La discussione politica sulla riforma della discipina dell'istituto della Grazia, la c.d. legge Boato. La discussione politica sul finanziamento della missione militare italiana in Iraq

Oggi alla Camera dei deputati sì
Terrà la riunione del comitato dei nove della proposta di legge Boato volta regolamentari poteri di grazia del capo dello Stato una proposta che viene letta
In un modo o nell'altro come legata al caso Sofri il caso Sofri ha visti i protagonisti di questa di un'iniziativa come usa dire by partisan
Enzo Bianco della Margherita è Sandro Bondi coordinatore nazionale di Forza Italia ieri abbiamo sentito quello che ha detto Bondi siamo collegati con Enzo Bianco che tra l'altro presidente del Comitato parlamentare di controllo sui servizi di informazione e sicurezza ma in questo caso ovviamente è parlamentare della Margherita esponente politico e lo so che ho Buongiorno presidente bianco quando a nuovo ruolo buongiorno e allora dicevamo un appello che ha visto non poche firme
Con uno spirito che sembra invece perso rispetto a quello che è presente è caduto in aula
Non più di una settimana fa con le intemperanze dure per usare un femminismo di Alleanza nazionale nei confronti del relatore del provvedimento Boato Carlo Taormina partiamo da qui da questo clima cambiato decisamente
Ma io voglio ricordare quando all'inizio dell'autunno abbiamo insieme con Sandro Bondi promosso una raccolta di firme decidono di due o tre giorni abbiamo registrato
Non sono una convinta adesione da parte lo voglio ricordare della maggioranza dei deputati c'era oltre il cinquanta per cento quasi il sessanta per cento dei deputati alla al Parlamento italiano hanno sottoscritto per Capello un appello in cui ci chiedeva al Presidente della Repubblica Presidente del Consiglio l'atleta il ministro di Grazia e giustizia di fare quanto loro della Roma-Viterbo dare la grazia a Sofri sulla base di una considerazione che noi non entriamo non siamo minimamente entrati nella valutazione diciamo di tipo giudiziario
Noi rispettiamo l'istituto religioso da ritornano una cosa fondamentale che
La prima dell'ordinamento costituzionale italiano abbia la funzione non solo i tributi va di punizione ma anche essenzialmente una funzione di tipo educativo
Nel caso in specie non c'è dubbio alcuno che Adriano Sofri come dire non ha bisogno di essere rieducato ha completato il suo percorso poteva scappare non l'ha fatto da un grande contributo civile sociale che nessuno contesta neanche
Chi è contrario purtroppo registriamo che in questi giorni
In modo inspiegabile e cambiato il clima
E mentre anche chi non ha firmato l'appello nell'autunno scorso comunque
Avvio rispettoso brano scritto diva devo dire francamente questa vicenda ritocchi entrata un'altra volta nel tritacarne della politica italiana
Io le dicendo chiaro se vogliamo pre-elettorali la preoccupazione di avere una fisionomia piuttosto che un'altra e quindici giorni fa quello che è accaduto alla Camera francamente scandaloso
Io penso e spero che oggi nel comitato dei nove più recuperi un po'di ragionevolezza un po'di equilibrio che chi non è d'accordo con questo provvedimento totalmente non lo voti ma che lasci che la maggioranza dei parlamentari che sono favorevoli approvando un provvedimento dignitoso idoneo
A dare al Capo dello Stato quella prerogativa che gli è proprio e cioè un potere vero di concessione della grazia fluttuante perché lottava per dirla con restituzione un po'abusata
A proposito di questa espressione chiudiamo su un altro punto di attualità a Montecitorio soprattutto e ed è il decreto di rifinanziamento delle missioni militari all'estero militari italiane tra queste la Babilonia in i dati la presenza Nassiriya
Nei giorni scorsi ha fatto molto discutere una dichiarazione di Tuturano Violante
In qualche modo coperto sostenuto anche da un esponente della Margherita di tutto rilievo come Arturo Parisi
Distanziando sì almeno così è stata letta dai giornali da quello che avete invece Rutelli nello stesso giorno con intervista rilasciata al Corriere della Sera e cioè e in realtà adesso il ritiro sarebbe sostanzialmente passo Dardano coppie adesso un conto decide se o o meno partire un conto se o meno tornare a casa
Domani sera anzi questa sera se non ricordiamo male la Margherita si riunirà per decidere il che fare rispetto anche a quanto successo in Senato lì c'è stato il non voto la la non partecipazione al voto alla Camera cosa dovrebbe fare la Margherita Enzo Bianco
Ma la Margherita e il Triciclo la lista Prodi dal novantacinque al mondo pubblicato almeno Vivian copertura concreti di pericolo ecco io le chiedevo ceto politico che ha uno poco Nardone Oliverio accaduta devo rispettare
Ed è uno sforzo di dare vita in Italia a una in assoluta una lista e domani forse è un soggetto politico unitario delle di una parte delle tradizioni riformiste
E democratiche del Paese si può chiamare la lista Prodi diceva ecco che scadeva la lista Prodi va benissimo attirare il nome e un po'più complicato va benissimo così ma insomma io credo che
Per quanto riguarda queste polemiche
Sul sul affermazioni di di Violante io posso dire insomma che effettivamente da parte del governo
Delle autorità politiche di governo vietata una certa sottovalutazione del rischio
A cui andavano incontro i nostri soldati a Nassiriya
E noto noto perché questo è stato già dichiarato pubblicamente ci sono state anche inchieste giornalistiche che i crediti d'informazione italiano avevano segnalato
Ripetutamente l'esposizione al rischio dei nostri soldati in Iraq e non solo dei posti scontati
Ed è noto anche che vi è stata da parte del governo italiano una certa sottovalutazione di questo rischio che oggi è definito altissimo mai definito altissimo dopo quello che francamente è accaduto
Da questo tirare conseguenze
Che altro tipo la responsabilità può apparire attualmente brutale ma insomma insomma ad entrare in questo tipo di polemica ma interessa soprattutto che oggi la Margherita la lista unitaria per Prodi assuma una posizione chiara
Noi siamo stati contrari
E siamo contrari alla guerra e all'attacco americano in Iraq perché al al di fuori di un contesto internazionale di legittimità
Non è stato dichiarato dalle Nazioni Unite è un'iniziativa diciamo unilaterale degli Stati Uniti secondo la logica che la logica politica che noi non piace e che proviamo un clamoroso errore e come una tantum anche molti americani come a tutti è noto oggi siamo in una condizione diversa siamo nella condizione in cui le Nazioni Unite come dire hanno cominciando ad entrare nella vicenda devono assumere sempre nuove responsabilità
Le nostre truppe in quel luogo oggi svolgono funzioni diciamolo con franchezza d'amore e di guerra ma è di pace se non ci fossero sarebbe un grave di fatto lo per quei tempi e soprattutto per quelle popolazioni io credo che in questo i nostri soldati non debbano rientrare
E credo che occorre lavorare perché la responsabilità della conduzione delle operazioni
Il più rapidamente possibile Piaf la Padania cedette questo sì
Credo che il governo italiano debba svolgere una funzione in questo senso
E credo che a questo punto sarebbe un clamoroso errore votare neo al decreto per cui sono convinto che la Margherita innanzitutto ma anche i DS e naturalmente l'ospite che condivide la mia stessa identica posizione
Nel vuoto
Al Parlamento confermino l'atteggiamento assunto al Senato e cioè non dicano mio al per numero di remissione e piano invece una sollecitazione perché ci sia un iniziativa ripeto che riporti la presenza militare sotto la diretta responsabilità dell'azione
Quindi uscendo dall'aula poi concretamente l'astensione di guardi io francamente non amore appassionato il dibattito però li chiama vengono non ridotto il vecchio dal mio consiglio proprio in termini se volete estetici non amo uscire dall'aula
Perché anche fisicamente dare il voto si esprimerà Cristaldi e e ci si astiene perché cambia posizione un'astensione efferato e tecnica ma alla Camera tecniche possibile a differenza del Senato questa la considerazione suggerimento che mi sento di dare
E come la anche anche nella Margherita e anche dei ecco viviamo proprio su questo va addirittura oggi giornali registrano battute polemiche di uno dei cosiddetti leader no global Caruso che promette Fassino in caso di presenza alla manifestazione pacifista il venti marzo schiaffoni umanitari
Alla faccia del PCI del pacifismo verrebbe da dire la una volta e pacifiche erano non violenti cosa c'entra col pacifismo Caruso addio solo dato saperlo naturalmente
Quindi immaginiamo vuole non c'è questa manifestazione io non andrò a questa manifestazione come dire tutte le dico che in questi fissità qualcosa per la pace io io scrittore che sono lì ma naturalmente
Naturalmente mi pare che il lo slogan di questa meditazione questa volta è un altro io sono proprio per la pace ma credo che occorra lavorare seriamente per riportarla e in questo evento portare via i soldati italiani fuori da lì sarebbe un grave errore
Peppino Caldarola
Schiaffoni umanitari questa la minaccia che proviene da esponente il dei cosiddetti no global Caruso a chi come il segretario DS Fassino
Potrebbe recarsi alla manutenzione del venti pur non votando no al decreto di rifinanziamento delle missioni militari in Iraq così come Fassino anche gli altri esponenti della lista Prodi degli ex
Ma Caruso non si rap un piccolo mascalzone quindi si lasci
La questione non riguarda Fassino perché escludo che Fassino quando per posso prendere a schiaffoni da chicchessia
La questione riguarda gli organizzatori della manifestazione
La compatibilità farà queste organizzazioni pacifiste
E i finti pacifisti pronti alla violenza
Se non ciò però questo nodo è difficile anche discutere anche collaborare è un po'quello che è stato segnalato dalle ACLI piuttosto che ad altre associazioni di questo tipo attimo rientro per la pace in Italia diciamo è composto da molte associazioni come dice lei
Le organizzazioni cattoliche ce l'ho detto in serie quelle che poi lavoro sul campo sia in Italia che fuori dall'Italia
Come dire sono contrarie a questo tipo di diciamo di prese di posizione nel quale non riguardano il movimento pacifista riguardano semplicemente un'aria di ultrasinistra
Che ad usarla come il tema lo lo ripeto non è se Fassino partecipi o meno se decide di partecipare non ci sarà nessuno che si avvicinerà Fassino
Il tema è molto semplice se gli organizzatori la manifestazione ritengono compatibile la presenza nella loro manifestazione di questi settori violenti io vorrei che ci desse una risposta
Ultima cosa per quanto riguarda il merito del provvedimento in esame alla Camera da questa mattina è stata presa una decisione sul all'atteggiamento da tenere in auto fuori dall'aula
L'atteggiamento per quanto possa essere falsificata è molto semplice noi abbiamo detto no alla guerra preventiva e siamo contrari alla missione italiana in Iraq perché si svolge fuori dall'orbita dello il pacchetto che presenta il Governo comprende il finanziamento di questa missione di finanziamento e tante altre missioni votate dal Parlamento italiano
E da tante forze compresa compresi i DS
Se il governo divide come è accaduto l'altra volta noi voteremo no alla missione militare in Iraq se il governo non divide l'alternativa e quella di non partecipare al voto l'idea che bisogna votare no contemporaneamente ad una missione consideriamo illegittima e a tante missioni consegniamo legittime è un'idea bislacca ci sono settori
Pacifisti che ritengono il questa articolazione ancorché da loro non approvata sia legittima ci sono i violenti che ritengono che non sia legittima con queste non abbia mai discusso
Inizia in sede referente l'iter del decreto di rifinanziamento delle missioni militari italiane all'estero presso la Commissione
Sa di Montecitorio Marco Minniti parlamentare
Fatto iscritto ai DS
Che cosa succede voi avete chiesto al Governo determinate condizioni questioni pregiudiziali ma non certo secondario
Sì abbiamo posto due questioni pregiudiziali la prima che ci sia un rapporto del governo sul complesso delle missioni particolari sulla vicenda irachena
Noi abbiamo un incolti gente militare molto composto il terzo per composizioni numeriche abbiamo chiesto che prima di parlare rifinanziamento il governo
Venga nelle commissioni Esteri Difesa venga in Parlamento riferirci sullo stato dell'arte sulle valutazioni che il Governo fa della vicenda irachena e abbiamo chiesto che ha concorso tutto ciò ci sia la possibilità anche di ascoltare i vertici militari poi abbiamo posto un'altra questione che riteniamo assolutamente fondata e dirimente cioè abbiamo chiesto che si ritorni a quello che è all'indirizzo del Parlamento nel luglio scorso il Parlamento chiese al governo di separare la missione irachena rispetto al resto delle altre missioni nelle quali sono impegnate le forze armate Cagliari quella richiesta a luglio è stata accolta e qui è diventato un indirizzo del Parlamento nei confronti del governo ci troviamo di fronte invece ad un governo che ripropone un decreto in cui ci sono tutte quante le con le tutte quante le missioni e le missioni sono differenti perché la gran parte autorizzata dalle Nazioni Unite sotto le generazioni tenente quella irachena come è noto non vede una diretta e consapevole partecipazione direzione da parte nazioni che abbiamo proposto quindi che vengano separate
Letture componenti fondamentali decreto per poter consentire parlamentari di potersi esprimere libertà esprimere un consenso o dissenso libertate materie voce
Se così non dovesse essere come già accaduto
Al Senato per scelta del Governo poetiche scelte compirete PA Montecitorio ma il governo qualora dovesse negare quello che è stato un indirizzo del Parlamento ma tutto fa un
La ferita produce una ferita nei confronti del Parlamento è un atto di rottura e di cui va sottolineata la gravità e lo fa anche per un ragionamento di Polo porto unisco politico si pensa così di guadagnare una posizione di vantaggio comprimendo tuttavia la possibilità di ogni singolo parlamentare di potersi esprimere nel merito delle questioni mai su questo faremo una durissima battaglia una durissima battaglia in commissione una durissima battaglia inaugura
Perché si tratta di qualcosa di molto grave che probabilmente almeno per quanto riguarda le ultime legislature sicuramente non è mai avvenuto in Parlamento diversamente però lei ieri ha detto dovremmo uscire dall'aula convenzionato sa ebbe anche un gesto di protesta proprio verso un atteggiamento di questo tipo ma innanzitutto noi dobbiamo chiedere al governo di discutere nella vicenda irachena in Parlamento da noi sinceramente
Non è piaciuto l'atteggiamento del gol orchestra sfuggire alle sue responsabilità le proprie responsabilità normalmente quando si tratta di questioni così delicate delicate anche per l'impatto che hanno avuto all'opinione pubblica italiana con l'attentato drammatico in seria insomma nel momento in cui il parlamento discute di un rifinanziamento il prolungamento una missione è giusto che il governo si assuma a pieno titolo e le sue responsabilità ci venga a dire cosa ha fatto cosa bisogna fare e quali sono i programmi quali sono
Gli obiettivi su cui intende lavorare non è possibile pensare che una questione così delicata e possa passare in sortita noi faremo la nostra battaglia in Parlamento e il non voto non è un'astensione
Il non voto è una protesta radicale nei confronti del governo che impedisce all'opposizione di potersi pronunciare liberamente sulle questioni che sono in campo per quanto ci riguarda noi abbiamo prodotto no sulla vicenda irachena nel luglio scorso non ci sono ragioni per cambiarlo
L'opinione avremmo voluto fare code ho fatto a luglio cioè esprimere il nostro consenso nei confronti delle altre missioni di dall'Albania al Kosovo alla Bosnia e dire invece non sono soli Cremona anche in cui il governo ci presenta un decreto unità io noi non votando manifestiamo una protesta radicale nei confronti del governo manifestiamo una distanza radicale nei confronti di un governo che su vicende così delicate come quella politiche internazionali invece si presta ad una
Posizione ti piccola bottega politica italiana e a proposito di questo però nei giorni scorsi si sono appassionati molti quotidiani nel vedere raccontare quel che accadeva nei DS il pressing della base il fax le e-mail per invitarvi a votare no lei ha ricevuto molte mentre si
Ma of come gli altri sono spesso si trattava e si tratta di Mele firmate da
Singole persone tutte vie il cui testo spesso e molto analogo ora naturalmente io penso che quindi organizzato verrebbe da pensare ma io penso sicuramente di sì ma è normale che ci sia anche una pressione
Legittima nei confronti dei parlamentari gruppi di pressione che vogliono fare sapere come loro punto di vista non mi scandalizzo
Né tanto meno mi pare preoccupante io penso tuttavia che sia giusto il che gli elettori sapevo di che cosa stiamo parlando non abbiamo cambiato posizione sulla guerra per esempio noi eravamo contrari alla guerra in Iraq ci siamo battuti contro la guerra in Iraq abbiamo considerato una sciagura
E penso che oggi c'è sotto gli occhi di tutti che cosa sia stato quella guerra senza un quadro di ricettività internazionale una guerra che ha prodotto dei danni rilevantissimi i in tutto il panorama politico-diplomatico internazionali che ha lasciato in Iraq una ferita drammaticamente aperta e quindi non si fa più discutere sulla questione non siamo contro la guerra lo eravamo prime continuiamo adesso la Bresso
Non si tratta nemmeno di discutere un sì o un no alla presenza militare italiana in Iraq perché per quanto ci riguarda le ragioni del no sono ben con ulteriormente confermate il problema che noi poniamo che oggi non si tratta di discutere di un ritiro delle nostre truppe
Si tratta piuttosto di vedere com'è possibile aiutare la vicenda irachena sapendo che per aiutare l'Iraq che c'è bisogno di stabilire che cosa si fa e chi lo fa per quanto ci riguarda chi lo fa lo deve fare le nazioni unite c'è nessuna sede multilaterale noi chiediamo che il governo da transizione in Iraq si è assunto nazionalità ed intensa con un autogoverno iracheno che deve essere rapidamente le somme come sui poteri opere il secondo è che sul campo sia sostituite le truppe occupanti che così vengono definiti così sono percepite da una parte con la popolazione alcuna forza multilaterale delle Nazioni Unite in cui partecipino anche paesi che non hanno partecipato alla guerra che vanno contro la guerra che uno contro la guerra e partecipino anche i Paesi arabi moderati
Ci sembrano proposte del tutto ragionevole posso anche dire che non c'è una differenza radicale con il movimento per la TAC anzi io penso che in questi mesi in questi sia costruito un percorso che ci ha visti impegnati a vario titolo
In Parlamento e nel Paese su obiettivi che considero assolutamente comuni l'ultima cosa proprio sul movimento per la pace se così si può definire anche quella parte del mondo non global che con Casarini oggi minacciata anzi con Caruso minacciava schiaffoni fischio vanità Rihanna chi come assassino altri esponenti politici
Votando non votando no al decreto poi si dovesse presentare la manifestazione del venti marzo qua ma insomma che ci andate a fare questa amministrazione se poi il movimento per la pace per fortuna realtà molto ricca molto diversa
Molto articolata ci sono posizioni giustamente che rappresentano opinioni e punti di vista convinzioni che hanno una loro autonomia sarebbe sbagliato pensare che il movimento della pace possedesse ridotto ad un
Unico ma
Per quanto ci riguarda con le nostre scelte no alla guerra della battaglia nel Paese in Parlamento che abbiamo fatto riteniamo di fare titola appieno chi deve fare parte a pieno titolo di i questo movimento contro la guerra contro la guerra unilaterale contro le scelte unilaterale dell'amministrazione americana
E sinceramente mi viene un po'difficile pensare ad un pacifista che che parla di schiaffi umanità su c'è insieme un'idea di prevaricazioni in qualche modo Lidia di violenza che io considero debba essere apertamente ricettata
Un movimento per la pace deve rispettare la legittimità delle varie posizioni che deve consentire a ciascuno le scelte di libertà io penso che sia il punto fondamentale decisivo quello di poter discutere potere avere anche posizioni differenti ma rispettarsi avere tolleranza
Coloro che non sono tolleranti non sono pacifisti