"Controluce" rubrica di Luigi De Marchi

Come sapete da tempo cerca di dimostrare che la psicologia politica può spiegare i grandi processi storici e anche l'attualità politica in modo molto più persuasivo delle teorie politologi che convenzionali
Un recente corposo articolo di un regno Scalfari su Repubblica mi offre l'opportunità di un'ulteriore dimostrazione
In quell'articolo che non dava un'intera pagina del giornale Scalfari si prodiga per contestare la tesi del famoso politologo Giovanni Sartori a sua volta ripresa da quella classica dell'ancor più famoso politologo americano Anthony Downs
Secondo la quale in un sistema democratico e bipolare la vittoria elettorale arride al partito allo schieramento volta a volta di destra o di sinistra Concita
L'attore progressista che riesce a conquistare la quota maggiore gli elettori di centro come vengono sbrigativamente definiti gli elettori indecisi
E a sua volta Scalfari nella sua contestazione ci richiamava alle tesi di un altro noto politologo americano Sperling & Bird secondo cui invece la vittoria ride allo schieramento che riesce a andare dall'astensionismo la massima quota di propri elettori simpatizzanti prima tiepidi ciò che nessuno dei quattro illustri politologi sembra comprendere o comunque di color cere è che le vecchie definizioni aggregazione di destra e sinistra conservatorismo e progressismo sono ormai inservibili
Per questo è proprio quanto le mie analitico politiche non solo sostengo sostengono ma spero dimostrano da una ventina d'anni in quelle annate your montato anzitutto la tesi centrale che accomunava da destra e da sinistra tradizionale cioè che il popolo dei piccoli produttori sarebbe una forza conservatrice o addirittura reazionaria
E la destra poteva utilizzare per i propri disegni di restaurazione della sinistra doveva tosare senza riguardo per finanziare la sua sterminata burocrazia inesauribile serbatoio di clientele politiche oltreché Trova Into indispensabile del suo cosiddetto stato sociale cioè dei suoi colossali piani assistenzialistici tanto costosi quanto inefficiente al contrario ha dimostrato che è ben lungi dall'essere uno strumento di progresso la burocrazia è la vera classe parassitarie sfruttatrice non solo perché pretende di vivere nella sicurezza nel privilegio spesso nell'occhio sulla pelle dei può del popolo i produttori del privato che vivono invece nella pratica e nell'insicurezza tipica di ogni attività di mercato e pretende di paralizzare di continuo con i propri scioperi i servizi pubblici che monopolizza per sempre ma anche perché essa diviene platealmente il ricettacolo delle personalità insicura e quindi ha un margine di sicurezza incapace di assicurarsi autorevolezza e con le proprie qualità e quindi bramoso e di autorità delegata dall'alto timorose della competizione della lotta e quindi conformi spedisce al potere costituito timorose d'ogni cambiamento e quindi aggrapparvi allo status quo contrariamente alla disco come tradizionale viceversa alla classe dei piccoli produttori del privato composta di persone che hanno anteposto alla sicurezza e alla loro indipendenza personale il rischio dell'avventura e della competizione e che soprattutto sia per indole che per esigenze operative sono da sempre sono sempre aperti all'innovazione e alla modernizzazione non può per sua natura essere una Francia e conservatrice
Da questa nuova analisi a sfondo psicologico della classe burocratica e di quelle impegno imprenditoriale il libero professionale vicende sia una nuova concezione della pool polarizzazione in classe
Che vede aggregarsi nella classe burocratica le personalità più insicure conformiste poveretti creatività e nel popolo dei produttori le personalità più indipendenti fiduciosa in se stessi in se stesse creative aperti all'innovazione
Chi alla mia nuova teoria liberale della lotta di classe che vede nella lotta tra la classe politico-burocratica parassitarie sfruttatrice il popolo sfruttato dei produttori del privato il vero scontro di classe del nostro tempo
Se guardiamo alla lotta politica contemporanei in quest'ottica scopriamo da un lato che i due blocchi politici tradizionali della destra e della sinistra non solo in Italia ma nell'intero Occidente valutato
Sono stati i due blocchi ibridi e ambigui ciascuno dei quali da un lato soddisfaceva e dall'altro negava o frustrata bisogni essenziali del popolo dei produttori cioè dei nove decimi della popolazione dell'elettorato
Così per esempio la destra tradizionale rispondeva in qualche misura alcuni suoi sgravi fiscali al bisogno dei produttori del privato di salvare il proprio reddito dalla rapina esosa dello Stato ma prosperava poi con i suoi valori multipli bisogno di innovazione e modernizzazione della classe produttiva mentre a sua volta la sinistra tradizionale rispondeva almeno in parte al bisogno di modernizzazione culturale e di libertà personale dei produttori ma tu hai perpetua a ballare a ping e del loro reddito a favore della burocrazia parassitaria sua storica alleanza e allora pare finalmente spiegabile in termini di ricorrente prostrazione
Chi è il continuo rimbalzo del voto popolare da una destra liberista ma malata di asfissiante conformismo è una sinistra culturalmente progressista
Ammalata di asfissiante e parassitario statalismo
Sia il successo travolgente dei due soli leaders Clinton che Blair che in Occidente hanno tentato di proporre un programma politico progressista sul piano culturale e antistatalista sul piano economico
E neanche a questa analisi psico politiche alle sue conferme storiche la diatriba tra Scalfari e l'amico Sartori o se preferite tra tra OSCE e Greenberg appare tanto Partata quanto sterile in realtà non si tratta affatto di conquistare i voti di un centro piazzato tra due blocchi né di recuperare gli elettori Tikrit i due blocchi
Che riflettono fedelmente una realtà sociale
Ma si tratta di capire che tanto gli elettori estensioni quanto il crescente equilibrio elettorale dei due blocchi tradizionali che rischia di portare i sistemi democratici alla paralisi
Sono il risultato inevitabile della natura equivoca ed in parità dei due blocchi contrapposti percepiti dall'elettorato come ugualmente ambigui è insoddisfacente insomma
Siamo dinanzi a una crisi politica che la Polito logica tradizionale proprio perché digiune di Psicologia politica è incapace di capire e tanto meno di risolvere e che potrà essere affrontata solo da nuovi leaders capaci di proporre grazie all'analisi anche alle analisi della psicologia politica
Risposte soddisfacenti ai bisogni reali e profondi dei Porta del Popolo dei produttori del privato cioè della maggioranza
Che ha campi per l'elettorato perché cari amici e ci sentiamo venerdì alle otto e cinquantacinque su