Attualita' politica: l'organizzazione di Forza Italia, la Bicamerale la polemica di Dini sulla questione del centro

Grazie buongiorno questa mattina vi è stata una breve seduta alla quale hanno preso parte non più di una decina di parlamentari dunque il dibattito politico almeno per quanto riguarda la presenza qui a Montecitorio ad un livello assai basso comunque continua a predominare
La questione del cento l'intervista di Lamberto Dini le prospettive della maggioranza che sostiene il governo ma noi vogliono fargli ascoltare alcune interviste realizzate poco fa innanzitutto su di un argomento diverso l'organizzazione di Forza Italia nei giorni scorsi vi è stato un incontro di liberali tali si definiscono di questa formazione e quindi sentiremo l'organizzatore Giulio Sapelli poi ascolteremo Famiano Crucianelli coordinatore dei Comunisti unitari proprio sulla questione di del centro posta da Lamberto Dini sul ma sull'attivismo del amministratori pubblici Di Pietro e sulle perplessità o meglio sull'aperta ostilità dei Comunisti unitari
Con riferimento alla conclusione dell'iter parlamentare della Bicamerale e cioè il referendum unico su una proposta complessiva di riforma della carta fondamentale ascolteremo infine Marco Boato o deputato ovvero del sulla settimanali che ha visto i Verdi protagonisti soprattutto per lo scontro con Di Pietro
Per quanto ha riguarda la cosiddetta variante di valico e sentiremo un'analisi anche di Boato sul futuro a suo avviso del dell'ex pubblico ministero ed infine una domanda le l'abbiamo posta sulla polemica tra Ripa di Meana e Rutelli e nell'intervista a Boato afferma che sul piano del contenuto cioè sulle Olimpiadi o Roma nel due mila e quattro egli è d'accordo con il portavoce mia Ripa di Meana ma cominciamo con Giulio Sapelli e su questo incontro che si è svolto pochi giorni fa in motel Romano dei libera
Aria di Forza Italia l'esigenza che sentiamo un po'tutti e di coordinarci coloro che hanno un orientamento diciamo così più esplicitamente liberale all'interno di Forza Italia
E quindi lo scopo di questa amichevole riunione era quello di trovare la forma per fermo rimanendo la libertà di ciascuno
Di pensarla come vuole in ogni momento però in qualche modo tutti cercano di prendere posizioni comuni qualche volta ora la forma che abbiamo trovato l'idea che ci è venuta e quella di fronte istituire così una specie di agenzia di stampa che chiameremo alternativa liberale idee appunto quella in qualche modo in qualche circostanza non sempre a di presentare all'esterno all'interno del partito di Forza Italia e all'esterno
Di presentare una posizione comune dei liberali coerenti ecco Sabelli lei può darci qualche indicazione più precisa su questa forse impropriamente un po'siamo definirla corrente di Forza Italia ma per una corrente chiamiamola così la corrente di corsa lei non mi spavento del termine corrente se corrente Cygni un raggruppamento di potere non è questo il nostro caso se corrente significa una tendenza ideale una tendenza ideale politica annualmente la parola corrente non mi scandalizza la questione che abbiamo visto in questi tempi e che la corrente liberale è composta di persone ciascuna delle quali decide cinque minuti prima di fare una dichiarazione di esprimere un voto come comportarsi
Ferma rimane questa libertà ma l'idea nostra in qualche modo di coordinarci e soprattutto questa mi sembra la cosa più importante di da are ai militanti di Forza Italia al Paese la sensazione che questa corrente liberale è davvero una corrente sia pure ideale sia pure diciamo non organizzata per il potere ma per portare avanti il proprio contenuto questa corrente davvero Capa sì almeno di un coordinamento altrimenti il risultato è che i militanti sotto insoddisfatti della della andamento attuale di Forza Italia finiscono per disperdersi credo con nessun vantaggio né per noi né per farsi dare stessa quali sono i terreni impegno che avete individuato i più prossimi noi vogliamo batterci per le stesse cose per cui Forza Italia è nata e ha vinto il ventisette marzo fondamentalmente le questioni sono la questione diciamo antistatalista la questione fiscale che erano là così la questione istituzionale nuovi abbiamo votato sì alcuni a favore Antonescu scusi astenuti alcuni contro la questione la Bicamerale ma siamo tutti insoddisfatti non solo la trenta liberale tutto l'Islam nel suo complesso siamo insoddisfatti perché non crediamo che dalla Bicamerale uscirà davvero una qualche forma di legittimazione autonoma dell'esecutivo noi invece vogliamo ancora il presidenzialismo vogliamo non disc per vedere i militanti che si sono raccolti intorno a noi il ventisette marzo vogliamo maggioritario coi niente eliminando la quota proporzionale ecco qual è il rapporto posto con la leadership del l'ammonimento ma guardi Forza Italia una cosa un po'strana ANA adesso si dice che ci organizzeremo si prepara questi congresso per il ventisette marzo attualmente Forza Italia è una struttura nella quale ognuno può dire quello che vuole siamo tutti liberissimi di pensarla e di dire come quello che crediamo
Ma non ce ne mai nessun punto in cui e si arriva a decisioni in forma democratica c'è dentro Forza Italia non si vota
Credo che questo paradosso vada superato e questo è il senso di Oddo all'idea di organizzarsi non raccogliere le truppe grande e nelle piazze ma organizzato sì significa avere uno strumento chi ha però e accettato da tutti compresa dalla minoranza forse non saremo in minoranza ma la cosa non ci spaventa ma regole chiare per decidere la linea politica del partito Famiano Crucianelli coordinatore dei Comunisti unitari del gruppo
O della sinistra democratica
Così anelli Doc con l'attivismo di Bertinotti quindi diciamo della parte più estrema della sinistra che sostiene il governo vediamo una risposta tra virgolette del centro un'intervista polemica di Lamberto Dini il quale dice
Se l'asse del governo continuerà a spostarsi a sinistra io mi sentivo molto scomodo e prefigura a
Anche una maggioranza più larga in prospettiva ma a me pare che noi figli in questo modo contiamo realmente con la parte più decadente della passata legislatura insomma qui tutti dimenticano di essere di essersi presentati alle elezioni del lo schieramento politico sulla base di un programma politico sulla base degli impegni precisi nei confronti degli elettori ma anche di questo Paese introdurre continuamente elementi che in gran parte sono in fondo dati infondati di destabilizzazione politica io credo che sia un veramente un errore molto grave ecco però questa politica delle mani libere del segretario di Rifondazione
Indubbiamente crea delle difficoltà all'esecutivo ma io con sostengo
Da diversi mesi come tu sai che questa politica delle mani libere andava modificata all'origine non si è voluto fare all'origine cioè quando si son fatte le liste elettorali si doveva e si poteva fare dopo che si deve fare troppo cioè bisogna che si costruisca un program ma unitario con Rifondazione e con dei punti di convergenza e con dei punti dove sono chiare le divergenze sulla base di motivi convergenza si capisce dove si può andare dove non si può andare con Rifondazione continuare in questa sorta di gioca a tutto campo in cui ognuno cioè recita la parte che vuole il mio parere è un effetto anche questo che sta pensante prego per non parlare poi del ciclone Di Pietro con tutto quello che ha comportato la scorsa settimana a proposito da varianti di valico non solo un Di Pietro
Che va alla festa di Alleanza nazionale ed è accolto da un'ovazione ma questo era facilmente diciamo intuibile presumibile che sarebbe stata colto come è stato accolto alla festa di Alleanza Nazionale
Io credo però che insomma anche questo Di Pietro anche lui quando ha scelto di entrare al governo dell'Ulivo l'ha scelto sulla base degli impegni politici precisi e sulla base anche di quelle che sono una serie diciamo di di no elementari e qui anche lui deve sottostare altrimenti poteva anche non fare ministro nell'obbligatorio che li facesse il ministro si è scelto di fare ministro di un governo che abbia un programma che ha avuto un certo consenso
Gli elettori anche lui deve accettare di esser parte di questa compagine governativa con una certa discrezione io credo che però tutti questi siano un po'anche perché imporrà ali estivi in questo senso diciamo limitati nel tempo a me pare che poi al Four dopo la marcia di questo governo potrà essere una marcia che Baraggia saldando io credo che i risultati sociali un'ultima domanda tra poco anche alla Camera dopo il Senato sarà chi
Nata a discutere di legge istitutiva della commissione bicamerale hai fatto ascoltare la tua voce critica rispetto ad uno dei perni diciamo dell'intesa
Tra gli schieramenti e cioè il referendum non da sottoporre ai cittadini al termine dell'iter parlamentare sì io ho forti dubbi su questo scelta che che è stata fatta
Cioè a me pare che con la scelta sia di fare io referendum praticamente obbligato Orio subito troppo diciamo l'approvazione della Camera sia di fare un referendum unico in questo modo si è fatto una scelta che è per molti versi almeno per questo passaggio importantissimo rimuove l'articolo centotré per costruisce un precedente molto pericoloso e per un altro verso oltre determina una volontà politica che sarebbe bene e lascia e invece al di brogli spia libero dispiegarsi della dialettica parlamentare Marco Boato deputato verde e dell'Ulivo
E si è appena concluso una settimana che ha dato un indubbio protagonismo ha idea di molte polemiche soprattutto in relazione alla cosiddetta variante di valico Massimo Scalia
Ha affermato be'tutto sommato dobbiamo ringraziare Di Pietro perché ha permesso la pubblica opinione di capire meglio cosa siamo e cosa vogliamo se l'affermazione
Massimo Scalia capisca mai paradossale io preferirei che invece l'opinione pubblica vedesse il verde come chiunque altro PDS popolari Dini dentro una logica di coalizione mentre a me pare non a causa dei Verde io devo dirlo subito perché questo che in queste ultime settimane non solo su questa vicenda penso per esempio la vicenda dei farmaci lo scontro Bindi Dini emerga troppo le singole componenti della coalizione e troppo poco la logica della cultura dico che nella logica della coalizione dell'unico dell'Ulivo che pluralista che ha quattro anime al suo interno un alleato Esterno che Rifondazione ma è una coalizione e ha vinto le elezioni politiche su uno in quanto coalizione io ricordo sempre che sul piano del proporzionale delle singole forze politiche l'Ulivo avrebbe perso le elezioni il proprio sistema maggioritario propria logica di coalizione in questo caso l'Ulivo ha permesso la vittoria elettorale per cui ripeto capisco la battuta di Massimo è anche simpatica ed efficace però io avrei preferito che Prodi che è o dovrebbe essere più di quanto non sia il leader di questa coalizione il Presidente del Consiglio dei ministri affrontasse i problemi sistematicamente prima che esplodesse no affrontasse le queste che richiamasse tutti
Di Pietro compreso se vogliamo anche i Verdi compresi ma richiamasse tutti alla necessità di costruire le proposte politiche del governo e di gestirla unitariamente e che non si corresse dietro uno volta alle contraddizioni che esplodono una dopo l'altra io lo trovo questo lo dico francamente io sono un leale sostenitore delle governo sono protagonista della costruzione di un quello locale a livello nazionale ma trovo tutto questo una segni debolezza e non di forza qual è l'attuale Tura politica dell'atteggiamento del ministro Di Pietro c'è chi
Vede il suo attivismo un po'come il tentativo del tardi destrutturare questa maggioranza e questa coalizione l'Ulivo per far largo magari ad altre ipotesi io non so se Di Pietro abbia un disegno politico così esplicito e così intelligente perché non
Non lo faccio uno stratega così abile
Credo però che lui abbia un disegno su se stessa Di Pietro non ha aperto bocca in campagna elettorale non si è schierato a favore dell'Ulivo è rimasto a vedere che avrebbe vinto le elezioni dopo le elezioni annunciato che avrebbe formato un pronto al momento politico e ha rinunciato a questo intendo punto dopo aver in qualche modo colloquiato a centottanta gradi con tutto lo spettro politico quando Prodi le ha proposto di entrare a far parte del del governo io credo che Di Pietro vede soprattutto se stesso come dire ha un grandissimo narcisismo vede se stesso e ovviamente in questo caso delle se stesse come ministro lavori pubblici per affermare se stesso se fosse stato ministro all'interno l'avrebbe fatto meno male che non no è l'avrebbe fatto sulle questioni delicatissime della sicurezza e dell'interno degli enti locali
Oggi lo fa sulle autostrade perché ed è questa la materia di competenza in parte del ministero dei lavori pubblici quello che io vedo però non è che mi pare che l'unico sottovaluti la spia vini n dalla presenza di Di Pietro alla festa di Alleanza Nazionale il Secolo d'Italia di ieri quello che io vedo anche Di Pietro in qualche modo capitalizzare al massimo un recupero di sua popolarità demagogica che aveva perso clamorosamente dopo le sue vicende giudiziarie che si sono concluse positivamente sul piano giudiziaria ma dal punto di vista della sua credibilità personale l'avevano fatto crollare il in modo clamoroso adesso lui cerca di capitalizzare al massimo la sua terribili credibilità in modo al tempo stesso demagogico e plebiscitario quando lavora capitalizzata al mare siamo diciamo grosso modo fra sei sette mesi un anno io immagino che siccome Di Pietro continua a perseguire se stesso e non tanto il bene della coalizione lui voto il governo di cui fa parte a quel punto è anche possibile che si inneschino operazioni politiche destabilizzanti apertura su altri fronti ma questo lo vedo più
Più a partire da un disegno che alterna alla sua persona e la sua personalità che non una
è una questione di schieramenti politici mentre nella scorsa settimana i Verdi erano impegnati in questo fronte dedicato alla questione la variante di valico si è innescata anche un'altra polemica che ha riguardato l'ambientalismo italiano poiché sono in corso le olimpiadi di Atlanta è stata questa sortita del portavoce dei Verdi Carlo Ripa di Meana che passo proprio un siluro no alla sindaco verde della città di Roma Francesco Rutelli che si sta battendo perché nel due mila e quattro le olimpiadi si facciano nella capitale ecco quasi unanimemente i verdi sono stati critici nei confronti di Rita
Qual è il valore di questo scontro Ventura detto giusto talmente quasi un anno momento perché gli ascoltatori di radio radicale che leggono i giornali avrà notato che il mio nome sui giornali non è comparsa ogni volta che esplodono esplodono in modo ricorrente magari ogni anno due anni quando magari si bisogna nominare nuovo portavoce mancano pochi mesi alla conferma la nomina del nuovo portavoce vi entrano in fibrillazione un po'come tutte le forze politiche ma nelle altre si naviga sottotraccia si sono polemiche interne nei Verdi va tutto sui giornali io non so non mi sono pronunciato su questa questione dico adesso a radio radicale con molta pacatezza a me pare che le perplessità e i rilievi critici che Ripa di Meana sollevato sull'ipotesi delle Olimpiadi siano fondati
Mi dispiaccio tutto Kennedy sollevarli in un'intervista al Corriere la sera li abbia dopo una bella intervista nel suo insieme alla fine in cauda venenum fatto una battuta dicendo tutto questo può servire a Rutelli per la propria rielezione ecco io fossi stato Ripa di Meana questa battuta l'avrei lasciata io un carattere diverso
Più sono in quel caso cieco per la mediazione che il conflitto questa battuta l'avrei lasciata stare mentre mi era molto piaciuto che Ripa di Meana richiamasse la lezione la testimonianza di Alexander Langer che era anche la filosofia culturale anti olimpica nell'hangar diceva dobbiamo contrapporci al motto olimpico essendo invece più dodici più in profondità più lenti e questa è la filosofia di la della società sostenibile Rita fatto bene è stato bello che li abbia richiamato alle Stranger Scola ma è stata la caduta di stile questa polemica sulla rielezione Rutelli che Rutelli punti alla sua rielezione lo ritengo scontato lo ritengo legittimo il sindaco che ha complessivamente un bilancio positivo alle spalle io mi auguro che venga rieletto io personalmente però non sono affatto entusiasta di questa candidatura di i documenti a tenere in piedi perché penso che col Giubileo del due mila questo capitolo degli eventi straordinari potremmo chiuderla per un po'