Puntata di "Speciale Giustizia" di lunedì 13 maggio 2024 condotta da Lorena D'Urso .
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 49 minuti.
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Buonasera a tutti da Lorena D'Urso benvenuti all'ascolto lo speciale di giustizia dunque questo oggi la Corte d'Assise di Milano ha condannato all'ergastolo
Alessia Pifferi imputata per l'omicidio pluriaggravato della figlia di quasi diciotto mesi di Ana abbandonata dal quattordici luglio al venti luglio due mila ventidue e lasciata morire di stenti i giudici hanno escluso l'aggravante della premeditazione non è nostro compito dare giudizi morali su Alessia Pifferi tra bicchieri do l'assoluzione è evidente che non volesse uccidere la bambina
Lo ha detto alle sia ponte nani legale di ad essi ha Pifferi appunto la donna imputata dell'omicidio pluri aggravato della figlia
Di quasi diciotto mesi abbandonata e lasciata morire e di stenti in apertura della sua arringa Alessi ha avuto un'infanzia terribile cresciuta nell'incuria e nell'abbandono è innegabile che già all'asilo
Avesse dei problemi ha proseguito la legale
E noi stasera vogliamo fare un passo indietro e in particolare vogliamo tornare alla polemica relativa all'indagine aperta dal Pubblico ministero
Francesco De Tommasi a carico dell'avvocata Alessia ponte nani che appunto difendeva Alessia Pifferi
E a carico di due psicologa e di San Vittore entrambe accusate
Di falso e favoreggiamento nel febbraio scorso su questa vicenda è intervenuta anche l'Unione delle Camere penali
Con un documento molto duro in cui sotto si sottolineava in particolare che il processo a carico di Alessia Pifferi appalesato irrituali impieghi della funzione investigativa la cui sostanziale gravità
Si leggeva è tutta racchiusa nella a presa di distanza da parte del magistrato d'accusa coassegnatario del fascicolo e che ai dubbi in merito all'osservanza dei criteri nell'assegnazione dei fascicoli si affiancano
Quelli concernenti l'osservanza delle regole in merito alla gestione dei rapporti con la stampa dettato dalla procura della Repubblica di Emiliano ai penalisti affermavano che l'attività di indagine indirizzata nei confronti della collega difensore di Alessia Pifferi e delle psicologhe di quest'ultima
è stato è stata l'ennesimo caso di indebita e illegittima diffusione di iniziative investigative funzionale ad alimentare il processo mediatico già in atto da sempre improprio è singolare rafforzativo della solide solidità a dell'ipotesi investigativa è che il procedere del magistrato inquirente rimasto unico assegnatario in ragione delle sue specifiche connotazioni metodologiche e temporali ha assunto i connotati di quella che sembra essere diventata una vera e propria battaglia contro il guard doveroso esercizio della funzione difensiva da parte loro i penalisti milanesi che avevano deliberato l'astensione un giorno di astensione dalle udienze per il quattro marzo evidenziavano il principio secondo cui i reati in in ipotesi commessi a processo in corso nel caso di specie falso ideologico è favoreggiamento
Vanno verificati con una richiesta di trasmissione atti alla fine dello stesso
E vede proprio il fondamento nella necessità di non turbare nello svolgimento e non condizionare la serenità di giudici periti consulenti
Attraverso Luni laterale prospettazione ad opera di una parte processuale di condotte illecite incidenti sulla materiale probatorio dai medesimi valutato e la Camera penale di Emiliano auspicava neanche il procuratore Marcello viola volesse disporre la riassegnazione di entrambi i i procedimenti del caso finale sia Pifferi dopo appunto la polemica per l'indagine bis che come dicevamo
Abisso indagate le due psicologhe in servizio alla carcere San Vittore l'avvocata Alessia ponte nani legale della donna imputata
Noi questa sera vogliamo proporvi il confronto sulla caso Pifferi con i capi degli uffici giudiziari del distretto di Milano
L'avvocatura e la magistratura un confronto che si è tenuto proprio nella giornata di astensione
Delle dalle udienze indetta dalla Camera penale di Emiliano il quattro marzo scorso
Questa questo confronto dal titolo il processo alla difesa alla difesa del processo
Si è svolto alla davanti alla Corte d'appello nell'aula magna della corte d'appello della Palazzo di giustizia di Milano è stato organizzato dalla Camera
La penale di Milano di cui presidente l'avvocato Valentina Alberta che sentiremo proprio in apertura di questo incontro che era moderato dal vicepresidente della Camera penale milanese Lorenzo Nicolo Meazza vi hanno partecipato come dicevamo i capi degli uffici giudiziari
Del distretto di Milano molti gli avvocati molti esponenti della stessa Camera
Penale milanese molti magistrati in particolare citiamo soltanto il da presidente del tribunale di Milano Fabio Roia
Il presidente del consiglio dell'ordine degli avvocati di Milano Antonioli a Lumia
Abbia ancora Leonardo lesti che il presidente dell'Anm Milano gli avvocati
Salvatore Scuto Andrea Soliani Antonella a Calcaterra della Camera penale Giandomenico Pisapia di Emiliano ma appunto vogliamo proporvi stasera un'ampia sintesi di questo confronto sulla caso
Pifferi e quindi iniziamo subito ad ascoltare l'introduzione della presidente della Camera penale milanese Valentina Alberta
Grazie a tutti Claudio della l'acustica diciamo di questa sala lascia a desiderare ma ringraziamo ugualmente moltissimo il presidente Ondei per averci lasciato questo spazio ampio per ritrovarci oggi e quindi ci faremo come dire faremo un Silenzio in modo da poterci sentire anche in queste queste condizioni
Sono Valentina Alberta presidente della camera penale di Milano e introduco brevissimamente momento di incontro di oggi per poi passare la parola il vicepresidente avvocato Meazza che modererà questo incontro
L'incontro non è un convegno questo è chiaro a tutti l'idea è di trovarci oggi a discutere dei temi che noi abbiamo cercato di come dire spiegare nel modo più e chiaro possibile nella delibera con la quale abbiamo deciso e sappiamo che non è una decisione come dire non è stata una decisione semplice è una decisione che deve essere spiegate deve essere un'occasione di dialogo la decisione di proclamare l'astensione per la giornata di oggi
Io interverrò alla fine per cercare per quello che posso di trarre le conclusioni diciamo della del dibattito di questa mattina è quindi faccio soltanto dico solo due parole molto brevi
Ci siamo voluti ritrovare tutti avvocati e magistrati io da questo punto di vista voglio ringraziare da subito i capi degli uffici presenti e cioè il presidente non dai la presidente di rosa e il presidente Roia
Che intervengano meno è una libertà che assolutamente hanno il fatto che siano qui ad ascoltare io credo che sia per noi molto importante soprattutto perché costituisce il presupposto di quel dialogo io credo di averlo definito sincero leale ma anche diretto che secondo me deve improntare i rapporti dell'avvocatura penalistica milanese con la magistratura l'ho detto alla inaugurazione della dell'anno giudiziario e credo che sia quello che deve
Come dire continuare a farci collaborare ogni volta che possiamo e continuare però a far rilevare i problemi quando i problemi ci sono
Dò atto volentieri del fatto che anche i capi degli uffici non presenti oggi hanno comunque dato seguito al nostro invito che è stato formulato diciamo a voci abbiamo fatto un altro
Una Turra molto volentieri di di di presentazione della nostra delibere quindi abbiamo incontrato tutti i capi degli uffici in particolare la dottoressa Nanni ci ha scritto purtroppo è in ferie oggi è assente diciamo giustificata ci ha però scritto
E questo secondo me è un invito prezioso perché coglie anche alcuni degli aspetti di cui parleremo oggi ci ha scritto
Di auspicare future occasioni di confronto per esempio sull'iscrizione a registro notizie di reato in base alle vicente riforme dei reati commessi nel corso di un procedimento e questo è come dire centra il punto della nostra volontà di confronto non trattare della vicenda specifica che si è verificata e che non possiamo negare che abbia dato atto dato dato luogo a quello che poi e accaduto ma che oggi e in generale non ci interessa analizzare non ci interessa come dire
Nella quale non ci interessa ingerirci abbiamo ritenuto che quello che è accaduto abbia costituito un'interferenza nel processo non siamo sicuramente noi a mettere in atto interferenze ulteriori do atto volentieri anche del fatto che il procuratore dottor viola mi ha scritto sabato abbiamo avuto un lungo colloquio con altri colleghi del direttivo la settimana scorsa e il procuratore non sarà presente
Capiamo perfettamente la difficoltà anche come dire causata dalle nostre parole che certamente hanno in qualche maniera
Creato i presupposti di questa difficoltà ma voglio dire in termini molto chiari che noi rispettiamo assolutamente ed è ovvio la sua decisione
Crediamo però che la sua presenza oggi e la presenza di tanti magistrati che abbiamo visto e anche di Nm che poi interverrà tramite il presidente dottor lesti
Sia un'occasione di ascolto ecco questa è la parola che secondo noi è molto importante e l'ascolto il presupposto del dialogo futuro e avremo spiccato quindi al di là di un intervento una volontà di capire
Ma ringraziamo comunque il procuratore prendiamo molto sul serio la sua disponibilità per il futuro che ci ha manifestato ripeto per iscritto
A risolvere problemi concreti e ce ne sono e ce ne sono al di là di questa vicenda specifica perché noi sappiamo e perché lo abbiamo scritto in diverse lettere che ci sono difficoltà non di poco conto nei rapporti con la procura e nella gestione pratica delle delle dei fascicoli in Procura
Prendiamo molto sul serio questa sua disponibilità a risolvere i problemi concreti e ottenere scopi comuni questo scrive il procuratore ne prendiamo atto
Mi auguro che tutte le questioni che tratteremo ora siano scopi comuni a tutti i soggetti della giurisdizione e vi ringrazio per la vostra presenza ringrazio tutti e passo la parola l'avvocato mi ha
Buona giornata a tutti la nel vedere l'aula della corte d'assise d'appello così
Gremita è la risposta concreta quello che è stato il messaggio che l'Assemblea alla scorsa assemblea della Camera penale ha chiesto al direttivo ossia non solo di preparare dire un momento di astensione ma anche di confronto su quelle che sono le tematiche che sono già state non c'era che da al nostro presente parenti Alberta e che ora dato che abbiamo un programma fittissimo uno starò a ribadire per non togliere ulteriore spazio argomenti all'intervento introduttivo che quello della presidente Francesco SPISAL dopodiché interverranno ci sono già alcuni interventi programmati da parte di alcuni esponenti degli dei alcuni capi degli uffici giudiziari e altri
E altri colleghi che già c'hanno espresso la loro il loro desiderio di parlare per cui io vado subito al dunque e cedo la parola a Francesco SPISAL presente all'assemblea dalla Camera penale che cono come un filo rosso passa da quella che è stata la nostra ultima assemblea a oggi per tracciare per farci anche capire cosa c'è stato il motivo per cui oggi siamo qua presenti grazie
Grazie buongiorno a tutti
Mi l'intervento iniziale per cercare di trasferire quella che è stata l'impostazione data dall'Assemblea del della camera penale rispetto alla vicenda ormai nota ai e per la quale il giorno stesso in cui sono immerse le notizie sui mezzi di informazione dell'indagine in corso
L'ordine degli avvocati la Camera Penale di Milano avevano immediatamente emesso un comunicato per porre all'attenzione una serie di temi
E quindi all'Assemblea che era già stata fissata perché poi contestualmente era stato indetto per ragioni tutte diverse lo sciopero da parte dell'Unione delle camere penali si è trovata ad affrontare anche questa vicenda doverosamente non nascondo che è stata un'Assemblea che prima del suo svolgimento qualche pensiero la data
Perché
Come spesso succede nelle vicende giudiziarie
Una decisione o una iniziativa poi contiene in sé tutta una serie di problemi
Molto complessi molto delicati che amplificano quello che la vicenda stessa ha generato
Noi in questa vita in questo fatto ci siamo trovati di fronte a tutta una serie di problemi
Che ponevano anche un tema in merito a quale fosse la corretta reazione
Perché c'era stato un azione all'azione corrisponde una reazione noi dovevamo affrontare un primo problema che era un tema di modalità di assegnazione di un indagine
E a
Anche della tempistica
Di assegnazione di inizio di quell'indagine considerato l'oggetto dell'indagine stessa faccio una premessa
Quello che noi come Assemblea delle tende il Camera Penale di Milano ma comunque come direttivo della Camera Penale di Milano abbiamo evitato è di entrare nel merito del fondamento delle accuse non ci interessa
Invece interessava l'oggetto delle accuse perché quell'oggetto determinava una valutazione circa il corretto metodo che era stato attuato per gestire quell'ipotesi d'accusa
Un altro tema rilevante che è emerso è che purtroppo dico è un tema costante nel nel negli ultimi anni è il rapporto tra indagine processo dei media
Perché purtroppo dico in questa vicenda
Chi era indagato
E il chi era indagato non è un dato non significativo
E anche qui una sotto sottolineo una un punto fondamentale la Camera penale ha reagito non perché era indagato un difensore che comunque è un fatto intervenuto e che ha determinato un ulteriore problema in questa vicenda
Ma anche se non fosse stato indagato un difensore fossero state indagate le sole psicologhe sta per il reato di falso ideologico proprio per l'oggetto dell'accusa e la tempistica
E la metodica
La Camera Penale di Milano sarebbe intervenuta in più cosa è successo che le psicologhe ma soprattutto l'avvocato ha scoperto di essere indagata attraverso la stampa
E allora di nuovo il problema della gestione tra indagine pro cesso Emilia
E visto l'oggetto dell'indagine che si inseriva nell'ambito di un processo in corso che tra l'altro oggi nella nell'aula a nell'altro atrio
Si sta svolgendo in quell'aula gremiti il sì ma oggi
Un altro tema molto delicato era all'Effetto di quell'iniziativa sulle parti del processo
E per parti del processo non si intende solo ovviamente il difensore le psicologhe ma si intende la corte
Che aveva disposto una perizia e si intende il perito
A me ha colpito particolarmente il testo della perizia in quanto in più di un passaggio si dice c'è stata una spettacolarizzazione che però non ha influito sulle decisioni del perito
Ecco è una una esigenza di motivazione che ma raramente si trova nelle perizie
E quindi già al fatto che il perito si sia sentito in dovere di scriverlo vuol dire che ha un effetto c'è stata
Ma il tema ancora più delicato che forse è rimasto sullo sfondo è la gestione dei rapporti tra giustizia e carcere
Il lavoro che fanno le psicologhe
Il tema della perizia psichiatrica anche in questa vicenda assunto un significato molto lontano da quello che in realtà a e che va tutelato
Allora davanti a tutti questi problemi
Ci si è posto il tema qual è la reazione migliore e credo che la giornata di oggi anche appunto come è stato detto vedendo la larga partecipazione di avvocati e magistrati sia stata la soluzione
Più adatta più idonea più efficace
Solo o due ultime puntualizzazioni
Per da da sempre l'Unione delle camere penali quindi la Camera Penale di Milano
Agisce a tutela del diritto
Agisce a tutela del sistema e del processo inteso come insieme di regole
Guardate che noi avvocati come prima cosa pretendiamo la deontologia dei nostri colleghi prima guardiamo in casa nostra e poi eventualmente guardiamo in casa degli altri e quindi la deontologia vuol dire il rispetto delle regole
E forse una un'altra cosa che sfugge qui nessuno e padrone esclusivo del processo
Nessuno e padrone esclusivo di queste regole
è vero che noi siamo i in una casa
Che è gestita
Da qualcun altro e non certo dagli avvocati ma il processo è di tutti la giustizia è amministrata in nome del popolo
E il processo ha bisogno di tutti le barricate non servono a niente non servono da parte nostra non servono dall'altra parte siamo tutti un un una parte di un meccanismo che se non funziona
Fa un danno sociale enorme il processo deve essere giusto
Ma deve apparire giusto
Perché il processo il pubblico è pubblico fa apposta per permettere al cittadino per cui esistere il processo di poterne verificare la corretta esecuzione celebrazione allora le l'nostro intento e l'auspicio e che la giornata di oggi sia un confronto aperto non tra fazioni ma tra chi collaborando riesce a prendere la giustizia giusta grazie
Siamo
Ringraziamo il presente l'Assemblea avvocato Francesco ospita e abbiamo adesso la parola a al direttivo ci auto diamo la parola nel senso che abbiamo pensato di organizzare così questa giornate innanzitutto quattro membri del direttivo andranno a spiegare ad ampliare l'esplodere quelli che sono i temi già citati da Valentino Alberta e da Francesco Pisa ossia parleremo di quelli che sono quelli che riteniamo i primi quattro vulnus al diritto di difesa che si sono esplicativi in varie in vari aspetti nella vicenda che oggi ci ha portato a proclamare la sezione
Prima di questo calcolo che riteniamo una violazione proprio delle delle della parità delle armi
Nel processo perché vi è stato a andammo a suo avviso allora nella nello svolgimento di un'attività di indagine particolare ma non vado a specificare una non coincidenza con quelle che dovrebbero essere le norme e le regole Francesco SPISAL parlava di queste regole condivise che noi tutti dovremmo rispettare quindi cedo subito la parola Francesco Papa il tesoriere dell'osso diretti Federico Papa Della sua direttivo e per parlare di questo primo argomento
Grazie Lorenzo e l'altra ci conosciamo un po'da però insomma stamattina diesel mitica tolto il mio nome buongiorno a tutti
Io pareva della difesa del processo devo dire che ho cambiato parte del mio intervento perché ho visto qualche esponente dalla Procura della Repubblica infine finale sta scherzando come come come ha detto Francesco questo quello che è accaduto però è stato uno stimolo uno stimolo l'occasione per parlare
Ditemi che sono fondamentali per per la Camera penale Cherchi per chi fa il penalista
Per chi forse svelo un segreto per soprattutto Ring per i magistrati Simona oggi qui presenti l'avvocato penalista vive la fase delle indagini preliminari
Come un tunnel buio virata questo non è
Una mia idea delle parole che che che che mi sono venute in mente a me ma sono di di Carlo Gilli che ricorderete tutti che era il grande maestro di Andrea Soliani che è una cosa che mi ha colpito particolarmente mentre facevamo un processo
Mi ripeteva ci ripeteva questa cosa e purtroppo è vero nel senso che un tunnel buio che viviamo insieme nostri assistiti
Ed è un tunnel buio che ci fa intravedere in fondo a questo tunnel una luce e la luce il dipartimento e il processo e il giudice è il momento in cui noi ripetiamo ai nostri assistiti arriverà la verità cioè il contraddittorio permetterà la verità perché la fase delle indagini preliminari purtroppo è una fase in cui noi ci sentiamo un po'schiacciati al muro ci sentiamo schiacciate al muro perché certo abbiamo degli strumenti anche qualche qualche modifica legislativa ci ha permesso di di svolgere indagini difensive possiamo svolgere delle consulenze tecniche di parte ma è una fase in cui anche purtroppo con l'aiuto dalla stampa
L'indagine
E infatti Zatta ai massimi livelli ed è un momento che poi non si riesce più a rimediare io ma anche questo weekend e ho avuto e a che fare con un mio assistito che mi dice avvocato facciamo qualcosa facciamo qualcosa guardi non si può fare niente in questa fase sul giornale Dinara contatti l'indagine viene citato il suo nome e cognome purtroppo arriverà un momento in cui la verità emergerà e lei è lei perché ritengo che non abbia nessun tipo di responsabilità verrà assolto ma è una fase successiva è quella di dibattimento
Esisterà articolo trecentocinquantotto del Codice procedura penale lo sappiamo tutti però sappiamo anche che un po'rimasta un'utopia
Di vi devo svelare che molti di noi
Non esercitiamo neanche completamente designi il diritto di difesa la fase l'indagine per ignari perché abbiamo paura che la procura in qualche modo vada modificare le imputazioni cioè vada a e un completarle sulla base di quello che in qualche modo raccontiamo noi
Oppure a plasmare l'imputazione sulla base di quello che abbiamo sostenuto nella fase delle indagini preliminari
Giusto o sbagliato purtroppo questa la la vita dall'avvocato penalista di tutti i giorni per cui difendere il processo
Significa difendere quel momento di luce cioè quel momento in cui il contraddittorio deve rimanere effettivo e le parti devono essere in perfetto equilibrio Pubblico ministero e difesa
Quello che è avvenuto lo stimolo propriamente non possiamo non parlarne completamente ecco noi abbiamo avuto tutti quella sì la sensazione che nel processo entrate all'indagine cioè intatte entrata quella forza
Straripante del Pubblico ministero all'interno del processo e questo non è corretto questo non è corretto perché fa venire meno proprio quell'equilibrio che è fondamentale per garantire il contraddittorio per garantire la luce
Del dibattimento e che e quello che poi viene garantita dalle dal giudice dal tribunale la Corte d'Assise
Questo non significa e l'abbiamo riflettuto abbiamo le foto su questo tema molto come Camera penale non significa che non ci possa essere un'indagine cioè non significa che non ci possa essere un'iscrizione nel registro degli indagati anche nel corso di un procedimento penale perché e l'azione penale obbligatoria per cui lo possiamo impedire l'iscrizione ma crediamo per esempio che il Progetto organizzativo di cui poi tra l'altro vi vi parlerà l'altro mio collega un altro mio collega della Camera del direttivo la Camera penale
Deve garantire che l'indagine di bassa essere semplicemente assegnato ad un altro Pubblico ministero cioè voi immaginate la frustrazione di un difensore
Che cerca di esercitare appieno il diritto di difesa con a fianco il Pubblico ministero che lo sta indagando che lo sta indagando in quel preciso momento che ha iscritto il suo nome e cognome nel registro degli indagati
Quel testo e qualche cosa che non deve a carriere ma che già num può accadere nel senso che le regole ci sono
E devono essere rispettate e presento quante volte il ognuno di voi ha sentito parlare che l'ufficio del pubblico ministero il personale
Che sia impersonale davvero io credo che questa vicenda in qualche modo poteva anche essere risolta avrebbe avuto magari anche un impatto mediatico differente con la semplice assegnazione ad un altro Pubblico ministero dell'indagine
La difesa deve essere sempre garantita il guida il difensore può sbagliare la responsabilità deve essere accertata eventualmente al termine del processo già il codice di procedura penale
Garantisce questo cioè tutti noi sappiamo che il e lo stesso tribunale il giudice può inviare gli atti al Pubblico ministero al termine del procedimento penale
Queste sono le regole prevista dal codice di procedura penale proprio al fine di garantire la serenità
La serenità del dibattimento
Questo ci porta anche a ricordare che non sempre contraddittorio purtroppo è garantito cioè questa luce non sempre è completamente garantita nel corso del dibattimento le frustrazioni del difensore non ci sono soltanto nella fase delle indagini preliminari ognuno di noi sa
Che la lista testi della difesa spesso viene falcidiata ancora prima d'inizio il Pubblico ministero me recentemente capitato che è stato escluso di rottura un consulente tecnico
La lista testi del Pubblico ministero viene salvata in extremis anche quando magari viene depositata successivamente perché c'è un rinvio senza nessun tipo di attività nel corso del processo
E la cassazione ci ha detto per esempio non mi ricordo mi rivolgo Margherita Pisapia che giustamente mi ha ricordato che la consulenza del Pubblico ministero ha una rilevanza superiore rispetto la consulenza della difesa
E tanti altri casi e che devono essere superati semplicemente però rispetta il Codice di procedura penale
Il contraddittorio che mette richiede pazienza richiede tempo tempo significa dare anche un timing adeguato la difesa il controesame
P controesame a distanza di non mi ricordo neanche più quanti anni dall'introduzione del nuovo Codice secondo voi ancora garantito io alla terza domanda normalmente vengo interrotto prima ancora di arrivare alla ragione per cui ho impostato
Determinata strategia del controesame
O le dichiarazioni a sommarie informazioni testimoniali sono ormai un oracolo che non può essere smentito
Cool controesame della difesa quando invece sappiamo azioni tanto qualche cosa nella fase delle indagini preliminari non avviene presenta adesso è stata introdotta la registrazione anche delle sommarie informazioni testimoniali
Che si è fatta sempre qualche cosa che ci passa
E ti ci può garantire comunque la verità e e garantire il il vero controesame
L'incontro di oggi deve essere un momento per portare equilibrio e è questa la ragione per cui e spunti cerchiamo di toccare insomma gli argomenti che riteniamo più importanti vedo il presidente che mi sta gridando per cui vado vado al termine
Caravà dal termine allora una piccola autocritica che in parte è stata fatta anche dal dal presidente Francesco il design e di a volte vengono rimproverato dai colleghi per questo però anche noi ci dobbiamo guardare dentro c'è la spettacolarizzazione del procedimento
E qualcosa che porta negatività anche al difensore anche all'avvocato penalista quindi attenzione a non criticare esclusivamente l'altra parte
Ma fare anche un qualcosa di autocritico nei propri confronti perché la spettacolarizzazione quelle terribili processi che vediamo in tv tutti i giorni non ci fanno sicuramente del bene grazie
Ancora parlare di regole perché ripetiamo è questo il filo rosso che cerchiamo di di voler evidenziare non stiamo ancora una volta andando a fare il processo al processo siamo solo chiedendo e in questo in questa sede sottolineando la necessità per tutte le parti del da rispettare delle regole
Federico non Francesco Papa a giustamente sottolineato ridato lassista al prossimo intervento sulla spettacolarizzazione perché appunto nel processo mediatico non subiamo già spesso anche nelle fasi delle indagini una violazione di quella che può essere il diritto di difesa e tornando ancora le regole
Conosciamo la l'attuazione della direttiva sulla presunzione di innocenza che queste regole le ha poste
C'è da capire e adesso Laura vasti e del direttivo ci dirà se e come vengono rispettato o cosa possono comportare
Sì buongiorno a tutti grazie Lorenzo
Come anticipato appunto da dall'avvocato Meazza io tratterò un tema molto delicato che riguarda proprio rapporti dire da relativi all'informazione giudiziaria quindi tra procura e stampa e tra avvocatura e stampa
Sappiamo che questo confronto riguarda tematiche di carattere generale soprattutto per quello che riguarda i rapporti con la stampa
Purtroppo non concerne solo il singolo episodio ma ricalca delle prassi che sono sin troppo diffuse tra gli operatori di giustizia
Abbiamo quindi ha preso nell'ambito di questa di questo processo diciamo del processo Pifferi
Che che vi sia stata sostanzialmente un'impropria diffusione di atti di indagine che sono stati resi noti alla stampa prima alla stampa che all'indagata
E non può ritenere non ritenersi evidente come Speak sia stato utilizzato sostanzialmente lo strumento da dei mass media
Per rafforzare la propria ipotesi accusatoria mediante la selezione di notizie da rendere pubbliche
Alla all'opinione pubblica
Abbiamo quindi appunto denunciato parta mente ci troviamo qua ovviamente a denunciare
La violazione di principi fondamentali quali appunto la riservatezza delle indagini la presunzione di innocenza e la violazione sostanzialmente del principio del contraddittorio e quindi ombra nella formazione della prova vi è stata sicuramente un
Come dire un modo un po'un'influenza molto molto importante lo dico mi riallaccio anche a quello che ha detto prima
Francesco svista la stessa perizia depositata nell'ambito del processo Pifferi
Evidenzia questo problema perché lo stesso perito si è sentito in dovere di dover sostanzialmente giustificare il proprio operato perché non eleggiamo appunto proprio un passaggio della perizia che è stata depositata nel quale e gli dice sarebbe ipocrita da parte dello scrivente non sottolineare l'aspetto col spettacolarizzazione mediatica subita da questa drammatica tristissima vicenda
Che avrebbe potuto costituire un'indiretta pressione psicologica sul perito e su consulenti di parte
Ma l'attività peritale si è svolta in maniera professionalmente Serena ora pur dando una risposta negativa ovviamente il perito però di fatto ammette che un'influenza sul proprio operato e comunque sulla sulla propria scienza e coscienza nell'ambito della della sua attività viene naturalmente è stata in ogni caso mi preme l'obbligo segnalare che anche il contenuto
Della perizia è stato reso noto prima agli organi di stampa che al difensore dell'imputato
Abbiamo peraltro conto constatato qualcosa un dato che per noi di fatto era era già evidente cioè la materia da regolamentare riguarda in termini preponderanti rapporti che vi sono tra informazione e magistratura soprattutto inquirente e tra informazione e polizia giudiziaria perché perché e questo è conseguenza di un dato innegabile il il monopolio delle delle informazioni soprattutto nella fase delle indagini è di esclusivo appannaggio del dell'autorità il difensore diciamo che entra in giù in gioco tendenzialmente alla fine dell'attività investigativa investigativa
E quando dunque il processo mediatico sostanzialmente si è già concluso
Sappiamo naturalmente che linea generale per porre Derelli delle regole di carattere
Di carattere scusate si sente di carattere per porre delle regole di carattere generale appunto sull'informazione giudiziaria è intervenuto il decreto legislativo centottantotto del due mila e ventuno sarò molto breve su questi aspetti a posto alcune pochissime regole devo dire anche forse troppo generali cioè ha inserito quelli che sono i presupposti per la divulgazione delle informazioni da parte della procura che sono essenzialmente due
E sono quindi un assolutamente necessità della divulgazione ai fini della prosecuzione delle indagini
Oppure quando ricorrono altre specifiche ragioni di interesse pubblico sappiamo che le modalità possono essere solo due esclusivamente due e sono il comunicato stampa e in i casi di particolare rilevanza
La conferenza stampa sappiamo anche che la titolarità dei rapporti con la stampa e affidata al procuratore la Repubblica personalmente
Sicuramente uno degli aspetti più delicati riguarda l'interpretazione del del significato delle esigenze delle ragioni di interesse pubblico che possano giustificare la divulgazione di una notizia delle indagini che a nostro parere devono essere solo di significato che deve essere sicuramente diverso rispetto qui da qua a quello che si ritiene essere il diritto di cronaca che viene quindi richiesto ovviamente dai giornalisti in realtà il la funzione della divulgazione della notizia deve essere deve essere limitata al controllo della funzione giurisdizionale oppure alla tutela della collettività
E quindi bisognerà evitare il rischio che la divulgazione di notizie si trasformi in sostanzialmente l'operazione di marketing rispetto all'attività svolta dalla polizia giudiziaria così come si dovrà evitare il rischio di autoreferenzialità autoreferenzialità cioè il soggetto che dovrebbe essere controllato dall'opinione pubblica non può decidere non può operare delle scelte su che cosa comunicare
Il secondo aspetto secondo me molto rilevante relativo appunto all'informazione giudiziaria riguarda le tempistiche perché sappiamo naturalmente che gli articoli centoquattordici e trecentoventinove del Codice di procedura
Disciplinano le ipotesi di divieto di ripubblicazione di divulgazione degli atti sostanzialmente l'articolo centoquattordici fa una distinzione fra segreto istruttorio diciamo così assoluto e un segreto diciamo così a reattivo e abbiamo segreto assoluto fino a quando sostanzialmente l'atto la notizia non sia conoscibile dall'indagato
Tuttavia l'individuazione specifica in ogni singolo caso di di quelli che sono gli atti o le notizie che sono coperti da un segreto assoluto Nones non è sempre immediata non è sempre semplicissima perché come ad esempio nel caso nel nel caso del di specie
Vi possono essere delle indagini quelli degli atti che sono stati notificati ad alcuni indagati ma non ancora notificati ad un altro indagato e quindi quasi puro nel problema della segretezza assoluta oppure no
Oppure vi sono atti che non sono propriamente degli atti di indagine nel senso dei ma mezzi di ricerca della prova piuttosto che provvedi diciamo così dichiarative ma ad esempio una mera informazione di garanzia che potrebbe non ritenersi coperta da segreto assoluto ma che potrebbe in realtà causare anche dei danni irreparabili a carico dell'indagato
E allora io penso che proprio questa difficoltà interpretativa
Possono essere in qualche modo si possa cercare di risolverla anche proprio attraverso il confronto confronto sia con la magistratura che con i giornalisti per trovare magari delle linee guida Bruni
Per considerare al di là della segretezza assoluta o relativa del singolo atto quali possano essere effettivamente in momenti di divulgazione della notizia
E questo naturalmente mantenendo sempre un faro cioè e qui che l'essere quello della tutela della dignità dell'indagato e della presunzione di innocenza
Dignità dell'indagato che naturalmente deve essere tutelata in tutti i suoi aspetti e quindi non deve essere prestata attenzione solo quella che è la posizione giuridica dell'indagato stesso ma anche di tutto ciò che via intorno cioè una dieta dal punto di vista della propria famiglia della propria del proprio de la propria contesto lavorativo
Ecco come si può in qualche modo tutelare questa dignità sicuramente anche prestando attenzione al modo in cui le notizie vengono comunicate perché sappiamo bene che l'opinione pubblica viene plasmata
Dal dall'informazione giudiziaria da da da da dai mass media e dunque anche una una norma narrazione mediatica distorta o comunque sensazionalista può creare dei dei danni davvero irreparabili ancor prima che vi sia una sentenza passata in giudicato
E dunque naturalmente non non potrà che essere necessaria una divulgazione responsabile di quello che sono le notizie e allora lo io ritengo che è l'occasione di oggi sia sia fondamentale sia fondamentale proprio per il confronto di cui abbiamo parlato prima un confronto sia con la magistratura che con i giornalisti
Un confronto che però deve partire a nostro parere da Trail rinunciabili presupposti che sono un primo fondamentale non bisogna mai tollerare mai tollerare la divulgazione di atti coperti dal segreto istruttorio
Non deve mai essere dimenticato il principio della presunzione di innocenza e soprattutto il concetto del quelle specifiche ragioni di interesse pubblico che può in qualche modo legittimare la divulgazione della notizia non deve coincidere con il diritto di cronaca e soprattutto non deve coincidere con l'interesse del pubblico ad avere la notizia
Purtroppo questo concetto al momento rimane in qualche modo in balia della discrezionalità del singolo procuratore che decide di divulgare la notizia
Allora io devo dare atto che
A al momento è stato aperto un tavolo da parte diciamo tra gli operatori di giustizia di di Milano con il presidente Roia con il tribunale e con la procura finalizzato magari a dignità di individuare delle linee guida relativa all'informazione giudiziaria
La strada probabilmente non lo sarà a breve sarà magari anche accidentata per cercare di individuarle perché le posizioni di partenza forse sono un po'sono un po'diverse
Soprattutto rispetto alla il concetto che viene dato dalla dalla procura e dall'Avvocatura all'intende di interesse pubblico naturalmente la Camera penale nonna non arretrerà mai su quelli che sono i valori che intendiamo tutelare grazie
Ringraziando la roba se facciamo un obiter dictum rispetto a quello che era il nostro programma invitando il dottor Fabio Roia il presidente del tribunale che poi dovrà lasciare la la nostra assemblea perde quindi la invitiamo a parlare adesso ringraziando naturalmente per la presenza
E anche per il suo intervento
Grazie buongiorno a tutti a tutti
Ci tenevo oltre che a portare i saluti ad ascoltare anche a dire veramente poche cose prescindendo ovviamente dal caso concreto
Partendo dall'ultima considerazione che è stata fatta per dire quanto ci sia dialogo a Milano e questo è una profilo di un modello vincente secondo me fra avvocatura
Consiglio dell'Ordine Camera Penale procura tribunale Ordine dei giornalisti perché proprio sul tema della rapporto fra azione giudiziaria e informazione stiamo lavorando quasi da circo un anno con tutti questi soggetti c'è anche l'ordine dei giornalisti di Milano a questo tavolo e credo che
Nel mese di aprile licenzieremo un documento che tenta di regolamentare delle cose che ovviamente sono sono condivise che che gli atti di indagine non possano essere divulgati questo lo dice la legge penale che ci sia la necessità che la parte venga a conoscenza prima
Di qualsiasi tipo di provvedimento lo posso interessare questo lo dice
La norma positiva ma lo dice come dire anche il buon senso oltre che la deontologia e quindi su questi punti c'è ampia condivisione penso che riusciremo a lavorare
Ma voglio dire soltanto una cosa è giusto
Alcune affermazioni che voi avete fatto in sede di riflessione del documento che sono state riprese qui il processo penale deve essere al centro delle
Tornare ad essere al centro
L'indagine soltanto una fase pre processuale e come tale deve essere definita accettata ma soprattutto divulgata perché qui sta il grande iato non abbiamo bisogno in questo veramente bisogna creare un patto fra tutti i soggetti della giurisdizione
Nel far capire quello che poi viene comunicato come ci sia una differenza fra posizione di un soggetto sottoposto ad indagine quindi fase pre processuale
E fase processuale che è la vera che dovrebbe essere tornare ad essere la vera anima del dialogo fra tutte le parti
Io mi sento anche di dire che i giudici del tribunale di Milano e in questo il ruolo del dirigente debbano essere sempre messi in una condizione di assoluta serenità nel giudizio
E quindi lo sforzo da parte mia e della nuova dirigenza della Presidenza del tribunale proprio quello di assicurare un cuscinetto anche sul piano dell'informazione per lasciare i giudici della tranquillità poi non abbiamo giudice altamente formati e questo mi sento di dirlo per esempio
Nelle armi alla recente vicenda che pure una vicenda anche se non hanno un risvolto penalistico molto importante che riguarda l'ex Ilva che è gestita dal tribunale fallimentare di Milano
No abbiamo emesso diversi comunicati proprio per spiegare quello che stava succedendo e per lasciare i giudici della loro autonomia e nella loro tranquillità decisionale
Ecco vorrei dire un'ultima cosa tutti noi vogliamo una giurisdizione penale forte libera autonoma
Caratterizzata dal principio perché alla fine la decisione è giusta allorché arrivi attraverso un percorso garantito di contraddittorio nel rispetto delle forme
Però qui dobbiamo forse creare un patto fra noi spiegare che molte volte la decisione che è giusta così definita non sempre corrisponde con l'aspettativa di decisione che c'è nella società
Perché in questo facciamo molta molta fatica
E dire che poi noi tutti operatori Soggetti del processo per il penale ne paghiamo le conseguenze sul piano di una immediate imputabilità di una disfunzione funzionale o comunque di una frustrazione che il singolo cittadino può ricevere a seconda che quella decisione corrisponda o meno alle sue aspettative
Su questo credo che un fattore rinnovato patto fra tutti noi possano possa servire anche a garantire a rafforzare quella che la la decisione alla fine del rispetto di tutte le regole
Così come vorrei dire che se noi teniamo ad a un tua come come teniamo come io penso personalmente tengo all'autonomia di tutti i soggetti del processo penale e quindi fra i soggetti c'è il giudice il pubblico ministero l'avvocato la stessa polizia giudiziaria che viene descritta come un soggetto del Codice di procedura penale credo che tutti assieme dovremmo anche intervenire là dove vediamo delle iniziative che in qualche modo possano ledere l'autonomia del singolo soggetto del processo penale
E quindi quando questa riguarda l'avvocato ci sono stati interventi soprattutto con riferimento a certi Paesi esterni
Ma anche quando questo possa riguardare un pubblico ministero stracciamo il tema della separazione delle carriere ovvio avente o il giudice perché ci possono essere iniziative anche di natura legislativa che tendano in qualche modo a minare l'autonomia del giudice quindi l'autonomia del processo penale che ripeto deve essere al centro
Di un paese di avanzata civiltà giuridica come la nostra
Voglio dire che e quindi scusate anche la brevità dell'intervento e soprattutto la necessità di allontanarmi cosa che veramente sgradevole da un punto di vista dell'educazione
Ma Matt abbiamo un convegno alla Bicocca a cui non posso mancare
Volevo dire che laddove per esempio la Camera penale segnala situazioni di disfunzionalità o di scorretta applicazione del Codice di procedura penale verdi sono interventi immediati e ricordo il problema per esempio
Della assistenza in udienza dei detenuti c'è una norma positiva che dice che il detenuto deve assistere libero a fianco del suo difensore meno che vi siano problemi di altra natura legati alla sicurezza dell'udienza se questo non avviene
E pareva che non avvenisse mi è stato segnalato io ho fatto un provvedimento dove invitavo a rispetto del delle norme del Codice di procedura penale credo che una collaborazione di questo tipo
Su livelli alti Milano la meriti per la storia e per la capacità di tutti voi professionisti e noi che veramente abbiamo a Croix cuore l'autonomia ma un'autonomia di tutta la giurisdizione dei suoi soggetti grazie buon lavoro
Spiace che vada il dottor Roglia da sempre un fervido sostenitore della della fatto che appunto Rocco anzi è contro la separazione di processi io mi permetto di dire a questo punto che tanti problemi che oggi si sono creati da oggi censuriamo magari con la separazione delle delle carriere tra magistrato il Pubblico ministero
Ci sarebbero state magari attuate attenuati in qualche modo comunque avremmo portato davvero l'esplicazione dell'accusatore
Chiamò intervenire il presidente dell'ordine degli avvocati Nino la nomina per l'Empoli purtroppo deve andarsene
Grazie
Un po'bloccato
Allora anzitutto ben trovate ben trovato a tutti voi
Allora anzitutto
Ci tenevo particolarmente a essere qui perché l'ordine ha sentito l'esigenza di intervenire su questo su questo tema ha sentito l'esigenza di intervenire in maniera forte in maniera decisa in maniera chiara però attenzione quello che non vorrei e che si creassero delle strumentalizzazioni
Oggi devo dire ecco in maniera piuttosto come dire scorer con scoramento ho letto un titoloni rassegna stampa sul giornale in cui scriveva hanno l'ordine degli avvocati di Milano contro la Procura
Ecco sgombriamo il campo da ogni tipo di strumentalizzazione
L'ordine avvocati di Milano non è contro nessuno l'ordine degli avvocati di Milano è a favore del processo secondo le regole previste dalla Costituzione e le garanzie per qualsiasi parte del giudizio quaranta e mi è venuta in mente proprio perché con il presidente Roia diligentemente ho preso degli appunti durante interventi che mi hanno preceduta mi è venuto in mente una definizione che io ritengo tecnicamente ed emotivamente ineccepibile del professor Glauco Giostra che definisce il processo penale un ponte tibetano ne parlavamo l'altra volta anche insieme a Valentina Alberta la presentazione del libro
Del dottor Bruti liberati varate non c'è espressione più felice per descrivere un processo che si regge su un sistema di garanzie che devono essere sempre e comunque rispettate e quindi quello che io oggi vorrei fare presente che parliamo di principi generali
Ho sentito parlare di processo mediatico sentito parlare di garanzie e sono sempre più convinto che oggi
Il
L'obiettivo che tutti noi dobbiamo avere bene in mente e quello della diffusione
Reale concreta di una cultura
Del giusto processo una cultura delle garanzie processuali e perché spesso troppo spesso c'è la voglia di percorrere percorsi per alternativi
Arrivare a sentenze mediatiche che nulla hanno a che fare con il processo che si svolge sempre soltanto all'interno delle aule di giustizia la riservatezza badiamo bene e come è stato detto in precedenza vale per tutti ed è su questi sì o Cusco esto come ordine siamo rigorosissimi
Abbiamo anche preso posizione in maniera assolutamente forte e decisa sul rispetto della riservatezza per tutti
Che sia la parte dell'autorità giudiziaria che sia da parte della difesa e degli avvocati
Perché questo non deve essere mai messo in dubbio la riservatezza vale a trecentosessanta gradi il processo si fa nelle Aule il processo non si fa sui canali alternativi e quindi la deontologia
è un tema da prendere assolutamente sempre in considerazione a tutti i livelli e devo dire con piacere ho ascoltato le parole del presidente Roia che ha ricordato come in questo momento ci sia un tavolo aperto fra ordine
Tribunale procura Camera penale e ordine dei giornalisti perché ecco non bisogna mai abbandonare quella che definiamo anche con una punta di orgoglio la prassi ambrosiana cioè la capacità di dialogare di essere concreti però attenzione
Come amo dire amiamo dire dialogo sempre ma su un piano di parità perché la parità processuale non si può solamente declamare ma la parità processuale bisogna sempre metterla in pratiche curate quando noi vediamo dei campanelli e sentiamo dei campanelli d'allarme come avvenuto in questo caso e ravvisiamo delle anomalie che possono in qualche modo minare anche la credibilità e di un sistema giudiziario e delle e garanzie processuali interveniamo perché interveniamo sempre e comunque
A difesa
Del processo quindi e principi generali non legati al caso rispedisce tanto è vero che non soltanto in primissima battuta
Siamo usciti con un comunicato congiunto insieme alla Camera penale nell'imminenza di quello che accaduto ma abbiamo voluto fortemente adottare una delibera di adesione alle motivazioni
Alle ragioni dell'astensione proclamata la camere penali anche perché l'avvocatura è bene che in questi casi faccia sempre corpo unico grazie
Torniamo sui nostri temi adesso chiamo Federico Riboldi del direttivo della Camera penale che si soffermerà invece su un tema molto specifico sia quello dell'assegnazione
Dei procedimenti anche alla luce dei criteri organizzativi della procura grazie
Da buon giorno a tutti
Allora nella nostra nella nostra delibera abbiamo posto tra i vari temi anche quello che riguarda le regole che dovrebbero governare l'iscrizione delle notizie di reato e le modalità attraverso cui devono essere assegnati i fascicoli ai sostituti procuratori
A diciamo subito che non è una questione come potrebbe sembrare pura mente organizzativa una questione che riguardi esclusivamente la procura poi magari su questo sentiremo anche che cosa ne pensano
A a che cosa ne pensa la procura se avrà interessa di intervenire su questo tema
è una questione che ha dei riflessi e anche importanti sulle garanzie difensive sull'effettività delle garanzie difensive
Ora non ripeto quello che è stato già detto sul fatto che la fase dell'indagine per i difensori
Un luogo in cui gli strumenti sono molto limitati e quindi diciamo una fase in cui abbiamo obiettivamente una situazione di disparità rispetto alla Procura
Quello che è sicuro è che siccome abbiamo questa situazione di squilibrio che in parte è una situazione di squilibrio fisiologica per come diciamo è organizzata o il Codice di procedura penale ma in parte a volte anche una questione di diciamo squilibrio patologico ecco perché sappiamo quali sono i poteri rilevantissimi che hanno i sostituti procuratori che incidono sulla vita delle persone su la vita delle per le aziende sul se il tessuto sociale ed economico del luogo in cui operano ecco per questo noi pensiamo che sia necessario che ci siano regole chiare su come si origina un'iscrizione della notizia di reato sui limiti che l'indagine che poi da quella notizie di reato origina dei riavere
Sui criteri di assegnazione dei fascicoli
E sui controlli che competono a ai responsabili degli uffici quindi al procuratore agli ai procuratori aggiunti
E alla procuratore generale fra le criticità credo che molti di noi le conoscono e sono state denunciate spesso in questi anni abbiamo una tematica che riguarda la discrezionalità che in qualche misura caratterizza le iscrizioni delle notizie di reato le tempistiche di iscrizione che poi sappiamo hanno riflessi sulla durata delle indagini abbiamo tutta la tematica dei fascicoli contenitore degli stralci
E poi diciamo lo anticipava prima Lorenzo ne ha parlato anche Francesco nella sua introduzione questa vicenda specifica per cui oggi poi siamo qui ci pone anche un'altra questione cioè delle regole che dovrebbero presiedere all'assegnazione dei fascicoli situazioni chiamiamoli così di potenziale conflitto e allora sul primo inter diciamo argomento che è quello delle iscrizioni dei presupposti per operare l'iscrizione mi pare che su questo anche la procuratore generale la dottoressa Nanni
A diciamo dato la sua disponibilità a confrontarci sappiamo la Cartabia è intervenuta c'è una riforma dell'articolo trecentotrentacinque forse ha delineato in maniera un po'più precisa Co quando si deve procedere all'iscrizione che Coco come deve essere caratterizzata l'iscrizione vedremo io non so dire adesso è un po'forse è un po'presto per valutare se queste novità
Consentiranno diciamo delle iscrizioni più ponderate più aderenti ai fatti
Però sappiamo anche bene che in passato è successo ed è una patologia che si siano effettuate delle iscrizioni per titoli di reato che magari erano un po'lontani da quella
Era la realtà ma che servivano come dire per aprire la strada a strumenti investigativi altrimenti preclusi o comunque a accedere a dei regimi meno garantiti per gli indagati e quindi quello che ci auguriamo che su questo anche Forza nuova normativa chi deve vigilare cioè la qualificazione giuridica del fatto spetta lo è scritto anche nel progetto organizzativo dalla Procura di Milano procuratori aggiunti
In prima battuta e quindi ci auguriamo che su questo ci sia attenzione
Poi c'è il tema della tempestività delle iscrizioni su questo la carta abbia sappiamo a introdotto degli strumenti molto articolati spetteranno voi difensori
Vedere se fa farli funzionare palco tutte le remore con tutte diciamo i dubbi che abbiamo su su come è stata scritta quella norma però o prima non esisteva questa questo meccanismo adesso c'è quindi qualche misura
Ci viene attribuito un ruolo e credo che lo dobbiamo esercitare pace secondo argomento che è altrettanto importante che direi collegato il primo perché somala mi viene da dire utilizzo questo termine nessuno si offenda l'éscamotage dei fascicoli contenitore è stato utilizzato per concentrare su singoli sostituti procuratori o comunque diciamo su nulla e alla fine su una singola polizia giudiziaria indagine ad ampio spettro che spesso vengono utilizzate sono state utilizzate non tanto per ricostruire l'ipotesi di reato quindi cercare riscontra notitiae criminis ma a volte per andarmi a cercare le notizie di reato a strascico e quindi come dire con questo meccanismo col meccanismo degli stralci con quelle delle connessioni magari un po'forzate ci sono indagini rimaste aperte per anni e che sono diventate una specie di riserva di caccia e dirlo qui a Milano devo dire anche abbastanza facile perché
A distanza di anni questa anomalia parlo di quella che riguardava i fascicoli
In tema di reati di corruzione è stata anche riconosciuta da o un autorevole esponente della magistratura milanese quella prassi per noi non va bene perché pone dei problemi ci si può affezionare alle proprie ipotesi investigative e magari non si va nella direzione giusta non va bene perché il fascicolo come dire
Unico porta anche con sé il Gip unico che anche qui ce lo insegna in qualche modo la storia
C'è il rischio che ognuno si scelga magari oggi perché allenato con le proprie posizioni allora quindi anche su questo credo che il confronto va aperto con con la procura perché bisogna capire se questa situazione che io ritengo che sia patologica che noi riteniamo sia patologica possa essere in qualche modo i eliminata illimitata da anche le norme regolamentari l'ultima questione
Quindi diciamo il l'invito è quello a stare molto attenti anche quando si fanno le assegnazioni è chiama in causa quest'ultimo argomento il tema di oggi perché è stato già detto è una questione generale non si tratta di occuparsi del processo Pifferi però insomma il processo Pifferi lo spunto per porre il problema ce lo sta dando in maniera direi plastica cioè è accettabile che lo stesso sostituto procuratore che è parte di un processo
Possa ipotizzare la sussistenza di di reati commessi all'interno del processo comunque a latere del processo possa poi lui stesso avviare delle indagini e addirittura farlo nei confronti di una parte del processo
Ecco ma non mi pare che questo non sia possibile perché il rischio di inquinare il processo è molto serio e allora poi è stato già detto il rischio diventa ancora più evidente se l'indagine viene pubblicizzata e quindi con tutti gli effetti che sono stati già raccontati e che anche se si cerca di dire che non ci sono però ci sono stati
Per noi la strada dovrebbe essere quella di attendere che il processo si concluda come avviene per esempio già per le ipotesi delle false testimonianze ma ammettiamo anche che non si possa aspettare perché obiettivamente potrebbero esserci delle esigenze che impongono l'iscrizione ecco qui vorremmo che dentro il progetti organizzativi palmari parliamo della procura di Milano ci fossero delle regole
Che in questo momento non ci sono
Che disponesse però che in questi casi
Il fascicolo venga assegnato ad un sostituto diverso per la come dire tranquillità di tutti e per la massima obiettività e perché anche solo non appaia il rischio che ci sia un'interferenza con il processo
Dunque i progetti organizzativi ovviamente non li scriviamo in ogni scrive la procura però se possiamo interloquire su questo penso che sarebbe bene che si facesse una riflessione quindi io ho finito quello che possiamo dire è che continueremo nella nostra nel nostro confronto con i capi degli uffici direttivi anche su questi argomenti per parte nostra diciamo anche come avvocati
Cerchiamo di utilizzare gli strumenti che abbiamo per far rispettare le regole alcune ci sono altre come dire speriamo che vengano introdotte grazie
L'ultimo tema che è già stato sottolineato quello dell'interferenza che questa indagine avuto l'indagine bis diciamo anche a quello che il carcere e alla libertà del personale che ivi si lavora come saprete l'Unione delle camere penali appena proclamato un'altra giornata di astensioni venti marzo prossimo
Proprio per sottolineare nuovamente la situazione critica in cui oggi versano le nostre carceri e quindi cedo la parola a Eliana Zecca del nostro direttivo per sottolineare alcuni importanti aspetti su questo tema
Grazie Lorenzo e buongiorno a tutti
è già stato detto non possiamo negare che il caso Pifferi ci ha dato spunto ovviamente a a confrontarci oggi il coso problemi assolutamente fondamentali che coinvolgono la nostra professione e uno tra questi in ultimo ma non per me per importanza è sicuramente la situazione che coinvolge complessa delle nostre carceri e soprattutto nel nostro distretto
Purtroppo ci ritroviamo nuovamente eh dico nuovamente in un'epoca di sovraffollamento
Basti pensare che a San Vittore a gennaio il sovraffollamento a a superava il duecento per cento
Un soffrano affollamento che incide in termini negativi su una tutela che è quella del benessere psicofisico delle persone ristrette quindi noi riteniamo che viviamo in un carcere quotidianamente non ci dobbiamo confrontarci su determinate problematiche e interrogarci soprattutto sulla circostanza che spesso la sofferenza mentale
Delle persone detenute quindi in un luogo così oscuro imposta coinvolgere non soltanto la il momento della commissione del reato ma anche e soprattutto in un in un momento successivo durante il suo percorso detentivo
Ovviamente anch'una figura per tali ragioni riteniamo che la sia fondamentale la presenza costante nei luoghi di detenzione di figure professionali specializzate
Quindi il il tema è il servizio psichiatrico all'interno del carcere in ambito penitenziario deve promuovere e tutelare fattivamente la salute mentale
Con il coinvolgimento di tutte le professionalità che sono chiamate a rispondere alle esigenze di cura e di trattamento delle persone recluse tra queste figure riteniamo che ci debba essere anche la figura dell'avvocato perché perché comunque c'è un rapporto di fiducia
Che lega Ida vocato al detenuto e che riteniamo che sia fondamentale
Siamo estremamente fermi quindi nel ritenere che il personale sanitario non solo all'interno dell'istituto penitenziario deve svolgere il proprio compito conoscenza e coscienza in assoluta libertà nel rispetto dei propri doveri deontologici
Quindi le criticità del momento e la precarietà delle condizioni del carcere la presenza di soggetti che a vario titolo sono oggi al hanno un disagio psichico è un elemento però appunto di forte criticità
All'interno della vita della della del carcere e che quindi spesso è fonte anche di stressa non solo per ora il detenuto ma anche per coloro che ci lavorano all'interno del carcere e sicuramente il caso che ci ha dato spunto oggi nel nostro confronto nella dimostrazione
Per questo è fondamentale quale fasi la fase della valutazione del rischio che fondamentale durante il periodo di detenzione
Il rischio spesso quindi che poi si deve valutare quindi se effettivamente quella persona abbia comunque un rischio di autolesionismo comunque un rischio sudici suicidiario
Ma è anche fondamentale la successiva fase che quella della fattiva prese in carico perché nel momento in cui detenuto a un gruppo rischio quindi c'è un problema oggettivo ovviamente anche la presa in carico deve essere fattiva e concreta quindi riteniamo che sia determinante cosa l'esistenza di colloqui continui con il detenuto quindi la capacità di ascolto del detenuto
Che permettano nei limiti del possibile a prevenire determinati problemi e problematiche
Sappiamo che i colloqui con il detenuto e con lo psicologo quindi detenuto psicologo a volte avviene dis propria spontanea volontà quindi al detenuto che lo richiede ma a volte e soprattutto spesso capita che la stessa direzione
A invogliare quindi comunque segnalare determinate problematiche e questo quando quando ci sono situazioni sintomi di di esattamente disadattamento un sistema penitenziario che non riesce a contenere determinati rischi con gli strumenti a propria disposizione quindi utilizzare la figura dello psicologo
Quindi a uno un compito quello della figura dello psicologo oltremodo difficile perché deve evitare e dobbiamo ricordarlo anche il rischio che questo stenda strumentalizzato da parte del detenuto
Pertanto oggi nostro timore qual era il timore è che vi sia un'attenta ingerenza in un sistema fatto di equilibri e che quindi si possa arrivare a dei comporti menti di chiusura in autodifesa in autotutela da parte non solo del detenuto ma anche dagli stessi professionisti che ci lavorano dentro
Quindi atteggiamento di chiusura che sicuramente non giova
Anche al detenuto e alla sua
La salute psicofisica
Ricordiamo che la figura del del dello psicologo è una figura importante è una figura che si trova fondamentalmente di congiunzione tra la Direzione sanità e della penitenziaria anch'e il detenuto stesso è importante perché perché lo psicologo serve a creare quel rapporto di fiducia
Con no il detenuto un rapporto di fiducia che è fondamentale per capire il suo passato e quindi cercare di migliorarlo per il futuro
Quindi qual è il nostro
Convincimento è che gli istituti di pena debbano essere assolutamente ripensati in un'ottica di pignoramento
In ragione delle molteplici progetti e problematiche che affliggono il cittadino recluso e che quindi si considerano differenti di per ci sono all'interno del cachet delle personalità differenti con una convivenza forzosa
è fondamentale pertanto garantire tutela anche chi si spende tutti i giorni compassione per salvaguardare la dignità della persona detenuta cercando di migliorare il suo benessere siccome fisico prescindendo dal titolo di reato
Ciò deve essere una priorità per tutti soprattutto per uno Stato che si professa incline all'uguaglianza di tutti i cittadini grazie buon lavoro
Chiediamo adesso di intervenire a al dottor Leonardo Lesti che è il presidente di Anm Milano
Che con molta no interessa vogliamo ascoltare
La sua voce con di vi ringrazio davvero a nome della Giunta dell'associazione nazionale magistrati della Giunta di Milano
Perché
Il che il confronto
Magistrati avvocati non è mai scontato
Avviene in in modi molto variegati sul territorio
In certi casi direi che manca proprio insomma ho visto anche diciamo recenti vicende che me lo conferma
Devo dire che a Milano che è una sede in cui ormai Soda da qualche anno
Questo confronto innanzitutto mai mancato
Ma ha anche prodotto dei risultati positivi perché
ANM camere penali hanno anche fatto dei lavori insieme l'ultimo quello sul carcere
A cui diciamo abbiamo partecipato con con alcuni colleghi molto
Molto sensibili sul tema perché poi anche fra di noi le sensibilità ovviamente sono diverse ma
De e e direi che questa
Modulazione del confronto per come qui a Milano ci consente anche oggi non vive in una situazione più difficile
Nella quale vengono sollevati dei problemi che riguardano il cuore della giurisdizione perché parlare di serenità del Prater processore di parità delle parti significa diciamo incidere direttamente sulla carne viva del Processo affrontare temi
Sui quali ci giochiamo appunto la
La funzionari
A la correttezza del sistema giudiziaria in generale perché con tutte le particolarità che possiamo avere se diciamo gli avvocati sentono di non poteva andare sereni a difendere il proprio assistito
Sentono che in quel processo rischiano qualcosa loro nel senso che non riescono a difendere in maniera piena
E come vorrebbero il loro assistito sicuramente questo pone un problema
Noi come Anm che cosa abbiamo fatto abbiamo
Diciamo così
Emesso un comunicato Breve cercando di da un lato Agli affermare
Inviolabilità decisività del diritto di difesa ma non perché dipenda da noi affermarlo ovviamente perché lo dice la Costituzione
Ma perché era un modo per dire
Siamo vicini agli avvocati che esse evidentemente pongono un problema di questo tipo
Lo pongono consapevolmente perché è successo qualcosa
Allora di questo qualcosa non possiamo parlare siamo d'accordo con l'avvocato Alberta non se ne può parlare però
Eh già il fatto in sé che sia stato sollevato un problema che oggi qui diciamo voi siate
Credo molto numerosi Rispetto non so io sarebbe ombrosa magari ossa sembra strano sempre così partecipare nerastre sicuramente no ma anche diciamo io stamattina sono rimasto sorpreso
E del numero di colleghi che del tutto liberamente hanno deciso di intervenire e che quindi ancora ancora una volta dimostrano che si può le cose
Il confronto si fa insieme si fa sul campo
Si fa parlandoci
Che cosa è che poi anche nella diciamo del piccolo contesto che abbiamo avuto Ford Honda con l'avvocato Alberto Asor giustizia Caffé io mi son permesso di dire rispetta la delibera
In cui da un lato ecco si tira un po'in ballo l'intero ufficio
Dall'altro si auspicavano una serie di provvedimenti
In capo al dirigente dell'ufficio maggiormente coinvolto che poi anche il mio quindi insomma immaginato un poco
Come
Ecco su cui insisto io noi ci siamo permessi di dire non perché il tema se deve essere posso vada posto con fermezza e anche diciamo facendo rumore ma
Ho detto stiamo attenti tutti che anche l'auspicio può influire
Sulla
Serenità di quelle persone che diciamo nell'altro corridoio
Stanno cercando di pervenire ad ora ad un accertamento all'esito di un giusto processo no
Quindi questo era il il
Il nostro intento indi mento quello di preservare contribuire a preservare un valore che in la ragione per cui siamo in fondo qui veniamo qui tutti i giorni c'è
Si fanno dei però c'è spero fare dei processi occorre che il giudice sia sereno prima di tutto occorre poiché le parti siano serene che lo sia l'avvocato difensore che lo sia il pubblico ministero che quindi tutti quegli eventi che possono influire su cui essa regolarità sull'andamento sereno del processo è meglio che in questa fase non è americano salvo ovviamente che vi siano delle esigenze
Di
Carattere vorrei dire eccezionale perché insomma ci si deve rendere conto che influire sul sul processo in in un modo diverso da quello che diciamo da quello che sono le istanze da quelle che sono le richieste
Può avere degli affetti anche più generali di quelli che riguardano il singolo processo che va tutelato di per sé
Ecco questo era diciamo il senso del del mio intervento e di quello che volevo dire
Associazione magistrati diciamo io credo ma credo che i magistrati italiani a prescindere dalla loro appartenenza all'associazione e quelli milanesi in particolare hanno e e dimostrano tutti i giorni che
Parità delle parti
Non è
Giusto processo non sono delle formule vuote e che non è che noi andiamo in udienza cercando di éscamotage
Per per le scale non cerchiamo scorciatoie ecco questo vorrei dire e sarebbe molto grave se il pubblico ministero il giudice cercasse la scorciatoia per ottenere una decisione conforme alla propria ipotesi o addirittura un giudice emettesse una sentenza non avendo considerato tutto il materiale probatorio perché il giusto processo arriva all'esito dello svolgimento completo
Delle istanze di tutte quante le parti e non può essere altrimenti
Io con vi ringrazio concludo vi ringrazio ancora
L'auspicio perché non avesse letto il comunicato Janne M. lo speech di cui parlava il dottor lesti e quello che nella nostra delibera diamo sollevato si è di valutare una riassegnazione
Ma come già a correttamente anticipato Federico Riboldi non è un auspicio su rispetto al quale facciamo un passo indietro per una ragione il turbamento nostro avviso oggi è una dei quelle situazioni eccezionali
Delicati e chi hanno già compromesso già turbato il processo per e per questo non tanto per essere noi gli autori di un turbamento
Ma per provare a riequilibrare il processo che abbiamo fatto con l'auspicio adesso abbiamo anticipato della partecipazione di alcuni colleghi di fuori fuori addirittura da fuori regione infatti compiacere ascoltiamo
L'intervento di Roberto Capra presente la Camera penale di Torino
Diciamo già acquisite intanto esatto facciamo già facciamo già come in alcuni come meno se il Congresso il CP si prepari Salvatore Scuto grazie
Buongiorno a tutti
Sì o so di aver tre minuti ma l'avvocato Bruce Lee Novara me ne cede uno dei suoi ci siamo messi d'accordo
Ok buongiorno a tutti né come si può vedere oggi si è mossa un'intera comunità
La comunità dei penalisti italiani
Che credo possano essere un po'definiti gli ultimi sognatori che trovano ancora la forza di combattere insieme le battaglie per avere un processo giusto non è una questione di Milano o meglio non è solo una questione di Milano
Che interessi Milano la gestione degli uffici milanesi in che pure è una delle motrici del Paese e forse della città più importante
Del nostro Paese e forse quello che accade qua ancora una maggior rilevanza rispetto a quello che accade in altri luoghi
è una questione che riguarda il processo i diritti delle persone ed è per questo che noi piemontesi siamo venuti qui oggi ad attestare anche con la nostra presenza che l'avvocatura italiana e compatta nel difendere i principi e le regole del giusto processo
Da qualunque attacco da qualunque parte l'attacco possa arrivare
Il nostro un processo in perfetto lo sappiamo da tempo ce lo hanno martoriato dal mille novecentonovantadue in avanti
E in perfette anche la struttura ordinamentale che vede da sempre lo straordinario potere in capo una parte processuale il Pubblico ministero che non trova adeguati contrappesi né all'interno del processo né fuori dal processo
Ci hanno insegnato che il singolo Pubblico ministero la persona fisica del Pubblico ministero e indipendente dal suo stesso ufficio un ufficio che però e anche in personale
Siamo quasi di fronte ad un ossimoro che non si intende risolvere perché consente di avere mani libere e non subire praticamente mai indicazioni di carattere gerarchico o limitazioni di sorta
E così i capi degli uffici possono nascondersi dietro l'idea dell'autonomia del singolo sostituto per evitare di giocare un ruolo che in qualsiasi sistema potrebbero e dovrebbero giocare per contenere il rischio di una poi pericolosa forzatura delle regole
Se poi facciamo riferimento ai profili disciplinari sappiamo che siamo di fronte alle inopinata rarità di un qualche intervento da parte di CSM e così giudiziari
Quindi anche sotto il profilo di sedici finale siamo di fronte ad un sistema che non offre garanzie di controllo e di intervento sul pubblico ministero
Conosciamo le ragioni per le quali questo accade che debbono essere ben ricercate anche nella composizione ibrida
Dice SM consigli giudiziari oltre che per una tradizionale riluttanza a sanzionare comportamenti che pure non dovrebbero mai trovare spazio
Nella gestione dei processi
E il pubblico ministero che dunque non ha un controllo gerarchico che non subisce un adeguato controllo disciplinare non subisce neppure un contrappeso processuale
Sappiamo bene infatti come l'istituto della ricusazione ad esempio non possa essere esercitato nei confronti del rappresentante della pubblica accusa
E le decisioni del Pubblico ministero un po'per la struttura del nostro processo un po'per le interpretazioni che di alcuni istituti sono state date nel tempo da una giurisprudenza troppo incline a non contrastare le decisioni di quest'ultimo trovano uno spazio poco controllato e che pure può condizionare profondamente il processo l'accertamento dei fatti e le consequenziali attribuzioni di responsabilità
Gli esempi sono molti ma credo sia sufficiente citare il controllo nulla sulla richiesta di proroga delle indagini preliminari ovvero sulle richieste di intercettazioni telefoniche o ambientali per dimostrare come troppo spesso le scelte di una parte
E che tale dovrebbe essere in realtà non subiscono adeguati limiti che soltanto un controllo e quindi vado di segnale
E quindi che fare per percorre una strada che possano girare lo strapotere del Pubblico ministero e quando dico del Pubblico ministero intendo dire non solo dell'ufficio ma anche della singola persona che riveste quella funzione
E lo sottolineo perché rischia di deragliare dalle regole processuale di farne un uso distorto e piegato i propri interessi nasce anche e soprattutto nei processi nei quali anche la persona del Pubblico ministero per svariate ragioni e sotto pressione per ottenere un risultato
Non dovrebbe essere così ma non mi stupisce che lo sia perché dopo molti anni ho potuto vedere pubblici ministeri che si innamorano di una tesi esattamente come un avvocato e si dimentica allegramente della presunta partecipazione al sistema della giurisdizione
Quali rimedi possibili uno solo
Un giudice realmente forte indipendente un giudice espressione davvero di terzietà
Che sia in grado di dire dei no al Pubblico ministero applicando per come dovrebbero essere applicati tutti gli istituti processuali un giudice che eserciti un controllo reale sulle richieste delle parti e dunque anche su quelle del pubblico ministero
Che sia un soggetto della sempre sbandierata cultura della giurisdizione che cultura della legalità delle prove della valutazione delle prove del rispetto dell'imputato e dei suoi diritti
E la strada e ordinamentale culturale e si chiama separazione delle carriere
Non mi interessa tanto modificare le prerogative del pubblico ministero che può funzionare all'interno del sistema solo se esercita la funzione di accusatori in modo chiaro
Mi interessa che il giudice non sia condizionato in alcun modo e possa essere libero di assumere ogni singola decisione sia sulle questioni processuali sia sulla responsabilità finale svincolato da ogni possibile condizionamento solo così anche il Pubblico ministero si troverà nella condizione di evitare i stravolgere le regole procedurali ed esercitare la propria funzione in modo improprio perché saprà che ogni suo comportamento troverà adeguata sanzione processuale ovvero essa processuale
La strada è certamente lunga ma per riappropriarci dell'idea di un processo giusto non riesco a trovare altro modo che comportare che completare il rito accusatorio con l'inevitabile separazione tra chi è chiamato a giudicare e chiede puntata a portare avanti l'accusa grazie davvero alla Camera Penale di Milano al suo direttivo e alla presidente e al vicepresidente per la voglia di lottare che avete manifestato Estate confermando anche oggi grazie
Grazie a Roberto chiamo allora dice presidente illuse la Camera Penale di Milano avvocato Salvatore Scuto si prepari un altro se S un altro anzi l'ultimo ex presidente Andrea Soliani
Beh mi siedo al tavolo dalla presidenza e non è qualcosa che faccio ogni giorno quindi mi consentirete una certa emozione
Pur di non non vorrei essere quello che rompe un po'un'atmosfera di grande equilibrio come giustamente è stata
Perseguite rivendicata
E vero non vedo più il nostro presidente dell'ordine che non è questa une
Iniziativa contro sulla tipologia di iniziativa si espone confrontare ci si è confrontati alla fine la maggioranza dell'Assemblea la netta maggioranza all'Assemblea ritenuto di ricorre all'astensione quello che però rimane un
Un fatto certo
è la gravità
Di quanto è accaduto nell'ambito di quel procedimento di quel processo
La gravità che individuabile in una serie anche se limitata ma questa limitatezza non comporta certa un'ampia diminuzione della gravità stessa in una serie di conseguenze
Che vedono come sì ultimo bersaglio sempre
Il processo
E quindi non è che ci si astiene per difendere l'avvocato inquisito
Non è che ci sia si tiene per difendere l'imputato magari eccessivamente attaccato da un'iniziativa della pubblica accusa ma ci si astiene
Perché ad essere colpito è il processo cioè è la funzione cognitiva del processo che è la funzione che è l'aspetto e la caratteristica il contenuto più autentico della legittimazione della giurisdizione
Essendo la salvaguardiamo fatalmente la giurisdizione sarà delegittimata
Come trova legittimazione la giurisdizione
Attraverso il consenso o attraverso la fiducia la risposta non può che essere secca assolutamente priva di e tentennamenti la giurisdizione trova il suo la sua legittimazione più autentica nella fiducia
Cioè nella fiducia
Che le parti coinvolte nella nella nella nella struttura procedimentale devono riporre
Verso il giudice è verso anche colui il quale rappresenta un'aspettativa tutelata e molto tutelata dello stato della comunità che il Pubblico ministero
Che è il responsabile dell'esercizio della pretesa punitiva dello Stato
Se manca quella fiducia
Esse si va invece in alla ricerca del consenso
Che il consenso della maggioranza ma la maggioranza cui il giudice deve in qualche modo riconnettersi non è la maggioranza dell'opinione pubblica
Ma è la maggioranza che preesistente alla legge che applica cioè la maggioranza che decide in Parlamento che quella sia la legge e non un'altra
Il giudice
Che ha il diritto di avere la fiducia
Della collettività e prima ancora dell'imputato delle parti in causa è il giudice che che assolverà quando tutti chiedono la condanna
E avrà il coraggio e la capacità di condannare quando tutti chiedono una soluzione
Quello è il giudice
Al quale la fiducia va data e quello è il giudice che rispetta la legittimazione della funzione delicata che egli esercita cioè quella giurisdizionale
Quello che è accaduto rischia di incrinare fortemente la fiducia
Forse crea consenso
Ma sicuramente incrina la fiducia S. incrina la fiducia delegittima la giurisdizione
In chiusura perché purtroppo non abbiamo più tempo per altri interventi diamo la parola per la sintesi finale a Valentino Alberta nostro Presidente
Grazie sintesi sintetica lo prometto cercherò anche di stare in in cinque minuti ho cercato di ascoltare perché poi si ha la sensazione che nel prenderà una decisione che è una decisione grave perché un'astensione locale anche se di un giorno da un lato sembra poco ma dall'altro è una è un impegno un impegno che ci prendiamo nei confronti del foro quindi dei nostri colleghi
Nei confronti della magistratura nei confronti dell'opinione pubblica perché noi stiamo portando avanti un'idea e quindi riflettiamo un attimo solo su questo
Difesa durante il processo da che cosa hai su questo io vorrei tirare le fila cercare di tirare le fila io credo che la difesa del processo che noi stiamo cercando di fare e che cercheremo di fare perché non ci fermiamo certo oggi
E dalle interferenze io questo il tema che individuò dietro a tutto quello che è stato detto nella giornata di oggi
Le interferenze che derivano dai rapporti con la stampa da quella ricerca del consenso è stato detto benissimo da quella ricerca di costruzione di un'idea che poi trova il minimo inevitabilmente il la propria realizzazione in una sentenza che diventa l'unica possibile a tesa alla fine del processo
Quindi l'interferenza dell'informazione che deve in qualche modo al di là delle fughe di notizie che condanniamo senza possibilità di appello sarebbe ora che si facesse qualche indagine sulle fughe di notizie
L'interferenza anche con i famosi comunicati mi ha parlato benissimo Andrea Soliani il tavolo è attivo la presenterò io lo ha ricordato e anche lì la manipolazione è inevitabile la manipolazione attraverso l'informazione è inevitabile a maggior ragione dobbiamo educare CID dobbiamo educare l'opinione pubblica a comprendere che quell'informazione un'informazione parziale
E quindi non rappresenta la verità
Il secondo punto le interferenze rispetto all'attività del Pubblico ministero sul piano della gestione delle notizie di reato non ritorno su cose che sono state dette analizzate e credo anche sviscerate
Ma gli abusi sul piano dell'iscrizione delle notizie di reato sono infiniti è stato detto
Vanno a discapito delle garanzie di durata delle indagini
Vanno a discapito delle possibilità investigative dei mezzi di indagine utilizzabili perché se in un fascicolo contenitori inserisco un reato gravissimo ovviamente qui tra l'altro nel caso concreto abbiamo visto questa richiesta di proroga diciamo sorprendente
E mi si apre la strada l'utilizzo di mezzi di ricerca della prova che altrimenti non sarebbero possibile anche questo rientra tra gli abusi
Le assegnazioni le assegnazioni dei fascicoli delle notizie di reato allora qui solo un punto è inutile che ci si si usino i progetti organizzativi delle procure della Repubblica come come dire
Spade di Damocle e assolutamente inderogabili quando si tratta di bloccare iniziative a favore di persone condannate e faccio riferimento in modo palese alla richiesta di revisione che da poco è all'attenzione della Corte d'appello di Brescia quando poi gli stessi progetti organizzativi non vengono utilizzati per governare
L'iscrizione da parte della Procura della Repubblica questo è un tema grave serio su cui abbiamo avuto quell'apertura degli uffici giudiziari
Tornerò un attimo sul punto alla fine che secondo noi è il senso di questi momenti di incontro perché il senso di questi momenti di incontro non è non può essere soltanto quello di una protesta fine a se stesso
A se stessa ma deve essere e come dire deve trovare un seguito nella volontà di interlocuzione che però deve essere reciproca i arriverò alla fine di nuovo un attimo su questo punto
Le interferenze rispetto alla sanità penitenziaria allora io su questo non aggiungo altro perché la testimonianza del dello psicologo che ha chiuso diciamo la la lunga sequenza di interventi per i quali ringrazio tutti davvero di cuore per aver voluto dare un proprio contributo io credo che quella testimonianza ci abbia dato il senso della come dire della i irreversibile violazione di un ambito sacro come quello comunque del rapporto di fiducia
Tra una persona detenuta paziente paziente detenuto e un sanitario che si occupi del suo bene che cerchi disperatamente di occuparsi del del suo benessere psicologico
Questo deve essere deve essere tenuto presente non dimenticato
Ultimo punto le interferenze dirette nel processo sui soggetti del processo e allora su questo sono state come dire
Elencate valutate sviscerate le interferenze sul difensore sulla possibilità che un difensore scelga l'una o l'altra linea di difesa che scelga di perseguire o quanto meno di sondare un'ipotesi di imputabilità abbiamo realizzato come l'imputabilità sia ormai vista come un modo per sfuggire alla responsabilità e quindi intanto in quanto tale debba essere in qualche maniera osteggiata la percezione che l'opinione pubblica si stia muovendo in quella direzione e forte
Il difensore deve essere libero di scegliere e anche nel processo quel luogo sacro è stato detto bene dal collega Capra in tanti altri quel luogo sacro che il dibattimento
La parità tra le parti non c'è in tutto perché se il Pubblico ministero all'articolo cinquantatré che Lou tiene al riparo da sostituzioni come pm di udienza anche se qualcuno presidente Canzio in particolare riprendendo una una una come dire un'elaborazione del proprio di di Franco Cordero dice che forse anche nell'articolo cinquantatré quelle rilevanti esigenze di servizio possono dare lo spazio la sostituzione di un pubblico ministero che vada al di fuori dei limiti del consentito
La difesa non ha questa tutela perché la difesa a quella norma del codice deontologico forense che questa volta sì come una spada di Damocle pende sulla propria testa per cui le valutazioni del difensore che farà in coscienza autonomia nel processo decidendo di rimanere di continuare a sostenere la propria il proprio compito di difensore potranno andare incontro a un illecito deontologico e questo è un un aspetto e l'aspetto fondamentale quello della tutela del giudice è già stato detto la tutela del giudice che è l'unico soggetto a cui alla fine può essere demandata alla ricerca di un equilibrio che si deve trovare
Che deve essere trovato dentro al processo però non al di fuori del processo con l'uso di strumenti di indagine
Come è stato fatto e come viene fatto in tanti altri casi e quindi è il giudice tra possibilità di controllo del giudice è stato detto il giudice terzo e imparziale le condizioni come dire rispetto alle quali questo giudice può luppolo può essere e il presidente non è stato un discorso molto importante sul fatto che tutti si debba andare in quella direzione cioè nella direzione di una e consapevolezza di essere tutti parte di un meccanismo alla fine del quale la decisione giusta e tale soltanto se l'autonomia del soggetto che la prende tutelato in tutti i modi possibili
E allora però io dico l'intolleranza che viene talvolta manifestata rispetto ai poteri di controllo del giudice
è stata citata questa mattina quella norma sul controllo dell'iscrizione delle notizie di reato l'articolo sulla tempestività dell'iscrizione all'articolo trecentotrentacinque quater giustamente l'amico Federico Riboldi dice dobbiamo farla funzionare e dura e però perché comunque si è voluta costruire una norma che di fatto è assolutamente inutile impossibile da far funzionare caso di intolleranza rispetto a quella funzione di controllo del giudice a uno di quei casi di queste famose finestre giurisdizionali che avrebbero potuto essere un modo per controllare le indagini preliminari
E allora stessa cosa scusatemi per visto modo sequestro degli smartphone di cui si parla in questi giorni nel momento in cui si ipotizza che il giudice per le indagini preliminari abbia un ruolo rispetto al sequestro dello smartphone anche la vita delle persone
Sollevazione da parte dell'Associazione nazionale magistrati questo va detto va detto anche ai magistrati che sono stati presenti io apprezzo moltissimo questo fatto ma ci arrivo tra un secondo
Quindi che cosa vogliamo
Io credo che noi vogliamo soltanto che nel processo diciamo in quel processo ognuno faccia la propria parte abbiamo fra formula tono spiccio che rimane un auspicio studierà irretrattabile perché non si può non auspicare un tentativo di riportare la serenità un contesto che è stato irrimediabilmente turbato
Siamo tutto sommato sorpresi dell'inerzia perché siamo sicuramente sorpresi dell'inerzia da questo punto di vista ma
Ma valuteremo anche noi quando come dire tutti gli elementi di questa vicenda saranno noti valuteremo anche noi se procedere autonomamente a iniziative nostre rispetto al rispetto scusate mila la la ripetizione delle norme in questa vicenda ma andiamo oltre siamo andati oltre oggi continuiamo ad andare oltre che cosa vogliamo dicevo vogliamo che si instaurino
Tra le parti e davanti al giudice con il giudice quello che credo Toto Scuto abbia individuato come un rapporto basato sulla fiducia e non sul consenso
E cos'è un rapporto basato sulla fiducia è un rapporto in cui ci sia reciproca correttezza reciproco riconoscimento sono stati fatti tanti esempi ringrazio Rossana Lugli in particolare di mancanza di riconoscimento e di rispetto per reciproco questi sono aspetti che costituiscono poi il presupposto affinché si arrivi poi all'interno di un processo a
Come dire a una condotta così grave come quella che a nostro parere è stata messa in atto in quel processo questa correttezza reciproca che è poi la stessa cosa credo che il presidente ero io ci ha detto a proposito del patto
Tra tra di noi per arrivare a una decisione giusta che non è quella tesa ma è quella giusta
Credo che quella fiducia quella correttezza di rapporti
Vi hanno come presupposto il confronto e il dialogo e chiudo proprio sul punto della partecipazione della magistratura noi abbiamo apprezzato la volontà dei capi degli uffici di essere presente in qualche modo fisicamente o diciamo dando conto del nostro invito abbiamo apprezzato moltissimo la presenza di singoli magistrati che sono intervenuti oggi ma non come presenza fine a se stessa noi crediamo che il confronto e il dialogo siano tali se sono bilaterali quindi noi ci aspettiamo non soltanto che le nostre osservazioni siano ascoltate
Non soltanto che siano comprese ma ci aspettiamo e credo che avrebbe dovremmo essere molto fermi su una serie di questioni anche organizzative che rispetto alla Procura della Repubblica in particolare ci vedono a questo punto fortemente impazienti
Perché non è possibile che si continui con quella difficoltà a interloquire con i pubblici ministeri non è possibile che meno di venti sostituti procuratori abbiano l'agenda elettronica attiva rispetto agli ottanta che sono in questo in questo in tribunale non è possibile che ci siano ancora difficoltà ad avere un accesso dignitoso un fascicolo elettronico su cui il problema
Pare essere diventato addirittura l'impossibilità di apporre i numeri alle pagine cosa che è previsto da una disposizione delle da regolamento esecutivo del Codice
Quindi dialogo confronto ascoltò ma anche presenza fattiva nel questo chiediamo la magistratura di Milano e una presenza fattiva come quella nostra in ogni contesto in cui veniamo chiamati a dare un contributo
Rispetto ai colleghi
Di contro una cosa grazie davvero che c'è stato oggi grazie a chi è venuto da Torino da Novara dal Sondrio Combo da Varese da Parma da da un sacco di posti questa cosa ci fa molto piacere
Ci fa molto piacere perché comunque consolida l'idea del di quello che è stato definito anche oggi purtroppo in quest'ultimo periodo è stata usata questa espressione anche in circostanze
Pristina ha rappresentato il momento di oggi uno di quei momenti in cui l'orgoglio della comunità dei penalisti
Si fa sentire e allora quello che io chiedo quello che noi chiediamo e di andare avanti così di andare avanti con entusiasmo con partecipazione e quindi segnalate
Collaborate con la Camera penale e partecipate ogni volta che si può perché ogni singola violazione
Trovi non soltanto la lamentela fine a se stessa ma uno sbocco diciamo nella prospettiva di un
Piccolo miglioramento nella direzione di un processo più giusto grazie a tutti
Ecco e con l'intervento conclusivo della presidente della camera penale di Milano si concludeva questo
Confronto sulla caso Pifferi con i capi degli uffici giudiziari del distretto di Milano
L'avvocatura e la magistratura
Confronto dalla titolo il processo alla difesa alla difesa del processo
Incontro confronto che si è svolto il quattro marzo scorso
Davanti all'aula nell'aula a magna della corte d'assise d'appello in occasione dell'astensione dalle udienze proclamata dalla Camera penale di Milano a tutela del diritto della difesa gravemente leso nel processo a carico di Alessia Pifferi con particolare riferimento all'indagine aperta dalla Pubblico ministero Francesco De Tommasi a carico dell'avvocato Alessi a Ponte nani che difendeva
La donna imputata per aver lasciato morire di stenti la figlia
Diana di diciotto mesi e a carico di due psicologa e di San Vittore entrambe accusate di Falzone favoreggiamento e come sapete questo oggi la Corte d'Assise di Milano ha condannato all'ergastolo Alessia Pifferi imputata per l'omicidio pluri aggravato
Della figlia di quasi diciotto mesi Diana abbandonata dalla quattordici al venti luglio due mila ventidue
Lasciata a morire e di esistenti i giudici hanno però escluso l'aggravante della premeditazione
E si conclude così anche per questa sera la a puntata dello Speciale giustizia grazie a tutti per l'attenzione da Lorena D'Urso con buon ascolto con i successivi programmi di radio radicale
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