"L'Unione Europea, il trattato di Maastricht, il no dell'ex partito di Fini, l'astensione di Rutelli, il si "emblematico" dei Radicali, il voto favorevole della Lega" servizio realizzato con materiale d'archivio

Ancora un momento di informazione di riflessione realizzato con documenti d'archivio questa volta abbiamo scelto una registrazione dal ventinove ottobre novantadue
Quando alla Camera si è rotto e si approvò la ratifica del trattato di Max scritte sull'Unione europea
Votazione che fece registrare tra l'altro il voto contrario del Movimento Sociale Italiano Destra nazionale l'ex partito di Fini
L'astensione dei Verdi guidati da Francesco Rutelli il voto favorevole della lega
E il sì emblematico dei radicali
Che scopriamo dunque quanto accadde quel giorno a Montecitorio
Attraverso gli interventi che pronunciarono Franco Rocchetta della Lega nel ricco Tremaglia del movimento sociale
Marco Pannella
Francesco Rutelli dei Verdi e Massimo D'Alema del PDS
Il Trattato di Maastricht
La cui approvazione è stata rifiutata dal popolo danese un popolo tanto numeroso quanto il popolo piemontese
Il popolo siciliano di popolo veneto
Per timore perché in una Europa omogeneizzate da appiattita la mafia che i governi italiani hanno seminato al di fuori della Sicilia possa dilagare anche in Danimarca
Trattato l'approvazione della cui ratifica è stata raggiunta di strettissima misura in Francia rappresenta una precisa fotografia dell'attuale scenario europeo
Da un lato le spinte egoistiche tendenzialmente autoritario spesso antipopolari dei governi centrali
Siano essi snelli ed efficienti come Francia e Germania
Siano essi composti da saccheggiatori da incompetenti come spesso accade in Italia
Governi centrali che tendono a perpetrare perpetuare rapporti di forza squilibrati squilibra anti e privilegi
Generando generando congiuntamente una nuova carta di tecnocrati europei sordi alle esigenze del variegato tessuto sociale ed affettivo economico e morale di cui è fatta l'Europa
Dall'altro lato invece le componenti tradizionali e legittime di questo tessuto le regioni di popoli europei
Che proprio in virtù della loro organicità e sperimentate ed insopprimibili capacità all'autogoverno che dai rapporti pluri prezzi Unali
Hanno dato vita alla parte più consistente e vitale più vivibile ed entusiasmante ed immortale nella civiltà europea
Gesù Cristo cito le parole di un martire Gesù Cristo nonostante fosse stato inviato a tutto il mondo rafforzare la buona novella tutti i popoli e da tutte le nazioni ha avuto una sua patria terrena
Una patria che aveva la sua storia la sua religione la sua cultura
Egli si sottomise ad alcune leggi giusto della patria anche se in quanto Dio non era vincolato ad esse
Cristo in questo modo volle sottolineare quanto sia importante per ogni uomo la coscienza di avere una propria fatti
Ogni uomo e quindi legato alla parte attraverso la famiglia i luoghi dove diventò però onestamente
Fatte significa quindi comunità di cultura di storia storia ora felice Curatolo rosa
Ed è chiaro che la patria di cui parla padri diversi poche Rusco non può essere quella intentata dalle burocrazie stato latente o da bocciata dai palazzinari in combutta con i partiti con la mafia
Patria e la propria nazione nella propria terra il proprio popolo e nell'attuale Repubblica italiana
Centotrenta anni dopo che fatta l'Italia si volle tentare di fare gli italiani non si è ancora fatto di tanti un solo popolo come riconosce anche il documento preparatorio per la quarantaduesima settimana sociale dei cattolici
E la lega che voce federale di questa famiglia di popoli europei che proprio nella reciproca conoscenza nel mutuo rispetto trovano la propria forza
Mentre trovano una sia pur rudimentale legittimazione istituzionale nei rispettivi ordinamenti regionali
La lega intravvede nel pur farraginoso Trattato di Maastricht il riconoscimento di una significativa parte delle richieste avanzate
Dall'Assemblea delle Regioni d'Europa riguardante una maggior partecipazione del livello regionale al processo decisionale europeo
Per questo pur con molti distinguo pur lamentando il deficit democratico di trasparenza insito negli organi accentratori previsti dal trattato pur non dimenticando i molti spinti motivi di rammarico
La lega nord darà voto favorevole alla ratifica
Ammonendo i colleghi deputati e le forze politiche che stanno attraversando i travagli dell'agonia Potì molteplici parti che essendo allega impegna tutta la propria grande forza morale e politica
Per una reale parità di diritti e di doveri fra tutti i popoli europei grandi e piccoli in un panorama
Di solidarietà sussidiarietà responsabilità responsabilità che devono promanare dai comportamenti di ciascun popolo affinché tra l'altro
Un'osservazione tra le diciotto venti che sarebbero doverose
I presidenti dei governi regionali partecipino con rango di ministro nel Consiglio dei ministri della Comunità europea in tutti i casi in cui siano trattati gli interessi delle rispettive regioni ove pubbliche volendo ricordo che già dal mille novecentoquarantasei del mille novecentoquarantasei il presidente del governo siciliano gode per legge costituzionale
Di questo diritto
Nell'ambito del consiglio dei ministri che si riunisce a Roma detto questo negato agli altri presidenti
Agli altri presidenti di governi regionali
In questa attuale Repubblica italiana che non tutela l'eguaglianza dei diritti e dei doveri che quindi non è una vera res pubblica e che quindi è oggettivamente una repubbliche
Quindi la lega nord
Si impegna affinché i nostri popoli non siano esclusi dall'Europa per le gravissime inadempienze di gravissimi errori dei governi di Roma
In finse di ordine economico oltre che morale e giuridico peraltro già prevista da Maastricht la cui soglia è già stata raggiunta dall'attuale governo
Ci impegniamo quindi affinché i nostri popoli non continuino ad essere castrati da ministri e da Poste i partiti che consegnano intere regioni alla malavita organizzata
E che mentre hanno assistito bio per mentre al precipitare della spirale bellica nella ex Jugoslavia
Sembrano oggi compiacersi nel far persistere gli effettivi i vertici del Trattato di Osimo gli ho sfiorato solo un paio dei molti motivi di perplessità
Ma ho fiducia vedono i nostri popoli e nell'idea della casa comune europea
Ne sono certo i loro valori più positivi e quindi mortali sapranno prevalere sugli arbitri e le meschinità degli attuali governi centrali grazie
Si è iscritto a parlare l'onorevole Tremaglia ne ha facoltà
Signor presidente
Signor ministro degli Esteri ricollego
Maschili non è
L'Europa
E master che e divenuto via via
Un mostriciattolo giuridico e costituzionale
Che certamente
Non può ritenersi valido
Per la costruzione dell'Europa sia dell'Europa federata
O dell'Europa
Confederale
Basta vedere quello che è successo
Nelle varie parti del nostro continente e basta rivedere i protocolli che non costituiscono soltanto una deroga e non è incidono soltanto sul piano costituzionale ma certamente su un piano politico
Abbiamo visto quello che è successo Ina Danimarca per la quale vi era anche un protocollo in modo che si stabilisca una deroga sul piano monetario
Ieri il protocollo per quanto riguarda la Gran Bretagna che può mantenere il signor ministro
La moneta nazionale vi è un protocollo per la Gran Bretagna per quanto riguarda la sua non partecipazione al patto sociale
Vi è un protocollo per quanto riguarda il Portogallo
Per agevolazioni creditizie per le Azzorre vi è un protocollo per la Francia per quanto riguarda la moneta per i territori d'oltremare
Ma poi mastri che non è più credibile
Per tutto quanto è avvenuto
Nei confronti dell'Europa è tra i partner europei
Così chiede l'Europa monetaria e andata a pezzi
E noi ci troviamo
Di fronte a delle osservazioni di fondo che il signor ministro degli Esteri non ha voluto ascoltare
Ma che ho l'impressione lo dico pur rispettosamente che egli non ha nemmeno letto per quanto riguarda le Commissioni permanenti della Camera dei deputati
Perché altrimenti non avrebbe avuto quei sussulti scandalizzati
Per lei rinegoziazioni
Bastava che il ministro degli Esteri tenesse conto dell'apparire della commissione agricoltura laddove si dice
Con il parere favorevole ma si dice provveda al governo
A promuovere una rinegoziazione signor ministro
Non lo dice il movimento sociale italiano in sede comunitaria di alcune delle misure previste nell'ambito della riforma della politica comune allo scopo di salvaguardare interessi legittimi da agricoltori col italiana nel più ampio
Quadro europeo altro che dire che
La parte non ha nessuna funzione e non vi può essere alcun riferimento per quanto riguarda l'agricoltura italiana che deve chiudere Maastricht Roma Maastricht
Per questa insana politica che se condotta in tutti questi anni circa ottocento mila imprese agricole su un milione trecento mila
Ma il ministro degli Esteri non ha riguardato nemmeno un'altra osservazione che all'osservazione di fondo
Fatta dalla Commissione agricoltura sul deficit democratico
Per cui un dato essenziale
Non si può non sottolineare con preoccupazione il deficit democratico conseguente all'accentramento dei poteri del consiglio e lo scarso peso assegnato al Parlamento europeo
In contrasto con il principio fondamentale della democrazia che vuole la distinzione dei poteri
Il trattato concentra infatti nel consiglio che costituito dei capi di Stato ilare presentati ai singoli governi il potere legislativo e quello esecutivo attribuendo al Parlamento europeo espressione eletta dei cittadini la comunità soltanto un complicato potere di veto in alcune vie
Di alcune materie
In sostanza si spogliano i parlamenti nazionali per rafforzare i poteri dei governi piuttosto che quelli dal Parlamento europeo ma che cosa si vuole di più mi potrei fermare qui
Per dire che cosa è Maastricht
Proprio in riferimento al tentativo della nascita dall'unione europea non così la pensava
Il predecessore del ministro Colombo
E cioè il ministro Scotti il quale nella seduta del ventitré luglio di quest'anno davanti alla Commissione
Esteri
Dichiarava che sono convinto che occorre rifarsi e parlava dell'Unione
All'origine all'essenza della Comunità europea un insieme di Paesi sovrani riversi collegati tra loro da interessi obiettivi ideali comuni
Signor ministro
Allora vede che quando noi parliamo non di federazione ma parliamo di rispetto di quelle che sono le necessità nazionali le sovranità nazionali le identità nazionali e noi siamo in compagnia
Con il Ministro degli esteri Scotti su tutte queste questioni dice ancora Scotti il governo
Che lo stesso governo al quale appartiene lei
Il governo ha deciso di impegnarsi per trovare soluzioni che armonizzino l'indispensabile rispetto della lettera e lo spirito dei trattati va alla salvaguardia di legittimità e si nazionali sui quali non possiamo cento transigere
Mastri
E già saltato
I mercati le valute le istituzioni
Ecco l'Europa che non c'è signor ministro degli Esteri
E dicevo che il suo predecessore
In dichiarazioni che San ufficiali davanti alla vostra Commissione ha rivendicato quella che è la legittimità non solo delle sovranità ma che il governo come tale non avrebbe non sarebbe mai venuto meno alla difesa legittima dei nostri interessi nazionali
E allora se se Maastricht
Se i mastri non è pertanto credibile per quello che ho detto sino adesso noi possiamo riferirci non solo al deficit democratico denunciato dalla Commissione agricoltura non sono signor ministro lei non c'era ecco ma il riferimento era preciso per quanto riguardava la politica agricola che lei ha escluso come conseguenza del Trattato di Maastricht e chi invece la Commissione agricoltura ha denunciato e ha chiesto e lei faceva dico usato prima alle nostre osservazioni ai nostri condizionamenti ha chiesto alla Commissione agricoltura esattamente la negoziazione
Se lei non legge questi testi allora il discorso diventa diverso perché non è un testo del Movimento Sociale Italiano e nel parere favorevole della commissione agricoltura
E ma noi poi se non è credibile maschili ma non siamo credibili almeno noi come Paese
Perché quando lei ha fatto un riferimento anche questa mattina la nostra situazione
Che per cui che viene che è impedita per poter arrivare a Maastricht è perché sono i vincoli economici e monetari
Per cui il discorso dei vincoli del deficit dello stato e il PIL del tre per cento e tra debito pubblico e PIL che non deve superare il sessanta per cento ma abbiamo debordato a tal punto perché questa è la crisi
Nella quale noi ci troviamo e nella quale poi siete colpevoli da anni e anni
Per cui noi abbiamo portato l'Italia avete portato nel precipizio denunciato ad Amato
Fuori addirittura dallo SME ecco in condizioni di non credibilità lo dice Ciampi l'Italia ha perso la sua credibilità non lo diciamo noi
E a tal punto noi dobbiamo anche osservare il degrado nel quale questo Paese è caduto
Ed è un degrado anche di carattere morale
Oltre al fatto che la tempesta monetaria
Sì ha ormai messo di I da parte in condizioni quasi impossibile lei sta che è un'inchiesta dal Parlamento europeo lo scorso anno ha definito l'Italia la culla del crimine queste sono le situazioni nelle quali noi ci troviamo ad oggi
E
Ribadendo quella che la nostra vocazione europea assoluta signor ministro l'abbiamo votato tutti quanti gli strumenti europei isterici ed ha trattato di Roma allo SME agli atti successivi non possiamo oggi non tener conto
Di una situazione che è una situazione improvvida una situazione dove noi siamo caduti
Dove lo dice e cito ancora la Commissione affari costituzionali quando signor ministro così osserva la Commissione non può esimersi
Da rilevare negativamente il forte rilievo consentito dal Trattato ad organi sostanzialmente dipendenti dalle banche centrali che appaiono come prevalenti rispetto a ciò che mi più previamente
Politici
E questo lo dice la Commissione affari costituzionali nel momento stesso in cui dice che devono essere modificate i punti della della nostra Costituzione per quanto riguarda la cittadinanza che lei allontanato da quelle che sono delle idee le richieste nostri
Bene io concludo signor presidente dicendo ci avete impedito di guardare a una costruzione vera e seria
Della dell'Europa un'Europa che ho mai si è allargata a un euro un'Europa che si è sottratto a Yalta un'Europa che vorrebbe che prima di tutto un respiro politico e quando ne abbiamo dette Edimburgo Eno abbiamo detto una cosa seria
Chiedete io ho iniziato dicendo mastri non è l'Europa dico a conclusione chi Maastricht è contro l'Europa e che a questo noi votiamo no attenzione signor ministro lei non ci ha detto questa mattina e proprio ieri
Il partito laburista inglese a annunciato il suo voto contrario
Alla ratifica del trattato messo insieme con quello che ne pensa il partito conservatore il quattro novembre potremmo avere delle pesanti sorprese allora qual è l'appello che io le faccio
E che faccia questo Parlamento ma chiediamo una sessione straordinaria signor Ministro degli Esteri giorno dopo di Edimburgo e chissà che vi siano dell'i mutamenti e che vi siano dei cambiamenti
Nell'assenza della storia dell'Europa
Ed avere un respiro politico diverso verso l'Africa verso l'America Latina dovessero milioni milioni di italiani che attendono di essere fattori veri di politica estera ex
Ma se questo sarà il cambiamento e l'annuncio di Edimburgo a questo appuntamento nel senso della storia nove a questo appuntamento ci saremo così come lo siamo stati nel nostro passato
Così dunque Franco Rocchetta della lega Mirko Tremaglia del Movimento Sociale alla Camera il ventinove ottobre novantadue durante il dibattito sulla ratifica del trattato di Max letta
E ascoltiamo adesso quanto dissero quel giorno alla Camera Marco Pannella Francesco Rutelli è Massimo D'Alema
Cosa avevamo proposto colleghi che in aggiunta alla ratifica che certamente si annunciava avremmo fatto in positivo
Prima di tutti gli altri
Sottolineando che noi volevamo che sui processi a dicembre subito dopo Edimburgo quando ormai dopo che Lisbona è stata smentita
Le altre ratifica arriveranno dopo il trentun dicembre quindi steso sul petto in aggiunta a quello il Parlamento italiano Polese al nostro governo un documento politico che altrimenti non avremo modo di vedere non come ordine del giorno
Il documento politico mobilità per il governo e l'opinione pubblica italiana in termini espliciti
A difesa
Del Trattato di Maastricht
Contro le interpretazioni
Che vengono date i tentativi di sabotare quel tanto che si è conquistato di continuità con l'atto unico i Trattati di Roma
Facendo né quindi l'apologia e dei principi e dicendo
Che il parlamento italiano incaricava di impegnare al governo il governo da oggi a Edimburgo in tutte le sedi a riprendere l'iniziativa a rianimare anche nei confronti dell'opinione pubblica distratta anche in Italia se non nauseata
A rianimare appunto
Lo schieramento di coloro che sono interessati
Alla comunità e non solo all'Europa e ha trattati di mantenere e alla loro dicevamo un rapida e certa attuazione
Dunque la Camera voi colleghi pressoché unanime dal PDS con delle nobilissimi Mobil motivazioni per carità che che le mette in campo laicamente giudichiamo poi l'atto compiuti dal PDS
Alla maggioranza alla lega
è stato respinto l'unico documento politico e noi potevamo far circolare con grande forza perché il nostro ministro degli esteri che continua a dire avete voglia se si vuol dare a questa cosa restava solo che non erano solo speso
Ma non è vero nulla perché se veniva fuori la notizia visto che la notizia non è pare quando il cane morde l'uomo quando l'uomo africane in relazione alla quale tutti saranno spogliando avviene un Parlamento che dice al suo governo prima ma viene attuazione attenzione colpiamo i sabotatori interne ridefiniamo tutto questo ridiamo grande continuità quella certa dare queste sarebbe passata sulla e non consente righe come quella frettolosa
Clandestina
Votazione del Senato antiparlamentare questa sì
Fatta in quel modo
Veramente da taxi Parlamento
Il governo chiama il Senato risponde nei modi e nei luoghi tutto qua
Per allora e io devo dare atto comunque della grande attenzione con la quale il ministro ci ha onorato della dimostrato nelle sue repliche
Resta il fatto che sicuramente brutalmente non ci siamo convinti e Ratan Tata non è così io vado larga oggi il ministro Nesi aveva detto certo ci dispiace che presumibilmente per la prima volta gruppi che tradizionalmente sono stati qui solidali
Invece non lo saranno più
Che Strayhorn evitarlo la verità è che questo senso dalla politica estera c'è un misto e gli altri ce l'abbiamo noi non ce l'ha lei
Perché il suo era un ammenda licenziatari comunque lei c'è un solo conteggiato a questi fatevi portare in tasca l'avvenuta ratifica da parte per Red adesso la nostra crisi donne perché ad una cosa lei è stato sufficientemente come dire astuto per non risponde
Le ho proposto un'altra cosa allora concordiamo insieme
Di votate all'immediata vigilia di Edimburgo
Perché
Perché anche ad un anno nelle settimane che stanno per venire verranno alla luce delle riunione prossima dei ministeri dei dodici ministri degli esteri dal dibattito parlamentare in Gran Bretagna
Belle dialettica Commissione in stato di agonia
Grazie all'interpretazione prevalente che avremmo dovuto adesso avere il tempo di battere prima di Edimburgo per preparare gli strumenti per fare dibattiti hanno anche detto signor ministro
Ieri eravamo non c'era tranne tranne un collega compagno
Ecco tranne il deputato Caldoro il presidente caviglia eletto nel suo ufficio in quest'aula mentre stavamo discutendo di questo storico rettifica
Non c'era in quel momento nemmeno un missino e omicidio ma mentre si stanno un solo democristiano non c'è non c'era un democristiano non c'era uno della lega non c'era un prestito
Un qui un Prix non c'era internet fu se nel vuoto assoluto
Se la porti questo straccio di carta se lo chiede
Voi che cosa avremmo voluto se
Quell'atto era compiuto ma chiedo scusa se lo dico a lei ministro di Kuala gare
Amici devo dire molto semplice prego
No io del voto fatto responsabile sicuramente anche lei è abituato ad una vecchia politica a ritenere che il vuoto da meno fastidi che troppo pieni
Lei dice che non è vero io le dico che è così
Che è così io l'ho detto che quel documento avrebbe sicuramente stimolato in Italia editoriali interventi e dibattiti le avrebbe dato una forza che lei qual è quella del dire
è stata va a Bergamo parla e continuare a farlo è difficile signor ministro molto più di quanto lei non molto e di credere difendere Mastro
Difendere la Costituzione europea
Difendeva i poveri e noi i parlamentari del Parlamento europeo prevale un tale Emilio Colombo
Che piglia lavora cerca di farsi ascoltare con un rapporto relazione e poi in realtà politica non ha però divento Realpolitik prescindono da tutto questo e l'unico problema è portarsi a casa uno straccio notarile
Di votazione
Comunque come vi dicevo
è questa Camera questi colleghi in base poi peraltro quando
Sono minacciati
Dai comportamenti in effetti preoccupanti
Di giustizieri
Che o giustizia
Perché non sanno amarla
Da magistrati che sono stati come ordine giudiziario servì per un trentennio
Gli alcuni dogmi culturale la partitocrazia che oggi come servi si ribellano con eccessi Raselli
Senza dignità
Che lasciavano solo alcuni
Magistrati democratici che si preoccupavano di garantire anche all'interno della storia dell'ordine giudiziario una presenza esplicita della preoccupazione del garantismo privato da umile
Che garantista quando appunto
Mi accade del tutto e continuerò come un piatto parlo sempre ad alzarmi per difendere i diritti che mi sembrano affievoliti o calpestati e di noi o di alcuni di noi quale magari io gli ho già denunciati penalmente
Perché non accetto per questo che vengano trattati come temo ci stanno trattando allora c'è consenso c'è amicizia ma non sono la croce rossa invece
Se
Su una questione sulla quale avevo pregato supplicato la Camera di essere attenti alle nostre preoccupazioni di governo di questo momento
Sbagliavo perché tutti mi avete votato contro
E beh allora chi dirà che probabilmente sbaglio anche in termini di giustizia
Hanno delle radio
Ma terminò e termina dicendo che ancora una volta Leiria ristretta del rigore della fanteria
Non ce la sentiamo di votare contro non c'è al sesto non ce la sentiamo di astenersi
Non ce la sentiamo in nome di Spinelli e Rossi
In nome degli anni duri nella quale eravamo trattati come dei traditori perché eravamo accanto alla digitale sinistre di tutto il nostro Paese
Non ce la sentiamo
Perché io non c'eri speranza dobbiamo guardare allora signor Mackey presidente del faremo così
Abbiamo sorteggiato per noi sei un nome
Che voterà
Sì
Gli altri cinque saranno qui ma non voterà
Pretesa di passare nella storia no ma forse qualche cronista parlamentare un giorno ricorderà anche questo va bene
Sì
Abbiamo cercato ancora una volta cerchiamo corresponsabilità
Di governo signor ministro di essere responsabile anche per i governi e le maggioranze parlamentari che sul piano liberaldemocratico delle grandi tradizioni deputati liberaldemocratici
Non sanno essere all'altezza delle tradizioni cerchiamo con questo gesto emblematico sofferto studiato però di salvare un lungo cammino
Creare le elementi di un minimo di dibattito di riflessione e di non buona coscienza a buon mercato da parte di chi mi sembra in questo caso è stata conquistata grazie
Grazie iscritto a parlare l'onorevole Rutelli ne ha facoltà
Signor presidente signor ministro lo riteniamo che l'Italia si presenti a questo appuntamento
In condizioni di estrema debolezza
E questa è una constatazione facile da pazzi
Ma che si presente l'appuntamento da ratifica di Maastricht in condizioni di grande debolezza anche provocata dalle proprie
Inadempienze ed errori
Vi sia permesso rispendere
Pochi secondi
Di questa dichiarazione di voto per ricordare come oggi il nostro Paese paghi i costi degli errori di valutazione
Della natura strutturale
Della crisi economica
Da collegare alle responsabilità di una classe di governo che la determina
Ma che allo stesso modo paghi i costi
Di un accordo di Maastricht
Sbagliato e da vedere criticamente per molti versi a causa dell'atteggiamento mi si passi l'espressione un po'Giorgione
Del suo predecessore
Il ministro De Michelis
Il quale lieto di partecipare a dibattiti ed esporre
Posizioni magniloquenti
Non si è reso conto di che cosa effettivamente un processo di integrazione basato strettamente sull'Unione monetaria chi vi parla è stato insieme allo stesso De Michelis in quest'aula alcuni anni fa firmatario di una mozione approvata dal Parlamento che chiedeva
Che proprio anche l'Unione economica e monetaria fosse un perno dell'Unione Europea
E anzi ne fosse un acceleratore ma diciamo che la rinuncia italiana signor ministro
A quella peculiarità che l'Italia ha sempre avuto come paese forse insieme al Belgio
Più schiettamente federalista
Nel novero delle nazioni europee che il nostro paese grazie al referendum consultivo del mio novecentottantanove affermato solennemente con il voto
Schiacciante mente maggioritario il popolo italiano a favore di un mandato costituente al Parlamento europeo ecco l'Italia abbia abbia rinunciato nelle condizioni di costrizione
Difficoltà
Nelle quali si trova a svolge un ruolo originale
Visibile credibile se mi si è se mi è consentita l'espressione intransigente sulla scia che poco fa Pannella richiamava di Altiero Spinelli
Del federalismo democratico nel quale si è accomunato in momenti non lontani da questo l'intero Parlamento
Incluso Movimento Sociale
Della repubblica
Cosa è cambiato
E per quale ragione noi oggi esprimiamo una posizione critica e ci asterremo
Sul voto conclusi
Cambiato
Il profilo della partecipazione italiana
è cambiata la speranza stessa che l'Italia riesca concorrere
Ad invertire la tendenza
Verso un'Europa in cui i primi a non credere più sono gli europei
Ha scritto Dahrendorf
Che questa è un Europa dei vecchi leader
Dei vecchi leader ed è vecchia ed invecchiata essa stessa perché corrisponde ad una vecchia generazione politica che sta uscendo di scena
I promotori firmatari l'accordo di Maastricht sono da questo punto di vista auto eloquenti se mi è consentito perché presentano il volto di un'OPA che non ha certo lo smalto dei fondatori dell'euro dell'idea europea degli anni
Del dopoguerra
E che non all'Energia
Di trasmettere agli occhi del mondo non soltanto dell'Europa
Una forza propulsiva ma soltanto il ripiegamento di burocrazie
E di nomenclature statali
Che si trovano in grande difficoltà in Terme
Sul piano politico sul piano economico e finanziario e che oggi non candidano l'Europa ad essere un punto di aggregazione di riferimento planetario per politiche nuove
Di equità di giustizia di solidarietà
Di salvaguardia dell'ambiente e per una società sostenibile dal punto di vista ecologico
Di rispetto dei diritti umani di cooperazione interdipendenza tra nord e sud e soprattutto di costruzione di una casa comune europea autenticamente democratica
Ma che si legano reciprocamente in un percorso imperniato
Sui meccanismi monetari
Avendo erroneamente ritenuto che quella fosse la strada più facile più diretta più semplice ed avendo trascurato invece di considerare e in questo modo
Si sarebbero determinate le conseguenze che stanno determinando nell'opinione pubblica europea di distacco di disinteresse di sfiducia di estraneità
Sono o non sono signor Ministro degli Affari Esteri questi argomenti su cui meditare profondamente senza i quali vanno avanti le cancellerie ed i loro funzionari
Ma non va avanti in Europa
In Francia nell'ultimo referendum
I francesi
Hanno avuto un apporto decisivo da una parte maggioritarie movimento dei Verdi perché se vincesse lui le due formazioni verdi una si è schierata apertamente per il sì l'altra
Ha avuto posizioni differenziate le sue personalità più note si sono impegnate per il sì e certamente quelle poche centinaia di migliaia di voti che hanno consentito che l'Europa non si fermasse e non vincesse un'onda di riflusso sciovinista nazionalista
E che le pur legittime e fondate sacrosante critiche
Finissero per travolgere ogni speranza di ricostruzione di un processo di unione che vada verso gli Stati Uniti Europa certamente la cultura dei nervi ha dato in quel Paese un contributo estremamente importante io voglio qui richiamare l'importante discorso che presidente dei parlamentari verdi
Al Parlamento europeo Adelaide Aglietta svolto in occasione dell'anniversario la costituzione del Parlamento europeo come presidente di un gruppo che è un gruppo importante e che si è richiamato per intero non ad una tradizione remota
Ma ad una continuità federalista europeista intransigente che noi oggi vediamo infrangersi in un percorso di Maastricht
Nel quale non ci riconosciamo e rispetto a cui abbiamo provato a porre delle condizioni di emendamento ne non abbiamo atteggiamento iattanza signor ministro ci siamo comportati lo voglio qui riassumere qua
A questa fase conclusiva del dibattito noi abbiamo votato a favore della sospensiva
Proposta da Pannella
Che ritenevamo e abbiamo ritenuto un'iniziativa giusta ed appropriata abbiamo votato contro la pregiudiziale del movimento sociale che impediva la prosecuzione della discussione
Abbiamo sottoscritto e votato l'ordine del giorno
Per quanto Brando che l'onorevole Bianco e gli altri gruppi che hanno approvato poi quell'ordine del giorno e assemblee hanno presentato abbiamo presentato però un ordine del giorno complessivo nel quale abbiamo analizzato anche signor ministro sulla base delle decise posizioni e del Parlamento europeo
Delle critiche analitiche noi consegniamo non solo ai verbali ma consegniamo alla prosecuzione di questa battaglia federalista le critiche sulle larghissime inadeguatezze sui gli arretramenti prevalenti rispetto ai pur dignitosi miglioramenti che sono registrati con la firma di ma e che sono stati sottolineati al Parlamento europeo abbiamo analizzato il trattato precisato gli obiettivi dell'integrazione politica di una corretta interpretazione la sussidiarietà
Della importanza strategica del fattore ambientale che in parte è stato anche recepito nell'altro ordine del giorno per la politica europea abbiamo sottolineato i costi per l'Italia di Maastricht
Derivanti richiamo quello che dicevo all'inizio darla conduzione assolutamente inadeguata e superficiale da parte del ministro De Michelis Italia con la pretesa di essere una delle cinque grandi potenze
Paga il costo di questa sua collocazione non attiene neppure per le sue regioni svantaggiate i sostegni che altre regioni svantaggiate
Invece otterranno con gli accordi di Maastricht Italia otterrà forse un aggravamento del suo composita contraddittorio regime di fiscalità e tariffe
Attraverso questo accordo l'Italia pagherà costi sul piano nazionale assai rilevanti speriamo nell'impegno il ministro Ronchi per quanto riguarda la politica dei beni culturali su cui prevalgono impostazioni mercantili che rischiano di morire massacrare il patrimonio storico artistico del nostro paese dal primo gennaio del mille novecento novantatré ora se tutte queste cose abbiamo detto mi però ne abbiamo dette altre propositive ed estremamente concreti
In parte se sono state accolte lo salutiamo positivamente ma in una parte determinante non lo sono state concludo signor Presidente con questa doppia considerazione
Che corrobora emotiva ancor più la nostra attenzione di oggi
Abbiamo perso come Parlamento un'occasione ci dispiace che da più parti non sia stato colto il tipo di messaggio di richiesta che noi avanzavamo quando abbiamo chiesto di condizionare l'ampliamento della comunità
All'ampliamento della base democratica con la rinegoziazione di questi trattati
E di chiedere in modo più stringente che il nostro governo io mi auguro signor ministro lei si senta vincolato a condurre una battaglia non solo a constatare che sarà impossibile che ci vuole una nuova conferenza prima delle elezioni europee
Insomma voi avete voluto respingere queste nostre richieste che avrebbero segnato una peculiarità dell'atteggiamento italiano della politica italiana noi ci asterremo sulla ratifica degli accordi di Maastricht
Non sulle posizioni di chi pensa a una esclusione dell'Italia dall'Europa in chiave autarchica nazionalistica o di revanscismo
Assolutamente inaccettabile
Noi siamo federalisti noi siamo europeisti
Ma riteniamo di dover essere oggi o una piccola ma vigile ed incisiva sentinella di un europeismo
Militante democratico che oggi smarrisce la sua via nei meandri degli accordi di Maastricht e che invece con la sostegno del popolo italiano la deve recuperare ed è per questo che i Verdi anche al di fuori di questa Assemblea nel Paese
E assieme ai Verdi e ai democratici tutta l'Europa si batteranno nelle prossime settimane
Parlare l'onorevole D'Alema ne ha facoltà
Signor presidente onorevoli colleghi
Questo Parlamento giunge alla ratifica del Trattato di Maastricht in un momento delicato e difficile nel processo di unità europea
Misuriamo in modo drammatico alla inadeguatezza di una idea dell'Europa
Fondata sulla preminenza delle istituzioni monetarie sulla illusione che l'integrazione economica
Possano affidarsi ai puri e semplici meccanismi del mercato
In realtà di fronte allo sconvolgimento dell'Europa e del mondo segnato dal crollo dei regimi del socialismo reale dalla fine della guerra fredda
E di fronte all'insorgere di un complesso di problemi e di contraddizioni in campo economico e sociale e al riemergere di nazionalismi e di conflitti anche nel cuore dell'Europa
Viene in evidenza inadeguatezza di un processo di unità
Fortemente condizionato in questi ultimi anni dal prevalere delle posizioni neoliberiste e monetari sente
Noi siamo convinti
Che è l'inadeguatezza di questa concezione dell'unità europea
Che fare riemergere resistenze di diverso segno rispetto al processo di integrazione anche in un Paese come il nostro nel quale il movimento e l'orientamento europeisti hanno avuto un carattere assai largo ed unitario
Questo ci preoccupa
E siamo convinti che questo fatto sia anche l'Effetto della profonda crisi economica e sociale che caratterizza oggi il nostro Paese
Dello stato di impreparazione dell'Italia alla sfida dell'integrazione europea del venire al pettine il nodo di e contraddizioni irrisolte
Questo mette in evidenza la responsabilità delle classi dirigenti dei governi allora per cortesia responsabili piano denunciato nel corso di questo dibattito
Quando negli interventi degli onorevoli Salvadori Petruccioli abbiamo ricordato come la presenza italiana nella fase di elaborazione e all'atto della firma del trattato
Sia stata improntata quello spesso superficiale truffaldino ottimismo sulle prospettive economiche del nostro Paese che ha d'altro canto ha caratterizzato l'azione interna dei governi italiani ora è evidente
Che anche rispetto al momento in cui la ratifica del trattato è avvenuta da parte del Parlamento europeo e poi del senato
Sono intervenuti fatti nuovi di grande rilevanza
Che hanno messo in evidenza questa fragilità dell'Italia
Primo fra tutti la svalutazione della lira e la crisi dello SME
Infatti che incidono sulla valutazione del percorso di unità europea che mettono in luce la rigidità di parquet del trattato e la scarsa attendibilità delle previsioni in materia di tempi e modi dell'integrazione
Io tuttavia non ritengo giusto né saggio e voglio dirlo a proposito di posizioni che sono echeggiata in questo dibattito imputare al Trattato di Maastricht le scelte della politica economica del governo italiano
Come se il sedicenne venissero in modo quasi automatico dagli impegni italiani per l'integrazione europea
Posso capire che questo sia il modo in cui il governo può essere interessato a giustificare le sue scelte ma non comprendo come forze di opposizione finiscano così per nascondere due dati essenziali
Primo che l'esigenza del risanamento finanziario era ed è una esigenza nazionali imprescindibile per una politica di sviluppo e di equità con o senza trattato di Maastricht e in secondo luogo che la qualità del risanamento e le scelte concrete
In materia di salari pensioni equità fiscale è stato sociale non sono impliciti in in alcun trattato internazionale ma discendono
Ma discendono dalla volontà politica del governo dalla volontà di cui governo e maggioranza portano intera la responsabilità anche se è evidente
Che l'idea secondo cui l'unificazione monetaria e la libera circolazione dei capitali
Senza un'integrazione delle politiche di sviluppo di bilancio dei diritti sociali
Questa idea
Appare profondamente discutibile in crisi sbagliata
Non è solo un limite ma è una distorsione in senso neoliberista
Del processo di unità europea
Queste sono le ragioni per cui a questa discussione noi abbiamo portato contributo critico per nulla appiattito nel coro di un europeismo retorico di maniera
Non solo partecipando alla stesura di un ordine del giorno unitario
Che sia pure diciamo nei termini di un concerto tra le forze democratiche e quindi non per noi interamente pienamente soddisfacente
Tuttavia lo vogliamo sottolineare indica un impegno concreto per il governo italiano nell'applicazione del trattato per superare i limiti e distorsioni
Ma in più qualificando il nostro impegno nella discussione nella presentazione di ordini del giorno intorno a tre questioni che consideriamo decisiva
La prima è l'opzione democratica
Per colmare un vuoto di controllo e di potere democratico europeo questione che appare essenziale proprio in una prospettiva di sviluppo e di equità la seconda è l'opzione sociale per mettere al centro del processo di unità europea la tutela l'espansione dei diritti sociali comuni parte essenziale di una nuova cittadinanza europea e infine l'opzione pacifista
Il richiamo al vincolo dell'articolo undici della Costituzione gli ai principi e alle procedure e alle procedure della Carta delle Nazioni Unite non aveva e non ha per noi il senso di una riserva nazionalistica
Ma vuole caratterizzare in questo modo il segno di una presenza italiana in Europa il segno cioè della presenza di un grande Paese che nella sua carta costituzionale ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali
Così abbiamo cercato di caratterizzare la nostra presenza il nostro impegno il nostro contributo critico la scelta di un voto favorevole alla quale giungiamo è dunque una scelta sofferta e non scontato
Noi sentiamo vivissima la preoccupazione di un'Europa dominata da interessi forti
Scarsamente democratica divisa tra aree ricche trainanti e aree meno sviluppate che subalterno
Ma ci persuade l'idea che una mancata ratifica del Trattato di Maastricht in realtà non mette per nulla riparo da questi rischi al contrario ciò significherebbe la sanzione di una sconfitta
Sappiamo che la battaglia per un'Europa democratica dei cittadini e dei lavoratori è una battaglia non facile e che essa dipenderà in gran parte dalla forza e dalla unità di una nuova sinistra europea
Ma di una nuova Sinistra Europea che stia nel processo di unità e che guardi oltre mastri chiamarsi fuori
Confondersi con il fiorire di resistenze nazionalistiche corporative significa perdere senza combattere
E con questo spirito che continuando una tradizione di una ispirazione che fu già del Partito Comunista Italiano il Partito democratico della sinistra voterà per la ratifica del Trattato di Maastricht
Era il ventinove ottobre mille novecentonovantadue con questo intervento di Massimo D'Alema termina qui l'odierno programma realizzato con documenti d'archivio e con i quale questa volta vi abbiamo fatto rivivere una sintesi del dibattito che si svolse alla Camera sulla ratifica dal Trattato di Maastricht su Unione europea in precedenza avete riascoltato quanto dissero a Montecitorio Franco Rocchetta della lega Mirko Tremaglia del movimento sociale Marco Pannella
E Francesco Rutelli dei referti