"L'idea Comune che cambia l'Italia" XVII assemblea annuale dell'ANCI presso Verona Fiere, Via del Lavoro 8 (4 - 7 ottobre 2000)

E benvenuti in questa ultima tornata della assemblea Anci di questa
Sono Giorgio Castellani presidente del consiglio comunale di Padova presiedo questa tornata dice lo ringrazio il presidente Domenici in nella mia veste di coordinatore per la Regione Veneto dei presidenti consiglio comunale se mi consentite pochi secondi voglio ringraziare in particolare Domenici per aver inserito nella sua relazione le figure dei Presidenti del Consiglio comunale come inseriti a pieno diritto nell'ambito dell'ANCI non ambito di collaborazione piena e di riconoscimento istituzionale
E un riconoscimento particolare un ringraziamento particolare al presidente Violante che nel suo intervento di ieri ricordato quella che la nostra funzione
Che pur sussidiaria a quella del sindaco ci pone in prima fila tra i collaboratori del sindaco stesso e come rappresentanti delle istituzioni
Rivogliamo svolgere questo compito anche nell'ambito della maggiore responsabilità che ci viene data proprio dalle parole di Violante come mediatori super partes di quelle che sono le parti politiche che poi esprimono le loro opinioni in consiglio comunale
E quindi oggi svolgerò anche questo compito di presidenza dei lavori nello stesso identico spirito dando subito la parola al sindaco di Brescia Paolo Corsini che ci parlerà della costituzione federalista un argomento il federalismo che come avete sentito è stato toccato da molti grazie
Buongiorno a tutti
Il tema che mi è stato assegnato sovrasta certamente le mie forze che travalica i tempi di una breve comunicazione
Proprio dunque una concisa riflessione limitata al Titolo quinto dalla Costituzione dedicato all'ordinamento autonomiste federale della Repubblica
Da parte dei comuni italiani grandi medio di minor dimensione demografica sia messo da tempo in atto un grande sforzo di cambiamento del sistema di governo della pubblica amministrazione locale
Sia nell'ottica di ottimizzare di migliorare i servizi offerti ai cittadini sia al fine di supportare il più ampio processo di rinnovamento del Paese
Grazie ad una legislazione innovativa che ha prodotto una maggiore stabilità politica a livello locale ed ha consentito di procedere a Costituzione vigente ad un indubbio ammodernamento dall'apparato amministrativo centrale trasferendo in periferia nuovi potere inedite responsabilità
è stato possibile operare scelte determinanti per l'arduo cammino verso la riforma dello Stato in senso autonomiste federale
Il decennio trascorso non va sottovalutato si è avviato un profondo processo di cambiamento istituzionale che ha cercato di intercettare comprende le ragioni strutturali delle modifiche intervenute nel corpo dello Star e l'economia
Un percorso non sempre lineare tanto che ancora oggi sono presenti ed operanti forti elementi di contraddizione
La principale causa delle difficoltà immerse va rintracciata nell'ardua affermazione di una concezione effettivamente autonomiste federalista dell'ordinamento da parte di larghi settori della vita pubblica
Solo posizioni preconcette dunque possono sottovalutare screditare il processo di riforma pur difficoltoso avviato dal Parlamento dai governi che si sono succeduti e dagli enti locali in questo decennio
Un decennio significa mente concluso con l'approvazione la legge costituzionale uno del novantanove che ha introdotto tra l'altro l'elezione diretta dei presidenti da Regione e che la presente un ulteriore rilevante tassello nel mosaico della riforma
Tuttavia per quanto sia certamente da apprezzare quanto fino ad oggi compiuto e quanto ancora potrà realizzarsi come effetto volano della piena applicazione alla normativa vigente
Si ravvisa in tutta la sua urgenza la necessità di apportare modifiche indispensabili alla carta costituzionale procedendo da alcuni principi cardine su cui dovranno essere ridefiniti i confini politici istituzionali dell'ordinamento repubblicano
Varrà la pena di riprendere la straordinaria lezione di unto Criville che già nel mille ottocentotrentacinque in un saggio che costituisce un classico del pensiero politico la democrazia in America
Aveva avuto l'opportunità di osservare che il Comune e la sola associazione che sia così naturale che ovunque sono uomini riuniti si formò un comune la sovranità del popolo del Comune uno stato originario nel Comune risiede la forza dei popoli liberi senza istituzioni comunali non c'è spirito di libertà
Mentre i regni alle repubbliche sono opere umane sembra che il Comune Isca direttamente dalle mani di Dio
E ancora se il Comune esiste da quando esistono gli uomini la libertà comunale cosa rare e fragile e fra tutte le libertà quella comunale che si stabilisce così difficilmente e anche la più esposta alle invasioni del potere
Partendo dall'ovvia considerazione presa d'atto della complessità della riforma l'intero sistema delle autonomie può e deve svolge un ruolo determinante nella definizione del nuovo quadro istituzionale
Promuovendo una strategia unitaria che come recentemente emerso in occasione della discussione sull'ordinamento federale pubblica si sta affermando fra i rappresentanti istituzionali comuni delle province e regioni
Sul tema dalla riforma autonomiste ferita dalla Costituzione infatti
Dopo un serrato confronto con province e regioni è stata consegnata al Parlamento nel mese scorso alla vigilia la discussione sulla riforma del titolo quinto una proposta unitaria dell'Anci dell'UPI e dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni
Che ha individuato un nucleo essenziale un nocciolo duro di innovazione costituzionale
La decisione di operare uno stralcio aveva tentato non solo e non tanto un atto di realismo politico ma a ben vedere una scelta che può tornare utile all'intero sistema delle Autonomie
La riorganizzazione della macchina statale nella forma di una struttura federale infatti è processo delicato e complesso
Né può essere realizzata in un colpo solo con operazioni di mere ingegneri accademica o senza il supporto di un condiviso lo spirito costituente come ben documentato dalla vicenda dalla Bicamerale
Sono in gioco valori interessi bisogni sociali che richiedono risposte serie ed efficaci
Soprattutto in gioco la centralità dell'autonomia locale in questo processo centralità riconosciuta dall'articolo quinto dalla Costituzione
Il costituente fu davvero lungimirante ed a tutto il processo di riforma legislativa ordinaria che a partire dalla legge centoquarantadue del novanta caratterizzato questo decennio peraltro in un quadro europeo possono fare riferimento alla Carta delle Autonomie approvata nel mille novecentottantanove e sottoscritta da tutte le nazioni dell'Unione
Se di processo si tratta è pertanto necessario che tutti gli attori del cambiamento vi partecipino e non lo subiscano vista l'altezza dalla sfida
Infatti la società complessa dei nostri giorni esiste un nuovo patto federale che riconosca la pari dignità costituzionale a tutti gli enti politici territoriali nei quali si esplica la vita sociale economica culturale e morale dalla comunità
Pur nella diversità per grado natura e dimensione delle funzioni del ruolo e delle competenze di ciascun ente pensiamo al federalismo dunque come processo che investe a partire dalla comunità la natura la forma i poteri e le competenze la tutina alle relazioni fra i soggetti istituzionali e fra questi cittadini
Le tradizioni la storia le diverse autonomia e le capacità del municipio italiano devono trovare in un nuovo modello costituzionale riconoscimento Espresso e proiezione d'avvenire
Vive in questa convinzione è una delle più profonde originali intuizioni dei costituenti del quarantotto i quali nell'articolo quinto dalla Carta fondamentale affermata l'unità e l'indivisibilità della Repubblica
Sancirono la volontà di promuovere le Autonomie locali quali soggetti politici e istituzionali che non traggono la loro legittimazione genetiche funzionale da un atto autoritativo dello Stato
Ma che adesso perché preesistono tanto che la Repubblica ne prevede non la istituzione bensì il riconoscimento
La riforma che siamo riusciti a mettere in moto riguarda infatti il tema di estrema rilevanza per i Comuni quali il principio di sussidiarietà il federalismo amministrativo e finanziario l'abolizione dei controlli i Consigli regionali delle Autonomie
Prospettive di rinnovamento da inserire in un quadro nel quale lo Stato legislatore controllore non è più centrale assoluto e l'asse delle decisioni concernenti numerosi martiri si è spostato verso le regioni e le autonomie locali
Più in particolare ma in estrema sintesi le proposte accolte in sede di dibattito avvenuto alla Camera e che ora dovranno passare all'approvazione all'altro ramo del Parlamento riguardano articolo centoquattordici
è stata integralmente recepite alla proposta unitaria delle Autonomie nell'articolo che ora contiene principi autonomiste sussidiario
Infatti nell'attuale formulazione del disegno di legge si afferma che la Repubblica è costituita dai Comuni dalle Province e dalle città metropolitane dalle Regioni dallo Stato
Viene altresì sancita l'autonomia degli enti territoriali attraverso i propri statuti con poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione
Per quanto riguarda l'inserimento di Roma come capita da Repubblica di una repubblica unitarie di solubile è stato approvato un emendamento in base al quale è stata una legge dello Stato disciplina dell'ordinamento
Articolo centosedici anche in merito alle particolari forme di autonomia speciale
Che in regione a statuto ordinario potranno attivare su singole materie per singoli obiettivi economico sociali stati ITC la Camera ha colto quanto proposto dalla rappresentanze di ANCI UPI presidenti delle Regioni
A tale proposito dato più significativo fra di Stato del fatto che tali forme prima di essere approvata dal Parlamento dovranno essere concordate con gli enti locali dell'aspetti le regioni articolo di centodiciassette
Qui è contenuta la svolta più significativa nei nuovi rapporti fra Stato e regioni ovvero
Il ribaltamento dell'ordine dalle competenze legislative tra i due livelli istituzionali
Essendo affidata alla Regione la generalità delle competenze legislative salvo quelle espressamente riservate allo Stato che come noto sono diciassette
Tra le materie attribuite a legislazione concernente concorrente tra Stato e regioni mezzo chiese segnalate
La tutela e la sicurezza del lavoro l'istruzione la tutela la salute la Protezione civile il governo del territorio le grandi reti di trasporto la distribuzione dell'energia la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali
Viene inoltre costituzionalizzato alla potestà regolamentare degli enti locali
Articolo centodiciotto
E da considerare certamente remunerativo la nostra tesi all'accoglimento della proposta presentata delle Autonomie
Di attribuire la generalità delle funzioni amministrative comuni salvo che per assicurarne l'esercizio unitario siano conferite a Province Città metropolitane e Regioni e Stato sulla base dei principi di sussidiarietà di differenziazione di adeguatezza in questo articolo si introduce altresì il principio del coordinamento tra Stato e Regioni sulle delicate matti relativi all'immigrazione e alla sicurezza
Articolo centodiciannove la materia dall'autonomia finanziaria tributaria degli enti territoriali viene disciplinato in modo nuovo con la previsione di un fondo perequativo l'affermazione del principio della perequazione sociale
Finalmente viene riconosciuto in Costituzione il principio dalla piena autonomia responsabilità finanziaria fiscale di ogni istituzione territoriale
Articolo centoventitré
è importante io credo il recepimento di quanto proposto da Anci cupi dei presidenti delle Regioni riguardo l'introduzione in ogni regione del Consiglio delle Autonomie Locali disciplinate dallo Statuto regionale
Tale organo se neppure qualificato al momento come organo di consultazione dovrà essere istituito in ogni regione subito dopo l'approvazione una legge costituzionale
I consigli regionali quindi nel termineranno poteri e composizione in modo che questo organo possa costituire la sede in cui dovranno essere discusse tutte le materie concorrenti la vita il funzionamento degli enti locali
L'accordo non conclude mafia la fase della riforma organica quella che si dovrai lavorare in Parlamento ma pure quella che penalizzato ogni giorno nella piena responsabilità di ogni livello istituzionale di governo nell'ambito dei rispettivi rapporti fra enti dopo di me prenderanno la parola tutori Polistudio usi rappresentanti del mondo politico istituzionale ai quali abbiamo chiesto di riflettere ad alta voce su questo orizzonte che sia finalmente aperto davanti a noi che abbiamo sintetizzato in un titolo
Il ruolo dei Comuni nel sistema di auto-governo territoriale
Questo titolo bene sintetizza l'impegno dell'Ance di tutti i Comuni dinanzi al nuovo quadro di responsabilità che ora si apre i Comuni innanzitutto dai Comuni procede infatti una primaria direi primigenia funzioni di rappresentanza di governo reale ed immediato degli interessi della comunità
Già nel mille novecentodue in una memorabile relazione ad un convegno di consiglieri cattolici
Ponendo i fondamenti di una visione autonomistica del municipalismo italiano Luigi Sturzo rivendicava la funzione collettiva dell'ente Comune nel contempo sottolineava linea dei militari i propri diritti
Diceva
I diritti del Comune che sorgono dalla sua stessa funzione sono inalienabili in forza di quella comunione territoriale delle classi delle famiglie
La quale genericamente specificatamente costituisce il comune del suo essere giuridico nella sua funzione collettiva nel diritto di amministrare i beni comuni di regolare le quote dei consociati per la soddisfazione dei bisogni collettivo territoriali di diverso ordine
Sussidiarietà è innanzitutto questo
Riconoscere il ruolo dei Comuni quale prima a livello istituzionale e porre in gradi un sussidio ma ferme di esercitarlo nel miglior modo possibile
Sussidiarietà dunque come sistema di relazioni verticali fra istituzioni ma pure in un ulteriore duplice valenza io credo un'istanza di libertà contro l'esorbitanza pervasiva e senza limite dalla sfida dell'interesse
E comunque sempre da rapportare alla dimensione della persona come scaturigine centro di relazioni solidali in un ambito comunitario
In secondo luogo una funzione non dissocia attiva ma congiuntiva tesa raccordare il ruolo della dimensione pubblica che non necessariamente deve essere statale all'iniziativa del privato alla sfera dell'intrapresa dei singoli soggetti
I comuni nel sistema dell'autogoverno territoriale perché non siamo né campanilistiche miopi
Viviamo in una fase in cui la modernità con tutte le sue contraddizioni ed anche stridenti ingiustizie di fermare la propria maturità
Il mondo la società l'economia si fanno sempre più complessi e articolati i confini le antiche barriere sono ormai in crisi i centralismi crollano
Ma non si può rispondere a tutto ciò con un localismo esasperato
Chiudendosi nei propri confini esasperando le culture neo tribali dei luoghi neanche in quelli regionali o macro regionali
Da qui la nostra prospettiva partire dal nostro ruolo dalla nostra identità aprendoci alle collaborazioni interistituzionale autonomia e federalismo si leggono assieme se pensiamo forme di autogoverno dentro un sistema un sistema a rete
In questa prospettiva si può facilmente comprendere il significato dalla proposta avanzata dall'Anci e recepita dei presidenti di Regione di inserire la Costituzione la previsione del Consiglio d'aiuto non mie in ogni regione
Proposta poi raccolta e votata dalla Camera
Ed è per noi motivo di grande orgoglio e soddisfazione che voglio sempre sottolineare a questa platea proprio in considerazione dell'importante confronto che in atto con le regioni sia a livello nazionale che locale un significativo positivo successo dell'Anci
Nella concitata discussione parlamentare che si è svolta a quanto l'introduzione di questo Consiglio c'è chi ha polemizzato quasi che la proposta fosse tesa a complicare l'organizzazione istituzionale regioni
E a complicare così è stato detto la vita ai presidenti di regione
Un'interpretazione a mio avviso fuorviante e miope cosa vuol dire complicare la vita ai presidenti di regione noi non abbiamo certamente letto nuovi Podestà con nuovi commissari di governo l'interpretazione all'opposto derise la seguente quella che alla base dell'intesa fra noi e le regioni
Con il Consiglio autonomie locali organo di rappresentanza di decisione di confronto si dà un contributo effettivo concreto all'abitazione di un serio federalismo autonomiste e non certamente neo centralista
Discussione consenso decisione costituiscono il sale dalla democrazia
Ormai le procedure consolidate distruzione Rizzato e garantiscono la celerità del confronto delle scelte
Per cui non ci sono più alibi per non procedere in tale direzione
A meno che non si coltivi Emilia e di federalismo imperniato sul potere del principio assoluto che dall'alto tutto decide l'impone
Sia chiaro
Che qualora il Senato non potesse aderire alla nostra richiesta emendativa il termine organo di consultazione andrà letto in un senso di garanzia minima ovvero dopo l'approvazione la legge costituzionale dovrà essere istituito il Consiglio d'autonomia e che certamente non esclusivamente organo organo di consultazione
In un secondo momento la discussione del Consiglio sul nuovo statuto regionale né precise dagli ulteriori compiti e poteri
Spero che sia stato chiaro in tal senso e di Vito Ganci regionali e tutti voi cari sindaci e gli amministratori a non accettare interpretazioni interessate di altra natura siamo all'inizio del percorso
Ma è davvero importante salutare con forza e con orgoglio la prima vera intesa che assieme alle Province abbiamo assunto con le regioni un accordo che è riuscito a superare indenne lo scontro la contrapposizione tra gli schieramenti politici nazionali
Guai se noi non avessimo avuto la forza la volontà e la capacità di giungere ad un'intesa istituzionale per il bene dei cittadini superando le nostre personali inclinazioni visioni politico partitica
Ebbene una volta approvata questo il nostro spiccio la riforma costituzionale del Titolo quinto la parola tocca a noi e Autonomie locali e regionali protagonisti della costituenti regionali
L'ANCI Lupi nello scorso mese di giugno novantatré alle regioni una proposta di confronto e di collaborazione di natura pratiche strategica
I nuovi presidenti di Regioni ai quali auguriamo sinceramente un buon lavoro non hanno ancora adeguatamente risposto a questa sollecitazione
Speriamo che non interpreta il proprio nuovo ruolo in termini di potere neo centralismo dico e li incalzeremo perché questo non accada
Ed ecco le nostre proposte da portare al tavolo di confronto con le regioni per una piattaforma comune a partire dal decalogo autonomista degli Statuti regionali
Se concordato innanzitutto di procedere a due momenti di dialogo costruttivo il primo riguarda i vertici periodici tra i tre livelli per definire agì ad agende di iniziativa comune
Il secondo concerne un tavolo tecnico politico per l'approfondimento delle principali questioni concernenti i rapporti istituzionali e amministrativi decentramento federalismo fiscale ordinamento degli enti locali
Tra i tre livelli di governo
Le mattine di confronto con le ragioni non mancano e possono essere così riassunte associazionismo degli Enti locali e comunità montane attuazione del federalismo amministrativo attuazione la legge centoquarantadue del due sei cinque e gestione recente testo unico
Attuazione da legge costituzionale uno del novantanove consiglio delle Autonomie costituzione delle aree delle città metropolitane delegificazione e semplificazione amministrativa
Federalismo finanziaria e fiscale metodo la programmazione finanziaria e della costruzione dei bilanci regionali
Gestione dei fondi comunitari iniziative di partenariato incentivazione delle forme associative di gestione di servizi pubblici locali e valorizzazione dei comuni di piccola dimensione
Potere regolamentare presenza unitaria Bruxelles dell'ambito degli uffici regionali di collegamento con le istituzioni comunitarie del Comitato delle Regioni progettazione comunitaria
Principio di sussidiarietà e ambiti di governo rapporti interistituzionali
Con particolare riferimento alle Camere regionali delle autonomie la conferenza unificata semplificazioni amministrative autoregolazione autorganizzazione statuti regionali di sviluppo e occupazione partecipazione degli Enti locali della programmazione regionale sulla base del patto di stabilità di nuovi patti territoriali di sviluppo degli sportelli unici
Quanto al tema dei nuovi statuti regionali sulla base di quanto già previsto dalla legge costituzionale uno va a esso collegato concretamente le due problematiche del federalismo e della sussidiarietà
Sappiamo bene che l'elaborazione statutaria dovrà incentrarsi sui seguenti momenti di regolazione
Rapporto consiglio presidente rapporto presidente giunta rapporto maggioranza opposizione forme di democrazia diretta rivisitazione del procedimento normativo sussidiarietà orizzontale
Decentramento infraregionale e rapporto con le altre Autonomie locali
Si tratta di argomenti la guarda anche la forma di governo regionale che unitamente a quelli prima richiamati di tipo economico e sociale vedranno gli enti locali coprotagonisti della creazione di nuovo sistema regionale delle Autonomie
La riscrittura di statuti questa la nostra istanza deve tener conto del modello di decentramento amministrativo anticipato le leggi Bassanini con particolare riferimento ai principi di sussidiarietà di differenziazione di unicità di adeguatezza la Regione va concepita come ente di governo politico di un sistema a rete incentrato sui governi locali di istituzionalizzando il metodo degli organi della concertazione
Gli anni lanci
Anche sulla base delle scelte recenti di riforma costituzionale invita dunque i Consigli regionali e recepire degli statuti il principio di sussidiarietà
Quale canone generale regolativo dell'assetto amministrativo dando adesso piena attuazione devolvendo l'esercizio delle funzioni amministrative alle altre Autonomie locali
L'esperienza regionale sin qui realizzata presenta Segnali e tendenze ambivalenti
In alcune regioni si assiste infatti al prevalere di un'interpretazione restrittiva dalla sussidiarietà e di un orientamento teso alla conservazione di una visione centralistica dalla Regione
Quale soggetto gerarchicamente sovraordinato rispetto agli altri enti territoriali
Nel dettare le regole per l'organizzazione e il funzionamento dalla Regione lo statuto dovrà inoltre promuoverà un rinnovamento dall'apparato regionale per favorire una struttura snella e funzionale della regione la quale deve proporsi quale ente di governo e di coordinamento politico negli altri soggetti territoriali secondo le regole della concertazione e della collaborazione
Cari amici colleghi ho concluso il momento che stiamo vivendo sembra finalmente avviato la fuoriuscita di una lunga transizione da uno milione mobilissimo per molto tempo paralizzante da asfittico
Finalmente pur con tutte le necessarie cautele possiamo cominciare a dire e questo ci rassicura che la sfida del vero e profondo cambiamento comincia ad essere pienamente nelle nostre mani
Bene grazie al sindaco Corsini ora avete sentito quel ricordo storico richiamando Tocqueville secondo il quale mentre il Regno delle pubbliche sono opere umane sembra che il Comune ska direttamente dalle mani di linee
Però c'è anche la rovescio della moda della medaglia
Se il Comune esiste da quando ci sono gli uomini la libertà comunale cosa rara e fragile fra tutte le libertà quella comunale che stabilisce così difficilmente anche le più esposta all'invasione del potere
Prenderanno ora la parola due relatori primo lotto solo Giorgio Lombardi il quale arricchirà la nostra conoscenza in ordine un excursus storico del comune fino ad arrivare a tentare da dare una definizione in formula del ruolo dei Comuni nel sistema di autogoverno
Territoriale dicevo sontuoso Abbate seguirà poi il senatore professore Andrea Manzella che tra l'altro sono anche i consulenti dell'ANCI per queste problematiche
E quindi passerei subito la parola al professor Lombardi prego professore
Presidente signori sindaci signore
Scusate se non mi alzo e non vado a quel podio ma piccolo handicap che ho mi obbliga a stare seduto
Ringrazio per quest'invito
Io sono professore di diritto costituzionale ma penso che senza una seria consapevolezza della storia non si può fare del buon diritto e tanto meno si possono fare delle buone riforme
Dopo l'approvazione da parte della Camera dei deputati delle modifiche al Titolo quinto
Della parte seconda della Costituzione si sta aggiungendo un nuovo tassello al quadro assai complesso della riforma del nostro ordinamento dei poteri locali
E inutile ripercorrere analiticamente le tappe ma è opportuno ricordarne lo sviluppo e il significato
Per comprendere questo punto di partenza mi sembra indispensabile ripercorrere la vicenda storica dei comuni ma non preoccupante di Lo Faro velocemente
Perché la formazione dello Stato in Italia parte proprio da essi almeno per quella parte d'Italia che sia organizzata intorno al Rinascimento giuridico
Della scuola di Bologna siamo intorno al mille e poi attraverso la civiltà dell'umanesimo e del Rinascimento culturale ha rappresentato la premessa dell'Italia attuale
Sfasciato sì l'impero carolingio tramontato il tentativo di un regno ma italie
Con la rinascita dell'anno mille e il progressivo ridimensionarsi e trasformarsi del mondo feudale sono i comuni la grande novità
Di quel Medioevo in trasformazione che rappresenta una delle più vivaci e creative fasi della storia istituzionale qui vorrei fare un punto perché questo è una cosa che dimentichiamo
Se voi guardate con quanta capacità di costruzione nel Medioevo hanno inventato veramente inventate il potere locale
C'è da rimanere stupiti e una cosa alla quale ormai da secoli siamo disabituati
Dallo scontro della chiesa e dell'impegno ero al tempo della lotta per le investiture nasce l'idea di sovranità popolare
E di comuni ne rappresentano l'espressione più immediata che accanto ad essa e anche i cui bisogna fare attenzione emerge chiarissimo il federalismo medievale
Il Medioevo non è solo l'età del feudalesimo e l'età delle libertà dei comuni delle leghe del federalismo di quell'epoca
E questo si fa attraverso le unioni e la formazione anch'essa federale del District tum civitatis parola
Che molti di voi sapranno ma che io riassumo per me quando voi vedete una città queste città questi Comuni medievali avevano il loro entroterra
Uniscono ad essa dei comuni minori che si erano formati questa unione e con vincoli federali la costituzione del Comune è una Costituzione federale non conquistano dei comuni li associano queste importantissimo perché poi alla base di queste elemento insopprimibile del l'accordo che c'è tra tutti gli enti pubblici ma occorre a questo fondo punto fare una precisazione
La forma istituzionale dei comuni dai più grandi ai più piccoli
E durante il Medioevo sostanzialmente la stessa ma come ha correttamente dimostrato oltre quarant'anni fa un insigne storico del diritto Francesco Cavasso
Occorre distinguere tra i comuni che riescono a evolvere la loro originaria autonomia agli sovranità e quelli che non ci riescono
E non possono avere questa condizione e rimangono titolari d'una sorta di sovranità limitata o per meglio dire dimezzata
Per lo più rimane a livello di auto determinazione Interna
E poi su questo le formazioni dello Stato moderno aggiungono via via delle ulteriori riduzioni
I primi i primi comuni sono vere e proprie città Stato e rappresentano il cosiddetti come li chiamo io cromosomi istituzionali del nostro Paese
Che ha conosciuto e anche qui vorrei che fosse fatto fosse sottolineato sovranità multiple nostro paese conosciuto sovranità Multimedia
Ma al quale e sostanzialmente rimasto estraneo il federalismo classico
Quello che siamo abituati a considerare come tale la Svizzera la Germania gli Stati Uniti alla nostra mente al nostro modo d'essere istituzionale quel tipo di federalismo e rimasto estraneo
I secondi comuni quelli di cui vi ho detto prima
Sono come modello gli antenati istituzionali dei Comuni dell'età moderna e contemporanea
E non è un caso che quel tipo di comune sia presente specialmente nell'Italia meridionale dove esisteva un forte stato
E in Piemonte
Dove esisteva un feudalesimo più forte e dal quale poi si sviluppa attorno sta e non è certo un caso che in quelle aree si sia sviluppato quel tipo di Stato che ha progressivamente ridotto ad autonomia quello che un tempo aveva aspirato essere sovranità vi è ancora un'osservazione da fare nei grandi comuni Milano questi Comuni della Lombardia a Verona dove siamo cui etc
Come quelli ne posso citare almeno altri venti
Che sono vere e proprie grandi Firenze veri e propri grandi città-stato la democrazia originaria si spegne
Poco per volta
Per le discordie interne determinando affermazioni di tirannidi
Tiranni viene subito Visconti scaligeri Gonzaga eccetera che si trasformano poi Signorie
Ottenendo poi il formale riconoscimento dell'Impero e della chiesa e quindi assumendo la forma di uno Stato
Sono come è stato sono stati ma è uno Stato che ha in sé un irriducibile caratteristica originare via negativa cioè ad Air conculcato la democrazia originaria
E quindi questa democrazia conculcata rimane l'elemento irrisolto che far sì che queste compagini non siano veri Stati
Tante in Lombardia quante in Toscana ricordiamocelo bene
Bisognerà aspettare il dominio della casa d'Australia per percepire la formazione di uno Stato in senso moderno senza sopravvivenze medievali
Ma anche i comuni che non riuscirono a garantire la loro sovranità furono e soprattutto loro oggetto di una costante azione di riduzione della loro autonomia
Che da politica qual era all'origine si trasformò progressivamente in amministrativa
Fino a ridurli a figure in nero decentramento istituzionale
Dal mille novecento
Venticinque seguenti fino a dopo la la fine della seconda guerra mondiale
Vi è una linea di continuità tra la politica degli Stati nel periodo del cosiddetto assolutismo e quella del giacobinismo amministrativo
E infine dello Stato liberale dell'Ottocento cos'è il giacobinismo amministrativo
è un una un atteggiamento culturale pericolosissimo quello di volere che sia tutto uguale
Tutto uguale tutto secondo criteri omologati mentre invece la natura del Comune vuole la diversità
La posizione anti giacobina era proprio quella della di della diversità e dell'autonomia
E lo Stato liberale dell'Ottocento a molte molte legami con questa cultura del giacobinismo amministrativo
Un solo deve essere l'ordinamento giuridico quello dello Stato ricordiamocelo bene autonomo ma derivate ridotto invece l'ordinamento dei comuni
Estremamente limitate le forme associative nell'Ottocento
C'è una diffidenza profonda da parte del potere centrale
Tra numerosi ostacoli all'organizzazione dell'autonomia associata se guardate la legislazione sui consorzi vedete che essa col tempo si è trasformata in uno strumento inservibile
Sì serve per piccole cose ma quando si deve salire non serve più
Io ricordate vi sarò anche professore ma sono stato per quindici anni sindaco
Prima di diventare membro del Consiglio superiore della magistratura e queste cose le ho vissute personalmente perché ero sindaco di un piccolo comune con i problemi di un grande comune e quindi so di cosa parlo
E poi questi controlli occhiuti che per fortuna adesso sono scomparsi
E che alla fine s'servivano a poco ma servivano sicuramente a mortificare l'autonomia dei Comuni aggiungo un'altra cosa sono anche stato presidente di un Comitato regionale di controllo
Questo e sostanzialmente il quadro che rimane immutato con la costituzione della Repubblica
Che prevede sì l'articolo cinque profondamente innovativo con il suo riferimento al valore dell'autonomia e del decentramento come criterio guida delle legislazione all'amministrazione
Macché oltre alla garanzia istituzionale cioè vuol dire garanzia istituzionale vuol dire che quell'ente non può essere abolito con una legge espressa a favore di Comuni e Province
Null'altro dice la Costituzione e lascia alla legislazione ordinaria il compito di far rivivere caduto l'ordinamento dei poteri locali del periodo fascista il vecchio e per molti versi non più adeguato ordinamento liberale
Uno dei dati caratteristici di quel sistema era quello d'una serie di ordinamenti anche qui vorrei sottolineare ordinamenti separati
Chiusi nella loro verticalità
I a questa linea non si sottrae neanche la Costituzione
Bisogna considerare che il ceto politico al quale appartenevano i costituenti si era formato o nell'Italia pre fascista
O in quella fascista e che soprattutto la nostra cultura amministrativistica e anche questo
Cioè io non voglio dirvi cose nuove voglio dirvi delle cose che poi voi pensando al si dice già perché non c'ho pensato prima era proprio così la nostra cultura amministrativistica quella dei professori dei prefetti eccetera
Non aveva ancora assorbito valori tali da superare l'impostazione positivistica
Di derivazione francese e quindi accentratrice che poggia combina e di elaborazione tedesca e quindi a forte impronta hegeliana
Che reca il Lunik espressione dello spirito e lo Stato
Gli altro altro non esiste
E quindi voi capite che con questa cultura in testa le Autonomie erano un qualcosa che si esisteva perché in Italia erano sempre esistite ma si trattavano come il parente minore che viene ammessa a tavola ma gli si danno gli avanzi
Anche il modello di organizzazione regionale della Costituzione e ancora ad ordinamenti chiusi e separati
E non è certo senza spiegazioni che l'istituzione delle Regione negli anni Ozz settanta mal si concili con quel modello dal quale diverge in più punti
In definitiva può dirsi che l'articolo cinque della Costituzione sia rimasto a lungo allungo
Come l'efficacia ridotta di una norma programmatica e che soltanto ora cominci con il progressivo avanzare delle riforme dei poteri locali a tradursi in realtà
Sono queste riforme in progresso questo work in progress di questi dieci anni
Un'osservazione a questo punto deve essere fatta e può far capire qualcosa delle aspirazioni federalisti che parlare di federalismo mi sembra per ora prematuro nel nostro nel nostro ordinamento delle riforme in atto
L'articolo cinque postulati in quanto principio fondamentale della Costituzione
Una sostanziale omogeneità di strutture che attraversa al grande capitolo dei poteri locali questa secondo me la norma chiave
Omogeneità di strutture
Certo e diverso la competenza tra Regioni e province e comuni diverso il sistema delle fonti le Regioni fanno leggi le Province i Comuni no diverso il modo di rapportarsi con lo Stato
Certamente e con l'ordinamento comunitario ma sono omogenei gli ordinamenti differenze quantitative operative sono possibili ma non sul piano della sostanza dell'autonomia che e resta strumentalmente e sostanzialmente la stessa
Da ciò una conseguenza ulteriore che consiste nel superamento dell'antica struttura fondata su ordinamenti separati reciprocamente chiusi in linea di principio
L'autonomia si basa dunque suo ordinamenti aperti
Il cui punti di raccordo si individuano e la riforma che abbiamo in atto e abbastanza importante sotto questo profilo qualcuno dice si potrebbe fare di più
Cominciamo a partire da qualcosa e poi se il più a arriva bene e sono gli elementi di interconnessione
Gli elementi di interconnessione strutturale come ad esempio consiglio delle autonomie queste un punto fondamentale perché collega le costituzioni delle regioni così sono gli statuti
E le costituzioni dei comuni che sono al altresì i loro statuti in Germania non si parla di Statuto si parla per i comuni Gemeinde fare Fassone cioè costituzione comunale sono vere costituzioni
Naturalmente ci sono scusa ci sono dei diversi livelli anche sotto il profilo delle Costituzione però quello c'è abolizione dei controlli
Potere statutario forme e condizioni di autonomia attivate dalla Regione su singole materie e per singoli obiettivi strategici in campo economico sociale
Concordate queste importante con gli enti locali approvate con legge dello Stato articolo centosedici l'attribuzione delle funzioni amministrative ai comuni con la possibilità di conferimento per rassicurare me via Livia l'esercizio unitario alle Province alle regioni Allo stato
Quindi in questi termini si articola in modo estremamente interessante
Ed essenziale osservarlo una applicazione a livello istituzionale del principio di sussidiarietà se ne parla tanto
Nessuno sa bene che cosa sia ma cominciamo a vederne in pratica vuol dire queste cose
Nessun ordinamento è chiuso
Che gli ordinamenti si integrano e che possono essere sostituiti gli uni agli altri
A seconda delle procedure e dei momenti nei quali e dato decidere qualcuno non fa faccia all'altro
Parate la migliore definizione di sussidiarietà
A parte i grandi testi del pensiero cattolico e del della sociologia e tutto io l'ho trovata in quello che ha detto un ministro laburista del Governo è lì
In Gran Bretagna subito dopo la guerra il ministro Morrison
Che aveva detto faccia il cittadino finché può faccia lo Stato quando il cittadino non può più e io direi faccia l'ente locale finché può faccia lo Stato quando lente locale non può più oppure lo Stato sappia quando deve fermarsi la Regione sappia quando deve fermarsi Sacchi al potere pubblico quanto deve fermarsi
Questi sono secondo me i capi saldi
Quindi e mi avvio alla conclusione è un modello quello italiano di federalismo in fieri
Io ho visto nella rassegna stampa nei dei di oggi che sta c'era scritto federalismo Amato concertato Veltroni progressivo dico comunque competitivo ma anche cooperativo
Io penso che non voglio fare le come mista ma penso che tutti questi elementi abbiano un qualcosa
Di valido ma direi soprattutto che il nostro e un federalismo in ieri
In fieri ecco perché uno dice la riforma che c'è
Abbiamo avuto un forum all'istituto delle regioni a Roma che io dirigo per il CNR dove i colleghi professori che sono intervenuti facciano a gara cricca chi criticava di più ed erano tutti di orientamento filogovernativo
E io veramente ho dovuto un po'difendere alcune cose ma quello che conta è federalismo in fieri vuol dire che da noi le cose avvengono progressivamente avvengono per esperienze per tentativi e alla fine poi i conti tornano
Ma un federalismo in fieri per essere valido deve essere per autonomie integrate
Questo secondo me e il concetto valido le autonomie integrate
Nel quale non soltanto gli ordinamenti di Stato Regioni Province e Città metropolitane comune non si trovano separati
Ma comunicano tra di loro Attraverso forme istituzionali lunedì di rapporti
Come la possibilità di sostituzioni non soltanto di una fonte all'altra
Legge regolarmente eccetera ma secondo una possibilità di interscambio a livello circolare
Come si dice anzi Arete guarda che l'ho scritto quattro giorni fa e questo o cinque poi ho visto che anche Amato ha detto la stessa cosa
Che vuol dire meglio per lui o meglio per me tanto avevamo preso la docenza insieme e anche il primo concorso a cattedra avevamo fatto insieme poi lui ha fatto un'altra strada
Quindi a livello circolare
Dunque quello della rilevanza diversa che in questo ordine di idee ricordatelo bene i Sindaci assume il territorio
Che noi siamo sempre stati abituati a considerare il territorio comunale frontiera e qui lo sbaglio
Tanti anni fa in un mio vecchio saggio spazia frontiera tra uguaglianza il privilegio avevo cercato di dimostrare come la rilevanza della frontiera e del territorio sia profondamente cambiata rispetto al diritto pubblico dell'ultimo quarto di secolo ed è la prima metà di questo secolo
La compresenza non soltanto di diverse sovranità tipiche dello Stato federale ma di diverse competenze e attraverso di esse di diverse istituzioni di riferimento determina la necessità di reciproche integrazioni
Da ciò una prima conseguenza sul piano delle fonti
Finora e se sono stati infatti percepite commi il dato simbolico dell'ordinamento a comparti separati
Cui esse si riferiscono ma anche in relazione all'articolo cinque della Costituzione la prospettiva cambia
E nell'ambito dell'interagire di ordinamenti aperti la fonte diventa il punto di contatto tra ordinamenti destinati ad integrarsi con possibilità di sostituzioni in caso di inerzia
Si tratta dunque di una sorta di sussidiarietà dinamica in quanto l'amministrazione e ora più che mai amministrazione e per servizi e nomina amministrazione di autorità io penso che tutte le grandi trasformazioni sociali e giuridiche si fanno sulla base dei diritti e delle situazioni soggettive
L'amministrazione che ci hanno lasciato
L'ordinamento amministrativo che ci hanno lasciato in eredità i nostri antenati e quello dei diritti di libertà classici certamente non possono essere rinnegati sono fondamentali
Però questo significa un fatto importanti che oggi nei diritti della terza generazione non solo diritti sociali ma anche quelli che vengono dopo il problema è quello della cittadinanza attraverso i servizi è questo il punto per me questa e la sfida delle regioni dei comuni delle Province rispetto al centralismo questo è
La situazione tipica del ruolo dei Comuni e se dunque dovessimo riassumere in una forma il rogo formula ruolo dei Comuni nel sistema di autogoverno di territoriale si potrebbe parlare di punto di raccordo centrato sul territorio tra le esigenze elementari che caratterizzano una compagine politica amministrative e le funzioni di governo strutturati in modo che senza questo modello
Di concorrere al governo della società le istituzioni sarebbero o inutile autorità o velleitario messianismo con questo vi ringrazio e concludo
Grazie professore
Credo che il senatore professor Andrea Manzella vorrà portare avanti questo discorso
Prego
Quel giorno io credo che la suggestiva lezione per professor lombardi
Ci abbia spiegato come nella riforma in corso e nel rilievo che essa dai Comuni
Siano in gioco precisi principi istituzionali
Principi che non sono solo soltanto di natura tecnica di teoria giuridica
Ma non la loro radice nella storia stessa
Di questo Paese
Va be'tocca venire alloggi
Valutare cioè sei come il progetto costituzionale approvato dalla Camera sia nella linea
Di quei fondamentali del processo federalistico europeo non solo nazionale
Principi che si possono fissare in tre punti primo il principio di unità federale
Secondo il principio di sussidiarietà terzo il principio di integrazione federale che trova nei comuni il suo
Cemento
Vediamo
Innanzitutto il principio di unità federale
E nel Progetto esso comincia con quella formula
Di Roma capitale della Repubblica e non solo più dello Stato
E quindi non più soltanto simbolo storico dell'Unità nazionale ma istituzione di una nuova unità
Istituzione non imbalsamata
Ma rissa operativa e funzionale con uno specifico strumento legislativo
E poi c'è la qualità
Di questa nuova unità
Fatta non di retorica
Ma di concreta solidarietà di cittadinanza
Una solidarietà espressa con formule punti precisi dall'articolo diciannove il fondo perequativo per i territori con minore capacità fiscale per abitante
Dell'articolo centodiciannove ancora le risorse aggiuntive previste per interventi speciali in favore di determinati comuni province regioni nell'articolo centoventi la tutela dell'unità giuridica ed economica ed in particolare la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali
Prescindendo prescindendo e la formula usata nel testo costituzionale dai confini territoriali dei governi locali ecco voi
Lo vedete
Un'unità fatta
Rendendo permeabili
Le frontiere territoriali
Permeabili alle cifre della solidarietà nazionale
Quindi un'unità nazionale fondata sul valore della solidarietà
Il secondo principio fondamentale è quello della sussidiarietà principi europei
E sotto nuova consacrazione nei nuovi articoli centodiciotto centoventi come mobile criterio delle competenze di governo
E il principio del lo possiamo dire uscì in altri termini il principio della pluralismo azione della sovranità che da un'unica si fa complessa perché così impone il pluralismo rappresentativo perché e sovranità e rappresentanza sono le due facce della stessa medaglia
E la sussidiarietà e come dire il principio ascensore che assicura L'Unità della Rete dei governi a livello regionale provinciale locale così come detto nel preambolo della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea che abbiamo approvato quattro giorni fa
A Brescello
Altro discorso è quello del riconoscimento dalla cosiddetta sussidiarietà orizzontale
Che compare anche nel Progetto
Che è la garanzia contro le invasioni e ragionevoli
Dei governi nell'autonomia dei privati
Un principio che per la verità sarebbe da collocare più esattamente nella prima parte della Costituzione nei
Nella parte dei fondamentali della Costituzione e tuttavia messo qui significa che il rispetto di questa autonomia privata deve cominciare dal basso
E deve cominciare laddove l'amministrazione più vicina ai cittadini cioè
Deve cominciare dei comuni
Il terzo principio sostanziale
E quello che ho chiamato della integrazione federale
Che in buon italiano significa federalismo municipale
La dimensione storica
Ce lo ha detto con grande dottrina lombardi la dimensione storica prima che giuridica della governance territoriale
Che ci sono almeno cinque punti di forza nel Progetto di questa e integrata dei Comuni nella costituzione dello Stato
Primo
La costituzionalizzazione nel senso di riconoscimento costituzionale degli statuti comunali
Secondo
L'attribuzione alla legislazione esclusiva dello Stato delle leggi elettorali degli organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni Province Città metropolitane in cui chi
Che Katie Chirico per dire
Chi sa leggere le cose capisce che è una norma di garanzia nei confronti del centralismo regionale
Terzo
L'attribuzione in via ordinaria
Delle funzioni amministrative ai comuni salvo sempre il meccanismo della sussidiarietà quarto
La creazione l'hanno detto già corsi di Lombardi la creazione in ogni regione di un Consiglio delle autonomie locali
Le cui attribuzioni consultive previste all'articolo cento l'otto medici devono considerarsi la soglia minima di Garanzia che deve essere rispettata dalla nell'esercizio prossimo delle potestà
Statutarie regionali ma non certo il tetto
Delle potenzialità di attribuzione di questo nuovo organo
Lombardi ha detto che il caso in questo ruolo però vi è un cordone ombelicale tra gli statuti regionali e gli statuti
Comunali io dico ancora di più questo cordone ombelicale
Nella federalismo infieri che tutti vogliamo si estenderà dovrai estendersi anche a livello nazionale a quella camera dell'autonomia e che passa appunto per i Consigli regionali per i Consigli delle autonomie e il federalismo trova la sua compiutezza senza considerando questo organo a livello minimale
E non facendolo partecipe di funzioni di codecisione ecco questo cordone ombelicale sì il recide si reciterebbe alla base
Quinto
La partecipazione dei rappresentanti dei governi locali alla Commissione parlamentare per le questioni regionali questa norma transitoria
Ecco e che per la prima volta appunto prevede prevede questa ingresso dei rappresentanti dei gol
Mi locali in questa Commissione che e la Bicamerale storica ecco ci sono state poche altre bicamerali piove ma queste la Bicamerale storica perché nel mille novecentoquarantotto è stata prevista la vostra costituzione
Ecco a me pare che su questo mix di poteri di garanzie i quello che ho chiamato il federalismo municipale italiano acquisti qualità e consistenza
E non indebolisca ma al contrario di sia equilibrio e sostanza
A quel federalismo regionale da trent'anni oscillante tra il troppo pieno o il troppo vuoto di un neo centralismo
Questi i principi fondamentali su cui si regge il Progetto che però saggiamente
Secondo la natura dinamica connaturale ad ogni processo federalista affida la sua proiezione nel futuro attere clausole evolutive
Ancora qui il federalismo in fieri
La prima clausola evolutiva è quella contenuta nell'articolo centosedici che assicura un progresso nelle competenze di ciascuna singola regione verso ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia e la premessa di una configurazione a giù batteria variabile del sistema regionale attenzione però
Sono fermi nella previsione di quei del Progetto i vincoli di unita nella solidarietà dell'articolo centodiciannove e le garanzie per l'articolazione provinciale
E comunale cioè vi è un vincolo di consenso sentiti gli Enti locali la geometria variabile può e potrà essere fatta solo con la compenetrazione di consenso degli Enti locali
L'altra clausole evolutive quella contenuta nell'articolo centodiciassette la spettanza alle regioni di ogni materia e quindi anch'che futura non solo residuale non espressamente riservata alla legislazione statale ma anche qui
Sono rimane fermo il quadro di garanzie che si chi ho appena detto infine quella particolare clausola evolutiva che è contenuta come Huo ho appena detto nella disposizione transitoria sulla partecipazione dei rappresentanti delle Regioni Province enti locali alla Bindi
Alla Bicamerale una partecipazione in cui si deve vedere quella linea evolutiva che passa per la trasformazione del Senato in camera delle Autonomie quando pro saranno maturi i tempi nella prossima legislatura voi lo vedete noi siamo di fronte ad un disegno di straordinaria importanza
Nella vita dello Stato
E tuttavia contro di esso si oppone un contrasto la cui motivazione maggiore se non l'unica e quella di una pretesa mancanza di tempo non c'è più tempo in questa legislatura si dice
Ora la riconsiderazione dei tempi della democrazia e un tema di attualità in tutta Europa
Contro le suggestioni e le illusioni della democrazia immediata della tele democrazia del sondaggio Grazia il tutta Europa
Ci si chiede che la volontà generale non sia capriccio d'un istante come diceva
In altri tempi Renan è che la democrazia sia la costruzione di una storia costruzione dello storico non sia affidata alle
Decisioni istantanee ma appunto questo progetto è figlio di una lunga storia la accidentata storia delle bicamerali la storia dei progetti federali parziali
Viene dunque una maturazione dei tempi politici che sostengono la scansione temporale
Procedurale tipica della revisione costituzionale i tre quattro mesi dei tempi costituzionali si scrivono perfettamente nello spazio temporale quinquennale
Della legislatura non si capisce dunque dove sia la penuria di tempo non è mancato il tempo politico non manca il tempo costituzionale
Ma vi è un ulteriore fatto politico che conferisce a questo progetto anche una speciale qualità una particolare forza giuridica
Ed è il fatto politico avvenuto il quattordici settembre scorso quando il sistema delle Autonomie i leader IMI inedita
Misure unitaria presentato alla Camera le sue proposte e queste sono stati in massima parte accolte come ci ha ricordato
Corsi
Noi ci troviamo di fronte all'ora in un certo senso di fronte ad un testo di codecisione
Parlamentare e insieme del sistema delle Autonomie
Forse il primo esperimento di quella codecisione federale che maturerà nella prossima legislatura
Ora
Tra l'altro in qualche importante regione si è ritenuto di creare un'alternativa a questo testo con l'idea di referendum no otto attivi
Che chiedono qualcosa che il testo Giada una via che sarebbe stata utile
Se il testo non fosse quello che ma in questo caso non si può ripetere l'indulgente
Frase latina
Utile per inutile non viziato horror
Perché il vizio dell'uniti dell'inutilità qui è contagioso
Nel senso che il Progetto è frutto di un concorso di volontà cioè il Parlamento tutte le Autonomie dal territorio comuni province
Città metropolitane e regioni mentre i referendum morire ferendo mo'chiamano in causa soltanto l'astratta volontà generale del popolo
Regionale una volontà non costruita e non mediata sul pluralismo istituzionale subregionale
Anche per questo vulnus al patto federale del quattordici settembre e a questo punto approvare questo progetto sembra anche tecnicamente un atto dovuto
Un atto dovuto al Paese i comuni alle Province e soprattutto alle regioni che nella loro fase costituente che stanno per iniziare a voi certo bisogno di un criterio Guido parlamentare
Che fissi certe cose
Per tutti e soprattutto hanno bisogno di operare per quello che qui noi maggiormente ci interessa secondo il vincolo principale che è quello della costituzionalizzazione dei comuni di una costituzionalizzazione già avvenuta
E non solo infieri
E direi che questo è un atto dovuto anche rispetto ad un ordinamento europeo
Che ha bisogno come in uno specchio di verificarsi e di consolidarsi anche anche l'ordinamento europeo ha bisogno di questa costruttività in terra senza dalle quali e pura della quale pura retorica
Ha bisogno come in uno specchio di verificarsi e di consolidarsi del pluralismo degli ordinamenti territoriali nazionali
E l'ho detto l'abbiamo visto addirittura nella Carta dei diritti fondamentali
Insomma le ragioni del costituzionalismo europeo e nazionale solo dunque tutte nessuna esclusa perché questa riforma vada avanti
Fermarla per semplici motivi
Di tattica politica sarebbe un incomprensibile errore controlli intima logica di sviluppo del sistema delle istituzioni repubblicane quel sistema che ha la sua cellula storica
Istituzionale nei comuni
E che senza la piena costituzionalizzazione del ruolo dei governi dico dei comuni rischia di girare
Nel vuoto vecchio e che purtroppo conosciamo molto bene grazie
Beh dopo queste considerazioni che son partite dall'escusso sto storico del professore
Poi all'attualità l'analisi tecnica dell'attualità vediamo un po'il lo stesso aspetto del riforma federalista o della quasi riforma federalista come hanno detto alcuni vista dall'interno del Parlamento da parte del onorevole Rosa Russo Jervolino presidente della commissione Affari costituzionali cade che ringraziamo di essere intervenuti dei nostri lavori aveva
Bancaria Nishi il mio sarà un intervento brevissimo per non rischiare di annoiarmi
Perché le relazioni che avete ascoltato quelle dell'amico Corsini del professor Lombardi di Andrea Manzella il larga misura rendono superfluo il mio intervento
Penso però che ci sia qualche motivo di interesse
Essendo io la presidente della Commissione affari costituzionali della Camera cioè era presidente della commissione nella quale la riforma è nata
Rendervi doverosamente ragione di come sono nate le scelte che vi sono state illustrate
E prima di fare questo breve excursus io vorrei fare due considerazioni
Ecco mi sembra che questa vostra assemblea dell'Anci cadrà in un momento estremamente interessante dal punto di vista di quella che potremmo chiamare le novità istituzionali fra virgolette
Perché ha fatto riferimento prima Manzella
L'altro giorno giovedì alla Camera è iniziata la discussione generale di un documento importantissimo
Cioè dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea di quel documento di valori comuni fra i popoli dell'Unione che appunto come dice il documento stesso hanno deciso di condividere un futuro di pace
Cosa c'entra la carta con i i problemi che noi stiamo discutendo e mi sembra che ci sia una connessione strettissima
Perché la carta Manzella correggimi se appunto la interpreto male
Partendo dalla scienza era Lita della persona e partendo dal principio di sussidiarietà
Secondo me porta direttamente a sottolineare il ruolo dei livelli di governo più vicini ai cittadini
E quindi l'importanza dei governi dei poteri locali
E litigo che dal mio punto di vista io trovo estremamente affascinante anche se non sempre facilissimo da spiegare
Questo processo che non è antitetico ma essi energico sul piano culturale sul piano giuridico
Che porta insieme alla valorizzazione delle autonomie locali e alla valorizzazione e pensiamo alla conferenza di Nizza che sta per venire della Unione europea
E se noi vogliamo e credo che dobbiamo volere
Una Unione Europea che non sia omogeneizzazione Massiah armonizzazione che non sia o Liga Arquilla politica ma sia sintesi di esperienza democratica appunto si spiega come il panda
Debba essere sul piano interno la valorizzazione degli enti locali
L'altro elemento di interesse
Sull'in tema di novità istituzionali è il lavoro che sta facendo il Senato va dato atto al Senato
Che in tempi molto brevi si è fatto carico del testo che nato alla Camera
La Commissione affari costituzionali del Senato ha già chiuso la discussione generale fra l'altro con un intervento molto bello di nuovo di Manzella
La settimana prossima scade il termine per la presentazione degli emendamenti e ed è prossima la calendarizzazione d'Aula
Perché UE resta
Direi attenzione e qualcuno impropriamente richiama fretta
Beha Nishi noi lavoriamo con il meccanismo del centotrentotto della Costituzione occorre come voi sapete la doppia lettura conforme a tre mesi di distanza
E se il Senato non vada il testo e io mi auguro che lombari anche in modo conforme si rischia di vanificare un lavoro che certamente non è perfetto
Ma che la elaborazione giuridico-costituzionale più avanzata che si è mai avuto su un modello di Stato che sia autonomista e federalista
Allora io come presidente della Commissione affari costituzionali devo dare atto innanzitutto di una scelta
La scelta dello stralcio
Vedete io non sono qui per far polemiche per amor del cielo perché questa è una sede
Nella quale voi riuscite molto bene anche da questo punto di vista dovreste essere esemplari nei confronti del Parlamento
A far convivere come momento di arricchimento reciproco le vostre diversità politiche
E lei vive teme tendesse mettendo sempre in primo piano
L'incarico istituzionale al quale siamo siete chiamati quindi Weston non è il momento delle polemiche politiche
Anzi è un momento esemplare per capacità di sintesi politica
Quindi io non voglio mettermi sul piano della polemica ma voglio mettermi sul piano del dovere che sento come parlamentare di rendere ragione di alcune scelte
Durante la discussione in aula delle norme sul federalismo noi ci siamo sentiti dire e ne siamo pienamente consapevoli che le norme approvate dalla Camera
Non costituiscono a noi un sistema di federalismo compiuto tanto ne siamo consapevoli che abbiamo perfino cambiato il testo del disegno di legge
Che è diventato molto modestamente riforma del titolo quinto della parte seconda della Costituzione
E c'è venti ARO amici che per giungere a un sistema di federalismo compiuto noi avremmo dovuto fra l'altro contiene due ulteriori passi
Cioè quello di una previsione di una seconda Camera delle Autonomie a livello centrale e quella della revisione della composizione della Corte costituzionale
Ora
Era non è che siamo a pochi mesi di distanza dalla legge sul dalla fine della legislatura
Mi riferisco semplicemente mi riferisco prioritariamente al primo dei due temi che ho citato prevede la Camera delle autonomie
Sì unificata rivede Erede tutto il meccanismo
Relativo alla formazione delle leggi tutto il nostro sistema di bicameralismo perfetto
E non era materialmente possibile farlo negli alcuni mesi che il PCI separano dalle elezioni
Il tema però non ce n'è stato estraneo ma lascio da ultimo questa considerazione
E quella integrazione della Commissione parlamentare per gli affari regionali prevista come norma transitoria
è noi allora sostiene la norma che sostituisce la futura Camera delle Regioni
Ma ci ritornerò una piccola ma sostanziale rivoluzione
Che associa da subito il sistema delle autonomie
Regioni e rappresentanti delle Province e dei Comuni alle decisioni parlamentari su una serie di materia e di primaria importanza
Prima di fare qualche considerazione anch'io brevissima sul testo visto sempre con quest'ottica dall'interno della commissione per non essere ripetitiva
Voglio dire però una cosa
Voglio dire che le forze politiche si sono certamente misurate e
Sconterà arte su vari temi ma varrà ESO atto alla stragrande maggioranza delle forze politiche
Che quando si discutevano
E questo succede anche per la legislazione ordinaria ma quando si discutevano le norme che tendevano a riconoscere il valore delle Autonomie a potenziarle
Si sono avuti i momenti di maggiore e più forte convergenza cioè si è ormai lontanissimi
Da quella cultura del decentramento che semplicemente alcuni anni fa aleggiava ancora per le Aule parlamentari
Ultim'ora in base al quale era in base alla quale era si dava per scontato che il potere nasceva al centro e al massimo si esercitava in periferia
Adesso invece si cerca di entrare sempre più e sempre meglio in quello che io ritengo essere lo spirito vero dell'articolo cinque della Costituzione
In base al quale le comunità locali non solo a noi diritto di autogovernarsi
Ma hanno anche il diritto di confrontarsi dialetticamente con gli altri livelli istituzionali e da questa logica nasce il Consiglio delle Autonomie nelle regioni e gli inserimenti interi l'inserimento degli enti locali
Nella Commissione per gli affari regionali nei momenti decisionali che più da vicino li riguarda
E voglio fare anche un'altra considerazione che non è una captatio benevolentiae ma è una considerazione della quale sono profondamente convinta
Questo cambiamento di cultura certamente dovuto anche a riflessioni dottrinaria e
Certamente dovuto ha anche agli sforzi fatti a Costituzione invariata penso alla legge base alle leggi Bassanini per esempio
Ma è dopo Uttar soprattutto a voi alla fiducia che avete saputo conquistare da parte dei cittadini
E hanno la capacità all'equilibrio di governo che avete saputo dimostrare quindi siete stati artefici virus forte il Processo di cambiamento
Premesso questo
Qualche considerazione davvero molto molto semplici su alcuni degli articoli del disegno di legge approvato alla Camera
Facevo vedere prima ah l'amico onorevole Corsini vi devo dire fa un pochino di impressione trovare qui
In sede Anci sia Domenici che Corsini siamo stati per anni seduti negli stessi banchi dalla Commissione affari costituzionali della Camera e del bello interessante anche questo
Interscambio fra sindaci e parlamentari l'articolo cento quattordici il nuovo testo dell'articolo centoquattordici della Costituzione così come è stato approvato dalla Camera
E l'articolo cento quattordici così come più arrestato portato
Quando sono venuti i rappresentanti dell'ANCI dell'Uppi nella Conferenza delle Regioni eh
Lo stesso identico testo
E credo che sia la conferma di quello che dice Domenici nella sua relazione che ho letto perché non ho potuto ascoltare che quando il sistema delle Autonomie si muove si fa sentire
Scusate sapete mio punto debole la voce ed è un articolo che io ritengo di importanza fondamentale
Perché mentre il vecchio testo del cento quattordici
Recitava alla Repubblica sir riparte in Regioni Province e Comuni
Il nuovo articolo del centoquattordici non è uscita la Repubblica è costituita non si riparte
Ma costituita dai comunità le province dalle città metropolitane dalle Regioni
E dallo Stato
Quindi lei quindi le Autonomie locali e le regioni
Vengono riconosciuti e come primo elemento costitutivo della Repubblica
Appare in grado dello Stato e non mi sembra una innovazione da poco
E credo che da questa innovazione che possano discendere poi a livello di legislazione ordinaria una serie di positive ricadute
Salto tutto quello che è già stato detto per quanto riguarda la costituzionalizzazione degli statuti la potestà regolamentare
Il patrimonio proprio l'autonomia finanziaria di entrata e di spesa
Per fare qualche brevissimo ritorno considerazione
Sugli articoli centodiciotto il centoventitré delle nuove norme costituzionali e sulla norma transitoria
Il centodiciotto amici è famoso accoglie il famoso articolo sulla sussidiarietà
Al primo Kollár viene riconosciuta la sussidiarietà cosiddetta verticale ponendo cifra all'altro in perfetta armonia
Con la logica che dal Trattato di Maastricht in poi regola anche le istituzioni comunitarie
E al quarto comma del centodiciotto Wiener riconosciuta la sussidiarietà orizzontale
Ora anche qui
Vi assicuro che il presidente della commissione avrebbe fortemente buon lutto
Che la riforma fosse come poteva e doveva essere
La riforma di tutti perché anche ascoltando il dibattito sono più i motivi polemici di polemica politica estranei alle scelte di fondo
Che veri e propri dissensi sulle scelte di fondo
Ad aver generato spaccature che io che sono napoletana e quindi ho sempre davanti a me la logica delle speranze anche a Bruzzese avevamo sposato un Apruzzese ma sono nata a Napoli
Mi auguro ancora che possano essere se non riassorbite almeno attutite al Senato
Ora Nesci è evidente però che lui per quanto riguarda la sussidiarietà si misuravano due concetti culturalmente DiVersi il concetto di TIR riteneva che la sussidiarietà
Dovesse esprimersi ponendo un limite precostituito all'attività delle istituzioni pubbliche
E amici questo se non c'era la mente e credo che non solo non è possibile ma sarebbe stato anche costituzionalmente sostenibile
Perché tutti gli articoli pensate agli articoli relativi alla parità per esempio all'articolo tre
Fa carico alla Repubblica di rimuovere le condizioni di diseguaglianza di rimuovere gli ostacoli
Norme mai non ipotizza un meccanismo in base alla quale la Repubblica
Stava a guardare e se altri non lo fanno interviene quindi l'obbligo primario rimane delle istituzioni
Ma l'obbligo primario non significa l'obbligo esclusivo le istituzioni possono e debbono poi volgere tutto il privato sociale
Che cuochi capace di dare
Una apporto costruttivo al raggiungimento dei fini attenzione di che tempi di Fini non di fini di lucro personale di chi agisce
Ma Fini di interesse generale
E le devo dire che risulta un pochino strano che quelle stesse forze ve lo dico di nuovo con umiltà e senza fare polemica
Che un mese fa con nomi hanno votato la legge quadro sull'associazionismo che come la legge quadro sul volontariato la due sei sei del novantuno che come la leggenda sulla cooperative di solidarietà sociale e si muovono su questa lunghezza d'onda
Trovino poi inaccettabile la costituzionalizzazione di questa logica
Che noi colleghiamo direttamente all'articolo due della Costituzione
E a un concetto di cittadinanza attiva
Quindi mi auguro che insomma chiarificato sì e disteso sì l'ambiente politico si possa arrivare a forme di maggiore convergenza dico solo una parola sulla costituzionalizzazione del Consiglio delle Autonomie perché ne ha già parlato Manzella
Io ho letto con molto interesse e con grande rispetto
Quell'intervista del Presidente DIGOS su uno dei giornali di questa mattina presidente Diego ha svolto un ruolo molto positivo
Bello appunto far maturare una cultura di collaborazione interistituzionale
E il presidente Diego
Dice che non c'è nessun pericolo che non ha nessuna intenzione di riprodurre un neo centralismo regionale
E no no no nessunissima ragione per dubitare di questa volontà però voi capite che nel momento in cui si parte da una logica che è quella che ho sottolineato prima che vede gli enti locali come portatori anche
Di una capacità e di un diritto di interagire con le istituzioni di altri livelli
Noi non potevamo non prevedere questo livello anche anche nella dimensione regionale e lo abbiamo previsto nel modo più leggero possibile
Lasciando poi agli statuti regionali la concreta definizione della composizione e dei compiti specifici
Un'ultima considerazione sulla norma transitoria
Beh amici guardate che la per quello che una piccola e norme lo sottolineo rivoluzione
La prima volta che non parlamentari entrano a far parte di un organismo parlamentare
Voi direte con poteri consultivi sale d'accordo ma leggetevi la seconda parte dell'articolo centoventitré
Il parere espresso dalla commissione per gli affari regionali così come formulato nel testo
Sarà uno di quei pareri che nel gergo parlamentare si chiamano pareri rinforzati
Cioè
L'Assemblea della Camera nell'Assemblea del Senato si potranno distaccare da questo parere soltanto se vota la maggioranza assoluta dei componenti della Camera o del Senato quindi non è un pari re tanto per dare poi dopo chi decide lo mette nel cassetto
E non sottovalutate ENI anche un'altra cosa
è una norma che è posta scattare immediatamente che il deve scattare immediatamente perché per essere operativa occorre solo una modifica dei regolamenti della Camera e del Senato
E può quindi coinvolgere Dash subito i rappresentanti delle Regioni e i rappresentanti degli enti locali
Nelle ulteriori fasi evolutive del federalismo quindi vi ripeto con molta umiltà
La coscienza che non siamo davanti a un sistema di federalismo compiuto cela diamo mamma
Neanche nel testo della Bicamerale si era arrivato tanto avanti in una revisione della Costituzione in senso autonomista e federalista da questo
Nasce l'augurio che nell'occasione non sia perduta
Due considerazioni soltanto sulla legislazione ordinaria noi abbiamo continuato la il Parlamento ha continuato a lavorare a lavorare alacremente
Su in sede consultiva sul testo unico per le Autonomie locali stiamo lavorando adesso
Per la riforma dei servizi pubblici locali e anche qui vorrei dire una parola la riforma che sta nascendo in Parlamento
Non ha soltanto una ispirazione economicistica o efficienti Istica
Leggetevi le modifiche all'articolo ventidue della centoquarantadue che sono nate nella Commissione affari costituzionali della Camera
C'è una chiara attenzione perché l'erogazione dei servizi avvenga in condizioni di uguaglianza per tutti i cittadini e in condizioni
L'ho di cui ha parlato ieri il presidente Violante
Cioè la questione io non direi del terzo mandato ma lo prenderei da un'altra parte ma Dellai eccezione
Al sistema che costituito dalla limitazione a due i mandati Bella è legge del del dell'incarico di sindaco
Ora io sono pienamente convinta che sia una norma anomala perché qui ha ragione Violante globale per tutto il sistema di chi è eletto ora non ha più ragion d'essere
Vorrei assicurarmi di una cosa
Non sarà incerto la Commissione affari costituzionali a impedire questo cammino
E se come mi auguro anche con il vostro apporto pone già avvenuto il presidente Domenici alla Camera a sostenere questa tesi
Certo se voi rafforzato il suo mandato con un incarico specifico
Credo che si riuscirà a maturare il consenso di tutte le forze politiche ed allora noi che siamo abituati a lavorare a lavorare duramente seriamente
Potremmo andare avanti in modo da non arrivare tardi anche per le scadenze che abbiamo davanti
A me i sistemi dal buon lavoro
No simpatia ed amicizia perché senza nessuna enfasi io sono profondamente convinta che l'avamposto della democrazia siete voi
E quindi il vostro il vostro tipo di impegno individuale e collettivo
E quello più necessario per radicare sempre più nella coscienza dei nostri cittadini un sistema di democrazia sostanziale buon lavoro
Vedevo devo pregare le signorine signori correnti più inflessibili ripetuto notizie o doloroso
Guida la voce gira su proposta di Giuseppe Tarallo sindaco di Monte coalizione Salerno e di Gennaro c'è consigliere comunale di Portici Napoli I do notizia Vito questa notizia
Raffaele Lello Tortora quarantaquattro anni padre di due figlie di tredici e undici anni
Sindaco di Castellabate comune della provincia di Salerno ricadente nel Parco nazionale del Cilento
E del Vallo di Diano riconosciuto oggi come patrimonio Unesco
Mentre coordinava le operazioni di spegnimento di un pauroso incendio alle ore ventitré circa veniva colpito da un ictus devastante e dopo qualche giorno di come irreversibile
Moriva il giorno ventiquattro settembre scorso
Il sindaco Lello Tortora con la sua vita e la sua morte ha testimoniato di impegno civile una dedizione una generosità senza pari manifestatasi anche con la donazione dei suoi organi
E per questo motivo che i sindaci e gli amministratori e lanci delle campane in occasione del diciassettesima Assemblea annuale di Verona
Lo propongono all'attenzione nel ricordo di tutti i sindaci ed amministratori e di tutta l'ANCI e chiedono che il presidente lo proponga per l'attribuzione della medaglia d'oro al valor civile
Alla memoria
E che l'ANCI lo ricordo il tono opportune iniziative
Grazie
è il momento dell'intervento di Alvaro Ancisi
Del comitato operativo nazionale anziché interverrà in rappresentanza del CCD
Prego ossia
Ah non potendo certo spogliarmi della veste di componente del Comitato operativo nazionale
Sono qui però per a portare il saluto del CCD
E in particolare del del presidente nazionale Casini che sarebbe venuto se non fosse impegnato all'estero col Partito Popolare Europeo
Ed è l'onorevole Galati di riserve gli enti locali che è stato qui fino a ieri e poi dovuto rientrare
Il CCD si è attivato e ha salutato con piacere l'unitarietà dell'ANCI che si è registrata nel congresso di Cattani
Apprezziamo anche la volontà tenore espresse
Di dare concretezza a questa unitarietà politica attraverso la collegialità delle scelte della gestione
Tuttavia dobbiamo essere consapevoli che questo su questo terreno occorre fare passi in avanti più decisivi passi in avanti che consentano all'Anci di far marciare insieme tutte le espressioni politiche che vi sono impegnate
Così come nell'Anci ci sono i grandi e piccoli comuni ci sono i Comuni di pianure vedi montagna ci sono i sindaci e consigli comunali dirò dopo
Tutti con pari dignità istituzionale e partecipe della collegialità
Ugualmente nell'ANCI non ci sono soltanto i rappresentanti dei partiti più grandi o ex grandi dei due grandi schieramenti ma ci sono anche gli altri specie per quelli che più si impegnano nella sottrazione e che hanno anch'pari dignità politica collegialità significa sapere confrontarsi sento più faticosamente che però non è mai tempo perduto con l'intera realtà politica che si esprime negli organi della dell'ANCI e nella quotidianità del Comitato operativo nazionale
Questo della collegialità vera piena un un bene per la sottrazione che serve a darle più forza autorevolezza lo dicono per fare critica ma come un contributo mi spiego con un esempio che causa coltivati utili di oggi
Il parere favorevole dei comuni alla riforma federalistica che è in discussione al Parlamento che oggi stiamo trattando così proficuamente per quanto ritengo unificata unilateralmente
Questo parere favorevole dei comuni è stato rappresentato come parere unitario
Ma non è stato discusso in alcun organo collegiale nemmeno in quell'esecutivo più ristretto
Avremmo potuto esprimere pubblicamente il nostro dissenso badate bene non sul contenuto del parere ma sul metodo
Non l'abbiamo fatto per senso di responsabilità ma ciò non ha evitato come sia potuto constatare che su questa posizione dell'ANCI si siano aperte crepe
Nel dibattito politico
Che sarebbe stato bene evitare che si si sarebbero potute evitare attraverso l'espressione del metodo colo collegiale
Anche il tema del divieto di terzo mandato e quindi
Siamo nell'attualità della del dibattito di ieri credo fosse anche di oggi
Del terzo mandato consecutivo parate vere consecutivo e perché non è impedito di fare il terzo e il quarto con succo non consecutivi
Avrebbero meritato una discussione più profondità che noi abbiamo più volte fosse insistentemente sollecitato che mettesse a confronto era possibile mediazione il diritto e rovescio di questa medaglia
Il diritto è quello che appassionatamente Guidotti e abilmente Violante ieri hanno rappresentato ma c'è un rovescio di cui tra l'altro io ho scritto su alcuni quotidiani anche su una rivista tecnica con l'argomentazione che oggi non voglio neppure accennare perché non è la sede
Un diritto che si può sintetizzare nel dire che il divieto introdotto dalla legge nel momento in cui ha riconosciuto il potere totale di gestione al sindaco con la sua elezione diretta aveva allora un senso
Ma è un senso che non è ancora andato tutto perduto
Lo schematismo della proposta
Cancelliamo la norma da subito non aiuta la soluzione del problema e può du c'è la conseguenza qui esprimo anche un dibattito che si è avuto fa gli amministratori presente questa Assemblea nella riunione della Casa delle Libertà
E può Duccio è la conseguenza che non può essere unitaria Libardo articolato anche l'orto interno sia chiaro i campi non voglio dire non so se non so sostanze sostenendo il rovescio so sostenendo che i presidiava discutere
Del di entrambe le facce del problema noi ribadiamo come CCD
Di volere discutere
Di questo problema sulla base della valutazione dei due obiettivi parità di trattamento fra livelli istituzionali di pari eleggibilità
Possibilità di chiamiamolo così mobilità
Ho e di ricambio che deve percorrere l'intero sistema degli amministratori pubblici non solo i sindaci
Il secondo problema e l'ultimo anche cui voglio accennare lo avevo già anticipato riguarda il corretto equilibrio dei rapporti che esprimono il sistema riformato i comuni un'altra delle mie insistenze sicuri mi ha fatto piacere che ieri si sia soffermato con la massima autorità il presidente Violante
Non dovrebbe essere ricordato che
Nel sistema
Attuale
Il i poteri dei comuni non si consentono alla sola pure autorevole persona del sindaco ma si distribuiscono nei due livelli parimenti elettivi il sindaco per i poteri di gestione e il consiglio comunale per quello che indirizzo e di controllo
Il fatto che nella polis della pratica il potere dei consigli comunali sia stato largamente sminuito se non svuotato
Come se il sindaco fosse il podestà oppure come se fosse il governatore qui posso usare la parola anche secondo il richiamo corretto di Violante
Il presidente l'ha reso nonna poteri amministrativi di governo amministrativi il sindaco però ce li ha e quindi potremmo anche chiamarlo governatore se li usa informa personalistiche
Cos'è in pratica si era riscontrato questo squilibrio credo che sia un dato oggettivo
Lo possono riconoscerà anche sintesi
Questo è uno squilibrio ingiusto e dannoso che alla lunga io sono d'accordo con Violante rivelerà di non essere neppure funzionale in un quadro della di tenuta e di rafforzamento del sistema democratico delle autonomie locali
Ma tanto meno questo squilibrio si giustifica all'interno dell'ANCI
Che è l'associazione dei comuni e non solo dei sindaci
Dall'esecutivo dove si legge sono quattordici su sedici fino giù direttivo consiglio nazionale fino alla base congressuale la rappresentanza dei comuni si concentra per il novanta per cento io anche le cifre esatte per le risparmio
Sui sindaci invito soprattutto di un sistema congressuale che è legge o piuttosto nomina i congressisti su base regionale
Addirittura all'insaputa non dico senza coinvolgimento all'insaputa di consiglieri comunali all'opera testimonianze dirette a tranne che non ci sia qualche cortese disponibilità informativa qualche esempio
Noi chiediamo che a partire dal prossimo congresso
La rappresentanza congressuale sia democraticamente eletta su base paritaria tra sindaci e consiglio comunale perché questo è il senso della della riforma degli enti locali
Ma anche che era la sua attività lanci non sia soltanto più che altro il sindacato dei sindaci ma sia il sindacato dei comuni nella loro interessa
E qui devo fare l'ultima precisazione
Vedete che non saluto che non è rituale
Condividiamo la posizione espressa dalla coordinatrice dei consigli comunali fatta mi pare già giovedì
Ma con la richiesta che si tratti appunto di coordinare i consigli comunali e non solo come avvenuto finora i presidenti dei consigli comunali
Non ci starebbe bene
Non ci sta bene una monarchia
Ma non ci sta bene neppure a una di archi a sindaci presidenti dei consigli perché la direttiva corretta lo ripeto
è quella stabilita dalla legge e direttamente dagli elettori sindaco e consiglio comunale se il sindaco ovvero a riassumere la dignità dei suoi assessori
Nel pure il Presidente del Consiglio può concentrare su di sé la dignità di ogni singolo Consigliere comunale eletto direttamente dei cittadini che risponde direttamente ai cittadini
Certo il presidente nel del consiglio
è una personalità è un po'è ora un primo il primo dei consiglieri comunali
Ma è un primo tra pari non ha niente a che vedere con rapporto gerarchico che per esempio subordina lega addirittura gli assessori al sindaco
Ci sembra che questo problema dire qui libero tra ripeto
Sindaci e consigli comunali sia appellanti esistenziale
E meriti di essere affrontato con serenità ma con decisa volontari risoluzione
Comunque ribadisco
Non voglio essere frainteso
Per tutti gli amministratori ti siedi che col quale che sia
Queste posizioni sono nati discusse e concordate la piena disponibilità all'impegno unitario per fare avanzare
Il ruolo e la forza dell'ANCI il quadro di sistema democratico di governo delle istituzioni pubbliche nazionali grazie
Ringrazio i rappresentanti del CCD e passò la parola al ministro Agazio Loiero dopo nel quale ci sarà solo più l'intervento o le conclusioni del presidente Leonardo Domenici e li abbiamo rapidamente verso la conclusione prego signora grazie
Sì io intanto non per lusingare nessuno voglio fare i complimenti al lancio di attualmente dici
Per il successo di pubblico mediatico lasciamo stare l'ultimo giorno che sappiamo benissimo
Che i sindaci sono tutti impegnati nel proprio i comuni e un giorno topico per il sindaco
Io non no una relazione scritta parlerò poco anche perché hanno qui parlato già il Presidente del Consiglio
Altri ministri
Quindi io aggiungo un saluto a mio personale anche a nome del governo a questa esperienza questo impegno che avete avuto
Che è stato un impegno importante
Perché
Voglio dire lo voglio dire con franchezza il fatto di parlare alla fine mi ritaglia anche un supplemento di franchezza di sincerità
Io ho sentito stamattina in particolare Oscar Rosetta Jervolino le docce relazione degli amici Giorgio Lombardi Andrea Manzella
Che hanno ritagliato un profilo storico costituzionale del nostro percorso in comune
E hanno messo in luce un federalismo che oggi
Proprio in virtù in omaggio a quella franchezza cui facevo riferimento poc'anzi un federalismo spesso gridato così come l'abbiamo vissuto in questi ultimi anni
Cioè un federalismo al centro di tante polemiche
Anche con percorsi e tragitti di Indirizzo non definitivamente conclusi
Dico questo perché sono convinto che al di là delle falsi giustificata in un Paese che ha avuto una forte tradizione centralista
Lenta si dicevo che c'è intorno al federalismo voglio si ricordare proprio per incidenze
Che in un saggio indimenticato di Luigi Einaudi
Lui così scriveva
Che gli unici Paesi che avevano davvero compiuto in maniera definitiva il processo federalista e che erano svizzere America poi questi non portavano nel titolo
La parola federalista una radice federale
Lo dico non per togliere qualcosa federalismo e i suoi processi ma per aggiungere qualcosa
Allora noi abbiamo avuto diciamo la verità e ripercorrendo
Queste brevemente la piccola storia di questa legislatura
Beh noi abbiamo avuto all'inizio di questa legislatura un impegno forte secondo sulla TIA
Di un processo organico riformatore abbiamo immaginato che dovesse essere la Bicamerale a costruire assetti costituzionali nuovi
Poi indipendentemente dallo spirito con cui le varie forze politiche hanno finito per far parte della Bicamerale
Quello era un progetto sicuramente organico
Io per esempio personalmente non lo condividevo tutto c'erano aspetti che restavano prive di luci inesplorati però era un progetto organico che immaginava una forma di Stato una forma di governo pensate in maniera
Addirittura straordinariamente velleitarie che quel progetto è oggi in Bicamerale adesso dimenticato lo ricordo non nella propria memoria analitica soli professori ebbe
Comprendeva anche l'ipotesi che il numero dei parlamentari venisse dimezzato
Dico per dire lo ricordo per ribadire la portata
Che oggi a distanza di qualche anno può apparire addirittura di rivoluzionaria quello era un progetto organico e non c'è più dopodiché il Parlamento non è stato in grado
Di portare avanti più qualcosa che appariva potesse apparire come genio compatto
E si è deciso implicitamente senza affanni e per questo una conferenza stampa che tutto quello che si poteva costruire sulla via federalista andava a piccoli passi costruiti
Siamo arrivati quindi
Ad un impegno che è stato un impegno rapsodico non è stato più un impegno
Omogeneo compatto e organico
Certo sul federalismo anche su alcuni progetti costituzionale pesta io lo voglio dire con franchezza qui pesa un pochino un federalismo voluto
Precipuamente dalla lega la lega ha un merito immenso lo dico da meridionale qui a Verona aver voluto e aver respinto verso processi federalisti
Però questo comporta insieme nello stesso tempo anche un limite
Perché quel federalismo che voleva la lega
Era un federalismo contro contro lo Stato che non so se il Maggi si immaginasse di dover abbattere ma questo è diventato il vero grande limite
Sicché quando noi abbiamo immaginato che dopo la Bicamerale
Queste riforme non potevano restare illuse
E se rimangono anche in questa legislatura delusa pensate cosa avverrà nella prossima dove questo processo dovrebbe cominciare dall'inizio
Con tutti i limiti di un processo si fatto perché un paese come il nostro che è entrato in Europa che ha ceduto sovranità nazionale tutti i Paesi che sono entrati in Europa in misura sicuramente diverso talvolta impercettibili talvolta fortemente visibile
Hanno dovuto riformare in parte le proprie Costituzioni perché questo ha una logica quando si chiede una sovranità nazionale cui diciamo tutto il Paese e le popolazioni che si erano abituati
E allora noi abbiamo fatto abbiamo costruito questo per esempio queste elezione diretta dei presidenti ora
Anche qui inutile negarlo ci sono state polemiche in questi anni io devo dire che
Spesso sono polemiche
Più che hanno più valore mediatico come scenario esterno
E che non si riproduce all'interno delle istituzioni io sono presidente della Conferenza Stato-Regione e della unificata e vedo che tutto quello che sentiamo che talvolta leggiamo le accelerazioni brusche
Che sembra hanno andare e costruire un processo totalmente inedito talvolta che appare di evoluzione Mario poi all'interno dalle istituzione questo non avvilito e tutto
Viene immaginato e dibattuto a livello di cargo istituzionale
Allora io voglio dire che anche questo discorso dell'elezione diretta dei presidenti delle regioni con questo vincolo costituzionale che ha dato a loro un imprimatur straordinario
E che ha finito anche per avere anche una Ritter dare anche una risposta implicita ha tanti problemi B noi stiamoci attenti che anche su questo non voglio dire attenzione
Che noi dobbiamo immaginare una Regione e non si può eludere questo problema
Non può essere più una regione che continui ad il ministro dare i le Regioni sono enti di programmazione di del legale devono legiferare non possono poi prendere fare quello che dovrebbero fare i comuni le Province se ci crediamo
Perché anche qui sta qui il vero dramma io voglio ricordare aggiungendo qualcosa quello che diceva poc'anzi il professor Lombardi
Che
Il dieci anni fa comparve in Italia tradotto dall'inglese un libro di un sociologo di un sociologo importante che aveva per vent'anni
Studiato le regioni d Italia tutte le regioni sa quegli studi che si possono fare solo in un'università americana
Venti anni per vedere da dove derivasse il potere delle Regioni
E questo signore che allo studioso
Straordinario qualcheduno parlo e blocco Tocqueville e quando recensì questa maggiore
Disse che in fondo la differenza che c'era nel nostro Paese in Italia
Fra regioni del nord e regioni del sud
Tra diverso attivissimo dalle regioni del Nord e Corea del Sud dipendeva già Darki originari che datavano intorno all'anno Mille proprio da dove ha cominciato
L'amico Lombardia parlare oggi e dall'anno mille perché la nell'anno Mille mentre intorno all'anno Mille mentre nel Nord c'erano i liberi comuni
Che di fatto imprimere buono una svolta orizzontale alla democrazia
Nel sud c'era ancora mille cento mille due
Un po'la forza dell'imperatore di Federico secondo dello stupore mundi che dava l'idea di una democrazia non orizzontale
Ma ove il giornale molto avvertito ma di un potere verticale di una democrazia verticale
Ecco qui e non noi abbiamo visto che lo dico non scoprendo alloggi ma l'oggetto molto spesso
Noi dobbiamo avere un rispetti un atteggiamento diverso verso comuni io sono calabresi
Se voi avete accesso e non vi sarà sfuggito la televisione in questo giorno avete visto che chi stava davanti ai bisogni primari
Dei cittadini erano i sindaci distinte citata con OLAF anche che mandavano via il fango che aveva invaso le strade le piazze e le case le abitazioni
Il riferimento diretto delle esigenze proprio quello lì
Il la Regione con tutto il rispetto a un compito di importante ma diverso
E allora noi dobbiamo immaginarla corsi
Il cerchio e le priorità della nostra sussidiarietà
Perché anche qui vedete io due mesi fa sono stato invitato da Formigoni a Milano dove ho trovato molti esige qualcheduno eppure qua dentro scinde ci presenta province
E abbiamo detto che noi possiamo anche accettare come meridionali
Che in fondo ci siano in questo Paese due-tre lo cita che ci siano regioni che possono spingere in avanti alcuni processi e che s'tacchino le altre c'è solo un limite a tutto questo stabilire quanto deve essere il fondo di perequazione quanto deve essere quella camera di compensazione che non può essere la Camera delle Regioni ma deve essere la Camera delle Autonomie cioè deve essere qui sancito e prioritariamente sancito quanto debba essere questo fondo l'entità del fondo visto che dobbiamo a ridurla giustamente
A dati concreti e pragmatici stabiliamo quanto deve essere il fondo di perequazione stabiliamo che ci deve essere che ci deve essere una cavolata dell'autonomia che è il luogo dove tutta la storia unitaria di questo Paese non venga dissipata ma sia guardato in tutto quello che può rappresentare una storia che è una storia di disparità di differenze di problemi che sono totalmente diversi perché voi
Certamente immaginerete che il sindaco lavorato che qui vedo qui che il sindaco di Rosarno non può avere gli stessi problemi del sindaco di Varese se non c'è
Un organo non un organo nazionale che guardi tutte le differenze e lei sappia portare come si faceva corsi nel Medioevo quando i filosofi spingevano
Per immaginare un mondo portato ad unità ecco noi dobbiamo avere se vogliamo tenere in piedi questo assetto di Stato che ci stiamo lato dobbiamo guardare alle differenze
Perché se non c'è una capacità di articolare differenze va via si frantuma anche lo Stato
Io voglio dire due o tre cose chiudo noi in
Immaginiamo
Non so non so cosa si farà della legge elettorale se passerà questo progetto di legge federale che abbiamo all'attenzione del Parlamento
Sappiamo per certo che quando si avvicinò lezioni e quando si amplifica sigillata a dismisura
Il momento emotivo quello non è il momento ideale per fare riforme le riforme hanno bisogno della serenità del giudizio hanno bisogno dell'armonia del giudizio
In cui è anche le debolezze vengono recuperato in un contesto armonico e complessivo
Allora credo lo dico con dispiacere con rammarico
Che forse noi rischiamo di perdere anche questo scorcio di legislatura e tutti i problemi baratti tutti i problemi istituzionali lì ci ritroveremo di fronte nella prossima legislatura con un sistema elettorale folle diciamolo fin in fondo a questa cosa folle che non permette di avere maggioranze stabile che chiunque vinca
Non avrà almeno in una delle due camion una maggioranza assoluta caccia una maggioranza capace di far lavorare i governi e quindi di dare impulso all'azione del Parlamento attenzione che cominciare sempre daccapo e arrendere eternamente precario un tessuto istituzionale e soprattutto a rendere precario e chiudo un tessuto
Unitario noi siamo arrivati come italiani molto tardi all'unità rispetto a Paesi dell'Occidente
Dobbiamo
Tutelare
Questo approdo unitario che non tanti anni fa abbiamo siamo riusciti a raggiungere e dobbiamo tenerlo perché insieme questo Paese quando è stato insieme quando ha ha ritrovato il sentimento della solidarietà penso agli anni fecondi del dopoguerra
E andata avanti e si è affermato come uno dei più grandi e prodigiosi Paesi del mondo grazie
Allora doc contezza che è stata presentata una mozione sul riordino dei servizi pubblici locali corredata da sessantasei firme tra sindaci presidenti del Consiglio assessori e consiglieri comunali di tutti i Comuni praticamente di d'Italia dal nord al sud all'estremo sud
Si chiede considerato che il teste disegno di legge licenziata al Senato attualmente all'esame della Camera dei deputati che stabilisce l'obbligatorietà di privatizzare mettere sul mercato tutti i servizi pubblici locali di rilevanza industriale
Si chiede alla Camera dei deputati di modificare il testo del disegno di legge sette mila e quarantadue
Reintroducendo l'autonomia di scelta da parte degli enti locali in rialzo forme di gestione mantenendo in tal senso il testo originario dell'articolo ventidue della legge centoquarantadue del novanta e quindi di reintrodurre tra le facoltà dell'ente locale la procedure di affidamento diretto dei propri servizi a propri enti strumentali o società a prevalente capitale pubblico impegnando così il presidente nazionale dell'ANCI
A operare perché questa proposta si è portata nelle sedi competenti passo la parola
Alle Onado Domenici
Per le le conclusioni dei lavori ringraziano naturalmente
Ringrazio
Ma io devo dire che vorrei essere abbastanza rapido perché naturalmente dopo queste giornate di intenso lavoro anche legittimo tornare
Nei propri Comuni e alle proprie case perché
Mi sembra la cosa più giusta e più logica
Vorrei dire però e credo di interpretare anche il vostro pensiero che noi alla fine di queste giornate di lavori possiamo esprimere soddisfazione per come è andata all'Assemblea
Per quantità anche se stamani diciamo la cosa
Più ridotta comprensibilmente anche per il suo carattere più dal seminario
E anche per qualità perché tutti gli interventi che abbiamo sentito compresi quelli che abbiamo ascoltato stamane sono stati interventi di notevole fattura e di notevole rilievo sia degli invitati Esterni sia di coloro che rappresentano i propri comuni in varia forma e sotto varia veste in questa stessa
Assise
La soddisfazione però maggiore da che cosa deriva ma deriva dal fatto che noi in questa occasione abbiamo offerto come comuni italiani
Un luogo una sede e una platea per il confronto a tre livelli politico istituzionale e di governo
Politico perché lo voglio dire
Mi sembra molto importante
Il fatto che qui siano intervenuti
Il presidente di una delle principali forze di opposizione del Paese dello schieramento di centrodestra presidente Alleanza nazionale Gianfranco Fini
E il segretario
Del maggior partito del centrosinistra Walter Veltroni
è stato secondo me è un fatto importanti
In un momento di particolare attenzione di talvolta scontro politico
Noi abbiamo avuto un'occasione di mettere a confronto i punti di vista di due leader politici fra i più importanti dei due schieramenti e anzi io qui voglio esplicitamente ringrazia sia Gianfranco Fini sia Walter Veltroni per gli interventi che hanno svolto qui interventi che pur naturalmente esprimendo
Le loro posizioni e i loro punti di vista sono stati interventi come ha detto il presidente di AN non volti a fare dei comizi ma sono stati caratterizzati dallo sforzo di entrare nel merito dei problemi dei comuni e dei problemi posti dalla nostra associazione
E quindi questo è un punto a favore dell'ANCI come associazione autonoma e unitaria che ha offerto non solo a noi ma all'intero Paese
Ai mezzi di comunicazione di massa l'occasione per vedere concretamente esporre
Tesi anche differenti ma nello stesso consesso
Secondo aspetto l'importanza del confronto istituzionale
Ma qui sono state dette cose importanti da ultime richiamate sia nell'intervento dell'onorevole Rosa Jervolino Russo presidente della Commissione affari costituzionali della Camera e del ministro Agazio Loiero
Ma io credo
Che anche sul piano del confronto istituzionale noi abbiamo avuto dei momenti importanti e delle risposte significative
In particolare io ascrivo a un risultato positivo di questa assemblea il fatto che il presidente Luciano Violante abbia assunto un impegno per sottoporre alla discussione del parlamento il problema relativo al superamento del vincolo del doppio mandato
E da questo punto di vista voglio dire che
Ci sarà poi in discussione in Parlamento
Questo problema e ciascuna forza politica esprimerà il punto di vista che vorrà esprimermi
Ma mi sembra di poter dire e voglio interpretare quindi questo orientamento che il sentimento l'Indirizzo che viene da questa diciassettesima Assemblea nazionale dell'ANCI e chiaro
E va nel senso del superamento di questo vincolo per cui io ringrazio sia Lamberto che Velotti per la sua illustrazione per il lavoro da lui svolto e credo che questo documento che è stato sottoposto
A tutti gli otto mila cento sindaci di questo Paese debba continuare a circolare essere sottoscritto sia ringrazio il vicepresidente sindaco di Biella Gianluca Susta
Per
La l'ordine del giorno che ha distribuito e ti chiedi estati a scusate illustrato e che vi è stato distribuito che io come presidente dell'Anci intendo assumerlo
Per sottoporlo anche alle istanze istituzionali dal momento che voglio ricordare che c'è stata una precisa sollecitazione da parte del presidente della Camera Luciano Violante a che da questa Assemblea avvenga
Una impulso in questa direzione poi le forze politiche diranno si schiereranno i gruppi parlamentari esprimeranno le loro opinioni ma questo è un piano
Che è diverso dal nostro e io mi augurerei infinitamente che questi piani non venissero confuse questo è l'unico a quello che faccio poi ognuno è libero di dire e di pensare ciò che può
C'è un terzo livello di governo dei il confronto importante importantissimo naturalmente forse per noi per i nostri interessi anche diretti e materiali diciamo così il più importante quello con il governo
E qui
Intanto io vorrei dire che anche questo lo vorrei dire con soddisfazione prescindendo dagli schieramenti e dalle appartenenze politiche nel senso che secondo me qualsiasi governo ci sia è importante che l'ANCI lo porti qui
Per discutere per confrontarsi per presentare le proprie posizioni
Credo che siano stati particolarmente importanti
Due punti di confronto
Quello naturalmente relativo alla legge finanziaria e quello relativo alla problematica dei lavori pubblici
Per quanto riguarda la Finanziaria io qui prendo ovviamente e non potrebbe essere altrimenti per buono ciò che ha detto ieri il Presidente del Consiglio che riferendosi anche un po'alla mia con Pierre Battistina ironie alla mia relazione detta a un certo punto visto che tu hai scritto che fra gli accordi e i testi bisogna in poi andare a vedere prendo per buona la sua dichiarazione
Che nel testo sonori specchiati ti accorgi
E ritengo comunque positivo il fatto che ho già espresso nella mia introduzione che per la prima volta comunque noi siamo stati qui a discutere
Non solo su come poter ottenere delle risorse in più e non operare tagli che è una cosa importanti
Ma anche lo ha sottolineato ieri Amato sul fatto che questa finanziaria introduce un'operazione di largo respiro
Di carattere strategico che viene in prospettiva a cambiare le caratteristiche strutturali del sistema della fiscalità e della finanza locale
Ora guardate io sono per natura anche perché facendo il sindaco bisogna esserlo
Molto realistica
Quindi non credo proprio che noi detto questo possiamo dipinge il PCI una situazione e una realtà nel presente e nel futuro
Come se fosse una specie di marcia trionfale su un letto di petali di rose
Perché anzi io credo che ogni processo di cambiamento e di riforma comporti delle dure e non facili fasi di assestamento che all'inizio possono anche produrre provocare delle contraddizioni dei problemi noi siamo lanci e siamo qui per affrontare di volta in volta i problemi e le contraddizioni
Ma detto questo io credo che questo non sia assolutamente un buon motivo per arrestarsi rimanere fermi
E non proseguire lungo una certa strada per parlare in termini concreti io credo che la nostra posizione al di là delle necessarie fasi di assestamento e degli equilibri favorevole alla compartecipazione ad un grande gettito erariale nazionale cioè l'IRPEF sia una posizione giusta che noi dobbiamo riconfermare
Perché perché abbiamo sempre detto che uno dei presupposti fondamentali del federalismo in particolare del federalismo fiscale
E cercare il più possibile di stabilire un collegamento fra quello che il il reddito prodotto in una determinata zona e la possibilità di far rientrare almeno parte di questo reddito nelle casse dei comuni
Non certo per fare quello che noi vogliamo ma per fare gli interessi dei cittadini che quel reddito producono allora da questo punto di vista io capisco è stato detto anche in qualche intervento in questa Assemblea che ci possono essere altre soluzioni per esempio in un intervento è stato ricordato è stata posta la domanda ci ma perché non insistiamo di più sulle entrate sui tributi propri
Io qui voglio fare un ragionamento e sottoporre lo noi siamo in una fase in cui la tendenza generale presente anche all'interno dei due principali schieramenti politici e quella di favorire il più possibile l'alleggerimento fiscale
Io sinceramente non credo che in questo momento
Il fatto che in noi amministratori locali si possa andare a proporre nuove
Imposte e nuovi tributi sia una strada agevoli e ritengo più sensato
Andare a proporre un'altra linea che è quella che ricordavo prima vi faccio un esempio concreto perché io parlo sulla base anche delle mie esperienze di sindaco non so da io l'anno scorso
Forse qualcuno che era Catania se lo ricorderà anche
Ho promosso una iniziativa per una cosiddetta tassa di scopo per l'affluenza turistica
Nelle città d'arte nelle città di turismo
Per finalizzata esplicitamente alla manutenzione e la pulizia di questi centri grandi o piccoli che siano problema che a Firenze particolarmente sentito perché io comunque la città la devo tenere pulite ma siccome ci sono quattrocento mila abitanti ma ce ne sono molti di più che vengono da fuori nove milioni di presenze di turisti all'anno chiaramente va a finire che i fiorentini pagano anche
Torna indietro mi sono reso conto della difficoltà a introdurre anche una nuova imposta di questo tipo che pure non va nemmeno aggravare direttamente
Sulle tasche dei cittadini residenti ma che comunque va toccare determinati interessi di operatori del settore in questo caso turistico
Allora io credo che da qui si debba partire prendendo atto che il nostro problema non è soltanto di imporre o cercare di far passare il nostro punto di vista le nostre elaborazioni ma anche di commisurare le a quelle che sono le situazioni concrete che di volta in volta di di anno in anno si vengono a presentare
Io credo comunque che sia stato importante che a discutere di questi problemi qui sia venuto il Presidente del Consiglio si è venuto il ministro della funzione pubblica sia venuto
Il ministro degli affari regionali che ha parlato stamani sia venuto il ministro del tesoro e poi siccome io penso che quando si fa
Il sindaco
Si acquisisce un punto di vista che anche di carattere generale io appartengono schieramento politico però non è che poi non mi renda conto di come anche fra gli stessi ministri ci siano gravi di sensibilità diverse anche per quelli che hanno parlato qui
Rispetto alle stanze ai problemi posti dai Comuni
Per cui io credo che questo sia comunque una avvertimento per
Essere sempre in grado di avanzare le nostre proposte e di seguirle passo passo anche grazie all'apporto qui al contributo quotidiano che deve dare la struttura dell'ANCI
Sulla questione invece dei lavori pubblici anche qui io vorrei soltanto dire una cosa di carattere generale
Nel corso di questi ultime settimane ci siamo sforzati
Di adattare dei meccanismi troppo complicati rigidi e frammentari soprattutto per quanto riguarda i piccoli comuni a quelle invece che erano gli indirizzi generali del regolamento attuativo
Anche qui però fatemi fare un'osservazione
Io sono convinto che se si vogliono prendere dei provvedimenti in questo Paese che riguardano il sistema delle Autonomie Locali bisogna sempre partire dal principio delle differenze profonde che da realtà
A realtà da Comune grande a Comune piccolo da composizione demografica e sociale a composizione demografica e sociale caratterizza nel nostro Paese
Il legislatore e l'esecutore devono sempre tenere ben presenti queste differenze altrimenti poi si creano quei problemi che si sono creati anche con il Regolamento attuativo della cosiddetta legge Merloni
Detto questo però anche qui attenzione perché una serie lo ha ricordato Paolo Costa di principi di presupposti e di norme che con questa stessa legislazione vengono introdotti sono comunque importanti
Su questo pure voglio fare un esempio che parte dalla mia esperienza dirette
Io in questo momento a Firenze o i lavori in corso per rifare un pezzo importante di acquedotto
E si è creato un grosso problema perché perché naturalmente
Una ditta chi ha vinto la gara d'appalto grazie ha un forte ribasso
E il risultato è che siccome ormai molte di queste ditte io lo dico sempre oggigiorno
Annoverano neri le proprie strutture ormai molti più avvocati che ingegneri o geometri il risultato è che a un certo momento questa ditta viene da me e mi dice a ma io non ce la faccio mica
Non ce la faccio mica più a fare i lavori con quello che avevamo concordato e il risultato è che i lavori in questo rito sono fermi
Allora
Il fatto che ci siano delle norme che impongono maggiore serietà e il rigore
E in maggiore anche precisione finanziaria
Nella fase di progettazione comunque un fatto importante
Perché evidentemente questo riduce il rischio di cui parlavo adesso questo non ha niente a che fare con l'altro problema che dicevo prima con le norme frammentate complicate procedure eccetera eccetera
Anche il presidente Alleanza nazionale nel suo intervento ha ricordato leggendo una lettera del ministro Nesi che c'è da parte del governo una consapevolezza su questo problema ma attenzione anche qui a come si diceva una volta non buttare via il bambino con l'acqua sporca
Un'altra questione perché io le mie opinioni e gli orientamenti possano e credo che debba essere buon uso nell'ANCI fare così occupabili tutele dirle chiaramente
Riguarda la questione che non ha a che fare direttamente col confronto col Governo ma semmai col Parlamento dei servizi pubblici locali qui Rossi
Che è persona anche capace intelligente abile nell'esporre propri punti di vista nel portarle avanti nel suo intervento a avanzato certe proposte
Anche qui teniamo fermi i presupposti che dicevo prima circa la necessità di a vere delle distinzioni e delle differenze rispetto alle varie realtà
Però guardate io lo dico chiaramente io ritengo sbagliato l'approccio fondamentale che c'è in quel documento che prima Castellani ha ricordato non per la sensibilità di fondo che viene espressa
Ma perché se noi chiediamo dire introdurre per tutti alla stessa maniera la questione dell'affidamento diretto e così via rischiamo di apparire come quelli che frenano determinati processi e si apre all'interno stesso nostro una serie di problemi di contraddizioni non indifferenti allora anche qui distinguiamo di cosa si parla
Si parla dei servizi a rilevanza industriale o si parla dei servizi sociali c'è una bella differenza
Allora anche qui andiamo a vedere nel merito e anche se non c'è io credo che il nostro responsabile sindaco di Grosseto che qui è intervenuto Alessandro Antichi debba promuovere un approfondimento in questo senso andiamo a vedere quali elementi introdurre ma senza rimettere in discussione quella che un'impostazione di fondo
Rispetto alla quale anche questo lo dico come non per fatalismo ma anche questo lo dico per realismo è assai difficile pensare che ci si possa occorre radicalmente e irreversibilmente
Quindi anche qui è un ragionamento che faccio per riuscire a capire come adattiamo queste esigenze giuste a un processo di riforma che comunque
Va avanti
Fra l'altro da questo punto di vista pre introduco un altro principio importante io credo che in questa nostra Assemblea nazionale lo dico io anche dal sindaco di una grande città se c'è un aspetto che mi fa piacere e mi soddisfa e che io credo di poter dire che forse più che in altri appuntamenti dell'Anci il tema dei piccoli comuni è stato al centro della nostra attenzione possiamo dire pensando anche alla legge finanziaria che forse abbiamo ottenuto più risultati
Per i piccoli centri che non per le grandi città e lo dico io da sindaco di grande città con soddisfazione non assolutamente con nessuna forma di recriminazioni
Ma anche qui e mi riferisco anche allo stesso discorso sull'organizzazione dei servizi pubblici locali
Ragioniamo un po'su come dobbiamo gestire le cose
Perché è stato importante che il ministro Bianco sia venuto qui a dirci che è definitivamente tramontata e per fortuna direte viva dio l'epoca delle forme di associazione come dire costrittive
Ma al tempo stesso però voglio dire al sindaco di roba asso nero che non so se c'è ancora
Io devo dire la verità qui ragiona proprio sulla base di un buonsenso quasi direi paesano se le forme di cooperazione di associazione che sono necessarie per tutti i Comuni grandi e piccoli
Anche rispetto al discorso dei servizi vanno a avanti su base volontaria
E il governo ci dice vediamo un po'di soldi ma per favorire questi processi visto che c'è la volontarietà ma io sinceramente non me la sentirei di rifiutare quei soldi visto che ce li danno in tutta sincerità
Per cui ecco io l'importante credo è che sia salvato il principio della volontarietà di questi processi se poi ci sono delle forme di sollecitazione e di incentivazione per favorire le forme di cooperazione di riaggregazione io sinceramente non è che lei diciamo lo sdegno su questa come mia opinione del tutto personale
E lo stesso tema della cooperazione dell'associazione visto che è un altro tema che è venuto fuori è quello che riguarda l'utilizzo dei fondi
Fondi nazionali fondi strutturali europei cominciamo dai fondi strutturali dunque qui fra l'altro c'è un lavoro importante che la nostra struttura dell'ANCI sta facendo ma anche qui è molto importante che ci sia un lavoro arricchenti informazione precisa e di presa di coscienza e di conoscenza da parte di tutti i comuni anche dei piccoli comuni su quelle che sono le disponibilità perché qui c'è una partita che negli anni due mila a che fare con almeno centoventi mila miliardi credo investimenti
Allora più noi siamo all'altezza usando anche i nuovi strumenti informatici e telematici di stare al passo e di essere informati su queste cose è meglio è per noi e per i nostri comuni per cui ecco dove che diventa importante anche la efficienza della nostra struttura organizzata ma anche la capacità nostra di usare quei nuovi strumenti a cominciare da internet e lo stesso per i fondi nazionali io stamani ho incontrato e ho dato la mia
A solidarietà a alcuni sindaci e parlamentari di questa zona che ponevano il problema del Polesana
Che io ho conosciuto stava non essendo questa dove sono una terra
In cui io svolgo la mia attività però anche qui ma io mi ricordo per esempio che l'anno scorso feci una conferenza stampa con il ministro Bianco il ministro Bordon nella quale si disse da parte del governo che ci sono quasi mille miliardi
Che sono stati stanziati per la messa in sicurezza del nostro sistema strada
Anche qui io credo che sia importante allora prendere in parola presentare progetti presentare delle iniziative essere capaci di promuovere un'azione costante nei confronti del governo nazionale
Infine e vado rapidamente a conclude
Io boh credo che qui ci sia stato un altro punto importante che dobbiamo registrare quello che riguarda il nostro confronto soprattutto con le regioni
Il presidente della conferenza dei presidenti di Regione Enzo Diego è venuto quindi io lo ringrazio ha fatto un intervento di ampio respiro e credo che noi dobbiamo come dire incassare soprattutto una cosa che Luigi ha detto
Che è quella Della volontà da parte delle regioni di continuare il confronto unitario con l'intero sistema delle autonomie e quindi anche con i Comuni inoltre con le Province
E qui c'è stato un intervento molto chiaro del presidente dell'UPI Ria su questo problema allora io credo che noi qui
Secondo me dobbiamo continuare il confronto unitario per sollecitare stamani è stato ampiamente detto e ringrazio anche i professori lombardi e Manzella per l'altro contributo che ci hanno portato
Citerò una cosa che ha detto il professor Lombardi indubbiamente questa riforma non è che sia la riforma a tutto campo ma intanto prendiamo no
Quello che ci viene dato anche perché c'è un ragionamento molto semplice l'altro aspetto di confronto con le regioni è rappresentato da ciò e io invito particolarmente le nostre ANCI regionali ad attivarsi su questo punto attraverso anche i Consigli delle autonomie
E quello della elaborazione degli Statuti ora a me sembra che se esiste una cornice costituzionale dentro la quale si possono Co
Le nuova collocare qui questi statuti è meglio e comunque che esista una cornice costituzionale che introduce determinati principi essenziali in chiave federalista e autonomista importa anche perché
Siamo chiari finché non c'è lo dicevo anche nella relazione quella cornice noi saremo sempre a rischio
Perché in qualsiasi momento il Parlamento o il Consiglio regionale possono approvare una legge che contraddice le altre leggi a costituzione invariata a ordinamento vigente che vanno in direzione del decentramento e quindi per fare anche qui un atteggiamento molto pratico a me sembra che a noi convenga che ci siano questi punti fermi perché al di là di quei punti fermi dopo non si potrà più tornare e per quanto difficile Complesso confuso possa essere questo processo
Di in chiave autonomista e federalista però è un processo che va avanti e non si torna indietro la la
Michela Sironi Mariotti nel suo intervento ha fatto degli esempi molto concreti in un settore come quello del sistema dei beni culturali e delle Soprintendenze per cui mi sembra proprio
Che da questo punto di vista sia utile che si vada comunque avanti in questa direzione
E poi comunque fatemelo dire anche con una punta di orgoglio e
ANCI che è utile
Noi abbiamo passato alcuni mesi in cui
L'appunto questa cosa franchi questo detta la relazione della retorica sui governatori regionali ali ha occupato intere pagine di giornale atto abbiamo fatto questa assemblea e abbiamo dimostrato che anche come ANCI ecco i comuni italiani siamo tranquillamente in grado restare anche noi sotto i riflettori e di offrire un'occasione importante di confronto e di disco Simone al Paese e il fatto che in questi giorni siamo stati noi al centro dell'attenzione non per particolare smania di apparire ma per dimostrare la nostra forza e la nostra capacità di pensare e di incidere credo che da questo punto di vista sia un fatto importare e credo che sia un fatto importante anche per proiettarlo verso le scadenze future a cominciare dalla prossima assemblea nazionale che sarà all'assemblea del centenario e che dovrà io credo rilanciare anche uno impegno di carattere più generale di carattere di ampio respiro di carattere ideale anche sul tema
I diritti da parte della nostra associazione questo proposito vuol dire che voglio anche dire che qui è stata presentata una mozione sulla questione
Della pena di morte come il Presidente intendo assumere
Credo quindi che ci dobbiamo prepara
Are a questa assemblea del centenario
Molto bene proprio per dare il senso di una costruzione del nostro profilo politico culturale ancora più forte e da questo punto di vista
Io vorrei lei che ci ricordassimo in questo momento anche di chi ci ha messo nelle condizioni di fare bene questa
Nostra Assemblea e vorrei dedicare un applauso a tutti i dirigenti e i funzionari e gli impiegati dell'ANCI che hanno contribuì
A preparare
Questo nostro appuntamento io credo quindi che noi abbiamo bisogno comunque questo lo voglio dire essendo diventato presidente di questa
Associazione
Non da molto per una vicenda politica particolare che ha visto l'ingresso di Enzo Bianco al governo vorrei dire che io sento comunque molto il bisogno
Mio di una
ANCI al
L'arcata in cui ci sia effettivamente anche una forte capacità di distribuire compiti funzioni e attività anche perché io faccio il presidente dell'Anci molto volentieri lo ritengo un onore ma sono il presidente l'ANCI perché sono il sindaco di Firenze e tutti noi siamo qui nell'ANCI perché siamo qualcosa prima non perché siamo dell'ANCI
E quindi prima di tutto credo che noi dobbiamo fare quello che i cittadini ci hanno chiesto di fare cioè gli amministratori nei nostri COMU unica e da lì dobbiamo partire
Io credo quindi per concludere che lanci oggi debba soprattutto come sempre porsi il problema della sua funzione e della sua collocazione come tutti i movimenti come tutte le associazioni come tutte le forze che si battono per qualcosa quale sia la nostra funzione è chiaro la nostra funzione di rappresentare i comuni e di batterci in prospettiva per realizzare una sempre maggiore autonomia per quanto riguarda la nostra collocazione io qui ho chiesto non lo so se sono in grado di proiettarlo una
No forse no avevo preparato un piccolo grafico per farvi capire che cosa io penso da questo punto di vista
Ecco è una cosa molto semplice questo è un quadrante perché così vale molto più di tante parole lancia un'associazione in Italia CS vuol dire centrosinistra eccidi vuol dire centro destra quella è la quello dell'asse del le degli schieramenti politici ma secondo me c'è un altro asse che verticale dovetti sta per
Progresso e ci sta per per conservazione ma non ha niente a che fare questo con gli schieramenti politici potremo parlare secondo me di mode
L'unità al posto di progresso di modernizzazione che al posto di sci di mantenimento dello status quo allora secondo me
C'è una collocazione che lanci deve avere
Deve essere nella parte superiore del quadrante l'importante cioè che stia nella parte che si batte per la modernizzazione per il progresso e come vedete lanci sta in mezzo diviso equamente fra centrodestra e centrosinistra perché secondo me le posi giorni di mantenimento dello status quo e di conservazione stanno nella parte risolte possono dividersi anche quelle qua mentre fra centrodestra e centrosinistra allora da questo punto di vista io credo che sia importante che noi
Diamo questa collocazione alla nostra associazione e più in generale ai comuni italiani perché se facciamo percepì
Che ora incisi lo voglio dire fra tutte le volte naturalmente ne parli male dei sindaci sei sindaci va be Pavel aveva aveva battuto sei sindaci sanno sta are in contatto diretto con i problemi dei cittadini ma al tempo stesso sanno far capire che sono in grado di guardare anche un po'più in là perché sono stati messi lì anche per questo allora io credo che i sindaci che stanno nella nostra associazione saranno quei sindaci che pur schierandosi da una parte o dall'altra dello schieramento politico
Saranno in grado di esprimere anche quell'esigenza di progresso e di modernità che oggi c'è nel nostro paese grazie
La Russo Jervolino che ha dovuto allontanarsi perché altrimenti perdeva la ero io i professori Giorgio Lombardi Andrea Manzella Paolo Corsini sindaco di Brescia un affettuoso ringraziamento e Michela Sironi Mariotti
Affettuoso
Quanto è stata l'accoglienza affettuosa della sua città verso tutti noi