Assemblea generale dell'Associazione industriali di Vicenza

Buona sera salve una sera tutti prego prego accomodatevi sì se ci sono i posti già ecco qua
Ho dovute Benvenuti bentrovati io vi ringrazio moltissimo
Questa è una vendetta della storia io preso uno in economia politica e mi trovo oggi davanti a Fondi
E quindi si insomma se non possono posto curioso voi dovete avere molta pietà sostanzialmente perché non so quello che dico ecco e quindi con queste premesse che ho fatto tutti gli ospiti che incontrerò
Mi accingo a a festeggiarti perché sostanzialmente di questo si tratta e quando qualcuno viene invitato a festeggiare un compleanno così importante che le cose sessanta anni motivo per me di grande orgoglio quindi vi ringrazio di questa cortesia
E spero che sia una festa memorabile nel senso migliore del termine
Intravede vedevo presente Montezemolo prima fila buonasera Presidente buonasera
Non la guarda perché non sempre vista in televisione e quindi sono
L'unico uomo che ha come autista Schumacher
L'invidia pazzesca beh bene e tra poco chiacchieriamo le posso far delle domande dopo
Lei può certo può non rispondere chiaro no no chiaro chiarissimo va bene d'accordo allora dovunque
C'è anche una sorpresa alla fine di questo incontro parleremo di argomenti per poi Mold molto noti per me è un po'meno ma insomma mi appassionano e alla fine come tutte le feste c'è una sorpresa che arriverà più tardi
Quindi non perdiamo tempo incominciamo quando si festeggia il compleanno soprattutto compleanno rotondo come questo la sia voglia anche l'indugiare un attimo sul passato
E di ripercorrere quelli che sono stati i momenti più importanti e significativi riguardano poi le fotografie no le fotografie di tanti anni prima e allora noi abbiamo radunato delle fotografie che vi proponiamo in un breve filmato
E l'ho preso il matto che raccogliere le testimonianze di quattro
Importanti noti attualmente imprenditori di di decenza e qui ci conducono attraverso questa questa breve chiacchierata al passato al presente e mentre gli ultimi ospiti prendono posto io chiedo alla regia che ringrazio di mandare il il filmato e poi torniamo alloggi
Ho vissuto i primi anni nella ripresa del dopoguerra agli allievi bellissimi per anche essere comunque difficoltà a con problemi però sarà il busto dei diritti di fare ricostruire e rinnovare
Ed è sarà anche il gusto di di ritrovarsi e quindi anche il piacere di stare in una stazione diverse notazioni rischiare di essere attivi
Di comunicarci le esperienze quindi talmente quelli sono stati forse gli anni più belli
Era una situazione entusiasmante era una situazione ahimè cominciato mille novecentocinquantasei quindi dovremo andare molto indietro nel tempo
Ed era un periodo in cui si mercato chiedeva tutto
E quindi era più facile lo devo dire riconoscere Fazio all'imprenditore cosa vuol dire
Che la stessa cosa cioè se anche una sfida un confronto con la concorrenza un confronto con il mercato il coordinare i fattori della produzione
Però devo dire ma anche più facile c'era dunque anche un clima un ambiente all'epoca del suo partito che di tipo diverso
Il rapporto è unanime nel giorno
Magnifico
Perché ognuno di noi Cimo Abramo con la loro ci diceva come andava il il suo lavoro comandavo il lavoro anche lavoro non lo stress atti nel a quello nostro
Anche l'amore ognuno diceva fermamente lustro qualcosa quell'altro ancora e quindi ci facevano ci facciamo questi scambi Conti
Di censura stato osserverà
Un'associazione trattenuto uniti
Tutti quanti
Quindi non è che si può dire che Vicenzo non è stato mai all'avanguardia anzi è stata quelle schede è stato sempre prova degli altri
Ma ecco al di là dei dei dette dei miti dei degli imprenditori modello che avevamo come riferimento riferiscono so I Pelizzari e Marzotto e Dolcetta hai cercato mi riferisco ai rossi
Però eravamo tutti così quasi di prima generazione o quasi ovviamente c'erano gli storici Conte quant'altro
Ma ci sentivamo tutti accomunati da questo sforzo che facevamo assieme e quindi era uno stare assieme quasi fra amici
Se né una vita di associazioni abbastanza stretta Carosio un po'c'era buon dottor Scaroni era
Sono direttore e non tardi ancora nel comparata in più del presidente poi abbiamo tre mila lire residente in Olanda per tanti anni
E quindi ci sentiamo abbastanza uniti e vicini
Ecco mi ricordo che era anche l'orgoglio dell'Associazione industriali di vicenza perché avevamo Torino Emiliano davanti e poi c'era Brescia e allora non è nota per provvedere si riuscì amo a superare in qualche modo presieduta proprio sui prati la terza associazione d'Italia è stato veramente come e quanto si vince il campionato di calcio greco ricordo questo Amato sulle altre cose importanti mi ricordo il contributo importante che ha dato anche l'Associazione industriali per realizzazione dell'Ente Fiera di Vicenza che già c'era ma era una cosa abbastanza significativa per l'epoca messo ma rispetto a quella che è la realtà di oggi quindi la costituzione della era la costituzione di Immobiliare Fiera il ruolo delle categorie produttive
Ma Cecilia trova vero dargliene associazione però che io ricordi nuovo non venivano fuori altro che resistere Barack acquisiscono georgiano erano pochi quelli che ragionavano e diceva ma bisogna anche parlarsi comunque compresi i tenenti però dopo ci si trova di fronte ai sindacati i sindacalisti loro che faceva un mestiere ripeto
La vediamo in maniera diversa e allora non si riusciva neanche essere sempre
D'accordo
No abbiamo vissuto il cambiamento
Ecco io credo che questa è forse la definizione che si può dare a parte il fatto che è una costante evoluzione per la nostra società del nostro sistema
Però quello è stato veramente l'abbattimento di certi muri io ricordo le poche in questo abbattuto costi di abbattimento di molti monumento Marzotto
è stato un finito che è stato battuto il mito dei dei colletti bianchi delle tutte cioè il contratto dei metalmeccanici con inquadramento unico
è importante che
Chi fa questo mestiere abbia molto il senso
Della dell'unione difeso della compartecipazione capire cosa fanno gli altri confrontarsi
Magari anche
Dare il proprio apporto perché è molto importante dando il proprio contributo anche nella vita associativa associazione nazionale in Confindustria onde l'associazione nazionale di categoria
Alcuni valori che avevamo non li abbiamo saputi mantenere a mio avviso in modo adeguato che l'ancoraggio le nostre ai nostri valori e le nostre tradizioni a nostro cultura
Questa competizione questa difficoltà o fare il nostro mestiere
Il parametro soltanto economico a mio avviso non è sufficiente affermiamo che il successo di un'impresa si misura attraverso la capacità di essere efficienti ricchezza su questo non ci piove
Però a mio avviso adesso lo stiamo avvertendo in modo molto più significativo e possiamo una cellula importante della società e in quanto tali non possiamo pensare soltanto diciamo alla realtà dell'impresa nessun chiuso degli dei cancelli ma proiettata all'estero
Il nostro essere sviluppata bisogna dire
Per tutti o non lavora scegliere lavoratore c'è industriale portano all'altro quello più dolorosa
E allora sono se non altro ce lo fornisce Remo follia apportato adesso ad un fermo
A uno non scrive mai spavalda
Quando giusto e non fa come nel male che alle onde va su va giù
Bisogna aspettare non trovassero bisogna aspettare pratiche maggio
Riportate saper motivare bene allora
Di nuovo buon compleanno
Allora come le dicevo il sorriso che il momento
A sommare per per l'impresa non non è dei più felici però io vorrei che nonostante questo oggi conservasse una sufficiente dose di buon umore pensate anche che c'è se non per persone come entra per quale anch'io
E c'è il momento e tre pessimo sempre quindi voglio dire sentite questa notizia non si registrano cambiamenti significativi quindi vi invitavo semplicemente al buon umore per questa festa che incomincia invitando il padrone di casa quindi io chiamo però vorrei no scusa scusa scusi cioè manco si segga un attimo perché sinché non pronuncia il nome
No perché poi no perché siccome io mi è capitato in altre province di fare incontri cosa siccome industriale insomma dall'applauso della platea verso il presidente dell'Associazione provinciale
Si misura il grado proprio di simpatia del medesimo allora
Siccome comunque c'è stato uno sconvolto caldo c'è stato uno sforzo significativo Calearo quizzone
Anche fingendo un pezzettino
E esagerate tanto
Se ladri disperdiamo abituato per cinquant'anni d'applausi finti poi li avete visti rimontano i telegiornali tolgono somma fate finta di essere un TG e fatto un applauso esagerato d'accordo Massimo Calearo
Guardi io
Ma che bello
No dico quando tutte le vogliono così bene bravo
Io non lo lasciò solo
Là c'era bisogno di qualcosa quello bicchier d'acqua
Prevede volevo rendermi utile perché l'avete già un po'
No ma già stanco prima di cominciare ancora e da ieri sera che stanco perché la provato no contro ecco come sta andando la festa colto bene me lo devono dire la loro
Sì
Bravo
Possiamo avere un bicchier d'acqua per presidente Calearo io la ringrazio per avermi invitato adesso che lasciata all'ascolto poi se vuole mi interroga
E poi andiamo avanti insieme
Sia saprebbero fare su una domanda sarà breve
No chiedo perché mi hanno chiesto prima come siamo quei tempi io ho detto non lo so qui meglio delle sue domande almeno ve ne fa più veloce ha ragione il sesto certi
Innanzitutto chiedo scusa se ci son parecchie persone in piedi ci sono delle sale
Condividevo e dall'anno prossimo cercheremo di trovare una sistemazione in cui ci stiamo tutti comunque grazie di essere qui
L'autorità gentili ospiti cari colleghi
Quest'anno celebriamo il sessantesimo anniversario della fondazione della nostra associazione
Naturalmente sarebbe facile ripercorrere le le tappe di un'epopea straordinaria ed emozionante che ha portato l'industria vicentina a diventare un modello dello sviluppo italiano
Sarebbe facile e sarebbe giusto
Perché è molto quello che abbiamo dato e chiediamo alla nostra Provincia e al nostro Paese
Tuttavia credo che sarebbe un modo per nascondere la realtà
E per nascondere ai voi stessi il compito e l'impegno a in cui a cui una volta in più siamo se siamo chiamati dei prossimi anni
Oggi noi dobbiamo confrontarci con la realtà
Anche quando una realtà non ci piace e non ci rassicura
Non con superbia e tanto meno con rassegnazione ma con lo spirito di chi guarda al mondo con onestà e chiarezza
E questo il mio primo invito guardiamo la realtà nel profondo
Facciamolo da imprenditori
Da persone che conoscono un semplice eppure essenziale verità
Dietro ogni problema si nascondo un'opportunità
Partiamo da una considerazione che potrei dire ambientale
Oggi la parola dominante quella che compare ovunque
Dalla pubblicistica scientifica
Alle conversazioni da salotto da bar eh crisi
Crisi del Paese crisi della politica
Crisi dell'intero assetto produttivo
Crisi della grande della media e dal piccola impresa
Vale per gli imprenditori per i politici per gli analisti ma anche a livello di percezione sociale sempre più diffuse
Il presidente Montezemolo ha parlato nella sua relazione all'assemblea generale di Confindustria
Della stagione più difficile dal dopoguerra
Di una situazione di ormai conclamata recessione e ha fatto bene
Perché soprattutto nei momenti bui
E dobbiamo avere il coraggio di chiamare le cose con il loro nome
Ma il tema della crisi
è costantemente associato all'idea di declino
E il declino
I all'interno di un sistema
Il declino del sistema in azione
Certo i dati confermano un quadro fortemente negativo eppure sappiamo che i dati possono essere letti secondo prospettive diverse
E diverse letture danno vita Ade versi interpretazione del presente e diversi ipotesi del futuro
La domanda che pongo è allora questa
I dati che conosciamo denunciano realmente una situazione di declino
La parola declino implica una parabola discendente e non la reversibilità di un processo in atto
Senza negare il quadro complessivo possono forse guardare le cose da un'altra angolazione
Come suggeriscono anche l'indagini promosse regolarmente dalla Fondazione Nord Est
Possiamo cioè pensare che la crisi una crisi vera che il sistema produttivo it italiano attraversa abbia più le caratteristiche di una metamorfosi
E la metamorfosi a differenza del declino eh reversibile
Contiene l'idea di un adattamento a condizioni ambientali in continua evoluzione
E questo è un fattore che denota vitalità
Perché solo chi è vivo si trasforma
E la trasformazione non è un dramma di nostri giorni fa parte della storia umana
C'è un tempo per nascere e un tempo per morire un tempo per piantare e uno per sradicare un tempo per guadagnare e uno per perdere
Non sono parole dei giorni nostri e la saggezza dell'Antico Testamento
Tra il declino e la metamorfosi non c'è solo una differenza di parole
C'è una differenza di prospettive
La prospettiva che suggerisco quella della metamorfosi ci porta a guardare in modo diverso l'attuale contesto di crisi a disegnare con maggior convinzione nuove ipotesi per il futuro
Perché è questo il messaggio che voglio dare
Il passato di quest'area lo conosciamo narra di un cambiamento profondo che ci ha fatto diventare un area di sviluppo e di benessere
Noi vi abbiamo partecipato attivamente mentre il futuro è ancora da scrivere e noi come nel passato possiamo contribuirvi in modo decisivo
Se guardiamo al modello del Nord Est e alla situazione vicentina con attenzione
Non possiamo che ripetere quanto già un anno fa avevamo affermato oggi un ciclo è finito
Abbiamo pensato quel Chico e troppo spesso ancora lo pensiamo l'abbiamo pensato come una mitica età dell'Oro
Abbiamo pensato come la storia infinita di una terra destinata alla crescita perpetua
Troppe volte in passato è stato agitato anche da noi lo spettro della crisi
Senza che questa si verifica se davvero poi puntualmente quando tutti davano la nostra felice esperienza conclusa quando noi stessi ce n'eravamo quasi convinti arrivava la ripresa dopo per un evento esterno ma perché sempre abbiamo saputo reagire
Così ci siamo abituati a crescere e ce l'avremmo fatta sempre e comunque dimenticando però questa piccola importante verità
Nessuno ci può affossare e nessuno ci può salvare e nessuno può essere artefice del nostro rilancio senza il nostro diretto coinvolgimento senza che noi ci crediamo
Senza che noi di partecipiamo
Oggi servono questa consapevolezza è questa reazione i problemi che sta attraversando la nostra realtà non sono transitori
Ma entrano in profondità non solo spesso pensiamo a questi anni come un periodo di grande trasformazione per il Nord Est ebbene la trasformazione è già avvenuta
Questo ce lo dicono gli indicatori sociali prima ancora di quelli economici il Nord Est
Come lo conoscevamo non esiste più siamo ormai nel posto nord est tratteggiato un anno fa dal sociologo Ilvo Diamanti a commento dell'indagine annuale sulla società vicentina promosso dalla nostra associazione
Un nord est che si scopre stanco dell'ultra decennale rincorsa una crescita senza fine che chiede di investire nella qualità della vita e dell'ambiente
Un nord est che attraversato da un'incertezza e un'inquietudine anche perché i riferimenti cinque poggiavano la sua storia è suo successo appaiono indeboliti
Il rapporto con il territorio con la comunità locale con la stessa impresa e con il lavoro sono oggi meno solidi di qualche anno fa
Dobbiamo chiarire i contorni e le cause perché solo così sì è possibile reagire in modo adeguato
è importante sottolineare in primo luogo che molti dei problemi che stiamo attraversando non nascono a casa nostra
Paghiamo le conseguenze di tensioni che attraversano il contesto nazionale e in particolare paghiamo i costi di un Paese i cui tempi della politica sono gravemente in ritardo rispetto alle esigenze dell'imprenditoria della società
Negli ultimi mesi autorevolmente Confindustria avviato un'intensa campagna di denuncia di limiti che a tutt'oggi soffocano la possibilità di recupero del sistema italiano
Ripete all'in questa sede sarebbe inutile
Basti qui ricordare lo stato di arretratezza delle infrastrutture che penalizza fortemente la possibilità del sistema produttivo di esprimersi compiutamente
Come dure l'alto costo dell'Energia
Un altro fattore fortemente negativo per l'industria nazionale
Così come il problema
Persistente di una pressione fiscale eccessiva che strangola la vocazione imprenditoriale italiana e che vede nell'IRAP una delle sue espressioni più ingiuste anche qui non possiamo
Anche qui non possiamo che unirci alla richiesta avanzata dal nostro presidente al governo cancellate la
Ancora resta scarso lontano dei livelli europei intervento alla ricerca e all'innovazione
Concorrenza deve diventare una parola chiave se vogliamo superare i vincoli che irrigidiscono al mercato
Soprattutto per noi imprenditori di un'area aperta sui mercati globali
Siamo dalla parte di chi opera per liberare il mercato e l'impresa è dai vincoli che oggi ancora le appesantiscono
Senza finzioni perché spesso fra gli stessi imprenditori sono molti coloro che sostengono la liberalizzazione per gli altri senza rinunciare alle proprie posizioni di privilegio
O alle protezioni pubbliche di cui dispongono
Ma l'arretratezza del sistema Paese non è l'unica a causa della crisi che oggi viviamo ed è importante riconoscerlo
Torniamo a guardare al vicentino dal Nord Est possiamo individuare tre problemi della nostra impresa che meglio degli altri è necessario comprendere a fondo per poter progettare una risposta adeguata
In primo luogo l'internazionalizzazione delle Rizzon The competitivo che caratterizza gran parte della nostra imprenditorialità il nord est e imperniato su un modello di piccola e media impresa una forte integrazione europea e una spiccata propensione al confronto con i mercati esteri
L'internazionalizzazione è stata ed è un fattore di successo ma allo stesso tempo un elemento di vulnerabilità di fronte all'aggressività di mercati esteri prima ascendenti e oggi pienamente affermata
Tutto questo non certo per dire che stavamo meglio quando eravamo in una realtà maggiormente isolate protetta anche perché da tempo le nostre imprese sono abituate a collocarsi in una prospettiva internazionale
Proprio per questo è giusto chiedere che le nostre aziende siano tutelate in ogni sede dalla concorrenza sleale di Paesi che non rispettano regole economiche e di giustizia sociale condivise
Senza pensare noi da soli invocare il ritorno e inapplicabili barriere protezionistiche noi siamo imprese globalizzate
La nostra difesa sta nella nostra capacità di produrre vendere innovare come facciamo da secoli e le soluzioni a regimi di concorrenza insostenibili vanno comunque cercate in sede europea insieme i nostri alleati economici e istituzionali
Sull'Europa appunto è giusto pronunciare parole chiare è vero Leo Nucci ha posto dei problemi perché il cambio vincolato ha penalizzato la nostra capacità commerciale
Impedendoci di usare la svaluta azione come volano per le esportazioni
è altrettanto vero che con la costruzione dell'Unione Europea
Che la costruzione dell'Unione europea procede ancora con molti ritardi che con molte divisioni lo vediamo bene in questa fase in cui i conflitti sono diversi sulla Costituzione e sui programmi sul Bilancio
Proprio per questo dobbiamo essere chiari senza l'Europa fuori dall'euro noi non avremmo spazio nel futuro
Come Italia più dell'Italia perché il Nord Est il Veneto vicenza l'economia le impresa di quest'area sono già impegnati nell'Europa noi siamo parte dell'Europa noi siamo il cuore dell'Europa allargata
Un secondo ordine di problemi è dato dalla delocalizzazione
Una parola percepita come un fattore di rischio sgretolamento del sistema dei vincoli sociali locali e la piccola e media impresa
Una convinzione che troviamo espressa non solo dal territorio ma anche da molti imprenditori
Anche perché alla delocalizzazione sia accompagnato
Non come conseguenza di retta una allontanamento dei vincoli tra il territorio e l'impresa un allontanamento profondo che ha contribuito in modo forte al mutamento del consenso sociale
Un tempo l'impresa era vista comune elemento naturale del territorio oggi invece percepita da parte dei cittadini come un ostacolo all'economia all'occupazione al benessere della società
La stesse immigrazione trainata dalla domanda del nostro sistema sul produttivo suscita inquietudine timore diffuso
In altri termini oggi più di ieri in una fase di difficoltà del mercato impresa non viene più percepita come una risorsa un mito sociale ma come un problema
Negli ultimi vent'anni il dorso veste stato trainante per il Paese non in contrasto con la grande impresa del Nord Ovest ma subentrando le come motore socio economico in una prospettiva porta fordista posto fordista
Dalla fine degli anni ottanta e per quasi vent'anni il dinamismo e l'espansione economica del paese dipendono in maniera essenziale dal ruolo della piccola e media impresa e quindi del contributo del Nord Est
La piccola divenuto un marchio del nostro Paese nel mondo ha un pregio che la grande impresa non può vantare
Coinvolge nel suo successo in modo diretto un numero grandissimo di persone perché la nostra terra è fatta dal mille e mille imprenditori la nostra società vede nel lavoro e nell'impresa un modo per esprimersi per costruire la propria vita e il proprio futuro
è il che attacca il capitalismo popolare
Come lo definiva in modo suggestivo ed efficace Giorgio Lago indimenticato e indimenticabile inventore dell'epopea del Nord Est
Lo scenario virtuoso che aiutato lo sviluppo del Nord Est e profondamente mutato
In passato l'impresa
Era al centro delle logiche dello sviluppo era vista come un punto di riferimento essenziale come il punto di riferimento
Per uscire da questo stato di crisi occorre superare i due limiti strutturali della piccola impresa dimensioni essenza di ricerca innovazione
Fattore oggi fortemente penalizzanti in uno scenario internazionale profondamente mutato e molto più difficile di un tempo
Occorre imboccare con determinazione la strada della creazione di alleanze tra imprese
In primo luogo le stesse dimensioni dell'impresa oggi sono un fattore critico la piccola o piccolissima impresa manca della capacità di difendersi dall'aggressività esterna e di protezioni con forza sul mercato e di proiettarsi scusate con forza sul mercato internazionale
La piccola impresa va aiutata accrescere ma senza negare o rinnegare la nostra storia il nostro presente
Quelli di una terra di piccole e medie imprese dove la partecipazione sociale alla realtà imprenditoriale è un valore e una risorsa
In secondo luogo va potenziata la ricerca un fattore un tempo delegato al territorio
All'intraprendenza familiare o individuale ma oggi strategico per competere lo dico con forza la ricerca va incentivata e sviluppata
Il rapporto con l'università e con i centri studi oggi è troppo poco sviluppato bisogna pensare a parchi tecnologici che mettano in correlazione la ricerca scientifica e pieno enologica
Alle sue potenzialità applicative e laddove i parchi tecnologici esistono occorre studiare formule che evitano la dispersione sul territorio e consentano di aumentarle le sinergie
Formule capaci di aumentare tanto la ricerca quanto l'impresa in un circolo virtuoso di grandi potenzialità come la nostra associazione sta facendo contraria stecca
In entrambi i casi
Una risposta efficace e non contingente può passare attraverso la creazione di alleanze tra imprese
E l'idea di fare squadra del costruire un sistema economico industriale in prospettiva capace di valorizzare la nostra vocazione e correggere i nostri limiti
La creazione di distretti pensata nella dimensione dei nuovi spazi comunitari ed i nuovi mercati extraeuropei e non porta ulteriore pressione sul già saturo Territorio del Nord Est
Questo soddisfa la tendenza all'internazionalizzazione delle nostre imprese e consente il superamento dei limiti della piccola impresa attraverso la costituzione di filiere produttive capaci da un lato di competere efficacemente per dimensioni sul mercato globale dall'altro di raggiungere la massa critica sufficiente a impegnare energie consistenti nell'innovazione nella ricerca
è un'ottica
Che questa che emerge con chiarezza
In quest'ottica
Emerge con chiarezza all'uomo il ruolo essenziale che tra gli imprenditori e le associazioni di riferimento quello che possono giocare
Proprio l'Associazione Industriali di vicenza si è fatta promotrice negli ultimi tre anni di un progetto unico nel suo genere per Ariel realizzare un distretto dell'elettromeccanica in Slovacchia
Il lunedì intorno allo stesso obiettivo molte piccole e medie imprese nella logica di un set per amento del limite dimensionale e della costituzione di una filiera capace di competere allo stesso livello delle multinazionali
In questo progetto il ruolo della nostra associazione fondamentale
Da un lato le la facilitazione burocratica dell'avvio dell'attività anche attraverso una presenza in loco dall'altro nella agevolazione del reperimento di finanziamenti necessari
E questo il modello che possiamo e dobbiamo seguire è questo quello che lo dobbiamo fare
Al centro di questo percorso di risanamento e rilancio c'è il recupero delle gambe con il territorio e con il mondo del lavoro
Un legame perduto ho messo in crisi degli ultimi anni come abbiamo visto ripresa deve tornare ad essere centrale l'imprenditore deve tornasse deve tornare ad essere visto come un attore dello sviluppo
Uno sviluppo che porta ricadute diffuse benefiche per tutto il territorio uno sviluppo che ed è importante esserne consapevoli non potrà essere lo stesso del passato e che va ripensato più in termini di qualità che in termini di quantità
Per soddisfare le nuove esigenze non più di natura esclusivamente materiale ma anche sociale culturale ambientale
Per far questo bisogna avere il coraggio di innovare puntare una profonda revisione del modello classico di impresa vicentina e del nord est
Un coraggio che non ci manca
Pensiamo solo al modo in cui abbiamo affrontato in passato la questione dell'immigrazione
Accogliendo l'alta presenza di immigrati a un altro tasso di integrazione sposando l'accoglienza alle regole i diritti ai doveri possiamo dirlo qui al contrario
Qui il contributo tra impresa e società ha funzionato con risultati superiori a quelli di altri contesti regionali ed europee
Ed è sulla base di esperienze come questa che dobbiamo progettare il futuro puntando come dicevo a rinnovare il legame tra impresa e territorio un legame fondamentale senza il quale non c'è futuro
Ricordiamoci la parabola del seminatore il seminatore uscì a seminare
E nel mentre spegneva insieme parte ne cade lungo la strada e venne gli uccelli e lo beccarono
Parte parte cadde i luoghi sassosi torno non c'era a terra e subito spuntò perché il terreno tra poco profondo ma levato si sole sì secco perché non aveva radici un'altra parte cadde tra le spine
Le spine crescendo lo soffocare uno
L'altra infine cade sulla terra buone porto frutto fuori da parabola quello qui in mente è un nuovo patto tra impresa e territorio un'idea che potremmo definire in termini solo apparentemente provocatoria complicità sociale dell'impresa
Non è un concetto che ha ha da fare solo con la responsabilità dell'impresa nei confronti della società e dico complicità non a caso la complicità di due soggetti che hanno una relazione affettiva
L'impresa e come insieme incompiuto incorporata innestata nella società che la Terra buone né una parte e una funzione
Ma lo è solo a patto di venire percepita comunque non percepita come un corpo estraneo altrimenti disperde il suo ponte iniziale e non porta frutto soffoca tra le spine della concorrenza o secca al sole
Chi si leva come sappiamo d'Oriente
Legame sociale non ci finì significa solo responsabilità prevede il coinvolgimento della società nell'impresa e dell'impresa nella società
Prevede l'accettazione da parte dell'impresa del proprio ruolo un ruolo nuovo svincolato dal confronto con il territorio ma propositivo inserito nel proprio contesto prevede la disponibilità della Società comprendere a fare proprie le necessità dell'impresa di un'impresa che torni a essere vista come produttrice di benessere e qualità di vita
In questo contesto è altrettanto fondamentale per l'Hezbollah un po'dell'impresa il contributo di lavoratori
Lo stesso sindacato deve farsi carico specie nei momenti più conflittuali delle ragioni dello sviluppo
Il confronto fra le parti e in particolare in una fase difficile come questa è una risorse essenziale per andare oltre la crisi
Ovviamente l'impresa non è un ente benefico ma neppure un elemento volto esclusivamente a a produrre estraneo alla società alle dinamiche e i suoi interessi
Questo vale in particolare per la piccola impresa per la quale il legame con il territorio è vitale
E questa prospettiva è la sola capace attualmente di offrire risposte di tipo globale ha problemi necessità che sono tanto dell'impresa è quanto del territorio
Due soggetti che troppo spesso non si parlano tra loro
Bisogna puntare a coinvolgere maggiormente la società nelle dinamiche del lavoro riaffermare il brand aziendale comunque a loro e non solo imprenditoriale ma sociale e territoriale
Bisogna puntare a ricostruire il consenso sociale dell'impresa bisogna puntare a ricollocare l'imprenditore al centro della scena il nuovo attore protagonista di una logica di sviluppo
Resta da affrontare il problema del rapporto con la politica
Perché gran parte dei problemi che ho indicato si collegano alla politica
Dalla politica è giusto pretendere risposta una risposta urgente alle carenze infrastrutturali al deficit di ricerca
All'eccessiva pressione fiscale alla recita del mondo del lavoro al costo dei servizi e dell'energia
è giusto chiedere un salto di qualità
Ho sempre di più l'impressione che i limiti del nostro sviluppo siano anche i limiti politici istituzionali
Le forze politiche i governi locali da troppo tempo non sono più in grado di interpretare in modo adeguato le trasformazioni della nostra economia della nostra società
La politica la difficoltà a dare rappresentanza al protagonismo della nostra realtà economica e sociale tuttavia non dobbiamo l'intima limitarsi a criticare la politica questo salto di qualità deve essere fatto anche con il contributo del mondo imprenditoriale
Se non sempre disponiamo di una classe politica in grado di rispondere alle nostre esigenze alle nostre riceve richieste e anche perché noi stessi non siamo stati in grado di favorire un la formazione abbiamo bisogno di una classe politica all'altezza per essere e restare un grande sistema imprenditoriale
Per promuovere la politica dobbiamo far bene gli imprenditori estere esigenti con la politica e rivendicativa
Sfida alla sul piano dei problemi e dei Progetti senza collateralismi senza dipendenza senza compromessi
Una buona impresa ha bisogno di una buona politica per crescere ma una buona politica per crescere ha bisogno di una buona impresa che la valorizzi e che la incalza i è un impegno centrale per il nostro futuro
Per concludere quello che viviamo indubbiamente una situazione di crisi
Ma non possiamo pensare come dicevo all'inizio del mio intervento che questa crisi non risponda alla logica irreversibile del declino bensì a quella della trasformazione e le trasformazione se interpretate bene
Ci impegnano a cambiare
Viste in questi termini la situazione attuale diventa anche un'opportunità per cambiare noi stessi insieme alla realtà di cui ne siamo parte e per ripensare al nostro sviluppo
Uno sviluppo che siamo chiamati non solo a mettere in marcia ma anche a ridefinire
Non più estensivo
Perché lo spazio socio economico e territoriale è ormai saturo perché questo non serve più
Oggi da domande piuttosto di regolare lo sviluppo iniziando a pensare la qualità della vita dell'ambiente delle relazioni del territorio
Dobbiamo riprendere il nostro cammino come avvenuto in passato e possiamo farlo perché noi vicentini siamo specialisti nell'affrontare le discese ardite e le risalite
Per citare due in intellettuali importanti per la mia generazione Lucio Battisti e Mogol
Promuovendo una grande prospettiva di rilancio ma dobbiamo farlo subito e deve essere chiaro a tutti parlare di complicità sociale dell'impresa significa anche parlare di responsabilità degli imprenditori
Perché gli imprenditori non sono una parte limitata estranea del Nord Est o di vicenza e sono l'immagine lo specchio ne sono il cuore
Per questo noi per primi siamo chiamati a proiettarsi in questa dimensione a forgiare oggi dopo sessant'anni con coraggio e determinazione il mondo di domani
Per far sì che la società locale ma anche quella nazionale e globale guardandoci pedali immagini di una realtà che cambia e marcia e viaggia e lavora
Senza guardarci troppo indietro pronta ad affrontare difficoltà ogni asperità e ogni declino per poi ripartire come abbiamo sempre fatto perché il futuro non è già scritto possiamo scriverlo noi tutti insieme grazie
Grazie alle
Grazie al
Ecco aspetti aspetti rami aspetti qua mi mi fa lei questa sera mi deve aiutare e perché ma intanto complimenti ma Stival tutti gli ospiti sono molto preoccupati perché affrontato praticamente tutti i temi che avevamo in mente di affrontare la prossima ora e quindi adesso ripeteremo tutto daccapo sole non se ne abbia a male ecco cos'è stato in impegnativo io adesso ho un compito impegnativo cioè di chiamare sul palco presidente Confindustria che io non ho mai conosce quindi non so come si come si deve come si deve fare come scopriamo dalle come lo chiama
Sì gli Assiri requisire come occhi come il signor preside al signor Presidente ecco lo fa Luca Cordero di Monte
L'utente
No io la lascio quella disturbo più tardi
Questi teppisti qui liberi o si a anche lei tutti gridano del teppista il seminario tutti et ecco sostituiamo volevo accertarmi solo dell'acqua molto bene chiedo sia quella di Massimo Sarmi per quella voce del l'ascoltiamo
Autorità
Signore signori amici e colleghi imprenditori
Torno dopo un anno a Vicenza
Per prima di tutto fare di gli auguri di buon compleanno sessant'anni sono tanti ma nelle parole delle persone che sono apparse sul video imprenditori seri
Che hanno costruito i sviluppato delle aziende e che hanno dato tanto
Alla all'associazione
Dicevo da queste parole sembra ieri
Ho guardato e ho ascoltato con grande rispetto
Le parole gli imprenditori che stimo come Nardini come Amenduni come Ferretto
Mancano altre persone Carozzi che che hanno
Preso la responsabilità di fare il presidente della vostra associazione e ricordo Pietro Marzotto
Nomi importanti
Nomi che hanno legato alla proprio lavoro al successo delle proprie imprese sempre un grande rapporto con questo territorio
Io
Ho difficoltà sinceramente
A dire delle cose dopo una relazione così bella così completa
Del vostro presidente
Non dimentico che da vicenza anche da vicenza col Massimo Calearo più di un anno fa è iniziato
Un progetto di una Confindustria
Moderna
Autorevole
Vicino
All'Inter all'industria vicino allo sviluppo vicino alla competitività
E devo ringraziare Massimo per il suo impegno non solo come presidente dell'associazione industriale di vicenza è una delle più grandi importanti d'Italia ma anche per quello che fa come presidente della Federmeccanica i momenti difficili in momenti particolarmente delicati per l'industria meccanica in un rapporto non semplice con il sindacato quindi lo voglio ringraziare
Io so che rischio di dirvi
Delle cose un po'infatti che però guardate lo sento e ve lo dico
Vedere anche qui e mi spiace da un lato e mi fa piacere dall'altro vedere tante persone in piedi chiedo scusa ma vedere anche a vicenza una presenza così massiccia
Di imprenditori alle nostre assemblee
Mi fa riflettere
Sul nostro ruolo sulle nostre responsabilità
Su quello che siamo chiamati a fare come una componente fondamentale della classe dirigente del nostro Paese come imprenditori
Chiudo a Vicenza una serie di incontri iniziate in una bellissima
Viva e molto partecipato Assemblea Treviso
Fatto in un vero sede di capitalismo popolare allora
Ne parlai riferendomi a una persona che stimo con cui ogni tanto a Maranello parlavo del nord est in epoche non sospette otto dieci dodici anni fa che era Giorgio lago quando veniva a colazione due volte l'anno a Maranello
E che mi manca molto
è iniziato a Treviso e proseguito con Venezia
Con Padova
Ieri con Verona e oggi da voi un veneto moderno un veneto che sta di fronte a un cambio generazionale importante
Presidenti Giovanni
Presidenti che hanno delle aziende competitive
Che servono Confindustria non per fare del professionismo di Confindustria perché ho sempre detto che finché farò il presidente voglio dei cambiamenti in Confindustria con tutto il rispetto dell'anzianità
Abbiamo bisogno di gente che venga a portare esperienza dinamismo passione novità io non credo ai professionisti di Confindustria io mi domando sempre presidente che azienda sa perché se non ha un'azienda non va bene
E quindi io sono contento di vedere in Veneto degli imprenditori moderni validi
Che saluto oggi che vedo tutti qui a dimostrazione di una grande unità di intenti di questo Veneto che guarda avanti che si trasforma
Che sta dando spazio alle nuove generazioni ma soprattutto a un veneto che sta reagendo non con le parole ma come è abituato coi fatti ad una situazione difficile
Ieri ho visto il passaggio di consegne a Verona Alessandro Riello
Verso Gianluca Rana
Due bei discorsi
Oggi sento Massimo e ripeto è difficile aggiungere qualcosa da parte mia quello che ha detto vedo in prima fila un altro Riello Andrea
Giovane presidente di una unità associazione regionale della Confindustria cui faccio auguri e che è un'altra dimostrazione di un g di un veneto che guarda avanti
Per un presidente di Confindustria
La soddisfazione e non solo di vedere l'entusiasmo la partecipazione e l'attenzione all'associazione da parte degli associati ma dissentire da Ragusa a Bolzano in tutte le assemblee dico in tutte portare all'attenzione degli associati quei temi che circa un anno fa avevamo lanciato prima di tutto come cittadini poi come imprenditori al nostro Paese
E un anno fa avevamo detto una cosa importante
Mai come in questo momento e lo ha reso risottolineato giustamente il vostro presidente noi imprenditori dicevo nel maggio dell'anno scorso dobbiamo pensare che i problemi siano tutti fuori dalle nostre aziende noi dobbiamo reagire prima di tutto facendo conto su voi stessi
Sapendo che bisogna rimboccarsi le maniche e che abbiamo una grande sfida affascinante importante e delicata ma che fa capo hanno
La politica non c'è
Non è un discorso contro la politica ma basta vedere la incapacità totale di questo Paese
In questo periodo negli ultimi mesi a prendere qualunque tipo di decisione
Per cui noi dobbiamo purtroppo renderci conto che abbiamo davanti un anno bianco un anno
Di campagna elettorale
Un anno in cui non possiamo pretendere che decisioni fondamentali forse impopolari certamente rigorose certamente difficili perché governare questo Paese non è semplice
Non è facile
E non bisogna fare come quelli che stanno in tribuna e pensano di risolvere i problemi di chi va in campo ognuno deve fare la sua parte mai come oggi certamente siamo di fronte a un anno che non è un semestre ma un anno bianco
Nell'aprile del due mila e quattro in un convegno alla fiera di Milano di Confindustria l'allora ministro dell'economia Giulio Tremonti disse
Il Paese ha bisogno di una scossa l'economia ha bisogno di una scossa nell'ottobre del due mila e quattro l'allora ministro delle attività produttive professor Marzano al convegno dei giovani imprenditori a Capri disse è vero è stata una finanziaria
Non particolarmente di sviluppo però adesso verrà questo collegato alla competitività che finalmente porterà alle imprese italiane tutta una serie di scelti in funzione dello sviluppo della competitività quattordici dicembre due mila
E quattro
Il centro studi di Confindustria
Presieduto da Andrea Pininfarina vicepresidente Confindustria che saluto e ringrazio di essere qui
Fece il primo di tanti check-up che faremo in futuro check-up dell'industria italiana
Perché noi vogliamo un centro studi Confindustria vicino ai problemi dell'impresa e non che faccia troppa macro economia possiamo andare alla Banca d'Italia l'OCSE al Fondo monetario internazionale a tanti centri studi vicino ai problemi dell'impresa e abbiamo fatto un check-up
Esattamente come quando andiamo all'ospedale una clinica a farci il nostro cerca e sono venuti fuori dei numeri che non sono né di destra né di sinistra perché sono dei numeri è una fotografia allora qualcuno
Disse che Confindustria per a far politica qualcuno disse che facevamo del catastrofismo purtroppo avevamo ragione Dio solo sa quanto ci avrebbe fatti farebbe piacere oggi dire ci siamo sbagliati
Abbiamo perso del tempo del tempo prezioso nemesi seguenti
OCSE Istat Europa fondi monetari vari hanno evidenziato dei problemi grossi dell'economia italiana
Con cui ci confrontiamo ma dei numeri che così negativi a trecentosessanta gradi non avevamo mai avuto
Dal dopoguerra ad oggi perché abbiamo avuto dei momenti difficili in cui strumenti come la svalutazione hanno aiutato ma erano momenti particolari
E soprattutto non tutte le voci erano così negativa
Nella settimana dieci giorni fa siamo nel giugno del due mila e cinque l'attuale ministro dell'economia professor Siniscalco all'Assemblea dei commercianti dice
Abbiamo bisogno di uno sciocco l'economia del Paese ha bisogno di uno sciocco in questo anno non abbiamo visto nessun corse né ciò abbiamo visto una grande reazione da parte del mondo dell'impresa
Quella reazione
Una reazione basata sulle proprie forze malgrado tante clamorose situazioni
Di non competitività rispetto ai concorrenti non sulla base della qualità dei prodotti sulle nostre capacità noi abbiamo oggi tre tesi enormi
Ed è alla politica che chiediamo una sola cosa mettete Cina le migliori condizioni per fare il nostro mestiere non vogliamo sussidi non vogliamo soldi a fondo perduto
Non vogliamo fare gli imprenditori con i soldi dello Stato nei con i soldi solo delle banche
Ma vogliamo essere messi nelle migliori condizioni per fare il nostro mestiere
Sono queste le
Abbiamo
Abbiamo bisogno di una politica che decida
Non possiamo avere una politica del rinvio continuo del voler accontentare tutti
Del volere a tutti i costi primavere il consenso e poi le decisioni vogliamo una politica che decida e dopo crei il consenso perché in nessun paese
Si può accontentare tutti non possiamo accontentare tutti
è impossibile
Allora io credo che noi dobbiamo dire con chiarezza
Con rispetto ma con determinazione alla politica che noi abbiamo due grandi problemi che ci penalizzano come imprenditore poi parliamo dei cinque grandi problemi del Paese Italia
Noi abbiamo un peso fiscale che non ha uguali in Europa
Non possiamo continuare a provare a vincere dei gran premi contro concorrenti agguerritissimi se abbiamo un peso della nostra macchina superiore a quello delle macchine dei concorrenti
Ogni tanto qualche gomma ma insomma dei modo dico del concorrente allora io dico io dico
L'Iraq
L'Iraq noi abbiamo un costo del lavoro
Parlo noni parlo voi che competente che esportate
Chi avete dei concorrenti
Che non siete a riparo della concorrenza o che siete lì dove come le Public Utilities
Come tante professioni stanno al riparo perché non esportano non hanno concorrenti non hanno da vincere sui mercati la sfida dei prezzi dalla qualità delle consegne dell'innovazione
Allora dico noi abbiamo un peso fiscale inaccettabile
Superiore ma non parliamo degli indiani dei giapponesi dei cinesi degli americani se non ci viene la depressione e noi non siamo abituati a convivere con la depressione ma con l'entusiasmo e la passione parliamo degli inglesi dei francesi dei tedeschi degli spagnoli
Quindi lira tassa ingiusta e qui parliamoci chiaro
E questo che lo vogliamo noi abbiamo chiesto i chiediamo forte anche oggi da vicenza un'operazione verità sui conti di questo Paese
Non del presente o del passato ma per il futuro vogliamo sapere quali sono le risorse disponibili per investire sul futuro del nostro Paese
Perché è inutile parlare dare degli annunci creare delle aspettative che sono cominciate a Bari al convegno della piccola industria toglieremo l'IRAP
Se poi dopo mesi e dopo settimane ci si accorge che non ci sono le i soldi per tagliare l'IRAP tanto valeva dirlo prima tanto valere dire oggi non ci sono le condizioni e noi prima che imprenditori siamo cittadini
E non siamo certo noi a voler rendere ancora più gravoso il deficit dello Stato per avere delle tasse dei miglioramenti nell'età però abbiamo bisogno a questo punto di un'operazione verità per sapere quello che c'è da spendere
Per evitare che da adesso alla fine legislatura per accontentare tutti si diano delle mance a destra e a manca e alla fine si ci scontenta tutti
Operazione verità il primo tema eh le aziende italiane quelle che competano esportano hanno un peso fiscale eccessivo
Tra l'altro anche un fisco distribuito male perché un fisco che penalizza la produzione e non le importazioni per esempio
Non parliamo della rendita perché qui è meglio stendere un velo pietoso
Però il triste nel nostro Paese
Che ormai il rendite il reddito della rendita si stia avvicinando a grandi passi Arre invito al reddito del lavoro e della produzione
Questo è un Paese che uscito da una guerra lunga difficile che l'ha reso povero un Paese senza materie prime che grazie ai nostri nonni
Che grazie agli imprenditori che grazie all'industria manifatturiera in particolare è diventata una delle sette potenze industriali nel mondo bene io negli ultimi tempi dal Governo
Dalla maggioranza dall'opposizione non ho sentito parlare di industria ho sentito parlare di tanti argomenti che a noi interessano poco ho sentito discutere
Ho sentito dibattere per mesi su chi deve fare il presidente della RAI che non credo sia un problema prioritario del Paese per per cui si continua a litigare a discutere
Ma no no
Ma non ho sentito parlare di industria
Non ho sentito parlare della centralità del manifatturiero in questo Paese
Forse qualcuno che è un po'troppo impegnato nei palazzi romani
O nei giochi politici si dimentica che il manifatturiero in Italia significa il venticinque per cento del PIL
Come solo in Germania in Europa significa l'industria come creazione di sviluppo di occupazione di innovazione di presenza internazionale di tecnologia
Allora
Io credo che proprio per i motivi che ho detto fino ad ora
Noi non possiamo fare affidamento soprattutto nei prossimi mesi sulla politica
E non è un discorso antipolitica
Una constatazione
Ho poi dei dubbi che una volta arrivate le elezioni improvvisamente dopo le elezioni
Il Paese cambio di vinti improvvisamente un Paese che pensa al futuro e prende delle decisioni strutturali
Io faccio sempre spesso l'esempio di Tony Blair
Perché adesso è diventato di moda in questi ultimi giorni
Ma se voi riflettete a un Paese come Inghilterra
Che ha avuto una donna coraggiosa vera liberista non come tanti liberisti a parole nel nostro paese che ha avuto il coraggio di fare delle scelte forti impopolari
Bene
Chi
è andato al suo posto rappresentava un partito dell'opposizione rispetto alla pace ha avuto il coraggio
Di non fare quella politica quello sport praticato in Italia che ogni governo che viene la prima cosa che fai deve rifare le a riforme anche buone del governo precedente ha avuto il coraggio di proseguire
Nel disegno della Thatcher
E ha fatto altre riforme parlo riforme strutturali e impopolare bene
è dimostrato ha dimostrato che chissà sceglierli
Chi si assume non solo dolore ma l'onere di governare e poi premiato perché per tre volte per tre mandati è stato rieletto come primo ministro e questo deve essere una riflessione importante
Alla nostra politica che deve scegliere che deve assumersi delle responsabilità in funzione del futuro
Io credo che come imprenditori noi oggi abbiamo e poi passiamo invece i problemi di casa nostra abbiamo due richieste da fare
L'ira non solo perché ce lo chiede l'Europa
E questa è un'altra delle dimostrazioni di quanto sia fondamentale l'Europa per il nostro Paese come lo è stato negli ultimi cinquant'anni
L'Iraq il cuneo fiscale
Fatto cento lo stipendio di un nostro collaboratore alle nostre aziende costa cento novantatré non c'è Paese al mondo Kia questo che ci sono degli oneri impropri
E le analisi su cui Sumi degli ultimi mesi dimostrano che per molte persone arrivare alla fine del mese non è facilissimo
E noi abbiamo a cuore
Le sorti dei nostri collaboratori dei nostri dipendenti perché sono la componente più importante per qualunque imprenditore
Allora noi dobbiamo renderci conto che dobbiamo chiedere un intervento sul cuneo fiscale abbiamo il costo unitario Diller del lavoro in Europa più alto
Abbiamo un livello di tassazione più alto abbiamo una burocrazia che ci soffoca abbiamo bisogno di tre cose per fare meglio il nostro mestiere meno imposizioni fiscali se non altro in linea con i concorrenti europei
Diminuire il cuneo fiscale per aumentare anche il potere retributivo dei nostri collaboratori e non pensare solo che gli gli aumenti che debba fare l'impresa e terza cosa abbiamo bisogno finalmente giunsero intervento semplificativo
Perché vedete noi abbiamo delle stranezze nel nostro Paese noi ci troviamo a confrontarci contrari cose che sono l'essenza della nostra vita e il bello della nostra vita i nostri uomini i nostri prodotti i nostri clienti
Bene io avrei piacere che chi lavora nella pubblica amministrazione
Che è una delle cose più negative del nostro Paese
Innanzitutto cominciasse a ragionare che invece di essere lì per rispondere al politico che l'ha messo risponda ai cittadini punto uno
è il punto due
E il punto due che invece di cittadini si cominciasse a parlare di clienti della pubblica amministrazione di soddisfazione dei clienti
E che è una de e che è una delle componenti
In cui più manchiamo che è la meritocrazia quello che alle nostre all'interno delle nostre aziende fa crescere chi è più bravo non chi ha raccomandato non sia protetto chi è più bravo
Chi è più bravo
Questo deve avvenire
Nel nostro Paese nella pubblica amministrazione nelle università vale per gli studenti e vale per i professori vale per i professori perché non possiamo avere un paese in cui
Un paese in cui prevale come titolo di merito l'anzianità di servizio non possiamo
Allora
Se torniamo a noi noi abbiamo una grande sfida
E proprio perché dobbiamo avere rispetto per la politica
Pur stimolando la pur confrontandoci ma rispetto per la politica
Io l'anno scorso dissi poi molti onestamente ci hanno un po'imitati noi come imprenditori siamo chiamati oggi lo dissi nel maggio del due mila e quattro a ridare indietro al nostro Paese quello che abbiamo ricevuto perché abbiamo ricevuto tante
Ricchezza qualità della vita libertà democrazia
Che non sono poche cose di poco conto oggi tutti c'è lo slogan c'è la c'è la grande moda della Cina andiamo a vedere certe situazioni
Noi oggi viviamo in un continente straordinariamente libero e in un Paese straordinario
Merito dei nostri nonni marito dei nostri padri marito dei nostri bisnonni merito anche di chi ha governato questo Paese in tanti tanti anni
Allora credo che paradossalmente non ci troviamo di fronte a un parallelismo
La crisi dell'Europa e la crisi economica dell'Italia
Signori noi
Possiamo parlare di recessione che quando parla di recessione ci Confindustria fa sempre il catastrofismo a me a scuola hanno insegnato che quando un Paese a una produzione industriale
Che non solo non cresce non solo il flat mai meno si tratta di recessione non stiamo parlando di produzione industriale cioè del core business delle senza di questo Paese allora io dico
E credo spero di interpretare il vostro pensiero
Noi abbiamo bisogno paradossalmente dire oggi
E come sempre succede
Prendo il dopoguerra gli imprenditori italiani hanno una grande sfida
Si sono rimboccati le maniche io vedo un veneto che non solo Massimo si sta trasformando e giusto il posto
Il post Nord-Est con rispetto perché il Nordest assegnato nella storia di questo Paese un qualche cosa di unico
Di sviluppo quasi come posso dire autonomo di tante industrie
Della crescita della piccola media impresa oggi voi avete più di settecentoventi in medie imprese manifatturieri
Siete la regione d'Italia che esporta di più
Avete dei centri di eccellenza straordinari io ho una grande ammirazione per chi c'è in questa sala molti li conosco marchi
No la forza dei nostri marchi
Imprenditori di tante generazioni vedevo a me Doni io mi sono emozionato sentire parlare con un'inflessione non vicentina una persona di quelle capacità e di quel livello che ha fatto quello che ha fatto
Vedo tante persone non le voglio nominare perché mi dispiace poi quelle che non nomino però attenzione oggi il Veneto si sta trasformando cambio generazionale
Reazione modernizzazione crescita
Non si parla solo di processo di rinnovamento di processo si parla di prodotto si parla di clienti si parla di mercato già con una Regione ed una provincia quella di vicenza così clamorosamente portata all'internazionalizzazione
Noi stiamo reagendo io sono orgoglioso ve lo dico dal profondo del cuore di essere il presidente degli industriali italiani
Di persone
Che in condizioni difficili
Stanno dando grande prova di reazione se qualcuno di noi in passato sì un po'distratto con qualche investimento di troppo nell'immobiliare o qualche investimento The troppo nella finanza abbiamo siamo tornati a concentrarci nel nostro mestiere che un mestiere meraviglioso una sfida continua
Abbiamo capito e come Confindustria Dio solo sa quanto in questi mesi abbiamo battuto Dio solo sa in quante territoriali siamo andati a fare informazione per l'innovazione
Perché l'innovazione è il nostro pane quotidiano ma che è diverso dalla ricerca innovazione vuol dire innovazione nella gestione e nell'organizzazione nella crescita dei nostri uomini nel prodotto nel marketing e la comunicazione
Nel nel post vendita delle reti di vendita delle conquiste dei mercati nell'assistenza e soddisfazione del cliente
L'innovazione e il bello del nostro mestiere
E la passione del nostro mestiere
Io vado verso la fine parlerei per delle ore perché avrei tante cose da dirvi e da però non voglio andare troppo lungo allora io vi devo dire
Io vi devo dire noi stiamo reagendo
Più innovazione più specializzazione più attenzione ai nostri problemi perché vedete nei momenti difficili quando fuori c'è la tormenta il momento per mettere a posto la casa
Se non quando poi viene il bel tempo e ragione Amenduni delle delle onde quando viene il bel tempo in mare diventa buono se non hai messo a posto la casa c'è qualcuno che l'ha messa apposta meglio di te
E qui a differenza di tanti che vivono senza concorrenza nel nostro Paese noi abbiamo dei concorrenti
Abbiamo dei concorrenti con cui ci confrontiamo tutti i giorni voi li avete
E la soddisfazione di batterli e la stessa soddisfazione che abbiamo quando ferraristi vinciamo un gran premio anche se adesso sembra così improvvisamente che improvvisamente la Ferrari non abbia mai vinto niente ma torneremo sia già tornati
Allora allora
Io credo
Che noi dobbiamo mettere in fila dei problemi contingenti lira il cuneo fiscale confrontandoci con la politica la crescita dell'impresa
Non possiamo avere come nell'ultimo secondo decreto perché dire decreto come dire un po'troppo
Che si favorisce la fusione la concentrazione solo d'imprese sotto i dieci dipendenti ma che discorsi sono ma che discorsi sono
Qui dobbiamo renderci conto che con tutto il rispetto delle microimprese
Se noi non favoriamo la crescita di in prese che possono diventare medie ma come pensiamo di andare a sfidare in giro per il mondo solo con delle imprese che hanno meno di quindici dipendenti ma non è possibile
Che hanno il più alto tasso di burocrazia
Che pagano le tasse
Che pagano le tasse perché attenzione noi abbiamo anche il più alto livello di sommerso in questo Paese
E questo significa nanismo e significa illegalità
Se voi pensate che oltre l'ottanta per cento delle aziende iscritte a Confindustria non a Confartigianato hanno meno di quindici dipendenti vi rendete conto quanto debba essere comune lo sforzo di Cresci
E su questo tutti ci dobbiamo impegnare sfruttando le grandi imprese abbiamo bisogno di grandi imprese che stanno reagendo
Perché le grandi imprese rappresentano lo zero virgola uno per cento delle imprese italiane ed è significativo di quanto sia minimo però le grandi imprese da sole rappresentano il settantasei per cento della ricerca privata nel Paese
Quindi abbiamo bisogno e nel Veneto grazie a Dio ci sono di media impresa competitive e innovative internazionali e abbiamo bisogno di aiutare le piccole ad aggregarsi
Abbiamo bisogno di aiutare i piccoli sull'internazionalizzazione abbiamo bisogno del traino delle grandi e delle medie per quelle straordinarie piccole imprese che giustamente Marini ha definito sul sul Sole ventiquattro Ore
I grandi attori non protagonisti quelli però che stanno crescendo stanno innovando e stanno reagendo
Allora
Il il mondo delle imprese sta reggendo il mondo dell'impresa e di fronte a una scommessa fondamentali ancora una volta di fronte al Paese
Però ci sono cinque grandi temi che abbiamo posto per il nostro futuro e qui parliamo prima di tutto come cittadini e poi come imprenditori
Perché noi vogliamo un Paese che abbia una sfida giustamente lo diceva Calearo non crediamo al declino perché sia una sfida a chi ha degli obiettivi sia davanti un qualche cosa non è declino
E noi nelle nostre aziende abbiamo ognuno di noi in modo diverso un obiettivo chi di mercato chi di prodotto chi qualunque azienda vive di future vive di Obiettivo
Abbiamo detto dove vogliamo che sia l'Italia la nostra patria il nostro Paese tra dieci o quindici anni
E le scelte che dobbiamo fare oggi sono in funzione di dove saremo tra dieci anni
E noi abbiamo bisogno di interventi strutturali
Perché i problemi di oggi nascono da molto lontano non sono nati cinque sei anni fa o dieci sono i famosi nodi che vengono al pettine lo stellone italiano non basta più
Dobbiamo ricostruire alcuni fondamentali di questo Paese
Come nel dopoguerra non perché sia sia stata grazie a Dio una guerra che ha già distrutto anzi abbiamo vissuto benissimo in un paese tra ma per le troppe omissioni per le non scelte per le non decisioni che vanno indietro nel tempo
Allora
Dobbiamo dire quali sono i cinque punti su cui noi ci giochiamo il nostro futuro e sono chiari a nostro modo di vedere numero uno concorrenza abbiamo bisogno di un Paese che s'prigioni concorrenza
Andate a spiegare a un vostro amico americano che per vendere una macchina usata per comperare la nuova Croma macchine eccezionali come qualità tecnologia fruibilità i spazio che consiglio a tutti a tutti bene
Bene
Perché
Perché quando parliamo di imprenditori il marketing la promozione consiglio a tutti a tutti
Viva l'Italia allora io dicevo dicevo attenzione
Spiegatemi che dobbiamo andare dal notaio
Ho spiegate gli che per andare a comperare un'aspirina dobbiamo andare in farmacia quando in qualunque altro PAC abbiamo bisogno di più concorrenza
Non abbiamo bisogno che i Comuni e le Regioni ci facciano concorrenza con delle aziende era non private non concorrenziale i nostri imprenditori non abbiamo bisogno
Allora siamo nel due mila e cinque abbiamo bisogno di più concorrenza nelle banche si nelle banche fondamentali nel rapporto con le imprese le banche sono imprese per l'impresa io credo
Moltissimo rapporto tra banche imprese
Trasparenza reciproca da parte delle banche ma anche da parte nostra supporto le piccole e medie imprese strumenti finanziari innovativi Private equity la consulenza il radicamento sul territorio ma abbiamo bisogno di più concorrenza
Sull'erba più concorrenza tra l'università qualche facoltà in meno e qualche cioè condominiale in meno e qualche centro di eccellenza in più
Non è che ogni università importante in funzione di quante facoltà è importante siamo magari poche ma tutti i centri di eccellenza utile alle piccole imprese del territorio utile all'innovazione utile alle ricerca utile alla crescita
Concorrenza numero uno
Due
Qualità della forte l'INPS della formazione vedete quando io parlo di questi temi qualcuno dice a Confindustria vola alta ma cosa vuol dire volare alto
Quale
La sfida tra dieci anni la scommessa di avere dei giovani preparati delle aziende che possono introdurre dei periti tecnici degli ingegneri per noi parliamo di industria manifatturiera di qualità
L'India affatto della formazione e dell'ingegneria dell'Università uno dei primi progetti paese noi abbiamo bisogno di una qualità dell'informazione migliore della formazione migliore
Meritocrazia centri di eccellenza rapporto tra l'Università l'impresa abbiamo chiesto una defiscalizzazione per le piccole imprese che lavorano con le università
In cambio abbiamo avuto un costo dei brevetti che è ulteriormente cresciuto questo e parlare di innovazione ricerca nel nostro Paese
Allora
Qualità della formazione terzo
Innovazione ricerca e ne abbiamo parlato e qui dobbiamo dirci con molta franchezza una cosa
Le industrie devono fare più innovazione più dice e lo stanno facendo perché a furia di dircelo ce ne siamo tutti convinti a furia vedere i nostri concorrenti ce ne siamo più convinti tutti convinti
Però
Un Paese che non investe a livello pubblico
Dossi massicce ricerche è un Paese che non pensa al proprio futuro
Abbiamo bisogno di grandi dieci progetti paesi per dieci anni della ricerca per fare politica industriale per sviluppare nel Paese i dieci grandi aree di tecnologia avanzata
Voi sapete che fatto cento l'export dell'industria manifatturiera solo il dodici per cento è rappresentato da aziende di alta tecnologia di specializzazione
Perché se è vero che noi dobbiamo richiedere e l'ha detto bene Calearo regole del gioco uguali all'Europa nei confronti di Paesi che ci fanno concorrenza al nostro Paese ancora più lotta per la contraffazione non c'è dubbio
Però noi non siamo abituati a giocare solo in difesa e giusto
Se giochiamo col fuorigioco tutti devono avere il fuorigioco giochino con la Cina con l'Italia con l'India fuorigioco uguale per tutti
Però non siamo abituati ad attaccare questo è il bello dell'impresa del dinamismo degli imprenditori italiani e la Cina è da un lato sicuramente un problema che va affrontato
Soprattutto per chi non ha grande specializzazione non a Marx non ha prodotti unici
Però è anche una grande opportunità perché le nostre aziende per esportare per crescere debbono avere dei mercati nuovi di riferimento
E non si può pensare di vivere solo di Germania di Francia o dei Paesi dell'Est però è dura e molto dura
E io mi metto nei panni di quei piccoli o medi imprenditori che lavorano tutto il giorno per fare dei prodotti che lottano per i prezzi poi si vedono con lo stesso nome con lo stesso pacchetti con lo stesso prodotto dei prodotti cinesi
Questo non è giusto
Abbiamo bisogno di Nora OPA che ci aiuti in questo senso e questo deve essere un progetto Paese lotta alla contraffazione lotta alla concorrenza sleale però però
L'arrivo dei cinesi non è che ce l'ha portato la cicogna improvvisamente lo sapevamo
E quindi dobbiamo reagire innovare di più fare più ricerca e il Paese non può essere ai Lumi Cini d'Europa negli investimenti ricerca non è possibile che ogni finanziaria per far
Quadrare i conti o per dare qualcosa agli statali in più di quello che gli si deve dare sì dal taglio la ricerca non pensando al proprio futuro non è giusto
è un Paese che rischia di pagare
Di rischia di pagare tra dieci anni le non scelte di oggi dobbiamo reperire le risorse per lo sviluppo per gli Investimenti
E qui dobbiamo fare come facciamo noi in azienda Dio solo sa quanti risparmi quarte efficienze per investire per guardare al futuro abbiamo bisogno della stessa cosa ho parlato di concorrenza di scuole università ho parlato assolutamente di di innovazione e ricerca ci sono gli ultimi due grandi progetti paese le infrastrutture
Anche qui io dico meglio qualche cantiere aperto in meno e qualche opera finita in più perché vedete io mi rendo conto io devo dare atto a questo governo di avere sdoganato le infrastrutture
Però le risorse sono poche
E le procedure burocratiche che fermano i cantieri che rendono
Defatigante il lavoro oggi abbiamo un progetto e diciamo forse l'avremmo tra trent'anni
Vi rendete conto che cosa vuol dire perché c'è tutta una serie di veti incrociati tutta una serie di procedure tuttora c'è una serie di stop
Noi abbiamo bisogno di investire nelle infrastrutture
Per noi come cittadini per la logistica noi abbiamo dei costi di trasporto inaccettabili dei tempi di trasporto e li abbiamo la concorrenza abbiamo quelli che consegnano in tempo abbiamo dei costi allora infrastrutture non per il turismo
Per il turismo
Per fare aumentare gli investimenti in Italia perché guardate gli investimenti stranieri in Italia sono arrivati al lumicino ma perché
Perché c'è troppa c'è troppa burocrazia c'è troppe tasse certo ci sono delle infrastrutture scadenti e vanno investire in Germania in Francia in Inghilterra dove devono andare
Allora vuol dire che fa l'imprenditore in Italia non è facilissimo e certe volte farlo al sud è un atto di eroismo se nessuno viene a farlo in Italia illude dobbiamo affrontare quei temi strutturali
Facendo noi nostro mestiere ma chiedendo agli altri di farlo
L'ultimo tema
E annoso e storico credo che se fosse venuto quindici vent'anni fa il presidente di Confindustria parlare quando spero tra dieci anni mi inviterete sarà un pensionato
Il tema della burocrazia io dico io sogno che in questo Paese per qualche ora prima o poi ci sia una tregua dalle campagne elettorali perché viviamo in campagna elettorale continua
Perfino un referendum così vicino alle scelte personali etiche e scientifiche religiose
Bene l'abbiamo politicizzato a seconda di chi andava o non andava a votare o di cosa votava apparteneva a un partito nemmeno un polo ad un partito
Allora io auspico
Come il presidente della Confindustria ma lo dovrei dire come cittadino
Cerchiamo di fare una volta per tutte senza quando avremo lontane delle elezioni perché se si sente solo un po'l'odore delle elezioni questo il nostro paese non si può fare
Vale per qualunque governo che ha gestito questo Paese cerchiamo di fare un progetto forte
Vero di semplificazione
Di togliere la burocrazia perché non è giusto che tanti piccoli imprenditori passino metà del loro tempo a inseguire pratiche burocratiche costi efficienza ed inefficienze invece di sviluppare la propria azienda siamo soffocati dalla burocrazia
In tutto il Paese
Abbiamo bisogno di un grande progetto chiede leggi Faris semplifichi e ci aiuti a lavorare
Concorrenza innovazione e ricerca università infrastrutture semplificazione burocratica questi sono i cinque grandi interventi strutturali che ci aspettiamo dalla politica italiana noi dobbiamo fare il nostro mestiere
Dobbiamo però anche chiedere che non è giusto che quando facciamo delle fiere quando facciamo delle convention non possiamo invitare i cinesi perché non gli danno i visti
Non è possibile che vanno in Germania vanno in Francia non vengono da noi a comperare i nostri prodotti
Non è giusto che in un momento in cui ingiustamente
La politica ci chieda giustamente di fare ancora più Investimenti di rischiare ancora di più nelle nostre imprese non lo stiamo facendo
Se un imprenditore ha rischiato troppo se un imprenditore in buona fede ha fatto il salto più la lungo della gamba perché magari non pensava che un mercato gli andava in crisi e fallisce
Sia ghettizzato in questo Paese non possa più tornare a fare l'imprenditore non è giusto e vogliamo una legge fallimentare
Tre non costa niente
Che è ferma da troppo tempo come la legge sul risparmio i fatti che sono successi per noi risparmiatori nel due mila e tre gridano vendetta non è possibile che nel nostro paese non si faccia una legge sul risparmio che non costa niente
Come non costa niente le liberalizzazioni come non costa lire niente la legge sul risparmio
Sulla sul fallimentare abbiamo bisogno anche di fare riforme a costo zero
Spero
Che all'interno della maggioranza ci si metta d'accordo e che prima della fine della legislatura
Un Governo possano ancora fare e prendere delle decisioni importanti per il prossimo per il proprio Paese questa è la nostra speranza
Poi uno può dire le potevano fare all'inizio della legislatura sì questo è il nostro pensiero però c'è ancora dei mesi importanti
Poco de poche risorse finalizziamo le poche priorità ma soprattutto facciamo le riforme a costo zero questo ci aspettiamo i noi
Valuteremo
Non sulle parole
Non sulle promesse
Non solo i programmi valuteremo la politica sui fatti
Solo su quello perché noi siamo abituati a confrontarci con i fatti con i numeri il Budget i volumi i mercati i clienti la competitività delle nostre aziende
Io finisco
Perché non vi voglio annoiare oltre volevo
Per farvi gli auguri
Tanti auguri a vicenza tanti auguri agli industriali vicentini tanti ringraziamenti auguri a chi ha portato l'industria la Confindustria locale la competitività della vostra provincia a questi livelli
E in bocca al lupo quelli che verranno
Io credo
Che da vicenza come in tutto il Veneto esco con un messaggio di impegno di determinazione
Di volontà di ulteriormente trasformare e sviluppare le aziende di lottare di non arrendersi di non pensare che gli aiuti vengano troppo dall'esterno me vengano da noi stessi dalle nostre famiglie dai nostri figli quelli che han voglia di lavorare in azienda e quelli che meritano di lavorare in azienda perché il fatto che porta il nostro nome
Non automaticamente li mette in condizioni di essere dei bravi imprenditori lo devono meritare
Io vorrei terminare con un esempio che faccio spesso perché ogni tanto ricordo
L'inizio degli anni Novanta la Ferrari
Io credo che il nostro mestiere come schiere stupendo
Sì un mestiere fatto di due grandi elementi
Coraggio e solitudine
Perché quante notti insonne qualcuno di noi ha passato prima di una decisione importante per la nostra azienda per la nostra famiglia per i nostri collaboratori per i nostri fornitori per il territorio io le ho passate
All'inizio degli anni Novanta avevo la cassa integrazione alla Ferrari non vincevamo una gara tra scapoli ammogliati i giornali stranieri se alle Ferrari invendute nei nei piazzali
E so che l'avete fatto anche voi perché il vero imprenditore quello che decide da solo non c'è Confindustria non c'è governo non c'è sindacato
Quel sindacato
A cui noi diciamo attenzione
Non vogliamo un anno bianco del sindacato
Non possiamo aspettare le nuove elezioni per affrontare
Una una ristrutturazione delle relazioni industriali
Delle relazioni industriali moderne
Che non si basino solo sulle richieste sovversive salariali e sulle prove di forza dobbiamo guardare avanti noi imprenditori abbiamo una grande responsabilità lo sappiamo
Ma i rappresentanti dei nostri lavoratori devono pensare che la crescita dell'impresa e la competitività alle imprese il primo loro interesse
E allora noi stiamo preparando anche con Massimo Calearo con Alberto Bombassei
Un progetto di relazioni industriali che sia innovativo e non faremo certo passare un anno
E abbiamo bisogno di un sindacato che con nuovi lavori in questa direzione lo dicevo quanti a notti insonni abbiamo passato in quelle notti
Non ci aiuta nessuno
è la forza dell'imprenditore il coraggio
La solitudine questo è il bello del nostro mestiere io vi volevo salutare vi volevo ringraziare loro fare tanti auguri e vi volevo dire cadere riunioni come queste dall'attenzione
Dà anche il sostegno che date a Confindustria vi posso garantire il massimo impegno nel farvi sentire associati e nel dire che sono orgoglioso di essere il vostro presidente grazie a tutti buon lavoro
Grazie presidente presidente
Spetti
Intervengono
Sì ci godiamo questo saluto per il cambio affettuosamente la sua passione
Nelle parole che
La loro passione grazie no io avrei molte domande ma
Il tempo stringe e quindi
E bene no molto molto affetto molta condivisione
Sì per me questa è la cosa più bella quando uno cerca di dare il massimo se stesso sentire condivisione e sostegno
Dai propri associati la cosa più bella grazie era dispiaciuto solo questa cosa che tra la fine della notte succede questo sulle tutele Mignano imporrà tristezza dice insomma pensare lei li dà solo nove
Appare no non a parte il fatto che uno pensa anche quando i buona a Franco no no no questo noi viviamo una volta sola e nove punti tagliati no io avevo un mento capito
Allora anzi quando si è in buona compagnia si pensa anche meglio si riflette si riflette meglio io volevo dire un'ultima cosa fare perché ci stavo pensando che io penso sempre la Ferrari no
Io sono venuto qui
Riso andato a Verona lo dicevo dove Gianluca e Alessandro Riello e con i ricchi iso andato a Verona tre anni abbiam vinto tre mondiali
No due anni quest'anno ancora no però chissà
Chissà che sto veneto non mi porti non ci porti sempre bene allora io lo spero molto perché vedete Ferrari una delle tante tante tante aziende
Ha solo un merito che ha più visibilità di altre tratto dentro la Ferrari si sono straordinarie aziende anche del Veneto però di un po'di soddisfazione all'estero
Ne abbiamo bisogno e abbiamo bisogno e io volevo nominare solo un imprenditori che si ama Dainese che di cui ho una grandissima stima io non so dove sia perché non ho il piacere di conoscerlo
Dove
Io ho letto vede per me lei incarna
Belli imprenditore italiano le voglio fare tanti complimenti dal cliente per quello che ha fatto complimenti
E prima no anzi no un'ultima domanda
Volevo sapere se era venuto qui con la Croma sì macchine eccezionale fruibili arrivederci grazie no se avesse detto l'arma non l'avremmo creduto
La Croma le crediamo grazie bocca al lupo adesso
Bene bene adesso era grazie a questa iniezione di passione
Del presidente Montezemolo cotiche acché roviniamo tutto stavo per dire no non è servita provvidero tutto no ma mi affiderò invece alla perizia dei nostri ospiti perché ho ho grazie a voi a questa platea o l'opportunità di chiacchierare di compensiamo velocemente con come dire
E Esperti studiosi conoscitori del dell'economia dell'impresa italiana che io chiamo il primo è il professor Fabrizio Onida che saluto e facciamo entrare si va fuori dalle in quella poltrona questa novità confido professore grazie
A carico di collina internazionale alla Bocconi di Milano e poi sociologo insegna Scienza politica Urbino e anche a Parigi editorialista di Repubblica il professor Ilvo Diamanti pensieroso abbiamo anche
No c'era musica trionfale come per le rockstar il direttore di economie Design Magazine della Mondadori da giornalista insomma da data da tanto tempo da Panorama Il Giornale eccetera eccetera
Giorgio mole eccolo qua buona sera
Ecco qua bene allora a noi insomma questo primo gruppo i tre ospiti poi altri tre che seguiranno velocemente tenteremo di fare qualche considerazione
Insomma non so sempre meno rapidi avere insomma dipende un po'da voi da rispetto a quello che è stato detto sino a qui è una è una situazione da Costanzo show
E non ho mai avuto cioè non c'è la pancia di corsa lo sgabello no va be'la pancia faccia però vi faccio subito una domanda dal Costanzo
Approfittando dello sgabello
Si è unita poi promette con interventi questa tra quanto qui in quel punto oppure no
Basta va be no la domanda è questa il momento mi par di capire è difficile questo e riassunto di quello che ha detto il presidente Montezemolo ma e domanda da neofita sa per rilanciare l'economia c'è bisogno di fare in degli investimenti
Però per per investire occorrono fondi soldi che arrivano dei consumi se non si consuma Macrì soldi per gli investimenti morale bloccati per sempre
Da questo sarebbe un dell'Egitto pessimo per tutti quanti ne possibile con economie assi aggiusti nella stagnazione troppo nel presente per dieci anni è rimasta in questa condizione
E possibile uscirne ovviamente problema che non con per l'Italia nella situazione attuale che è un sentiero molto stretto come è stato detto i tassi di interesse sono già bassi le tasse difficili ridurle con il debito
Quindi le il sentiero stretto significa poter ripartire con investimenti in infrastrutture innanzitutto e anche con gli investimenti nelle imprese ricorrendo che cosa da un lato alla riduzione dell'evasione fiscale
Un obiettivo sempre alla grande e dall'altro con la riduzione del del cuneo contributivo che è stato ricordato ma come si fa ad investimenti Quigley DC dei siti pubblici celibe sette fasi pubblico-privato entrambi entrambi perché senza infrastrutture pubbliche non non ci sono i mezzi perché il sistema produttivo si muova che d'altra parte senza investimenti privati
Nelle imprese non si producono prodotti
Questo diamanti senta quando si parla di di appunto di crescita economica
Insomma si ricorre sempre a come dire elencare le necessità le delle le condizioni economiche che sarebbero utili per questa per verificarsi questa crescita ma oltre delle condizioni
Economiche ci sono anche delle condizioni diverso cioè condizioni culturali che potrebbero favorire la crescita economica
Ma ci sono condizioni diverso e condizioni sociali concezioni culturali condizioni psicologiche ad esempio un paese quando si sente felice con
Quando si sente felice produce
Magari può non essere felice ma vede la felicità con una prospettiva ad esempio io conosco bene prestare dicono sì da tanti anni questa è una realtà nella quale per cinquant'anni ogni volta di generazione invece in generazione si è stati convinti giustamente che si poteva migliorare la condizione della generazione precedente
Il padre investivano sapevano che la loro condizione futura sarebbe stata migliore e quella dei figli ancora migliore della loro quando come oggi più o meno settanta per cento delle persone ti dicono che i loro figli avranno un futuro peggiore del loro non ne ripeteranno nei successi e non riusciranno a riprodurne il benessere sociale
E allora ecco vede sì è poco felici se poco dinamici se poco proiettati nel futuro la cosa incredibile e che sono i padri che sono pessimisti per i figli
I figli l'hanno già metabolizzato penso di cocenti perché perché guardi anche dal punto di vista dei consumi che ha provato a vedere anche di recente gli italiani come si dividono per categorie il domenicano su Repubblica su questo prezzo se io tra l'altro distinto due grandi categorie I consumisti e consumati
Il mezzo se ci sono gli equilibristi cioè quelli che riescono a a arrangiarsi però i consumati sono coloro che affermano che da senta ormai da anni consumano meno e che in futuro conserveranno ancora meno intimisti inguaribile spezzata sente certamente non magari non è vero però così pare a loro invece consumisti sono coloro che al contrario dicono che continuano a consumare di più
E solo il venti per cento della popolazione di questo venti per cento più di metà hanno meno di trentacinque anni il trenta per cento hanno meno di venticinque anni
Tra i figli magari non hanno reddito ma sono abituati a consumare sono fra mentre i consumati tipa giorni intensi Donati e anziani capite che c'è un piccolo problema magari sono felice Filippello credo sapeva che molti offerto
Beh interessante questa cosa
Le le le ha dei figli io ho due figli economista perfetta non lo sa però tutto sono volevo sapere come stava questo
No ma siccome il tema e cioè che mi hanno dato in questa breve prostrazione con voi e lecco che sommati singalesi inizi into me dire si può sintetizzare in questo titolo che vedete le condizioni per lo sviluppo e la crescita delle imprese io appunto in queste condizioni per lo sviluppo collezioni non meramente tecniche volevo capire se si poteva inserire come stavo chiedendo insomma aspetti
Culturali presente uno che mi mi colpisce ma dal punto di vista linguistico e che prendo dal mio lavoro
Cioè quello della televisione
E questo cioè ogni volta che si fa di economia così come quando si va in televisione si pensa da una parte a chi produce e dall'altra chi consuma come due categorie completamente diverse che a volte si contrappongono o meglio i cui interessi a volte si contrappongono quelli di chi produce e quelli di chi consuma e a volte gli interessi di chi produce sembra addirittura ledere i diritti di coloro che consumano così oppure no
Beh il fatto che ci sia una frattura così netta nella percezione sociale tra economia e società e un problema che non è reale cioè in originariamente l'economia nasce come attività mirata a soddisfare le domande della società che ad esempio una realtà come questa l'identificazione tra economia e società è molto forte quando comincia a prodursi a determinarsi una divisione così forte
Come l'economo quando l'economia e l'altro quando l'economia è una parte di me che non va d'accordo come allora nascono i problemi oggi siamo in una fase anche in questa regione in cui l'economia e la società si guardano come due cose diverso e come due cose altre guardi anche se qui la società e l'economia ad esempio gli imprenditori sono assolutamente diffusi nella società prima parlava presidente
Calearo ad esempio della del problema della delocalizzazione beh se lei pensa all'ottanta per cento dei vicentini pensano che la DOP delocalizzazione su una fuga dell'impresa da qui e hanno paura della delocalizzazione questo può essere anche comprensibile nel momento in cui si tratta della società e poi di fatto è quello che pensano anche quando il sessanta per cento degli imprenditori e allora capisce che c'è
Un piccolo problema invece che cosa
La delocalizzazione c'è delocalizzazione buona c'è delocalizzazione meno buona se una delocalizzazione che nasce per allargamento delle tue attività dove tutti è nelle tue
Le tue attività migliori in una certa misura allarghi le tue attività altrove e mantiene i contatti
C'è una c'è una delocalizzazione che fuga in cui tu inseguì ad esempio vantaggi come il costo del lavoro le condizioni
Dei lavoratori popoli minore rispetto dei diritti questa è una delocalizzazione non buona una delocalizzazione buona alla lunga produce anche consenso sia nelle realtà dove la fai
Sia nelle realtà e che la qua no una delocalizzazione non buona
Non produce mai bene però capisce
Noi siamo un'economia internazionalizzata
E arriviamo lo sdoppiamento di questa realtà nella quale noi stessi magari facciamo gli imprenditori facciamo delle attività che ci mettono in conflitto con gli stessi questo è un problema
Se può sembrare molto astratto ma è la ragione per cui ad esempio in aree come queste che sono ricche dove i problemi ci sono ma sono cresciute tantissimo però non si sta poi così bene non si sta poi così bene ci si sente possibile
Dottor Moore
Crisi congiunturale est e strutturale in insieme Recoleta di appunto te ne torni giornale diconomia ecco secondo lei qual è il
Va via da qui bisogna cominciare strutturale e congiunturale qual è del due luglio senza basta cominciare da da qualche parte lei si ai comici per com'è cominciata da qualche parte quello che oggi ha detto il presidente Montezemolo a quello che in realtà ripete oramai da tanto tempo ci sono dei
Dei settori in cui non si può più nonno non intervenire proprio per rilanciare la domanda dei consumi rilancia neanche la domanda dello fare sicuramente uno dei grandi problemi che viene affrontato e questo della Cina appunto che viene percepito chissà con con me con un problema quale torna della Cina però un problema consentimi oramai vecchio nel senso che sapevamo dieci anni fa che sarebbero arrivati adesso che le frontiere sarebbero caduti potessi le e che ci saremmo dovuti aspettare un incremento non all'ordine del di oltre settecento per cento del delle importazioni però qualcosa sarebbe accaduto problema adesso e non pensare e reggiseni che arrivano in Italia dalla Cina
Va bene lettere pensato proprio a quello come non dovendo fare un esempio no scusi no prendendo esempio diciamo così vividamente percettivi diciamo che tutti i capi ma lei è sposato scuse
Sì sul
Va be'la verifica se no nove se non voglio mettermi Barazza no Maradona ma siccome lei non vive a Vicenza noi chioma figlioli prodighi penso quando sarà grande allora ma no io non volevo che approfittando del fatto che una casa che muta vicenza che sa cosa ha fatto prima tutto qua Bonomo aveva sostato Vila prende l'auto OK perfetto bene
E allora il problema è cosa stanno pensando di cinesi che reggiseni no no del resto è resa alla che ci troveremo fra sei a sei mesi un anno due anni a contrastare non sono gli indumenti intimi diciamo gli slip e altro cioè in Cina in questo momento stanno pensando a cosa mandare dopo
Quegli indumenti li sì allora o si pensa adesso come contrastare c'è un'altra mandare dopo di noi un anno due anni si ci troveremo ad affrontare un problema di gare che nessuno pensa mai a cosa pensano loro rimaniamo tutti fra di noi cosa pensiamo
Vai perché leggere un pensiero di un cinese quanto ne facciamo una questione difficile quanto leggere quello che scrivono però
Bisogna cominciare da lì e bisogna cominciare per esempio dal costo del lavoro assolutamente non è più rinviabile
Cioè se vuol dire la revisione delle relazioni industriali di cui parlava prima Presidente che oramai risale alla al novantatré oramai il flessibilità concetti come flessibilità produttività vanno davvero calati in un contesto produttivo italiano vanno calate in maniera vera altrimenti in un'epoca di globalizzazione chi ordina commesse in Italia e non e non ha soddisfatto la domanda dopo
Due giorni o tre secondi rispetta la consegna da fuori Fagionato mandato a monte un molto impopolare trovandomi qui ma insomma visto me la suggerisce lei costo del lavoro cosa vuol dire che si può intervenire sul costo del lavoro da noi assoluta oppure altrove no no si deve no voglio dire si potrebbe anche decidere che c'è un costo del lavoro minimo dovunque no
Ogni realtà ogni peso in questo sono due professori che su quello ci potevo intrattenere per ore a la sua alle sue ovviamente le i suoi metodi le sue i suoi diritti
Posto che i diritti dei lavoratori devono essere universalmente riconosciuti
E che quindi vi deve essere una piattaforma minima che voleva qui tutti gli vogliono adeguare
Ovviamente se guardiamo realtà come la Germania la Spagna Germania quello che come sono intervenuti sul costo del lavoro su quanto costa un imprenditore oggi su quanto costa un imprenditore un lavoratore oggi costa centonovantatré e che il valore massimo in Europa rispetto a quello che paghiamo
Ed è figlia di consentiva sono consente perché purtroppo non guarda figurina di permettere mai niente figlia di un sindacalismo davvero che oramai superato ed è stato condannato del condannato dal tempo
E al quale purtroppo ancora oggi lo vediamo quelle contate metalmeccanici continua a ribadire una liturgia che fatta di scioperi gli annunci di scioperi che fanno del male a quest'impresa il panorama lente metri lariana perché continueremo a perdere commesse e non torneranno più in Italia
Le grandi multinazionali che si rivolgono ancora alle piccole e medie imprese italiane
Per ottenere quel quell'amore che voi non quelli quelli sono lavori persi sono con me stesso ed è denaro de produttività ed è competitività e competitività che noi stiamo perdendo quindi o si interviene immediatamente su questo tipo di relazioni quindi favorendo davvero la posso darla flessibilità e legando il salario
Legando il salario alla alla dalla produttività reale dell'impresa o altrimenti noi continueremo a perdere posizioni a livello internazionale continua a perdere ovviamente dell'industria
Verrebbe da chiedere se siete d'accordo
Velocemente azioni d'accordo era una battuta però se siete d'accordo per voglio dirvi una cosa e mo'e molto noioso sarebbe molto divertente se non fosse d'accordo questo poi faccia una vocale ma non è su tutto in genere ma anche su questo in particolare personalmente
Non è d'accordo io credo che questo sia un Paese negli ultimi quindici anni con un tasso di conflittualità
Nelle aziende anche fuori razziando bassissimo penso che in Europa sia il Paese con il più basso tasso di conflittualità è un Paese non conflittuale solo negli ultimi anni nel io cambio quasi una democrazia inutile venne sciolta lo stesso Allegri cioè sarà una realtà Daniele Sepe la mia è una progressiva delle di natura e cioè guardate e questa è un'impresa che nasce dal lavoro flessibile
Da da operai che diventano imprenditore Ida da lavoratori che allo stesso tempo hanno una grande anche disponibilità a al lavoro flessibile abbiamo giovani che entrano normalmente ormai con contratti non strutturati
Cioè senza negare che esista un problema effettivo di relazioni industriali io non andrei a coltivare il mito dell'Italia come un luogo del conflitto sociale dal sessantotto a oggi son passati una quarantina d'anni e si vedono tutti
Io penso che ancora ci siano degli di Hopa invece che proprio quando si tentino di fare delle riforme sociali trova ancora terreno di cultura preliminare quelli che cercano di fare quelle riforme che quando ci sono degli idioti che si aggregano trovano la forza la cultura e la il terreno di coltura dentro le fabbriche perché non nascondiamoci dietro un dito che c'è un un tasso elevato
Di tra virgolette versione sindacale presente l'Italia e questo in questo momento nel due mila cinque a me preoccupa e non poco rispetto a te rispettabilissime cose che il popolo giustamente diceva lei
Quasi un'idea non lo fosse
Io non mi pronuncio sul tasso di conflittualità comparata con altri Paesi
Non so se il più duro avere dei micro conflitti come da noi non vengono ovvero le trentacinque ore come in Francia dal punto di vista delle imprese credo che sia più più grave i vincoli di quella natura
Quello che voglio aggiungere si è parlato di geolocalizzazione ecco su questo una chiosa quanto anche il gol ricordava non è che delocalizzare per andare a cercare costi inferiori sia di per sé cattivo e cattivo se significa rinunciare ad avere una testa pensante nel proprio territorio ma andare a produrre là dove il costo del lavoro consente di risparmiare di razionalizzare come si dice
La produzione complessiva è di per sé una certa assolutamente razionale e intelligente anzi aggiungo è un po'uno dei motori dello sviluppo economico citato il caso Murdoch faccio la classica domanda me lo consente da bar
Proprio oggi di quello che banalissima ma se uno porta la propria attività altrove perché costa meno il lavoro la evidentemente crea disoccupazione qua no questo conto un
Avviene soltanto in casi estremi dove Cellos lo spostamento interno della produzione non molte in molti casi noi assistiamo non solo in Italia
A imprese piccole-medie multinazionali che uno crescono nel modo quindi fanno più posti di lavoro nel mondo che noi in Italia ma ugualmente in Italia fanno crescere l'occupazione qualificata di tecnici ed ingegneri progettisti il marketing e la finanza
E in ogni caso abbiamo anche imprese poi fosse diviso da disordini tra poco arriverà parlerà in cui rosa produzione
Oppure se non si fa dovunque ci siano delle convenienze ciò non toglie che l'impresa radicata nel territorio e nel contesto italiano credo a valore aggiunto credo intelligenza creare cerca crea intelligenza produttivi passo fondamentale quella fare ricerche Italcementi e neri centella ricerche in Italia
Ci sono infatti imprese numerose qui nel Triveneto
è pensata Treviso a vicenza che mantengono Italie centri di ricerca e sviluppo ed esportano la produzione all'estero mi sembra che questa sia davvero la strada da perseguire da battere
Con quella che Andrea Tomat ha definito la polarizzazione dell'impresa e cioè se le imprese si si concentrano insieme rispetto a un obiettivo unico facendo ricerca
Sicuramente risultati saranno a beneficio di tutti dopodiché si può anche delocalizzare purché rimanga in Italia il cervello l'azienda il cuore pulsante dell'azienda questo tema ti voglio fare un'ultima considerazione con lei
Ovviamente anche questa somma spero abbastanza impopolare questo farei l'appuntamento ulteriormente impopolare si deve
Io sinceramente mamma non lo faccio varate per polemica io penso che davvero mercato del lavoro quando marito sia un problema
Ma è altrettanto un problema e forse di più quando la società e le professioni sono rigide
Questo è un paese fatto di ordini professionali dove i camionisti i farmacisti i magistrati gli avvocati tutti hanno un loro ordine professionale
è una società rigida nella quale le professioni sono chiuse si autoalimentano dove in realtà le leggi le riproducono dove non riesce a riformarla e siamo una società rigida perché parlavamo di consumisti e consumati
Perché siamo una società vecchia a piramide rovesciata dove il Presidente della Repubblica hanno nuova tanto patti ottanta novant'anni presidente del Consiglio candidati ne hanno più di settanta deroghe Sharon Ivar stare più di cinquanta Torre dove ci sono generazioni assolutamente esauriente i trentenni e dove i nostri figli sono consumisti è felice perché li proteggiamo li teniamo a casa fino a trent'anni o a quaranta
Questo è il problema
Considerazione
Interessante si porterebbe lontano perché un po'si riallaccia poi a quello che nasce la prima tant'è vero benissimo tant'è che
Adesso non per fare uno spot ma insomma ci stiamo occupando sul prossimo numero
Esce proprio in dono al servizio dell'icona dentro una Croma ha regalato una Croma gravosi qualunque con dentro il bonus Hisen una Croma disabili Recoaro votazione visionario trentenni perché ci sono ottocentocinquanta mila
Imprenditori tra i trenta e i quarant'anni che hanno avuto la forza e il coraggio il coraggio erede di creare delle intense
E devo dire che ne abbia ne raccontiamo le abbiamo trovate ma mardy con un inventiva con una voglia di fare che io non non mi sarei aspettato e da Ruini Anna in tempi come questi per arrivare milanese proprio forzosamente sì
Il discorso dice ci poteva lontano perché è altresì vero che poi ci sono altre realtà nelle quali proprio per la flessibilità invocata e a volte realizzata ci sono trentenni che non avendo posti di lavori
Di lavoro come dire continuativo fisso non riescono a essere poi
Consumatori a costruire proprio futuro investendo anche denaro io penso che però qualsiasi trentenne qualsiasi quarantenne che abbia davvero la capacità non teme nessuna forma di flessibilità sembra l'opposto nutro da dipende insomma su questo se no su questo sì qua
Se per discutere
Ma non qui due domande velocissime ancora prose unità università e impresa se n'è parlato molto presente Montezemolo ha parlato se ne parla da tanto tempo come se fossero che quei due cose inconciliabili sono lontanissime
No ci sono case ai virtuosi purtroppo pochi Politecnico di Milano Politecnico di Torino
Catania per la la presenza di assetti certo la regola generale non è incoraggiante del sistema universitario non è un sistema che mira ad accrescere la competizione la valutazione quindi la meritocrazia un sistema dettato dall'alto con famoso valore legale del titolo se noi non ci liberiamo da queste difficile formare un'università che faccia veramente ricerca accanto a quella si può essere università cosiddetta venticinque dei processi tanti complice che insegnano senza pretendere di avere privati di produzione scientifica o altro ma quello che ci ma anche l'aggregazione di queste centri di eccellenza temo che limiti non sia ancora una risposta quello genere Istituto di Genova non si è ancora una risposta soddisfacente le imprese a loro volta forse questo va detto
Non sempre la colpa della mancata del mancato dialogo e da parte dei ritardi del signor Cesari conosco casi in cui ricercatori universitari tanto per citarne una rete fisica dalla materia
Di lavorano brevetta una cosa di grandissimo interesse di grandissima applicabilità o arrivano sul mercato
Vanno a cercare qual è l'impresa che è in grado di non trovano prego vendono quell'impresa di americani o inglesi giapponesi poi quindi il problema è una cultura che deve scommettere sulla ricerca come molla dello sviluppo ancora non non ci siamo
Sto minacciandola poi tempo una domanda ma dicevo provocatorie per essere qui vorrei farle concludere con questa questo diamanti stato sociale
E se fosse una risorsa per l'economia anziché un problema
Si invoca sempre minor stato ma mi chiedo e se invece lo Stato sociale ci fosse fosse efficiente non si libererebbero delle risorse da parte dei cittadini che potrebbero essere investite appunto non mi rammento la prova condizione di vita anziché e mantenimento
Come dire della salute delle cose che lo Stato non efficiente non garantisce
Guardi che io voglio essere anche su questo chiarissimo visto che noi ci stiamo inoltrando nascosta flessibile è una società di incertezza
Per la quale l'inquietudine è anche frutto di questo e in futuro
Ai ovviamente garanzie lavoro ma anche nella vita minori
E ai di fatto tutta una pluralità di ostacoli che devi superare nel lavoro B in una situazione e un quadro di questo genere destinato anche ad allargarsi sotto questo profilo aveva uno stato sociale che funzioni o comunque un sistema di garanzie sociali le funzioni normale tu non puoi avere una società che ha paura lo dicevo all'inizio
In una società che non è felice una società che non ha paura l'economia non funzioni
I consumi si deprimono e tanta voglia di investire nel tuo futuro non ce l'hanno quindi il problema vero e quello di e noi in passato abbiamo avuto l'elefantiasi dello stato sociale e non solo abbiamo avuto l'elefantiasi dello Stato nell'economia avevamo lo Stato faceva i panettoni avevamo lo Stato che faceva attività economiche pallettoni
Non sapevo scusi ignoranza dice
Ma fra i vari di moto bene oggi però io l'aspetto terra e la smetta e se si votasse dice voi proprio no pensavo e mi disse che non c'era il panettone o no ai panettoni no
Il panettone di Stato sì infatti mancavano sempre Minoli ecco perché essi va bene
Vorrei allo stesso tempo però dire che da un lato ovviamente fare un sistema di servizi è un sistema di garanzie può essere fatto anche senza una presenza centralizzata e pesante dello Stato il concetto di pubblico oggi è molto più ampio si rivolse anche la partecipazione la società uno e guardo comunque con preoccupazione a un fenomeno inverso cioè agli imprenditori che giustamente hanno criticato lo Stato quand'era pesante faceva il panettone ma poi quando l'ha avuto successo sono diventati protetto protetti dallo Stato magari gestiscono scusati questo
Le autostrade no e di questo ne parleremo tra poco con gli imprenditori che arriveranno io vi ringrazio moltissimo per essere stati qui direi che con i panettoni non rimane che augurarci buon Natale presto grazie a molte grazie grazie solida che razza di sollevati grazie molte
E se se questo era come dire il primo incontro con i tre ospite che esso passano staziona visionate sul palco con il tema che vedeva appunto le condizioni per lo sviluppo e la crescita delle imprese
Andiamo avanti passiamo a trattare qualche modo un tema conseguente le strategie delle imprese di fronte alla competizione globale l'impegno dunque per la rinascita abbiamo parlato sino adesso con degli studiosi
Parliamo ora con delle persone che sul campo
Si producono perché è il loro mestiere e quindi con grande piacere lo incontrò per la prima qua che eleganza pazzesca che eleganza pazzesca il presidente della Diesel Renzo Rosso
La
No è la quella poltrona a tale da questa lettera si queste sì sì Pietro ne sa che non ci vai a Carovigno casa
Prima piano analoga presa sotto stomaco da destra al Parco Sempione ha visto questa alzata credo di sì caduto il ritiro dalla sorpresa
No davvero non sapeva niente nessuno hai rovinato la sorpresa pazzesca ma pazienza pazienza pazze non far nulla noi faremo finta di niente colpa sua parità di sangue Jolie caccia alle prove tre come annunciarlo benissimo perfetto
Sono rovinato molto bene
Il vicepresidente di Confindustria a me è stato delegato della Pininfarina S.p.A. Andrea Pininfarina eccolo qua ingegnere buona sera
Dove vuole e poi correre invitare invitare sul palco Massimo Calearo eccolo qua imposto dal regime
Molto bene ecco qua presidente no e cioè ampio detto della sua ha detto che la sorpresa
L'ho ma sorpresa no proprio bravo complimenti così si fa bravo è uno dei marocchini allora sì
No dicevo delle giacche niente
Mai a casa non c'è una cravatta ecco quando avete mai trovato quando mi sono sposato ho avuto l'onore del portale questo indumento la cravatta ai costi troppo Anna
Investito abbastanza un'autoscuola si se si cioè scusa no non per fare nuove colture di dice Pininfarina ecco secco cosa provi
No non vorrebbe tra disagio gli ospiti ma per dire basta dicevo tanti anni fa qualcuno ha cominciato questo mestiere sì che che esula rappresenta a libertà spazio tipo un forte azioni alzo ritratti venerdì
Lo chiama un testo di Baglioni
Alessio girava un po'la strana questa questo mio modo di pensare negli anni ho visto veramente un cambiamento radicale quindi i piani di patria sto cambiare da da classico a anche ISO vedere che oggi dà modo in generale dal prêt à porter addirittura lei il lusso si sta veramente
Sta andando tutto in questa direzione che di reddito è stato un po'il pioniere
Per prima ha tagliato questo traguardo ma che esordirà che certo molte vacanze perché se anche battiti pratici abbronzato ha difatti io lavoro molto poco un'ora ultimo sballati uomini fantastici pesanti penso veramente penso abbia
L'azienda manager vivamente più voluta oggi nel mondo l'abbigliamento quindi un grazie mio uomini grazie cioè come dire che loro opportuno questo sta dicendo e Claudio apposto permetterebbe di tranquillamente vado via venerdì mattina rientro ieri sera vado quattro long weekend
Formalmente no ad un paio di giorni alla settimana Polito Costanzo sì faccio io faccio i treni ogni mattina il tempo di mio siti servisse un socio non di capitale io divido metà e lavoro
Ma volevo chiedere a mite Pininfarina mi permette trascuro lei come potrei padrone di casa ma un'avventura come quella di di rosso il diesel iniziata se non sbaglio la fine degli anni Settanta no
Sarebbe secondo me ancora possibile oggi per lo chiediamo al diretto interessato
Oppure e Perù il paese della rendita questo
Non credo che il caso diesel sia un caso di Randy no contrario dico oppure diventato oggi questo il paese della rendita posso dare un giudizio compiuto perché son troppo invidioso
Si può togliere la cravatta
Però son troppo invidioso di di qualcuno che è stato capace di organizzare se stesso la sua vita la sua azienda trovare collaboratori cioè ha detto ha detto le cose che così lungo tutta la notte perché ne facciamo tutti ma a volte sono molto bravi
Di fatto credo che la cosa più importante per un imprenditore saper scegliere le persone con cui lavorare nell'azienda le risorse all'azienda
Sono le cose centosette una presa coltivato a lungo weekend di essere riuscito a sceglierle così bene da poter delegare
Così tanto invidia sì ma si vede stasera sta crescendo l'invidia la vedo proprio sul volto che sta visibilmente finisce che qualcuno si chiama e io ci ho creduto e però diamanti ci ha lasciato con i con i pedaggi autostradali io ho fatto una provocazione sotto risparmi parlando del paese della rendita
Ma secondo lei è condivisibile che ci sono troppi industriali che
Anziché creare valore aggiunto hanno scelto di investire in in in servizio in infrastrutture diciamo a pedaggio ecco presso le più gentili io credo che ognuno deve poter fare dei propri soldi non avevo credono ma sale collocazioni ministeriali voglio dire anche gli industriali quello che
Che è importante secondo me che chi governa chi decide l'indirizzo del Paese dica con chiarezza con i fatti come giustamente ci ha riprovato questa sera
Presidente Montezemolo non è più il momento dalle parole al momento dei fatti quindici dica con i fatti in quello che è il il destino che vuole per il Paese whole che rimanga tra le sette e le otto dieci potenze più industrializzate del mondo o no
E se lo vuole e quali sono le scelte perché questo non è più il momento appunto delle parole ma dalle scelte quali scelte devono essere fa sicuramente nel campo fiscale una delle scelte da fare se vogliamo rimanere
Un Paese industriale quello di favorire l'attività industriale è favorire l'investimento renderlo più appetibile l'investimento industriale rispetto a quello che oggi
è rispetto presenta le rendite che hanno beneficiano
Di una situazione di sette otto punti medi sotto la media europea di tassazione ora premesso che sono anch'io a mio modo capitalista o risparmiatore quindi son ben contento che la tassazione sui capitali non costi cara celere se nel medio-lungo termine una scelta di questo genere non divisa Morara completamente gli imprenditori da loro mestiere persone scelte da fare
Sono scelte come giustamente ha ricordato presente Montezemolo sono onerosa in termini di consenso male devono devono essere fatte prima di chiedere il consenso
Senta ma anche per le come nel caso di diserzione come sta andando bene so che ne sono voglio essere volgare ma voglio dire
Gli affari
Parlando ho saputo che con la fiaccola determinata dalle guadagnate no momento la fiaccolata che adesso fa lo spiritoso perché no
Gli ho detto prima della fiaccola del dell'Ulivo io dico sta no siccome siamo fornitore ufficiale delle Olimpiadi a Torino le facce ritenuti lei è l'uomo che ha disegnato la fiaccola no non fisicamente anch'io per fortuna come a Ciampino in uno solo dei collaboratori no ma non faccia no non ho detto medico anche lei non ha fatto la non ha nel Catanzaro faccio delle scelte vengono delle proposte si valutano l'ho fatta io personalmente la fiaccola è un elemento di immagine noi come azienda operante sul territorio di Torino eravamo sotto una grande pressione che potete immaginare per dare a certe un contributo nel vento e così importante per il nostro territorio invece di darlo puramente di natura economica finanziaria l'abbiamo dato in un modo che sia un po'più legato alla nostra attività nel campo del design detto ciò ci costa un mucchio di soldi quanto costa una fiaccola se uno volesse regalarla alla moglie dunque i costo della fiaccola Everest intorno ai centotrenta centoquaranta euro una va be'però media fatta solo dodici mila e più ci sono gli investimenti la progettazione dell'uno fa presto incontro ma le pago onorevole regalate e no
Il contributo da sposo nel credo che ovviamente ce ne ha regalato dodici mila fiaccole faraone calato siamo fornitori ufficiali se qualcuno ha sentito parlare di sponsorizzazione siglano capisce cosa vuol dire fornitore ufficiale di fiaccole
No no di attenti forgiati da per l'impiego che già con l'Olimpo ammettono ufficiale delle Olimpiadi di Torino invernali delle intese non impedendo al marito escogitato per passiamo a cose serie non di fiacco no passano io mi sono stupito vanno della prima e l'ultima volta che faremo una FIAT ha ragione ha ragione no no piuttosto le fiaccolate ma non la fiaccola
Ecco no squisita scusate non vorrei tediare gli ospiti ma non possono esistere a cosa servono dodici mila fiaccole con tutto il rispetto se nella fate ci sarà un motivo
Servono a dodici mila e se se ne rompe una cella seconde propone la terza parte la quarta la qui ma dodici mila ma neanche le facesse la duna voglio dire insomma
Servono a dare visibilità all'evento a farlo diventare un evento nazionale se se se se noi usciamo dallo scherzo consiglieri
Sono state vissute molto in questo periodo fino ad oggi ancora con un evento molto locale lì per invernale tra l'altro era lì in piedi che tradizionalmente soprattutto in Europa
Qui prese posta crea Cortina
Negli anni Sessanta
Poi ci sono San Moritz tutte Lillehammer tutte Albertville tutte piccole cittadine la prima volta che l'Olimpiade in Europa finisce è una città di una discreta dimensione e quindi la fiaccola un po'lo scopo di arrivando in Italia l'otto dicembre a Roma
Girando tutta l'Italia fino all'Italia ripieno iniziano a Torino
è un evento di comunicazione dovrebbe insegnarmi chiedo scusa e la comunicazione di sicuro e quindi elaborazione di Tracy timore che si
Si dirà tutta l'Italia a Napoli a Natale a Capodanno a Palermo perché ogni dodici mila perché sogni quell'oscuro ha affidato Caccin quei cento metri
Di di una corsetta così ho capito l'impresa delle televisioni re si tiene la fiaccola ce ne parla dopo la rapida ripresa che fosse una invece non ce ne sono una prece se ne sono purtroppo dodici
Volevo chiedere al presidente Calearo ritornando per un attimo a termini insomma che abbiamo forse già affrontato
Par di capire che
Insomma l'idea della piccola impresa sia un po'tramontata
Cioè che ci sia bisogno di aggregazioni di diventare più forti
Se ho ben capito se così ma si può diventare sufficientemente forti per contrastare qualcun altro che sta diventando fortissimo cioè per quanto forti si possa diventare voglio dire come si fa a contrastare quello che ci aspetta dei paesi appunto come la Cina dal da questa sì anticipo da quello che si pensa possa essere l'India col Brasile
Io credo che certamente questa parte del Paese nel nord est caratterizzato da piccole e piccolissime imprese e non solo perché presidente Montezemolo parlava di seicentoventuno made in prese quindi qualcosa si è fatto dobbiamo fare aggregazione e il compito anche delle associazioni industriali e quello di mettere insieme idee concetti uomini altra cosa è vedere realmente come sta cambiando il mondo nel senso che fino a qualche anno fa
Le persone che agivano da un punto di vista economico erano circa un miliardo e l'Italia con sessanta milioni di persone
Avevo una certa realtà adesso con sei miliardi noi abbiamo con sessanta milioni l'uno
Per cento degli abitanti allora cosa voglio dire voglio dire che dobbiamo credo a mio avviso trasformati sempre di più
In una svizzera del mondo e abbiamo certe possibilità abbiamo dell'Enit importanti che abbiamo anche delle aziende come la Disney che riesce a combattere la realtà del mondo aziende come loro aziende medie aziende grandi possono essere il traino per le piccole per crescere noi come associazioni dobbiamo dargli rafforza lo spirito l'aiuto ridiventare sale più grandi anche se non è detto che bisogna diventare grandi dimensioni bisogna diventare grandi in testa tanti pensieri esattamente
Solo sulla prima insomma l'ho detto ma per così buttata via ma la cosa è vera momento di grande crisi nel settore del dell'abbigliamento però lei continua cioè tu anzi continuerà a guadagnare Andrea andare bene
Coco come no fogli reso contento non è che lo dico con con invidia ma insomma come come mai
Cioè quella differenza azioni consesso partito tanti anni fa quindi è stata fatta un'organizzazione aziendale addotte per poterle poi
Tagliare i traguardi quindi è stata portata
è stato portato in management dell'azienda
Per nell'abbigliamento poi penso siamo la prima azienda che ha portato i grandi mentre della distribuzione locale l'amica metro mentre da noi Menesello degli ex commessi che Fazio direttore generale quindi strutturata suturate tutte quante le aree con il macro e micro processi sono in grado di di controllare tranquillamente mercato quindi assecondarli della dei problemi che ci sia o del prodotto che sa se è in grado di a produrre e di seguire il mercato per quello che il mercato bicchieri
Quindi oggi parliamo di crisi ma la crisi sostanzialmente esiste da quando io sono nato ce l'ho con lo spunto dalla mia vita la quale non l'ho trovato un paese è un continente in crisi
Adesso sicuramente al momento dell'Europa tempo c'è uno stato permanente insomma ma dipende poi si scuote dal punto di vista deserto sicuramente l'Europa in questo metà sta attraversando un momento di di vendite molto basse abita di Spagna
In Germania dove si sta ritornando Martino su gli altri paesi d'Europa hanno usato nel Padrino sentendosi delle vendite quindi sicuramente c'è
Ma al di là di questo tu puoi comunque riuscire con se hai un management sei tutti gli strumenti per poter regolare questo il compound bagnati con quello che la nacque quello che sono i competitor quindi riesce a organizzare ogni singola divisione o con gli strumenti adatti per riuscire a portare a casa i risultati che tu fissi e Baget normalmente prima l'anno
JP Prina ma secondo me il l'origine dei dei guai nostri economia quale l'euro per esempio
No io sono convinto che l'euro se non fu cioè tanto le scelte vanno sempre posizionati relativo se non l'avessimo avuto la euro non oso immaginare dove oggi sarebbe l'Italia
Probabilmente non avremmo sicuramente tenuto neanche nessun livello di
Aggancio con la moneta alternativa regola del dollaro quindi saremo premette precipitati in una situazione
In cui
Considerando il nostro debutto in pubblico il costo del nostro debito se oggi noi ci lamentiamo di quello che la pressione fiscale sul Paese arrestato disastro epocale quindi non è certo l'euro
Ma l'elenco delle cose mancanti delle sono non vorrei ripetere era fatte molto bene Massimo Calearo la Fat Moe c'è qualcosa che manca ancora secondo lei che non si può secondo me forse due cose piccole ma nonché per dare l'esempio residente credito possono fare
Intanto la prima cosa che voglio dire qui il titolo e strategie delle imprese la prima cosa e l'ha detto bene in chiusura Montezemolo noi dobbiamo incominciare a far bene il nostro mestiere
Per essere credibili anche nei confronti nostri interlocutori cerchiamo di fare bene gli imprenditori
Rosso c'ha detto molto Renzo Rosso ci ha detto molto bene come lo fa lui con mia grande invidia però credo che l'organizzazione aziendale gli uomini i mercati le strategie occuparci di questo e devo dire fa che c'era essere qui un pomeriggio a parlare di queste cose non vi scalate battaglie finanziarie c'è un'attenzione mediatica spasmodica questi aspetti
E tutto sommato un'attenzione molto limitata a quelle che sono le difficoltà dell'economia reale e noi no io voi facciamo parte di questa economia
Non vediamo non vediamo sufficiente attenzione che cosa l'attenzione parlavo di ricerca
Mi pare Massimo sollecita se per esempio investimenti pubblici dei parchi tecnologici o ne lancia un'altra
Noi credo abbiamo risorse pubbliche limitate però io non ho potuto non notare che avevamo richiesto come Confindustria
Di adottare un credito d'imposta del cinquanta per cento per ogni commessa di ricerca data da un'impresa a un centro di ricerca universitaria
Facce di università questo avrebbe creato due elementi virtuosi uno che le piccole e medie imprese avrebbero avuto l'incentivo fiscale a rivolgersi diciamo nell'area della ricerca perché avrebbero detto ma magari se faccia fare qualche cosa
Ho un credito di imposta interessante l'altro e io lo giudico dal punto di vista Esterno ancora più importante è una sollecitazione all'università a capire il collegamento che l'università deve avere col mondo dell'impresa
E quindi il fatto che l'università e i centri di ricerca siano mirati a servire il mondo dell'impresa va questa
Ci è stato detto costava trecento milioni
Nei nelle stime del del Ministero dell'economia parte che secondo me era una stima per eccesso perché prima che si attivi un meccanismo di questo genere comunque ammesso che sia vero che a regime cosa su trecento milioni non abbiamo potuto devo dire non osservare con grande dispiacere che quando è stato rapito rinnovare il contratto del pubblico impiego
Con un'eccedenza rispetto alla Finanziaria due mila cinque di ben un miliardo di euro si è fatto e quando invece di andare a trovare trecento milioni per diciamo a far scattare il Paese nella direzione giusta degli investimenti dell'istruzione della ricerca i soldi non si trovano queste sono è un segnale ma è l'amarezza altopiano va in questa direzione russo senta
Insomma si dice che la sintesi della sua comunicazione anche un po'da sua Filosofia quindi sia che consumare rende felici
Su abbiamo parlato prima di consumati e consumatori ed anche di felicità prospettato se lei conferma la sintesi nella sua sul posto Ventura da questa domanda volevo dire
Dica
C'è chi arrivato prima discorso di Montezemolo mette tutto fantastico condivido
Però lui dice i suoi punti specifico però cose che facciamo cioè la nostra azienda facciamo già da tantissimo tempo però ecco dopo a livello a livello italiano Ivanovo pargoli dallo politica chi ci governa potrà farlo cioè voglio dire sì tante belle parole tanti applausi bellissimo essere qua così ma cosa dopo viene portata avanti perché la politica oggi una vasta è solamente scaldare o proteggere la sedia per le prossime elezioni chi va su una volta deve stare attento a riprendere i voti per la prossima volta le politiche sono sempre mirate nuovamente a proteggere l'oggi tu non puoi fare politica non puoi fare
Qualcosa a lungo termine se hai una carica che dura troppo poco se quindi oggi se uno vuole governare un Paese come un'azienda tu devi fare le strategie a lungo termine oggi parliamo si condividiamo tutti i suoi cinque punti ma alla fine qualora portiamo educazione portiamo
Tutto quello che vogliamo ricerca e portiamo comunque portiamo sempre più urgente agli andiamo sempre le nostre città citato applicabile a fare un bagno di umiltà e di porto d'importare manodopera dobbiamo noi comunque umiliarsi dobbiamo abbastanza un attimo andare a fare lavori che oggi nessuno di noi vuole più fare
E quindi
Visto che io per esempio sono non sono politico solo non smisero mai schierato sicuramente sono molto più quando eguaglianza della o per una ribilanciamento dei Paesi in sei nazioni sono troppi paesi ricchi e troppi Paesi poveri
Bisogna fare delle leggi veramente a lungo termine quindi andare a strutturale questi Paesi affinché portiamo le giuste strutture nona vere oggi i problemi che abbiamo con la popolazione che arrivano che a molti imbavaglia i nostri territori pacata sono globale amo la gente peste per la cultura chi più di voi qua dentro che lavora oggi normalmente almeno con la a rappresenterebbe un passo diciannove Paesi abbiamo o uffici una almeno cinquanta Paesi per cui a so lavorare con la gente e conosco scambiato idee educazioni culture religioni per cui o veramente l'educazione globale
Questa gente che ci domanda purtroppo è troppo locale non ha non ha cultura globale oggi il mondo è un ponte una
Se tu dici mandiamoli allestire infanzia parliamo senza l'impostazione dello shopping solo comici mandiamo all'estero la classe politica mi sembri che a segnalarle trovati siamo noi imprenditori
Foto proponevo contrari fa notare stavamo lì in Cina chi va all'estero oggi siamo solo noi imprenditori siamo noi che restiamo dallo stato le siamo noi che
Combattiamo impariamo sbagliamo e portiamo a casa in qualche modo quello che riusciamo a portare dispiace solo che il tempo è poco
Che questi discorsi che per me sono assolutamente rari indurrebbero a chiacchierare proprio con la piacevolezza e devo dire anche la volta gentile complicità perché per come vedete ci si scioglie
E si diventa tutti
Più più più insomma più friendly più più più allegri e da questo discorso se ne potrebbero fare molti molti altri ma è finito il tempo capito questa no dobbiamo no prima c'è una sorpresa volevo sapere se consumare rende felici
Si consumava rende felici di rottura consumare cosa
Si perde non è importante la quantità importante per me la qualità a qualsiasi livello di chi più sei nella scala sociale importante che quel bene sia un bene che tu senti che turche che dia soddisfazione avere tanti beni solamente per avere la quantità non rende felici tener presente la persona famosa che allora vestiti orologi macchine tutte queste cose all'attesa quando potranno godere
La bellezza della conquista di avere desiderato avuto quel prodotto quindi
Desiderava dove essere felice per esempio che in che senso cioè di consumo cosa
Qualsiasi cosa una buona bottiglia di vino una pasta fatta in casa un jeans fantastico che mi fa sentire bene quando nella lo regalano con l'altro dentro la Croma emergono bene cosa
Va be'spero che oserei dire incontrati perché perverso meramente debbano parlare di tante tante cose grazie compiacere piacere se ci sono ancora intromissione
Uno degli aspetti e concludo con con lei presente che le alte di questa stagione consiste nel cosiddetto passaggio generazionale Polo sapere se però senza captatio benevolentiae del pubblico i figli sono migliori o peggiori dei padri visto che siamo siamo in un luogo in cui i padri hanno fondato le aziende
Ma a parte Renzo credo che abbiamo due esempi io e Andrea hanno che sono parte integrante il padre sì però non non ci sentiamo dei secondi quindi sette milioni dipende dai figli e dipende da quel momento la buona fama con parole in famiglia insomma c'è speravo di
Che dipende dei
Io credo che sia un problema lo diceva anche Luca prima che bisogna avere dei figli capaci molte volte dipende più dal padre che dal figlio dare l'opportunità di crescere io ho avuto questa opportunità e credo che Andrea pure
Se mi permettete volevo ringraziare due amici Andrea la conosco da molto tempo e lo ringrazio per essere venuto da Torino qui anche per certi consigli che mi ha dato che Federmeccanica Renzo lo conosco da qualche giorno
Però abbiamo in comune la stessa età abbiamo in comune certi idee che magari lui è un bravissimo venditore potrebbe forse andare in politica portare tanti voti perché le idee chiare molto aperte ed è un esempio noi abbiamo bisogno di esempi
Non lo farà mai per quello che glielo proposi per carità di norma una legge che tutti dobbiamo portare i jeans niente
Per uno che si chiama rosso in politica va be
Va bene allora io vi ringrazio moltissimo grazie scusate il tempo e come si dice è scaduto grazie molte grazie per essere stati con noi facciamo tra grazie
Noi ci rivediamo e io volevo chiamare
Volevo chiamare il presidente di Confindustria Veneto Andrea Riello sente il mentre sul palco
Solo qua siamo e poi
Non è colpa mia abbiamo accumulato ritardo come sta buonasera prego credo che ecco che lei abbia delle cose da dirci eletto da pochissimo giusto sì da qualche mese cinque maggio due mila e cinque mila cinque cinque cinque cinque mica male non per cinque maggio
Ma cosa ritrovi onorato dalle Fazio no no no io posso sapere se era lungo diciamo cognome no ho detto che incute terrore sono parente grazie a Dio
No volevo sapere siccome ha prodotto microfono se lungo discorso
Allora io devo preparati tre Pacha terzo
Era quello che voleva dirmi uno da quaranta minuti si uno da trentotto seduti uno da cinque minuti quarto dovrebbe fare
Si farà quello da cinque minuti
Sì sì inizio con un po'di mozione con la frase diritto autorità signore e signori cari colleghi
Ringrazio innanzitutto Massimo Calearo che è un po'lo danno anche che mi ha chiesto di chiudere questa sessantesimo Assemblea perché dopo un certo numero di ore se aggiungiamo l'assemblea privata ospiti come quelli che abbiamo avuto lo stesso Massimo Calearo con una relazione strepitosa nostro presidente Montezemolo il dibattito con imprenditori quali
Io stimo molto Andrea Pininfarina Renzo Rosso
Ma l'ha fatto pensare essenzialmente che cosa dire per chiudere e avendo optato poi vista l'ora perché io avevo chiesto che cosa devo dire ma che ora pagano parla presto lei Presidente palla presto si dilunghi pure ma il tono vada che faremo tardi
Vista loro scelte terzo discorso che è un discorso un po'aggressivo
Però permettetemi di esordire così in questa piazza così importante davanti a degli imprenditori
Che hanno fatto che fanno e come ha detto Massimo che continuano a fare la storia industriale del Nordeste del Veneto
Solo due punti
Solo due inviti
Inviti
Non urlati
Ma inviti fermi detti veramente con chi certe cose le pensa
Vedete
In questi due mesi io penso di avere studiato molto anche perché questa presidenza mi è arrivata abbastanza inaspettata non ero partito molto distante
I ho letto molto seccati sentirlo più ai miei colleghi che ho letto molto quello che oggi lo strumento principale di comunicazione qualche volta si farà anche tattiche sindacali attraverso i giornali
E
Oggi intenzione di rivolgere i nostri interlocutori Trezzi anali perché quando come in questa assemblea come l'assemblea di ieri di Verona dove parlava Alessandro Veronesi di Calzedonia come la sembra il Treviso situato imprenditori come l'assemblea di Padova sono quasi fatte tutte ne manca uno dopo questo
Sento degli imprenditori che mi raccontano le loro esperienze vedo il perché io mi sono associato io sono entrato in un'associazione per ascoltare per capire e per portare anche nel mio piccolo il mio contributo e dei miei colleghi imprenditori
Accetto anzi pretendo che mi raccontino la loro esperienza
Sono stufo invece
E immagino che lo siete anche voi e questo invito perciò va ai nostri interlocutori tradizionali l'istituzione di destra o di sinistra governo posizioni
Che siano al Governo centrale o alle Regioni e in provincia o nei comuni ai nostri interlocutori personali che sono i sindacati
E a tutti coloro che non fa il non facente impresa si improvvisano professori economisti dell'ultima ora
Io vorrei dire questo stupro di sentire la predica da loro
Negli ultimi tempi sembra che stiano facendo a gara
Nel dirci che cosa dobbiamo fare
Che cosa dobbiamo cambiare che cosa abbiamo sbagliato ci dicono che dobbiamo crescere che siamo piccoli allora mi va bene che uno dica Renzo Rosso
Ma Renzo Rosso sa che noi tutte le mattine quando entriamo in azienda cerchiamo di far crescere nostre aziende perché sappiamo che un imprenditore che non ha l'ambizione di crescere inventore morto
Ci dicono che dobbiamo fare ricerca
Che non le facciamo abbastanza
Come se noi andassimo azienda la mattina ricerca non ne voglio fare
Ci suggeriscono di internazionalizzarsi
E poi si perdono sulla differenza tra delocalizzazione localizzazioni non l'hanno ben chiara
E
Questo nostro basta farsi le prediche per cortesia non nasce dall'arroganza
O da un'arroganza che vogliamo portare sul tavolo o dalla nostra incapacità che invece ho riscontrato molto spesso la nostra controparte di subire le critiche di accettare le critiche prenderle come costruttive
Non nasce dal voler sfuggire al confronto anzi
Io penso che anche questa sembra ne sia testimone emerso con forza non solo che accettiamo questo confronto ma che più di prima vogliamo essere protagonisti di questo confronto e suggerire le soluzioni e partecipare al governo
In modo propositivo però senza invasioni di campo
Senza invadere il campo degli altri
E questo basta nasce proprio da questa saper riconoscere con rispetto a questi nostri interlocutori tradizionali un ruolo importante che lo stesso Rosso diceva vedi un po'assente
è un ruolo importante perché non riconosciamo che la politica deve essere un primato
Che deve essere una cosa nobile che aiuta un paese a svilupparsi io allora
Come presidente di Confindustria veneto
Non possiamo che dire loro tornate a farla questa politica con la P maiuscola la politica che è stata fatta da chi vi ha preceduto nel dopoguerra
Non improvvisate di più statisti dell'economia
Mettete nostri le nostre imprese come abbiamo ripetuto nelle migliori condizioni per poter far bene il nostro mestiere che stiamo tornando con coraggio con reazione a fare molto bene
Invece di riempirci di margherite querce ulivi Calderoli partiti unici partiti doppi partiti a destra partite sinistra tornata dedicare il vostro pensiero le vostre risorse costo tempo
A migliorare le infrastrutture ad avere una sanità più efficiente a pensare a come rendere nostro università più eccellenti l'abbiamo detto tutti io aggiungo un'altra cosa oltre la burocrazia
Cerca di rendere anche per cortesia il nostro territorio più sicuro in modo che si possa mandare almeno il pomeriggio non la sera nel pomeriggio nostre figlie fuori senza che tornino rovinata per sempre
Ho visto in questi due mesi che siamo diventati di moda noi industriali quali
Cause sembra unica uniche dell'attuale periodo di congiuntura negativa e l'industria italiani non hanno saputo fare il loro mestiere potrò farlo meglio sicuro lo faremo meglio e lo dimostreremo il tempo sarà quantomeno altri confronti però per cortesia
Chi non ha avuto la sua vita il coraggio di rischiare neanche quinto del suo stipendio per comprarsi una casa per proporla smetta di farsi ebraica
L'altro invito e qui chiudo un minuto
Permettetemi
E prendetelo come un atto di irruenza giovanile
Di indirizzarlo noi stessi senza mancare di rispetto a nessuno mi ci metto per primo
è un invito a finirla
Con la rassegnazione di piangerci addosso
Non è di molti questa rassegnazione di pochi tra di noi ma voi sapete quanto un comportamento negativo ha bisogno di almeno dieci comportamenti positivi per essere contrastato
Quando in azienda si sviluppa il sentimento della rassegnazione davanti alla macchina da caffè nei corridoi nelle riunioni l'azienda e destinata a chiudere
Qualche sera fa durante una riunione un economista che io stimo moltissimo
Ha definito l'imprenditore colui che sa cogliere le opportunità
Io penso che sia proprio in questi momenti grande cambiamento che si creano delle straordinarie opportunità da cogliere
E allora
A quelli che di noi si sentono assegnato perché non mi sento rassegnato che compaiono sulla carta stampata con presagi catastrofici dico per cortesia affermate via riflette
Torniamo noi
Ad essere il centro delle nostre imprese
Torniamo noi a spronare i nostri collaboratori perché si impegnino di più
Torniamo a lavorare magari in modo diverso da prima ma torniamo a lavorare ed ancora lavorare
Proprio ieri è questa la giunta all'ultimo momento il presidente il neo presidente eletto di Verona Gianluca Rana ha fatto una considerazione che mi ha colpito gli rubo e faccio mia questa sera
è una considerazione che faccio da quarantenne senza mancare di rispetto a chi mi ha preceduto
Non possiamo che ammettere che noi nuova classe dirigente di questo Paese
Riceviamo dai nostri padri un'Italia molto migliore di quella che i nostri padri hanno ricevuto dei nostri nonni
Ed allora se qualcuno di noi non se la sente più
Non se la sente di rimettersi in gioco di rischiare invece di vivere di rendita allora quello che l'impeto Illy possono dire da collega a collega e fatti da parte
Lascia spazio a Noemi perché se non lo fai subito sarà il mercato che ti sto Caffarra perché il mercato non fa prigionieri grazie e buon lavoro
Grazie a lei
Grazie anche per la la sintesi grazie fetente
Grazie
Grazie molte bene e quindi
Ritorniamo all'ottimismo con questa
Questa incoraggiamento questi proseguito finale io vorrei pregare ancora una volta Massimo Calearo di raggiungermi su questo sul palco questore
L'onere che tocca il padrone di casa
è un po'Pippo Baudo questa sera io faccio la Val no io faccio la valletta capito ecco no senta io so che prima di concludere questo incontro che si concluderà con una non sorpresa ma insomma è un un re un regalo di compleanno insomma che che si che vi fate
C'è un o persona che le vuole chiamare e premiare qui sul palco è un onore per me conosciuta nel nome avuto tessere incontrarlo prima vuole fare lei troppo Baudo allora
Si faccia Pippo Baudo però adesso ci sta no si strappa i capelli no no no no scherzo e perde però appunto di
Allora io volevo chiamare l'ingegner Mincato a salire sul fatto che
Eccolo qua
Settimana
Grazie piacere
Se vi ricordate è il giorno che sono stato eletto c'era con noi Federico Faggin
Io ho chiesto Federico Faggin e ho chiesto a voi di diventare nostro socio onorario
Non lo posso fare stasera con Vittorio perché Vittorio è un nostro socio
E il presidente della Neri Pozza che è una nostra associata quindi o nostro sorge però io lo ritengo un esempio per noi
Ritengo socio onorario gli ho chiesto di essere qui per essere un esempio per tutti noi per darci lo stimolo per far vedere che anche da Torrebelvicino
Si può arrivare a Roma restarci ed essere sempre un esempio per tutti grazie Vittorio
Grazie a lei
Cosa chiedono di venire ecco perfetto
Meglio da questa parte così va bene
Questa scusa dunque ecco questo una è una delle due consegne a seconda la seconda se la signorina siamo restituito alla signorina gentilmente ecco poi dello classe la seconda invece questo è il nostro simbolo
Dell'Associazione industriali di vicenza L'Aquila che per questa volta abbiamo fatto con pietra blu
Sì ricordare i sessanta anni che noi vorremmo
No Petit no scusi non deve fare Aloisi perché divertente se non ci riesce non peraltro no sa che se lo fa signorina lei capita invece se non ci ricevette ce lo ricordiamo per sempre è bellissimo perché ogni presentatore da noi viene una volta solo sì sì lo so ma io
E per
E siccome
No ma
Sì siccome lo so ne approfitterò sino all'ultimo
Io volevo chiederle serie se voleva dire come si dice in questi casi qualcosa fare un saluto insomma talmente devo dire che sono onorato il lusingato di vestale
Onorificenza diciamo
Soprattutto perché mi viene soprattutto perché mi viene dalla associazione della provincia dove io sono nato
è cresciuto dove ho studiato dove ho passato i miei primi vent'anni da studente il lavandino altri vent'anni invece nel lavoro
Ho abbandonato la Provincia trent'anni fa e devo dire che si è veramente trasformate non che io ritorni adesso dopo trent'anni
Ogni tanto ci tengo ma ogni volta vedevo una provincia che che cresceva progressivamente
Devo dire che dopo che ho abbandonato l'azienda nella quale ho lavorato quarantott'anni il fatto che nel giro di quindici giorni mi siano state offerte
E più opportunità dalla presidenza delle poste alla
La posizione di consigliere di amministrazione della FIAT e componente del comitato strategico della FIAT tra RAI alla noti con la Rai no
No perché quella no meglio per lei ecco voglio dire
Al la presidenza dell'Assonime
Ma più di tutto mi ha commosso direi la circostanza che il giorno dopo mi telefono Calearo dicendomi appunto che mi avrebbe
Proposto per la presidenza della ne ricordo
Anche la posizione e devo dire amo di più di quelle che ho perché si affianca ad altre posizioni di cultura la Scala di Milano la la l'Accademia di Santa Santa Cecilia di Roma e quindi queste tre posizioni mi danno una la possibilità che apre una finestra sul mondo della cultura chiamo quasi più del mondo del lavoro
Tante grazie grazie a un piacere averla conosciuta
L'assegno da prego no volevo ricopre no prima chiederle ancora un aiuto dica rimane la parte privata mi ero dimenticato di premiare e past president
Il conte Pietro Marzotto che non c'è quindi in presenza di tutti visto che non c'è e c'è un delegato del dottor Marzotto lo prego di venire sul palco a ritirare
A nome del dottor Marzotto la targa past president così tutti vedete anche gli altri cosa abbiamo regalato asprezze grazie
Bene grazie grazie molte perfetto no io la volevo ringraziare perché adesso siamo davvero arrivati alla fine siamo alla sorpresa possiamo anche chiudere il sipario forse se stiamo attenti non vorrei che ecco le costasse
Ecco per fare la salute come dire
E io vorrei davvero ringraziarla ringraziarvi riformulare io gli auguri più sinceri in una delle domande che mi è capitato di fare primo parlato no di una percezione c'è quella di una distanza fra la società che produce
E noi cioè i conti i consumatori che anche una brutta parola nel senso che forse è meglio chiamarle prezzo persone che ogni tanto ma persone che ogni tanto consumati tanto produco intanto fa quell'altro insomma
Di allentare questa distanza mi pare che il clima e si è respirato questa sera vada in questa direzione quindi per per quel che mi riguarda l'esperienza assolutamente interessante divertente e positiva
Complimenti a lei coprente voi a questa Provincia vostro lavoro e buon compleanno grazie grazie grazie grazie
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