"L'Euro e le politiche per lo sviluppo e l'occupazione" convegno pubblico promosso dai gruppi Democratici di Sinistra - L'Ulivo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica e dalla Delegazione dei Democratici di Sinistra del Gruppo PSE al Parlamento Europeo

Preventivo
I venti graditi ospiti di prendere posto
Se il professor Vaciago vuole gentilmente accomodarsi al tavolo della presidenza
C'è già messo nero
Allora
Iniziamo la giornata dibattito
Dedicata al tema le euro e le politiche per lo sviluppo e l'occupazione
Che i gruppi parlamentari
Il primo pratici di sinistra dell'Europa e del Parlamento nazionale
Hanno organizzato
Questa mattina avremo alcune dopo l'apertura dei lavori
Della sottosegretaria Laura Pennacchi avremo tre relazioni
Il riguardano
I processi di riforma politico istituzionali
Affidata alla collega De Giovanni europarlamentare
Alla crescita nella stabilità risanamento come fattore di sviluppo
Professor Vaciago sindaco di Piacenza e le politiche economiche dopo Maastricht del professor Fitoussi che sa per ci confermano che sta per arrivare
Questo dibattito questa discussione
Si inserisce in un momento
Il passaggio di grande rilievo
E si può dire che intende avviare una discussione sull'Europa dopo la decisione per la costituzione dell'unione monetaria
C'è grande soddisfazione in Italia
Per quello che ormai possiamo considerare un dato acquisito
Il fatto cioè che l'Italia grazie allo sforzo di risanamento in corso da sei anni
E che questo Governo ha portato a compimento ha maturato un riconoscimento di far parte del gruppo di testa dei paesi che entrano nell'Unione Europea nell'unione monetaria
Ed è una soddisfazione generalizzata Italia e la reazione più europeista d'Europa come si sa
Fra le forze politiche ma soprattutto tra i cittadini
Cessato fu un quotidiano qualche giorno fa
Riferiva anche dell'Italia e dell'Inghilterra
Come le due nazioni per le quali sotto la metafora del fidanzamento c'è l'atteggiamento psicologico complessivo più diverso
L'Italia rispetto all'Europa e la fidanzata innamorata che sia spetta solo felicità e una vita
Una vita di di sogni
Mentre l'Inghilterra e la fidanzata che si fa bene i conti vuole sapere che affidamento da il marito quali sono quali sono i rispettivi patrimoni che garanzie ci saranno e questo credo che sia quali che ne siano le ragioni un titolo di merito per l'Italia e in effetti tutto il paese ha mostrato di condividere l'intento di realizzare un risultato che appariva imprevedibile realizzabile io ho parlato di sei anni del percorso perché questo è un dato che va ricordato
Ci sono stati governi diversi ha cessato un Paese che complessivamente da un certo momento in poi ha capito
Che bisognava fare certe cose che c'erano dei prezzi che dovevano essere pagati
Per realizzare questo obiettivo
E la sinistra riformatrice di governo in Italia il PDS è stata protagonista di questo percorso di rinnovamento di risanamento per l'ingresso in Europa già durante la seconda fase del governo Amato
Quando il PDS era all'opposizione senza i comportamenti seri costruttivi e collaborativi
I nostri gruppi parlamentari la prima grande manovra finanziaria del risanamento quella impostata nel settembre del novantadue non sarebbe andata in porto
Il governo Ciampi si è retto in modo determinante
Sulla fiducia morale e sul sostegno che nel Paese e ha dato il PDS
Mettendo l'interesse generale davanti all'interesse di parte
Uno dei punti della nostra contestazione al successivo governo Berlusconi fu proprio il rischio per l'Europa che la sua politica economica avrebbe fatto correre all'Italia
E vorrei ricordare che in quel dicembre del novantaquattro mentre il governo era in evidente crisi politica stava per cadere
I gruppi parlamentari in particolare la legge finanziaria era al Senato il gruppo parlamentare da me presieduto ritiro tutti gli emendamenti alla Finanziaria per evitare l'esercizio provvisorio
E per evitare di danni alla credibilità alla tenuta delle nostre strutture finanziarie
Il governo Dini governo tecnico per quale nove rappresentando il principale sostegno rappresento un ulteriore passaggio sulla strada del rinnovato il risanamento
Ed ecco cioè i due anni di governo che abbiamo alle spalle la straordinaria determinazione politica di Romano Prodi in quel settembre del novantasei quando con quei con quelle decisioni
Che segnano l'uomo di Stato dichiarò senza l'ingresso in Europa se non ci sarà l'ingresso in Europa mi dimetterò tagliando sui bordi pronti alle spalle
Realizzando quello che in quel momento
Poteva sembrare difficilissima di impossibile realizzazione la competenza i ministri come Ciampi e Visco che ancora una volta la determinazione con la quale fin dall'inizio la nostra forza politica ha sostenuto le loro scelte hanno consentito di raggiungere quel traguardo
In Italia quindi la sinistra di governo i Democratici di sinistra non hanno bisogno di lezioni in tema di esigenze di risanamento e di rigore nella finanza pubblica
E ai mestrini che ce le fanno vorremmo rispondere grazie siamo talmente d'accordo che per sei anni abbiamo fatto esattamente questo
E sappiamo anche che adesso non si tratta di tirare un sospiro di sollievo
E di tornare a una politica di spesa fasce nessuno ha in mente questo e presentare in modo caricaturale i problemi che poniamo non serve a nessuno
Conosciamo i vincoli
Internazionali che sono stati assunti la questione che poniamo che adesso si può una nuova fase per l'Italia ma anzitutto per l'Europa di questo tema si parlerà della discussione odierna è un tema che ha immediate
Ricadute politiche
A cominciare dalla
Penso che quelle più legati all'attualità saranno trattate nella tavola rotonda di questo pomeriggio
Alla presenza dei segretari di partito
A me interessa sottolineare un altro aspetto
Adesso non in Italia ma in Europa e necessario aprire una fase due se vogliamo usare per quel che può valere questa espressione
Ed è questo il tema a quale e dedicata alla discussione di oggi
Nel rispetto come ovvio degli impegni internazionali e anzitutto del Patto di stabilità
A favore del quale non a caso alla Camera pochi giorni fa ha votato il Parlamento italiano alla quasi unanimità si tratta oggi di sviluppare quei pilastri della costruzione europea diversi Della Monica che sono rimasti indietro
Anzitutto l'Europa sociale e del lavoro
E imminente il vertice di Cardiff occorre un impegno europeo per l'occupazione e per il lavoro
L'Europa reggerà se saprà dare nei prossimi anni una risposta alla grande questione in termini diversi certamente con caratteristiche diverse
Travaglia purtroppo quasi tutti i Paesi che hanno aderito all'Unione monetaria europea se le grandi nazioni d'Europa hanno un tasso spunto di disoccupazione sia giro supera il dieci per cento quella del lavoro e una grande questione europea consorteria
Altrimenti la contestazione su questo punto diventerà contestazione nei confronti dell'Europa e sarà la destra come sta già accadendo
In particolare in Austria in Francia con lucidità che quindi la destra estrema che assumerà la parola d'ordine di un nazionalismo sociale
Che non sarebbe una novità nella storia europea di questo secolo
Anche fatti di cronaca come quanto è avvenuto ieri a Torino
Purtroppo ci avvicina all'Europa ci avvicinano all'Europa purtroppo perché i fenomeni di un'emarginazione che diventa violenza
Nelle periferie urbane nelle grandi città sono purtroppo fenomeni endemici nelle
In altre grandi nazione
Quindi un'Europa sociale il compito che le forze della sinistra devono affrontare
Il secondo tema e quello che la politica monetaria comune impone politiche economiche comuni
Il coordinamento delle politiche economiche tributarie è un passaggio essenziale che non può non essere da subito affrontato a terza questione che probabilmente compendia tutte le altre e quella di dare all'Europa strutture democratiche
Oggi sappiamo che esiste appena un simulacro di Democrazia europea
L'ultima l'ultimo il Trattato di Amsterdam ma contiene dei passi avanti
Parlamento europeo dovrà dare l'assenso
Sul nome del presidente della Commissione pur designato dai capi di governo
I membri della Commissione dovranno essere nominati d'intesa con il presidente della Commissione siamo passi certamente in avanti rispetto all'obiettivo
Ma l'obiettivo deve essere indicato con chiarezza ed è quello di un governo europeo scelto dai cittadini europei che risponda davanti a un Parlamento europeo
La contestazione del deficit democratico dell'Europa rischia però di diventare uno slogan è che si ripete di anno in anno senza portare a passi avanti sufficiente
Del tema si occuperà fra pochissimo e Giovanni io vorrei dire che Rosy Bindi svolge una due brevissime considerazioni a questo proposito la prima è che lo sviluppo della democrazia europea una premesse in dell'IMI ineliminabile la piena formazione di un sistema politico e dei partiti europeo
Nelle nazioni che fanno parte dell'Unione la democrazia è una democrazia dei partiti
La democrazia europea richiede un sistema europeo dei partiti chiaro riconoscibile
Per questo credo che sarebbe davvero Crovari provincialismo di basso profilo pensare che l'impegno con il quale ci muoviamo per riaffermare la visibilità del Partito socialista europeo
Della quale facciamo parte possa essere legato ad operazioni tattiche di basso profilo
Per questo anche ed è la seconda considerazione io volevo fare le elezioni per il Parlamento europeo del prossimo anno possono diventare un passaggio essenziale
Anzitutto per europeizzare i sistemi nazionali dei partiti è anzitutto quello italiano
Ma anche per vedere se non ci sono le condizioni attraverso una riforma della legge elettorale
Per il Parlamento europeo per cominciare ad avviare per quanto possibile quel processo di riforma costituzionale dell'Europa al quale facevo riferimento non si tratta di rimuovere il principio proporzionale
Ma di introdurre un meccanismo più moderno di selezione dei parlamentari ridurre la frammentazione anche per rendere visibile il carattere europeo del sistema politico nazionale avvicinare il rapporto fra elettore ed eletto ma le prossime elezioni europee possono essere forse anche l'occasione per cominciare a dare vita a una grande idea che proprio ieri ribadiva i ciak Dell'Orto consentire ai cittadini dell'Europa di dire la loro anche sul nome
Del prossimo presidente della Commissione europea
Noi sappiamo bene che un effetto giuridico
Richiede da una parte un'ulteriore revisione dei trattati e dall'altra una uniforme una uniformità di legislazione diversi paesi europei
Mi domando però se l'Italia come ha già fatto in altre occasioni per esempio quando ha deciso la candidabilità
Al Parlamento europeo di cittadini non italiani non posso dare un segnale un indicazione e se quindi fin dalla prossima Legge elettorale per Parlamento europeo
Non sia possibile prevedere che le liste dei partiti possano indicare il nome anche non cittadino come ovvio della propria nazione della persona che intendono sostenere come presidente della Commissione europea dal momento che ci sarà quella novità cui facevo riferimento del voto del Parlamento europeo
Discuterne avviare un'iniziativa per realizzare per avere in mente un obiettivo anche temporali una riforma dei trattati e delle leggi elettorali per consentire e degli ordinamenti giuridici nazionali per consentire prossimo passaggio nel due mila quattro
Una vera e propria elezione diretta del Presidente dell'euro
In ogni caso e su questi temi
La questione sociale le questioni
Dell'armonizzazione delle politiche economiche la questione delle riforme istituzionali per la democrazia europea che la sinistra e i Democratici di sinistra intendono misurarsi da subito
A cominciare dalla discussione di oggi che queste questioni appunto affronterà
Possiamo quindi iniziare i lavori del nostro convegno dando la parola a Laura Pennacchi Sottosegretario al Tesoro
L'economia mondiale sta conoscendo grandi trasformazioni
Sotto l'onda d'urto dell'operare della globalizzazione di un processo innovazione la cui portata sembra un anno perso però a quella della prima rivoluzione industriale
L'avanzamento della costruzione europea costituisce la risposta più adeguata a questi processi
E di questo avanzamento l'unificazione monetaria rappresenta una componente decisiva
Come ricordava
Il Presidente Ciampi saldi
L'Italia può oggi vantare di possedere le credenziali che le consentiranno di essere fra gli undici Paesi che daranno vita tra breve all'Eur
Un costrutto di cui non esistono precedenti storici e le cui implicazioni sull'Europa e sull'intero mondo economico saranno enormi
Già stamattina con grande tempestività il governo presenta decreto legislativo che disciplina perché ci sono molti problemi di disciplinamento l'introduzione dell'euro
Le credenziali stanno nell'eccezionali operazioni di risanamento che iniziata nel mille novecentonovantadue
Ma la cui straordinarietà è dimostrata proprio dall'accelerazione che gli è stata impressa dalla metà del mille novecentonovantasei quando ancora l'Italia non rispettava nessuno dei parametri previsti dal Trattato di Maastricht
Oggi la situazione è rovesciata
Funziona e funzionerà quel circuito virtuoso su cui ha tante volte insistito il ministro Ciampi che consente alla leva primaria costituita dalla caduta della spesa per interessi di manifestare tutta la sua forza strategica
Sui dati del risanamento non tornerò perché in questi giorni mi è stata data ampia importanza e con legittimo contro mi preme soltanto ricordare che l'attenzione all'equità è stato uno dei principi fondamentali che ha guidato l'azione del governo
Con lo scopo di invertire le gravi tendenze alla crescita della povertà e più in generale delle diseguaglianze che avevano preso corpo durante gli anni ottanta
Nella recente analisi del nelle sulla distribuzione del reddito c'è una parte in cui si simula l'impatto redistributivo delle due manovre di finanza pubblica adottate dal governo Prodi relative al mille novecentonovantasette mille novecentonovantotto
Giungendo a due significativi risultati ma da dire in primo luogo un miglioramento
In senso egualitario riassetto redistributivo in secondo luogo una netta contrazione delle situazioni di povertà
Anche sul piano della distribuzione primaria del reddito non si può sottovalutare la funzione svolta dal decremento dei tassi di interesse
Che per un verso ha beneficiato il sistema produttivo per un altro a automaticamente invertito la tendenza alla contrazione sul reddito nazionale della quota da lavoro che durava anche da molti anche
Su tutto ciò ha influito l'equilibrio con cui il governo
In accordo con le parti sociali è intervenuto sulla spesa sociale
Puntando ad obiettivi di sostenibilità finanziaria i quali richiedono la stabilizzazione della spesa nell'aggregato
E al tempo stesso ad obiettivi di equità e di estensione della cittadinanza i quali richiedono anche una diversa allocazione della spesa interni disaggregati
A favore di bisogni non coperti e di gruppi di popolazione scarsamente inclusi come le donne e le giovani generazioni
La maggioranza che sostiene il governo di centrosinistra e ora in grado di riflettere in modo più meditato sulle connessioni tra risanamento e sviluppo come ricordava il Presidente Ciampi
Ciò implica soffermarci su due ordini di problemi il primo concerne i vantaggi dell'euro il suo significato autentico diamo troppo e scontata una riflessione sottovalutiamo il significato che allego
Il secondo riguarda la natura profonda dei cambiamenti dell'economia e della società che nel caso italiano il risanamento ha sollecitato
Consideriamo innanzitutto l'altra abilità per i capitali ed investimenti internazionali di una grande Aria di stabilità valutaria
Nella quale i costi di transazione si contraggono i rischi per le imprese si riducono le condizioni di competitività ambiti Murano grazie anche alla più effettiva integrazione di un mercato che in prospettiva coinvolgerà altri centosettanta milioni di persone
La fossa di questo argomento si misura solo se si tengono presente le condizioni di relativo declino che era un declino economico era ed è un declino economico produttivo e occupazionale dei problemi dell'Europa occupazionali datano da molto tempo
In cui appunto l'Europa si trovava all'inizio degli anni Novanta e che a tutt'oggi non sono state debellate
Il vantaggio che dai detenere una moneta di riserva mondiale dimostrato dal presidente degli Stati Uniti
I quali uscirono dalle loro declino e dalla grave crisi economica dei primi anni Novanta con l'uso molto determinato della loro comunità il dollaro per frena per drenare flussi di liquidità e di risparmio a livello mondiale e centralizzare funzioni di comando sui sistemi finanziari internazionali
Ciò consentirà agli Stati Uniti l'adozione di altre linee strategiche come l'impulso alla liberalizzazione dei principali mercati mondiali un processo o di deregolamentazione e nuova regolazione dei servizi pubblici su scala interna che portò tra l'altro al crollo dei costi dei servizi di comunicazione
Un eccezionale sostegno che gli Stati Uniti hanno operato al sistema della ricerca scientifica e tecnologica
E potenzialità dell'Euro si manifestano solo se si rende esplicito che il suo fine ultimo è porsi accanto al dollaro allo yen come moneta di riserva mondiale
Non si tratta di ambizioni di potenzialità irrealistiche
E il Fondo monetario internazionale a segnalarci che la domanda di euro sarà molto più grande della domanda complessiva che oggi già si esprime per le corrispondenti paludate tre euro per capire come ciò potrà avvenire bisogna ricordare che la nazione statunitense ed Europa dei Quindici pur avendo basi economiche simili per esempio detengono ciascuno il quindici per cento del dell'export mondiale
Esercitano pesi molto diversi sulle transazioni globali un solo dato il quarantotto per cento dei flussi del commercio mondiale denominato in dollari mentre solo il trenta per cento in valute europee
Le valute europee al presente sotto rappresentate nelle transazioni globali una volta unificate in una sola moneta avranno un peso molto maggiore
Il secondo ordine di problemi riguarda la natura dei sommovimenti economici e sociali che è stato provocata nel caso italiano da Risanamento stesso
Non si può visualizzare il risanamento come se esso fosse avvenuto in uno spazio vuoto
Ai confini per così dire dell'economia e della società tagliando neanche drasticamente le quantità ma in qualche modo sospendendo nel funzionamento e dunque lasciandone inalterato il nucleo qualitativo di base
In realtà il risanamento agito profondamente sui tratti costitutivi di un'economia di una società che si era abituata ad alimentarsi di una miscela fatta di debito pubblico crescente alta inflazione elevati tassi d'interesse cambio instabile svalutazioni ricorrente della lira
Questa miscela comportava un'alterazione di tutte le propensioni di tutti i comportamenti
è sufficiente ricordare che con un tasso d'interesse del nove virgola cinque per cento bastava possedere duecentosessanta milioni da investire in titoli di Stato per lucrare un guadagno pari all'intero reddito annuo di un operaio metalmeccanico
L'alterazione dei comportamenti a sua volta si associava la cristallizzazione in prodotti tradizionali della specializzazione del Paese
Al crollo degli investimenti ricerca e sviluppo all'un per cento del PIL e alla conseguente emarginazione dell'Italia da ogni prospettiva di innovazione tecnologica rilevante alla dilapidazione del capitale umano
Sì radicata qui quella coalizione della rendita in grado di paralizzare il Paese di soffocarmi potenziali di dinamismo se ne colgono i segni nell'asfitticità dei nostri mercati finanziarie nell'arretratezza del sistema creditizio nell'assetto feudale delle professioni liberali
Nell'assenza di una dinamica industria dei servizi alla produzione su base conoscitiva nell'arcaicità di un sistema universitario incapace di esprimere significative complementarità con il mondo produttivo
Nella carenza di meccanismi di apertura dei settori protetti e di sollecitazione degli stimoli della concorrenza
Per combattere la coalizione della rendita occorreva che si affermasse una coalizione per lo sviluppo
Ed è questa la spiegazione che ci ha animato è significativo che con il prossimo DPEF si punterà ad aumentare drasticamente gli investimenti pubblici
Per incrementare la quota della spesa in conto capitale in cui valori odierno ettari valore assoluto appena sessantasei mila Gardini vive a fronte dei quasi ottocento mila miliardi a suo assorbiti dalla spesa corrente al netto degli interessi
Lavorare ad una coalizione per lo sviluppo rende esplicito che risanamento non è né una parentesi nel un fine in sé
In gioco infatti l'architettura economica ma in gioco sono anche l'articolazione sociale in gioco sono perfino il profilo dei valori e la stessa identità nazionale
E per tutto e per tutte queste ragioni che quanto meno improprio dire che ora risanamento quasi avvenuto nel momento in cui le ragioni della sinistra debbono venire in campo
La verità e che le ragioni della sinistra sono già in campo da tempo ed è stato proprio il loro operare che ha consentito l'attivazione di un risanamento siffatto vale a dire con le sue precipuo istanze di modernizzazione da un lato di equità e di giustizia sociale dall'altro
Siamo dunque trarre le seguenti parziali conclusioni
L'euro è un'istituzione che esprimono elevata politicità un progetto carico di interventismo politico paradossalmente colto di più dalla critica radicale del monetarista Milton Friedman che stigmatizza il decisionismo dice Friedman
Che non dai superstiti nostalgici delle tutele statalisti che tradizionali
Al tempo stesso questo interventismo smentisce il destino di affidamento esclusivo ai meccanismi di mercato vagheggiato dagli ultra liberisti
L'intreccio tra problematiche monetarie e valutarie problematiche reali e molto più stretto di quanto certe teorie lasciano presumere
La sovranità monetaria dei Paesi europei aderenti all'Euro non si annullerà Massi dirlo che era al livello al quale la sua efficacia potrà essere maggiore
Cogliere le potenzialità dell'euro richiede un cimento propositivo che dovrà coinvolgere almeno due specchi uno relativo al contesto europeo l'altro relativo come radicare nel contesto nazionale ipotesi di sviluppo e di crescita dell'occupazione
Per entrambi sarà essenziale puntare su tassi sostenuti di incremento del PIL come del resto nelle previsioni le più importanti organismi internazionali
L'Europa potrà contare sulla fossa aggiuntiva della propria domanda interna e in particolare di quella per investimenti la quinta insita ed efficacia dipenderanno però dalla volontà e dalla capacità degli attuali già re proposte come quelle contenute nel Libro bianco di Gallo
Che stabilì poc'anzi ricordava la cui ispirazione non è niente affatto obsoleta
Nel contesto europeo il problema maggiore sarà costituito da alcuni la conduzione delle politiche monetarie e fiscali nell'area dell'euro
Polito ramo del Lazio alla necessità di adottare aggiustamenti che sa rimarranno necessariamente diversi nei vari Paesi aderenti
Tutto ciò è cruciale in relazione alla capacità che l'altra che l'area dell'euro a Bra di promuovere l'occupazione e di assorbire possibili sciocco
Tali questioni ci sollecito ma la progettazione e la realizzazione delle istituzioni della integrazioni politica
Nell'immediato si presentano nodi importanti la cui trattazione può anche essere sganciata da quella assai più complessa relativa alla riforma possibile degli assetti istituzionali che oggi reggono l'Unione europea
Il punto infatti è l'opportunità che pur mantenendo ciascuno stato la propria sovranità nazionale da subito maturino orientamenti comuni in grado di fare sì che dal gioco a somma positiva innescato dalla moneta unica tutti possono davvero guadagnare la questione del coordinamento si pone con più urgenza in relazione all'armonizzazione dei sistemi fiscali
Ma forme di legislazione coordinata saranno richieste anche in materia ambientale in materia di lavoro in materia di questioni sociali se si vuole avanzare entro un avvincente progetto di costruire una cittadinanza europea
Il Patto di stabilità e di crescita impegna i singoli Paesi aderenti a proseguire in politiche rigorose di bilance di finanza pubblica che tuttavia non dovrebbero superare i livelli di equilibrio e dunque non dovrebbero incorporare eccessi di restrittività
D'altro canto il patto assume come indicatore di virtuosità i saldi di bilancio mai saldi possono essere il risultato di combinazioni diverse ricorso a vari strumenti
E la scelta della combinazione ottimale da parte di ciascun paese e facilitata se l'insieme dei paesi aderenti addotta visioni comuni
Radicale nel contesto nazionale ipotesi di sviluppo e di crescita dell'occupazione richiede che si ritorni sul tema dello spazio per gli investimenti nella finanza pubblica nel quattro della moneta unica ricorda richiamato già da sardi
La programmazione del percorso di rientro dal debito pubblico non è non può essere vista come un'imposizione esterna è primario interesse del Paese
Infatti la sottoscrizione del Trattato di Maastricht del Patto di stabilità e di crescita ha introdotto il principio del finanziamento della spesa in conto capitale con le entrate correnti
Ribaltando il meccanismo di gente in Italia nella prima metà degli anni ottanta caratterizzati dal finanziamento in deficit della spesa corrente
Nel mille novecentonovantotto il saldo corrente delle pubbliche amministrazioni italiane sarà per la prima volta attivo
Pari a zero virgola cinque punti percentuali di PIL dunque una quota della spesa per investimenti verrà finanziata dalle entrate correnti
Il nodo da sciogliere sta proprio qui
Riguarda come aumentare la spesa per investimenti data anche la necessità di ridurre gradualmente la pressione fiscale e contributiva complessiva
Si può ricorrere alle risorse liberate dalla spesa corrente e quindi alle risorse attualmente dedicati alla spesa primaria oppure alle risorse destinate alla spesa per interessi
La spesa primaria in Italia estremamente contenuta checché se ne dica rispetto ai livelli degli altri grandi Paesi europei e necessità principalmente di interventi di riqualificazione volti soprattutto a delle vacche iniquità ed efficace
Dunque la spesa per interessi e il serbatoio principale qui attingere tenendo conto che se il prodotto di due fattori la riduzione del costo medio del debito
La riduzione dello stock del debito a sua volta alimentata dai proventi dei processi di privatizzazione ed a livello degli avanzi primari si evidenzia quindi una relazione molto complessa tra spesa pubblica per investimenti per investimenti e dinamica di rientro dal debito
Poiché l'accelerazione eccessiva del processo di riduzione del debito comporta un incremento degli avanzi primari e quindi forse un rallentamento delle dinamiche economiche
Mentre un rientro troppo diluito nel tempo conserva una situazione di instabilità per la finanza pubblica
E continua ad alimentare la rendita mediante un'elevata spesa per interesse e quindi sottrai risorse agli investimenti produttivi
Le scelte di finanza pubblica dei prossimi anni dovranno muoversi nella consapevolezza della complessità di tale situazione
Un percorso di rientro deciso
La cui tappa intermedia può essere fissata nel raggiungimento della soglia del cento per cento in rapporto al PIL nel due mila tre due mila quattro e non l'obiettivo di crescita reale intorno al due virgola cinque per cento e chi più alla
Sì ho già detto dei significativi effetti positivi derivanti dall'introduzione della moneta unica questi però per essere colti esigono adeguati miglioramenti del capitale umano fisico ambientale del Paese
Cioè perfetto sistema non è sufficiente infatti disarticolare quella coalizione della rendita di cui parlavo all'inizio non è sufficiente procedere nella giusta posizione di riforme settoriali
Un'idea guida della specializzazione produttiva dell'Italia nel contesto dinamico della divisione internazionale del lavoro va assunta come riferimento per la definizione di politiche i settori
Preliminari quindi alla decisioni su quanto investire e la decisione relativa ai settori sui quali investire
La filiera dell'information technology è uno degli ambiti produttivi da privilegiare
L'altra grande priorità riguarda l'ammodernamento del sistema bancario italiano bancario finanziario inadeguata a sostenere la crescita di mezzi e dimensionale e la proiezione internazionale dell'impresa e soprattutto delle piccole e medie le quali hanno invece urgenza di modernizzare le modalità di finanziamento oggi ancora costituiti dal capitale proprio e dal ricorso all'indebitamento a numeri e che sono già corrette ma su cui bisogna ritornare dalle incisive riforme fiscali predisposte dal ministro Visco
Il problema dell'approvvigionamento finanziario delle imprese italiane va affrontato in tempo prima che il risparmio delle famiglie in uscita dal circuito dei Bot e CCT si diriga oltre confine
Le risorse che si libereranno saranno crescente niente raccolte da intermediari finanziari
Che di fronte all'impossibilità di investire nelle attività produttive italiane a causa delle barriere poste dalla proprietà familiare all'accesso di Kafka all'accesso al capitale lady lotteranno sulle imprese di altri paesi
Per evitare tale situazione le imprese italiane dovranno trovare il coraggio di aprirsi di entrare nelle Borse europee di rivolgersi ai fondi di investimento mobiliari e nell'ambito di questo processo un rilievo importante potrà essere svolto dei fondi pensione
Gli esempi fatti sono significativi al fine di venti e iniziare anche le potenzialità occupazionali del progresso tecnico
Il progresso tecnico non è nemico dell'occupazione anzi genera un occupazioni ma a determinate condizioni se sostenuto da investimenti appropriati i dati guanti assenti istituzionali
Il nodo vero che progresso tecnico in atto Giovanni era per tutta la fase di transizione uno scarto tra dinamiche tecnologiche e dinamiche sociali
E questo scarto provoca gravi problemi occupazionali sta qui la sfida per la politica
Far durare il meno possibile la fase di transizione colmare lo scarto istituzionali aggredire il dramma dell'assenza ed è la penuria di lavoro coordinando rafforzando gli impegni soprattutto nel Mezzogiorno
A questo proposito vanno sottolineati gli interventi di regolazione dei mercati dei beni e servizi e dei fattori produttivi le misure di innovazione della pubblica amministrazione di riforma del sistema fiscale del bilancio pubblico e degli istituti della cittadinanza sociale
L'attenzione e la formazione l'istruzione alla promozione diretta del lavoro dovrà essere un tema fondamentale nell'impegno dell'esecutivo e della maggioranza
Nelle scorse settimane nel mezzo di uno scontro troppo spesso ideologico e quindi sovradimensionato è stato presentato al Parlamento un disegno di legge per la riduzione dell'orario di lavoro a trentacinque ore
è un intervento apprezzabile sul piano della ridefinizione degli stili di vita
Sostenuto però in alcuni casi da una cultura che rischia di essere rinunciataria in merito agli obiettivi della crescita dell'occupazione
Una cultura che assume deterministica mente come date le opportunità di lavoro mentre bisognerebbe considerare possibile l'allargamento di queste opportunità
Il rapporto diretto con gli assetti del mercato del lavoro e la configurazione delle istituzioni della cittadinanza sociale il percorso già intrapreso va continuato
Per arrivare ad una dotazione di strumenti universalistici di sostegno al reddito e di efficace politiche attive del lavoro
Per approvare una legge quattro di riforma dell'assistenza e così via
I processi ai processi di privatizzazione va affiancato crescente mente un più incisivo intervento sulle forme di regolazione
Di estrema importanza sono le misure di liberalizzazione dell'esercizio delle attività commerciali e altrettanto significativa risulterà la liberalizzazione dei servizi professionali
La presentazione dei benefici dell'Euro dunque non è automatica abbiamo detto più volte e richiede anzi azioni che trasformino le potenzialità in effettività ciò dice da solo quanto sia sbagliata l'idea di una sorta di fine della politica
Surrogata da automatismi tecniche tecnocrazia
Altrettanto sbagliata si conferma l'idea della fine della distinzione tra destra e sinistra
Le classi dirigenti europee con l'euro hanno saputo perseguire il Progetto più innovativo che sia stato proposto sulla scena mondiale almeno dalla revoca degli accordi di Bretton Woods
In Italia e il centro sinistra che ha promosso e guidato la partecipazione a questo progetto e di ciò esso deve al tempo stesso rivendicare grande merito e portare la non minore responsabilità
Se il bisogno di politica non muore anzi si rivitalizza anche la politica economica non inserisce le sue funzioni
Io non credo che siamo di fronte al fatto a un puro e semplice ridimensionamento delle politiche macroeconomiche e un rilievo esclusivo assunto dalle decisioni micro economiche in realtà siamo di fronte a tre ordini distinti per quanto connessi di questioni il primo riguarda l'articolazione dei livelli locale nazionale europeo entro cui collocare la politica economica
Il secondo concerne le nuove modalità complessive di funzionamento dell'economia e della società le quali danno più forte rilievo alla problematica del come operare correzioni e come individuare policies adeguate
Il terzo attiene alla possibilità che abbiamo di uscire dal dilemma si condannarci o meno alla rinunzia della macroeconomia perché siamo messi nella condizione di recuperare una visione macro nella più accentuata attenzione agli effetti deve operare delle maison istituzioni come l'euro
E nel più sapiente inquadramento e dosaggio degli interventi di tipo micro
In questo ambito si chiarisce anche l'importanza che la politica economica non si riduca a un solo obiettivo e mantenga una pluralità di obiettivi la stabilità dei prezzi la crescita l'occupazione l'equilibrio degli scambi con l'estero
Il problema vero infatti è sì come il decisore politico esercita una funzione di arbitraggio tra obiettivi molti critici non sempre naturalmente o facilmente riconducibili a coerenza dunque l'operatore pubblico mantiene funzioni decisive e funzioni che quanto più saranno leggi vere tanto più richiederanno un interventismo dall'ATO progettuale strategico un di più di esercizio di leadership culturale prima ancora che politica
In sintesi e avviandomi alla conclusione
Non vi sono singoli interventi risolutivi per rilanciare lo sviluppo e per sconfiggere la disoccupazione
Non c'è la ricetta miracolosa come ha ricordato Ciocca va rifiutata la logica degli atti singoli discontinui demagogici configurati quando il rischio della disoccupazione che sempre attuale si è materializzata
Ma anche la logica dei piani basti ed eccezionali contro una disoccupazione già esplosa deve essere superata
Prevenire è meglio che curare anche in ragione dei tempi lunghi con cui l'occupazione risponde alle variabili alle quali è segregata da una redazione significativa e stabile
La stabilità finanziaria era condizione necessaria per rendere efficaci ciascuno degli altri interventi di politica attiva per il lavoro e a partire da questa convinzione che si motiva il disegno della riflessione che oggi riproponiamo con questo convegno che le azioni del convegno odierno degli enzimi in primo luogo questo aspetto in sotto lo in secondo luogo sottolineano la rilevanza dell'intera gamma degli orientamenti di politica economica presentimenti nel dibattito interno internazionali
Il senso del convegno non è dunque di approfondire una posizione assunta come un genio ma di discutere posizioni plurime anche diversificate
E questo opzione non deriva da un approccio sinché stilistico essa è al contrario la manifestazione dell'esigenza di ricercare più meditati occasioni di confronto e di dialogo
In sei anche la manifestazione della convinzione della necessità di far convivere una pluralità di variabili ed impostazioni
Perché spesso ciò che si rivela sbagliato non è il singolo punto di vista ma la sua assolutizzazione
Frattempo è arrivato il terzo relatore il professor Fitoussi che ringraziamo do la parola Biagio De Giovanni per la relazione sul tema L'Unione monetaria e i processi di riforma politico istituzionali
La ringrazio
Io credo che verrà sempre ricordato a chi lo dimentica
Che l'unione monetaria è stato una grande scelta politica fosse l'ultima grande scelta politica generale
Che l'Europa affatto questo senso credo si debba dire ridire che il trattato di Maastricht da questo punto di vista è stato
Forse il più grande trattato europeista che peraltro registrata o cominciava a registrare sconvolgenti novità nella geopolitica europea a partire evidentemente dalla riunificazione della Germania
Fatto politico che quindi come tale a e sospetti politici
Io non ho bisogno di aggiungere molto a quello che lavora Pennacchi ha detto
Mettendo in evidenza non solamente quanto sia importante
Il trasferimento di sovranità da parte degli stati nazionali dire senza precedenti
E questo è un fatto politico epocale
Ma anche gli effetti sulle società implicate nell'Euro
Giustamente nessuna interpretazione in chiave gretta mente monetarista
Spiegare e darci conto di come
Penso all'Italia naturalmente
L'ingresso del nostro Paese nell'Euro ha messo in movimento forse competenze parti di Società Civile io direi il governo con l'opera di risanamento attuata questo bisogna ancora ricordarlo dirlo ha compiuto il primo atto meridionalista
Della sua politica
Perché un non ingresso dell'Italia nel primo gruppo delitti della del dello dell'unione monetaria avrebbe rappresentato sicuramente un elemento di cultura della secessione invita perché avrebbe presentato il Mezzogiorno come Balla al piede dello sviluppo italiano io non ho bisogno quindi di dire più su questo
E quindi anche un grande fatto istituzionale oltre che politico un fatto istituzionale che produce istituzioni come l'amico Manzella ma ama ricordare cioè
Patto di stabilità ma Patto di stabilità e di crescita significa patto di stabilità politica Patto di stabilità
Monetario Patto di stabilità e di sviluppo dell'economia cioè una straordinaria potenzialità di integrazione per cui da questo punto di vista si deve dire si deve ancora una volta ricordare che la moneta produrrà politiche
Produrrà politica
E in questo c'è qualcosa di profondamente vero
Non c'è bisogno forse neanche di richiamare il fatto che in fondo questo grande labirinto politico istituzionale che l'Europa
Funziona anche io sarei delle metafore filosofiche attraverso una sorta di mano invisibile una sorta di astuzia della ragione non c'è bisogno forse neanche di ricordare questo forse può essere ricordata un'altra cosa
E cioè la complessità dell'idea di Europa
A chi
Immagina una possibile riduzioni monetarista
Della realtà europea a chi immagina questa l'enorme complessità i sistemi politici di culture di tradizioni
è inconcepibile che d'improvviso ci sia una sorta di inaridimento munita di lista del complesso processo di integrazione europea in questo senso bisogna avere una ragionevole fiducia
E bisogna avere una ragionevole consapevolezza della enorme complessità e ricchezza del Progetto anche politico che si mette in moto con l'unione monetaria su un punto
E tuttavia il discorso non si può fermare qui questo è il punto fondamentale
Non si può fermare qui riesce ma intanto per una ragione mi permetterete proprio la citazione di un unico articolo del trattato ma il trattati trattati vanno poi letteralmente Petrachi e la cosa è sempre importante di quell'articolo due del Trattato che istituisce la Comunità europea che ricorda che mediante l'instaurazione di un'unione economica e monetaria e di un mercato unico si debba
Cioè l'accento va sulla sull'insieme di questi obiettivi che gli stati hanno l'obbligo di perseguire
E quindi
Questa unione monetaria mezzo per la realizzazione di questi obiettivi che sono obiettivi politici sono obiettivi sociali sono obiettivi economici
Bah soprattutto fortemente sottolineato queste connessioni
C'è una convergenza monetaria che poi deve significare coesione occupazione sviluppo crescita
Come dare ditta questa possibilità che in parte già dentro la dimensione dell'unione monetaria
Quali politiche istituzionali quali strumenti sono necessari perché questo insieme complesso che l'articolo due delinea
E in cui l'Unione monetaria diventa mezzo è strumento per le politiche
Come delineare allora partire da questa questa necessità certe volte bisogna dirlo perché se non ci spiegheremo neanche il dibattito è stato un po'dimenticato il
Il carattere rigoroso di questa connessione quante volte abbiamo detto
Si parlava di unione economica e monetaria alla fine e non a caso il lessico un po'cambiato
Unione monetaria come se quasi come dire la forza anche prepotente come dicevo all'inizio è fondamentale di questo processo di unione monetaria abbia un po'messo fra parentesi altri momenti altri sviluppi che pure il trattato richiamo
Che poi è scattato richiamo
E allora la prima domanda che vorrei pormi su questo fronte più definito istituzionale e un po'la seguente che cosa che potrà rendere difficile o più complicata il tenere insieme il tenessi insieme di tutti questi obiettivi questo sì una domanda del PD ma che non ma naturalmente drammatizzata
Ma dobbiamo avere presente perché se no discorso rischia di rimanere monco
Il primo problema che io vorrei porre e relativo ai poteri della Banca centrale europea
Io solleverei due la questione in questo modo
Io credo che ci sia un surplus di indipendenza dispetto alle banche centrali nazionali nei poteri della Banca centrale europea surplus fu un di più l'indipendenza
Che ha una sua ragione baratti
Perché il trasferimento di sovranità monetaria che gli stati hanno fatto in qualche modo era ed è strettamente condizionato dalla garanzia di una indipendenza dell'autorità monetaria rispetto a tutte le autorità politiche nazionali
Ecco come dire la complessità e difficoltà del nudo
Si potrebbe argomentare allungano lo farò naturalmente su un terreno che mi è più ostico che il terreno per tecnico sicuramente questo tema potrà venire fuori una discussione di oggi che cosa significa questo surplus di indipendenza della banca
Centrale europea rispetto alle banche nazionali
Tocca molti temi
Io voglio sollevarmi uno solo sostanzialmente
E
Come dire l'assenza di una costituzione di una legge che regoli l'indipendenza della banca cento
Come avviene negli Stati nazionali
Lo statuto della banca centrale il suo status può essere modificato solamente da un accordo unanime di tutti gli stati membri per modificare il
La debolezza la degli interlocutori politici che normalmente rispetto alle banche centrali nazionali sono non solo il governo ma la Costituzione la legge
Beh questo è un punto sul quale questo surplus io dicevo
Che tocca idee poteri della Banca centrale europea bah vanno vanno evidentemente toccati anche altri se ne potrebbero toccare i più tecnici il problema della stabilità dei prezzi chi la definisce
Il problema delle decisioni della Banca centrale relativi ai tassi d'interessi quindi la possibilità di una di un mondo di competenze tra Ecofin e Banca centrale europea tra i problemi che sono schiettamente istituzionali che nascono dall'interno di questo riequilibrio di poteri che la banca
Centrale e la sua costituzione in Europa porrà
Bene badate rispetto a questa situazione rispetto a questo io individuo sicuramente ripeto in maniera non drammatizza anche ma in maniera problematica perché poi c'è un processo da portare avanti
Non è che si chiude qui il problema
Esiste oggi un interlocutore vero dal punto di vista della come dire della della legittimazione democratica e politica dell'interlocutore nel Parlamento europeo che su un punto
E l'interlocutore probabilmente abbastanza fragile rispetto alla forza della banca centrale
Però il Trattato prevede questo
Pertanto prevede questo io non entro adesso nel dettaglio di quest'obbligo della Banca centrale europea di presentare al Parlamento annualmente il rapporto sulle politiche monetaria seguita dalla Banca centrale europea questo importa
E importante secondo me che si lavori in questa direzione do semplicemente come dire una pura e semplice informazione
Come presidente della commissione istituzionale al Parlamento europeo cioè stiamo per varare e nella prossima sessione plenaria di api di maggio sarà approvato un accordo interistituzionale o la proposta di un accordo interistituzionale tra Commissione Consiglio e Parlamento
Per definire le procedure relativi alle definizioni degli interni degli indirizzi la proprie procedure relative alla sorveglianza multilaterali le procedure in caso di eccessi gli eccessivi disavanzi pubblici o voglio citare questo non per sopravvalutare
Quello che può essere il ruolo di una istituzione democratica qual è il Parlamento europeo rispetto a un problema di tale complessità ma anzi in un certo senso proprio per individuare i limiti di questa situazione
è senso che sostanzialmente e questo l'interlocutore democraticamente legittimato e quindi io credo che si dovrà lavorare fortemente in tutti gli interstizi del trattato
Per dare un'interpretazione di questo di questo di questa possibilità ma verità ultima è un'altra
E che la dimensione politica dell'Europa dell'Unione Europea che ancora incompiuta estrattive questo il punto fondamentale
Si è immaginato forse anche con una qualche dose di ingenuità e poi dirò perché
Trattato di Amsterdam che completa il Trattato di Maastricht il Trattato di Maastricht dedicato all'unione monetaria il trattato di Amsterdam capace di costruire l'unione politica io dico con una qualche dose di ingenuità forse perché noi sappiamo bene che quando l'Europa si trova di fronte ad una scadenza politica al tentativo di una scorciatoia politica il problema si complica sempre
Il problema si complica sempre
Basterebbe ricordare
L'ha detto ciò che avvenne negli anni cinquanta la ceca si l'accettano
Le scorciatoie politiche in Europa sono sempre estremamente difficili a governarsi
Qualcuno dice appunto e l'unione monetaria stessa che da concepita come unione politica che sarà e e e la base di fondo costituzionale costitutiva dell'unione politica io penso che su questo si debba avere una certa prudenza interpretativa
Per una ragione che proverò molto brevemente a spiegare così
Badate non si può dire che l'unione monetaria sia dal punto di vista istituzionale un modello di cooperazione rafforzata in tutti i sensi
Per la ragione molto semplice ma molto importante che l'unione monetaria non induce automaticamente altre politiche
Faccio un solo esempio ne potrei fare più ma siamo il tempo stringe la politica estera
La politica estera comune finirà col diventare un esigenza quando al G7 o al G otto si dovrà difendere la stabilità dell'euro ma la politica estera dal punto di vista istituzionale altre regole
E possibilità quindi di di interventi anche di soggetti politici e di Stati che sono fuori dalla moneta unica
E quindi ci può essere uno scarto fra una esigenza politica molto concreta e cioè gli Stati dell'Unione monetaria abbiamo una politica estera comune e la difficoltà a tradurre in termini istituzionali questa politica comune
La stessa cosa si potrebbe dire sull'occupazione
E allora e e vado verso la conclusione si dovrà aprire un fronte politico istituzionale
Io credo che con tutta ripeto la consapevolezza di quanto un rito ossia il processo di unione monetaria e di come sia irriducibile
Alle componenti monetarista del processo stesso tuttavia un processo politico istituzionale va aperto dopo Fiore Monica
L'aspetto lungo due linee e sono quelle che io voglio ripeto semplicemente citare
Va aperta lungo maligna a lungo termine
Direi nei labirinti del trattato
Individuando gli elementi e i soggetti politici e istituzionali in grado di produrre cambiamenti
Rapporto con i Parlamenti nazionali messa in campo di partiti politici lavoro istituzionale lavoro che è in corso il che devi avere come finalità quello di rafforzare le istituzioni politiche dell'Unione verso un'unione politica
Verso il rafforzamento delle istituzioni politico giuridico e questo è un lavoro a lungo termine che però come dire a parte dalla base del trattato
Anche nel Trattato di Amsterdam dove le possibilità interpretative di sviluppo sia il protocollo del rapporto con i Parlamenti nazionali sia il processo legislativo
Sì a tante altre cose che attengono al controllo democratico da parte del Parlamento europeo e di altre istituzioni sta crescendo questo è un dato da tenere presente è un dato lento e una comunicò che però va messo in cammino adesso
Per l'impossibilità di tenere fuori le questioni istituzionali dal progresso democratico dell'Europa come salvifici e poi c'è e concludo
Una ricerca a breve termine a breve termine io lo chiamerei un po'il pacchetto dei loro
La proposta di elezione diretta del presidente della Commissione si può dire matti c'entra immediatamente con quello di cui stiamo parlando c'entra moltissimo perché di fronte a un cammino a lungo sulle politiche istituzionali che ha tutto il cammino e il metodo europeo ha una nuova conferenza intergovernativa una nuova unanimità chissà se riusciremo a cambiare qualcosa del metodo prima di una prossima conferenza intergovernativa lavora qui la mia Commissione sta lavorando in modo particolare
Ma c'è una una possibile a a termine Breve dove qualche scorciatoia politica è possibile per esempio l'elezione diretta del presidente della Commissione acque anche Cesare Salvi si richiamava assumerebbe un valore politico simbolico straordinariamente preciso e capace di individuare in una personalità
Come dire la di l'arricchimento dell'apoliticità del processo di integrazione europea questo fatto
Che già poco sul tappeto e e e di grande rilievo e l'ultimo punto questo Patto di coordinamento delle politiche economiche
Che deve aggiungersi al patto di stabilità
Per evitare un'interpretazione come dire statico e puramente monetarista del Patto di stabilità e per immettere nel Patto di stabilità elementi che diciamo lui definiscono la possibilità di un coordinamento delle politiche economiche credo che questi siano i problemi fondamentali sapendo che le sfide sono enormi unione monetaria allargamento e il funzionalismo come fondale se ci ha ricordato di recente al Parlamento europeo e probabilmente almeno in parte finito e che una nuova dimensione politica e strategica deve intervenire proprio perché siamo alla vigilia di grandi sfide
Come quella dell'unione monetaria quella dell'allargamento dell'Unione
Grazie a dei Giovanni do la parola Giacomo Vaciago per la relazione sul tema crescita nella stabilità il risanamento come fattore di sviluppo
Grazie
Una cosa che
Un po'tutti ci domandiamo
Questo governo e questa maggioranza sono solo stati fortunati
Ho anche virtuosi provveduto c'hanno preso per sbaglio
No o perché conoscevano la letteratura
Conoscevano Barrot bottone becco strisce Alesina Giavazzi Pagano Giovannini spaventa tutta la letteratura del successo del risanamento e della crescita da risanamento è una letteratura che e non è stata mai scritta sull'Italia
è stata scritta su qualche ore mille novecentoventiquattro ventisei che poi è stata scritta sull'Irlanda Danimarca l'Olanda
Penso potrà possiamo incominciare a scriverla anche sull'Italia alloggiò cerca di capire cosa è successo
Cosa è successo negli ultimi due anni cosa sta succedendo perché questa storia non finisce mai né ci troviamo sempre almeno nei convegni gli economisti e politici a parlare di cosa sta succedendo poi ci sono i nostri amici storici che verranno qui fra trent'anni
A spiegarci cos'era veramente successo
è stata certamente in virtù è stata credo finora solo virtù macroeconomica manca ancora e e questo è la scommessa quello che resta da fare manca ancora molto virtù micro economia attenzione è stata talmente virtù macro economiche che ne ci troviamo oggi in una situazione in cui la macro economia di questo Paese espansiva dei tassi di interesse e la politica di bilancio sono dispersivi l'economia almeno nella parte in cui c'è corre troppo
Esagero solo per farmi capire ma il problema oggi è poi dobbiamo tarli tassi di interesse in questo Paese esagero solo un po'per farmi capire ma il problema è questo
Nella parte del paese dove ci sono le fabbriche la manodopera è scarso
Sante
Forse è ora di cominciare a capirlo sto Paese
Bene ricordo alcune cose e poi vengo di nuovo all'attualità la storia la possiamo incominciare per capire il Trattato di Maastricht che ricordo sempre l'Italia il Paese che l'ha approvato il menu minuti
E forse adesso che ci prendono sarebbe ora di cominciare a discutere sì ci vogliamo andare veramente fino a un anno fa era accademia fino a un anno fa all'inizio del novantasette non rispettavamo nessuno dei cinque parametri e parlare del ci andiamo non ci andiamo era assolutamente teorico gli economisti si trovavano in convegni discutevano dell'Euro che era una cosa che non ci riguarda
Dico nessuno dei cinque parametri veniva rispettato quando il Governo Prodi inizia a lavorare e ancora tre mesi dopo
Dal nel corso del novantasette che uno dopo l'altro
I cinque parametri vengono rispettati e si pone il problema che ci andiamo a fare visto che adesso ci prendano
Ricordiamo allora alcune cose negli anni settanta in Italia ma un po'in tutta Europa politiche monetarie e di bilancio vengano finalizzati a obiettivi
Di distribuzione redistribuzione del reddito di fronte a ciò endogeni l'autunno caldo
Carli scrisse che aveva inflazionato l'economia per ripristinare il margine di profitto dopo l'esplosione dei salari
E politiche redistributivi internazionali dopo lo shock petrolifero l'inflazione amo le economie e usiamo le politiche di bilancio per sostenere i redditi profitti la crescita
Negli anni settanta la politica macro i bilanci e la moneta serve a tenere su profitti domanda crescita
Ma naturalmente queste sono politiche di breve periodo e infatti già negli anni Ottanta inizio alla controrivoluzione è ovvio a tutti che se bastasse stampa ammonito U-Boot per risolvere i problemi di un Paese non ci sarebbe problema al mondo
è ovvio a tutti che la moneta può aiutare ma se la manipoli costantemente e diventa cattiva e diventa un danno per il Paese
E gli anni ottanta la controrivoluzione CEE
E gradualmente riprendono vigore le tesi appunto che la bolletta deve essere stabile se non c'è no è un ha dei costi
E quindi non può essere manipolata per favorire l'occupazione eccetera i bilanci pubblici o sono in equilibrio o nel tempo prima o poi qualcuno i conti li paga l'equilibrio non doveva essere tutti gli anni
Ma certamente si ripristina la teoria ma sgravi Anna della finanza
Che consente l'equilibrio che richiede l'equilibrio sui conti allocazione equità Lele distruzione del reddito sono possibili col bilancio ma qualcuno pari per piacere ai bilanci siano in pareggio
Se togliamo ai ricchi per dare ai poveri dare ai poveri senza togliere i ricchi è una magia che non ci riesce a lungo
Quindi si ritorna alla virtù del della stabilità monetaria dei bilanci in equilibrio opportunamente definito prima o poi e questa è la virtù che viene sancita col Trattato di Maastricht
Ogni trattato il figlio della sua epoca ciò ci diceva che i Trattati risolto i problemi delle guerre precedenti
E pongono le premesse per le guerre future speriamo di no speriamo che su Maastricht si sia sbagliato però sta di fatto che mastri incorpora il ripudio che alla fine degli anni ottanta e consenso generalizzato seppur non pratica
Diffusa il ripudio della teoria che la moneta il bilancio pubblico non possono essere usati a fini diversi da quelli per cui sono nati cioè possono essere usati a sostenere la domanda
Ad aumentare l'occupazione e così via non è con un po'più di moneta che si risolve il problema
Dei disoccupati le ma questo è un altro discorso lavorando meno alcuni lavoreranno di più altri ma questo non è il mio tema di oggi e quindi faccio un'incursione in rapidissima e la smetto subito ho già scritto che con i nostri dobbiamo lavorare tutti di più
Tutti di più non abbia senso dire che qualcuno lavora meno così qualcun altro lavoro
Ma dicevo quello che mi interessa precisare appunto questo discorso nostri segna il ripudio prima che il trasferimento a un livello sovranazionale
Di due grandi funzioni di politica economica che sono la politica ma economica che si definisce in termini quantità di monete di saldi di bilancio
Per il il ripudio è sancito nel trattato ciascun paese si impegna ad essere virtuoso Luís e poi collettivamente trasferisce questa virtù all'organo che congiuntamente gestirà la monete il bilancio pubblico consolidato somma di tutti i bilanci
Dei singoli Paesi fintanto che non c'è un governo europeo è vincolando i bilanci dei singoli Paesi che si ottiene virtuale bilancia macro di tutte le comunità altrettanto in equilibrio ovviamente no lo scopo è quello non è tanto di impedire agli italiani cioè non abbiamo vissuto tutta questa storia in termini antitaliana
Ma ovviamente vale per tutti e quindi per definizione l'obiettivo era comune era collettivo ne vogliamo costruire una moneta e di un bilancio virtuale pur essendo ancora i singoli governi sovrani si fa per dire dei singoli bilanci
Le vogliamo costruire che un Bilancio macroeconomico europeo buono e quindi un saldo equilibrato e quindi una moneta che essendo comune o è buona per tutti e non è buona permesso
Se volete debito pubblico non aggiungono molto al di là del breve periodo alla crescita di un Paese anche poca monete poco debito pubblico non dovrebbero togliere al di là dell'aggiustamento
A un Paesi costi in altre parole del risanamento del rientro da una fase di alta monete di alto debito se questa teoria buona questi costi dovrebbero essere altrettanto bassi come bassi erano i vantaggi
Per continuare a stampare moneta opposto e qui si è argomentato e c'è una letteratura e norme cui hanno dato grossi contributi anche economisti italiani che appunto nella mia battute iniziali dicevo chissà se Ciampi proprio ma anche D'Alema in tutti gli altri conoscono la letteratura degli anni Ottanta che dice che i risanamenti fanno bene
I risanamenti
Se percepiti come tali non le manovre non la riduzione del deficit non quest'anno taglia molto decisi di cento mila miliardi e l'anno prossimo pure
Non riduciamo un po'l'inflazione ma andremo avanti in eterno ridurre un po'l'inflazione
Per Risanamento sarde intendere e non spaventa nessuno perché mi ritorni stiliamo un significato diverso da quello che si usa oggi sulla stampa sono intendere un cambiamento di regime
Regime il senso di un sistema di aspettative che sorregge un certo equilibrio macroeconomico che ai non in regime di cui si parla sui giornali
Il quesito che non ci poniamo oggi è è avvenuto vi sono molti sintomi
Che nel novantasette novantotto gli sia stato in Italia da un punto di vista macro economico
Il cambiamento di regime che gli economisti sognavano già negli anni ottanta quando allora si era parlato appunto della credibili di situazione legata allo SME
Come possibilità di comprare stabilità senza pagare il prezzo il riequilibrio avviene senza che una persona per dal posto o meglio se uno lo perdo un altro viene assunto a supporto senza che i livelli di occupazione di prodotto soffocato
Ora nessuno guarda l'economia dell'ultimo anno e mezzo
E incantato dallo scenario di questo tipo l'inflazione si dimezza e soprattutto cessa di essere sempre l'inflazione attesa più alta dell'inflazione corrente attenzione al risanamento Oddone
Oggi le cose vanno bene eh prevedo che anche domani vadano bene
Allora se voi osservate l'alberello della inflazione atteso ogni volta che c'ha un'inflazione corrente che scende nel corso del novantacinque quando si inverte
Il bomber berlusconiano e poi nel corso del novantasei voi vedete che ogni volta il dato di inflazione e Banca Italia pubblica era ascende ma quello a tre mesi è rimane alto più alto e quindi c'era un albero di Natale
Una sorta di albero di Natale con le infrazioni attese che rimaneva sempre più alta di quella corrente che peraltro scendeva
E solo nel corso del novantasette che questo albero di Natale sì sì che si rovescia in un certo senso e Mammana che l'inflazione scende scende anche quella tesa e l'inflazione a tre mesi non è sempre ossessivamente più alta di quella di oggi
E questo è il successo televisivo frazione non ho ridotto l'inflazione soltanto o corretto le aspettative della gente
Non solo la gente per le strade quando si fa presente nel pensiamo agli operatori quindi imprese lavoratori si attendono che questa riduzione dell'inflazione sia permanente questa è fondamentale affinché questo possa essere definito un equilibrio non costoso perché se fintanto che tutta spetti che le infrazioni e riparta continui a ragionare con preti attesi più alti eccetera eccetera e i comportamenti non sono ancora virtuose
Lo stesso ragionamento lo vedete sul sulla finanza pubblica vedete un calo una caduta non solo come negli anni precedenti ho portato un po'di grafici ma riconoscono più o meno tutti non sopra e l'altra parte come progettarle no è chiaro che nel corso del novantasette non avviene la solita stangata degli anni precedenti quello che avviene una riduzione sistematica del deficit e del deficit atteso la smettiamo di pensare che dopo questi ci come dal novantadue che dopo questi cento mila miliardi di quest'anno ci saranno i cento mila miliardi tutti i prossimi anni
Che era al il modello con il quale noi dicevamo decido nuovi sanava ormai nel corso del novantasette andiamo sotto anche con
Pareggiano i conti col deficit corrente e soprattutto incominciamo a ridurre quella che era la prova dell'in credibilità dei nostri serramenti cominciamo a ridurre quelle norme fascia che sono di interesse
Questo è un Paese ad alta tassazione dicono tutti questo è un Paese ad alto debito dicono tutti in realtà questo non è vero
Questo è un Paese in cui si togliamo dalle tasse i tassi cioè se guardiamo la tassazione che non serve a pagare i tassi di interesse è chiaro che è un Paese dove la gente mediamente poco tassa
Come è ovvio a tutti che questo è un Paese a poco debito molto pubblico queste la la realtà di questo paese quindi chiaramente da anche da questo punto di vista indicatori di successo di una manovra di risanamento perché e tale si possano chiamare è che il premio per il rischio e quindi la discesa dei tassi di interesse si Contract e quindi si certifichi in un certo senso che questo sta delle nella letteratura che ho citato e che vi risparmio perché non mi risulta che questo sia un un seminario accademico ma ne devo dedurre che vi ho citato ci sono
Diversi molto indicatori di successo di risanamento che fanno riferimento ai mercati
Che diversamente segnalano questo processo può essere il mercato del lavoro l'occupazione aumenta e allora questo dà l'idea di un risanamento di tutto il Paese
Il Paese funziona meglio da tutti i punti di vista può essere il mercato dei beni
La produzione è tornata a crescere e quindi c'è ottimismo ICE risanamento nelle relazioni che riguardano domanda aggregata incapacità di soddisfarla
Può essere il mercato delle attività tasso di cambio tasso d'interesse borsa
Come è logico voi scoprite che l'ordine degli indicatori di successo è è quello che ci aspettiamo in economia il mercato delle attività segnala un successo forte
Il mercato dei beni subito dopo il mercato del lavoro per ultimo in altre parole se voi vedete cos'è successo del novantasette novantotto trovate
Crollo dei tassi di interesse c'è il forte aumento dei prezzi dei titoli viene meno il rischio scende l'inflazione ed è percepita scendere cioè rimanere bassa è un tipo è un cambio di regime
Quindi l'inflazione scende i tassi a lunga scendano non in tutti gli episodi di risanamento passato accetto non in quelli che non certo non in quelli che non hanno avuto successo penso a contrarre prima versione penso Irlanda primo tentativo
Lì non c'è stato
Dicevo i titoli di Stato salgono vanno alle stelle
La Borsa anche il cambio si stabilizza i mercati delle attività dove operano chi amministra portafogli domestici e internazionali segnalano insuccesso non era avvenuto nel novantadue sono stati citati
Perché che è stato detto che risanamento in questo paese inizia nel novantadue ma nel novantadue la turbolenza valutaria finanziaria e di Borsa
Conferma che è percepito che il Governo fa qualcosa ma non che ha avuto successo questo governo è confermato nel suo successo che stiamo cominciando a esagerare
Questa è una storia della Borsa di questi giorni dà un segnale fortissimo che i mercati delle attività che sono indicatori non sempre attendibili e possono anche sbandare possono anche farsi prendere dall'entusiasmo bisogna starci attenti però certamente cambio titoli borsa
Sono coerentemente indicatori di un avvenuto molto mutamento che negli anni precedenti non avevano avuto
E che nei casi rinviando alla letteratura che citavo di tentativi falliti Ponte Re prima vien prima versione Irlanda primo tentativo confermavano appunto che non c'era stata ancora questa credibilità il mercato dei beni partito nel novantasette ne inizia nel primo trimestre ancora in caduta
Il PIL nel primo trimestre meno qualcosa ma vide quattro trimestri Zia viaggia al tre per cento in termini reali non è mai stato visto una combinazione qua deficit pubblico meno quattro per cento economia che riparte alla grande non è un caso che i tedeschi sanno ancora prendo che guarda sotto il tappeto dove diavolo dove diavolo vi ha messo il deficit
Clandestino abbiamo ridotto in modo credibile in gran parte e questo modello sta dando coerenti segnali di il terzo mercato quello che dai segnali più deboli e però anche quello meno macro economico anche quello più pigro economico che nel mercato del lavoro anche sul mercato del lavoro come sul mercato dei beni i segnali di risanamento avvenuto ci sono l'occupazione sta aumentando in questo Paese sta aumentando poco
Poco no perché non ci stanno i lavoratori poco al sud perché non ci stanno le imprese questo è il problema di cui credo
Si discuterà abbondantemente il seguito
Questo ecco se confrontiamo questo Paese con la letteratura che ho citato Barbaro avvolto nel a Giavazzi ha spaventato voce eccetera è anche chiaro che alcune cose vanno ricordate dei siamo un Paese gli enti anomalo perché i punti di vista siamo un Paese dove la media dice sempre poco vista l'alta varianza Trilussa c'aveva preso con la storia dei pollo che uno Angelo no attenzione quando uno mangia un pollo io non lo mangia zero cinque non è il valore medio o meglio lo è ma non dice nulla non succede mai
è chiaro che in quel caso la distruzione giuste zero cinque più o meno zero cinque in altre parole in un Paese ad alta variante alla media e poco significativa e quando noi diciamo che qualcosa succede in media in Italia ci delle ci dimentichiamo di dire che quindi non è credibile
Questo non è un Paese ad alto debito non è un Paese ad alta tassazione dipende da chi le paga le tasse e viceversa
è un Paese dove i confronti nord-sud continuamente ci rappresentano due paesi diversi e questi sono i veri problemi la bilancia macroeconomica del Paese non potrebbe essere migliore mi trasmettiamo a Bruxelles e a Francoforte
Una macro economia che è andato a posto dicevo in termini di tassi di interesse cambia eccetera se non ci sbrighiamo far funzionare meglio il Paese saremo fra i primi a chiedere a Brussel a Francoforte pardon di alzare i tassi d'interesse
Perché queste già alla domanda che viene dalla parte del paese dove ci sono le imprese è un paradosso in un paese con elevata disoccupazione domandarsi se non lo stiamo già il frazionando l'economia ma lo dico proprio perché voglio sottolineare questo problema
è chiaro quindi che e concludo perché sto invadendo campi altrui me ne rendo conto è chiaro quindi che il successo la fortuna perché la fortuna aiuta sempre gli audaci e quindi la mia risposta è che questo governo e questa maggioranza sono stati fortunati perché assai chiaramente percepito che il problema andava affrontato così allora alla virtù macro ha corrisposto sufficiente fortuna per poter dire che il risanamento è avvenuto e sta dando già gli effetti positivi da cui ci che ci si poteva aspettare e li lungo periodo di che se reso necessario a operato e ci confrontiamo la realtà italiana con i casi di successo negli anni ottanta di cui abbiamo letteratura dicevo vediamo benissimo che questi indicatori segnavano con coerenza questo discorso
Resta ma questo è il problema
Che il governo ha di fronte a sé visto che ancora da fare resta problema soprattutto di far sì che la virtù micro si accompagna l'ha detto ma l'attenzione che l'unica cosa che conta in Europa una volta che la politica macroeconomica e giusta ed è comunque a ne avremo solo un voto in futuro su quella insuccesso del Paese dipende solo dalla sua virtù micro economica tunica economica c'è ancora da decidere se è una cosa che riguarda il Governo o i mercati non è una cosa da poco grazie
Vaciago alla parola il professor Redi Jean Paul Fitoussi per la terza e ultima relazione della mattina voce la si aprirà un dibattito sul tema le politiche economiche dopo Maastricht
Grazie mille
Giusto un piccolo problema e che non sono sono capace di fare la relazione in Italia se lei mi inizia
Ma
Dunque io offro prima di tutto vorrei dire che mi per me un grande onore di essere stato invitato qui
Ho visto che sono
Solo stranieri a partecipare a questo convegno e questo è per me
In seguito segno di grande
Grande non
Io vorrei prima per evitare tutti
Tutti Compre anziane perché le Compre anziane
Forse è meglio se parlo francese perché tanti
Specie giù sulle
Da un bollettino coi picchetti metterli San compriamo Shehu qui de Prittwitz su riuscirete a Paschi Sondrio a me diritti
Cresce tesi eccetera parti secondo elementi di Nixon posizione Paolo Rocco nove De Pace nomi divini chi gli ha detto qualcosa secondo il punto Loconte comunque il Lucca onde esalta sia
Pure con un filo ebbe dei vini
Sconfitte sono soldi che sono dei Queens of depresso offrono sette Carew sul serio
Lascio serio esonda o attribuire in che cosa intende se riusciamo a
E il marchio in su son Bretton no credo che chi pratica mediando Zeki fendenti a medie un ubriaco le accuse
Fu una morta del turno Copeland e Lucio Manisco e Mars e cresce la Polonia fuori
Questa è cresciuti Moon un quelle Sean del mais poi morto sì non no
La crisi Ethernet Cornacchione quel sacco apre
Il suo marito in massa Etterbeek del Luigi sul miglio prese ne calcola
Ora poco indossa un biglietto Carmela venite a mettere i supporti che i decreti sono sia con un tris immediato nuovo incise estese sui supporti
Decidemmo forma eliminerei sicché il fu preoccupa suo dei sui sorprese perfino all'OLAF reso son producono posti auto
La e suono secco Lorusso fa copia
Se ne tripartito
Se eletti Paesi Vito
Un imbecille signor la si scaglia ha un peso
Hanno un numero coordinarsi Squitieri AV all'uomo e Chievo copriamo uguali Opus osando volte ne ha fatta sul dorso ST espunte appaltiamo Lorusso fa lo colpì asettiche la mondo del flusso
Forse più frodi l'incrocio con un suo de Sande precisi credere Mick Pomino Saka tra magistrati siete via Pola credo
Sette constatazione dividono costa nel partecipano succinte
Pablo cui tante obiezioni nel tempo
Anzi Luco nessuno si impegnano ad accuse Cioni precise che nel mille procurano più Lippi da poche passioni BCE minaccia anche francesi in sette chiude Khan sette effettive perché la preparazione di PG e minaccia Catone anticipi
Carissimi dal sagrato vendita biglietti EPA la linea del prossimo sanzionare considera
Un luogo
Occorrono o o l'esisto un e Fondersel moderno può al Tufello vede riuniti sì seppure Mediceo questo con adesso il mondo della periti che credevi cala nelle
Ogni ferita nel supremo e non il famoso Risiko inermis Rosa Mendes attaché
Chi riesce o all'ANPAS oltre ad avere
Le ammende totale offrimmo
La fa su Dorset scrivono sovraincise epiche a Mino Pollastrini
Se a Grosseto il road ricco Lupo faticosa e coso
Fosse curioso tocca gli attori un secondo concorso e cose chi può top Pitti disse del falso Atene son Paolo come appare in cui andremo
La Palmieri con secco secco il TuttoDante vien voglia o lo fa pestaggi infette berretti sparisce onde Clinton rischia
Monsignor non so carote anche un po'temono ma e hanno posso pulire
La intossicazione del dura con più posto
Con le ho fatto l'ho fatto il veto ma tesi e che pare risolto figlio dovrebbe essere e il Sussex Carmelo Sciacca da Scott quesiti
Bush ad Scopelliti chi pura devolute decusse Costo sì e sì al massimo
Lei e periti come quelli che lei mi
E che ti ti dice del falso ci
L'altro che elimina secco il lupo gioco per Andersson l'accordo Songs che ci incontriamo Jubilee
Non solita ritti
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Una cresciute sulle cui avremo antipasti su appalti ha deciso Tattoo trattino Walter til affidate alle opposta UPA dorma più tarde stabiliti esulta Déco ottanta mila di micetti Veglie introvabile sillabato posso così tanto società si è opposto e io fase competizione dall'Espace de Giorgetti Franca medie qui dopo alcuni giri recuperando nuovo pena con precisione chi metto tumultuosa complotto la Luigi Conconi insomma mi assicura
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Grazie al Fitoussi diamo la parola al presidente Gianfranco Imperatori seguirà il senatore Morando
Pregherei gli oratori di trattenersi nei limiti degli otto massimo dieci minuti quando si hanno argomenti particolarmente interessante
Per consentire a al maggior numero possibile dei presenti intervenire grazie Roberto dall'impegno io vi ringrazio di quest'invito che gli amerindi da operatori vive sul territorio ha contato economia reale
Questi problemi nel mondo che forse ha vissuto troppo distante questa problematica dell'euro ma che il quattro maggio sarà il mondo che invece avrà maggiore shop da questa problematica che voi oggi avete analizzate
E entro subito in argomento per dire che lei euro produrrà a questo mondo un modello di competitività totalmente diverso dal modello a cui era abituato fino a pochi giorni fa i vincoli che saranno di questo modello sono di di Bari e numerosi io mi limito soltanto a definirle e individuarne tre vincoli i tecnici più innovativo i tecnici di infrastrutture e i tecnici e Tridente abbigliamento dell'industria del nostro Paese
Sono tre i vincoli che dobbiamo assolutamente rimuovere moderne in termini molto brevi
Disse la bancaria del nostro Paese è parte in causa in questa vicenda è protagonista non può essere affatto spettatore non può limitarsi soltanto in questo periodo a procedere a processi di di organizzazione aziendale ma e in corsa in tempo reale deve occuparsi anche di concorrere a rimuovere questi questi vincoli
La finanza quindi può diventare una grande risorsa strategica per lo sviluppo dell'occupazione
Per avere una dimensione più precisa diversa strategicità della finanza richiamo solo le spine del Fondo monetario internazionale e che prevedono spostamenti notevoli dal dollaro all'Euro di migliaia di miliardi di donne questo significa che l'utilizzo della leva finanziaria per lo sviluppo e a portata di mano ma questo non significa tempo spesso che problema è risolto e garantisce da solo la sua attuazione
Qui questa è la sfida e vengo hai più punti mentre a suoni più che abbiamo di fronte e mi limito a due punti sui quali la banca che rappresento credo che ha una qualche competenza e una parte specificità
Riguarda il primo punto l'argomento della capitalizzazione dell'impresa del nostro Paese abbiamo un'occasione di di fronte del poterlo affrontare poterlo rimuovere noi siamo su questo terreno conosciamo la offerta che ci può essere
Non cito molti dati ne cito solo uno nostro Paese l'anno scorso centoventinove impresa e sono passati di mano
Tutte imprese di nicchia tutte imprese sane tutte imprese positive però non hanno avuto il coraggio di superare la soglia critica dalla finanza hanno ceduto il campo e sono passati di mano
Noi abbiamo ancora una pianta possibilità abbiamo mille seicento imprese italiane censite che possono fare il passaggio al mercato finanziario per un importo di sessanta mila miliardi il tema che il Governo si sta ponendo mi sembra è quello di affettare
Questo passaggio io me ne pongo un altro e più realistico di problema perché non credo che il passaggio possa essere immediato più di dieci imprese all'anno quotate non ci credo
E faccio una proposta che mi sta particolarmente a cuore e colgo l'occasione che c'è anche otto Cipolletta presenti in sala la faccio perché il suo presidente data a colta la già in qualche modo
Ne dichiara
Dobbiamo cogliere l'occasione dei fondi pensione è una grande opportunità Siloi inneschiamo di Cicuto virtuoso richieste fondi pensione fondi chiusi forse abbiamo dato una risposta
Importante decisiva alla risoluzione di questo problema non possiamo ritardare in tale funzione dei fondi pensione il Tfr con correrebbe
A accelerare questo processo certamente occorre fare in modo che da una gestione artigianale di Spagna che quelle Tfr si passi a una gestione professionale
Dello stesso e a mio avviso il ricorso ai fondi chiusi e l'unica strada che abbiamo di fronte per innescare il circuito virtuoso Tfr fondi chiusi fondi pensione
Se estendiamo questa battuta in ritardo quel deficit attiva io facevo riferimento sia da chi era e non si restringe grazie
Quindi è questa la cosa che faccio non mi dilungo ancora di più ma abbiamo elementi sufficienti per dire che un tema sul quale si può affrontare la il problema d'accordo tra sindacati e Confindustria certamente assicurando
Al Museo nostro paese la certezza che poi il Tfr torni alla piccola e media impresa
A te che assisteremo a fondo esenzione che diventano strumenti il doppio intermediazione degli sbaglio e non incidenti nei confronti dell'economia reale e quindi irritato si fa comune
Il secondo punto
Che a mio avviso può ridurre quel deficiente Attilio niente vivo e cioè di infrastrutture riguarda tutto il Paese per modo articolare riguarda il nostro Mezzogiorno quando io mi riferisco alle infrastrutture e mi riferisco non alle opere pubbliche mi riferisco a tutte quelle decine centinaia
Di infrastrutture che possono diventare imprese sul territorio e quindi sono precondizione allo sviluppo e al tempo stesso occasioni di sviluppo in quanto vanno a incidere in quella orizzonte di imprese di servizi che è fondamentale per per dare il nostro Paese una assetto territoriale è una modernizzazione che ritengo indifferibile
Questo è un passaggio molto importante importante è un passaggio che si può realizzare dicevo all'inizio io faccio questo intervento da operatore che vive sul campo questi problemi
E mi sono accorto anche nella scelta che abbiamo fatto recentemente di affrontare un grande tema del sudore del palco del Banco di Sicilia che nel Sud ci sono le condizioni così a rimuovere le situazioni
Noi incontriamo molti comuni del sud molti sindaci che vogliono essere protagonisti dello sviluppo vogliono progettare molti si decide non voglio inclusa e la finanza di rivista non voglio fare la finanza di progetto e voglio passare dall'oggi d'appalto alloggi Gatti del progetto stesso questo è il punto più delicato che abbiamo di fronte verso il quale il sistema bancario del nostro Paese si dà una risposta ma deve darla anche il il Parlamento su un punto fondamentalmente deve approvare con urgenza la Merloni ter non continuare indugiare su questa legge che ha urtato ormai troppo troppo grosso perché questa soluzione a me lo dite in modo particolare la definizione della della del promoter è un'occasione per rilanciare alla grande
La voglia di progetto che c'è nel nostro Paese e fare in modo che la finanza privata come stamattina
Veniva anche ricordato cosa in modo decisivo dare un concorso a questo tipo di assetto del territorio questo è un punto fondamentale un punto decisivo è un punto possibile
E chiudo dicendo che sull'altra proposta remember sul Tfr la seconda è se si deve fare ancora politica industriale di mercato oggi Vaciago ricordava tedeschi di stato di mercato sedersi ancora di Stato quel poco che c'era ancora esterni avviso
Va solo destinato a un concetto cioè a far crescere la progettualità questo è il tema costo del Paese i sindaci ormai sono su questo tipo di strada però occorre aiutarli e se c'è ancora qualche risorsa da destinare al Sud in termini di politica industriale di mercato deve essere destinata alla progettualità strappandola a fondo perduto
Se creato un fondo rotativo ai quali i Comuni possono accedere e poter arricchire il portafoglio ordini il casco dei pazienti a Nieri Soddu proposte comuni lungo sulle altre perché non è un campo sul quale sono particolarmente attento come banca sono due risposte molto concreto e molto puntuali
Risposte possibili che possono consentire il quattro maggio di creare un modello di colpo di vita diverso l'attuale grazie
Certamente presente imperatore avevo una proposta interessante da fare mi riferisco in particolare a questo sul TFR sulla quale credo valga la pena di riflettere attentamente
La parola al senatore Morando seguirà il dottor Cipolletta
Io non sono convinto che
Per la verità che sia stata brillantissima questa idea della
Fase uno fase due diciamo non è più questo questo punto di comunicazione politica non è più nelle nostre mani ormai sia accreditata l'idea che ci sia una fase uno
E che adesso si deve aprire una fase due ma certo sotto il profilo ecco appunto ma sotto il profilo
Del rapporto con la nostra opinione pubblica soprattutto con i partners europei io penso che almeno dobbiamo adesso sforzarci visto che come dice Salvini è fatta
Di chiarire bene che per noi è stato fatto questa mattina nelle relazioni vorrei insistere su questo punto che per noi diciamo al non è
La fase due qualcosa che si pone in un rapporto diciamo di rottura di continuità con la fase uno perché purtroppo invece questa idea viene accreditandosi nel Paese
Questo sushi determina pericoli molto seri
Per uno sviluppo coerente della politica economica che questa mattina è stata delineata nell'intervenne la relazione di Laura Pennacchi
Perché ora sotto questo profilo forse bisogna adottare anche un metodo di comunicazione col Paese dice il più possibile piano comprensibile diciamo per rendere chiaro che addirittura intuitivo che non è vero che sarebbe più facile creare posti di lavoro risolvere affrontare la questione della disoccupazione che è la questione meridionale in Italia se noi avessimo una economia instabile come quella che abbiamo avuto fino a poco tempo fa un'economia con tutti i fondamentali fuori linea rispetto agli altri Paesi papiers fondamentali dell'Unione dell'unione europea
Tuttavia questa posizione c'è quando io sento dire purtroppo non soltanto fuori dall'area della maggioranza ma anche dentro che adesso dobbiamo accettare tutto
Il patto di stabile ma che appena appena abbiamo realizzato l'obiettivo diciamo ricomincia la festa e naturale possiamo non abbiamo ricco avremmo dà la possibilità di fare non so bene che cosa ma comunque qualcosa di contrastante
Con ciò che adesso stiamo accettando naturalmente sento dire qualcosa che mi conferma nella necessità di condurre ancora una battaglia politica nel rapporto con la grande opinione pubblica su questa questione fondamentale non c'è rottura di continuità tra la cosiddetta fase uno e la cosiddetta fase due perché appunto certamente è vero il contrario soltanto un in un'economia stabilizzata
Si possono creare le condizioni per lo sviluppo e per affrontare il problema del lavoro che tra l'altro ha in Italia questa specificazione per questa specificazione territoriale che lo rende particolarmente difficile da affrontare il patto di stabilità che abbiamo presentato e a cui siamo vincolati non è l'ostacolo Allo sviluppo e ad affrontare il problema del lavoro
Ora la questione che è stata posta che viene posta è ma insomma se davvero prendete sul serio il patto di stabilità dovete realizzare avanzi primari significativi come quelli che sono stati richiamati
E allora le risorse per affrontare il problema del per aumentare gli investimenti dove sono dove le prendiamo in buona sostanza ora
Io intanto credo che dobbiamo insistere nel rispondere a questa domanda perché in Italia diciamo questa risposta a questa domanda non è stata data mai dai governi quasi mai
Insistere nel rispondere a questa domanda prima di tutto che il lavoro non lo crea la spesa pubblica
Qui c'è un altro dei punti fondamentali la la pratica le cose che sono accadute nel corso di questi decenni
Hanno ingenerato un habitus mentale qualcosa di di molto peggio che un errore di politica economica che è stato poi compiuta ad un certo punto c'è un'abilità per cui diciamo per affrontare il problema del Mezzogiorno e della disoccupazione del Mezzogiorno problema è quanta spesa pubblica siamo in grado di erogare
In quell'area ora
Il lavoro non lo crea la spesa pubblica secondo le risorse necessarie per l'infrastrutturazione del sud
Per gli incentivi il più possibile automatici e non contrattati questi gli incentivi
Alle imprese che creano lavoro perché il lavoro lo diciamo quello che conta quello che quello che si inserisce coerentemente l'uno con l'economia stabile lo creano riprese le risorse per ritornare ad un livello di investimenti pubblici in rapporto al prodotto interno lordo che sia paragonabile senza avere grandissime ambizioni ma sia paragonabile a quello del mille novecentonovantatré
Per cominciare a ridurre di poco ma siccome in questi anni l'abbiamo aumentata ridurre di poco significa invertire la tendenza quindi significa qualcosa di molto rilevante diciamo la pressione fiscale
Le risorse si possono determinare questa mattina Laura Pennacchi anche diciamo spiegato come io adesso per per brevità non voglio su questo punto vorrei richiamare il dato che diciamo ci viene messo dinnanzi da uno studio Lecce almeno io lo lo lettori non non so se sono gli unici studiosi che ce lo hanno messo dinanzi con questa chiarezza
Ma dalla professoressa Padoa Schioppa che vedo qui e e da Modigliani
A proposito del preside della questione della solvibilità del debito finita non soltanto della sostenibilità ma della solvibilità da questo punto di vista la riduzione degli investimenti pubblici
A cui siamo stati costretti diciamo la verità anche per difficoltà a ridurre la spesa corrente difficoltà politiche di consenso che sono state molto grande nel corso di questi ultimissimi anni
Stanno riducendo un il grado di solvibilità del debito
Del del del nostro Paese in maniera piuttosto significativa
Ora la inversione di tendenza di cui ha parlato Laura Pennacchi a questo proposito dicendo l'otto nove per cento in più nei prossimi anni di investimenti vede molto guardare a questo problema
è vero quello che è stato detto dal professor Vaciago il debito italiano è è particolarmente pubblico non è nemmeno partico così grande se si considera appunto il sistema Italia nel suo complesso
Però c'è questo indicatore di difficoltà la solvibilità del debito si sta tende il grado di solvibilità si sta tendenzialmente riducendo e anche da qui che viene quella sollecitazione ad una inversione di tendenza sul fronte degli investimenti
Che diciamo mi pare è un covo diciamo che che viene richiesto da un coro di forze sociali politiche e che nel DPF di quest'anno deve perché sarà pubblicato approvato dal Consiglio dei ministri tra poche settimane deve trovare una sua prima composizione in una politica economica coerente che ripeto non contraddica la con la fase due la fase uno ora sotto questo profilo cioè della politica economica è stato detto vado vado rapidamente a concludere che noi abbiamo un problema cioè ci vuole una politica economica di un organismo europeo che oggi non c'è è è la questione che è stata affrontata da Degiovanni delle del del Comitato euro x faccia e così via ma se si guarda la dimensione italiana io penso che ci dobbiamo porre
Ho chiesto di parlare per praticamente per porre un poco e questa questione rapidamente ci dobbiamo porre un problema
Qualcuno ci ha chiesto in sede europea e secondo me abbiamo fatto benissimo a diciamo rispondere che
Gli impegni di questi anni e la capacità di corrispondermi con scelte politiche coerenti del nostro Paese dimostrano che non c'è nessun bisogno di accelerare nulla e di dare ulteriori prove
Però è vero che ai primi di maggio si prendono decisioni rilevantissime per il nostro Paese il Documento di programmazione economica e finanziaria al governo si è impegnato a presentarlo prima ero e rispetterà certamente questo impegno prima di allora
La risoluzione parlamentare che approva il DPEF di secondo me non c'è nessuna possibilità proprio diciamo non c'era e non c'è secondo il mio parere nemmeno nessuna ragione per farla approvare dal Parlamento prima dei del primo di maggio
Tuttavia mi chiedo se il dibattito che si svolgerà secondo diciamo la procedura ordinaria nelle Commissioni Bilancio e della Camera e del Senato sul documento di programmazione economica quest'anno non debba concludersi con un qualche atto politicamente impegnativo
Potrebbe essere poiché le commissioni non sono diciamo altro che la rappresentazione le commissioni Bilancio che la rappresentazione in piccolo diciamo dei rapporti di forza delle del parco e che sono presenti nel parlamento tra maggioranza e opposizione tra le diverse forze della maggioranza
Mi chiedo se un qualche pronunciamento politico delle Commissioni Bilancio della Camera e del Senato sul documento di programmazione economica non sia qualcosa che corrisponde alla piena affermazione dei nostri interessi
è nostro interesse dimostrare ai partners europei ai mercati che su questo versante del della politica economica per i prossimi anni c'è un consenso ampio della maggioranza che sostiene il governo Prodi è un consenso sulle scelte di fondo sulla sul rispetto del Patto di stabilità che va anche al di là delle forze di maggioranza
Da questo punto di vista la questione posta dal commissario Monti secondo me è questione legittima io non credo che il commissario Monti volesse
Proporsi lo sconvolgimento dei rapporti corretti diciamo nell'ambito del bipolarismo italiano tra maggioranza e opposizione penso che volesse porre questa questione e se di questo si trattava cioè del determinarsi di scelte sulla scelta di fondo del rispetto del patto di stabilità di un qualche consenso di carattere di partigiano penso che abbia posto una questione reale il voto proprio in questi giorni in Germania dei socialdemocratici dei democristiani
Diciamo sulle questi sulla questione dell'Euro dimostra che laddove si prepara una campagna e che campagna all'ultimo sangue tra maggioranza e opposizione
Per la conquista del governo del Paese la si può determinare sulle questioni di indirizzo di fondo sui grandi interessi nazionali quel consenso che è la condizione per avere un bipolarismo maturo grazie
Craxi è Morando la parola al dottor Enzo Cipolletta seguirà la professoressa Padoa Schioppa
Grazie io avevo due punti da sottolineare ma disse il presidente mi ha richiamato anche su quello che ha detto
Imperatori relativa al TFR mi prendo terzo punto che durerà un minuto soltanto
Credo che su questa vicenda dell'utilizzo TFR nei fondi pensione
Si parla un po'a sproposito nel senso che esiste già nelle trattative tra le parti una tendenza all'utilizzo dello stesso nell'ambito della legge che è stata istituita la legge limita l'utilizzo di somme per motivi di
Problemi fiscali e se non ci fossero questi problemi di carattere fiscale si potrebbe andare oltre l'idea di immaginare di impiegare TFR lo stock di TFR e fondi pensioni è assolutamente peregrina e quindi chi la dice soltanto contro vorrei anche sottolineare un fatto
C'è una tendenza a costituire questi fondi di pensione non immaginiamo di cominciare a mettere nuove leggi che forzano le mani
Mi piace dirlo nell'ambiente della sinistra e quindi la legge non è sempre la soluzione migliore per ottenere e fenomeni se la società sta andando verso una direzione mettere una legge significa ammette di una zeppa IP la direzione si blocca quindi i fondi pensione si stanno costituendo si stanno costituendo attraverso formule di concertazione formule di contrattazione se vogliamo mettere una legge per accelerarli sapete state certi che finiremo per rallentare
Analogo discorso lo potrei fare delle trentacinque ore riduzioni di orario sono fatti che si negoziano e si fanno a voler aver messo una legge significa tornare indietro e spingerci verso un allungamento dell'orario piuttosto che verso una riduzione dello stesso
La legge è un male è una medicina medicine vanno prese solo quando servono e in piccole dosi e non è sempre la soluzione di tutto
Le mie due considerazioni che riguardano la il tema di oggi una riguardano l'Europa la politica credo anch'io come Fitoussi che finora abbiamo sempre ha sparlato di queste euro
E c'era un'ansia di arrivare a queste euro per poter parlare poi delle altre cose sono le altre cose quelle che contano non è soltanto l'euro tuttavia io credo che sulla politica della domanda ci sia da fare comunque una riflessione sulla sua capacità che possedete in Europa di poter ridurre il livello della disoccupazione
E questo al di là degli schemi ideologici sono convinto anch'io che anche l'Europa dovrà venire una politica della domanda comunque la politica macroeconomica sarà europea l'abito Vaciago e sono del tutto d'accordo non demonizziamo la politica micro economica e questo mi sembra un pochettino nelle parole di Fitoussi demonizza la come se la macchina economica fosse bella e l'amica economica fosse brutta e cattiva
Non è vero perché noi viviamo nella micro economia
E quindi noi viviamo sugli aspetti specifici e sono quelle le cose più importante politicamente affrontare e quando Giacomo Vaciago dice giustamente io sono del tutto d'accordo
Che le nazioni dovranno occuparsi di politica micro economica perché la macroeconomia la fa l'Europa non significa che le nazioni devono occuparsi di cose stupide banali perché dei grandi scelte le fa in Europa
No c'è il contrario dice che le nazioni si devono occupare delle cose fondamentali e importanti per la gente perché poi le cose più fumose le si fanno in Europa io credo che sia questo qui importante da te da tener presente
Ricordiamoci che l'Europa lo stesso tasso d'inflazione degli Stati Uniti d'America con una disoccupazione che sta all'undici per cento
Se siamo fautori della politica della domanda ricordiamo la curva di Phillips e alla base la politica la domanda questo significa che noia copiamo la stessa infrazione con una disoccupazione più alta che negli stadi da me
Che significa se crediamo un po'alla curva di Phillips una spinta sulla domanda
Hanno e probabilmente ci può abbassare un po'la disoccupazione acidità sull'inflazione se ne fossimo come gli Stati Uniti d'America se avessimo le stessa struttura
Con la disoccupazione all'undici per cento noi dovremmo avere meno cinque o meno otto di inflazione all'anno
E invece abbiamo la stessa infrazione che significa che ci sono problemi di carattere strutturale nella disoccupazione e quindi vanno affrontati in maniera in maniera strutturale sull'Italia io sono do tutto raccordo che la distinzione fra fazione fase due
Può servire folcloristica mente
Esprimersi ma non ha significato la fase del sviluppo delle riprese cominciata il giorno in cui si è cominciato effettivamente a ridurre il disavanzo e a mettere in ordine i conti dello Stato e la prova la data Giacomo Vaciago e per l'Italia
Perché l'economia ha ripreso quando abbiamo ridotto il disavanzo ecco se ne potrebbe dedurre che se dovessimo mettere il disavanzo potremmo tornare nuovamente in recessione
Non arriva questa conclusione però ricordo che l'Italia veramente spaccata in due
E se ne facessimo una politica di spinta della spesa pubblica in Italia noi non avremmo la capacità produttiva
Al nord dove stanno le imprese perché non abbiamo lavoratori e non avremmo le imprese al Sud
Dove invece abbiamo la disoccupazione
E allora è evidente che la nostra fase due non può che chiamarsi una politica di mobilità mobilità dei fattori che sia la mobilità del capitale che deve andare investire lì dove ci sono manodopera disponibile che morì che in mobilità dei lavoratori che devono spostarsi deciso per andare a trovare lavoro dove lavora lavoro si trova
La seconda osservazione che vorrei fare su una cosa che mi dispiace non concordare con Giacomo Vaciago
Forse la detti paniere un po'paradossale che noi paghiamo poche tasse perché siccome dobbiamo pagare interessi siete diciamo le tasse che paghiamo per pagare gli interessi del debito pubblico paghiamo poche tasse e se il mio nonno avesse le ruote sarebbe un tram si diceva allora
Ma noi paghiamo il quarantanove per cento del prodotto interno lordo in termine di imposte contributi e quant'altro e non esiste paese che paga livelli di questo genere con questa imposizione di tasse di contributi la capacità di crescita l'assistente all'amico è sicuramente depotenziata
Allora io credo che la possibilità di crescita
E qui si vede una fase due rispetta la fase uno
E che pur mantenendo se non sbaglio mantenendo dicevano è l'assegno la verità è che ognuno vorrebbe la fase due chiede che dice lo no no io porre una fase una ma la fase alla fase d'una norma rete ascoltato e quindi la chiave nella fase due
Perché già dal mille Nocente novantasette bisognava ridurre il disavanzo pubblico agendo sulla spesa corrente al netto degli interessi
Perché se ci fosse stata già a quell'epoca noi oggi non staremmo a discutere né di credibilità dell'Italia né di fase uno di farsi due né di riprese di occupazione per questa sarebbe già avvenuta
Invece abbiamo scelto la strada di aumentare le imposte
Perché non se riuscito a fare l'altra strada e io quindi credo che noi dobbiamo andare verso un programma di riduzione delle imposte non bastano di zero virgola tre quattro cinque che derivano dal venir meno di imposte una tantum o di anticipazione di imposte che abbiamo realizzato novantasei quello che è necessario un Franco esplicito decisione politica di ridurre il livello della pressione fiscale e contributiva nel nostro Paese per andare verso livelli che saranno più compatibile con un processo di crescita grazie
Dottor Cipolletta mi permetto di fare un'osservazione vecchie stimolato da un fatto diciamo di
Disciplina accademica come una mia autorevole collega professor Natalino Irti ha recentemente ricordato il rapporto fra legge autonomia privata è un po'più complesso di come ci è stato presentato se non ci fosse stato un legislatore gli avesse deliberato del Codice civile
Non avremo altro due secoli fa non avremo autonomia privarli insomma
Sulla lo lo vedrei un po'più imposti
Un po'più dialettico e provoca comunque grazie per lo stimolante contributo anche se critico ma naturalmente le considerazioni critiche aiutano la professoressa Fiorella Padoa Schioppa segue Pietro Larizza
Ringrazio prego il presidente di interrompermi in sede mi tratterò per più di cinque minuti perché certo questo non è dovuto al fatto che io pensi di avere cose particolarmente interessante da dire ma solo che non mi sono adeguatamente preparata per misurare i tempi correttamente
Vorrei richiamarmi in primo luogo a un'affermazione di Laura Pennacchi nella sua introduzione laddove ricorda e io condivido perfettamente che il nel nel dopo euro le l'Europa sarà una un'area dove ci sarà grande stabilità finanziaria
Dove ci sarà in accresciuta competitività e dove ci sarà un cambio stabile tutto questo mi sembra perfettamente iscritto nel nel nel Trattato di Maastricht nel Patto di stabilità
E diciamo nel mercato unico interno già prima
Laddove forse concordo meno con Laura Pennacchi e quando dice che sarà necessariamente un'area di cambio forte
Io non penso necessariamente che sarà vero il contrario dico solo che questo è un elemento diciamo di scelta anche in una certa misura scelta politica
Sulla quale le previsioni mi sembrano il cd personalmente non mi auguro che diventi un'area di cambio tanto forte nei confronti del resto del mondo perché evidentemente questo potrebbe dar luogo
A maggiori difficoltà di promozione dello sviluppo perché il problema è come è già stato ricordato da tutti gli oratori questa mattina il problema ormai e quello di coniugare in Europa lo diceva bene Fitoussi tutta l'Europa problemi simili al nostro da questo punto di vista in Europa coniugare il risanamento la stabilità come lo sviluppo noi abbiamo problemi particolari da questo da questo lato non dimentichiamo che è vero che abbiamo cominciato il risanamento della finanza pubblica come è stato ricordato anche nell'introduzione questa mattina già nel mille novecentonovantadue ma ancora all'inizio del novantasei non avevamo raggiunto nessuno dei parametri richiesti nel Trattato di Maastricht abbiamo dovuto dare un'accelerata
E diciamo il Paese nel suo insieme l'ha dato in modo straordinario come è stato riconosciuto tutto ciò è stato fatto nei modi poi che è stato fatto in tempi molto stretti nei modi in cui questo era possibile
E non dimentichiamo che perciò abbiamo dovuto come altri Paesi abbiamo dovuto rinunciare a certe scelte di qualità in favore di scelte drastiche di tipo quantitativo dei quattro punti di di di di cui abbiamo ridotto l'indebitamento netto sulla pubblica amministrazione nell'arco dell'anno novantasette
Fra il novantasei e novantasette
Due punti virgola tre sono dovuti all'aumento di entrate tributarie un punto e virgola tre e sono dovuti a riduzioni di uscite per spese per interessi
Zero virgola cinque punti sono dovuti a diminuzione di di di di poste di conto di uscite di conto capitale
Mentre invece quelle in di conto corrente aumentavano gli elementi zero virgola uno punti e in particolare alcune aumentavano parecchio per esempio le prestazioni sociali
Ora è chiaro che bisogno al governo lo dice ripetutamente quando dice bisogna passare da un risanamento quantitativo ad una ad uno qualitativo lo dice usando la parola fase due
Bisogna adesso diciamo invertire la rotta in particolare per quanto riguarda agli investimenti pubblici gli investimenti pubblici lordi nel mille novecentonovanta erano superiori al tre per cento del PIL in Italia sono caduti oggi di quasi un punto quelli metti pubblici si sono dimezzati le stesse spese correnti quelle diciamo che sono si possono considerare produttive cioè quelle per la formazione del capitale umano le spese per istruzione per formazione per Bersani Tata ricerca quelle sono le uniche che sono diminuite in percentuale del PIL mentre le altre aumentavano si è fatta cadere
Per esempio la spesa per la sanità mentre sta cresceva notevolmente la spesa per previdenza
Allora bisogna è necessario cambiare cambiare rotta ripeto l'Italia diciamo di più che le che l'Europa nel suo insieme anche se è vero come diceva ti tossiche in tutta l'Europa
Salario è anche possibile riallocare le risorse possibile sia nell'ipotesi che non è certamente probabile
Che gli investimenti non servano a far a far aumentare l'occupazione il prodotto interno lordo che non servano la criticità
Sia a fortiori se questa crescita viene indotta dagli investimenti ora comincerei a dire qualcosa nell'ipotesi diciamo quella meno probabile ma per far capire che le scelte sono possibili le riallocazioni sono possibili
A me sembra di di di dovere di potere di dover insistere sul fatto che oggi abbiamo diciamo risorse che possono venire da trasferimenti pensiamo a interessi sul debito in caduta a possibili scelte non dico subito ma in un futuro non troppo sperabilmente dal mio punto di vista non troppo lontano far cadere trasferimenti verso per esempio il sistema previdenziale a favore degli investimenti pubblici a favore della formazione dei giovani a favore di politiche attive del lavoro se tratta diciamo così di cambiamenti di risorse di trasferimenti di risorse anche prevalente ma ente fra generazioni si tratta di scegliere diciamo di spendere anche spese correnti in certi settori piuttosto che in altri spazi tratta di destinare una parte delle privatizzazioni forse agli investimenti pubblici
Quello che mi preme però sottolineare e che queste scelte potrebbero anche a favore degli investimenti potrebbero anzi in linea di principio dovrebbero accrescere il prodotto interno lordo accrescere l'occupazione e dare una spinta allo sviluppo
Sicché le scelte di riallocazione di risorse fra settori fra comparti tra generazioni diventerebbero di per sé meno dolorose
Vorrei ricordare che abbiamo qui che abbiamo fatto alcune simulazioni per il modello del modello econometrico che usiamo nel mio istituto facendo vedere che se si aumentasse di cinque mila miliardi di investimenti pubblici nel novantanove e nel due mila rispetto a al va al valore che esso che sì forse avrebbe forse avranno del nelle scelte del governo del del di del Documento di programmazione economica finanziaria questo darebbe luogo
Ha un lieve lievissima piacimento del rapporto indebitamento netto sul PIL che però sarebbe coerente ancora con il Patto di stabilità cioè l'indebitamento netto sul PIL negli anni continuerebbe a diminuire
Fino a a medio termine ad aggirarsi come richiesto nel patto nel patto di stabilità mai rapporto debito PIL con con l'aumento degli investimenti sarebbe più basso e senza l'aumento degli investimenti perché perché il gli investimenti pubblici hanno un effetto sulla sullo sviluppo così positivo da creare maggiore prodotto interno lordo e quindi da a crescere figli indebitamento ma di poco lei debito sul PIL sì riduce questo per me significa dire che questa fase che se si vuole la si chiama fase due o se si vuole la si chiama diversamente ma che significa coniugare ormai in modo diverso rigore sviluppo e allo stesso tempo
Possibile oltre che necessario ed anche sostanzialmente efficace e quindi è possibile senza troppe essa pensò troppi sacrifici
O addirittura riducendo i sacrifici rispetta la situazione attuale grazie
Grazie la parola Pietro Larizza seguirà Andrea Manzella
Il tema
Che vede poste estremamente impegnative dal mio punto di vista può avere due tipi di lettura pura molto favorevole che la lettura corrente che si fanno formati e tutti i giorni fanno tutte anche un'appropriazione di meriti
Una molto meno favorevole non per il fatto che si entrato si sta per entrare
Ma per tutte le cose che questa scelta comporta che non sono state fatte continua a non essere parte
I lavori avrei un motivo in più perché per esempio il permesso nel mille novecentonovantasei di dire la verità sugli incontri
Sulle manovre necessarie per entrare in Europa sono stato credo il sindacalista più insultato nella storia della Repubblica italiana solo per aver detto la verità
E quella era la parte minore
Ed è stata poi la parte gestita quella dei conti del controllo del bilancio
Perché c'è stata una politica nel vuoto di politica perché c'è stato un grande polo di politiche secondo me c'è ancora c'è stata una sola politica precisa netta trasparente quella del ministro del tesoro
Il quale ha detto se per entrare a Maastricht
Occorrono quelle condizioni il rapporto deficit PIL ride la portata
Si attua la ricetta per raggiungere quell'obiettivo con una formula molto semplice
Il governo è titolato a programmare quello che vuole a una sola condizione io non pago e difatti non ha pagato
L'abbiamo saltato il mille novecentonovantasette stiamo ci stiamo preparando a parla spesso identica cosa novantotto
Cioè impegni che non diventeranno mai fatti o lo diventeranno in altre epoche
Quando si ritiene che i vincoli di bilancio lo consentano con un problema in più
Entrando in Europa ci troviamo tutti ad essere soggetta due leggine ad accettarlo
Rigidità fiscale e vincoli di bilancio
Comuni a tutti i Paesi comunitari
Non abbiamo più gli spazi di manovra un po'le mani limiti usavamo prima
E abbiamo un livello di disoccupazione in Europa altissimo e non è solo una media e una massa
A quali si risponde
Se io un problema sociale rilevante però sono le politiche nazionale che debbono risolvere
è l'acqua il primo problema l'assenza di politica nazionale e comunitaria
Ho prodotto una condizione per cui l'unione che oggi abbiamo realizzato
All'interno una bomba a tempo
Che lavoro fare riesplodere
Perché può nascere una tale divergenza di interessi
Relativo alla questione sociale dell'occupazione fra gli stati membri
Per cui l'unità che abbiamo costruito può entrare facilmente in crisi per ragione sociale tanto forte che possono avere addirittura valore democratico la prima fondamentale verso la seconda
E quindi grande vuoto della politica
Nessuno crede come se Dante insegnante di complemento che ogni giorno danno lezione che spiega non si può fare non si può fare
Gente che scrive senza mai aver letto studiato gli raccontano quello che avviene in America o in Inghilterra ripetono male reazione che ci spiegano tutti i giorni nuovo partito la spesa puntute cretina ventiquattro io non conosco persone responsabili che hanno chiesto in Italia di allentare la borsa io non ne conosco né un politico né un sindacalista né un imprenditore
Nessun sindacalista chiesta a questo governo discutendo una lire in più di quello che legittimamente disponibili per essere per mantenere una politica di rigore
Noi chiediamo una cosa
Che in assenza della politica non si può realizzare semplici
Ci sono cento lire cento la politica deve scegliere le priorità
Come si spendono e perché si spengono e la politica deve garantire quando si spendono
Questa non è materia che può essere collegata esclusivamente a tecniche di gestione del bilancio per quanto fatto da maestri di spettabili
Questa è materia politica
Non nessuno vuole stampare carta moneta nel quello che c'è come si spende perché si spende e quando si spende
Questa è la domanda che Cividale non ce n'è un altro
A questa domanda ancora oggi nessuno risponde sinceramente non risponde il Governo non è materia di dibattito dalle forze politiche
Tucker la domanda
In Italia abbiamo un alto livello disoccupazione abbiamo tanti problemi dice la disoccupazione è un problema che riguarda il sud i giovani e le donne vero
Chi garantisce la redditività della spesa pubblica italiana e quindi dello sviluppo per l'occupazione
Chi garantisce
La selezione della priorità e quindi la redditività di questa spesa in Italia chi garantisce che era disponibilità per quanto piccola sia si traduca si traduce i atti di spesa reale
Oggi
Oggi io le faccio un esempio concreto concreto e spero non andare vi faccio un esempio fisicamente percepibile
Cosa vuol dire mezzogiorno
E non è una fissazione mia come qualcuno dice
Il Mezzogiorno è una parte vitale ed è per convenzione che al momento dove ci sta il trentotto per cento la popolazione bene questo territorio italiano
Per produrre beni materiali
O per produrre ricchezza anche mediante il trasporto le persone ha bisogno di mezzi di trasporto quale che sia aerei terrestri Marie di mezzi di trasporto
Non sappiamo come l'organizzazione dei trasporti tale a questo territorio c'è una sola strada una
Allora io vi faccio
Uno scenario non apocalittico
Facciamo l'esempio
Che questo unito collegamento
Ha valore produttivo sociale possa entrare in crisi c'è diventa impraticabile entro cinque anni
Chi è chi è il titolare delle responsabilità di quarantadue una previsione quasi scientifica
Nell'evitare che si determini che il trenta per cento della popolazione italiana
Venga privata l'unico mezzo di trasporto di cui si dispone
Chi è la responsabilità e qualcuno che sa fare ma li incontri
E qualcuno che e solo la responsabilità del governo
E si stona consapevolezza parlamentare esistono attenzione di intermediazione di rappresentazione delle forze politiche i partiti di cui abbiamo bisogno come il pane con un ruolo crescente non minore chi
CRI
Esprime questa realtà cioè chi rappresenta una un domani prossimo venturo
Che a questi rischi nello stesso momento in cui si diceva dove sarà tutta a mezzogiorno
Faccio una domanda e io vi dico qual è la situazione oggi
Per garantirsi contro quel rischio ci vogliono sette mila miliardi sette mila
Il governo ha messo la propria attività
La ricostruzione rifacimento alla Salerno Reggio Calabria
Tempi di esecuzione
Diciotto anni
Perché il ritmo distesa indicato dal governo ci vogliono sette mila miliardi e di centottanta miliardi l'anno
Distesa di lavori eseguiti
Domanda
C'è ignoranza ci superficialità c'è disattenzione c'è malafede cieli vuoti c'è domanda domanda nessuno chiede soldi allora da qui quello che io mi pongo per parla di sviluppo e occupazione non sappiamo che come dicevate Cipolletta bisogna portare no forse l'UDC parla Renato mobilità come diceva qualcun altro secondo me più saggio bisogna portare lo sviluppo dove c'è lavoro
Bene chi risponde
In Italia questa domanda che non sconto fra il sindacato e governo moria di
E la questione dell'unificazione economica e sociale e che in un rapporto fra sindacati e governo un rapporto di forza chi vince e chi perde
Ecco allora tutte queste cose
Ce l'abbiano lo stesso momento in cui giustamente se entrano in Europa
Entrando in Europa dobbiamo percepire e non c'è solo il rapporto competitivo fatti accadano
C'è un rapporto competitivo che con le armi classe stanno diventa veramente che il rapporto di funzionalità dei sistemi il rapporto della capacità competitiva del sistema Italia rispetto al sistema Francia rispetto a trazione a Germania cede il patto da tante cose
In cui il veicolo principale
Per essere realizzato lo dico con convinzione totale
La politica il massimo un ruolo della politica soprattutto nel momento in cui si assume la responsabilità di capire discrezionale e di scegliere le priorità vi ringrazio
Grazie la rissa il suo contributo anche in questo caso critico il professore Andrea Manzella europarlamentare seguirà Nicola Rossi
Ma lettere relazioni
Anche le cose che esso diceva Larizza mi suggeriscono tre osservazioni di metodo di metodo istituzionale la prima osservazione è molto semplice ed è che l'introduzione dell'Euro cambia un ambiente
E disegna un
Un ordinamento nuovo
E allora sono guai sono guai se si cerca di incanalare
Uno sforzo di di sviluppo di lotta
Contro la disoccupazione
In termini di rinazionalizzazione di politica economica
La fase due come diceva Salvi deve essere una fasciatura adesso la fase due europea
Infatti si è aperto uno spazio europeo che è politico e istituzionale assieme ad in questo spazio europeo che vanno costantemente situate
Le analisi le politiche nazionali
Nato uno spazio politico basta vedere la sentenza di ieri della corte costituzionale
Tedesca che si situa nel nello stessa linea di pensiero di quella del tredici ottobre del novantatré e sembra riecheggiare quasi però vi fu un Pepper e sul valore microfono sul valore della della ammonita come immagine del di un popolo
Spazio politico in cui inizio si è mossa
Tutta la l'azione di risanamento del nostro del nostro governo non non poteva esserci solo su Ciampi a chiudere i cordoni della spesa senza un consenso politico profondo reale vero nel Paese
Si è aperto uno spaccio istituzionale uno spazio istituzionale ora e la Pennacchi Degiovanni hanno avvertito sul pericolo di un certo di una certa crede insinua Automotive ISMU istituzionali in un certo determinismo istituzionale dell'Euro però non bisogna neppure sottovalutare
I fatti istituzionali già creati dall'Euro prima ancora che che nasca ecco quando Salvi era professore di diritto civile diceva nascituro su programma nato a Norcia aveva dall'OLAF farebbe vorrei faceva faceva con le ecco si creano allora e allora questi questi fare fatti istituzionali già concreti è già e già veri sono
Lo stesso patto di stabilità
Il il nuovo ecco fin a undici
La dichiarazione di riduzione del debito le nuove procedure parlamentari cioè Neuro ha già creato fatti istituzionali strutturali e procedurali
E allora su a questo livello va collegato
La responsabilità la responsabilità di cui parlava poco fa la ringrazio aperto
Do questo quadro istituzionale non è sufficiente non è esaustivo Salvi e De Giovanni
Ci hanno detto che tutto si tiene nella politica istituzionale compresa la politica estera e che ci hanno avvertito sulla difficoltà di mantenere una legge nazionale di elezione del Parlamento europeo senza l'aggancio istituzionale al governo europeo senza il doppio mandato mandato a governare mandato qua
Rappresenta
Ma c'è questo qui di questo ambiente di questo ordinamento nuovo si deve tener conto senza pericoli di di rinazionalizzazione
La seconda osservazione e che il fatto stesso che si siano già creati fatti istituzionali europei deve indurci ad utilizzarli sino in fondo
Cioè a comprendere che ogni politica è interesse nazionale compreso in primo luogo l'interesse per il Mezzogiorno Silvera come si diceva un tempo solo come
Varianti all'interno di politiche decise in tre luoghi precisi uno il comitato esecutivo del Banca centrale europea in cui è opportuno che ci siamo è necessario quasi che ci sia visibilità decisive nell'Ecofin undici
E nel Parlamento europeo che proprio l'altro ieri ha costruito una specie di griglia utilizzando procedure già esistenti nel trattato la definizione dei grandi obiettivi la sorveglianza multilaterale la la correzione dei tempi città eccessivi per incanalare un dialogo con la Banca centrale europea o che non sia solo un dialogo monetario ma anche si è un dialogo
Macro economico in cui quindi lotta all'inflazione si col giunga con la crescita e l'occupazione l'articolo centocinque del trattato si congiunge con l'articolo due
Come ricordava come ricordava
Di Giovanni e allora in questo quadro ecco non c'è più solo un simulacro di democrazia
Europea e quel surplus ovvero di indipendenza della Banca centrale europea la vera prima autorità monetarie sovranazionale ecco Vieri in un certo senso assorbite o per lo meno o bilanciata d'acquisto Indirizzo vedi Fitoussi io credo che al Lussemburgo non è che si sono spartite queste cose io pressione desidero congiunte
E e che al bere questo è un po'l'opinione anche di almeno altri cinquecento deputati euro europei però insomma così le il negativo si può vedere in altre quelli
La nostra forma di governo e dunque fatta non solo dalle cose che escono dal che usciranno dalla bilaterale dalla Bicamerale ma già da queste realtà istituzionale che che ci sono e su come si gioca
La la ricchezza della nazione Cerro c'è un piano europeo un piano nazionale con conseguenze lascerà lo vediamo anche in altri terreni denunciano economiche il ministro dall'interno porta a compimento uscente
E poi andare nero sia si unifica dopo ottant'anni il Tirolo ecco ecco ma insomma voyeur Marzi al Brennero ultima ultimo osservazione
L'ultima osservazione questa e se l'auto archivia il nazionalista e ormai posta fuoristrada anacronistica bianche corretto il respiro di un auto archivia
Europea nonostante i trecentosettanta milioni di consumatori c'è un punto centrale del tram dato che anche una porta aperta verso la non Europa
C'è l'articolo centonove paragrafo uno che prevede la procedura di consultazione al Parlamento europeo per la fissazione dei tassi di cambio dell'euro rispetto alla valuta dei Paesi terzi
E il gran problema della parità del dollaro su cui benissimo ha insistito la Pennacchi da da questo significa anche l'architettura dei rapporti dell'unione con il Fondo monetario internazionale con la banca monetaria corna con l'Organizzazione mondiale del commercio insomma quello che si chiama un po'retoricamente il costituzionalismo della
Globalizzazione della sovranazionalità così lei euro alla fine che avrebbe dovuto De Poli utilizzare le scelte dei governi nazionali finisce per aprire il più grande e il più nuovo dei discorsi politici
La parola grazie a Manzella la parola al professor Nicola Rossi seguirà Giorgio La Malfa
Grazie
Quindi non so se come dice Giacomo Vaciago quello che stiamo vivendo è una crescita da risanamento
Ci sono molti motivi per pensarlo
So però che
Anche la letteratura economica ci insegna che la crescita risanamento dipende consciamente dalle modalità risanamento non dall'esistenza del risanamento stesso
Qui Laura Pennacchi oggi ci ha dato molti motivi per pensare che
Queste modalità possano essere possano aver indotto
La crisi periodiche recita che stiamo vivendo
Ma credo che in ogni caso che continui ad essere vero che dalle modalità del risanamento dipende in realtà il tipo di crescita che viviamo che vivremo dipende principalmente il fatto che di fronte ci siano due anni a sette anni per citare l'intervallo di ieri veniva dato rispettivamente dal senatore Agnelli da presidente del Consiglio di crescita davanti
Le modalità sono essenziali sono essenziali per definisco perché definiscono la la natura del processo di crescita che se il risanamento ma le modalità sono anche essenziali perché definiscono l'atteggiamento di ognuno di noi di fronte al risanamento
Di fronte alla crescita
E facile diciamo usare una frase di Enzo Cipolletta per capire che le modalità sono fondamentali perché in qualche maniera hanno a che fare con la nostra idea di risanamento e di crescita c'è chi pensa che come lui che la legge un male c'è chi pensa invece che la legge sia in ogni caso un'espressione dalla convivenza civile
E sono maniere diverse di intendere le cose
E ancora le modalità sono essenziali
Perché non perché non ho potuto non sorridere credo con molti francesi quando Toni Blair a rivelato che la politica economica e buono cattivo e non è né di destra né di sinistra non ho potuto non pensare
Che molti lettori conoscono molte volte assai meglio dei leader politici e l'identità dei leader politici stessi se non voterebbero come avvocato
E allora le modalità ripeto sono essenziali e sfoglio per così dire i giornali per provare a dare qualche esempio di quello che dico al giornale di oggi per esempio osservò che l'azionista straniero di una grande impresa italiana privatizzata
Sostiene che non sono stati come dire rispettati i patti
E fra le tante ipotesi mi vengono in mente c'è quella che forse sono state fatte promesse che non potevano essere mantenute
O forse per esempio qualcuno pensava di Procter pro tardare ad libitum
La liberalizzazione di quel settore non lo so certo non non voglio assolutamente idea di quale possa essere l'ipotesi più plausibile so
Che le privatizzazioni si vogliono continuare a fare ma so anche che privatizzazioni fatte senza liberalizzazione senza regolamentazione dei mercati
Sono una parola vuota o meglio una parola forse troppo pieno per certi versi certo non vivono e non vivono bene
Ancora sfogliando i giornali mi capita di non osservare per esempio che qualcuno mi dice che i fondi pensione sono partiti
E osservo che se non ricordo male il fondo pensione dei chimici ha raccolto centotrenta miliardi se non ricordo se non sbaglio
Ieri sulla Borsa di Milano si sono scambiati sette mila e cinquecento miliardi allora mi domando se ci stiamo prendendo in giro evidentemente
E qui io faccio parte di quelli che e Cipolletta insomma sostiene abbiano un'idea peregrina di pensare che e allo stop del TFR e lo smobilizzo dello stock del TFR che dobbiamo pensare
E questa idea non mi viene diciamo dalla considerazione banale
Che dal mio punto di vista o per come io li immagino dovrebbe essere dovrebbero essere gli imprenditori stessi a desiderare di trasformare quello che una forma di finanziamento sussidi indebitamente sussidiarietà in capitale di rischio
Ma evidentemente la mia idea dell'imprenditore che per i criminali ancora spogliando i giornali
Osservo che si definisce oggi rivoluzionaria
La separazione contabile in un settore di pubblica utilità è inutile rilevare ora quale quando un anno fa le stesse persone avevano definito rivoluzionaria la separazione societaria nello stesso settore le due cose non possono essere tutte e due per e allora sempre per continuare a sfogliare i giornali guardo giornali odierni e ci trovo
I titoli molto simili su due problemi apparentemente molto distanti il problema degli scuotersi e quello della Borsa di Milano
Dei problemi sono ovviamente molto distanti ma i titoli sono molto simili perché ambedue colgono io il fenomeno l'epifenomeno per così dire nel caso degli squatter su una violenza certamente condannabile
Nel caso della borsa di Mila no la crescita degli indici di Borsa
E mi sembra che non si colga forse sbaglio il fatto che i due problemi sono in realtà veramente molto simili nel fondo nel senso che ambedue però quando vedo che i problemi sono la conseguenza del fatto che ne non si è fatto in tempo ciò che andava fatto per evitare che il problema si creasse causa del della della Borsa di Milano qual è il punto il punto è che non si è creato lo spazio dove collocare il risparmio cult in questo momento si stava liberando nostro problema non è solo quello di ridurre il debito pubblico
Naso problema è quello di ridurre il debito pubblico a parità di attività nette del settore privato il che significa che bisogna creare anche le condizioni per una sostituzione degli strumenti finanziari
E se questo non lo facciamo il problema sarà quello che stiamo vedendo così come la stessa identica cosa non abbiamo creato gli spazi per i giovani che a questo punto i giovani esclusi che a questo punto si esprimono come possono possiamo condannare o meno ma si esprimono come possono per Esper manifestare diciamo loro disagio naturalmente a tutto questo e Giacomo Vaciago
Lo sottolineava stamattina si può dare una risposta come dire di carattere macroeconomico
Una per usare il suo paradosso un rialzo dei tassi che calmierato all'andamento della Borsa l'assistenza che cambierà il disagio dei giovani io credo che questa risposta sarebbe una non soluzione
Non c'è una soluzione ma per economica quello che oggi è un problema in larga misura microeconomico
Allora da questo punto di vista credo che appunto le modalità siano essenziali e il monitoraggio del come facciamo il risanamento quotidianamente
Sia altrettanto essenziali dovremmo profondere nelle modalità del risanamento esattamente lo stesso impegno che abbiamo profuso per mesi nel monitoraggio dei conti pubblici per evitare che poi tra qualche mese qualcuno ci dica
Che Risanamento è stato fatto
E che non c'era bisogno d'altro grazie
Grazie
Ora la parola all'onorevole Giorgio La Malfa di questa mattina interverranno ancora Enzo Mattina Giampaolo Galli e Guglielmo Epifani poi sospenderemo i lavori
Prego la Malfa credo che tornerà sull'interessanti recenti contributi gli ha dato a questo dibattito con il professor Modigliani però non vorrei interferire sul suo intervento
E stiamo prescrive all'altro
A proposito dell'allora qualche anticipazione ulteriori richieste che ci vengono fatte in questi giorni dalla Germania io debbo dire che da un lato non si può non non avere un senso di sollievo per mercoledì quando noi abbiamo ascoltato a Brussel la
La parola distante di cui si sapeva che avrebbe detto che Rita l'Europa era undici ma ma l'abbiamo sentito dire le opera undici
Dentro c'è l'Italia
Non ce non abbiamo potuto io personalmente ma credo anche gli altri parlamentari europei non sentivo il sentimento di sollievo perché l'angoscia
Di una Italia che venisse messa ho considerata non in condizione di partecipare alle ore via accompagnato nel corso di questi anni
Lei
Molti esponenti politici onorevole D'Alema ricorda che nella prima riunione che facemmo quando si costituì la coalizione dell'Ulivo
Io dissi ma insomma la dobbiamo decidere oggi era novantacinque
Se noi ci riuniamo per riuscire a portare l'Italia in Europa o se ci riuniamo per accompagnare la marginalizzazione dell'Italia dall'euro
Mi fa molto piacere direi che delle preoccupazioni circa la volontà che questa maggioranza la forza di questa maggioranza nostra avrebbe avuto di rispettare quell'impegno sono progressivamente venute meno e che
Del resto lo dice stamattina unite in un'intervista il portavoce di Prodi Primo Periodo in un'intervista a Repubblica la svolta avvenne all'inizio di settembre del mille novecentonovantasei fino a quel momento il governo sperava tentava immaginava che si potesse avvenire
Ente entrare in ritardo debbo dire che da quel momento io stesso fatto c'ho messo un po'di tempo a rendermi conto che la volontà maturata in modo chiaro in questo senso il Governo ha tenuto una posizione Presidente del Consiglio il ministro del tesoro la maggioranza ha tenuto una posizione che cita questo risultato da questo punto di vista secondo me è una un risultato politico di grande importanza che questa maggioranza porta al Paese
Un'Italia che fosse fuori dall'euro che avesse tentato oltretutto e non fosse riuscita sarebbe un'Italia in una crisi politica ed economica di grandi proporzioni
Il problema certo la ragione per la quale questa soddisfazione si tinge con una certa al carattere di amarezza se capisco non l'ho sentito ma immagino la relazione del Giovanni e ne abbiamo parlato molte volte
L'accetta ma lezione perché ne possiamo dire perché l'Eurocard presenti
Un contributo alla soluzione dei problemi del nostro Paese noi non possiamo sapere
Quello che possiamo sapere e che la non partecipazione avrebbe contribuito all'aggravamento dei problemi del nostro paese ma quello che non possiamo dire
E se l'Euro aiuterà la ripresa economica dell'Europa la la ripresa economica dell'Italia senza sostanza nel giro di qualche anno i problemi gravi che non abbiamo davanti sono in particolare la disoccupazione nel Mezzogiorno saranno attenuati
O non saranno per caso aggravati non possiamo neanche sapere se in quelle condizioni
Leo guarda una sua forza ed una compattezza cioè sei addirittura il fallimento economico delle composta introdurre nel corpo dell'Europa degli elementi di conflitto politico
Che non vorremmo vedere esorcizzato un per sempre nel territorio proprio credo che siano le preoccupazioni che come parlamentari europei che vediamo più da vicino lo stato dei rapporti più volte non possiamo mollare ora da questo punto di vista io credo che la situazione sia piuttosto preoccupante non so quanti degli amici presenti abbiano letto il rapporto della Bundesbank
Perché tutti colpiti dal rapporto della della Unione europea della convergenza che diceva c'è la convergenza ed all'apporto delle dell'Istituto monetario europeo che rifletteva l'equilibrio fra i governatori quando è uscito venerdì rapporto della Bundesbank
Non l'abbiamo letto e del resto la Bundesbank si è messa è stata per così dire dominata politicamente racconta
L'ha detto ma il rapporto della Bundesbank è estremamente preoccupante perché annunzia intanto fa un analisi di ventitré pagine in cui spiega che non ci sono le condizioni per l'unione monetaria europea che non ci sono che i soli Paesi che sono in grado di fare l'Unione monetaria europea sono l'Irlanda la Finlandia la Danimarca e Lussemburgo
è un quinto che non mi ricordo ma non comprende quest'elenco né la Germania né la Francia né ovviamente e tanto meno l'Italia il peggio
Il che naturalmente non è una boutade perché viene da un da da un istituto che ha un certamente una capacità di analisi
E dice sostanzialmente questo rapporto fa una descrizione analitica che si può condividere o non condividere un altro descrizione analitica delle ragioni per le quali non vi sono le condizioni per l'unione monetaria europea
E conclude in due righe l'ultima pagina dicendo
La scelta dei partecipanti in sostanza comunque rimane una scelta politica pur cioè come dire noi gli abbiamo detto che questo unione monetaria non ha fondamento
Ma se voi volete metterci dentro tutti Paesi in particolare volete metterci dentro l'Italia bene prendete le responsabilità perché è una scelta politica
Qual è la condizione la conseguenza di questa impostazione della della Bundesbank importazione
E questa dice la Bundesbank il punto centrale della sua analisi spiega una cosa che io non capisco bene ma che lo sono convinti che il debito pubblico costituisce il problema dell'unione monetaria
Quando è venuto dopo è sempre al Parlamento europeo io gli ho chiesto a un certo punto e ho detto scusi ma sì dotto dolcemente può spiegarci per cortesia
Da che punto di vista il debito pubblico italiano costituisce un problema per la stabilità dell'euro
Perché per quello che capisco io il debito pubblico italiano costituisce un serio problema per l'Italia perché deve continuare a pagare gli interessi avrà difficoltà a fare
A fare gli investimenti tutte le cose che abbiamo detto che diceva tanti colleghi prima ma in che senso dico ho chiesta dove Sereni che senso il fatto che un Paese abbia un debito pubblico che non può essere finanziato dalle dalle dalla banca centrale perché la banca centrale non può finanziarlo in che senso vi crea un problema
Da gennaio mi ha dato una risposta che allora non ho capito ma ho trovato qui dentro nel nel testo della banca centrale della banca di Germania la tesi che c'è nel mondo in questo modo con cui oggi abbiamo l'incontro ravvicinato
è che le condizioni di indebitamento generali dell'Europa e in particolare dell'Italia del Belgio dicono anche sentite dell'Italia
Determina un aumento dei tassi dell'interesse necessario per collocare questo debito in modo non inflazionistico
E quindi questo crea una maggiore difficoltà per la politica monetaria cioè annunzia la banca la banca tedesca
Fino a quando vi sarà un debito pubblico elevato in Europa e in Italia noi terremo i tassi dell'interesse a un livello molto alto
Anche perché è questo serve per dare stabilità e forza al tasso di cambio dalle volendo odierna allora quello che deve essere chiaro è che noi entriamo in una non c'è politica monetaria che nell'arco dei prossimi anni del tema diceva Salvi è il tema del quale abbiamo scritto con Modigliani molte volte in questi mesi
Possiamo accettare che la politica monetaria europea sia dominata da da un orientamento volto a tenere i tassi di interesse molto alti dei prossimi anni
E quali sono le conseguenze di carattere macro economico sull'Europa e sull'Italia sulle regioni deboli dell'Europa di una politica di tassi dell'interesse relativamente alti
E se i tassi dell'interesse devono essere alti si può avere almeno una politica europea di Bilancio che compensi attraverso una politica espansiva di bilancio il carattere restrittivo della politica monetaria la risposta a questa seconda domanda è no
Perché ci viene detto che il che la politica di bilancio deve essere sterilizzata
Cioè non c'è Polito ci sono risorse per l'unione per la Commissione europea e c'è un patto di stabilità ci viene anzi chiesto in quella logica
Se voi volete tassi di interesse più bassi voi dovete impegnarvi che il vostro bilancio esibisca nei prossimi dieci anni un surplus perché dovete portare il il e queste sono le richieste aggiuntive che sono state fatte all'Italia
La mia
Opinione la dico con molta chiese che il Governo italiano debba dire con cortesia un no a queste richieste aggiuntive in particolare punti quattro e cinque
Nel memorandum otto sottoposto chiude vaghe cioè noi non possiamo prendere l'impegno di una diminuzione accelerata del debito pubblico spesso plus perché a vere le condizioni di avere un sopruso per i prossimi dieci anni
Nel nostro Paese significa sappiamo le condizioni le conseguenze macroeconomiche di questa politica non vorrei che oltretutto dalle andasse del deflazione depressione che questo trascinarsi appresso
La condizione voce allora concludo da questa analisi
Noi dobbiamo da una parte secondo me che come posso dire sperare che le condizioni politiche dell'Europa cabilo
Cioè che ci sia una possibilità di un'alleanza politica fra Paesi Germania Spagna un orientamento politico diverso la Francia l'Italia per avere una politica economica che sia la politica economica europea in cui alla politica monetaria si accompagna una politica di rilancio della domanda
Perché su questo punto qui c'è il professor Fitoussi io solo consentito qualche cosa io credo che sarebbe un grave errore se noi fossimo cadessi mo'nella convinzione o subisse la convenzione che sono le politiche dell'offerta sono quelle che possono affrontare diceva Cipolletta prima faceva dei discorsi sulla Lazio occupazioni in Europa l'inflazione secondo me bisogna da un po'più a fondo
Io non credo che le le si mette a posto la disoccupazione soltanto con la flessibilità del mercato del lavoro
Io credo che il fermo degli investimenti prevalentemente investimenti privati ma ove il caso e dove sono voti investimenti pubblici in senso keynesiano vero e proprio naturalmente si può scegliere
Si possono fare meglio di come tradizionalmente li ha fatti d'Italia ma debbono essere questa politica deve essere fa parte delle politiche a cui noi non possiamo rinunciare fino a quando questa opinione europea non viene fino a quando non si riesce a determinare sugli si pone il problema italiano
E concludo presidente mi scuso se un peso tutti la mia opinione è che non le risorse per lo sviluppo beh del Mezzogiorno e dobbiamo trovare comunque
Quando si parla di fase due secondo me bisognerebbe che il governo facesse un documento
Nel quale esponesse al Parlamento e a e all'opinione pubblica i riflessi dell'unificazione monetaria europea le conseguenze oggettive
Le difficoltà che nasceranno dal quadro che ho fatto e i margini per fare in queste condizioni oggettive una politica di aumento degli investimenti nel Mezzogiorno
Se sarà necessario tagliare risorse spese correnti
Si dovrà pensare i tagli alle spese correnti e bisognerà trovare le risorse per una politica di investimenti per fare un piano di riduzione del di aggressione alla disoccupazione meridionale
Insomma noi dobbiamo visto un documento un lavoro fatto da lasciare Fitoussi nei giorni scorsi e discusso con il governo francese
Nel quale la loro proposta è un piano di aumento degli investimenti che possa portare la disoccupazione francese in cinque anni dal dodici virgola cinque per cento al sette virgola cinque per cento
Noi abbiamo bisogno di un'analoga impostazione per la politica italiana se il governo potesse prendere da questa vostra vittoria iniziativa dei gruppi del PDS
Lo stimolo per fare un programma di questa stessa natura sottoporlo a tutte le trame delle del parlamento del dalla cultura e così via
Ma a vincolare la politica italiana entro il quadro di Maastricht contemporaneamente allo sforzo di cambiare il quadro complessivo ma per secondo me questo vostro convegno Fifty verrebbe di grande utili
Grazie alla Malfa una informazione di mercato dal lato dell'offerta nell'intervallo che ci ambio fare freddo
Nella sala Ripetta appena e non so se è una fetta dell'Euro e ci avevamo pensato anche prima dell'annuncio che la lira sarebbe entrata nell'euro e qui fuori quindi per chi voglia e abbia
Bisogno di mangiare c'era una possibilità
Andiamo avanti ci sono ancora tre interventi la raccomandazione è davvero i dieci minuti perché con dieci minuti per intervento massimi possiamo rispettare
L'ordine dei lavori che c'eravamo dati
E che sono stati annunciati quindi ora la parola del suo mattina
Ma io vorrei semplicemente richiamarmi alla parte dell'intervento di saldi
A sottolineato il problema di carattere istituzionale all'intervento Di Biagio De Giovanni
Lo farò con dei richiami molto sintetici ovviamente
Primo problema
Va tutto bene non c'è dubbio ha ragione la Pennacchi che con queste decisioni sulle euro si fa politica ci mancherebbe altro che non si facesse
Però rimane un grande interrogativo dobbiamo capire poi qual è il motore di tutte queste scelte che vengono compiute quelle già compiute quelle che si stanno compiendo
Io francamente esprimo qualche preoccupazione sul deficit democratico anche se non dobbiamo utilizzarlo come alibi per non fare le scelte economiche credo che dobbiamo francamente rafforzare la nostra sensibilità
A me fa paura questa situazione un po'singolare
Questi grandi agenzie o grandi enti ho grandi autorità
Puro pratiche che hanno praticamente il potere di decidere tutto di tutti
E non mi si venga a dire che c'è un momento di partecipazione democratica non è sufficiente quello del Parlamento europeo
E non parliamo di quello che accade con i Parlamenti nazionali
Lo dica Presidente alla Bicamerale riflettiamoci
Se non troviamo il modo di stabilire una continuità tra ciò che si decide a Bruxelles a Francoforte altrove e ciò che si decide in Italia o in altre capitali ma forse esagero ma attendo a dire che forse i Parlamenti non servono più
Si potrebbe arrivare a questo paradosso siccome non credo che in questa sala ci sia qualcuno che pensa ad un esito di questo genere
E allora la questione istituzionale va affrontata
Come è stato il qui opportunamente detto come campo di battaglia politica ma questa battaglia politica ci deve esserci io non la trovo trovo tanti convegni in cui si parla moltissimo di economia ed è giusto che lo si faccia ma trovo sempre più sullo sfondo quest'altro aspetto
A Bruxelles accadono delle cose di cui dovremmo pur parlare mi pare che ha fatto un accenno Manzella ero purtroppo Furet qui non ho colto insomma diciamoci la verità
Mentre si afferma la sussidiarietà come principio per cui dovremmo avere un apparato burocratico e quindi anche alla Commissione con meno poteri forti interventi su almeno sulle piccole cose
La legge di Parkinson non è mai stata applicata contando rigore come viene applicata a Bruxelles
Aumento dei funzionari
Aumento le direzione o mentono e i gravi
E perseguiamo
Però abbiamo un problema in casa e per fortuna cioè prese dalla Bicamerale di fronte e abbia un problema in caso stiamo cambiando la Costituzione allora
E abbiamo introdotto tre articoli che costituzionalizzare il rapporto tra Repubblica italiana e l'Unione europea
Presidenti quello vanno un po'approfonditi vanno probabilmente riveduti non fanno cronaca non fanno notizia qualunque cosa ci scrivete lì dentro non ci sarà un giornale italiano che ne parlerà ma siccome credo che noi dobbiamo occuparci democrazia al di là di quanto ne parli del giornale e al di là di quando siamo attenzione più o meno morbosa di coloro che cercano solamente i casi diciamo più eclatanti per fare notizia
Allora io dico che dobbiamo parlare ma lì non si estende pur costituzionalizzato non c'è la continuità tra il momento decisionale che avviene nella sede sovranazionale verrà nazionale
Questo Parlamento è un Parlamento che anche con quei tre articoli a meno potenti di quelli che si parte si prevedono nell'allegato A trattato di Amsterdam non so se per l'ho letto bene mazze va sotto questo profilo cioè il sicuramente più esperto di me
Cioè non c'è neanche una possibilità di intervento tipo quello del Bundestag tedesco il piano intervento serio continuativo che non è assolutamente ostativo della possibilità di decisione a livello europeo però assicura che le sedi nazionale e sì sovranazionale abbiano con loro rapporti
Allora quei tre articoli vanno rivisti vanno riscritti vanno come dire inseriti in questa prospettiva o in questa attualità anche già forte di cessione di potestà nazionale della necessità di mantenere più sedi di confronto democratico nelle quali tutte le decisioni poi circolano Allo stato attuale non abbiamo l'obiettivo massimo e a me farebbe molto piacere poter eleggere dare il mio voto per eleggere il presidente dalla come signor europea ma non vorrei che per separare così alto poi questo pubblicati in testa insomma e lo lo vedo così francamente il look lontano miraggio di questo genere da non essere credibili allora perché non certo amo di fare il credibile chiudo con l'ultima notazione sempre sul tema anche in tema di federalismo ma Vivaldi ma i nodi che si abbia inventare niente ma non ci vado avanti almeno inventare quello che c'è negli altri Paesi
Che quando le decisioni europee in qualche modo influiscono sulla vita delle autonomie locali le Autonomie locali hanno Titone povera di intervenire ma non diede dal governo perché se chiedono al governo francamente non hanno lavoro legittimazione forte ma intervenendo direttamente e allora credo e chiudo di che sia necessario che mentre portiamo avanti tutto questo discorso della costruzione dell'unione economica e monetaria e giustamente è stato affermato non solo monetaria ma economica con tutto ciò che è stato detto e che io condivido
Questo problema del motore politico e del modo in cui i vari centri decisionali si ricollegano dati loro deve essere affrontato c'è un grande obiettivo che generale istituzionali come si ripete in modo il sogno di spine e gli altri che pare hanno lavorato vicino a questi obiettivi ma c'è anche l'obiettivo minimo stiamo riformando la Costituzione vediamo che in quella Costituzione ci siano tre cose per cui questo Paese anche nella sua demmo i nelle sue istituzioni democratiche sia compartecipe di questi processi innovativi che sono in atto grazie
Grazie Enzo Mattina parola Giampaolo Galli direttore Centro studi di Confindustria
A si è aggiunto un un intervento e due che restano e quello di Vincenzo Visco ministro delle finanze quindi possiamo aumentare allungare di ogni dieci minuti la seduta della mattina per ascoltarlo
In un
In un punto che mi pare uno snodo cruciale della relazione di Laura Pennacchi questa mattina si dice
Il nodo da sciogliere riguarda come aumentare la spesa per investimenti in Italia
Poiché dati i vincoli del Patto di stabilità e la necessità di ridurre la pressione fiscale e contributiva complessiva
Si può lui ricorre dati questi vincoli si può ricorrere o
Alla riduzione della spesa corrente in sostanza oppure alla riduzione della spesa per interessi
Laura Pennacchi aggiunge la spesa prima primaria in Italia è est già estremamente contenuta di conseguenza del serbatoio a cui attingere la spesa per interessi
E questo è un passaggio assolutamente cruciale perché è chiaro che già da quest'anno e poi tutti i prossimi anni dovremo sapere se questo Paese ha di fronte il problema di ridurre la spesa corrente oppure e e allora si devono fare certe politiche oppure può attingere alla serbatoio degli interessi ora a meno di sposare la tesi di Giorgio La alfa e di convincere anche partners europei e quindi rigettare il Piano C ampiamente sembra che non ci sia nel programmi attuali all'interno del piano messo a punto dal ministero del Tesoro una sola lira per aumentare gli gli investimenti pubblici rispetto al livello attuale
Il piano Ciampi prevede un avanzo primario del cinque cinque per cento costante per i prossimi anni che poi in realtà in un certo senso il sei per cento perché poi abbiamo le privatizzazioni
Il cinque cinque per cento è il numero previsto sostanzialmente dal DPEF aperti il mille novecentonovantotto questo significa che quello lì è il serbatoio cioè tutta la riduzione della spesa per interessi
Dovrà andare a riduzione sostanzialmente del disavanzo complessivo e quindi del debito pubblico e quindi c'è un rapporto di uno a uno se crediamo a quel piano lo possiamo rimettere in discussione ma se crediamo a quel piano i conti
Dicono banalmente che c'è un rapporto di uno a uno fra riduzione eventuale della spesa corrente e maxi che si aprono al di là della riduzione già programmata per quest'anno per ridurre la pressione fiscale è vero che la nostra pesa corrente non è elevata rispetto al resto d'Europa ma abbiamo gli interessi da pagare e dobbiamo fare delle scelte io non ho dubbi e la scelta da fare debba essere quella di ridurre la pressione fiscale e di aumentare gli investimenti anche se non non credo nella mitologia degli investimenti pubblici già Pasquale Saraceno visse la questione delle infrastrutture non è più il vincolo allo sviluppo del Mezzogiorno l'ha ripetuto l'altro giorno in Confindustria Romano Prodi però sicuramente abbiamo un problema di adeguamento infrastrutturale abbiamo poi abbiamo poi ce lo ricorda tutti giorni Nicola Rossi un problema di aumentare alcune spente sociali che in Italia sono particolarmente basse allora un problema serio di ridurre le altre spese correnti mi pare che ci sia e i dati ce li ha ricordati prima Fiorella Padoa Schioppa anche i dati di quest'anno la spesa corrente è aumentata rispetto al prodotto interno lordo in particolare sono aumentate notevolmente le spese previdente e alle quelle per il personale questo a me sembra in un anno che abbiamo tutti noi percepito che è stato come un anno di massima restrizione quindi mi chiedo che cosa succederà quest'anno
Teniamo anche conto del fatto che gli impegni che l'Italia tra prendendo sull'Europa non sono impegni sulla avanzo primario sono impegni sulla riduzione del debito e il punto interessante della
Che secondo me va colto dei rapporti sia del lime che della Bundesbank e che il piano braccianti
Condiviso negli obiettivi e tuttavia messo in discussione per quello che riguarda gli strumenti e realismo delle ipotesi
Perché a Francoforte ci dicono il due e mezzo per cento di crescita ma forse ma non lo avete raggiunto nemmeno negli anni ottanta
E quindi se quello potrà essere un obiettivo ma se dobbiamo fare una previsione noi banchieri centrali non ce la sentiamo di mettere il due e mezzo per cento
Ricordiamo che negli anni Novanta la nostra crescita fino a oggi è stata dell'uno per cento
Tasso d'interesse al cinque per cento con una crescita del due e mezzo del PIL reale e del due dell'inflazione dei prezzi quindi quattro e mezzo del PIL nominale no non dicono i banchieri centrali in queste condizioni le nostre politiche porteranno a tassi d'interesse del sei per cento e per questo ci chiedono avanzi primari più elevati
La discussione è aperta anche sul piano tecnico
Ma mi sembra piuttosto chiaro
Che nell'impostare la manovra di quest'anno le manovre dei prossimi anni
Sì certo potremmo probabilmente fare questo credo che sia un grandissimo risultato non c'è dubbio delle manovre piccole sui saldi
Potremmo parlare di otto dieci mila miliardi anziché i cento mila miliardi
Ma credo che se vogliamo davvero fare quelle cose investimenti e riduzione della pressione fiscale più aumento di alcune spie dovremmo fare delle manovre che saranno ancora di dimensioni notevoli sulla composizione del bilancio pubblico
E quindi a me pare che la questione dei tagli alla spesa rimane una questione del tutto aperta ripeto a meno di essere d'accordo con Giorgio La Malfa solo ma di riuscire a convincere anche gli altri Paesi europei io personalmente non sono d'accordo control e va avanti fa perché credo che la disoccupazione sostanzialmente perché credo che la disoccupazione italiana e europea sia una di su occupazione strutturale strutturale nel senso che vuol dire che non può essere aggredita con politiche di controllo del ciclo
Nel senso che se ci sta se si cercasse di fare questo sia andrebbe incontro ad una maggiore inflazione ricordo tra l'altro che da vari anni la politica monetaria le politiche monetarie dell'Europa non sono restrittive i tassi della Germania sono ormai da tempo al tre per cento il livello più basso a cui lo portò l'aspetto all'inizio degli anni Novanta per affrontare il problema della recessione in quel Paese l'Italia oggi a incorso uno sciocco come dicono gli economisti macroeconomico disegno espansivo molto forte messa malgrado la restrizione di rilancio la riduzione dei tassi d'interesse Dawes segno che è complessivamente espansivo la politica economica dell'Italia terminò solo con una se nota su ciò che ha detto Nicola Rossi a proposito di Pepe peregrine sul TFR raccolto a me stupisce un po'che non sia stata davvero colta la disponibilità di Confindustria mettere sul tavolo il Tfr io sono assolutamente d'accordo che il Tfr come dire un modo artigianale di gestire il risparmio e che la trasformazione di questo in capitale di rischio è un passo importante che si deve fare
Mi sembra che anziché apprezzare la disponibilità di Confindustria delle imprese italiane
A mettere sul tavolo il flusso nuovo flusso del TFR come dire si sia chiesto qualcosa di più anche lo stock qui guardate il problema è di ordine pratico che se trasformiamo il TFR in capitale di rischio questo andrà fondamentalmente alle medie e grandi imprese che sono quotate in Borsa certi dopo bisogna portare tante nuove impresa in borsa ma nel frattempo o che cosa succede queste si privano di una disponibilità finanziaria che poi va a finanziare qualcun altro quindi c'è un problema di ordine pratico se io però che impone una gradualità
Nell'affrontare questo problema grazie
Grazie
L'ultimo intervento della mattinata vengo contraddetto quando il penultimo intervento della mattinata è quello di Guglielmo Epifani concluderà questa nostra prima sessione di lavori il ministro Visco sopraggiunto nel frattempo grazie
Ma mi sarebbe piaciuto parlare di alcune questioni che ad esempio la relazione un la Malfa un posto o anche di come in realtà nel nostro Paese siamo di fronte a una piccola rivoluzione culturale un Paese che non ha mai avuto una moneta forte
E si trova improvvisamente l'avrà una moneta forte con quello che ne consegue in termini di comportamenti di attese di cultura assai di fusa ma mi voglio limitare invece a due questioni che riguardano lo scenario che ha la CGIL il sindacato nelle prossime settimane di fronte a sé non abbiamo due incontri secondo me decisivi uno con il Governo l'altro con la Confindustria nei prossimi giorni con il Governo abbiamo aperto una questione sul lavoro l'occupazione ed è in preparazione il Documento di programmazione economica e finanziaria
Con la Confindustria il problema della ripresa di rapporti sulla concertazione e la politica dei redditi e le politiche di contrattazione
Io dico subito e siccome sono di solito uno che guarda con positività allora futuro che ho qualche elemento di preoccupazione di fronte agli scenari che si possono aprire il primo riguarda l'occupazione e la cosiddetta fase due
Io noi generale abbiamo molto apprezzato lo sforzo che sta facendo il Governo anche le dichiarazioni impegnative del Presidente del Consiglio
In più io sostengo che dobbiamo fare un accordo con il governo
Anche per aprire responsabilità e coerenze da parte del governo
Se dovessi in tutta sincerità dire che mi sento tranquillizzato soddisfatto da quello che io penso per dire una logica
Trovo qui almeno due problemi cioè non saranno risolto
E due problemi che resterà il primo a me non convince la soluzione di coordinamento delle politiche di investimento d'occupazione che il Governo sieda
Non mi interessa la polemica che c'è stata nei giorni scorsi e nei mesi scorsi io trovo
Che mentre sul terreno dalla politica di bilancio e di risanamento il governo ha avuto un forte coordinamento una forte voce è una forte unitarietà di indirizzo a tutt'oggi malgrado gli sforzi di fatto questo non c'è sul terreno del coordinamento delle politiche economiche e dei investimenti
E questo problema resterà ed è un problema mio modo di vedere siccome riguarda quella strumentazione della politica
Generale degli Investimenti dalla cabina di regia al modo con il quale i finanziamenti vengono divisi al modo con il quale si affronteranno
Le tematiche della concertazione territoriale dal basso questo elemento di preoccupazione mi rimane io faccio solo un esempio che riguardano e non riguarda il governo
Se il ministro
Che ha la responsabilità della politica di bilancio e lo stesso ministro che la responsabilità della politica degli investimenti ammessi indagato si crea un problema
Siccome nei prossimi anni la politica di bilancio per grandi aggregati sarà data
Dai vincoli del patto di stabilità
Va da sé che se il sindacato dovesse aprire obiezione sulla politica degli investimenti finirebbe inevitabilmente per avere una è sostanziosa è forte anche la politica di bilancio cosa che dal punto di vista di rapporti tra sindacato e governo secondo me sarebbe stato negli elitario
La seconda preoccupazione che sta dentro questa riguarda i flussi di investimenti pubblici a sostegno non dei nuovi progetti ma di quelli già in corso
Io penso che a tutt'oggi non su uno sappia se effettivamente oltre finanziamenti già decisi ci sono risorse disponibili per finanziare i contratti d'area che si stanno stipulando e si farà
Sfido
Uno o altro ministro a dire
Se ci sono effettivamente i mille novecento miliardi se sono spendibili o se si tratta di voci rigide di politiche di bilancio sulle quali ancora oggi
Non si sa esattamente su quale risorse contare questo non riguarda solo riguarda anche le certezze da dare agli imprenditori che decidono di utilizzare le flessibilità i vantaggi dei contratti area avrà
Secondo punto riguarda il rapporto con le imprese
Qui voglio dire sentito Galli però bisogna dire una cosa chiara
Le imprese italiane sta vivendo un periodo d'oro io non riesco a capire di che cosa si lamenti di che cosa
Un periodo dopo
è un periodo d'oro perché la sottocapitalizzazione che storicamente c'era stata sta finendo
Questi soldi che vanno in Borsa remunerano sostanzialmente gli azionisti e quando l'azionista il proprietario di riferimento delle imprese sono soldi che entrano tanti
Le piccole e medie aziende godono di tassi d'interesse così bassi come mai ne hanno avuti e d'altra parte si si vedono i bilanci sfido chiunque a dimostrare che non sia così è così o non si allora primo problema
C'è una sfida che Confindustria ci lancia chiedeste al mondo in cui dicono guardate che senza flessibilità l'occupazione non crescere al crescere del reddito
Io dico che non è vero in tutto ci può essere una parte di verità c'è un terreno di prova noi offriamo nel Mezzogiorno in alcune aree
Delle flessibilità contrattata il governo ci ha messo delle flessibilità degli sconti e delle agevolazioni fiscali che rendono quelle aree convenienti al pari della Grecia del Portogallo
La Confindustria il sistema delle imprese italiane dimostri nei fatti chi è ritiene d'aver ragione portando in tempi rapidi investimenti in queste aree
E chiedere troppo io credo che chiedere una cosa corretta e siccome parliamo molto di investimenti pubblici ma vorrei che parlassimo anche degli investimenti privati e siccome le risorse private ci sono e siccome ci sono le disponibilità alle possibilità tocca insieme all'impresa dimostrare che è vero secondo luogo l'infrastrutturazione pubblica
C'è bisogno di infrastrutturazione pubblica siccome le risorse sono scarse concentriamo la soprattutto laddove c'è bisogno
Noi parliamo spesso dalla Salerno-Reggio Calabria perché tenete presente che è l'unica grande strada di accesso
Tra Regioni fondamentali del Paese e al resto del Paese
Ai tassi previsti di completamento dell'opera in corso
La Salerno Reggio Calabria sarà completata in quindici anch'
A partire da oggi non mi interessa tre anni due anni in un paio d'ore dedicate
L'alone della resa del prodigio no è così abbiamo verificata composta quindi è un ma la cosa che dico ai dalla verifica da concorso forse Pietro ci ha messo un eccesso di calabrese già tre sindacati legislazione del però siccome non è un problema di efficacia solo sul versante occupazionale di qualche glieli qualche impresa committente
Ma va da sé che l'efficacia di queste infrastrutture si misura sul fatto che una volta completate sono in grado di essere utili e volano dello sviluppo va da sé che non possiamo aspettare che invece che cosa richiede questo un coordinamento una semplificazione procedure che danno però attiva qui non c'è responsabilità c'è una responsabilità della parte governo centrale Regione amministrazioni
Delle potestà legislative del Parlamento credo che gran parte dei nostri discorsi debbano anche fare i conti questa questione dette grazie
Ora la parola al ministro Visco per l'intervento che concluderà la prima sessione dei nostri lavori
Torneremo voi arrivederci per la seconda sessione per le
Quattordici e trenta
Sì fatti però guardato la onorevole permetti che come sempre avuto volevo dare un quarto d'ora e più Baggio atteggiamento intimidatorio trasmesso diciamo tre quarto
Ore dieci e quarantacinque
Cercherò arrivo protervia pochi minuti approfittando del fatto sentito pochi interventi quindi
Do non solo obbligato a interloquire con molte delle cose dette
Ma a me sembra che se salto opportuno Touchstone vita bisogna cominciare a discutere adesso sto di quello che ci aspetta dopo aver conseguito un risultato che ecco non era scontato e
Dopo aver tutte le insieme governo maggioranze certe e condiviso una scelta di fondo che all'epoca caratterizzato l'impegno di questo due anni e e la scelta di fondo era quella che l'ha premesso e per lo sviluppo fosse il risanamento finanziario
E cioè che è un Paese senza i conti in regola non aveva una prospettiva futuro
Ora
Io dò per scontato che questa sia la premessa bene dei nostri dei nostri ragionamenti e quindi dopo aver scontato
Che non è un problema di
Cambiamento di fase ma di continuità di farsi naturalmente è anche ovvio che l'impegno non la la l'intensità dell'impegno ma la natura la direzione dell'impegno
Può e deve cambia cioè problemi i problemi che adesso abbiamo di fronte sono in parte problemi problemi nuovi
Questi sono problemi che si pongono sia a livello europeo che a livello che a livello nazionale
A livello europeo è stato creato
Quello che oggi sicuramente il più grande mercato
Io che esiste a si era Pennacchi si ricordava trecentocinquanta milioni di consumatori e quindi una potenzialità e no tenga presente che l'Europa oltretutto e senza metto mercato chiuso
Cioè i rapporti con l'estero rispetto all'Europa sono limitati a pochi punti percentuali del prodotto interno lordo europeo
Quindi l'Europa in condizioni se farà le scelte giuste di poteva sfruttare a beneficio dei popoli europei
Appunto questa queste prospettive
Che si crea allora in questo contesto qual è la differenza vera che esiste tra l'economia europea e poniamo l'economia americana su questo secondo me sì sono fatte un po'di confusione si dicono cose vere ma anche cose e inesatte
Gli Stati Uniti sono un grande mercato solo per le merci beni servizi
Ma essenzialmente sono un sul mercato fisicamente integrati
Quindi un mercato dove c'è un patrimonio comune di ricchi di infrastrutture di Licci
Di comportamenti
Di regolamenti che fa sì che le potenzialità e quel mercato si possono esprimere pienamente
Quindi e in più cioè particolare non secondario che ha molto a che vedere con la mobilità con la flessibilità che gli si parla una sua lingua
Quest'ultima cosa in Europa in Europa non sarà facile rapimento nulla ma tutto il resto deve essere il compito principale dei gli undici Paesi più quattro più quelli che verranno
Però per i prossimi anni perché noi abbiamo ancora strutture economiche sostanzialmente nazionali non abbiamo normative societarie uniforme non abbiamo integrazioni delle reti
Non ha non abbiamo non abbiamo armonizzazione nero Vernon ma normative come quelle che sarebbero che sarebbero necessarie guardate e qui ho sentito fare qualche accenno critico l'attuale politica dell'offerto ma una al perseguimento rinasce rapido di soluzioni a questi problemi avrebbe una potenzialità espansiva enorme
E quindi questo riporta fra l'alto sul tappeto il problema del piano dello non solo quelli ma anche appunto anche quello come cioè un problema di interventi infrastrutturali a livello europeo d'integrazione ripeto fisiche dei diversi Paesi
Non sta scritto da nessuna parte al mondo che questi che questi interventi debbano essere finanziati attraverso il bilancio i bilanci pubblici col bilancio con il bilancio della dell'unione molto buona parte di questi interventi si possono fare con capitale privato che esiste in abbondanza sul mercato
Quindi questa e un primo elemento di riflessione importante su cui governi o si devono impegnare a livello europeo c'è poi l'altro aspetto che è quello del coordinamento delle politiche delle politiche economiche guardate al patto di stabilità lo diceva a Carlo Ciampi
Qualche giorno fa non esiste soltanto l'impegno
Alla convergenza ulteriore del dei bilanci ma esiste anche sebbene interpretato un impegno coordinamento delle delle politiche e quindi
Quello è un'occasione anche quello può essere uno strumento da utilizzare in modo consapevole a parte che c'è già
Nevo x euro o a vero una l'affossamento dell'Ecofin che dovrebbe svolgere
Questa funzione perché naturalmente non è che ai i governi degli altri paesi non si rendono conto che l'autonomia alla banca centrale non può voler dire nessun caso che i banchieri centrali fanno quello che gli pare
No nel senso che l'autonomia banche centrale nei vari Paesi esistono sono Foti ma i banchieri centrali tengono conto degli indirizzi politica economica dei governi no e questo dovrà avvenire è avvenuta anche a livello europeo tenete anche presente che questo dibattito nordiste che noi svolgiamo tra di noi con incertezze e preoccupazioni eccetto che per il futuro non è assente negli altri Paesi
E non è assente neppure insieme
In Germania sanno benissimo che realizzato la convergenza fatto l'unione monetaria poi bisognerà affrontare problemi che hanno a che vedere con
Il futuro della loro gente Appel che situazione conflittuale alle lacerazioni possibile eccetto non mancano in altri Paesi anzi sono anche più gravi che che da nord
Quindi io da da questo punto di vista pura
Non essendo
Tranquillo nel senso che queste cose non avvengono automaticamente però non penso che esistono
Opzioni e interventi possibili necessari che possono iniziale iniziare subito
Dopodiché in questo contesto noi possiamo ragionare anche delle cose italiane
Ora le cose le cose italiane sono
Buone tutto sommato cioè noi abbiamo davanti alcuni anni di crescita rilevante
Lo diceva prima Epifani noi siamo in una situazione in cui molti imprenditori in via riservata dicono ma noi siamo in pieno boom e non non ci ricordiamo una una situazione del genere
Basta vedere appunto i dati sui bilanci delle imprese o anche il fatto che nella novantasette no beh l'aumento principale di gettito è stato sulle imposte sulle società ovali sicuramente è intervenuta la politica del governo che ha fatto degli interventi di chiusura di opportunità di allusioni eccetera ma non c'è stato
Nessuna aumento diretto di dim di imposizione sul sulle in prese gettiti vanno benissimo perché evidentemente ci sono i profitti non per
E questo questo so e positivo altrui per fare una e poi dico e e e può continuare può continuare e nel momento in cui l'economia l'economia va va bene e ci sono ci sono
Possibilità di investimento possibilità di crescita
E in più l'Italia rispetto ad altri Paesi a una situazione migliore perché noi non abbiamo una disoccupazione come c'è per esempio in Francia che più o meno uniforme
Noi abbiamo piena occupazione al Nord semi che l'occupazione in molte regioni d'Italia
Centrale e una forte disoccupazione su questo può essere migliore una opportunità in più per una crescita nella misura in cui c'è una consapevolezza determinazione nella indirizzo delle risorse nelle zone dove dove sono necessari su questi investimenti
E allora il problema il problema quale
Beh noi abbiamo creato in questi due anni una sì tutte le condizioni normative perché si possono appunto sviluppare una crescita seria autonoma ASP al Sud a sud
Appunto lo stato ricordato ci sono oggi in situazioni dice attivazioni che sono le renderle più fantastica vantaggiose devo o tra le più vantaggiosi devo
Se si investe assunto
Non c'è ci sono incentivi industriali Checco possono coprire fino al settanta per cento dell'investimento
Ci sono incentivi sul i nuovi assunti che riducono fortemente corto il lavoro
Ci sono incentivi fiscali chi varia natura sia per i nuovi assunti che per gli Investimenti e ma poi soprattutto c'è la mia riforma fiscale che ha fatto sì che Kim investe capire in capitale di rischio dovunque in Italia ma naturalmente è chiaro che laddove nasca su capitale questo vantaggio ma dove l'imposta sul reddito diventa sostanzialmente qualcosa compreso tra il diciannove e il ventisette per cento
Quindi tassi bassissimo
Quindi da questo punto di vista nessuno può dire che non ci sono le condizioni e nessuno può dire può chiedere altre cose
Allora il problema diventa perché ho detto più volte essenzialmente un problema organizzativi deve essere ed è un problema
Di sostegno e consulenza agli enti interessati a fare questa operazione che sono impresa italiane ed estere soprattutto imprese del nord
Enti locali e regioni cioè quello che non sta funzionando e su cui su cui
Il governo si dove impegna a fondo e
Il fatto che la gente non sa come si fa
Non conosce le opportunità e non sa come si attorno a queste cose
E io allora sono stato
La settimana scorsa
Dalle parti di Salerno lì c'erano molti sindaci che dicevano ma noi abbiamo dei progetti
Abbiamo degli imprenditori privati che in cambio di una concessione su qualche cosa ci farebbero porto turistico lo stadio depuratore fa qualsiasi cosa e non siamo in grado di partire perché ci vuole la la Regione non ci dà il permesso dicono due anni quell'alto poi c'è quell'altro ente la Sovrintendenza non so cioè viene fuori quest'
La cosa micidiale no che noi abbiamo ha creato e stratificata nel tempo che non siamo riusciti ancora farci bloccare questo è clisi punto vero
Secondo me e poi c'è un problema decoy insomma sempre si parla ma che pesante come un macigno e che se uno deve dire
A un'impresa d'che che viene da qualsiasi parte del mondo di andare in un posto a lavorare ci deve essere ordine pubblico
E qui appunto i sono dei programmi specifici che adesso il governo sta lanciando per creare delle zone di alta sicurezza domande però
Il l'insieme di queste cose
Può
Mettere in moto un meccanismo un meccanismo
Importanti l'altro aspetto riferimento alla sereno le Reggio Calabria ma non solo e che dopo due anni di discussione noi siamo ancora un Paese che per fare
C'è infrastrutture che nel dopoguerra Inc in questo Paese sono state fatte senza spendere una lira Libia dal bilancio pubblico cioè le strade no le auto stare in Italia sono nate e con emissioni di obbligazioni finanziato sul mercato
Ho io non capisco per quale accidenti il motivo noi non possiamo fare lo stesso questo riguarda un'infinità di otto ma quasi tutto segua da tutte le risorse idriche tutte le opere che dove c'è una possibilità di tariffazione dire un di investimento che da un regime
Riguarda la Salerno-Reggio Calabria riguarda pezzi di di ferrovie no soprattutto quelli quelli moderni riguarda punto interventi più modesti come può essere lo stabile o il porticciolo il depuratore che ricordavo prima
E e e questo se noi creiamo
Le condizioni burocratiche amministrative
E quindi abbiamo un solo luogo di decisione questo parte da solo allora cosa conclude la situazione oggi è che
Con i tassi di crescita che noi abbiamo
E che prevediamo noi già se siamo in grado di portare sotto il dieci per cento la disoccupazione nel giro di qualche anno
A il punto è che noi possiamo fare di più
Possiamo fare di più ed è un fatto separato dal DPEF o dalle compatibilità del patto est
Verità ci vuole un impegno sta a Udine ricorso e determina organizzato per rimuovere questi ostacoli e per
Mettere in moto energie che esistono
E io su questo ho sempre manifestato mia personale così a scetticismo su questa operazione
A
Molto articolate e noi stiamo cercando di fare quei patti territoriali e contratti d'aria eccetera
Che è molto bella insomma nel senso che si coinvolgono centinaia di sindaci migliaia di operatori di sindacalisti in sede locale si stimola classi dirigenti potenziali future c'è bellissimo bellico
Però fino adesso abbiamo firmato tre contratti d'aria Enore pochi partite territoriale e ci abbiamo un arretrato potenzialmente esplosivo di Lucenti Meglio cento centoventi comunità che hanno fatto domanda e aspettano e aspetto l'istruttoria aspettano le in incontri c'è o tutto questo va bene va bene che democratico eccetera è però non funziona o funziona poco quindi appunto problema e che noi insomma compito nostro me tossine nei prossimi mesi e anni e esattamente questi
Dopodiché io vorrei anche attive che noi abbiamo un un altro problema
E che se si decide di fare queste cose e bisogna fare degli interventi interventi che sono normativi noi dobbiamo avere il sostegno del Parlamento
Dobbiamo avere l'attività di decisioni e di scelte molte cose molte cose sono state fatte assicurano ancora fare con le delle che Bassani io a fosse per caso somma sia riuscito a fare insomma più scale con le belle qui
Ma e o però adesso c'è una certa Finpuglia idiosincrasia parlamentare ne volevo segnalare come capigruppo che non è accaduto per tecnologico od altro una lezione che ci si potevano pensata arriva
Nato allora Capello per calmarlo non è non otto non ho dubbi non ho dubbi però cioè aveva verso problemi farle aveva adesso c'è un problema un problema di e sono protesta che viene essenzialmente dall'opposizione per l'uso delle deleghe no prima i decreti legge giustamente non se ne fanno più
A giustamente cioè ci mancherebbe ecco allora intercetta do noi dobbiamo coordinare l'attività del governo attività del Parlamento continuare ovviamente la concertazione con la con le parti sociali
Ma la li possibilità theory tutti
Di portare nel Mezzogiorno il Mezzogiorno a risulti
Ma che non dissimili
Da quelli che hanno raggiunto Paesi come l'Irlanda o regioni come il Galles Scozia e Galles oggi esistono
Salvo che lui appunto non c'era la mafia però appunto su questo oggi a o di qualcuno ho già detto prima
Ecco quindi
Insomma io penso penso che noi
Possiamo guardare con non dico con fiducia ma con consapevolezza che e che non è che stiamo facendo un salto nel buio né a livello europeo né a livello a livello italiano cioè queste cose sono tutte nelle nostre mani e se noi sappiamo o no muoverci come siamo mossi per il risanamento nei due anni passati io penso ce la possiamo fare
Allora
I lavori riprendono alle ore quattordici e quarantacinque con la seconda sessione
Saltano tutti i tempi ma io vorrei dire che la discussione che stiamo facendo oggi non si poteva fare che adesso cioè dopo l'ammissione diciamo dell'Italia
Nel novero dei Paesi che aderiscono all'euro prima ci abbiamo anche provato devo confessare ma sembrava una discussione accademica che la dice lunga su quanta strada è stata compiuta in poco tempo
Questa discussione che facciamo oggi qui attraversa si intreccia con discussioni simili che si fanno in tutta Europa si voglia chiamare fase U fase due o non fase due insomma in realtà tutti si interrogano su come gestire questo fatto
Certamente gigantesco che la la decisione sulle euro e che politiche mettere in atto tutti hanno un elevato tasso di disoccupazione insomma le ma la materia è identica in tutta Europa non è una discussione specificamente italiana
Discutiamo in sostanza di l'individuazione di un diverso equilibrio fra rigore risanamento da una parte non c'è dubbio debbano continuare sviluppò il lavoro delle società europee spero che i contributi già stamane sono stati preziosi ci aiutino a definire la politica e gli obiettivi di questa nuova fase diciamo del impegno del governo italiano né io aggiungo anche lo dirò
E questo può il senso della mia breve introduzione lo dirò anche dell'unione europea
Situazione generale nel Paese e favorevole questo credo sia innegabile indicatori economici sono favorevoli c'è la possibilità intorno al DPEF alle scelte che conterrà di realizzare non so come chiamarlo se un patto di maggioranza un documento politico impegnativo che certamente sarà qualcosa di più anche da parte di Rifondazione di quel voto tecnico che abbiamo avuto la volta scorsa questo non è un risultato da poco personalmente lo considero un proseguimento dell'iniziativa che è stata presa recentemente col Governo appunto per mettere in piedi questa nuova fase fatto che Bertinotti mi pare ieri
Con l'altro ieri da Strasburgo abbia annunciato che almeno un anno di impegno lo prende mi sembra qualcosa di importante ed è in corso uno sforzo di concertazione con le parti sociali
Un accordo di maggioranza di un periodo x al quale poi si può aggiungere x più uno x più due vedremo
E uno sforzo di concertazione con le parti sociali sono gli elementi politici caratteristici di questo caratterizzanti di questa fase stabilità politica e concertazione sono in realtà le vere garanzie aggiuntive mi permetto di fare questo osservazione
Che i partners europei si attendono da noi si ci sono i punti che Waigel vuole aggiungere eccetera però il punto politico è stabile l'impegno di questo governo a proseguire nell'opera che ha condotto finora certamente questo è legato alla stabilità politica di questo governo e alla capacità di concertare con le forze sociali da questo punto di vista io capisco l'intenzione delle proposte di Monti
Purché non confondano le carte nascondano i dati essenziali e i dati essenziali sono che la stabilità politica anche agli occhi del resto dell'Europa è una responsabilità di questa maggioranza
Di questa maggioranza che si è guadagnata sul campo il diritto di chiedere fiducia e un maggiore sostegno da parte degli italiani di questa maggioranza intendo compresa Rifondazione che ha saputo condurre il Paese al traguardo più difficile non c'è ragione
Perché non possa compiere il passo successivo abbiamo fatto insieme
Un percorso molto difficile quello che viene dopo non è che sia un percorso facile ma certamente potrei dire presentare gravi difficoltà minori quindi credo che si debba tenere presente l'essenziale
E cioè che questa maggioranza e la concertazione che ha già contribuito in modo decisivo al risanamento e alla ripresa sono il cuore vero
Come ripete sempre dell'orrore parlando della concertazione del modello sociale europeo l'asse portante che deve essere adesso riconfermato con nuove strumenti nuove intese insieme che ci guidi no nel periodo che segue e che comprendono anche strumenti specifici dei patti territoriali e i contratti d'aria e qui vorrei dire al ministro Visco che forse tra le tante cose che si devono guardare dopo aver messo in piedi questa articolazione e avere coinvolto forze sociali rilevanti sul territorio
E non si può adesso dire che abbiamo scherzato bisogna che se c'è qualcosa che non funziona e credo che qualcosa non funziona e negli apparati anche dei ministeri che sono preposti a queste operazioni bisogna metterci mano
Perché da quella via non bisogna tornare indietro sarebbe una perdita
Secca
Stabilità politica della maggioranza di governo concertazione
Se accompagnate da una conclusione positiva dei lavori della Bicamerale configurano un paese diverso stamane è stato detto nella relazione introduttiva il corpo
Io dico di un nuovo riformismo che è quello di cui ha bisogno il nostro Paese e allora scelto si può pensare anche ad alcuni anni di crescita e di sviluppo l'opposizione che è stata evocata
Mi riferivo poco fa il professore Monti il cui ruolo è fondamentale dovrebbe prima di tutto contribuire positivamente al buon esito delle riforme costituzionali
E non assumersi la responsabilità di interrompere quel processo cioè il cammino verso la modernizzazione e la ricollocazione dell'Italia nel cuore della costruzione europea
Ci sono dunque le condizioni
Per affrontare anche le politiche di sviluppo e su questo la discussione che è in corso spero di via contributi utili io non passerò in rassegna i tentativi che si stanno facendo in vari Paesi trovare strumenti e vie nuove dagli svedesi ai francesi qui abbiamo avuto stamane uno di coloro che impegnato nella stesura diciamo così di un testo che definisce la politica del governo francese per i prossimi mesi per le politiche nazionali per il lavoro certamente anche in Italia dovremmo agire su molti fattori e con molteplici strumenti stamane è stato detto non c'è un piano globale o qualcosa di decisivo in questa materia dalle risorse pubbliche disponibili nazionali e qui c'è un'incertezza bisognerebbe chiarire stamane un esponente della Confindustria ha detto che analizzando i conti non ci sono mezzi
Ciampi qualche settimana fa per investimenti Ciampi qualche settimana fa annunciato che nel prossimo DPEF sono DPEF sono disponibili sette miliardi insomma si tratta di chiarire questo punto che non è un punto secondario e dico anche le risorse europee perché l'Italia ha fatto un grande sforzo
Che apportato Buber ad utilizzazione dei fondi al trentotto per cento ma siamo ancora lontani da utilizzazione ottimale
Alle risparmio privato da impegnare in forme nuove per lo sviluppo stamattina il ministro Visco ha fatto riferimento all'esperienza del dopoguerra quando sono state finanziate
Varie grandi opere pubbliche con dei prestiti e perché non lo facciamo adesso cosa ostacola
Che cosa impedisce che si vada su questa strada sono queste le questioni che bisognerebbe vedere più affondo perché sciogliere questi nodi indubbiamente aiuta poi a rendere concreto a definire quel dove come e quando degli investimenti possibili che stamane Larizza giustamente dal suo punto di vista rivendicava se ci sono ostacoli vuol dire che ci sono dei dei luoghi concrezioni nati di potere e di resistenza all'innovazione al cambiamento che bisogna prendere bisogna prendere di petto non è facile ma insomma il problema e questo
Come ho detto dalla impegno del risparmio privato da impegnare in forme nuove per lo sviluppo all'eliminazione di vincoli burocratici arcaici e procedure assurde
Che spesso hanno tanto quanto la mancanza di mezzi vorrei dire che tanto vale mettere dei mezzi quanto vale semplificare e aiutare coloro che vogliono intraprendere operare a farlo naturalmente nel rispetto della legge
Senza essere sovraccaricati da bardature vincoli quali quelli che oggi esistono alla liberalizzazione in certi settori
Come inedita arma inedita per la sinistra sicuramente per riformare rinnovare io considero l'operazione fatta nel campo del commercio come qualcosa che dimostra che questa è una via in certi settori percorribile alla riforma della pubblica amministrazione al decentramento fiscale e così via
Tutto però deve convergere sull'obiettivo dello sviluppo e dell'occupazione in primo luogo nel Mezzogiorno ed è questo il momento per tutti governo sindacati imprenditori e parti di fare proposte chiare e concrete
E su questo costruire quel patto di concertazione che può portarci avanti sulla proprio in questa fase del dopo euro e tuttavia ed è questo il punto che voglio sottolineare anche sottoporre l'attenzione di coloro che interverranno dall'Osservatorio europeo risulta chiaro che c'è un limite
A ciò che può essere fatto per il lavoro nell'ambito nazionale che le politiche nazionali non sono in grado di riassorbire i quattro milioni di disoccupati in Germania i tre e mezzo in Germania in Francia e così via
Qual è questo limite è un punto di discussione certamente questo limite e legato ai vincoli del patto di stabilità che pure sono limiti pesanti ma io non credo
Che si limiti a questo io credo che ci sia qualcosa che va oltre
E mi domando se non è un limite di sistema relativo al passaggio dalla struttura fordista a quella della società dell'informazione della rivoluzione Elettronica che sta cambiando troppo lentamente in Europa il modo di produrre
C'è indubbiamente uno scarto rilevante fra la strada fatta in questa direzione da tutti insieme dei Paesi europei quello che sono fatti in America
O in altri Paesi compreso il Giappone io credo che questo sia limite strutturale di fondo vedo tutta la difficoltà di accelerare questo passaggio
Scontando nella transizione la crisi di interi settori e la sfasatura fra la perdita di posti di lavoro tradizionali che questo induce e la creazione di nuovi posti di lavoro nei nuovi lavori
E certamente un problema enorme questo ed è un problema difficilmente gestibile scala di ogni singolo Paese questo secondo me anche lega e rende aumenta la preoccupazione dei gruppi dirigenti nazionali a percorrere in quella strada ora però l'Europa non può restare a lungo in questa tenaglia
C'è una tenaglia nella quale diciamo così da una parte una tenaglia di competitività da una internazionale da una parte dei Paesi tra virgolette più elettronici e all'opposto da quelli a basso costo del lavoro questa pressione che viene da entrambe le parti
è insostenibile l'Europa non può restare a lungo in questa condizione deve uscirne entrando nella società dell'informazione e nostro tempo salvando il modello sociale europeo e questa è la sfida in primo luogo per le sinistre al governo ormai in tredici Paesi per il poi questo il dato politico nuovo che almeno da quest'anno da un da pochi mesi
La sinistra e largamente maggioritaria alla guida
Dei maggiori Paesi europei girato il capo delle euro questo nodo va affrontato e a scala europea sovranazionale in primo luogo rovesciando l'idea politica dominante tuttora e che ci viene dal decennio trascorso che è stato un decennio in cui ha dominato una divisione di carattere ultraliberista
Col ancora al vertice di Lussemburgo ha tenuto a riconfermare quest'idea centrale che deve essere rimossa rovesciata messa in discussione che le politiche per il lavoro sono a fare nazionale io credo che non sia così e che sia necessaria una politica economica europea e la sinistra dovrebbe cominciare da qui una politica che agisca sul sistema Europa non si fa solo con la flessibilità non possono pagarla solo i lavoratori né si fa solo o soprattutto a livello nazionale si fa accelerando la diffusione
Dalla formazione scolastica all'amministrazione dei servizi alla produzione industriale della società dell'informazione
Delle nuove forme di organizzazione del lavoro dei nuovi lavori in tutto il continente e questo comporta un enorme sforzo collettivo che finanziarie non soltanto finanziario di mobilitazione
I soggetti Dean prese di grandi energie che ci sono nel nostro continente dall'altro lato si fa adeguando il sistema di comunicazioni tradizionale qualcuno ne ha parlato stamattina
Transeuropee transcontinentale ci autostrade ferrovie sistemi intermodali telecomunicazioni Energia reti alle necessità del mercato unico europeo che trova dei vincoli che trova dei blocchi che trova dell'i costi che dove devono essere rapidamente superati con investimenti in questi settori più tradizionali che possono anche compensare nella transizione dalla società attuale a quella dico per semplificare naturalmente dell'informazione in questa transizione compensare perdite di occupazione indotte dalla diffusione delle tecnologie elettroniche non dico niente di nuovo sono due punti essenziali
Del piano di Dell'Orco lungamente studiato e messo a punto approvato politicamente ma poi mai attuato dai dal consiglio europeo negli anni passati finanziare queste due grandi politiche europee si può fare in varie maniere
Si può fare con un aumento del Budget dell'unione e questo su questo c'è una resistenza finora la resistenza sì è spiegata perché un aumento delle contribuzioni dei singoli Paesi sarebbe andato nel conteggio diciamo così
Dei parametri di Maastricht e quindi c'è stata una grande resistenza può darsi che adesso questa resistenza sia minore si può anche pensare di finanziarlo utilizzando il risparmio privato che può fruire sulle euro come moneta di riserva da tutto il mondo del resto la Federal preserva fatto questa politica negli Stati Uniti per decenni non si vede perché una volta che se abbiamo l'euro non possiamo farla
Anche noi oppure si può fare come proponeva Delon con un prestito pluridecennale
Rivolto al alla risparmio privato garantito inetti oppure si può fare con tutte e tre queste tre cose certo però bisogna che ci sia una volontà è una decisione politica di rompere il tabù
E il tabù finora è stato e lo considero l'ultima coda ma una coda robusta del dominio libri ultraliberista sulle politiche europee del passato decennio e anche più di un decennio
E rompere il tabù che appunto le politiche per il lavoro sono affare nazionale
Che il rione non deve intervenire in nessuna maniera sul mercato perché appunto il mercato si muove e ci pensa da solo
Tre vie finora respinta dal Consiglio europeo ma come ho detto tredici governi socialisti dovrebbero ora fare la differenza impegnare i mezzi definire la sede questo è un altro punto fondamentale lo strumento politico che deve fare la politica economica europea
Perché ad un euro sovranazionale non può corrispondere la nazionalizzazione delle politiche economiche e la banca centrale se vuole il rispetto della sua autonomia
E c'è la dovrà anche rispettare l'autonomia della politica però questo luogo non esiste ancora va creato Jospin ha sollevato il problema appena eletto al di diciamo durante le discussioni per il l'approvazione del Trattato di Amsterdam ad Amsterdam
è stato notato ma una risposta non è ancora stata data anche questo un tema di discussione può essere l'Ecofin questo strumento con poteri rafforzati dico l'Ecofin perché l'Ecofin è iscritta nei trattati c'è una istituzione dell'Unione
Non è un'associazione volontaria come avevano proposto alcuni fra i Paesi aderenti all'euro no Ecofin comprende tutti e fa parte del trattato Lecco l'Ecofin ha dei doveri e dei diritti
Poi il consiglio ampliare i suoi compiti mantenendo intatti i doveri e i diritti è una via se questa non piace se ne serve un'altra ma il problema ora che si fa all'Euro e quindi si va rapidamente alla definizione degli organi della banca centrale
Dovrebbe essere tanto quello di vedere chi partecipa chi entra diciamo nel Consiglio non so come si chiama di gestione di questa banca c'è un problema dell'Italia tutti problemi importantissimi sicuramente però e altrettanto pur importante vedere se accanto a questo strumento che la sui suoi compiti là sotto non mia si crea la sede di una politica economica europea e questo mi sembra un compito per tutta la sinistra mi sembra una di quelle battaglie sulle quali dove impegnarsi il Governo italiano perché e anche non solo perché è giusto ma anche perché diciamo si collega allo sforzo che intende compiere per sviluppare una politica per il lavoro
Grazie adesso mi scuso frustato forse un po'
Ma opposto un po'di questioni che in realtà sono anche indirizzate qualcuna del c'è qualcuno a qualcun altro sta se avremo delle risposte
Darei l'ho già detto darei la parola a Giorgio Lupini
Longhini
Il tempo mi costringerà ad essere breve di conseguenza sommaria qualche approfondimento
Di ciò che dirò
Forma quasi apodittica lo potete trovare in un testo che è stato distribuito io parto qui
Da un giudizio è un fatto stilizzato e da una tesi il giudizio sul quale penso che sia largo consenso anche se non è scontato è che la disoccupazione è uno spreco da una parte e dall'altra uno spreco che si accompagna ad una diseguaglianza crescente nella distribuzione della ricchezza di affetti
è vero quello che diceva questa mattina Laura Pennacchi che c'è stata qualche piccola correzione in questa tendenza ma negli ultimi anni e per un periodo non breve questo spostamento nella distribuzione
La ricchezza del reddito si è registrato praticamente in tutti i Paesi industriali rifatto stilizzato sul quale vi è scarso consenso
E questo la crescita del prodotto non è più condizione sufficiente per la crescita dell'occupazione
Io sono fermamente convinto della corrispondenza ai fatti di questo ha fatto stilizzato ma so che c'è discussione
Ed è una discussione importante non appena si mettano insieme il ragionamento sullo sviluppo e il ragionamento sull'occupazione che dà per scontato che vi sia un nesso necessario automatico fra l'uno ed altro
La tesi anche questa con un consenso solo parziale fra i colleghi stessi e che le cause vere della disoccupazione
E dunque i suoi rimedi non sono da ricercare nel mercato del lavoro non tanto nel mercato del lavoro quanto nel funzionamento del sistema economico nel suo complesso
Fissato in teoria economica sarà altra parte che questo è un punto di divergenza no se si assumono questi tre punti una conseguenza è ovvio e cioè che occorre un disegno di lungo periodo
Che sia coraggioso nell'analisi e io credo anche nel ricorrere a misure di governo non ortodossa denominò e tornerò fuori su ciascuna di queste sono il reddito di cittadinanza alla riduzione dell'orario di lavoro e quelli che io chiamo lavori concreti
E chiaro che nessuna di queste misure è una misura di politica per l'occupazione ma siccome questo è un momento in cui sono strettamente interconnessi il problema dell'occupazione e il problema della distribuzione è chiaro che politica di questo tipo possono rientrare in un disegno complessivo contro la disoccupazione in un progetto complessivo il cui quarto elemento questo fondamentale a mio parere e qui credo che non possa esservi dissenso è una politica industriale reali anche se tradizionalmente non è pensata immediatamente con una politica per l'occupazione ma in questo quadro come cercano di suggerire lo diventa
Per quanto riguarda il fatto stilizzato il cambiamento che è intervenuto negli ultimi anni diciamo a partire dalla fine degli anni settanta e questo è ancora vero che se la produzione cala l'occupazione Carla com'è ovvio ma non è più vero l'inverso e cioè che quando la produzione di prende anche l'occupazione dei tre quando la produzione riprende ma non ci si aspettano nuove onde lunghe favorevoli da parte dell'imprenditore naturalmente
Tutti i singoli produttori trovano conveniente devo aggiungere con il plauso del mercati finanziari l'intensificazione dei cambiamenti tecnici organizzativi che hanno consentito di risparmiare lavoro
Al fine di non assumere nuovi lavoratori in un certo senso quindi la disoccupazione viene cristallizzata nelle fasi di cambiamento
Del PCI
A ciò si aggiunge qui si entra sempre di più nel campo dell'opinabile tengo a sottolineare i punti più deboli se volete del mio ragionamento
Altra cosa che mi pare si possa dire che gli anelli della catena causale keynesiana tradizionale aspettative Investimenti domanda effettiva occupazione quello che si studia prima
Sui manuali di macroeconomia sono anelli che si sono allentati e inoltre la bassa crescita del prodotto pone una barriera sulla curva della domanda di lavoro
Questo significa da un punto di vista logico
Se è vero premesse naturalmente che provvedimenti quali il taglio neoclassico dei salari cioè la flessibilità che ciò prevalentemente si riduce ho il sostegno Pseudo keynesiano della domanda di merci hanno effetti piuttosto sulla distribuzione del prodotto sociale che non sull'occupazione e qui che si legano questione dell'occupazione questione della distribuzione
Ed è quanto è avvenuto come mostra ad esempio banche i dati della Banca d'Italia
Nel nostro Paese in altre non mi fermo su un sostegno a questo fatto stilizzato indicazioni bibliografiche segrete le potete trovare
Quella nota che ho distribuito vorrei fare un rinvio solo ad un documento di un certo interesse che quello del Ufficio internazionale del lavoro che pure molto cauto circa le tesi critiche come quella che ho visto
Sottoponendo il quale insiste però che la persistenza della disoccupazione questo è il modo in cui gli economisti normalmente descrivono fenomeno di cui sto parlando la persistenza da disoccupazione non dipende da presunte rigidità del mercato del lavoro e che anzi apparire di questo istituto nel periodo in cui la disoccupazione è aumentata la rigidità del mercato del lavoro
Non è cresciuta e semmai ne è cresciuta la flessibilità so che questo vale prevalentemente per l'Europa non per gli Stati Uniti per la Gran Bretagna ma dubbi sull'opportunità di importare
Il modello di organizzazione del lavoro americano e inglese si trovano in autori insospettabili come lo stesso Paul Samuelson in una recente conferenza la Banca d'Italia
E in maniera più argomentata in un saggio di play ora se si prende in qualche considerazione questo fatto stilizzato
Credo che il problema vada posto così come si può colmare il divario tra l'attuale inaccettabile il livello di disoccupazione
E un livello di piena occupazione socialmente desiderabile
Domando ancora imitando un modello non europeo americano e asiatico o reinventando un modello europeo che coraggiosamente rispondere
La convenzione centoventidue dell'Ufficio internazionale del lavoro in convenzione che per chi non lo avesse ambiente sollecitano agli Stati membri che in ottantaquattro avevano sottoscritta
A dichiarare a perseguire come obiettivo prioritario una politica attiva intesa a promuovere un'occupazione piena produttiva e scelta liberamente
Si può cancellare quella convenzione naturalmente però forse sarebbe utile ora se davvero si tiene a un qualche modello europeo no che è stato costruito lunghi e dolorosi e faticosi secoli di storia io credo che si debba cercare di dare risposta tre domande quali sono le cause di questo cambiamento nell'evoluzione strutturale del Paese industriale
Secondo come mantenere l'occupazione esistente terzo che cosa fare dei disoccupati sono tre problemi distinti e tutti e tre altrettanto importante il primo sembra un problema solamente teorico di storia economica
Evidentemente non è così
Perché le differenze davvero importanti fra le diverse tesi circa una politica per l'occupazione hanno radice nella fiducia o meno
Circa l'automatismo sviluppo uguale all'occupazione sei fatto stilizzato che ho ricordato tiene come io credo tenga questa fiducia è infondata e occorreranno altre politiche
Quali sono le cause di questo fatto sono state accennate rinvio quello per brevità l'sostanzialmente al tramonto del cosiddetto modello fu modello fordista keynesiana
è una cosa alla quale si parla fin troppo ma che mi pare abbia buone ragioni per essere accetta
Non è storico dare le caratteristiche ricordo che è quel modello che ha caratterizzato lo sviluppo dei Paesi europei dal dopoguerra appunto fino alla fine
Negli anni ottanta e che con quegli anni se esaurito per una ragione molto semplice che è giusto giunto a compimento in qualche modo il suo ciclo di vita perché anche le forme di organizzazione del lavoro hanno loro ciclo diritta
Nessuna delle circostanze materiali che fondavano quel modello è oggi riproducibile ma era in quel modello che c'era coincidenza tra sviluppo e occupazione allora se non è riproducibile quel modello quella scommessa
è una scommessa con un alto rischio
Dite
Di conseguenza sempre di conseguenza rispetto alle mie premesse che possono essere discusse oggi non è sostenibile alcuna teoria della compensazione
E non è pensabile che la crescita del prodotto e tasse ai quali essa può effettivamente se e durevolmente realizzarsi comporta una crescita significativa dell'occupazione vorrei ricordare dati di fondo tre
Difficilmente confutabile dell'OCSE negli ultimi vent'anni il tasso di crescita potenziale dei paesi più industriali si è quasi dimezzato e nella media dell'Unione Europea si aggira intorno al due virgola uno per cento
Un altro calcolo che molti hanno fatto visto anche il professor Fitoussi nella spinta dell'azione che è stata distribuita reputa che per ridurre dal dodici per cento all'otto per cento il tasso di disoccupazione
Occorrerebbe una crescita del tre virgola sei per cento per cinque anni interrotta ora se considerate da un lato le effettive capacità di crescita dell'economia industriale dall'altra l'impegno che ad esse si chiederebbe per ridurre di sogni per modo di dire quattro punti la disoccupazione
Si intende come la fiducia nelle politiche tradizionali siano esse neoclassica neo keynesiana a si poggia poggia su fondamenta molto
Del Golia
Vedo che il tempo passa molto rapidamente allora nei cinque minuti che mi restano mi limiterò a nominare il punto le cose che si possono fare
Come mantenere l'occupazione esistente aveva accennato che il primo punto credo non possa non essere quello di una politica industriale reali
Politica industriale reale intendo molte cose ma soprattutto penso che progettare un modello competitivo significhi progettare un modello efficiente e socialmente accettabile
La seconda cosa è condizione necessaria per la prima
Il tutto ciò sulla base di un'altra premessa e cioè che un moderna economia monetaria di produzione non si governa soltanto con lo strumento monetario tanto meno con valutazioni competitive
Ieri sul cambio oggi sul salario sullo stato sociale ma con un indirizzò controllo non pianificatorio ovviamente del evoluzione strutturale dell'industria
Nazionale in questo quadro credo che possono avere un ruolo di particolare importanza due questioni una delle quali è stata già ricordata più volte stamattina la creazione di nuove imprese su questa non torno l'altra mi limito a nominarla che la questione della scuola non tanto della formazione ma della scuola in senso l'atto ma io credo che sia nella scuola e non esclusivamente nel luogo di lavoro che debbano essere spesi e le proprie competenze culturali
Rimane lì nelle norme problema alla luce del mio ragionamento beninteso che cosa fare dei disoccupati dei moltissimi disoccupati che egualmente rimarrebbero tali se sono vere le visioni alle preoccupazioni che vi ho manifestato all'inizio delle allora penso che per esempio il reddito di cittadinanza sia una misura da prendere in seria considerazione
Per una ragione molto semplice se è vero quanto si diceva a proposito del tramonto del modello fordista si assiste ad una straordinarie novità nel mondo delle economie industrializzate cioè ad una dissociazione fra dinamica del salario dinamica per la produttività del lavoro che invece caratterizzava il pericolo fordista
Adesso è perfettamente pensabile che il lavoro non sia remunerato secondo la sua produttività ma che vi sia uno sganciamento tra l'uno e l'altro
Per il fatto che il lavoro viene pensato soltanto come elemento di costo e non come elemento di domanda com'era quando invece vi erano fondamentale coincidenza fra produttore e consumatori secondo punto la riduzione dell'orario di lavoro è questione oggi estremamente notoriamente dibattuta per ragioni politiche piuttosto che non per ragioni analitiche o
Strettamente economiche vorrei ricordare brevissimamente che l'idea di una riduzione dell'orario di lavoro è un'idea antica non è un'idea recente
Ma che contiene questa possibilità è questa promessa quella di superare la condizione del lavoro
In quale se conosciuta finora oggi e della riduzione generalizzata dell'orario di lavoro si parla d'altro titolo si parla come possibile strumento per un riassorbimento della disoccupazione
Io non credo che ciò possa avvenire non credo affatto che una riduzione generalizzata dell'orario di lavoro possa condurre a ciò per tutta una serie di ragioni alla maggior parte dei presenti nota e che peraltro qui in qualche misura indico l'unica ragione per la quale e probabilmente ragionevole pensare ad una riduzione delle ore di lavoro che certamente non è la panacea
Della disoccupazione pone una questione importante tuttavia a metà e ne indica un principio di soluzione cioè come ripartire i guadagni di produttività nelle forme attuali dell'organizzazione del lavoro in termini di tempo anziché di reddito
Torna qui la questione belli nesso che intercorre fra occupazione e distribuzione vengo all'ultimo punto da quelli che io chiamo lavori concreti come che intendo qualcosa ovviamente almeno nelle intenzioni molto diverso dall'esperienza dei lavori socialmente utili ed è un'idea terribilmente semplice peraltro già presente in Kenzo e cioè che l'altra faccia della disoccupazione e l'esistenza di bisogni sociali insoddisfatti una volta che si colga questa contraddizione viene immediato pensare che si potrebbero mettere in moto lavori intese
Precisamente a soddisfare questi bisogni altrimenti soddisfatti che il mercato non provvedere verso destare perché non portatori di profitto in misura sufficiente penso ovviamente principalmente a lavori prestati non nella sfera nella produzione di merci ma nella sfera della riproduzione sociale e della manutenzione almeno dell'ambiente principalmente quelli che si dicono lavori di cura in senso lato delle persone e del natura tengo a chiarire che questo tipo di attività nella mia visione per quel che conta
Non ha nulla a che fare con il cosiddetto terzo settore di cui tanto oggi si parla cioè cooperative attività che si dicono senza scopo di lucro e via dicendo
Posto che circa il cosiddetto terzo settore o privato sociale spesso si dimentica che il privato sociale soddisfa soltanto i bisogni sociali
Privatamente vantaggiose cioè quelli solvibili le cosiddette attività no profit sono interdette a distribuire i profitti ma non dal perseguirli
Non sto ad illustrare quali potrebbero essere le caratteristiche di questi lavori mi permetto di nuovo rinviare per l'appunto mi limito di nuovo ricordare due punti deboli del di questa proposta
Uno un problema è terribilmente difficile di amministrazione di organizzazione di questo tipo di attività l'altro molto più impegnativo è quello del finanziamento di questi lavori che non dovrebbero essere giustificati per l'appunto a volontariato qui mi limito a ricordare cose a tutti noti e cioè notte e cioè che un aumento della pressione fiscale media oggi è stato detto più volte è impensabile nella forma di un aumento delle aliquote mentre credo lo sia
Su scala nazionale soprattutto su scala internazionale in termini di lotta all'evasione e all'elusione
E occorre qui fare una scelta fra le tre grandi classi di reddito salari profitti e rendite mi pare evidente che la scelta non può cadere che sulla rendita che frena l'accumulazione di capitale contrasta l'eventuale crescita dell'occupazione
Si appropria di parte notevoli guadagni di produttività e distorce i modelli di consumo è vero che profitto e rendita sono intrecciati tuttavia il profitto può sopravvivere senza rendita mentre non è vero il contrario
Il mio tempo è scaduto mi limito a chiudere un ripetendo ovviamente che quanto detto oltre che discutibile molto sommario
E che occorre invece un ragionamento molto più complessivo su come si possa uscire da una situazione così pericolosa economicamente socialmente quindi politicamente io credo penso di poter dire in conclusione in questa sede che probabilmente si tratta non tanto di inventare soltanto accorta misure di politica economica ma avere il coraggio di inventare e disegnare di proporre un diverso modello di sviluppo posto che molte delle cose che oggi ci troviamo ad affrontare hanno origine dal fallimento dal compimento del precedente grazie
Grazie
Io adesso darei la parola a Francesco Giavazzi
Scusa
Questa relazione si occupa con gli è stato chiesto dei problemi dell'Offerta e cioè del mercato del lavoro innanzitutto e dei mercati dei prodotti e dei servizi quindi della politica economica nazionale che sarà sempre più politica micro economica
Sì nuovi compiti aprile economica incombe il problema della disoccupazione non solo la consapevolezza che l'unione monetaria difficilmente sopravviverà ebbe di fronte all'incapacità dei governi europei di far riprendere la creazione di posti di lavoro ma soprattutto la frustrazione Nerve raffronto con gli Stati Uniti dove pure inflazione deficit pubblico sono stati eliminati ma la disoccupazione oggi è più bassa che negli anni Sessanta si diffonde così l'opinione che la concorrenza la liberalizzazione dei mercati le privatizzazioni e cioè i nuovi compiti e della politica economica nazionale rendono il privato disoccupazione solo più grave e ormai comune a questo punto invocare la flessibilità del mercato del lavoro richiamare i vincoli che una moneta unica impone radunare economica non omogenea è soggetta sciocca continueranno a rimanere diversi da un Paese all'altro
Sebbene corretta tuttavia questa analisi a mio parere insufficiente perché dimentica che una maggiore flessibilità del mercato del lavoro e oggi necessaria indipendentemente dall'Unione monetaria
Ma soprattutto perché non affronta il punto veramente difficile come mai se tutti concordano che la maggiore flessibilità necessaria e così difficile liberalizzare il mercato del lavoro
Il mondo nelle quali nel quale le imprese oggi competono è caratterizzato da due fattori principali
Innanzitutto l'arrivo sempre più frequente sul mercato di nuovi prodotti provenienti da aree a basso costo del lavoro fattore che sarà accentuato nei prossimi anni dal crollo delle monete asiatiche e dalla riorganizzazione dell'economia e dell'Est europeo
In secondo luogo dal processo di straordinaria riduzione dei costi nelle imprese che producono in Paesi industriali attuato in risposta alla concorrenza e ottenuto soprattutto grazie alla riduzione del numero dei dipendenti
La differenza fra l'Europa e gli spinelli sta negli Stati Uniti
E che negli Stati Uniti lavoratori espulsi dalle imprese che si ristrutturano ritrovano presto un lavoro in Europa rimangono disoccupati in altre parole
La disoccupazione bassa negli Stati Uniti non perché le aziende non licenziano per ridurre i costi esseri centro talvolta più che in Europa è bassa perché lavoratori che perdono un lavoro ne trovano rapidamente un altro
Faccio un esempio le profonde ristrutturazioni nell'industria aeronautica nel Nord Ovest degli Stati Uniti hanno tagliato alcune decine di migliaia di posti di lavoro ma il tasso disoccupazione asse attua oggi è inferiore al cinque per cento
Il problema è quindi come creare le condizioni perché si creino nuove imprese e nuovi posti di lavoro
Vorrei sottolineare che l'obiettivo è la creazione di nuovi posti di lavoro che si sta che sostituiscono quelli distrutti dalle imprese che devono ristrutturarsi non un salario sufficientemente basso da consentire alle vecchie imprese di non licenziare
Di qui la necessità di un mercato del lavoro flessibile in particolare che incentivi un'elevata mobilità e condizioni adatte alla crescita Dino alla nascita di nuove imprese e tra tra questi due problemi nell'ordine
Perché è così difficile riformare il mercato del lavoro sebbene il numero dei disoccupati si elevatissimo continua a essere più piccolo del numero degli occupati sono gli insider del mercato del lavoro che negozi non le riforme non gli outsider cioè disoccupati quindi le riforme difendono gli insider a questo punto vi sono due soluzioni
La prima quella seguita dalla signora Thatcher in Gran Bretagna consiste nell'imporre le riforme l'insider abbandonando ogni tentativo di concertazione
Gli insider si opporranno la il costo della transizione un mercato è più flessibile fra inizialmente levato ma presto la determinazione del governo li convincerà che il mondo è cambiato e Resistere non serve oggi la disoccupazione in Gran Bretagna e la più bassa in che in tutta l'Europa
L'alternativa e non abbandonare la concertazione ma ridurre la resistenza degli insider e così abbassare il costo che si deve pagare per acquisirne il consenso
Signore in Italia se seguite le chiedo la concertazione ma si è fatto poco per ridurre quel però chiamare il bar tentavano dell'insider
Le Ferrovie sono riuscite ad eliminare alcune decine di migliaia di addetti senza grave proteste perché il governo ha comprato il consenso di insider offrendo prepensionamenti ben pagati a carico del denaro pubblico del bilancio pubblico chiaramente questa via impercorribile
Come è possibile dunque abbassare il costo che si deve pagare per proseguire sulla concertazione e acquisire il consenso degli insider
Io penso che in Italia e così difficile riformare il mercato del lavoro perché si fa poco per evitare l'impressione che i lavoratori dipendenti siano gli unici che devono subire il costo delle nuove regole
Si chiede ai lavoratori dell'industria di rinunciare ad alcuni privilegi ma non si eliminano i privilegi dei grandi dei dipendenti dei grandi monopoli pubblici o le rendite dei professionisti protetti dagli albi
Si fa poco per controllare la produttività dei giudici o dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni ivi inclusi gli insegnanti di scuole e di università sopravvivono nicchie dorate di privilegio fiscale
Una soluzione quindi a diffondere la concorrenza liberalizzare i mercati dei prodotti e dei servizi in modo che gli insider del mercato del lavoro si rendono conto che il mondo sta cambiando e tutti non essi solo stanno perdendo vecchi privilegi
è meglio in definitiva combattere cento battaglie per la liberalizzazione oppure una sola la più importante quella del mercato del lavoro io pensi a Prisco sia più facile con batterne cento
L'interazione strategica tra due soli giocatori il governo del sindacato li pone necessariamente su un piano di parità il risultato come insegnava agli studenti
Inefficiente invece l'interazione strategica tra un governo liberalizzatore è una moltitudine di insider rende più facile al Governo non guardare in viso nessuno e imporre a tutti le proprie regole nessun gruppo potrà dire di essere l'unico a soffrire
E molte molte misure produrranno contrasti alcuni favorevoli altri contrari fra gli stessi insider
Creando costituirsi sfavorevoli a particolare liberalizzazioni
Compito della nuova politica economica e quindi concentrare l'azione dovrebbe quindi essere concentrato azione sulla concorrenza e la liberazione dei mercati dei prodotti e dei servizi
Non solo e non tanto perché questi sono obiettivi importanti in sé ma perché renderanno più agevole del la liberalizzazione del mercato più importante quello del lavoro
A questo punto è prassi parlare di commercio di telecomunicazioni ed energia elettrica gli autotrasporti del mercato della proprietà del controllo delle imprese
Vorrei invece soffermarmi su tre esempi volutamente inconsueti non perché quelli che ho citato non siano importanti lo sono e sono lungi dall'essere risolti ma perché questi esempi quelli che farò il illustrano quanto si possa fare in campi anche molto lontani dei mercati dei prodotti e dei servizi e perché sottolineano l'importanza dell'ambiente normativo e istituzionale per la nascita delle nuove imprese
Il primo esempio riguarda i diritti di proprietà e l'efficienza del sistema giudiziario
I costi e i tempi del recupero dei crediti in caso di insolvenza del creditore di ricorso alle procedure concorsuali e sono molto più elevati in Italia rispetto a tutti gli altri Paesi europei
La durata di un procedimento giudiziario di recupero nel caso di default su Muti ipotecario fra trentasei sessanta mesi in Italia quattro sei mesi nel in Danimarca due tre in Olanda dodici nel Regno Unito
Le spese legali incidono per il venti per cento del valore della casa in Italia tre quattro per cento in Danimarca undici non ante quattro e stante cinque nel Regno Unito
Una ricerca della Banca d'Italia mostra che in Italia per liquidare una garanzia bancaria sono necessari in media sei anni e si recupera meno del cinquanta per cento del credito concesso gli stessi numeri per gli Stati Uniti sono quindici mesi a fronte dei sei anni e l'ottanta per cento a fronte del cinquanta per cento
Per di più questa carenza di un forse non è uniforme da una regione all'altra in Italia i tribunali sono significativamente più efficienti al nord che al sud una causa di fallimento viene risolto in nove anni a Palermo in tre anni ad Aosta
Da uno studio sull'impatto dell'efficienza delle istituzioni sulla crescita svolto utilizzando dati raccolti da Business International su un campione sessantotto Paesi emergono questi dati
Classificando in una scala da uno a dieci l'efficienza del sistema giudiziario nel garantire i diritti di proprietà l'Italia raggiunge un punteggio di sei virgola settantacinque
La media europea e nove virgola cinque l'Italia ha il punteggio più basso quello della Grecia è più elevato e sette il punteggio dell'Italia corrisponde alla media dei del punteggio dei Paesi dell'America latina
Forse sarebbe quindi opportuno iniziare a raccogliere dati sulla produttività della giustizia civile ad esempio il numero di sentenze al mese per ciascun giudice tempo medio di attesa di una sentenza
E riflettere su come introdurre anche in questo campo qualche incentivo che stimoli la produttività il secondo esempio a che vedere con la pubblica amministrazione
Un'amministrazione che impone alle imprese costi fissi elevati produce lo ha ricordato il professor Sylos Labini in intervento sul manifesto la scorsa settimana
Una distorsione nella struttura dimensionale delle imprese sopravvivono le piccole che riescono ad eludere i costi e le grandi che riescono ad assorbirle grazie la loro dimensione sono più colpite le imprese dimensione intermedia l'inefficienza e la pubblica amministrazione quindi un ostacolo alla trasformazione dell'impresa e da piccole in medie occorre però chiedersi perché la pubblica amministrazione italiana inefficiente io penso sarà osservazione molto particolare che un motivo importante sia l'assenza di formazione specifica e un processo di selezione che disegnato per escludere i migliori le commissioni di concorso ad esempio in un concorso per funzionari del nono livelli materie statistiche sono composte da un magistrato della corte da per Corte dei Conti e da un funzionario esperto di statistica
Tipicamente il magistrato considera insoddisfacenti le risposte alle domande relative le procedure amministrative rito amministrativo lo statistico giudica insufficiente la preparazione specifica di solito il concorso va deserto
Non è la prova d'esame che ha sbagliato è giusto che il futuro funzionario dello Stato debba conoscere oltre alla statistica anche detto le procedure amministrative il problema è la mancanza di attività di formazione specifiche che consente non bravo laureato in statistica
Di acquisire conoscenze di diritto amministrativo nell'attività di formazione per la pubblica amministrazione oggi vige il monopolio della Scuola Superiore per la pubblica amministrazione
Penso siano pochi bravi laureati in statistica che vi si scrivono la soluzione
Inventati nel Medioevo per garantire i diritti di proprietà in una società che era tecnologicamente primitiva che non conosceva le procedure del diritto civile i notai hanno resistito nei secoli ad ogni cambiamento divenendo un ostacolo all'efficienza delle transazioni economiche
La necessità di un atto notarile per l'acquisto in automobile sconosciuta nei paesi anglosassoni così come la necessità di un notaio per redigere il verbale dell'assemblea di una società per azioni
Lo strumento dell'albo professionale ha poi consentito la corporazione di regolare gli accessi e difendere il prezzo dei servizi forniti impedendo che la rende di posizione venisse rosa dalla concorrenza
Così come bisogna abolire insieme i notai loro Aldo bisogna abolire tutti gli albi ricordo che giacciono in Parlamento proposte di legge per l'istituzione di trentadue nuovi al-Din tra questi da Aldo De Maestri di ballo dei sociologi e degli artisti dello spettacolo
Conclusione di questi esempi forse quando sarà annunciata l'abolizione delle rendite dei notai del monopolio della Scuola Superiore per la pubblica amministrazione quando anche i giudici dovranno intraprendere conto della loro contro duttilità nel generare sentenze
Allora sarà più facile vincere anche le resistenze dell'insider e se riformare il mercato del lavoro
Vorrei dire brevemente due cose sull'ultimo il punto relativo alla nascita di nuove imprese
Il primo a che vedere con le privatizzazioni e la scomparsa di grandi aziende italiane discutendo di privatizzazioni talvolta ci si preoccupa dell'acquisto di grandi aziende italiane da parte di gruppi stranieri
Il Nuovo Pignone alla General Electric Ansaldo forse coreane indica in italiano ai tedeschi di alleanza
Ma il problema del controllo di grandi aziende italiane da parzialità straniere forse più generale riguarda non solo le privatizzazioni ma anche i gruppi privati solo ieri l'Olivetti alcuni anni fa Zanussi probabilmente in un futuro che io prevedono lontano FIAT e Pirelli
Dobbiamo preoccuparci può un Paese industriale crescere senza grandi aziende nazionali e per quanto riguarda le privatizzazioni è opportuno disegnare nuove regole ad esempio estendendo l'introduzione al golden share utilizzando la più attivamente
La mia risposta è negativa l'importante non è avere grandi aziende di proprietà italiana Mazzi Ende che localizzano in Italia attività che producono oltre a posti di lavoro economie esterne soprattutto nella ricerca industriale
Non vi è dubbio che il first best sia un'azienda tecnologicamente avanzata localizzati in Italia e con un imprenditore italiano
Ma è meglio un'azienda di proprietà estera come il Nuovo Pignone che produce a Firenze turbine ad alta tecnologia Illy sviluppa anche nuovi prodotti
Ho una saldo Svizzera che potrebbe localizzare a Genova alcune attività di ricerca del e sviluppo ad esempio del gruppo abbia detto
Oppure tante aziende italiane anche di grande successo ma che operano in settori tecnologicamente poveri con pochi economie esterne come il tessile con le piastrelle
Più che la proprietà è importante un ambiente che induca l'impresa nazionali ed estere a localizzare in Italia attività che producono economie esterne
Ma questo dipende oltre che dalle tasse al mercato del lavoro dalle infrastrutture che si offrono dall'efficienza e la pubblica amministrazione dalla vitalità delle università e dei centri di ricerca vicino ai quali le aziende possono essere attratti a localizzarsi
Occorre riflettere su due dati relativi alla Germania e alla Francia Paesi che soffrono di molti dei mali dell'Italia
Lo scorso anno a fronte di ingenti investimenti diretti all'estero da parte di aziende tedesche il flusso di investimenti diretti esteri in Germania è stato nullo
Nello stesso anno citava alcuni giorni fa l'International Herald Tribune un numero elevato di piccole aziende francesi ha deciso di spostare le proprie lavorazioni al di là della Manica alla prima fermata del treno che proviene dalla Francia
Gli imprenditori sono francesi i lavoratori e le regole inglesi il paese è cresciuto più rapidamente in Europa negli ultimi dieci anni e l'Irlanda
Ho finito
La cresta irlandese quasi interamente dovuta all'installazione in quel paese di succursale di grandi gruppi internazionali soprattutto informatici nessuno di questi gruppi irlandesi ma producono in Irlanda e la loro presenza generato economie esterne
è nata attorno a queste succursale una nuova industria locale che probabilmente soggetto sorgerà la Christié lande irlandese
Un ultimo punto a che vedere con la finanza e il TFR di cui si è parlato questa mattina
Ho già osservato che un'amministrazione pubblica inefficiente produce la distorsione della struttura dimensionale dell'impresa del le medie non ce la fanno le piccole non riescono a crescere
La medesima osservazione vale per i costi imperi costi imposti da altri della della criminalità forse oggi l'ostacolo maggiore nel Mezzogiorno
Certamente al Sud l'ambiente e il fattore più importante ma anche il mercato finanziario decisivo per analisti nuove imprese sono necessari incentivi fiscali al risparmio a lungo termine
A scopo prevalentemente pensionistico gestito da intermediari specializzati sono questi che possono dedicare una quota dei fondi amministrati investimenti a maggior rischio del tipo start-up
Che possono investire del Venture Capital
E poi si dovrebbe imporre alle grandi fondazione italiane di vorrei dire giocare un po'meno affari piccoli banchieri e gestire loro grandi patrimoni modi professionale anziché tenerlo immobilizzate in partecipazioni bancarie
Sono gli investitori istituzionali che si assumono il rischio che fanno crescere noi in prese non le banche
Infine la punizione più importante e dirigere subito non fra vent'anni flussi importanti di risparmio verso i fondi pensione la risposta e liberare rapidamente il TFR tutto il flusso e forse anche una parte dello stock con tassi d'interesse inferiori al cinque per cento questo oggi è possibile
Forse
La parola Marcello c'è
Sei le considerazioni che vorrei svolgere
Si chiamava Marcello trentuno anche
Allora chiedo a te
A completamento di quello che diceva Francesco Giavazzi ricorderò solo che i dipendenti del uffici di pratiche automobilistiche sono più dei dipendenti della figlia e questo è un dato di ventiquattro ore di qualche anni fa sì certi ideali è così
Ora io non mi occupo di questo mare cordone almeno centosessantuno il professor Paul Samuelson era stato in vita fu invitata
Atene Leavitt Selleck scesa a Stoccolma sul problema dello spiegare perché c'era alta disoccupazione negli Stati Uniti e piena occupazione in Europa le spiegazioni non somigliano moltissimo che gli viene a quelle che diamo noi oggi della nostra del differenziale opposto a questo vuol dire unicamente che la fase nella quale si trovano in stato di Galloro purtroppo la fase nella quale ci troviamo oggi
In parte per i motivi che diceva Giorgio Lunghini già dalla fine del fordismo e quindi di qui dobbiamo passare e di qui dobbiamo saltare io in queste brevi note non mi occupo dal problema degli shock asimmetrici nella trattare della domanda dei problemi alla domanda da Unione europea perché se n'è occupato un sacco di gente sono problemi molto seri che io però tralascio tuttavia basta dire bisogna ricordare che il problema dell'anno in coincidenza della fase ciclica esiste ed esiste mentre parliamo tant'è vero che qualche giorno fa con il disdoro di molte persone la Finlandia alzato il suo tasso di sconto causando non poco sconcerto Boy
Tutti credevano sarebbero state ripercussioni mercati sono talmente convinti di quel che va a succedere non è successo niente però poteva accadere qualcosa tra poco alla specifica in cui si trova finlandese la traversata anche dalla Spagna e certo anche l'Olanda si trova lì l'Inghilterra non è venuta tra noi anche perché si trova spazzata più dalla parte degli Stati Uniti che dalla parte dell'Europa questo problema all'osso
Dell'anno in coincidenza della fase ciclica tra le due sponde dell'Atlantico un problema che ci attanaglia dal mille novecentocinquantasei che ha causato la gran parte dei guai e anche De delle soluzioni quegli stessi che si sono verificati né di quarant'anni ultimi ora tutti continuano a confrontare la situazione dell'occupazione negli investimenti
Negli Stati Uniti e in Europa perché sono due aree che rassomigliano tra loro come grandezza a livello di sviluppo e perché sono in affetti
Caratterizzate da Forti differenze che non sono solo di fase ginnica e perché si ritiene che finalmente l'Europa potrà pensare parlare e decidere con una sola voce questo ovviamente non è cosa di oggi però dovrebbe cominciare ad essere d'ora in poi più vero di prima io vi invito a riflettere sul fatto che tradizionalmente è accaduto che l'economia centrale dell'Europa la Germania
è una export erroneamente non si è basata sulla propria domanda interna per rilanciare il proprio ciclo ma che ha atteso la domanda dall'estero investe lo siamo noi
Quindi adesso che siamo insieme e se per un momento si cancellano le statistiche del commercio interno dall'Europa può darsi Therese considerano statistiche regionali
Che sia possibile che le parti che più si prestano a fare domanda ed Europa a creare domanda la cretino e che la Germania piacevolmente acconsente acconsenta a produrre così che poi produciamo pure lui questo sarebbe il circolo virtuoso s'sembra molto strano ma è la prima volta che c'è possibile farlo se crediamo all'Europa
Perché perché appunto è un blocco continentale nel quale la domanda veramente estera rassomiglia a quella degli Stati Uniti come percentuale e quindi volendo le decisioni si possono prendere veramente all'interno si può cominciare a ragionare come si si determinasse una domanda interna nel nostro paese l'Europa solo se si rinuncia a nazionalismo di risulta che rimane cioè non si insista che ogni Paese si controlli la sua domanda interni se andiamo così non ne tiriamo fuori niente
Perché non c'è una transizione verso la continuazione delle politiche nazionali o finiscono oppure tanto vale che rimaniamo con i poveri con i guai che abbiamo tacciare di liberismo il modello propagandato dal signor Tietmeyer delle banche centrali e divertente perché se c'è un'istituzione totalmente artificiale nella vita economica una banca centrale o nazionale o europea
Non si trovano in natura e nemmeno le banche però a fortiori le banche centrali e certamente sono state inventate per bloccare influssi di capitali tra i Paesi non ci piove
Per accumulare riserve e un solo posto quando tendevano andare in altri posti
Quindi quando si parla di liberismo per favore non ci mettiamo la banca centrale che è la negazione del liberismo io sono favorevole alla banca centrale ma è divertente che si parli di liberismo da parte di quelli che invece fanno parte un'istituzione che è la negazione del liberismo
Ora
Sempre nel confronto tra Europa e Stati Uniti
Lei condizioni di disoccupazione l'hanno raccontato tutti sono quelle che ci distinguono negativamente ma anche sono quelle che vanno insieme a una non capacità europea rigenerare investimenti se non all'estero in nell'ultimo periodo e queste sono le considerazioni insieme a una domanda di consumi che bisogna fare se si parla di politica da domandarsi offrono consumino sono investimenti o tutte e due almeno questa è la tradizione
Ora
Guardiamo un po'perché abbiamo questi particolari problemi appunto perché siamo dov'erano gli Stati Uniti nel sessantuno e cioè siamo oberati di industrie vecchie industrie che hanno fatto il loro tempo qualche eccezione c'è ma la gran parte allo Stockholm la massa del indussero beh è un'industria che produce beni maturi
Qui a un problema di rinnovo degli stock
Di gente che deve essere indotta a comprare modelli sempre nuove e sempre migliori quindi di nuovo non parliamo di liberismo si tratta di indurre questa domanda lo fanno i privati o lo fa il Pubblico
Ma da sé non si capisce perché la obsolescenza tecnologica essendo veramente separata da quella economica una persona non debba tenersi la propria automobile quindici o vent'anni invece di cinque anni sono cose principalmente essenzialmente semplici però questi sono i nostri problemi
Osserviamo le tre delle esperienze della rottamazione vediamo che sono delle decisioni di anticipare i consumi le automobili sapendo boy per gli anni successivi ce ne saranno di me
Allora se lo si fa si spera sempre che la propria industria la quale sia fatto questo viaggetto dal di una spinta
Chanda accelerando i consumi in tutto in un anno
Poi Possa l'anno dopo quando finisce la rottamazione trovare un'altra rottamazione avanza in Germania in Spagna in Francia quindi una turnazione delle rottamazioni non sarebbe sbagliata e non far ridere perché quello stiamo facendo tutti
Non si capisce perché se non fa ridere in Italia dovrebbe fare ridere in tutti i Paesi cioè il la naturalmente la giovane è stata la prima far non ha detto si chiamano norme ecologiche per le emissioni
E hanno funzionato benissimo
E chiunque invitato ad andare a vedere lo stato del parco automobilistico della Germania e quindi una turnazione non è improbabile lei improponibile molto difficile da ottenere ma questi sono i problemi
Che si pongono quando si parla della rilancio della domanda in Europa si deve far concentrare la domanda sul rinnovo di uno stock di beni di consumo durevole
Che non saranno di sinistra ma ce l'abbiamo tutti e quindi sui quali si è distrutta l'Unione Sovietica cioè sull'incapacità di produrre e quindi occupiamoci eh dico se terra-terra vediamo come si fa
A spostare la rottamazione generalizzarlo europeizzare urla Modular la e a stabilirla per la gran parte di questi beni di consumo durevole forse volgare però in quel modo
Questo governo sopravvissuto diciamo la verità e
Senza rottamazione non so che sarebbe cioè
E lo stesso vale per la Spagna e lo stesso vale per la Francia e lo stesso vale per la Germania che ha mentre noi rotta amavamo loro vendevano il che è un'ottima
Ora io direi che questo però incontra dei problemi
Perché abbiamo ci siamo messi d'accordo per il Patto di stabilità e ci siamo messi dentro
Un tipo di orientamento per il quale di nuovo c'è da cambiare il tipo di spesa ma certamente non lo si può aumentare
Il non si può aumentare la imposizione fiscale ma non si può nemmeno diminuirle
Quindi si tratta di rimodulare l'una e l'altro ora c'è una cosa sicura per restare ha già detto e lo sanno tutti per tutti i Paesi nostri anche negli Stati Uniti
Negli ultimi dieci anni abbiamo avuto uno spostamento nella distribuzione del reddito nelle classi più povere a quelle più ricche ora in Italia in particolare abbiamo questo nuovo fenomeno che si è appena proposto della riduzione dei tassi d'interesse che sono guadagna quello stato ma una perdita per le classi più ricche dei cittadini che tengono buoni del Tesoro allora dobbiamo sperare per evitare che ci sia una caduta dei consumi che questi signori si siano spostati tutti sulla Borsa faccio un sacco di soldi vendano le loro azioni stesse qualcuno sale complica questo Punzi compra una macchina nuova cambino cassa
Allora c'è un circolo virtuoso se si ferma la Giostra potrebbe fare una legge che rende obbligatorio comprare casa Vallo del welfare che facesse salire le azioni perse restano gli Stati Uniti e l'hanno fatta quindi adesso ne fanno un'altra che poi potremmo anche commentare ora la struttura
Dei bassi tassi di interesse può prevalere probabilmente per un certo periodo di anni
A meno che non ci si mettano quelle istituzioni artificiale di cui parlavamo prima che si davano banche centrali e in particolare la banca centrale europea questo io credo e anche la banca centrale degli Stati Uniti
Cioè la tendenza dovunque lavora ideate è per una
Situazione di tassi Bassini
Per un periodo abbastanza a lungo in tutto il mondo cioè il provider Oblast'risorto che ormai e il Giappone e non pare che sia uscito dalle secche delle proprie delle proprie della propria economia e quindi a questo punto nulla impedisce che uno degli elementi che rendono proibizione l'Iraq efficienza ragione del capitale e cioè il tasso di interesse basso sia appunto propizio però
Anche se questo è vero ho sempre intervenire una caduta di coraggio da parte delle
Un momento di paura da parte delle istituzioni della Banca centrale europea in particolare
E questo io credo sia possibile specialmente se c'è una uguale
Caduta di coraggio da parte della banca centrale americana in quel caso questo ripresa della domanda diciamo tirata essenzialmente da se stesse o per lo meno permessa non si si interrompe
E quindi una politica economica
Contraria che porti alla duri
Qualificazione della spesa non basta bisogna veramente cercare di inventarsi una politica di rilancio dalla domanda da parte a livello europeo
Ma io voglio supporre che questo momento di paura non ci sia e che quindi possiamo dare per scontata una situazione di
Tassi d'interesse che mantenga si mantengono bassi e quindi dipende tutto da quel che riusciamo a fare ma quel che riusciamo a fare non può essere veramente imitato dagli Stati Uniti per un motivo semplice
E gli stranieri sono un paese di immigrazione del quale nessuno si considera veramente cittadino da mille anni
E quindi hanno continuato a prendere immigrati in tutti i loro veri della storia compreso quello attuale a dieci venti milioni
Questi costituiscono il pavimento della forza lavoro non protetta sulla quale poi possono salire le componenti etniche che prima erano al pavimento guardatevi dall'americana e capirete
Dove erano dove sono adesso
Ora questo è un elemento essenziale di come funzionano gli Stati Uniti per dare mobilità alla forza lavoro si richiede pure una politica di apertura
All'immigrazione questo in Europa mi sembra che non ci sia non ci voglia essere una voglia nessuno però dobbiamo sapere che questo è uno degli elementi che non possiamo avere occhi per lo meno non abbiano l'altro elemento è l'individualismo di di base su cui è formato quel sistema
Perché quei se andate a vedere
La situazione della diciamo del welfare europeo esso si basa sulla concetto di famiglia tradizionale e quindi trovate che sono protetti
Innanzitutto i lavoratori maschi non solo delle da con i figli piccoli quindi capi famiglia e infatti la disoccupazione i capi famiglia come ho scoperto alcune dieci anni fa e rimane ancora venire
Non è molto elevata da nessuna parte in Europa
Per questo
La anche il welfare va nella direzione della famiglia si decide come diciamo Friedman una volta di dare il danaro al capo famiglia fuori lui ci penserà redistribuire
E si pensa anche di fare una politica sociale in quel senso ora questo non è vero negli Stati Uniti
Ed è un altro degli elementi che compongono un quadro con il quale ci confrontiamo ma dal quale non possiamo direttamente prendere imitazione quindi io credo che dal punto di vista strettamente
Dell'argomento dal quale mi occupa adesso
La il gioco delle parti in una Europa che funzioni
Dovrebbe essere di non aspettarsi la ripresa conscia con politica economica adeguata
Della domanda in Germania
Questo non succederà se aspettiamo che succede avremo delle fortissime delusioni perché il loro modello e il contrario è l'unica export economico rimasta in Europa
Ora che è anche il centro dell'Europa è un problema Masi risolve facendo fare
A tutti la parte che fanno meglio quindi il rilancio della domanda deve venire dai Paesi che non sono la Germani
Se questo è possibile
Noi abbiamo un sistema auto proprio un singolo
Di
Politica economica europea
Se questo non è possibile sarà molto più difficile perché tutti cominceranno a fare il consueto gioco delle parti nazionale e non si adatteranno a capire quel che veramente è successo quel che deve succedere con l'Europa e tutto il resto non segue ora come si struttura una faccende del genere
Questa è la parte più difficile perché era parte nella quale gli egoismi e le abitudini nazionali sono le più
Ingranata e le più cristallizzate nel tempo pur tuttavia io credo che se si abolisse appunto la statistica del movimento delle merci all'interno dall'Europa
Non si potrebbe immediatamente dire chi c'ha un surplus di bilancia commerciale che c'è un deficit siccome non lo si fa negli Stati Uniti e a quel punto l'occhio dei tedeschi non si preoccuperebbe
Del vedere nell'orto del vicino a quello che attrae una quantità di loro esportazioni probabilmente viaggerebbe
Quindi se arriviamo a una situazione del genere possiamo parlare dell'Europa come economia che si bada darsi il secondo elemento è quello già ricordato da molti e cioè che nel tempo lei euro diviene una moneta di riserva ma questo lo fa di nuovo se la Banca centrale europea non è la Bundesbank la Bundesbank ha vietato a se stesse di essere la produttrice di una moneta di riserva per cinquant'anni quarant'anni quel macigno ormai cinquanta perché ritengono che per un'economia come quella tedesca aveva una rete riserve fosse più un guaio che è un vantaggio
Questo era vero perché si tratta di un export icone ma l'economia europea non è colti come bene la Banca centrale europea e questo è un consiglio dato da un certo numero di tedeschi intelligente
Deve sapere che la domanda di Eura non è il solo da parte degli europei ma da parte dei bielorussi degli ucraini dei russi Venice dei Giacovazzo venuta questa quantità di gente in più un po'di latino americana deve produrre abbastanza altrimenti si si dà la zappa sui piedi perché l'euro diventa una moneta forte mentre la caratteristica
Di un sistema che voglia imitare quello che tradizionalmente è stato il sistema leader è quella di avere una moneta relativamente debole adesso non è vero ma è stato vero per un certo numero di decenni
E se la Banca centrale europea non capisce questo messaggio che deve creare euro anche per i non cittadini della zona dell'euro che gli vogliono bene
Ebbene di nuovo ci sarà un comportamento tedesco non un comportamento europeo e quello che va bene per la Germania non va più bene per loro messaggio semplice ho finito grazie
Ecco allora adesso
Diamo la parola ammesso che poi cominciamo una serie di interventi il primo dei quali sarà quello di Walter Veltroni
Sì grazie rispetto ad alcuni degli interventi di stamattina le corride considerazioni che vorrei sviluppare oggi e che devono molto alle analisi prodotte da un gruppo di lavoro su assetti proprietari privatizzazioni introdurranno forse qualche elemento di maggiore preoccupazione rispetto alla situazione del sistema economico italiano
E questo non perché io voglia sottovalutare l'importanza dell'ingresso dell'Italia nell'Euro anzi proprio perché ritengo queste ingresso di grandissima importanza
Vorrei approfondire un pochino i problemi che rimangono aperti perché il sistema economico italiano sia nell'euro in modo competitivo
E da questo punto di vista io spero che questa mia analisi fornirà anche un modesto contributo a uscire dalla contrapposizione che ritengo molto artificiale
Fra risanamento un rigore da un lato e sviluppo dall'altro
A me sembra che il vero problema siano i morti del rigore per lo sviluppo i modi del risanamento per lo sviluppo
A questo proposito forse il modo più sintetico e più semplice per esporre quanto voglio dire è di partire da quattro punti
Beh innanzitutto
Io vorrei sottolineare alcune delle fragilità che caratterizzano il sistema economico italiano nel processo di unificazione europea
E quanto intendo dire molto semplice da spiegare
Nel momento in cui l'Italia ha incominciato a partecipare a questo processo di unificazione monetaria a maggior ragione nel momento in cui è entrata alcuni dei tipici fattori di vantaggio comparato che nel recente passato avevano caratterizzato avevano fondato la competitività internazionale del nostro Paese
Nei mercati sono venuti meno o addirittura si sono tradotti in elementi di svantaggio
Basti pensare ad esempio alla compressione dei salari relativi tramite svalutazione della moneta
Oppure all'uso della spesa pubblica in funzione di coesione sociale voti sostegno a imprese pubblico a grandi imprese private in difficoltà
La conseguenza che traggo da questo fatto cioè dal venir meno dei tradizionali fattori di vantaggio comparato e che occorra procedere concorre a realizzare un riorientamento del modello italiano di specializzazione verso comparti più innovativi e qui penso a molti
Società delle public utilities o a filiere tecnologiche avanzate
E orientarle verso servizi più efficienti qui naturalmente penso sia i servizi finanziari che ai servizi professionali che i servizi alle imprese
Collegato a quanto appena detto e consiste cioè nel chiedersi come sia possibile realizzare questo riorientamento nel modello di specializzazione del nostro sistema economico e a questo riguardo io credo che almeno quattro variabili siano cruciali abbiano un ruolo molto importante da svolgere
E queste quattro variabili sono la liberalizzazione dei mercati dove operano le attività cruciali la rivolgo lamentazione di questi mercati e riassetto proprietario di questa attività
E infine la loro apertura internazionale
Il problema è che combinare queste quattro variabili non sempre agevole anzi può essere talvolta molto problematiche comunque l'impatto di questa combinazione
Estremamente rilevante per le modalità di funzionamento del sistema economico
Io credo che ci si possa spingere fino ad affermare
Che i mutamenti richiesti sono così rilevanti da configurare un vero e proprio cambiamento nel regime di funzionamento del sistema economico e dell'economia italiana in particolare
Se così è e questo mi porta al terzo punto del mio ragionamento
Si tratta allora di chiedersi come
Attenuare questo impatto così rilevante e come facilitare una combinazione tra variabili che è problematica
E io penso che in le privatizzazioni possano spesso giocare in questo contesto un ruolo rilevantissimo ma sexy condivide questo mio ragionamento allora le privatizzazioni devono essere intese
Con due chiavi di lettura molto precise in primo luogo che non si tratta di finì in sé ma piuttosto di strumenti che servono e questa è la seconda caratteristica a facilitare i processi di liberalizzazione dir rileggo lamentazione di apertura internazionale e che quindi devono essere intimamente connessi con questi fattori
Cioè le privatizzazioni possono produrre questi risultati così positivi e così importanti solo se si accompagnano a liberalizzazione a regolamentazione e aperture internazionali
Un corollario di queste implicazioni e che allora le procedure della privatizzazione cessano di essere fatti meramente tecnici per diventare fatti sostanziali e di grandissima rilevanza
Il quarto punto del mio ragionamento è un po'la logica è banale conseguenza se volete di delle affermazioni che ho fatto fino ad ora
E cioè se è vero che privatizzare e dunque liberalizzare il regolamentare implica trasformazioni così profonde
Ho richiede trasformazioni così profonde del sistema economico italiano allora è opportuno soffermarsi su quali sono le conseguenze economiche e sociali di queste trasformazioni e quindi se volete
Quali siano i costi e i vantaggi sociali di queste trasformazioni
Beh qui naturalmente il discorso si farebbe difficile non ho certo il tempo per svilupparlo in questa sede mi limiterò quindi a considerazioni di buon senso queste riguarda a me sembra che sotto il profilo economico
Data la situazione di partenza cioè la presenza di regolamentazioni fortemente distorsive nell'economia italiana
E di diffusi inefficienza di mercato queste trasformazioni non possano che rendere il sistema economico italiano più efficiente
E dal punto di vista sociale
Queste caratteristiche dell'economia ci hanno portato c'hanno fatto ereditare dagli anni Settanta degli anni ottanta una società bloccata con istituzioni di mercato economiche
Che difendono piccoli e grandi privilegi e quindi pensare di trasformare i meccanismi di fondo di funzionamento di questa economie di questa società significa anche delineare una società più aperta in cui visse un'allocazione più equa delle opportunità una selezione migliore delle capacità e un utilizzo più efficace del capitale umano
Bene se questi sono i quattro punti del mio ragionamento mi pare abbastanza evidente che non posso aspirare di svilupparli dettagliatamente analiticamente nei pochi minuti di questo intervento
Procedo a picco indi per drastiche semplificazioni be'innanzitutto davo per scontato come se fosse ormai opinione comune anche se forse non lo è
Che lei euro ha determinato il venir meno io direi per fortuna
Di dei passati ma fragili fattori di successo dell'economia italiana
E richiede quindi la loro sostituzione richiede cioè di rimpiazzare questi fattori di successo che ormai si palesano per quello che sono e cioè fattori di debolezza strutturale
Inoltre non cercherò dimostrare una cosa che di nuovo per gli economisti abbastanza di senso comune
E cioè il fatto che le privatizzazioni si devono associare a liberalizzazioni Arrigo lamentazione apertura internazionale
Ma procederò come dire
Attraverso un esempio in negativo
Mi chiederò cioè quali siano gli effetti negativi che si sono concretamente realizzati nel nostro Paese a causa di processi di privatizzazione che non si sono accompagnati alle variabili come numerato più volte cioè alla liberalizzazione alla regolamentazione e all'apertura internazionale
E a questo riguardo devo dire con grande rammarico che purtroppo la scelta di questi esempi un po'imbarazzante perché una scelta piuttosto ampia
Credo venga in mente subito la possibilità di fare riferimento a una grande privatizzazione nel settore delle public utilities ma un altro esempio altrettanto evidente altrettanto banale se volete
è quello di pensare alle privatizzazioni seppure parziali che si sono realizzate fino ad ora nel sistema finanziario e in particolare nel sistema bancario
Vuoi per rispettare un po'le mie competenze specifiche vuoi perché penso che
Il problema della risanamento e delle privatizzazioni nel sistema bancario e finanziario siano particolarmente cruciali per riorientare il modello di specializzazione
Io mi soffermerò proprio a mo'di esempio in negativo sulle privatizzazioni nel sistema bancario
E voglio sottolineare subito che questo esempio mi pare importante perché per riorientare un modello di specializzazione occorre disporre di un efficiente mercato dei diritti proprietari
Moni efficiente il mercato dei diritti proprietari richiede a sua volta un'adeguata leva finanziaria cosa che purtroppo in Italia non si dà vediamo allora un poco più da vicino questo problema delle privatizzazioni nel sistema bancario
Be la situazione attuale o meglio la situazione che sussisteva fino a pochi mesi orsono e abbastanza facilmente schematizzare pile
Noi veniamo da una regolamentazione fortemente distorsiva che ha caratterizzato il funzionamento di questo sistema fino a una decina di anni fa
Che poi è stata sostituita da una parziale liberalizzazione
Che però ha prodotto assetti proprietari inefficienti e qui basta il riferimento al fatto che buona parte delle trasformazioni delle banche in società per azioni e avvenuta conferendo la proprietà azionaria alle fondazioni bancarie tutto ciò è sfociato in debolezze strutturali e gestionali che fanno sì che le nostre banche siano piccole rispetto alla dimensione internazionale poco specializzate rispetto alle altre banche internazionali
Troppo numerose per le esigenze dell'economia italiana e conforti inefficienza allocative e nella gestione
Interne
Bene se questo è il quadro dobbiamo però riconoscere che da qualche mese si sono realizzati i processi di concentrazione e di privatizzazione che non hanno toccato solo le piccolo medie banche italiane
Ma non è incominciato anche incidere sui grandi gruppi bancari diciamo sui primi grandi sui primi nove gruppi bancari del nostro Paese
Ne potremmo quindi aspettarci che questi processi di parziale privatizzazione e di concentrazione abbiano permesso la Costituzione di pochi grandi gruppi
In concorrenza tra loro ecco questa è un'aspettativa che non si è realizzata le privatizzazioni seppure parziali hanno portata una ragnatela proprietaria se possibile peggiore da quella in cui si da cui si è partita
Rania Attila proprietarie che significa che i grandi gruppi bancari si controllano l'uno con l'altro e che c'è quindi una proprietà autoreferenziale che non ha sbocchi all'e sterno tutto questo determina il fatto che almeno in quel settore non esiste un mercato dei diritti proprietari non si può neanche dire che si è inefficiente
E così sottile da pregiudicare il suo stesso funzionamento di base
Bene ma se così è allora mi sembra che in questo caso non abbiamo ottenuto questi risultati proprio perché il processo di privatizzazione non si è accompagnata una liberalizzazione e non ha dato luogo a una rileggo lamentazione da parte dell'autorità istituzionali che asseconda seguirlo Bustis il funzionamento dei mercati
Di qui io ritengo la necessità di un'apertura internazionale e la necessità di pervenire finalmente a una regolamentazione che erano boschi Scalmani Kato cioè Iotti io tendo a concludere questo il riferimento quest'esempio affermando che ciò di cui c'è bisogno è una regolazione concorrenziale dei mercati ma allora se così è a me sembra che questo mio esempio seppure parziale seppure da valutare con attenzione
Nel suo grado di generale generalizzabili ITA
Beh metta in luce proprio un aspetto che tendeva a sottolineare precedentemente cioè la crucialità che assumono allora le procedure di privatizzazione che cessano di essere un meno fatto tecnico per diventi per diventare un fatto sostanziale
Procedure di privatizzazione che giusta all'esigenza di questa regolazione concorrenziale
Devono essere disegnate mirando a un governo societario dell'ente delle imprese da privatizzare dell'impresa in via di privatizzazione che deve essere coerente con il funzionamento dei mercati
Cosa significa tutto ciò beh a me sembra che una prima implicazione interessante di tutto ciò e che le procedure di profetizza azione mostrino la poca il poco interesse di contrapporre modelli alternativi
Public companies verso nuclei stabili modello renano verso su modello anglosassone e così via
Il faccione invece emergere due aspetti che forse appaiono meno affascinanti di quel libro appena menzionato ma che mi sembrano molto più rilevanti dal punto di vista della policy e dal punto di vista delle prospettive per riorientare il nostro modello di specializzazione
Questi due elementi che sono anche i due aspetti con cui tenderei a chiudere questo mio intervento possono essere forse così riassunti
A me sembra che chi vende le imprese pubbliche
Abbia tutto abbia il diritto e forse anche il dovere di definire la tipologia di acquirenti privati
In grado di meglio soddisfare gli obiettivi di efficienza individuale di sistema che vanno associati alla liberalizzazione all'apertura internazionale dei mercati
Ma tutto questo non vuole dire che il venditore abbia anche il diritto e il dovere di scegliere gli acquirenti con nome e cognome
Questo deve essere demandato a meccanismi di mercato e quindi necessariamente a meccanismi di asta in secondo luogo io credo che il venditore abbia
Il diritto e il dovere di fissare meccanismi e profili temporali di vendita in grado di realizzare i migliori prezzi di offerta i la migliore selezione dei nuovi proprietari
Data la tipologia di acquirenti prescelta i dati i vincoli posti dai mercati finanziari tuttavia mi sembra che ciò non significhi che il venditore debba anche dare le regole
Chi è venditore non può essere anche chi da le regole la definizione delle regole deve essere affidata una terzietà grazie
Grazie
Allora credo che possiamo cominciare con la discussione dare la parola a Walter Veltroni
Credo non sarebbe ragionevole
Che la nostra discussione si soffermasse mi pare che si sia riusciti a non farlo
In una
In queste settimane abbastanza frequentata contrapposizione tra le valutazioni ottimistiche quelle pessimistiche sulla situazione italiana
Credo che noi abbiamo la possibilità oggi per lo meno questo lo sforzo nostro che in questo momento abbiamo responsabilità di governo abbiamo la possibilità di andare un po'più avanti
E di cercare di cogliere anche le discussioni utili come questi stimoli perché Possa il programma delle azioni da compiere delle scelte da realizzare Possa arricchirsi
Nel senso di dare stabilità e continuità all'opera di risanamento e di sviluppo che comincerà io però qui parlando ad un convegno del tra sinistra democratica
Democratici di sinistra
Le due cose sono diverse ma
Vicino
Devo dire che tutti quanti abbiamo anche una certa difficoltà a trovare quando s'è fatto un vocabolario
Ecco Sinistra Democratica dinanzi a democratici sinistra adesso
Vorrei fare una semplice considerazione iniziale se volete una domanda retorica che poi diciamo tanto retorica non è noi parliamo oggi all'alba dei primi giorni di aprile del mille novecentonovantotto
Io mi chiedo che cosa sarebbe del nostro Paese
E anche che cosa sarebbe della sinistra italiana se all'aprile del mille novecentonovantotto noi non potessimo dire di aver portato l'Italia in euro
E se cioè nella storia di questo Paese fosse restato
Invece che questo elemento di valutazione che sta nell'ordine delle cose ora mi auguro verrà sancito nei primi giorni di maggio dopo le decisioni che sono state già prese fin qui se fosse rimasta invece la valutazione esattamente opposto
Cioè che il primo governo in Italia di cui la sinistra tutta fa parte
Fosse diventato nella storia di questo Paese il Governo che aveva fatto perdere all'Italia l'appuntamento europeo non tanto in ragione di colpe proprie ma in ragione del coraggio non ha avuto della capacità di scegliere non praticata e di una coerenza non determinata
Credo che noi abbiamo il dovere di
Quando soprattutto nel dibattito della sinistra ogni tanto si dice con una certa certo atteggiamento sbrigativo va be adesso siamo entrati in Europa problema adesso occupiamoci come a dire occupiamoci delle cose serie ecco io penso che
La più grande sfida di cui lo la sinistra deve portare tutto l'orgoglio per averla vinta dentro una coalizione di centrosinistra qual è quella dell'Ulivo sta proprio nel fatto che nella storia di questo Paese rimarrà il farebbe rimarrà alla il dato di due anni di risanamento finanziario che hanno consentito al primo governo
Di cui la sinistra italiana fa unitariamente parte di raggiungere l'obiettivo europeo e credo che noi abbiamo percezione di questo proprio in questi giorni di solito negli anni passati questi giorni erano giorni difficili per il Paese
Noi ci prepariamo al nuovo documento di programmazione economica e finanziaria ci prepariamo in anticipo rispetto alla scadenza naturale in modo tale da presentare ulteriori elementi di rassicurazione per le decisioni che dovranno essere prese al Consiglio europeo
Però io vorrei in primo luogo osservare come per la prima volta da molti anni affrontando il DPEF non ci sono scostamenti da coprire
Non ci sono manovre aggiuntive da predisporre per l'anno in corso non ci sono buchi imprevisti che getta l'incertezza sull'economia sulla società
Il nuovo DPEF conterrà per il novantanove una manovra in linea con quanto previsto dal documento approvato l'anno passato
Non solo la dimensione della manovra per il novantanove Sara in assoluto e non solo in termini di PIL la meno severa da molti anni a questa parte
Io credo che questo elemento di novità che diciamo è un dato della cronaca della vicenda politica ed economica del Paese
Ci possa far fare qualche considerazione più di fondo sul mutamento di natura che noi dobbiamo determinare nel nostro Paese sul mutamento di abitudini
Sull'immagine di un Paese instabile affidabile che ci ha accompagnato con qualche ragione per molto tempo
L'Italia sta cercando di diventare un Paese in cui patti si rispettano gli impegni si mantengono le responsabilità sono chiare e trasparenti
E vorrei dire che non i venti mesi fa abbiamo scelto la strada di una terapia d'urto sulla finanza
Una strada difficile apro appunto per un governo che aveva
L'onere della prima volta che per di più aveva una maggioranza composita
Non una maggioranza che avesse avuto dal voto degli elettori una scelta vincolata ad un programma ma una maggioranza che doveva tener conto che la necessità di rendere armonico il proprio programma quello dell'Ulivo con il programma di una forza esterna
Quale Rifondazione Comunista che peraltro ha positivamente col
Collaborato questo processo nel corso di questi venti mesi
Ora io credo che noi possiamo dire con qualche con qualche ragionevolezza che la sfida che abbiamo ingaggiato nella quale ci siamo messi in gioco
Il Presidente del Consiglio ha detto questo valeva per tutti noi che se non si fosse raggiunto l'obiettivo europeo questo avrebbe significato la le dimissioni di questo governo
Tutto questo ha dato la percezione al Paese di uno sforzo e di un'attenzione al raggiungimento di un obiettivo e per la prima volta da molti anni non abbiamo sentito attraversare il Paese da questa attenzione al raggiungimento di una sfidare la quale collettivamente vorrei dire persino a prescindere dalle componenti politiche ma lo faccio per un eccesso in qualche caso di di di gentilezza questa considerazione comunque tutto il paese si è sentito impegnato nel raggiungimento di questo obiettivo
E questo obiettivo è stato raggiunto
Guardate che la psicologia di questo Paese l'idea di trovarsi in una circostanza nella quale un governo ingaggia una una sfida dice chiede di pagare una tassa per le per il raggiungimento di un obiettivo e poi questo obiettivo si raggiunge costituisce un elemento di come posso dire di la rottura dei vecchi codici che credo dobbiamo tener di conto ma c'è una ragione però sulla quale prima di fare qualche altra considerazione vorrei soffermarmi di cui dobbiamo tenere particolarmente comuni
Nei risultati che sono stati raggiunti e che noi guardiamo con come posso dire con serenità nella consapevolezza che sono un pezzo del nostro lavoro sono una tappa decisiva ma non ultima del nostro lavoro c'è il valore della stabilità politica guardate noi dobbiamo rifare l'orologio biologico di questo Paese
Questo Paese è disabituati o da moltissimi anni a pensare in termini di governi di legislatura perché di se abituato a pensare in termini di programmi riformisti
Di azioni di governo che possa dispiegare lungo il tempo di una legislatura
La sua capacità di risanamento e di innovazione ed essere misurata e valutata come tale l'Italia ottiene dei risultati per effetto di una politica economica che questo Governo ha scelto ma ottiene dei risultati prefetto della stabilità di governo che nel corso di questi mesi questo Paese avuto e che è stata componente essenziale
Del raggiungimento di questo obiettivo vorrei che fosse chiaro se non avessimo avuto in questi ventiquattro mesi qualcosa di lontanamente paragonabile alle abitudini politiche della storia italiana degli ultimi degli ultimi tanti anni noi non avremmo raggiunto nell'obiettivo del risanamento finanziario e tanto meno l'obiettivo dell'Europa e se oggi vogliamo proporci come possiamo proporci un'accelerazione in termini di sviluppo
E di lotta alla disoccupazione di modernizzazione del Paese noi dobbiamo sapere che tutto questo è possibile solo a condizione che questa stabilità sia non solo il prodotto di una sapienza politica che consente di evitare l'aprirsi di conflitti ma anche di condizioni politico-istituzionali che vanno in questa direzione
Perché io vi sarà questa garanzia per il futuro del Paese anche oltre questa legislatura oppure in questo caso davvero si può dire che l'unica minaccia che esiste
Alla collocazione in Europa e in generale al peso del Paese nel contesto internazionale è dato dal rischio di una fragilità in una stabilità politica la crisi giapponesi adesso non voglio esagerare
Soprattutto in un dopo aver ascoltato le opinioni che sono state espresse qui non voglio esagerare il peso la funzione della politica so quanto diciamo la Società tenda ad autonomia Zanzi attraverso altri poteri a partire dal potere dell'economia
E tuttavia oggi la crisi giapponese una difficoltà giapponese non voglio usare le espressioni che sono state lì usate ma è la testimonianza di come un sistema politico entrato in crisi
Prima dal punto di vista politico morale qualcosa di simile all'Italia e qualcosa di simile persino dell'assenza di alternanza poi non est non non avendo avuto la capacità di scegliere la via della stabilità ed essendo stato costantemente oggetto di precarietà e di stabilità politica oggi si trova in una condizione di grandissima difficoltà
Dunque si deve sapere che una forma della democrazia moderna la forma della democrazia moderna è la stabilità di governo
è la democrazia dell'alternanza è il fatto che i cittadini scelgano il governo il governo possa realizzare il programma che si è impegnato con gli elettori a tradurre io lo dico questo perché ogni tanto viene una certa tentazione a ragionare in termini politici
Non tenendo conto dei nuovi vincoli che la globalizzazione e laico condizione diciamo di riferimento dei vincoli europei porta consiglio io però vorrei dire che noi oggi possiamo guardare senza ottimismo pessimismo ma realisticamente la situazione che abbiamo di fronte
Gli esami che l'Italia è superato non erano solo di fronte ad una commissione stranieri erano in primo luogo esami con voi stessi
La crescita economica assunto nel corso del novantasette e questo è importante perché si è sposata con la fase di risanamento
Contemporaneamente alla stabilizzazione fiscale un profilo di ascensione
Più uno e nove nel secondo trimestre dell'anno più due due nel terzo trimestre più due otto nel quarto trimestre
Emergono i primi segnali anche se sono del tutto insufficienti e noi stessi valutiamo come tale di un'inversione di tendenza sul fronte dell'occupazione
La discesa dell'inflazione ha difeso il potere d'acquisto delle retribuzioni e delle pensioni
E anche quelle politiche selettive di sostegno alle quali ha fatto riferimento Marcello De Cecco nel suo intervento hanno contribuito alla crescita dei consumi privati a tenere alto uno dei dominatori
La discesa dei tassi d'interesse ha ridotto il costo gli investimenti per le imprese e per le famiglie
La bilancia dei pagamenti correnti con l'estero in forte surplus ormai da anni l'uno e uno del PIL nel novantatré oltre il tre per cento del PIL nel novantasei e nel novantasette inoltre una rilevante porzione questo surplus riguarda scambi con Paesi Esterni all'Unione Europea
E infatti una parte significativa dell'avanzo commerciale dell'Unione europea con il resto del mondo è generato proprio dagli ottimi risultati come cittadino
Quindi possiamo dirlo anche ai agli spigolose osservatori delle cose italiane noi in Europa non è che portiamo sul debito pubblico
Un debito peraltro finanziato quasi per intero sul mercato nazionale in fase di progressiva riduzione rispetto al PIL
Grazie in primo luogo all'elevato avanzo primario raggiunto i benefici per la riduzione dei tassi di interesse e agli effetti della prosecuzione delle politiche di privatizzazione qui c'è lo scenario che consente l'apertura di una fase nuova
Ma su questa fase nuova intendiamoci avete sentito il Presidente del Consiglio io stesso il ministro
Dell'economia un pochino ribellarci a questa ripartizione terminologica fase uno fase due ma solamente per una come posso dire per una sincerità filologica appunto ma che è anche politica
Cioè se scrollarsi di dosso quell'atteggiamento culturale prima ancora che politico degli anni Settanta secondo il quale c'era un succedersi mai un integrarsi un intrecciarsi e un coesistere di una fase di Risanamento quasi sempre non raggiunto e di una fase di spesa facile quasi sempre praticata
Questa idea di una di uno sforzo che ha raggiunto un obiettivo al termine del quale ricomincia il tempo dell'allegria finanziaria è un'idea che noi dobbiamo rimuovere ma non oggi dobbiamo rimuovere una volta per sempre nuova testa nella cultura di questo Paese dobbiamo rifare questo paradigma
Il risanamento finanziario una costante create le condizioni utili del risanamento finanziario si possono determinare l'opportunità di crescita e di sviluppo io vorrei dire solo una cosa
Si fa un gran parlare dell'Irlanda Giavazzi ne ha parlato per altra via ce l'ha parlato dell'Irlanda come zona di allocazione di Investimenti di grande capitale di grandi imprese multinazionali se ne parla spesso in termini di condizioni di flessibilità del lavoro e questo è stato una delle come posso dire delle cose che hanno determinato anche la crescita di quell'aria
Io vorrei che fosse chiaro che oggi per effetto delle decisioni che sono state prese e perfetto delle norme che stanno entrando in attuazione parliamo dentro il novantotto di quaranta tra patti territoriali e contratti d'area
Le condizioni di vantaggio per l'investimento delle imprese nel Mezzogiorno d'Italia sono assolutamente competitive con quelle delle tanto celebrate Irlanda e Galles
E che questo crea oggi opportunità di crescita che per il Mezzogiorno passano non attraverso la vecchia politica di spesa pubblica ma attraverso le costruzioni più utili le costruzioni delle condizioni più utile per l'intervento dell'impresa
L'idea che l'impresa che porta ricchezza e quando abbiamo parlato in questi giorni non è che come è possibile ti diamo l'elastico dei rapporti tra Confindustria e sindacati nel tentativo di trovare sempre il minimo comun denominatore noi abbiamo detto alla Confindustria le forze sindacali e anche a agli altri agenti come la le regioni e i comuni facciamo come abbiamo fatto per l'esametro finanziari un grande patto sociale
E questa volta facciamolo per lo sviluppo per l'impresa
Per il lavoro e aggiungo aggiungo con tanta più convinzione dopo aver sentito tutti gli interventi che ho sentito per la modernizzazione del Paese
Questa è insieme al lavoro la grande spinta la modernizzazione italiana modernizzazione italiana significa in primo luogo l'investimento sul capitale umano la formazione questo è il punto decisivo
Di un progetto di radicale mutamento del Paese
Significa una politica infrastrutturale moderno quando per infrastrutture si intende non solo quelle tradizionali ma anche quelle
Tecnologiche significa il disboscamento di vecchie posizioni di privilegio Giavazzi ha fatto una casistica molto interessante da questo punto di vista
A fronte della quale io posso dare conto prima davvero di concludere per non rubare troppo tempo posso dare conto di una scelta concreta che non abbiamo realizzato che è stata la liberalizzazione del settore commercio io la ritengo esemplare
Non solo esemplare per il merito un mondo chiuso appena ma anche esemplare per il metodo con il quale abbiamo fatto noi siamo partiti con una linea abbiamo incontrato delle forti resistenze forti resistenze
Abbiamo cercato di ascoltare quello che ci sembrava compatibile con ispirazione generale del governo ma poi abbiamo tradotto tutto questo indecisione e oggi tutto questo è legge dello Stato
Ed è un pezzo dalla modernizzazione italiane così come cominciamo a vedere gli affetti ma ne dovremo vedere ancora altri delle liberalizzazioni che abbiamo introdotto in settori strategici come quello delle comunicazioni
Dunque noi come sinistra dobbiamo sentire tutto il l'orgoglio di questo risultato raggiunto noi siamo coloro i quali in questa coalizione hanno portato l'Italia in euro ora noi dobbiamo cogliere le condizioni mutate del migliorate del paesaggio economico finanziario del Paese che devono essere consolidate come tali per queste due sfide il lavoro e la modernizzazione italiana è materia per una sfida riformista di una legislatura
Non si può appunto più misurare in termini di Nesi
Chi davvero vuole
Mutare radicalmente un un Paese che ha un disperato bisogno di accelerare per recuperare il tempo perduto negli anni dell'instabilità e dell'incertezza politica
Per fare questo però bisogna che alle condizioni di risanamento finanziario e alle sfide riformiste si accompagnino condizioni politico istituzionali capaci di garantire quella stabilità che oggi condizione di risanamento della modernizzazione del Paese
Ringrazio se il Presidente del Consiglio darei la parola adesso ministro dell'industria onorevole Bersani
Ho
Io voglio fare non considerazioni generali ma due o tre diciamo considerazione contorno in particolare di cose dette dal
Messori
Che
Professor Grassi perché mi pare che in queste relazione
Secondo me molto interessanti succedono
Parecchi elementi come se volesse approfonditi anche partitamente su primo punto che vorrei toccare questo discorso diciamo delle prospettive dell'apparato industriale tecnologico nazionale
Nel contesto della
Dell'Europa e della diciamo con globalizzazione globalizzazioni competente
E cioè io credo che meriti di essere realizzata la questione se globalizzazione
Debbo opposto significare per noi de nazionalizzazione
Io ci sto col professor
Zero a servire la preserva prima scelta sarebbe meglio che fossero italiani traditori capaci di guidare in prese internazionalizzate globalizzate eccetera però non dobbiamo mettere sempre nell'impresa di altre che funzione piuttosto che questo è è evidente anche a noi
Mi pare che fosse fare quel sogno estivo per cui noi l'avevo dato l'Olivetti all'ENEL no non è successo non poteva succedere
Ecco però io credo che questa prima scelta meriti di essere attentamente e verificato dentro logiche di mercato però dobbiamo prendere atto che qui c'è un certo problema perché da noi come in altri Paesi ma particolarmente da noi si stanno incrociando con celerità degli processi che sono processi di liberalizzazione
Giusti necessari da accelerare che presuppongono capacità di interventi di natura industriale e di forti investimenti in nuovi mercati che si aprono processi di privatizzazione che è giusto accelerare e che comportano anche qui la presenza di capitali e di disponibilità rissosi imprenditoriali K Simona Ventura
Globalizzazione dove si gioca il tema delle possibili avessi forzato la costruzione di masse critiche rispetto alle quali Giovese abbiamo così sì il fisico perdere parte del sito
E poi siccome secchi di se le parti si nel gustoso mai possibile ove indio compri qualche volta vendere qualche volta che compra
Ora io credo questo sia un problema serio che ci rimanda in questo tornante storico ad un problema storico
Potremo farla considerazione sul fatto che giustamente compiuti Santa cinque anni è giusto che li arrivato in pensione
E bisogna mandare in pensione però anche l'occasione per ricordarsi com'è nato
Crisi della banchieri impresa che è la prima falda su capitalismo mercato azionario debolissimo necessità di portare capitali a dei soggetti a dei manager Renault che facessero diciamo impresa indusse servizi
Noi adesso lo mandiamo in pensione ma un po'di quel problema
Si resta e io credo che ci resti perché anche it c'è una sfasatura fra il processo diciamo di animazione allargamento rafforzamento del mercato azionario che pure abbiamo impostato con nuove norme in situazione riforme eccetera
Sfalsato rispetto all'urgenza e che abbiamo perché il sistema bancario pulizia Messori poco fa insomma è dentro un processo di riorganizzazione che però voglio dire viaggia anche molto per lui né un po'autoreferenziale quale che fosse la riorganizzazione dei banchieri o dei bancari
Piuttosto che delle banche più concepisco l'azione delle banche anche come nuova Psicologia e nuova capacità di intervenire nei contesti industriali quindi io richiamo questo problema perché mi pare che sia un problema che sta accelerando stabile pare abbastanza se peraltro cercare risposte questo tipo di problema delle nostre grandi strutture industriale o se grande impresa
Noi ci accorgiamo che abbiamo come sapevamo pochissime grandi impresa ma comunque mai abbastanza grandi anche essere una vere oggi problemi di focalizzazione
E quindi diciamo di oggetti indisponibilità a partecipare a nuove iniziative imprenditoriali e comunque imprese che chiedono al mercato interno più di quanto loro concorrenti chiedono i loro mercati interni questo un altro segno di di dico
E quando ci rivolgiamo al sistema delle medie imprese diciamo beh provate no fatevi avanti fate cordate mettetevi e tutti speriamo che ci sia questo questo salto però è abbastanza contraddittori col fatto che quando poi facciamo l'analisi dei successi delle made in prese andiamo a vedere con emotive successe quest'incrocio fra dimensione familiare manageriale oppure che la diversificazione fatta per accostamenti molto prudenti e non per diciamo nuove voi pensate quindi abbiamo un problema di fondo io credo che sia giusto discuterne e mi stupisco molto che o che si discute proprio razionalmente
Dentro logiche di mercato insomma è possibile o no in occasione dell'Europa
Più tranquillamente fare un po'più squadra
Dentro ripeto logiche di mercato
Nel triangolo fra politica imprenditoria finanza per vedere soluzioni se ci sono là dove ci sono compatibili con situazioni mercato per l'idea di trovare un un elemento di anche di rafforzamento di radicamento insomma ecco
Io credo questo un tema galoppo sia posso legittimamente come quello di accelerare i processi di riforma recato sia un'aria come quello probabilmente richiedono un ruolo che le banche in questo processo come colazione ai fondi pensione e tante altre cose secondo punto che volevo toccare
Che non è credo per brevità di tempo non è emerso questo tema delle piccole né di impresa delle piccoli prese dentro un contesto competitivo che si basò ma su fatti struttura
Io credo che se ne discutessimo verrebbe fuori tema la dimensione ancora una volta la conduzione familiare ancora una volta eccetera
Temi veri ma anche un po'metafisici perché per un un sistema di piccole imprese molto orientata al mercato e mercatini chi eccetera se a Ganz il mercato poi ne riceve impulsi anche organizzativi adeguati e sufficienti
Secondo me c'è un altro problema serve sul quale abbiamo dei ritardi secondo me preoccupa il fatto cioè che mentre questi schema di piccole impresa è cresciuto in questi anni negli ultimi decenni sostanzialmente diciamo per meccanismi di vicinato di crisi imitativi di vicinato anche fisico attorno ai quali organizzato su due fondamentali servizio
Adesso il territorio deve diventare l'apporto di servizi molto complesse che devono essere lì alla porta di casa e che non lo stiamo testando sufficientemente la butta vista bancario né del collegamento delle diciamo delle grandi re collegamento con grandi reti che siano disponibile che siano disponibili a costi diciamo adeguati nella coalizione la pubblica amministrazione e così via dicendo
Io vorrei dire a questo proposito che utilizzando la Bassanini abbiamo fatto un'operazione drastica
Di riforma della cassetta degli attrezzi
Abbiamo fatto verso il basso e spero che la faremo anche diciamo così dei rami né i rami alti però ecco è l'inizio di un cantiere
Bisogna che parte in questi mesi un processo riorganizzativo scala territoriale regionale molto inteso io spero che su questo ci sia l'attenzione la pressione dei sistemi imprenditoriali dei sì delle delle organizzazioni sociali ed è anche della politica insomma ecco perché qui si gioca una carta veramente importante penultima cosa rapidissima
Sono già si diceva una cosa in tutto come rilevantissimo cioè noi abbiamo di fronte il questo problema traiettorie competitiva all'europea quindi dentro c'è un lavoro qualificato un lavoro padrone di sé è un lavoro che sia remunerato
Abbiamo dei costi di sistema che non sono tollerabili cioè questo è il punto sul quale concentrare l'attenzione
Rendite di posizione di ogni genere meccanismo colossi monopolisti corporativi Dionisi e burocratici di ogni genere
Io credo che qui ci sia veramente la fase due di cui si parla cioè un'operazione di modernizzazione molto rapido molto spento
Io credo che su cui siamo in casa dei dei dei diciamo revocarsi sinistra
Io credo che penso che obiettivamente la sinistra dovrebbe essere in condizioni in cosa ne privilegia per far diciamo un ruolo di punta di lancia di questo partito di riforme di modernizzazione
Per un fatto molto semplice che è più visibile là dove la sinistra più radici storiche e cioè che la sinistra nata la società in Italia
E ha chiesto risposte più alla società che lo sta e i meccanismi corporativi e statalisti eccetera non sono dentro al codice genetico della sinistra italiana e non c'è da stupirsi io rifiuto la tesi che la sinistra Pato riforma del commercio per far vista dei commercianti
Non è affatto vero era l'unica che poteva farlo per ragioni più profonde di quelle che si dicono così come l'unica che può imbarcare difforme che va nel senso che diceva che il professore diciamo dis di smontaggio
Di Bari ieri l'opinione di posizione eccetera perché può rappresentare una figura ricordi cittadino sui bordi lavora tono sicuro di utente che è una figura moderna rispetto l'esigenza che abbiamo per entrare per entrare in Europa spero che ci sia questa questa spinta una spinta di riforme e che queste riforme abbia una tempistica
E qui siamo il punto sul quale chiudo io ritengo che il maggior deficit competitivo che ne abbiamo l'ingresso in Europa sia e la forma e il tempo delle decisioni io credo che questo sui bus un punto da scegliere è questo
Varate qui bisogna io non mi non entro in temi delicatissimi non voglio neanche se esso rappresenta esigenze basta no però si sta discutendo con il parlamento deleghe
Al Governo e se per esempio non entri in questo ecco io
Faccio notare che noi abbiamo avuto in questi mesi
E se ne vedranno gli affetti di o di quote una severa azione riformatrice
Abbiamo fatto cose che altri Paesi europei non sono riusciti a fare
Interni di riforma fiscale interni forma conica amministrazione telefono i commessi tra uniformi
Io credo che in questo processo visionare effettivamente si siano stati anche dei rischi come dietro un elemento che se volete di di accesso buddiste procedure c'era però ecco parliamone serenamente pensiamoci serenamente
Perché il tempo sia nella sua durata cioè un tempo possibilmente corto ma anche sulla sua qualità cioè la decisione tempestiva il tempo giusto rispetto l'esigenza e dal punto di vista della diciamo del della riforma dell'adeguamento delle fondamentali Lele che garantiscono la competitività del sistema economico è un fattore decisivo io potrei qui fare esempi innumerevoli che dimostrano come noi a questo proposito rispetto alla dimensione europea siamo in un deficit eccezionale ecco quindi io credo che dovremmo riflettere seriamente tono questo tema come un uno dei temi più rilevanti che abbiamo di fronte grazie
Ministro Bersani darei la parola professor Luigi Spaventa
Ringrazio vorrei prendere mosse da un importante osservazione fatta da Francesco Giavazzi repressivo fermarmi nessun punto sollevato da Marcello Messori
Giavazzi ha detto qualcosa di più importante degli esempi che ha fatto
Ha trovato una via di mezzo
Fra una flessibilità del mercato del lavoro non patologiche e la liberalizzazione liberalizzazione può consentire quella flessibilità che si vorrebbe altrimenti ottenere combattendo la grande battaglia contro il sindacato
Il modo combattere cento battaglie è importante alcune sono state combattute vinte lo ha ricordato il ministro Bersani il commercio certamente le telecomunicazioni un inizio nel settore pubblico ma solo un inizio con le Bassanini
Altre cose si dovrebbero fare le suggerisco a Francesco Giavazzi dimettere fra gli esempi quello dell'ordine dei farmacisti che riesce a impedire che l'aspirina possa essere acquistata nel supermercato come avviene in ogni paese Perini alcuni aspetti siamo più avanti
Però abbiamo un controesempio
Paradossalmente non abbiamo un settore dove la liberalizzazione nominalmente si è completata il settore bancario eppure come ha detto Marcello Messori è il settore che suscita massime preoccupazioni come mai
Bene anzitutto la liberalizzazione fu fatta in modo da evitare la concorrenza vera quella delle banche straniere aver liberalizzato gli sportelli due anni prima l'attuazione della direttiva comunitaria riuscì a far riempire ogni interstizio di sportelli bancari in modo da far trovare ogni posto occupato
In secondo luogo è indubbio che permangono i costi di sistema i dati citati da Giavazzi e sulla escussione delle garanzie sono ottimiste
Una garanzia ipotecaria si discute anche in dieci anni
La fiscalità sul sistema è elevata e lo dico senza alcuna particolare simpatia anzi con scarsa simpatia verso il sistema bancario
E vi sono una serie di altri costi impropri che rappresentano i due terzi degli eccessi di costo delle banche italiane rispetto alle altre
è rimasta l'antico spirito di conservazione in Serra e quindi scarse attitudini alla nuova produzione ma io vorrei attirare l'attenzione su un altro aspetto
L'evoluzione del sistema
Dell'assetto proprietario del sistema
In passato le banche erano una tradizionale riserva di caccia delle forze politiche a livello centrale
Questo era ovunque evidente per tutte le maggiori banche
Oggi abbiamo avuto un processo di federalismo se vogliamo di delocalizzazione dell'interferenza politica dal livello centrale a livello locale
A Roma si gioca con le figurine a Roma si fanno i giochi di Monopoli ma questi giochi di figurine non servono a niente Roma non conta più niente in quello che succede o conta molto poco in quello che succede nel sistema bancario
Suggerirei sei partiti hanno problemi di esuberi di chiudere i loro uffici crediti credito perlomeno a Roma
Si è avuta la devolution
Una devolution che non si può giudicare positivamente
Forse ha ripensato dall'escogita azione delle fondazioni e della trasformazione in S.p.A. non è stata affatto brillante
A aumentato il livello di interferenze politiche nelle decisioni aziendali e gestionali
E questo spiega in larga misura tutti i difetti dell'assetto proprietario di cui Messori parlava un assetto proprietario sottile di interferenza che dà luogo a grandi scambi e che
Impedisce un'evoluzione dell'efficienza del sistema
Fin quando non avremo una votazione della pluralità del mercato che potrà giudicare le banche
O gli istituti di credito in generale in base al loro rendimento al di là di quello che sta accadendo questi giorni perché oggi si vende qualsiasi cose a trenta volte compressi a trenta quaranta volte l'utile non è questo quello che conta questo qua preoccupa perché renderà il processo di transizione verso un modello europeo avverso la concorrenza europea più lungo più difficile e in definitiva più costoso
Non credo che il disegno di legge sulle fondazioni riuscirà a risolvere in alcun modo questi problemi
Perché vi saranno Fondazione che decideranno di rinunciare ai benefici fiscali pur di teneri
Non è le mani sulla città pur di tenere le mani della città sulle banche a pregiudizio delle banche a pregiudizio di loro stessi
Un'altra breve considerazione e poi esaurisco riguarda il problema del Mezzogiorno stamattina vorrebbe ridicolo a sentire di nuovo la proposta di investimenti pubblici a valanga nel Mezzogiorno per fare che
Subito immediatamente mi è venuto in mente il ponte sullo stretto di Messina che peraltro invece una fonte di reddito e di occupazione continua perché la progettazione pare che assorba trenta quaranta miliardi l'anno si faccia non si faccia il ponte quindi comunque quello funziona keynesiana mente per fare qualche cosa forse è meglio che il ponte non si faccia
Ma io credo che quando si parla di investimenti pubblici fermo restando che è vero quanto diceva il ministro Bersani che in termini di incentivazione le cose sono molto migliorate
Ma parlare di investimenti pubblici senza affrontare il problema dell'ambiente delle procedure mi sembra che non porti non tanto non appena un acquedotto debba passare mi corregga ministro Bersani se sbaglio
Per tre comuni per due province a non parlare di due regioni tutto si ferma tutto si ferma perché ognuno in bocca le sue competenze e ognuno invoca i suoi privilegi
Certamente il ritmo di aumento della spesa comunitaria è aumentato non v'è dubbio della spesa dei progetti comunitari
Però io ogni tanto vado a riguardare quelli che erano i progetti iniziali e laddove si è speso sia giusto avete speso laddove si poteva spendere
Ma con i progetti iniziali del Quadro comunitario di sostegno c'è più poco a che fare il problema dell'acqua nel Mezzogiorno rimane insoluto il Quadro comunitario di sostegno aveva come Progetto portante esattamente a la costituzione di una rete idrica a tutto ciò non è stato fatto e in conseguenza è perfettamente inutile continuare a chiedere degli stanziamenti
Che non saranno mai spesi finché non si sono risolti questi problemi da questo punto di vista io ho più volte sommessamente proposto che anziché spendere soldi si dedichi un po'di tempo a fare un testo unico sulle leggi sul Mezzogiorno eliminando nella redazione del testo unico così come si è fatta nella redazione di altri testi unici tutte le occasioni di interferenza tutte le occasioni se vogliamo di corruzione
Tutte le difficoltà che la sovrapposizione delle leggi esistenti ha provocato grazie
Professore
Vorrei qualora ministero del lavoro
Grazie ma anch'io vorrei fare
Due o tre osservazioni specifiche che mi pare si inseriscono nel quadro molto molto ampio che è stato qui presentato
La prima osservazione a che fare con il titolo il rapporto tra euro Europa e politiche per lo sviluppo e l'occupazione
E qui noi siamo convinti abbiamo l'abbiamo detto vediamo già indicazioni positive della circa l'efficacia del il grande mercato europeo di alcuni elementi del quadro europeo per lo sviluppo
E mi limito però a
Sottolineare che si tratta di contributi di metodi prevalentemente indiretti quanto su quali sono appunto ma le implicazioni del nel nel grande mercato lì lo stesso uso dei fondi strutturali
E quello che viceversa è è un problema se noi vogliamo guardare in avanti verso un utilizzo pieno della opportunità europea per le politiche di sviluppo è
Che
Sia è poco poco proceduto
Una obiettivo
Diretto della
Occasione Europa per lo sviluppo e il disegno di dello
Che aveva aspetti
Può darsi anche non perfettamente applicabili ma insomma aveva assumeva alcuni direttamente alcuni obiettivi di sostegno allo sviluppo e all'occupazione pure ovviamente essendo attente al condizioni
Di contesto alle condizioni competitività è erano emblematizza Hate queste suggestioni dalla indicazioni circa i grandi progetti diretti europee e simili questo si è questo obiettivo diretto si è largamente
Per ora voglio sperare abbandonato e orale non a caso anche
Ad Amsterdam e poi prima un po'dopo noi riscontriamo che le politiche
Dello sviluppo e le politiche dell'occupazione in particolari in particolare sono essenzialmente ancora politiche nazionali
Devo dire che non è solo per
Come dire una
Sì se si vuole una scelta politica esplicita ma perché le condizioni istituzionali e sociali le diversi gradi di coesione di tradizione sociale dei diversi Paesi membri sono tutti elementi che mantengono le politiche dell'occupazione dell'occupazione ma anche dello sviluppo in larga misura nella responsabilità nazionale e questo è ovviamente
Carica di maggiori responsabilità i governi nazionali in un momento di in cui la interesse l'orientamento
Delle istituzioni europee e più verso la stabilità che verso il sostegno dello sviluppo questa vittimismo
Scuso per la
Schematicità dell'osservazione ma a questo punto che noi dovremo considerare nell'immediato futuro perché non credo possiamo ritenere che e anche in prospettiva
Si possa lasciare
Nell'Europa abbandonare
La considerazione e l'obiettivo viceversa diretto anche europeo sia pure parzialmente di sostegno dello sviluppo e dell'occupazione
Dicevo le politiche del lavoro dell'occupazione restano largamente nazionali non ad Amsterdam abbiamo visto un inizio di convergenza delle politiche diciamo del lavoro in senso stretto
Con una griglia che è stata data e che ha calato in proprio in questi giorni i paesi diversi paesi membri stanno riempiendo un modo come dire anche molto guidato una griglia che gli indica misure specifiche dell'occupazione intese in senso abbastanza organico quindi questo è positivo c'è un orizzonte comune ma poi le vie sono sono diverse però LIPU sempre come dire anche questo una griglia che ha a che fare più con le politiche del lavoro in senso tradizionale che anche se presentate in modo innovativo che non con le politiche di sostegno a in senso ampio lo sviluppo
Ora per quanto riguarda la nostra situazione qui il quadro è stato già ampiamente presentato io vorrei fare un un paio di di di notazioni noi
Abbiamo un po'alcuni
Un punto in particolare tra cui il più evidente
La a simmetria
Delle
Condizioni per la ripresa dello sviluppo dell'occupazione come è noto non abbiamo zone del paese in cui
Tutto il contesto di crescita che verifichiamo e azione di stabilizzazione porta a una forte concentrazione d'accelerazione dello sviluppo viceversa abbiamo un Ent altra parte del Paese dove
Questo non avviene anzi noi siamo di fronte commenta molti paesi momenti di crescita e quindi
Maestri economisti qui presenti mi insegnano in cui la tendenza no alla concentrazione dello sviluppo in questo contesto portare i tre molto più difficile quello che noi ci proponiamo che è quello di viceversa di favorire le condizioni perché sì di sblocchi lo sviluppo nelle zone prive di tali opportunità come in particolare il Mezzogiorno d'Italia quindi noi stiamo operando concreto una scelta coerente e organica
Di che creare condizioni di convenienza per lo sviluppo locale in particolare nel Mezzogiorno a avvalendoci anche di modelli di sviluppo che sono collaudati come i modelli in particolare della pubbliche della piccola e media impresa che quando
Discutiamo inserì internazionali sono riconosciuti sono
Anzi come non capitava
Frequentemente valutati con grande in con grande attenzione quindi abbiamo modelli di riferimento ma abbiamo da creare condizioni di convenienza per lo sviluppo locale in zone
è che non presentano
Tradizioni in questo senso operando in controtendenza cioè proprio una situazione di for è un po'più remare controcorrente per motivi strutturali che come ho detto non sono aiutati da un atteggiamento uno politico istituzionale europeo che vanno in questo senso
E in questa con queste difficoltà noi abbiamo una serie di approntato una serie di di strumenti sono parti ampiamente anche messi a punto di ritardi
Che sono spesso anche giustamente ricordati nella nostra azione in questo riguardo sono
Fra l'altro
Dovuti alla difficoltà di mettere assieme un sempre la varietà complessa di strumenti che vanno appunto dall'incentivazione alla flessibilità
Alle condizioni di infrastrutturazione di quelle aree
Ma ecco se vediamo qual è lo stato della situazione qual è lo stato delle cose anche qui riferendoci alle condizioni di sviluppo di di
Gli altri Paesi di altre zone dell'Europa
E io vorrei
Dire anzitutto
Che noi abbiamo fatto una scelta ci sembra equilibrata
Tra a condizioni di convenienza come dire che puntano sulle sull'aumento della competitività del tutto il territorio e delle pieni
Della l'impresa che si devono dislocare da una parte e condizioni di convenienza che hanno a che fare coi costi in particolare col costo del lavoro
Per usare un'espressione cosa Michele Salvati sono abbiamo fatto un mix tra la via alta alla competitività e punta su
Alta
Innovazione sviluppo e la via bassa che punta sulla riduzione dei costi di lavoro la flessibilità
Anzi se noi guardiamo in
Siamo la rassegna dei nostri strumenti proprio in questi tempi di piano che abbiamo stiamo approntando per l'occupazione segue proprio come dice una griglia che è comune a a quella roba quindi è facile fare i confronti se guardiamo la la griglia delle misure che sono divise in vari capitoli e io credo che la nostra
Combinazione è alquanto equilibrati anzi
Per dire uno dei capito il più chiacchierati quello della flessibilità il il documento Popeye parlano di adattabilità e distinguono Tradate Michele dicono adattabilità delle impresa e cioè del sistema e del lavoro
Tutte e due insieme nello stesso capito che mi seguono cosa come dire
Significativa
Beh accendo una valutazione comparata
Noi non è che siamo perfetti ma mi sembra di poter dire che i due aspetti sono equilibrati e non mi pare che la flessibilità del lavoro sia molto minore certo non è è una flessibilità regolata
Viceversa se dovessi dire rispetto alle varie misure dove siamo in deficit rispetto alla
All'indicazione dei paesi che hanno più successo direi che noi abbiamo un un paio di deficit molto forti uno è quello di rivestimenti in innovazione
E in competenze non a caso sono tra l'altro di deficit di Coop che sono comuni anche a all'Europa nel suo complesso non h nel nel documento del G otto ultimo si diceva proprio questo
Aumentare gli investimenti in innovazione e inneschino Singh competenze
Professionale quindi questo direi uno dei punti su cui noi dobbiamo recuperare di più come responsabilità nazionale e l'ultima cosa che vorrei dire
Come motivo TTT stimolo di ripensamento per il immediato futuro allacciando né quello che diceva Bersani noi abbiamo delle grandi difficoltà di implementazione
E la complessità degli strumenti poi calata
è
Impedita poi nella sua efficacia da debolezze implementative che hanno a che fare con lo stato delle pubbliche amministrazioni con un decentramento
Amministrativo che è inevitabile ma che crea difficoltà gestionali notevoli
E e con una questione di
Tempistica per cui noi magari siamo incerte casi siamo pronti con il Progetto e non abbiamo la liquidità
Oppure abbiamo le risorse ma non c'è il Progetto non ci sono e le autorizzazioni sono abbiamo un problema di combinazione degli strumenti per lo sviluppo locale che uno dei problemi
E decisivi che dobbiamo affrontare e nell'immediato futuro se vogliamo che l'insieme degli strumenti funzione e proprio per questo
Se adesso si parla come
Esiti vuole agire nella ripresa della praticare la concertazione la sfida della concertazione ben più complessa ora di quanto non potesse essere ancora poco tempo fa perché non si tratta solo di utilizzarla per il controllo della politica dei redditi si tratta di provarla ai vari livelli anche i livelli decentrati come strumento di mobilitazione di combinazione disposti affinché le micro politiche proprio la
Attivazione di questi strumenti condizioni convenienza sia effettivamente operante nonostante come ho detto gli ostacoli che stanno nella nostra tradizione stanno anche nelle condizioni istituzionali europei
Grazie adesso la parola
A Mario Monti commissario europeo
Segue come ultimo intervento ministro c'ha P
Nei cinque minuti che mi sono stati assegnati vorrei essenzialmente ringraziare per essere stato invitato e poi sottolineare come coerente con questo tema politiche per lo sviluppo e l'occupazione sia un tema che sono sicuro nei lavori di oggi ai quali mi è dispiaciuto di non poter partecipare più regolarmente sarà stato trattato quello del governo dell'economia sul piano europeo ecco il mio unico messaggio è che il governo dell'economia sul piano europeo si sta silenziosamente costruendo più di quanto si ritenga non si sta costruendo abbastanza velocemente ma si sta costruendo più velocemente di quanto molti
Pensino e si sta costruendo in un modo a mio parere per nulla lesivo di quella che sarà la fondamentale indipendenza della banca centrale europea il suo orientamento alla stabilità monetaria
Invito a guardare con attenzione la risoluzione del Consiglio europeo di Lussemburgo del dicembre mille novecentonovantasette
Che stabilisce per la prima volta una procedura di monitoraggio delle economie
Con principi di coordinamento che vanno al di là di quelli relativi alla moneta e alle politiche di bilancio per la prima volta accanto alle procedure di monitoraggio relative al mercato del lavoro cui ha fatto riferimento il ministro Treu
Sì stabilisce che in mercati dei prodotti dei servizi i mercati finanziari
E persino i sistemi fiscali possano essere oggetto di monitoraggio e di coordinamento
E il consiglio Ecofin informale di Yorker
Noto in Italia per l'uso che ne ha fatto negli ultimi tre minuti il ministro Waigel enunciando una serie di punti ha dedicato il resto della giornata a passi verso la messa in atto di questi Montini
Delicati ma gradualmente incisivi di coordinamento e di costruzione di un governo dell'economia europea al di là della moneta
Un aspetto che vorrei segnalare è quello della dell'intendimento della presidenza britannica che deve ancora trovare una piena formalizzazione di invitare gli stati membri a presentare
Dei progresso Reports annuali per quanto riguarda i loro mercati dei beni e servizi in connessione con il piano d'azione della Commissione per quanto riguarda il mercato unico europeo
A questo riguardo l'attenzione si sta spostando sempre di più sui mercati dei beni e servizi e non solo sul mercato del lavoro come Fonte necessaria con la loro flessibilità da accrescersi di maggiore crescita e occupazione ed è sempre più evidente nell'Unione Europea che quei Paesi che più stanno adempiendo alle norme del mercato unico
Sono anche quelli che tendono ad avere tassi di disoccupazione più bassi come l'Olanda il Regno Unito la Danimarca
Mentre le grandi economie dell'Europa continentale come quella tedesca italiana e francese sono ciascuna caratterizzata da progressi recenti beninteso
In qualche caso come nel caso italiano molto rilevanti
Tra quelle più riluttanti a lasciar penetrare pienamente nel proprio tessuto i principi del mercato unico e tra quelle caratterizzate da tassi di disoccupazione più elevati
Tra l'altro un aspetto che è sempre di più al centro dell'attenzione sul piano europeo è quello della necessità di ridurre ulteriormente gli aiuti di stato io ho qualche difficoltà
A capire come in Italia il tema non sia ancora più di quanto sia al centro
Della attenzione un aspetto del governo dell'economia che si sta cercando di costruire con questo credo di toccare forse superare i cinque minuti e qui mi fermerò
E quello del coordinamento della fiscalità
Ormai chiaro che negli ultimi quindici anni la mancanza di coordinamento di armonizzazione se non in alcuni aspetti delle imposte indirette in Europa
Ha contribuito largamente a ridurre la pressione fiscale media sul capitale in Europa di dieci punti
E ad accrescere quella sul lavoro di sette punti secondo analisi recenti questa forbice sarebbe responsabile di quattro punti sui dieci e mezzo del tasso di disoccupazione europea
Ma non sarà possibile non sarà possibile per i singoli Paesi invertire questo andamento se adeguate misure di coordinamento
Non consentiranno di porre freno almeno alle forme nocive di concorrenza fiscale
Come in particolare il ministro Ciampi sa nel dicembre del novantasette un primo passo concreto è stato compiuto con l'accordo dei quindici ministri delle finanze per un pacchetto di misure contro la concorrenza fiscale nociva che sono adesso in corso di attuazione contenti diversi a seconda delle particolari misure
Credo che questo debba anche essere visto come una delle componenti vogliamo chiamarlo del governo dell'economia o comunque di un coordinamento al di là degli aspetti monetari dell'economia europea
Senza il quale è ben difficile che possa esserci sviluppo duraturo e ancora più difficile che quello sviluppo che possa esserci sia accompagnato
Da adeguata crescita dell'occupazione richiamo infine un tema a mio parere fondamentale
Sul quale temo l'Italia
Abbia volontà opportuna di spingere
Ma per la sua storia meno recente scarsa credibilità per farlo quello degli investimenti pubblici
Nel Trattato di Maastricht c'è un una labile traccia nel articolo centoquattro c paragrafo tre
Che stabilisce che se uno stato membro non soddisfa i requisiti relativi ma queste sono preoccupazioni del passato per l'Italia relativi al disavanzo o al debito pubblico
Si possano andare a guardare in effetti la Commissione debba andare a guardare se il disavanzo pubblico ecceda o meno la spesa pubblica per investimento
è il residuo lasciato nel Trattato di Maastricht
Di quella all'epoca volontà tedesca di inserirvi la regola aurea secondo la quale il disavanzo pubblico Possa aversi solo per finanziamento della spesa di investimento una situazione perché mi fa piacere constatarlo l'Italia realizza per la prima volta nel mille novecentonovantotto dopo che ininterrottamente dal mille novecentosettantuno c'erano disavanzi pubblici di parte corrente cioè si verificava quello che Paolo Baffi chiamava il tradimento dell'intenzione di risparmio delle famiglie da parte della pubblica amministrazione ecco io devo dire al momento per esempio della discussione in Commissione europea del Patto di stabilità nell'autunno novantasei
Avevo avanzato
L'opportunità che nella sua formulazione
Un'esplicita attenzione venisse data al tema degli investimenti pubblici purché naturalmente con sufficienti garanzie di definizione e di nuovo di monitoraggio sul piano comunitario per evitare che come tante volte è avvenuto in passato vengano considerati investimenti pubblici semplici ripiani di perdite di gestione ecco io credo che andando verso lo sviluppo e l'occupazione in un'economia europea caratterizzata dall'euro il tema degli investimenti pubblici non possa essere eluso
Credo che sia tra quelli che l'opinione politica e la cultura economica italiane vorrebbero portare avanti e spingere
Francamente non sono sicuro che se sul piano europeo si vedesse da parte italiana una particolare insistenza in questa direzione
Alcuni Stati membri non obietterà ebbero più che se queste stesse tesi venissero formulate dalle più assetti che istanze comunitarie o da altri stati membri credo però che questo sia un punto che non potrà essere eluso grazie
Molte grazie
La parola al ministro Ciampi
Io sono qua per
Portare soprattutto un saluto a questa convegno non contro la Vettabbia abitudine ha preparato un testo
Quindi limiterò a fare alcune considerazioni
Forse senza un ordine ben preciso cercando anche di occupare troppo il tempo di questo convegno parecchie sì ormai ai ai ai limiti delle sue previsione
Questa intervento vorrei soprattutto
Non tanto fare considerazioni sul passato
Ma di guardare al futuro riguardare punto al dopo Maastricht al dopo la creazione del
Vorrei in primo luogo fare alcune considerazioni su l'euro e l'Europa e poi alcune su lei euro evitarla
Per quanto riguarda largo dell'Europa
Se il discorso si portasse in chiave politica
Ci sarebbe da dire molto
Molto soprattutto da un esponente di una generazione
Nata all'indomani della prima guerra mondiale
Chi ha vissuto la seconda guerra mondiale durante la propria giovinezza
E quindi l'importanza del l'Europa
Come
Momento di superamento finale
Pieno
Degli spettri del passato
Degli spettri degli anni Cinquanta dell'aziendalismo e che possono semper egli emergere l'abbiamo visto in casi recentissimi anzi attuali
All'interno dell'Europa penso che questo è di terze
Giustifica impegna a raggiungere le scadenze di una Europa che sia veramente integrata che abbia veramente superata in maniera definitiva
Ogni aspetta del passato
Ma regge limitandoci agli aspetti economici l'importanza della unificazione
Ed è l'integrazione dell'Europa economica ai fini dello sviluppo ai figli dell'occupazione
Riuscire a creare un euro
Significa e credo che sia stato già detto nel corso di questo convegno avere la possibilità di un continente europeo
Che può stare
Alla pari
Del Stati Uniti d'America di avere una valuta
Che può a vere raggiungere nel tempo lo stesso potere di signoraggio del dollaro
Pensiamo a cosa significa il potere il signoraggio del dollaro prestatrice d'America
Potere di poter pensabile poter raggiungere per l'Europa penso che sia una
Ambizione
Che gli europei
Possono legittimamente nutrire sta a loro raggiunge
Per questo è bene ed era bene
Partire con un euro ampio
Mi sono sempre rifiutato all'idea di una euro piccolo di un euro che nascesse come una semplice
Monete che ampliava
L'area del marco
E di questo però bisogna essere anche Garattini alla lungimiranza di quei governanti tedeschi
Che si rendono conto di cosa significa nel loro Paese lasciare il dolce marca ma che capiscano l'importanza che anche per la Germania a avere una munita europea
Un euro piccolo è una un'Italia e anche altri paesi per fuori dall'euro significava partire con il piede sbagliato
Significava a mio avviso far sì che la carta che la casa che sedeva costruendo
Mano a mano che gli altri Paesi avessero potuto esseri ammessi
Sarebbero state niente altro che allora un ampliamento di non euro nata come un ampliamento del marco di una impostazione squisitamente mitteleuropea mentre invece dobbiamo
A mentire ad un equilibrio dalla componente
Mediterranea e di quella mitteleuropea
Ma non bastava munita
Bisogna creare un vero mercato unico e qui proprio ora il commissario Mario Monti Mario Monti c'ha detto di quello che ci sta facendo in seno alla Commissione in seno al Consiglio europeo i vari consigli per far sì che ciò avvenga
Significa veramente avere una mercato che si amplia attraverso una comunanza di istituzioni
è stata citata appunto l'importanza dell'armonizzazione fiscale e molti dei guai che abbiamo passato negli anni passati è dipesa dal fatto che mancata quell'armonizzazione fiscale
Anche in settori di particolare delicatezza quelle sono le attività finanziarie
Si tratta di creare un'armonizzazione anche ad esempio nel diritto societario
è di estrema importanza questo avere un diritto societario europeo avere uno statuto europeo delle società
Partitura Società chiedere costituita il due uno per il Paese che fan parte dell'Europa possa liberamente operare in qualsivoglia altro paese dell'Europa e non esser costretto per operare a creare del altre società
Siamo al superamento per la prima volta con la creazione dell'euro
Della sovranità nazionale superamento pieno
Il primo atto federale veramente federale che si credeva
Allorché comincerà a funzionare la Banca centrale europea
Questo è un passaggio fondamentale
Io ricordo che quando
Da governatore mi trovai a parlare comunque giovane un allora giovane cancelliere dello Scacchiere inglese in visita a Roma eravamo intorno agli anni ottantotto
Egli si meraviglia del sottoscritto
Sostenesse la tesi della moneta unica della banca centrale unica insieme a lei è il governatore della Banca d'Italia lei ha il potere di botti ma di modificare i tassi del suo Paese è disposta a rinunciare questo potere
Gli risposi ma quale potere
Formalmente gli ho questo potere di poter di modificare i tassi ma se domani mattina a Francoforte
Si annuncia che se modificati tassi da parte della Bundesbank prevede che nel giro di mezz'ora un'ora la maggior parte dei Paesi europei si comporta in conformità
E la decisione della punta spari sarà stata appresa
In relazione all'interesse Della charmant narra interessi dell'Europa allora dico preferisca domani essere parte delle decisioni che verranno prese in una futura Banca centrale europea per modificare tasse in Europa
In base a interessi europei piuttosto che trovarmi in questa condizione che di anno in anno si aggraverà e tale è stato e tale sarebbe ancora se non arrivassimo alla Banca centrale europea
Rimarranno le banche centrali nazionali avranno un loro potere
I settori importanti in via autonoma in operare congiunto con la Banca centrale europea
E se rimarranno istituzioni credete ai singoli Paesi costituiranno punto di riferimento
Qui
Vorrete permettermi di fare un piccolo accenno all'Italia
Alla Banca d'Italia che io considero Cobol un'istituzione al qua alla quale il Paese deve gratitudine
Per quello che ha significato e significherà nella storia del Paese
Di quell'istituto ha fatto parte per quarantasette anni con orgoglio posso dire
Perché quarantasette anni
Nelle varie posizioni dal
Il punto più basso
Della poche persone dalla banca al vertice io non ho mai ricevuto dei miei superiori
Qualsivoglia
L'invito che fosse contro la mia coscienza est e posso dire per vedere mai dato una
Ordine un suggerimento di questo tipo
Quindi è un'istituzione che in Italia ha costituito e costituisce un punto importante di presidio della democrazia Italia
Se tutta l'Italia avesse funzionato funzionasse come ha funzionato in funzione la Banca d'Italia molte dei problemi che dobbiamo affrontare con le riforme oggi a cominciare quello della pubblica istruzione non sarebbero necessari
E le commissario Monti ha fatto un accenno importante
Al governo dell'economia europea è un punto estremamente delicata abbiamo questo grosso organismo federale potente autonomo che la Banca centrale europea dobbiamo al potere far sì che questo istituzione come in tutti i Paesi del mondo giallo che con chi gli ha le responsabilità di governo dell'economia
Questo è quanto si sta cercando di fare e si va avanti perché i Consigli europei già in varie occasioni hanno già rafforzato i Poteri dell'Ecofin Lecco e considero previste delle finanze
è stato deciso che i Paesi appartenenti all'Euro
Possono riunirsi informalmente nel pieno rispetto ai compiti da Lecco fino ma per discutere quindi decidere su problemi attinenti l'andamento economico
Dei Paesi aderenti all'euro
Si possano fare altre cose io l'altro giorno a Parigi l'intervento a un convegno Omo fatto presente e qui lo ripeto
L'importanza che può valere chi avrà una gestione attira intelligente del patto di stabilità e di crescita
L'Italia ha fermato il Patto di stabilità e di crescita sapendo di impegni che prendeva in piena condivisione
Ma sarebbe stoltezza pensare che il Patto di stabilità e di crescita non c'è solamente il luogo nel quale i ministri si riuniscano a quella certa periodicità solo per vedere se i bilanci di sindaci validi singoli stati rispettano certi criteri quantitativi esserlo rispetto alla per bacchettare
Quella sete questa la sede per esserlo se della quale si discute delle politiche di bilancio degli orientamenti che voi singoli paesi erogazione Zingale specchiere condizioni
Dovranno
Realizzare in modo che i bilanci dei singoli Paesi
E in questa armonizzazione dipinte Rizzi diventino strumento di governo dell'economia europea questo è un punto che posso dire che ha avuto l'immediata risposta positiva del ministero delle finanze francese Strauss-Kahn che e penso che è un argomento che porteremo avanti nelle prossime riunione
è già stato detto come il monitoraggio dell'economia europea è già stato deciso che dovrà riguardare in particolare il tema dell'occupazione
Non c'è il modo migliore che qui per costituire stimolo a far meglio e a rispettare impegni presi nei confronti
Dei propri Paesi quello di verificare con periodicità e questo sarà fatto in sede europea
Gli avanzamenti e perplessi fatti sul cammino della maggiore occupazione
Considerata da un lato problema da affrontare a livello nazionale ma conservata problema che interessa la sua globalità l'intera economia europea
Qualche considerazione sulle euro e il nostro Paese già è stato detto lo scontato anch'io nelle breve tempo che sono stato in questa sala
Come
Non nessun'dia fastidio
A coloro che fanno parte di questo governo di sentir parlare
Delle due fasi
Veramente come due momenti di distacco per due
Momenti distinte le politiche economiche come se fossero due politiche economiche diverse
Il riequilibrio
Dei conti economici e ed equilibrio dei conti da parte di imprese italiane e lo sviluppo sono un tutt'uno inscindibile
è chiaro che poi nella realtà operativa gli effetti nel le venti il in modo diverso nel tempo ma sono due momenti inscindibili non sono due politiche diverse
Si è fatto prima una politica di risanamento e poi dopo si passa quasi la mamma per Pasqua per impostare una nuova politica la politica della dell'espansione lo dimostra nel nostro caso il fatto che abbiamo avuto forse qualcuno già la fortuna di conciliare una fase di risanamento dei conti pubblici di eccezionale entità con l'inizio del ripresa economica del nostro Paese
Tutti quanti ci siamo sentiti dire chissà quante volte che l'obiettivo di raggiungere le condizioni per entrare in Europa subito era estremamente difficile lo era
E comunque i si aggiungeva qualora riusciste in questo obiettivo avrete portato il Paese nella recessione la conclusione è stata che abbiamo raggiunto l'obiettivo e il Paese da oltre sei mesi in una fase di espansivo
Perché perché sapevamo che non vi poteva essere
Una espansione è un'espansione duratura se non si evitava al Paese un equilibrio perché avevamo visto anche sull'esperienza di altri Paesi
Stato citato per altri motivi il caso dell'Irlanda io ricordo ancora come rimasi stupito degli anni ottanta quanto vedi e il in Irlanda che nel volgere di una stagione era riusciti a
Modificare la situazione dei conti pubblici cara disastrata
E arrivi a rivolgere verso il basso il rapporto debito rapporti il prodotto interno lordo
E in quell'occasione abbiamo già una prima prova come certe operazioni riescano e sono meno su costose meno dolorose quanto più sono fatte in tempi rapidi
Falsa l'idea di fare una cotta dolce l'un per cento all'anno fa tappa perciò di risanamento molto più efficace e costa meno al Paese un intervento
Duro che si ripromette in tempi brevi un obiettivo di ed equilibrio pratica
Da noi sappiamo sappia sapevamo e sappiamo che questo è accaduto perché proprio nel momento in cui si è impostata una politica di risanamento
Credibile è scattato quel beneficio di riacquistare la credibilità e la fiducia dei mercati
E scattate con la riduzione dei tassi di interesse che ci permesso al tempo stesso di rendere meno costoso e risanamento dei conti pubblici in parte dovuto a misure di Pegli alla mente della altra primario impartite avuto armi arricciano i tassi d'interesse e al tempo stesso le riduzioni di tasse l'interesse è stato un veicolo importante lo strumento importante per il rilancio dell'economia produttiva quando i nostri prodotti i nostri imprenditori si lamentano e ha ragione che hanno pagato più tasse dimenticano però Idir cinquanta pagato in meno i tassi di interesse dello stesso periodo e probabilmente la somma e a loro favore
Tutto questo che cosa ci porta a concludere
Quello che è stato fatto e quello che stiamo facendo quello che devono fare fa parte di una politica unica più una politica riformista per me questa è una politica riformisti
Dobbiamo portarla avanti sapendo di essere consapevoli ma anche o del costringerci che ciò ha creato nel Paese
Ma anche orgogliosi
Dei risultati che essa comporta
Vorrei richiamare le due ultime argomenti prima di
Chiudere
Tutto quello che è stato fatto in quest'ultimi
Due anni l'abbiamo sempre ripetuto ad aveva le sue basi nella svolta che non fu solo svolta economica Malthus volto a politica
Cominciata nel mille novecentonovantadue
Per quanto riguarda l'economia e lo sradicamento dell'inflazione che era la base del risanamento il punto chiave e il punto tuttora che la base l'accordo del luglio mille novecentonovantatré
Vedo che per fortuna anche qualche tentativo di poterlo denunciare è rapidamente rientrata perché sarebbe talmente con tale evidenza contro gli interessi del paese e dissi e di tutti gli operatori che la reazione
Andrebbe contro coloro pensassero di andare quel patto quel patto ormai ai cinque anni di ritorno spalle può essere previsto ritoccato migliorato secondo la realtà che nel frattempo sono cambiate tra l'altro il basso tasso d'inflazione rispetto a quando quell'accordo sul negoziato ma esso a mio avviso la base del risanamento e della stabilità nel nostro Paese ed è bisogna averlo
Come punto fermo
Delle riforme già del sottotetto riforme importante sono avvenute
Alcune sono già state attuate
Per alcune e io non mi
Ricorda in continuazione e quelle che considera la più rilevante quelle alla pubblica amministrazione devono essere ancora realizzate approvate ma deve essere realizzate i tempi saranno lunghi
Ma se noi non siamo capaci di modificare il modo troppi alare delle pubbliche amministrazioni centrali e periferiche il Paese non aveva veramente raggiunto una condizione
Di per di stabilità e di progresso definitive
In questo periodo
E qui punto ritorno e mi torna in mente la parola riformista abbiamo fatto la più grande redistribuzione del reddito che questo Paese sia mai avvenuta
Nel giro di cinque anni
Abbiamo spostato un importo che dell'ordine di cento a venti mila miliardi
Tale era
Al al nel ai ai prezzi attuali l'onere degli interessi sul debito pubblico e Pagliaro il dodici per cento
Oggi l'aveva portato a nove e mezzo per cento nei prossimi anni scenderà ancora no perché scendono i tassi d'interesse ma perché avremo la diffusione per la riduzione dei tassi d'interesse a tutto lo stock di titoli
L'avremmo portato alzaia in mezzo al sei per cento sono sei punti percentuali di prodotto interno lordo e sono spostati
La più grossa credo operazione di redistribuzione del reddito che si è stata mai fatta
Abbiamo di fronte a noi il tema fondamentale che l'occupazione
Tema che hanno sporcato coincide anche con una zona territoriale il Mezzogiorno già è stato molto detto in questa Sala su questo argomento
Quindi non sto a ripetere cose giacché dico solo che il documento di programmazione economica e finanziaria che stiamo preparando
Sì riproporsi propone di insistere in particolar modo su questi temi
Sono temi che il resto non non solo di investire le infrastrutture ma riguardano soprattutto
L'insorgere di un'imprenditorialità
Nel Mezzogiorno riguardano i temi in fondamentali della formazione intesa come informazione che non che che nulla
Lungo l'intero arco della vita lavorativa del il del lavoratore
Dico sempre che look la vera assicurazione per un lavoratore più non temeva di la disoccupazione è quello di avere sempre un po'a Caglio aggiornato di professionalità
Riguardano
La vostra capacità di far sì che dal Mezzogiorno
Combattendo
Quelli che sono i nodi più difficile del Mezzogiorno
Da quello della criminalità organizzata
A quello di dare fiducia a coloro che vivono nel Mezzogiorno cioè da fare una enorme operazione noi prevediamo certamente che il nostro reddito aumenti nei prossimi anni
Ma se ne saremo capaci di generare questi sentimenti di fiducia di orgoglio
Avremo la possibilità di avere una addizionale incremento di reddito nell'interesse dell'intero Paese
Noi rischiamo sono atleti di trovarci di agire Breve ad una situazione nella quale in alcune parti dell'Italia nord centro
Tensioni sul mercato del lavoro per mancanza di manodopera e situazioni ancora invece di e tutto manodopera inutilizzata nel Mezzogiorno quindi questo è unico un fatto fondamentale
Di cui inutile ricordare l'importanza sociale ma ha perso il profilo squisitamente economico o non siamo capaci di far questo con vantaggi per l'intero Paese ormai voi siamo destinati a ritornare nella vecchia
Sequenza di aderire verrà relativamente brevi fasi di sviluppo con poi fasi di ristagno e
Ordine livelli di disoccupazione che anche nelle fasi più elevata il ciclo che mancano livelli di disoccupazione inaccettabile
è con questo spirito che stiamo lavorando in questi giorni su questo tema concludo dicendo che
Nelle occasioni Caputo negli ultimi mesi di andare lì per più di frequente del solito in giro per l'Europa anche perché lo ritenevo mio dovere di illustrare
La solidità dell'azione che avevamo fatto e di far capire che quello che appariva un processo sorprendente aveva la sua spiegazione avevano sua sordità
L'attacco da questi contatti oggi posso dire che l'Italia sta per entrare nell'Europa attesta alta e sapendo di portare all'EUR all'Italia all'Europa insieme con la sua storia una stabilità è una vitalità
Che forse sono maggiori di molti altri Paesi europei grazie
Grazie signor ministro il suo intervento ha concluso una giornata molto intensa dalla quale sono emersi materiali importanti e voglio ringraziare i relatori che hanno portato contributi che serviranno al lavoro dei prossimi giorni e dei prossimi mesi e tutti gli intervenuti credo che il convegno abbia dato i risultati che noi volevamo e sia capitato al momento in cui era giusto fare un punto degli enormi sforzi che il Paese e il Governo hanno compiuto e dei successi che hanno avuto adesso prima di passare alla dibattito fra i capi di partito pre segretari di partito Massimo D'Alema Fausto Bertinotti
Franco Marini e cammino per i Verdi io lascio la presidenza a Fabio Mussi
Grazie ringrazio i relatori di questa seconda sessione che abbandonava presidenza
Invito
Marini e Bertinotti Tamina D'Alema
A sedersi da questa parte del tavolo
Chiedo anche agli amici fotogrammi che stanno facendo il loro lavoro di
Di farlo con una certa rapidità modo che si possa vedere anche da quella sala e viceversa
Uguale
Liberaci
Pausa
A sinistra
C'è
Prego
Grazia oggi a
Va
Va bene grazie
Con gli occhiali
No
Va bene grazie per favore grazie per favore
Per favore per favore per favore
Ora
Grazie grazie a voi buonasera
Va bene apriamo
L'ultima parte di questa nostra giornata di lavoro
Il gruppi parlamentare dei Democratici di sinistra
Il Parlamento nazionale ed europeo
Hanno voluto prendere questa iniziativa per offrire l'occasione di un approfondimento e di un confronto
Spero sono convinto anzi che sia stata utile per molti versi prezioso
Abbiamo voluto anche aggiungere un supplemento di pensiero cosa che è sempre importante alle scelte politiche più immediate
Naturalmente al primo pensiero ha dato ora voce
Ministro Ciampi
Quando
Ha detto una cosa molto importante l'Europa stiamo discutendo delle euro c'è anche dimensioni
Tecniche molto complesse ma insomma l'elemento di fondo è questo l'Europa sta fugando i suoi spettri
Gli spettri di due guerre mondiali in questo Novecento di nazionalismi che hanno portato ad immani tragedie
Si è molto discusso l'economia e società
Ora veniamo a valutazioni più schiettamente politiche qui a diamogli il leader della delle forze di maggioranza chi hanno sostenuto e sostengono il Governo Prodi e l'hanno sostenuto non senza conflitti e traversie come sapete
Ma alla fine con acquisendo un risultato
Assai positivo
Manca devo scusare allora il ministro Dini leader di Rinnovamento italiano che è una parte della maggioranza ma in missione a Londra e quindi
Manca questo e quest'anima della nostra maggioranza ce ne scusiamo
In ventidue mesi
Di governo la lira nell'Euro c'è stata un'imponente azione di risanamento io vorrei aprire un questa tavola rotonda fare essenzialmente tre domande sempre domande secche
Diamo
Nore tre quarti un'ora e tre quarti di lavoro tre domande secche che essendo in quattro esigono anche risposte più possibile sintetiche ma credo in
Imponente azione di risanamento centrati
Tre dei quattro dire
Criteri di Maastricht
Vaciago si poneva l'interrogativo fortuna un valore che ha sciolto alla fine modo salomonico che era da attendersi valore assistito anche dà forfait da un a qualche dose
Di fortuna
Che cosa si è fatto esattamente le valutazioni sono state mi pare universalmente positive sui risultati
Ma con un giudice con giudizi variabili che si collocano entro un certo rende
Nella relazione per esempio l'onorevole Pennacchi
Ha indicato anche gli aspetti di riforma sociale
Dalla rottura della coalizione della rendita come l'ha chiamata fino a effetti redistributivi importanti su che tornava anche il ministro Ciampi che si sono accompagnati anzi sono stati sostanza dell'opera di risanamento
Altri oratori qui
Hanno dato dei giudizi più critici mettendo in evidenza anche i punti deboli e le cose che non si sono fatte
I ritardi che devono essere colmati le contraddizioni della nostra azione di governo e di maggioranza allora la prima domanda
è una domanda semplice semplice
Ai leader della maggioranza qual è il giudizio politico sintetico che si sentono qui di formulare
Sul cammino compiuto in questi ventidue mesi e suo risultato che si è raggiunto
In sintesi che cosa si può dire
Del cammino ed è risultato ed è questo un giudizio che è un giudizio schiettamente eminentemente politico che non può essere affidato solo ai dati più specifici e più tecnici
Chi comincia
Ordine
Ordine alfabetico cornice padrone di casa
Che anima
E ordine alfabetico inverso
Da meno
Questo cedimento all'esigenza di sinistra vi sembra un brutto inizio
No non cominciare così è che ne abbiamo per due ore non
A Mila e parlamentare europeo dei Verdi come sapete
Dicevo che non c'è problema del resto a scuola chi alla lettera alfabetica alta sa che aspetta per ultimo D s interrogato ogni tanto si inverte giustamente adesso è stato proprio in versione ma io credo che il giudizio se deve essere sintetico è un giudizio sicuramente positivo in termini economici e di risultato
Sicuramente sarebbe stato diverso il giudizio se non avessimo raggiunto il risultato e questo quindi vale il discorso già fatto negli interventi in precedenza sulla valutazione di come si è raggiunto questo risultato ma io credo che in ogni caso anche perché siamo forze di questo governo e difficile io credo non esprimere tutto l'appoggio al Governo per aver raggiunto questi obiettivi però sarebbe un po'limitato considerare soltanto positivo il fatto di aver raggiunto l'obiettivo
Perché io credo che lei euro che ormai è alla nostra portata il due Di Maggio come Parlamento europeo avremo la seduta solenne al borse chiuse ovviamente per questo il due di maggio e non credo ci siano problemi ormai per l'Italia ma l'euro è un passaggio necessario ed era quindi importantissimo raggiungerlo però io voglio aggiungere che almeno per noi Verdi non è sufficiente
Ma mi pare che tutto il dibattito che abbiamo sentito fino adesso abbia illustrato perché questo Obiettivo non sia sufficiente perché non è sufficiente perché l'euro eh uno strumento non è il fine
Il fine deve essere quella nuova costruzione reale su base politica sociale dell'Unione Europea che richiede passaggi obbligati come quello dell'euro ecco perché quindi dobbiamo esprimere soddisfazione per questo ma guai hanno accorgerci anche dei problemi che oggi abbiamo davanti
Il fatto di dire che raggiunto questo obiettivo rimangono tutte le preoccupazioni per il dopo io credo che sia un dovere di qualunque persona faccia politica il problema è che il dopo dipende da scelte politiche
Scelte politiche nazionali ed europee
Ed è a livello di queste scelte politiche che dovremmo agire perché quei dunque le due termini io come verde ne aggiungerei un altro sviluppo occupazione ma anche difesa della salute e dell'ambiente
Abbiano quello spazio per cui non ci sia solo una politica economica un monetarista ma sia veramente una politica che a partire da una dimensione indispensabile anche a livello economico e monetario e giustamente è stato detto anche dal ministro Ciampi che a vere lei euro
Però richiede anche di avere un mercato unico e rispetto al mercato unico abbiamo già sentito i problemi che oggi esistono in caso in ma per mancanza di un'omogeneità di un normati di una
Situazione fiscale omogenea
E qui e cosa comporterebbe quindi uno choc finanziario nel prossimo futuro se non siamo in grado di dare soluzione a questi problemi bene stabilito tutto questo
Io ripeto rispetto alla domanda se il del giudizio sintetico non può che essere positivo
Ma questo non significa che possiamo a ritirarci in una condizione di soddisfazione il più forse viene proprio adesso governo nazionale e mi rivolgo anche alla commissario Monti credo anche come Governo europee come quindi insieme dei delle responsabilità a vari livelli dell'Europa il più
Viene forse proprio adesso
A occhio e croce con sette otto minuti per intervento si può concludere tutto il ciclo della nostra discussione in tempi ragionevole Marini
Ma io
Non sapendo bene quali sono le altre due domande vedo di stare proprio a questa senza poi torneremo su alcuni punti
Certo io so bene che conquistato un traguardo
Dovunque in politica forse in Italia nostre caratteristiche anche nazionale un po'di più non in maniera stravolgerne ma un po'di più conquistato un traguardo è giusto che si guardi avanti inutile stanzia fare i complimenti per quello che si è fatto ma per il Rillo traguardo raggiunto
Io credo che noi dobbiamo esprimere come forze di maggioranza che abbiamo sostenuto il governo rispetto a questo obiettivo una piena soddisfazione
Qualcuno non vorrei mi si dicesse troppo ottimista però ci sono o chiaro il quadro dei problemi aperti ma rispetto a questo obiettivo io credo che la politica della maggioranza e del governo sia stata una politica che è andata bene in questo periodo
Pensiamo cosa staremmo a dire se questo obiettivo non fosse stato raggiunto e quali rischi la nostra economia e l'economia della famiglia italiana avrebbe corso con questo obiettivo non conseguito
E ancora rispetto ai traguardi successivi
Ne parleremo forse in seguito anche lo squilibrio italiano in un quadro europeo che camminerà e si svilupperà a seguito del spinta anche dalla moneta unica
Forse c'è qualche opportunità in più se i comportamenti saranno serie conseguenti io del resto misuro questo mio giudizio e mi pare non azzardato sui comportamenti dell'opposizione
Ma voi ricorderete certamente insomma un grande dibattito sull'aggiungi Mendo dell'Obiettivo non ci arriveranno per mesi questo obiettivo segnerà il fallimento del governo di centrosinistra del resto Prodi si era spinto oltre mostrando una determinazione che i primi giudizi sulla sua attività di governo sembravano conoscere quando disse su questo si gioca la continuità o meno del governo anche tra di noi ci guardando un po'forse poteva avere un po'più di prudenza ha avuto ragione Luís e quindi questa scommessa è stata fatta poi abbiamo sentito per altri mesi ci arrivano morti ricordate bene molti ci arriveranno morti
Forse anche Bertinotti qualche tentazione in questa direzione la sua ma appena appena la subì
No aspetta no eh allora ti do chi lancia una palla no per quanto possibile nelle condizioni difficili in cui ci muoviamo siamo in buona salute
Cioè ci sono condizioni non risolutive di tutti i problemi problemi gravi aperti ma morti non ci siamo arrivati basta guardarsi attorno mi pare che sia facile dimostrarlo adesso è cominciato una terza fase e su questo riguarda anche te questa terza questione come parte dell'Ama ma ci resteranno
Io io dico sì ci resteremo credo noi dobbiamo fare ancora tante cose
Una certa stabilità politica la stiamo conquistando ci riguarda tutti l'Ulivo e l'accordo con Rifondazione
Io credo che ci resterei forse saranno delusi anche su questo è bene che cambino registro alla critica perché non mi pare che porti molto lontano questo dubbio continuo
E voglio concludere dicendo una cosa io per quanto mi riguarda prometto che non scherza ero più sulla fortuna di Prodi
Ho scherzato oppure in questi giorni insomma riguardo
Perché se no poi ci crederanno che si tratta di fortuna
Quindi insomma si poi diciamo pure che la fortuna ce la costruiamo addosso pure la fortuna è legata al risultato sia il risultato non ce non c'è nemmeno la fortuna per avere il risultato non basta la puntura
Quindi sapendo che si governa in maniera difficile del nostro Paese che quest'accordo Bertinotti è complicato lo abbiamo scelto alla luce del sole intendiamoci bene noi con gli elettori siamo a posto
Nella mia regione sapendo pensando di perdere lo manda cinque Fui determinante nell'imbarcare Rifondazione anche per il quadro di governo tutti dicevano come
No ma lui adesso io io ti ringrazio perché ha idea giusta ma tra me e Bertinotti c'è una consuetudine lunga come è noto quindi crea equivoci tra di noi non ci sono dicevano tanto per dette nel novantacinque sono un antesignano
Dissi poiché è sicuro che perdiamo ai miei quelli più dubbioso mettiamo il quadro pieno anche con Rifondazione al governo voglio tanto perso per per abbiamo vinto
E quindi io non credo che questa categoria della fortuna che in qualche volta evochiamo per scherzare lo vorrei dire ai commentatori noi non diciamo che la fortuna è che stiamo lavorando discretamente almeno finora mettiamola da parte e io credo che abbiamo creato le condizioni solo queste niente ottimismi fa per andare avanti un'azione di governo che sarà comunque difficile
La relazione di Laura Pennacchi la leggero stasera perché me l'hanno data adesso quindi non entro le cose dette grazie
Ordine alfabetico inverso
La la seconda domanda mi agitano o no
Ma io credo
Io condivido il giudizio che ha dato Ciampi
Nel senso che condivido il nocciolo del suo ragionamento
Sì
E cioè che nel corso di questi anni
Dirò anche condivido che questo questa questa vicenda italiana è cominciata alla fine del novantadue
E che il governo Prodi ha avuto certamente il merito straordinario di imprimere un'accelerazione
Determinante
A risanamento ma ritengo che quando si ricostruirà diciamo questo passaggio della storia italiana si debba riconoscere che le premesse di questa accelerazione erano state in parte poste prima con l'accordo sul costo del lavoro
Con la Finanziaria che che che noi non vota la votammo contro del governo Amato che tuttavia diciamo segno una inversione discutibile diciamo rispetto ad una tendenza
Ad un aumento incontrollato del spesa
Lo dico perché credo che questo serva anche a dare il senso di un obiettivo paese che non appartiene soltanto una maggioranza soltanto a una coalizione soltanto a un governo anche se senza dubbio diciamo le forze che si riconoscono in questa maggioranza sono quelle che in modo più determinato poi fondo fin d'allora
Hanno progressivamente fatto di questo obiettivo un obiettivo centrale della loro politica
Cioè entrare nella moneta europea avviare il risanamento
Perché io credo che questo fosse sia un obiettivo di sinistra
Questo è il punto che mi sta a cuore
Per la ragione che Ciampi ha illustrato che Laura Pennacchi ha messo al centro della sua relazione modo
Così un po'più a diffuse argomenta
E cioè perché nel nostro paese questo era l'unico modo di aggredire quel blocco della rendita che inizia da formato intorno alla
La spesa pubblica agli alti tassi di interesse
Che
Ha limitato le possibilità di sviluppo del Paese che ha determinato un meccanismo iniquo di redistribuzione delle risorse noi siamo un Paese nel quale negli anni di massima espansione della spesa pubblica
Non soltanto non si è dotato il Paese delle infrastrutture essenziali però soltanto non abbiamo investito sul Paese ma sono aumentate le diseguaglianze sociali
Che è uno dei grandi paradossi italiani che la spesa pubblica diciamo a due possibili finalità virtuose
Le grandi infrastrutture la riduzione delle diseguaglianze sociali noi abbiamo avuto il boom del disavanzo senza realizzare le grandi infrastrutture e in una fase in cui sono cresciute le diseguaglianze sociali
Allora era evidente che somma cercare di sostituire al blocco della rendita un blocco dei dei ceti produttivi comportava un'aggressione al debito pubblico
Una politica che puntasse tutto sulla riduzione del debito quindi sulla riduzione dei tassi e quindi sulla possibilità di spostare risorse dal finanziamento del fabbisogno dello Stato allo sviluppo
Io credo che questo sia stato un grande obiettivo
Raggiunto
Adesso siamo in una fase confusa in cui confusamente diciamo si si godono anch'io di benefici confusamente penso alla vicenda la borsa
Penso che adesso si apre una fase nuova io no io capisco tutto però ma voglio fare una disquisizione linguistica che sono Scheme ma anche le più appassionanti cioè non interessa che si chiami fase uno fase due diciamo
Io ritengo che si è creato lo scenario macroeconomico più
Positivo per avviare una fase di sviluppo
E anche una fase di sviluppo
Significativo e duraturo se la congiuntura internazionale ci aiuterà
Penso che
Non è affatto detto che questa disponibilità di risorse penso soprattutto a risparmio privato
Vada a sostenere una forte crescita italiana se non facciamo determinate riforme prego liberalizzazione regolazione dei mercati
Penso che non è affatto detto che la crescita corrisponda ad un aumento dell'occupazione particolarmente mezzogiorno noi abbiamo avuto un risultato positivo persino inatteso
Nel novantasette l'uno e nove
Non ce lo aspettavamo con un aumento della disoccupazione dello zero due per cento
E qui siamo alle prese con grandissimi problemi che non riguardano soltanto l'Italia riguardano le economie dei Paesi sviluppati con sfide assai complesse
Con le quali diciamo rispetto alle quali non abbiamo ricette facili perché le vecchie ricette keynesiane secondo me non funzionano
E la vicenda italiana lo dimostra
Che cioè l'idea che le politiche alle politiche espansive corrisponda poi necessariamente una crescita dell'occupazione addirittura noi abbiamo corso il rischio contrari cioè che politiche espansive fondate sull'aumento del debito pubblico
E determinando un alto tasso di inflazione a una crescita i tassi di interesse creano fenomeni di
Di di non
Di recessione fuga di capitali
Quindi non abbiamo ricette facili
Perché da una parte le le vecchie ricette socialdemocratiche appaiono in affanno dall'altra parte non c'è il minimo dubbio secondo me che le soluzioni che si affidano esclusivamente
A logiche di mercato e di deregulation
Se possono conseguire risultati sul piano della crescita occupazionale cosa che anche discusso punto di vista dei criteri di rilevazione statistica
Tuttavia creano società profondamente diseguale egualmente profondamente diseguale perché creano il fenomeno massiccio della della creazione di lavoratori esclusivo marginali
Che egualmente è un fatto di frattura sociale drammatico
Quindi noi siamo alle prese con una grande sfida io il punto sul quale io credo che noi questa maggioranza all'obbligo di ricercare sperimentare soluzioni nuove è proprio questo e cioè
Il risultato conseguito è risultato straordinari hanno salvato questo Paese del rischio di scivolare in serie B abbiamo gettato le premesse di una fase di crescita
Non credo che queste premesse si tradurranno automaticamente né i risultati attesi
Senza che vi siano delle politiche politiche di riforma
Politiche di sviluppo politiche tese a trasformare lo sviluppo e nuova occupazione politiche per il Mezzogiorno
Queste politiche sono state in parte impostate io penso che a partire dallo comune dal Documento di programmazione economica fino a
Segnare noi dobbiamo accelerare su questo e questo mi pare il punto non per quella passione dice Marini che abbiamo riguardo sempre avanti
Ma perché è problema con il quale siamo alle prese certo io penso che è già un grande onore essere alle prese con questo problema
Perché altrimenti saremmo alle prese con problemi assai più gravi e drammatici questo capisco che importa
Grazie io penso che il giudizio sintetico che Fabio Mussi ci chiede posso essere riassunto così
Il cammino il risultato di questa politica da questo esito
Un successo come politica di risanamento un insuccesso come politica riformatrice
Dell'arresto io penso che questo diciamo giudizio sintetico sia largamente in sintonia anche con la modalità concreta con cui sta nascendo l'Europa cioè che non sia un fatto semplicemente nazionale ma sia un fatto dello stesso costruzione europea
Perché naturalmente per dar conto di questo giudizio
è giusto che io piccola premessa la premessa che io penso che l'obiettivo della moneta unica sia stato un obiettivo perseguito molto giustamente
Una condizione almeno di necessità senza il senza la quale gli effetti sull'economia italiana e sull'Italia sarebbero stati assolutamente disastrosi molto più giusto sì
Ma questa politica è stata perseguita dentro una cornice un'ispirazione quella di Maastricht
Che secondo me dal luogo Paci ha dato luogo precisamente a questa sfasatura tra la politica di risanamento e la politica è la politica riformatrice per questa ragione la politica del governo italiano dopo ventidue mesi resta alla o nella sua capacità di interpretare l'anima come dire la vocazione la missione riformatrice che questa coalizione dovrebbe avvenire
L'obiettivo perseguito e realizzato di far arte lo ricordava il ministro del Tesoro dei paesi costituenti la costruzione della moneta unica e appunto un processo secondo me è necessario ma così condizionato cioè è vero è ben vero che ce l'abbiamo fatta ed è un fatto insisto molto importante ma ce l'abbiamo fatta dentro questa costruzione
E così ci troviamo di fronte ad un problema anche di contesto non solo d'Italia perché il contesto è un contesto squilibrato
Nasce levo le i modi diciamo non è vero che questa era l'unica possibilità di avviare un processo di unificazione europea era una delle possibilità sarebbero potute batte anche al stante la strada e non necessariamente attraverso il primato tempo anche la moneta
Si è battuto questa strada e sono scappato in una cornice in cui oggi dobbiamo constatare non voglio definiremo fatto otto causale
Perché insomma questo meriterebbe un'altra discussione ma certamente noi oggi abbiamo la nascita della moneta unica per una platea di paesi la quindi e quindi avendo sconfitta l'ipotesi pericolosa dell'area del master del marco in presenza di un'Europa con un deficit democratico assolutamente visibile
E credo indiscutibile e in presenza di uno a un largo deficit sul terreno darci sociale in qualche misura si può dire che questa costruzione monetaria dal luogo quasi in maniera monumentale alla percezione di questo deficit democratico e sociale attraverso l'indipendenza della Banca centrale europea credo ne abbia parlato
Questa mattina Biagio De Giovanni in ogni caso una costruzione che generosamente diciamo
Carlo Azeglio Ciampi ha detto essere preservata nella sua indipendenza di una sua autonomia senonché lo è così tanto da mettere in discussione l'autonomia e l'indipendenza del Parlamento e della sovranità delle OPA medesima
In una condizione la cui indipendenza non appare nel mondo siamo di fronte ad una moneta sovranazionale a una banca sovranazionale con dei poteri e un livello di autonomia e di indipendenza che una parte del mondo neanche negli Stati Uniti d'America c'è una banca in larga misura il responsabile nei confronti del Parlamento e io non credo che si possa parlare come via di un incidente è in realtà la manifestazione evidente di questo processo che fa della moneta il dominus dell'intera situazione
Faccio notare che questo elemento alcuna questione acutissima che si chiama civiltà europea
Ma questi due deficit di democrazia e di socialità non è che siano semplicemente come l'intendenza che seguiranno sono connessi al del circo discuterà di quanto ma credo che non possa essere misconosciuta una connessione con il modo con cui è stata seguita l'unificazione monetaria
Lato italiano
E in qualche modo parallelo
L'operazione di risanamento in questo davvero non lo dico formalmente ragione Massimo D'Alema di che è un'operazione politicamente significativa io non sto dicendo che non è politicamente significativo non sto dicendo che non è irrilevante avere gradito la correzione vendetta
Assolutamente da questo punto di vista il risanamento non è neutralmente meglio che la riflessione sui bordi tranne Pecci potevate anche quaranta sarà in ogni caso non mi lamento obiettivo di riduzione della ma adesso come Vedrai non come si vedrà non è la stessa cosa infatti l'operazione di risanamento avviene e il ministro del Tesoro ha ragione a dire
Beh avevate fatto i profeti del malaugurio ed eccoci qui col risanamento e anche delle accenni o anche di più dei Celli o anche di più di espansione quindi si dimostra che è compatibile il risanamento con l'espansione
Ma il ministro del Tesoro dovrebbe riconoscere che invece non si dimostra che è compatibile il risanamento con la lotta la disoccupazione almeno situato è ben vero che quindi la relazione tra tesseramento di espansione contro le previsioni negative si è rivelata perseguibile ma ad ora non è risultato approvato la possibilità di fare coesistere il risanamento della nota la disoccupazione il risanamento e la lotta all'ingestione cioè Franco Marini con un diciamo così con una ventata di ottimismo che che va incoraggiata intendiamoci non è che lo dico
Però dice che stiamo nel migliore dei modi nel migliore dei mondi il venticinque trenta per cento disoccupati abbia ragione del sud inviterebbe a qualche cautela
E forse si analizzassimo diciamo la condizione sociale anche i fenomeni di esclusione
Di frantumazione sociale di perdite di identità che forse si manifestano così drammaticamente anche in questi giorni andrebbero indicati come delle percezioni di segnalarle di una situazione non precisamente non precisamente allega da questo punto di vista allora e ho finito
è ben vero che la rendita è stata gradita come questo ha ricordato si ma quale è stata la distribuzione del
Abbiamo visto soltanto l'occupazione e la politica ha raggiunto un risultato fallimentare siamo inchiodati al giudice sostituisce Tarcento
Sul terreno allora da distribuzione come stiamo
Bene l'abbattimento della vendita ma dove è andata
E andata in direzione del profitto e della remunerazione del capitale finanziario
Se noi proviamo a guardare il rapporto secondo anche il quarto rapporto del CNEL
Tra la remunerazione dei fattori di lavoro
Dipendenti e autonomi tutti compresi
E guardiamo il rapporto con la remunerazione del capitale
Vediamo che l'Italia è l'unico Paese d'Europa
Fatta eccezione dell'Inghilterra della cultura da Thatcher in cui dopo l'ascesa degli anni settanta la remunerazione dei fattori di lavoro dipendenti e autonomi avvenga e dice nel rapporto con la remunerazione del capitale al livello degli anni Cinquanta al livello degli anni Cinquanta
Quindi non abbiamo prodotto una politica di risanamento che ha determinato che ha determinato una grande efficacia nella inserimento in Europa una grande efficacia nel contrastare e combattere la coalizione della rendita ma totalmente inefficace
Nel realizzare una politica di lotta al gioco passione di riequilibrio code mezzogiorno e di una equa distribuzione sociale
Per questa ragione io penso che la politica di risanamento può essere annoverata come un risultato importante di questa collezione di questo governo la politica di riforma non è ancora incominciato
Seconda domanda che che sgorga direttamente dalle risposte alla prima naturalmente
Stiamo discutendo di stamani da stamani qui prendiamo tre parole chiave che sono sentite in quasi tutti gli interventi
Debito
Tasse lavoro
Sul debito non tutti hanno detto la stessa cosa La Malfa per esempio qui a teso a sottostimare la questione del debito in rapporto alla stabilità
Tuttavia la maggioranza degli interventi hanno condiviso non solo alla sottoscrizione del patto di stabilità ma anche l'idea che bisonti a ridurre il nostro detto e ci sono anche delle cifre che si vanno facendo cento per cento entro il due mila due mila quattro
Tasse molti interventi è risuonata l'esigenza di una riduzione di di una riduzione della pressione fiscale particolare mo'in quello di Cipolletta ma anche altri nonostante l'avvertimento di un'attenzione dobbiamo prenderci rispetto al sistema di rilevazione per medie che riguarda un po'tutte le voci della valutazione economico sociale da dalle casse a naturalmente ai tassi di disoccupazione eccetera
Tassi l'esigenza di una discesa della pressione e infine lavoro che è stato il tema centrale del nostro convegno nostra discussione
Dagli indicatori macro economici all'esigenza delle micro politiche del lavoro anche con l'Inter dati dei commessi possono essere nazionali debbono essere europee
Si può europeizzare il Macro e rinazionalizzare il micro comunque tante risposte tante ricette
Hanno parlato Fitoussi per primo estesamente questa questione ma poi i ministri intervenuti Visco Bersani e Treu
E poi relatori Lunghini Giavazzi Messori De Cecco con sforzo anche di approfondimento
Si intreccia in particolare in Italia
La discussione che ormai avviene in contemporanea tra i temi dell'orario di lavoro e la questione sulla riduzione le i temi della penuria dell'assenza della mancanza di lavoro che poi si concentrano su su sul Mezzogiorno e poi ancora sociologicamente sulle donne e sui giovani allora
Prossima fermata dei del nostro comune impegno Documento di programmazione economica e finanziaria
Questo documento copre iter e anni che sono esattamente i tre anni che restano della legislatura
Si va ad un anticipo l'anticipo circa di un mese rispetto anche alla i passaggi dell'anno scorso
Il governo ha annunciato
Che ne discuterà e lo varerà
Impero il venti aprile
Come sapete parlamento lo recepisce con suo documento non si vota Di Pietro si recepisce con un
Do Qunu ordine del giorno degli indirizzi
In ieri abbiamo fatto le le le agende calendari delle della Camera nella conferenza dei capigruppo ieri l'altro il DPEF è previsto
In discussione e poi l'ordine del giorno in votazione dall'undici al quattordici di maggio
Cosa che ha un po'scatenato le ire di una parte dell'opposizione che lo voleva entro il due ma mi pare che una certa pressione internazionale che c'è stata da parte di qualche esponente di governo di coalizione
Tedeschi o olandesi la pressione si sia un po'attenuata c'è qualche nuova oggi dichiarazioni di Waigel
Ma insomma anche in Germania c'è la campagna elettorale credo che ci voglia quel tanto di reciproca comprensione
Noi siamo in grado avendo calendarizzato dell'undici e per il dodici comunque di discuterlo
E di approvarlo nelle Commissioni
Di Camera e Senato prima del due maggio sapete la data il due maggio
Che cosa rappresenta
C'è stata qualche giorno fa alla proposta dei Democratici di sinistra rivolta a tutta la maggioranza di lavorare ad un rinnovato patto di maggioranza intorno a questo Tex
Patto di legislatura si è detto
Bertinotti
Nona messaggio non è stato ricevuto però non ha affatto escluso la possibilità di un accordo politico programmatico di
Media gittata
Allora la domanda è la seguente qui fregato e Bertinotti perché risponde per primo
A quali condizioni secondo voi
Con quali scelte con quali contenuti pensate che il DPEF possa diventare
L'occasione
Di una rinnovata stabilita
E di un rinnovato il programma dell'intero centrosinistra intero perché una parte del centrosinistra anche se se ne toglie un pezzetto solo vuol dire che il governo non ha più la maggioranza e quindi e qui o è o quelli Piero e nulla è punto di vista della vita politica e parlamentare italiana UE tutto e nulla
E un programma rinnovato dell'intero centrosinistra per lo sviluppo e per il lavoro che cosa dovrebbe ora non chiedo proprio l'articolo uno articolo due ma che cosa dovrebbe più o meno starci
Questa non è una domanda sono i prossimi giorni cioè le scelte ormai urgono
E dobbiamo assumere delle posizioni politiche chiare e poi fare il lavoro e la pratica comune che dovrà essere impiegata per portarla buon esito
Entro poche settimane quali sono questi contenuti e queste condizioni
Prima Bettino
Il Documento di programmazione economica e finanziaria
Non è la prima volta che ci capita di doverlo discutere
Mi pare che l'abbiamo fatto anche l'anno scorso tutti gli anni come Natale e Pasqua una volta all'anno perché gli anni centottanta esattamente quindi diciamo così
Non è che propone problemi inediti che non si può fare un po'un documento di programmazione economica e finanziaria senza o fa un patto di legislatura
Per la stessa ragione per cui non si poteva fare l'anno scorso non si può fare questa ma insomma questo riguarderebbe una discussione più di fondo che riguarda i rapporti tra le sinistre tra tra Rifondazione Comunista il centro sinistra veri problemi
Dello sviluppo destra italiana europea quale modello sociale che adesso appuntamenti appunto persa saggio risparmiarci in più
Ho visto che il Presidente del Consiglio dice che oggi in politica un anno è un secolo fare un accordo per un secolo è una buona cosa la vogliamo questo anno
Dell'arresto quando il Governo riprese la fiducia alle Camere dopo la crisi il Presidente del Consiglio dichiarò una cosa politicamente significativa che noi tutti apprezzano
Quella cioè che il rapporto fra Rifondazione comunista il governo e i rapporti interni le fosse la maggioranza avrebbero dovuto consolidarsi in una relazione più forte più sistematica per poter contribuire a definire una qualificazione dell'azione riformatrice al governo in questo anno cioè dalla finanziaria scorsa finanziaria s'o almeno di attribuire ad altre Ciocchetti sull'eversione che non sarebbe serio fare io credo che noi di questo abbiamo discute cioè dobbiamo discutere di questo impegno il Documento di programmazione economica e finanziaria e uno degli aspetti
Ci sono azioni concrete del governo che hanno la stessa Alianza e lo stesso valore programmatico
Di del Documento di programmazione economica e finanziaria pay penso di poterlo dire senza diciamo segna la vita nel Documento di programmazione economica e finanziaria
Cioè che so io ora discutere del rapporto tra pubblico e privato nella scuola ha una densità pari all'indirizzo e programmazione economica e finanziaria decidere quale progetto e torce per il Mezzogiorno
Dentro questo l'agenzia ai lavori concreti per usare la formula del professor Rondini eccetera alla stessa pregnanza e allora riconduciamo documenti pagano solo i nomi di finanziaria a quello che intanto ed importante e quest'anno io ne conosco di più importante lo scorso anno perché interviene in una fase di transizione
Cioè mentre in qualche misura l'anno l'anno scorso quale che fosse la nostra valutazione diciamo però c'era oggettivamente un elemento sovraordinato delle politiche economiche e sociali del governo edema la costruzione e l'ingresso nella moneta unica nei posti siamo anche molto criticati ma dentro questo obiettivo che al Comune e che costruiva quale fosse il grado diciamo di esplicitazione l'anima del governo in questa fase del momento in cui l'obiettivo viene raggiunto naturalmente non sto dicendo che con ciò
Possiamo essere disinteressati diciamo così ai due i vincoli che hanno ordinato questo percorso ma come gli pare e ha detto lo stesso ministro del tesoro
Il patto di stabilità può essere interpretato almeno in termini nove ispettivi con una gestione mi pare abbia detto attenta e intelligente che vuol dire introdurre un dinamismo che scheda compare almeno lo schermo detrazioni Stilo che sembrerebbe imprigionare
Questa questa condizione del Patto di stabilità all'interno il documento e Plaza economica e finanziaria diventa rilevante perché in qualche modo declina
Il nuovo orizzonte politico se vogliamo dirla interni a un po'più enfatici l'anima del futuro della coalizione di governo da questo punto di vista io sono da prenderlo sul serio sia per quello che indica per l'anno ossia nelle forme diciamo più graduale e meno impegnative
Per un tempo che sforna addirittura dalla legislazione ordinaria già suo ordinario
Preso con questa o impegno io uso adesso una parola desueta
Io penso che l'anima
Di questo documento dovrebbe essere la riscoperta della programmazione
Cioè la riscoperta di un progetto di società
Naturalmente quando dico programmazione so di potermi riferire una pluralità di modelli a non soltanto a una una ipotesi
Ma una pluralità di modelli che hanno in comune la nozione della ricostruzione del primato della politica sull'economia
Il primato del progetto sull'assolutizzazione dell'ipotesi monetarista che diventa ettari alta invece assolutamente soverchiante nel periodo precedente
E da questo punto di vista io penso che elemento fondamentale debba essere la questione dell'occupazione
Elemento fondamentale su cui operare la caratterizzazione e la lotta alla disoccupazione non che non ci siano altri elementi assolutamente secondo me importantissima penso alle politiche industriali di sviluppo penso le politiche di ricerca formazione penso
Alle politiche fiscali ma il se elemento da diciamo così da rimettere in luce la programmazione il cuore su cui applicare e la lotta alla disoccupazione
E questa in questa lotta logico passione secondo me si pongono due questioni che ho finito la prima e che gli obiettivi
Di lotta alla disoccupazione
Come all'ingiustizia sociale noi crediamo dovrebbero avvenire pre lo stesso carattere
Tagliate e via vincolante narrativamente naturalmente che hanno gli obiettivi di riduzione del debito anzi siccome la questione del debito come diciamo gli economisti vicini ci insegnano e assai meno significativa agli effetti della dinamica economica che non quelli del deficit francamente un impegno così assillante interattivo crescente sotto il centro per
Sotto il cento per cento titolo di di percentuale di rapporto fra il debito e e invece una distrazione sugli Obiettivi analoghe sostenevano tale gioco passione secondo me non si spiegherebbe se uno dice tre Cassetti
Forse bisognerebbe che dicesse x per y aspetto anche alla riduzione della disoccupazione ad uno degli anni e insieme a questo intanto trova è un po'e possibile evitarsi degli obiettivi rispetto ai quali verificare una marcia così come la marcia d'economia viene verificata sul terreno negoziale del deficit e ora del debito è possibile darsi degli obiettivi di sistema attorno ai quali viene attrezzato una politica economica una politica sociale ai fini perseguire la discesa delle percentuali di disoccupazione
E insieme a questa attualmente stata ebbe a definirlo un corpo di politiche che Carroll hanno muovano in questa direzione con grandissima forza io continuo a pensare
Che la politica della riduzione degli orari sarebbe da questo punto di vista se proseguite con una delle leve utili a ridisegnare complessivamente i rapporti tra il tempi di lavoro i tempi delle vite ai tempi della scelta e contribuire a lottatrici votazione ma io credo che il banco di prova si socio
E che su questo ci voglia diciamo un'innovazione di fondo del modello di intervento nel Mezzogiorno la mia idea che pensai che si possa incentivare la crescita e l'occupazione nel Mezzogiorno sostanzialmente mettendo in concorrenza del Mezzogiorno con la comunica ai Balcani è un'idea totalmente inconsistente
Che invece bisogna incredibile come dire dar luogo a una politica che pensi al Mezzogiorno come una risorsa potenziale impedita nel suo sviluppo dalla criminalità organizzata la mancanza di infrastrutture alla bassa densità della società civile ma appunto impedita
E perciò richiede una politica di progettazione forte che conta questi lacci costruisca fattore di voce rotta
Mossi aspetto verso
Io non voglio entrare in una disputa che francamente non ha molto significato infatti io l'ho abbandonata subito
Credo che
Il problema
Noi abbiamo avuto
Un obiettivo forte che ha retto ispirato
L'azione di governo e chi ha persino direi coinvolto l'opinione pubblica i cittadini in una competizione che ha finito per appassionare gli italiani anche sotto il profilo della riscoperta di un certo orgoglio nazionale
Questa gara
Finisce in realtà non finisce comincia qui c'è un equivoco però nella sentimento di tanti cittadini comunque diciamo la prima tappa di questa garanzia e finisce i primitiva cioè
In realtà
Si apre uno scenario nuovo e si apre una sfida molto complessa
Molto complessa
Una parte di una parte secondo me decisiva di questa sfida molto complessa non si gioca in Italia
E riguarda il modo come si verrà costruendo a partire da quello che c'è già
E che professor Montisci ricordava
Modo in cui si terrà costruendo una concertazione un governo europeo dell'economia
Che
Si misuri con questioni estremamente ardue ma assolutamente decisive
Come innanzitutto quella del coordinamento delle politiche fiscali Monti qui ha detto una cosa citando anche delle cifre che secondo me sono assolutamente cruciale
Cioè se noi non consideriamo che la mancanza di un coordinamento delle politiche fiscali è stato un fattore decisivo per spostare il peso dei sistemi fiscali nazionali sui redditi da lavoro
Anche il ragionamento che fa Bertinotti sullo
E a lavoro
E non è ascrivibile in modo esclusivo alle politiche di risanamento
è un esperto della globalizzazione e della mancanza di strumenti politici di regolazione allora
Io credo che qui una parte della sfida io considero questo punto persino più importante delle il delle politiche infrastrutturali elencate libro bianco di Delors
Che poi alcune di quelle operazioni in quell'impresa che sono sicuramente da riprendere ma
Questo punto è certamente più importante
Io non io non sono d'accordo sul fatto che il problema è nella indipendenza o meno della Banca centrale abbiamo indipendenza delle banche centrali è un fatto positivo in Italia l'indipendenza da Banca d'Italia ha giocato positivamente non negativamente della vicenda Italia
Il problema è che
Il problema è che le banche centrali che hanno il compito di garantire la stabilità dei prezzi
Agiscono in modo libero e indipendente dopo che sono state prese le decisioni della politica economica e e sulla base di quelle decisioni prendono le misure necessarie a garantire la stabilità dei prezzi il punto è
Che cosa si costruisce di politicamente significativo autorevole sul piano di una concertazione di un coordinamento delle politiche economiche europee dei Paesi europei
Io penso nella direzione che la sinistra dovrebbe proporsi da sinistra le forze europeiste democratiche in modo sempre più esplicito della costituzione di un forte potere politico sovranazionale
E quindi i poteri del Parlamento e quindi un governo europeo che sia sempre di più tendenzialmente una espressione democratica dei cittadini europei e non terza domanda sì arretratezza davanti
Chiedo naturalmente in un ordine sbagliato va be'risale Pisa avvocati e io invece la vecchia scuola Sensi partirà l'analisi mondiale
Verrebbe
Capitali va be però io considero che siccome questo è il punto
E più importante di quello che possiamo fare
Cioè e sono profondamente convinto che qualsiasi cosa noi scriveremo nel nostro DPF e ricco e concerti eremo tra di noi se non si crea questo scenario politico europeo sarà un obiettivo nobile un'aspirazione legittima ma considero questo ordine di problemi oggi priorità le questioni più importanti si giocano a quelli una volta che noi abbiamo chiaro questo poi lo possiamo affrontare come terzo comma quattro insomma
Io sono persuaso che
A me non mi spaventa la parola programmazione diciamo anche se certo scegliere una più più più
Presto
Più trendy estive ebbe no ma comunque cioè
Sì
Non c'è dubbio è infatti non mi spaventa l'idea che noi dobbiamo indicare un obiettivo alla Società Itavia che questa coalizione che io credo
Dobbiamo fare in modo io l'obiettivo devo proporre che i governi una fase
Dello sviluppo della trasformazione del Paese deve indicare un obiettivo che abbia la stessa forza la stessa capacità di trascinamento di coesione che ha avuto l'obiettivo della
Del fatto che l'Italia non doveva andare in serie B e doveva stare con gli altri in Europa
Io se potessi
Naturalmente questo obiettivo al centro la creazione di nuovo lavoro
E e quindi la questione del mezzogiorno però io cercherei di usare un'espressione che e comprensiva di un complesso di problemi tra i quali c'è anche il lavoro ma non solo
Io penso che l'obiettivo di medio periodo che noi dobbiamo indicare che questo Paese deve investire sul suo futuro e sulle nuove generazioni
Che è un tema che intanto ogni unifica nord e sud
Che non è soltanto una questione meridionale
E tiene insieme diversi aspetti
Qui c'è il grande tema della formazione
C'è
Il tema del del della ricerca c'è il tema di una società più attenta
Meno chiusa e corporativa
E quindi di quelle riforme che favoriscono una società più aperta che combattono le corporazioni gli interessi di casta
Di un mercato più aperto
Di un capitalismo più aperto più democratico più ci sono una serie di temi
Generazioni sino ad allora non c'erano
Veloce è molto importante
Sarebbe
Anche quello è un aspetto importante delle delle nuove generazioni perché
Nella politica verso le nuove generazioni
Va bene
Non locale elementi di sicurezza che deve essere appena ma non è successo niente e si tratta di un giovane che distribuisce nel corso dell'iniziativa pubblica dei preservativi
Siccome
Marta lui Aldo abbiamo incontrato più volte abbiamo fatto una collezione spacco ancora trasportati resta non è
Non è una cosa grave bisogna e credo che non fornirà spunto Abaidia Beatrice osservazione troppo nell'anagrafe consista altre
Da io
Io credo cioè da questi vorrei tornare un attimo concludere rapidamente mi faceva Betta che noi dobbiamo cercare di dispiegare un obiettivo più ampio di modernizzazione di riforma del nostro Paese
Che comprende perché poi penso che tutte queste cose sono funzionale ad una politica per l'occupazione
Perché una politica per l'occupazione e per l'occupazione dei giovani e anche una politica che si specchia che apre la possibilità di entrare nelle professioni
Che riorganizza il Pubblico impiego in modo da premiare le capacità e non una struttura gerontocratica delle carriere è una politica che poiché giovani sono la risorsa più importante che esiste oggi nel Mezzogiorno che premia la capacità di fare impresa nuova nel Mezzogiorno io
Io credo che io non da questo punto di vista non credo che le politiche del governo oggi fondamentalmente puntino arrendere Mezzogiorno competitivo con la Romania occorre
Però non c'è dubbio che la politica dei contratti da i patti territoriali che se ha un difetto Elah complessivo visto che Macciotta però diceva novantotto ne partiranno quaranta e forse sono d'accordo cioè è una politica che è che dobbiamo portare ad una massa critica tale da avere un impatto quella è una politica diversa dalle gabbie salariali
Perché in altri innanzitutto concentra in aree limitate per periodi limitati sulla base di una contrattazione è una politica di forte incentivazione e come e quando uno di ripiantare una piantina diciamo la mette nel Tirreno e la rimette il concede l'acqua eccetera naturalmente poi nel momento in cui questa pianta metterà di si ricomincia a crescere
Questo avverrà nelle condizioni normali
Cioè è una politica che serve a innestare nuova imprenditoria nel Mezzogiorno a governare i processi di spostamento di investimenti dalle aree più affollate del Centro Nord verso il Sud questo è un aspetto della programmazione cioè io vorrei dire oggi c'è una necessità di una politica di programmazione micro che non si fa sulle grandi di sui grandi numeri anche se io credo che nel DPEF ci deve essere un obiettivo significativo di riduzione della disoccupazione
Ma poi perseguire questo obiettivo comporta soprattutto una capacità di governare la trasformazione attraverso una card un intervento è un intervento che deve avvenire nel colloquio nella mobilitazione delle forze sociali delle classi dirigenti locali
In questo vedo lo spazio di una nuova idea della programmazione che non è quella dei grandi scenari macroeconomici
Ma sta nella capacità quotidiana di fare lavorare insieme le forze sociali sindacati imprenditori governo nazionale governi locali e costruire esperienze di sviluppo che comporta una grande pazienza attenzione anche una revisione degli strumenti della politica economica
Io stamane ho sentito con i dirigenti sindacali particolari si fa elettorato estremamente stimolante dire attenzione perché se dobbiamo fare questa politica dobbiamo ripensare al modo in cui
Nella struttura del governo
Sì
Si crea un punto di direzione
Delle politiche di sviluppo che sia più efficace e meno dispersivo
E quindi anche una capacità di intervenire sulle procedure sui tempi sui meccanismi di funzionamento della macchina pubblica ex e spavento USA dove
Tra l'approvazione di un progetto agro industriale da parte della società che se ne deve occupare l'erogazione dei fondi passano cinquecento giorni
Per cui alla fine si danno i soldi ad una società che fallita a volte non c'è più
Ma tutto questo secondo me comporta una fortissima volontà politica ecco noi l'errore che lo possiamo fare e pensare che adesso tutto questo si innescherà automaticamente
E il punto su cui la maggioranza deve riflettere qualifiche
In termini di strumenti
Di strutturazione dell'azione di governo io gli obiettivi di dobbiamo mettere in campo per produrre questi risultati che sono possibili
Perché non c'è il minimo dubbio che anche l'esperienza del passato lo dimostra di periodi di più forte crescita del Mezzogiorno sono stati i periodi in cui c'è invece sono stati bassi tassi di interesse
Il basso tasso d'inflazione
Convenienza agli investimenti produttivi
Mentre invece i grandi periodi alla spesa pubblica hanno devastato nel soggiorno socialmente e hanno approfondito il divario
Quindi io credo che noi siamo nello scenario più favorevole
Ad avviare una fase di sviluppo del Mezzogiorno ma dobbiamo mettere a punto gli strumenti per innescare lo perché quelli che ci sono oggi ancora non funziona
Questo è il punto su cui bisognerà riflettere insieme e fare un arco dopo di che io penso che un accordo per fare delle cose comprende implicitamente un tempo per fare ecco vecchia dopodiché se capiscono capisco poco al dibattito sul tempo preventivo capisco che uno mi dica se facciamo un accordo poi se non le fate vi mando a casa questo è un discorso che capisco
Il fatto è che si debba aprire un dibattito preventivo se debba durare un anno diciotto mesi due anni un giorno questo mi pare un po'surreale
Mettiamo da parte il tempo guardiamo alle cose diamo per scontato che se c'è un accordo sulle cose dovrà esserci un tempo ragione
Per realizzarlo
Orari
E poi almeno poi una terza domanda che sarà rapinatore comporterà anche la possibilità comunale finale risposta quindi state con noi
Chiedo di contribuire proprio praticamente con
Un intervento molto breve per e io debbo dire che guardò con qualche preoccupazione al modo come
Stiamo ragionando in via preventiva sulla discussione del Documento di programmazione economica e finanziaria
Cioè poiché mi sono convinto
Anche con qualche recente contatto a livello europeo io sono un provinciale su queste cose ma insomma ora con quello che abbiamo fatto e che stiamo facendo in
Prospettiva mi pare che il rapporto sia obbligatorio oppure il per chi è preso dalle questioni interne che il problema della stabilità
Anzi della stabilità anche politica
Del nostro Paese sia al centro almeno
Dalle mie osservazione mi sono fatta questa convinzione delle preoccupazioni e dei nostri partner europei secondo me si cela le campagne elettorali non c'è dubbio pesano per noi pesano anche per gli altri c'è stata la durezza di il rientro sui parametri ma chissà se avessimo dato il senso
Di una tenuta politica di leggi
Natura con meno problemi di quelli che abbiamo anche qualche osservazione di tipo economico economicistico forse ce la saremmo risparmiata
E state attenti che l'appuntamento che abbiamo è questo della discussione sul documento di programmazione insomma ce l'hanno anche detto dall'esterno dall'Europa
E lì al di là di questo discorso dell'anno meno credo che oggettivamente D'Alema abbia ragione insomma se facciamo un discorso di prospettiva
Poi la durata è legata agli appuntamenti che raggiungeremo io sono più realista di D'Alema se Bertinotti dice a un anno ci costringerà a discutere
L'anno prossimo per un'altra hanno lo farei non se queste proprio obbligatorio come passaggio dialettico e chi si tira dietro però
Io spererei che su questo documento di programmazione come ci diceva Mussi capigruppo hanno porterà verrà in aula dopo il dieci maggio
Fossimo capaci di suscitare l'interesse del Paese qua a suo uguale a quello della pre-crisi dei qualche mese fa noi faremmo una cosa positiva anche per la mobilitazione del Paese sugli obiettivi quindi io non sottovaluto quell'appuntamento anzi chiedo una rilevante importanza per i nostri porte europee sul che fare mi pare difficile dire che il problema dei giovani non sia la preoccupazione principale del nostro Paese debba esserlo
La differenza i tassi di disoccupazione sono pressoché uguali tra noi la Francia e la Germania per la prima volta rispetto al passato hanno problemi così rilevanti anche Paesi come la Germania la Francia noi abbiamo questa Concetta l'azione territoriale e di fasce di età che un anch'è una cosa più pesante rispetto alle altre più distribuite quindi per noi è un'urgenza vera
Ecco io su questo poi diventa anche stucchevole in questo dibattito che se sono d'accordo o meno con Bertinotti ma su un giudizio seriamente
Che dice Bertinotti le la battaglia per l'ingresso nella moneta l'abbiamo vinta l'azione riformatrice del governo è fallita
Io qui debbo esprimere qualche dubbio perché oggi ma insomma per
Creare condizioni alla fine di attrazione di investimenti nazionali e non solo nazionali perché su cento miliardi di dollari investiti mi non mi ricordo me nel novantasette forse i dati del novantotto non li abbiamo credo
In Europa dal mondo tre vengono in Italia prenda Vanni Gran Bretagna
C'è il discorso italiano poi con le fughe verso l'Est ma insomma le condizioni ma secondo me la prima condizione e ch'è quella di creare una situazione di finanza pubblica mi pare se non sbaglio lo scriverà Como
Per chiarezza su articolo il vostro Ranieri su ventiquattro ore creare le condizioni di finanza pubblica per aprire politiche fiscali e politiche di bilancio più espansive di quella che abbiamo conosciuto che per me è cioè si fa abbiamo ma queste condizioni per politiche il
Fiscali e di bilancio più espansive sono legati o no alla condizione di finanza pubblica credo che ci sia un rapporto penso io non pensi il il fardello del debito come avete discusso oggi quindi insomma parlare se si poteva fare di più senza creare queste condizioni che poi consentono anche questa tenuta della produzione che noi stiamo rilevando che è una precondizione io lo so bene l'equazione più produzione più investimenti più lavoro non c'è più è una condizione nuova che dobbiamo affrontare poi in particolare nel Mezzogiorno ingordi giorni difficili ma noi la continuità di questo obiettivo politiche fiscali e politiche di bilancio di maggiore respiro per le aree in difficoltà nel nostro paese non è che l'abbandoniamo e quindi facciamo una politica generale diverso quindi non questa preoccupazione non spingiamo per l'occupazione si nei limiti delle condizioni che riusciamo a creare e delle risorse che siamo in grado di liberare senza arretrare rispetto a questa integrazione con l'economia europea questo è un passaggio fondamentale poi si fanno tante altre cose la parola programmazione non spaventa perché io se dovessi parlare adesso non lo faccio in particolare come creare lavoro nel Mezzogiorno mi interessa il ruolo non solo dell'amministrazione centrale sulle infrastrutture grande ritardo negli ultimi dieci anni di vita del Mezzogiorno o come utilizzare l'area dei beni culturali dei servizi alle persone della difesa dell'ambiente dove si possono creare posti di lavoro con le iniziative delle autonomie locali e con investimenti pro-capite inferiori che in altri settori bilanciare queste cose portarle avanti
Quindi attenti sì ad accettare l'obiettivo dell'allora il giovane della prospettiva di giovani come prioritario ma non c'è nulla da smentire i due tempi su questo piano io non li vedo non esistono
è una continuità ha creato spazi per politiche un po'più attente a questi problemi del futuro dei giovani dell'occupazione utilizziamole ma non è che c'è la svolta perché poi noi da Checco
Cosa siamo uniti e finisco ho sentito le urla battuta di Ciampi corsa unito questa coalizione rispetta le risposte possibili in Italia è un euro pare con i problemi aperti che sono più o meno gli stessi in Francia
In Inghilterra in Germania cosa stiamo a però affrontando voi con le nostre politiche in questa fase affronterà l'Europa sviluppo e lavoro quale sviluppo come temere cosa fare per il lavoro come questo
Non è non secondaria ma centrale di queste nostre ci è giunta come riformare lo stato sociale tentando di ridurre di cambiare la qualità dei dire
Ti da difendere ma non cancellarla quella fascia di sicurezza e aprire più spazi con tutto quello che ci cambia attorno le risposte in Europa e nel mondo sono due
Noi abbiamo la fortuna che in Italia una risposta liberista dura l'opposizione non è in grado di farla trae le proprie contraddizioni interni se non forse avrebbe avuto più fortuna come è capitato in altri Paesi
La la natura politica della opposizione a questo governo e questa maggioranza penso alle forze due alle due forze più grandi forze
Italia e Alleanza Nazionale sulla risposta a questi problemi e diverse contraddittoria fanno fatica a tener Lazzi e ma ad articolare la zia
Quindi una risposta la la risposta che forse più forte nel mondo dei Paesi avanzati che è quella dura che ben maggiore non sono in grado noi stiamo tentando e siamo assieme
Credo veramente c'è per questo
Fondamentalmente siamo assieme per tentare la risposta
Riformista non trovo un'altra parola ciò è sicuri che dobbiamo aprire spazi all'impresa
Sicuri che certe politiche con l'occhio al mercato al al globali dobbiamo farli non ci possiamo contrapporre perché perdi non non c'è spazio
Però cerchiamo di fare queste cose tentando un difficilissimo punto di equilibrio tra queste politiche che non possono lasciare spazio all'economia
Di cui parliamo e un livello di tenuta dei diritti che abbiamo costruito un po'più alto cioè la risposta liberista dice fate fare poi recuperiamo le ingiustizie
E in qualche caso è anche capitato un po'in Inghilterra forse capita lasciate pagando prezzi noi stiamo tentando di non lasciar fare per recuperare dura le ingiustizie dopo ma di governare questo cambiamento necessario facendo pagare al vostro Paese in termini squilibri fra il sì minori dei prezzi con come sappiamo che si pongono i libri periodi aggiustamenti noi teniamo d'occhio alla nuova giustizia sociale perché è cambiato anche la qualità di queste cose
Noi siamo impegnati su questo
E quindi io credo che l'obiettivo che abbiamo dall'inizio è questo rafforziamo lo indichiamo come prioritario ma non vedo la necessità di un riaggiustamento e cambi le cose in questo se ho capito bene quello che diceva Ciampi sono molto d'accordo con le indicazioni che dava e avrei paura di un dibattito che dice no altro abbiamo fatto tutti assieme a un passo importante adesso cambiamo c'è poco da cambiare c'è da utilizzare bene gli strumenti che abbiamo per attraverso molti molte cose che già il
Per l'azione di governo a me ha messo in piedi per esempio oltre i problemi della sicurezza nel Mezzogiorno in certe aree
Ma guardate che con l'azione riformatrice di decentramento dei poteri alle strutture regionali alle autonomie locali noi rischiamo che il ritardo meridionale delle Autonomie meridionali degli enti locali nel gestire questi s'
Sì di autonomia rischia di aggravare quella situazione li dobbiamo intervenire pure accanto a modo di programmare questi interventi quindi io sarei molto attento nel condivido
Credo che non sarà difficilissimo tra di loro condividere gli obiettivi ma rivendicare anzi un senso di continuità che io non abbandonerei delle politiche economiche abbiamo portato avanti
Ma
Breve
Brevemente nello stesso tempo però con una premessa perché quando si dice nuova strada rinnovata stabilità rinnovato programma di governo è chiaro che un documento programmatico ecco di programmazione economica e finanziaria non so se lo strumento che può garantire tutto questo e come forza politica evidentemente come Verdi desidereremmo desidereremmo che almeno elementi di una politica che faccia capire che idea vi sono nel governo la vorremmo presente allora sapendo benissimo che beh una cosa il programma che vorrebbero idea di se fossero solo cosa che non è e altra cosa è ovvi la mente il programma che dobbiamo proporre stupida ha incuriosito essere io allacciamo segnalassero racconta non in pubblico vorresti spaventarsi no no no no almeno Savoldo non facciamo gli errori per de a cui il probabile
Senza appunto arrivare a logiche che non non solo coi logiche autolesioniste non hanno senso quello che invece assenso è che per quanto riguarda problemi come il debito ripartire da un discorso che già faceva Bertinotti
Lei euro nasce a Maastricht nell'ambito di una scelta che è quella di parametri che sono esclusivamente di tipo economico e monetario in questo contesto il patto di stabilità è un patto di stabilità economico e monetario
Morì Verdi vorremmo un patto di stabilità e non credo sono incerti che tenga conto di una politica sociale ma questo è stato anche il governo italiano a rivendicarlo quindi non dico un qualche cosa di diverso so da quello che il Governo italiano ha rivendicato nella trattativa per esempio per il rinnovo del trattato a a terra ma un patto sociale significa che quindi bisogna tener conto che il rito rientro del debito che è una cosa necessaria indipendentemente dall'Euro perché qualunque buon governo e non voglio far riferimenti al famoso buon governo già me otto d'altra parte ma un qualunque buon governo evidentemente non può che avere come obiettivo quello del rientro del debito ma già una condizione di instabilità economica e più bassi tassi porte prende vita ha in mente un rientro del debito il problema è se questo rientro del debito lo si vuol spingere fino al punto da non lasciar spazio a politiche credibili per una lotta alla disoccupazione in un contesto che noi Verdi rivendichiamo di sviluppo sostenibile e durevole lo sviluppo sostenibile e durevole che si badi bene è all'interno del libro bianco di te lo quindi della politica stessa di premessa della moneta unica dello Sri Lupo dell'Europa e uno sviluppo durevole e sostenibile significa anche investire oggi per risparmiare domani significa evitare politiche di corto respiro che possono avere dei risultati immediati
Ma vere risultati nel lungo periodo estremamente pericolose come un certo tipo di situazioni in Asia sta dimostrando tutti oggi hanno detto che bisogna evitare la scelta asiatica noi Verdi pensiamo che
Individuare scelte durevoli e sostenibili editi questo tipo di situazione ma teniamo presente che in questo contesto forse sarà la terza domanda
E il quadro no no no non questa
Il quadro mondiale e il quadro mondiale che ci condizione ci limita per quanto riguarda le tasse
E come Wernicke noi qui abbiamo dei problemi nel senso che pensiamo sarebbe importante non a livello nazionale a livello europeo perché questa è la l'esigenza che si arrivi a una tendenza diversa
In un contesto di concertazione europea
Che permetta di passare da un carico fiscale che prevalentemente sul reddito sul lavoro a consumi in modo tale che i consumi meno sostenibili siano più tassati e quelli più sostenibili siano meno tassati
è un modo per ottenere delle attraverso la fiscalità attraverso la leva fiscale mezzi da investire in uno sviluppo che garantisca nuovo occupazione in questo senso interni i di politiche del lavoro è chiaro anche in tutti siamo d'accordo che punto di puntare sulla politica per dare occupazione ai giovani ma non solo ai giovani io credo che un discorso come attento e in un ambito di una riflessione più vasta della riduzione dell'orario di lavoro vada posto nel derby l'abbiamo sempre dichiarato questo significa anche permettere di distribuire in modo più equo il lavoro quindi
Il la polemica se una legge sulla riduzione del lavoro è giusto o sbagliato il problema è cosa contiene la legge non è se è giusto o sbagliato
Perché una legge può incentivare le condizioni perché si arrivi a una concertazione di riduzione del lavoro in modo tale che questa riduzione del lavoro crei veramente nuovo occupazione il che significa per esempio appunto
Prevedere quali sono lavori che possono essere creati in settori che non hanno corto respiro in settori anche che permettano nuove potenzialità per il cittadino ad esempio Lita gli ha un'esperienza di terzo settore o di settore no-profit che può anche garantire una importante possibilità in termini occupazionali che non vanno assolutamente ignorati che sono ricchi questi dei giovani l'Italia è abbastanza avanzata da questo punto di vista abbiamo una legge recentemente che va in questa direzione io mi auguro però che a questa legge se quando anche delle azioni strutturali delle iniziative degli interventi che possono dare spazio perché anche in questo settore si passi dalle parole ai fatti
Bene propongo di dire chiudere qui non formulerò la terza domanda che resterà come la famosa terza domanda segreta del convegno di
Ripe età spero che abbiamo offerto qualche ulteriore elemento di riflessione a tutti ma dopo dieci ore giusto chiuderà il convegno grazie a tutti per la vostra partecipazione