"Società e Stato - Giornata nazionale della Compagnia delle Opere" dibattito nel ciclo d'incontri economico-politico-sociali "Difendiamo il futuro", promosso dalla Compagnia delle Opere in collaborazione con Unioncamere e con la rivista "Non Profit", organizzato nell'ambito del Meeting per l'amicizia tra i popoli '97 "Lo starets rispose: 'Davvero, tutto è buono e splendido perché tutto è verità'" (24-30/8/97) presso il quartiere fieristico, Auditorium nota: il meeting non è stato registrato integralmente

Incontri promossi
All'interno del meeting dalla Compagnia delle opere
Dal titolo difendiamo il futuro
Il titolo di oggi sintetico come vuole essere sintetica
La trattazione società e Stato
Perché in questo meeting sotto il profilo economico sociale e politico anche se molti non ci siano e ci siamo resi conto di quest'ultimo termine
Abbiamo parlato a lungo della nostra concezione della persona della Società dello Stato l'abbiamo parlato dal primo giorno
Con l'incontro con i professori sul tema persona Società stato abbiamo parlato a lungo del lavoro
Abbiamo parlato a lungo della della cooperazione internazionale del rapporti tra nord e sud
Vogliamo oggi trarre un bilancio come fare un rapido excursus su questo tema perché è la nostra posizione sulla realtà la nostra posizione che è in crescita la crisi la vede come diceva ieri Formigoni chi parla prima del meeting forse perché istruito da qualche segreteria o da qualche suggeritore occulto
E ci casca chi non guarda alla realtà chi non è realista quindi non ha anche letto il titolo del meeting allora dato questa crescita noi non ci occupiamo solo dello spirituale
Anzi rifiutiamo questo termine noi parliamo di un'esperienza cristiana che si apre a tutto come si è visto in questo meeting sia dal punto di vista culturale che dal punto di vista di incontro e lavoro con altre realtà
Allora per questo vogliamo oggi con ospiti diversi
Mettere a fuoco
Diversi temi che sono come un mosaico di questa costruzione
Innanzi tutto quello che per noi il metodo di affronto del reale
Il metodo operativo il metodo sociali la carità e allora abbiamo tra di noi il dottor Ernesto Oliviero fondatore del Sermig a Torino una delle più importanti opere di carità del nostro Paese
E siccome nasciamo
Da un'esperienza cristiana anche se ripeto siamo veramente cento cerchiamo di vivere un ecumenismo reale c'è un rapporto con tutti valorizzando tutti stando con tutti
Vorrei aggiungere anche diverse religioni
Anche popoli diversi
Vogliamo sapere dal professor Alberto Cova Cova preside della facoltà di economia dell'Università Cattolica di meno Milano
La storia di questo movimento cattolico brevemente il suo contributo alla costruzione della società italiana quindi ringraziamo il professor Cova che è tra di noi
E da qui guardiamo lo Stato da questa concezione dell'operare e dei questa storia innanzitutto volendo capire di più cos'è questo dibattito dallo stato sociale
Fuori da qualche cifra qualche aggiustamento e da qualche ingegneria economica incomprensibile a quelli che sono i soggetti delle pensione di altro per questo abbiamo tra il Dinoi dottor Gianni Billia presidente dell'INPS
E arriviamo quindi ad a vere come una sintesi di tutto questo da uno dei più grandi Esperti italiani
Proprio di concezione dello Stato e anche una persona che abbiamo avuto nostro ospite gradito in non numerosi altri meeting il professor Fabio Roversi Monaco Magnifico Rettore dell'Università di Bologna Bologna
E infine siccome non si può più vivere nel proprio piccolo immise ritti a guardare il dibattito la dichiarazione un po'da diva di qualche esponente di partito secondario ma siamo in un'epoca di globalizzazione dobbiamo guardare il mondo dobbiamo guardare dove noi viviamo
Ah per anche più di chi dovrebbe mostrare questa apertura
Abbiamo tra di noi infine il preside il ministro degli Esteri Lamberto Dini
A cui chiederemo proprio di parlarci di questa collocazione interna nazionale dell'Italia gli interventi saranno previ sintetici in modo che l'Arci un quadro e alla fine concluderemo questo incontro con alcune
Sottolineature un po'di tutto quello che abbiamo visto in questo parte del meeting la parola quindi al dottor Ernesto Oliviero come vuole
Sono lieto di essere qui con voi
Vorrei dedicare questo incontro
Altre situazioni che nel mio cuore in questo momento
Se ne sono molto importanti
Dedico questo incontra don Primo soldi e agli amici Bcl di Torino
Perché
Grazie a loro se tu qui perché in questi lunghissimi anni abbiamo potuto osservare ci reciprocamente abbiamo potuto amarci e abbiamo potuto capire che si può costruire insieme da diversi ma uniti in Gesù finite di coloro a questo incontro
Dedico poiché questo incontro quella povera gente sgozzati in Algeria
Tante le donne stuprate poi ucciso
Noi all'Arsenale della Pace abbiamo avuto un grande dono la croce dei dolori del mondo che c'è stato donato da un grandissimo artista fra Costantino Ruggeri Ruggiero
Il quale vedendoci lavorare ha detto voi siete sempre del cuore della sofferenza di regalo questa croce una croce con settantasette Chiodi la croce dei dolori del mondo quindi dedico questa questo mio breve intervento questa poverissima gente i bambini uccisi sgozzati
Non solo l'orma anche quelli degli altri giorni
Poi dedico questo incontro
Ad Adriano Sofri per lui ho scritto questa poesia e poi vi spiegherò il perché
Nel sessantotto Adriano ed io avevamo un appuntamento per vivere un sogno
Volevamo un mondo migliore ma siamo partiti su due treni DiVersi che non dovevano incontrarsi mai
Eravamo oramai sedotti c'eravamo lasciati sedurre dalla giustizia e dall'amore
Per sempre
Lo spirito con il suo tempo ci ha fatto può incontrare nei fatti concreti della vita nelle sofferenze più atroci in Borsa in Cecenia in mezzo ai bambini di strada del Brasile e del mondo intero
Lo stesso spirito però aveva fissato l'appuntamento per noi in una prigione
Lì ci siamo ritrovati faccia a faccia ci siamo riconosciuti subito la vita non ci aveva spezzato la nostra pelle ha subito sul sul ha subito sul sul Tato e guardandoci negli occhi abbiamo capito che per noi la lotta non è terminata
L'ho dedicato a lui anche questo incontro per questa ragione perché da un po'di mesi ci incontriamo stiamo sognando insieme stiamo scrivendo un libro
E Luini ha preso le misure
E mi interventi inizia appunto da una sua frase mi ha chiesto a un certo punto ma Ernesto qual è il Gesù su su quali testi tutti basi sto su Gesù quali teste eletto qual è la tua preparazione culturale io io ho sorriso
Io ho mai letto un libro su Gesù
A un certo punto della mia vita
Ho detto se tu esisti entra in me prendi me e fa di me quello che vuoi
E mi sono ritrovato con nel resto livello diverso nel resto di nero che aveva gli occhi di Gesù che aveva la voce di Gesù un Gesù morto e risorto
Un Gesù indomabile un Gesù che ci dice che non c'è crisi
C'è crisi si è ci allontaniamo da Luigi e da quel momento ho visto che l'impossibile non esiste ho visto che è possibile prendere una sua parola e farla propria
Ho capito che a un certo punto nella sua parola dice ci sarà un tempo in cui le armi saranno sciolte le armi diventeranno strumento di lavoro ci ho creduto ci abbiamo creduto
Milioni di persone insieme a me c'hanno creduto e per esempio il primo arsenale di guerra della storia è stato tramutato in un arsenale di pace perché ci abbiamo creduto perché abbiamo capito che quella parola non era una parola ma era la parola
Ma perché siamo entrati in quella parola perché abbiamo fatto diventare la preghiera un fatto concreto della nostra vita un fatto che è diventato il nostro respiro che è diventato il l'incontro
Di Gesù presente nella nostra vita alla spiritualità re della presenza e l'ora una arsenale tramutato in una rassegna di pace un arsenale tramutato in un luogo di di di contemplazione ci ha fatto capire dalla gente la gente ha capito che noi potevamo sfidare l'impossibile
Allora allora arriva un malato di AIDS che ci dice o pochi giorni di vita posso venire da voi mai l'abbiamo preso ed è risorto perché gli abbiamo fatto venire la voglia di vivere
Sono venuti dei banditi che erano persi banditi che avevano ucciso persone su persone
Hanno capito che non scherzavamo non gli abbiamo mai parlato di Gesù ma l'hanno vinto visto ridere noi el e da loro storie vecchie diventato una storia nuova
Quando un po'ogni volta che un pugno di cristiani ogni volta che un pugno di uomini di buona volontà crede veramente a questa trascendenza e con la crisi non esiste
Si entra in una dimensione di resta però per entrare in questa dimensione diversa l'uomo e la donna che incontrano questa dimensione non si devono più appartenere il proprio tempo non esiste più
La provincia di Vicenza non esiste più ma se non investita per gli altri i propri soldi non esistono più se non per gli altri e allora da piccolo gruppo partita trentatré anni fa abbiamo potuto fare mille duecento progetti di sviluppo in tutto il mondo
Aiutati da oltre tre milioni di azionisti che hanno creduto in questa trascendenza hanno creduto che ci credevamo sulla nostra pelle
Ah no creduto al nostro silenzi hanno creduto al silenzio dei fatti hanno creduto che noi abbiamo detto un sito tale senza condizione con l'anima e solo si si dice usi con l'anima il sì è vero è la gente
Lo riconosce
Allora in quel momento credenti e non credenti non esistono più esiste l'incontro tra uomini e quando gli uomini si si incontrano riconoscono nell'altro nell'altra
Un qualcosa di diverso se quella donna se quell'uomo hanno qualcosa di diverso nella propria vita
Allora da quel momento abbiamo potuto dire Donna quei uscire fuori da qualsiasi situazione
Vieni da noi e troverà imposto l'uomo vuoi uscire dalla mafia poi uscire dalla 'ndrangheta poi scelto alla Ibs vuoi uscire da qualsiasi gira il mondo se realmente sei sincero da noi troverai filosofia mezzi e cuore ma devi metterti in gioco anche tu
Allora l'Arsenale della Pace è entrata in un respiro diverso e di questo Arsenale della Pace stime bisogna a nuovayorkese ce n'è bisogno a Roma ce n'è bisogno in tutte le città più violente del mondo e io credo che entro pochi anni andremo in in tutte le città più violente del mondo
Ma adesso voglio io e raccontare la nostra storia rovesciata
Noi abbiamo dei sogni
Se chi non ha dei sogni pensa già di avere già concluso la propria vita pensa già di aver fatto qualche cosa noi e credo che veramente vie poter dire che abbiamo evitato milioni e milioni di persone grazie a milioni e milioni di persone però abbiamo dei grandi sogni vogliamo costruire una scuola di autonomia
Possibile che da dal tempo dei romani oggi l'economia è sempre stata comunque al servizio dei ricchi i poveri sono sempre più poveri ricchi sono sempre più ricchi perché allora cerchiamo delle ragazze e dei ragazzi che vogliono veramente entrare nell'economia e inventare quindi nuovi sistemi vogliamo inventare delle ronde notturne che noi chiameremmo oratori notturni
Delle ragazze e dei ragazzi che di notte vanno in giro per la città per aiutare ragazze e ragazzi che possono essere prese dal male sia Torino avessimo avuto per esempio uno di questi oratori notturne quel povero marocchino non sarebbe il morto su ci sarebbe stato qualcuno a dargli una mano
Vogliamo costruire una scuola per i genitori ma gestita dei fitti oggi la famiglia va veramente male perché non è stata preparata allora vogliamo aiutare i figli a diventare maestri di vita per i loro genitori ma ragazzi che non parlano
Bar ragazzi che dipendono possano parlare
Poi abbiamo un altro grande sogno che ho inventato questa notte nero mentre arrivavo dal Brasile
L'ho inventato per noi quest'oggi vorrei che ci fosse una scuola per santi
Una scuola di ragazzi e ragazze che vogliono diventare santi oggi soltanto diventando Santi diventando buoni comunque pezzo di pane possiamo farci capire da questo mondo che non sa dove andare
Questo mondo che è confuso questo mondo che non sa veramente da dove viene e dove vuole andare perché è stato inchiodato da un da detta informali che hanno un nome estremamente preciso
E oggi solo la bontà può disarmare un certo male che c'è intorno a noi ma c'è bisogno di ragazzi e ragazze che credono dentro di loro che possono fare qualche cosa
E non c'è bisogno di inventare una nuova ideologia c'è bisogno di ragazze e ragazzi che vogliono diventare buoni come un pezzo di pane che senza che possano diventare santi oggi c'è bisogno di Franceschi di chiare Ignazio che hanno cambiato il loro tempo
E questo tempo è difficilissimo va più difficile tempo e più di Dio e chi vuol chi lo può capire chi a dirle dentro le vene detti addio dentro dentro il proprio corpo
E allora il mondo cambia il mondo è già cambiata se un piccolo gruppo come il nostro a Torino è riuscito ad aiutare realmente milioni e milioni di persone
Nel silenzio nella fatica perché abbiamo scoperto l'impegno da ventiquattro ore su ventiquattro il cristiano non può che essere cristiano da ventiquattro ore su ventiquattro se non lo è chi manca qualcosa
è un cristiano può essere cristiana senta in tutte le parole di Dio
Noi a volte siamo avvelenati lui che abbiamo dentro di noi l'odio abbiamo dentro di noi del rancore e quando c'è un un po'di comporre dentro di noi noi diventiamo degli avvelenati come in una bottiglia Honda come la grande volta basta una piccola goccia di veleno e tutte avvelenato noi cristiani abbiamo bisogno di essere cristiani ventiquattro ore su ventiquattro
E noi non siamo meglio degli altri però noi abbiamo con letizia salvata
Con il che ci indica la via
Colui che dice a noi
Che oggi ha parole di vita eterna ma dobbiamo viverla veramente colui che ci dice oggi che le forze del male non prevarranno quindi noi abbiamo queste certezze ma queste certezze dobbiamo a viverle conigli incerti
Con gli affamati come gli sfortunati con quelli senza casa noi giriamo il mondo in mezzo ai campi profughi ma non come turisti non per corsa portarvi pacchi dono
Anche se portiamo tanti doni devono sapere che siamo noi non siamo mai stati presi per stranieri perché il cristiano non è straniero da nessuna parte allora Ozzy dal mitiche deve venir fuori un grande desiderio di santità un grande desiderio di far capire che la carità è l'anima del del cristiano è l'anima del dell'uomo moderno e l'anima del dell'uomo che si Tinazzi sui più sfortunati
Noi siamo in una società dove noi abbiamo troppo e i e siamo contornati da soci
Da Società da uomini da popoli che hanno quasi niente dobbiamo aiutare i popoli ricchi entrare nell'economia dell'Eucarestia nell'economia del metro un po'insieme
Dei di chi ha tanto che mette a disposizione degli altri il povero non lo si aiuta con uno stato sociale che lo lascia povero
Il lo stato sociale deve ai farsi aiutare dall'anima del della della gente perché il povero posso uscire dove possibile dall'asso povertà non debba essere assistito deve essere assetti assistito per un tempo ma deve nel esserci nella società il desiderio di farlo uscire fuori ma tutto questo ma i cristiani
Possiamo farlo soltanto se siamo accompagnati costantemente della preghiera
Se la preghiera non ci accompagna e tutto vanno se la preghiera non diventa un fatto per la nostra vita noi non non noi non riusciamo ad essere lievito e io credo che oggi come non mai
Gesù viziato ognuno di noi vieni e seguimi
Grazie di cuore
è un coraggio di affronto della realtà che non possiamo che condividere e il coraggio il meeting dice quando parla di realtà positiva perché riaccende la domanda umana la domanda umana travolge li affronta con coraggio ogni situazione
E da questa posizione
Che è nato il movimento cattolico il movimento cattolico di presenza nella nostra società per cui anche
Insieme ad altre contributi la nostra società ancora sprazzi di umanità la parola un attimo solo e io devo ancora cinque le notizie dovevo fargli una sorpresa ma la commozione mi ha fregato
Io volevo regalare al meeting
Quindi quando c'è un regalo del prete che passo non abbiamo costruito il primo arsenale di guerra segnali di pace quindi sentivamo che avevamo dei diritti
Dei doveri che dovevamo fare noi la prima bandiera della pace
La prima bandiera della pace e per il Papa ma ne abbiamo fatto diverse copie quei grazie al ministro Dini la porteremo in tutto il mondo a tutti i capi di Stato con un documento perché non è una bandierina
è un documento serio questa la mia e di pace va la prima bandiera ufficiale pensiamo di regalarla voi è scritta adesso ve la faccio vedere in italiano pace e non li in un'altra lingua perché perché la storia ha voluto che il primo arsenale di guerra fosse stato tramutato in Italia e in Italia parliamo italiano e quindi questa bandiera ve la regalo con tutto il cuore
Mette in atto
Incastrato dal tempo non posso che procedere
Per accende soltanto questa grande esperienza di democrazia sociale che la storia del movimento cattolico in Italia anche fuori d'Italia
Una grande esperienza di democrazia sociale secondo me dovrebbe innanzitutto sorreggere stimolanti ulteriormente le proseguimento
Di questa esperienza
Che dovrebbe dare la forza di rivendicare un ordinamento un quadro normativo volto a sostenere più che a deprimere l'esperienza del sociale
E infine una riflessione su queste esperienze che dovrebbe portare questo almeno un auspicio superamento dei pregiudizi ideologici che da sempre o da quasi sempre una quota molto tempo comunque l'ha accompagnato queste esperienze che sono presenti oggi ogni volta che si discute di qualche cosa
Scuola insegna sono come se le scuole cattoliche fossero un centro di formazione delinquenza organizzata e non un luogo di educazione
Superamento dei pregiudizi ideologici sono un fatto culturale quindi occorre molta pazienza e tenacia assumerlo come obiettivo e cercare di realizzarlo
Dunque l'esperienza la nostra dal basso come si usa dire
Che è cambiata con il cambiare delle forme
In relazione al mutare dei bisogni
Non posso che elencarle queste forme queste ambiti di intervento
Dall'assistenza ospedaliera
Del primo millennio si dice che a Lucca nel Settecento eventi non nel mille settecentoventi le settecento eventi esistessero già delle istituzioni per il ricordo dei pellegrini a Milano si parla di settecentottantaquattro come di una ricorderò per i bambini
Orfani
E nel corso del tempo a documentare questa attenzione per i problemi della società
Diamo tutto lo sviluppo dei Monti di Pietà ad esempio a metà del Quattrocento
La cooperazione nell'Ottocento da scuole la cultura non soltanto quella superiore e ad alto livello e le università ma nelle comunità rurali
La formazione professionale quando si pone il problema con la rivoluzione industriale rinnovazione tecnica che deve passare che richiede dunque una formazione specifica
Ancora la tutela del lavoro per lavoro dipendente quindi leghe bianche di fine Ottocento il sindacato nuovo degli anni Cinquanta del Novecento da poter lavorare interno dalla vecchia corporazione
Il sostegno alla piccola impresa specialmente contadina con lo sviluppo della cooperazione
Un complesso di esperienze anche pre cocci certamente anticipano lo stacco nello stato semmai viene dopo viene viene nel secolo diciottesimo all'incirca e si manifesta punto se ma questa tensione fra le opere sociali diciamo delle associazioni private dei i gruppi che si mettono insieme per risolvere problemi è uno Stato che diventa sempre più pretenzioso da un certo punto di vista non soltanto regolare questa materia ma addirittura gestirla direttamente per il nostro paese questo è come dire un punto doloroso perché
Sulle opere cattoliche in modo particolare con la disco rapporto
Discussioni intorno a questa esperienza poi si è andata dentro nel quadro più complessivo della crisi o del conflitto stato chiese quindi è diventato un elemento insomma di questo conflitto il tant'è che io ho già scritto alla legge Crispi del mille ottocentonovanta sulle opere pie
A questa forte valenza sostanza
Isola di Cantet interattivo per mano di sradicamento della presenza della Chiesa nel sociale quest'occasione grande perché mostra in quest'Italia di fine Ottocento le istituzioni sociali una ventidue mila distribuiti in trentatré settori diversi
Di attività dall'ospedale alle scuole altri organismi di questo tipo esclusa la cooperazione come sappiamo si svilupperà appunto Lidia qualche momento
Un'esperienza sociale quindi che accompagnata anche da una forte elaborazione culturale e questo mi sembra un dato che va sottolineato con grande forza quando si parla di Monti di Pietà ce lo sviluppo di una discussione sull'amicizia del prestito d'interesse
Quando si parla del sindacato nuovo c'è un'elaborazione insomma tende tesa a sostenere questo
Nuovo moderno c'è tutta l'azione il Toniolo uno pensa alla grande stagione insomma del movimento cattolico di fine Ottocento
E c'è anche un elevato grado di competenze quindi queste strutture che operano nel sociale non sono fatte di persone di buona volontà un po'inesperti
Ma qui ci sono appunto Tempi moderni organizzativi piuttosto complesso ma penso un grande ospedale come l'Ospedale Maggiore di Milano oltretutto uno dei massimi o proprietari fondiari lo schema interno di funzioni che richiedono appunto
Una grandissima capacità di conoscenza una grandissima appunto competenza professionale in senso stretto e nel caso lo sperano soltanto nel settore specifico
Della medicina ma anche nei settori collaterali legati insomma no tra la tua stessa delle istituzioni
E da ultimo ma non come dire
Di minore importanza perché anzi elemento principale questa è un'esperienza nel sociale in cui è costantemente presente la ispirazione religiosa spiega anche quindi la capacità di trovare forme nuove di presenze in relazione al mutamento della realtà esterna
Per tutti i secoli di questa esperienza il Vangelo della carità nel modo di vedere a un po'ispirato l'azione riso questi protagonisti sensibili insomma attenti alla realtà che stava montando
E poi certamente evento dell'Ottocento quando si inaugura la grande stagione del magistero sociale della Chiesa a partire dalla Rerum Novarum in avanti e in qualche misura il magistero sociale della Chiesa insomma che fa da punto di riferimento da guida vi basta vedere poi la declinazione concreta dicevo prima la cooperazione gli anni novanta ma uno legge da Rerum Novarum nell'ottocentonovantuno e gli anni novanta sono la risposta insomma da parte di costoro appunto alle sollecitazioni che vengono dal magistero della Chiesa quindi una grandissima esperienza religiosa
Nell'Ottocento e pieno di nuove iniziative da questo punto di vista dei secoli precedenti naturalmente manifesta una stessa
Attenzione
Con il richiamo diretto alla parola fine trattano di Cristo ecco tutto questo insieme quindi di a questo insieme di motivazione dovremo in qualche misura fare riferimento perché se vogliamo come vogliamo punto mantenere questo ruolo molto importante nella Società italiana presente e nel futuro e un po'a questi grandi spedì Henze storiche insomma che ci dovrebbero appunto
Come dire sollecitare che proprio sostenere insomma la nostra volontà di agire ancora di svolgere come è stato svolto come si svolge una presenza significativa nella società italiana contento
Grazie
Quindi dopo questo al quadro sintetico che però la dice il contributo fondamentale e fa che Gatto da questa presenza a cui ci speriamo nel cui solco siamo presenza di cui si raccontano solamente gli errori senza dire che senza questa presenza e non ci sarebbe umanità nel nostro Paese altrove
Perché si sa che la storia la scrive chi vince
E chi vince purtroppo sono altri oggi
Allora dato questo guardiamo a una certa concezione di Stato è stato un atto già il primo giorno che noi non siamo contro lo Stato siamo contro un certo tipo di Stato il problema che ci fanno credere che quello Stato sia l'unico per sfatare questo mito
Abbiamo chiesto innanzitutto al professor Biglia di dirci cosa si intende con ma si può intendere Paraguay fra stenta avendolo anche letto su un recente articolo molto lucida molto interessante che prendeva spunto sul volontariato
Quindi vietare daremo la parola Sorbi
Sono abituato a fare
Parecchie volte per discuto di stato sociale sono abituato a stare in piedi quindi
Il padre lo un quarto d'ora in più
Stato sociale solidarietà
E spesso
Voi vedete molto potevo giornali in questi giorni
Con l'illustre industriale che parla dicendo
La palla al piede del paese e lo stato sociale
Io da ingegnere vorrei fare qualche numero quella cioè voi tra le quali conclusioni
Stato sociale solidarietà questo è l'ospite che oggi lo stato sociale deve vincere Cosimo Dinoi divide scrive
Dipende dal capitalismo da quale capitalismo oggi si trovò di fronte il primo capitalismo era la sa fare è finito nell'orgia del ventinove con una passaggio dallo Stato per quanto riguarda l'Italia delle aziende private la logica filosofie che iniziata di socializzare le perdite privatizzare gli ultimi
Il secondo capitalismo dopo la guerra certamente l'ho spinto la lotta di classe
Il cicli economici l'esperienza del primo capitalismo ha portato a al modello keynesiano soltanto una politica che voi siete avversità anticiclica
Investimenti ma di tenere in piedi la domanda
Di tenere in piedi i consumi quando si finisce la vita lavorativa
E quindi lo sviluppo anche burocratico di enti personalmente per categorie direi che si è nel bene e nel male sviluppata come la giungla retributiva e si è sviluppata allora le premesse per una giungla pensionistica in cui il mondo immobile non c'erano crisi e tutto si sviluppa
Terzo capitalismo globalizzazione tecnologie Tempo reale le grandi aziende le grandi multinazionali che imparano sburocratizzare a rendere più rapido processo decisionale
Mi fa molta tenerezza sentir parlare che se mettiamo tanti Anedda l'autonomia e la scuola l'IBM
Apre la grande azienda di quattrocento mila dipendenti la spaccata in mille aziende ha tagliato il personale del cinquanta per cento ha dato autonomia dall'accentramento oggi il modello vero tutto piccolo immette decentrato autonomia
E vi è nella competizione globale
Quindi decentramento dove è stato fatto perché sono buoni perché rende più che l'autonomia rendeva che fa soldi ricostruisce la capirlo
Ma competizione non è solo questo
Convenzione non è solo questo
Competizione globale vuol dire concorrenza delle merci dei Paesi poveri prodotti con salari di fame
Globalizzazione vuol dire pendente di un capitalismo globale a delocalizzare gli impianti chinare a basso costo del lavoro
Sì qui dal Nord-Est la fabbrica la si porta in Bosnia
Vuol dire cominciare a mettere in crisi la Polla rete di protezione sociale dei sistemi nazionali di sicurezza sociale in Europa
Vuol dire affrontare un problema di disoccupazione strutturale che oggi è la palla al piede
La nuova economia
Le innovazioni tecnologiche che risparmierà il lavoro si possono incrociare con la concorrenza a basso costo del basso costo del lavoro
E quindi noi abbiamo grande rischio degrado civile con la subordinazione del sociale all'economico
Se nella redistribuzione della divisione tra nazionale del lavoro
Il mio lamento dei dei Paesi poveri corrisponde un peggioramento più che proporzionale dei Paesi ricchi
Allora il nuovo capitalismo attorno ai valori del primo grado capitalismo della soffre e chiaramente non abbiamo un rischio mondiale di un capitalismo che sta determinando dei Paesi ricchi pressioni verso il basso dei salari
E ancor più degli oneri sociali necessari per tenere in piedi una rete di produzione di lavoratori alla fine della loro carriera quando hanno creato la ricchezza investimenti e sociale
Oggi noi abbiamo grande rischio che la competizione internazionale selvaggia
Può portare con tanto la ricchezza dei paesi in via di sviluppo ma l'estensione di un malessere sociale i Paesi poveri dei Paesi poveri Paesi ricchi e qui allora occorre una visione internazionale
Presidente di perché il divario fra costo globale del lavoro compreso lo stato sociale
Nelle diverse aree del mondo distorce la concorrenza un terzo capitalismo abbandonato a se stesso non riesce a recuperare la carenza di tutela sociale dei lavoratori
Ma c'è un rischio che la globalizzazione senza regole
Vedo che ho fortemente la rete di garanzie sociali la solidarietà la vita civile
Questo
Non per fare un discorso contro il capitalismo e l'innovazione tecnologica si sviluppano
Ma allora che fare
Cosa venuto in Italia
In Italia è vero che noi spendiamo molto di più
La risposta è no
Voi come Stato sociale spendiamo meno quattro cinque punti meno degli altri Paesi la Francia spende trenta la Germania trentanove il venticinque o è vero è vero
E noi spediamo il più impressione ma son vere entrambe le cose
Come è vero che in Italia lo Stato sociale partito molto tardi
Nel quarantuno
La copertura della tutela pensionistica in Italia riguardava l'uno virgola sei per cento
Depressione legati dall'in seno all'uno sei per cento la popolazione
Nel cinquantuno il quattro virgola due siamo arrivati al novantacinque col ventisei virgola quattro per cento e non è soltanto frutto dell'invecchiamento la vocazione perché se vediamo Minutolo storia delle coperture sociali in questo Paese
Non c'è certamente da essere orgogliose
Diamo la copertura sociale coltivatore nel cinquantasette agli artigiani né cinquantanove ai commercianti nel settantasei
Ci ricordiamo che esistono gli ultrasessantacinquenni sprovvisti di reddito negli anni sessantanove a cui diamo la pensione di sei mila lire al mese questo la posizione sociale la storia dello zero e sociale del nostro Paese
In Italia mille novecentottanta spendevamo il diciannove per cento rispetto al PIL quando già la Germania già la Francia spendevano il venticinque e il vento
Perché spendono perché noi spendiamo di più pensioni perché gli altri spendono di più
Perché nella realtà la protezione da pensionistiche servetta per fare altre cose
Negli altri Paesi son ben più specializzate
Definite certe politiche e scelte strategiche
Per cui molte volte in modo provocatorio dico che il deficit INPS non è un deficit monetario è un deficit di intervento di ritardato intervento politico ignare di crisi del nostro Paese
Maternità famiglia alloggio in Germania si spende il due quattro per cento del PIL in Francia il tre sette in Italia zero nove
Collocamento disoccupazione in Germania il due sette in Francia due quattro a in Italia zero sei
Ecco allora quali sono i punti dove si spende di più
La funzione oggi di un sistema pensionistico
Che nella realtà è stato un sistema assistenziale
Italia mille novecento cinquanta
Grosso modo quarantacinque per cento dei lavoratori venirmi futura oggi al sette per cento
Due milioni di pensionati settecento mila lavoratori settecento mila lavoratori pari a centodue mila miliardi di contributi
I due milioni di pensionati costano quattordici mila miliardi l'anno
Chi paga la differenza all'INPS
Mai solidarietà globale o soltanto solidarietà fra lavoratori
Nord-sud e industrializzazione
Nel Paese
Mentre c'era la migrazione dall'agricoltura industriale il sodio rimasto dei al palo
Ci sono distribuite le pensioni di invalidità per legge che era una pensione di invalidità pari incapacità di guadagno non di lavoro di guadagno ciò vuol dire che si poteva andar dopo cinque anni di contributi quando c'era fortissima disoccupazione quante ne sono state date
Cinque io
Quante ce ne sono ancora tre milioni e mezzo
Questo che c'entra con la previdenza
Nove forse un intervento sostitutivo del salario non è forse una problema di assistenza ma perché dico questo che c'entra con la proprietà centrale perché nella realtà queste somme sono state per levate direttamente dal costo del lavoro
Nella realtà la solidarietà è stato vada direttamente da lavoratori ad altri lavoratori
Non si è affrontato un problema fondamentale
Che il collegamento fra prelievo contributivo del prelievo fiscale
Questo punto di fondo
Per cui nella realtà oggi è verso l'aver entrambe le cose
Che mancano i soldi per tenere in piedi una rete sociale Bertrando vero che il prelievo contributivo e fiscale sul costo del lavoro è più alto in Italia che non in tutta l'altra parte del lavoro questa la drammatica varietà
Nel nostro sistema
Ma siete la provvidenziale ha fatto anche altre cose
Perché non c'era soltanto la crisi dall'industrializzazione
Per la mancata industrializzazione c'è stata la crisi dell'industria è doppio
Lo so quanto lei però
La sburocratizzazione dal dovuta alla telecomunicazioni
Il discorso degli esuberi va be'sono inventati prepensionamenti
E INPS paga quattrocento mila lavoratori prepensionati nell'illusione che uscendo magari qualche posto di lavoro si lascia si crea sostituendo a un pensionato
Mai avvenuto un gioco quattrocento mila prepensionamenti quaranta mila
Miliardi di fatto dispetti
Doveva esplorare tutti quanti sul lavoro dipendente sull'INPS o questo non era invece un ragionamento di fondo
Per capire come cambiare come strutturare in modo diverso l'organizzazione del lavoro
Ecco quindi noi oggi affrontiamo un problema di paese
Un ove si vede
Gli esuberi ancora che noi avremo la riduzione del lavoro dipendente
Negli Stati Uniti Sisal ventitré per cento voi siamo gola trentadue trentatré
Ma questi esuberi non sono esclusivamente quando ci sono del settore pubblico anche i privati
Quelli che ci insegnano sempre essere bravi rapidi si presentano un conto che supera i bancari
Poi qualche volta qualche situazione di intervento che si chiama back venti e che poi in italiano vuol dire aver perso dodici mila miliardi al Banco di Napoli seppe dare allo Stato dodici mila miliardi da pagare i crediti
E magari qualcosa dovremmo dire all'amore anche con la Sicit cassa
Ecco allora
Previdenza assistenza chi paga chi riceve qual è il livello di coesione che ne vogliamo creare
Noi avremmo Amici miei è un grande incremento di domanda di beni pubblici si vive più a lungo e questa scoperta questa fortuna viene vissuta in termini drammatici interni che rischia in termini di nuove povertà
Lo si abbia perfettamente che lo Stato non ce la fa a far tutto modello keynesiano entrato in crisi dappertutto ma il modello keynesiano entra in crisi anche nel confronto tra l'azione io so perfettamente che andando in Europa
Se i tedeschi riescono Murolo modello andare con le loro flessibilità andare in pensione più a lungo
Piano piano dovremmo andarci piano anche noi
Questo non c'è dubbio
Dovrò fare un piccolo particolare se poi il modello riprenditi Ivo crea lavoro pure non crea lavoro perché mi pare che qui son trame legalità
Dire che bisogna allora vecchio lungo
Prototipo anti vediamo ci troviamo i capelli che c'è disoccupazione allora quale le due la verità
Se tutti quanti vogliono di non lavorare più lungo c'è lavoro sufficiente in questo Paese per tenere in piedi la massa salariale proposito quella prelevare
I contributi o paga le pensioni tanto per dare un'idea voi siamo pagando ventun milioni di pensioni in tutta Italia e la spesa annua è di duecentottanta mila ottantacinque mila miliardi quindi stiamo parlando di un qualcosa che è molto vicino a un quindici per cento del prodotto interno lordo
Quale futuro
Certamente noi dovremo avere uno stato ridotto lo Stato non può più pensare a tutto si passa dallo stato delle garanzie allo stato delle responsabilità
Però in questo Paese noi non abbiamo come ci spiegava Coppi uno Stato efficiente che fa fare le gare tramite la NASA farà ricerca fa tante cose
Tra l'altro in questo Stato avevo perso anche le partecipazioni statali alla via sì molto male
Per incapacità intellettuale per incapacità morale
E allora
Ce lo Stato si ritira se non ci sono le sentirlo lo Stato se lo Stato non entra solo privato la risposta
Certo
Per chi ha soldi
Per chi ha soldi
Ma c'è un terzo punto mio viso che fondamentale certamente nello Stato certamente anche di una scatola
Ma io non ospita a tutti voi
E lo vedo come presidente delle industrie le vostre prime esperienze le vostre compratele così interamente in economia
Le vostre difficoltà
Le vostre difficoltà come soci
Lavoratori che dovreste pagare un contributo un voi dovete volete pagare i contributi come artigiano io in base alla legge devo far pagare i contributi come lavoratore dipendente i si passa da quindici per centotrentadue per cento più qualche altro miliardo di multa
Quindi la difficoltà Hunt da parte nostra di applicare la legge
Però ne cito a denunciare una situazione allucinante persona sorda
Questo Paese ha cercato di lanciare ai dell'industria nel Sud
Dando miliardi decine di miliardi di sgravi sul costo del lavoro del sordo ma i risultati sono cenere
Poche aziende trasferimento di impianti al sud magari di macchine vecchie
Sgravi ma occupazione lì è rimasta
è pensabile allora che il volontariato diventi presa
è pensabile che il volontariato o sapere gli possedesse un soggetto economico
No soltanto per avere facilitazioni fiscali ma il punto cardine
La riduzione di un costo del lavoro trasparente
In modo tale che volontariato possa competere
Nella domanda forte dei servizi sociali
Sanità l'assistenza la scuola
Sgravi che non siano pasticciati riduzione del costo lavoro che non siano un modo diverso per ricreare nuove clientele o per ricreare economie di sorta quindi certamente sgravi fiscali riduzione del costo del lavoro
Trasparente e con delle autorità che controllano sindacali industriali potenti ma certamente proprio nel paese del capitalismo che dovremo andare a cominciare a studiare il ruolo del terzo settore del non profit della del volontariato organizzato come impresa negli Stati Uniti e occupa diverse diverse
Quote parte diverse percentuale della loro del dipendenti
Il sistema sociale sarà uno dei punti cardini
Nel nostro paese
Oggi noi dobbiamo superare una forte diffidenza diffusa verso forme ibride Oriali che teorizzano forse di lavoro in una logica di non distribuire dividendi ma di investire per meglio servire ma questo un salto culturale questo Paese deve fare
Abbiamo provato con le partecipazioni statali
Abbiamo provato con il mercato abbiamo provato con gli sgravi cominciamo copiare
Il terzo settore dagli Stati Uniti cominciamo creare qualcosa di nuovo nel nostro Paese
Ma non è soltanto volontariato per occupare non è soltanto un volontariato
Per dare i servizi che lo Stato non potrà più dare che lì privati certamente non hanno interesse ad
La sfida che noi avremo in questi anni sarà molto dura li affronteremo ancora la lunga disoccupazione strutturale
E avremo una forte espulsione ancora dei settori maturi
Lo vedete sui giornali il dibattito e da dove deposto le banche
Amici miei siamo appena all'inizio
Perché proprio non era non soltanto il pensione le pensioni al problema vera è qual è il progetto il modello di sviluppo di questo Paese
E quali sono allora le strategie fiscali contributive con cui noi lanciamo un modello diverso
Riproduzione il servizio di presenza sul mercato
Noi abbiamo tanti gap abbiamo un gap di debito pubblico abbiamo un gap e pubblica amministrazione inefficiente che certamente si dovrà burocratizzare ma certamente dopo dovrà entrare in concorrenza sia col privato di volontaria
Abbiamo un gap anche di economia sommersa siamo i premi
Di solidarietà lettere questo Paese
Perché questa sarebbe la rovina
Di quel processo di sviluppo
E noi dobbiamo creare
Per vincere insieme nel dello street
L'impresa del volontariato io auspico
Ha qualcosa in più
Del suo potenziale
Ho soltanto l'efficacia sotto l'efficienza non ricostruito
Ma come dicevo il vero
Quel sogno
Con la speranza quell'ideale
Per dimostrare che si può essere imprenditori del sociale
Lo Stato inefficiente dare servizi qualità e al di là di questo soprattutto vederla nel grazie
Dopo questo lucido quadro
Che ci mostra una strada intermedia tra lo statalismo e la privatizzazione dei potenti su cui torneremo alla fine perché non siamo contro lo statalismo passiamo anche contro i principi che si prendono come nuovi piccoli Stati
Tutto il benessere di un popolo
Poniamoci di fronte alla concezione dello Stato chiediamo al professor Roversi Monaco di delinearci sinteticamente le linee di uno Stato che possa valorizzare la società civile
Grazie lo faccio molto volentieri ma lo faccio da un angolo di visuale
Che è quello dello sviluppo della Società discorso credo che sia più società e meno Stato un discorso che non è certo cominciato oggi
E che certamente richiederà notevoli sforzi notevoli affinità attività per potersi tradurre in atto
Certo che ci sono dei grandi problemi di ingegneria costituzionale
Dei grandi problemi istituzionali
Sui quali del resto mass-media i giornali le forze politiche si intrattengono
Da parecchi anni da almeno una quindicina d'anni molto molto sostenuto e quindi lascio queste tematiche
A chi desidera studiarsela anche perché con tutta la sintesi possibile quarto d'ora non è certo sufficiente per poterne parlare
Però mi sembra che invece in questo breve tempo si possa dire qualche cosa di significativo su quello che manca
Grandi problemi istituzionali le camere il capo del Governo la forma di Stato
Il federalismo
Però delle tematiche riguardanti la società e quindi i cittadini ben poche hanno parlato
E il discorso più società e meno Stato dal quale sono partito
Merito invece alcune a mio parere puntualizzazioni
Anche per cercare un poco di capire
Come la situazione si sia venuta delineando nel tre
Tenete presente che lo Stato ottocentesco di tipo francese
Lo Stato che le sue caratteristiche fondamentali
Esiste tuttora con tutte le deformazioni che ci sono state con tutte le problematiche che non sono state risolte
Ero stato che vedeva al potere al governo una classe sociale fondamentali
Anche sulla base del fatto che suffragio universale non esisteva
L'avvento di rompere
Dello Stato che potremmo definire pluriclasse cioè quello che vede
Rappresentanti di altre classi
Entrare a far parte della stanza del potere assume le funzioni
Nel Parlamento assume le funzioni dei Comuni assumere funzione l'apparato statale
Porta
Ad una deformazione che si manifesta molto rapidamente
E cioè quella per cui i nuovi rappresentanti
Sono espressione di interessi che debbono penetrare fortemente nell'attività dello Stato le sue Fini fondamentali
E soprattutto questo vale per le tematiche di carattere sociale
Delle quali sia molto presto una visione molto allargata
Questo se ci pensate bene
E spiegabile
Contiene anche una parte rilevante di verità
E Giustina esistenti che se la classe operaia
Acquisisce via via un maggior peso
Si occupi fondamentalmente delle problematiche relative al Salario al pensionamento alla previdenza e così via
Ma c'è un prezzo che è stato pagato
Alla fine dell'Ottocento lo ricordava questo accordo
E successivamente
E il prezzo è stato quello dell'esclusione dei pirati e delle strutture associative
Che in molte circostanze
Moltissime avevano largamente anticipato lo Stato nel definire i bisogni finalità di carattere collettivo che erano meritevoli di tutela e che non essendoci nessuno che ci pensasse avevano visto crescere Urso una struttura una serie di strutture innumerevoli nel citate ventidue mila persone probabilmente l'analisi appare a livello di intero territorio nazionale tenendo conto gli Stati preunitari porterebbe accise ancora maggiore
Dal fatto cioè che a un certo punto
Le nuove forze sociali messa al governo dallo Stato intendono far valere gli interessi di cui sono portatori si arriva al non necessari corollario
Dello stato
E la misura di tutto ciò che
E che lo Stato nella misura di tutto ciò che significa tutela di interessi collettivi tutela diviso
Questo aspetto diventa dominante con il fascismo
Il partito
Diventa il luogo di sintesi di tutte le esigenze
E siccome trasferisce allo Stato
La necessità di ampliare questi si spinse questi interessi
Il patrizio e padrone e dello Stato
E delle strutture complesse che in quell'epoca furono creati
La storia degli enti costituiti durante il periodo per corporativo non è ancora stata fatta fino in fondo ma sicuramente per regione studiosi rappresenta un campo sul quale si potrebbe impegnare e dal quale potrebbero trarre una serie di conseguenze rilevanti
Senonché in questo procedimento c'è un punto che non viene considerato e dell'entrata in vigore della Costituzione
Che implica e nella sua formazione
E nelle lotte che hanno accompagnato la sua adozione
Implicava una maggiore presenza della società
Si parla passa invece ad una visione in cui lo Stato seguita da essere dominio di strutture organizzate o politiche o santi o sindacali
Lo Stato pluriclasse
Diventa Stato dei partiti e dei sindacati
E questi soggetti
Sono Ina Turia intermediari nei confronti fra il cittadino e lo Stato
Questo è in profonda anticrisi con l'articolo della Costituzione
Ho avuto occasioni di citare più di una volta
Nelle nostre riunioni e quindi secca tornarci sempre sopra va rapidamente ricorda
La Costituzione inserisce un comma anzi tre quattro parole di un comma su cui c'è stato un dibattono con larghissimo nella Costituente
E che afferma in modo consapevole
Tecnicamente perfetto non riducibile il ruolo delle formazioni sociali
E in effetti l'articolo due della Costituzione
In base al quale
E garantita la libertà di formazione dell'individuo sia in quanto singolo lo ripeto sia nelle formazioni sociali
In cui si svolge la sua personalità
Discorso sintetico a Capri e un campo indiscusso
In effetti dicevo l'articolo due fa colto come una grossa innovazione
E lo era dello Stato liberale
Qualsiasi struttura si ponesse come intermediaria tra il cittadino e lo Stato non era vista di buon occhio basta vedere di regime
Del riconoscimento delle associazioni con persone giuridiche del codice
Per intenderci
Ma immediatamente dopo l'interpretazione che è stata data all'articolo due della Costituzione è stata un'impostazione mirante
L'articolo due della Costituzione l'articolo
Che giustifica
Fonda la grande importanza dei partiti
Che giustifica affonda la grande importanza dei sindacati gli uni gli altri richiamati in altri articoli della Costituzione
E anche l'articolo che è la premessa al riconoscimento
Delle autonomie locali
Che lo Stato ordinamento la Costituzione riconosce e promuove ma a questo punto ha finto
La sua funzione
Resta fuori quel pluralismo istituzionale della società che era invece la cosa più significativa delle innovazione introdotto in termini così sintetici ha così chiari dalla Costituzione
Certo è curioso che questa sia stata l'interpretazione data l'articolo due della Costituzione per tanto tempo
E senza e si sia manifestata una resistenza significa
Nel tempo questo tipo di interpretazione
Ha rappresentato il cemento
Fiacco
Uno qua curato attorno ai partiti
E ai sindacati fondamentalmente qualsiasi rappresentanza effettiva degli interessi Stettino alla società
Anche quelli tutelati talvolta per secoli da comunità minori Corinzi caccia infinitamente maggiore
Qui l'analisi per quanto breve
Deve tener conto di una cosa
Molti troppo nell'ambito proprio delle comunità intermedie
Hanno colto l'atto vantaggioso
Il sì venivate lineare
E caduta in parte
La pulsione ideale che sosteneva molte di queste strutture
Perché era più comodo fa riferimento ai contributi dello Stato
E le strutture del pluralismo
In alcuni casi
La struttura destinata ad assistere ad aiutare il singoli sono diventate strutture assistite dagli scranni dallo Stato
Pare considerarle quello che è successo negli anni anche più recente
Ma non c'era un uomo politico di vaglia
Se non avesse nel suo per me
Anche il compito fondamentale di tutelare una determinata struttura associativa e se non c'era veniva costituita
Questo ha coinvolto con ogni probabilità
Più strutture con altra Carelli caratterizzazione che non quelle cattoliche
In qualche caso
Ha riguardato anche
Le strutture di matrice cattolica
Che peraltro rispetto a tutte le altre hanno una matrice uno unica ideale che le faceva le fanno molto meno legate al contingente
Però questo io credo che debba essere detto per evitare nel futuro di ricadere
Gli errori è in difficoltà di questo genere
E quindi per evitare e si torni nuovamente
A esprimere anche in questo campo
Una sorta
Di cultura delle delle case
O di appoggio esterno ad altre strutture politiche
Ho ad altre strutture fortemente connotate ideologicamente
A tacere ed altro ritengo che venga almeno in questo caso ogni spirito di reale intrapresa
Poiché è chiaro
E coloro che concepiscono la comunità intermedia
La formazione sociale
Non tanto volta
A perseguire concretamente sul campo di Fini di carattere collettivo altruistico ma come struttura destinata ad inserirsi in un circuito un gioco complessivo perché essa può diventare influente
Ricevere mezzi influenzare a sua volta getto del per questo tipo di impostazione
Il ragionamento che io vado faccio non è un ragionamento eccetera
La proviamo un attimo a guardare al passato
Per lanciare per la
Questo lo ha benedetto
Copa nessun per
Istruzione
Formazione professionale
Assistenza e tutela della salute l'Università stessa mutui assicurazioni cooperative
Tutte queste cose sono nate nel tempo
Prima ancora che lo Stato scoprisse che erano finalità
Di uno Stato moderno
E lo Stato le ha assunte
Riassorbe senza neanche dire grazie
Se voi pensate al fatto
Che per realizzazione di grandissimo rilievo nel campo dell'assistenza medica per esempio i cosiddetti rappresentanti euro originari degli enti hanno avuto come compenso
Dell'ideale che nei secoli i loro predecessori Ronald perseguito un posto due nei consigli di amministrazione
Questo la dice lunga su un modo con cui lo Stato ha considerato questa situazione
E ne è nata un obiettivo operazione di corruzione
Corruzione senso istituzionale
Poiché molte delle strutture hanno perso di vista la loro posizione e funzione nella società
E molte delle istituzioni statali gli enti cosiddetti parastatali espressione tecnicamente forse non esatta
Ma è così
Epidermica mente chiara che per me la si può usare
Hanno basato la loro attività le loro funzioni su una decisione di questo genere
Io credo che questa sia una visione che ancora abbastanza presente nel mondo politico attuale
E che in definitiva ci sia un collegamento
Tra questo tipo di impostazione e chi vuole a tutti i costi accentrata
In Roma
Non la funzione di governo soltanto ma tutte le funzioni di governo
Tutte le funzioni che devono certo punto
Portare
Alla gestione ordinaria e straordinaria che uno Stato con una pluralità di fini così importanti
E qualora che nel momento in cui si parla della necessità di modificare la Costituzione
Nel momento in cui si parla della necessità di dare una caratterizzazione diversa l'istituzioni statali il toner non tener conto
Di una problematica di questo genere
Diventa a mio parere estremamente riduttivo
Anche
Perché ci si muove qui
Nell'ambito di attività che danno concreta soddisfazione interessi dei cittadini
Nel campo dell'amministrazione non è campo delle teorizzazioni
Sono iniziative che devono aiutare il cittadino a vivere meglio e dal punto di vista materiale e dal punto di vista morale
Io ho letto i lavori dalle bicamerale
Molto rapidamente
Per cui avuti con forte ritardo non ho trovato ispirazione di nessun tipo a questo riguardo
Gli dico
Con che cosa abbiamo a che fare
E così importante il suono accerto che nove
La sanità per esempio
E migliorata nel corso di questi ultimi decenni sicuramente ma perché migliorata la tecnica
Prato tecniche e terapie che il nostro Paese a questo punto acquista come si possono prodotto
La grande magazzino dalle altre nazioni perché non ha più nulla o pochissimo ad offrire in campo internazionale a questo riguardo ma quale è stato il costo
Dal punto di vista il trattamento del malato
Quale il costo dal punto di vista delle finanze statali
Qual è il posto dal punto di vista dalla corruzione istituzionale
E potrei andare avanti
A lungo ma chiudo rapidamente intervento
Ricordando
E lo faccio un po'per dovere d'ufficio che questo riguarda interessa anche l'università
Non abbia avuto una maggiore autonomia
Nel mille novecentonovantuno novantatré in questo periodo
Però questa maggiore autonomia
Dispiace in parte e a coloro che l'hanno attribuita
Nel timore che si crei una separatezza che non vedo però a quali rischi potrebbe portare
E anche a una parte di coloro che potrebbero essere utenti di questa autonomia perché la cultura del riferimento a chi a un certo punto col contributo pareggia tutti i conti non è certamente una cultura che sia morta
E accenno brevissimamente è una cosa
Io non condivido del recentissimo procedimento sul non profit
Le motivazioni per cui le casse di risparmio fondazioni almeno quelle a base associativa siano state esplicitamente preliminare
C'è una volontà politica molto chiara perché prima talaltra
Prima
Sì di si diceva che ne erano esclusi gli Enti pubblici e qui c'era una ragione concettuale
Poi con il discorso della privatizzazione dello stesso
Presidente Dina portata avanti quando era ministro del Tesoro sì visto che questo non basta quindi sono state nominativamente indicate per quello e posso ricordare
Discorso inverso e tante altre cose ma di queste vi faccio grazia
Per andare rapidamente alla conclusione
Dal punto di vista istituzionale
Si apre un campo e di grandissimo rilievo per una rinnovata iniziative tipo pluralistico
Che non ha bisogno di inventare grandissime cose perché nel corso dei secoli quelle che sono le esigenze fondamentali dell'individuo sono state largamente variamente tratteggiate certo le tecnologie per soddisfarle sono diverse
Ma c'è un una realtà con profondissime radici da recuperare
C'è la necessità però che non ci sia la guerra dello Stato a queste istituzioni
E non ci sia neanche di riappropriarsi da parte dello Stato che in molti casi ha dimostrato di non essere in grado di occuparsi di tutto la volontà dicevo di indire anche questo e di mia pertinenza per concludere da dove sono partito
Occorre che lo Stato
Riconosco per atti conclusivi
Legislativi indirizzo di governo che non è vero e la misura di tutto ciò che è pubblico lo Stato
Se per pubblico sentendo interesse collettivo si intendono attività svolte per consentire ai cittadini di stare meglio non è affatto vero dello Stato sia la sintesi di tutto ciò che
Ce lo dice l'articolo due della Costituzione ce lo dice la realtà che ci ha portato fino adesso
Ringraziamo il professor Roversi Monaco perché dimostra che la nostra battaglia non è una battaglia per un privilegio ma la battaglia contro l'ignoranza perché anche ha dato si vede una certa ignoranza anche in certi esponenti della Bicamerale
C'è un altro stato un'altra concezione bisogna smetterla di pensare che le veline imparate in certe scuole di partito siano l'unico modo di imparare cosa voglia dire lo Stato la res pubblica
Allora darei la parola per l'intervento conclusivo
Al ministero degli Esteri Lamberto Dini ringraziandolo perché la carica istituzionale più importante presente questo meeting dimostrando che c'è qualche carica istituzionale presente questo miti
Forse bisogna accorgersene
Lo ringraziamo anche per il contributo a questo lavoro comune che c'è stato in tutto questo periodo
Vorrei dirvi che ho accolto molto volentieri questo invito di partecipare al vostro incontro ed è per me un vero piacere di essere qui con voi oggi
Mi è stato chiesto di parlare della collocazione internazionale del nostro Paese
E l'Italia come altri Paesi ha in questi anni riesaminato la propria collocazione internazionale alla luce soprattutto dei radicali mutamenti intervenuti a partire dalla fine della guerra fredda e dalla caduta del muro di Berlino
Questo processo sia prodotto nell'adeguamento delle grandi istituzioni delle quali l'Italia è partecipe
Non soltanto le Nazioni Unite
Ma anche il gruppo dei Paesi industrializzati l'Unione europea l'alleanza atlantica
Queste istituzioni sono infatti strumenti di cooperazione indispensabili per una pacifica e ordinata transizione dal mondo di ieri a quello di oggi sono le istituzioni
Alle quali sono affidate la stabilità il benessere e la pace nel mondo
Nel contribuire a ridisegnare le principali istituzioni basta pensare al duplice allargamento dell'Unione europea e della NATO
L'Italia si è ispirata pur nella difesa di interessi specifici nazionali
Ad una serie di principi e valori che sono patrimonio della nostra tradizione
Sono iscritti nella Costituzione della Repubblica costituiscono elemento di aggregazione della nostra società
E guida nei suoi rapporti con il resto del mondo
Nella cornice particolare di questo incontro
Mi soffermerò in modo specifico sulla nostra collocazione nel processo di costruzione europea
O che esso
Meglio riassume il Complesso di valori e principi che ci sostengono soprattutto perché esso coinvolge in modo particolare attese e responsabilità della più giovane generazione
A volte l'Europa può sembrare distante dai giovani
Attenta soltanto agli equilibri dei mercati delle monete al rigore dei Bilanci alla forza schiacciante degli interessi economici all'efficienza silenziosa ed in politica delle banche
Dobbiamo decidere quale Europa perseguire alle soglie del terzo millennio dell'era cristiana
Intorno all'Europa si confrontano infatti le visioni non sempre convergenti dei governi alcuni sono tentativi di ricondurre gradualmente l'idea dell'Europa al solo grande mercato altri invece e noi siamo fra questi pur riconoscendo il ruolo centrale del mercato e della moneta vedono nell'integrazione europea anche uno strumento di libertà di solidarietà e di coesione
Occorre confrontarsi con la poca fede degli uni e la malafede degli altri non restare sospesi tra stanchezza Esperanza
La nostra concezione dell'Europa si basa su una serie di principi e di valori che spetta poi alla politica con i suoi inevitabili compromessi tradurre in regole istituzioni
Perché la politica stessa sia come ricordava un maestro cattolico Carlo Arturo Jemolo un continuo risolvere in termini di azione un problema morale
Così la vollero i padri fondatori
Non a caso animati da una profonda fede religiosa
De Gasperi somali Adenauer
A quelle radici dobbiamo restare fedeli con tutti i necessari adeguamenti imposti da una realtà oggi così diversa Radice pensate in uno dei momenti più bui della storia d'Europa
Sono soprattutto i giovani a riconoscersi nell'Europa ad essi dobbiamo proporre un'idea dell'Europa che sia in linea con le loro aspirazioni
Con i loro valori con le loro con la loro vita interiore siamo alla vigilia di un allargamento senza precedenti dell'Unione Europea per i comprendervi finalmente Paesi che la guerra fredda aveva separato dal disegno iniziale
Paesi nei quali tra l'altro proprio la fede religiosa era stata negli anni del Toti la totalitarismo l'elemento di continuità e di comune appartenenza che ne aveva alimentato la resistenza alla dittatura
Tanto più dobbiamo allora avere in mente che mercato e moneta sono soltanto strumenti di un modello di società
Società che deve perseguire come recita il trattato
Uno sviluppo equilibrato ed armonioso un alto livello di occupazione di protezione sociale la coesione sociale ed economica la solidarietà la tutela dell'ambiente
L'Europa è infatti una risposta all'economia globale
Per comunque per concorrere con essa ma anche per preservare i caratteri distintivi di un modello da non sacrificare alle forze impersonali del mercato su scala planetaria
I caratteri distintivi dell'Europa che ci sia anche ci stanno più a cuore possono essere riassunti in tanti modi
Io lo farò attraverso il modello dell'Europa di un'Europa della libertà
Della solidarietà
Della pace della comune identità
Europa della libertà significa innanzitutto libertà di movimento attraverso il continente il ritorno in qualche modo a quella Ress pubblica cristiana
Nella quale ci si spostava da un luogo all'altro senza barriere
Grazie
Grazie all'Europa sarà considerato inammissibile anche solo dover dichiarare la propria identità al passaggio di ognuna delle frontiere interne dell'Unione
Da liberale circolazione attardato a realizzarsi ma con il Trattato di Amsterdam troverà piena applicazione e l'Italia appena completato le condizioni di carattere tecnico giuridico amministrativo
Per essere parte di questa libertà
La libertà in terra non può essere disgiunta da un controllo più rigoroso delle frontiere dell'Unione
Su tutte il Primo Mondo incombe un disordine demografico a livello globale
I flussi migratori hanno ormai raggiunto un'intensità senza precedenti con una mobilità che ripete informa discontinua e clandestina le grandi migrazioni del passato
Abbiamo bisogno di una politica dell'immigrazione chiara e ferma che regoli questo fenomeno senza razzismi o demagogiche e populiste
Senza retorica e terzomondista o durezze nazionaliste
Anche a questo l'Europa deve dare una ripresa disposta poi che con il nuovo trattato l'Europa ha inserito l'immigrazione fra le sue nuove competenze
Una politica europea dell'emigrazione che pur con tutte le le le specificità nazionali abbia anche una dimensione comune che ci liberi dei ghetti
E che d'altra parte in segni ai nuovi venuti l'arte difficile del dovere e della responsabilità
Europa della libertà significa infine tutela dei diritti dell'uomo garanzia di ogni cittadino innanzitutto dinanzi al proprio governo
Anche su questo abbiamo fatto passi in avanti sino a sancire nel nuovo trattato
Il congelamento della partecipazione all'unione di quei governi che si rendessero responsabili di una grave violazione delle libertà individuali fondamentali
Europa della solidarietà
Non possiamo costruire l'Europa sulla permanente emarginazione dei suoi cittadini più deboli
Il nodo particolare dei giovani
Pianificando per il loro per loro un futuro senza lavoro
Nessuna società ha ricordato Giovanni Paolo secondo
Può accettare la miseria come una fatalità
Senza che il suo nuovo re ne venga colpito
Dopo Amsterdam l'Europa e meno arida e più sensibile
Alle ragioni dei più deboli
Ai feriti dalla vita ricitare ancora le parole del Pontefice
Vorrei ricordare ad esempio la non discriminazione nei confronti dei portatori di handicap che il nuovo Trattato hai scritto secondo un impulso anche italiano fa i suoi principi fondamentali
Segno Rassimov questo imperativo verremmo meno a quel modello distintivo di Società europea che appunto che appunto è nei trattati
Ciò non significa che non debba essere rivisto lo stato sociale lo stato del benessere come ha spiegato l'ora il professor Miglio
Ma significa anche che l'unione europea deve farsi carico dell'occupazione concorrerà a governare l'economia globale e non a subirla
Il nuovo trattato ed anche qui siamo fra gli stati cioè siamo stati fra i promotori
Predispone strumenti e risorse in grado di orientare Priori attivamente gli sforzi dell'Unione verso la creazione di posti di lavoro
Inoltre all'occupazione sarà proprio dedicato un Consiglio europeo straordinario a novembre in Lussemburgo
Dal quale ci aspettiamo risposte concrete e alla cui elaborazione il nostro governo intende concorrere anche sulla base di una stretta consultazione con le forze sociali
Europa l'Europa della pace
La pace è stata certa uno dei valori che hanno ispirato la costruzione europea in un continente uscito dal più terribile olocausto della sua storia
Ciò significa conferire all'Unione la capacità di imporre la pace non solo di invoca ma di essere per usare le parole di Giovanni Paolo secondo alle giornate mondiali della gioventù
Artigiani audaci di riconciliazione e di pace
Invece è sempre in agguato la tentazione dell'innocenza e della irresponsabilità
L'illusione dell'indifferenza dell'immunità di una neutralità sapientemente diplomatica in un mondo senza fronti né frontiere
Imporre la pace significa dotarsi di strumenti e procedure per agire con autorevolezza e di unitariamente sulla scena internazionale impiegando se necessario anche la forza questo è il senso di una delle battaglie che l'Italia conduce da anni insieme ad altri ma non sempre alla maggioranza dei propri partner
Per dotare l'Unione europea di una politica estera e di sicurezza ed anche di una difesa comune
I risultati sono stati su questo fronte sinora insufficienti non per questo anzi ancor più in ragione di tali carenze
Dovremmo continuare ad operare ci perché il concetto di Europa si identifichi credibilmente con quello della pace
Europa della comune identità
Identità significa riscoprire le comuni radici così spesso
Anche le radici religiose nelle quali tanta parte spetta anche alla tradizione cristiana
In questo contesto si iscrive l'avvio dei negoziati di adesione all'Unione con alcuni Paesi a partire da gennaio prossimo sono principalmente i Paesi dell'Est europeo
A quest'altra Europa che ha abbandonato i suoi falsi idoli occorre offrire nuovi ancoraggi
Quest'anno avete scelto per il meeting per il vostro miti una frase di Dostoevskij
Vorrei allora aggiungere che sempre secondo Dostoevskij
Non basta a confutare un'idea che sembra meravigliosa
Occorre sostituirla con un'altra altrettanto forte ed affascinante
Per i né per i Paesi dell'Est europeo l'Unione l'Unione europea quest'idea
Comune comune identità significa anche porre l'accento sulla cultura a nostro avviso ancora insufficientemente gestita nel quadro europeo per rendere ancor più robusta la circolazione di idee e di persone
L'identità culturale costituisce lo strato più profondo della costruzione europea
Non a caso sulla moneta unica
Verranno riprodotti i vari momenti dell'architettura europea il gotico il barocco che in qualche modo scandiscono i tempi di una storia comune
Noi ci batteremo per rafforzare i programmi culturali dell'Unione Europea migliorare le procedure per la loro approvazione
Che toccano così da vicino i giovani perché anche qui il trattato è rimasto al di qua delle nostre attese
Queste convergenze più vaste a livello continentale
Intesse a riunire popoli diversi a condividere le stesse regole d'abitudine di civili rendono ancor meno comprensibili i movimenti secessionisti
E e si sono una risposta sbagliata non europea al malessere e alle carenze innegabili dello Stato moderno
De costruiscono invece che costruire ripropongono una proliferazione di umori e di tribù all'Europa che se n'è appena liberata
Questi sono dunque i caratteri dell'Europa libertà solidarietà pace comune identità per i quali l'Italia continuerà a confrontarsi con i propri partner
La costruzione europea non si esaurisce nello spazio di una legislatura o di una coalizione di governo
è un'opera di generazioni e non a caso viene talvolta confrontata con l'edificazione delle grandi cattedrali del Medioevo cristiano
Basti pensare alla moneta
Della quale si cominciò a ragionare in termini concreti oltre vent'anni fa e che solo oggi sta per venire alla luce
Questa allora vorrei che fosse il messaggio dirette ai giovani così impegnati nella società civile
Per orientarli a secondo i valori cristiani
I giovani sono non a caso io europeisti più convinti
I depositari di una cultura capace di coinvolgere di convincere chiesto spesso salì incertezze di un futuro che non si riesce ancora edificare
E certezze che si allontanano inesorabilmente
Nei giovani vediamo i fautori di un'Europa
Nella quale l'uomo abbia priorità sul mercato la concorrenza serva anche al a legittimare la solidarietà
La ricchezza contribuisca a ridurre e non ad accrescere le distanze tra gli individui e di popoli
Questi valori che sono fra l'altro contenuti nell'enciclica gaudium e spes sono anche i valori di un'Europa correttamente intesa per la quale si batte l'Italia e il suo governo fiducioso del vostro sostegno
Alla vostra capacità di persuadere guidare credere esso spezza la possibilità di convertire il sapere in fare e la coscienza in azione grazie
Concludo questo incontro con una breve sintesi sia dell'incontro di oggi che di tutto questo cieco del meeting
Abbiamo riaffermato che li io è il protagonista no l'organizzazione non la burocrazia lei io
Ma ho neo che è associato che costruisce associazioni che secondo diverse identità si mette insieme unico storicamente rilevante in questo termine
Per cui lo ripetiamo con forza lo diciamo spesso
L'anomalia italiana è questa capacità di costruire dall'io dal mettersi insieme non saremo mai un Paese di capitalismo selvaggio finché questa capacità di costruire dal basso sarà preservata
Questo è il nostro caratteristica non è un Paese di istituzione di capitalismo innanzi tutto un Paese dove la piccola impresa la cooperazione la cappelli associazioni hanno dato risposta ai bisogni l'abbiamo sentito anche oggi in più interventi
Per cui quando noi parliamo di lotta allo statalismo
Quando noi diciamo come ieri che non sarà un ministero a doverci dare la libertà lunare lo Stato è venuto dopo questa società lo Stato deve riconoscere qualcosa non autorizzare lo Stato deve mettersi a dire tu hai il permesso di vendere le le le merendine a scuola e questa si chiama possibilità di pluralismo scolastico
Noi non siamo però per la privatizzazione selvaggia la è stato accennato anche oggi è stato detto anche oggi non vogliamo passare dallo Stato a dei principi
Ha dei principi che magari nel campo dei mass media parlano puoi solo di loro raffreddori e si in e non guardano quello che succede non vogliamo né Bono polista Tallini oligopoli privati
Vogliamo che la privatizzazione che ci serve per sopravvivere sia una privatizzazione che tiene conto di queste realtà che ricomincia a valorizzare la piccola e media impresa le coppe la cooperazione la realtà sindacali
Quando non sono strapotere o allineamento come cinghia di trasmissione
Noi vogliamo che ci sia privatizzazione per valorizzare questa società perché senza questa società che ripeto occupa tredici milioni di dipendenti su ventidue milioni imprese sotto i piccoli quindici dipendenti saremmo già stati alla fanno saremmo già stati distrutti dalle disfunzioni anche oggi ricordate
Di uno statalismo molte volte purtroppo portato avanti da gente che come cultura doveva essere della cultura cristiana e Puma ma chi ha perso un'identità
Oggi noi vogliamo quindi ribadire con forza questo contributo prima di tutto alla valorizzazione di questi soggetti nella scuola innanzitutto l'abbiamo sentito lo ieri c'è la possibilità di creare lavoro nel concepire uno stato sociale del come abbiamo sentito oggi una tutela una valorizzazione no no una sostituzione un un assistenzialismo
In questa lotta allo Stato padrone ma anche al padrone padroni a tutte e due
Noi vediamo la possibilità di una riforma dello Stato
Una riforma che nasca da questa cultura abbiamo sentito oggi che purtroppo anche nella Bicamerale rischia di non esserci cultura in molti casi certo perché si è ripeto ci si distanzia da queste esperienze sì parte come unica soggettività
Da soggetti che non sono anche questa realtà di base abbia l'abbiamo sentito nell'intervento del rettore di Bologna
Si perde cultura si pensa come purtroppo pensiamo certe volte certe volte anche i mass media dello appunto lo sputo di un capo valga di più di migliaia di persone che costruisco noi la pensiamo diversamente
E con questo termine che quindi noi identifichiamo sotto il profilo anche economico anche sociale anche politico la parola ecumenismo
Quello che non si capisce quando una realtà come la nostra lavora con la lega delle cooperative con la CISL con gli artigiani con gli industriali con soggetti che hanno un'altra storia laica è che è naturale che realtà di base
Si mettano insieme per dare risposte ai bisogni e poi è stato il ritorno a cui bisogna tornare
E questo il nuovo è questa spero la Terza Repubblica a cui vogliamo aspirare non nuovi poteri ma il la riaprirsi della società in aggregazioni strane che neanche si capisco
Che ci si chiede perché esistono ma insisto
Ed è meglio un fatto qui un'illazione
Questo ecumenismo questa capacità di mettersi insieme
Questa valorizzazione dei politici questa non demonizzazione della politica ma questa valorizzazione dei politici che prodiano cono con la società
Questo credito che diamo e l'incontro di ieri mi sembra interessante anche in questo senso una tolleranza totale di posizioni pur molto diverse dalle nostre questo noi chiamiamo ecumenismo su questo non ci Basiano e allora non è strano che una concezione di Oropa come quella di cui ci ha parlato il ministro Dini sia la nostra concezione divorò
Sì a questa concezione basata sull'idea libertà solidarietà pace comune identità un'Europa non mercantile anche si è fatta anche di mercanti che abbiano questa l'idea perché ricordiamoci che l'Europa cristiane civile Lampard Santi dei mercati ma i mercanti che avevano una posizione culturale
Questa apertura al mondo questa estere in tutte le nazioni questo sentire queste radice comune cristiana ed umana è la nostra apertura a tutto il mondo parte internazionalità che vogliamo perseguire e allora quindi si capisce perché abbiamo detto e lo diciamo anche sotto questa dimensione sociale politica che siamo Balo vediamo la realtà positiva perché scommette eremo fino all'ultima udienza fino al