"Il sistema radiotelevisivo europeo e il caso italiano" organizzato dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici tenutosi presso Palazzo Serra di Cassano

Giovanna Grassi
Questo devo
Aria
L'attuale l'altra nella mia scaletta che lei sappia
Famiglia nota chiamano
No Maroni ha messo
Repubblicani
Avevamo dichiarare preciso
Nella
Dopo
Signor presidente del Senato
L'Istituto Italiano per gli Studi filosofici
E grato ed onorato per la sua presenza qui
Nel Palazzo Serra di Cassano
Glorioso di tante memorie storiche
E non è dimentico l'Istituto Italiano per gli Studi filosofici
Dell'appoggio che l'ha dato fin dall'inizio dalla fondazione
Alle iniziative e alla vita dell'istituto concorrendo a darci questa sede concorrendo a promuovere ben due leggi a favore dell'Istituto Italiano per gli Studi filosofici
Concorrendo anche a promuovere quella legge per le celebrazioni del mille settecentonovantanove che noi speriamo che la Camera e Senato oggi approvino definitivamente
Signor presidente
Napoli lei grata
Di tutto quello che è l'ha fatto e non dimentichiamo che il ministero degli interni avuto grande luce e grande efficienza ed efficacia nel momento della in cui ella ricoperto la carica di ministro degli interni
Noi qui esprimiamo grande soddisfazione per vedere tanti amici riuniti alla presenza anche del presidente Casavola dei lettori dell'università
E di tanti amici che sono intervenuti e ricordiamo anche l'apporto che Giovanni mozzo ha dato al Manifesto della ricerca in Italia è in Europa e di affermato come ministro
E ringraziamo anche tutti gli altri intervenuti e ricordiamo anche il contributo che il dottor Letta dato come direttore del tempo nel momento in cui l'Istituto Italiano per gli Studi filosofici risorse cui il tempo ha dedicato un'intera pagina
Grazie a tutti buon proseguimento
Allora credo che possiamo cominciare noi vorremmo in qualche modo ricambiare il ringraziamento all'avvocato Marotta in modo particolare per averci consentito di svolgere questo convegno in una sede così prestigiosa
Esprimerli credo a nome di tutti la solidarietà l'impegno che in realtà dura da una vita per la cultura
Del sud nel sud in questo momento forse particolarmente importante dirlo ma soprattutto perché questo impegno negli ultimi tempi forse e ancora più difficile di quanto non lo sia stato in passato e quindi vogliamo ripeto ringraziare il in modo particolare l'istituto l'avvocato per averci ospitato oggi quando è stata immaginata alla data per questo convegno probabilmente non sapevamo non potevamo prevedere di capitare in una situazione politica che ha dei caratteri così particolari proprio rispetto al tema del quale discutiamo oggi
Sapete infatti che il ministro delle Poste ha già anticipato nelle sue linee generali un disegno di legge che punta proprio al riassetto del sistema radiotelevisivo italiano e sapete anche perché i giornali ce ne hanno dato comunicazione ma poi lo sentiremo sentiremo più particolari credo dalla viva voce dei protagonisti che ci sono delle difficoltà invece molto rilevanti per quello che riguarda un possibile accordo sulla riforma della legge per la nomina dei vertici della RAI se queste difficoltà dovessero perdurare il peso della scelta come i presidenti della Camera e del Senato che oggi è qui con noi gliene siamo particolarmente grati hanno ripetuto più volte il peso di questa scelta toccherebbe proprio ai vertici del del Parlamento ma ripeto sentiremo credo nel dibattito dalla viva voce dei protagonisti
Al di là di questo frangente particolare credo abbastanza intenso il tema del riassetto del sistema radiotelevisivo è un tema di discussione quotidiana nelle sedi parlamentari al di fuori delle sedi parlamentari sulla stampa qualche volta forse provoca anche così qualche reazione per per l'eccesso magari una reazione un po'infastidito
E tuttavia in una sede come questa che e deputata alla riflessione né filosofica
Ci dobbiamo sforzare dire che invece è un tema importante perché è un tema che riassume al suo interno filoni gli particolare interesse e forse nessun'altro tema sui quali sul sul quale la classe politica è chiamata ad esprimersi intreccia al suo interno tanti filo unico si rilevanti ce ne uno naturalmente
Chiamiamolo sociologico o pedagogico perché siamo nell'Istituto di Studi filosofici viene spontaneo richiamare le riflessioni di Karl Popper filosofo che sembra incontrare una fortuna maggiore da morta di quanta non ne abbia avuta precedentemente e che è stato autore di un il testo sul quale gli operatori della comunicazione dibattono in maniera molto accesa un testo che richiama soprattutto il profilo dell'impatto della televisione sui minori è stato oggetto questo di un una richiamo recente del capo dello Stato e credo che avremo occasione di parlarne anche in questo dibattito e poi naturalmente c'è il profilo delle risorse economiche che il sistema radiotelevisivo mobilità risorse economiche nel senso pubblicitario
Che sono così la fonte di alimentazione del sistema ma non solo della radio televisione e la radio la televisione sono in concorrenza con la carta stampata sotto il profilo delle risorse pubblicitarie e quindi c'è un ulteriore intreccio e c'è il profilo delle risorse tecnologiche la tecnologia a disposizione della comunicazione radiotelevisiva si sta evolvendo con una tale velocità
Che pone problemi formidabili al legislatore perché si tratta di prevedere anche quali sono queste direttrici di sviluppo senza ingabbiare le consentendo la tecnologia di svilupparsi per contribuire poi allo sviluppo complessivo del Paese ma naturalmente regolamentando anche le nuove tecnologie perché non ci sia il rischio in un settore così delicato della formazione i nuovi oligopoli
E questo tocca l'altro filone fondamentale che è quello tout-court della democrazia del rapporto fra le istituzioni democratiche il dibattito democratico e il sistema radiotelevisivo nell'era di internet anche l'articolo ventuno della Costituzione che fissa dei principi fondamentali ha bisogno di essere non dico ora interpretato non certo supportato da leggi e strumenti che gli consentano di adeguarsi ai tempi e poi un ultimo tema che viene investito direttamente dall'oggetto del nostro dibattito è quello del rapporto fra pubblico e privato questo è un tema che riguarda in qualche modo diciamo l'economia dell'intera Europa soprattutto in vista degli appuntamenti unitarie prossimi ma è un tema che riguarda in modo particolare l'Italia e nel sistema radiotelevisivo
Riguarda il nostro Paese anche come portatore di un'anomalia diciamo nel senso che il rapporto fra pubblico e privato che certe nel sistema radiotelevisivo italiano non è riscontrabile negli altri Paesi diciamo di democrazia industriale avanzata credo che
Naturalmente tutti questi filoni oltre a essere ciascuno è importante di per sé si intrecciano fra loro in in mille modi la riflessione di Popper per esempio è stato autorevolmente detto da operatori della comunicazione
Ha un valore un significato se riferita alla televisione che noi conosciamo cioè la televisione generalista che si diffonde via etere
Ma una televisione che scelga nuovi strumenti nuovi canali di diffusione probabilmente porrà dei problemi sotto il profilo etico diversi anche da come li poteva immaginare server Carla Raimund Popper ce n'è quindi credo a sufficienza sia sotto il profilo dell'attualità politica che sotto quello della riflessione noi oggi siamo in grado di affrontare il tema da entrambi i punti di vista e l'ultimo aspetto serve ad introdurre il primo dei nostri relatori con ormai naturalmente
Non si possono più fare scelte legislative di questo calibro se non le si fa in un contesto internazionale in generale europeo in particolare il professor Giovanni morso ci parlerà esattamente di questo aspetto cioè del contesto internazionale e in particolare europeo a naturalmente tutti i requisiti per farlo è sapere che fino a poco tempo fa è stato anche ministro ma se posso dire professor mozzo interna forse quella che Giovanni Spadolini chiamava il tecnico prestato alla politica nella sua perse il figlio quindi diamo la parola
Grazie
Vorrei immediatamente premettere un una Rizzo mi occuperò di alcuni degli aspetti che mi sembrano in questo momento
E vorrei essere smentito meno curati e meno presenti al complesso del dibattito che si sta svolgendo in tema di del regime
Della televisione e più in generale dei mezzi di comunicazione di massa si tratta degli aspetti che sono ricollegati direttamente
Il regime europeo la televisione a regime europeo dei servizi
Perché gran parte
De la iniziativa economica privata che ruota attorno all'impresa televisiva costituisce sia dal punto di vista Gelli nella sprovvista dei mezzi pubblicitari sia dal punto di vista della gestione di queste intraprese nient'altro che l'esplicazione di servizi servizi di un tipo particolare
Ricordo che
L'idea attività televisive costituiscono in circostanze normali uno servizio ai sensi del Trattato Unione Europea l'articolo cinquantanove
Il trattato prendete la libera circolazione leggo testualmente di tutti i servizi normalmente forniti appagamento
Senza esclusioni connesse al loro contenuto culturale
O di altra natura questo il testo o una parte del testo dell'articolo cinquantanove del trattato c'è
Vorrei quindi passando a una rapida segnalazione di quello che il contesto europeo in cui probabilmente bisogna oggi valutare le vicende che ruotano attorno alla possibilità di delineare un nuovo assetto te la impresa televisiva
Vorrei ricordare che e per me si tratta di una constatazione che ha valore sintomatico Kenton con la sentenza della Corte costituzionale
Quattrocentoventi del mille novecentonovantaquattro noto a tutti credo che si tratti proprio di una del decisioni della corte costituzionale che hanno formato oggetto di maggiore attenzione come era giusto anche di maggiori considerazioni
Critiche dopo questa sentenza eletto con la consultazione referendaria dell'undici giugno novantacinque
Finalmente sembra che anche nel nostro Paese si sia preso atto della circostanza che il mercato radiotelevisivo a livello europeo come dicevo costituisce nel quadro del regime europeo per la concorrenza a cui il nostro Paese è tenuto a confermarsi a conformarsi un specifico mercato di riferimento
Il mercato di riferimento in senso tecnico ai fini della legislazione antitrust
Per cercare di capire in che maniera questo mercato si delinei
Io vorrei solo ricordare che la regolamentazione europea attualmente e incentrata oltre perché sulle norme del Trattato richiamavo quella relativa alla caratterizzazione dei servizi su una direttiva che una direttiva dell'ottantanove che di recente destinata sottoposta a una serie di proposte di revisione fatto sta che queste proposte di revisione vengono avanzate
Da circa un paio d'anni non riescono a sfociare in un nuovo testo e non riescono a sfociare in un nuovo testo di direttiva comunitaria
Da rivolgere ovviamente agli Stati membri proprio per quello che attiene
Tata alcune difficoltà che essi riproducono per quello che concerne si potrebbe dire in particolare uno degli aspetti che vengono in maggiore evidenza per quello che concerne la disciplina
Oserei dire mi perdonerete per il linguaggio gergale della provvista dei mezzi pubblicitari del mercato della pubblicità che notoriamente costituisce il sono strato
In cui il sostrato che è alla base dei discorsi o anche delle intraprese delle iniziative imprenditoriali che si muovono nel mercato di riferimento
Uno degli aspetti per esempio che dà luogo a parecchie difficoltà riguarda e qui vengo proprio al concreto e dettagli concreti
Il regime dei tempi di trasmissione quotidiana di pubblicità
Io
Dicevo prima che
A mio avviso sì sì imposta correttamente la configurazione di questo mercato bisogna tener conto alla circostanza che si tratta di un mercato omogeneo
Che e io ci da delineare o da ricostruire
Tenendo conto
Di una circostanza su cui non esistono più dubbi e cessata in questo mercato di riferimento
Semmai mi sia stata e comunque vi sia stata la cosiddetta scarsità delle frequenze
Badate che non è una constatazione che sto facendo io ora
Nel mille novecentonovantatré
Santaniello in un volume intitolato il sistema radiotelevisivo italiano nella prospettiva europea
Attirava l'attenzione proprio sulla circostanza
Che era cessata questa situazione di scarsità delle frequenze situazione che aveva condizionato come credo che tutti sappiano la formulazione della legge ma mi della tanto celebrata e tanto vituperata legge mandi e ovvio quindi che in questa situazione che si è venuta a determinare nella situazione attuale
Occorre commisurare
La presenza e quindi anche la verifica dell'esistenza e l'individuazione di eventuali posizioni dominanti che si affermi nove in questo mercato di riferimento particolare territorialmente circoscritto opporrà in qualche modo commisurare la verifica dell'esistenza e anche l'individuazione della posizione dominante
A che cosa
Criteri che sono i criteri che in sostanza sono dettati dalle norme antitrust
Che decidono
Sia a livello europeo e sia in regime derivato a livello nazionale perché come credo che sia noto a tutti l'autorità nazionale per nulla concorrenza agisce applicando né più che almeno quasi letteralmente le norme i criteri normativi che sono derivati dal disciplina europea antitrust e valutando
I lo comportamenti dove anticompetitivi usa una formula sintetica che possano verificarsi in questo specifica anche in questo specifico mercato
Sulla base di un raccolto con il garante per la radiotelevisione e per l'editoria
Richiamo l'attenzione su una circostanza
Che il sistema italiano
Ed è l'unico in cui si possano individuare le due attività per l'acconto due Autorità per la concorrenza collegate tra di loro da un meccanismo di collegamento
Che
Si occupano Luna di tutti i problemi di uno spettro generale di aspetti e di problemi che riguardano la gestione
Del il mercato e le vicende che avvengono nel mercato e invece poi una
Autorità che è rappresentata dal garante però esistono norme di raccordo tra le competenze dell'Autorità generale e quelle del garante
In questa situazione
Bisogna tener conto della circostanza che la Corte costituzionale
In fondo con qualche preavviso sindaco vecchie sentenze dell'ottantotto lotto centoventisei
Proseguendo poi con una sentenza centododici del novantatré
Innovata in parte dall'ultima sentenza del novantaquattro in sostanza
Se io sono in grado di leggere sintetizzare con me inevitabile le affermazioni della corte ha riconosciuto che la concessione
Il regime della concessione
Che vige per nel nostro sistema per tutti
Le reti televisive sia pubbliche che private
Costituisce uno strumento di ordinazione leggo testualmente in relazione alla garanzia costituzionale della libertà di manifestazione del pensiero
Della libertà di iniziativa economica privata nonché testualmente ai correlati i limiti posti a tutto il latte di beni di interesse generale e quindi a tutela della concorrenza negativa
La corte ha finito poi col registrare questo dato
La soglia minima vero il
Cosiddetto pluralismo enormi a dare i dettagli il pluralismo esterno all'interno ma la soglia minima del cosiddetto pluralismo da salvaguardare attraverso le norme anti concentrazione attraverso questa disciplina del mercato e quella che di nuovo se ho compreso bene l'andamento del discorso della corte e quella che comunque sia compatibile con lo svolgimento dell'attività Pittella diffusione
Privata e pubblica
A condizioni remunerative
In sostanza e senza andare in eccessivi tecnicismi che quindi avrebbero fuor di luogo l'avvenuta barriere anti entrata
Nel settore radiotelevisivo
Per usare terminologie che sono familiari alle autorità antitrust
E costituita attualmente non dalla scarsità delle frequenze questo l'abbiamo visto ma piuttosto dai costi che implica l'esercizio delle attività televisive e di quelle connesse la gestione anche delle aziende pubblicitarie e le necessarie dimensioni di impresa
Si è detto con una formula sintetica che non so quanto sia preciso si dice oggi che si è di fronte all'avvento dell'era finanziaria della televisiva
E certamente queste dimensioni d'impresa sono da identificare nel mercato di riferimento nazionale
La luce sia della natura del prodotto
O per il servizio come abbiamo visto prima che oggetto di scambio e previa e una delimitazione del territorio del mercato di riferimento e della sua dimensione spaziale
Io direi che
Per concludere su questo punto la logica della dimensione
Economica costituisce
Oggi un elemento strutturale e ineliminabile del mercato radiotelevisivo questo poteva far presagire la ragionevolezza ad esempio di un criterio
Che
Faccia riferimento nel prefigurare l'assetto della si potrebbe dire del disponibilità dei guizzi
Per tutti coloro che vogliono esercitare gestire questa impresa
Dicevo questo queste constatazioni stanno già secondo me prefigurare la ragionevolezza di una disciplina
Stavo per tiro ripartizione del mercato
Ma mi guardo bene dal dirlo un disciplina del mercato che possa avvenire abbandonando i vecchi criteri
Della imputazione soggettiva TV uno o più reti tutto quello che in fondo erano le vestigia della legislazione ma mi riferendosi invece a quote di mercato cioè a un criterio
Tecnico
Qualche osservazione a questo proposito bisogna fare per quello che riguarda il pluralismo dell'informazione
E oggi probabilmente e tenuto conto di quello che abbiamo detto finora effettivamente bisogna sottolineare che il grado che questo pluralismo può raggiungere
Ma il si potrebbe dire il livello la soglia fa parametrato non solo alla diversificazione delle presenze sul mercato
Quote presenze soggettive illimitate che accedono al mercato quindi e non diversificazione soggettiva meccanicistica quella della legge Mammì
Ma anche al si potrebbe dire a quelle Massimo
Di
Il contenuto che realisticamente compatibile con il rispetto della normativa antitrust nazionale
Perché l'Unione europea ricordo che il Regolamento anti concentrazione quattro mila trentaquattro
Della commissione l'Unione europea applicato dalla divisione concorrenza comunitaria
Quindi un regolamento che attiene a tutte le dimensioni di affari nel mercato fisso per anno
La soglia al di sotto della quale agisce la nostra autorità nazionale per la concorrenza in collegamento con il garante
Quello tra regolamento quattro mila trentaquattro
Identifica e questo è un dato interessante che probabilmente sfugge e talvolta identifica con una terminologia che hanno e specialisti del diritto pubblico lascia perplessi
Interessi legittimi degli stati membri e tra l'altro tra gli interessi legittimi elencati vi è anche la specifica indicazione dell'interesse
Al disciplina del mercato radiotelevisivo quindi la disciplina comunitaria generale isola identifica già questi interessi particolari che possono di cui possono essere naturalmente portatori titolari gli stati membri
Direi che la direttiva dell'ottantanove la direttiva comunitaria dell'ottantanove
Eletti Chiara aveva già leggo sempre testualmente che l'adozione di norme minime applicabile a tutti i programmi televisivi pubblici o privati della comunità per le produzioni audiovisive europee costituisce mezzo per promuovere la produzione la produzione indipendente la distribuzione nelle industrie summenzionate pecche pertanto è necessario promuovere la creazione di mercati sufficientemente estesi
Per permettere alle produzioni televisive degli stati membri di ammortizzare gli investimenti necessari polletto brani della direttiva dell'ottantanove della direttiva comunitaria dell'ottanta
E credo che sotto per quello che riguarda il modo in cui si passa oggi descrive nell'atteggiarsi di questo mercato di riferimento mi fermo qui molte altre considerazioni potrebbero essere fatte
Ma vorrei fare soltanto un accenno hanno uno il problema che è emerso anche in sede comunitaria in sede di discorsi attinenti alla modifica alla revisione di questa direttiva di cui ora leggevo qualche brano
E è un discorso che riguarda in particolare l'imparzialità e il pluralismo
Alla stregua dell'ordinamento europeo materialmente se consentito alla stregua dell'articolo ventuno della Costituzione
E in quella sede si pone l'accento
Sulla dato che i principali punti di riferimento del pluralismo e dell'imparzialità
Sono in realtà costituiti dal indipendenza e dalla professionalità dei giornalisti per quello che riguarda i programmi di informazione
E tale indipendenza ed imparzialità dei conduttori in relazione ai programmi di colture di intrattenimento questo è uno spunto che talora non affiora e che i suoi invece ritengo soprattutto se divenisse oggetto di una disciplina nella direttiva oggetto di revisione ritengo importante perché perché condiziona la natura o condizionerebbe la natura delle imprese che si muovono nel settore
Ulteriore accenno a un problema che attuale che sul tappeto
Riguardano un la presenza sul mercato europeo questa volta quindi non sul mercato di riferimento nazionale
Di un particolare cartello il cartello Eurovisione
Questo cartello sopravvive in funzione
Di una autorizzazioni in deroga come si usa dire di una esenzione dalle regole generali sulla concorrenza e dalle regole antimonopolistica del trattato CEE quelle che son contenute nell'articolo ottantacinque
Per trattato CEE sopravvive in quanto la commissione
A ritenuto che le televisioni pubbliche degli istanti mentre che fanno parte di questo cartello l'UE errore Unione europea di radio diffusione la sigla euro visione
Perché il cartello consentirebbe alle televisioni pubbliche il raggiungimento degli miglioramento
Dice la
La la decisione di esenzione comunitaria nell'acquisto nello scambio nella gestione
Tra l'altro dei programmi sportivi
Super esordio sottolinei l'importanza dal punto di vista commerciale della gestione dei grandi avvenimenti sportivi
E naturalmente sopra e sotto sotto libiche questo tipo di problema si riproduce nel mercato nazionale rilevanti
Qual è la situazione che riguarda la stavo per dire le vicende del cartello Eurovisione
Un numero notevole di di televisioni private dei paesi membri hanno impugnato davanti alla Corte dell'Unione europea
Questa
Esenzione questa decisione di esenzione che parte dal presupposto lo dicevo poco fa anche il miglioramento
E ottenibile sono mediante alcune restrizioni della concorrenza indispensabili
D'altra parte una decisione di esenzione non poche esprimersi in questa maniera e cioè una serie di disposizioni dello statuto euro visione dello statuto del cartello visione
Che regolano ossia le trattative che l'acquisizione comune per le televisioni pubbliche che fanno parte del cartello dei diritti relativi alle trasmissioni sportive ma in realtà non regolano in regime di accesso
A queste alle trasmissioni di questi eventi sportivi dei privati
Delle televisioni private
La limitazione
Nella partecipazione al sistema euro visione agli enti di radio diffusione con un'ammissione pubblica dice la decisione di esenzione e naturalmente contestata e e battuta in breccia da queste da questo numeroso gruppo di televisioni private
Per quanto riguarda il mercato italiano del mercato rilevante italiano
Secondo quelle che sono le affermazioni delle televisioni private ricorrenti italiane tra le altre
Non esisterebbe sulla base del badante del raffronto dei palinsesti soprattutto nelle fasce prioritario di ascolto
Non esisterebbe alcuna distinzione tra l'emittente che appartiene al cartello Eurovisione la RAI le emittenti nazionali private
Secondo tutte le ricorrenti
Degli stati membri non esisterebbe comunque nella decisione
Di esenzione di cui si stava parlando nemmeno una indicazione sufficiente delle caratteristiche minime della nozione di missione pubblica
Di talché non risulterebbe dimostrabile almeno nei Paesi membri la cui legislazioni in taluni indifferentemente a concessionari pubblici e privati l'obbligo di trasmettere sull'intero territorio nazionale
Non esisterebbe la possibilità di capire in che cosa si concrete rette l'obbligo imposto alle televisioni pubbliche di adempiere alla propria missione pubblica trasmettendo programmi
Leggo testualmente che tengono conto degli interessi di un pubblico minoritario e che non sempre si conciliano con l'esigenza della massimizzazione del profitto
La il il ricorso è stato discusso un mese fa quindi credo che si sia nella imminenza della pubblicazione della decisione da parte della corte di giustizia dell'unione europea
è ovvio che a questo punto io prescindo da ogni considerazione circa
Avanzata dalle parti ricorrenti
O dalle parti resistenti circa la percezione di un cannone da parte di emittenti pubbliche la possibilità che sia consentito alle emittenti pubbliche e di operare in deficit e via dicendo sono argomenti su cui io non voglio scende
Credo per quanto riguarda quella che le televisioni private hanno affermato essere una politica discriminatoria tra il cartello provvisione
Consentirebbe a danno delle emittenti commerciali che non sono ammesse cartello in quanto tali sia arrivato al punto che il cartello Eurovisione ha formulato una certa carta di Marino
Approvata dal cartello nel mille novecentonovanta che sancisce la volontà dell'unione di impedire l'accesso alle televisioni private
Questo il testo della carta di Marino
Ma dicevo per quanto riguarda questa politica che lepri televisioni private ritengono discriminatoria
Perché non sono comunque ammessi al cartello a partecipare al cartello
L'accesso ma i diritti di trasmissione del singolo avvenimento sportivo di eccezionale rilevanza avviene a termini dello Statuto Unione Europea
Euro visione solo per la trasmissione in differita degli eventi sportivi pennoni indiretta
Il cartello non concede trasmissione indiretta
Altri fuori dei propri membri dei propri partecipanti e comunque ovviamente avviene secondo la disponibilità da parte del cartello e a titolo oneroso
Per la trasmissione in differita
Esistono altri problemi
Anche quelli ormai presenti sul tappeto sul tavolo le questi problemi riguardano una valutazione che deve essere necessariamente attenta nel quadro di una legge sull'emittenza
E riguardano i limiti agli introiti pubblicitari
Direttamente poi indirettamente imposti nel nostro sistema attualmente dalla legge Mammì alle concessionarie pubblica privata
Il bilanciamento di questi limiti
E deve avvenire sempre in conformità dei principi della normativa europea della direttiva considerando l'ho detto prima che le attività televisive costituiscono con un servizio ripeto quella formula non vorrei essere noioso
Nell'ambito della libera circolazione di tutti i servizi normalmente forniti appagamento senza esclusioni connessi al loro contenuto culturale o di altra natura
Nel contesto di questa disciplina europea dei servizi bisogna anche valutare quelli che sono i problemi che ruotano attorno alla legge diciassette dicembre novantadue numero quattrocentottantatré e al decreto di attuazione
Del dicembre novantatré
Che retta il Regolamento in materia di sponsorizzazione di programmi televisivi offerte al pubblico
Questo regolamento cioè il decreto nove dicembre novantatré e attualmente sottoposto per la parte in cui applica disposizioni l'articolo diciassette all'articolo diciotto della direttiva che ho menzionato a un rinvio interpretativo pregiudiziale
Davanti alla corte di giustizia europea da parte del TAR Lazio anche questa causa dinanzi alla Corte di giustizia europea è stata discussa pochi giorni fa anche per questo problema si avrà quindi una presto con una decisione della corte europea
Credo che su questo aspetto che è pure un aspetto centrale della vita e della sopravvivenza dei soggetti che si muovono in questo mercato particolare nel mercato di riferimento sia superfluo andare in dettagli tecnici che sarebbero sotto un troppo minuti però vorrei soltanto dare lettura prima di concludere
Di due delle due proposte interpretative che sono state avanzate dalla Commissione dell'Unione Europea
Nel corso del giudizio la commissione ha avanzato le proprie proposte interpretative
E per le leggo perché credo che abbiano un notevole significato nel contesto di questo discorso particolare la direttiva e in particolare gli articoli eccetera eccetera devono essere interpretati nel senso che l'espressione forme di pubblicità
Come le offerte fatte direttamente al pubblico contenute nel citato articolo diciotto ricomprende ai fini della elevazione del tetto di affollamento pubblicitario del venti per cento dell'orario di trasmissione giornaliero
Anche altre forme promozionali
Dipendesse dagli spot pubblicitari quali le telepromozioni che pur non contenendo offerte dirette al pubblico possono ciò nondimeno aperta lunedì loro caratteristiche intrinseche essere a queste assimilate
Per quello che riguarda la sponsorizzazione della commissione propone questa interpretazione della direttiva le disposizioni direttiva devono essere interpretate nel senso che non si oppongono a che gli stati membri e consentano anche nel corso della trasmissione di un programma
L'indicazione del nome e Otello con Occhetto nonché l'assegnazione a privati i prodotti o di servizi dello sponsor
Nell'ambito di concorsi a premi a condizione che l'esibizione dei prodotti e dei segni di identificazione dello sponsor
Avvenga nel rispetto dei limiti quantitativi e temporali rigorosi a secondo di modalità idoneo ad evitare che la sponsorizzazione assuma il carattere promozionale
Proprio del messaggio pubblicitaria ho dato lettura solo di questo e qui mi fermo perché mi rendo conto che scivola vorremmo in dettagli
Troppo di carattere marcatamente tecnico vorrei soltanto sottolineare che come credo sia evidenti a tutti promessa pronunzia che sta per essere e messa sul rinvio pregiudiziale dalla corte di giustizia contribuirà finalmente a fare chiarezza su alcuni ed in quelli che sono gli aspetti dibattuti della nel mercato televisivo del mercato pubblicitario e dell'esercizio in questo mercato dell'iniziativa economica
Non un tetto pubblico-privata dell'iniziativa economica in generale
Vorrei ricordare che sempre ai Asstra secondo nella dizione delle norme comunitarie
Il servizio pubblicitario
Costituisce una prestazione fornita normalmente dietro retribuzione
E credo che questa disposizione e costituiscono il fondamento senza pregiudizio della libertà di manifestazione del pensiero e del pluralismo comunque letto interpretato interno esterno che sia ma costituisca certamente il fondamento del regime europeo della concorrenza nel mercato radiotelevisivo perché riguarda proprio il modo della la provvista dei mezzi
Io credo di aver concluso spero di non avervi affitto troppo a lungo
E vorrei anzi sono loro in chiusura
Sottolineare che gli è consentito che mi sono tenuto a considerazioni esclusivamente oserei dire e tecniche perché e quindi non hanno non desidero che da questa che per così dire una lista che ho fatto direi quasi la nota della spesa dello Stato
Della normativa europea per quello che influisce sui problemi attualmente in discussione il mio discorso si limita qui grazie
Grazie al professor al mozzo che fra l'altro ci ha dato diciamo così gli strumenti giuridici e istituzionali per capire quanto tutte quelle discussioni sul sul numero delle reti delle quali ci siamo dovuti nutrire per parecchio tempo fossero ormai superate per non dire inutili perché il riferimento non è più il numero delle reti e fra l'altro anche il disegno di legge abbozzato presentato dal ministro Maccanico non fa più riferimento al mitico numero delle reti ma invece pone un tetto che fa riferimento al mercato complessivo delle risorse il ministro Maccanico doveva essere qui conduce avrebbe illustrato personalmente questo disegno di legge purtroppo però ci ha fatto sapere che non era più sicuro ieri di poter arriva
Presidente della RAI Morello che pure ci doveva essere invece il vertice del G7 all'idonee causa l'assenza di Massimo Fichera presidente di euro chiuse che ha mandato un un messaggio di scuse
Professor mozzo toccato molti argomenti fra gli altri anche non una ma alle numerose sentenze che la Corte costituzionale ha dedicato al tema radiotelevisivo e che si sono intrecciata in qualche misura con l'attività legislativa nel settore che è stato governato in parte da leggi e in parte da sentenze la Corte costituzionale adesso c'è il problema di rifare questo impianto e credo che di cui esso è anche dalla sentenza la Corte si possa parlare il professor Zaccaria che conosce oltretutto molto bene dall'interno i problemi del servizio pubblico perché è stato a lungo consigliere d'amministrazione della RAI a lui la parola
No c'è un appello naturalmente perché il ritardo nell'inizio ragiona ampiamente compensato l'assenza di alcuni dottori quindi rispetto dell'iter grazie figlio parlerò no quanto ha parlato professor bozza
Ma perché siccome sono due relazioni che in qualche modo interagiscono le nostre
Allora io per un certo verso l'compito agevolato dalla relazione del professor Motta per un certo verso l'esterno complicato quindi vorrei che capiste questo questo atteggiamento
Perché è complicato prima di dire perché agevola perché nell'intervento del professor mozzo soprattutto nell'ultima parte
C'è stata un po'la tendenza a sottolineare alcuni aspetti
Di attuazione od in attuazione della direttiva comunitaria
C'è stata una sottovalutazione nella seconda parte
Di alcuni principi costituzionali che ci sono in questa pare ecco allora qui non voglio annoiarvi certamente entrando discutere del problema del delle fonti del diritto quali valga di più
Però devo
Fare la premessa io ho chiesto questo titolo la disciplina della televisione in Italia tra vecchie e nuove problematiche
Come per dire noi oggi parliamo di un problema
Anzi la tentazione sarebbe quasi a parlare dell'ultimo problema che si ha di fronte
Apriamo i giornali
Scorgiamo le affermazioni sulla Tele Padania o sul su altre cose di questo genere
Gli apriamo nei giorni scorsi e scorgiamo tutta una serie di preoccupazioni collegate alla nomina di un consiglio di amministrazione della RAI
Sembra che questo sia il problema poi ci rendiamo conto invece che nella materia della radiotelevisione
Non dico che questi non siano problemi
Ma i problemi che noi abbiamo accumulato
Irrisolti irrisolti nel nostro Paese sono senza precedenti sono senza precedenti non sono questi due non faccio per sminuire l'importanza o la responsabilità che avranno i presidenti delle Camere nel fare certe scelte
Lo faccio per dire che in realtà è estremamente pericoloso è riduttivo
Misurarsi sul problema del giorno prima
Quando noi ci troviamo in una situazione nella quale
Si discute molto di principi costituzionali in tema di televisione vice presidente Casavola che quindi silenzioso ma autorevole testimone di questi discorsi
Silenziosa oggi ma evidentemente non attraverso le sentenze che sono state fatte in questa materia non dobbiamo dimenticare che negli ultimi vent'anni venti sono venti e forse sono di più
Sono stati estremamente ridotti gli interventi politico parlamentari
Sono state estremamente puntuali le decisioni della corte che hanno individuato tanti i principi costituzionali in materia di informazione
Allora si sente dire ancora il problema dell'informazione si lega al problema delle riforme istituzionali
Poi si sente dire che le riforme istituzionali sono urgenti D'Alema e Berlusconi hanno ribadito questo questo punto e hanno anche detto che comunque si deve modificare la parte seconda della Costituzione
La parte sulla organizzazione
Beh che qualcuno avesse detto in questo periodo
Che nella parte prima della Costituzione nella parte prima della Costituzione
Dove c'è l'articolo ventuno che riguarda questa materia
C'è una norma e ci sono principi costituzionali che non sono stati attuati lì non abbiamo il problema di modificare la Costituzione
Abbiamo il problema estremamente serio di dare attuazione a una serie di principi che la carenza del legislatore ha praticamente reso Vanni guardate che non è un'affermazione
Diciamo così che vuole provocare o che vuole forzare i toni della discussione
Io vi elencherò ora sette otto principi costituzionali
Che non trovano attuazione nel nostro ordinamento positivo
Che in questi venti anni non sono stati realizzati
Il principio la sentenza quattrocentoventi è la più spettacolare la più clamorosa l'ultimati si è ricordata perché ha dichiarato l'incostituzionalità di qualcosa
Ma i principi che sono stati enunciati dalla dalla Corte costituzionale il principio del pluralismo esterno che vuol dire una reale libertà di concorrenza tra soggetti sul mercato il discorso che ha toccato il professor moto ma cosa vuol dire questo principio di le ha di piena concorrenza di soggetti sul mercato non vuol dire solo che ci devono essere tanti Soggetti
Vuol dire che ci devono essere i soggetti che concorrono in condizioni di sostare sostanziale equivalenza se tra il primo concorrente il secondo ci sono venti misure di scarto non è concorrenza non è concorrenza
Quindi la concorrenza nel nostro sistema non si è mai realizzata quindi il principio costituzionale della pluralismo esterno non c'è nei fatti
Il principio del pluralismo interno l'altro
Sono parole che sembrano così difficili quasi imperscrutabili ma il pluralismo interno è un problema altrettanto importante che è quello che caratterizza il servizio pubblico non per i test tanto si deve rivolgere alle fasce minoritari e quello è un problema certamente ma se noi intendessimo che la caratterizzazione servizio pubblico a rivolgersi alle fasce minoritarie noi avremo automaticamente configurato un servizio pubblico che si confina ai bordi del mercato
Il servizio pubblico deve realizzare il pluralismo interno che è secondo i più
è qualcosa che a un prodotto si verifica sul prodotto sul prodotto di imparzialità
Cioè se ci fosse un pluralismo ne parlavamo col presidente Mancino un attimo fa un pluralismo
Fatto in termini tali ricordate le definizioni del pluralismo gli spicchi di verità di cui parlava qualcuno di cui mi sfugge il nome in questo momento
E che era una interpretazione del pluralismo oppure la presenza di tanti soggetti
Che possono rappresentare le varie aree culturali questo è forse necessario ma non è sufficiente perché al limite il pluralismo così interpretato vorrebbe un consiglio d'amministrazione di cinquantasette milioni di persone
Oltre Judi lei il problema è vedere se queste persone che si mettono insieme sono in grado di realizzare quel famoso principio che si chiama imparzialità imparzialità e non è l'obiettività e non è la competenza e l'imparzialità e il modo in cui tu affronti
Una singola questione
Il modo in cui tu dai una certa diciamo operazione dei fatti e questo è una condizione strutturale diciamo del servizio pubblico
è una condizione strutturale e quindi ho già detto due principi che sono di dubbia applicazione Six
Verifichiamo i nostri fatti quindi l'operazione non è quella del pluralismo come somma di presenze di parte
Mai come capacità di esprimere un prodotto e quello che gli americani chiamavano il principio della fairness doctrine principio dell'imparzialità per l'appunto che loro applicavano allora anche ai privati forse eccessivo i privati non credo che debbano rispondere a questo principio
Attenzione non devo rispondere a questo principio saluto che durante la campagna elettorale perché lì ci sono sentenze la Corte
A volte dimenticate dalla stessa Corte presidente Casavola quando fu fatta quella sentenza sui referendum e si disse sostanzialmente no lo dico soltanto perché so bene che la sentenza da chi è stata firmata ma perché in quella sentenza si disse
Di il divieto di pubblicità referendaria
Diciamo è ingiustificato perché nel referendum la semplificazione del quesito Fassi che anche la pubblicità se uno strumento opportuno e si è dimenticata lì la corte che anni prima aveva detto
Che lì si va tutelato non solo chi trasmette ma anche chi riceve e chi riceve deve avere un'informazione equilibrata quindi allora imparzialità quella che viene tradotta come par condicio fuori durante il periodo e la campagna elettorale e qui qualcuno ha gridato all'i vertici io che queste norme nostre sono discutibili
Ma andati a vedere in tutti i Paesi stranieri queste norme ci sono da vent'anni saranno un po'più un po'meno ma il divieto di pubblicità ad esempio è un principio generalizzato in tutti i Paesi europei potremmo dire che è un è una regola la pubblicità in materia politica
Non si fa per
Che sostanzialmente determina uno squilibrio troppo forte tra chi ha i mezzi o nei mezzi
E poi ci sono tutta una serie di altre regole che da noi sono considerate liberticide che dall'altra dagli altri Paesi vivono da vent'anni
Ma medico sempre su andando su questi principi costituzionali
Quando la sentenza quattrocentoventi dice dice
La legge Mammì quindi l'unica grande legge fatta in quei vent'anni di oblio in cui praticamente il legislatore aveva dimenticato i suoi compiti
L'unica grande legge fatta nel mille novecentonovanta
E sul punto fondamentale che è quello del del principio della concorrenza
La Corte dice due due due parole due frasi devono essere scolpite nella roccia
La legge Mammì non ha rispettato il principio pluralistico non è acqua fresca
Quindi non è che fa un discorso incidentale è un'affermazione centrale forte e aggiunge perché non è il pregio pluralistico uno per dice è roba che riguarda Fininvest Mediaset Telemontecarlo Videomusic e qualche altro soggetto che opera nel mercato no la Corte ha detto sul principio Flou pluralistico sul principio pluralistico quindi su questa premessa si fonda il diritto sono parole della corte il diritto del cittadino all'informazione
Guardate che non è un dettaglio non è un optional in un sistema di informazione far sì che ci sia configurato realizzato il diritto del cittadino all'informazione questo principio costituzionale io credo da non sottovalutare quel anzi se io dovessi dire se c'è una norma diciamo decisiva no decisiva nel sistema costituzionale e questo profilo che accanto al diritto di che trasmette c'è il diritto del cittadino all'informazione
Che naturalmente fa realizzato dal legislatore guardate che se a questo chiodo concettuale si possono agganciare una infinità di istituti nel nostro sistema il più banale quello della rettifica
Perché uno al diritto a correggere le cose inesatte che lo riguardano ma la problematica sollevata dal presidente Scalfaro non so se quello fosse il caso ma comunque di carattere generale
Sulla tutela dei minori e si aggancia questo chiodo cioè il fatto che ci siano dei Soggetti pur minori che hanno diritto all'informazione fatta in una certo modo ma diritto e il diritto vuol dire che se non lo realizza il legislatore non nasce da solo deve essere realizzato
E ancora e chiudo sui principi costituzionali
In materia di pubblicità e qui è il punto sul quale io vorrei esercitare un limitato dissenso con le cose che ho sentito fino a questo momento
In materia di pubblicità
Ci sono ripetute sentenze la Corte che dicono che la pubblicità in radio e televisione deve essere illimitata per tutelare due cose
Un mezzo affine vicino che è quello della stampa che è stato praticamente strangolato da una pubblicità senza limiti in televisione radio non c'è bisogno per spiegare la il concetto strangolato cosa voglia dire dieci anni fa la stampa aveva il sessanta per cento delle risorse pubblicitarie e la televisione il quaranta oggi la televisione ha il sessanta per cento delle risorse pubblicitarie la stampa non arriva al quaranta allora evidentemente è mancato un intervento legislativo che limitando la pubblicità in televisione
E qui e qui e qui le inadempienze sono forti e sono non solo a livello di legislatore italiano e qui sono nel rapporto con legislatura europeo
Perché nessuno s'accorge ad esempio che gli spot isolati devono costituire un'eccezione
Non sfiorava nessuno questo dubbioso sporto ce lo dice la direttiva europea spot isolati eccezione
Se voi fate una partita di calcio e ci mettete quaranta Scotti isolati in una partita di calcio
Voglio dire secondo voi sono un'eccezione durante la giornata o sono la regola e sapete quanto questo vale per realizzare introiti collegati a diciamo una certa caratura del mercato è chiaro che chi è in grado di mettere quaranta Scotti una paga di calcio in grado di prendere cinque miliardi quella partita e stroncare il suo concorrente che questo non è in grado di fare ma le interruzioni dei film le quote per i produttori indipendenti è voglio dire ci sono vertenze aperte sulle inadempienze in materia di limiti alla pubblicità che sono colossali e queste inadempienze sono inadempienze a un tempo comunitaria e costituzionali
Comunitarie costituzionali e non è che interessa solo alla stampa interessa anche all'utente perché la corte ha detto utente il diritto all'informazione
Allora
Tutte queste sentenze che hanno affermato questi principi dove le mettiamo
Il soffitta cioè le possiamo considerare una specie di esercitazione oppure dobbiamo pensare che la nostra Costituzione così come interpretata dal giudice costituzionale è stata sostanzialmente by passata
Da un ordinamento legislativo che ha realizzato parte di questo disegno che non ha minimamente curato i diritti dell'utente
Nei confronti a televisione che non si è preoccupata di rispettare i limiti in materia di pubblicità che non si è preoccupata di rispettare il principio dell'imparzialità queste Brizio pubblico che non si è preoccupata e realizzare la libera concorrenza
E allora veniamo a quello che si deve fare
Primo punto io una un suggerimento lo vorrei dare ma non è un suggerimento che nasce dalla mia testa perché sarebbe un suggerimento che non vale più di qualche altro
Io ho portato qui testo trovato prima di venire via un rapporto del Comitato sul futuro della televisione questo è Inghilterra mille novecentosettantasette firmato da Lord fanno attori Cordero questo questo questo rapporto mille novecentottantasette cosa fanno gli inglesi prima di affrontare una serie di questioni molto importanti allora dal problema la Quarta Rete quindi lo sviluppo del sistema
Danno l'incarico a un comitato di esperti presieduti da un personaggio autorevole prima di preoccuparsi dei posti nei consigli di amministrazione si preoccupano di definire le regole del sistema e danno incarico di fare un progetto
Un progetto qui naturalmente fatto al ministro degli Interni perché e e e lì la competenza ma si potrà discutere se questo progetto la la scorsa legislatura in cui non si è fatto niente in materia di informazione niente niente
Una cosa buona sera fatta la il Senato ha fatto un'indagine sulla multimedialità interessantissima
La conoscete voi è in un cassetto da qualche parte e lì abbandonata
Allora cosa si deve fare di fronte a questa complessità di problemi
Nozze urgente intervenire no c'è urgenza di dare incarico a un gruppo limitato di Esperti di fare un rapporto Progetto su questa materia in in due mesi e non è che ci vogliono sei mesi non è che ci vogliono sei anni e bisogna tracciare lì le linee dell'intervento legislativo questo lo fanno gli inglesi lo fanno i francesi lo fanno i tedeschi cioè non si fa una legislazione capricciosa come noi immaginiamo non è che oggi si pensa al consiglio di amministrazione che pure importante e non si pensa al garante
Che è scaduto e che praticamente e uno dei punti nevralgici del sistema ma mi faccio un solo esempio un solo esempio ma la questione di tele più la questione di tele più
Che tutti in Italia sapevano no sapevano non per dato razionale sapevano che la questione di tele più nel rapporto con la Fininvest non era così pacifica con quel limite del dieci per cento e per il resto le dismissioni
Tutti sapeva una cosa di questo genere dicono su base nazionale ma su base di comportamenti io quando ero in Consiglio di amministrazione della RAI nel mille novecentonovantatré e poi Fini il mio mandato e dei media ma soffrì moltissimo per una vicenda che riguardava gli acquisti del calcio gli acquisti i diritti sportivi sono sempre una grande vicenda ora sto Cecchi Gori che ha fatto la sua offerta e ha strappato i diritti cogliere i dati nel novantatré cos'era successo di particolarmente clamoroso
Che di fronte all'asta tra RAI e Fininvest per prendere i diritti sportivi il calcio Europa la duecento miliardi
La Fininvest col suo comportamento in quell'asta dimostrò che se i diritti per la pay tv fossero andati a Tele più si sarebbe sostanzialmente ritirata dall'asta
Sgomento generale ma scusa cos'è un atto di filantropia cioè vuole Rizzi si ritira dall'asta per favorire un terzo che non la riguarda
Evidentemente quel comportamento era un'approvazione da parte delle connessioni tra i due soggetti novantatré e garante comincia a indagare nel novantatré
Ora siamo al Tribunale di Milano si sta indagando
Su questi fatti non tocchiamo le questioni che riguardano aspetti ma voglio dire sono anche questi importante nostro discorso vengono fuori ammissioni che parlano di portare che parlano sostanzialmente di presenza molto più forte e il dieci per cento
Aspetteremo le sentenze aspetteremo le sentenze
Ma il garante non può dire che sono due anni e mezzo che sta indagando su questa cosa senza arrivare a una conclusione perché il Garante o arriva a una conclusione in quindici giorni in due mesi o se no si deve dimettere perché è praticamente non ascolta non ha strumenti dice lui
Ma non può farsi dai tempi pur lenti della magistratura perché allora non è un'autorità di garanzia in questo settore allora questo è un discorso importante più del consiglio d'amministrazione della RAI molto di più
è importante anche perché avete notato quando Scalfaro è intervenuto sui bambini
E praticamente nel dover intervenire non potendolo fare direttamente a mandato una serie di missive di lettere a una serie di interlocutori istituzionali
Se aveste visto l'elenco di quelle lettere Scalfaro praticamente ha fatto una specie di coincidenti Rizzari o di di una ventina di di di nomi
Perché nel nostro sistema per investire i soggetti responsabili di un problema
Bisogna scrivere a una ventina di persone poi volendo semplificare si scrive alla commissione parlamentare e questo si iscrive al garante per l'editoria televisione
Si scrive al ministro delle Poste
Si scrive ai presidenti delle Camere perché anche loro hanno competenze e poi ci sono i vari organismi diversi ecco vi pare che sia logico un Paese dove a governare un sistema così delicato ci siano una collana di soggetti così diversi eterogenei
Per cui praticamente interviene Scalfaro a torto o a ragione e Santaniello si sveglia dice adesso applicano le sanzioni ma no tu devi fare prima se avevi ha competenza e forse non ce la devi ma non puoi farlo dopo perché alla fine dopo sei tu che sei nel dalla parte del torto e poi ministro delle Poste e la commissione parlamentare e allora c'è il problema di avere un'unica autorità in questo settore Maccanico lo sta dicendo Maccanico se fosse venuto qui avrebbe detto io
Vi prometto che entro pochi giorni
Darò vita un'unica autorità io penso di di nuovo vi dirò una cosa che mi suscita qualche paura mi suscita qualche paura perché perché noi siamo andati avanti fino a questo momento con un garante monocratico quindi sostanzialmente debole come per sua stessa ammissione privo di strumenti privo di capacità di incidere due anni e mezzo per indagare sulla questione Fininvest delle più io arrivai battuto sulla linea del traguardo dal tribunale di Milano che indaga in sede penale
Ma allora voglio dire
Non sarà importante dar vita a un organismo in qualche modo unitario magari collegiale perché voglio dire le decisioni importanti è vero che il il solo evita la lottizzazione
Lo disse Claudio Martelli io ricordo bene che la frase ma rimasta scolpita nell'orecchio disse noi vogliamo un garante monocratico per evitare la lottizzazione
Va bene fingiamo che questo sia vero
Ma voi pensate che su questioni così importanti così delicate l'autorevolezza non derivi anche da una sorta di collegialità da una capacità di un dibattito interno
Pulire la Cassazione la Corte costituzionale che decidono su cosa importante non sono fatte di una sola persona sarebbero automaticamente meno autorevoli
Ma però quello che mi fa paura nel discorso che fa oggi Maccanico e che si vuol passare in Italia c'è da da essere Cenerentola rispetto agli altri Paesi
Per cui ha avevamo non un organismo ma ne avevamo tre quattro cinque che si marcava non l'uno con l'altro e che non facevano praticamente mai nulla
Passare a qualcosa di ancora più ambizioso dalla Federal comuni che c'è un Commission americana c'era un giornale o se la foto di Roosevelt riceva nel trentaquattro giusto su costituita la sede alcuni che ciò Commission
Organismo straordinario se voi andate in quel Paese troverete subito dal punto di vista proprio ambientale la differenza tra il nostro garante è è la Federal comunica ciò comica perché la viaggia in una in un grattacielo di una quarantina di piani qui il nostro garante era posto prima in un sottoscala della presidenza del Consiglio adesso ad una palazzina unifamiliare
A dietro a piazza Colonna
Ma il problema è mi domando io Presidente possiamo noi passare da un'esperienza diciamo di questo tipo addirittura un'autorità così ambiziosa in grado di governare contemporaneamente televisione telecomunicazioni insieme può darsi può darsi
Però io preferirei in queste cose procedere un po'per gradini cioè nel senso di dire passiamo prima un'autorità che riunisca ministero Commissione parlamentare che non va solo ridotta la commissione parlamentare va abolita
Va abolita cioè ridurla da quaranta a sedici non cambia niente Zavoli ITA
E purtroppo al momento in cui sarà nominata come come dire insediata è chiaro che l'abolizione sarà impossibile
Il ministero non è che mi si deve strappare un pezzettino di competenze un braccio di ferro Ivano tolte quasi tutte le competenze salvo la pianificazione delle frequenze
Ecco allora ecco i problemi ecco perché ci vuole un disegno l'Antitrust
L'Antitrust la qui qui giochiamo col fuoco la Corte costituzionale quando stese la sentenza nel dicembre novantaquattro
Se c'è delle acrobazie dal punto di vista giuridico fece delle acrobazie
Perché dichiarata l'incostituzionalità della legge Mammì per il non rispetto del limite ante i limiti antitrust c'è troppo alti
Cosa avrebbe dovuto fare TAC togliere di mezzo è creare il vuoto legislativo e provocare l'intervento sul ha fatto l'acrobazia e ha salvato una norma che ha consentito all'Italia direbbero al il i nostri amici francesi di arrivare fino al ventisette di agosto del mille novecentonovantasei quindi ha dato due anni
Due anni adesso io sento dire da qualcuno
Due cose che non mi convincono una e di merito e una di metodo la prima cosa che non mi convince che si possa pensare che il limite delle reti sia diventato anacronistico perché ormai c'è questa quantità non c'è più la scarsità eccetera
Va bene io sono in questo molto conservatore sono convinto che fino a che tutti gli altri Paesi europei tengono anche dei limiti per le reti forse non sono inutili
Forse non sono inutili non dico che saranno i termini
Ma questo discorso per cui il problema non c'è più
Non mi piace cioè io sono convinto che limiti per la proprietà delle reti ci sono in tutti i paesi europei e quindi mettiamoli per ora evita che devono essere eterni e con questo fatto di avere Terni non si mettono ma però poi il vero grande problema è quello toccato mi pare che anche il professor Mottola detto con chiarezza e sono i soldi cioè lì noi possiamo anche moltiplicare le reti
è inutile fare i giochi di prestigio a vere quindici o sedici reti terrestri perché non ce n'è anche lì nessuno ed è inutile pensare di fare sedici reti terrestri
Il vero problema però sono i soldi Cecchi Gori non si lamenta tanto del fatto che non all'illuminazione
Non si lamenta tanto di questo fatto certo è un fatto che lo che lo rende più debole ma si lamenta delle risorse pubblicitarie dirà qualcuno dopo di me ma se lui facesse programmi migliori avrebbe più pubblicità
è questo discorso è molto difficile perché non so bene qui se nasce prima l'uovo o la gallina
Cioè se i programmi migliori si fanno senza soldi e poi viene la pubblicità o se Comit qualche soldino in più si fanno programmi migliori e allora la pubblicità di ed anche perché c'è un c'è un gap che non si supera di in un anno e si supera in tempo
Più lungo quindi allora limiti alle reti e limiti alle risorse mi pare che l'altra parte D'Alema andando a parlare a diciamo a Mediaset prima delle lezioni
Questo discorso del limite alle risorse l'abbia fatto chiaramente non so se questo discorso è stato ritenuto ininfluente perché altre cose piacevano di più
Ma questo limite alle risorse fondamentale perché altrimenti avremo concorrenza tra soggetti disuguali che vuol dire non concorrenza
Allora la mia conclusione tre in questi termini
Noi abbiamo principi costituzionali importanti inattuati inattuati
La prima priorità secondo me e dar vita all'attuazione di questi principi
Va nominata una commissione autorevole snella di poche persone che presenta un Progetto un rapporto entro due mesi
Diciamo su questi problemi e le linee dell'intervento di riforma cioè che linee che abbiano coerenza tra di loro che siano qualcosa diciamo di armonico di pensato insieme ecco che pur preliminare all'intervento del Parlamento è preliminare l'intervento del Parlamento
Poi si possono risolvere le questioni urgenti
Non c'è problema però sul Consiglio della RAI una lasciatemi dire una sola battuta perché trovo che ognuno si sveglia e inventa un nuovo modello di consiglio d'amministrazione della RAI
Questo secondo me non è consentito
La Corte costituzionale aveva detto una cosa non derivazione non derivazione dal Governo o dalla sua maggioranza attenzione se vuol dire non derivazione dal Governo dalla sua maggioranza
Probabilmente un meccanismo di elezione di retta da parte del Parlamento potrebbe urtare contro questi stessi principi ma questo voglio dire lo dico col punto interrogativo perché naturalmente questione molto attuale molto delicata
Trovo del tutto improponibile la distinzione fatta da alcuni tra livello di Indirizzo e livello di gestione
C'è qualcuno dice no al Consiglio già fatto su due livelli
Qualcuno diciamo più alto che indirizza e qualcuno che gestisce questo modello è stato sperimentato nel mille novecentottantasei direttore generale annessi consigliere io ma insieme ad altri sedici
Son fatto questo modello per dare potere ad Agnes no per dare potere a chi indirizzava perché l'Indirizzo l'Indirizzo o è la sublimazione della gestione cioè la gestione ad alto livello e sempre Indirizzo
Oppure non esiste sono chiacchiere sono parole
Allora la distinzione che va fatta la distinzione che va fatta è quella che hanno fatto gli inglesi tanti anni fa non c'è di riscoprire nulla tra garanzia e gestione questi son due livelli diversi tra garanzia e gestione
Cioè indirizza gestione sono la stessa cosa esso io sto forzando ma voglio che si capisca cioè i grandi manager non gestiscono indirizzano le loro imprese ecco
Ma tra garanzia e gestione allora il il modello diciamo pensabile e questo perché se guardiamo alle spalle di questi due Consigli fatte dei presidenti delle Camere
è stato cioè quello Demattè quello Moratti per intenderci uno chiamato dei professori e l'altro dei manager
Ma se voi guardate pensate bene non c'è una sola persona a meno che non sia un essere un po'mostruoso che sia al tempo stesso garante e manager
Cioè dolosa lei è impensabile le può fare il Garante premete non può fare il manager un altro può fare ma Tatò fa il manager vano fa garante cioè non c'è non c'è uno che abbia queste caratteristiche allora l'uovo di Colombo in questa materia
è che siano individuati due livelli uno è stato dicevo l'Inghilterra consiglio dei governatori
Garanzia sono i soggetti che scelgono i manager quindi non c'è la scelta diretta del Parlamento ma i Bobbio questi nomi Umberto Eco tutti Biagi di questi bellissimi nomi che vengono fatti non sono manager possono essere al massimo garanti ma poi bisogna anche loro scelgano qualcun altro che amministra e gestisce questa è la distinzione se qualcuno veramente la vuole percorrere non so se ci saranno i tempi non credo che ci saranno i tempi però ecco non lasciamoci suggestionare da questo problema
Risolviamo i problemi urgenti nominiamo il consiglio nomina di Presidente le Camere
Nominiamo soprattutto e lì il problema del garante è fondamentale e diamo vita a un'autorità di garanzia collegiale affrontiamo con un progetto complessivo i problemi dell'attuazione costituzionale
All'interno mettiamoci anche l'attuazione delle direttive comunitarie che nel frattempo abbiamo dimenticato e io credo che magari arriviamo due mesi dopo però arriviamo meglio a risolvere questi problemi e sarebbe secondo me in caso diverso una grande occasione mancata
Il professor Zaccaria ha toccato questioni vive nervi un po'scoperti dell'argomento che stiamo dibattendo ha dato alcuni suggerimenti che credo interesserebbero il ministro Maccanico che però non c'è non può rispondere mi ha fatto altre osservazioni alle quali invece credo che voglia rispondere Gianni Letta si è parlato di rapporti fra carta stampata in radio televisione di rapporto fra pubblico e privato nel sistema radiotelevisivo e degli interventi che dovrebbe fare la politica nel sistema radiotelevisivo Gianni Letta secolo ma un po'in un crocevia perché è stato direttore di quotidiani manager del sistema radiotelevisivo uomo politico quindi credo che posso rispondere sotto più di un punto di vista
Per la verità avevo sperato che la sede così prestigiosa
Per la quale ringraziamo l'avvocato Marotta
Ispirata agli studi filosofici cioè a quanto di più Nobile
E affetti con vorrei dire anche se sintomo delle passioni degli uomini dovrebbe esserci
E anche il particolare momento nel quale sembra che per la prima volta questo tema così delicato e così appassionato
Si voglia affrontare al di fuori delle polemiche che per tanti anni lo hanno condizionato ci consentisse un dibattito appunto per la prima volta un po'più sereno un po'più pacato se non altro un po'distaccato da tante passioni e da tanti veleni
E avevo sperato anche
Che il professor Zaccheria che per molti anni è stato attivissimo sul fronte di questa battaglia di queste polemiche sul fronte pubblico dico è anche politico con interventi
Ha sempre autorevoli ma sempre stavo per dire faziosi correggo la parola sempre di parte
Avesse maturato a sua volta è sul piano soggettivo una maggiore serenità visto che da qualche tempo
Aveva preferito la ribalta alla ribalta pubblica alla quale era così abituate sulla quale si era così fortemente impegnato la tifoseria più severa più austera dell'università
Perché era tornato ai suoi studi
Credo anche per affrontare me lo diceva Provolo di stamattina
Un nuovo manuale su questi temi
Debbo dire però che con buona pace dell'università ed è la filosofia nel momento in cui il professor Zaccaria si è ritrovato davanti a un microfono non ha esitato a riprendere tutte le passioni di un tempo e ad affrontare
Questo tema non con quella serenità con la quale si sta tentando di affrontarlo in questi giorni ma con la carica di passioni antiche rese forse ancor più forti
E in certi punti anche velenose forse dall'ostinato silenzio di questi ultimi tempi
E il professor Zaccaria
Debbo dargli atto con una coerenza che gli fa onore è rimasto fermo alle polemiche degli anni scorsi
Quasi che chiuso nella sua università avesse guardato sia agli immortali principi del diritto ma astraendosi completamente dalla realtà
Che gli si andava svolgendo e modificando attorno sia quella sulla quale più direttamente si era impegnato nell'orizzonte nazionale del servizio pubblico sia quella che andava evolvendo nel mondo
Perché ci ha parlato come avrebbe parlato due anni fa tre anni fa quattro anni fa cinque anni fa quasi non fosse successo niente nel mondo né in Italia e sentivo nelle sue parole
Forse quella Nostalgia del monopolio del servizio pubblico
Alla quale lui si è probabilmente nutrito e ispirato e anche quella Nostalgia di una certa politica nella quale evidentemente quel monopolio e quella situazione era maturata si era consolidata ed era stata anzi fortemente e col contributo di tanti conservata
Guardava cioè il professor Zaccaria e lo dico senza polemica professore soltanto indietro rifiutandosi di guardare avanti
Ha guardato alle tante sentenze della Corte costituzionale che si sono succedute nel tempo lamentando forse giustamente
Che per troppi anni questo settore è stato governato più dalle sentenze
Che dal Parlamento che dalle leggi
Credo che le sentenze della corte quelle fondamentali siano state dodici addirittura
Ci ha ricordato alcuni principi costituzionali
Ma sempre in una certa ottica e sempre rifiutandosi di guardare alla evoluzione che anche i principi costituzionali che anche le sentenze della Corte hanno avuto nel corso degli anni ma mano che la situazione oggettivamente storicamente evolveva
Perché io non debbo ricordare strettamente all'autorità né alla memoria del presidente Casavola che si ascolta che presiedeva la Corte in occasione di quell'ultima tanto dibattuta sentenza quattrocentoventi del novantaquattro
Che la prima sentenza della Corte costituzionale in materia televisiva
Quella forse sì che piaceva al professor Zaccaria
Si riporta ancora agli anni Sessanta
E affermava la ineludibilità del monopolio pubblico stante la scarsezza delle frequenze la famosa sentenza estensore Sandulli
Che respingeva il primo tentativo di televisione privata che era legato a quello che era il mio giornale di allora il tempo TV è stata storicamente in Italia il primo tentativo di televisione privata libera stroncato
Prima dalle sentenze della corte di cassazione e poi dalla prima sentenza della Corte costituzionale che chiudeva totalmente la possibilità ai privati e riaffermava non solo la legittimità ma la ineludibilità
Del servizio pubblico
Quanta acqua è passata sotto quei ponti quante cose sono cambiate da quella prima sentenza all'ultima e quanto e che ampia è cambiato nel mondo e in Italia il panorama della televisione
E perché dico
Al professor Zaccaria oggi
Ventinove giugno del mille novecentonovantasei
Che non può guardare soltanto al passato e deve guardare all'avvenire che non ci può riproporre le polemiche negli anni scorsi ma deve guardare alla realtà mutata di oggi
Perché perché è successo qualcosa
Di molto importante nel mondo e sta per succedere anche in Italia cioè quella integrazione tra telecomunicazioni e televisione quella multimedialità di cui tanti parlano ma che evidentemente professor Zaccheo che pure conosce molto bene fa finta di non conoscere
Ma se allora dobbiamo affrontare oggi una nuova regolamentazione del sistema che guardi all'avvenire cioè gli anni prossimi e non al passato agli anni scorsi
Dovremo affrontarla guardando a questa nuova realtà
E disciplinando questa realtà per promuoverla non per frenare la per favorire nel nostro Paese condizioni di modernità e di sviluppo non per ingessare il sistema ancora una volta colpevolmente in nome Discetti principio dicesse Nostalgia monopolistiche
Perché dico questo perché se volessimo allargare lo sguardo sul passato che il professor Zaccaria ha gettato soltanto sotto il profilo giuridico costituzionale e lo volessimo allargare ai principi
Che i dirà la regolamentazione alla normativa che da quei principi il legislatore sollecitato magari da nostalgici del tipo dal professor Zaccheria hanno via via applicato bene dovremmo trarre allora sì una fortissima lezione dal passato
L'ho ricordato più volte in altre sedi ma sono costretto a farlo anche qui di fronte alle cose evocate dal professor Zaccaria ma come nel momento in cui arrivano esplodono in tutto il mondo le telecomunicazioni nel momento in cui quella Federal Commission del trentaquattro di cui avete sentito parlare innovando completamente rispetto a ciò che sempre era stato in America
A cuore alla deregulation apre alla totale integrazione tra i due mezzi nel momento in cui anche in Italia si dice che si deve affrontare la nuova legislazione
Guardando all'integrazione o perlomeno alla convergenza tra i due sistemi noi
Se operarsi uno come ci ha suggerito di operare il professor Zaccaria
Rischieremmo di ripetere tutti gli errori del passato e allora sì condanne Remo questo Paese a un nuovo ritardo oggi tutti parlano in convegni del genere
Del ritardo in cui l'Italia affronta il problema delle nuove tecnologie avrete sentito parlare delle volte dei vent'anni di ritardo con cui l'Italia affronta il problema del cavo del ritardo con cui affronta i problemi legati alle tecnologie nuove
Quella che allora venne ribattezzata come l'altra televisione rispetto alla televisione tradizionale quella dei grandi network che trasmettevano via etere è cominciata sperimentalmente le cinquanta ma negli Stati Uniti d'America e esplosa attraverso le centinaia di stazioni che molti voti nel mille novecentosettantatré settantaquattro
E da allora che è cambiato il panorama della televisione negli Stati Uniti
E dagli Stati Uniti negli altri paesi compresi molti paesi europei che hanno scelto questa via tecnologica certamente più avanzata certamente più affidabile certamente dalle possibilità molto maggiori
Rispetto all'etere ebbe io vorrei ricordare che anche nel nostro Paese nel mille novecentosettantuno la prima televisione
Che riuscì a infrangere o a illudere
Certi divieti
Fu una televisione via cavo ricorderete tutti perché e nella storia della televisione del nostro Paese Telebiella Peppo Sacco un famoso regista della RAI fu l'autore di questo primo esperimento che ne generò una quantità infinita nel nord e nel sud del Paese e cominciò immediatamente una battaglia di tipo giuridico costituzionale del tipo di quella che il professor Zaccheria con tanta Nostalgia evocato per bloccare quel tentativo e gli altri e nonostante il Telebiella sì preoccupasse di a vere un'autorizzazione che ottenne dal Tribunale di Biella il quattro aprile del mille novecentosettantuno
Comincio una battaglia furente politica e giornalistica contro queste cose
Per cui Telebiella fu denunciata fu assolta dal pretore perché il fatto non costituisce reato perché si sosteneva che nell'articolo centosessantotto e centosettantotto del codice postale invocato per la denuncia
Non era compresa la televisione via cavo essendo lato quel codice postale quando la televisione via cavo non era ancora nella mente degli uomini ma tutto questo non bastò a chi voleva difendere certe situazioni anche allora come oggi
E si attaccava i principi costituzionali o alle leggi e infatti il dodici febbraio del settantatré Telebiella faccio per sommi capi ovviamente una storia che è molto più movimentate ricca di episodi ricevette una diffida del ministero delle Poste e delle telecomunicazioni a smantellare gli impianti
Ne nacque mobilitazione ricorsi ricorsi anche all'Alta corte di giustizia europea ma il ventinove marzo con un tempismo assolutamente straordinario per il legislatore italiano
Venne varato il nuovo con un decreto centocinquantasei del Presidente della Repubblica il nuovo Testo unico delle disposizioni legislative in materia postale di BancoPosta e di telecomunicazioni che all'articolo centonovantacinque
Stabiliva addirittura l'arresto da tre a sei mesi per i privati che avessero esercitato la televisione via cavo e naturalmente il povero Peppo Sacco Telebiella e tutti quelli che avevano seguito l'esempio fu immediatamente con decreto del Ministro gioia immediatamente chiuso
Venne chiusa Telebiella e venne condannata a morte la televisione via cavo in Italia mentre negli altri Paesi si affermava fino ad esplodere ecco uno dei motivi del ritardo
E meglio che il dieci luglio del settantaquattro la Corte costituzionale con la sentenza duecentoventisei apri ai privati la televisione via cavo con questo dimostrando che la corte sa seguire l'evoluzione storica sociale tecnologica e quindi pur riaffermando la immutabilità dei principi sa adeguare le situazioni giuridiche a ciò che succede nel mondo della corte apri ai privati anche se in ambito locale
Potrei citare tanti altri episodi potrei citare la il divieto in Italia della televisione a colori
Cioè potrei citare tanti episodi che servono a testimoniare di come l'applicazione rigida per scopi diversi cioè al fine di conservare e difendere determinate situazioni e il professor Zaccheria
Meravigliando Mele voi ha detto a un certo punto di sentirsi un conservatore conservatori in televisione soltanto ecco al fine di conservare in certe situazioni si applicano o si imboccano principio si adottano regole che condannano il sistema ad essere ingessato a non potersi sviluppare e condanna nel nostro Paese a quei ritardi
Io dico stiamo attenti a non ripetere gli errori del passato siamo attenti a non ripercorrere strade già note che hanno già dimostrato quanto pericolose essi siano
Se poi è vero
Che chi oggi ci governa e ce lo ripete tutti i giorni
Ha scoperto i valori del mercato della libera concorrenza della competizione beh è il momento
Di guardare a una legislazione che sappia innovando guardare avanti che sappia garantire quelle condizioni di libertà di pluralismo certamente di competizione e di concorrenza
Ma senza invocare molto o evocare o sognare modelli astratti che non possono trovare riferimento né nel nostro e negli altri Paesi
Per la natura stessa dell'oggetto di cui discutiamo vorrei mostrare al professor Zaccheria
L'ultimo numero di Liberal che pubblica che ripete da un settimanale americano una tabella
Dei quattro grandi network americani delle quattro grandi e concorrenti
Gruppi americani dico quattro quattro soggetti in un mercato di duecentocinquanta milioni di abitanti aperto alle tecnologie come gli Stati Uniti d'America e qui siamo a piangere perché sono tre o perché il terzo ancora deve essere aiutato a camminare o perché ho perché ho perché dobbiamo difendere il servizio pubblico che in questo Paese per esempio non esiste e quanto ai principi Rodolfo Brancoli persona autorevole studioso della situazione americana
Conoscitore anche della situazione italiana è uno dei tanti nomi che sentiamo autorevolmente fare anche in vista di quelle nomine di cui parlava analizzando questa situazione e commentando le iniziative che degli Stati Uniti si stanno attivando per contrastare questo oligopolio dice
Attenzione ammettiamolo c'è inquietudine
Nella nascita di questi giganti ma la prospettiva è che nel giro di pochissimi anni il mondo dell'intrattenimento e dell'informazione audiovisiva sarà dominato da una dei dozzinali dozzina di conglomerati mediatici di cui forse solo quattro europei e noi ci vogliamo preoccupare allora di fare una legge che abbia questo mi sembra di capire unico intento quello di sempre quello di ridurre ridimensionare urlo dei soggetti in grado non dico di competere ma di garantire quelle dimensioni minime per poter concorrere
E non si IMI in nome di che cosa del pluralismo giustissimo valore fondamentale che tutti rispettiamo
Ma io credo Presidente Casavola che tutto si possa dire in Italia tranne che non ci sia pluralismo ma basta aprire un televisore
E giocare con un telecomando ma basta arrivare in una qualunque sala di un qualunque convegno per vedere lì il numero dei programmi qui il numero delle che delle telecamere che ti aggrediscono ma allora questo è un Paese senza pluralismo
Ma che cosa si intende per pluralismo è sempre Brancoli che cito in relazione alla discussione sull'antitrust che c'è per esempio negli Stati Uniti
Che cosa è importante
Il carattere competitivo che il sistema deve mantenere anche dopo le fusioni e le acquisizioni carattere che anzi deve essere rafforzato ma vi sembra poco competitivo il nostro sistema
Ma mi sembra che ci sia poca concorrenza tra i soggetti in campo
Ma vi sembra che ci dobbiamo veramente preoccupare di una favola come quella che viene raccontata ma che credo ognuno di noi possa tranquillamente smentire con la propria esperienza personale sol che si è da qualche ora avanti ha un televisore
E allora io dico se vogliamo affrontare pura regolamentazione moderna che guardi al futuro che voglia garantire quei principi indispensabili di pluralismo di competitività di concorrenza ma che sappia insieme
Recuperare il tempo perduto garantire l'evoluzione tecnologica aprire il sistema quella integrazione della multimedialità che è nelle cose e che nessuna Nostalgia potrà limitare o infrangere e allora facciamo una re una legge che guardi
A questi principi e salvaguardi questi obiettivi per esempio
Guardando le quote dei di mercato avevo molto apprezzato la relazione del professor mozzo il quale evidentemente per tener fede anche dopo la fine dei dell'esperienza governativa alla natura di governo tecnico
Che era il gabinetto nel quale aveva seduto sia fatto una relazione tecnicamente asettica vorrei dire molto imparziale
Ha messo sul tavolo tutti i problemi alla luce di ciò che succede in Europa alla luce di ciò che la normativa italiana fa presagire possa succedere in Italia
E invece il professor Zaccaria dimenticando tutto travolgendo tutto è tornato a parlarci con i vecchi accenti
E ha riproposto su questo tavolo una cosa che sembrava addirittura superata e che come ci ricordava il nostro moderatore
Persino il ministro Maccanico sa affrontando in questi giorni in un'ottica diversa e ci ripropone una antitasse basato solo sulle reti con questo confessando che tu anche a anche volendo ancora anche sulle reti non solo ciò confessando che l'unico obiettivo di un antitrust debba essere sempre e solo presidente Mancino quello di ridimensionare uno dei soggetti tanto per parlar chiaro la Fininvest
Mi risparmio di far polemica su altri aspetti dell'intervento del professor Zaccaria quando confondendo la Corte costituzionale con i tribunali di questa Repubblica ha evocato altre vicende sulle quali per discrezione mi astengo ma vorrei concludere con una sola osservazione non andremo molto lontani professor Zaccaria se riproponiamo questa impostazione
Lei ha detto lamentando che la passata legislatura non ha fatto nulla in tema di informazione in parte ragione perché non ha sfornato niente però per la prima volta affrontato con quel metodo che lei stesso al spiccava quando parlava di una commissione di esperti di non tutti erano esperti per la verità ma comunque ha affrontato anche col contributo di alcuni esperti perché c'era persino per esempio l'onorevole Giulietti in Commissione speciale presieduta dall'onorevole Napolitano proprio questo tema
Proprio per guardare all'esigenza di una nuova normativa di una nuova legislazione sul tema in maniera diversa
E se anche non è arrivata a produrre una legge pure arrivata esplorare il terreno con un'ottica nuova e ad arrivare a una sorta di intesa sulla quale si sono riconosciuti tutti i gruppi politici che superando l'ottica delle reti affermava il principio delle quote di mercato
Con un triplice filtro a garanzia del pluralismo perché l'accordo raggiunto istituiva
Una percentuale sui programmi radiati nel rispetto della sentenza quattrocentoventi della corte che troppi hanno letto frettolosamente male o faziosamente e in maniera distorta
E se ne preoccupò lo stesso presidente Casavola il quale pochi giorni dopo che la sentenza vide la luce e di fronte alle interpretazioni che correvano sui giornali di chi voleva volutamente la distorsiva per tirare acqua al proprio mulino fece una importantissima precisazione sul terreno proprio dei mass media cioè ai giornali non con sentenza e dichiarò che non era vero che la corte aveva con il titolo il numero delle reti fissando a due il numero delle reti consentite per ogni soggetto
La Corte aveva dichiarato l'incostituzionalità dal comma quattro dell'articolo quindici della legge Mammì
Riaffermando la necessità di un rapporto diverso rispetto a quello lì previsto tra il massimo numero delle reti possibili e il numero delle reti assentibili assai a ciascun soggetto
Quindi l'accordo della commissione Napolitano nel Rispetto del principio della sentenza dalla Corte correttamente letta aveva fissato il primo limite al venti per cento dei programmi ricevibili
Guardando naturalmente al sistema nel suo complesso e alla integrazione delle tecnologie e dei mezzi trasmissivi
Il secondo limite era quello proprio guardando a quelle barriere all'entrata di cui ci parlava il professor mozzo
Il trenta per cento delle risorse del mercato televisivo
Naturalmente intendendosi per risorse non soltanto la pubblicità ma tutto ciò che fa vivere il mercato della televisione canone pubblicità contributi
Il mercato nel suo complesso televisione nazionale pubblica e privata televisione locale televisione via cavo homevideo cioè il mercato dell'audiovisivo nella sua interezza trenta per cento
E un terzo filtro
Prevedendo sì finalmente una possibilità di incrocio che precedentemente era stata vietata tra televisione e carta stampata
Quotidiani pubblicità si poneva per chi questo incrocio realizzata il limite del venti per cento sul mercato globale della comunicazione
Beh io credo che prendendo a base
Quest'accordo e perfezionando la alla luce delle nuove tecnologie di ciò che nel frattempo succede anche perché in questo campo l'evoluzione e quasi vertiginosa
E calcolando queste quote di mercato in relazione alla globalità dei mercati alla possibilità della concorrenza ma alla libertà dello spirito d'intrapresa e salvaguardando oltre al pluralismo anche la dimensione economica dell'impresa così come la corte ancora una volta saggiamente si raccomandava perché l'articolo ventuno lo leggeva in relazione anche all'articolo quarantuno
Quindi guardando segretamente professor Zaccheria
A questi problemi in questa ottica in questa prospettiva con l'obiettivo di garantire al nostro Paese un sistema articolato ricco cioè di garantire al telespettatore la possibilità di scegliere una ricchezza di offerta che sia migliore di quella di oggi e che sappia guardare anche alla qualità
Così come c'è stato autorevolmente ricordato proprio in questi giorni io penso che se noi sapremo guardare con questo spirito a questi obiettivi
Non sarà difficile trovare un accordo anche politico non solo sulla nuova legge ma anche sui problemi che derivano per esempio al servizio pubblico proprio in questi giorni per ciò che riguarda il nuovo consiglio di amministrazione ma anche qui anche qui dovremo superare antiche contrapposizioni logiche obsolete Nostalgia del passato
Ecco perché noi per esempio aveva molto apprezzato dopo gli accordi falliti nella passata legislatura sulla proposta di legge
Così detta del quattro più quattro avevamo molto apprezzato la proposta del presidente Mancino che riducendo al due più due ciò che era nato come quattro più quattro rendeva di fatto impossibile la lottizzazione
Sembra che gli accordi le intese il dialogo di questi giorni non porti a un'intesa per una nuova legge e quindi probabilmente nei prossimi giorni saranno i presidenti di Camera e Senato a dover dominare il nuovo consiglio di amministrazione ecco io dico a lei presidente Mancino torni
Da presidente del Senato se dovrà col presidente Violante provvedere alla nomina del consiglio allo spirito della sua proposta e siccome la vecchia legge prevede cinque consiglieri torni al due più due
Uomini competenti indipendenti saggi e affidi il quinto il presidente a uomo realmente super partes che possa costituire la prima garanzia di quelle garanzie che giustamente il professor Zaccaria auspicava non voglio dilungarmi dopo perché già ho preso troppo
Parte del vostro tempo ma anche sul garante la nuova legge o l'accordo fatto in Commissione Napolitano innovava proprio nella prospettiva di quella integrazione e di quegli obiettivi che mi son permesso di ricordare chiedo scusa per la lunghezza dell'intervento e per aver portato io stesso un po'di passione quando all'inizio forse rimproveravo al professor Zaccaria un eccesso di passione e una assenza di serenità
Ma l'ho dovuto fare proprio per cercare di riportare il dibattito a quella serenità senza della quale non andremo lontani ma con la quale potremo realmente dare a questo Paese un sistema normativo per la televisione per le telecomunicazioni per la multimedialità aperto moderno competitivo capace di assicurare il meglio al telespettatore quindi al cittadino grazie
La filosofia produce anche questi fenomeni inconsueti che la vis polemica si trasferisce da da i giuristi ai politici piuttosto che non viceversa come come dovrebbe essere
Più normalmente però Gianni Letta nella parte finale del suo intervento ha parlato ancora in termini così di un possibile accordo comunque di un dialogo che non si è definitivamente l'urto fra le parti che rendono credo quindi che sia importante ascoltare ora l'onorevole Giuseppe Giulietti che viene dalla RAI è stato un giornalista della RAI un ex parlamentare dell'Ulivo e coordinatore nazionale per le telecomunicazioni del suo gruppo parlamentare in queste ultime settimane
è stato fra coloro che si sono battuti perché a un accordo si arrivasse sia in termini di sistema sia per quanto riguarda il consiglio di amministrazione della RAI e quindi ascoltiamo l'onorevole Giulietti
Credo che fare due cose recuperare il tempo se cessano di essere sereno
Letta devo dire questo se bravissimo nel senso che riesce non voglio polemizzare e poi mena fendenti o meglio di durezza inaudita
Io non mollo seguirò questa strada mi permetto di ringraziare Marotta
E di sfruttare questo luogo per vedere se un luogo utile davvero riflessione
L'anno di costruzione
Sapendo guardate lo dico a me stesso che da questa situazione se ne esce se nessuno di noi pensa di essere sopra delle parti
Se si autodefinisce come il centro la neutralità nessuno dei protagonisti di questo tavolo e neutrale tutti siamo portatori di interessi parziali o della politica o d'impresa questo è un dato scontato su questo ognuno si porta il suo bagaglio culturale
Voi sapete quale dibattito il professor Massimo detto molto bene c'è anche tra i costituzionalisti italiani sul sistema radiotelevisivo un dibattito aspro dove c'è dottrina da una parte e dall'altra temo che se li possiamo solo sotto questo profilo ci daremo la nuova legge all'alba del tre mila e credo che noi invece dobbiamo non dichiararci pentiti
Mantenere la memoria di cosa sono stati gli anni passati nel sistema radiotelevisivo non propriamente da indicare ai minori come un punto di riferimento dal punto di vista etico e sapere che deve essere superato
Credo che sotto questo profilo le persone qui presenti
Chi abbiamo dato un importante contributo
Professor Zaccaria credo che ci abbia dato anche degli elementi che non vanno cancellati perché l'accordo sarà più facile se non sarà nel nome di una Bontate la quale diffido
Marzo alle nove di forti identità politiche che in modo aperto dicano si chiude con le guerre puniche attraverso la trattativa aperta trasparente dalle sedi parlamentari brutale se serve
Ma che sappia che si discute di un elemento che non riguarda solo i profitti delle imprese ma la democrazia internazionale di questo parlano oggi gli Stati Uniti della democrazia del cittadino nella piazza telematica del tema delle pari opportunità dei cittadini e dei gruppi sociali del tema dell'ampliamento degli autori delle produzioni non basta dire il numero dei canali sapere ecco tipi portate sapere cosa fanno i canali se vanno le diverse culture i diversi stili i diversi linguaggi sei canali sono liberi e se i canali solo di proprietà diversa
Perché se io avessi solo quattro gruppi di impresa con duecento canali avrei lo stesso stile di vita conica con il cambiamento oppure semplice dello spot di presentazione
Ma non ci sarebbe un cambiamento della rappresentazione complessiva delle comunità internazionali e nazionali credo che questa sia l'altezza
A cui ci hanno richiamato e gli interventi le quali vorrei richiamarmi anch'io
Ecco perché ritengo che sia importante in questo settore rompere due vizi che ci sono stati perché vedi letta non c'è solo il pregiudizio RAI da smontare negli anni settanta ottanta di avuto due tizi uno l'esclusività della politica nel servizio pubblico
E allora bisogna fare un passo indietro perché non è riproponibile un governo da parte dei partiti dalle aziende che poi porta nei lotti ai sotto l'ottica tutto ciò che viene generato service
Ma non è possibile neanche un primato degli affari nel sistema radiotelevisivo che poi spesso che sono congiunti con la parte peggiore della politica
Perché anche questa è storia che va rimossa la superiamo se la politica fa un passo indietro da un meccanismo consociativo ma l'impresa ammette apertamente che negli anni ottanta è stata parte del sistema consociativo tanta parte e che anche su questo con che pubblica autocritica il privato perché questo mondo che va superato dall'una e dall'altra parte se fosse uno dei due mondi solo a dire io supero non faremo l'intesa
Ecco perché deve essere tra personalità solide questa intesa tra principi forti
E non l'altro voglio dire non pensando ciascuno già essere portatore di un dogma
Credo che questo sia il posto sia importante
E allora e vado rapidamente al punto noi oggi l'intesa possiamo fare non perché siamo più buoni
Ma perché c'è un dato che mancava negli anni passati la democrazia italiana si è sbloccata
Ne stiamo andando verso la democrazia totalmente sbloccata dell'alternanza
C'è un dato generale di sistema europeo che hanno ricordato mozza Zaccaria che riguarda una cosa che non riprenderò il sistema Paese che nel campo delle telecomunicazioni il rapporto con l'Europa allora non serve solo un forte privato io mi sento parlare molto del privato avverto che non c'è più tensione sul servizio pubblico come se fosse l'azienda residuale che non debba più competere in Europa come se potesse essere eliminata
No se abbiamo bisogno di una legge antitrust occorrono forti Trust a forte concentrazione se non si capisce di che si parla ma non ribaltando un vecchio schema l'eliminazione del pubblico non è questo
Abbiamo bisogno di un sistema che abbia un forte pubblico forte privato ma non basta se potrò solo Mediaset RAI avvertire un rischio ma di un sistema che attraverso l'innovazione crea nuovi soggetti nel campo tra editoria d'editoria elettronica permettere ma anche della carta stampata di cui si parla troppo poco
Al termine del processo va aumentata la platea di coloro che producono di coloro che ricevono non ridotta credo che questo debba essere il punto di fondo
Allora oggi un'intesa è possibile non perché siamo buoni
Ma perché un panorama internazionale il panorama nazionale secondo me ci obbliga ad uno scatto e poi per un altro motivo guardate io non penso che questo Parlamento posta dei prossimi sei mesi di fronte ai drammi del Mezzogiorno del nuovo regionalismo del lavoro passare sei mesi a discutere del numero delle reti o del consiglio di amministrazione della RAI rischia di essere uno spettacolo
Allo scopo
Anche perché rischiamo di alimentare lo dico in presenza e con grande rispetto del presidente del Senato queste cose a che questa non più tollerabile insomma Bossi che dice
Bruciamo il per avere quattro posti alla RAI seria già presi abbondante dentro nella scorsa legislatura bruciamo il canone io sono stanco di questi linguaggi qui non è più consentibile
Che si usino come immagini figurate immagini di violenza da parte di chiunque
Le chiedo che la
Sì purtroppo c'era stato un precedente televisivo che non voglio ricordare
Di qualcuno che poi diventò ministro che pensò di bruciare cadono in televisione per questo dobbiamo liberarci pargoli Giuliano Ferrara per questo poi dobbiamo liberarci tutti di questo tipo vedi vietato la battuta giusta per dire perché dobbiamo superare questo tipo di atteggiamenti allora deve io provo avanzare una proposta rapidamente
Di questa natura
Precisando proprio che questo è un percorso che può avere luogo nelle sedi parlamentari ed ecco perché io sono molto grato ai presidenti delle Camere
La volta scorsa si parla troppo di questa legge fuori dalle Camere questa volta credo che il percorso deve essere interamente dentro le camere allora noi abbiamo bisogno e non è un dato di son d'accordo con te non perdiamo tempo a parlare del consiglio RAI ma che la RAI abbia un governo subito facilita l'intesa sulla legge antitrust perché uno dei due soggetti non può essere ad interim e non può essere non rappresentato costantemente questo significa che uno dei due soggetti non compete non c'è
Allora io penso che noi dobbiamo secondo me la meglio fare una legge
Io credo però che adesso lui non possiamo asfissiare i presidenti delle Camere se vogliamo fare un salto di qualità se la nomina spetta ai presidenti delle Camere dobbiamo sforzarci di farceli ai presidenti delle Camere in un clima di silenzi
De chiamando la tensione non sui nomi
Ma sul fatto che si decide di un'impresa che ha bisogno di un governo immediatamente operativo che sia composto di persone capaci che vuol dire giuristi esperti del mercato internazionale autori produttori un governo immediatamente operativo
Ma credo che lo abbiamo detto già con forza i presidenti delle Camere non del nessuno deve credo che sarà evidente
Che non potrà non essere rappresentata con la metà del Paese che ha votato non ha votato per l'Ulivo ma mi permetto di aggiungere una cosa netta che la cosa nuova
Sai qual è e se noi tutti facciamo uno sforzo per aiutare nel senso più alto del termine presidente dalla Camera scegliere cinque persone che si sforzino tutti e cinque noi rappresentare ciascuno la propria parte ma che abbiano al centro le io vengo nominato ma devo rappresentare il tutto un servizio pubblico ha un senso se il luogo della sintesi se in ogni luogo della produzione c'è dialettica
Allora io ho bisogno di cinque donne e uomini che non si pongano il problema chi rappresenta il pidiessino chi rappresenta Ford Fiesta di più i fiduciari e vuole che è stato di noi tutti collettivo maghi creando un clima perequare rappresentino assieme l'interesse generale aggiungendo una cosa
Rete se qualcuno proponesse Giulietti alla presidenza di Mediaset a letta non lo dirà mai perché è un uomo amabile giustamente mi come dire no abbellite però forse no Mandelbrot che ci sarebbe un blocco stradale a Segrate
Io vorrei che Roma è una cosa molto semplice che non ci fossero signori come dire convinti sostenitori della privatizzazione dello smantellamento dell'azienda un consiglio di amministrazione non può che essere fedele alle ragioni della sua impresa
Uno dei modi per eliminare un'impresa
Lo dico perché nel passato qualcuno ha pensato che fosse un'azienda complementare all'altra la RAI non è un'azienda complementare o residuale e un'altra impresa e la sovrapposizione delle imprese non fa bene anche al privato
Fu un'espressione infelice di
Ecco su questo c'è una su questo c'è la divaricazione mai fatti per costruire un'intesa occorre partire dalla divaricazione
Ultima questione
E quindi questo credo che sia uno dei punti l'altro e perdo la risposta letta
Ed ho esposto a Zaccaria non credo che il Consiglio RAI sia il cuore del problema tant'è vero che penso che prima del quindici via Duilio possa essere risolto
Ma il cuore del problema sta altrove sta nel disegno di legge Maccanico
Allora io raccolgo la proposta ad un gruppo di competenti e di competenze che ci consenta di riflettere su qual è l'assetto finale tra una cosa devo dirla io non sono per arrivare al ventisette agosto in assenza di qualsiasi normativa il disegno di legge Maccanico raccoglie in gran parte il lavoro della commissione oggi Napolitano
Nessuno lo sposa a scatola chiusa bisogna discuterlo attentamente io ho dei dubbi su come si parla di rete federata
Oggi tutti hanno scoperto la rete federata ma nessuno sa che dire non sono stati scriverla io sono favorevole a un grande decentramento regionale vuole sapere come si fa in che modo se una piccola rete del due per cento se è una rete aperta agli autori e produttori se il centro di produzione di Napoli vivaddio diventa un grande centro per il Centro studi allora una grande scommessa
Ma se deve essere una ripetizione della Fiera del Fagone ogni sei ore beh non credo che questo Paese abbia bisogno di questo ha bisogno di un grande progetto innovativo allora di questo vorrei capire vorrei sapere se questo Authority e solo sul sistema radiotelevisivo come io penso si applica anche all'editoria
Se abbiamo bisogno quindi di un controllo anche sui trust informazione nella carta stampata penso alla vicenda del Messaggero Mancuso altre grandi concentrazioni già realizzato
Va be'le concentrazioni non è che piacciono o non piacciono secolo dei proprietari non mi piace il meccanismo
Allora credo che qui mi permetto di avanzare la proposta che dobbiamo entro il ventisette agosto almeno al Senato
Perché c'è la sentenza della Corte quando il sette agosto poi se noi apriamo un dibattito pericolosissimo un dibattito teorico prima affidando eventualmente soltanto ai pretorio ad altri la gestione del dibattito io sono per arrivare all'approvazione al Senato
Prima del ventisette agosto sono potremmo fare di questo disegno di legge con tutte le correzioni discussioni possibili poi credo che si possa lavorare con grande finezza e con grande attenzione
Ma credo che potrebbe essere molto rischioso lasciare aperto questo tema ultima cosa la droga Mancino terminato
Non intervengo sulle cose sulle quali sono d'accordo del tutto inutile sono convinto che stabilire un punto fermo tra le parti proposta infarinare un elemento di riferimento all'innovazione a tutte le cose che abbiamo detto
Mi permetto di ricordare a tutti noi che questa volta una legge di sistema deve parlare anche alla carta stampata e alla piccola e media impresa locale
Nel centro sud c'è un problema grosso di sviluppo in questa direzione
La basta che la legge risponda a RAI e Mediaset
Deve occuparsi questa volta dei nuovi strumenti di comunicazione del lavoro che si può creare sia nelle infrastrutture sia nella produzione che poi servirà ai futuri canali insisto molto su uno dei produttori degli autori se ne parla pochissimo mentre questo grande problema culturale riaprire il bacino di produzione
Ridare fiato agli autori dei diversi settori della musica del cinema del teatro della ricerca problema legato alla questione del lavoro
Termino su un punto di cui oggi non si è parlato rivolgo una proposta al presidente Marotta che è sempre stato
Molto gentile e ospitale lo rivolgo anche al presidente Mancino sensibilissimo su questa questione come del resto il presidente della Camera Violante il presidente Scalfaro
Io vorrei che accanto a questi nostri dibattiti che sono fondamentali importanti sulle reti sui bilanci sulle quote di mercato sulle strutture sulla futura organizzazione
So che ci sarà un convegno a Roma nei prossimi giorni di grande interesse
Noi convocarsi può per una volta
Una riunione che vedesse attorno al tavolo le autorità istituzionali
Ma per la prima volta le imprese radiotelevisive di questo Paese editoriale
Gli autori e produttori per discutere non soltanto delle quote dell'affollamento ma di un tema che è sparito so che è un tema vecchio di chiedo scusa
Ma il tema esiste una questione etica nel sistema delle telecomunicazioni
C'è un problema sia dal versante cattolico sia da quello laico
Di un'anima del sistema delle comunicazioni
Voglio dire è mai possibile che su una questione così delicata come il tema televisione nel violenza ai minori
Noi non si riesca a convocare qui comincia a dire che c'è un problema di conflitti di profitti o divisioni non so di quale natura non si riesca non proviamo a fare uno scatto assieme che secondo me pare di capire che sta discutendo non solo dell'aspetto delle quote ma anche l'aspetto della qualità del prodotto e dei diritti dei cittadini perché non è roba nostra il sistema delle comunicazioni
Fare uno scatto e mi pare che il presidente Mancino l'abbia già posta
Auto convocando sono contro le censure solo contro gli interventi dei Parlamenti ma per il diritto di cronaca ma riunendo le imprese gli autori e produttori e dicendo su alcune questioni di civiltà penso al tema delle fasce protette penso al tema delle tutela dei minori penso al tema della loro riconoscibilità del minore coinvolto nei casi di cronaca poche questioni chiare perciò la questione la pubblicità nella programmazione rivolta ai giovani di cartoni animati cioè questo tema della crescita e della conoscenza
Possiamo su questa questione darci un appuntamento ripeto non in Parlamento non tu misure tra cui sola senza cibo cioè sono stato chiaro
Una regolamentazione che nasca da una crescita collettiva ecco credo che se noi dessimo l'idea che accanto a quella discussione ne facessimo partire un'altra sul terreno della civiltà penso che questo potrebbe come dire aiutare tutti aiutare anche questo Paese grazie
Credo che l'onorevole Giulietti abbiamo detto delle cose importanti abbia fatto un appello giusto a cercare di guardare avanti con concretezza
Prima di dare la parola al presidente Mancino per le conclusioni siccome Giulietti è entrato sul terreno dell'accordo politico c'è Gianni Letta che voleva rispondere brevemente
Allora facciamo mi perdoni il presidente Mancino ma non posso lasciare senza risposta l'intervento di Giulietti del quale condivido totalmente lo spirito lo raccolgo lo faccio mio
Sottoscrivo pienamente la prima e l'ultima delle sue proposte
Cioè per quel che riguarda il consiglio d'amministrazione della RAI lui
A descritto l'identikit lo sottoscrivo per quel che riguarda l'iniziativa da assumere su certi problemi della qualità della violenza dei minori della tutela dei minori sottoscrivo pienamente
Una piccola precisazione debbo fare sull'altra proposta quella di mezzo sul ventisette di agosto
Certo se lo spirito fosse quello che abbiamo detto se la base di discussione fosse quella della conclusione
Della commissione Napolitano non della proposta Bogi ma della conclusione Boggi corretta da Napolitano forse lo sforzo di un ulteriore approfondimento per arrivare a un'approvazione rapida si può fare
Alla condizione di conoscere perché è un impegno che certamente al buio non posso assumere se le condizioni fossero quelle il tentativo si può fare sono due condizioni però
Che la legge sia di sistema c'è guardi al sistema nel suo complesso pubblico e privato per quel che riguarda la televisione editoria e incroci tra editoria e televisione Secondo che nell'aspetto che riguarda il servizio pubblico
Tenti di dare per la prima volta una definizione di ciò che è servizio pubblico
Ricordava il professor moto all'inizio di questi lavori che non è definita in nessuno dei delle fonti normative né europea né nazionale la missione lui l'ha detta pubblica
Ecco nel momento in cui andiamo a fare una legge di sistema nel momento in cui si affrontano problemi diete federate come si diceva Giulietti i cui qualcuno ci dovrebbe spiegare che cosa è che cosa si vuole è io vorrei anche che questa legge si spiegasse qual è la differenza tra il servizio pubblico alla televisione commerciale quali sono gli oneri doveri gli obblighi le possibilità le potenzialità dell'una e dell'altra
Perché oggi sul televisore faccio francamente fatica a riconoscere il servizio pubblico dalla televisione commerciale allora legge di sistema
Definizione del ruolo e delle funzioni del servizio pubblico
Definizione di Rete federata e allora forse se tutto questo si riesce a fare
Con un antitrust
C'è entrato non sulle reti ma sui mezzi trasmissivi sulla integrazione con le telecomunicazioni e sulle risorse allora forse questo sforzo si può fare altrimenti io penso che non manchino
In un paese
Sì
Nominato come la culla del diritto gli strumenti giuridici
Non dico per aggirare non mi permetterei nei mai Presidente Casavola opere eludere ma per trovare una soluzione tecnicamente e giuridicamente corretta a questa data del ventisette agosto
Che forse è stata anche troppo infatti Zatta
Che forse non è così ultimativa come qualcuno dice
E mi fa piacere vedere un leggerissimo assenso del capo del presidente Casavola che mi incoraggia a trovare e non la supposta cui a trovare su questa strada una soluzione che consenta allora l'approfondimento del professor Zaccaria e quella dell'onorevole Giulietti
Mi pare massima scusava Lentini che Letta polemizzi con me va benissimo mi fa piacere ma che ha detto tradimenti l'interprete del silenzio del del professor Casavola fortemente serio
Di razzi io mi scuso perché ci sono delle delle persone avevano chiesto di intervenire sarebbe stato molto interessante ascoltarle ma quest'ultimo dialogo politico non ci ha portato veramente fuori con i tempi dobbiamo dare la parola al presidente Mancino perché le il suo discorso sia il gesto conclusivo anticipò anche i ringraziamenti a tutti coloro che sono intervenuti dal presidente Casavola che temo si asterrà dal sorridere d'ora in poi in qualsiasi manifestazione è un ringraziamento particolare vorrei fare al collega Arcangelo Ferri che è stato il propulsore ideale l'organizzatore infaticabile di questo convegno poiché ormai lecito anche al servizio pubblico ringrazio anche lo sponsor che Napoli convention biro
Allora tocca al presidente Mancino in queste ultime settimane con grande linearità ci ha sempre detto la via maestra per la RAI sarebbe fare la legge di riforma se non sarà possibile si andrà avanti con la legge precedente
Pare presidente Mancino che l'ingrato compito ricada sulle sue spalle su quelle dell'onorevole Violante quindi credo che oggi sia ancora più interessante ascoltarlo
Ma io sarò più breve dell'onorevole Giulietti che credo sia stato il più breve tranquilli intervenuti
Mettendo da parte e uno schema riassuntivo scritto ma tentando di recuperare il senso delle
Riflessioni
Anche un po'un po'calde
Che ci sono stante in questo confronto che io ritengo utile
Dal punto di vista generale
Ecco io al dottor letta
Al quale ho sempre rimproverato di non avere fatto una scelta anche il parlamentare
Vorrei dire ad alta voce che capisco anche le ragioni per le quali l'uscente
E in condizione di
Richiedere
Alle forze politiche alle presenze parlamentare di fare la loro parte ma con un
A pagando si di utilizzare argomenti che non sono una fuga in avanti sono la focalizzazione di una situazione che è prossimo a verificarsi anche all'interno del nostro Paese
Perché noi non possiamo guardare alle polemiche
Che hanno una loro sede nella politica
E dobbiamo guardare a ciò che sta avvenendo sul complesso sistema della informazione non soltanto al nostro interno ma anche a livello a livello internazionale
Ciò l'occasione mi è arrivata
Mi è stata offerta
Dal presidente Marotta che io ringrazio ma per fare alcune
Precisazione una e quella della data che non è non deriva da una sentenza della Corte costituzionale
Ma è una data che ci siamo dati il presidente Violante ed io
Perché Pozzi si potesse guardare con maggiore attenzione
Ad una condizione quella della governo di un servizio pubblico che allo stato registra una sua forte precarietà
Io ho ancora fiducia dottore letta ho ancora fiducia chi nelle nella giornata di martedì in Senato si possano recuperare un confronto che però ha bisogno di una disponibilità a a realizzare il disegno
E perché
è vero che nella passata legislatura io fui presentatore insieme al collega Salvi di un disegno di legge che prevedeva una composizione del consiglio di amministrazione un po'giocato sulla sulle regole dei collegi arbitrali dovendo rispettare il by bicameralismo e dovendo rispettare le posizioni di maggioranza e opposizione di opposizione il numero minimo non poteva essere che di quattro e poi è stato alterato già al Senato portando la serie poi alla Camera portando portando all'otto
Ecco la ragione era che noi potessimo realizzare il massimo della rappresentatività diarie culturali valide presenti nel nostro Paese non pensiamo alla frammentazione della patria della politica ai numerosi partiti che ci sono anche quando vi potrebbero essere convergenze su una posizione culturale comune
Pensiamo che questo Paese come nel resto del mondo non si è prodotto sul piano politico una cultura diversa da quella liberaldemocratica da quella cattolica democratica da quella riformista
Che non sono soltanto la mera gestione ma sono quelle anche del dell'Indirizzo vi è un po'che essere di carattere generale proprio per realizzare quella imparzialità poi le quattro persone avrebbero dovuto
Fare
Un lavoro di selezione per nominare il quinto presidente espressione del massimo della della fiducia della garanzia di imparzialità io convengo con l'onorevole Giulietti sarà molto difficile spogliarsi delle parzialità anche quando c'è la grazia di Stato poi dietro la grazia di Stato magari c'è una parziale parzialità e non nella e non la totale la toppa all'imparzialità
Ma
Quando però da alcune forze politiche si propone noi ci attestiamo su quel su quel disegno di legge però vogliamo la rotazione a me sembra che stiamo facendo la stessa discussione che si faceva negli anni settanta quando non trovando l'accordo per la massima espressione dei consigli dei Consigli regionali si diceva facciamo un presidente uno all'anno in modo che potesse andare anche al di là della formula politica di governo che precedeva quella quella quella regione
E più lottizzazione di questa
Non è possibile realizzare e io mi auguro che il Parlamento possa riprendere il discorso per realizzare una convergenza ma non credo che noi possiamo
Guardare
Alla questione della informazione all'interno del nostro Paese limitandoci o ritenendo che il punto essenziale e irrinunciabile
Sia solo e soltanto la composizione dal consiglio di amministrazione
Consiglio di amministrazione ha la sua importanza
Il quindici luglio i presidenti dei due rami del Parlamento di fronte a una inerzia del Parlamento dovranno oppure scegliere ma credo all'interno di questi criteri oggettivi che sono oggettivi poi ciascuna scelta si può prestare al qualche rilievo a qualche critica e io mi auguro che e il lavoro che sarà fatto
Potrà dare il massimo delle garanzie a un servizio pubblico che irrinunciabile all'interno del del nostro Paese
Ma io vado all'altra questione
Che e quella della disciplina del sistema dell'informazione visto complessivamente
La Mammì attentato ma non non è riuscito a risolvere
I due aspetti del pluralismo
Della informazione
E noi ci siamo limitati a disciplinare
Il servizio pubblico
E quello delle emittenze private ma dando vita palesemente a un duopolio che per la verità può anche essere sufficiente
Sul piano più generale tenuto conto di quello che sta avvenendo sul piano internazionale però questo duopolio è troppo pesante
Sia perché la notizia spesso non è data o di fronte alla notizia c'è una manipolazione è una distorsione della stessa assecondò voi delle parzialità
Delle varie reti non mi riferisco soltanto alle private io mi riferisco anche a quelle del del servizio del servizio pubblico credo ma dobbiamo guardare con con attenzione ma anche con preoccupazione a ciò che che a capita in alcune aree del nostro paese
Tele Padania se Bossi l'onorevole Bossi vuole Tele Padania
Mettere su un uomo una organizzazione di tipo privatistico e che si rivolga e al titolare delle concessioni per aprire Tele Padania ma ce l'abbia per conto suo non pretendendo di cercare
Al Parlamento rifare l'eccezione a quell'obiettivo di imparzialità che dovrebbe caratterizzare una composizione di consiglio di amministrazione
E Hull Indirizzo che non può contare non posso votare neppure i presidenti dei due rami del Parlamento ai presidenti del tutto dei due rami del Parlamento tocca l'ingrato compito di scegliere sì sono stati fortunati no e fortunato il Paese non sono fortunati il due per rappresentanti del del Parlamento ma se non sono stati di mano felice state tranquilli
Che non avendo il potere di revoca tutte le critiche saranno rivolte non solo nei confronti della gestione ma anche nei confronti di chi si è accinto ha un compito che qualcuno ritiene essere espressione di quel desiderio di potere non so da parte di chi certamente io posso dire anche a nome del presidente Violante i due presidenti dei due rami del Parlamento farebbero volentieri a meno di nominare i componenti del consiglio di amministrazione della
Vorrei toccare ecco questo problema che c'è nel nostro Paese
Ma riferendolo anche ad avvenimenti ormai prossimi sul piano internazionale
Ebbene c'è un pluralismo interno c'è un pluralismo esterno che bisogna assicurare un possiamo dire che il pluralismo e dato dal numero delle reti o soltanto dal numero delle reti non possiamo a pagarci perché e io visto preoccupante un po'e credo niceno dobbiamo preoccupare tutto tutti i ciò che avviene all'interno della della carta stampata beh se tutta l'Italia meridionale
Va nelle mani di un'unica proprietà riteniamo che questo non sia un problema che deve interessare il Parlamento dal punto di vista della disciplina delle condizioni e delle garanzie è questa è una domanda a cui il Parlamento deve dare una risposta
Secondo
Riteniamo che nel contesto di una comparazione ai massimi livelli europei o internazionali perché arrivano anche gli Stati Uniti arriverà il Giappone all'interno del nostro Paese con la liberalizzazione ormai prossima Libè liberalizzazione beh non ci dobbiamo preoccupare anche della territorializzazione dei monopoli
Cioè riteniamo che alcune reti televisive per quanto piccole come dimensioni rispetto al contesto del territorio nazionale
Non provocano un regime di monopolio che bisogna disciplinare diversamente per evitare che il cittadino sia vittima soltanto di quella rete ma si dice ma tu col telecomando può andare altrove non è questo il problema non è un problema di telecomando
è un problema anche di forte esigenza di far corrispondere a una fase discendente delle diciamo del delle funzioni delle competenze legislative amministrative verso il basso una un'altra fase di disse discendente che riguarda anche tutto il settore della della comunicazione
I tenete conto che in Germania la Corte costituzionale ha fatto prevalere la presenza dei lender essendo il nelle televisioni non ha fatto prevalere l'esigenza di un Paese che pure fortemente e a avvertito il un sentimento di ricomposizione territoriale per sentirsi in azione nella sua nella sua interezza la Germania Federale ha dato prevalenza Highlanders
Per quanto riguarda tutto il settore tutta la disciplina del terzo settore radio per televisivo e la stessa Inghilterra e tiene conto anche delle diversità che ci sono all'interno della propria area e la disciplina che noi abbiamo in Inghilterra è una disciplina che tiene che tiene conto di queste varietà di carattere territoriale è un problema che ci sta dinanzi che deve essere affrontato nella sede nella sede parlamentare
Terza questione beh noi abbiamo un lavoro diciamo da prendere in considerazione la commissione Napolitano Commissione Napolitano ha lavorato ha lavorato abbastanza bene
Il Parlamento deve farsi carico della relativa disciplina avendo già un testo che era stato licenziato in sede referente e che può essere riproposto sul piano parlamentare come da decisioni intervenuti
Io vorrei dire
Al dottor letta al professore al professore Zaccaria al professore morso all'onorevole Giulietti abbiamo fatto una scelta che comparativamente forse non regge
Presidente kazako
Perché da una parte abbiamo detto la Camera si interessi della modifica dell'articolo settantasette della Costituzione
E il Senato si interessi della disciplina della informazione nella sua in chiarezza
E forse diciamo dal punto di vista della gerarchia non regge perché modificare l'articolo settantasette della Costituzione
Quindi in direzione della il mio emendabilità o bella emendabilità parziale o della del termine tassativo intro cui ciascuna delle Camere si deve pronunciare significa sgomberare un terreno che oggi era ricoperto abbondantemente da ben cento decreti legge e qualunque governo sotto il peso di cento decreti legge ma non regge
Io una in un contesto normale figuriamoci quanto poi i contesti sono aggravati dalla li
I giudici tacchino ma
Sì di questa legge
La litigiosità
La mancata riforma del
è importante
Ad un certo
Quello della informazione che
Sa della corte che si
Della democrazia
Informazioni
Informazioni
Una qualità ore di democrazia
Tema principale che non
L'ultimo argomento anche dal punto di vista dell'autorità
Io guardo più
L'autorità
Informazioni
Ma complesso si
Alla studio
Dica che sta al di fuori dell'
La informazioni
Do guardo alla STET
Arduo a tutto ciò ok
Sarai
Autorità
Noi dobbiamo batterci però tampona autorità collegiale
Un Leccio quando si tratta
I diritti soggettivi
Che sono quelli
La informazione
Non il giudice monocratico
Ma se noi non faccia
Piccoli processi civili salvo
Uno e la fu
L'autorità un'autorità collegiale
Autorità monocratica e dobbiamo andare in cui
L'autorità non
Della informazione ma deve guardare
Al complesse
Informazione sul piano sul piano più
Includo
In questa tre
A questi o
Forme istituzionali
Alla resa
Però se
Ora lo dico come rimprovero
A me stesso io non
Ad altri
Noi ci stiamo limitando soltanto ad avere
Libero già scritto
E non sulla copertina
E ancora quando il Conf
Lungo le questioni
Che cosa vogliono
Vogliono il re
Amo appagare
Il mito attraverso la nuova pelle le funzioni a
Dico che la
Iotti aveva proposto il ribaltamento
Mo'le
Silvio leggi quadro nel settore dell'agricoltura nel settore dei lavori pubblici nel settore
Porti dette dei trasporti beh io corrente
In questi capitoli è
Cesario sapere
Cile dall'ambi della parola
Come vorrei se
In che modo si articola il presidenzialismo
Mi presidenzialismo e era
Io approfitto di questa occasione ecco ringrazio l'avvocato Marotta
Dire alle forze politiche ai gruppi parlamentari che il confronto il confronto deve scendere nel merito non bastano
Dichiarazioni di buona volontà
Oggi sarà dura che io ho
Beh risolve il problema delle riforme è in forse la stessa qualità della nostra democrazia che