"Ripensare la cooperazione per crescere in un mercato libero e in una società solidale" XXXV Congresso della Lega Nazionale Cooperative e Mutue (Roma, Auditorium della Tecnica, 14/16 aprile 1999)

E mutue
Dichiaro aperti i lavori del trentacinquesimo congresso
Un assegno sono il mandato ricevuto dalla direzione medesima al precedente
Propongo di nominare la presidenza nelle persone
Ivano Barberini presidente dalla Legacoop Cerrina Feroni Gianluca e Mariano Filippo vicepresidenti
Bertinelli Giorgio Bogetti Francesco Monella Sandro Buzzi branco Casetti Flavio Gori Mauro Grasu cimelio Morabito Alfredo Cantagalli Paolo della presidenza uscente Ambrosetti Silvano presidente della lega Coop Lombardia Cervi Franco presidente Gaetano del Lazio
Consorte Giovanni presidente dell'Unipol debba Aulisi Eugenio Presidente del incorpora gemelli Giorgio Presidente della lega Coop Calabria Riccioni Giorgio Presidente dell'Associazione nazionale del consumo
Se non ci sono obiezioni di sardo
Dichiaro come dire eletta la presidenza del congresso
Prima che la presidenza prenda posto al tavolo
Vi annuncio che ora passeremo per qualche minuto le luci
Per permettere alla visione in anteprima del fermato di presentazione del mondo Legacoop
Sono poco più di sette minuti
Per raccontare con parole e immagini chi siamo e in quale direzione stiamo muovendo ma anche per ricordare a noi stessi che cosa ci distingue dagli altri soggetti che operano nel mercato
Mi auguro quindi buona visione
Preannunciando che una copia del formato
Sarà fornita tutte le strutture regionali e provinciali con preghiera di utilizzare questo strumento di comunicazioni in tutte le occasioni di incontro con l'incontro interlocutori interni ed esterni
E se qualcuno leggerà nel filmato un monito dovrà esserne grato alla associazione che si è operato all'interno di un sistema pensando di poterne eludere le regole siamo poveretto lì da più di un secolo e continueremo ad esserlo per molto tempo buona visione a tutti
Cosa consegneremo al prossimo millennio cosa abbiamo saputo dare nostri so collettività antagonista
Ma
A Torino proprio qui corso Turati per cento quarantacinque anni fa fu costituita la prima cooperativa italiana i suoi fondatori la chiamarono magazzino di previdenza se potessimo raccontare i loro che cos'è oggi Legacoop forse non cadrebbero alle nostre parole
Quando quando quando appunto avvocato allora
Legga proprio oggi è un grande sistema di imprese cooperative attive in tutti i settori dell'economia e del sociale spesso in posizioni dir e all'eccellenza non solo distribuzione moderna costruzioni agricoltura industria alimentare manifatturiero ristorazione
L'assicurazione ma anche mutue volontarie servizi sociali e assistenziali turismo cultura progettazione
Otto
Il sistema di prese sia stata quattro milioni e mezzo di Italia dà lavoro a duecentoventisei mila persone e movimenta un giro d'affari cinquanta mila miliardi un sistema che ha saputo creare lavoro ricchezza Benessere e cultura sì perché lega Coppa è riuscita coniugare sviluppo economico e progresso sociale
Nelle aree in cui la cooperazione è più radicata si registrano i livelli più elevati di benessere diffuso e qualità della vita
Ma
Il collega troppo d'impresa cresce ma insieme al territorio il grande cresce ma insieme al piccolo si scambiano ma ho tra cooperative porti e realtà più deboli tra strutture del Nord del centro ed è sul si sviluppano sinergie professionalità mercati creare imprese cooperative terra Legacoop significa non solo cogliere nuove occasioni di mercato ma creare nuove opportunità da pubblico e di sviluppo sociale
Legacoop l'associazione d'impresa di società di persone persone che condividono valori regole regola numero uno centralità della persona ovvero a parità di diritti opportunità di crescita professionale ma anche tutta la delle categorie più deboli solidarietà e mutualità
Specialità dell'impresa e la seconda regola ovvero socialità del patrimonio
Reinvestimento degli utili nella creazione di nuove imprese che apparterranno a questa e alle prossime generazioni ma anche qualità dei prodotti e dei servizi responsabilità verso l'ambiente e la collettività
Comperare tra cooperative è la terza regola ovvero lavorare insieme per soddisfare i bisogni pensa oggi e rafforzare il movimento cooperativo
L'Unione Europea ha bisogno di una cooperazione coesa forte e autorevole capace di ripensarsi in una prospettiva unitaria
Con queste regole che fondano la nostra identità distintiva abbiamo scelto di misurarci nel mercato libero e al vento
Questo abbiamo fatto per più di un secolo da quando nacque qui la prima cooperativa italiana questo continueremo a fare in futuro continueremo a crescere dunque sviluppando ricchezza occupazione e qualità sociale
Questo è l'obiettivo che ci siamo posti dando priorità al Mezzogiorno dove siamo presenti con tre mila cooperative e due mila miliardi di investimenti
Assorbendo lega rassegnazione pendente nove anni
Patrimonio ma un attirata dai intesa Benedetti avvenne Italia hanno mangiato
Pagliuca non stanno possibile contravvenzione quando ideando anche la qualità della vita gli avvocati consona sarà o quasi campagna realizzazione e stuzzichini agricoltura
Per promuovere tecniche di pesca rispettose del mare e per ridurre gli imballaggi
Project che il mondo Legacoop aria Nizzardo per rendere più vivibili le città e l'ambiente
Crescere e far crescere una società solidale quindi più evoluta la cooperazione può giocare un ruolo importante anche nella riforma del wine bar continuando a promuovere forme associative il pellicciotto assistenziali apporti ulteriori a quelli sopportati oggi dallo Stato
Danni le cooperative operano nell'ambito degli interventi sociali e dei servizi alla persona anche nel suo staff dove l'azione delle istituzioni è più debole il nostro ruolo si pensa più prezioso
Luglio
Allora che cosa consiglieremmo ai soci che verrà valore e valori un patrimonio economico e sociale di grande valore che crescerà in un mercato libero senza rinunciare a una società migliore
Siamo pronti
Signor invitati
Autorità
Operatrici e cooperatori
Il nostro congresso si apre in uno scenario col continua a conoscere la violenza inumana della guerra
Vogliamo esprimere anche qui oggi in primo luogo solidarietà ai profughi solidarietà che non deve fermarsi ma deve continuare svilupparsi per diventare sempre più concreta a tal proposito stipole Remo fra poco un accordo come movimento cooperativo col sindacato per una sottoscrizione tra i nostri lavoratori per i profughi dal Kosovo
Desideriamo esprimere inoltre condivisione alle scelte che il governo italiano ha compiuto auspichiamo altresì che le iniziative diplomatiche a partire da quella del segretario generale dell'ONU copia Amman possono far cessare le stragi riportando così la pace
Dentro un percorso di pace all'Europa compete un grande ruolo politico quello di rendere stabile ed aperta a prospettive di sviluppo economico e sociale un'area martoriata da lunghi anni di conflitti
Quando di positivo l'Europa ha fatto e sta facendo per i Paesi e per i popoli dell'est con specifici programmi di finanziamento e con l'allargamento futuro dei paesi aderenti all'Unione Europea
Lo stesso dovrà essere fatto per i Paesi e di popoli dei Balcani
è questa una riga di governo che al Parlamento europeo che uscirà dall'ormai prossima tornata elettorale noi ci auguriamo dovrà rapidamente mettere in agenda
E a un'Europa che allarga i propri orizzonti che affronta nuove sfide con una forte coesione politica interna che occorre guardare
Un'Europa politica
Che assume sempre più nettamente i caratteri propri di un soggetto politico che si doti di una politica estera
E che metta al centro del suo operare politiche di coesione sociale fra i popoli tra i tanti popoli le tante etnie che costituiscono le fondamenta della sua cultura e dalla sua civiltà a questa Europa noi cooperatori guardiamo vi ritroviamo i segni di una storia che anche noi abbiamo contribuito a costruire con gli ideali di giustizia sociale e di solidarietà
Che ci accomunano ecco le azioni concrete per trasformare ceti sociali marginali nel mercato del lavoro in soci lavoratori con la dignità della professione e la garanzia del reddito
Siamo infatti orgogliosi di quando abbiamo fatto e siamo sicuri di poterlo continuare a fare nel nuovo millennio anzi di poterne fare di più è meglio
In questi anni più recenti abbiamo rinsaldato l'identità cooperativa RIM perdendone i valori di fondo abbiamo ristrutturati in prese ne abbiamo costituita di nuove abbiamo evidenziato una nostra autonoma capacità propositiva ed iniziativa sociale politica
Siamo altresì consapevoli delle sfide che ci attendono la competizione su mercati sempre più globali la nuova dimensione della finanza il cambiamento dello stato sociale i nuovi bisogni che attraverso dalle comunità
Queste sfide sollecitano tutti i soggetti economici e sociali ha un grande sforzo di innovazione di cambiamento per noi questo sforzo sarà maggiore
In quanto alla dimensione europea non è nel nostro orizzonte culturale
Eppure il radicamento sociale e territoriale dalla cooperativa né Paolo impresso locale con un mercato spesso solo regionale anche se tante ormai sono le eccezioni
Questo fondamentale vantaggio competitivo iscritto nel nostro modo di fare impresa
Va salvaguardato ma al contempo dobbiamo saperci apriva il nuovo sviluppare le capacità per le sfide del futuro
Dobbiamo quindi ancora cambiare
Dobbiamo cambiare per essere più competitivi per poter realizzare cioè meglio e più compiutamente i fili mutualistici che sono propri dell'impresa cooperativa
Se sapremo elaborare orientamenti a proposte all'altezza delle sfide che i cambiamenti ci pongono allora saremo in grado di preservare quella funzione sociale
Che costituisce la più solida garanzia per continuare ad essere cooperativa ossia un'impresa con tratti peculiari
Nella continuità quindi della nostra storia e dei nostri valori lo sforzo innovativo da compiere sarà certamente grande il trentacinquesimo Congresso quindi che oggi apriamo costituì Ra una tappa importante per di insegnarle il nuovo ruolo della cooperazione in un mercato aperto e in una società solidale
Vorrei leggere prima di dare la parola al dottor Casoni il messaggio del Presidente dalla Repubblica Oscar Luigi Scalfaro
Il congresso nazionale ripensare la cooperazione per crescere in un mercato in una società solidale
E l'occasione di confronto su un tema di grande rilievo per l'intera collettività
Che è chiamata a un rinnovato impegno per il progresso economico del Paese non disgiunto da una generosa pensione verso i bisogni delle fasce più deboli della popolazione
La cooperazione il grande merito di essere valorizzazione della corresponsabilità e della solidarietà due valori particolarmente vitali specie per il mondo dei giovani
L'autorevole partecipazione di illustri relatori italiani e un'ulteriore garanzia dell'elevato livello culturale dell'iniziativa
Per la quale volentieri formula per velisti gli auguri di ogni miglior successo Oscar Luigi Scalfaro
Ringraziamo il presidente della Repubblica per la sua grande sensibilità per il suo apprezzamento alla cooperazione soprattutto per l'incoraggiamento che ci viene dallo stesso presidente ancora grazie presidente Scalfaro diamo adesso la parola al dottor Casoni vicepresidente della Confindustria
Autorità signori congressisti
Ho accettato con molto piacere l'invito del vostro presidente a partecipare a questo posto trentacinquesimo congresso nazionali
Con altrettanto che ci ha ricordato in apertura dei lavori il saluto di Confindustria
Nella mia esperienza di presidente dei piccoli industriali di Confindustria
Ma anche e soprattutto come imprenditore impegnato direttamente in prima linea ho avuto modo di entrare spesso in contatto con il mondo della cooperazione e soprattutto in questi ultimi anni sono stato testimoni attento di una grande evoluzione del mondo cooperativo
Vivo in una realtà produttiva come quella emiliana in cui è molto radicata la tradizione cooperativa così come è radicata quella tipicamente industriali ebbene credo che il cambiamento che sta investendo l'intera società che l'economia italiana che sta generando nuovi assetti nuovi equilibri
Stiano radicalmente cambiando anche il mondo della cooperazione un'evoluzione profonda sta progressivamente avvicinando una parte importante della società produttiva quale quella rappresentata dalle cooperative ai meccanismi di mercato
Pur nel rispetto dei principi della solidarietà che pure sono un patrimonio da salvaguardare
L'idea concorrente del mercato e responsabilità sociale
Sono due i principi enunciati nella prima pagina del documento preparato per questa occasione che le cooperative della lega assumono a riferimento per le proprie strategie e per i rapporti con le istituzioni
Questa scelta dichiarata e condivise e il segnale più forte del cambiamento che io colgo
Ma del documento letto un'altra cosa importante
Il richiamo ai valori come elementi portanti di una propria identità culturale
Sono particolarmente sensibile a questo richiamo perché proprio recentemente ho promosso l'elaborazione di una carta dei valori associativi per tutte le in paese che si riconoscono in Confindustria
Il nostro sistema Complesso in cui si trovano accanto imprese con culture diverse esperienze diverse settori di appartenenza diversi dimensioni
Ma tutti indistintamente si riconoscono in alcuni valori fondamentali di cui Confapi Confindustria portatrice
Tra questi quelli propri delle aziende
Che sono il mercato l'imprenditorialità l'indipendenza
Valori questi che credo appartengono a tutte le imprese che si confrontano in termini di competitività
Che credono nella propria attività come processo che crea valore per l'intera società
Che credo non abbia autonomia delle attività economica
Questi valori sono universali per il Paese
Su questi valori e sulla coerenza che l'euro rispetto richiede sono convinto si possa costruire molto
E nel nostro Paese oggi costruire significa lavorare tutti per lo sviluppo
Alcuni dei modelli Confindustria un mese fa ho reclamato per il Paese un progetto strategico fatto discenti di decisioni orientati al vero ed unico obiettivo che ci coinvolge tutti cittadini imprenditori lavoratori
E cioè lo sviluppo
Senza sviluppo non c'è futuro
Credo che chiunque nei Paesi si è impegnato a creare nuovo valore possa sentirsi legittimato ad esigere che anche le istituzioni il Governo la pubblica amministrazione facciano la loro parte liberando le energie nel Paese
La politica e le istituzioni hanno un compito fondamentale trasformare l'attuale società dei garantiti punitiva verso le nuove generazioni in società delle opportunità
Anche il mondo della cooperazione all'interno del proprio ambito di operatività costituzionale e soprattutto per l'importante ruolo che svolge dalla costruzione del capitale umano può dare un importante contributo
Per questo motivo desidero concludere il mio saluto con l'augurio che i vostri lavori di questi tre giorni rappresenti un ulteriore momento di repressione del Paese sulla necessità di crescere di crescere in fretta ciascuno dando il meglio di sé nel proprio ruolo e all'interno delle proprie responsabilità per dare a tutti un futuro migliore buon lavoro
Grazie al dottor Casoni e noi ci auguriamo che nella costruzione di un futuro migliore per il nostro Paese le collaborazioni tra mondo della cooperazione
è impresa aderente alla Confindustria possono diveniva sempre più proficue e positive ha ora la parola il sindaco di Roma Francesco Rutelli
Grazie sono lieto di darvi un benvenuto
Cordiale
E di rivolgervi l'augurio di svolgere un ottimo lavoro
Qui nella vostra assise nazionale
Mi consentirete di sviluppare un paio di osservazioni che penso di poter fare parte come sindaco
Della città che ospita questa riunione e in parte anche come rappresentante delle autorità locali
Che si misurano quotidianamente anche con il vostro
Lavoro e la vostra preziosa esperienza
Avendo avuto l'occasione di leggere in anticipo la la relazione di Barberini debbo dire che ne condivido
In pieno l'impronta e poi l'asse di fondo e cioè che la peculiarità il significato storico e però contemporaneo moderno della cooperazione della vostra presenza al vostro radicamento legato proprio alla capacità di tenere assieme
Gli obiettivi strategici della ricchezza
Dell'occupazione e della qualità sociale con una fisionomia che certamente è vero
Quello
Che adesso lei diceva ovverosia che bisogna costantemente cambiare bisogna costantemente si è costantemente interpellati a Rinnovamento soprattutto per quanto riguarda la vostra attività la vostra fisionomia ed è una sfida
Straordinaria una sfida realmente importante per il Paese
Io penso che sia cambiata un'epoca e che in fondo la relazione
Dominante del presente ancor più del futuro tra la vostra realtà nel territorio laddove serve più forti ma anche laddove state crescendo il caso di Roma e del Lazio certamente non riguarda più gli appalti pubblici non riguarda più sostanzialmente il meccanismo di attivazione della imprenditoria da parte della cooperazione Rispetto alle commesse delle amministrazioni pubbliche questo è un fatto importante che c'è e ci sarà ma è chiaro che gli orizzonti nuovi sono gli orizzonti più importanti anche per gli italiani
E per i nostri concittadini oltre che per la vostra capacità di fare impresa e di creare ricchezza di creare occupazione
Non c'è dubbio che almeno tre terreni si presentano come particolarmente stimolante dal nostro punto di vista in quel far locale
Qui noi abbiamo il problema di creare tra fornitori e famiglie
Un rapporto nuovo di domande affetto
E la cooperazione mi sembra un soggetto ideale da questo punto di vista per diversificare il rendere più flessibile l'Offerta penso alle tipologie pensa gli orari alla qualità spezza
Rispetto al giudizio dei consumatori alla tipo di prestazioni che si rivolgono questo penso che il filmato iniziale non fosse un filmato di maniera è vero e quando ammalato l'handicappato la persona deve fare una riabilitazione
Si trova di fronte il rappresentante
Di un soggetto più flessibile che fa una formazione più continua che deve dare le risposte anche competitive
Costantemente aggiornate può trovarsi meglio e lo Stato può risparmiare
Altro tema quindi diciamo la funzione anche qui delle risorse pubbliche mi pare soprattutto quella di usare le risorse pubbliche pubblica come leva come strumenti novantuno
Per aumentare la propensione alla spesa privato
Secondo filone importante mi sembra quella riorganizzazione servizi pubblici e delle privatizzazioni in corso a livello locale ma non soltanto
Pensate le potenzialità che si aprono in settori che fino a poco tempo fa apparivano intoccabili pensiamo al trasporto pubblico
Una città come Roma che aveva prima dell'inizio dalla nostra responsabilità di governo un disavanzo annuo di novecentotrenta miliardi al trasporto pubblico
Oggi noi stiamo privatizzando settori della Offerta
Settori del trasporto di autobus o pensavo pensiamo alla servizio taxi
Con la sua assurda rigidità laddove invece può offrire una flessibilità che va incontro a esigenze dei cittadini dalla Società qui la cooperazione può fare citato solo questo
Questo esempio moltissimo ma ne avrei potuto far molti anni fine la creazione d'impresa vitale non abbiamo bisogno di diffondere
Una cultura d'impresa
Che ancora non c'è in tante parti del Paese lo si può fare opportunamente più felicemente attraverso il movimento cooperativo che non attraverso tante operazioni dirigistiche o da tra ecco perché pervenire concludendo ad una considerazione che riguarda alla mia città
Noi guardiamo allo sviluppo delle relazioni con e la vostra realtà con grande interesse Roma una città che ha pagato costo pesante dal dimagrimento dello stato e dei suoi apparati ma ha pagato un corto prego pesante dalla ristrutturazione dell'edilizia per come essa è stata per come essa si è sviluppata negli anni nei decenni trascorsi pagare i costi pesanti anche per delle scelte discutibili
Pensate a quello che ci sta capitando con l'aeroporto
L'abbiamo visto a nasce non siamo stati favorevoli fino all'inizio di un grande rapporto
Lombardo internazionale ma se Malpensa toglie passeggeri anziché ai concorrenti internazionali come dovrebbe fare si ritorni esclusivamente Fiumicino non credo il bilancio per il Paese sia particolarmente brillante
Come purtroppo sta avvenendo
Ma questi costi non li stiamo contrastando con una mutamento delle politiche pubbliche che senza però la creazione di una reale spinta d'iniziativa
Dell'impresa di una diffusione dell'impresa non posso andare lontano
Ecco perché noi guardiamo con enorme interesse alla possibilità di collaborare sulla gestione della tecnologia applicata la sanità del turismo culturale della multimedialità settori strategici per la mia città sul
Vogliamo collaborare nel settore ambientale nella riqualificazione urbana nelle aree di degrado
Nella politica dei Musei e della promozione dei beni culturali in fondo in tutti questi anni noi abbiamo avuto a Roma un livello di appalti pubblici che è il più alto pro-capite dai grandi città italiane non solo come volume assoluto ma anche in relazione agli abitanti ma sappiamo che non possiamo fare leva soltanto su questo se appunto non si creano a fronte della caduta di questo tipo di occasioni tradizionali occasioni nuove le occasioni nuove si creano insieme ecco perché il mio augurio il mio incoraggiamento e il sincero come dicevo all'inizio
Si riferisce a quella che è un'aspettativa di tutti i sindaci di tutti gli amministratori italiani
Perché il movimento cooperativo colga queste sfide che sono stile di orizzonte europeo certamente fatemi fare una sua parente se noi avremo nei prossimi anni non con una funzione di parte
Ma con una funzione certamente politica di rappresentanza di un'esigenza di cambiamento un italiano alla guida della Commissione europea Prodi rappresenterà non soltanto l'Italia
Non soltanto un modo di intendere l'Europa ben diverso da quello che ci ha portato ad una condizione
Negativa nelle principali relazioni internazionali ma io penso che Prodi rappresenterà anche un modo di intendere la politica
Che l'Italia ha interesse venga assunto dall'Europa
Non sarà un uomo di parte ma certamente sarà un uomo di orientamenti ferme e questo serve a tutta la parte sana che vuole cambiare nel nostro Paese
Non al servizio di alcuni ma al servizio del cambiamento Prodi non sarà un tecnocrate astratto io penso la presenterà bene l'Italia e cambiamento in Europa proprio in quanto manterrà le premesse che ha assicurato è assicurato alla guida del governo in Italia
Oggi abbiamo una buona guida del Governo italiano abbia un orizzonte importante l'Italia ha bisogno di stabilità
E bisogno di innovazione io penso che di questo binomio così dato un'ottima espressione stabilita per questa storia antica innovazione che avete dimostrato di saper cogliere anche momenti difficili voglio anche esprimere a ciò che voi rappresentate di reale del nostro Paese
Una parola di amicizia anche di fronte ai molti attacchi di cui la cooperazione è stata ingiustamente fatta oggetto siete una forza trainante dell'economia nazionale
Se come io credo avete le condizioni per vivere il prossimo cambiamento contribuendo
A migliorare l'Italia sarà interesse delle città sarà interesse degli italiani e di questo orizzonte europeo nel quale siamo per questo vi auguro buon lavoro
Ringraziamo sinceramente il sindaco Rutelli
Che non si è soffermato solo su un saluto di circostanza mai entrato nel merito di alcune questioni che per noi sono altrettanto importanti anche vitale per la nostra cooperazione
E sulla riforma dello Stato sociale sulle privatizzazioni sulla promozione di nuovi in paese con particolare riferimento nelle aree deboli la cooperazione
E impegnata appare quando lei sarà possibile e anche e soprattutto con collaborazione delle amministrazioni
E quindi con la sensibilità il mio ci auguriamo di una rinnovata classe politica anche dirigente grazie di nuovo sindaco Rutelli diamo adesso la parola per la relazione introduttiva ai vanno Barberini presidente della Legacoop nazionale
Care ecco per attrezzi carico operatori Signorini di parchi autorità
Non è certo un tempo sereno quelle in cui teniamo questo nostro trentacinque esce con un congresso ne parlava prima introducendo Mariano alle soglie del terzo millennio speravamo in un passaggio d'epoca che adesso è simbolicamente la forza di un nuovo inizio e di uno sviluppo economico di un diffuso progresso sociale
Viviamo invece in un mondo pervaso da nuove incertezze e paure
Se da una parte si è evitato lo scontro tra le grandi potenze i rischi di autodistruzione ad essi connessi
Il pianeta continua a essere insanguinato da conflitti drammatici e crudeli
Nessun angolo della terra e ormai remoto o inaccessibile si sono accorciate le distanze sul pianeta ma non sono diminuite le distanze sociali
L'estrema povertà indotta dalla disoccupazione di un miliardo di persone nel mondo e anch'esso causa l'instabilità e dei conflitti caratterizzati da rigurgito di di intolleranze etniche dei fondamentalismi religiosi
Comunque importante assicurare che il velocissimo ritmo della globalizzazione non porti all'esclusione e senza speranza
Della parte più debole della società
Il valore della solidarietà e della cooperazione fra persone e popoli diversi riemerge in tutta la sua drammatica necessità
Le nostre cooperative
Sono state tra le prime organizzazioni a far partire gli aiuti umanitari inviando viveri e mezzi di sostentamento ai profughi del Kosovo
Gente disperata
Che conosce
La tragedia della pulizia etnica e della guerra
Sono avvenimenti angosciosi che scuotono le nostre certezze e il senso stesso del futuro
Vorrei citare tra le cooperative impegnate nella solidarietà verso i profughi la Coppa malgrado tutto
La cooperativa sociale di Lamezia Terme
Ha promosso la raccolta di prodotti tra la gente del proprio territorio ha portato tre TIR
Ma in Albania con cento tonnellate di prodotti sta ora gestendo una mensa per due mila posti in una località vicina a centocinquanta chilometri da Tirana
Io propongo al congresso di inviare un messaggio di ringraziamento di saluto e di augurio
Condividiamo le scelte no la ricerca di una soluzione che impedisca
L'aggravarsi della tragedia consente il ritorno dei profughi dalla loro terra sotto il controllo internazionale e apra prospettive di pace di convivenza è compito primario che chi ha responsabilità di governo nei paesi coinvolti nel conflitto
Noi condividiamo le scelte operate dal dal nostro Paese d'intesa con i suoi alleati e diamo atto al governo italiano dell'impegno tenacemente posto
E di avere nel Complesso bene operato nella ricerca di soluzioni negoziate
In ore in cui diventano sempre più evidenti gli orrori dei massacri dobbiamo sostenere questo sforzo e unire la nostra voce a quanti premono per una rapida soluzione dalla crisi
Condividiamo nella sua interezza la posizione espressa dal segretario generale dell'ONU Kofi Annan
Non si può abbandonare l'idea che l'ONU riprenda il suo ruolo di supremo regolatore degli equilibri internazionali
Ospitiamo che l'Unione europea e faccia concreti passi avanti nella costruzione di un'autonoma politica di difesa e di una più incisiva e comune politica estera nel quadro delle alleanze
In prospettiva essa Europa deve essere capace di esercitare un forte e stabile al ruolo per il mantenimento della pace per la sicurezza per lo sviluppo della democrazia
E per il rispetto dei diritti umani nel mondo
Dopo aver realizzato l'unità monetaria
L'Europa deve ora costruire una realtà politico-sociale unitaria
Solidale al suo interno e aperta alla collaborazione verso l'esterno per gestire i gravi problemi che la investo
Il quadro economico e sociale insieme le nuove tecnologie
Provoca una internazionalizzazione dei flussi umani alimenta correnti migratorie senza precedenti
Verso l'Europa
Stanno ormai confluendo emigranti provenienti da quasi tutte le aree di crisi del pianeta pur essendo un problema che riguarda l'Europa intera
L'Italia si trova ad essere in prima linea
Sento ruolo permanentemente attivo nell'area mediterranea essa rischierebbe di soccombere
Sotto il peso delle tante spinte di ordine sociale ed economico culturale ambientale e persino militare
Sono perciò da incoraggiare da rendere sempre più efficaci i progetti di sviluppo basati su politiche bilaterali e che si propongono alla regolazione del contenimento dei flussi migratori
Concorrendo creare migliori condizioni di vita nei paesi d'origine
Sul piano repressivo l'emergenza deve essere prioritariamente
Affrontata colpendo chi specula sulle sofferenze umane
In questa difficile fase storica con una transizione di cui non si vede ancora lo sbocco si fa dunque porta ogni giorno di più
La richiesta di valori condivisi capaci anche di dare un orientamento le nostre inquietudini
Su questo sia per il problema dei rapporti del movimento cooperativo col vasto mondo dell'opinione pubblica e delle forze politiche che in essa si muovono
Noi siamo in grado di dare un contributo questa ricerca richiamandosi ai valori della cooperazione così come c'era tramandate la nostra storia nei termini in cui siamo in grado di vivere d'oggi nella nostra attività quotidiane
I sentimenti di pace
Nel rispetto della dignità delle persone di emancipazione di promozione della cittadinanza
Sono parte costitutiva del movimento cooperativo rappresentano i fondamenti di una partecipazione attiva e responsabile per costruire un mondo che percorre le vie di uno sviluppo pacifico e solidale
Questi scenari hanno inevitabilmente rappresentato una drammatico cornice per i congressi territoriali che si sono intensamente svolte nelle ultime settimane
Cresce in tutto il nostro movimento la consapevolezza della profondità dei cambiamenti economici sociali politici che accelerano i ritmi della storia
E trasformeranno radicalmente il mondo nel breve volgere di un decennio
La prima delle ragioni di questo forte impatto innovativo e dato dall'intrecciarsi delle spinte e della contestualità la contestualità e dalla discontinuità con cui questi cambiamenti si manifesta l'Euro avrà effettui sconvolgenti
Su tutti i campi il mercato dei capitali diventa sempre più competitivo
Questo è un problema che ci tocca da vicino e che il rapporto con le basi stesse su cui abbiamo costruito la cooperazione la competizione dell'impresa nell'approvvigionamento dei capitali e selezionerà i più forti
Non è un caso che dopo l'introduzione dell'euro
Siano partite le grandi scalate o le funzioni di grandi banche
Imprevedibili fino che il mercato italiano era chiuso in se stesso possibili e per molti versi necessarie nel mercato europeo
Le decisioni assunte in sede europea influenzeranno sempre più l'economia e la vita dell'impresa
Dalle visure attinente la libera concorrenza agli aiuti di Stato ai processi di liberalizzazione e quant'altro ancora
Nessun settore sarà sottratto la concorrenza neppure quelli piccoli mentre l'uso delle nuove tecnologie nell'informazione nel commercio cambierà il senso stesso di territorio
Il mercato globale e senza frontiere come si suol dire e lo sarà in modo sempre più evidente è diffuso condizionando suo volta le prospettive delle varie realtà nazionali
D'altronde negli ultimi trent'anni l'andamento ciclico
Dell'inflazione ha giocato un ruolo enorme
Nella determinazione delle politiche e dei cambiamenti sociali in tutti i Paesi industrializzati
Le politiche perseguite in Italia negli anni novanta in virtù del patto tra governo e parti sociali hanno ridotto drasticamente il tasso d'inflazione
Sappiamo quanto il questi risultati abbiamo pensato nel mettere in moto un circolo virtuoso prevedibilmente di lunga durata bassa inflazione basso costo del denaro spostamenti dei risparmi dalla vendita agli investimenti produttivi
Il calo dell'inflazione dal venti per cento almeno centosettantanove ad un livello di poco superiore all'uno per cento e risultato di un processo di risanamento tenacemente perseguito consente responsabili e pesanti
Esso non sarebbe stato possibile tuttavia sento una vera e propria rivoluzione culturale
è stata scardinata l'idea che attraverso la moneta facile si potesse espandere la produzione e ridurre la disoccupazione
Da una parte l'impresa pensavano di poter scaricare più alti costi su più alti prezzi dall'altra i lavoratori dipendenti pensavano anche salari più alti potevano controbilanciare l'inflazione
In Italia
L'inversione di tendenza
Si è avuta dapprima con il governo Amato poi con il patto sociale del governo Ciampi nel novantatré
E con le politiche di risanamento attuate dal governo Prodi e infine con il recente patto sociale per per il lavoro lo sviluppo
Siamo entrati in una fase nuova l'inflazione non è più un pericolo immediato mentre non si riescono a innescare meccanismi di sviluppo che altrimenti tasso di crescita e abbassino il ritardo della disoccupazione drammaticamente come sappiamo alto in tutt'altra in tutta Europa
Il timore che si sta affacciando e che possa svilupparsi un fenomeno opposto all'infarto
E ora non significa prefigurare il ripetersi di quello che avvenne settanta anni fa
La detrazione è la caduta della maggior parte dei prezzi
Cioè si mantiene su livelli modesti intollerabile i prezzi più bassi ampio nel potere di acquisto delle persone e gli effetti negativi sull'economia possono essere controllati
Ma ad un certo punto il danno ai produttori posso però fare ogni vantaggio per i consumatori
Si presti diminuiscono troppo le imprese non possono più coprire costi e i debiti correnti
E se sono così indotte a licenziare dipendenti cancellare impertinente rinunciare all'attività
Per altro verso il consumatore rinviare rinviano gli acquisti perché penso che i presìdi vedranno ancora
Dobbiamo avere il coraggio di dire che in Europa in Giappone non siamo molto lontani da queste prospettive per far male la depurazione ci sono due strade praticabili frenare l'offerta oppure aumentare la domanda
La prima soluzione dolorosa e per molti aspetti autodistruttive
La seconda stenta a mettersi in moto
Il punto di forza dell'economia mondiale rimane la tendenza ancora espansiva dell'economia americana ma alla quale si aggiunge una speranza
Di una sia pur lenta ripresa di quell'asiatica in Italia
La tendenza economiche è preoccupante
Il tasso di aumento del prodotto interno lordo e molto al di sotto delle previsioni e di quanto è necessario per l'incremento dell'occupazione
Non abbiamo sottoscritto con convinzione il patto sociale per lo sviluppo e l'occupazione
In quanto riteniamo che esso rappresenta un tentativo reale di nuova programmazione e una svolta nella politica economica del paese
Ci siamo impegnati a fare la nostra parte attraverso il miglioramento dello parte permeato della creazione di nuove cooperative con particolare attenzione settori muove le aree del welfare
E attraverso la ricerca delle vignette ad un insediamento stabile e corposo nel Mezzogiorno
Al Governo e le Regioni
Abbiamo chiesto di creare le condizioni ambientali per consentire lo sviluppo della cooperazione di adeguare rapidamente alla legislazione cooperativa
E di potenziare riformare il Fondo per lo sviluppo della cooperazione con copia
C'è da rilevare che fino ad oggi non vi è stato mobilitato nel reale delle forze e delle energie attorno agli obiettivi del patto
Al contrario
Nelle ultime settimane Riserve polemiche sui contenuti sui ritardi nella sua attuazione
Si sono intrecciate con i riflessi politici della fase di stagnazione strisciante dell'economia italiana ed europea
Vi è un contrasto stridente
Fra la lentezza con la quale procede l'attuazione del patto ed esigenti immediata di risposte concrete al problema dello sviluppo e dell'occupazione
Ciò significa frenare le spinte imprenditoriali e penalizzare gravemente soprattutto il Mezzogiorno
I contenuti del Patto sono positivi
Ma occorre concentrare come da più varie parti sollecitato tutte le misure di spesa possibili nel mille novecentonovantanove
Va dato atto al governo di quanto fatto sin qui
E tuttavia occorrono misure aggiuntive per rilanciare da subito lo sviluppo e in particolare attivare gli investimenti comunitari
Promuovere il mercato obbligo obbligazionario per le piccole e medie imprese avviare il credito al consumo
In tutto groppa un limite di fondo delle prospettive di ripresa della produzione e la carenza di domanda
Per questo è indispensabile una politica
Che pur non abbandonando l'obiettivo della stabilità dei prezzi
La renda più flessibile in modo da dare più respiro gli investimenti e concorre all'espansione dei consumi occorre stimolare il credito alle famiglie
Però aumentare la domanda e far sì che la riduzione dei tassi di interesse abbia effetti indiretti e positivi
Maggior credito alle famiglie in un quadro di bassi tassi d'interesse può significare per i venditori la possibilità di concedere dilazioni senza gravare sulla redditività
Gli incentivi di Stato
Dovrebbe che lo Stato dovrebbe porre in essere possono consistere in fondi di garanzia in assicurazioni obbligatorie agevolate in una riduzione mirata della pressione fiscale
La svolta delle politiche nazionali di quella comunitaria una condizione indispensabile per una politica contro la disoccupazione e per evitare che un'unione monetaria crolli sotto il peso delle contraddizioni sociali
Appare sempre più urgente una politica che si collochi in un quadro di riforme istituzionali
Di modernizzazione dell'amministrazione di investimenti nella ricerca nella formazione permanente nelle infrastrutture e nella partecipazione
E nella responsabilità dei cittadini
Dobbiamo unire
Con più forte la nostra voce a quanti sollecito una pronta riforma dello Stato in senso federalista
Per una più efficace capacità di capire deve risolvere i problemi dei cittadini e creare nuove basi di sviluppo economico e di coesione sociale
La scelta federalista può concorrere a dare efficienza gli apparati pubblici e a creare un quadro di stabilità necessario anche darci credibilità sul piano internazionale
L'organizzazione federalista dello Stato il processo di integrazione europea
Esigono il rafforzamento del senso di appartenenza nazionale
E dello spirito solidaristico per dare basi culturali e solide alla stabilità
Una società dei Tuatha governi stabili trascritto Luciano Violante e permanente rischia di cinismo
Perché il senso di responsabilità si indebolisce e viene meno la consapevolezza che un Paese avviso di priorità e di gerarchie di valori
Noi confidiamo che la consultazione referendaria che si svolgerà tra pochi giorni
Realizza una partecipazione attiva e consapevole
E solleciti il Parlamento a definire regole per sconfiggere quelle patologie che si chiamano instabilità e che differenza con l'Italia dall'Europa cari amici io non intendo ripercorrere il documento congressuale né tentare la sintesi
Delle risoluzioni conclusive dei congressi regionali mi concentrerò
Su quattro punti essenziali
Bilancio di attività politiche di sviluppo L'Unità cooperativa la legislazione cooperativa
E l'organizzazione associativa
Il nostro compito di portare nel nuovo secolo un movimento cooperativo più forte
Parteciperà attivo dei processi di cambiamento della società capace di crescere e competere nel mercato
Sono direttive che impegno da tempo le nostre cooperative l'organizzazione di sistema con effetti che si sono visibilmente tradotte nelle ristrutturazioni attiva degli attenti attuate
Nelle iniziative assunte e nei programmi di promozione e sviluppo
Dare conto dell'attività svolta
Nel periodo che ci ci separa dal precedente congresso un atto doveroso per consentire una valutazione Dello e degli operai dell'operato degli organismi dirigenti in rapporto agli obiettivi fissati e l'evoluzione del quadro di riferimento
Tutti noi conserviamo una memoria viva e sofferta della situazione nella quale il nostro movimento si trovava al tempo del precedente congresso
Gli attacchi politici e giudiziari
Un certo isolamento la crisi di interi settori cooperativi in territori di insediamento storico avevano provocato un diffuso turbamento in qualche caso fenomeni di rassegnazione
Il rilancio dell'attività dell'immagine del nostro gambizzazione il recupero di un clima interno positivo
Sono stati i primi obiettivi che la direzione nazionale si propose all'ingresso del meno centonovantasei
No
Propositi che sono stati sostenuti da scelte politicamente rilevanti ed efficaci per avviare a soluzione i problemi più urgenti e gravi e per aprire una nuova fase di sviluppo di queste decisioni io voglio solo ricordare il concorso la soluzione delle crisi aziendali
Il rilancio della promozione cooperativa compri Rita nelle aree meridionali
Il risanamento finanziario di Legacoop e l'avvio a soluzione dell'annosa vicenda Duina
La ripresa del confronto con tutte le forze politiche le organizzazioni sociali e le istituzioni
L'iniziativa per risolvere problemi normativi urgenti per il socio lavoratore e per un nuovo quadro legislativo relativo al socio lavoratore
Il rafforzamento dei rapporti unitari con le altre centrali cooperative
Lo sviluppo dei rapporti con le università il mondo della cultura la ripresa dell'iniziativa in Europa con l'istituto istituzione comunitaria e con i movimenti cooperativi europei
La Conferenza di programma e di organizzazione tenutosi nella primavera di due anni fa ha gettato le basi per un'iniziativa politica e programmatica di rilancio del ruolo e dove lo sviluppo del nostro movimento
Da realizzare in un arco di tempo medio-lungo
Le indicazioni emerse dalla conferenza sono state tradotte in piani di lavoro provate dalla direzione nazionale che ne ha controllato annualmente lo stato di attuazione
Il lavoro è stato intenso e ha coinvolto in varie forme di o chiedere ed occasioni il Complesso della nostra passo organizzazione la valutazione sul risultato tenuti spetta al congresso
Di certo io credo si può dire che la situazione del nostro movimento e migliorata
La crisi nel caso in cui era ancora possibile intervenire
CRI sono state risolte con piani di ristrutturazione che hanno richiesto l'impiego di ingenti risorse finanziarie interno senza alcun concorso pubblico
Tutto ciò è stato condotto con una straordinaria mobilitazione di tutta la nostra organizzazione a livello nazionale e territoriali unità
Do una forte determinazione politica da passione spirito solidaristico competenza professionale
Fine in particolare e le altre società finanziarie di servizio
Si sono rivelate visto l'ordinario utilità
Sono state rilanciate decine di grandi e medie cooperative e salvati migliaia di posti di lavoro
Un'indagine relativa a un campione di quattrocento dodici cooperative che rappresentano circa la metà del fatturato complessivo condotti in preparazione del trentacinquesimo congresso
Indica che nel mille novecentonovantotto è stato caratterizzato da un incremento degli investimenti del ventidue per cento rispetto all'anno precedente superando i mille ottocento miliardi per queste quattrocento cooperative
La strada dello sviluppo è stata ripresa con vigore si tenga conto che gli investimenti sono stati più o meno il doppio più del doppio degli utili degli utili dell'esercizio
L'attività di promotore cooperativa ha ricevuto un grande impulso in tutto il territorio con una attenzione particolare nelle aree meridionali
Sono state messe a punto progetti e sviluppate iniziative
Per evitare la nascita e la crescita di cooperative da parte di giovani disponibili a mettersi insieme
Questa attività
Sostenuta con convinzione dal movimento
E tanto più significativa in quanto sviluppate in concomitanza con l'emergenza delle crisi aziendali
Un aspetto da sottolineare e il dinamismo di cui è dato proprio l'organizzazione nei diversi territori o settori settori
Le iniziative esterne e i rapporti con le cooperative si sono intensificati anche entrare sul lavoro per progetti
Con il risultato di concorrere al miglioramento dell'immagine all'esterno e al rafforzamento di senso del senso di appartenenza all'interno
Ma vediamo dunque questo congresso
Con una condiscono la situazione che ci consente di guardare al futuro e le prospettive di sviluppo con maggior slancio e determinazione
Creare nuovi percorsi per il nostro movimento le chiedo una ricerca culturale non astratta in contatto costante con la realtà
Capace di coinvolgere i quadri dirigenti e consiglieri di amministrazione delle cooperative e di stimolare né creatività passione e coraggio
Ci vuole audace sosteneva un vecchio caro dirigente con cooperativo Rolando abbandonati
Quando spronava le cooperative di consumatori
Allora quasi senza risorse
A metà degli anni Settanta
Ad affrontare processi di ristrutturazione undici sviluppo che apparivano impossibili
Lo sviluppo
Riferimento turno al quale ruotano molti fattori di crescita dell'impresa
E del movimento cooperativo la formazione di risorse umane il riequilibrio territoriale la risposte nuove visioni la creazione di lavoro la sopravvivenza nel lungo periodo
In generale
Ogni settore cooperativo potenzialità di sviluppo i mercati del tutto saturi
O senza poter più potenzialità innovative sono rari
Soprattutto se si inquadrano
In una situazione in una dimensione territoriale più ampia rispetto al reato di storico insediamento commi insegnano le società multinazionali e come confermano alcune nostre esperienze
In questo senso assumere in Meridione come priorità politica
Può volere dire incontrare grandi opportunità
Di crescita dei vari settori cooperativi
Anche se risulta evidente che una situazione generale di bassa crescita
Penalizza soprattutto quelle aree quei settori produttivi caratterizzati da minori e dinamismo e capacità di innovazione
Il Mezzogiorno rischia così di vedere allontanarsi le prospettive di una ripresa significativa
Con un ulteriore aggravamento della situazione sociale il quadro complessivamente negativo del Mezzogiorno
In quanto il luogo dove si concentrano tutte le priorità del Paese l'occupazione il riequilibrio territoriale alla coesione sociale lo sviluppo la mancanza di infrastrutture non deve tuttavia pare ignorare le importanti modificazioni strutturali che nel corso degli ultimi anni sono lì intervenute in parte grazie anche all'apporto della cooperazione è cambiata molto l'agricoltura si sta modificando il volto del commercio la base produttiva si sta allargando è maggiore la proiezione verso nuovi mercati le privatizzazioni sono state inviate l'edilizia fruisce di nuove regole
La politica economia che si presenta articolata nuovi istituti che richiedono forme di coordinamento una maggiore flessibilità del lavoro la proroga delle agevolazioni contributive sul costo del lavoro successi nella lotta alle grandi organizzazioni criminali
Una maggiore capacità a livello locale nel progettare politiche di sviluppo
Vi è quindi un Mezzogiorno che reagisce bene
Ai cambiamenti del mercato il quadro di opportunità prospettata dalla politica economica ed un mezzogiorno meno reattivo la somma tuttavia non da ancora un risultato soddisfacente
La strada maestra per stabilizzare impositivi trenta in atto e quella di creare un sistema diffuso di prese
La cooperazione sta operando in questa direzione secondo tre linee
Il consolidamento dell'impresa cooperativa meridionali la promozione di nuove cooperative l'insediamento di cooperative del centro nord dato giorno
Sul primo punto consolidamento
Ci dovrà fare di più di quanto sinora si è realizzato mediante adeguate iniziative finanziarie e con l'apporto delle società di servizi è necessario irrobustire le copertine meridionale che come del resto tutta l'imprenditoria del sud
Incontrano grandi difficoltà nel crescere
L'obiettivo di innescare un circuito virtuoso che consente il successo delle cooperative che esprimono grandi potenzialità
La promozione di nuove impresa
Sviluppata esce con una certa e pluralità dei progetti ed iniziative acconsentito Legacoop vi svolgerà un positivo al ruolo di agente dello sviluppo locale
E di divenendo un importante interlocutore di enti locali di scuole ed università della Società per l'imprenditoria giovanile
Di altre organizzazioni imprenditoriali e sociali e questo una linea di azione di azione che va ulteriormente perseguito
La presenza delle cooperative del centro nord nel Mezzogiorno significa più impresa è più occupati stabili in regola più ricchezza prodotta nel Sud significa soprattutto valorizzare le imprese indebolita alle risorse umane locali
E ha ragione possiamo dire che tali risorse ci sono ed anche di elevata qualità
Si tratta di un'esperienza nota sulla quale non mi voglio dilungare vorrei limitarmi a sottolineare tre aspetti
Le cooperative chiedono le pubbliche amministrazioni quando dice il teste
Di criteri trasparenti di regole chiare di controlli efficaci un disegno razionale di politiche economiche la stabilità politica istituzionale
In alcuni casi invece riscontriamo nei confronti degli insediamenti cooperativi un uso vessatorio del potere amministrativo che reca gravi danni sul piano economico dell'occupazione e delle stesse prospettive di sviluppo
L'insediamento di una cooperativa del centro nord deve avvenire con modalità che la portino divenire parte della comunità locale
Ciò dovrebbe comportare anche azioni per il consolidamento e la qualificazione del tessuto cooperativo locale
Nesso tra grandi cooperative centonove cooperative meridionali può infatti diventare un elemento di traino dello sviluppo cooperativo nella soggiorni
Questo processo
Deve trovare forme adeguate di sostegno da parte degli strumenti finanziari del movimento sia per le politiche di sviluppo sia per la promozione di nuove imprese e per il consolidamento di quelle esistenti
Infine l'agenzia Sviluppo Italia
Dovrebbe essere l'interfaccia delle forze imprenditoriali sul terreno della promozione di nuove imprese e di attrazione di investimenti nel Mezzogiorno
E l'idea stessa di sviluppo che abbiamo esso non è mai un fatto solo economico
A divenire anche l'orizzonte strategico del nostro operare indicando i terreni e l'opportunità per valorizzare il ruolo insieme economico e sociale della cooperazione è per questo che da tempo la cooperazione si misura sul terreno dei cambiamenti da introdurre non lo stato sociale
Sempre più incapace di reggere gli squilibri che si vanno manifestando
L'impossibilità deve versare nella spesa sociale risorse pubbliche aggiuntive ha reso necessario un processo di riforma volto riferirne gli impieghi e recuperare efficienza anche attraverso un nuovo rapporto con soggetti privati
Bisogna tenere conto del fatto che la concorrenza all'interno di regole definite di un quadro di garanzie certe tra settore pubblico privato il privato sociale
Può difatti determinare anche velate del welfare una più elevata una più alta qualità dei servizi e delle prestazioni
Questo processo di riforma è solo all'inizio
L'evoluzione in corso ha portato leggi importanti sul volontariato sulla cooperazione sociale sul non profit
Ma non ha determinato quel salto di qualità che sarebbe invece necessario
I criteri e le modalità su cui si imposta intercorso in soggetti privati ad esempio la cooperazione sociale
E ancora determinato da una concezione strumentale e residuale che vedrebbe ricorso terzi una soluzione alla limitazione delle risorse a disposizione
Con forza
Vogliamo ribadire che tutte le politiche pubbliche per tutti i settori Nibali istituzionali debbono evolvere valorizzando le regole di programmazione di ingresso e di controllo
Il principio di sussidiarietà deve trovare applicazione anche nei rapporti tra pubblico e privato soprattutto nella gestione delle attività sociali
Occorre passare a politiche con più forte contenuto innovativo
Le nove reti di servizi alle persone le nuove politiche attive del lavoro e della sicurezza sociale vanno inserite all'interno delle politiche di concertazione esse debbono coinvolgere in primo luogo i soggetti imprenditoriali
Effettivamente capaci di sostituire in l'intervento pubblico diretto e di sviluppare nuovi servizi
La cooperazione sociale
E oggi il soggetto tra i quelli del terzo settore colle più spiccate caratteristiche imprenditoriali il movimento cooperativo presenta un'offerta differenziata per il nuovo welfare
Via la mutualità volontaria di cui occorre rivedere la legislazione per meglio metterli in condizione di organizzare efficacemente la domanda
Vi è la cooperazione tra medici che sta crescendo
Mi sono il gruppo Unipol
Comuni salute che organizza l'offerta integrativa
Di di servizi si sanitari e cooperative che intervengono nella esternalizzazione di alcuni servizi sanitari altre che forniscono beni e servizi alle strutture sanitarie e sociali gli all'avvio dei fondi pensione
Una fase delicata questa che richiede un grande coinvolgimento per questo avvio da parte delle cooperative
Vi sono alcune esperienze interessanti avviate dalle cooperative di consumatori e delle cooperative di abitazione o devi gli abitanti come si definiscono ora sempre più orientata a soddisfare una vasta gamma di bisogni anche sociali dei cittadini
Il nostro dovere
Superando laddove fosse necessario comprensibile orgoglio di bandiera rendere effettive le grandi sinergie potenziale che intercorrono fra questi soggetti poter agire sia sul versante della domanda che su quello dall'Offerta
Costituì sequestro infatti una grande opportunità per qualificare la cooperazione quale protagonista attiva e consapevole dalla riforma del welfare nel nostro Paese
Le politiche che il Governo sta avviando per l'efficienza del mercato dei quasi mercati come nel caso di larga parte del welfare dei servizi pubblici che stanno uscendo dall'orbita pubblica
Costituiscono al contempo una grande sfida è una grande opportunità per la cooperazione al Governo al Parlamento chiediamo di introdurre maggiori sparsi per la mutualità volontario integrativa dei decreti delegati per la riforma sanitaria
Per noi citati in primo luogo quindi di una sfida politica e culturale
La cooperazione chiamata a rendere i tradizionali valori di giustizia e solidarietà
Elemento è realmente costitutivi di tali mercati
Il tradizionale principio di socialità acquisisse così un orizzonte strategico più ampio ed obiettivi più ambiziosi
Non si tratta soltanto di valorizzare la natura mutualistica della cooperazione ma di motivare l'iniziativa economica con i vantaggi sociali che sia in grado di determinare
Vi è quindi una sensibilità culturale nuova che occorre assumere anche per cogliere appieno vendo una forte legittimazione l'opportunità che del lo sfaldamento delle tante foreste pietrificate del nostro Paese sta proponendo
Ritardi delle incongruenze non hanno finora consentito pienamente di ampliare e migliorare la concorrenza in mercati cruciali quali le telecomunicazioni il credito l'energia le Poste i trasporti
La stessa riforma degli accessi alle processale professioni procede con eccessiva prudenza nonostante una legislazione comunitaria e più aperta e le ripetute sollecitazioni da parte dell'autorità garante della concorrenza
Su questi terreni alla cooperazione fortemente interessata ad esserci non solo con tradizionali strumenti quali i consorzi di acquisto come nel caso da Telefonica dell'Energia
Ma anche sviluppando appropriate iniziative imprenditoriali siamo pronti ad investire risorse economiche progettuali in questi nuovi mercati in particolare in quelle che attengono alla gestione di servizi locali
Possiamo riguarda già registrare importanti successi come ad esempio nella gestione di reti per il gas
Nell'auspicio che le candidature avanzate per molte privatizzazioni specie in sede locale siano coronate da successo
I mercati che si aprono ora da subito
Sono mercati europei le risorse necessarie le competenze professionali che si richiedono i competitori che se ne incontro non sono europei
Quando non americani e giapponesi gli altri Paesi ancora
Ciò pone diversi ordini di problemi
Risulta più evidente lo scarto dimensionale di molte nostre impresa in particolare quelle che operano direttamente su tali mercati appare più urgente sviluppare alleanze con partners qualificati anche stranieri attorno al punto a puntuali progetti di sviluppo
Non vi è in presenza non si è in presenza come in passato di mercati che si ampliano ma di mercati per molti versi totalmente nuovi non si tratta quindi di allargare la scala dimensionale ma di operare un salto di qualità ripensando i nostri posizionamenti di mercato occorre quindi una riflessione approfondita
Sulla dimensione sull'organizzazione dell'impresa
Sulle risorse umane e finanziarie necessarie per lo sviluppo del nuove attività sulle alleanze sulle sinergie interne ed esterne alla cooperazione
La competizione su questi terreni sarà di fatti tanti più tra sistemi di impresa che fra i singoli in prese per quanto forti e capaci siano
è quindi necessario
Che l'apertura di nuovi mercati costituisca anche l'occasione per esplorare a fondo le relazioni possibili tra le cooperative ma l'apertura di nuovi mercati pone anche il problema delle regole
Noi chiediamo regole certe trasparenti che garantiscono l'effettiva parità concorrenziale tra tutti i soggetti siano essi privati può capitale pubblico
Chiediamo politiche coerenti indirizzi precisi
Ma non vi è coerenza tra l'obiettivo di aprire questi mercati alla concorrenza e la tendenza degli enti locali a promuovere aziende speciali e società miste a maggioranza pubblica per gestire attività che possono essere legittimamente e più efficacemente assegnate l'imprenditoria privata
Al governo chiediamo quindi precisi indirizzi legislativi è una politica coerente a tutti i livelli istituzionali
Il secondo punto dovrei affrontare riguarda la legislazione cooperativa
La legislazione cooperativa costituisce da sempre un tema centrale perché immessa si compendiano i caratteri peculiari
E le finalità istitutive dalla cooperazione insieme ai vincoli e le misure dettate per disciplinare l'azione nel mercato e nella società
Le cooperative che hanno adottato il modello dell'articolo quarantacinque della Costituzione sono presenti in tutti i settori dell'economia e sono diventate sempre più strumenti di promozione dello sviluppo economico
In grado di cogliere nella crescita del tessuto sociale i nuovi bisogni
Le diversità settoriali delle quale si esprimono gli specifici interessi dei soci come consumatori utenti lavoratori dei vari mestieri imprenditori associati
Ritrovano un denominatore comune nei principi di solidarietà e mutualità precisati nella legge Basevi
Dal mille novecentoquarantasette
La realtà cooperativa è profondamente cambiata
Ed è venuto più complessa molto differenziate per dimensione d'impresa rapporti con la base sociale colloca stavo nel mercato nelle comunità locali
Lo sforzo compiuto in questo lungo arco di tempo è stato volto mantenere in equilibrio la finalità mutualistiche sociale dalla cooperazione con la capacità di agire i mercati incostante e sempre più profondo cambiamento
Del significato e delle difficoltà che ciò comporta non vi è in genere una sufficiente consapevolezza da parte delle istituzioni e delle forze politiche
Eppure questa esperienza
Costituisse un modello di impresa che trovano i suoi successi nelle sue stesse contraddizioni e dei tentativi di gestirle una straordinaria sperimentazione utile per finalità generali
Dell'origine la della originalità cooperativa
Ne dà conto dà conto il filosofo Emanuele Severino
Quando sostiene che il capitalismo non è in grado per sua natura di armonizzare solidarietà ed efficienza
Queste due fattori solo apparentemente vengono conciliati ma sono in realtà costantemente irriducibili
Un'etica conclude Severino che ha come scopo il profitto non è più etica
Su questo terreno ci gioco dunque la sfida competitiva più alta è la gente legittimazione sociale e morale della cooperazione la dimensione sociale quella imprenditoriale devono concorrere in modo armonico la crescita dell'impresa cooperativa in sintonia con l'evoluzione dell'ambiente socio economico
Alcune innovazioni legislative
Ci sono poste l'obiettivo di creare condizioni più congrue per la crescita dell'impresa cooperativa tra queste la legge cinquantanove del novantadue che ha previsto insieme nuove possibilità di capitalizzazione un rafforzamento della funzione sociale della cooperazione con la nota istituzione del fondo mutualistico per la promozione cooperativa
Andando così oltre la solidarietà delle origini limitata ai soli soci
Significativamente la contribuzione obbligatoria al fondo è stata inserita nel Codice Civile
Per evidenziare che la mutualità deve avere un legame con la più vasta realtà sociale come elemento strutturale dell'impresa cooperativa
Negli ultimi anni sono maturate alcune altre novità interessanti a seguito di una forte spinta impressa dalle organizzazioni cooperative
E per merito della sensibilità dei parlamentari di diverse parti politiche che hanno a cuore il senso della crescita cooperativa
La legge sulla piccola società cooperativa
Sulle società profilo fra professionisti la facoltà di emettere obbligazioni da parte di imprese cooperative la nuova Marcora in attesa ancora di approvazione del decreto attuativo consentono nuove possibilità di crescita e di sviluppo dell'imprenditore dita cooperativa e mutualistica
Un'importante novità e la normativa sulle Onlus di recente approvazione che offre nuove possibilità di sviluppo la cooperazione sociale
Ciò nonostante la legislazione cooperativa sia solo parzialmente adeguate l'evolversi della situazione l'ampiezza del numero delle leggi spesso in contrasto fra di loro
Applicabile generalmente a tutte le cooperative qualunque ne sia il titolo dimensione comportano difficoltà interpretative alimentano attacchi su presunti vantaggi di cui beneficerebbe la cooperativa
Il re in realtà le peculiarità che distinguono l'impresa cooperativa a partire dal principio del voto per testa non hanno ancora trovato risposte certe adeguate all'evoluzione della competitività del mercato
E perciò fortemente avvertita l'esigenza di aggiornare e rendere più chiaro il quadro normativo in modo da corrispondere meglio le specificità generali e settoriali e favorirne così la crescita e la rispondenza ai nuovi bisogni della società
Grande importanza riveste il disegno di legge sul socio lavoratore di questo si è discusso per lungo tempo
In un confronto serrato che ha visto protagonisti le centrali cooperative i sindacati dei lavoratori il ministero del lavoro ed una commissione di esperti nominati dalla Presidenza del Consiglio
Le vie individuate propongono soluzioni innovative ed equilibrate per coglie le diverse modalità in cui si sviluppa il rapporto tra socio lavoratore cooperativa ospitiamo
Che il disegno di legge sia approvato in tempi rapidi senza apportare dei modifiche sostanziali
Un'altra grande novità riguarda il lavoro della commissione Mirone sul buongoverno dell'impresa
E quindi comprendente l'impresa cooperativa
A queste problematiche stiamo dedicando da tempo molta attenzione diverse iniziative di approfondimento per l'importanza che rivestono e per gli stimoli che desse ci vengono ripensare noi stessi
E il modello organizzativo dell'impresa cooperativa
Il rafforzamento del ruolo del socio e del suo rapporto con la cooperativa il principio della porta aperta
Le modalità di partecipazione di controllo sull'operato dei dirigenti operativi
La qualificazione dell'istituto di via della della vigilanza sono temi attuali e di fondamentale rilievo per il futuro della cooperazione
Particolarmente delicato per la democrazia cooperativa e la disciplina del voto per delega
La raccolta di deleghe strutturate in termini analoghi e quelle previste per le società quotate appare del tutto incongrua per le imprese cooperative
L'ampliamento delle materia disciplinata dagli istituti delle cooperative sulla base di principi generali di pilastri definiti per legge appare una soluzione opportuna e utile
Per cogliere le specificità settoriali responsabilizzare i soci e rendere più flessibile l'operato della cooperativa
Alla valorizzazione strano statutaria è opportuno che si affianchi l'adozione di codici di autoregolamentazione basate sull'adesione volontaria come è avvenuto in altri Paesi che prima di noi ci sono mossi su questa strada
Di qui la proposta di predisporre un libro del buongoverno cooperativo
Che valorizzi gli aspetti peculiari del modello cooperativo in sintonia con le norme generali di governo societario
Lo scopo è quello di mettere a confronto le esperienze maturate nello sviluppo della democrazia cooperativa della mutualità e della socialità
Le buone pratiche
Possono rappresentare per noi una positiva e molla simulazione basata anche su giudizi di valore e tendenti a valorizzare le forme di governo societario e più adatte alle singole cooperative
La riforma del diritto societario su cui sta lavorando la commissione Mirone affronterà probabilmente anche gli strumenti di capitalizzazione delle imprese cooperative che hanno avuto una parte rilevante nel nostro dibattito congressuale
è un tema questo
Della capitalizzazione
Di grande significato delicato e complesso che giustamente appassiona e preoccupa
L'obiettivo principale che ci si è proposto con le linee di una possibile revisione delle risentono e cooperativa
è quello di rendere più efficaci gli istituti previsti dalla legge cinquantanove novantadue
Congiuntamente a misure che rafforzino la natura mutualistica della cooperazione e della singola cooperativa una sfida difficile
Beh i suoi rischi ebbene essere tutti consapevoli per sviluppare una discussione pacata e attenta
Su questa strada non si può procedere se non attraverso scelte condivise
Non a caso questo un tema attuale in tutto il mondo cooperativo
Italiano ed europeo
E richiama l'attenzione di studiosi attenti alle prospettive del movimento cooperativo
Il premio Nobel per l'economia Amartya Sen
Ha recentemente sostenuto che viste le difficoltà di capitalizzazione per un'impresa cooperativa impegnato in un processo di espansione
Vi sono limiti alla sua crescita anche quando l'impresa e di enorme successo nell'ambito delle sue dimensioni
Pertanto afferma assente
Deve essere presi in considerazione la possibilità per le imprese cooperative di arrivare a dei compromessi
Nel consentire investimenti Esterni senza perdere il proprio carattere cooperativo
Si tratta di problematiche che associano principi e politica cooperativa con aspetti di il Complesso contenuto tecnico
In più questa riflessione interviene in una realtà del movimento curdo non mento diversificata per modalità di accesso al credito potenzialità di accumulazione e obiettivi di sviluppo a breve e medio periodo
La discussione va perciò mantenuto in questa fase su un piano strettamente di valutazione politica centrati in primo luogo sugli obiettivi e sui percorsi da seguire
Nella fase in cui il mondo finanziario in piena rivoluzione
E in cui le politiche pubbliche attendono ad incentivare gli investimenti produttivi
Dobbiamo porre attenzione ai riflessi e alle opportunità che ciò determina sull'impresa cooperativa
Le novità indotte dalla globalizzazione dei mercati e dall'introduzione dell'euro
Rendono la capitalizzazione uno strumento irrinunciabile per la cresta dell'impresa
Abbiamo già sottolineato gli effetti sconvolgenti che la moneta unica è destinato a produrre anche nel campo creditizio finanziario
Le imprese si rivolgeranno sempre più direttamente al mercato dei capitali rendendo meno importante il ruolo delle banche nell'erogazione del credito e alimentando una competizione nell'approvvigionamento di capitali sopra tutti di rischio
Che finirà per selezionare come dicevo i più forti
A fronte di questi nuovi scenari gli strumenti cui è affidata la capitalizzazione delle cooperative con poche eccezioni appaiono non più sufficienti
I punti più controversi della mia discussione sin qui sviluppata
Riguardano sia la costituzione di Riserve divisibili alimentata ad una quota minoritaria di utili per remunerare il capitale di rischio conferiti sì all'ampliamento delle possibilità di voto dei soci sovventori
La discussione sin qui svolta ha tra l'altro evidenziato l'esigenza soprattutto nella cooperazione di lavoro
Di non penalizzare gli apporti di capitali effettuati dei soci ordinari rispetti soci sovventori
Sono questioni da affrontare con rigore
E misurato pragmatismo
Si tratta di valutare le possibilità di attrarre capitali di rischio
Fondamentalmente proveniente da investitori istituzionali
Quali i fondi pensione agenzie di sviluppo Fontò per opportunamente trasformato strumenti finanziari interni al movimento
La natura di questi soggetti dovrebbe da una parte offrire un'opportunità per investimenti cooperativi
E contemporaneamente dovrebbe costituire una garanzia per rispetto dalla natura dell'impresa cooperativa
Le modalità di voto tribune mi associo sovventori devono essere tali dal nostro a volgere o invalidare l'efficacia del voto per testa questo deve essere un punto fermo
L'indivisibilità delle Riserve a un punto estremamente importante anche sotto il profilo simbolico esso va mantenuto perché in questi cinque ultimi cinquant'anni ha rappresentato un tratto fortemente distintivo della cooperazione italiana particolarmente di quella aderente alle centrali cooperative
è un modello che la differenzia rispetto agli altri agli stessi principi dell'Alleanza cooperative internazionale
Che comprendono soltanto una raccomandazione per la devoluzione di almeno una parte di utili a riserva indivisibile
è un limite
è un limite dei versi di diversità quello della indivisibilità delle Riserve invalicabile rispetto all'impresa di capitali
Questa scelta è frutto di un patto fra Stato e cooperazione stipulato nel mille novecento come quarantasette in conseguenza del dettato costituzionale e con la legge Basevi
Riconoscendo il valore potenziale dell'apporto della cooperazione alla Società dell'economia nazionale questo patto
Ha inteso a stimolare né il comportamenti volti alla crescita
In virtù di questo patto i soci delle cooperative rinunciano per sempre alla disponibilità della ricchezza accumulata dalla cooperativo e lo Stato denuncia la tassazione degli utili portati a riserva indivisibile
Risultato di questo patto è evidente
Sulla sua base alla cooperazione italiana nel suo complesso è cresciuto fino a collocarsi ai primi posti nel panorama cooperativo mondiale
Tuttavia questo patto
è da tempo in discussione
Alcune organizzazioni imprenditoriali lo considero un indebito vantaggio competitivo
Talune forze politiche non ma anche un'occasione per mettere in discussione talvolta anche attraverso una differenziazione fra settori privilegiamo questo copiamo l'altro
è una discussione da affrontare in modo aperto
Non è difficile
Per noi dimostrare che le imprese cooperative sostengono oneri maggiori imprese concorrenti in conseguenza dalla loro natura mutualistiche sociale
La destinazione di risorse un complesso di iniziative che attengono a turno turistica della cooperazione vede in emissione ampiamente i vantaggi immediati derivanti dall'esonero dell'imposizione indiretta
Tra questi vi si posso richiamare lo sviluppo di un apporto partecipativo il servizio ai soci
Le iniziative verso la comunità locale l'opera di educazione soprattutto il concorso la promozione cooperativa e la vitalità del sistema cooperativo
Siamo tuttavia consapevoli che sul terreno della mutualità interna ed esterna occorre agire con decisione e anche con spirito innovativo
Il ristorno ai soci
Deve essere valorizzato con una leva importante di con interessamento dei soci e di possibile incremento della capitalizzazione attraverso l'eventuale destinazione
In quote di capitale sociale del resto lo stesso
Ma insieme a ciò rapportata alla cultura del capitale di rischio delle imprese delle delle nelle cooperative stimolando i soci particolarmente delle cooperative di lavoro e di quelle fra imprese a privilegiare l'asso
Pugni buon lavoro a tutte le cooperative gli operatori dei ragazzi
Vi prego di prendere posto di fare attenzione perché darò lettura della proposta
Del Regolamento per lo svolgimento dei lavori congressuali
Quindi prego
Di sedere perché questo Regolamento deve essere approvato e dopodiché procederemo Secondo quanto avremmo stabili
Allora proposta di Regolamento per lo svolgimento dei lavori congressuali
Sottolineando che tutte le deliberazioni del congresso saranno valide se adottate a maggioranza
Dei delegati presenti
Le deliberazioni riguardanti lo Statuto
Saranno valide se adottate a maggioranza dei due terzi dei delegati presenti
Si propone inoltre che la durata degli interventi nel dibattito generale che qui si svolgerà dovrà avere una durata massima
Di quindici minuti
C'è qui un aggeggino elettronico che segnerà per tempo allo scadere
Dei quindici minuti per cui le verranno credo due minuti per concludere l'intervento altrimenti
Dovremmo soccombere Lori gol lo spiacevole compito di interrompere l'intervento quindi durata massima di quindi minuti stato già c'è un elenco abbastanza nutrito di persone che vogliono intervenire per cui
Raccomandiamo il tetto massimo di questa norma che approveremo
Secondo
Punto presentazione di mozioni
E d'ordine del giorno
Proponiamo che le mozioni dell'ordine del giorno
Debbono essere presentati solo se firmate da almeno venticinque delegati
Non sono del cinque per cento dalla platea congressuale
Prima della loro votazione
Cioè gli ordini del giorno che potranno essere presentati da venticinque delegati detti
Potranno esserci due interventi della durata massima di due minuti uno a favore l'altro contrari
Per quanto riguarda i lavori delle commissioni
Per i documenti
Per la Commissione dei documenti
Devono pervenire alla Commissione che tra poco nomineremo
Per la redazione dei documenti potranno essere presentate proposte
Di documenti emozioni ordine del giorno
Affinché la commissione li possa valutare entro non oltre il termine
Del quindi del ore quindici di domani quindici aprile
è chiaro entro il termine ore quindici di domani potranno essere presentati
Mozioni e ordini del giorno altri documenti alla commissione e starà lavorando per il documento conclusivo del congresso
Per quello che riguarda i lavori della commissione elettorale
Dopo l'approvazione da parte del Congresso
Dei criteri per la composizione degli organismi dirigenti
Cosa che credo avverrà domani
Le proposte di candidatura dovranno essere presentate alla commissione elettorale da parte delle singole delegazioni entro le ore venti del giorno quindici aprile cioè domani ore venti del quindici aprile
Singole candidature
Singole candidature
Cioè al di fuori delle delegazioni ovviamente
Potranno essere presentate
Si è firmate da almeno venticinque delegati
Per quanto riguarda i documenti che saranno presentati dalle commissioni elette dal Congresso
Prima della votazione sull'intero documento potrà essere richiesta la votazione
Su singole parti dei documenti elaborati dalle Commissioni
Su eventuali emendamenti
Potranno anche in questo caso esserci due interventi della durata massima vedo avvenuti uno a favore e uno contro
Questa è la proposta di Regolamento di svolgimento dei lavori congressuali
Chiedo se ci sono
Obiezione richieste d'intervenire altrimenti metto in approvazione
Bene non vedo
Non vedo nessuno quindi metto in approvazione chi è d'accordo con il Regolamento che ho poc'anzi letto anzi la delega grazie a noi
Giù le mani
Chi è contrario chi si astiene approvato ora indagherà assieme
Coloro che desiderano intervenire sono pregati di presentare la richiesta alla segreteria della Presidenza collocata nel coro d'olio a destra del palco
Da questa parte qua
A destra del palco
Quindi chiunque voglia intervenire può presentare questa richiesta
Di intervento
Intanto annuncio subito che l'oggetto in interventi degli prego già di predisporsi ad intervenire
Il
Paoletti Giuliano presidente di Legacoop Imola
Poletti Tripoli col scusate Walter
Adesso do lettura
Delle proposte per le commissioni di lavoro
Commissione per il documento
Politico conclusivo del congresso
Ivano Barberini
Gori Mauro
Che sarà il coordinatore della commissione
Baldi Ugo
Dell'Associazione nazionale dettaglianti
Bernardini Francesco Liguria
Bertinelli Giorgio toscana
Boccetti Francesco Coco fondo
Buzzi Franco
Nel TPL
Produzione del lavoro Cantelli Paolo toscana
Cattabiani Paolo anca
Colognesi Walter Marche consorte Giovanni Unipol
Cova Giuseppe Lombardia D'Agostino Enrico Lazio
Dalle rive Ernesto Piemonte devo lama auro Emilia-Romagna Di Carlo Vittorio Abruzzo e militante anca Fanelli costanza
ANC SPD Giuliana Vanda Legacoop Viotti Claudio Calabria Mariano Filippo
Vice presidente di Legacoop Pagni Ascanio Fini
Pallini Remigio Umbria Pasquale Graziano Friuli Venezia Giulia
Pattaro Giorgio veneto Poletti Giuliano Emilia Romagna
Riccioli Giorgio cooperative di consumo Russo Franco campagna San Filippo Emanuele Sicilia Sanson Luigi Puglia Savino Nicola Basilicata
Stagista e poi l'Emilia Romagna Stenico Alberto Bolzano
Thunder du Pietro in Sardegna Tumino Franco Associazione servizi e turismo Turrini Adriano coniglio Romagna
Vanni Armando toscana
Se agli Alberto CFI
Commissione Statuto
Casetti Flavio coordinatore lega Coop
Angotti Antonio Lega Pesca
Baccarini Cesari Emilia Romagna Beghetto Gianni Lombardia
Verdini Francesco consumatori Bertoni Laura Emilia Romagna Camaggi Francesco Ocampo camalli Francesco dettaglianti
Cerrina Feroni Gianluca vicepresidente di Legacoop
Cervi Daniela Emilia Romagna Chelli Antonio toscana
Cerroni Giancarlo Emilia Romagna Cipani Pasquale Piemonte
Fabio Giuseppe veneto
Della succedendo Legacoop
Io vengo Mauro Legacoop di Curzio Antonio Molise
Moni Adolfo toscana Pedrotti Camillo anche piselli Gianfranco Associazione servizi Ragusa giù Giorgio Sicilia ribelli rossa hanno Cpr Rollo Carmelo Puglia Romagnoli Lino Lazio scaglioni Rino anche a tamponi Bruno Trento usarli Mario Friuli Venezia Giulia
Commissione elettorale
Morabito al freddo Legacoop che ne sarà il coordinatore Ambrosetti Silvano Lombardia Bassi Stefano Toscana Bencini Giulio Lazio
Boh nella Sandro Legacoop Bozzi Sergio Marche Brasile vitaliano dettaglianti Busacca Bruno servizi
Calari Roberto Emilia Romagna Checcoli Egidio Emilia Romagna Cherchi Silvio Sardegna Depaoli sul genio fin troppe
Degli Innocenti Alfredo Toscana Fabretti Giuseppe Covre dove l'IDV consumatori
Fase nello Donato Basilicata fascio Facciolo Alberto Piemonte Ferrara serva Salvatore Sicilia
Da Rossi romano GPL gemelli Giorgio Calabrese
Diranno gilet in Mozambico e Abruzzo
Burro Pino anca gli anni Tore Lega Pesca Luca Antonini non Legacoop
Martucci Mario Legacoop
Milo Pietro Campagna Monti Giovanni Emilia Romagna
Nicolini Marta finite Pasolini Mauro Emilia Romagna Peretti Graziano Umbria Pilote Livio anca Ferrando Matteo Liguria
Testi Renzo Emilia Romagna Tiozzo Lucio Benneteau
Commissione verifica poteri Cotignola vivendo coordinatori Emilia Romagna
Che che Stefano toscana Piano Luigi Sardegna
Sironi Giancarlo Piemonte queste sono le proposte nell'ordine colletto commissione per il documento conclusivo elettorale Statuto e verifica poteri
Ci sono
Osservazioni richieste di intervento
Bene allora metto in votazione
Metto in votazione
Le proposte ho però letto possiamo procedere in blocco insomma non credo che dobbiamo bene allora chi è d'accordo con la proposta
Dei qui che ho fatto poc'anzi delle commissioni del Congresso alzi la tela cow la mano perché
Va bene giù le da leghe lei è contrario
Chi si astiene
Approvato all'unanimità
Allora diamo inizio
Al dibattito
Diamo la parola Poletti
Presidente la lega coppe di Imola seguirà si prepari poi Pasquale Graziano del Friuli Venezia Giulia
Acqua Pasquale
Prego bene io credo che
I nostri congressi quelle di lavoro svolto nelle leghe territoriale nelle che regionali così come questa apertura della congresso nazionale mette tutti noi nella difficile situazione di riflettere su questioni che certamente riteniamo importanti che certamente riteniamo possano avere un per un significato sul futuro
Dalla nostra organizzazione del nostro lavoro sul futuro di molti uomini molte donne in questo Paese
Ma lo facciamo con una grande difficoltà perché
Sulla testa TG erano gli aeroplani
Perché
Questa situazione riguarda
Revoca indubbio molte delle discussioni molte delle affermazioni rende molto labile anche ogni nostra sicurezza sul domani sul futuro io credo quindi che dobbiamo essere consapevoli di questa situazione dobbiamo sforzarci per fare sì che nelle nostre aziende nostre cooperative nelle nostre comunità locali
La preoccupazione e se vogliamo in qualche modo anche lo smarrimento che ha colto
Molti di noi di fronte a fatti che non ci saremmo non avremmo mai immaginato di dover vedere
E che probabilmente anche il patto stesso degli strumenti dei nell'informazione che ci fanno impattare in maniera così immediata e diretta queste questioni si trasformi
Da una parte in uno slancio di solidarietà e dall'altra parte in una domanda sempre più forte
Perché prevalga alla fine la volontà di patti perché io sono tra quelli che pensano che in queste situazioni non ci sono i morti giusti ai morti sbagliati e quindi lo dobbiamo essere consapevoli che anche lo sport fa anche l'appello che lanciamo da questo congresso deve lasciare un segno in questa direzione
Detto questo io credo che come cooperatori
Come lega delle cooperative
Dobbiamo da questo congresso assumersi qualche responsabilità molto importante dobbiamo compiere io credo anche qualche atto di coraggio
Allora il primo che io vi propongo che propongo a tutti noi è un passo chiaro esplicito forte in detrazione dell'unità del mondo cooperativo
Guardate che trovare le ragioni per non andare in questa direzione non so non è difficile
Abbiamo cento modi cento ragioni abbiamo una storia dietro le spalle che ci fa dire
è meglio così guardate che è più comodo per tutti guardate che è più facile per tutti quaranta che non non mettersi a confronto con le posizioni degli altri
No fare i conti con gli altri e gli altri parlo del resto del mondo cooperativo è più semplice
Perché stiamo nelle nostre sicurezze
Però io voglio dire a tutti ma in tutti i cooperatori e i dirigenti cooperativi
Guardate che molti dirigente d'impresa cooperativa molti soci parlo della realtà imolese perché la conosco
Se chiedete a un cooperatori Morese perché è non si va in direzione dell'Unità cooperativa vi dalla risposta più semplice ma anche più scioccante e per me più insopportabile
Che è questa voi dirigenti cooperativi pensate alle volte sulle poltrone
Voi pensate che se da tre organizzazioni se ne fa una non ci saranno tra presidenti non citano tra dirigenti non c'erano tre uffici
Voi non vi preoccupate di quella che è l'efficienza l'efficacia l'utilità di questa scelta vi preoccupate di voi stessi se c'è una cosa che io non tollero che non sopporto dal punto di vista personale
Come dirigente cooperativo è che i miei cooperatori quali coi quali lavoro tutti i giorni pensino
Che non faccio un passo perché metto davanti il mio interesse personale la mia tranquillità
Il mio posto la mia poltrona rispetto a quello che è il bene del mondo cooperativo allora cari dirigenti cooperativi facciamo i conti con questa questione
Poi questa è una
Assunzione banale del tema io sono il primo a essere consapevole che la cosa è molto più complicata molto più complessa ma se cominciamo discutere unità organica non organiche a Federazione non federazione cominciamo dalla base cominciamo dal vertice
Sa delle ragioni per non muoversi ne abbiamo centinaia ma se noi vogliamo rispondere quello che alla domanda che viene comporta dal mondo cooperativo dobbiamo fare un atto di coraggio in questa direzione io credo che chi si muoverà
Verso l'altro non sta facendo in quel momento un atto di debolezza non compie un cedimento ma fa secondo me un atto di coraggio e va nella direzione giusta
Guardate che questa questione non è solo una mozione dei sentimenti
Noi abbiamo un problema colossale di fronte lo diceva il presidente stamattina nella relazione non non stiamo non siamo entrati in Europa noi siamo l'Europa
E noi siamo il mondo cooperativo il movimento cooperativo più forte d'Europa noi siamo il movimento cooperativo che può legittimamente aspirare ad una leadership europea non
Chiaramente non lo voglio dire in termini di auto incenso azione o a otto affermazione ma nel senso di una piena disponibilità a mettere le nostre esperienze
Quello che abbiamo fatto gli errori e le cose giuste che abbiamo fatto a confronto con le posizioni di tutti gli altri movimenti cooperativi europei perché il movimento cooperativo osavo europeo o non sarà nei caliamo né spagnolo né tedesco né altro
E se vogliamo essere movimento leader
In Europa non possiamo che essere un movimento unito un movimento che si presenta diviso in Europa un movimento che non conta è un movimento che non conti in Europa è un movimento destinato a contare poco anche in Italia
Guardate che le forze politiche ce lo chiedono le forze locali ce lo chiedono io solo perché si faccia quello che stamattina il nostro Presidente ci proponeva lavoriamo per un progetto di unità cooperativa e sottoponiamo lo alle imprese e cooperative
Saranno le aziende cooperative sono i cooperatori a dirci cioè stiamo facendo la cosa giusta una cosa sbagliata
Non pretendiamo di essere noi dirigenti cooperativi a stabilire qual è il bene a qual è il male del mondo del movimento cooperativo abbiamo il coraggio di misurarci direttamente con questo tipo di questione se lo faremo
Alla fine Re verificheremo qual è l'atteggiamento dei cooperatori potremmo scegliere in piena e totale serenità
Detto questo io credo che quel mondo cooperativo italiano ci presentiamo a questo congresso certamente non sostituzione molto diverso dal Congresso passando e a questo proposito io mi sento in dovere lo dico così molto francamente
Di esprimere un grazie molto profondo e molto sentito
A tutti quei cooperatori che in quegli anni hanno pagato personalmente hanno sofferto alcuni di loro non sono qui con noi oggi base noi ci siamo è perché loro hanno avuto la forza di stare lì a testa alta nel momento in cui tutti ti cacciavano delle gran dell'arte
Poi abbiamo anche qualche sepolcro imbiancato che ha ha raccontato che ha insegnato ha spiegato come si doveva fare
Io di quelli che me lo spiegano dopo come si doveva fare prima
Non solo molto interessato alle lezioni io sono più interessato alla dignità alla responsabilità agli impegni che uomini cooperatori si sono assunti in quel momento perché se oggi possiamo essere qui a dire
Che il mondo cooperativo italiano è andato avanti è perché erano stati uomini che hanno avuto la forza la responsabilità il coraggio di stare in campo in quel momento che era ovviamente molto più difficile di quello di oggi
Sì siamo qui oggi vale anche e dipende anche da loro
E se siamo qui oggi dobbiamo guardare avanti noi dobbiamo guardare a quello che è stato se non per trarre lezione dagli errori che abbiamo commesso certamente ne abbiamo commessi ma oggi siamo di fronte delle sfide nuove scrive che non possiamo non accettare io credo che il ministro Amato stamattina sabbia tra virgolette
Offerto una lezione molto importante io l'ho ascoltato riparati per scontato più un professore
Che è un ministro
No non professore per dire
Un uomo sulla cattedra ma qualcuno che ha profondamente riflettuto e ha in maniera molto chiare molto netta espresse una serie di opinioni che probabilmente molti di noi condividono
E che però avremmo avuto e abbiamo la difficoltà ad esprimere quelle cose con la stessa franchezza perché lei ne diamo conto la nostra dialettica interna vediamo con i dubbi e le preoccupazioni che abbiamo
Bene io mi sento di dire che condivido
La stragrande maggioranza delle opinioni che il ministro ma copia Espresso e credo che su alcuni terreni
Dobbiamo assolutamente se vogliamo veramente cogliere l'occasione che lo stesso ministro ci diceva il mondo cooperativo di fronte avere il coraggio di camminare su questa strada
Allora c'è una prima questione che sta dentro il documento che io vorrei riprendere la questione della capitalizzazione delle società cooperative questione
Abbondantemente discussa ma io credo giustamente discussa giustamente discussa
Perché questa è una frontiera nuova sulla quale dobbiamo sperimentare la nostra capacità di costruire soluzioni innovative
Perché dire va bene quello che avevamo che è andato bene per i passati trent'anni ente persino troppo facile
Noi dobbiamo fare i conti con ciò che di nuovo abbiamo di fronte io sono profondamente convinto del fatto che lo sviluppo futuro delle delle imprese cooperative come delle previsioni orale non sarà come quello del passato
è improbabile che si possa immaginare uno sviluppo che avviene in maniera lineare
Cento miliardi centodieci centoquindici centoventi no oggi l'abbiamo già visto che cosa succede sul mercato le aggregazioni le scalate le fusioni le alleanze strategiche il mondo cooperativo eh
Fisiologicamente conservatore
Fisiologicamente abituato a dei modelli che sono stati che si sono considerati nell'arco di decine d'anni
E che ha costruito nella battaglia quotidiana fa fatica a cambiarli io lo so che fatica
Che è difficile che è difficile discutere con i soci che è difficile convincerli perché i nostri soldi vogliono vedere sotto il naso quello che succede se divisi faccio una battuta all'estero dicono ma per sei matto
Calma noi le nostre cose ce le facciamo vicino casa le vogliamo osservare le vogliamo sotto controllo
Questa è una grande cosa è un grande valore del mondo cooperativo ma attenzione se non riusciamo a farlo evolvere questa diventa la tomba per quell'impresa e quindi noi dobbiamo avere la capacità di discutere in maniera dialettiche esplicita Franca su questo terreno dobbiamo pensare a forme innovative
E da questo punto di vista allora il problema della capitalizzazione un problema che dobbiamo affrontare con tutte le attenzioni tutte le cautele qui non c'è qualche kamikaze qualcuno che pensa di dovere rovesciare chissà che diciamo riflettiamo in maniera unitaria intorno a questo tema e da questo punto di vista già un primo dato c'è da valorizzare il ruolo del salotto nella cooperativa quando parliamo di capitalizzazione la prima questione a cui guardiamo almeno cui io guardo è che questo è il primo strumento attraverso il quale un socio specialmente una cooperativa di lavoro
Vuoto provare le forme di responsabilizzarsi
Può partecipare in maniera più efficace più attiva è importante quindi che quest'organizzazione risponda positivamente a questa domanda così come è evidente che se vogliamo ha preso d'un rapporto quei capitali
Apportati da altri soggetti
E quei capitali non possono che essere remunerati e noi dobbiamo provare le forme che ci consentono di farlo qui come si dice
La terza via non esiste o non prendiamo i capitali e cresciamo per quel che possiamo con le nostre forze o se andiamo a cercare capitali sul mercato li dobbiamo remunerare non è che le possiamo sugli atti
Appunto la terza via la terza via non c'è quindi delle due l'una è io dico del movimento cooperativo ci deve attrezzare perché in questo mercato o compete in quella dimensione oppure prenderà un polacco di Legnate
Sì emargina Ranno mettetela come volete ma vale per il consumo come vale per le grandi cooperative agroalimentari come vale per le cooperative industriali poi io capisco benissimo che dobbiamo parlare anche giustamente della piccola cooperativa sociale di quella che presidia il territorio ma sono tutti i valori
Ma io non distinguo la mutualità nella grande nella piccola impresa io non dico che nella piccola si può essere di questo la mutualità nella grande no mi sembra un discorso che non ha alcun tipo di fondamento il problema sono gli strumenti che si attivano nelle diverse situazioni cuento è un'altra cosa malora piani di partecipazione formazione responsabilizzazione dei soci
Chiaro che sono diverse ma cooperativo con cinquecento soci con trecento con trenta ma è di questo che dagli scooter non se c'è o non c'è perché altrimenti accetteremo una teoria secondo cui la democrazia funziona solo fino a dieci
Quando siamo più di dieci non funziona più non credo che da nessuna parte del mondo esista una logica accettabile e accettata di questo tipo
C'è poi un'altra questione che io vorrei
Sottolineare presentarli che forse la questione che riguarda particolarmente la nostra realtà che va sotto il termine della porta aperta e cioè del fatto che ci deve essere trasparenza ci deve essere dobbiamo rispondere alla collettività di come ci comportiamo
Io credo che
Il processo di selezione delle basi sociali è un processo giusto io non sono convento che
Tutti i soci significa avere una buona base cooperativa io credo che sia giusto che le basi sociali al proprio interno attraverso strumenti democraticamente decisi sì elezioni no gli accessi detto questo
è evidente che non possiamo mettere operazione discriminatorie non possiamo o a mettere chiusure strumentali non possiamo mettere questo tipo di passaggio è evidente che se lavoriamo in questo modo c'era teniamo in questo modo se
Chiediamo di poter avere più libertà di azione sul versante del capitale
E della remunerazione del capitale dall'altra parte automaticamente dobbiamo essere pronti a dare più trasparente più garanzie
Più linearità nei nostri comportamenti queste due cose camminano insieme non possiamo chiederne una e rifiutare l'altra perché significa negare alla radice
Questo tipo di passaggio
Detto questo io credo che sarebbe però un errore
Scegliere una strada che faccio intervenire dei soggetti terzi rispetto alle decisioni dei consigli di amministrazione sulla ammissione dei soci in cooperativa quindi io non credo che sia giusta una strada che prevede interventi dei colleghi dei probiviri o altre soluzioni ma che questo tipo di dialettica sì risolva nel rapporto tra il cittadino il lavoratore il consiglio dalla sua cooperativa
Con l'obbligo questo sì per quella cooperativa di dare trasparenza le proprie decisioni e quindi di motivare quel tipo di scelta c'è un'ultima questione che vorrei proporre perché è una decisione un orientamento che assunto il congresso della lega delle cooperative di Imola che è stato riprendono il Documento regionale dell'Emilia Romagna e che credo abbia un significato rilevante sul quale credo abbiamo misurarci
Mi riferisco al fatto che io penso che la lega delle cooperative dovrebbe aprire statutariamente la possibilità di aderire oltre che alle cooperative a quelle forme societarie nelle quali i lavoratori de tengano in forma stabile il controllo della società
Io quando parlo di questa questione penso a
Quella che definisco la economia la partecipazione cioè definisco un punto di riferimento impresa nelle quali i lavoratori controllino l'impresa in maniera stabile
Guardate che questa questione può apparire banale poco importante può essere poco significativo io non credo vi faccio un esempio semplice adesso c'è la legge sulle piccole società cooperative
Bene molti giovani si presentano da noi a discutere di questa questione
Noi discutiamo con questi giovani
Quando siamo alla fine spesso ci capita di dover prendere atto che la forma cooperativa non è la forma societaria adatta all'idea imprenditoriale che ti presento magari funziona meglio la società in nome collettivo a quel punto che cosa dobbiamo fare
Dire questo signore o questi ragazzi siete stati dicono i tre mesi gli abbiamo spiegato come si fa gli abbiamo dato l'assistenza voi avete creduto in quello che abbiamo detto però adesso andata da sociali da un'altra parte perché io non vi posso sociale
Magari qual è la Radice di una società cooperativa che tre mesi dopo cinque mesi dopo un anno dopo può nascere come la mettiamo io credo che dobbiamo fare la scelta di
Costruire uno strumento che ci consenta questo tipo di relazione detto questo capisco che le innovazioni possono anche lasciare qualche dubbio e qualche preoccupazione io sinceramente debbo dire preferisco domani
Dover rispondere del fatto che abbiamo commesso qualche errore perché abbiamo assunto delle decisione abbiamo prodotto dei cambiamenti piuttosto che essere criticato perché non abbiamo fatto niente
Grazie al Poletti ringrazio anche per la sua tradizionale nettezza estrazione di argomentazione Poletti ha sfiorato qualche minutino gliel'abbiamo consentito perché è stato il primo a intervenire
Però ecco prego da questo momento in poi di attenersi scrupolosamente al monitor che chi parlerà avrà davanti segnala il tempo accenderà due minuti dalla fine
Dell'intervento che si sta esaurendo il tempo a sua disposizione pagliacci andava Tullio Russo e questo significa che stop il mio prego veramente diciamo
Gli altri governi cibo benissimo allora la parola Pasqual Graziano Del Friuli-Venezia Giulia
Anche nel nostro congresso vigente offre il primo occulte non c'era
Medaglia d'argento e di bronzo
Va be'comunque vedremo di recuperare quello che potete
Beh intanto una sottolineatura rispetto alla relazione del presidente
Relazione che condivido
Non è rituale affermazione come dire reale concreta perché condivide i contenuti anche lo spirito con il quale è stata apposta
Indi per cui mi esime questo fatto di fare un'ora
Ripercorre tutti gli aspetti io parte degli aspetti che ritengo essere a questo punto del PPI ripetitivi
Per concentrare invece
Il mio contributo
Su due gruppi di problemi
Supponendo insomma che
Fra di noi quando diciamo cose che son battuti condivise ebbene dirle perché le banalità se non solo banalità per tutti nonché le cose condividessimo banalità non sono più banalità ma insomma se recitiamo sulle cose condivise facciamo un utile esercizio ma alla fine non credo al richiamo al nostro dibattito per cui io mi concentrerei un attimo sugli aspetti che ritengo essere parte delle nostre contraddizioni
E che dobbiamo essere in grado noi di superare per dare credibilità quella linea quell'impostazione strategica che è stata tracciata con i temi e con la relazione di stamane
Che se io posso riassumere la riassumerei così insomma una capacità dell'altro mondo cooperativo di rinnovare se stesso
Per crescere per far fronte cioè alle nuove sfide del mercato e per far cresta del Paese
Ecco la riassumerei così
Quindi concentrò su questo aspetto delle nostre contraddizioni alcune l'altro aspetto è quello relativo al fatto che se Poletti diceva che gli aerei di girano sopra la testa noi che siamo il Nord del Nord-Est
Questa che erano Metaphora attualmente per lui per noi è una cosa vera
Reale concreta
Con un dramma che si consuma
Pochissima distanza da tutti
E dove nel dramma che si consuma io avverto una preoccupazione che riguarda il nostro mondo
E diciamo l'opinione pubblica più in generale e che la risposta generosa che è stata data che sta dando la società civile le organizzazioni sociali il volontariato le forze politiche la stessa cooperazione
Non possono non farci
Fermare un secondo per riflettere
La prima è che
A pochi chilometri distanza dove abito io si è insediato un turismo di cure
Forse voi non so chi siete passati sopra non l'abbiamo considerato sufficienza
Però nel dramma degli aerei che partono da Aviano e che vanno per bombardare
Si sta costruendo una sorta di pubblico e guarda questo fatto
Come a una normale domenica di picnic come una novità
Io non so interpretare più di tanto questo fenomeno
Lo rilevo preoccupante perché insieme a quel fenomeno a qualche chilometro di distanza ci sono le manifestazioni pacifiste le manifestazioni contro la guerra
E tra questi due momenti non si riesce a dialogare anzi
Si rischia che gli uni si sentano in qualche maniera disturbati dagli altri e guardate non è un fenomeno
Come dire
Di poche persone
è un fenomeno che coinvolge centinaia e centinaia di persone di famiglia
Che cosa dice questo fenomeno
Beh io credo che dica una cosa sostanziale
Che dobbiamo recuperare un terreno di lavoro noi per quanto ci riguarda ma non solo noi
Di
Coscienza
Sul fatto che il valore della pace non è un valore scontato una volta per tutti per tutte non è un valore che prescinde da dove investiamo otto dove noi siamo
Siamo stati abituati probabilmente a vedere le immagini di guerra
Con immagini televisive di molto lontana da noi
Siamo stati abituati a vedere la tecnologia che sia impiegata nell'immagine nella comunicazione
Forse non siamo stati sufficientemente richiamati
Alla dramma che si consuma dentro queste immagini
Al valore che noi abbiamo sempre dato all'azione per la pace
Al valore che abbiamo sempre dato al fatto che la pazze si costruisce anche con un grande capacità di Monti esprimerà un movimento di massa
Che culturale che politico
Che per come si esprime anche molto eterogeneo sulle posizioni ma che non può prescindere da una capacità di mobilitazione
Io sono preoccupato di questo fatto così come sono preoccupato perché voglio parlare delle nostre contravvenzioni anche se queste rappresentano una minima parte e non rappresentano l'immagine complessiva nostra cooperazione
Del fatto che è vero che Barberini a richiama aveva richiamato stamattina l'esempio
Bellissimo dalla cooperativa
Di
Qui vicino per quello che ha fatto
Ma voglio aggiungere a questo al fatto
E noi stiamo consumando ore giornate telefonate
Per tentare di impegnare la maggioranza delle nostre cooperative a rispondere all'appello
Non facciamo finta che questo problema non esiste
Vorrei vorrei verificare alla fine dire dall'appello che abbiamo costruito quanto il movimento cooperativo rifiuto risponde
Problema ora è quantitativo
Problema è culturale che politico
La vicenda della pazze la vicenda della solidarietà la vicenda della convivenza vissuta solo sul dramma della guerra non come azione permanente di un movimento cooperativo che ha nel suo DNA questi valori
Nei congressi abbiamo speso moltissimo per discutere se le obbligazioni sono uno strumento utile e in che termini devono essere utilizzate per il essere coerenti e congrue con il valore sociale della cooperativa era suo mutualità
Abbiamo discusso pochissimo sul come almeno questa è la mia opinione anche se il nostro congresso
Qualcosa importante abbiamo fatto pochissimo
Sul come recuperiamo al di là delle obbligazioni che è una discussione giusta vela condivido quello che ha detto Poletti aumento fa che è necessaria condividiamo un'immagine sociale un'identità sociale che è già stata disturbata deturpato
E già a rischio
Ma non per le obbligazioni
Però ha seri problemi
Non per i magistrati per un'altra serie di problemi che prescindono dall'esterno
Perché quando noi abbiamo
Esempi di cooperazione e altri di cooperative che sono al centro di un sistema economico e produttivo
Che è fatto l'ottanta per cento di aziende private
Abbiamo una contraddizione latente
E non ci sono discussioni che noi possiamo fare per via comperare un'immagine sociale di entità sociale un rapporto sulla mutualità del movimento cooperativo perché questa immagine più porte del novanta per cento della cooperativa
Quando noi abbiamo un problema di rinnovamento di gruppi dirigenti e di politica dei quadri
Che non riusciamo a fare perché si è esasperato un elemento di soggettività della cooperativa
Che è frutto degli anni ottanta
Il fatto di aver voluto mettere davanti alla cooperativa che siamo impresa come dovessimo pagare un qualcosa di Credit debito nei confronti dell'altra impresa
E si esasperato un elemento di soggettività e non recuperiamo non riusciamo a recuperare o recuperiamo con difficoltà il patto di essere sistema
L'Inter settorialità e una politica dei quali è legata alla mobilità legata alla possibilità di fare accedere ad esperienze diverse
Beh noi diamo un messaggio diverso da quello che noi vogliamo dare Becker rappresentativo del novanta per cento della cooperativa
E ancora
Quando ci sono problemi Vismara alimento della nostro rapporto con il territorio
Ora io non vogliono tornare il piccolo è bello grande meno bello il piccolo cooperativo son tutte
Sotudeh pignatte
Perché se qualcuno ci dice che il piccole mutualistico il grande non lo è
Voglio capire se ci impediscono di crescere
Ma quando noi mandiamo rapporto col territorio intendendo per rapporto col territorio il fatto che siamo parte integrante di una rete sociale economica
E rendiamo visibile il rapporto che esiste tra capacità di accumulazione reddito
Ricadute di questo reddito in termini di crescita economica d'impresa in quel territorio ed esistono errori che abbiamo compiuti è quella e l'immagine che è più forte di tutte le altre immagini tenuto siamo
Ora io credo per mandare avanti su questo
Che abbiamo bisogno di per rendere forte questa immagine che è stato dato al nostro congresso questa linea strategica questo in diritto di rimuovere anche queste contraddizioni
Come fare dipende solo da noi
Non abbiamo altri chiedevano consigli a dipende solo da noi io solo perché queste siano questioni all'ordine del giorno del movimento cooperativo
Per congresso dell'abitazione che uscirà perché altrimenti si crea una dicotomia tra quello che diciamo è quello che percepiscono poi i soci non voglio fare una divisione manichea soci dirigente non c'entra niente i soci le nostre cooperative
Diamo un messaggio di grande valore
Ma per esempio nel settore dei servizi non riusciamo almeno la mia realtà per una crea situazioni mercato data e anche e non solo per questo
A organizzare nemmeno i diritti minimi per i lavoratori
Perché la cooperazione e la cooperazione in servizio pulizie molte volte non siamo nemmeno erogare il contratto nazionale
Qui si crea una distanza
Tutte queste sfaccettature devono far parte della nostra discussione devono far parte del nostro operato concreto altrimenti faremo degli enunciati rischieremmo che su questi enunciati ci troveremo a discutere ogni volta ripetendo
E queste sono contraddizioni che dobbiamo recuperare perché dobbiamo recuperare concordo una discussione che vada oltre al gruppo dirigente che vada in profondità
Tra i soci che riesca appartenenze pire ai nostri soci a nostra base sociale alla ricchezza è una risorsa che l'ha presentata al mondo per la cooperazione dal dal sociale
Dei soci il messaggio che vogliamo dare l'impegno che ci vogliamo propone
Credo che questa sia una questione che non si può fare in qualche maniera
Deviare da quello che è l'asse principale la nostra discussione del contenuto la relazione dei documenti ma sicuramente una discussione dobbiamo fare
E fare con serenità ma anche rimuovendo che si sta
Ultima questione il problema
Che a me pare è stato posto qui dalla relazione anche di Barberini alla fine
E cioè quello di
Con quale organizzazione andiamo ad affrontare le impegni strateghi sia gli obiettivi che ci siamo proposti
Beh io dico che noi abbiamo bisogno di un'organizzazione
La efficace efficiente eccetera ma che recuperi soprattutto
Come dire responsabilità un'assunzione di responsabilità dei livelli
Beh è un'organizzazione così non può che essere una organizzazione dove è chiaro più di quanto sia oggi chi fa che cosa dove
Una organizzazione a rete non più per in piramidale una organizzazione che responsabilizzi momenti territoriali una organizzazione che anticipa un processo federali federale federalista in nel nostro Paese
Io credo che questa sia una strada obbligata se vogliamo costruire un'organizzazione che è in grado di rispondere che è in grado di riorganizzare il rapporto col territorio che in grado di far vivere
Meglio di quanto siamo stati mie in grado di far vivere fino ad oggi
La il valore della cooperazione sia di tipo economico sia di tipo sociale e rispondere meglio alla domanda che viene dalla cooperativa la cooperativa dalle cooperative
Concludendo
Noi siamo dicevo il nord del Nord-Est stiamo lavorando con gli amici la Carinzia dormo venia la Croazia della Stiria
Per tentare di dare una risposta alle problematiche che l'Europa ci propone
Queste sono le regioni che hanno costituito il cuore del il cuore dell'organizzazione dall'Alpe Adria nel passato
Il punto fondamentale che ci siamo proposti nell'organizzare questa iniziativa non è tanto di come facciamo con fronte alla globalizzazione dei mercati
Ma è la compagna sa quel molesta che siamo sicuramente il movimento cooperativo più forte d'Europa
Ma anche altrettanta consapevolezza che potremmo se non facciamo opera di promozione politico e culturale e non solo essere anche un movimento che si omologa agli esempi
Non è campata per aria un pericolo cioè
A vere una capacità di mobili muoversi non solo dal dal di livello nazionale ma anche nei territori costruendo momenti di aggregazione soprattutto nelle aree
Di confine che non sono più aree di confine extra europee comunque non saranno più tra qualche anno
Sostenere questa iniziativa comunicative importante per realizzare in quelle aree elementi di coesione di scambio di esperienza di promozione politica e culturale della cooperazione vuol dire portare un contributo sulla strada l'affermazione
Del fatto che le possiamo essere come movimento cooperativo nazionale fu fatto effettivamente
Di diciamo così
Leader occupare una posizione di leader in Europa
Problematiche se ne sono tante si tratta di capire qual è il sistema di raccordo che abbia riusciamo a realizzare tra questo momento è il momento nazionale concludo apprezzo e condivido il l'appello che ha fatto Barberini sulla questione del
Che è all'ordine del giorno della guerra nei Balcani
Chiedo
Un impegno straordinario della lega delle cooperative per coordinare i nostri sforzi
Non lasciamo che questo appello rimanga come lento facciamo diventare inizio di un processo per arrivare a determinare anche quella che è la nostra capacità di incidere organizzando
Quello che dobbiamo organizzare nei confronti dei profughi organizzando quello che siamo in grado di organizzare rispetto alla possibilità di accoglierli rispetta la possibilità di favorire un processo di riorganizzazione e civile e quindi di conclusione della guerra
Grazie al pascolo Graziano stretto nei tempi stabiliti
Diamo ora la parola marchi Daniele De versatili
Cui chiedo scusa per non averlo
Preparato
Dove c'è ah benissimo sta arrivando nel frattempo giunto annuncio che interverrà dopo lui piano Louhibi
Egregi signori e signore sottoponiamo alla vostra attenzione questi appunti
Sui temi congressuali e più in generale sulla cooperazione
Con l'intento di dare un contributo positivo il dibattito in funzione dalla nostra esperienza
Maturato negli anni nel settore industriale della produzione e lavoro
Abbiamo letto con molta attenzione il documento congressuale e abbiamo
Con altrettanta attenzione
Apprezzato il documento nazionale dell'astrazione PPE del diciotto febbraio scorso sui temi della discussione
Riteniamo necessario fare una breve premessa prima di commentare gli argomenti proposti come
Siamo dell'opinione che occorre creare le condizioni affinché si sviluppi il convincimento che il modello cooperativo
L'impresa industriale d'istruzione lavoro qualunque sia la dimensione è valido moderno e ripetibile
Non può e non deve passare il concetto che la cooperazione sia soltanto sinonimo di assistenza no profit o terzo settore che De Simone certa anche questo ma non solo
Come si vuol far credere da molte parti
I primi però doverci credere dobbiamo essere tutti noi
Che apparteniamo al mondo della cooperazione noi che operiamo la periferia ma debbono crederci
Anche tutti coloro che ci rappresentano a livello regionale a livello nazionale attraverso un contatto più diretto cercando di capire le cooperative come si sviluppano cosa fanno come operano e quali problemi la Puglia
Solo così poi nelle sedi opportune al Governo e sindacati ad altri interlocutore ancora i nostri rappresentanti potranno con cognizione di causa e convinzione
Parlare di modello cooperativo e coinvolgerli per portare avanti le istanze
Che noi da più parti avanziamo prima di tutto nel nostro interesse e quindi anche nell'interesse della collettività ove noi siamo inseriti
Il governo del sistema cooperativo la lega non può continuare ad essere un corpo isolato
Deve diventare invece il punto di riferimento a cui fare giungere tutte le istanze
Che provengono dagli organismi periferici dall'impresa
Che ovviamente portano questioni che hanno spesso una valenza parziale settoriale
La lega deve farsi carico delle problematiche poste mediale e consigliarle con l'interesse collettivo per evidenziare azioni settoriali che possono creare danno ad altri
Farsene portavoce nelle sedi dovute fare sintesi
Può esprimere politiche e o strategie condivise come vera espressione del movimento cooperativo indefiniti
Parliamo tanto di otto gestione partecipazione e coinvolgimento delle nostre imprese poi nell'organismo di rappresentanza sono avviene in maniera molto limitato
Dobbiamo renderci conto che siamo spalle soglie del Duemila
Il processo di innovazione deve procedere rapidamente
Occorre abbandonare i vecchi schemi i i vecchi schemi innovare i quadri dirigenti
Selezionando l'in base a criteri di professionalità e non a logiche oramai superate
Per non rischiare di essere messi fuori gioco dal sistema economico e politico
Per essere credibili per essere interlocutori autorevoli occorre accelerare il processo processo di unificazione delle varie centrali cooperative
Superando rapidamente quelle divisioni pseudo politiche che non hanno fondamento concreto che sono retaggio del passato
Crediamo in particolare che vadano ricercati momenti di incontro e confronto anche con le altre associazioni imprenditoriali ad esempio la Confindustria
Poi chiarite ne amo opportuno che al di là dei principi ispiratori siano comuni
Molti problemi terrà
Riteniamo per quanto detto che ben poco ci si possa attendere sulla possibilità come movimento cooperativo di essere seriamente considerati come interlocutori qualifica
E quindi capaci di incidere sulle scelte di politica economica nazionale dato che ad oggi per come siamo molto spesso siamo tenuti fuori dalla porta delle stanze dove si decide
Ho fatti entrare proponenti
All'inizio degli anni novanta si è parzialmente realizzato un processo innovatore del sistema cooperativo
Che è stato espresso poi dalla legge cinquantanove del trentun gennaio novantadue
Quello che doveva essere l'inizio è rimasto tale
La legge cinquantanove novantadue è stato un fatto importante perché ha riconosciuto il diritto all'esistenza delle delle cooperative
Dandoci degli strumenti necessari per superare l'asfittica e perenne condizione di carenza di mezzi per lo sviluppo delle nostre aziende
E attivando strumenti di verifica e controllo in modo da rendere quelle che ancora non lo fossero più trasparente
Perché è lì che il mondo della cooperativa quella legge poteva essere un mezzo per avviare un processo di ammodernamento della cultura ed apertura dalla mentalità capire che il mondo corre i sistemi cambiano lei mentalità si modifica
Si parla di globalizzazione dei mercati sia accelerato il processo di unificazione europea integrazione dei processi economico finanziari e non solo
Vi è la necessità per le nostre imprese di stare sul mercato adeguandosi alla repentina evoluzione che esse che esso impone in un regime di forte competizione
Tutto ciò e sostenibile nella misura in cui le nostre aziende hanno i mezzi e le capacità di adeguarsi all'evoluzione dei mercati dei processi e dei prodotti
Occorre che le basi sociali delle nostre aziende siano dotate di una capacità imprenditoriale imprenditoriale attenta vivace ed aperti
Disponibile e capace ad affrontare le sfide che sempre più spesso si devono raccogliere al fine di creare reddito occupazione e nuove opportunità di lavoro
Noi siamo convinti che la bozza di proposta di riforma della legislazione cooperativa fatta dalla lega
Domani Festi completamente in seno al movimento cooperativo quel cambiamento culturale
E non esprima quell'apertura di mentalità che sembrava avviato dalla cinquantanove novantadue
Anzi
Ci sembra che contenga elementi che manifesto numero al rallentamento all'inevitabile processo di adeguamento della realtà imprenditoriale di oggi
Evidentemente ci riferiamo si riferiamo in particolare alle imprese di produzione e lavoro
Comprendiamo e condividiamo la necessità di porre attenzione
Al processo di capitalizzazione delle nostre imprese
Cooperative mediante ricco mediante ricorso a capitali testi cercando di favorire tali processi
Adeguando l'attuale legislazione in materia di soci sovventori ed azioni di partecipazione con
Come pure condividiamo la necessità di consentire alle cooperative di utilizzare strumenti finanziari attualmente usati solo da altre forme societarie
Tale processo però non può affermarsi al suo utilizzo del ristorno informe diverso rispetto al passato
L'integrazione salariale non ha il dono dell'ubiquità
Se si usa per Capetti rizzare le cooperative o a fronte di emissione di per a partecipi di azioni di partecipazione cooperativa non si può certo distribuirà ai soci
In sintesi
Non si aggiunge nulla l'integrazione salariale se non una esenzione fiscale a fronte però di un immobilismo temporale del resto lo stesso
Riteniamo inoltre necessario rivedere le modalità di remunerazione del capitale investito perché è ovvio che chi investe in un'azienda
Lo fa o come investitore e quindi si attende una vantaggiosa remunerazione del detto capitale per motivi strategici e quindi ricerca la possibilità di avere il controllo dell'impresa dobbiamo fare quindi in modo che il controllo dell'impresa rimanga nelle mani dei soci lavoratori
E che la sua remunerazione del capitale investito si adegua
Ma che comunque vi sia la tutela dell'impresa
Siamo d'accordo sull'importanza di trovare finanziatori e finanziamenti esterni per la cooperativa ma noi riteniamo che non si possa dimenticare che il primo vero socio di una cooperativa di produzione e lavoro socio lavoratore
E quindi socio lavoratore che per investire nella propria azienda ma bene sì ci sono i risultati potere entro certi limiti decidere di avere un'adeguata remunerazione del capitale investito
Riteniamo condivisibile la proposta
Che una volta ha destinato il cinquantun per cento degli utili d'esercizio riserva indivisibile
L'assemblea sociale possa deliberare senza vincoli
Il restante a remunerazione del capitale investito dall'azienda
Dalle varie categorie di soci
E finanziatore ma soprattutto primi fra tutti i soci lavoratori
Ovviamente crediamo che gli utili destinati a riserva indivisibile
Debbano essere esenti da imposte
Mentre gli utili distribuiti debbono scontare il pagamento delle imposti come avviene in tutte le altre forme societarie
Riguardo al capitolo relativo Regolamento del principio dalla porta aperta della regolamentazione scusate Della Porta per
Lo riteniamo tanto corretto il richiamo all'affermazione di principio dalla porta a fare quanto assurdo ogni vincolo che venga posto agli organi societari e per la sua attuazione
La proposta così come è stata formulata tra l'altro discriminatorie quindi retrograda verso gli
Legati categoria importante per il conseguimento dello sviluppo delle nostre aziende
Se applicata di fatto comprometterebbe il consolidamento e lo sviluppo delle cooperative di produzione e lavoro
A tutela delle nostre aziende cooperative sulla base dell'esperienza da noi maturata riteniamo che si debba mantenere la possibilità di valutare insindacabili mente chi ammettere a fare parte dalla base sociale i tempi e modi da fissare statutariamente
Diciamo ciò perché riteniamo che i nostri ottant'anni di vita siano la testimonianza concreta di questo tipo di convenzione
Essere assunti cooperativa non deve voler dire acquisire automaticamente il diritto a diventare socio
Chi ambisce a diventare socio deve dimostrare questo suo interesse nei fatti nei comportamenti nel modo di rapportarsi
Il fare tutti i soci indiscriminatamente porterebbe all'appiattimento alla demotivazione al disinteresse e quindi all'appetito di quel vantaggio che ha prerogative di una cooperativa in cui la risorsa umana i soci in particolare si pone al centro dell'impresa
E diventare diventa un obiettivo mette dall'esserlo diviene un punto di partenza di maggior impegno dedizione assunzione di responsabilità
Noi crediamo che in un'impresa cooperativa il socio e legga per quanto attiene alle questioni societarie a suo rappresentante il consiglio di amministrazione
Mentre l'assemblea sociale a e deve poter esercitare con l'autonomia il suo ruolo imprenditoriale
D'altronde le decisioni assembleari relativa agli statuti e regolamenti non si comprende perché debbono essere sottoposti all'esame ed approvazione di una Commissione parità
Relativamente al contributo per la Moratti mutualità riteniamo che il tre per cento sia più che adeguato
Per fare della mutualità e promozione per lo sviluppo di nuove realtà cooperative
L'incremento del gettito va ricercato creando le condizioni anche legislative affinché alle nostre cooperative possano essere aziende sane trasparente chiedo e quindi possono produrre utili
Riteniamo che vada recuperato anche ruolo originale di Coopfond e che l'utilizzo dei fondi disponibile vada effettivamente direttamente utilizzato per gli scopi indicati dalla legge quattro al novantadue
Crediamo che la legislazione cooperativa debba tener conto del reato lei è stato il modo in cui le cooperative opportuno valutando la opportunità di norme specifiche che possono valere per alcune tipologie di cooperative e non per altro
Diversi sono i modi di operare e le necessità delle cooperative di produzione e lavoro dalle cooperative di consumo
Dalle cooperative sociali e delle cooperative agricole e così via così com'è diverso il socio delle cooperative di produzione e lavoro dalle cooperative di consumo e delle cooperative agricole
Diverso è il ruolo che il socio è chiamato a svolgere nelle varie tipologie di cooperative
Un ulteriore no perché ci sentiamo di dover fare e di evidenziare l'impatto che ha avuto sulle nostre imprese l'introduzione dell'IRAP
Crediamo che qualche verifica debba essere fatta da parte degli esperti il legislatore
Ultimo argomento ma non per importanza il problema del fondo pensione
Nella nostra realtà perché ci crediamo sia nostro dovere farlo
Ci siamo sempre preoccupati oltre che dei nostri soci e dei nostri colleghi lavoratori non so sì anche delle condizioni dei nostri colleghi che hanno potuto seria del pensionato
Abbiamo negli anni in cui è stato possibile farlo attuato la previdenza integrativa integrando la pensione a coloro i quali avevano pensioni sotto un certo livello
Oggi la crisi del sistema pensionistico ha obbligato sta obbligando chi di dovere a rivedere i livelli di pressione erogabili ai futuri pensionati
Giusta l'introduzione dei fondi pensione per fare previdenza integrativa così come condividiamo la circolare del ministero delle Finanze del nove dieci novantuno
Ma quello che secondo noi occorre e la necessità di alleggerire la pressione fiscale sia sulle quote versate dal lavoratore dall'impresa ai fondi pensione
Sia su quanto percepito all'atto del pensionamento ed occorre non forzare sull'utilizzo del TFR che come tutti sappiamo è un importante elemento di finanziamento per le nostre imprese
Concludendo queste nostre rotte sono appunti che richiamano forse disordinatamente ma con convinzione alcuni aspetti
Oggetto di discussione sui quali abbiamo Espresso doverosamente il nostro parere in funzione dell'esperienza danno infatti in questi ottant'anni
Grazie Marchi Daniele
Tra l'altro ci impiegano un minuto di tempo
Presente tra noi
Presidente dell'Alleanza cooperative internazionale
Roberto Rodrigo essi che io qui ringrazio un grande
Allora
Do lettura inoltre il telegramma che ci ha inviato
Presidente del Senato della Repubblica Nicola
Mancino
Ringraziando per il cortese invito ad intervenire al trentacinquesimo congresso sul tema ripensare la cooperazione del crescere in un mercato libero
Più di una società solidale
Debbo purtroppo comunicarle che il Comune con tanti impegni non mi consentono di essere perché l'occasione mi è gradita
Però curare la manifestazione il pieno successo rinviare
A lei e agli intervenuti i miei più cordiali saluti Nicola Mancino presidente del Senato della Repubblica grazie
Provvederemo
Corrispondere questo messaggio augurarvi buon lavoro del presidente del Senato
La parola Piano Luigi dei cargo Sardegna
è inutile che io raccomanderei di evitare un certo brusio soprattutto il formarsi di qualche capannello agli angoli disturbo un pochino
La discussione
Io intanto
Ritengo doveroso in questa sede che ciascuno di di noi che interviene esprima i propri sentimenti
Disagio e preoccupazione dalla situazione difficile quasi al limite della sostenibilità
Che si è creata e si sta sempre più complicando sui Balcani anche sentimenti che peraltro sono emersi anche nel nostro congresso regionale che credo sia opportuno riportare in questa sede vi ferma condanna di qualsiasi azione che tenda proditoriamente a emarginare
Passò fasce sociali terra diverse
Per razza per
Cultura o per religione oltre che sentimento di solidarietà verso quelle regioni che più direttamente dalla nostra
Stanno vivendo in questo momento da vicino il dramma della guerra che si sta svolgendo in questa regione
Ciò nonostante credo anche opportuno in questa sede visto che per questo
Il congresso si tiene
Entrare nel merito di alcune questioni
Per la verità forse influenzata dalla dal lavoro che abbiamo svolto nella nostra regione in questi ultimi anni
Ne porta esprimere
Prendendo in considerazione alcuni dei diversi temi che sono stati citati nella relazione sono contenute nei documenti
Di preparazione del Congresso alcuni sentimenti di soddisfazione per alcune cose che questa organizzazione
Innanzitutto partendo dai
Progressi in termini di crescita di sviluppo che questa organizzazione ha compiuto che sono
Evidenti e credo anche finalmente unanimemente riconosciuti
Soprattutto per me molto importante questo concetto conseguite in un periodo che il Toti difficoltà
Dove di fronte a un incalzare pesante della crisi questa organizzazione ha dato dimostrazione di capacità di reazione forse inaspettata da molti
Mobilitando risorse uomini mettendo in campo Progetti
Un periodo di grande turbolenza politica istituzionale dove la disaffezione disconoscimento delle istituzioni politiche e partitiche
Che hanno costituito l'ossatura di questo Paese hanno raggiunto forse l'apice nel comune sentire della gente e dove in qualche momento si sono presentati scenari che hanno addirittura adombrato dubbi sulla legittimità
Dell'esistenza dell'impresa cooperativa
Questo che nell'azione ha saputo reagire
Con spirito unitario e solidale
Per merito del suo gruppo dirigente nazionale dei gruppi dirigenti del territorio delle sue cooperative delle sue imprese giungendo a risultati che sono stati evidenziati nei documenti preparatori di questo congresso e anche nella relazione introduttiva del preside
La strada che cosa che l'azione ha compiuto dunque in questi ultimi anni
E i progressi fatti i riconoscimenti raccolti credo che debbano renderci giustamente
Orgogliosi come gruppo dirigente
E e anche a nome dell'intero corpo sociale che rappresentiamo ciò detto però non bisogna naturalmente abbassare la guardia perché siamo tutti consapevoli che la crisi criticità del momento che stiamo attraversando non è superata
E che potrebbe avere la stessa ripercussioni pesanti anche dentro la nostra organizzazione
Il processo di integrazione europea per un verso della la definitiva ci auguriamo affermazione del metodo della concertazione sociale nella programmazione economica delle istituzioni nazionali e locali
Per l'altro che impongono al mondo dell'impresa tutta una rivisitazione critica delle proprie strutture organizzative delle proprie competenze della propria incisività nelle relazioni sociali e istituzionali insomma della propria capacità di trovare alleanze strategiche con altri sistemi di impresa a livello centrale nel territorio
Io credo di poter condividere i sentimenti di chi ritiene che il movimento cooperativo lega Coppa abbia acquisito una soggettività politica capacità progettuale di iniziativa che gli consentono di potersi confrontare oggi con l'intero quadro politico istituzionale
In ragione dei valori che rappresenta che riesce a portare nelle stanze in cui si è presente rappresentante appunto del tuo più imprese e non di una particolare connotazione ideologica questo fosse un passaggio importante
All'istituzione quindi non si devono chiedere protezione credo che da un pezzo la lega Coppa questa non lo faccia
E dalle stesse non si debbono e non si possono tollerare discriminazioni
Qualunque sia il fronte politico che le persone a questo proposito credo che
Il superamento del concetto del posto aggiunto citato dal ministro Amato stamattina sia molto significativo
Così come molto importante resta l'esigenza di un confronto aperto con il mondo sindacale col sindacato che una grande forza sociale del nostro Paese
Questo rapporto deve guadagnare in agilità e correntezza non possiamo ignorare si avvicendano e far finta che i problemi di cui ci occupiamo si occupano le due parti non abbiano grandi partiti si sovrapposizione di avere
Da parte nostra bisogna che ci sia una trasparente disponibilità a discutere con il sindacato anche della salvaguardia dei diritti dei soci lavoratori in coerenza con la necessità di efficienza e competitività dell'impresa cooperativa da parte sindacale
Serve un sostegno più convinto alla promozione dello sviluppo della presenza cooperativa sul territorio soprattutto in quelle zone maggiormente penalizzati sul fronte occupazionale
Credo che queste sono opportunità che non si presentano
Frequentemente quando queste esistono bisogna che siamo uniti per portare al massimo a casa il massimo del risultato
Credo che però il massimo dell'impegno nei prossimi anni quest'organizzazione lo debba dedicati alla ricerca di alleanze stabili
Con le altre organizzazioni imprenditoriali
Per la connotazione che ha assunto il sistema economico complessivo credo che nessuna organizzazione imprenditoriale nessuna tipologia imprenditoriale forse meglio oggi possieda massa critica per poter pensare di sostenere positivamente
Il confronto con le tematiche generali delle riprese e dello sviluppo con il governo di un mercato che sta diventando caso sta subendo una dimensione sempre più planetario
In questo campo in molte aree del nostro paese si stanno facendo dei progressi in avanti aprendo delle collaborazioni
Di spessore di qualità con le altre organizzazioni imprenditoriali credo che il positivo positivo coronamento di tale impegno non possa che portare condizioni favorevoli allo sviluppo delle nostre imprese dell'intero sistema
è in quest'ambito collo che lei anche il ragionamento sull'Unità
Del movimento cooperativo squilli suoi discorsi nuovi che si devono avere con le altre centrali tenendo ovviamente presente che naturalmente le condizioni non sono uguali dappertutto io personalmente non sono convinto che almeno per la dalle imprese che sono che operano nel nostro che rappresentiamo operano nella nostra regione
Non c'è questa sensazione che siano i gruppi dirigenti a frenare c'è un problema che secondo me è più serio che ci sono forti divaricazioni su come intendere l'impresa cooperativa
Da parte nostra e da parte di altre organizzazioni
Per un verso Lentate a farne strutture che siano imprenditorialmente capaci valide
In grado di conseguire risultati obiettivi economici del rilievo peraltro perso spesso orientate interpretare il movimento cooperativo come un insieme di imprese che pensano soprattutto al sociale tra virgolette ma nell'accezione
Vecchia classica questo concetto non è la socialità che intendiamo noi
Che una serie di attività e di
Diciamo così interazione che tendente a salvaguardare i diritti di chi poi all'interno di questa organizzazione svolge un ruolo primario che è quello di prestatori di servizi di lavoratori di
Amministratore di entità economiche compiuto con forte connotazione sociale questo credo sia il vero problema non il fatto che le nostre cooperative dubiti no
Sulla nostra disponibilità a rinunciare a un certo numero di posti di rilievo di responsabilità in un eventuale processo di unificazione delle diverse centrali
Io credo che innanzitutto dobbiamo comunque tener presente le ragioni dello sviluppo perché
Lo dico parlando sulla scorta di un'esperienza vissuta in una regione che la Sardegna di cui molti voi naturalmente su questo fronte conoscerete le connotazioni
Sappiamo che lo sviluppo dell'impresa è qualcosa che è indispensabile perché ci sia anche quello dell'occupazione non è automatico che questa venga ma sicuramente se non c'è sviluppo l'occupazione non viene questo sarà una banalità però non è male
Ripeto anche in questo però credo che in realtà forse a torto considerate marginali la il modello della impresa cooperativa si sia rivelato efficace flessibile
E anche con una buona capacità di innovazione rispetto alla al panorama in Puglia in sedi
E tutto sommato credo che l'ha cresciuta fiducia che le istituzioni delle istituzioni sulle sue effettive potenzialità possa consentire conseguimento di traguardi prestigiosi
Per dimensioni e qualità non dovremmo dovremo tenuto presente impegnarci in questa direzione
In primo luogo credo come spesso accade però il processo di crescita portano anche qualche problema che abbiamo il dovere di non sottovalutare
Io credo che sia necessario l'avvio di un processo di consolidamento qualitativo degli obiettivi raggiunti quel famoso aumento di volume d'affari di numero di soci di numero di cooperative che citavo prima
Il problema della qualità irreale e riguarda il complesso della nostra organizzazione i gruppi dirigente delle cooperative l'impresa la struttura politico-sindacale
Io credo che in questi anni nel complesso nostre cooperative abbiamo fatto un salto di qualità importante
Ma non sufficiente a porre complessivamente sistema Legacoop al riparo dal rischio dobbiamo impegnarci tutti perché competitività ed efficienza diventino patrimonio comune e valore aggiunto che va a sommarsi ai valori storici dell'impresa cooperativa
Quelli della solidarietà e della sussidiarietà
Con troppa facilità spesso si individua nella Sottocapo e dibattito sottocapi capitalizzazione dell'impresa l'unico fattore responsabile dei risultati insoddisfacenti e talvolta liberi fallimento
Io credo che questa non sia tutta la realtà
Se non c'è professionalità competenza del gruppo dirigente il coinvolgimento della base sociale la disponibilità finanziaria in sé non risolverà il problema anche se rimane comunque uno dei problemi più importanti e più pressanti che il sistema delle imprese cooperative a occhio c'è l'esigenza di riprendere con forza il ragionamento intorno alla centralità della risorsa umana nell'impresa cooperativa ci son dei passati si significativi nel documento di questo congresso esistono spesso problemi di motivazioni
Di partecipazione diffusa di formazione specifica sono problemi che riguardano indistintamente grandi medie e piccole cooperative e alcune cose che sono successe nel nostro Paese in questi anni ce lo insegna abbondantemente
è necessario operare perché ci sia un graduale affiancamento di nuovi quadri a gruppi dirigenti consolidati per consentirne il cambio graduale fisiologico
Così come importanti appare il rilancio di un'azione diffusa di attività formativa dedicata la base sociale delle cooperative eccessivamente trascurato secondo resta comunque inalterato il concetto che la forza di questo movimento e questo dobbiamo cercare di valorizzarlo al massimo è rappresentata dalla grande diffusione della cooperazione nel territorio
Ma anche dalla grande varietà delle nostre cooperative per settori di attività per dimensioni per capacità imprenditoriali
Si tratta di caratteristiche che vanno valorizzate implementate le cercando ogni possibile opportunità di collaborazione riattivando finalmente la cosiddetta mutualità Esterna pure su questo tornerò brevemente più avanti
Sono sempre più convinto che maggiore attenzione da parte del gruppo dirigente di questa organizzazione in virtù dei bisogni nuovi delle nostre associate dovremmo dedicare allo sviluppo di una rete di servizi di livello e possibilmente omogenei sul territorio
Oggi esiste la strumentazione lo diceva il presidente Tardelli nella sua relazione perché questa possa essere fatto esistono le tecnologie il metodo c'è il sistema non c'è stata neanche d'investimenti proibitivi neanche per un'organizzazione come la nostra
Bisogna affinare la rete consortile partendo dal settore finanziario a quello del consorzio di settore ai centri di assistenza legale amministrativa e fiscale alla formazione attraverso una messa in retta efficace che consenta vicinanza di servizio anche le cooperative o alleare con una cooperazione più bello
Spetta alle bisogna rilanciare l'attività di promozione migliorandola o possibilmente rispetti gliela sul modello del vecchio progetto fare impresa
Soprattutto in virtù delle ulteriori opportunità di impegno che possono venire motorizzazione a livello territoriale e che saranno rappresentata dalle nuove frontiere del mercato che modello cooperativo dovrà affrontare
In particolare la evoluzione della programmazione negoziata soprattutto attraverso i contratti di programma i patti territoriali
La realizzazione e gestione di servizi ed opere in project financing
Li grandi interventi di bonifica recupera ambientali le iniziative di Global Service sono settori nuovi per noi ma sono nuovi anche per altri per nostra fortuna credo che
Su questo versante siano ancorché ambiti di intervento che presuppongono modalità il livello di pena articolati
In molti casi naturalmente non potranno essere affrontati da soli non ci possono comunque vedere esclusi anche perché su molte di queste vie del movimento cooperativo è partito prima si è mosso primaria
Io vorrei fare alcune brevissime ultima notazione anche in
Come citazioni o tra i temi in discussione ce ne sono alcuni che spetta ai quali
Il nostro congresso vede soffermarsi e possibilmente approfondire con compiti
Concerto in particolare io ritengo che
Il Mezzogiorno tutta la problematica legata al Mezzogiorno con il suo corollario legata allo sviluppo rapporto sviluppo e occupazione e la promozione della cooperazione forte delle aree deboli siano due concetti che mi trovano molto senza
Pur nella consapevolezza insomma dei grandi problemi che quella parte d'Italia sul nel soggiorno
Attraversa anche la lega coop nazionale deve prendere atto dello sviluppo del movimento nel Sud quello che siamo riusciti a fare finora e ne deve fare oggetto di attenzione stabile nella propria elaborazione Poli
Il Mezzogiorno non più mercato mordi e fuggi come è stato in qualche caso per singole opportunità aziendali
Bensì il luogo di investimento a lungo termine ci sono le imprese locali ci sono gli uomini e mezzi per poterlo fare
Ci sono le opportunità di mercato l'altro aspetto fortemente intrecciato con il precedente riguarda il ruolo di sostegno allo sviluppo della cooperazione forte nelle aree deboli che possono esercitare le cooperative già affermate che stanno operando stabilmente nel centro nord
In quest'ambito rispetto alle nostre proposizione nostri intenti anche all'impegno che l'organizzazione ha ammesso nella sua elaborazione accusiamo sicuramente dei ritardi che sono forti rispetto alle intenzioni e facciamo molta fatica a conciliare questa grande esigenza e opportunità con gli interessi immediati delle singole aziende
La promozione vecchia maniera mostrato tutti i suoi limiti che scontiamo anche in questo momento anche nei confronti di cooperative storicamente presenti sul nostro che dobbiamo pensare ad un progetto promozione che stabilisca regole di partecipazione coinvolga con pari dignità imprese nazionali e locali nelle nuove iniziative possibili
Veda pienamente coinvolta l'intera strumentazione di sostegno tecnico e finanziario della Legacoop in maniera più convinta di quanto non sia avvenuto sino
Voglio fare in conclusione si eccetera lampi gamma prego annotazione sulla strategia della comunicazione
E mi pare sia una un concetto molto caro al al presidente credo anche molto importante
Io
Credo che sia opportuno a utilizzando questo strumento
Se ce la facciamo valorizzare i successi che è la cooperazione ha conseguito in tutta l'area nazionale dando un forte fortissimo contributo al superamento di un'immagine
Di una lega Coco di un'organizzazione che è fatta essenzialmente di imprese emiliano-romagnole e di grandi supermercati grazie
Grazie Pierluigi del sulla la proroga al De Paolis urgente
Il Fincooper
Cari signori delegati cari amici invitati il consiglio d'amministrazione di Fincooper di cui sono il Presidente esprime mi ha dato il mandato di esprimere un giudizio sostanzialmente molto positivo sul documento Legacoop contenente i temi per il trentacinquesimo congresso nazionale
Sottolineai condivide in particolare il giudizio sulla migliorata situazione economica del sistema del nostro sistema
E sul positivo superamento di gran parte delle numerose crisi aziendali avvenuto per il concorso di risorse di strutture interni lo vogliamo sottolineare al sistema stress
Esprime inoltre una forte sollecitazione al miglioramento della capacità competitiva sia delle imprese cooperative che delle loro società di servizio compreso Fincooper
In un mercato oggi assai più aperto nel quale le maggiori opportunità comportano anche inevitabilmente maggiori minacce
Per le imprese che non adeguare al nuovo scenario efficienza dimensioni e capacità di stare sul mercato
Nella competizione che si fa più serrata quindi la valorizzazione dell'impresa associata quella cooperativa in particolare
E secondo noi ancor più necessaria per introdurre nel mercato elementi di regolazione ed elementi di socialità che contribuiscono a garantirne l'effettivo libero funzionamento
Considerando il rallentamento della crescita dell'economia europea
Ed il conseguente permanere del grave problema della disoccupazione
è cruciale sostenere la crescita dimensionale che la capacità di stare sul mercato ed apertura lo scenario internazionale delle imprese cooperative che considerano
Lo sviluppo e la valorizzazione del lavoro come uno dei principi fondanti
Fincooper auspica quindi un più significativo collegamento con la cooperazione europea
Per una più incisiva azione di difesa e di sviluppo della cooperazione
Per ridare slancio alla presenza della cooperazione del Mezzogiorno d'Italia oltre la promozione di nuove imprese occorre puntare al consolidamento della cooperazione esistente
E ad una maggiore presenza di cooperative nel Centro-Nord sono esattamente le idee contenute nel documento Legacoop preparatorio al congresso
L'esperienza però ci insegna che esistono seri ostacoli che determinano una specie di insidiosa disparità competitiva del Mezzogiorno rispetto alle altre zone del Paese
Tali ostacoli sono di difficile superamento ma vanno superati con un forte convinto e trasparente legame con il territorio basato sulla correttezza dei rapporti nella considerazione che lo sviluppo cooperativo
è finalizzato a portare non solo ricchezza ma anche socialità dei territori svantaggiati
Si mettono infatti in collegamento impresa e mercati ma anche esperienze sociali e di partecipazione ci sembra una cosa forse più rilevante a livello del Paese
Fincooper ha impegnato in collaborazione con confonda sostenere questo tipo di sviluppo
Non l'opportunità di mercato si presentano oggi al mondo cooperativo terreno d'elezione per lo sviluppo cooperativo è senza dubbio la vasta area di servizi che in una società evoluta richiede con una domanda crescente
Ce lo ricordava anche Amato stamattina e che in Italia risulta ancora largamente non soddisfatta
Risorse private aggiuntive a quelle pubbliche saranno necessarie per dare risposte organiche a bisogni non più soddisfatti solo dalla combinazione lo voglio ricordare
Tra sostegno delle famiglie e organizzazione dei servizi pubblici in Italia e non solo servizi poi ci sono le famiglie che sostengono i fabbisogni sociali
Ai quali si devono dare risposte
La cooperazione sociale le mutue volontarie sono a nostro giudizio una valida risposta il nostro sistema delle destinare maggiori impegno e risorse anche finanziare al loro sviluppo
Nuovi mercati si aprono anche con i processi di privatizzazione sia nazionali che locali e con l'esternalizzazione dei processi produttivi o logistici che le imprese stanno realizzando
Sono settori di grande interesse per le imprese cooperative che hanno tutte le caratteristiche imprenditoriali per approcciarmi ma sono certamente condizionate dalla notevole dimensione delle risorse finanziarie necessarie
Le strutture finanziarie e Fincooper tra queste devono progettare insieme alla cooperativa e la presenza e lo sviluppo su queste strategiche aree di business
Nella competizione che sarà sempre più a livello non solo nazionale ma europeo ne abbiamo dimostrazioni tutti i giorni
Il sistema cooperativo ha bisogno di far crescere le potenzialità dell'impresa e tramite risorse umane con forti professionalità alleanze imprenditoriali interni ed esterne capacità di mobilitare da trarre risorse finanziarie
Si tratta di processi strategie da affrontare in termini di sistema
Non basta individuare settori imprenditoriali nei quali si ritiene di sviluppare la presenza cooperativa bisogna anche organizzarsi in termini di sistema per essere presenti su quei mercati
è importante anche recuperare appieno una peculiarità storica del movimento cooperativo che è quella di aver sviluppato iniziative imprenditoriali comuni
In particolare tramite i consorzi
Finalizzate alla gestione di sedimenti e fasi di processi produttivi che tanto hanno contribuito allo sviluppo del movimento cooperativo in Italia anticipando tra l'altro
Alcuni dei più recenti fenomeni imprenditoriale
è opportuno valutare l'utilità di fusioni o concentrazioni forse un tema che va riproposto e ripensato in questa fase del nostro sviluppo fusione concentrati
Mentre è necessario stringere alleanze tra cooperative anche di diversi settori
Ed alleanze con partner imprenditoriali richiedendo convergenza d'iniziativa le strutture finanziarie della Lega convergenza d'iniziative
E chiamarla intervenire insieme ognuno per la propria specificità
Nel sistema nega copie infatti esiste una gamma articolata di società finanziarie siano esse in forma di consorzio cita di capitali
Che ha dimostrato anche il recente passato una grande utilità dopo peraltro aver scontato e risolto con il concorso dei soci
Non piccoli problemi nati tra la fine degli anni ottanta e dei primi anni novanta
Oggi le principali società finanziarie sono in sintesi il fondo mutualistico Coopfond controllato dalla lega
E partecipato da Fincooper con finalità di promozione e sviluppo di nuova cooperazione con una crescente attenzione alle aree svantaggiate come il Mezzogiorno d'Italia
Infine ecco una società per azioni con socio di riferimento Unipol Assicurazioni partecipata da altre quarantadue cooperative ed enti che ha positivamente gestito mobilitando anche risorse cooperative dei territori alcune rilevante situazioni di crisi aziendale
E che oggi si sta orientando decisamente verso un'attività più propriamente definibile come Merchant Banking consulente
Per finanziare territoriali di partecipazione che svolgono in alcuni casi anche una qualche attività d'intermediazione
Fincooper il consorte finanziaria nazionale che conta mille quattrocentosessanta soci che svolge prevalentemente attività di intermediazione finanziaria tra le cooperative
Altri consorzi finanziare l'intermediazione tra cui rilevanti il consorzio di Reggio Emilia in sigla CC Fr e financo di Forlì
Se va ricordato che devono essere le compagini sociali ed organi delegati a determinare autonomamente le loro politiche gestionali direi a parte Coopfond per cui vale per legge cinquantanove quindi regolati per legge
Occorre ribadire che per queste società la motivazione ultima della loro esistenza sta nell'essere parte del sistema della Legacoop con il fine di massimizzare la produttività dentro al sistema
In tale senso è necessario che vengano riconosciuti e condivisi ruoli e missioni e trovati momenti di sinergia al fine di evitare sovrapposizioni o anche momenti di concorrenza interna le tesi congressuali sono chiare e condivisibili nel definire la missione di Coopfond ed infine mentre non definiscono e non riconoscono appieno secondo nuovi la missione della città finanziarie territoriali né del Consorzio nazionale Fincooper né degli altri consorti finanziari
Società che esistono da decenni ed hanno finora ha svolto un'attività al completo servizio delle cooperative associate e di cui e opportuno richiamare le caratteristiche salienti
Oggi la raccolta cooperativa nei principali consorzi finanziari
Ammonta a circa mille duecento mille trecento miliardi
Gli impieghi in cooperative sono circa settecento miliardi
I patrimoni netti sono oltre centoventi miliardi mi pare che siano cifre che meritano una qualche considerazione
Nel tempo i Consorzi finanziari hanno assunto forse anche ruoli che si possono ritenere impropri
Se considerati in una pura logica di andarle ad esempio quale detentore di partecipazioni strategiche di movimento o di partecipazione di sostegno salvataggio
Ma certamente ruoli inutili e richiesti dai soci
Tutte le principali decisioni prese dai Consorzi finanziari sull'allocazione delle risorse all'economia cooperativa sono state e sono coscientemente prevede ai soci nell'interesse complessivo del sistema
Fin coperti CFR fino a Coppa hanno evidentemente risentito delle crisi di vasti settori del sistema cooperativo
Proprio perché fortemente impegnati nel loro sostegno ma tutti hanno saputo non solo reggere e coprire con margine d'attività caratteristica le perdite su crediti ma anche dare un contributo attivo e professionale
Nella ricerca di soluzioni e nel perseguimento di piani per la sistemazione la ripresa sia delle cooperative in difficoltà che di quelle in fase di sviluppo
Oggi quindi per i Consorzi finanziari si tratta di rendere ancora più efficiente e moderna ed efficace l'attività per cui sono nati intermediazione al servizio delle cooperative
Questo è il principio ruolo che ad essi va riconosciuto i consorzi devono però accentuare la loro efficienza
Già oggi i livelli dei costi sono inferiore all'uno per cento delle masse dell'attivo gestito ma occorre migliorare ancora puntando massicciamente sulla telematica e facendo crescere anche nelle cooperative la consapevolezza che l'utilizzo dei servizi e dei consorzi aumenta la loro
I servizi il raggiungimento di una massa critica adeguata e di un'offerta più complete clessidra le cooperative e nel contempo mantenimento del radicamento territoriale questa è la sfida che i Consorzi finanziari si trovano davanti
La gamma della vita finanziati sistema appare oggi completa è specializzata Coopfond infine con le finanziarie di partecipazione fin coperti contratto nazionale per l'intermediazione che l'Inter gli apporti a sintesi anche l'attività delle finanziarie intermediazione locali sono pilastri fondamentali che con diverse specializzazioni e un forte collegamento tra loro
Possono a nostro giudizio darà risposte adeguate ai nuovi veramente nuovi bisogni delle cooperative
Esiste però una ineludibile necessità di coordinamento di integrazione Fincooper pone questo problema con molta decisione
Con una condizione basilare per uno sviluppo delle potenzialità di questa rete
Coppa onde per la promozione fine perde l'attività di merchant bank Fincooper i consorti finanziari per la finanza di esercizio per lavorare insieme
Lavorare insieme su progetti vuol dire moltiplicare le possibilità di intervento riunire ed esaltare le professionalità mobilitare direttamente o indirettamente le risorse finanziarie necessarie per Grandi Progetti
In questo quadro va sottolineata la necessità di riprendere una discussione che riconosca con immissioni e conseguentemente discute sull'entità delle risorse di Julia opportuno adottare due società e i consorzi anche in termini di capitale sociale
Il caso degli enti finanziari al servizio del sistema infatti i soci decidono anche tenendo conto di orientamenti che si prendono in sede lega il congresso è la principale di queste occasioni la cooperazione italiana alle la collega cotta ha quindi bisogno anche di questo che vi siano strutture finanziarie che non si chiudano
Come non è mai successo peraltro nel nostro ambiente in una logica di puro interesse aziendale e costruiscano un livello più alto di proposta
Fincooper chiede quindi che è una specifica attenzione venga posta dal Congresso a questo tema
E sollecita anche l'istituzione di un tavolo nazionale di confronto e di consultazione tra Coppa sponde
Fine Fincooper e consorzi finanziarie
Abbiamo bisogno di un momento di progettualità comune che costituisca anche per la presidenza della lega un elemento di supporto e di elaborazione dal quale scaturiranno se sollecitate proposte che rispetteranno il concorso di idee e di esperienza diversi
Va bene
Però
Piliego annunciare che verso le diciotto alle ore diciotto rompe
Ore diciotto
Si riunirà la commissione elettorale diciamo attorno alle diciassette e quarantacinque la commissione dunque no Commissione dogmi
La commissione documento alle ore diciassette e quarantacinque
La commissione però alle ore diciotto purtroppo siamo costretti anticipare l'orario previsto omissione la causa
Per il primo rammaricarmi come romano dello sciopero
Queste ore diciamo
Per cui siamo abituati da un po'di
Dò dura
La parola
Dal presidente dell'Alleanza cooperativa internazionale Roberto Petrini diverse
Caro amico
Il Corano
Membri della presidenza frequentazioni care cooperatori cinica recuperatori
Desidero ringraziare sinceramente per l'opportunità chi mi è stata concessa di partecipare a questo importante
Io tenterò
Il parlare in Italia ma so che farò molti errori
Vi prego di perdonarmi cooperativa me
Lacci enorme tensione vicende quadri Anita che gli unici duecento le pensione cooperativi vicende di cui il Paese in tutto il mondo
Io so sia fino alle quali si sono circa ottocento milioni di persone c'è per quelle
Qualche agente mi chiamo il papà della cooperazione
Ma non lo sento però io sol io sono contraendosi ribatto dunque nuvole ostili essere chiamato il Papa
Perché per perciò e non ora Lippi un paciere competeva assi nello stesso tempo agricoltore
Potermi R. volgere a tutti voi in occasione del congresso nazionale della lega
Inizialmente avrei piacere di segnalare alcuni problemi affrontati il cooperativa di tutto il mondo ed è quello che chiamo della nuova Honda del movimento cooperativo
Come sappiamo la prima cooperativa nacqui a metà del secolo scorso in Europa come la risposta alla disoccupazione originata alla Revolution industriale
Da allora
Fino alla caduta del muro di Berlino il cooperativismo fu considerato come la persona via da percorrere per da aggiungere
Lo sviluppo socio economico fra il capitalismo il socialismo
I sempre usando le valenze positive dei due modelli
Questa è stata la prima onda del movimento copre
Dopo il problema socialismo dicono incapacità del capitalismo
I soddisfare i bisogni della grande parte della popolazione
Il copre divismo vinsi un momento di perplessità
Cassì quasi un sentimento di smarrimenti e l'identità
E come si ha un figlio
Che scempio scorre entro due margini in questo caso il capitalismo il socialismo
Fosse venuto improvvisamente
A mancare uno dei margini
Ho tutti i due il senso
Io aggressione si sono perduti
E stato ora allora che lacci promossi una lunga discussione
In tutto il mondo
Proponendo una revisione del principe come le Bcc
Io va bene investono denaro congresso la Manchester nel mille novecento momento il Cinco anno del centenario dell'alleanza in queste occasioni
Si giunse ad una nuova relazione del principino e lavorando una chiara definizione del copre divismo
Mi sta venendo i suoi valori e anche identificando nuovi principi
Da allora il cooperativismo mondiale e impegnato nella creazione di un nuovo flusso di una nuova identità
Sotto il segno dell'ambiente in continua trasformazione in cui viviamo do la colonizzazione dell'economia la liberalizzazione dei mercati sono il minimo comuni
Denominato
E quello che io vorrei chiamare di Segunda Honda
Seconda un
Caratterizzata da alcune questioni basilari
La prima PS questioni desse questione e data dai nuovi margini entro i quali fluisce i la nuova o da un lato il mercato
Ed è l'altro la felicità delle persone
Tentiamo di Chiarini meglio quanto su il margine rappresentata dal mercato
E giri un'inserzione competitive
Cioè la cooperazione ma perché i veri cioè le cooperative
Devono essere imprese efficienti
Cercando quello che fino a poco tempo fa pareva eresia guadagno
Risultati positivo
Tuttavia è fondamentale caratterizzare questo guadagno come uno strumento
Il no confine
A seste
è uno strumento per prestare servizio al sosia
I Lara aria di azioni un qui e localizzata la cooperativa cercando la garanzia della felicità
I del benessere dei soci
Evidentemente in questo nuovo flusso il torrente cooperativistico necessità
Di essere rafforzato con elementi di
è il caso Pieranunzi città di professionalizzare le imprese cooperative non devono essere trattate in forma amatoriale
E anche necessario assumere il difficile compito di separare il Grand nu dal l'olio
Eliminando i cattivi soci attivi i cattivi funzionari i cattivi dirigenti i le cooperative di faccia
Sono così sarà possibile prendersi cura dell'immagine
Nel settore fusioni incorporazioni sono indispensabili come già sta succedendo a tutti i paesi dipinti sul palco è necessario aumentare la forza delle cooperative i senza dubbio questa verrà attraverso possessivi fusioni di buona parte di essi incorporati ad altre per affrontare la concorrenza alleanze strategiche
Sono anche Sensi Ale in modo che impressi
Al di fuori del cooperativismo ieri nemici ieri i mitici diventando partners nelle produzioni a catena
Tenendo sempre conto della qualità i del prezzo del prodotto o servizio da essere offerto sul mercato
Tutto questo perché il consumatori e i giudici supremo dell'attuale che era lì con chi per i mercati Pierre-Louis proviamo indirizzare il buon risultato del nostro
La specializzazione classe attualizzazione delle cooperative è una tendenza naturale
Ma l'integrazione fra i diversi rami è molto importante altrimenti ILOR mento perderà TARSU unità bassi
Della sua forza
I rapporti con lo Stato devono essere di partnership i mai nelle pendenza cercando la necessaria autogestione
E fondamentalmente ne sia rinvestire molto
Nella formazione delle risorse umane soprattutto donne i giorni
Mirando alla creazione dirigenti impegnati in questa nuova realtà capaci di conciliare l'agilità delle loro decisione con il principe della democrazia
E senza del copertina
Ecco chi ecco qui il nuovo flusso chi ogni volta di più appare evidenti in tutto il mondo
La seconda questione
Della seconda onda
E ancora più complessa
In estrema sintesi
Si tratta del fatto che
Non sappiamo dove ci porterà questo processo dinamico villa globalizzazione mai già conosciamo alcuno alcune delle varie conseguenze da un lato
E certo che grande parte l'autorità non è ancora stata beneficiata dalla liberazione dei mercati
Al contrario
Cresce la disoccupazione strutturale determinata dalla faccia Isca necessità di ridurre i costi per essere competitivo
Secondo intatti che l'arresto mentre sono al lavoro Pisone due miliardi di disoccupati o su occupati in tutto il pianeta
E chiaro che tale massa di desiderati rappresenta una minaccia alle democrazie
Dall'altro canto il Cré senti potere politico delle grandi corporazioni economiche
Sono i governi e puri una minaccia a legittimi interessi tipo
Una una sì la democrazia
Si può per sirene
Si può persino conclude forzando un po'più verso il signor che la globalizzazione colloca un regime democratico in crisi
Ebbene le copertine sono una risposta a tutto Ciro nei due sensi dal tempo della nascite le partite sono elemento per creare posti di lavoro ma oggi la possibilità del cooperative sono in questo senso molto più grande
Comprendendo settori comunque del lavoro dei servizi sociali della pubblica educazione dell'abitazione Ilaria
Le cooperative i sogni anche adesioni che
Pur appartenendo
Ad individui economicamente deboli quando isolate possono esce le poderose sugli scenari economici quando tali individui
Suoi uniscono affrontando la gigantesca corporazione le gigantesche corporazione le quali non hanno la preoccupazione sociale ma quel guadagno
Stando così le cose
Le cooperative sono PV chiamati ad assumere da oggi in avanti
Il ruolo che tranci Sand e la prestazione di servizi ai loro soci atto
E si diventano rimessione molto importanti nella preservazione Ino difesa della democrazia questo è una caratteristica nuova della seconda
Anzi in un certo censo
E quello che si è definito Como con la creazione del settimo principio quella della preoccupazione verso la comunità
Ed infine la terza questione relativo alla seconda onda che la più sconcertanti Fitto
Penne viaggi
Per il mondo
Soprattutto nel Paesi in via di sviluppo ho osservato con grande tristezza l'aumento di là i Nikita
Il liberalismo economico
La bollettazione
La dittatura del mercato
Vanno sempre in di più approfondendo ed allargando gli avvisi penso sia
Crescono le differenze la miseria abietta può accorrendo dolorosamente valori commossi tant'
Sita di un'ansa
E tikka
In mora
Perfino istituzione fondamentale come la famiglia illa patria vengono Minna
Dalla semplici ed esercita dei viveri il momento presente
Ad essi si sta il sopravvive
Tali iniquità
Se pellicce
Questi valori
I da qui e perfino logico innaturale il santo nella violenza in arrivo
A questo stato di cose
Comuni a decine dei paesi in America in Africa innanzi si aggiunge un altro fatto
La figlia
Delle guerre ideologiche
La quale fissare Morgan sono i militari o paramilitare
Piene di persone che non imparano altro Simona che non sa non lavora
Vogliono continuare a fare quello che sanno fare cioè quel regia
Queste Massimo risposta si alleano
A spacciatori Pietro
A chi sfrutta i vizi
Approfittando dell'equità assurde
E da tutto ciò
Derivano il terrorismo gratuito
Le vendette Nicchi per non dire dell'incredibile disputerà religiosi re religiosi o tribali
Chi si verificano nei Paesi sviluppati o in via di sviluppo
Quelle quello che ho visto nel Kenya ha mai rotti cioè la distruzione assurda della cooperativa intera e sicura azioni il risultato di quanto sopra Forum atto il terrorismo del terrorismo per a tutto
Per non parlare di quanti stanno vivendo in questi giorni in corso
Dove si andrà a finire
Delle mie peregrinazioni vengo ricevuto da governanti da parlamentari i da soggetti importanti della società civile
Il semplice ho l'impressione di parlare e sentir parlare
Molto superficialmente
E le quote si tratta
La rasente crisi del sistema finanziario mondiale espone duramente in un punto sul quale mi sento riluttante a farlo
Viviamo tutti
Tutti noi
Nel mondo
Una grande pro ci preoccupavamo ci preoccupiamo di applicare cerotti sulle ferite che non si capisce
Prestiamo attenzione alle in tre pezzi azione riffa
In onda ai fatti
Non mettiamo la mani le mani nelle nella realtà della lotta quotidiana dove il Kadima animalismo i l'auto fa Asia stanno diventando regole mancano lire ex espressioni mondiale
Che se possano condurre a un punto di equilibrio dove dove si riduca
Giustissimo
La farò
Orgogliosamente
Presenta un piano per ridurre
Gli attuali ottocento milioni di affamati a a penna quattrocento milioni gli affamati in dieci anni
Torni
Arriveremo
Confesso
Cerere lunghe notti insonni
Info lì Ivo nei quali o come compagnia
La solitudine
Sento molte volte la sensazione inutilità
Dello sforzo
Sento come si tutti noi
Fossimo come Maria Antonietta
Voltando le spalle alla realtà delle minoranze sì che già non sono più Mele minoranza
Come detto
La Hoyer
Parla di dui miliardi di disoccupati su occupato in quel modo
E questa una minoranza
Ebbene
In questo quadro che mi piacerebbe poter rispingere attinti più allegre
Esisti una sola figlia di un città e la organizzazione della società
Senza leader
Mondiale
Le società devono organizzarsi per affrontare queste Gestione irrisolti questi
Noi
Che rappresentiamo del cooperativismo sciamo il braccio economico della pensione sociale
Mi sembra che siamo nelle crisi
Il nostro compito non è solo quello di servili inoltre sosia
Ogni volta di più aumenta la nostra responsabilità Doria affiatati con un'orchestra contribuire a costruirli un mondo più giusto dobbiamo garantire la facce
Perché questo è il maggior servizio di chiamarlo potremo rendere alla umanità di Händel fissa della democrazia
Il tema del questo congresso amico IVA
Il ripensare la cooperazione per crescere in un mercato libero in una società solidale è perfetto pure il momento Kilian
Perciò mi congratulo con la Legacoop qui vorrei fare mi alcune parole contenute nel documento congressuale
L'impresa associata può assumere un ruolo P usi impegnativo in questo contesto
Il quale
Io ho appena parlato spetta a noi Sapper lacuali grazie
Grazie a lei presidente Rodriguez Saá
L'intervento impegnati appassionato
Ci porta davvero
Verbale in uno scenario
Che è presente nella nostra attenzione al nostro dibattito
Grazie di nuovo
Al presidente Prodi Querzé
Confermiamo ovviamente l'impegno della nostra organizzazione del nostro movimento a collaborare in tutte le sedi tra cui quella dell'Alleanza cooperativa internazionale dell'ISMU bustese
Quello stesso messaggio e qui il presidente d'onore diverse
Ciò ha voluto
Testimoniare che noi raccogliamo le facciamo posto contro il movimento cooperativo come Legacoop grazie di nuovo al presidente della regolazione
Ora la parola danni Rinalda Vanni no no non Armando Vanni Armando a Legacoop
Toscana
Che succede
Punto coi vedremo se
Ma io come cooperatore che opera nel settore delle costruzioni vorrei concentrare questo mio breve intervento essenzialmente su tre punti
Il primo è che tipo di progetti di sviluppo le cooperative di costruzioni possono fare dopo la fase della ristrutturazione che avvenuta in questi anni
Con riferimento a al ruolo che può svolgere il mezzo al il Mezzogiorno rispetto appunto ai piani di queste aziende
Il secondo
Brevemente un accenno su quello che ha voluto dire per il nostro Paese l'ingresso in Europa
E quali sono rispetto anche a questo le ragioni di una riforma legislativa della cooperazione e infine alcuni riflessioni sul quello che potrebbe essere il rinnovamento dell'organizzazione per aiutare le impresse che si troveranno ad affrontare il nuovo secco
Come primo punto
Vorrei innanzitutto partire da una considerazione
Quella cioè che la grande crisi che ha attraversato questo settore dal novantadue in poi è da considerarsi conclusa
Questo non vuol dire ovviamente che non permangono
Al anche i livelli preoccupanti di difficoltà in alcune aree in alcuni settori la mancanza di una legislazione chiara
Però
è un estro dire corretto dire che rispetto a quello che è stata la vera crisi strutturale del settore costruzioni oggi viviamo un periodo in cui è possibile cominciare a riparlare in modo serio ed attento di sviluppo
E qui viene il difficile
Perché almeno per l'esperienza che io ho avuto quando si è trattato di affrontare anche fenomeni serie di ristrutturazione
Le difficoltà per quanto grandi si sono potute affrontare con uno spirito molto battagliero
Per quanto riguardava tutta la struttura che questa fa se doveva affrontare e subito sono stati momenti difficili ci sono voluti i dettagli sono stati c'è stata anche una preoccupazioni serie
La perdita del posto di lavoro
Aziende che hanno una storia ormai centenaria
La mia con la cooperativa
Che io presiedo è stata costituita nel ventuno per cui pensate cosa popoli di per soci che attualmente operano in questa azienda doversi trovare a discutere
Sì scene per l'anno che verrà ecco per cui su questo dire che anche abbastanza facile creare un clima positivo per affrontare e superare questo questo momento noi con l'aiuto anche della lega per come ha potuto e voluto organizzarci siamo riusciti ad uscire da questa fase
Ma qui quando dico viene il difficile lo dico perché vedo il noto come per noi ma mi sembra di poter dire senza nessuna presunzione anche per altri come è più difficile fare l'altro passaggio l'altro passo in avanti quella dello sviluppo dopo anni di Titti di difficoltà di stagnazione perché di questo in realtà si è trattato come difficile progettare appunto
Questo sviluppo perché perché c'è bisogno di Investimenti perché c'è bisogno di capitali non c'è il sempre ci sono e perché
Almeno per quanto ci riguarda è assolutamente vietato sbagliare per cui siamo in una fase in cui il timore di sbagliare a volte talmente forte che ci lascia un po'firmi ma stare fermi con voi mi insegnate che vuol dire
Che vuol dire terra
Per cui noi abbiamo tentato anche di individuare
Nata alcuni mesi del di ristrutturarsi in un modo un po'diverso
Sappiamo anche che da questa crisi le imprese che ne sono uscite ne sono uscite più forti di come chi erano entrate
In questa crisi in termini di redditività in termini di produttività in termini anche di selezioni di risorse umane
Per cui ci siamo a un certo punto anche forse sentiti
In grado quanto meno abbiamo fatto questa anche scommessa
Di tentare di sviluppare la nostra opera al di fuori di quelli che sono i confini tradizionali che erano quelli del mercato toscano del mercato
Ligure per quanto riguardava quella parte che di stretta vicinanza con la Toscana qualche piccola esperienza altrove ci siamo concentrati nel portare avanti la nostra opera il nostro lavoro le nostre realizzazioni in una regione del Mezzogiorno che è la Puglia
Dove abbiamo acquisito commesse anche significative abbiamo attualmente una decina di di cantieri aperti
E credo che di poter dire dopo cinque dopo sei mesi a questo punto di esperienza che possiamo trarre un giudizio per il momento per quello che conta è la brevità del periodo positivo sia in termini di redditività
Di questi lavori ma sia anche in termini di rapporti che con lì le stazioni appaltanti le amministrazioni locali siamo riusciti a creare noi ci siamo andati investendo le risorse umane migliori che avevamo non non abbiamo dal fatto come in precedenza avevamo fatto quando avevamo affrontato il mercato estero abbiamo cercato di portare il meglio per cercare di crescere anche in questa realtà partendo da un presupposto
Che per sviluppare certi fatturati
Era quanto meno
Nei termini no no
Stessa
Allora perso il filo
Era necessario
Teniamo portate nel Meridione le risorse migliori che dobbiamo affrontare un mercato diverso da quello tradizionali nostro toscano perché fax fatturati intorno ai centoquaranta centocinquanta miliardi
è difficile poter pensare che in eterno si possono fare in territori così limitati e anche perché ci sembra doveroso quando pare e credo che questo sia un tema che effettivamente riguardi tutti se si vuole parlare di cooperazione a livello generale non si possa fare a meno
Di una parte così importante del territorio nazionale come quella del Sud dove fra l'altro tipi di finanziamento di una certa consistenza ci sono diciamo così che il mercato e difficili come qui non scopriamo niente ma è una parte che secondo me non va va affrontato con tutto quello che questo comporta e con tutte le garanzie
E credo che le aziende cooperative macché non cooperative devo una vere quando vanno affrontare e a lavorare in territori come questo per cui una tutela dello Stato affinché si possa lavorare in un clima normali tranquillo di legalità non è che si chiede niente di più e da parte della lega noi questo sì lo possiamo chiedere una
Tutela di un sentire ce l'ha vicino
In questi nei momenti di del nostro lavoro in queste in queste Regione una una lega che dalla sua poi dalla Ford all'autorità che gli deriva la sua posizione sia in grado di tutelare appunto quelle imprese che in questo territorio vogliono e secondo me devono lavorare perché sono territori in cui ovviamente la manodopera non manca nemmeno manodopera specializzata
Vi sono a mio giudizio le condizioni per poter insieme anche le realtà locali di quel territorio sviluppare delle collaborazioni che portano poi i fatturati redditività anche alle nostre cooperative
Secondo aspetto era quello della
Di un riferimento all'Europa
In considerazione di quello che anch'che quella politica che ci ha permesso di entrare
Come si dice in Europa alcuni anni fa ha prodotto anche all'interno delle nostre aziende
E questo ha voluto dire in termini di tasse sia oggi note aziende presentano conti più in ordine rispetto al passato lo si deve anche ad una politica governativa che ha permesso tutto questo che ha permesso forti riduzioni di tasse che ha permesso che permette poi oggi alle nostre aziende di pensare anche ad investimenti e di pensare anche a sviluppo per cui una stabilità che secondo me permette prelude anche a a passi successivi in questa direzione
Ma quando si parla di Europa si parla di grandi realtà si parla di grande impresa con le quali abbiamo cominciato a confrontarsi tiranti impresse
Con grandi mezzi finanziari noi abbiamo cominciato ad apprezzarlo ora cosa vuol dire questo
Abbiamo per esempio alcuni mesi fa ha fatto una gara in provincia di Arezzo dove venivano dove veniva assegnata alla gestioni delle acque di una provincia di più province e ci siamo stati surclassati è il caso di dirlo da un'impresa che si chiama Général des solo che è venuta lì ha fatto la sua o profferta intorno finanze c'ha mandato tutti a casa e a fare se già aggiudicato i lavori siccome già in anche in questo dibattito è emerso come questi sono i settori sui quali sui quali è possibile investire su quali è possibile avere lavoro perché il resto Siziano presidente Michele Mercati assolutamente maturi ci si rende conto cosa vuol cos'è anche l'altra faccia della medaglia
Di questa Europa che vantaggi né dama proposta anche legittimamente e questo porta anche grandi imprese imprese bene strutturate porterà grandi banche comprerà grandi banche chi acquisteranno
Ormai sembra certo i nostri istituti e che faranno politiche che non si sa ecco su questo effettivamente bene come e possano poiché nostre strutture nostre aziende di base confrontarsi
Perché probabilmente probabilmente le strategie di questi grandi gruppi sono diversi appelli tradizionali degli nostri istituti che siamo abituati a conoscere sul territorio avranno poco interessanti investire queste un altro elemento
Su quali noi bisogna portare tutta la nostra attenzione
Perché è più facile investire in altri settori e forse in altri mercati se qua rastrellano e investono altrove non ci troveremmo di fronte ad un sistema del credito e Gian
Lo cominciamo ad avvertire questo che non ha interesse ad investire nelle nostre ad nelle nostre piccole piccoli quando perché se si parla di questi livelli aziende territoriali io ho visto a riguardo di buon occhio
L'ho salutato con soddisfazione il fatto che un grande azienda come Unipol
Sia abbia quantomeno iniziato a metter su una banca degna di questo nome perché credo che si può lavorare in questa direzione istituti che hanno un radicamento di questo tipo una diffusione di questo tipo che hanno interesse a lavorare con il territorio il movimento cooperativo nel suo insieme
Credo che in futuro almeno per aziende di cui del tipo di quella che io rappresento ne avranno un grande un grande Bissone
Perché perché la capitalizzazione la finanza sono necessari per svolgere un lavoro in un settore come quello delle costruzioni e questo mi permette anche di rifarmi all'altro concetto che volevo dire che era quello della della possibilità della ricapitalizzazione definanziamento di queste azienda rinviando egli è stato un dibattito molto puntuale con anche a volte accesso
Nel nostro stesso congresso toscano ne abbiamo parlato le posizioni sono diverso ovviamente sono diverse questo assegno diverse esigenze all'interno delle varie e cooperative ovviamente le cooperative di consumo non hanno esteso i cd esigenze delle delle nostra io
Visto anche il tempo e chiudo brevemente credo che su questo un una riforma
Bisognerà pur farla bisogna portare
L'importante è che la la si faccia insieme senza cercare di di inutili
Fughe in avanti si cerchi di capire effettivamente quali sono i problemi perché di ricapitalizzare le aziende non può di per sé non vuol dirmi nulla i sogni capitalizzare quelli scritti che è hanno poi una programma è un progetto bisogna anche capire cosa secondo me assolutamente importante cosa è possibile fare all'interno dello stesso movimento cooperativo senza andare a a ma a scardinare degli elementi che poi e si è visto in questo dibattito macchinazioni Barberini sembra e questo è ben chiaro senza andare a scardinare le punte che effettivamente resistono da oltre cento anni ci hanno caratterizzato e sono sempre attuali
Per le strutture assolutamente significativi di questo movimento per cui l'attenzione deve essere massima certa che ci sono aziende che hanno diverse esigenze su queste o se bisognerà fare un discorso o specifico bisogna trovare delle condizioni se ci sono all'interno del movimento cooperativo per trovarle il terzo punto sull'organizzazione dico solo tre cose così chiudo subito
Visto il tempo è scaduto io credo ad un'organizzazione autorevole DT credo che ci sia assolutamente bisogno di una lega nazionale assolutamente autorevole forte in grado di progettare
Il ministro Amato
Stamattina nel suo splendido intervento ci ha ricordato come è fondamentale poter progettare per potere aggredire in nuovi mercati le singole aziende non sono in condizioni per cui una lega stagionali il Centro studi l'ufficio so troviamo tutti gli strumenti che vanno trovato
Spendiamo lì investiamoli in termini di risorse di tutto perché questa è la strada e a livello territoriale un mantenimento della lega che è necessario perché se
Perché la specificità del territorio guai appena guai accadrà sarebbe un errore grazie scusa
Grazie Vanni Armando presente tra noi l'assessore al bilancio alla programmazione della Regione Lazio che Angiolo Marroni che ringrazio per la sua presenza
Diamo ora la parola al presidente
Dell'UNCI Luciano
Ringrazio anticipatamente
A se ne scusa presidente
Giudiziaria annunciò che la commissione tornare alle diciotto e quindici
Colleghi e cari amici
Come tutto il suo scendiamo si apre una stagione di grandi opportunità
Ma anche agli altrettanto grandi responsabilità per il movimento cooperativo italiano
Si tratta di mantenere le caratteristiche
Geo politiche antropica e culturali
Della cooperazione
Coniugando le al processo di profondo repentino cambiamento in atto
Costituito da un insieme Complesso e specie tanto di eventi e fenomeni
Dalla globalizzazione dei mercati economico-finanziari
Alla moneta unica europea
Dall'internazionalizzazione del mercato del lavoro
Al radicale cambiamento evolutivo delle informazioni e delle comunicazioni
Alla compatibilità ambientale e detto sociale dei processi e delle procedure produttive
E non ultimo come ci ha fatto osservare il presente il presidente Barberi dalle nuove incertezze paure
Quindi si tratta in una parola
Di adeguare la nostra missione cooperativa e la prassi cooperativa
Alla nuova stagione di eventi che abbiamo più o meno contribuito a costituire
E a costruire
Pena al contrario
Come anche voi amici della lega Coop sostenete né documenti
Per valori a questo trentacinquesimo congresso
La riuscita del tentativo di relegare il movimento cooperativo
In un ruolo marginale ed interstiziale
Ma qui è bene dirlo
Non ci dobbiamo preoccupare tanto di essere ridimensionati
Quanto di di ridimensionare
Nel contesto attuale in funzione dei valori progettuali sociali che sono insiti nella missione cooperativa
Con altre parole amici della Legacoop comprendere Park comprendere che ruolo e le funzioni di cooperative
Come anche voi sostenete
Non sono traducibili una difesa chiusa degli interessi da parte delle imprese cooperative
Ma per Baudo anzi vorrei dire coincidono con quelli della questione sociale dei diritti di cittadinanza cioè uno sviluppo come viene detto nei vostri atti congressuali che non va solo in direzione dell'interesse dei soci delle cooperative ma dell'intera collettività
Quindi una cooperazione quella che vogliamo organizzata come impresa economica e come movimento anche dei valori
Consapevole e adeguatamente strutturata verso una nuova più ampia e complessa missione
Per superare l'affermare le questioni sociali i diritti di cittadinanza
In un'Europa vista come socialità aperta all'intera platea umana è passata sul principio di sussidiarietà
Quanto diceva il presidente Rodrigo verze mi conforta fortemente sulla missione la capacità e il Progetto cooperativa questo lo ha aggiunto fuori testo ma voglio dargliene atto
Perché la posizione dell'ANCI mi pare corrisponda a ledere
Esigenze di ruolo del movimento cooperativo
Perciò da parte del momento come italiano nel riuscire a realizzare la formazione e la fruizione di un progetto socio economico culturale e politico per se stesso in funzione degli altri
Di un equilibrio tra valenze sociali e valenze economiche
Cioè in un condensato efficiente e ponderato di congruità socio economiche per una società avanzata che ricomprenda ogni persone tutte le persone
Trasformando il quasi mercati
In mercati effettivi dell'istante sociali inevase
A riguardo quella conferenza nazionale sulla cooperazione promessa dal governo Prodi Veltroni
Andrebbe mantenuta anche voi l'impegno del governo D'Alema
Le strade
Scusate che vengono proposte per affrontare il cammino che abbiamo davanti pur coincidendo
Nel punto d'arrivo ne lamenta
è inutile nasconderlo
Premi dono percorsi sostanzialmente riversi al di là della formazione federativa ormai condivisa sul piano degli asset Histoire statuali
Da una parte si tenta di aprire la strada
Del cambiamento finalizzata agli obiettivi prefigurati con nuovi percorsi processi tecnico strutturali dall'altra e quindi da parte dell'UNCI
Per venirvi attraverso un progetto complessivo individuabile nel mercato sociale dell'economia cooperativa
O se preferite con quel terzo settore costituito dall'economia sociale come anche voi amici della lega Coop sostiene di voler fare almeno in una proiezione virtuale
Ma questo percorso per comuni obiettivi e realmente diverso inconciliabile
Oppure può essere condensato in un progetto comune forte alto e di grande spessore sociale
Denuncia dell'avviso che attraverso il la il rilancio dal basso dell'unità dei movimenti Corradini e per l'Italia delle centrali cooperative sia possibile iniziare un percorso unitario reale e irreversibile
Intanto tra gli nuovi tra le centrali cooperative
Potrà essere costruttivo un tavolo permanente di confronto concertazione programmazione delle attività ed iniziative del movimento cooperativo italiano
Sia a livello centrale che periferico affinché il lavorare unitariamente per la cooperazione non sia più episodico disarticolato casuale
Ma le questioni che devono e dovremo ponderare con l'acqua quadruplice lente di ingrandimento sono diverse e di notevole rilievo qui ne citerò solo alcune ma che danno la dimensione delle problematiche che abbiamo di fronte che dobbiamo dipanare
Sono d'accordo
E non starò a stabilirne per brevità le motivazioni sull'Unità oltreché monetaria politica
Dell'Unione Europea ma è evidente che non possiamo confondere
Le grandi opzioni sociali con scelte politiche il campo io collocarsi in aree ben definite del consenso politico a priori bianco ancor più in occasioni referendarie di nessuna attinenza con la cooperazione non può vederci
Consenzienti invece come anche voi sostenete
Amici della lega coppe lei convergenze politiche cito testualmente da Lotti documenti congressuali ed ecco no
Paese dagli obiettivi e dalla qualità delle riforme istituzionali politiche e sociali dall'atteggiamento nei confronti del movimento cooperativo e impongo dalle scelte di baci cooperazione
In Europa
Forte dei propri valori ma anche delle proprie esperienze e lo voglio sottolineare di olocausto dei popoli d'altronde quell'autonomia non non neutrale come a voi la definite anche richiamata dal vostro presidente Barberini potrebbe rilevarsi fatale per il movimento cooperativo in diverse stagioni della politica come abbiamo già avuto cenno in un passato recente ancor più in trascorsi storici
Sul piano delle procedure cooperative è indubbio che dovremo perseguire come anche voi sostenete la flessibilità affidata a regole rinnovate condivise è generalmente applicate
Impegnandoci a fondo e insieme per lo sviluppo del Mezzogiorno non solo in Italia
Come opportunità di crescita lì dell'intero sistema non come veicolazione di politiche economiche altrove determinate
E ancora sul piano delle procedure cooperative è indubbio che il movimento cooperativo debba recitare da assolvere una funzione qualificata e determinante sul terreno delle Previtali privatizzazione
Concentrando la sua capacità di fare sistema ma anche è indubbio che faccia prevalere i criteri che implicano un mix tra solidarietà ed efficienza e quindi di condivisione delle scelte e delle connesse responsabilità
Ma sempre sul piano delle procedure cooperative ci sembra non è rinviabile alla questione legata agli aspetti finanziari e della capitalizzazione
è evidente che la previsti dalle imprese cooperative al mercato finanziario esterno come si è rivelato per il socio suo venditore ovvero compartecipazioni che non intaccano l'autonomia gestionale
Che decisionale e rischiano il Wisla donarle le finalità e l'errore fra i più clamorosi che potremo fare infatti parrebbe che siamo stiamo cercando un consenso esterno
Alla nostra base associativa
Basando lo prevalentemente SIULP postulati del profitto finanziario voluto eticamente
Che invece la base associativa potrebbe essere in grado secondo noi di sostenere e quindi darci una forte progettualità sociale ma anche non rinunciando a chiedere efficacemente l'esecuzione del dettato costituzionale
Fino a oggi alla cooperazione sono state date briciole rispetto alla produzione sociale effettiva se voi considerate che nell'anno trascorso il movimento cooperativo ha creato quaranta mila nuovi posti di lavoro
Non abbiamo avuto per questo un supporto decente dallo Stato mentre l'industria privata
Se facciamo i conti sicuramente avuto un sostegno assorbita
Ad avviso dell'undici al di là delle azioni di partecipazione delle obbligazioni governative che condividiamo
Poiché non snaturano la Filosofia cooperativa è proprio ancora prevalentemente su questi due metri cioè il punto è pubblica e cooperativa
Che dovremmo insistere del dotarci degli mezzi finanziari necessari al rinnovamento
Ha rinnovato molto Progetto iato ed alto ruolo della cooperazione non rinunciando
Correttamente e sottolineo correttamente alla fruizione della finanza tout-court anche in relazione al suo volto ormai stabilizzato
D'altronde il fenomeno della finanziarizzazione del sistema economico
Sai influenzando in Rossini inesorabilmente le procedure cooperative anche negli istituti storici e più fondamentali come quelli del resto
Si tratterà infatti di verificare se intendiamo di quest'ultimo galvanizzare nelle capacità di riallocazione dei costi o di considerarlo come parametro di remunerazione finanziaria
Della partecipazione sociale noi evidentemente siamo per la prima funzione e non per questo contrari alla sua destinazione alla capitalizzazione delle stesse cooperative
Ed infine ancora sulle procedure cooperative e sto a Bertelli nave
La questione della nuova legislazione sul socio lavoratore non possiamo allontanarci
Dal disegno originale della proposta Zamagna anzi rafforzarlo nella sua intrinseci ITA e pretendere una stesura corretta infatti per assolvere il nostro ulteriore prioritario compito di creare vera reale non assistita e finalizzata perché riguarda la domanda effettiva nuova occupazione necessario riferisci ad affidarci a quella flessibilità affidata a regole rinnovate che come dicevo anche voi amici della lega Coop avete adottato come metodo costante dello sviluppo
Ecco allora che non dovremo trascurare
Ed egli sa articolare le questioni che ci sembrano più lontane impalpabili con quelle che lui come quelle che indichiamo della diffusione dello sviluppo dell'economia sociale con relativa in aree nuove e nella creazione di un mercato sociale dell'economia cooperativa rispetto alla pressante necessità di adeguamento dei prezzi cooperative e dei loro sistemi dire alle cure sia realtà della globalizzazione della finanziarizzazione infatti si tratta di considerare l'insieme non e una parte del problema
Voglio dire che dovremmo dedicarci un uguale impegno
Ed energie tanto adeguare resistente cooperativo alle nuove sfide di un mercato globalizzato quanto da affrontare gli altrettanto nuove sfide della missione complessiva della cooperazione intesa come mercato sociale dell'economia cooperativa in una parola far sì che i movimenti curative mutualistici europei siano la parte più evidente dalla Costituzione della Costituzione la terza via
Esso il concretizzarsi di un processo socio politico economico di questo tipo che potrà scongiurare la ormai possibile evenienza
Della del clan recessione e quindi la prospettiva di un rinnovata grande crisi
Dal clone d'altronde una prospettiva di questo tipo cioè legata al mercato sociale dell'economia cooperativa come terza via trova proprio in Italia
Un primo autore ora anche se iniziale riconoscimento nel mercato sociale delle imprese non profit e delle cooperative sociali proposto dal governo D'Alema
Nella mozione programmatica con la quale ha ottenuto la fiducia del Parlamento e che di fatto ha costituito almeno per la cooperazione i presupposti del patto sociale per lo sviluppo e l'occupazione di cui condividiamo la portata e le responsabilità ma anche la necessità di realizzarne tutte le capacità di spesa in tempo reale
Un impegno quello del nuovo governo italiano coraggioso
E lungimirante macchine dovrà corrispondere all'ippica
E coerenti e altri di politica economico sociale ma anche ad un altrettanto efficace
E coerente prodigarsi delle organizzazioni cooperative che dovranno sentirne tutta la responsabilità rispetto a quel pungere da battistrada
Per l'intero sistema sociale e cooperativo una più ampia visione che ho cercato di rappresentare pur sinteticamente cari colleghi cari amici
Non posso che concludere queste Brevi riflessioni che vi borgo con estrema semplicità anche come parte di un dialogo concreto da avviare nuovamente sull'Unità cooperativa
Ringraziando per il per il lavoro fatto ed anche ritengo per i ritardi consensi
Ottenuti
Dal movimento cooperativo italiano infine voglio ringraziare Ivano Barberini
Per la sua opera valido
A utenti con lungimirante governatore la sua relazione odierna non è ne è una testimonianza che deve servire come traccia fenomenologica per il nostro Comune lavoro per accrescere i meriti sociali della cooperazione grazie
Grazie presidente giudizio ovviamente
Il suo ragionamento
Parte integrante del nostro impegno del percorso che insieme siamo svolgendo daremo ora la parola al presidente della DC Maurizio disastri
Prego di accomodarsi la tribuna
Io debbo raccomandare i delegati rete regate gregari che sono presenti che dobbiamo
Per forza andare
Fino all'orario previsto se vogliamo poi fare intervenire un po'tutti quelli che lo stanno con l'hanno già richiesto e che lo richiederanno
Ancora quindi andremo avanti fino alle sette come programmato
Termineremo diciamo la seduta grazie prego Presidente Zaffini prego grazie
Cercherò di essere ancora più sintetico
Del mio predecessore
Care amiche cooperazioni cerca nemici cooperatori
Ho gradito particolarmente l'invito rivoltomi dal vostro presidente
Io ad esempio molto volentieri al compito affidato nel dramma mia associazione di portarvi il saluto l'augurio dei cooperatori della CC per il miglior esito del vostro congresso
Un augurio interessato
Con la lealtà che contraddistingue i nostri rapporti vi annunciamo vi dichiariamo anche una lettura delle vostre tesi congressuali la relazione Ivanovo avuto solo stamattina
Abbiamo tratto notevoli spunti per le nostre riflessioni sui temi sui problemi che ci accomunano per definire prospettive soluzioni ipotesi di intervento
In vista del dibattito che avremo nel nostro congresso che si terrà da qui a un mese a fine maggio sarò onorato sa cogliere il nostro invito a parteciparvi tutti quelli che potrete
Credo che i temi che avete considerato coprano effettivamente la massima parte delle prospettive di
Impegno per l'intero mondo cooperativo
Io ho ascoltato soltanto l'intervento di tre delegati marchi piano la dottoressa De Paolis
Ebbene credo che veramente avrei potuto sentire gli stessi interventi con molta direi
Diciamo
In modo molto lusinghiero anche se fossero stati presentati al mio congresso
Credo che le proposte le capacità di analisi critica e lavorazione che sono stati fatti da questi tre delegati siano un qualcosa di estremamente costruttivo rispetto alle elaborazione che noi abbiamo in corso
Nel sorge una domanda spontanea però se i temi i problemi le difficoltà le esigenze di rapportarci correttamente
Tra noi con le altre forze imprenditoriali con le forze sociali con le forze politiche
Con le istituzioni sono comuni perché il movimento cooperativo italiano che ha certamente la capacità e lo sta dimostrando
Di individuare di costruire una propria posizione di analisi che in coerenza con i principi del Licata e con le prospettive che ci ha appena delineato il presidente torvi Querzé
Di costruire diciamo una propria posizione sopravvenuta alla globalizzazione via via più intensa
Si faccia mantenere l'adesione ed anzi rivitalizzare i principi e i nostri valori consolidati
In un'esperienza positiva ultras cullare
Non sia altrettanto capace di individuare in modo i criteri linee adeguati per i avviarci su un cammino diretto all'obiettivo dell'unità
Che se raggiunto porrebbe il nostro movimento l'intero movimento cooperativo italiano in condizione di incrementare presenza ruolo e soggettività politica
Tutti nel movimento esprimiamo e confermiamo anch'io in questo momento ogni volta che abbiamo l'occasione di farlo e di dichiararlo l'intento unitario
Poi occorre ritornare alla domanda che ponevo prima
Io mi auguro che su questo tema provengano dal vostro congresso indicazioni certe bende ditta ben meditate concrete e praticabili
Sarebbero veramente un risultato utilissimo per tutto il movimento cooperativo italiano e non solo alla soglia degli anni due mila
Per parte nostra per parte dell'AGCI
Cercheremo di offrire un mio apporto utile
Nell'ambito della nostra esperienza
Che necessariamente diversa dalla vostra come e diverso da quello delle altre centrali
E fermo restando il nostro convincimento
Che il pluralismo quando sia corrispondente a realtà
Per cultura pervasi associative riverse per storie ed esperienze diverse per interessi e fabbisogni dei soci aderenti e sodalizi
Veri cooperativi che sono necessariamente differenti
Cioè il pluralismo quando non sia prodotto di qualcosa Duster Montale e fattore di crescita e fattore viene incrementato di capacità creativa e fattore di qualità ma soprattutto è elemento indispensabile per democrazia e libertà
In questo quadro è possibile
Almeno per quanto riguarda noi avere intenti unitari e allo stesso tempo difenderci dal rischio
Della omologazione o dai tentativi di annullamento per le specificità che trovano una loro sostanziale e sostanziosa ragione di essere
Ecco perché reagiamo con forza ogni qual volta si profila un tentativo di esclusione o discriminazione
Altrettanto chiaramente dobbiamo dire
Che lo stesso intento unitario ci porta ogni qual volta che sia possibile a collaborare costruttivamente ad ogni azione unitaria che ci venga proposta
E credo che lo possiamo provare e documentare a chiunque e che chiunque lo posso
Eccepire se fosse il contrario
Quelle che non accetteremo mai e di essere rappresentati senza consenso ho mandato
Cari amici io vi esprimo a nome dell'associazione che ho l'onore di presiedere
Posso assicurare sta avviandosi verso una fase di piena salute di sviluppo con risultati insperati fino a qualche tempo fa la volontà di garantire a voi alle altre centrali
Qualora siano condivisi lealmente i principi che ho appena ricordato
La totale collaborazione e il più leale impegno al centro in periferia e nei settori per far sì che l'intento unitario si possa tradurre in azioni concrete grazie
Grazie Presidente Zaffini confermiamo
Il nostro impegno e quindi la nostra partecipazione al congresso
Della dieci anzi lo ringraziamo per l'invito del cioè cioè rivolto ecco andiamo avanti giorno
Probabilmente discussione alla parola ora Francesco Boccetti ricco fondo
Si prepari Paolo Genco Camst
Apposto
Tutto tu
Delegate e delegati illustri ospiti
Penso sia giusto
Ribadire come ha già fatto l'ottima relazione dei Barberini
In apertura un giudizio di sintesi
Sugli ultimi quattro anni
Sono stati anni molto impegnativi
Talvolta anche difficili
Ma oggi possiamo affermare che il nostro sistema cooperativo quello di Legacoop intendo
Ha trovato le risorse per ristrutturarsi per qualificarsi
Per sviluppare ulteriormente
La sua attività e quindi per creare nuova occupazione
Come sostanzialmente abbiamo mantenuta integra la nostra capacità impeditiva
L'emergenza ordire sì superato
Detto questo
Pur avendo coscienza
Che il lavoro di ulteriore qualificazione dell'offerta economica cooperativa
E ancora denso di grandi potenzialità inespresse
Questo trentacinquesimo congresso
Alle condizioni per guardare avanti
E cercare di inaugurare o per lo meno di porre le condizioni
Per una fase il nuovo protagonismo cooperativo
Le condizioni esterne
Non solo consenta
Ma consigliano un siffatto straccio strategico
E di proposito mi soffermerò fra i tanti
Su tre grandi tendenze
Sul piano politico l'Europa e l'Italia hanno un interesse oggettivo ad un maggiore protagonismo
Dell'economia sociale della cooperazione e dell'associazionismo in generale
Sì è ragione del pluralismo economico
Che è condizione per un mercato libero ed efficiente
Sì è in ragione della riforma dello stato sociale
Sia in ragione dei processi di privatizzazione Ina
Questione quest'ultima che tocca soprattutto il nostro Paese
Sul terreno economico imprenditoriale
Ormai è evidente che la competizione
Fermo restando la centralità dell'efficienza e dell'efficacia della singola impresa si sviluppa anche su altri due livelli la qualità dei sistemi Paese
E la capacità di proporsi al mercato come sistemi di imprese
Infine sul piano sociale
Registriamo non solo il fiorire del cosiddetto terzo settore
In cui si esprimono il volontariato certamente l'associazionismo non profit ma che annovera anche non dimentichiamolo
Istituzione di grande caratura imprenditoriali quali le fondazioni bancarie
Ma occorre pure avere attenzione
Alla spinta sempre più interessante
Verso l'economia della partecipazione di cui le stock option
E l'interesse crescente verso percorsi di Walker buy out sono le due manifestazioni più evidente
Condivido molto al riguardo la sensibilità e le proposte espresse dalla cooperazione imolese
Per raccogliere questi insieme di sfide
Di opportunità e di obiettivi dobbiamo certamente metterci nelle condizioni
Come cooperatori
Di elaborare
Di condividere
E di affermare un progetto comune di sviluppo
Capace di dare il giusto respiro alle prospettive dell'Unità cooperative
Così come abbiamo
Bisogno di migliorare ulteriormente Dior mente la qualità della proposta imprenditoriale
E definire meglio le strategie Insacco operativi o di sistema e gli assetti strutturale organizzativa
Non sarà facile
Mettere mano a queste questioni
Ma su questo versante io ho fiducia nella qualità e nella tenacia delle cooperative e dei cooperatori
Questo lavori interni
Tutta carico Dinoi cooperatori
Però deve necessariamente essere accompagnato da ragionamenti nei confronti della politica
Del mondo della politica e delle istituzioni
Sulla necessità di rinnovamento della forma cooperativa per metterla in condizioni di approcciare con pari dignità di impresa
Due questioni cruciali
Per compete
La questione delle alleanze imprenditoriali
E la questione dei capitali di rischio
Così come occorre riflettere sulla governance cooperativa
E cioè sui meccanismi di partecipazione dei soci di democrazia e autogestione dei processi di controllo del management e di qualificazione dei gruppi dirigenti a tutti i livelli
In sostanza intendo dire che di fronte ai grandi mutamenti di scenario c'è il problema di riflettere con spirito aperto
Se così come oggi regolata la forma cooperativa e nelle migliori condizioni possibili per affrontare le sfide sociali economiche ed imprenditoriali propria del nostro tempo
Personalmente ritengo che sulla scia della legge cinquantanove del mille novecentonovantadue si possa proseguire in un'opera di modernizzazione regolamentare legislativa
Che rafforzando le finalità mutualistiche interni ed esteri
Le finalità sociali e solidaristiche dell'impresa cooperativa tuttavia consenta migliori condizioni almeno su due versanti
Rendere la forma cooperativa più aperta affiche abbia le condizioni se lo ritiene utile
In base al principio della cosiddetta valorizzazione statutaria di stringere alleanze trovare partner industriali e sviluppare politiche di gioco
Secondo rendere l'impresa cooperativa interessante
Per gli investitori istituzionali
Perché la cooperazioni non N la cooperazione oggi non è più nelle condizioni di finanziare la propria crescita
Inoltre di cogliere le nuove opportunità ed infine di corrispondere alle nuove domande sociali attingendo così come finora è prevalentemente avvenuto alle proprie risorse finanziarie interne o indebitandosi col sistema bancario
Insomma per essere nello sviluppo dell'Europa del Paese
E del Mezzogiorno prima di tutto abbiamo bisogno di imprese cooperative efficienti efficaci imprenditorialmente volute redditi
Ma abbiamo altresì bisogno che alla forma cooperativa siano date migliori condizioni di accesso e di apertura alle forze del mercato
Questo secondo me il punto
Si noti bene
Che se questo non avverrà
Si assisterà a due processi fra loro strettamente correlati
Da un lato l'impresa cooperativa mano a mano che cresce si sviluppa allarga la propria sfera di attività e quindi deve corrispondere sempre meglio alle logiche competitive del mercato tenderà a trasferire le proprie attività in società di capitali
E dall'altro lato quasi per naturale conseguenza la forma cooperativa finirà per essere circoscritta in campi sempre più specifici o residuali del tessuto economico
Se dovessimo subire questo processo involutivo i danni sarebbero molteplici
Sul piano politico e sociale ma soprattutto sul piano del pluralismo economico e della democrazia ecco no
Allora una sinistra riformatrici
Impegnata a costruire un mercato aperto
Trasparente efficiente pluralista
E per questa via impegnata a realizzare un sistema di pari opportunità per tutti i cittadini
Che ne sia più o meno consapevole questa sinistra riformatrice ha un interesse primario e di tali ad interagire con la cooperazione con le mutue con le nuove forme dell'economia della partecipazione con l'associazionismo con l'economia sociali in generale
Infatti questi insieme di esperienze di forze rappresenta lo l'humus
Di quel pluralismo economico indispensabile per arginare le derive Moni Po monopolistiche ed oligopolistico del capitalismo che laddove prendono piede
Frenano l'innovazione e quindi lo sviluppo con l'emergere fra le altre cose dei gravi problemi di carattere occupazionali di cui stamattina
Abbiamo sentito
Un'interessante esposizione
Mi siano consentite alcune ultime considerazioni sul Mezzogiorno
Che giustamente al centro delle nostre tesi congressuale
è in atto un processo interessante
Fatto primo di vitalità progettuale di impeditiva direttamente nel recente dal territorio
Secondo da uno sviluppo significativo dei rapporti nord-sud in particolare nella distribuzione nel manifatturiero nel comparto vitivinicolo ed in quello ortofrutticolo
A conferma di quanto appena detto basti dire che Coopfond
Chiuderà quest'esercizio avendo investito circa l'ottanta per cento dei pochi mezzi nelle cosiddette aree dell'obiettivo uno due e cinque B del Regolamento dell'Unione europea questo è un risultato che fino a tre anni fa francamente non era neppure immagino
Ora questo processo che segna una novità molto positiva
E da tempo attesa
Va coltivato ed ulteriormente sviluppato
Stando bene attenti a non commettere errori di valutazione
A non superare determinate soglie di rischio
E soprattutto continuando ad essere selettivi sulla qualità dei progetti e delle persone portatrici di quei progetti
Credo che per il futuro si debbano perseguire più il due linee guida
Insiste con le pubbliche istituzioni
Perché nel Mezzogiorno
Vengano migliorate le condizioni esterne all'impresa
Quindi certamente la questione delle dotazioni infrastrutturali
Ma anche la questione dell'efficienza della pubblica amministrazione
La certezza delle regole
La depersonalizzazione dei rapporti fra cittadini e istituzioni
La lotta alla criminalità organizzata ed il sostegno pubblico alle cosiddette politiche di fertilizzazione imprenditori
Di cui noi ci candidiamo come gestori ma di cui non possiamo più secondo me sostenere l'onere finanzia
Seconda linea guida da seguire continuare a sostenere la nuova domanda di cooperazione direttamente nel gente dal territorio così come sviluppare ulteriormente i cosiddetti rapporti nord sud
Ma parallelamente a queste due azioni già in corso occorre svilupparne una terza capace di sostenere e qualificare la cooperazione già presente ed attiva nel Mezzogiorno
Queste tre azioni di politica cooperativa per il Sud devono vedere interagire le cooperative
La rete consortile le società finanziarie e le strutture associative
Infatti i migliori risultati si ottengono quando scatta la sinergia fra questa pluralità di soggetti che hanno compiti funzioni e caratteristiche diverse ma che tutti insieme possono far matura migliori opportunità condizioni di maggior vantaggio e soprattutto possono far scattare meccanismi di accreditamento nella società
Nonché di riferimento di risorse Esterne aggiunti a quelle che può mettere a disposizione il movimento opera
E su questo terreno diciamolo francamente abbiamo ancora da migliorare la nostra c'in conclusione
Abbiamo di fronte un quadro al tempo stesso denso di opportunità e di qualche minacciasse
Ma sono convinto che se nell'affrontarlo
Sapremo mettere la stessa determinazione
La stessa voglia di fare
E soprattutto lo stesso spirito di gruppo che abbiamo messo in campo nell'affrontare le crisi potremmo davvero inaugurare una nuova stagione di protagonismo operativo grazie
Grazie dolcetti che ci regala tra l'altro due minuti
Che mettiamo discorsi
Ovviamente dell'economia dei lavori credo che tra l'altro l'umanesimo ora un problema anche di accorciare i tempi degli interventi previsti
Beh sì perché se no paura e non ce la facciamo deciderà domani
Il congresso la parola
Paolo Genco Paola qui chiedo scusa ha detto ho dovuto un po'spostare ma dovevamo dare priorità ai nostri ospiti grazie fa parte della logica di tutti i congressi
Dover contenere i tempi degli interventi e tocca sempre a qualcuno parlare per un quindi non so se sono l'ultimo o il penultimo poco cambiano l'importante è che
Mi pare debba essere colta colto lo spirito di questo congresso un congresso che sia nella sua fase preparatori a livello territoriale sia stamattina con la relazione del presidente i contributi esterni che ci sono stati da l'impressione di un congresso partito su basi di Gandhi grande concretezza
Di grande attenzione anche da parte dei delegati
E mi pare di poter dire che questo rientri anche in uno stile che meglio si addice ad una cooperazione cambiata e che ancora sta cambiando voglio fare solo alcune sottolineature e precisazione di punti di vista per non tenerla eccessivamente lunga
Prima considerazione che mi vien da fare però è una premessa importante dal mio punto di vista veniamo da anni che ci hanno molto provati i primi anni novanta sono stati anni particolarmente tremendi per tutta la cooperazione ed in modo particolare per la cooperazione di Legacoop anni che hanno portato ad una durissima selezione
Addirittura dobbiamo riscontrare purtroppo che talora alcune esperienze imprenditoriali sono fallite sono crollate
E hanno privato di un patrimonio importante il nostro movimento cooperativo
Ovviamente non è auspicabile assolutamente che queste condizioni
Si ripropongano ebbene che quegli anni bui vengano lasciati alle spalle e in però è però col importante secondo me cogliere anche gli aspetti positivi che si sono generati da questa serie di vicende
E in modo particolare vorrei sottolineare quell'impegno solidaristico che ha contribuito a contenere gli effetti negativi della crisi della prima metà degli anni novanta e un impegno solidaristico e una serie di riflessioni che
Ci hanno molto impegnato nel corso di questi anni
Credo che da tutto questo si sia potuto così avviare una cooperazione una fase nuova della cooperazione più forte
Imprenditorialmente e più attenta alla sua identità che forse nel passato decennio in parte era stata messa in ombra
Oltre a questo aspetto però l'altro aspetto di carattere rilevante
Mi pare che sia per così dire cambiato uso un termine un po'forte l'azionariato di riferimento di Legacoop al suo interno d'altra parte ce lo ricordava la relazione
L'intervento del professor Amato preferisco chiamarlo ci ricordava e ci sottolineava questo aspetto perché si è andata affermando sempre di più all'interno della lega
Con forza senza arroganza ma con forza con la forza del mercato delle idee degli uomini una cooperazione di servizio che sta continuando grazie anche ad una situazione di mercato che lei è favorevole ma che grazie
A gruppi dirigenti che sanno interpretare correttamente questa tendenza una cooperazione di servizio che ha fatto grossi passi avanti e che da Cenerentola qual era
All'interno della lega si sta affermando sia nel comparto dei servizi vere e proprie sia nel comparto del sociale
Una crescita ed un'affermazione di questo comparto che io vedo sia di carattere quantitativo qui nasce il maggior numero di cooperative
Di fatturato soprattutto di occupazione perché questa in buona parte cooperazione di lavoro e da un punto di vista qualitativo con imprese sempre più efficienti più attente a svolgere un ruolo che non sia solo di carattere strettamente economico ma anche di carattere sociale
Spero che di non essere accusato di eccessivo
Di eccessiva partigianeria sedò alcuni elementi che riguardano la cooperativa Camastra cooperativa nella quale attualmente opero
Perché credo penso che sia importante sapere e non so se tutti lo sanno che cambista è ormai da alcuni anni la maggiore cooperativa di lavoro se le cooperative di lavoro possono essere misurate in base a quello che il primo punto al centro della loro missione cioè il fatto di dalle di dare lavoro
Il gruppo di Camst è un gruppo di settecento miliardi con quasi cinque mila occupati la sola cooperativa quindi non il gruppo adatto queste performances dal mille novecento e novantaquattro mille seicento occupati in più centoquaranta miliardi di fatturato in più sempre dal novantaquattro centosedici miliardi di investimenti
Chiudo qui perché se no veramente sembra che voglia limitarmi a dell'oggi alla cooperativa
Voglio però dire che questi dati
Che Camst può portare a questo congresso sono nientemeno che la punta di un iceberg estremamente più Grosso che c'è sotto il pelo dell'acqua una cooperazione diffusa che complessivamente ha saputo produrre risultati particolarmente interessanti soprattutto ripeto
Senza lasciando da parte la logica del fatturato soprattutto per quanto riguarda gli aspetti occupazionali
Non dimentichiamoci che questo aspetto la capacità di produrre occupazione che costituisce uno dei primi drammi nazionali
è appunto un motivo di merito di cui non solo la cooperazione di servizio ma tutta la lega può andare assolutamente fiera
è per questo motivo che mi sento di fare tre sottolineature che sono tre richieste
Peraltro contenute ma le voglio sottolineare e quindi presenti a questo congresso contenute nella relazione che Barberini ha fatto a mio avviso se erano tre elementi principali ai quali prestare grande attenzione
Per favorire per aiutare questo processo che auspicabilmente dovrebbe travalicare la cooperazione dei servizi e magari potesse anche portare a dei risultati ulteriormente positivi anche in quei settori che hanno dovuto subire i problemi che sto tutti sappiamo nel corso degli ultimi anni
Il primo aspetto
Ditemi se sono troppo lungo perché io vado vado sì dunque
Il primo aspetto né a mio avviso serve
Alla nostra cooperazione una politica credibile di sistema io dico che è importante certamente fissare nei congressi delle parole d'ordine dare dei punti di riferimento concettuali indicare delle strade però non basta proclamare gli impegni devono seguire azioni concrete quindi quando si parla di Sud di occupazione di rispetto dei valori e quant'altro è necessario che queste parole d'ordine importanti ed accettate dalla cooperazione
Trovino poi le gambe sulle quali camminare servono quindi idee per produrle in pratica servono uomini convinti azioni efficaci strumenti di cui il movimento cooperativo deve essere adottato e che deve mettere a disposizione ma servono anche
Contesti ambientali favorevoli per attuare i progetti altrimenti si rischia di cadere in una sorta di velleitarismo o di fare certe cose solamente per mettere a tacere la propria coscienza dico questo perché è vero che alcune cooperative si stanno ad esempio impegnando sul tema del Mezzogiorno altre però non dimentichiamolo si sono impegnate in passato sul tema del Mezzogiorno
E purtroppo ne sono uscite con ampie scottature stiamo attenti quindi a fare in modo che gli interventi non si traducono poi delusioni perché la riproposizione
Di quegli argomenti poi non possono trovare la dovuta attenzione da parte di tutti i soggetti che potrebbero avere capacità e risorse per andare in questo senso
Secondo punto
Servono regole che tutti si impegnino a rispettare innanzitutto io credo regole interne alla nostra realtà regole interne soprattutto sul mercato e dentro le in prese da questo punto di vista proprio per andare per slogan
Va combattuto a mio avviso soprattutto la concorrenza sleale un argomento che ho colto un attimino forse in ombra
Nel
Dibattito congressuale e che deve assolutamente essere ripreso e non dimenticato va combattuto il lavoro nero vanno fatti rispettare i contratti va combattuta l'evasione
Tutti elementi che turbano una corretta competizione sul mercato e va combattuta anche quella burocrazia che talvolta ammazza ed inibisce le potenzialità delle nostra impresa
Per fare questo a cosa serve beh io credo che serva
Continuare non solo ad attivare tavoli di discussione ma avere il coraggio di intavolare efficaci tavoli
Laici e quindi massima apertura per la costruzione di queste regole non solo al nostro interno ma anche con le altre associazione imprenditoriali e servono regole interni
Che richiedono un forte impegno sul fronte legislativo
Da questo punto di vista la relazione conforta perché le ha sicuramente sottolineate quindi individuati come momenti di forte impegno della nostra organizzazione dopo questo congresso io mi limito a dire che sul socio lavoratore va bene condivido Barberini il fatto che sia certamente una legge forse non per fare perché magari ognuno ha l'avrebbe voluta migliore però sicuramente e dopo tanto tempo di dibattito è il massimo
Che si poteva ottenere perché non è ancora Legacoop che fa le leggi le leggi vengono casomai proposte
Da parte di Legacoop vengono discusse con le altre centrali cooperativo con le organizzazioni sindacali e quindi io dico che su questo punto
Di incontro che abbiamo ottenuto è opportuno tenere ferme danzare la nostra azione nei confronti dei rappresentanti in parlamento serve la legislazione cooperative anche qui proprio per essere molto sintetici al massimo rischiano tormenti di tralasciare cose importanti io dico che bisogna tener ferma nel quadro della revisione della legislazione cooperativa
Gli elementi fondanti della cooperazione non possono essere oggetto di trattativa o messi in discussione
Perché se cominciano a toglierci riserve indivisibili o principi quali quelli della porta aperta
Mi si deve spiegare perché da qui in avanti dovrebbe ancora esistere una cooperazione dovrebbe ancora senso chiederei giovani soprattutto di fare nuove cooperative di dimostrare così nuova e di dimostrare così solidarietà ed infine alla questione della Corporate Governance sulla quale io credo che il cammino
Che si è impostato con la flessibilità legislativa che sembra profilarsi ed una qua in un quadro anche di autonomia statutari e quindi di assunzione di responsabilità da parte delle singole cooperative il cammino sia giusto termino con l'ultimo punto l'ultima sottolineatura che l'etica di impresa cooperativa che io dico praticata e non solo teorizzata
Sta venendo fuori con chiarezza
Da parte anche di grandi imprese un concetto molto semplice non è la dimensione imprenditoriale che penalizza la capacità di esprimere un'etica d'impresa e quindi solidarietà e valori cooperativi anzi tante volte la grande impresa quando è cosciente del suo ruolo riesce meglio ad assolvere ai propri compiti alle proprie finalità
Di carattere etico
Questo fare perché hai due minuti soli due minuti bene io diciamo per Pirelli nel sito due minuti oltre bene credo comunque di aver terminato con quest'ultima sottolineatura
Ora la parola per l'ultimo intervento dalla seduta Sanzo Luigi della Puglia Wenders motivati dagli atti
Tanto possano saremo tutti inseriti negli atti viene lo fanno e quindi
Per gli Stati Uniti Germania no va bene assolutamente no non è che c'è bisogno della platea
Mi ha fatto piacere questa mattina di aver ritrovato nella relazione di Barberini riconfermata la scelta
Già presente nei temi del Mezzogiorno come scelta strategica di tutto il movimento cooperativo
Spero che venga compiuta anche nel documento conclusivo questa scelta ma soprattutto che questa scelta venga confermata nei comportamenti concreti tutte le impresse del movimento nei prossimi mesi
Di questo abbiamo parlato nel nostro congresso regionale che ha apprezza
L'età del mio soggiorno la scelta del Mezzogiorno significa proporre il consolidamento della cooperazione esistente quindi non considera il soggiorno un deserto mondo Ugo dove opera un sistema imprenditoriale che al proprio interno anche delle coop
Delle cooperative delle impresse Kyoto in un contesto molto più difficile rispetto alle altre aree del Paese
I limiti per i livelli insomma che ci sono gli infrastrutturazione che sono esistenti nel territorio che sono insufficienti per i servizi alle imprese disponibili che sono anche sul sufficienti specialmente per quanto riguarda le condizioni di credito per la qualità del sistema istituzionali diffuso di cui anche qui est l'ho detto in questo contesto molte imprese rimangono piccole e medie e non riescono ad operare il salto di qualità
Di cui parlava Giuliano Amato questa mattina io credo che noi dobbiamo dedicare dopo il congresso un'attenzione diversa dal passato rispetto alla problematica della piccola e media dimensione cooperativa
Come dimensioni diffusa più di quello che crediamo e che ha una problematica appunto del tutto diversa e peculiare
Dobbiamo dedicare cioè una tensione progettuale che ci farà incontrare secondo me in maniera feconda con tutto il sistema delle associazioni che rappresentano le piccole e medie imprese tutto un mondo che non ci è ostile
Con il quale si può mettere in campo una strategia comune di confronto con le istituzioni e di alleanza politica riprendendo e ripescando la parte positiva di la esperienza del secondo tavolo delle imprese del sistema imprenditoriale che oggi fortunatamente nonno esiste più come secondo tavolo data la maniera in cui è stato firmato nuovo patto sociale quindi guarda aree al mondo cooperativo a anche con l'ottica della piccola e media impresa significa però adeguare anche le proprie politiche i propri servizi e quelle esigenze che sono esigenze diverse significa cioè chiedere alle nostre società di sistema di attrezzarsi per venire incontro a quel tipo di tematiche e a quel tipo di esigenza
Significa naturalmente sono tematiche le esigenze che riguardano nella gran parte dei casi problemi di sottocapitalizzazione di cui stiamo parlando problemi finanziari più generale ma anche altri tipi di servizi significa anche guardare con lo della piccola e media impresa garantire alcuni servizi essenziali di informazione consulenza e progettazione che secondo me dovrebbero essere erogati nazionalmente solo quando la lega nazionale avrà una effettiva ed efficace Capatti capacità di intervento in tutto il torna passionale potremmo dire che siamo vicini ad un intervento capace di consolidare il sistema cooperativo meridionale
Il secondo aspetto
Che trattiamo i nostri temi riguarda la nostra capacità di promuovere nuove impresa
Ed è strettamente legato questa capacità di promuovere lo riprese al primo aspetto
Perché nel Mezzogiorno ed in Puglia non c'è così colta a far nascere nuove imprese per che tante c'è una fortissima la natalità di riprese ma come sapete c'è anche una fortissima mortalità imprese e quindi il problema non è tanto quello di far nasce nel perse ma quello di consolida era in quest'impresa e soprattutto nei processi di trasformazione dello stato sociale e nei servizi noi abbiamo una nascita forte di nuove imprese il problema è quello di avere invece un sistema qualificato di intervento
Proprio in questi settori della cooperazione sociale e dei servizi che siano di riferimento rispetto a queste piccole cooperative che nascono per poi magari soccombere dopo qualche anno vi sono anche tantissime impresse che nascono e sono Koper attive che sono dei qualificate che pregiudicano l'immagine del movimento cooperativo cooperativo tutto
Il processo di promozione quindi secondo me avrà un senso sedici Remo a creare impresa con delle reali prospettive in questa direzione
E importante che si gira Rizzi un metodo per valutare le idee imprenditoriali e per diffondere le tematiche tipiche delle imprese che nascono
Il metodo contenuto nel progetto fare impresa
Che è un metodo sperimentato con successo in varie zone deve essere generalizzato deve essere anche alla base dell'attività di promozione delle associazioni dei sindacati e degli enti locali io qui voglio dire ci siamo trovati di fronte fenomeno dei lavori socialmente utili ancora una volta di fronte al fatto che ci vengono proposti o che vengono promosse da organizzazioni tante cooperative che magari probabilmente avranno solamente una derivi ma assistenziale e probabilmente non diventeranno mai ripresa allora su come valutare una nuova idea imprenditoriale dobbiamo cercare di metterci d'accordo
Fece l'accordo fra associazioni organizzazioni e sindacati perché ci sia un metodo che sia unitario e condiviso molto in no le imprese possono essere consolidate se in partenza non vengono compiuti errori irrimediabili nella fase iniziale questo discorso i lavori socialmente utili e dello stato sociale del vederci anche aprire un confronto con il sistema delle Autonomie locali io non credo che possiamo uscire da questa vicenda dei buoni rapporti con gli enti locali se ogni cooperativa on mi diciamo associazione a livello locale si confronta con il singolo comune con la singola provincia o con la singola Reggio abbiamo bisogno di aprire un ragionamento con il sistema d'Autore locali perché si comprenda che cosa vuol dire stabilire un rapporto corretto con il sistema imprenditoriale e con il sistema cooperativo rapporto corretto perché la pratica delle cooperative che nascono su input di questo o di quell'altro assessore oppure la pratica dei le dei lavori al massimo ribasso cioè degli appalti al massimo ribasso che presuppongono addirittura per alcune lo svolgimento di alcuni servizi sociali salari che si aggirano sulle cinque seicento mila lire è una pratica che trovi
Amo purtroppo diffusa e che non aiuta né gli enti locali a fare dei servizi adeguati nelle cooperative e le imprese accrescere e a professionalizzare Zinedine alcuni in in alcuni settori infine
Io credo che la scelta più importante e potenzialmente densa di conseguenza che contenuta nei temi sia quella dell'invito che viene rivolto alle grandi imprese di scegliere il Mezzogiorno come luogo in cui operare investimenti e come luogo per cercare nuovi mercati e nuove attività produttive con questa scelta se Condove noi usciamo da genetico siamo di fronte ad una cartina di tornasole
Ed è una scelta che viene
Posta di fronte alle grandi impresa ed è una scelta che si può compiere oppure non si poco io capisco le difficoltà che erano anche qui riproposta l'ultimo intervento
Che sono con s a questa scelta cioè di compiere come grandi imprese una scelta avverte del Mezzogiorno capisco le difficoltà che sono collegate a quel contesto di cui ho parlato prima difficoltà di una politica di certezze ci eccetera le cose che conosciamo e sono state elencate ma dobbiamo dire che effettivamente con il sistema istituzionale con questa debolezza del sistema istituzionale dobbiamo aprire un confronto dobbiamo ragiona are con questo sistema istituzionale e anche con il Governo che ci impegna e che impegna il sistema imprenditoriale ad investire nel Mezzogiorno cioè no e dobbiamo dire o si o no do possiamo dire sì o no di fronte alla scelta
Di andare Mezzogiorno come sistema di grandi imprese però possiamo anche porre delle condizioni possiamo deve porre le condizioni nel senso che possiamo dire che è un sistema di c'è che si possono operare degli investimenti si potranno operare nel prossimo futuro
Degli investimenti se si verificheranno anche alcune condizioni che sia il governo che le regioni meridionali dove vogliamo fare questi investimenti debbono poter garantire
Noi in Puglia stiamo facendo stiamo compiendo esperienze importanti in questa direzione ed è proprio su questo che troviamo le difficoltà nel far superare
Prevenzioni da parte del sistema istituzionale quando specialmente e fatto con dove c'è un quadro politico che lontano da noi io a questo proposito saluto con molto piacere m ha fatto molto piacere l'intervento di Alleanza Nazionale questa mattina Alemanno stato veramente Parolini pensanti verso il mondo con
Relativo verso il fenomeno cooperativo pensate a quanto siamo distanti dalla momento in cui invece la all'ex ministro Agricoltura Poli Bortone ai Eva addirittura richiesto una commissione d'inchiesta sulla lega delle Cooperative era diciamo un esponente importante di Lanza sale quindi è stata un'acquisizione importante che ci aiuta anche a confrontarci con quelle istituzioni che sono che hanno un quadro politico diverso da quello a cui noi tradizionalmente ci rapportiamo o con i quali è possibile evidentemente dalle parole che veniva detto che stamattina Alemanno un dialogo un dialogo corretto dal punto di vista dei rapporti istituzionali fra impresa e istituzioni ne abbiamo bisogno che si discuta di questo che ci dicano appunto se
Sono aperti e questi investimenti del movimento cooperativo e se riescono anche a ai vita
Are che ci sia una aggressività io sono d'accordo con quello che diceva il rappresentante la carta su una aggressività della concorrenza che talvolta riesce a penetrare con vecchi metodi nelle maglie del sistema istituzionale meridionale dove ci
Abbiamo di fronte al fatto che per esempio in Puglia anche Legrand grande istituzione francese riesce a penetrare con certi metodi vecchi all'interno di un sistema istituzionale trovare dei consensi che noi stessi usciamo attuale questo è grave ed è e va fatto e va rappresentato in questa maniera la maniera ufficiale ora noi stiamo facendo quindi delle esperienze importanti che tutti quanti conoscete prima di tutto quella di Coop Estense che ha riportato con scelte coraggiose la cooperazione consumatori in Puglia scelte che sono state coraggiose perché compiute conta con una approfondita e come scelte di non ritorno per adesso siamo a livello di tre ipermercati a per
Sessanta mila soci consumatori i pugliesi Gracco pestilenze cinquecento miliardi di fatturato
C'è fino a ieri miliardi di investimento e mille nuovi occupati ipocrita non è una cosa da poco per una Regione come quella pugliese che ha
Ha riproposto in maniera nuova il
Ma della cooperazione ma ci sono anche scelte importanti che ha fatto il Conad sia in provincia di Foggia come con Adriatico e anche con questa nuova acquisizione con questa alleanza con questo con queste società private che hanno scelto la bandiera del Conad anche nel resto della Puglia ma ci sono stati anche investimenti importanti di Granarolo oggi siamo una presenza importante contro riguarda il latte a confluiti per quanto riguarda l'ortofrutta e anche nel settore della pur se nel lavoro in questi giorni abbiamo affrontato e se è stato affrontato in maniera molto seria la questione della rilevazione di un ramo di azienda della prestigiosa azienda Dioguardi anche settore dei servizi nel campo delle cooperative sociali stiamo facendo esperienze di Pompiano una cooperazione quindi che si è presentato in maniera molto nuova rispetto alla società furbizie
No sono scelte che noi i abbiamo compiuto tutte quelle che gli ho detto con un forte rapporto con il movimento cooperativo e con la lega delle cooperative regionale sono scelte che dobbiamo pretende che vengano valutate appunto per l'importanza che hanno non sono tutte rose e fiori e anche all'interno del congresso abbiamo sollevato un problema un problema perché ci sono ancora nel settore delle costruzioni al una aziende che intervengono secondo noi in maniera vecchia e discutibile con le quali vogliamo ragionare perché si tratta di scelte che sono soprattutto slegate da un rapporto con la lega regionale sono se legate da un rapporto con il territorio che CDA sacche di alcun senso appunto di in relazione con la cooperazione esistente noi ci teniamo in Puglia assegna un momento di discontinuità rispetto al passato rispetto al passato nostro come Lega Cooperativa ma un segno di distintività vogliamo che
Vogliamo far rilevare anche al sistema istituzionale rispetto almeno pongo cooperativo che viene avanti un mondo cooperativo indistinto con della cooperazione che viene di nuovo promossa ancora oggi negli ultimi anni in maniera strumentale c'è un dilagare nuovo di cooperazione spuria del rispetto alla quale noi dobbiamo prende le distanze perché ancora oggi non è stato superato il vecchio motivi operazione la cooperazione degli enti di sviluppo la cooperazione della Federconsorzi ancora o oggi quella maniera strumentale e politica di intendere la cooperazione e presente nell'immaginario della gente e sta per affetto affacciare un nuovo tipo di cooperazione spuria che della quale non vogliamo appunto cogli Arci anche noi sposa ambita ecco perché ci teniamo ad avere anche per quanto riguarda gli apporti esterni una cooperazione che viene si infuria ma è fortemente legata al nostro movimento cooperativo vogliamo quindi fare in modo che tutto il sistema e si Narducci valuti per quelli chi siamo oggi per quelli che dobbiamo diventare cioè una cooperazione legata principi ai principi e i valori dell'Alianza cooperativa internazionale citiamo ci teniamo quindi ad essere conosciuti per questo in questi giorni stiamo trattando abbiamo ragionato con il Presidente della Giunta regionale e con la Chiesa sulla destinazione del miliardo di invero Fitto di investimenti
Gli aiuti alimentari che la cooperazione di consumo sta destinando ai centri di accoglienza della pubblica perché come sapete noi siamo in prima fila rispetto a quello che accade oggi nel corso debbo dire che sia il Presidente la Giunta regionale
Che il rappresentante
Del della Curia
E in Puglia vogliono dare a questo avvenimento una rilevanza esterna molto forte sono raccomandati di creare un momento nel quale la prima volta che arriveranno questi aiuti ci sarà diciamo la loro partecipazione ad una presentazione di questa iniziativa vogliamo essere quindi conosciute distinti per questi gesti piuttosto che essere omologa
Ti per imprese che operano al di fuori della nostra circa grazie
I lavori questa nostra seduta domani ma
Alle ore nove in punto
O sotto la
Di Franco Buzzi procederemo a spron battuto grazie a tutti prego il che gli sta lavorando nelle Commissioni
Compreso all'esito di
Sì domani
Ebbene battuta
Perché
Modelli
Ancora ovviamente troppo
Aggiunge
Va
Io diversa
O fornito
Solo quando
E quindi
Ma votiamo
Tra
Allora stop
Dovevano
Riordinare
No ma ci vuole quindi programmi o a quello che ormai è una congregazione