"Dove va l'Europa? Il Punto sullo stato dell'Unione Europea" - conferenza di Ferdinando Nelli Feroci organizzata dalla Fondazione Europea Dragan (presso sede Fondazione Dragan)

Avrebbe dovuto procedere alla presentazione come come spesso avviene e il segretario generale della Fondazione Europea Dragan nel dottor Guido Ravasi il quale peraltro è stato trattenuto a Milano da altri impegni sempre connessi con il suo lavoro ma la fondazione
E allora lo faccio volentieri io che sono amico che collega dell'oratore di stasera e che gli succede però indegnamente la settimana prossima
Che mi fa molto piacere quindi presentare a voi il ministro plenipotenziario Ferdinando Nelli feroci
Vicedirettore generale dell'integrazione europea questa direzione generale una nuova struttura che è stata introdotta con la riforma Dini del due mila
E e giustamente proprio si è voluto sottolineare l'importanza che ha per noi e fenomeno dell'integrazione europea attribuendole proprio rango dignità di direzione generale e il ministro Nelli Feroci alla ventura di trovarsi a questo posto così importante in un momento proprio essenziale
Il momento in cui la Convenzione di Bruxelles è presieduta da Giscard è spento
Sta lavorando al futuro dell'Europa all'assetto costituzionale dell'Europa
è un momento pure in cui e qui certo questo rappresenta un aggravio di lavoro per cui non c'è non ci sono orari non ci non ci sono Sabba di non ci sono domeniche
La preparazione del semestre italiano di presidenza dell'Unione Europea che comincerà il primo luglio quindi ancora pochi mesi e dopo di che l'Italia sarà alla ribalta proprio come quale presidente dell'Unione e potrà quindi cercare naturalmente le decisioni si prendono a quindici ma la presidenza può se non altro cercare di orientare certi punti certi
E a spetti a l'ordine del giorno quindi nessuno meglio del ministro Nelli Feroci che è proprio addentro alle segrete cose potrà illuminarci sul
Sul futuro dell'Europa su quello che stiamo vivendo adesso e su quello che probabilmente ci aspetterà prossimamente
Quindi io auguro a tutti un buon ascolto come mai come sicuramente sarà grazie grazie la ringrazio
Grazie all'amico ministro Bosco per queste sue parole di introduzione molto gentili nei miei confronti
Ringrazio la Fondazione Dragan per avermi offerto sembra sia ma il terzo anno non ricordo esattamente ma se credo sia il terzo anno
Di questo conto interi vigneti a parlare
Di temi che hanno a che vedere con la realtà del Unione Europea con i temi della maggiore attualità nell'agenda europea
è ormai una consuetudine alla quale io partecipo con molto piacere perché questo è un gruppo di ascoltatori attento e interessato quindi torno volentieri torno volentieri oggi per parlargli in termini più generali il titolo che mi è stato assegnato fa riferimento a
Dove fa l'Unione europea mi sembra che se questo quali sono gli elementi gli argomenti della prioritari dell'agenda europea oggi e poi in febbraio mi è stato chiesto di parlare più specificamente del tema dell'allargamento dell'Unione Europea
Io direi però che un piccolo accenno all'allagamento va fatto anche stasera e così come aveva fatto un accenno all'altro grande tema che quelle riforme istituzionali di cui parlava l'amico Bosco
E sullo sfondo di questo il terzo argomento sarà appunto quello dell'impegno che ci aspetta a partire da luglio ma di fatto già l'impegno già operativo in quanto responsabili della della presidenza di turno dell'Unione Europea
Allora per un ordine a questa a questa chiacchierata direi che forse conviene partire proprio dall'allargamento perché
Anche se poi ci tornerò febbraio nella nostra conferenza di di febbraio sembra che sia importante sottolineare questa novità nella nella storia del processo di integrazione europea che è costituito dal fatto che al Consiglio europeo di Copenaghen l'Unione europea ha concluso un importante negoziato di adesione convenne dieci paesi candidati
Non è la prima volta che l'Unione si allarga anzi direi che la storia del processo di integrazione europea è una storia di successivi allargamenti questo è il quinto della serie
Preceduto dagli allargamenti che ebbero luogo all'inizio degli anni settanta Regno Unito Irlanda e Danimarca
All'inizio degli anni Ottanta nell'ottantuno per l'esattezza alla Grecia
Nell'ottantasei a Spagna e Portogallo e più di recente nella novantacinque novantasei non ricordo esattamente l'ultimo allargamento che aveva portato il numero dei membri al l'attuale livello di quindici l'allargamento che aveva interessato
L'Austria la Svezia e l'assillante
Ricorderò per inciso che
C'è un Paese che per due volte dopo avere negoziato con successo com'era normale che fosse
La propria adesione all'Unione europea con referendum popolare per due volte ha poi rifiutato
Di aderire de nell'Unione la Norvegia caso molto curioso
Fosse l'unico paese europeo che non è stato contagiato da questa forza di attrazione fatale che l'Unione
Esercita esercitato nel corso degli anni e continua ad esercitare nei confronti di chi è rimasto fuori dal disegno originario l'integrazione
Ecco allora se questo allargamento il quinto della serie non è una novità perché ce ne sono stati altri prima va detto anche che per le sue dimensioni per altre caratteristiche che cercano di sintetizzarle molto brevemente
Direi che rappresenta per certi aspetti una soluzione di continuità ed è un unicum da questo punto di vista è una è una novità ed è
Una soluzione di continuità per il numero dei paesi che tutti insieme aderiscono
Aderiranno l'unione europea dieci dieci nuovi membri rispetto ai quindici precedenti voi capite che è un è un numero cospicuo numero importante vedremo che cosa comporterà questo
In termini di funzionamento delle istituzioni
Ed è un unico come diverso dei precedenti allargamenti anche se si guarda alle caratteristiche dei Paesi chi aderiranno di questi dieci
Otto quindi se si escludono Malta e Cipro erano Paesi che appartenevano all'altra Europa
All'Europa del blocco sovietico nel Patto di Varsavia del Comecon
Tre di loro facevano addirittura parte dell'Unione Sovietica i tre paesi baltici fino all'ottantanove novanta erano parte integrante dell'Unione Sovietica vuol dire sono mutamenti epocali di cui l'Unione in qualche modo è testimone
E ed è un processo questo l'allargamento di cui sto parlando che è la logica conseguenza la naturale conseguenza
Di quelle mutazioni epocali che sono avvenute in Europa torna negli anni ottantanove novanta con la caduta del muro di Berlino il dissolvimento dell'impero sovietico il crollo del dei paesi cosiddetti che il socialismo reale
Quindi per le caratteristiche anche per il contesto storico e geopolitico in cui questo allargamento all'uopo lì ci sono posti
Sono
Ci son c'è un tavolo con due sedi
Scusate per per questi per le caratteristiche dei Paesi candidati per il contesto storico egregio politico in cui al nuovo rappresenta indubbiamente una grossa novità rispetto ai precedenti
Aggiungiamo anche che questo va detto con altrettanta franchezza che anche per il divario di ricchezza
Sia se la calcoliamo in termini di prodotto
Nazionale lordo e ancor più se la calcoliamo in termini di reddito pro-capite per il divario di ricchezza che caratterizza gli attuali Stati membri dei nuovi Stati membri anche in questo caso abbiamo
Una soluzione di continuità rispetto al passato perché evidentemente che ci sono Paesi che sono ancora caratterizzati da economia in fase di transizione da redditi pro capite è di gran lunga inferiori non ho qui come i dati ma
Di gran lunga inferiori anche questo vedremo che avrà un impatto sulle conseguenze dall'arredamento e infine ultimo motivo di differenza rispetto
Alla agli allargamenti precedenti è che nel frattempo enormemente aumentata
Quella che in gergo degli addetti ai lavori si chiama la chi comunitario cioè il complesso della legislazione comunitaria
Legislazione sia primaria sia derivata quindi trattati ma anche i regolamenti e direttive che nel frattempo sono state prodotte dall'Unione Europea e alla quale nell'esazione comunitaria nuovi paesi candidati hanno dovuto aderire hanno dovuto adeguarsi avuto recepire proprio ordinamento interno riciterò soltanto due esempi per dimostrarvi
Quanto più complicato è stato questo negoziato e quanto più complessa è stata l'opera che hanno dovuto intraprendere nuovi paesi membri vecchi candidati per aderire all'Unione pensate che per esempio
Nel frattempo
L'Unione ha creato miope ha creato un'unione monetaria questi Paesi hanno negoziato la loro adesione all'Unione monetaria con tutte le regole che ne conseguono vedrete che non non è detto questo non significa che loro a partire dal due mila e quattro
Saranno automaticamente membri dell'unione monetaria entreranno a far parte della cosiddetta euro zona
Ma significa che hanno negoziato le condizioni e i termini quali successivamente quando loro economie saranno in grado di rispettare i cosiddetti parametri di Maastricht ha allora a quel punto potranno effettivamente aderire all'Unione monetaria e poi c'è tutto il complesso della legislazione che nel frattempo l'unione europea ha prodotto nel campo della giustizia degli affari interni questa nuova filone di attività
Di enorme importanza e di grandissima attualità che
Comincia a far parte delle competenze dell'Unione con il Trattato di Maastricht e ancor più con il Trattato di Amsterdam negli anni successivi tutte materie che non esistevano quando per esempio si negoziò l'adesione del Regno Unito dell'Irlanda della Danimarca
Ma che erano in forma molto più embrionale appena simpatie
Quando si è negoziato un'adesione per esempio di Austria Finlandia e Svezia ecco queste cose che gli ho detto in forma molto sintetica per dirvi che
Oggi noi la grande novità è che abbiamo registrato nella storia dell'Unione in questi ultimi mesi la novità che avremo nel giro di un anno e mezzo circa i tempi che sono necessari dal punto di vista delle tecniche
Parlamentari disse
Perché i trattati derisioni entrano in vigore ma a partire dal primo maggio due mila e quattro avremo un'unione che a tutti gli effetti sarà un'unione non più di quindici ma di venticinque Stati membri
Allora
Ora tanto per ricordarvi dopo l'accordo politico quello seguito a metà dicembre al Consiglio europeo di Copenaghen
C'è la i tecnici di esperti giuristi i linguisti stanno traducendo queste intese politiche in testi devo nel complesso strumento che si chiamerà il Trattato di adesione
Questo trattato di adesione che conterrà altrettanti protocolli quanti sono i Paesi aderenti dieci protocolli quindi per ciascuno di questi per descrivere la situazione di ciascuno di questi paesi verrà sottoposto alla firma in una solenne cerimonia ad Atene il sedici di aprile
Poi i trattati vengono portati alla ratifica dei parlamenti nazionali
In tutti i Paesi candidati è previsto un referendum popolare
E vi dirò anche che con l'unica eccezione di Malta dove effettivamente ci sono degli elementi di incertezza in genere non si non ci si attendono grosse novità dato il tasso direi entusiastico di adesione e del sistema dei partiti ma anche nelle opinioni pubbliche in tutti i Paesi candidati all'obiettivo della decisione e poi una volta completata
Questa complessa procedura di ratifica che deve essere completata sia nei paesi attuali membri che nei nuovi membri dei Paesi candidati finalmente la data che è stata fissata sarà al primo maggio del due mila e quattro i trattati
Il trattato di sono entrerà in vigore l'Unione a tutti gli effetti funzionerà con venticinque
Nuovi venticinque Stati membri
Che cosa significa questo ecco qui io da qui vorrei passare a dall'altro tema di attualità che quello delle riforme istituzionali io personalmente vedo come conseguenza
Della largamente come conseguenza cioè di un'Unione che dovrà operare con venticinque Stati membri vedo tre grandi categorie di sfide di problemi che l'Unione dovrà affrontare
Cito decido tutto e poi mi soffermerò soprattutto su quella che oggi sarà un po'più oggetto del nostro approfondimento
Ci sarà un problema di ridefinizione di alcune politiche interne
In particolare delle politiche comuni di spesa dell'Unione europea che sono soprattutto la politica agricola comune che le politiche di coesione le politiche regionali quelle che si attuato attraverso lo strumento dei cosiddetti fondi strutturali
Perché ci sarà questo che necessita di adattamento comunque ci sarebbe stata perché ogni sette anni se alla scadenza di ogni ciclo di programmazione finanziaria si devono di vedere questi meccanismi di funzionamento di queste politiche comuni ma
Per di più lo impone un dato molto molto semplice e cioè che noi avremmo a partire dal due mila e quattro aumentato considerevolmente il numero dei beneficiari
Di queste politiche comuni di queste politiche di spesa dell'Unione
Senza vere aumentato in misura proporzionale le risorse a disposizione del bilancio dell'Unione e questo è uno degli affetti nel fatto che vi citavo prima che c'è questi Paesi che aderiscono sono sostanzialmente più poveri
Dei paesi che sono attualmente membro quindi
è un'adesione da questo punto di vista squilibrata
Alla fine il risultato che abbiamo ripeto sarà quello di un aumento
Dei beneficiari sia in termini di cittadini delle regioni deve degli enti locali né sia impegno degli Stati
Con delle risorse complessive sul bilancio dell'Unione che non saranno aumentate in misura proporzionale ma sanno metà vettura molto meno che proporzionale quindi c'è da tirare la cinghia detto brutalmente
Cioè da ridefinire i meccanismi di funzionamento di queste politiche di spesa distribuendo i sacrifici in modo per quanto possibile ecco e voi capite che adesso l'operazione molto complicata molto difficile perché comunque si va per bere qualcosa rispetto a quello di cui si usufruiva in precedenza di cui presente un paese come l'Italia ha usufruito nel corso dell'attuale programmazione relativa al funzionamento dei fondi strutturali questa è la grande sfida
Che si aspetta però partire dal due mila e quattro due mila e cinque fortunatamente non è qualcosa che incombe su di noi ora
Dovrai essere ridefinito un nuovo quadro di funzionamento di queste politiche comuni in coincidenza col nuovo quadro delle prospettive finanziarie che varrà dal due mila e sette al due mila e tredici
Avete vide che si tratterà di definire di negoziare su base di consenso con venticinque protagonisti negoziato tutti portatori di interessi potenzialmente diversificati e divergenti
Non è un l'operazione di poco conto
Operazione complessa difficile ed è una grande sfida perché bisognerà che alla fine il risultato si è risultato che sia in grado di conciliare l'efficienza l'efficacia di queste politiche con quel minimo di equità e di rispetto del principio di solidarietà
Che lei la la la base stessa musei alla ragion d'essere di queste l'esistenza di queste politiche comuni che questo vale io ho citato soprattutto le due maggiori politiche di spesa che sono quelle che da soli assorbono l'ottanta per cento delle risorse del bilancio dell'Unione un grosso modo attorno all'ottanta per cento delle risorse l'Unione che sono l'agricoltura la politica agricola comune e i fondi strutturali
In misura minore naturalmente questo vale anche per le altre politiche comuni
A carico del bilancio dell'Unione quindi questa è la prima grande categoria di sfide la seconda categoria di sfide che si pone all'Unione allargata è quella che ha a che vedere con la ridefinizione dei rapporti con i nuovi vicini
Noi allarghiamo le nostre frontiere soprattutto estendiamo le nostre frontiere a destra un po'questo allargamento che riguarda essenzialmente otto Paesi d'Europa centrorientale successivamente anche l'estensione a Bulgaria Romania dovremo in qualche modo andare a ridefinire dei rapporti con dei paesi che sono sempre più attratti nell'Unione europea curioso questo fenomeno molto interessante ma fu una parentesi che anche nel momento in cui l'Unione europea suscitato suscita meno entusiasmi più riserve più perplessità all'interno dei propri Stati membri si si va a vedere al di fuori e tuttora un polo di attrazione straordinario una ostili Cini sono in grado di vedere con occhio più distaccato e riguardare ai risultati complessivi di quaranta e rotti anni di processo di integrazione e le conseguenze che ne traggono è che questa è un'aria che è riuscito ad assicurare il benessere economico ricchezza prosperità rispetto dei diritti fondamentali
Stabilità politica e stabilità economica pace tutte condizioni che nel resto d'Europa sono mancati è ovvio e naturale e solo logico che questa unione che forse i nostri occhi un po'meno ma agli occhi di chi sta fuori moltissimo avuto questo sì successo straordinario eserciti una grande grande fascino eserciti una una grande forza di attrazione quindi noi molto probabilmente già a partire dai prossimi mesi saremmo saremmo sottoposti a nuove richieste
Alcuni casi di adesione non è un mistero per la Croazia
Entro febbraio marzo presenterà la domanda di adesione
Sapete che la domanda della Turchia e già da tempo pendente ormai anzi dovrebbe entrare in una fase diciamo operativa di di di di esame in vista di un avvio di un negoziato di una vera e propria trattativa per l'adesione della Turchia
Ma ci sono altri Paesi che bussano dalle porte dell'Europa
L'Ucraina per esempio
Le altre Repubbliche della ex Jugoslavia anche se ancora sono consapevole di non avere sì al proprio interno realizzato le condizioni per potere legittimamente aspirare ad una piena adesione sono estremamente interessate ad un Reding ha un rafforzamento dei rapporti contrattuali con l'unione nella prospettiva di una loro adesione questo vale perfino per un Paese come l'Albania
E noi di abbiamo un interesse a mantenere aperta questa prospettiva di adesione perché si anche qui se valutiamo in una prospettiva storica di storia recente
Il successo che ha avuto questa prospettiva né nell'aria dell'Europa centrorientale cioè nel gruppo di quei Paesi che ora hanno chiuso il negoziato d'adesione
Qui ci sono Paesi che dal novanta ad oggi si sono comportati benissimo non c'è stata una crisi maggiore non c'è stato un conflitto per le minoranze russe sono state secessioni violente non ci sono state guerre perché tutto questo in larga misura perché questi Paesi sapevano che dovevano comportarsi bene dico tra virgolette perché questa era la condizione per la loro ammissibilità all'Unione Europea
Speriamo di riuscire ad esercitare lo stesso
La stessa capacità di pressione in senso positivo nei confronti di un'area che è stata molto turbolenta dei costi nello stesso periodo quella delle dei Balcani occidentali della ex-Jugoslavia
E se vogliamo essere efficaci anche nei confronti di quella regione di quell'aria dobbiamo poter offrire
Come incentivo per comportamenti virtuosi la prospettiva che un giorno difficile dire quando non nessuno si sogna oggi di dare delle prospettive di Parri ma che un giorno anche per quei Paesi le porte dell'Europa si potranno aprire completamente e poi oltre questi Paesi che in qualche modo diventeranno candidati inevitabilmente c'è grande tema dei rapporti con la federazione russa
Il tema dei rapporti con i nostri partners della sponda sud del Mediterraneo qui sono paesi che probabilmente caso della Russia
Non c'è un interesse da parte uso ad aderire non solo ma c'è certamente un interesse a rafforzare i legami di collaborazione in un quadro di un partenariato strategico con i Paesi del Mediterraneo c'è la sfida di ricercare una relazione contrattuale che sia più più produttiva di risultati di quello che è stato finora il caso ecco quindi questa diciamo la seconda sfida che io individuo lei dopo quella della ridefinizione delle politiche comuni in particolare delle politiche di spesa la ridefinizione dei rapporti con con i vicini
è ovvio che l'Unione europea anche un'ambizione e in teoria perlomeno allo stato potenziale una vocazione a porsi a proporsi come grande potenza globale
Di fatto poi però sopra la sua capacità di proiezione in termini operativi più
Se guardiamo alle esperienze recenti e più vitalistico è verosimile che si eserciti nelle aree nelle aree vicine su tutto quando questi diventano aree di crisi come è stato il caso dei Balcani negli ultimi dieci anni e per questo credo che proprio il tema del rapporto con i vicini
I vecchi vicini ai nuovi vicini sia il secondo grande tema su cui ci si dovrà esercitare e ottenere risultati nel corso dei prossimi anni
E il terzo tema quello sul quale appunto volevo un attimo soffermarmi di più questa sera è quello della
Delle riforme dell'unione europea ministro Bosco l'ha accennato
Quando ha parlato della Convenzione europea mi sembra che sia un tema che già io stesso avevo accennato l'anno scorso quando avevamo parlato dei risultati del Consiglio europeo di lacrime
Quando avevo detto cioè che a partire già da dal marzo dell'anno scorso sarebbe messo in moto un nuovo cantiere di riforma istituzionale
Così è stato vorrei ricordare brevemente un po'quali sono i motivi primo c'era stato un impegno già preso a Nizza
Quando si chiuse il Trattato di Nizza in maniera molti giustamente criticarono con un compromesso al ribasso
Si pensò che
Già Nizza si si decise che sarebbe stato necessario
Riaprire un discorso di riforma dei trattati un discorso di revisione delle disposizioni
Principali dei trattati a partire dal due mila e tre due mila e quattro
E che probabilmente i risultati conseguiti a Nizza che all'epoca erano stati considerati come se sul posto perché si potesse chiudere negoziatore l'argomento non erano sufficienti
A garantire che un'Unione allargata potesse funzionare con successo
Poi io credo che abbia giocato moltissimo la consapevolezza che si è diffusa in Europa nelle classi dirigenti in particolare che di fronte
Ad un allargamento di queste dimensioni fossero effettivamente è giunto il momento di porsi il quesito sì gli strumenti di fondo cioè i trattati così come erano stati modificati nel corso degli anni la Roma fino a Nizza erano ancora adeguati per garantire il funzionamento di questa macchina complessa
E abbiamo dimentichiamo che in fondo questa era una struttura di regole disposizioni fondamentali anche i dischi funzionamento delle istituzioni che era stata disegnata per una collaborazione fra sei Paesi fondatori poi c'erano stati vari aggiustamenti
In corso d'opera l'atto unico il Trattato di Maastricht il Trattato di Amsterdam il Trattato di Nizza alcuni avevano apportato delle modifiche profonde radicali sostanziali polacco di Maastricht altri
Modifiche più cosmetiche certamente meno incisive cinque è stato il caso di Amsterdam di inizia ma fosse arrivato il momento di chiedersi se non era il caso di mettere mano in maniera più radicale e più profonda più drastica questa strumentazione di cui dispone la costruzione europea e da qui nasce il progetto che va appunto
Sotto il nome di convenzione europea che innova profondamente o meglio è destinato ad innovare profondamente nella sostanza ma già nel metodo
Ha innovato profondamente rispetto al passato perché per la prima volta si è affidato il compito di formulare delle proposte per la revisione dei trattati
Ad una ad una sorta di qui termine forse non è del tutto corretto dal punto di vista formale
Ma a una sorta di assemblea costituente questo è un po'la realtà anche se non tutti accetterebbero accetteranno che la convenzione si possa definire come tale
Assemblea costituente mi piace definirla così creduto perché la componente parlamentare di gran lunga prevalente rispetto alla componente intergovernativa sono rappresentati nella Convenzione
Non solo il parlamento europeo ma anche tutti i parlamenti nazionali dei paesi attuali membri e dei Paesi candidati e poi c'è una rappresentanza dei governi e delle istituzioni dell'Unione commissione
Ma direi che per la dinamica che ha assunto per l'autorevolezza con cui sta conducendo troppi dibattiti e anche che le aspettative che ha creato questa Commissione il fatto stesso di esistere il fatto stesso che avete cominciato a dibattere
Sui temi sui nodi di fondo della del processo di integrazione europea direi che questa dignità di vera e propria assemblea costituente se la sta conquistando sul campo la Convenzione presieduta da Giscard d'Estaing
Vedremo
Se alla fine sarà in grado di produrre quel risultato che tutti ci attendiamo cioè se sarà in grado di qui a giugno di proporre al Consiglio europeo un progetto di Trattato
Nel nuovo trattato anche qui credo che è emerso un accordo sul fatto che questo Trattato potrà definirsi come Trattato costituzionale
A sottolineare l'esperto innovativo è la soluzione di continuità rispetto al passato da sottolineare appunto questa valenza costituzionale il nuovo strumento che peggiora l'Unione europea a partire dagli anni prossimi
Su che cosa stati battendo la la convenzione la convenzione
Non con un'interpretazione piuttosto flessibile ampia del mandato che gli era stato conferito
Dal Consiglio europeo di là che non di fatto si sta si appresta a scrivere questo progetto di Trattato costituzionale ci scade stare un novembre ne anticipato l'ossatura lo schema
Ha detto anche di quanti articoli dovrebbe essere composto ha indicato i titoli dei vari articoli per ora non non sono ancora usciti i primi progetti di articoli ma di fatto con questo tipo di approccio la convenzione si è assunta la responsabilità di riscrivere ex novo
I i trattati
Fondendo e questa è anche l'altro aspetto molto importante
L'attuale strumentazione che è composta di vari trattati oggi abbiamo un trattato sulle Comunità europee abbiamo trattato sull'Unione europea avevano trattato Euratom non abbiamo più un trattato Ceca perché si è estinto nel frattempo
Tutto questo dovrebbe essere fuso in un unico strumento
E il titolo molto probabilmente del nuovo strumento dovrebbe essere quello di Trattato costituzionale
Quello che è emerso è che mi sembra molto importante sottolineare che sulla
Struttura della proposta di Giscard sul cioè sull'articolazione delle disposizioni del nuovo trattato è emerso un consenso di fondo nell'ambito dei lavori della Convenzione avremo quindi un trattato che si articolerà ed una prima parte
Quella vera e propria di natura costituzionale che conterrà un riferimento ai principi e agli obiettivi di fondo del processo di costruzione
Io penso che conterrà molto probabilmente un riferimento un recepimento per riferimento della Carta dei diritti fondamentali che era stata approvata a Nizza
E conterrà tutte le disposizioni sul funzionamento sulla composizione delle istituzioni
Conterrà disposizioni in materia di competenze e di ripartizione di competenze fra Stati membri Unione Europea dei conti tra probabilmente una nuova definizione del principio del cosiddette cooperazioni rafforzate
A questa prima parte di natura tipicamente costituzionale
Seguirà una seconda parte che dovrebbe contenere le disposizioni relative alle politiche comuni
Si tratterà di inserire in questa seconda parte le disposizioni che oggi fanno parte del trattato sulla comunità europea ovviamente rivedute adattate al nuovo quadro istituzionale che verrà definito fino a parte
E poi infine ci sarà una terza parte che sarà quella relativa alle disposizioni cosiddette transitorie o di collegamento
Che potrebbero sembrare un aspetto minore negoziato ma che invece nascondono problemi di enorme portata le norme rilievo
Ve ne cito uno fra tutti
E anzi due fra tutti il primo è quello che riguarda le modalità di approvazione ed entrata in vigore del nuovo trattato questa un dubbio che angoscia
Tutti cioè come rispondere a quella a quella situazione come far fronte a quella situazione che non si può escludere che cioè uno anche solo uno dei dei venticinque firmatari successivamente non ratifichi questo nuovo trattato
Questo è un problema
Purtroppo abbiamo già dovuto fronteggiare con il Trattato di Maastricht abbiamo rischiato di fronteggiare all'epoca fu la Danimarca a tirarsi indietro un referendum popolare abbiamo dovuto in qualche modo far fronte con il Trattato di Nizza perché il stato lettorato irlandese che ha detto no al Trattato di Nizza pensate cosa succederebbe se e anche qui è un'ipotesi che va messa in conto se il nuovo Trattato costituzionale non venisse ratificato da un Parlamento
Estone o lituano maltesi
Francese non lo so
Che quindi come come come
Questo è però al tempo stesso salvaguardando il principio che trattandosi pur sempre di un trattato internazionale la ratifica di tutti di tutte le parti contraenti e conditio sine qua non per la sua entrata in vigore fin qui son grosso problema assente in questa sezione questa parte delle disposizioni finali dovranno essere definite altre
Altri problemi non di poco conto come quello è stato ventilato da più parti della possibilità ventitré vedere il cosiddetto diritto di recesso o come è stato anche detto impropriamente di secessione cioè la possibilità che l'attuale Trattato non prevede che uno Stato membro posso a un certo punto direi basta così non mi interessa mi ritiro con la possibilità teorica
Ma è utile che ci sia nei trattati cioè quesito che ci dobbiamo porre è utile che ci siano i trattati questa possibilità probabilmente sì
Tra l'altro come misura di deterrenza per evitare comportamenti devianti voi ci siamo intriganti da parte di uno o più Stati membri comunque tornando allo schema
Ripeto se è vero che c'è un consenso sullo schema
è anche vero che c'è un consenso sia alcuni su alcuni punti
Che andranno alcuni temi che poi andranno a riempire di contenuti questo schema parte ero già accennati ma vorrei vorrei ripetere rapidissimamente per poi accennare invece a quei temi che sono ancora molto controversi molto complicati che richiederanno
Negoziato approfondito nei prossimi mesi direi sintetizzare estrema sintesi che c'è consenso sulla mozione di personalità unica dell'unione voi sapete che oggi ne abbiamo una situazione curiosa per cui la comunità una personalità giuridica internazionale l'Unione non una personalità giuridica internazionale ne abbiamo una comunità e una unione per certe cose competente la comunità peraltro è competente l'Unione è una situazione
Un po'complicata difficilissima da spiegare ai profani talora difficilissima da spiegare anche i nostri partners internazionali che non capiscono perché a volte e la comunità che conclude accordi internazionali altra volta e l'unione che non può concludere accordi internazionali su certe materie con tutto questo dovrebbe essere superato dal fatto che si dovrebbe finalmente riconoscere una personalità unica in capo all'Unione Europea fosse la stessa nozione di comunità verrebbe superata verrebbe dismessa
La conseguenza diretta di questo che sembra eh potrebbe sembrare apparentemente con un problema di tipo teorico sarebbe il venir meno della struttura in pilastri il venir meno anche della ragion d'essere di due trattati distinti che oggi sussistono persone trattato sull'Unione europea il trattato sulla comunità europea che per molti aspetti
Soprattutto nella parte relativa ai principi e agli obiettivi di fondo ripetono le stesse cose ma spesso con linguaggio non necessariamente uguale tutto questo verrebbe superato
Trattato unico strumento unico personalità giuridica unica
Ma però questo l'ha detto anche il riconoscimento di procedure decisionali diversificati a seconda delle materie e altri però nel metodo comunitario che si consiglierebbe applicare nei confronti delle materie cosiddette una volta di primo pilastro
Politica comune politica agricola comune politica dei trasporti mercato interno Commercio Estero eccetera tutto questo conterebbe essere retto dal metodo comunitario commissione propone gli Stati membri decidono il Parlamento partecipa secondo meccanismo della codecisione alla meccanismo di produzione normativa altre materie ed in primis la politica estera e di sicurezza comune e la politica di difesa comune
è un c'è un'intesa c'è un consenso che dovrebbero continuare ad essere erette dal metodo così detto intergovernativo
Non è la commissione la sola ad avere il diritto esclusivo di proposta e di iniziativa
Non è necessariamente anzi direi che in linea di massima escluso che si possa applicare in questi settori voto a maggioranza qualificata euro del Parlamento europeo un ruolo marginale sola consultazione non c'è possibilità di ricorso alla Corte di giustizia ho detto in estrema sintesi quelle che sono le differenze tra metodo comunitario mezzo intergovernativo ovviamente nessuno escluso che richiederebbe ben altro approfondimento
Però quello che è importante che se passa questa questa proposta sulla quale c'è oggi una una veramente incoraggiante misura di consenso emerso nell'ambito dei lavori finalmente elimineremmo che la struttura in pilastri e l'esistenza di due trattati distinti e tutta la confusione che ne consegue
Ma solo per gli studenti orpelli gli addetti ai lavori ma anche molto spesso per i nostri interlocutori nei paesi terzi terzo elemento di accordo e di intesa l'inserimento della carta né diritti nella nella parte una parte costituzionale del nuovo trattato
E l'inserimento della carta così come per la parte di sostanza cioè senza andare a rinegoziare i contenuti questo è un altro grosso risultato secondo inserissimo riaperto
Il negoziato sulla carta probabilmente nemmeno ventiquattro mesi sarebbero stati sufficienti per arrivare ad un nuovo accordo quindi la carta verrà molto probabilmente che ripeto sto facendo delle anticipazioni su indicazioni ancora preliminari
Dovrebbe essere recepita per riferimento in uno degli articoli dei primi articoli del trattato
E poi ci dovrebbero essere del adattamenti delle norme di collegamento rendere possibile coi la l'utilizzo dei principi dei diritti
Sanciti nella Carta dalla dalla giurisdizione europea dalla corte di giustizia delle comuni delle comunità europee
Altra questione sulla quale è emerso un misura il consenso importate soddisfacente una migliore ripartizione delle competenze tra quelle che sono competenze esclusive dell'Unione Europea
Quelle che sono competenze concorrenti cioè che vengono esercitate e dall'Unione ma anche dagli Stati membri e quelle che sono competenze cogente complementari in cui cioè un ruolo dell'Unione europea o loro puramente sussidiario di sostegno di appoggio
Ad un'azione che viene condotta prevalente dal prevalentemente dagli Stati membri
Esempio del primo caso competenza esclusiva la politica commerciale
E tutto quello che ha a che vedere con Commercio con l'Estero
Esempio del politiche diciamo delle delle competenze dirette concorrenti nella stragrande maggioranza delle materie
A partire dalla politica agricola comune fino a tutte le politiche nel settore trasporti energia ambiente e salute protezione consumatori ma anche per certi aspetti la politica esteri sicurezza comune che anche per certi aspetti la politica non direi di difesa ma la politica di gestione delle crisi
Ed infine esenti delle competenti potete complementari sono quelle in quali muro dell'Unione puramente sussidiario la cultura lo sport per esempio
Dove viene riconosciuta che la competenza primaria è resta e deve restare degli Stati ma che l'Unione può intervenire a sostegno con misure di sostegno
E certamente non per fare dell'armonizzazione legislativa
Quindi maggiore chiarezza
Il nome anche la un rispetto più rigoroso e il più efficace del cosiddetto principio di sussidiarietà e qui la novità sarebbe probabilmente sarà vedremo
L'introduzione non solo di un principio astratto la cui poi i
Come dire inclemente sono da cui applicazione concreta era riuscito rimessa
è rimessa dagli attuali Trattati ad una sorta di discrezionalità delle istituzioni comunitarie consiglio che commissione oggi verrebbe cioè nel futuro trattato costituzionale possibile probabile che sia previsto un meccanismo di controllo
Del rispetto del criterio di sussidiarietà che coinvolgerebbe per la prima volta anche i parlamenti nazionali questa onda innovazione non di poco conto quindi un maggior ruolo per i Parlamenti nazionali
Poi
Probabilmente direi che va emergendo anche consenso per un maggiore efficacia dell'azione stemma dell'Unione europea e che sotto il profilo operativo questo consenso si traduce nel sostegno alla proposta di una unificazione delle cariche
E sono oggi dell'Alto rappresentante per la politica estera e del commissario competente per la delle relazioni esterne
L'unificazione delle cariche che oggi sono di Solana diparte
I dettagli restano ancora da definire nei dettagli si cedono sempre difficoltà però sul principio di De che c'è una una certa una certa diffusa certo diffuso consenso
Dove sono invece le difficoltà le difficoltà sono soprattutto nella parte che riguarda
L'architettura istituzionale
E le responsabilità relative delle due maggiori istituzioni Consiglio e Commissione questo è il nodo politico di fondo
Che probabilmente la convenzione non sarà in grado di risolvere secondo me secondo una mia valutazione personale
E sulla quale poi sul quale poi si dovrà concentrare il negoziato politico in sede di Conferenza intergovernativa
La
Quando si affronta il tema delle istituzioni
Questo significa andare a vedere la loro composizione la loro le loro modalità di funzionamento
Che le proposte che sono state avanzate in particolare da taluni Paesi
Particolarmente significativi negli equilibri europei
Per la elezione di un presidente del consiglio europeo sono proposte che in qualche modo vanno ad alterare o rischiamo di andare ad alterare l'attuale equilibrio
Nelle modalità di funzionamento
Tra Commissione-Consiglio che hanno presieduto finora lo sviluppo della costruzione europea e su questo ci sono delle profonde divisioni delle profonde lacerazioni quindi questo è un aspetto problematico sul quale la Commissione dovrà fare i suoi approfondimenti dovrà avrà certamente lavorare ancora prima che si possa definire una soluzione consensuale
La Commissione resistente alla proposta di un presidente eletto del Consiglio europeo perché vedo in questa proposta una un un attentato alle proprie prerogative dei rischi di un di un dualismo una di una unione bicefala retta da due istituzioni potenzialmente anche in conflitto fra loro
Ma c'è d'altra parte un'esigenza altrettanto ragionevole altrettanto sentita altrettanto comprensibile che quella di ridurre l'impatto di questa rotazione semestrale delle presidenze che parte che devastante per noti da vogliamo allo siamo sottoposti all'organizzazione di un semestre come ricordava ministro Bosco
Ma che soprattutto e poco comprensibile all'e sterno soprattutto i nostri interlocutori esterni non capiscono perché un giorno si vede
Si vedono vedono che l'Unione è rappresentata dal presidente del Consiglio da primo ministro greco e il giorno successivo subentra il primo ministro italiano dopo sei mesi in più tappe ancora c'era il danese
E poi con con anche la conseguenza negativa che ogni Paese com'è naturale come è logico vuol dare una sua impronta alla gestione del semestre vuole affermare le proprie priorità ai propri interessi nazionali il risultato è quello di un andamento frammentato fluttuante non sempre coerente non sempre lineare dell'azione dell'unione ecco poco per finire
Per cercare di ovviare a questo questo marchingegno della rotazione semestrale delle presidenze che stanno i trattati che Trevisani trattati
è un meccanismo quali molti paesi sono affezionati per motivi anche comprensibili che è stata lanciata questa proposta che mira a superare
I
Il il il criterio del presidenza rotante attraverso l'elezione di un Presidente del Consiglio europeo che potrebbe essere una personalità esterna al Consiglio anche una personalità
Che fa parte del consiglio europeo ma che assumerebbe questa carica per un periodo in tempo certamente il più lungo dei sei mesi canonici
Alle che si può superare la la frammentazione che deriva dall'istituto dalla presidenza semestrale sia con l'elezione di un presidente esterno sia con l'attribuzione della carica di presidente avere personalità istituzionale ci sono varie formule possibili
Quella che io vi ho citato e quella più clamorosa di cui si è occupata anche la stampa recentemente quella destinata a suscitare il più più riservi più obiezioni e più perplessità e anche a creare maggiori difficoltà nel nel contesto del negoziato
Ora io vorrei fare alcune considerazioni conclusive perché poi se ci sono delle domande sono lieto di rispondere alle domande volevo dire che come accennava Bosco nella sua breve introduzione
Noi ci accingiamo a a ad assumere l'incarico e l'onere della presidenza di turno proprio nel momento in cui la convenzione avrà concluso i suoi lavori li consegnerà
Simbolicamente alla Conferenza intergovernativa cioè dalla fase dell'assemblea costituente che avrà ci auguriamo prodotto questo progetto di Trattato
Si passerà al vecchio tradizionale negoziato diplomatico quello che aveva caratterizzato tutte le religioni
Di far sì che la convenzione ci consegni un progetto per quanto possibile completo articolato organico ma soprattutto consensuale
L'ideale sarebbe che la Convenzione europea sia in grado di il il sedici venti giugno non mi ricordo quando presenterà il suo rapporto a Salonicco
E gli scade Sensi è in grado di dire ai ai capi di Stato e di governo europei sentite che questo è il nostro prodotto è un prodotto che concordato sul quale non ci sono
Difficoltà di fondo c'è da fare qualche ritocco qualche mese appunto ma prodotto sul quale voi potete mettere il vostro
Suggello e trasformarlo in un nuovo trattato
Se così fosse noi potremmo rapidamente
Potremmo rapidamente procedere alla convocazione della Conferenza intergovernativa
Nei primi mesi del nostro presidenza tra Pons settembre ai primi di ottobre poi altrettanto rapidamente
Cercare di concluderla entro la fine del nostro semestre questo è un obiettivo molto ambizioso l'obiettivo sul quale il governo ha impegnato
In questa fase la sua il suo programma
Naturalmente l'obiettivo sul quale la dovevo fare delle verifiche nei prossimi mesi noi non possiamo oggi valutare se questo è uno scenario realistico se questo è uno scenario
Troppo ambizioso e utopistico probabilmente già alla metà di marzo quando avremo un primo momento di riflessione collettiva nel Consiglio europeo di primavera saremo in grado via quel punto di valutare se questo è uno scenario che ne possiamo perseguire realisticamente
è certo che per far questo abbiamo bisogno della collaborazione di tutti di un lavoro straordinario che dovrà essere fatto entro sei mesi dalla convenzione
Abbiamo bisogno di anche di un di un
Comprensione da parte dei Paesi candidati perché è stato deciso anche su nostro suggerimento che i Paesi candidati siano pienamente associati ai lavori della della Conferenza intergovernativa così come lo sono stati pienamente associati ai lavori della Convenzione
Forzando quindi termini del disposizioni attualmente in vigore per la revisione dei Trattati che prevedono che sono gli Stati membri possono partecipare
Ha negoziato per la revisione dei Trattati ne abbiamo chiesto ed ottenuto che i nuovi membri che ancora non sono membri a pieno titolo siano pienamente associati
In cambio abbiamo promesso loro che non si firmerà comunque
Il nuovo Trattato costituzionale prima della data del primo maggio due mila e quattro cioè si firmerà cioè dopo che i dieci nuovi saranno entrati a pieno titolo a far parte dell'Unione Europea sarà una un'unica cerimonia di firma che coinvolgerà tutti insieme
Ecco quindi è importante che noi riusciamo a ottenere l'adesione
Dei vecchi e dei nuovi Stati membri su questo progetto ma soprattutto importante come dicevo che sui temi di fondo su quei temi che gli ovvio
Soltanto un molto sinteticamente accennato appesantire un'esposizione già abbastanza densa
E su tutti quei temi ivi compreso sul nodo difficilissime politicamente sensibile dell'architettura istituzionale del rapporto fra le maggiori istituzioni
Dell'unione ci sia quel consenso che è necessario perché si possa andare alla redazione di un nuovo di un nuovo trattato di un trattato costituzionale io qui mi fermerei per che vorrei andare voi la possibilità di farmi domande di fargli domande io ancora circa un venti minuti venticinque minuti sono a disposizione vostra grazie
Signor ministro sigla
Voglio augurarmi io quasi ottantenne rivedere finalmente a realizzata questo non è vero
Veicoli per l'acquisto
Le difficoltà e problema
Senta
Volevo capire voce dica appunto i vari problemi urbani difficoltà e fin dall'inizio stanno mettendo Einaudi un po'quindi grazie a questa gran curioso fare un esempio d'Inghilterra Einaudi rischia la mobilità lei la Svizzera e si mette da parte come faranno tutti gli altri Paesi che adesso hanno e hanno all'incontro questa richiesta Union all'Europa con le loro civiltà diverse religioni diverse sistema monetario diverso
Eccetera ecc io penso che alle per le cambi al vertice un ufficio quasi ottant'anni
Anche se ne dovesse mille novanta e cento è un po'difficile che si possano ettari questo perdente potrebbe
Ma vede lei l'alto della sua età fosse la persona che meglio ogni altro può giudicare in una prospettiva storica
Che cosa dall'unione è stata in grado di l'Unione ora la comunità europea prima è stata in grado di portare di positivo all'Europa se lei confronta ripeto lei lo può fare meglio di me e certamente
Il suo più vecchio resa che dimostrò però ovviamente lei ha qualche anno di più
Lei può valutare e fare un confronto rapidissimo tra il periodo che va diciamo tra il quattordici e quarantacinque il periodo che va tra il cinquantasette e oggi
Credo che tutto compreso il bilancio sia un bilancio che va nettamente a favore del secondo periodo e io credo in larga misura grazie a quell'intuizione geniale che ebbero i padri fondatori
Quando capirono che attraverso l'integrazione delle economie
Prima ancora attraverso l'integrazione dei mercati del carbone e dell'acciaio e successivamente attraverso integrazione dell'economia in generale
Si poteva andare a realizzare un tessuto di solidarietà ed interdipendenza che poi sarebbe arrivato anche a livello politico di fatto quello che siamo riusciti a fare in questa parte del mondo e di evitare guerre conflitti
E e quant'altro
Lei guarda più il bicchiere mezzo vuoto io avevo cercato di stare dalla parte del bicchiere mezzo pieno però le volevo dire che l'Unione europea e anche una grande
Avventura di protagonisti che di paesi che comunque manterranno le loro identità
Questo anzi direi che è un dato che
Consolidato accettato condiviso nessuno intende rinunciare alle proprie identità nazionali è un grande disegno di condivisione
Di obiettivi ideali e di politiche nel quale però ognuno manterrà le proprie le proprie identità
Il fatto che ci siamo allargati a Paesi così diversi è una sfida io questo l'ho detto continua e lo ripeto anche ora è una sfida che metterà a dura prova la capacità di funzionamento dell'Unione però io sono molto sono ottimista sono ottimista perché quello che siamo stati capaci di realizzare tutto compreso molto positivo e lo dimostra il fatto che noi siamo assediati dalle richieste lo siamo stati
Tant'è vero che abbiamo abbiamo fatto aderire dieci nuovi Paesi continuiamo ad a vere richieste ne avremo ancora in futuro di nuovi Paesi che vorranno aderire
Per alcune di queste politiche comuni per alcune di queste avventure nell'avventura
E passato giustamente il principio che avrebbero partecipato sono quelli che lo volevano o lo poteva e questo vale soprattutto per l'unione monetaria lei mi ha citato il caso inglese lei ricorderà però che quando fu decisa l'unione monetaria saggiamente
Fu deciso anche che avrebbero partecipato solo quei Paesi che erano politicamente impegnati
E quindi volevano partecipare al europea ed avevano dell'economia in condizioni tali da potere partecipa da qui i famosi parametri di Maastricht
Io credo che oggi in Regno Unito
Stia maturando progressivamente faticosamente perché il Regno Unito un paese è stato molto sempre molto a rimorchio del processo d'integrazione europea ha sempre detto no all'inizio e poi ha seguito con quindici anni di ritardo ma anche per il Regno Unito arriverà il momento dell'adesione all'euro
C'è una classe politica di un governo che sono fortemente impegnati per realizzare questo obiettivo
C'è un'opinione pubblica che ancora restia
Ed è ovvio quindi che il Governo ci debba pensare più di una volta prima di avventurarsi in un referendum che potrebbe avere esiti devastanti alle condizioni stanno maturando così come dovrebbero maturare presto anche in Svezia e probabilmente in Danimarca
Però ecco per rispondere ancora una volta la sua
La domanda io credo che la chiave di volta per consentire il successo di questa grande avventura europea sarà sempre quel minimo di flessibilità
Che saggiamente è stata adottata nel caso dell'unione monetaria che saggiamente è stata adottata nel caso degli accordi di Schengen
Per cui alcune operazioni alcune iniziative particolarmente ambiziosi particolarmente sconvolgente rispetto alle nozioni sovranazionale saranno all'inizio limitate soltanto a un gruppo ristretto di stati cioè quelli che sono pronti a prendersi il rischio la responsabilità di partire gli altri poi seguiranno perché in genere così è stato nella storia del processo di costruzione europea
Poteva chiedere il suo pensiero a proposito di una idea è stata da qualcuno avanzata che generalmente viene considerata come utopica otto cioè dell'ingresso di Israele riunioni
Ma lì
Io mi limiterò a dire due cose primo sì sì so che è stata avanzata anche da fonte molto autorevole ma a me non risulta che Israele abbia mai formulato una richiesta di questo tipo
E seconda considerazione c'è oggi una disposizione del trattato che limita ai soli Paesi europei la possibilità di aderire all'Unione Europea quindi io credo che
Certi accenni debbano essere interpretati in un senso lato ampio non non non in senso tecnico perché oggi come oggi
Rebus sic stantibus con questi trattati ma probabilmente anche con i prossimi un paese come Israele non si può definire europeo come tale non ha un titolo per presentare una domanda di adesione all'Unione
Ricordo che
Credo negli anni ottanta l'allora re del Marocco
Presentò una domanda di adesione
Ivi fu cortesemente fatto presente che con tutto il rispetto ma non poteva essere presa in considerazione perché non aveva titolo adesso
Quella
Il fatto che sia stato evocato Israele e il manifestazione di un simbolo tangibile di solidarietà nei confronti di un popolo e di un Paese nessuno ecco credo che
In concreto la cosa non non abbia possibilità di essere processata per questi motivi che vi dicevo in tempi in tempi rapidi
Sì
Grazie signor ministro preziose lezioni valida sia il più guardo diplomatico cioè più politico economico fra
E in ordine ad una grande scommessa
Obbligatoriamente occorre coniugarlo con lutto rischia
E in un momento voto profondo dell'Utopia
Bisogna insistere
Con serietà
E appropriazione di idee con misura moderazione in maniera tale che si possa veramente competere nell'ordine di una scommessa per cui dipendono sono tutti dell'umanità intera
E per attenuare i toni della retorica
E per insistere che tutto ciò che ci vuole far apparire come necessariamente ineliminabile
Dico che occorrerebbe premettere una pareva consecutio
All'utopia dell'euro
Per una comunità per un milione per un confronto per una moderazione raccordo bisogno di sangue e incivile compiute
E allora nota fare una domanda specifica semplicemente mi permetto però di fare il dibattito di fare deportare questa scarpe di contributo modesto il centro
Sì problematici di e sentivo perseguire l'obiettivo molto diverso dal persino non c'è
Perché sempre c'è un tetto per l'Europa per le proprio bisogna battersi europei una piattaforma che consente la possibilità recente Libero insieme di avanguardia davanti
Nel rispetto del cinque
Il signor Luigi
Senza soluzioni
Rollo
Biondi e metafisica e e abbiamo ampi intento
L'organo della notte venga di risolvere il problema
Il professor Pericu piloti
Diciamo beh per renderlo Bertolotti del CIPE un diploma io subito
Tutti quelli che ci trova printer tazza e ancora dico grazie alla sua lezione però ecco
Io faccio questa domanda
Ma non le pare che proprio sia il caso di dire all'Europa il vertice in questo momento
Baggio un polmone e io sono contento dall'Europa secchi noi approveremo ad un'accentuazione di contabilità Logitech l'euro cioè perde presta scommesse all'Europa
E quindi Baldovino
Per superare gli aspetti analisi
Introvabile et Juliette Ceccacci stimolanti
E lei ci ha offerto la rossa modeste considerazione
è d'accordo del dall'Europa dipendano guerra alla pace
La norma
Sai mi piacerebbe essere d'accordo con lei Emma speriamo vorrei vorrei che fosse così no farei una un commento su una cosa che lei ha detto che mi sembra molto giusta e che il valore della dell'utopia
La e la forza trainante delle idee degli ideali
Credo che se oggi noi abbiamo potuto così
Anche stasera elencare tutta una serie di risultati comunque sì
Nel carniere dell'unione europea ci sono talmente tanti
Tante storie di successo
Lo si debba in larghissima misura alla forza dell'utopia
E all'intuizione geniale di alcuni libera sia europei che in anni lontani ebbero questa intuizione
Riuscirono a fermarla
Quindi in un momento in cui la forza dell'Utopia sembra un po'languire o latitare io apprezzo molto questo suo richiamo invece al valore delle idee degli ideali oggi i giochiamo di rimessa oggi anche questa operazione convenzione europea anche questa operazione riforme istituzionali di cui abbiamo parlato
è un'operazione sulla difensiva e e per quali motivi è sulla difensiva privo che dobbiamo cercare di aggiustare un convoglio in corsa per evitare che si sfasci siamo diventati venticinque dove andiamo a parare
Forse non tutti sono mossi dalle stesse idee dagli stessi ideali bisogna
Rimettere in sesto la macchina mentre continua a marciare e poi dobbiamo fare i conti col fatto che c'era e c'è continua preminente ad esserci allo stato latente alla procura di una disaffezione diffusa
Nelle opinioni pubbliche europee nei confronti dell'Europa
Molto più facile sentirne espressioni critiche valutazioni critiche ma poi uno solo basterebbe vedere i risultati di certi referendum e risultati di certe lezioni politiche in alcuni Paesi anche
Vicini
Rendersi conto che io si era e si è tuttora si è si è ben lungi dall'esserne usciti
In una fase in cui le modalità di funzionamento del processo di integrazione erano sottoposte ad una critica serrata ferrose si sentiva l'Europa comune situazione lontana distante non sufficientemente democratica
Che legiferare su tutto
Che veniva a mettere il naso e la bocca sulle cose più care alle identità nazionali dal dal forno per la pizza
Alla dimensione dei pomodori riso quante volte abbiamo sentito queste critiche in parte devo dire anche giustificate non lo nego dimenticando però dimenticando invece tutto quello che di positivo dando per scontato tutto quello che di positivo possiamo imputare
All'Unione Europea
Quindi io sono d'accordo con lei sull'importanza di un recupero del dell'utopia non sarà facile ma mi sembra importante
Quanto all'ultimo quesito che lei poneva questo magari io sarei felice se
Se le chiavi della pace fossero in Europa non lo so però su questo stile permetta di dubitare sulla e mi fermerei a questa notazione
Ci sono altre domande prego
Ad esempio scusi scusi agente ci sono altri
Stasera senta ritiene conciliabile il fatto della permanenza all'interno del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite Gran Bretagna e Francia con i futuri
Proprio alla politica estera e di difesa comune
Ma sa affinché finché la politica e servizi questa comune è quello che oggi mi sembra inimmaginabile chiedere agli inglesi e francesi di rinunciare alla massima espressione del loro status sul piano internazionale
Potenze nucleari potenze vincitrici della seconda guerra mondiale
Si sono trovate in questa rendita di posizione
Credo che per quanto
Appunto in una visione utopistica si possa aspirare sostenere la praticabilità di un seggio comune per l'Unione europea di fatto dobbiamo essere molto realisticamente consapevoli che siamo ancora molto lontani tra senta che queste condizioni siano si siano verificate in una prospettiva sì la mia risposta è certamente dovrà questa essere la consenso però questo non potrà precedere cioè la titolarità in capo all'Unione europea di un seggio in Consiglio di Sicurezza saggiamente non può precedere uno un progresso effettivamente
Sul piano sostanziale nella costruzione di una politica esseri sicurezza comune
Credibile
Effettiva visibile verificabile su tutti i terreni
Soprattutto sul terreno del rapporto con gli Stati Uniti
Posso a quello
Aspetti abbiamo un'altra domanda
Prego posso siedono
Allora
A me sembra nell'ambito anzitutto la ringrazio per la sua esposizione liberamente
Purtroppo grande preparazione del grande conoscenza della materia
Che mi ha lasciato mi lasci dire al ripeto perché gli ho nella mia ignoranza il fronte del mi son trovato proprio enormemente sorprese la ringrazio
Credo di poterlo dire anche a nome degli altri per l'intenzione non mi pare che ci siano molte altre persone all'altezza sua no questo no ecco ottimo
Comunque andiamo al sodo spero che volevo dire questo
Mi pare che ci siano due molle fondamentali da far scattare
Per accelerare turista con sì difficile vera e propria profonda integrazione europea il secondo vi sono forse non sono secondo me
Attivo una politica estera Colombo un e quella c'è un esercito comune di peacekeeping sia pure macchine non riusciamo ancora a realizzare in maniera appellante tanto che il Prodi al petto forse con un po'di esagerazione che facciamo ridere quanto ce l'ha con ci mettiamo a confronto con altri popoli della terra perché noi siamo molto indietro il fatto di diplomazia comune e il fatto ti esercito comune Baretta la Techint questa volta forse per incoraggiarci adesso non vorrei accusare Prodi per questo
Non mi sembra che sia dopo le molte importanti lei che ne pensa grazie
No solo grazie se mi consente di rispondere anche alla signora in qualche modo che aveva chiesto chiarimento della scorsa questo è un problema molto difficile io non credo che ci sia una soluzione a portata di mano e a brevissima scadenza sono processi lunghi anche in questi
E continuamente sorda da da sottoporre a verifica a sfidare anche in qualche modo dopo vuole anche dire che non sono del tutto convinto che questi diciamo questo Gatto di credibilità sul fronte della politica estera della politica e difesa lo si possa risolvere con dei meccanismi di ingegneria istituzionale io ho accennato l'unica proposta che sta emergendo concretamente nel dibattito nell'ambito della convenzione a proposito la politica estera e l'idea di fondere queste due cariche istituzionali rappresentante l'Alto rappresentante per la politica estera
Che Solana e il commissario per le relazioni esterne sono dei dei palliativi rispetto all'aspettativa che c'è
Di una politica estera effettivamente comune
E che la realtà è che questa della politica estera anche quelli del settore della politica di difesa è una uno dei settori più difficili dove realizzare integrazioni effettive e reali
Ma un miracoli sono sempre possibili noi siamo stati in grado di rinunciare alla solita nazionale nel campo monetario erano settore altrettanto sensibile di quello della politica estera
A prova dei fatti probabilmente meno sensibile perché se si pensa
Che ormai i dodici Paesi membri hanno rinunciato a batter moneta e ad avere una loro politica monetaria e hanno confidato tutto questo ha una struttura sopranazionale
Voglio sperare che
Col tempo forse con alla prova dei fatti si sia in grado di dimostrare maggiore solidarietà e maggiore capacità di azione sul piano internazionale
Per quanto riguarda la difesa io voglio dire che vivi forse vale la pena di essere un tanti Nino più ottimisti non moltissimo ma un pochino sì perché
In fondo
Lei ricorderà che la difesa che è stato un tabù nell'ambito dalla costruzione europea per circa quarantacinque anni dalla fallimento della CED della Comunità europea rifilare cinquantaquattro fino al Consiglio europeo di
Eltsin chi quando è ripartito a questa cooperazione
Su base evidentemente più modesti di quelle di una comunità di difesa ma questa l'idea di mettere in comune delle forze europee per interventi con strutture europee e unità militari europee in situazioni di crisi questo effettivamente è un progresso che lascia ben sperare
Credo che realisticamente nel medio periodo non possiamo aspettarci di più di questo cioè non non non possiamo realisticamente immaginare una di trasformare l'unione europea in un'alleanza militare possiamo però e ed è questo un onere un impegno in convegni nostri governi tutti singolarmente e collettivamente passiamo però impegnarci per dotare l'Unione
Di una forza d'intervento rapida che sia in grado di muoversi sullo scacchiere mondiale a seconda delle esigenze di intervenire laddove necessario con con delle operazioni di peacekeeping o di peace making di Pisa Infostrada però un appunto devo chiarire per potere fare questo è necessario che noi cominciamo a spendere per la difesa
E questo è un tasto doloroso perché vuoi per motivi congiunturali vuoi per motivi strutturali che come stessi ci siamo dati dei limiti
Alle nostre capacità di spesa
Credo che oggi i margini
Per accrescere la spesa per l'ammodernamento Nivelle forse delle degli equipaggiamenti sono estremamente ridotti il che vuol dire che molto realisticamente dobbiamo essere consapevoli che
La nostra condizione di minorità se così posso dire o di subordinazione politica rispetto agli Stati Uniti in questo settore è destinata a durare tutto e ripeto sì tutto quello che ha detto è giustissimo purché siamo in grado politicamente di assumerci mentre conseguenze questo in questo momento non è così semplice
Vero
Esiste la possibilità dopo settore
Dopo il programma ebrei nel settore della ricerca dello sviluppo e lanciare il motore da ma di ricerca e sviluppo per vile per
Ma io questo settore lo conosco meno programmata
Quadro quinto programma quadro è già stato approvato per quanto mi risulta quindi dovrebbe essere operativo si tratta di articolare nei contenuti è un'acca però era un programma che era esteso a Paesi diversi dei membri dell'Unione quindi la mia risposta è sì per quanto riguarda il quinto programma quadro comunitario non mi risulta che ci siano nuovi eureka all'orizzonte
Bene grazie a voi e l'altro