Il '68 della destra; Il dibattito sulla pacificazione tra destra e sinistra; Il metodo della nonviolenza e il 1968; Il ruolo attuale di Autonomia Operaia a Genova

Siamo a Genova si è appena concluso un dibattito sul Sessantotto organi l'Alleanza Nazionale al nostro microfono abbiamo il senatore Giorgio Bornacin che appunto senatore di Alleanza Nazionale senatore
Che questa richiesta da parte delle perché è stato organizzato questo confronto sul Sessantotto peraltro a cui ha partecipato anche l'Marco
Ma perché
Innanzitutto sono trent'anni che hanno i centosessantotto e nella centosessantotto in Italia ha ha significato un discrimine nella vita politica fino al mio centosessantotto c'è stato un modo di far politica dopo il match centosessantotto evidentemente ce ne è stato un altro tra le riserve sessantotto ha significato per certi versi da un lato il cambiamento di far politica la presenza di una sinistra che poi è finita come è finita e dall'altra parte anche per noi di destra portato un certo tipo di cambiamenti era necessario secondo lo
Poi o
Ho interessante a a distanza di trent'anni quando la politica italiana sta cercando di cambiare si sta cercando di cambiare il nostro Paese vedere
Quali risultati aveva prodotto allora quali erano stati le tensioni le motivazioni ideali ricevevano spinto e come erano oggi gli ex sessantottini di destra di sinistra che allora
Ecco comunque
No la la morale è una richiesta di pacificazione stasera stato detto stesse ma guardi il movimento sociale italiano parlò di pacificazione nazionale
Nel primo congresso che fece nel
Le e novecentoquarantotto addirittura allora primo segretario Almirante parlò di uno slogan non restaurare
Non rinnegare riferito voglio dire al fascismo ma in termini in termini di Calori certamente oggi il discorso della pacificazione nazionale tra l'altro venne portata avanti da Almirante anche negli anni caldi da settantadue in poi quando c'erano gli scontri sulle piazze all'interno delle scuole eccetera eccetera credo che oggi come oggi ci sia la necessità non di dimenticare Fini ha Verona parlati necessità nella memoria ma di lasciare da parte le cose che hanno diviso
Gli schieramenti mondo giovanile per cercare di creare un'Italia nuove diverso l'impressione che qualcuno questo non lo voglia
Spalle pacificazione però
Allora riguardi questo incontro sono stati degli scontri
Qualche giorno fa con gli autonomi quindi c'è un clima che comunque non sembrerebbe
Alla pacificazione così ho l'impressione che qualcuno stia cercando di reinventare in Italia l'autonomia con una funzione molto preciso qualcuno l'attribuisce questa volontà Rifondazione Comunista per pesare di più sul governo invece ho l'impressione riferendomi Proto questura Autonomia cominciata a Brescia poi a Torino poi alcuni altri fatti isolati oggi e a Genova l'attribuisco proprio a coloro che non vogliono che in Italia vengono fatte le riforme che non vogliono che destra sinistra e centro viale Dino ho l'impressione che sia qualcuno che vuole restaurare il potere democristiano proprio ritornando sull'uso della violenza
Senta pensa che sia proficuo per per la pacificazione
Sotto gli
Nero mi riferisco esempio anche al famoso libro nero del comunismo
Berlusconi
Però pensa che questo sia proficuo o un qualche modo tende poi a a creare dei rancori e
Nell'educazione Aquario le dico questo Fini giustamente a Verona parlato di memoria bisogna mantenere la memoria di determinate cose Alleanza nazionale ha fatto suo congresso a Fiuggi in cui ha riconosciuto alcune cose a ha rinunciato ad altra abbiamo proseguito a Verona facendo la testa di programma per quanto riguarda la sinistra voglia di i DS io devo credere che anche questa in qualche maniera abbia fatto ammenda non si può non credere ai documenti fondamentali che sono quelli dei congressi nei quali partiti decidono certe cose poi sicuramente la parte del PDS c'è secondo me la continuazione
L'uso di alcuni metodi che erano tipici del comunismo cioè quello dell'occupazione del potere ogni minuto ogni foglio ogni poltrona Lecce così tornando al di là al sessantotto
Anni che poi seguirono il Sessantotto quelli che vengono chiamati gli anni di piombo
Devi chiazze rosse
Secondo lei c'è un legame dal dal sessantotto agli anni Settanta c'è un legame stretto
Sì un legame stretto tra sessantotto e gli anni Settanta c'è sicuramente perché una certa sinistra giovanile e si fece coinvolgere in certi discorsi di tipo marxista marxista leninista con tutto quello che è nato alcuni addirittura si richiamavano a Stalin coi a voi vendo non potendo in altra maniera riuscire a cambiare la società cercano di sovvertire l'attraverso l'uso della violenza eluso le Brigate Rosse è vero quello che ha anche detto Boato poco fa che c'era una mano può avanza secondo me di destra e di sì Nesta che faceva parte anche di un terrorismo istituzionale che è un po'quello che oggi sta venendo fuori allora qualcuno diceva noi forse siamo ladri forse non governiamo bene passi ora mentre non siamo assassini e allora continuate a votarci e ho l'impressione che in quel quadro un televisore istituzionale deve abbia dove adoperati come dicevo prima manovalanza ideatrice quindi sono
Le responsabilità della classe politica di quel tempo io credo di sì che ci siano esposte vengono fuori anche dagli atti giudiziari
Stragi di cui non si riesce mai con certezza ad a vere ad assicurare la giustizia i responsabili Brigate rosse che hanno sono andati a colpire sicuramente una parte del potere ma non la parte più eminente del potere l'unico fuoco morto e come arrivarono a colpire più in alto le Brigate Rosse in qualche maniera finirà dall'altra tutta una serie di giovani strumentalizzati nei nei vari attentati voglio dire Fioravanti in carcere a Bologna insieme alla mamma per lo sputo a Bologna per la strage di Bologna solo ed esclusivamente su dichiara serie di pentiti lo stesso uso dei pentiti che viene fatto oggi io credo che ci siano delle grosse responsabilità istituzionali i cui non si riesce a venire a sapere esattamente chi ma credo che purtroppo le istituzioni
Allora per se del terrorismo fu destabilizzante del potere fu stabilizzante del potere cantavano
Riflessione le chiediamo su magari di Los
In quegli anni appunto si è visto un metodo viole di di protesta almeno può esporsi è sfociato in violenti ci sono metodi invece mi definisco metodi praticati anche in quegli anni partito radicali
Purtroppo anche oggi si ci riferivamo prima i fatti avvenuti a Torino e a Genova non non sono conosciuti come mai la politica il così il la
Secondo lei non non riesce a penetrare
I movimenti oltre odierni giovani perché la cultura della
Io lenze la cultura della tolleranza e la e della cultura del del dialogo la cultura della violenza la cultura dell'intolleranza e per avere l'egemonia i fatti che sono dovuti venerdì a Genova sono da questo punto di vista significativi
Perché tra l'altro le dicono l'abbiamo amplificata mai sono ripetuti questa mattina ai questa mattina all'Università alcuni giovani di Azione universitaria Carli a finire la loro campagna diversità aria elettorale
Parlando con i colleghi sono stati presi spintonati a calci nasceva autonomia emessi fuori dall'università ovviamente con la scusa che la polizia l'intera università non ci può entrare se l'altro giorno il ragazzo che contestavano alla manifestazione di Azione universitaria la presentazione del libro di Ramelli avessero chiesto di entrare di parlare di fare un dibattito tranquillamente due giorni della destra avevano sarebbe accaduto nulla
Proprio mentre la contestare senza neppure sapere quello che contestavano e cosa avveniva durante la manifestazione io credo la cultura della tolleranza e della non vi
Pensa sia una delle strade da seguire per portare davvero la pacificazione la vita politica italiana
Giorgio Bornacin
A Carlo Gualdi salici per radio radicale