Assemblea generale dell'Associazione Industriali di Brescia (AIB) organizzata in occasione delle celebrazioni per il centenario dell'associazione, prima del suo genere in Italia presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Brescia

Gentili ospiti cari colleghi
Permettetemi innanzitutto di rivolgere un vivo ringraziamento al presidente onorario dalla FIAT
Senatore avvocato Giovanni Agnelli dal presidente di Confindustria dottor Giorgio Fossa
Per aver accettato di onorare con la loro presenza con il loro intervento la celebrazione del centenario della fondazione dalla nostra associazione
Che la prima organizzazione nel suo genere in Italia
Debbo trasmettervi
Il rammarico espresso dal presidente del Consiglio professor Romano Prodi tra l'impossibilità sopravvenuta di essere qui oggi per festeggiare insieme a noi un evento di così grande rilievo non solo per la nostra città
Ma anche cito le sue parole
Per tutta la nazione in quanto esempio di capacità non solo di intraprendere
Ma anche di intuire realizzare strumenti organizzati di coesione e di sviluppo
Al servizio di un'evoluzione epocale dall'agricoltura all'industria
Era molto dispiaciuto il presidente Prodi per questo K Lars imprevisti di orari
Che non gli consente di essere a Brescia tempestivamente tra noi
Al termine dell'incontro che aveva con il Presidente del Consiglio del Vietnam
Allora mi ha incaricato di porgere a tutti voi
I sensi della sua stima del suo apprezzamento della gratitudine del Paese per ciò che voi cari colleghi quotidianamente realizzate nelle vostre fabbriche
Con felice coincidenza con l'interesse collettivo
E non cada la sua particolare considerazione molto profonda per Brescia e per i bresciani tra i quali hanno farà molti personali amici
Il quattordici aprile del mille ottocentonovantasette
Si costituiva il circolo commerciale ed industriale bresciano con sede in Corso Zanardelli proprio vicino al teatro dove questa sera
La Philharmonia Orchestra of London diretta per l'occasione da Lorin Maazel terrà il concerto dedicato agli industriali bresciani
Consideriamo una grande festa per noi questa ricorrenza
Che abbiamo cercato di sole Nizza are per il significato più profondo che le attribuiamo che è quello dalla celebrazione del valore dell'industria e del lavoro
Che ha consentito radicali modifiche nella struttura del nostro Paese
Ed ha avuto un ruolo determinante nel processo di liberazione dal bisogno
E di crescita economica e sociale
Lavoro di industria che hanno accomunato la nostra gente che hanno costituito il motore di un collante di una società che rapidamente voluta dalla cultura contadina quella industriale
Che è partito dal nulla come vedremo fra per fra breve e che ha saputo rapidamente imporre i suoi valori in Italia e nel resto del mondo
La presenza tra noi dall'avvocato lo Agnelli ci lusinga
Perché nella sua persona identifichiamo il simbolo dell'imprenditoria
Perché i legami tra Brescia e Torino sono profondi radicati e trascorrono dal livello imprenditoriale a quello della stima che per la sua persona
La prego di credermi nutre l'intera comunità bresciana
Grazie avvocato gli ha detto all'attenzione che ci ha riservato e che mi creda è per noi motivo di orgoglio
Ringrazio molto anche Giorgio Fossa
Nostro caro amico amico di queste città
Che ha particolarmente particolarmente a cuore come ha dimostrato anche a marzo quando ha colto il nostro invito a svolgere a Brescia la convention di Confindustria
Ed il convegno nazionale alla piccola industria che hanno aperto le celebrazioni del nostro centenaria
Grazie a tutti gli illustri ospiti che vedo in sala
Che ringrazio moltissimo per aver accolto il nostro invito la vostra presenza cari amici ci onora e voglio esprimermi il nostro apprezzamento per esservi uniti a noi oggi
Nonostante i molti impegni che affollano le vostre ore
Grazie infine a tutti voi cari colleghi imprenditori per la sensibile attenzione con cui avete accolto il programma odierno per la celebrazione del nostro centenaria
Adesso sospenderò per circa quindici minuti il mio intervento
Per consentire la proiezione di un filmato
Che l'associazione industriale ha realizzato per la circostanza e che a mio giudizio descrive molto
Molto meglio delle parole come eravamo e chi siamo
Prego alla regia di passare alla Prost alla pressione grazie
Vi ringrazio molto
Per questo applauso
E per l'apprezzamento che avete dimostrato al film che è stato proiettato
Credo che sia riuscito dimostrare tutto il valore dalla nostra imprenditoria
Ora vi prego di consentirmi di procedere alla premiazione di alcune persone
Che a diverso titolo hanno contribuito alla crescita dalla nostra associazione
E dalle quali noi intendiamo testare tutto il senso della nostra riconoscenza dall'Arma nostra gratitudine
Vogliamo ricordarle con una medaglia e adesso le chiameremo appunto al palco
Iniziamo con la premiazione dei dipendenti in attività dell'associazione che hanno di più di vent'anni di ininterrotto servizio
Prego la signora Gattamelata di procedere
Alessandra Benigni INAIL di dal mille novecentosessantotto
Hallmark Casarini INAIL B dal mille novecentosettantatré
Cristina Falletti INAIL di dal mille novecentosettantacinque
Maria Clara Ferrari in ai big dal mille novecentosettantacinque
Dice Furlan una INAIL Bini dal mille novecentosettantacinque
Marisa Nodari INAIL vi dal mille novecentosettantasei
Anna Maria pesci in ai big dal mille novecentosessantacinque
Tiziana Romeo Illy INAIL di dal mille novecentosettantaquattro
Piera cosa Rossetti INAIL Vidal mille novecentosettantaquattro
Emanuela vecchi INAIL Vidal mille novecentosettantasei
Grida Zannini INAIL vi dal mille novecentosettantacinque
Ora decido consegnare una medaglia al manager bresciano che io e tutta la nostra azione associazione stimo moltissimo
è un uomo che da oltre cinquant'anni ha profuso un grande impegno dentro le attività delle nostre industrie
L'ha fatto con grande senso di responsabilità con capacità e con grande senso morale
Oltre tutto è ancora membro dalla nostra Giunta lo chiamo fra noi perché merita tutta la nostra riconoscenza la nostra attenzione chiamo l'ingegner Arnaldo avvalermi anzi
Proseguiamo
Con la società e con la premiazione dei direttori dalla nostra associazione
Dottore Italo seminudo direttore dal mille novecentosettantacinque al mille novecentonovantatré
Dottor Salvatore D'Erasmo direttore dal mille novecentonovantatré
Infine consegniamo una medaglia
A coloro che hanno ricoperto la carica di presidente della nostra associazione industriale
Dottor Giuseppe Tassara presidente dal mille novecentosettantuno al mille novecentosettantaquattro
Signor Francesco Carpani Glisenti presidente dal mille novecentosettantaquattro al mille novecentosettantotto e dal mille novecentottantatré al mille novecentottanta
Cavaliere del lavoro Luigi Lucchini presidente dal mille novecentosettantotto al mille novecentottantatré
Dottor Giovanni Dalla Bona presidente dal mille novecentottantacinque al mille novecentottantanove
Cavaliere del lavoro Gianfranco non Cibelli presidente dal mille novecentottantanove al mille novecentonovantatré
Dottor Eugenio Bodini presidente dal mille novecentonovantatré al mille novecentonovantasette a corrente alterna l'avvocato Giovanni Agnelli e
Vi prego
Di comprendere di perdonare la mia commozione ma non è facile reggere l'onda dei sentimenti
Prima di tutto per lo splendido firme
Che abbiamo visto e che ci ha suscitato
Così come non è semplice dimenticare che poco fa
Con la consegna delle medaglie o premiato le persone che hanno contribuito a far grande
Questa associazione
Ma il mio pensiero in questo momento
Corre grato irriverente
A tutti coloro che non sono più tra noi
Ma che hanno reso possibile ciò che oggi celebriamo con la loro intuizione
Con la loro sensibilità con il loro duro lavoro
Con il quotidiano impegno che ha accompagnato la crescita di un'invidiabile sistema industriale
Ed il progresso economico e civile legge sociale di questa nostra città di questa nostra provincia
Non posso farne i nomi perché sarebbe un lungo elenco ma essi sono con noi oggi non solo attraverso i loro discendenti
Ma anche attraverso le loro opere che sono per noi il patrimonio prezioso ed inestimabile
Così come non posso fare i nomi delle molte aziende che sono società la nostra associazione da oltre cinquant'anni
Alle quali abbiamo inviato una targa
Per sotto le va sottolineare il legame profondo
La comunione di intenti lo spirito associativo che da oltre mezzo secolo unisce questi imprenditori tra loro e con noi
Sono questi i nostri colleghi l'esempio più illustre dell'imprenditorialità bresciana
Della sagacia e dalla tenacia dalla nostra gente
Avrei voluto premiale tutte propriamente questi intrecci e una per una
Perché costituiscono per noi un patrimonio raro
Ma ho dovuto arrendermi davanti all'impossibilità costituita dalla corposità del loro numero
Ho consegnato un elenco alla stampa locale rinnovo la più viva preghiera che i loro nomi possono essere pubblicati
A testimonianza del loro impegno perché possono costituire stimolo ad esempio per noi e per le nuove generazioni
Tra pochi minuti
Non appena saranno conosciuti gli esiti del voto
Se sono le mie funzioni di presidente dall'Associazione industriale bresciana
In simili circostanze ed uso tracciare un avverrebbe a sintesi del proprio lavoro da esprimere
Alcuni ringraziamenti
Io voglio procedere ai ringraziamenti innanzitutto perché li ha avvertito imperioso di dentro di me
Perché stanno al di fuori della ritualità
E perché stanno in cima ai miei sentimenti
Ho avuto la fortuna in questi quattro anni del mio mandato di avere intorno a me uomini di straordinarie potenzialità che sono stati per me un sostegno eccezionale per l'assolvimento del mio compito
Il vice Presidente innanzitutto
Alberto Archetti Marco Palmarini
Saverio Gaboardi che hanno saputo governare deplorare delegate
Con accortezza e con perizia
Con intelligenza pronta a percepire l'assenza dei problemi e ad elaborare proposte soluzioni con fedeltà l'associazione con semplicità schiva e riservata
Appagato dalla parte dalla dall'operare piuttosto che per apparire
Voglio ringraziare il consiglio direttivo che ha dato un contributo determinante
Nel governo dall'associazione
Con l'apporto sapiente ed equilibrato di Ugo Gussalli Beretta di Giuseppe Lucchini con l'entusiasmo operativo ed illuminato dal presidente dei Giovani Franco Tamburini
E con il positivo lavoro del presidente della piccola Roberto Saccone del nostro parterre si tenta Gianfranco non ci perde
Un grazie sentito la Giunta con gratitudine le conoscenze
In quattro anni non privi di problemi anche rilevanti
Accompagnato l'azione alla presidenza con attenzione compartecipazione seria e responsabile
Con chiarezza di idee con una compattezza ed unitarietà di intenti
Che non esito a definire rara e preziosa
Ma voglio sembra ringraziare sentitamente il personale tutto dalla nostra associazione
I dirigenti i capi settore
Per il loro lavoro attento e puntuale
L'ultimo ringraziamento del tutto particolare voglio esprimerlo al dottor D'Erasmo il direttore dalla nostra associazione
Cari colleghi
Se è stato possibile portare a termine anche con largo anticipo il difficile programma di riorganizzazione dalla nostra associazione
E se è stato possibile perseguire positivamente gli impegni gli impegnativi obiettivi che ci eravamo prefissati
Il merito è anche suo
Ha lavorato con impegno con capacità ma soprattutto con grande fedeltà
Rendendo puntualmente operative tutte le decisioni della presidenza
Ma quello che più conta
E che nei momenti di maggiore difficoltà
Ha saputo e voluto accollarsi tutte le responsabilità
Che il suo ruolo richiedeva
Chi sono veramente grato caro verrà
Un pensiero grato alla stampa infine per l'attenzione seria professionale partecipe con cui ha seguito i nostri lavori e per l'estrema disponibilità
Con cui ha divulgato l'informazione sulle iniziative di celebrazione del centenario che quest'anno sono state numerosissime
Quanto al mio lavoro non voglio fare bilanci non mi competono ai sarebbero parziali
Perché sono naturalmente portato a considerare ciò che non ho fatto piuttosto che le cose compiute
Come promise a cui tutti cari colleghi quattro anni fa
Quando mi chiamerà sta al vertice dall'associazione
Ci sono stato per fare non son venuto per esserci
Subito dopo l'insediamento ho valutato assieme al consiglio direttivo dalla Giunta l'opportunità di procedere ad una riorganizzazione dall'associazione parentela più adeguata alle necessità più funzionale alle esigenze degli associati
E dai bisogni delle loro aziende per poterla meglio assecondare in un'epoca di profonde trasformazioni in cui il ruolo di rappresentanza degli interessi generali cambia rapidamente
Con la globalizzazione dei mercati in cui gli stessi servizi devono essere più pronti diversificati flessibili
Pur nella consueta affidabilità per costituire valido supporto
All'azione delle nostre imprese
La riorganizzazione compiuta pur la pole con la consapevolezza di alcune fasi finali di completamento
Ed è compiuto il processo di trasformazione degli assetti con il definitivo rientra mento alla soddisfazione dell'associato nei tempi più brevi e nella misura migliore possibile
Sul fronte esterno ho cercato di aprire l'associazione al confronto con la città
Essendo io convinto della ineludibile necessità
Di porsi è come interlocutori seri e credibili delle istituzioni locali
Del sistema dei partiti degli organismi di rappresentanza
Mi sosteneva in questo radicato convincimento il radicato convincimento della necessità dell'ISPI di prendere il dialogo in una città
Che per troppo tempo prigioniera di se stessa
E dei suoi veti incrociati che hanno prodotto paralisi dissesti troppo incline a commissionare se stessa e a disquisire di occasioni perdute sempre meno propensa a rimboccarsi le maniche ed a cercare collaborazioni intese
Su obiettivi strategici capacità e capacità progettuale
Con il Comune capoluogo e con l'amministrazione provinciale si è avviato un dialogo franco ed aperto
Suo obiettivo e dichiaratamente condivisi per ricercare le condizioni di praticabilità delle ipotesi
Lavorando
Bisogna dirlo dapprima tra lo scetticismo di molti
Comuni a tutti i fronti poi con progressiva fiducia tra le parti negli obiettivi e quindi con la forza e l'energia che deriva dalla consapevolezza di aver inviato il circolo virtuoso dalla collaborazione positiva fatta di cose di scelte cara presentano il dovere principale dalla classe dirigente
E di convergenze non opportunistiche né occasionale bensì di fondo e di prospettiva
Molto resta da fare ovviamente
Ma sono convinto che il positivo processo che si è innescato può dare frutti eccellenti solo che non si demorde dal procedere positivamente senza indulgere agli ipercritici
Secondo i quali non bisognerebbe fare nulla salvo poi criticare la mancanza di operosità
Molto positivi rapporti con la camorra di commercio a dimostrazione dalla puntata la scelta da noi propugnata che vede un imprenditore la presenza di questo importantissimo ente e che ha quindi saputo aprirsi ad azioni significative nell'interesse del mondo imprenditoriale sia sul fronte interno che su quello internazionale
Con il mondo della scuola dell'università è stato possibile stringere rapporti sempre più diretti proficui che possono costituire il presupposto per una soluzione verso modelli di maggiore reciproca sensibilità e migliore interrelazione
Rapporti che auspicabile si possono instaurare anche con la Regione
Per avviare anche su questo versante un circolo virtuoso con particolare riferimento al problema ma la formazione professionale
Oggi ben lontano da una positiva soluzione pur necessaria se si vuole affrontare seriamente il problema occupazionale
Anche con gli organismi di tutela e controllo i rapporti sono stati ricentrare
Con le unità sanitarie locali in particolare con le quali si è potuto instaurare un generale clima di collaborazione finalizzato al migliore rispetto delle leggi privilegiando il versante dalla conoscenza della prevenzione
In collaborazione anche con organismi sovranazionali della Comunità economica europea con i quali la nostra associazione ha ormai consolidata consuetudine di rapporto
Un fatto a cui attribuisco particolare rilevanza e la costituzione delle consulte come dalla provinciale
Ci ho creduto molto ed ho lavorato assiduamente per propiziare la nascita
Trovando sensibile attenzione del nostro sindaco anzitutto che ha condiviso immediatamente con valutazione politica pronta e decisa
Le positive ricadute che si prefiguravano nella collaborazione tra pubblico e privato e soprattutto nell'interesse dalla città
Sensibile attenzione e Mino Martinazzoli abbiamo sempre riscontrato
Vigile critica per tutti gli aspetti di programmi proposti ma sempre propositiva e proiettata verso il fare verso la costruzione di progetti di ipotesi meglio se corredata da piani di fattibilità in modo da prefigurare nelle fasi operative
Attenzione che abbiamo riscontrato neanche in occasione delle iniziative che Confindustria collocato a Brescia in occasione del centenario
E che il sindaco immediatamente colto come occasione di apertura dalle città
E delle sue ricchezze artistiche culturali ed una parte qualificata del nostro Paese
Per questo voglio ringraziarlo pubblicamente in questa circostanza
Esprimendo anche l'auspicio che i suoi sforzi per rimettere in moto il motore a lungo immobile dall'azione amministrativa virtuosa in questa nostra città
Possono trovare positivo epilogo in tempi rapidi nonostante le lungaggini esasperanti imposte dalle procedure
Anche l'amministrazione provinciale ha dovuto farsi carico di una Rosita pregresse
E di desuetudine ormai consolidata l'azione amministrativa e di programmazione del territorio
Anche con Andrea Lepidi e con UE gli uomini della sua giunta
Abbiamo potuto intrattenere rapporti positivi e sviluppare le intese per avviare lo sviluppo infrastrutturale superando le visioni campanilistiche e di parte
E guardando i bisogni reali ed alle prospettive di sviluppo ringrazio Andrea
Così per il polo fieristico espositivo per il quale l'amministrazione comunale ha compiuto le sue scelte consentendo l'avvio alla fase realizzativa
Per cui la Camera di Commercio guidata dal presidente amico Franco Bettoni ha speso impegno risorse colazione strenue determinata
Ed è proprio nella Consulta che io faccio particolare affidamento anche per lo sviluppo in prospettiva se il mondo produttivo vorrà contare di più in futuro dovrà essere capace di proporsi come portatore di interessi generali
Mediati al suo interno e non come sostenitore di interessi particolari sostenuti con forza del gruppo piuttosto come la ragione
Capisco la difficoltà di mutare attitudine al tipo di rapporto
Ma non credo che vi siano alternative se si vuole costituire massa critica che esprime progetti seri e credibili finalizzati al perseguimento di obiettivi
Che le istituzioni possono essere chiamati a condividere e sostenere senza l'alibi delle altrui divisioni
Ho due motivi di rammarico
A conclusione del mio mandato
Uno con certe il rapporto con il mondo dalla politica con i partiti
L'altro con il sindacato
Con i partiti i rapporti sono stato sono stati franchi molto trasparenti per molto versi anche cordiale
Sotto certi aspetti a volte sono risultati sterile bloccati dalle logiche dalla contrapposizione tra maggioranza ed opposizione
Soggette ad alterne vicende a seconda che lo stesso problema sia visto a Brescia Milano-Roma
è possibile che un'idea dalla maggioranza sia sempre pessima per l'opposizione e viceversa
è possibile che la stessa idea sia buona Brescia e cattiva Milano
Intanto i problemi incalzano le soluzioni latitano in mancanza di discariche autorizzate
Il nostro bel paese sta diventando una discarica abusiva a cielo aperto
Per parlare di un tema su cui ci siamo impegnati molto ma senza ottenere risultati
Sul piano legislativo abbiamo assistito ad una produzione che ha tenuto in scarsa considerazione i problemi dell'industria che a volte
Ha perfino dato la sensazione di voler esasperare anche sul piano della tecnica legislativa e degli adempimenti materiali a carico delle imprese
Ai partiti
Ai parlamentari bresciani senza alcuna destino distinzione desidero rivolgere un appello in relazione alla prossima campagna referendaria
Salvaguardiamo tutti insieme la nostra storia
Le nostre tradizioni e con esse una componente strutturale del nostro sistema produttivo
L'industria delle armi sportive
So che Confindustria ha deciso ed io sono d'accordo
Di sostenere cinque referendum in materia sindacale
Però chiedo al Presidente forse
Di prendere le distanze dal referendum sulla caccia
E di chiedere che il sistema di produzione dalla legislazione sei divenga patrimonio del Parlamento
Di un Parlamento moderno e dinamico attraverso le riforme dalla Bicamerale nel rispetto d'una divisione dei poteri che garanzia di democrazia
Con il sindacato
Non è stato possibile trovare grandi intese
In particolare sulla contrattazione integrativa aziendale
Me ne dispiace
Perché l'accordo tra il mondo delle imprese e quello del lavoro è una risorsa e non solo per le parti
Spero che il mio successore possa conseguire migliori risultati che sono spiccati da tutti e che sono necessari per lo sviluppo del sistema industriale della nostra provincia
Come anche le analisi più recenti evidenzia si tratta si tratta di creare un clima positivo per gli investimenti senza i quali non si generano risorse né occupazione né prospettive per i giovani i quali tutti guardiamo con attenzione
Ma i cui problemi non si risolvono con gli osservatori né con le banche dati
Comunque approfitto di questa ultima mia opportunità per rivolgere comunque un caloroso applauso gli uomini del sindacato
Le nostre rispettive posizioni a volte si pongono posizione supposizione che a volta
Si manifesta nel raggiungibili il rispetto per gli omini è un'altra cosa io gliene porto come si deve
Sono problemi delicati dicevo per gli stessi equilibri sociali
Alla cui considerazione anche il nostro vescovo che ringrazio per la Pastorale attenzione che c'è sempre dedicato sempre più spesso ci richiama
E approfitto per portare attraverso con monsignor Serafino Corti che ci ha onorato con la sua presenza un saluto al vescovo che so che avendo un consiglio pastorale non ha potuto essere con noi oggi qui
De dal mio successore infine
Rivolgo ognuno Curio di migliore fortuna su questo terreno di porte con gli atti di particolare rilievo per il nostro futuro
Ed a proposito di successore
Sono lieto di portare a vostra conoscenza il risultato dello scrutinio per l'elezione del nuovo presidente dall'Associazione industriale bresciana il primo del suo secondo centenaria
è risultato eletto
Con voti
Mille quarantaquattro su mille centododici pari al novantatré virgola ottantotto per cento e caro amico Ugo Gussalli Beretta che credo che formula
Sono sicuro di interpretare il pensiero di tutti voi rivolgendo al nuovo presidente
Il nostro più sentito ringraziamento per la sua disponibilità
A farsi carico dei problemi di noi tutti
So per esperienza quanto sia una rosa o questo compito e quanto sia assorbente
Ad Ugo Gussalli Beretta desidero esprimere qui ora l'augurio più sentito di buon lavoro
So che l'associazione non poteva essere affidata a mani migliori e ringrazio voi tutti voi cari colleghi per l'oculatezza dalla scelte che fa iniziare il secondo secolo di vita dalla nostra associazione sotto gli auspici migliori
So anche che potrà contare sulla collaborazione e il sostegno di noi tutti che sapremo essere con la coesione con la consapevolezza che gli merita
La forza necessaria per perseguire con successo gli obiettivi che si proporrà per il consolidamento e lo sviluppo del nostro sistema industriale
Cari colleghi
è giunta l'ora del Congedo
Quattro anni fa
PDS che accettavo l'incarico non per essere ma per fare
E mi disse che non era un sogno cui sarebbe seguito un brusco risveglio al suono delle responsabilità
Bensì la serena consapevolezza di avere accettato un incarico oneroso difficile e pesante
E infatti non è stato un sogno
è stato un'impresa difficile e sofferta
A volte tormentata
E ne sono consapevole inevitabilmente incompiute
Però non provo sentimenti dell'udito illusione o di rimpianto per le cose che avrei voluto non ha potuto fare
Ho infatti la tranquillità d'animo vecchi
Di aver fatto quanto mi era umanamente possibile
Vi lascio un'associazione solida ristrutturata
Finanziariamente molto dotata
E soprattutto della cosa che più conta istituzionalmente molto ascoltate
Qualcuno talvolta mi amichevolmente rimproverato di aver dato in qualche occasione
Poca visibilità le nostre iniziative
Ma io ritengo che è preferibile in qualche circostanza rinunciare all'esercizio del maquillage e dall'apparire per prediligere la ragione del costruire
Da più parti anche dalle nostre parti a volte ci sono coloro che ritengono di potersi misurare
Connettere di virtù che essi stessi dovranno
E che ci e che giudicano col metro corto del successo immediato magari urlato
Io so che i successi quelli veri che contano non si misurano sulla sequenza delle vite singolari ma si costruiscono sul corso lungo dalla storia e fanno garantendogli uomini ma le loro organizzazioni
Ebbene cari amici
Lascio con gioia Serena e con un po'di malinconia la presidenza dell'associazione
Convalide conia perché mi manca avete tutti con i vostri problemi con le vostre urgenze con i vostri bisogni con i vostri stimoli con le vostre personalità che mi hanno aiutato lavorare soprattutto a crescere e di questo vi sono debitore
Con gioia
Perché ho profuso me stesso al limite delle mie capacità
Non ho fatto quello che non sapevo fare
Il resto ho cercato di farlo e dal medico cercando di non deludere le porte le attese
In conclusione o un'ultima cosa da fare ora per voi
Che è quella di testimoniare a tutti una consapevolezza radicata e profonda nel mio essere
Se ciascuno di noi riuscirà a riflettere oltre all'affanno quotidiano
Oltre i limiti delle cui esimo superando concezioni troppo fare del nostro stare insieme
Scoprirà come è successo a me che alla fine non esiste successo personale
Che riesca a pareggiare la soddisfazione di aver servito questa associazione per il bene dei suoi associati delle loro aziende per il futuro delle nostre famiglie dalla nostra società dei nostri giovani che hanno diritto alla considerazione dalla speranza
Questo certamente fu lo spirito che animò cento anni fa chi credendoci fondò questa associazione questo cari amici è il sentimento che mi accompagna ora nel momento del congedo grazie
Allora
Do la parola al nuovo presidente
Grazie
Autorità gentili ospiti cari colleghi non posso e non voglio nascondere l'emozione che mi pervade oggi nell'assumere la presidenza dall'Associazione industriale bresciana
è certamente un grande onore per la mia persona per la mia famiglia poter rappresentare la più antica associazione territoriale dell'industriale d'Italia
Che proprio oggi festeggia il centenario è un onore altrettanto grande poter rappresentare una genia di imprenditori che in Italia e nel mondo a pochi riscontri abbiamo appena visto nel bellissimo filmato che l'associazione ha realizzato chi siamo da dove veniamo come lavoriamo e perché il lavoro è per noi il nostro colto la nostra fede il valore più alto dopo Dio e la fame
è un valore questo che porta in ogni cellula del mio essere come perfino naturale dopo quasi cinque secoli di tradizione imprenditoriale
Oggi l'associazione inizia il cammino verso il secondo centenario dalla sua fondazione e voglio ringraziare tutti voi cari collega Car colleghe per avermi voluto al timone di questi primi passi dal secondo secolo di navigazione
Ricordo che Luigi Lucchini durante la sua illuminata presidenza
Si definì un'immagine certamente di affetto ma altrettanto certamente carica di profondo significato servo dei padroni come probabilmente molti tra voi ricorderanno
Lucchini insegna a tutti noi in quella circostanza che la Presidenza dell'Associazione innanzitutto servizio a favore dei colleghi
Della categoria industriale in primo luogo ma anche a favore del contesto territoriale politico culturale amministrativo
Economico in cui viviamo ed operiamo
è una carica pesante che ho accettato per rispondere alla vostra chiamata pure essendo molto impegnato in questo particolare momento in un importante lavoro di erogazione del mio gruppo e questo spiega il motivo della mia riluttanza fino a qualche giorno fa
Ma ci sono situazioni in cui bisogna posporre gli interessi personali a quelli generali e ho seguito esempi illustri dei miei predecessori
La Presidenza dell'Associazione industriale bresciana non è uno Stato non è fonte di privilegi piccoli o grandi non è un feudo in cui perseguire interessi propri di famiglie di gruppi più o meno organizzati è invece compito difficile e arduo dal Q da cui corretto e sagace assolvimento discende la tutela dei giusti interessi imprenditoriali generale
Di quelli di tutti dai più piccoli innanzitutto che vanno tenuti in particolare considerazione per la loro strutturale
Condizione di maggiore debolezza troppo spesso trascurata o addirittura ignorata dal Governo dal legislatore ai più grandi ai più strutturati
A loro volta impegnati a competere nel mercato globale con qualche antica vi troppo
So che voi cari colleghi e mi avete chiamato alla presidenza per questo
E vi assicuro che la mia azione avrà questa precisa finalizzazione
Consentire all'imprenditore italiano lo sviluppo del proprio ruolo senza penalizzazione ulteriori rispetto all'imprenditore che opera nelle più moderne e dinamica democrazia industriale
Noi non siamo alla ricerca di agevolazione di prediletti
Siamo alla ricerca di condizioni di operatività uguali a quelle dei nostri competitori nulla di più nulla di meno
Va mi apre dissidenze maturata negli ultimi giorni troppo rapidamente perché io potessi presentarmi oggi qui con un programma strutturato e definito
Che lavorerò tuttavia in tempi brevi in collaborazione coi miei vicepresidenti la cui nomina proporrò molto presto la Giunta dell'associazione collaborazione che desidero sia molto forte con livelli di autonomia e di idee lega particolarmente ampi così come ha scritto un forte coinvolgimento del consiglio direttivo e della giunta com'è naturale ma non solo
Desidero infatti che tutti gli imprenditori partecipino attivamente alla vita dalla loro associazione
Portando il loro contributo di presenza idee sostegno e critica intendo dire con questo che chiamo ognuno a fare la propria parte
Ho tuttavia molto chiare alcune linee-guida che desidero esporre oggi ma in estrema sintesi per non annoiarvi troppo in questo pomeriggio di festa prima però vi prego di consentirmi di rivolgere un vivo ringraziamento è un grosso applauso al presidente Prodi
Un ringraziamento perché tutti noi gli abbiamo affidato a quattro anni fa la guida dell'associazione con la certezza di porre la nostra organizzazione in mani sicure affidabili
Ma non avevamo la consapevolezza di quanto fossero rilevanti problemi che gli chiedevamo di affrontare ebbene Eugenio Podini ed assieme al suo lui l'intera presidenza del consiglio direttivo e tutti i collaboratori si sono rimboccati le macchine né mani che hanno lavorato sodo
Hanno messo a fuoco i problemi
Hanno individuato le soluzioni più idonee le hanno perseguite con intelligenza con determinazione con caparbietà quando era necessario senza arrendersi di fronte alle difficoltà veramente troppe che Mammano si presenta bravo Dini
Oggi
Oggi dalle mani di Boldini ricevo una sensazione strana efficiente e competitiva all'altezza delle sue migliori tradizioni e sono certo di interpretare il pensiero di tutti esprimendogli qui nella sede più formale
E di questa solenne occasione il nostro grazie e nostro apprezzamento
Poi vi voglio anche esprimere un plauso accumulando con lui gli altri quattro componenti la commissione del centenario per l'eccezionale lavoro che hanno compiuto per festeggiare nella maniera più adeguata questa particolare ricorrenza
Eugenio Bodini Saverio Gaboardi Roberto Sacconi Franco Tamburini e Salvatore D'Erasmo hanno saputo concepire e realizzare una serie di iniziative di alto profilo di grande significato
Pazzi andò dal dal dall'ambito scientifico dall'ambito scientifico a quello culturale e artistico
Linee guida dicevo poc'anzi lo dicevo senza retorica convinto che come sono che sarebbe sufficiente in questo nostro Paese così ricco di parole di programmi che ognuno facesse con semplicità il suo dovere svolgendo con efficacia efficace dignità il proprio ruolo per determinare un significativo cambiamento è un apprezzabile modernizzazione dell'intero sistema Paese
Le istituzioni
I rapporti saranno improntati alla più ampia collaborazione essendo io pienamente consapevole del fatto che la riforma però antonomasia non ulteriormente dilazionabile è proprio la modernizzazione dello Stato
La moderna detrazione passa per le mani di tutti noi che dobbiamo avere capacità di proposta che dovremmo riscoprire attitudine alle collisioni e attenzione per la per l'azione dello Stato
Collaborazione nei confronti del comune capoluogo per per quel luogo nato per quel ruolo naturale
Di ledere che tutti noi conosciamo alla nostra amministrazione senza nulla togliere a tutte le altre amministrazione comunale che oggi abbiamo più invitato
Così anche nei confronti dell'amministrazione provinciale il cui ruolo dovrà essere Mammano ampliato e ricchi e arricchito
Nei confronti della stessa regione che finora abbiamo sentito piuttosto lontana dovremo sviluppare una capacità di interlocuzione che innesti gli stessi positivi rapporti che abbiamo finora intrattenuto
Con le altre amministrazioni e che hanno consentito il decollo di iniziative invano perseguite per più lustri come la Fiera di Brescia
Assieme alla Camera di Commercio efficacemente guidata da Franco Bettoni
Prima delle imprese intendiamo proseguire con determinazione negli sforzi comuni di ricerca e di elaborazione
Di progetti che consentano il riallineamento della nostra provincia con quelle più avanzate rispetto a noi anche se caratterizzate volta da economia più tempo
Nei rapporti con le istituzioni intendiamo dare priorità alla soluzione dei problemi infrastrutturali
Va forte va portato a realizzazione con celerità e il progetto del polo fieristico
Che è prioritario come emerso con tutta evidenza il quattordici e il quindici marzo quando Confindustria con grande attenzione e sensibilità verso Brescia e il nostro centenario ha svolto qui due importantissime manifestazioni nazionali
Lo sforzo prodotto per dare dignità e una struttura assolutamente inadeguata come il palazzetto il sei di è stato enorme e il risultato assolutamente eccezionale date le premesse ma la situazione
Era ed è rimasta francamente vergognoso
Sul piano delle infrastrutture essenziale porre ora il centro l'attenzione dal problema della viabilità
Noi abbiamo non abbiamo nulla da rimproverare all'amministrazione locale in carica e siamo consapevoli dell'impossibilità di soluzione mi miracolistica
La questione ha rilevanza prioritaria vitale direi se non tenessi esasperazioni
Costato personalmente più volte al giorno che da Gardone a Brescia diciotto chilometri e lo stesso vale per Lumezzane si vuole un'ora di viaggio il doppio che da Brescia Verona lo stesso che da Brescia a Milano
A parte le ore di punta quindici minuti in più dal volo tra Verona a Roma
Sono tempi passivi inammissibile
Che azzeriamo il proprio perché azzerano il progresso tecnologico che significano costi inutili che peraltro non ha rischi escono nessuno difficoltà di rapporto impossibilità di programmazione significo isolamento e progressiva Assisi
Proprio così le valli bresciane muoiono e la sensazione che abbiamo è che attorno ci sia l'indifferenza
Credo che lo costati sulla sua pelle anche la Provenza che bisogna riconosce non si sta adoperando per trovare il bandolo di una matassa
Ma i centri decisionali sono molti e credo di aver capito ma sarei lieto di sbagliarmi che le autorizzazioni non arrivano anche se non si chiedono soldi allo Stato
E così si va incontro al terzo millennio con le strade dei nostri avi ecco nel Garda le comunicazioni
La pubblica amministrazione
Sono personalmente convinto del fatto che il pessimo etiche il pessimo funzionamento della pubblica amministrazione sia la causa di gran parte del malcontento dei cittadini e dalle categorie produttive
Certo insofferenza verso un sistema fiscale che non è ardito definire predatorio è fortissima ma forse il fattore di costante irritazione è costituito dal fatto che cittadino è trattato da suddito
Mi riferisco per per fare qualche esempio al fatto che un passaporto si deve a tanto lo venti trenta giorni in Francia quindici minuti
Un cambiamento di sede sociale chiede assemblee gazzette Ufficiali notaio omologhe soldi e mesi di attesa in Inghilterra basta una lettera raccomandata
Un processo si trascina per decenni con la conseguente evaporazione del concetto di giustizia
Una licenza edilizia per l'ampia la mia per l'avviamento di un capannone industriale a tempi infiniti che compromettono le esigenze di programmazione
L'utilizzazione dei finanziamenti decisi dallo Stato sono una corsa ad ostacoli della più svariata natura
Per fare solo un esempio se qui in sala chi ha dismesso l'utilizzo dall'amianto obbedendo a una legge ed anticipandone i tempi con attenta sensibilità introducendo nuove tecnologie aspetto ora
A distanza di anni i finanziamenti che lì sono dovuti mentre la concorrenza che non ha investito di taglia le gambe favorita dai minori dai minori oneri finanziari
Mi spiace doverlo dire ma nella vicina Svizzera gli investitori esteri hanno un rapporto diretto col governo del Cantone
Presento non programmato insediamento che viene valutato nel giro di settimane
A cui segue immediatamente licenze edilizie permessi di residenza agevolazioni fiscali contasse da zero a undici per cento agevolazione finanziaria di immediata utilizzabilità
E c'è ora pur responsabile di Progetto unico rappresentante dell'amministrazione pubblica e unico referente dell'investitore il quale sottoscrive impegni vincolanti per l'amministrazione che per l'imprenditore sono mera facoltà fino all'accordo finale
Analoghe condizioni si trovano in Olanda in Francia in Germania in Finlandia per fare degli esempi
Questa situazione atavica non è certamente ascrivibile al governo Prodi ma il Governo Prodi chiediamo di porvi mano con determinazione se non vuol condividere responsabili militare tra il decesso personalmente ho molto apprezzato lo spirito dalla riforma Bassanini per la semplificazione delle procedure amministrative
Ma mi auguro che questa sia stato l'inizio non la riforma vera che deve avere contenuti è finito finalità di ben diverso respiro
Che il fisco
è un tema di grande attualità e di estrema rilevanza anche sociale
Diciamolo con franchezza una pressione fiscale che supera il sessanta per cento costituisce istigazione all'elusione e all'invasione
Si crea così una continua rincorsa trentenni che Lusi vive e la legislazione che tende a chiudere le vie di fuga ma sempre inevitabilmente expo
Con la conseguenza che monta il malcontento di tutti e cresce il lavoro nero
Cosa succederebbe sei cinque milioni di posti di lavoro i neri stimati diventassero lavori regolare quante manovrine si potrebbero evitare e quanta concorrenza sleale eviterebbero le imprese corrette
è necessario a mio avviso procedere con estrema rapidità alla modernizzazione del sistema impositivo e fiscale
Sono convinto che la pressione fiscale a trentatré per cento porterebbe a una grossissima riduzione dall'evasione all'aumento del gettito complessivo
Basterebbe corredare la nuova legislazione con sanzioni rapide e gravi come l'interdizione dall'esercizio di attività e professioni e la confisca dei beni
Gli esempi ci sono e sono sotto gli occhi di tutti
La legislazione è un punto dolente perché siamo ormai molto vicini a livelli di inciviltà può sembrare un'affermazione troppo forte persino al di sopra delle righe ma non trovo altre definizioni avete provato a guardare l'ultimo parto la legge della tutela della privacy informatica io l'ho fatto e vi assicuro che oggi siamo tutti in libertà provvisoria compresi i parroci che tengono il registro dei battesimi
è giusto tutelare la persona la personalità dell'individuo che ha diritto alla sua riservatezza ma questo va fatto collegi sensate chiare e semplici immediatamente applicabili
Ma anche questa volta abbiamo voluto inasprire la direttiva europea e abbiamo creato confusione assurdità la nostra associazione
Per fare un esempio che tiene una banca di dati per favorire i giovani che cerca che cercano un lavoro e costrette in questi giorni a consegnare sette fogli dattilografa a chi compila un questionario per informarlo di cosa si intende fare
Vedo le facce spaventate dei genitori che credono che gli abissi è arrivata la follia e dicono guardate che cercavamo solo un lavoro per nostro figlio non pensavamo di far nulla di male
Le leggi sono lo specchio del livello di civiltà di un Paese e non si può e non si deve legiferare utilizzando lo strumento del referendum come se fosse prassi normale
La scuola la formazione è un terreno sul quale siamo particolarmente sensibili come abbiamo più volte dimostrato con fatti a partire dalla scuola di San Felice dal Comitato scuola industria che ho avuto il privilegio di promuovere per proseguire con infatti e con il suo due mila
Dopo la famiglia e la sua e è la scuola la fabbrica degli uomini così come lo è delle professionalità
I giovani quelli che hanno studiato e si sono impegnati arrivano impreparati all'impatto con il lavoro non è colpa dei docenti così come non è colpa degli studenti
Ma il paradosso è che mancano le professionalità mentre i laureati sono disoccupati
E anche questo è motivo di forte avvilimento per i genitori che spesso hanno affrontato sacrifici ed è causa di frustrazione per i giovani che si scoprono assolutamente impreparati per lo svolgimento di un'attività per la quale hanno il dottorato
Bisogna pensare di più ai giovani si sentono bistrattati non tenuto in alcuna considerazione perfino tollerate
Dette visionati parlano tutti degli anziani e dei loro diritti altrettanto ed è giusto ma dei giovani e dei loro problemi non parla nessuno persino i sindacati sembrano preoccuparsi solo di chi il lavoro ce l'ha già
Studiano per diciotto anni e la loro prospettiva e la lista di disoccupazione perché non danno esperienza e professionalità ma come fanno a farsela chi dà loro l'opportunità per l'avvio a soluzione di questo problema di cui avverto la gravità anche per gli equilibri futuri del nostro Paese
Desidero rivolgere un appello al governo agli imprenditori ai sindacati perché si sentono coinvolti secondo le loro possibilità
So che è un discorso difficile che tuttavia bisogna affrontare con coraggio e determinazione come si fa nelle aziende quando si constata che è una linea di prodotto e obsoleta e bisogna modernizzare
Sul fronte dalla formazione professionale al discorso è ugualmente importante ma probabilmente meno difficile
La formazione come oggi concepita costa molto e serve a poco
La formazione non può essere fine a se stessa ma deve essere orientata alla sudiste alla soddisfazione dei bisogni solo così e infatti si giungerà con certezza al termine del percorso formativo
Al naturale incontro tra domanda e offerta di lavoro
Oggi le scelte formative sono lontane dai bisogni e sono elaborate in modo che non conosco ma i cui risultati non condivido perché non trovo la corretta correlazione tra esigenze finali
E pacchetti formativi
Auspico che si giunga presto a una delega effettiva delle competenze in materia di formazione professionale nel territorio
A livello di provincia con un diretto coinvolgimento dal mondo produttivo nella fase di individuazione dei fabbisogni e di programmazione dei corsi
La formazione deve essere quella che serve al mondo delle imprese così come la pubblica amministrazione non quella che eroga sussidi stipendi e gestisce i clienti
Abbiamo creduto nella formazione perché abbiamo visto le esigenze delle nostre industrie e abbiamo realizzato strutture per la formazione di primo e di secondo livello
Adesso dobbiamo puntare al salto di qualità e vogliamo proporsi in chiave di collaborazione dirette fattiva con le istituzioni preposte
Se abbiamo mezzi se abbiamo mezzi e strutture valide desideriamo poter concorrere allo sviluppo e la diffusione dell'euro dall'ordinazione su un piano di parità e con le strutture pubbliche
Su questo terreno nostri sport due mila il nostro infatti dovranno sviluppare rapidamente
La capacità di proporsi in termini di collaborazione di imporsi se necessarie come terminali intelligenti di un sistema formativo mirato che sappiamo
E vogliamo contribuire come possiamo e sanno fare alla crescita complessiva del nostro sistema impronte imprenditoriale e amministrativo
E in questo ambito e in questo ambito diamo grande importanza rapporto di collaborazione in atto col mondo della scuola dell'università le cui positive ricadute dimostrano che il salto di qualità si appalesa proficuo ed è necessario in tempi brevi
Il sindacato
Non sono orientato per il rapporto conflittuale con i sindacati
Con il sindacato vorrei un rapporto di collaborazione corretta e rispettosa dei reciproci ruoli credo che ne deriverebbero positive ricadute per tutti
Per le aziende innanzitutto D'Amico mio punto di vista perché nessuna azienda ha come obiettivo il conflitto con i sindacati
Gli addenda devono lavorare produrre per poter continuare a stare sul mercato e svilupparsi e certamente possono perseguire meglio questo obiettivo in un rapporto di positiva collaborazione con i dipendenti
La concertazione ha dato finora risultati positivi valutabili nell'interesse dei lavoratori dagli imprenditori dell'Italia il cui tasso di inflazione passato in poco tempo da
Le due cifre all'uno e cinque uno e sei per cento tendenziale consentendo contestualmente all'incremento dei salari reali e rilevanti risparmi per lo Stato e per le imprese
è una strada senza alternativi a mio giudizio ma credo anche a giudizio degli stessi sindacati
Sull'onda lunga della concertazione abbiamo rinnovato i contratti senza scioperi nel novantaquattro e si è gridato al miracolo
Ma è quella la via senza alcun dubbio cito per la seconda volta oggi e me ne scuso la Svizzera dove non si ricordo lo sciopero negli ultimi cinquant'anni
E dove le condizioni del lavoratore non sono certo deteriore rispetto a quelle dei lavoratori italiani
Ma voglio citare anche gli Stati Uniti dove le organizzazioni sindacali dei lavoratori sono molto forti ma dove il conflitto e lo sciopero sono eventi rarissimi
Non dico questo perché voglio importare il modello svizzero americano intendo solamente affermare che esiste una via non conflittuale per lo sviluppo delle relazioni con il sindacato e voglio esplicitare il mio intendimento di percorso
Sono convinto che sulla base della reciproca buona fede ci si può provare
Altrove lo hanno fatto con risultati positivi e non solo in campo contrattuale sono molti infatti problemi che vedono cointeressati imprese e sindacati
Le organizzazione di rappresentanza
Ho sentito le conclusioni della ricerca affidata all'associazione dall'associazione hanno diversità di Brescia e ho condiviso molte dalla formazione del professor trovarsi anche tra le organizzazioni di rappresentanza dal mondo imprenditoriale deve cessare la politica dei veti incrociati
Bisogna riscoprire la capacità di stare insieme e chissà sa fare meglio faccia per tutti ottimizzando risorse risultati
E così che si dà contenuto a ruolo e non certamente con la difesa delle poltrone dalle posizioni di potere vere o presunte
Sono state costruite faticosamente le consulte
Quella comunale e quella provinciale non hanno finora espresso tutta la loro potenzialità ma la loro esistenza va valorizzata per il ruolo importante che possono assolvere per il supporto di conoscere di conoscenza
Che possono fornire alle istituzioni collaborazione che costituisce il nostro preciso dovere
La politica siamo stati e continueremo ad essere assolutamente a partitici rispettosi delle istituzioni
Non voglio e qui visse su questi punti e quindi è preciso subito non siamo schierati a favore del governo Prodi come non eravamo schierati a favore del Governo Berlusconi
Essere rispettosi dalle istituzioni vuol dire essere a favore delle stabilità degli assetti e delle governabilità auspicabilmente di lungo periodo per assicurare continuità efficace l'azione dell'esecutivo
Svolgendo contestualmente all'azione di stimolo che ci compete ed è tipica del nostro ruolo
Senza compiacenze ed anche senza prevaricazioni più o meno consapevole rispetto alle responsabilità che alla politica competono in via definitiva esclusi
Ma anche con pieno diritto di critica costruttiva e responsabile
Ma anche decisa e ferma quando l'azione di governo fosse a nostro giudizio in rotta di collisione con le esigenze di salvaguardia di sviluppo dell'impresa alla quale bisogna guardare come ad un bene di interesse generale
Non si può essere aumento di occupazione senza sviluppo dell'impresa non certamente nel settore primario ma nemmeno nel terziario strettamente collegato se con lo sviluppo del secondario e questo deve essere tenuto ben presente
Nell'interesse di tutti della stessa stabilità del sistema Paese
Guardiamo con molto interesse ai lavori della Bicamerale dal quale ci attendiamo non una cosmesi ma modifiche strutturali che vadano proprio nella direzione della governabilità che rendono visibili in merito irresponsabilità dell'azione di governo
Che consente agli elettori di compiere scelte in ventiquattro ore si è letto il premier il premier in Inghilterra dopo tre giorni
è stato presentato il programma programma che la regina letto avendo differenti di fronte al premier il capo dell'opposizione
A Milano Grando me grande metropoli ma certamente non l'ombelico del mondo sono stati necessari quattro giorni per la proclamazione dei risultati
Nel frattempo nostro amico Albertini non metteva piede in un municipio perché aspettare tanto i giorni prima di cominciare a lavorare
E se questo avviene nella lavori originali e Prammatica Milano nel quale dalla Padania cosa ci si può attendere altrove
Ma non si ma non si va in queste condizioni dove si trova in queste condizioni è di questo che si nutre la mala pianta del separatismo e della secessione che trova troppe valide ragioni per la sua protesta contro lo Stato
Sono un assertore della integrità ed eventi in visibilità dello Stato
Per profonda e intima convinzione mi sia consentito in questa circostanza di rivolgere un appello alla politica
Ai partiti che ne sono protagonisti affinché aggiustino il tiro sono consapevole che la politica non è per educande ma il senso dello Stato va salvaguardato
Avviandomi rapidamente a concludere vi chiedo scusa per il tempo che vi ho chiesto ma non potevo sottrarmi è un preciso dovere
Voglio ringraziare gli illustri ospiti che hanno accettato di essere qui oggi per celebrare insieme a noi la nostra festa abbiamo molto apprezzato la loro presenza e ci onora
Ringrazio anche voi cari colleghi colleghe per l'attenzione che mi avete riservato per chiudere desidero tornare al filmato iniziale
Ho ascoltato con commozione i messaggi a Carli che trasmettono con la semplicità dei nostri nonni il segnale insegnamenti di profondo valore e morale e sociale
Sono questi i punti di forza della società bresciana che molti indagano per scoprire i segreti del successo lavoro vano perché segreti e non ce ne sono basta quello che si vede per capire se si hanno occhi per vedere
La storia di Brescia è storia di duro lavoro di amore per la fabbrica coccolata come una creatura di amore per il rischio calcolato però fino allo spasimo
E storia di riservatezza di individualità probabilmente fin troppo esasperata che certamente deriva dalla cultura da autosufficienza
è storia di continuo speculazione Nava nell'accettazione più nobile del termine di lungimiranza e di riflessione perché vale di più un mezzo etto di cervello che un quintale di schiera come spiega Carli il vecchio che lavora ormai già il Mario che a lungo è stato la musica delle nostre valli che ha forgiato il nostro viaggio verso la nostra odierna civiltà industriale della quale possiamo essere orgogliosi
Che incessantemente a rimato il suo tempo tutti i giorni anche dopo il calare delle tenebre forgiando né taglio gli uomini creando quella genia di imprenditore il cui segreto è proprio questo l'amore per il lavoro per il Paese e per
Il sacrificio è gravoso
A questo senso vi assicuro cari colleghi che non mi stancherò di adoperarmi perché all'industria sia riconosciuto nei fatti nei fatti pieno diritto di cittadinanza e rispetto del suo ruolo della sua funzione
E voglio farlo insieme a voi chiedendovi di accettare il coinvolgimento così come io ho accettato il vostro mandato
Per questo obiettivo mi batterò instancabilmente proprio con la costanza e con la forza del Maglio che ha assegnato i nostri primi cento anni di storia e che oggi ha tenuto a battesimo i primi passi del nostro secondo secco grazie
Do la parola al sindaco dalla nostra città avvocato Mino Martinazzoli
Di stile
Oggi
La parola Signori Presidenti che terrò per il tempo breve indispensabile che mister
Ad esprimere credo interpretando fondatamente il sentimento dalla città
L'attenzione l'apprezzamento per la partecipazione ad un evento così significativo come quello che oggi trova la sua conclusione migliore secondo me
L'Associazione Industriali Bresciani ha in questi mesi voluto esprimere la fedeltà la consapevolezza di una tradizione secolare
Con una serie di importanti manifestazioni oggi nell'avvicendarsi delle presidenze
Si salda direi il passato al presente si apre una prospettiva di futuro a me sembra questo
Il gesto migliore più eloquente
Per sottolineare questa volontà di essere fedeli ad una tradizione le che accade non se la sia amministrava realmente
Ma se invece si tentativi prolungarla di fronte alle provocazioni e nuove che propone l'attualità
Io desidero poi
Ringraziare personalmente il presidente Bodini
Per i rapporti di amicizia che abbiamo chiuso questa parola
Senza reticenze anche se in un tempo in cui qualcuno non capisce che questo parola rappresentanti si interessa e non la convenienza
Credo che abbiamo avvertito nel suo discorso di commiato
Schiettezza né passione
E io dico anche commozione ed emozione
E vorrei sottolineare positivamente questi sentimenti
Tanto più in una stagione nella quale mi sembrano troppi
Quelli che credono che il valore dei sentimenti sia un valore è scaduto
Sono come che fingono di essere cinici invece lo sono ed in questo momento credo c'è bisogno di tutto tranne che di cinismo e di reticenze
C'è bisogno di passione e di coraggio
La stessa che abbiamo avvertito
Nel discorso del nuovo presidente al quale ma ovviamente l'augurio più sincero il più cordiale
Il suo nome direi rappresenta il modo esemplare una grande risalente tradizione non solo una tradizione imprenditoriale
Ma la tradizione di una grande famiglia che ha partecipato ad ogni vicenda civile e sociale
Delle vallate che ha contribuito a riscattare
I due lungo esercizio lavoro di rischio di impresse
Gussalli Beretta ci ha detto sia pure sinteticamente
Dei problemi cruciali archeologi
Hanno da venti e anche gli imprenditori
Italiane
Sentiremo dopo le parole del Presidente fosse che pure cordialmente saluto e ringrazio anche a nome della città per essere tra noi
A me certo non compete qualsiasi intrusione in dimensioni più vaste di quelle che riguardano il mio ruolo
Credo però che possiamo dire che insomma le cose sono difficili perché lo sono obiettivamente e tuttavia gli approdi sono inevitabile necessarie
E dunque attraverso questa cruna dobbiamo pur passare e lo possiamo fare se in modo eccome ed armonico ciascuno accetta di fare
La sua parte credo che di questo si tratti e nulla di più
Ripeto le cose sono complesse e tuttavia sono certo che ciascuno che avverte
La coscienza della propria responsabilità
Non posso Traverso e questa impresa
Le decisioni che davvero contano
E le scelte che influiranno anche sulla dimensione bresciana non ci appartengono sono più grande di noi
E tuttavia credo che vi è un che di Brescia nel terzo arresto nel Corriere nella relazione che abbiamo ascoltato nel credere che si aiutano anche le decisioni più lente di noi
Se assumiamo le decisioni che ci riguardano nella dimensione che riguarda la nostra responsabilità aiutiamo anche gli altri ad aiutarci credo che questo è lo spirito la storia
La tradizione anche della imprenditoria bresciana di in questo senso
Credo che abbiano
Poi le istituzioni per quel che riguarda il loro potere la loro responsabilità ancora tante cose da fare ed alimentare
Ricordava Bottini che alcuni rapporti utili sono incominciati
Alcuni obiettivi sono quanto meno esplorati ascoltati alcuni più approssimativo
Ricordato Gussalli Beretta il tema delle consulte
Non la faccio lunga quindi avremo altri momenti di confronto ma io dico che l'esperienza che abbiamo alle spalle converrà decidere
Che occorre usare il rasoio di Occam anche gli enti non sono da moltiplicare ma semmai sono da ridurre e quindi considero come sindaco della città che non sia per me è un miliardo mortificante dico che conviene avere una sola consulta provinciale
Perché quella dimensione quella più giusta per raccordare almeno su alcuni temi sforzo impegno coinvolgimento in reciproci ricordano ancora il nuovo presidente
E voglio sottolinearlo anch'io
Il lavoro che in occasione del centenario
Ai big ha commissionato alla facoltà di Economia e commercio della nostra università
Non solo perché è significativa
Questa occasione
Questa percezione così presente nella relazione che abbiamo ascoltato della circostanza che sarà la risorsa culturale è quello che ci accoglierà a vincere la competizione
Nel modo in cui l'hanno vinta i vostri predecessori
Ma sottolineava anche Gussalli una di quelle relazioni quello tolto il problema di chi anch'io poco
Viola Valli la sottolineatura anche critiche
Della circostanza che oggi viene anche al vostro livello una sorta di crisi della rappresentanza
Non c'era solo la crisi della classe dirigente politica
Chiunque voglia essere grazie a dei veggenti e oggi deve avere la capacità l'autorevolezza e il coraggio di assumere un rischio per essere davvero rappresentativo Petit interlocutore
E questo riguarda prima di tutto la possibilità che le istituzioni abbiano di avere una interlocuzione unico che si riduca lo spazio delle interdizione dei veti incrociati
Della supponenza reciproche credo che i tempi siano maturi
Perché in questo senso sia possibile immaginare
Ciascuno facendo quello che gli compete che possiamo insieme recuperata io non dico l'egemonia che è parola che non apprezzo ma insomma l'idea di un'impresa
Da compiere insieme quello che sono i cento anni di questa storia che non è solo la storia degli industriali bresciani è la storia della gente Brescia
E la storia dei suoi valori
Per le sue capacità di sacrificio il socio inutilmente della sua consapevolezza del dovere io credo non per una convenzione
Ma per una convenzione anche per le parole che abbiamo ascoltato mi che certamente il futuro bresciano potrà ancora sempre di più contare su questa vostra classe dirigente cartaccia insieme
Di cogliere l'occasione del suo interesse
Ma di guardare di più ed oltre all'interesse generale di questa amatissima terra di questa nostra gente
Il nuovo presidente non vuol fare il presidente me tocca continuare a fare il mio lavoro quindi chiudiamo questa assemblea e do la parola a canonico a Giorgio Fossa
Io ringrazio degno dei comodini siamo amici
Da lunga data per avermi invitato oggi in questa assemblea di chiusura ringrazio voi per quello che ha fatto per il sistema associativo bresciana e non solo bresciano
Voi lo conoscete perlomeno quanto lo conosco io suo non è un carattere facile ma con il suo carattere è stato particolarmente di stimolo anche per la confederazione
Faccio naturalmente i miei auguri al mio Presidente Gussalli Beretta
Perché sicuramente a un lavoro
Non facile davanti quello di mantenere questa associazione in una posizione Reder all'interno del sistema confindustriale non tanto per essere confederazione vede a perché Confindustria bisogno di questi tipo di queste associazioni
Per essere più forte all'interno del Paese per avere maggiore autorevolezza quando discute di problemi che riguardano specifico l'impresa
Ma mai mai mai come oggi parlando di problemi che riguardano specificatamente il mondo delle imprese assicurare il parlare di problemi che riguardano il paese tutto
è la terza volta io vengo a Brescia in un anno sono venuto il ventisette di maggio dell'anno scorso per la vostra assemblea annuale
Sono tornato il quattordici quindici marzo perché abbiamo organizzato assieme una riunione plenaria dei rappresentanti all'interno dell'associazione e perché abbiamo organizzato assieme il convegno delle piccole industrie pillola sia stata un passaggio importante dalla Confederazione
In questo hanno perché al di là degli interventi sicuramente importanti io in quella circostanza consegnai dal presidente del Consiglio mi spiace che oggi non ci sia un documento sulla globalizzazione che ritengo sia non solo valido oggi ma c'è soprattutto valido
Per il futuro per le prossime mesi tre prossime settimane sicuramente vorremmo entrare nella Europa della moneta unica
E non poteva mancare oggi appunto alla celebrazione nel centenario questa è la prima associazione che celebra un centenario eviti questi una data che non non so se non avendo tutti i giorni non poteva essere mancare il presidente di Confindustria
Oltretutto Brescia importante perché ha dato due illustri precedenti al sistema confederale
Guido Carli e e mio amico Luigi Lucchini
Ci tengo a sottolineare la presenza di sale appunto di Luigi Lucchini che saluto cordialmente costi ma con l'affetto per quello che ha fatto e che continua a fare ma soprattutto per quello che ho fatto nei suoi anni di presidenza
Oggi
Oggi questa Assemblea sia Nora anche dalla presenza di un altro presidente di Confindustria che ha governato la nostra situazione associazione in due anni particolarmente difficili per i Paesi e che reca il suo nome all'impresa privata più importante del Paese
L'avvocato Giovanni Agnelli
Vale
Mi piace tra l'altro ricordare che ha sempre definito Confindustria la casa comune di tutti gli imprenditori
Io aggiungo la casa comune degli imprenditori grandi medi e piccoli
Il pretore che vanno dall'Est all'Ovest dal nord al sud del Paese perché sono tutti assieme portino estremo apportare
Un contributo importante per l'ingresso e per le sfide che abbiamo di fronte ripeto in questi mesi ma anche in futuro
Con la sua presenza l'avvocato Agnelli conferma l'attenzione costante alla nostra vita associativa e di questo gli siamo tutti grati
Prima di passare a quella che è un po'la mia relazione di oggi che non può prescindere da quanto ho detto giovedì scorso voglio però ricordare al presidente uscente Eugenio Bodini
Che ma abbiamo fatto una certa scelta sul referendum preferendo non sembra andranno avanti ma sicuramente l'abbiamo mai voluto neanche lontanamente prendere in considerazione tutti gli altri referendum a partire da quello dell'Abkhazia
All'assemblea di Confindustria giovedì scorso ho voluto sottolineare con forza che nei prossimi mesi forse nelle prossime settimane
Dovremo prendere decisioni importanti per il nostro Paese per poter entrare sin dall'inizio nella nella moneta nella moneta unica
Questo significa che si dovrà accelerare sulla CELTA del risanamento strutturale del paese
E bisognerà ridurre la spesa pubblica e dunque anche la spesa sociale riequilibrare il bilancio dello Stato
Ma anche per poter ridurre pressione fiscale per poter rilanciare investimenti delle infrastrutture materiali e immateriali
E per far sì che lo stato sociale non venga cancellato definitivamente ma che Possa continuare durare
In futuro
Perché sia più equo e sia più attento perché veramente bisognoso e non ha situazioni come sono quelle odierne che non sono certamente condivisibili
Abbiamo anche sottolineato la necessità di liberalizzare tutti i settori del mercato e della società per aumentare l'efficienza e la competitività del nostro Paese
L'economia piaccia o non piaccia continua a essere in una situazione difficile non c'è scora stata avare
Per tutti o per la stragrande maggioranza di imprese di questo Paese
Il famoso giro di pagina
Il tasso di crescita e purtroppo ancora basso per il mille novecentonovantasette non prevediamo pesce superiori all'uno l'uno virgola due per cento
Per cui siamo in una situazione all'incirca a metà rispetto agli altri grandi
Paesi paesi europei
Il quadro politico istituzionale rimane ancora in parte confuso e ancora non garantisce quelle azioni di politica economica che sarebbero necessarie per consolidare il risanamento evidenziare lo sviluppo
Abbiamo detto per molte molte volte l'ho detto prima non li segnalo l'ingresso dell'Italia nella moneta unica non si deciderà
A maggio dell'anno prossimo a Bruxelles ma si deciderà nei prossimi mesi addirittura nelle prossime settimane perché a Bruxelles sarà una decisione quasi formale certificherà
Decisioni prese precedentemente i giochi saranno già chiusi in quella circostanza
Chi dal novantasette non avrà realizzato il risanamento della finanza pubblica sarà fuori le scelte Piazza o non piazza questo o quel politico tra maggioranza e opposizione o a quel ministro le scelte non sono più differibili
Per vincere la grande scopo messa economica e politica dell'Unione monetaria
Dobbiamo dotarci di regole chiare
Sia nel campo della finanza che gli strumenti capaci di innescare una nuova strategia di sviluppo
L'azione di risanamento della finanza pubblica non deve soffocare le attività produttive
Deve al contrario liberare tutta una serie di risorse che ci sono che sono dentro gli imprenditori venti lavoratori di questo Paese e che sono state tenuti a freno in questi ultimi anni a causa di tutta una serie di problemi risanamento e sviluppo sono strettamente correlati possono e debbono essere perseguiti assieme
La globalizzazione dei mercati offre delle opportunità e tutto il i paesi del mondo come mai avevamo avuto precedentemente
Purtroppo il nostro Paese ma anche molti altri paesi europei non hanno ancora agganciato le opportunità
Hanno sì avuto troppo poco di quanto positivo oltre la globalizzazione dei mercati e hanno avuto invece molto delle preoccupazioni che la globalizzazione porta il made in Italy continua a riscuotere un grande successo a livello mondiale
Ma non possiamo dimenticarsi che la crescita economica stenta a ripartire dal novanta ad oggi la veste del prodotto interno lordo in Italia non è stata superiore mediamente all'uno virgola due per cento
E su questo dato bisogna fare una profonda riflessione perché sappiamo che conoscesse l'uno più due per cento non solo è impossibile aumentare l'occupazione ma è impossibile anche mantenere il numero degli occupati attuali e la nostra capacità di attrarre investimenti in questi anni e andata via via diminuendo tra le più basse tra i Paesi industrializzati
Non si può dimenticare che sono sette anni che una grande multinazionale non fa un investimento forte nelle imprese le imprese italiane
è giusto che le imprese italiane sì internazionali Inzino è giusto che gli imprenditori italiani acquisiscano quote di maggioranza o di minoranza nel capitale di aziende estere ma bisogna anche spiegare come mai
Sia nel novantasei ma in particolare nel novantacinque quando la lira era ai livelli minimi sono stati maggiori in uno degli in pretura italiani che hanno fatto investimenti all'estero di quelli che hanno fatto dei vestiti gli imprenditori stranieri in Italia
Su questo dato su questo fatto credo che tutti ci si debba interrogare il mondo della politica il mondo dell'industria per cercare di portare delle soluzioni perché a lungo andare un'associazione di questo tipo
Porterà il Paese ai margini delle grandi direttrici dello sviluppo mondiali questo noi non lo vogliamo ed è per questo che faremo pressing sul governo affinché intervenga trovandola soluzioni a questo problema abbiamo detto vogliamo entrare da subito nell'Unione monetaria anche perché lo riteniamo un passaggio obbligato per poteva vincere la sfida della globalizzazione
Ma la moneta unica
Non possiamo dimenticarsi richiede un Paese che non sia di ostacolo una pubblica amministrazione che non sia di ostacolo ai cittadini ed alle imprese ma un sistema Paese che sia
Che accompagni nella in questa sfida che deve essere vincente le sue imprese e i suoi lavoratori
Il primo passo da compiere e la riduzione strutturale della spesa pubblica
Un'operazione che non va fatta con tagli fittizi con inviti Spesal con una tantum
Perché con questi non si va lontano si possono centrare i parametri di Mastella ma poi non ci riuscirà a rimanere dentro dentro Maastricht
Questo sarebbe intollerabile sarebbe addirittura umiliante per il nostro Paese non solo non entrare ma sarebbe più umiliante dover abbandonare il mercato mandare alla moneta unica dopo
Poco tempo perché non si dovesse riuscire a reggere il
Il mercato
Questo diventerebbe intollerabile soprattutto se si dovesse continuare su una pressione fiscale Chiesa intorno al sessanta per cento e che le imprese italiane non possono più sopportare oltre ma la pressione fiscale e contributiva e addirittura o è necessariamente un nodo da sciogliere
Siamo al primo posto come peraltro è stato riferito anche negli interventi precedenti per la pressione fiscale sulle imprese e per gli oneri sociali tra i Paesi industrializzati
Ma è questo l'economo diamo mantenerlo ancora a lungo il fisco deve diventare uno strumento fondamentale della nuova politica industriale
Siamo stiamo molto attenti a quanto sta succedendo anche con la riforma fiscale di cui si è parlato molto nei mesi scorsi di cui si continua a parlare
L'introduzione dell'IRAP l'imposta regionale sulle trita produttive ci preoccupa molto
Entrerà in vigore dovrebbe entrare in vigore il prossimo anno
Ma questa imposta si preoccupa perché colloca stabilmente prima di tutto perché colloca stabilmente sulle imprese il finanziamento del sistema sanitario
Questo ha una duplice negativa
Conseguenza primo impedisce una riforma vera e strutturale della sanità secondo penalizza ulteriormente la competitività del sistema imprenditoriale
La sanità a nostro giudizio deve essere finanziata con le imposte sui redditi personali
Niente di nuovo come avviene negli altri paesi della Comunità europea e non solo dalla Comunità europea non si capisce perché ancora una volta si voglia fare di questo Paese un paese diverso dagli altri un paese diverso da quelli più virtuosi
Come tutti i paesi quindi la sanità deve essere finanziata sulle imposte sui redditi personali
L'IRAP anche ammesso che mantenga la parità di gettito comporta poi altri rischi
L'alto rischio che potrebbe mettere fuori mercato tutta una serie di impresa sì
Che ha operano in settori dove i margini purtroppo sono ridotti ma soprattutto il prese che sono oggi indebita
Allora ci vogliono tempi
Stabiliti precedentemente ma chiari sull'ingresso di questa era e soprattutto non si può dimenticare che questo è un Paese che negli ultimi vent'anni è passato da due milioni di imprese a cinque milioni di imprenditori grandi medi piccoli piccolissimi il negozio che a mezzo mezzo come e che molte di queste imprese sono nate sono cresciute anche sull'indebitamento
è sicuramente un problema che va affrontato ma non si può castigare che ha fatto sforzi diventare imprenditore
E tra questi sono molti nostri dipendenti che negli ultimi vent'anni si sono trasformati imprenditori ora qui non è peggio di governo di destra o di sinistra governo che falsa una forte riflessione su questo su questa è stata una delle rivoluzioni sociali di questo fai
L'altro punto che ho segnalato all'Assemblea che ci tengo a ricordare oggi è quello relativo alle privatizzazioni alla liberalizzazione alla flessibilità
Questa è una grande sfida che ci sta davanti
Della privatizzazione da liberalizzazioni e apre ma sul quale gli altri paesi a parte la Francia che sicuramente non è virtuosa sotto questo punto di vista gli altri Paesi hanno fatto delle scelte
Purtroppo le resistenze al cambiamento in questi settori rimangono forti e le privatizzazioni procedono contro per i serbi con troppi lentezza
Con troppi
Perdite di tempo con troppe
Prese di tempo e questo dipende da quello che ho definito più alto il Partito trasversale degli statalisti che va dall'estrema sinistra estrema destra tocca più o meno tutto l'arco parlamentare italiana bisogna che le forze della modernizzazione abbiano il sopravvento anche all'interno del Parlamento sulle forze invece statalisti
Senza privatizzazioni essenza liberalizzazione
Non ci può essere oggi una politica industriale una politica industriale vera e il governo non deve dimenticare che noi su questo obiettivo non saremo disposti ad accettare compromesso
Compromessi che riguardano anche la flessibilità del mercato del lavoro che un altro punto strategico non risolto
E mi sembra strano che oggi nelle agenzie il ministro Treu mi ricordi e compromessi o le mediazioni sono motivo di proporre di democrazia nessuno
Lo mette in discussione però le mediazioni e compromessi tutto quello che tre vuole vanno fatti prima non dopo
Io ho chiaro il ricordo di cosa
Significato per noi raccordo il patto del lavoro ventiquattro settembre per noi era un primo passo per i sindacati a un passo più importante pronto secondo loro da solo la flessibilità del mercato del lavoro
Io sono rispettoso del Parlamento italiano ma quando sul documento dopo una lunga trattativa viene posta la firma dei rappresentanti dei lavoratori dei del Governo
Tel rappresentanti del mondo imprenditoriale io ritengo che quella sia un documento nel momento in cui l'ha firmato il governo rappresenta tutta la maggioranza e qui non si capisce perché poi in senato questo documento sia stato completamente naturale
Questo
Modo di procedere non è accettabile nel merito appunto perché impedisce di portare avanti i risultati ottenuti e del metodo perché quando il governo firma questi tipi di accordi deve firmarlo ritengo
Va detto prima a nome di tutta la maggioranza e non deve andare a far le mediazioni dopo che una parte da Cimino ritardi e della sua maggioranza e però in quel caso è diventata
Maggioranza all'interno della maggioranza stessa
Sia ben chiaro
Che la flessibilità del mercato del lavoro la struttura dinamica del costo del lavoro rimangono un problema di prioritaria importanza del paese
Il costo del lavoro nel novantasette dovrebbe aumentare del cinque per cento
Con delle punte
In alcune categorie anche vicino al sette per cento oltre è chiaro che su questo tema bisogna bisogna intervenire di questi aspetti bisogna tenerne conto
Per arrivare ad una razionalizzazione del sistema contrattuale che lo vuol dire necessariamente cancellare uno dei due livelli ma bisogna dire chiaramente che con un'inflazione
Industriali nulla o tendente allo zero uno dei due livelli ce l'ha più che altro di carattere normativo e l'altro di carattere salariale
La concertazione può favorire questo obiettivo il metodo ha dato in questi anni risultati positivi
Ma la concertazione deve essere Ale e non ridursi a mera consultazione o a me la consultazione con una parte e a concertazione con l'altro anzi a mediazioni una trattativa con l'altra perché la concertazione prevista tre non sono previsti i figli e figliastri e la concertazione
Prevede appunto che qualcuno ognuno lasci qualcosa questa rada per arrivare ad un risultato importante per il Paese e quello che chiediamo anche per il negoziato sulla riforma
Dello stato sociale
Ho negoziato che richiede che il governo e le parti sociali facciano la loro parte
Ma il governo come sottolinea ma da tempo come sottolinea che una parte del sindacato deve presentarsi al tavolo delle trattative con una proposta che sia di tutta la sua maggioranza e se non riesce a stringere con la sua maggioranza sulla proposta
Vada avanti comunque come ha proposto a sua la porti in Parlamento questo non vuol dire cambiano le maggioranze vuol dire a mio giudizio che su alcuni temi specifici alcuni temi fondamentali
Prima di tutto per i nostri conti secondariamente per entrare in Europa
è possibile anche provare voti probabilmente da altre parti come Stato la Padania o come potrà essere il futuro su altri temi
Cruciani datole querceto e lo ricordo perché ha detto che io ho voluto dettare anche le maggioranze a questo Governo
Questo l'ha ricordato almeno in due interviste nell'ultimo mese e mezzo il ministro dell'industria Bersani
Le parti sociali devono superare le tentazioni corporative per privilegiare l'interesse generale dello sviluppo e dell'occupazione
L'ultimo capitolo più voglio toccare e quello delle nuove istituzioni per la modernizzazione del Paese
è un capitolo come ho detto fondamentale
Le riforme istituzionali della semplificazione normativa amministrativa sono talmente importanti per noi che abbiamo lascia lavorare su questo due commissioni
E che abbiamo messo a lavorare su questo il nostro consigliere incaricato per il Centro studi consuetudine Confindustria portato anche i suoi suggerimenti alla Bicamerale in grande sintesi riguardano la necessità di rafforzare la governabilità del Paese
Di garantire ampia autonomia all'entità territoriali nell'unità del paese e di fissare un principio che limiti il prelievo fiscale e contributivo
Di procedere ad una profonda semplificazione legislativa amministrativa
Abbiamo collaborato molto
Con il ministero della della funzione pubblica e abbiamo collaborato in un certo senso con successo nel senso che questo ministero ha preso con attenzione tutte le nostre osservazioni in parte già inserite
Le leggi Bassanini il problema come ricordava che qualcuno prima e che non possiamo anche su questo su queste Rezza aspettare volto ci sono circa duecento decreti attuativi da far partire non sarà un lavoro semplice ma non possiamo aspettare dieci quindici o vent'anni perché si arrivi si arrivi in porto
L'Italia
Uno dei passaggi decisivi è uno dei passaggi decisivi della sua storia ciò richiede impegno da parte di tutti e decisioni rapide e coraggiosi
Il presidente Prodi ha detto nel suo intervento alla assemblea di Confindustria che i tempi della politica del consenso sono tempi lunghi è vero ai ribadisco che l'Europa e i mercati non aspettano nessuno donato i mercati vanno avanti bisogna con un intervento coraggioso far capire a tutti i cittadini anche a costo di pagare qualche presso in termini di popolarità che bisogna stringere stringere sui tempi d'altronde non lo dice Confindustria presidente della Confindustria
Ma lo dice l'OCSE di oggi che senza riforme dello Stato dal costo Reuel Farmitalia andrà cono nel far dal centoquattordici per cento del PIL
O la riforma o la situazione si riformò la situazione esplode il costo del Welfare State nei prossimi trent'anni salirà in Italia in assenza di interventi per il progressivo invecchiamento della popolazione fino al centoquattordici per cento del PIL tre volte più della Germania quasi il doppio della Francia
All'interno del G7 solo Giappone avrà una situazione difficile come la nostra e forse e forse più
L'effetto congiunto deve tendenze demografiche l'abbassamento dell'età di pensionamento ci porterà alla catastrofe se appunto non ci sarà intervento e questo è motivo per cui io ho inserito e ho cercato di segnalare non però io spero se gli arieti a nessuno ma per sollecitare che la fattore tempo non è più una variabile che non si può tenere in considerazione è fondamentale perché fare oggi alcune scelte può essere sicuramente diverso che farlo e fra sei mesi o fra cinque mesi
Oggi si possono ancora risolvere alcune situazioni si possono mantenere alcuni vantaggi che fra sei o sette mesi non si potranno più tenera ora ci si può illudere per la riforma dello Stato sociale dato sia la riforma definitiva
No non si può neanche lavorare sulla non riforma come è stata quella del novantacinque che si costringe dopo un anno e mezzo due anni a dover rintervenire
Il DPEF
Il negoziato sullo Stato sociale la legge finanziaria novantotto dovranno darci le risposte ai problemi che purtroppo abbiamo davanti dovranno cadere i tentennamenti e di ostacoli che alcuni settori della maggioranza alcuni settori dell'opposizione e
Del sindacato già pongono appunto sulla riforma dello Stato sociale
Ho detto all'Assemblea di Confindustria che se il Governo e il Parlamento sapranno fare le cose necessarie non mancherà l'appoggio di Confindustria
Ma anche detto che non ci sarà non si può continuare a tenere la testa nella sabbia dello statalismo delle protezioni corporative e delle mediazioni infinite
Dobbiamo entrare nell'unione monetaria cogliere le opportunità della mondializzazione dell'economia dobbiamo assolutamente farsi lo dico anche a voi colleghi imprenditori di Brescia
Dobbiamo farcela ed è tutto il Paese che deve impegnarsi
Per questo obiettivo
Istituzioni forze politiche impresa e lavoratori devono offrire agli altri partners europei e non il volto di un'Italia e comunque divisa su altri temi è coesa su questo importante problema e determinata con la bussola
Con la sua bussola puntata verso la modernizzazione e lo sviluppo se non ci sarà modernizzazione e lo sviluppo anche i Paesi che oggi sembrano più forti saranno descritti
Necessariamente destinati alla povertà questo noi non lo vogliamo vogliamo la ricchezza di questo Paese che deve passare piaccia o non piazza dalla ricchezza dell'impresa e dalla ricchezza dei suoi lavoratori grazie
Prende la parola l'avvocato Giovanni Agnelli
Il presidente Fossa ha detto che la Confindustria e l'unica casa comune degli industriali grandi e piccoli medi di qualunque categoria io aggiungo anche che il presidente della Confindustria è l'unico porta Parolo ufficiale autorizzato di tutta la categoria venivano parla sia che perde ex carte diversifica giardinaggio mente e l'unico autorizzato a parlare per conto
Devo dire che vi ringrazio di avermi in picchiata unirmi a voi del cereale
Questo centenario dell'Associazione industriale bresciana
E ricordo prima di tutto che nel mille ottocentonovantasette è un anno di buon auspicio perché lo stesso anno in cui è nata la Juventus
Saluto prima di tutto il presidente uscente Eugenio Bodini che so che ha fatto molto e ha fatto bene e ho avuto modo di constatare anche come ha ricordato il sindaco
L'affetto che c'è nella città sviluppi con usato l'affetto dei suoi collaboratori e l'affetto della gente per cui avete lavorato insieme questa è anche una grossa qualità
Poi voglio salutare
Il nuovo presidente dell'Unione
Il signor bellezza
Anzi Gussalli Beretta
E devo dire
Che lui si possono dire molte cose ma ce n'è una particolare che chi appartiene incerto alla dinastia industriale più antica del mondo questo vuol dire che c'è all'industria nel suo codice genetico che conosce il mestiere che conosce i problemi che serve accetto gestirli al meglio anche quando da presidente si troverà ad affrontare i problemi di una comunità imprenditoriale
Devo dire che mi trovo sempre al viaggio quando vengo qua
Ritrovo alle dieci Esopo colleghi di vecchia data
L'ho visto qua vedo beceri e che ha lavorato tanti anni con noi lavora solo Hennig fatto ribrezzo
Vedo Lucchini con cui abbiamo diviso le stesse responsabilità che oggi spettano a Fossa credo l'ingegner De Benedetti che
Quando io responsabile di Confindustria responsabile prima dell'Unione industriale di Torino poi mi pare in tutta la regione Zunino
Come io va a tutto merito da torneo fosso difficili che era nel settantacinque settantasei
Ho conosciuto
Un signore che era soldato come in Tunisia nel quarantatré
Che solleverà nello stesso reggimento adesso non ricordo il nome le chiedo scusa ma so che ha lavorato vicino al banco bastardo perché ho visto il modo in cui lo abbraccia allora
E questo mi ha sorpreso e mi ha fatto vedere che chi era soldato imbarazzate ancora un giovanotto dell'esercito
Che il solo un ambiente industriale che per certi aspetti è un tasso unico di tenacia e il coraggio e concreti
Grazie a queste sue qualità ha dato un contributo rilevante a creare quel modello produttivo forte trainato la crescita dell'economia italiana
Ma qui non è solo la cultura della produzione essere radicata ci sono anche i comportamenti sociali degli imprenditori
Penso alla spinta ad organizzarsi a trovare un denominatore comune per far fronte alle incertezze e le turbolenze della vita economica
E la spinta che cent'anni fa qui a Brescia e oltre novanta anni fattorino con mio nonno Giovanni Agnelli e Gino Olivetti
Portò alla creazione di un robusto tessuto associativo a livello locale e poi nel diciannove a livello nazionale
Tel ottantasette ci trovammo insieme a festeggiare i novanta anni dell'associazione bresciana ricordo bene che sino ad allora poi ci siamo visti dell'ottantasette per il vostro novanta Ennio conobbe occupavo ricco di Confindustria mi ricordo dal settantasei al settantasette quindi ci vediamo se ogni dieci o vent'anni mi auguro che questo possa continuare c'era allora se non euforia certo grande soddisfazione per i propri sì compiuti dall'Italia nella graduatoria mondiale dei Paesi industriali e dei riconoscimenti che a noi imprenditori giungevano da tutti gli osservatori stranieri
Forte alla fiducia in un sistema produttivo avvistamento più generale il consenso intorno ad esso
Tutto questo giustificava l'auspicio che è emersa da quell'incontro
Cioè che si cogliesse il momento favorevole per sciogliere i nodi di fondo che avevano determinato la crisi economica da cui alludo uscivamo e per avanzare con più determinazione verso l'Europa
Era un invito pressante alla politica
E tuttavia questa si trovava proprio in quei giorni in una fase di turbolenza contenzioni tra i partiti che avrebbero di lì a poco portato a nuove elezioni anticipate
Molte molte cose sono cambiate da allora se ci riferiamo all'industria constatiamo che essa pur attraverso altri momenti difficili è ulteriormente cresciuta sei robusti
Grandi progressi sono stati compiuti sulla strada della qualità dell'innovazione della riorganizzazione produttiva in fatto di internazionalizzazione il sistema industriale italiano si è decisamente avvicinato a modelli più avanzati anche nell'impresa di minori dimensioni
Tra i canti indicatori del miglioramento competitivo e dell'apertura al mondo delle nostre aziende quello che più salta agli occhi riguarda il Nord il debito estero è andato costantemente peggiorando fino ai primi anni novanta le previsioni ci dicono che quest'anno dovrebbe azzerarsi Tanzi sia zero
Questo significa che le esportazioni dell'industria manufatturiera sono arrivate a compensare un deficit cronico del definizioni progressi
Che deriva dall'agricoltura dai servizi all'energia dalla chimica la metalmeccanica da sola a oltre sessantadue miliardi di attivo il tessile di quaranta mila fra i duecento mila miliardi di attivo fatta eccezione per i Paesi OPEC che la Cina i nostri conti sono in attivo pressoché con tutto il mondo
Non è certo questo il profilo di un sistema produttivo gracile ripiegato su se stessi
In questi anni poi ci siamo sensibilmente avvicinate all'obiettivo con un'inflazione che sceso ormai intorno all'una e mezzo per cento siamo ai livelli e i più virtuosi devo dire che in Europa sono quasi tutti virtuosi in questo momento questo è anche dovuto a un rallentamento dell'economia io sui tassi di interesse se a lungo termine sono vicini alla media europea il tasso di cambio della lira si è mantenuto lento del bando dello SME malgrado una parità centrale che certo non era vantaggioso noi rimane il nodo del deficit di finanza pubblica sa se non riusciremo a centrare l'obiettivo del tre per cento entro l'anno piante in un vicino con un dimezzamento rispetto al novantasei e con un avanzo primario che sarà il più elevato ceto tra i maggiori Paesi industriali questi passi in avanti dell'Italia tutta la filiera zaini colorati una prospettiva più ampia che senza nulla togliere al loro valore neri dimensione prego la portata
La prospettiva è quella di un'economia mondiale che progredisce rapidamente e non solo nei Paesi tradizionalmente i più robusti anche aree fino a non molti anni fa escluse e allo sviluppo stanno compiendo rilevanti passi avanti
Il processo di crescita interessato l'America Latina e le economie asiatiche di prima seconda terza generazione oggi vediamo emergere con un certo dinamismo anche alcuni Paesi dell'Africa e dei di fatto oggi nel mondo la l'economia degli Stati Uniti va benissimo migliora molto quello che l'America Latina non parliamo dei tassi di crescita di tutto il sistema industriale asiatico che si china i casi fanno dei progressi in Paesi come la Costa d'Avorio il Senegal Ghana il Kenya c'è solo l'Europa che in un momento di stasi e di difficoltà imballato dell'economia mondiale oggi per l'euro
Sullo sfondo reggono economia internazionale che si modifica il Charity Shield protagonisti l'Europa è la sola area del mondo che non riesce a uscire da una sostanziale stagnazione
Il Vecchio Continente estendere in stenta a rendersi conto che il suo elevato livello di benessere comporta costi significa che gravano sulle intese sulla Congo penali dei penalizzano le possibilità di sviluppo e l'occupazione
Noi cosa c'ha citato prima
Italia uno studio dell'OCSE che dice che nel due mila e trentacinque praticamente saremo tutti un fallimento se consideriamo che si si spende di più
La verità è che il due mila e trentacinque un anno non dico che non interessa a nessuno quarantuno posso essere generoso verso le generazioni a venire non è quello che ci tocca la verità e che andremo in difficoltà molto molto prima
Questa Europa malata di declinante competitività come ha sottolineato anche il Fondo monetario internazionale l'Europa dei diciott'tre milioni di disoccupati corre il rischio di fare il vaso di coccio diciamo il vaso di maioliche ad altrettanti dazi difetto
L'Italia il Paese europeo a crescita più lenta lo sta dando certamente una mano alla ripresa ecco continentale mi pare che lei ci ha detto che dal novanta a oggi la crescita media è stata dell'uno virgola due uno virgola tre per cento quindi sono tassi di crescita il cui non si crea occupazione e certamente non si creano sviluppo anzi ben che tutti ci auguriamo un'inversione di tendenza troppe volte annunciata oggi come oggi Italia rappresenta un ulteriore elemento di debolezza dell'economia dell'Europa per la fragilità del sistema Paese nel suo complesso
Perché se si dimostra efficace l'industria così non è
Per l'amministrazione pubblica il sistema legislativo il sistema fiscale il complesso delle norme che governano i mercati dei beni del lavoro
Per quanta prudenza sia necessaria di fronte a certi confronti internazionali non può non colpire il fatto che stando alle valutazioni
Dell'istituto del management di Losanna e dell'UE di cronometro per posizione competitiva l'Italia come sistema Paese ha davanti a sé e a lunga distanza tutti i paesi europei
Non bisogna poi dimenticare che tutti i Paesi del mondo davanti a sei Paesi come sindaco per come fa un crollo e che gli Stati Uniti sono largamente avanti a tutta l'Europa
E dunque in questo contesto generale che dobbiamo valutare i progressi fatti e quelli ancora da compiere non vi è alcun dubbio che l'esigenza di un grande sforzo di rilancio di ricostruzione della competitività e di tutta l'Europa salvo alcune eccezioni che sono diciamo come sezione esce la Gran Bretagna grazie alla cura contro la signora Kercher e l'Olanda che in una gestione di governo socialista anticipato tutte le misure restrittive che abbiamo fatto negli ultimi anni proprio guardando ai successi dell'presidenza e maturate in quei Paesi occorre prendere consapevolezza che dobbiamo affrontare con decisione e in tempi brevi il problema su un diverso bilanciamento tra risanamento e sviluppo
Che è come dire che non si può rinviare oltre il momento delle grandi riforme strutturali del nostro sistema
Dobbiamo risistemare il Welfare State non certo per abbatterlo la per renderlo compatibile funzionale alle esigenze di un Paese moderno si è detto esatto che la percentuale di spesa per il Welfare State in Italia in relazione Gmp non è certamente superiore al se inferiore a quella degli altri Paesi la distribuzione però fatta molto molto male dobbiamo restituire al mercato le imprese pubbliche tanto quelli industriali e di servizi nazionali quanto le più piccole ma diffusissime a livello locale dovranno restituire sul serio senza argini e senza finzioni
Ci sono tanti modi di diete si è privatizzato ma l'unico pericolo privatizzato il laddove la gestione del manager dell'azienda affidata ai privati non destinare non e in ogni in nessun modo i politici al pubblico fino a quando sarà il dovere nel pubblico o qualcosa destinare il campo il manager dispensare resi responsabili di un'azienda questa non è priva dobbiamo ridare flessibilità lavoro dopo mesi di discussione stiamo ancora aspettando il lavoro interinale la riforma del collocamento
Una maggiore libertà nei contratti a termine la possibilità di collegare maggiormente le retribuzioni alle diverse situazioni di produttività
Non possiamo divani comprese determinate il coraggioso conosce imponga conduce da imporre nuove tasse ma incerto equilibrio quando c'è da affrontare i cambiamenti strutturali del sistema economico e sociale
Chiedo che si appunto sotto questa luce
Che vanno lette le previsioni formulate dalla Commissione europea nelle scorse settimane sul risanamento dell'Italia e sulla capacità dell'
Altro paese di corrispondere ai criteri stabiliti per la partecipazione alla moneta unica fin dall'inizio rispettarli nel tempo
Bisogna anche dire che dalla Commissione non è venuta una sentenza sono venuti se mai una critica la nostra politica economica e uno sprone cambia
Chiudo lo sprone tuttavia ha colpito la critica è questa talvolta dettato che azioni eccessivamente emotivo
Si è parlato di discriminazioni i pregiudizi talvolta di ingiustizia dell'Europa nei nostri confronti
Si è tornati a immaginare complotti di questo o quel Paese ai nostri danni molto più semplicemente credo che si possa dire che siamo attentamente è sotto esame
Ed è un esame attento verso un Paese ritenuto ancor indisciplinato e scarsamente affidabile nei comportamenti certo scontiamo oggi un'immagine negativa che si è costruito in decenni di cattiva amministrazione ci siamo molto impegnati per correggerla evidentemente non ancora abbastanza guadagnarci la fiducia internazionale
Abbiamo dunque un preciso obiettivo davanti a noi di cooperare credibilità e affidabilità persino scritta fugare i loro dubbi l'ultimo qui sulla capacità di completare l'opera di risanamento riportati in Europa un Paese sano dico console i suoi diritti ma anche dei suoi doveri
Credibilità affettivi e affidabilità potranno arrivare solo dalla nostra capacità di mandare all'Europa segnali forti e tempestivi e il più forte è senza dubbio quello che vi può venire da una maggiore stabilità politica ciò che l'Europa constatare che dal novantadue ad oggi aveva avuto cinque governi siamo passati per tre elezioni politiche ci siamo dati un sistema elettorale di stampo maggioritario ma di un maggioritario parziale che strilla darci governabilità di medio e lungo periodo Cetto non ha centrato l'obiettivo
Non possiamo farci troppe illusioni sul fatto che i nostri problemi possano essere superati lasciando procede delle cose così come stanno procedendo
Radicale la Bicamerale può essere certo l'occasione per disegnare un sistema politico istituzionale realmente orientato alla stabilità e alla governabilità capace quindi pover nano e cambiamenti che sono necessarie
Ci auguriamo che dalla sacrosanta dialettica delle posizioni emerge il coraggio di cambiare e la consapevolezza che la posta in gioco è ben superiore pur legittimi interessi di partito o di schieramento
Ma se apparisse chiaro che il cambiamento della nostra Costituzione richiede tempi più lunghi di quelli inizialmente previsti ci domandiamo se non sarebbe il caso di darsi un obiettivo magari più limitato ma non per questo meno rilevante
In questa prospettiva potrebbe essere che la riforma del sistema elettorale in senso pienamente maggioritario se un'utile premessa per arrivare a sciogliere i nodi di fondo del nostro Paese
Troppo grande lo sforzo di tutto il paese ha fatto finora per non tentare il tutto per tutto e partecipare fin dall'inizio alla moneta unica
Certo conosce il fiato corto ogni mese Natale l'onta ma i passi che abbiamo ancora da compiere non sono poi così e difficoltà che abbiamo ancora da superare non sono affatto superiori a quelle che ci siamo lasciati alle spalle negli ultimi cinque anni
Non è però innalzando barriere ponendo veti che potremo darci slancio però trovare quel minimo comun denominatore che ci lega e contemperare gli interessi particolari col più ampio interesse generale se vuole cambiare l'Italia ha bisogno di più concordia
Ha bisogno di più unità di intenti ha bisogno di non cedere agli estremisti agli individualisti ai senatori di ogni genere dico questo
Riferendomi a tutte le componenti della società ed evidentemente anche all'anno se c'è un punto di forza dell'organizzazione imprenditoriale questo Sandra coesione la concretezza che l'ha contraddistinta
Non è stata una conquista facile sviluppare una coscienza collettiva degli imprenditori e attenuare il loro forte grado d'invito dualismo è stato storicamente un compito arduo e difficile
In un documento del Consiglio delle fabbriche di automobili dell'novecentoundici stanno scritte parole ancora attuali impresa deve cercare che la tutela della sua libertà
Non già nell'isolamento vende la solidarietà della classe imprenditoriale
Confindustria associazioni territoriali hanno però saputo dare corpo a questa solidarietà
Mantenendosi nei decenni un punto di incontro non rituale in cui mai hanno prevalso gli aspetti istituzionali e sempre quelli della discussione del confronto sugli interessi della produzione dell'economia
è questo che ci ha permesso di costruire un tessuto associativo robusto integrato che si è affermato contorta anche sutura di connessione del sistema delle imprese e con una fondamentale istituzione del società civile grazie
Assieme al neo presidente che ha deciso e cominciare a lavorare da domani vi ringrazio tutti presso l'interruzione dei