal dal da questi e da questo punto di vista e numerosi sono i tentativi che facciamo così come numerosi sono i tentativi che facciamo per la parità di genere
Hanno notato che molti dei pannelli erano prevalenza femminile questo sconfigge uno stereotipo che è andato avanti e e che ha anche guadagnato un'etichetta rivedere indi i termini nomi servono a dare consistenza delle cose che prima nascono come idea e poi approdano nella realtà esistono in ma nel che sarebbero i panel tutti uomini adesso non si tratta di rivendicare un posto al sole perché nessuno vuole rivendicare nulla se si tratta di garantire all'uditorio
Una versione caleidoscopica della realtà perché siamo tutti portatori di contributi diversi e molto probabilmente quando ascoltate un illustre economista che un uomo e poi chiediamo abbiamo bisogno di sapere come si fa a arrivare a fine mese dal venti al ventisette si va per strada di solito si intervista una signora
Anche da questo punto di vista RAI correva l'anno due mila sei quando si interrogato per la prima volta coinvolgendo l'Osservatorio di Pavia sulla rappresentazione dell'immagine femminile che passava attraverso i nostri schermi questo perché non per essere politically correct perché ribadisco non c'è uno standard da rispettare cioè l'obiettivo da raggiungere e cioè attraverso la rappresentazione raccontare a chi a casa
Che cosa non va che cosa si potrebbe sistemare che cosa si potrebbe aggiustare e quindi l'economista probabilmente sarà sempre più spesso anche una donna
E dovrà essere sempre più spesso anche una donna e noi non dovremmo meravigliarci se ne allora chiudo rapidissimamente avrei voluto di un altro milioni di costo però mi rendo conto di avere di già raccontato Costanza volevo riagganciarmi a quello che diceva resource Melilli sull'anno giubilare della speranza ne dobbiamo lavorare
Sulla speranza la speranza non è tirare in un volo una monetina e sperare che si attesta ossia conosce la speranza un percorso che si costruisce cioè vuol dire credere fortemente che quello che stiamo facendo oggi
Attecchisca e diventi un seme
Per un progetto futuro e quindi anche l'impegno della del nostro stato su questa attenzione a cosa ne sarà delle generazioni future deve essere l'obiettivo della nostra speranza di oggi lavoriamo sempre noi lo stiamo facendo e continuiamo a farlo chiedendoci
Che cosa sarà nel futuro di quello che scegliamo ci grazie
Grazie grazie Francesca De Rosa siamo veramente alle conclusioni di questa mattinata che è stata molto intensa ci ha portato a fare un po'un viaggio nel futuro concludiamo questo viaggio nel futuro con Enrico Giovannini con il suo intervento finale ovviamente direttore scientifico della sinistra
Che tira un po'le somme su quello che è stato detto
Grazie lascia lei il calcio
Credo sia stata una bella mattinata a una mattinata piena di stimoli di spunti e poiché vista la mia veneranda età non sono necessariamente il migliore interprete del futuro
Mi piacerebbe chiamare quelle che stanno facendo la scuola di Futuro e sostenibilità Catania l'ho citato prima vediamo se la regia eccoli
Sono cinquanta persone di età diversa che sono verso la fine del loro percorso ora non gli chiediamo se la scuola è andata bene o male risponderebbero ottima e abbondante come sono stati preparati a dire ma è un primo seme anche questo di Popper portare un dialogo intergenerazionale perché non tutti hanno la stessa età
Nella Progetto ecosistema futuro avete capito meglio di che cosa si tratta gli appuntamenti prossimi intanto li salutiamo
E lì lasciamo al loro le loro conclusioni dicevo avete capito meglio di che cosa parliamo di che cosa ci piacerebbe realizzare
E poiché siamo dei sognatori ma questo non credo sia un male
Ma anche persone molto concrete vorremmo capire Most Next cosa succede dopo questo nostro incontro e condividerlo con voi
Tre sono i passaggi fondamentali
Il primo passaggio a che fare con l'attuazione di alcune delle iniziative che oggi abbiamo lanciato
L'alfabetizzazione futuri nelle scuole come ho detto siamo in contatto con il ministero dell'Istruzione
Portare questi percorsi nelle università insieme alla Rete
Delle università per lo sviluppo sostenibile promuovere scuole come quella che è stato organizzata a Catania ma non solo insomma tutto il filone dell'educazione
Da qui a sei mesi ci piacerebbe che diventasse non solo concreta ma che gettasse le basi poi per l'anno scolastico nell'anno accademico successivo
Il secondo filone di attività è quello dei musei
Dei Musei dei futuri che come vedete sì avete sentito stamattina sono profondamente con messi con un'idea di museo della l'organizzazione internazionale dei musei ma sono destinati a essere un gruppo
Di apripista
Riunendo poi tanti altri soggetti luoghi in cui non solo condividere le la storia del passato ma soprattutto pensare al futuro e qui abbiamo un sogno
Quello di riuscire a impostare anche un museo virtuale inattesa di realizzare quello reale quello fisico
Recentemente l'UNESCO ha lanciato lui il museo virtuale degli oggetti rubati
Tra cui immagino anche la corona di Napoleone
Rubata recentemente dall'usura ecco quelli sono oggetti che noi non vedremo
Immaginate un museo virtuale fortemente immersivo accessibile anche dei Musei fisici che fanno parte della Rete
Da riempire
Di cose ma non solo tecnologiche idee per il futuro
E dunque un due mila ventisei che possano ledere l'inizio del formarsi di questo cartellone comune
Dei Musei della Rete del network ma anche magari un prototipo di questo museo virtuale del futuro pagare accessibile da quei ragazzi per quei docenti che fanno educazione al futuro vedete come tutto è connesso
Terzo filone ne abbiamo parlato oggi quello della partecipazione e quindi la Costituente
E quindi il percorso verso l'Assemblea nazionale le piazze sul futuro tutta una serie di attività su quel filone abbiamo parlato poco oggi ma lo faremo più avanti
Del filone della ricerca perché in Italia ci sono tantissimi soggetti che si occupano di ricerche
Su le tecnologie del futuro la medicina del futuro le professioni del futuro eccetera eccetera per questo stiamo firmando appunto accordi con università centri di ricerca per offrire al nostro Paese
Una visione integrata anche di tutto quello che si fa intatti
Ma tutto questo per fare cosa
Quale la nostra idea di futuro
E la descritta molto bene Giulia Di Donato in quell'ultima immagine in cui la
La bussola è sempre rappresentata da questi diciassette gol dell'Agenda due mila trenta per lo sviluppo sostenibile solo Smeriglio c'era ricordato questa spinta verso un futuro che qualcuno potrebbe dire genericamente migliore ma invece estremamente concreto
E per far questo abbiamo bisogno di promuovere attraverso tutti questi strumenti e la divulgazione magari una bella piattaforma RAI futuro in un come hanno altri paesi
Perché abbiamo ancora tanta strada da fare
Ci vedremo penso l'anno prossimo Arda prossimo occasione della Giornata Mondiale del futuro
Magari con una versione aggiornata del barometro del futuro in mezzo ci sono ovviamente tantissime altre attività
Un piccolo segnale di speranza
Grazie ai nostri media partner e quindi Ansa RAI per la sostenibilità radio radicale questa diretta ha raggiunto duecento mila persone
Non abbiamo ancora i dati sul click quante persone non poi effettivamente cliccato ma se ci basiamo sui dati di tutti gli eventi ASI bis recenti sono numeri
Straordinariamente positivi ma poi la realtà si fa nelle scuole nelle nostre istituzioni nei centri di ricerca
Nella scuola nell'università inno che un po'come Hans bis proseguiremo in questa direzione
Vorrei ringraziare tutti coloro i quali lavorano al Progetto ecosistema futuro e quindi chiederei ne cito soltanto uno il nome del capoprogetto Luca Miggiano che lì dietro che gestisce appunto
Il il progetto nel suo complesso Aso visse vi da anche appuntamento all'undici dicembre quando presenteremo il rapporto territori e
Concludo veramente ringraziandovi della presenza perché non siete tutti qui ci sono tante persone anche
In in galleria
E dandovi anche i miei i nostri migliori auguri per le feste ormai vicine e per un due mila ventisei
Che guardi al futuro nello spirito che ha ricordato Soros Melilli prima uno spirito che è contrario diverso
Dato e gli spiriti bellicistica e purtroppo da quelle guerre
Che abbiamo intorno a noi che insanguinano il nostro pianeta un futuro di speranza questa è la parola giusta riconoscendo
Che ci siamo noi in mezzo al futuro e che dobbiamo lo lavorare perché il prossimo
Barometro del futuro magari comincia a mostrare una serie di segnali
Perfetto dico sistema futuro grazie ancora e buona giornata a tutti