"Da Sturzo una proposta attuale. Il municipalismo federalista"

Grazie signor Sindaco
Apriamo questa tavola
Rotonda ma come c'era è avvenuto nelle precedenti edizioni
Noi ricordiamo ancora una breve riflessione anche di centoventicinque anni dalla nascita di Luigi Sturzo ventuno novembre mi dice ottocento settantuno
Sturzo è deceduto l'otto agosto del mille novecentocinquantanove
E però del suo pensiero sul problema delle autonomia è molto difficile
Utile che rimasto arretra conserva tutta la sua vivacità e attualità
Fra qualche anno
Ricorderà un secolo da quando fu fondata l'associazione nazionale dei comuni da anche se già con i primi governi nazionali se erano avuti agitazione dei comuni contro l'ex le tasse che schiacciavano i Bilanci dentro nel mille ottocentosettantanove a Torino si erano riuniti i sindaci di sessanta Comuni del Nord per contestare la politica finanziaria del Governo del e si badi bene
Il convegno fu organizzato da da sindaci che a quell'epoca erano di nomina frecce non erano eletti
Ma un'associazione veramente di rilevanza nazionale ed autonoma si ebbe solo nel mille novecento uno
Dopo cioè la grande crisi di fin e secolo culminata nei fatti traumatici del mille ottocentonovantotto che segna lo spartiacque ritardi Spina e l'Italia giolittiana
Uno spartiacque che assumere oggi anche una colluttazione didattica riservato lo studio del Novecento inteso in maniera unitaria ed organica nell'ultimo anno del giudice il nostro secolo dunque il ventesimo quello che sta per scomparire e speriamo che scompaia in buona salute si apriva all'insegna della moderazione i cattolici accantonavamo l'opinione spedito parla di divieto di partecipazione alle elezioni politiche rendendo possibile governi della mediazione di Giolitti i socialisti di Turati tiravano un sospiro di sollievo perché cessavano le persecuzione anche per l'Italia si attiva in breve anzi brevissimo Periodo della Belle Époque purtroppo finita nel suicidio del troppo alcol la prima guerra mondiale
Anche il movimento dei comuni d'Italia tra i capelli e pizzetto alla politica delle riforme dello statista dietro al Veneto
Tre erano allora i centri del movimento del comune di Firenze Parma Milano
Due le correnti all'interno dell'associazione la sinistra con i socialisti i radicali antimilitaristi
Che mirava a creare un'organizzazione permanente i moderati
Che pensavano piuttosto o un movimento di pressione sul governo a secondo delle urgenze che di volta in volta si potevano ecco gli aerei gli aderenti all'atto di nascita dell'Arci come si chiamava l'associazione nazionale comuni d'Italia
No già mille comuni agli inizi del mille novecento uno mila seicento nel mille novecento quindici il primo presidente fu il Sindaco di Milano Giuseppe Mussi gran maestro aggiunto dell'Oriente dita
La massoneria
Svolse al loro un ruolo molto importante sul movimento e nel movimento comune artistiche abbia
Sino a quanto socialisti e cattolici assunsero la guida dell'associazione nell'età cerchia la prima grande battaglia
Che sostenne l'associazione nei confronti del governo
Fu quello per l'abolizione delle spese di competenza dello Stato dai bilanci ecco pubbliche sicurezza giustizia difesa rivendicazione che fu accolto è applicata dal governo Giolitti solo nel mille novecento sette un momento alto fu quando la bandiera dell'Anci accanto alle tende di soccorso
Furono fu piantata dal cattolico Michielli fra case di Messina distrutte dal terremoto del mille novecento otto
Ricordo tutte queste cose perché mi pare possono aiutare capire meglio quanto lunga difficile
Contraddittorio eccessivo sia stata questa storia dell'emancipazione dei comuni così dovremmo decidere emancipazione comunque dalla tutela c'entra l'estetica dello Stato post risorgimentale sempre sospettoso che attraverso le Autonomie potesse essere indebolito compromesso
Quella concezione matrimoniale della nazione che fu il vizio d'origine del processo di unificazione salutista
Quindi le desistenze diffidenze e sospetti hanno avuto una lunga una lunga storia e memoria
Che domanda e se non bastasse più fare i conti delle specie delle competenze con lo Stato e che si dovesse passare a rivendicare un ruolo istituzionale dell'Associazione Nazionale dei Comuni fu chiaro già nei decenni Giorgia
Quanto presidente dell'associazione il moderato Manuele incredibili
Fu elaborato il primo punto Progetto di un consiglio superiore dei comuni con competenze nella materia legislativa relativa alle autonomie
Un progetto che si imbatte nel baluardo del centralismo di Stato
E e per cui non se ne fece nulla il fascismo naturalmente lo ignora rivide finalmente la luce del mille novecento cinquantotto
Ecco tutte cose che bisognerebbe sapere perché così siccome voglio capire il salto notevolissimo che oggi caratterizza il movimento dei comuni rispetto a questo passato così faticoso così contraddittorio e difficile e contestato coll'eterno sospetto
Che le autonomie comunali non parliamo poi del regionalismo
Potrebbe avrebbero potuto essere una corte catena lo smontaggio ma di smontaggio dello Stato liberale se poi di questa autonomia ne parlavano in comune del Mezzogiorno subito questo autonomistico
Associato ha una radice chissà perché i Borboni
Quale sia stato il ruolo svolto corretta Luigi Sturzo in questa storia dell'ANCI dovrebbe essere a tutti no mi sembrerebbe super parlarne qui a Caltagirone in bere ricordiamo che Sturzo fu vicepresidente del rilancio dal mille novecento quindici dopo essere stato consigliere per lunghi anni al mille novecento ventitré
Collaborò in questa veste con socialisti con radicali Coni mai verrà eccomi i massoni
In tutte quelle occasioni in cui gli sembrò necessarie ribadire pericolosi esprimerci l'autonomia del movimento dei comuni dalla politica dei partiti
Per Sturzo
Le autonomie sono state sempre una realtà storica più Morreale dello Stato al di sopra di ogni bipartitismo e politicismo
Il suo pensiero municipalista affonda le radici nella letteratura della restaurazione niente di meno
Da a a Rosy Bindi a Gioacchino Ventura il siciliano Gioacchino Ventura io ricordo quando Sturzo non se smetteva di sollecitarli a pubblicare dopo la storia del Partito popolare una bella biografia su Gioacchino Fonti Ventura
Ci prova incomincia a studiare ma credibile più fretta di me
E se ne andò all'altro mondo esilio di Marsico questo impegno che purtroppo non potete portare
Arte
Ma oltre a verosimili Gioacchino Ventura
Ci sono riflessi ipertensive Tito convinto nei testi di Sturzo dal discorso di Caltanissetta del mille novecentodue fino alle sue famose sintesi sociale
Che persona che non è non si può dubitare che fosse diciamo così cattolico Piero Gobetti liberale integerrimo eccetera
Avrebbe voluto pubblicare quando lesse
Di scritti di Sturzo sulle autonomie del mille novecentouno dunque quattro cinque sei via avanti di questo passo ha raccolto nel volume sentenze totali gli scrisse la lettera è uscito fuori soltanto in questi giorni
Per pubblicarlo di nuovo ci perché c'è una coerenza scriveva Gobetti incredibile fra quel tuo pensiero e quello che hai fatto poi con la fondazione del partito
Popolare
Dunque le queste autonomie erano per Sturzo anzitutto ed è per questo che mi preme sottolineare un fatto di cultura e di vocazione non erano uno stratagemma per far fuori lo Stato risorgimentale questo il punto
Culture vocazione insieme vocazione per il territorio l'amore per il territorio
Tutti insieme qualcosa che si misura con gli interessi di una parte oggi una convinzione politica ma diceva Sturzo con la concretezza dei fatti
Come il rapporto resse realizzato o meno e di qui che si misura la bontà dell'autonomismo
Ecco rapporto nel vissuto locale con il contatto diretto con l'individuo uomo
I suoi sanciti sulle autonomie hanno una dimensione esistenziali che non è possibile ridurre attanagliati e politica
Non basta dire che gli fu costantemente contro il centralismo di Stato dovremmo invece dire che gli fu contro ogni forma di autoritarismo di onnipotenza della mano pubblica prima molto prima di mister serviane perché oggi sono riportati in circolazione
E gli stessi cattolici si dimenticano di questo prerogativa altissima il nostro di Sturzo come censore come critiche o dallo Stato onnipotente dello Stato provvidenza
Sturzo e contro ogni idea osso gestione esercitate dalle ferite Sofia politiche ammalate di Perth nettissimo
La legge sociale ovvero la legge di progresso scriveva Sturzo del lontano mille novecentocinque poteva trovare questa legge sociale di progresso il suo terreno di applicazione solo quando si fossero realizzate sono parole sue libere istituzioni per la Regione
Non la Regione libera
Per istituzioni minori quelli che erano di più subalterne comuni province
Sì potrei già delibere istituzione per la regione diventi queste Libera istituzione di vita propria
E non delegata e informate dello spirito che la legge dello Stato non può andare non quota
Un pensiero che sembra ricca sprecato su quello di Totti che è stato maestro in questo di tutti il liberalismo democratico della seconda della nel nel periodo della ristorazione
Perché gli uomini scriveva restino civili o lo dite bisogno che tra loro l'arte di associarsi si sviluppi e si perfezione
Nella stessa proporzione in cui o menta l'uguaglianza delle condizioni che ancora il problema di oggi
Che poi non potesse esserci presto Urso buona politica senza il sentimento delle Autonomie non ho bisogno di illustrare ed è noto quanto scriveva ancora nel mille ottocentoquarantotto io ho il piacere di potere dire che questo passo e qui non essere verbalmente
Ecco a voce di per questa sua di questo articolo il ricordo
Dei venti anni di mia attività come consigliere e sindaco di Caltagirone
Esattamente prosindaco aggiunge mi è rimasto così impresso nel vivo
Che se oggi potessi a mio grato scegliere un posto di lavoro tornerei appare il consigliere comunale e occorrendo anche il sindaco di Caltagirone
Uno dei motivi
Sarebbe quello di ritornare ad essere il più vicino possibile alla realtà vissuta alla concezione ad una concezione dei partiti al contatto in modo immediata con la popolazione Minnuta con l'individuo uomo
Il comune è un ente concreto
Più che non lo sia una provincia una Regione lo Stato
Chiedo se
Chiedo scusa per questa mia breve introduzione alla tavola rotonda prima di dare la parola ad illustri partecipanti
Vorrei richiamarmi Hidalgo riconsiderazione del professor Tirelli
Di cui ho letto nella rivista dell'ANCI uno degli ultimi numeri sugli effetti della legge ottantuno mille novecentonovanta la legge che sancisce l'elezione diretta del sindaco il quale diventa espressione dell'interesse di una comunità nel suo insieme più che il risultato di una pattuizione interpretati
Niente di più negativo per la piena attuazione della legge del suo vecchio politicismo che inevitabilmente funge da remora alla progettualità dei comuni e delle aree metropolitane
Anche l'instabilità politica il ritorno di antiche deleterie conflittualità cogente correntizie impoveriscono il cammino verso l'astinenza
Degli autonomi con pregiudizio dello stesso sviluppo economico ho partecipato restate scorsa ad agosto a un convegno ad Auronzo vendicatore
Sui problemi dei distretti industriali nell'area di nord est è quella sempre considerata come esemplare come sicura garanzia di sviluppo e indeterminato
Egli mi sono accorto di una preoccupazione diffusa per quanto riguarda il futuro Manconi ancora validi ed efficienti coordinamenti intercomunali perché un Comune da sé non può fare nessun cambiamento nessuna rivoluzione
Numerose le carenze amministrative che rendono difficile la risposta alla competitività delle delle imprese asiatiche
Bassi livelli scolastici il fenomeno del latte col delocalizzazione delle piccole e medie imprese dell'area di nord est
Che trasferiscono all'estro dei centri produttivi creare non poche perplessità rimangono di in nei pressi del del non nei distretti industriali del Nordest gli uffici mentre discutiamo sulle piante strategie per arrivare a Maastricht perdiamo stiamo perdendo il contatto con l'economia reale
E con il ruolo che dovrebbero svolgere i comuni di correzione promozioni informazione istruzione per affrontare quella forte tendenza alla globalizzazione dei mercati
Dalla quale
Non possiamo alla quale non possiamo sottrarci chiudendoci noi stessi attendendo magari che si vada in un e che si vari un giorno chissà quando la riforma istituzionale il passaggio e concludo a un diverso e più strategiche impegno dei comuni per una e ha assunzione di responsabilità più dirette libere dai troppi vincoli Smith ancora oggi imperanti è obbligatorio
Veramente non può essere rinviato alle calende greche il nostro appuntamento con la multiforme
è singolare e straordinaria
Realtà che oggi ci assedia assedia beh perché no purtroppo ci tormenta a grazie
Allora pezzo abbiamo la tavola rotonda dando subito la parola alla Presidente il il venti
La parola
Preferisce sull'offerta da stress rossa tre
Fa piacere comunque portare rubare poco tempo di questo incontro per portare la mia la mia riflessione intanto il più grande grazie al sindaco di Caltagirone per quest'invito
Io sono qui in veste molto istituzionale come sindaco della mia città e quindi rappresento tutti della mia città
Ma mi consente questa visite anche un riferimento molto personale dorme una grande emozione poter parlare a Caltagirone posto bella figura di Sturzo
è una figura che ha inciso molto sul mio personale percorso di formazione politica alla politica di cattolico democratico quindi lo faccio anche sul piano personale molto volentieri
Lo faccio ancor più volentieri perché questa tavola rotonda si colloca nell'ambito di una cerimonia molto importante
La consegna del premio Sturzo io devo ringraziare veramente da sindaco
Il la giuria della commissione il Comune di Caltagirone per aver voluto consegnare questo premio quest'anno ha un sindaco in particolare il sindaco di Napoli
Io credo che forse qualcuno non ha ancora capito che noi prima di tutto siamo sindaci e dopo siamo appartenenti a questa o quella forza con
Questo per noi questo per noi ha un grande valore perché un valore di forza di libertà anche di entusiasmo che ci ha consentito di incontrarci mia storia politica è molto diversa da quella di Antonio
Ma ci ci consente di incontrarci sul terreno della responsabilità nei confronti dei nostri cittadini e ci consente quindi di mettere insieme le nostre diversità e un grande grazie perché credo che in questo momento nel nostro Paese questo atto della città di Caltagirone
E di delle autorità che hanno voluto decidere permea il significato di una una grande scommessa sui sindaci di una grande riconoscimento del ruolo delle responsabilità
E del lavoro che i sindaci stanno portando avanti in questa difficile fase del nostro Paese
Caltagirone mi veniva da pensare in questi giorni preparandomi qualche riflessione per questa tavola rotonda come proprio venendo io da Trento come proprio nel periodo nel quale più intensa è stata l'attività intellettuale ed anche politica di Sturzo
Proprio in quel momento agli antipodi geografici del nostro Paese anzi di quello che sarebbe diventato poi il nostro Paese poiché Trento sta ancora sotto l'Austria quell'epoca
Ma proprio agli antipodi geografici dell'Italia analogamente veniva avanti una grandissima iniziativa di costituzione o di rafforzamento della rete delle cooperative
Nel campo della della socialità si affermavano anche in maniera forte i movimenti irridenti re dentistiche tendevano
Ad unificare quello che poi appunto è stato il Paese
E mi viene di pensare ad un riferimento speculare quello di una figura altrettanto significativa per la storia del nostro Paese che quelle di Alcide De Gasperi
Bene io credo che da questa simbolica di lontananza geografica ma da questa profonda sintonia
Di cultura di esperienza di volontà in qualche maniera di costruire il nuovo
Occorre partire perché
Da queste riflessioni da questi movimenti da queste iniziative maturate nel locale e poi in attacco una grandissima fase di impostazione etica culturale ed anche politica che ha dato vita il Grande Progetto costituzionale e io credo che da qui da questo dal respiro alta del progetto costituzionale
Che occorre partire
Noi abbiamo alle spalle una storia importanti una storia che va assunta credo comunque a fondamento i suoi valori essenziali
Anche per sfondare le ipotesi anche più radicali di innovazione istituzionale per il nostro futuro
E questo va sottolineato perché io credo che cambiare le istituzioni
Cambiarlo cambiarle anche in modo radicale significativo
E cosa un poco diversa rispetto al riorganizzare un'azienda
Non può essere una azione di astratto laboratorio una specie di congettura
Fretta rispetto alla storia civile e al sistema dei valori di un Paese
Riformare le istituzioni e quindi è cosa diversa che riorganizzare un'azienda un'impresa
è questione che chiama in causa prima di tutto una filosofia delle istituzioni quindi un amore anche per le istituzioni e perciò e se la presenza e qui credo che occorra veramente che nostro Paese recuperi quel che definirei Sapienza istituzionali
Termine significato biblico proprio che cosa un po'diversa dalla semplice conoscenza tecnica dei meccanismi sapienza istituzionale che deriva
In fondo dalle grandi fonti di questa sapienza istituzionale che sono a nostra disposizione e senz'altro credo
Essere qui a Caltagirone e parlare
I a margine del premio Sturzo significa esprimere volontà di attingere questa grande fonte di sapienza istituzionale che è stata rappresentata dalla figura studi io colgo due molto brevemente due significati che mi sembrano estremamente attuali oltre a quelli che ma in maniera al solito magistrale professore De Rosa ha tracciato ma due significati che mi sembrano molto attuali anche per il dibattito politico
Dalla pensiero autonomistico di Sturzo il primo
Mi pare di dover sottolineare che la radice dell'autonomismo struzzi hanno non è tutta dentro la politica
Dentro la politica istituzionale ma è piuttosto prima ancora dentro la cultura sociale dentro la concezione della libertà dell'uomo e dei corpi sociali della quale dipende la filosofia istituzionale e piuttosto appunto la traduzione istituzionale del grande principio del rispetto dell'autonomia della individualità della
Irripetibilità della singola persona e dei corpi sociali attraverso i quali la società civile si organizza
Ed allora c'è un risvolto di grande attualità credo che deriva da questa prima annotazione lo sforzo che dovrebbe vederci credo tutti impegnati per in qualche maniera per recuperare un senso alto un respiro forte del dibattito attuale sulle istituzioni
Che rischia di essere tutto proiettato a congetture di riforma dei semplici rapporti tra le singole istituzioni al loro interno quindi dentro il circuito delle istituzioni
Io credo che invece ci sia una grande esigenza di impostare la riforma delle istituzioni
Considerando in maniera centrale i rapporti tra le istituzioni nel loro complesso prima di tutto e le comunità e i cittadini la società civile
C'è una grande esigenza di liberazione del eccessiva tutela istituzionale c'è una grande esigenza di gravi scommettere di tornare quindi a scommettere fortemente sui cittadini sui corpi sociali sulle singole comunità locali c'è bisogno in sostanza di dare veramente nuova fiducia alla società civile
E questo deve essere la premesso il filo conduttore di una riflessione sulle istituzioni che altrimenti rischia di essere torno a dire semplice congettura di aggiustamenti interni al circuito
La seconda notazione che mi pare emerga in maniera molto precisa dal pensiero stuzzicarlo e che è molto attuale anzi attualissima
La concezione di una organizzazione delle istituzioni che parta dal basso questo lo slogan che si cita spesso ma la conseguenza politica di questo concetto è una conseguenza forte
Perché ed ecco il dato di attualità
E ad esempio esattamente il contrario concettuale
Rispetto alla logica che ispirato il disegno di legge di riforma costituzionale presentato dalla Conferenza delle Regioni
Io credo che non sono le regioni che si suddividono in comuni
Ma sono i Comuni che messi insieme formano una Regione questa distinzione concettuale
Che spesso è oggetto di confusione rischia poi di tradursi anzi si traduce senz'altro in una netta distinzione delle proposte di riforma delle proposte politiche
In quel rischia in qualche maniera di neo centralismo regionale che spesso dai sindaci viene indicato come un pericolo
Ma perché deriva da un errore di impostazione da un errore di concettuale allora credo che ritornare Sturzo significhi mettere dentro il dibattito sulle istituzioni gli anticorpi culturali concettuali per evitare questa scorciatoia che sarebbe io credo orientata nel senso del tradimento sostanziale dell'idea autonomistica che Sturzo a
Portato
Allora io credo che
Rispetto a questa diciamo questo modo di attingere alla fonte
Struzzi Anna io per il volto tre semplicissimi obiettivi tre indicazioni che maturato anche nella mia esperienza di amministratore comunali
E che mi mi sembrano importanti e brevemente
Voglio comunicarcelo
Il primo obiettivo che solo apparentemente
è un poco lontano dal tema delle istituzioni
Qui invece credo che messi a fondamento Primo obiettivo è che occorre tutti quanti lavorare
Per
Crescere per far crescere l'impegno intorno ai valori costitutivi di una comunità
In realtà credo che anche molte delle tensioni essi vivono nel nord del Paese
E credo in fondo anche una parte delle spinte alla provocazione secessionista solo una fa
Ma comunque una parte di queste
Derivino da un senso diffuso di paura da una crisi forte di rappresentazione del futuro
Da una incertezza interiore prima che collettiva circa gli effetti che il futuro avrà sui livelli di benessere sulle sicurezze sul modo di vivere che è stato conquistato da dall'impegno del lavoro di molte generazioni c'è questa incertezza profonda che in qualche maniera chiama in causa un ragionamento di valori
Allora questa credo sia anche la radice questa crisi di future crisi di valori e in fondo anche la radice di quel crescente egoismo del quale spesso porre
Prendere nota del quale in qualche maniera occorre con il quale occorre fare i conti
Anche perché sulla paura del futuro e sull'egoismo crescente non è pensabile di costruire nuovi positivi scenari costituzionali non è da qui possono nascere nuovi scenari costituzionale
E credo che questa situazione la vediamo in tutte le società occidentali occorre quindi credo Righi attingere a una alla percezione di un futuro condiviso valori condivisi
Ribadire il senso del valore della responsabilità il sentirsi parte di un disegno condiviso di futuro
E senza di questo io credo che magari si potranno comunque chiudere anche le stagioni delle riforme anche istituzionali e costituzionali ma senza di questo lo si farà lasciandoci alle spalle solo un fumante campo di battaglia in un invece aprendo una nuova prospettiva per l'Italia
La secondo secondo obiettivo Federico da questa la rilettura di Sturzo
Costruire la repubblica delle autonomie
Ecco io vedo nel dibattito istituzionale di questi di questi nostri mesi troppi ismi
Però ismi
L'unicità Lismore giornalismo ahimè ancora statalismo per non lo si afferma ma spesso lo si pratica anche il termine stesso federalismo in qualche maniera spesso rischia di essere evocato più per indulgere ad una liturgia di parole magiche che per pronunciare un progetto concreto declinato di riforma delle istituzioni
Ed allora io penso che per superare in questo senso gli ismi consentite la battuta occorre tornare ad esprimere dei concetti molto semplici e anche qui forse Sturzo ci aiuta
Si aiuta tutta una storia di pensiero una storia condiviso della nostra gente che spinge nel senso del Repubblica delle autonomie
Noi vogliamo uno stato nazionale che si occupi delle grandi questioni nazionali
Non si costruisce una municipalismo forte un regionalismo forte non si costruì un si dà forza all'autonomismo se lo Stato nazionale non si occupa delle grandi questioni nazionali
La politica estera
Noi siamo oggi in grande deficit di autorevolezza politica a destra e chi fa i conti con i fenomeni colossali della migrazione popoli dentro le nostre nazioni sa quanto serve sia essenziale politica
Serve una forte investimento sulla ricerca e sull'alta formazione perché non si vincono le sfide della grande competizione internazionale senza questi grandi investimenti
C'è bisogno di reti per lo sviluppo reti in un solo stradali amaretti anche nel senso delle nuove forme di comunicazione di trasmissione delle conoscenze
C'è bisogno quindi di un forte ritorno alla politica in questo senso
E un richiamo forte che la politica nazionale recuperi forza tempestività e credibilità su questi non sono poi molti ma su questi alcuni versanti strategici dentro i quali o morire o crescere un sistema anche delle Autonomie
Secondo luogo noi vogliamo regioni con più forti poteri legislativi
Credo che non vi sia nulla di vero nella asserita pretesa dei comuni di avere regioni più deboli
Chi fa il Sindaco sa e per fare bene il sindaco c'è bisogno di regioni che crescano in autorevolezza
Non in protervia in autorevolezza
E noi vogliamo che le regioni abbiano più forti poteri legislativi
Dico legislativi
Non amministrativi
Perché c'è il grande rischio e questo noi lo rileviamo a livello nazionale quando incontriamo i rappresentanti delle Regioni
Cioè il grande rischio che le regioni vogliono ereditare il sistema del potere centrale più che rinnovarlo più che cambiarlo e queste a questo rischio io credo noi non potremmo acconsentire pena il tradimento delle grandi aspirazioni all'autonomia che all'autogestione delle nostre comunità quindi noi vogliamo regioni più forti
E per contrappeso a queste regioni più forti terzo punto vogliamo comuni più forti singoli o associata singoli o messi in rete
Come abbiamo imparato che il localismo deteriore è sbagliato abbiamo imparato a lavorare in rete a lavorare insieme
E quindi vogliamo che i comuni vengano riconosciuti come enti preposti innanzitutto alla lettura dei bisogni delle comunità non sono solo i bisogni materiali
C'è anche un bisogno di identità che oggi è altrettanto forte e altrettanto impellente per ricostruire un futuro ricco
Io credo che sia dentro le città oggi che può essere dato risposta dentro i municipi Poggi è stata data risposta a questo bisogno di identità che significa
Bisogna anche di riconciliazione con il territorio col passato con la storia e le nostre città piccole o grandi che siano sono comunque sedimentato in una storia antica
Fatta di uomini donne di valori di storie
Belle o brutte ma in qualche modo un riferimento al nostro passato lì è il giacimento anche morale per guardare al futuro
Dunque comuni come gli enti preposti alla lettura dei bisogni come soggetti gestori dell'amministrazione attività delle comunità
E rivendichiamo e vogliamo strumenti finanziari e normativi che siano adeguati a questo nostro scosso
Ecco mi pare che allora questo sia il senso di un riandare a Sturzo superare un dibattito vuoto per arricchirlo invece di contenuti concreti sui quali noi ci auguriamo che il parlamento di governo sappiano dare quelle risposte credibili e concrete e diamo anche il senso di un processo che è orientato a dare risposte nel breve periodo nel medio periodo e non solo spostato in un domani che dovrà ancora venire io vorrei concludere con una piccola citazione mi piace spesso fare cito una persona che è una cultura una formazione assolutamente lontana da quella di Sturzo
Cito Italo Calvino nel suo libro il Città invisibili sono tre righe che vi voglio leggere per dare anche un senso come dire non solo di concretezza istituzionale questo nostro ragiona
Dice Calvino ne le città invisibili nella vita degli imperatori c'è un momento che segue all'orgoglio per l'ampiezza sterminata dei territori che abbiamo conquistato
Alla malinconia il sollievo di sapere che presto rinunceremo a conoscerli a comprendere un senso come di un vuoto che ci prende è il momento disperato in cui si scopre che questo impero che ci era sembrato la somma di tutte le meraviglie è uno sfacelo senza fine ne forma
E la sua corruzione troppo incancrenita perché il nostro scettro Possa mettervi riparo
E il trionfo sui sovrani avversarie ci ha fatto eredi della loro lunga rovina
Solo nei racconti di Marco Polo l'imperatore riusciva a discernere attraverso le mura e le torri destinate a crollare
La filigrana di un disegno così sottile da sfuggire al morso delle termiti ecco io penso che anche noi siamo viviamo il senso della crisi di un impero e penso che anche noi dobbiamo cercare la filigrana di un disegno sottile da sfuggire al morso delle termiti e siccome Marco Polo raccontava l'imperatore di città io penso che questa filigrana nella vediamo appunto nei profili delle nostre piccole o grandi città
Quella repubblica delle città nelle quali della quale ha parlato nel suo ultimo libro proprio Antonio Basso Lina
Io credo che sia
Di
Notevole importanza
Una riflessione come quella che ci ha offerto dall'audizione di oggi
Sulle pensioni estorsione
Non solo dal punto di vista culturale
Lo è senz'altro sempre perché anche perché l'organico perché completa il pensiero politico istituzionale di Sturzo e quindi merita
L'approfondimento culturale anche in occasioni celebrati queste ma direi chiede di questi tempi
E
Di questi tempi sempre più
Una riflessione come questa che si arricchisce di un dato culturale diventa inevitabilmente una riflessione
Caratterizzata da un taglio dell'attualità del importanza
Graffiante
Della riflessione questa volta non culturale ma tutta politica ma tutta interna alle istituzioni parte esterna
In senso contraddittorio che e viva nel nostro Paese in questo momento
Fino a che c'è nei collegi non giungiamo al punto atteso motivato contrastato dipende dai punti di vista della riforma reale delle strutture del nostro stato ecco fino a quel momento una riflessione anche culturale anche impostata in termini culturali sul pensiero di Sturzo assume inevitabilmente una valenza politiche incisiva forte
Direi quasi di scelta di parte
Perché Sturzo ebbe due grandi meriti se vogliamo
Riassumere
Se mi è consentito farlo dal punto di vista di chi fa politica e che quindi guarda inevitabilmente il pensiero di Sturzo da questo punto di vista militante
Molto più e molto prima che dal punto di vista della riflessione organica del pensiero supporto su taglio culturale
I due grandi meriti oncologo da politico militante nel pensiero di Sturzo sono certamente da un lato la sua completezza ricchezza di spunti
Profondità
Dalla quale emerge insomma un progetto organico visione coerente di Stato e dall'altro
Il merito dell'essere stato Sturzo uomo di azione uomo di militanza capace cioè di fare cadere dei fatti
A partire da questo pensiero arricchiti da questo pensiero ma capaci di fare verrebbe infatti sono quelli i fatti ciò che hanno reso
Forse anche più incisivo nella sua elaborazione culturale sicuramente sono ciò che lo rende anche più forte e più attuale oggi
Io scoprì la ricchezza del pensiero espulso da questo secondo punto di vista specialmente all'inizio della mia esperienza politica
Che l'inizio
All'interno di una nuova forza politica allora federalista
Entra in politica
Avendo colto
La straordinaria importanza e novità di centrare la protesta è anche la proposta politica non su temi distinguibili ideologicamente non su temi
Di derivati da un lettura economica della società che di una visione classista
Ma sul tema della riforma della struttura dello Stato posto come tema centrale e per molto tempo addirittura unico
Della serie politiche
Obiettivo da perseguire sul quale far convergere tutto il resto
Una visione quindi
Centrata sul problema istituzionale rispetto al quale per stare rispetto al quale persino le declinazioni ideologiche diverse
Dovevano passare in secondo piano l'esperienza della lega nord in quegli anni nato nel mille novecentonovanta novantuno novantadue era quella di vedere convivere persone provenienti da esperienze politiche ideologiche anche molto distanti accomunati da questo tipo
Avvertire l'importanza del pensiero di Sturzo l'inizio di questa esperienza perché se alla lega di essere riconosciuto
Senz'altro il merito storico ormai storico
Di avere fatto del federalismo un
Elemento di cultura politica all'ampia diffusione popolare generalmente condivisa anche se coi interpretata attraverso sfumature diverse
Ma comunque a larga diffusione togliendo cioè
La riflessione federalista da quella sorta di esclusiva che era riservata circoli culturali spesso molto significativi validi
Colti ma necessariamente elitari e con la lega Coop di questa operazione importante di rottura di queste barriere
Di apertura queste porte ecco se lei non l'ha fatto questo però altrettanto evidente
Che il dato della diffusione prevaleva largamente sul dato della profondità
Prevaleva largamente
L'importanza data al fatto di rendere federalismo pane condiviso
Rispetto a un ragionamento su che qualità dove se vuoi bene questo passaggio
C'era insomma fortissima carenza di pensiero non dico costituzionale ma anche istituzionale
Cioè non dico ragionamento su come modificare la Costituzione per raggiungere quell'obiettivo ma persino quale fossero poi i tratti delle istituzioni che questo obiettivo venivano a sostanziale
E nell'occasione che vi era una prima riflessione certamente molto sommaria sull'argomento nel primo congresso che nelle catene nei pressi di Milano che venerdì Pieve Emanuele era all'inizio di febbraio del mille novecentonovantuno
In quell'occasione preparai la relazione di quell'organismo che doveva essere laboratorio politico dei cattolici all'interno di questo movimento laico che la lega
Consulta cattolica di cui il responsabile
Una relazione che
Nel riflettere sulle ragioni accomunati tutti questi cattolici peraltro anche laici di provenienza diversa presente in questo movimento nuovo terrorista individuava i valori primari come la famiglia
Il punto di partenza ma
Laddove dall'ambito diciamo del privato
Si passava ad un'analisi più istituzionale su come c'è poi la società dovesse organizzarsi istituzioni
Mi trovai ogni fortemente arricchita
Proprio dal pensiero di Sturzo che cita esattamente in quella relazione
Perché era un pensiero non solo di un uomo colto e non solo di un di una persona via divisione
Costo due costituzionale lucida
E interessante e intellettualmente stimolante ma di un uomo che avendo queste qualità era stato capace di tradurre
Larga parte di questo pensieri e l'azione nel tentativo di azione politica e quindi importante e quindi ancora attuale
Il acculturarsi a partire dalle
C'era però forse anche bisogno che il pensiero di Sturzo e questo
Lo dico senza volere
Come dire fare alcun atto di di presunzione o che altro ma devo constatare alcuni fatti forse c'era bisogno che il pensiero di Sturzo venisse a rilento e ripresentato anche in un ambito così
Popolare in molti casi ultrapopolare così scarsamente attrezzato culturalmente e così dice lo sapevo fortemente proiettato verso la massima diffusione com'era la legna
Per stimolare anche quelli che dovevano essere diciamo i legittimi eredi gli eredi naturali
Del pensiero struzzi hanno a fare almeno altrettanto è un fatto che il mese successivo quel congresso venne Arnaldo Forlani allora segretario della Democrazia Cristiana Milano proprio per un convegno
Dedicato a Sturzo
Che non era stato programmato prima perché non se ne era avuta notizie e che incominciò
Ad imbattersi sulle pagine dei giornali quelle ordinarie quelle che legge la gente normale che si interessa un poco di politica a dibattere si incomincia a dibattere di politiche di federalismo e del pensiero di Sturzo con molto molto maggiore
Larghezza diffusione Fabio
Quindi la dimensione militante di questo pensiero dimensione estremamente vitale di un intellettuale che non era certamente soltanto intellettuale
E di questo io particolarmente gli devo devo andare grata
Perché io non sono sono una persona che cerca di
Come dire di studiare le cose di cui si occupa ma certamente asportazione per cento però in qualche caso per circostanze fortuite mi sono trovata da quella parte della barricata
Dove si deve agire
E quindi il pensiero soltanto teorico non basterebbe
Ora da allora ad oggi sono trascorsi in fondo non molti anni eppure sembrano passati secoli è cambiata profondamente il quadro politico
Due volte
Sono cambiati gli equilibri si è tentato un mutamento segni istituzionale con la modifica della legge elettorale cercando di traghettare oserei dire a viva forza il Paese verso il sistema maggioritario paese sinti mostra piuttosto riottoso perché tutte le volte che ne ha l'occasione smentisce le previsioni di Nicola viste
Lo fa con i risultati elettorali regolarmente di tendono a premiare comunque le formazioni politiche
Intermedie fra l'uno e l'altro estremo le forze formazioni politiche cosiddette moderate
Ma insomma se togliamo se questa eccezione l'intervento della repressione politiche dell'azione delle istituzioni su quell'aspetto dell'assetto dello Stato cioè la legge elettorale senz'altro aspetto secondario
A fronte di un profondo mutamento della quadro politico di un rivolgimento profondissimo in questo senso solo un dato tra il novantaquattro novantasei agli atti il novantasette per cento del Parlamento
A fronte di questo non vi è stato un mutamento dell'assetto istituzionale dello Stato di nulla
E allora è per questo che la riflessione sulla pensiero
Di chi
Come Sturzo ha saputo approfondire il tema delle Autonomie proiettarlo in direzione federalista e tanto più urgente è tanto più importante ed è per questo che la riflessione di questo tipo assume carattere di azione militante quasi Scelta di Campo cioè per chi
Si pone in una posizione visibile di scelta di modifica della forma dello Stato all'interno delle istituzioni
Differenziandosi così da coloro che le istituzioni non le vogliono cambiare sono una minoranza coloro che lo dicono sono invece una larga maggioranza coloro che lo praticano e coloro che le istituzioni le vogliono cambiare abbattendone
Ed individuando strade di riforma che riforma non è
Attraverso la
Frantumazione dell'unità nazionale creazione quindi nuovi Stati sovrani
Allora è una scelta in qualche modo di campo non certo di partito ma è una scelta di uno dei campi possibili almeno tre sono i campi possibili
Quale riforma federalista per questo Paese le ricette sono parecchie dovremmo dire
Molto
Fragili gli strumenti di cui disponiamo lento il Parlamento nei suoi strumenti ordinari debole la commissione bicamerale abbastanza aleatorie l'ipotesi dell'Assemblea Costituente anche se presenta dei profili interessanti per il grande coinvolgimento popolare che presuppone
Immaginando la elettiva direttamente dal popolo
E tuttavia a fronte di tanti progetti sempre più confuso sempre più scarsa sembra la chiarezza di idee possibilità di convergenza da parte delle forze politiche per tradurre cioè in azioni concrete in modifica serie sostanziale delle nostre istituzioni
Uno qualunque
O più di queste ipotesi di Italia Futura
Resta un fatto resta l'esigenza forte di costruire una nuova di difformi di dotare il nostro stato di una nuova forma istituzionale
Mi trovo a questo punto
Ancora una volta senza averlo previsto prima all'interno della mia esperienza il politico militante
A rappresentare una forza politica questa volta nuova
Anzi nuovissima
Dopo che la forza politica leghista che aveva portato il federalismo patrimonio politico
Diffuso popolare ha deciso esplicitamente di abbandonare il federalismo per la scelta secessionista io ho sentito arrivando
Alcune domande da parte dei giornalisti alcuni commenti che vedono nella secessione una sorta di inasprimento dello Stato federale su questo sarà benessere un poco precisi la secessione non è l'inasprimento del federalismo non è federalismo inquadrato la successione la negazione del federalismo la frattura delle gambe
Rottura dei legami nazionali esistenti
Per la semplice ricostituzione gli altri legami nazionali necessariamente più stretti necessariamente più nazionalisti indù necessariamente di centralistica che uno Stato giovane tende ad avere queste caratteristiche
Avrebbe come risultato la negazione di quelle addirittura addirittura la negazione di quelle pur blandi autonomia e di cui si può godere all'interno di questo stato Italia allora la scelta federalista è quella della costruzione di uno stato viceversa che si fa garante delle Autonomie
Se dovessi definirlo
In una parola questa cosa polimorfa che è sempre il federalismo poiché il federalismo assai prima che di dottrina costituzionale assai prima che ingegneri e atto
Di costruzione astratta del pensiero è una soluzione empirica per problemi pratici non esistono al mondo di attualmente due Stati federali uguali fra loro
E così sia una
La popolazione
Sì a un una possibile definizione questa foto questa realtà polimorfa del federalismo è la garanzia delle autonomie di quali l'autonomia
Molto brevemente tutta
Allora tutte le Autonomie significa tutte le autonomie locali
Io diffido
Del federalismo che legge nella regione l'organismo protagonista ne diffido profondamente perché la Regione abbiamo visto nella pratica essere un ente a forte vocazione centralista e quindi scarsamente garante di tutte le altre autonomie
Non guadagnerebbero molti cittadini italiani vedere sostituiti venti centri di decisione al posto di uno là dove non vedessero garantita la libertà del loro comune e anche però della loro provincia quell'ente negletto che tende ad essere cancellato e svuotato di competenze e viceversa in grandissima parte del territorio nazionale quello che meglio rappresenta la coesione di interessi simili su una parte di territorio governabile direttamente il Comune certo la municipi municipalità certo ma non dimentichiamo che in Italia la polverizzazione delle municipalità
Può essere una fortissimo elemento di debolezza
Il Comune in sostanza può prelevare scarse risorse possono fornire scarsi servizi
Comune piccolo in una visione soltanto municipalista e destinato alla inazione
Al sostanziale prevaricazione da parte di enti più forti ed allora l'entità della Provincia assume una funzione particolarmente delicata di garanzia di questa sopravvivenza di garanzia dell'autonomia proprio di quei comuni che si trova a Cortina
E giustamente nelle negli interventi che mi hanno preceduto si è sottolineata la corretta il corretto verso della sua granita come peraltro la nostra Costituzione almeno implicitamente già dice perché se la sovranità appartiene al popolo e dal basso verso l'alto che viene esercitata
E se una delega esiste dal basso verso l'alto non dall'alto verso il basso non è cioè lo Stato che delega agli enti locali ma i cittadini che delegano l'ente locale più prossimo
E questo che delega quello superiore là dove non riesce a soddisfare il bisogno direttamente questo è il principio di sussidiarietà ma questo è un principio costituzionale
Quando la nostra Costituzione parla di autonomia articolo cinque dal combinato disposto con l'articolo uno si deve intendere che il potere di quelle autonomie e tutto legittimato a partire dal basso e che quindi in ultima istanza allo Stato riceve la sua legittimazione degli enti locali
Altro livello di autonomia che pure deve trovarsi garantito nello stato federale ecco il livello che trova oggi comincia ora a far capolino nella legislazione ad esempio nelle leggi Bassanini compare questa espressione merita di essere approfondite sviluppata ed è quello di autonomie funzionali accanto
E concordo concordemente con le autonomie locali le autonomie funzionali cioè tutte quelle aggregazioni di cittadini in grado di trovare soddisfacimento dei bisogni altrettanto reali e non necessariamente localizzate territorialmente
Parlo delle camere di commercio ad esempio degli ordini professionali del sistema delle università o di qualunque altra forma liberamente associativa di cittadini vanta sopra soddisfacimento di un bisogno lo Stato federale deve essere garante anche di questo livello di autonomia e si configura così un tessuto istituzionale fortemente intrecciati senz'altro l'edicola potranno dire gol mutuando un termine dall'arte una tessuto di Stato sicuramente postmoderno
Post post industriale
Lo Stato federale quindi empirico e flessibile capaci di farsi garante di questa autonomia non concordo e chiudo invece con la lettura standard che attribuisce allo Stato e così via
Grandi temi e cioè la difesa la moneta e la politica estera per il semplice fatto che questi sono precisamente le tre grandi competenze che presto finiranno all'Unione Europea e se l'attribuisce allo Stato queste competenze votiamo lo Stato alla sparizione nel momento in cui si farà le allo stato possono andare transitoriamente queste competenze viceversa perché lo Stato continui ad esercitare la sua funzione di garante di tutte le autonomie garante quindi certamente delle istituzioni democratiche ma anche il garante della visibilità della possibilità di sopravvivenza di queste autonomie è necessario che lo Stato intervenga in tutti in tutti i settori
Nella vita
Politica ed istituzionale ma soltanto laddove diciamo come garante dei minimi soltanto là dove nessun altro ed è in grado di intervenire e allora chi gestisca Uiltrasporti soltanto le tracce ferroviarie con due convogli alla settimana per modo di dire che gestisca pure la sanità gli ospedali di montagna dove ci sono venti residenti si possono immaginare quattro pazienti
Le scuole dove ci sono pochi alunni nelle zone semidesertiche che si fa questi cittadini sono forse cittadini e diritti costituzionali ridotti non hanno forse il diritto come tutti gli altri di provvedere soddisfatto il diritto all'istruzione diritto alla salute
Lo Stato intervenga laddove l'impresa non è remunerativa si accorda in sostanza le grane perché lo Stato alla leva fiscale di cui può disporre
E la solidarietà fiscale si eserciti in questo modo
Soddisfi bisognava dovette territoriale o l'autonomia funzionale non è in grado di giungere questo molto sinteticamente il disegno federalista da costruirsi su questo terreno è necessario trovare l'intesa
E se non funzionerà la commissione bicamerale se non verrà istituita successivamente un'Assemblea costituente si tenti almeno con gli strumenti ordinari diversi di queste cose
Possono essere faccia con ordinaria legge costituzionale possono persino essere fatte con legge ordinaria nemmeno costituzionale a Costituzione vigente ecco si tenti almeno su questo una riflessione di una riflessione comune politica in questa direzione Italia federale un movimento federalista nuovo per la sua atto di nascita ma assai più remoto nella sua origine perché da quando io e molti altri
Abbiamo scelto di dedicarsi alla politica abbiamo fatto il nome dell'idea federalista molte movimento politico che si può come continuità di pensiero federalista individuandone le scelte istituzionale federalista l'oggetto esclusivo principale ed esclusivo della propria azione politica
Su questo
Sì articolerà la proposta politica su questo sarà bene che comunque tutte le diverse forze politiche portino il loro contributo
E senza complessi dell'alibi della debolezza degli strumenti esistenti comunque comincino a mostrare la buona volontà
Perché è giusto che il convegno su Sturzo che l'incontro dibattito su Sturzo abbia attualità giusto riconoscergli l'attualità che ha perché ancora non siamo giunti alla riforma dello Stato in senso federale io vorrei potermi porre augurando il momento in cui questa attualità fosse scemata
Fosse scemata perché fosse meno urgente la questione perché l'obiettivo di una riforma in senso federale cioè di garanzia di tutte le autonomie dello Stato fosse stato raggiunto
In quel momento
Potremo tributare a Sturzo l'onore della memoria storica oggi diventa inevitabilmente uno stimolo all'azione militante sempre più urgente è sempre più necessario grazie
Perché non noto
Sono o altro che il
Tentativo
Di fare chiarezza
Su quella che a me sembra una un grande equivoco
Che vi è nel nostro Paese
Una
Grande confusione
Terminologica
Che vi è nel nostro Paese
E quindi tentando di fare un discorso di questo genere inevitabilmente troverò difficoltà nel farmi intendere ma credo che luogo
Più adeguato di questo per tentare questa analisi non vi sia
Chiedo altresì preventivamente
Perrone scusa non presidente Pivetti perché il tentativo che operò
è quello di dimostrare
In fondo la sua tesi e la mia adesione profonda la sua tesi
Di una necessità di riformare il nostro Stato in senso autonomistico
Ma che per operare questa scelte per portarla a compimento credo che vada sgombrato il campo dal termine equivoco di federalismo
Ancorché nella qualificazione e nell'accezione chi è la presidente Pivetti questa sera ne ha dato in qualche modo ripetendo il titolo della nostra tavola rotonda di forma di garanzia delle Autonomie nel caso della nostra tavola rotonda del municipalismo viene una assoluta e vi è una assoluta aderenza con quelle che sono le mie convinzioni ma non con quella che la storia del linguaggio nel nostro Paese la storia dei termini istituzionale del nostro Paese la storia istituzionale del nostro Paese
Quella storia istituzionale che partendo dal federalismo con uno consequenzialità logica può arrivare ad altro
Perché non c'è dubbio
Che la questione delle riforme istituzionali
E una questione come Stato detto anche nel suo intervento da parte di Dellai ma soprattutto nell'introduzione da parte del professore De Rosa e innanzitutto una mentalmente una questione del rapporto fra i cittadini e le istituzioni una questione del rapporto fra la comunità e le istituzioni
Il problema dei rapporti fra gli ambiti istituzionali e un un problema secondario di secondo livello rispetto al problema prioritario e principale dei rapporti di fra i cittadini e le istituzioni
Perché quando noi abbiamo invoca
La necessità di una riforma istituzionale del nostro Paese
Noi siamo partiti dal momento in cui abbiamo avvertito la insufficienza di quelli che erano stati gli strumenti più moderni di c'eravamo dati di partecipazione alla vita istituzionale democratica cioè la lo scooter lottizzato assi della vita dei partiti politici
Ebbene a questa
Drammatica involuzione che si è verificata nel nostro Paese che il tentativo
Di riforma istituzionale a mio giudizio deve dare prioritariamente risposte perché anche
L'aspetto della funzionalità delle istituzioni
Dipende
Dalla capacità che avremo di sapere riformare questo rapporto perché a partire dalla riforma di questo rapporto che è possibile immaginare una diversa funzionalità delle nostre istituzioni
E qui io credo veramente non perché ci troviamo in questa sede di Caltagirone non perché ci troviamo a celebrare Sturzo ad attribuire a Bassolino il premio Sturzo ma perché
E velocemente forse il paladino principali dell'insegnamento principale che abbiamo ricevuto da tutta l'opera di Sturzo sia teorica che politica
Questa
Questo insegnamento che la riforma principale
E la riforma che attiene al modo attraverso cui qui i cittadini partecipano alla vita dell'ente pubblico
Sturzo pone al primo posto il municipio
Perché nel Municipio vi è la possibilità di una partecipazione vera reale di una partecipazione che come il termine municipio indica
E uno studioso allievo del professore Del Rosso molto importante di Sturzo Guccione ricordava municipio significa assunzione di doveri
Perché la partecipazione
Democratica e il sacrificio che si chiede alla gente di partecipare alla vita comunitaria e quindi l'assunzione
Di una doverosità che tutto opposto
Di alcune retoriche
Dello stato di alcune retoriche del diritto o dei diritti
Che sottolineano sempre la affermazione e lo sviluppo dei diritti senza ricordare la grande lezione di Aldo Moro quando
Diceva che se questo Paese non avere non avesse riscoperto il senso del dovere questo Paese sarebbe andato a ramengo
Ed è quello che forse sta avvenendo proprio a partire
Da questa dimenticato insegnamento di Sturzo etimo
Perché e in questo che consiste il proprio della vita democratica della vita comunitaria della vita istituzionali le istituzioni quando non trovano questo partecipazione questa presenza dei cittadini della comunità dentro la loro vita Cisco nero Tizzano e funziona nove girano avvolto e quello che oggi avviene nel nostro ordinamento per fatti che sono storici
Che non sono come si ritiene sbagliando quindi l'analisi
Fatti contingenti determinanti da cadute di tensione e dalla classe politica
Che rovinosamente per alcune parti si è immessa verso in pratica nel passato non certamente e da lodare da parte di Sturzo anziché avevano costituito la fustigazione continua di Sturzo
Ma non è
Questo ciò che ha determinato e determina la necessità di una riforma istituzionale nel nostro Paese sono fatti strutturali fatti storici molto più importante
Sono fatti come
La ma prospettiva comunitaria di una nuova dimensione della
Istituzionalità che supera la dimensione nazionale statuale che era stata propria del mondo moderno e che si era conclusa proprio in quella notte in cui il muro di Berlino insomma fu abbattuto e che riguarda quindi una nuova
Necessità di confrontarsi con il nostro dimensioni che sono fuori dalla portata dello Stato così come noi lo abbiamo strutturato attraverso i suoi modelli di funzionamento
Non per nulla
Noi avvertiamo contemporaneamente a questa crisi che potremmo dire essere sulla base di una vecchia concettuale orgia della forma di Stato
Noi avvertiamo una crisi della forma di governo e siamo alla ricerca di quale sia la forma di governo anche qui secondo me
Andando un po'proprio a tentoni cercando di scopiazzare qui e lì invece che esercitando la riflessione su quelle che sono le caratteristiche
Della nostra storia istituzionale su quelle che sono le caratteristiche fondamentali nei valori nei quali crediamo e che vogliamo affermare e quindi ricercando quelle modalità di funzionamento
Dopo del governo complessivo delle nostre comunità che siano adeguate a raggiungere insomma questi io obiettivi di democraticità e di efficienza
Ma pervenire ritornare al tema che costituisce l'oggetto della nostra tavola rotonda e che riguarda come dicevo la forma dello Stato e per una trasformazione complessiva dello scenario nel quale siamo chiamati affiderà che noi abbiamo bisogno di una riforma complessiva di una riforma che inevitabilmente nel momento in cui si determina un dualismo nel sistema dei mercati per cui alla globalizzazione del mercato
Corrisponde la localizzazione dei medesimi non bottiglie evocare non poter richiedere una autorità locale come centrale nella vita
Della nostra dello al nostro o delle nostre comunità
Non per nulla De Rosa citava un convegno a cui io non sono stato e sottolineava proprio la richiesta che veniva da quel che cultori da quei protagonisti da quei cittadini che vivendo o con confrontandosi quotidianamente con la realtà
Capiscono molto di più di quanto non otto non riusciamo spesso a capire noi che esercitiamo continuamente l'intelletto su questa cosa ma spesso finisce lo esercitiamo su una distesa sulla cose che speriamo e
E ci decidiamo a vicenda e e capiscono molto di più
Che intuiscono che non vi può essere
Una riforma vera della al nostro sistema istituzionale che non sia una riforma che parta dalla riscoperta delle autonomia e che parta dalla riscoperta dell'autonomia locale
E qui però c'è da dire
Che bisogna stare attenti acché la riscoperta dell'autonomia locale non sia la riscoperta dei mille campanilismo
Dei mille l'egoismo
Ma anche la riscoperta dell'autonomia locale sia come sottolineava Sturzo la riscoperta di un'autonomia comunitaria
Un municipalismo federalista e qui sono d'accordo perfettamente appunto con il senso del discorso fatto dalla Presidente Pivetti
Di vive che il federalismo da prospettiva federalista e soltanto o positiva nella direzione
Di una sua garanzia delle autonomie perché viceversa se delle autonomie
Non hanno questa apertura comunitaria non hanno questa apertura federalista che state attenti il termine federalismo in senso proprio indica una modalità di unità di unione non significa qualche cosa che divide il mine federalista e un termine che indica una forma di unione quindi in questo caso nella sua corretta applicazione all'autonomia come qualificazione dell'autonomia
Diventa un un modo di lire che l'autonomia non può essere una autonomia egoistica ma deve essere un'autonomia comunitaria aperta
Che dialoga che collabora come riportava nella nostra nella sua introduzione il sindaco Samperi che consente alle istituzioni locali
Dico opera
E io credo insomma che noi dobbiamo se vogliamo realizzare una riforma vera
Nel nostro sistema introdurre questi due semplicissimi principi a parole semplicissime evidentemente principi di una lui centralizzazione
Del potere a livello locale negli delle e istituzioni che sono storicamente rappresentative della autonomia e una modalità di funzionamento di queste istituzioni locali e si caratterizza per essere comunitaria
Per essere cioè una modalità di collaborazione una modalità di cooperazione non per nulla
Noi in Sicilia pur essendocene poi dimenticati avendo ho consumato gli scempi tutti gli scempi possibili abbiamo una articolo del nostro statuto
Che crescita che la Provincia
Non è altro che il libero consorzio dei comuni vale a dire la provincia non
Livello istituzionale diverso da quello dei comuni e non è che l'insieme dei comuni così come giustamente diceva dell'Aic la Regione non può che essere ecco siccome Sturzo diceva
Che le regioni lo Stato non può essere che l'insieme delle regioni che sono insieme dei comuni e allora in questo o indirizzata in questa prospettiva
In questa prospettiva di un autonomismo comunitario io credo testo Urso ancora molto di da insegnare
Che Sturzo e non solo attuale
Ma quanto più progressivo possibile se è vero come è vero che sia da un punto di vista intellettuale teorico sia da un punto di vista politico in America Ezio Oni e Clinton in Inghilterra Toni Blair e che altri nonno fanno altro che ispirarsi al comunitarismo all'autonomia comunitaria quale forma delle loro o nazioni delle loro dei loro paesi e allora da questo punto di vista io credo che noi che abbiamo la fortuna
Di a vere conosciuto di conoscere anche per la memoria che ci viene trasmessa
Ai nostri genitori nelle nostre famiglie nelle nostre e case Sturzo dobbiamo saperne fare tesoro perché sulla base di questo indirizzo noi potremmo riuscire potremmo riuscire veramente ma fare fare all'al nostro paese un passo in avanti e non due indietro
Devo anzitutto scusarmi
Perché il protrarsi
Di un convegno
A Catania alla presenza del ministro degli affari esteri Lamberto Dini su un tema di qualche attualità il tema della unificazione monetaria vere conseguenze sull'occupazione
Il protrarsi di questo convegno non mi ha consentito di essere presente sin dall'inizio come avrei voluto
Chiedo scusa in particolare al professor De Rosa al mio amico carissimo Lorenzo Dellai che oltre a essere sindaco di Trento e vicepresidente dell'Anci e naturalmente
Ai veneti detti alla presidente Pivetti perché avrei voluto ascoltare sin dall'inizio i vostri interventi voglio naturalmente esprimere un apprezzamento vivissimo nei confronti della municipalità
Di Caltagirone per questi due giorni che costituiscono un impulso vitale al mondo delle Autonomie nella nostra regione
Io non sono di tra coloro i quali si è mai spaventato neanche per un attimo
Della parola della parola federalismo
Che voglio provare a spiegare per quale ragione
Naturalmente premetto ovviamente che dietro la parola federalismo come ovvio ed evidente sono nascosti
Opinioni ideologiche programmi
Ricette
Tutt'affatto diverse l'una dall'altra
E quindi è ovvio naturalmente che dietro questa affermazione poi ciascuno dica esattamente a che cosa pensa
Ma guardate io penso che il nostro Paese
Abbiamo molto opportunamente
E voglio tranquillizzarli non è che perché parto da lontano intendo procedere con un ritmo lento durante la sua fase della unificazione abbia correttamente scelto all'indomani dell'Unità d'Italia di spingere fortemente il piede sull'acceleratore della unità del paese
E quindi si è dotato costo dello se lo ricorderà certamente già cinque anni dopo quattro anni dopo l'unificazione del Paese nel mille ottocentosessantacinque di un complesso di norme amministrative
Proprio del mille ottocentosessantacinque a partire dalla Legadue dove disegnato il disegno amministrativo dello Stato tuttora contemporanea
Grandissima parte della legislazione anche in materia di enti locali in materia di pubblica istruzione insomma il comparto lo scheletro dello Stato unitario è disegnato del mille ottocentosessantacinque e adesso si ispira
Il Paese ha ricercato per oltre un secolo fortemente il valore della unificazione
Della creazione quindi di valori unificanti
Di una lingua unificante
Di un'economia tendenzialmente omogenee
Ha ricercato il valore di una pubblica amministrazione che fosse la stessa da una parte all'altra
Qualcuno di voi forse ha visto in questi giorni qualche
Ripresa del della edizione teatrale del Gattopardo del Teatro Stabile di Catania recentemente riportato
Nello straordinario dialogo tra
Il principe
C'è Valle
C'è per esempio discussione sull'Arma dei Carabinieri la grande fiducia di questo piemontese portando i carabinieri in Sicilia di sistemare in quattro e quattro otto il tema della già pesante allora del brigantaggio e di quant'altro insomma il nostro Paese ha inseguito questo mito unificante e devo dire lo ha fatto soprattutto negli ultimi anni
Negli anni immediatamente
Settanta ottanta
Inseguendo
Un valore
Che è stato quello della
E qui c'è stato il vero grande errore negli anni sessanta settanta ottanta un inseguire il mito della
E il valore della costrizione del paese c'è questa creazione di uno Stato unitario si è trasformata in una concezione della pubblica amministrazione che è diventata nel complesso un peso per il sistema Italia
La pubblica amministrazione a tutti i livelli anche quella locale veniva in personificata con un ente che
Eroga autorizzazioni concessioni permessi il principio che tutto è vietato tranne quello che qualcuno non ti consente e sostanzialmente questo ha provocato la caduta una sconfessione di risorse di energia che non si sono estrinseca
O che sono spuntate fuori in alcune zone del Paese mi riferisco per esempio al Nord Est
Ma che ahimè per esempio nel sud d'Italia nell'Italia meridionale
Hanno determinato un processo di forte deresponsabilizzazione
Aiutato come Stato naturalmente tutto questo da alcuni gravi errori di una politica meridionalistica che dopo avere prodotto negli anni cinquanta e l'inizio degli anni sessanta un forte sviluppo la forte ripresa ahimè si è a Renata in un'altra concezione
La condizione che attraversa il Paese a metà degli anni novanta e quindi in questi ultimi anni è un Paese
Che sente il peso di una apparato che costringe che viene vissuto come un onere che non aiuta a liberare risorse
Dietro la parola federalismo io anzitutto prima ancora di dargli un significato politico ideologico programmatico
Dopo un significato se volete di carattere psicologico
Dietro la parola federalismo vi è una forte domanda
Di cambiare la concezione stessa dello Stato
Di arrivare cioè a uno Stato che si articola in un modo diverso
Per partire dalla nostra realtà pari a quello del Comune
Che faccia diventare il comune un amico
Qualcuno che anziché vietati quello che tu devi fare dalla mattina alla sera dirti continuamente dei no ti dica che come devi organizzare i servizi sociali
Come consigliera cittadino di avventurarsi in quella giungla che naturalmente la sella della burocrazia delle procedure di quant'altro
Ed ecco nascere nelle amministrazioni comunali una serie di attività che non sono propriamente amministrativi otto ripetitive ma che sono frutto di questa nuova concezione
Federalismo significa cercare di superare
Un
Una certa concezione dello stato che ha spinto fortemente verso
L'identità
Noi cominciamo a renderci conto che il valore della diversità in una realtà complessa dal punto di vista storico dal punto di vista culturale come quella del nostro Paese
Il valore della diversità è un'opportunità per il Paese
Ma chi l'ha detto Lorenzo che assumere a Caltagirone
Gli orari
L'organizzazione della vita
Che deve vigere esattamente a Trento nella tua città che ha un altro clima adesso per non farli sentire a porta disagio questa sera Caprasio dove sta arrivando
Un pochino di nei chiamato ma la giornata è stata una giornata straordinario vero
Non so che condizione climatica lasciato a Trento ecco due gradi questa mattina noi abbiamo su svolto una serie di lavori a Catania ed era sostanzialmente un tempo assolutamente straordinario primaverile ecco il fatto che vi sia una così profonda diversità nel Paese geografica meteorologica climatica culturale storica naturalmente deve dare al nostro Paese flessibilità capacità di riorganizzazione
Insomma
Noi dobbiamo seguire e modellare un corpo esaltandone gli elementi caratterizzanti non mettendo una camicia forzosa che obblighi tutti a essere vestiti sostanzialmente lo stesso identico modo
Guardate non è un caso che nelle cento città italiane negli otto mila centodue comuni d'Italia in questa fase questo mondo straordinario che il mondo delle due municipalità quasi dappertutto stia seguendo la stessa ricetta
L'esaltazione della originalità della propria città
Del piacere della propria cultura
Del piacere della propria storia
Del piacere di confrontarsi liberamente con l'esperienza degli altri senza rinunciare alla propria
Nessuno si vergogna chiude la sua identità
In qualche posto più coraggio in altri con meno coraggio c'è crescente l'orgoglio della propria identità questo è un valore che io naturalmente interpreta come figlio dello stesso identico bisogno che capisco naturalmente la preoccupazione ma lui è uno studioso prima che il segretario dell'ANCI e quindi vuole che dietro la parola federalismo vi sia una precisazione terminologica io credo che tutto questo si è espresso correttamente in termini di bisogno
Ecco naturalmente superata questa fase del pronunciamento
Rispetto alla quale io non ho nessuna difficoltà a dire
Tutte le forze hanno dato un contributo e io devo dire con grande franchezza che per esempio il movimento del quale faceva parte l'onorevole Pivetti la lega nord nella fase originaria certamente ha dato un contributo rilevante per porre anche in termini provocatori qualche volta in termini francamente inaccettabili non ho nessuna difficoltà a ricordano quando mi viene in mente di ricordare un'intervista del professor Miglio all'indomani dell'assassinio di Giovanni Falcone
Quando disse sostanzialmente va be'ma noi siamo condannati voi siete condannati non avete nessuna speranza
Sganciava la Sicilia dal resto dell'Italia ecco naturalmente un certo fermento un Riboli io l'ho provato non altro se non non sa non foss'altro per ricordargli che Giovanni Falcone
Ahimè per lui era nata in Sicilia esattamente come coloro i quali la Canazza
E lavarsene le mani naturalmente significa
Più o meno volontariamente fare una scelta di campo
Ecco detto tutto questo nonostante alcuni eccessi mi è sembrato però che nella fase originaria una spinta a liberare queste risorse sia venuta da parte di tutti
Oggi naturalmente siamo nelle fasi diverse dobbiamo dire che tipo di federalismo vogliamo nel nostro Paese e io sono su questo molto molto molto chiaro
Qui la scelta da fare una scelta delicata importante
Io credo che il federalismo italiano non può che essere ispirato non può essere ispirato se non al principio della sussidiarietà
Questo concetto è mutuato nella cultura politica contemporanea proprio dal mondo cattolico
Per sussidiarietà evidentemente io mi permetto di esprimere la definizione più semplice dice si faccia a livello più vicino al cittadino quello che non è indispensabile che salga a livello superiore
E quindi le amministrazioni comunali esercitano il proprio potere di governo nel modo più ampio possibile tranne quello che non ha bisogno di un coordinamento provinciale o di dimensione regionale
E si ceda a livello nazionale a livello comunitario quello che più utilmente può essere
Gestito a livello nazionale se partiamo da questo principio Ledesma in modo conseguente ne derivano alcune conseguenza
La prima è che con il federalismo
Realizzabile nella condizione italiana non c'entra nulla ho il dovere di dirlo la proposta che qualche giorno fa la conferenza dei presidenti delle Regioni italiane e delle province autonome
Hanno approvato in una loro riunione e che già la Regione Toscana con questa fretta di arrivare prima di precedere persino la Lombardia
Gli ha fatto fare una cosa avventata quella che nel linguaggio sportivo si chiama una falsa partenza
La Regione Toscana ha fatto una falsa partenza volendo realizzare il federalismo approvato
Insieme con le altre Regioni un disegno di legge
Di riforma della Costituzione della seconda parte della Costituzione in cui sostanzialmente sono affermati alcuni principi largamente inaccettabile
La prima il primo principio
Questa è una per la vera e propria non solo per le strutture di leggere questo disegno di legge materialmente
L'Italia è una repubblica divisa in federazioni e regioni
Le Regioni a loro volta sono organizzate in province e comuni
Cioè immaginate la tradizione del nostro Paese dove mille anni fa i Comuni molti comunitaria battevano moneta erano molti di questi veri e propri città-stato noi oggi dovrebbe essere un'articolazione subite editoriale dello Stato
Non quella dipendenza gerarchica della Regione Antonio di più
Cioè non dovrebbe essere un'emissione delle delle regioni
Questo latamente interni di affermazione di principio da cui ne derivano alcune conseguenze
Per esempio presidente di Rete si avanza la proposta che bisogna superare il bicameralismo perfetto all'italiana e il Senato deve trasformarsi proposta che io largamente condivido in una camera che rappresenti il mondo delle autonomie
Solo che essendo difficile questa è la motivazione scegliere un meccanismo elettorale
Per fare in modo che siano presenti anche gli enti locali Comuni siccome tecnicamente difficile la conseguenza quale che la seconda Camera diventa il Senato delle Regioni
E noi avremo nel nostro Paese l'estratto delle regioni presente giustamente
Il presidente della Regione Molise
Con tutto rispetto tra l'altro è veramente una bravissima persona
Che il grande quanto un quartiere di Napoli
E il sindaco di Napoli o il sindaco di Roma o il sindaco di Milano il sindaco di Torino ma anche rappresentante
Dei piccoli comuni che ha un'esperienza di vita naturalmente non fa parte di questa Camera che dovrebbe concorrere a delineare un indirizzo di controllo naturalmente non ha funzioni legislative
Ma la cosa più divertente di questo progetto
E che
Mentre in linea di principio le regioni affermano
E lottano nei confronti dello Stato centrale per avere tutto il governo possibile
Poi quando naturalmente devono dialogare con il mondo dei comuni dimenticano quello che hanno appena detto nei confronti dello Stato
E allora
E allora le regioni hanno la funzione legislativa e questo noi non la contestiamo
Hanno la funzione di pianificazione e di Indirizzo e io questa non la contesto anche se qualcuno è più radicale di me
E però le regioni non devono avere alcuna funzione
Di amministrazione
E di gestione concreta del territorio perché prima di tutto io ci tengo a dirlo non hanno alcuna cultura di governo
Guardate non siamo tutte le regioni italiane quella che esiste da più tempo che dotata di maggiore autonomia
Questo è non è una Regione Sicilia è dal punto di vista teorico uno Stato federale usato federato
Qui senta della Regione secondo lo statuto Secondo sotto sale per la Regione e il capo della polizia della Sicilia
Ora vi prego di credere che se il presidente la Regione Siciliana in questi anni fosse stato il capo della polizia
Avremmo fatto ancora molti altri passi indietro allora la mancanza di una capacità digestione fa parte ahimè dell'esperienza regionale italiana
Quanti sindaci sono qui presenti nei colleghi amministratori possono raccontarci caro Andrea qual è la nostra diatriba quotidiana con l'ente Regione per avere naturalmente pensate io do soltanto un dato oggi abbiamo discusso con Dini delle questioni comunitarie sa il dato della regione Sicilia noi siamo con una fame disperata d'finanziamenti la regione siciliana si è consentita il lusso presidente Pivetti nel mille novecentonovantacinque di restituire non avendoli spesi alla unità europea il trentasette per cento delle risorse comunitarie in materia di fondo regionale di sviluppo e noi non troviamo i soldi persi
Nata nei nostri comuni o per determinare una politica diverso tempo questo il federalismo di cura abbiamo bisogno la Regione faccia le leggi se le deve fare faccia indirizzo e controllo perché altrimenti dicono che siamo unici baristi Antonio però per cortesia non si misti con le questioni che riguardano la gestione che riguardano l'amministrazione quotidiana perché possono soltanto distrugge quel tanto di rinnovamento che nel nostro Paese si è messo in moto allora la mia idea di federalismo è questa le Regioni devono era un forte potere legislativo prima sì lo so solamente che la Regione non possono essere venti se hanno funzioni legislative vere e proprie l'idea di andare verso un accorpamento funzionale per il dimensionamento
Delle regioni un po'più serio secondo me è un problema serio mi rendo conto che in Italia questo è più difficile che fare qualunque altra riforma perché vi immaginate cosa vuol dire togliere a un pezzo del Paese il privilegio di avere la capitale di una regione però le questioni vanno sostanzialmente dette immagino che a parte le piccole regioni di confine il resto un accorpamento serio come questione vada vada posto poiché è un problema se il Paese vuole affrontare bene ecco questo è l'idea che o di federalismo questo federalismo è compatibile o incompatibile
Con l'attuale condizione del paese
Io vi dico subito che il resistenza di un forte differenziale oggi di sviluppo tra due parti del Paese
Questo è il vero grande la vera grande questione nazionale perché non abbiamo voglia di fare un'esercitazione labiale a parlare di Stato unitario che deve mantenere una sua
Operazione unitaria quando il trend di sviluppo nel Paese oggi ha assunto proporzioni livelli incompatibili l'uno con l'altro noi siamo oggi a Treviso per citare una qualunque delle province del nord in una condizione di piena occupazione siamo come riso quasi all'interno al tre per cento
Nella mia città Catania siamo una percentuale tra il venticinque e il ventisette per cento disoccupazione che ne diventa drammatica quando guardiamo alle giovani generazioni dove la percentuale di disoccupazione supera il cinquanta per cento che cosa ne deriva la la conseguenza che dobbiamo tornare lo Stato unitario manco per nulla perché è stato quel tipo di Stato accentratore che ha purtroppo ahimè responsabilità soprattutto nella fase terminale di questo dopoguerra naturalmente il tipo del terrorismo che noi vogliamo un federalismo che si deve porre la questione del riequilibrio del Paese del resto chiedo scusa ma quale Paese affrontato con tanta convinzione determinazione aperte o del suo riequilibrio interno se non uno Stato federale come la Germania che ad Eva qualche anno fa un differenziale di sviluppo non solo economico ma anche culturale e se volete anche politico così accentuata e che in modo serio ha posto la questione di determinare condizioni di sviluppo lo ha fa toh dotando una parte del Paese delle infrastrutture necessarie non di quelle cessare procacciare voti di quelle necessarie a determinare occasioni di sviluppo lo ha fatto con un sistema di incentivazioni basato essenzialmente su incentivazione di tipo fiscale quindi Houghton
Di che e legate alla produzione di ricchezza e di reddito e non
Operazioni di pirateria Udine la pirateria va fatto sostanzialmente aiutando il Paese a liberare risorse ecco questo soltanto noi chiediamo allo Stato centrale di avere nei confronti del Sud un'attenzione che la trovo che sia compatibile con l'esigenza di recupero sapendo perfettamente questo è insito del federalismo che la parte più importante poi ovviamente spetta a noi di farla
Per questa ragione professor De Rosa io sono particolar mente lieto di essere con voi questa sera qui non solo come sindaco di Catania ma come presidente dell'Anci
Naturalmente con
La responsabilità di essere
Credo
Tra le procure pare poche volte in una storia quasi centenaria un sindaco del Sud l'ha chiamato a presiedere questa questo organismo è stato molto più frequentemente dislocato in altre parti del Paese questa responsabilità e lo faccio naturalmente partecipando a due giorni che l'amministrazione unici pare di Caltagirone l'asta di Caltagirone ha voluto dedicare proprio Sturzo una scelta quella di consegnare un premio simbolo di questa città ma ed la lezione del Paese a un mio collega e amico carissimo ad Antonio Bassolino
So che questa scelta a assunto per alcuni
Un carattere lo dico in senso positivo perché per me le provocazioni sono un fatto positivo il conformismo e la cosa terribile a cui o anche un certo carattere di provocazione perché probabilmente qualcuno ha voluto ritenere sottolineare che Antonio Bassolino non appartiene ideologicamente alla stessa identica matrice
Siamo culturale di riferimento di Luigi Sturzo eppure solo finisce invece di essere questa sera qui perché voglio testimoniare lo faccio veramente con gioia l'apprezzamento profondo per questa scelta molto coraggiosa che io condivido pienamente voglio esprimere a tutto il comitato il mio personale apprezzamento perché ritengo che Antonio Bassolino Antonio Bassolino sia oggi giustamente il simbolo di alcuni valori che per noi sono esemplari
Sì è il simbolo di questa nuova generazione di sindaci che con coraggio in mezzo a mille difficoltà in mezzo anche ecco anti momenti di amarezza quotidianamente della vostra azione quante volte ci verrebbe
Voglia di smettere e credo però che abbiano prodotto nel Paese in questi tre anni di esperienza
Dove più dove meno comunque una grande
Un grande tentativo di cambiamento del Paese quale il Paese non aveva sino a questo momento portato avanti con così tanta determinazione
Con più gioia ancora perché egli rappresenta più direttamente ecco l'una coerenza assoluta
I sindaci del Sud che di questa squadra di sindaci che siamo molto amici tra di noi con una grande solidarietà beh insomma ci stanno mettendo in questa squadra di sindaci il dette la creatività il coraggio che deriva qualche volta dalla nostra disperazione di affrontare conditio ahimè francamente più drammatiche di quelle che affrontano altri questa mattina presidente Pivetti quando uscivo da Palazzo degli Elefanti per andare a far girato alcuni opinion leaders dei cantieri aperti nascita di Catania sono stato bloccato da un gruppo di venditori
Gli ambulanti abusivi a Napoli Tucci ai disoccupati organizzati ognuno c'ha i suoi ma questa è la nostra regola quotidiana io sto cercando di far traghettare la mia città da la illegalità verso la legalità e naturalmente mi trovo a scontrarmi con cinquanta persone che ritengono che sia loro diritto quello di vendere quello che vogliono dove vogliono e come vogliono del resto
Un anno alternative quindi come dire insomma la nostra il nostro sforzo ogni giorno è di traghettare questo pezzo
Il Paese verso la legalità e nello stesso tempo di assicurare comunque la prospettiva di ripresa e di sviluppo
Di cui francamente in questo momento rispetto alla quale presunto devo dire francamente vediamo nero
Perché l'attenzione che vi ebbe su questo tema dell'occupazione lavoro è fortemente inadeguata comprendere ad Amsa della condizione ahimè qui potranno
Di Varé se continuano a esserci disattenzione momenti difficili per il complesso del Paese Antonio Bassolino interpreta negli chiunque altro
Un valore che è un valore oggi per noi estremamente positivo cento anni fa circa anzi centoquattro anni fa
Un catanese di origine napoletana
Oppure un napoletano che si era trasferito a Catania e che si chiama Federico De Roberto un grande scrittore che ha scritto forse il romanzo più moderno alla fine del del secolo I viceré che ambientato fra l'altro largamente nella nella mia città e pezzi importanti sono ambientati nei benedettini Federico De Roberto racconta la storia a un certo punto di decoro di notte questi molesti Verdini che erano trentadue in tutto e possedevano quasi integralmente i latifondi della Sicilia orientale
E che erano i figli cadetti delle più importanti famiglie di Sicilia e quindi erano ricchissimi e abituati nonostante la loro vita monastica a tutti i piaceri della vita Troccolo fortemente disdicevole la mattina svegliarsi soprattutto d'inverno alle prime luci dell'aurora uscire fuori
E andare a recitare la preghiera del mattino il mattutino mi pare che si chiami nella chiesa di San Nicola
A certo punto trovare una soluzione si passarono e
Fecero costruire nel piano in cui risiedevano una bellissima Cappella che chiamarono il coro di notte
E quindi molto più facilmente comodamente uscivo ma dalle loro celle si recavano questo coro di notte naturalmente in modo più confortevole naturalmente dopo qualche tempo si abituano a questo standard di comodità
E dopo lungo riflettere e trovare una soluzione molto più comoda subappaltare no ai poveri Cappuccini il compito di recitare le preghiere per conto loro
Allora io voglio dire noi abbiamo una grande scommessa qui di fronte a noi il sud in particolare e ce l'ha con questo federalismo
E ce l'ha con questa generazione di sindaci di cui e di amministratori di gruppo dirigente del Paese di cui Antonio Bassolino è un simbolo
E cioè la scommessa se vogliamo essere nel nostro futuro Cappuccini ebbe o Benedettini io non ho dubbio alcuno il Sud ce la può fare grazie
La società
Stato azienda che era nelle carte lì di par
Conservavano il Giuseppe Michielli conservavano tutte di
E ancora siamo lì a questo saggio
Devo dire un po'poco ecco spetti
Punto dopo visto che nella rivista
La ripresa conto dei bisogna portarlo ancora avanti ad arricchirlo
Il conto di cose importanti
Uscire
Dal tipo di studio che
Mo'così che
Il gioco delle
Filo rosso costruito su
Che la storia delle
Sorge stanze
Sì ho ricordo che le mie
Verso lo Stato
Allora direi e a questo punto la tavola è stata molto ricca
Che oggi
Oneroso tocca
Quando voi cittadini
Ma dico Monica
Popolare
Fornì
Che quanto
Come l'un
Ventidue anni di Silicon
La sua
Di cappuccini su Walter
Più distese più aperto
Eccessivo
Dirigente che
Poi
Il calendario politici
Ci congediamo dopo
Un po'tutti si possa fare ciascuno
La propria parte