"Controluce" editoriale a cura di Luigi De Marchi

Le elezioni francesi nosocomi apparire solo l'ultimo segnale della crisi terminale che ha colpito la destra conservatrice quella destra benpensante codina dell'Occidente avanzato che dagli anni settanta a oggi ha
Preteso di intercettare abusivamente la rivolta laica ripeto mai campi burocratiche antiche scale dei ceti produttivi e di asservirla poi ai vecchi potentati economici e burocratici ai valori multipli del conformismo come sa chi ha letto i miei libri degli anni novanta per parte mia ho ripetutamente fornito la prova di questa intercettazione abusiva
Attraverso un'analisi dei sondaggi d'opinione condotti in America e Gran Bretagna durante gli anni dei trionfi elettorali di Reagan e dell'arte certi ebbene quei sondaggi rivelavano che mentre davano e confermavano per dieci o quindici anni il loro appoggio delle orale i partiti conservatori per salvarci dalla rapina fiscale e dall'invadenza burocratica della sinistra statalista americani e inglesi avevano fortemente accentuato ed esteso il loro consenso a tutte le classiche battaglie laiche e libertaria delle forze progressiste cioè nel campo dei diritti della donna delle pari opportunità del diritto all'istruzione e così via insomma il voto per la destra conservatrice era soltanto una protesta contro l'oppressione fiscale puro l'antica della sinistra ma non un abbandono degli ideali e dei valori progressisti come d'altronde era logico perché al mondo competitivo del mercato affluisce agente aperta moderna modernizzatrice il primo segnale della riti della destra conservatrice venne con la vittoria travolgente di Clinton su Bush nel novantadue ecco che in quell'epoca già segnalai che Clinton abbia saputo cogliere l'insofferenza del popolo dei produttori per la manipolazione reazionaria della sua rivolta ad opera di Reagan e delle sue stabilisce mentre mega industriale e militare ed era quindi Clinton cito ad associare come del resto raccomandavo da Bari gli anni nei miei scritti una drastica riduzione della burocrazia e delle tasse è una risoluta politica laica e progressista nel campo dei diritti civili e per questo aveva vinto anzi stravinto ebbene una nuova conferma
E quelle analisi venne con la seconda vittoria di Clinton un anno scorso una terza conferma con grande vittoria di Tony Blair che ha applicato sostanzialmente la formula clintoniana la Gran Bretagna e orrore
Lezioni per anche decidano una quarta conferma di quelle analitica del declino ormai inarrestabile della destra conservatrice ecco purtroppo alla luce di queste stesse analisi possiamo comprendere quanto pare sia stato un tutta la risposta che in
Il leader politici nostrani hanno insistito a dare alla grande sacri in tanti fiscale antiburocratica ma anche libertarie progressista della rivolta italiana dei produttori la sinistra dell'Ulivo di Budelli ha ribadito il l'orientamento statalista e aperta sto attore arrivando perfino ad annacquare il suo progressismo laico nel buonismo clericale piante di Veltroni o di Rutelli quanto alla lega autobotti ha deragliato la rivolta che avrebbe tutto unire l'Italia produttiva dalle Alpi alla Sicilia sul binario morto e pericoloso del secessionismo mentre Fini e Berlusconi a loro volta non hanno saputo fare altro che riproporre la vecchia destra conservatrice ormai in crisi in tutto lo Cilenti avanzato il primo in chiave nazionalista Berlusconi in chiave clericale tutti e due però stai preoccupate delle forti delle loro imprese o della grande impresa più che della piccola in preda dei suoi dipendenti ma allora ci abbiamo domandare che cosa diavolo aspettano gli alti scritta al statalisti e libertari autentici di ogni area politica da quella ulivista quella del Polo a quella radicale è quella mentre tra una rosa degli astensionisti a cercare le ragioni fortissimo di una loro convergenza creare la nuova forza politica decisamente anti fiscale antiburocratica libertaria che il popolo dei produttori trattenga sì sì credo proprio che questa è una grande occasione speriamo che non ce la lasciamo sfuggire grazie amici a risentirci venerdì alle otto e cinquantacinque